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Rocchi: “La sudditanza? Non scherziamo!”

Le sue parole

L’arbitro Gianluca Rocchi ha parlato a Radio Anch’io lo Sport dopo aver arbitrato la finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan: “Le difficoltà della gara di sabato? I calciatori si sono comportati bene, è stato un piacere arbitrarla. Soprattutto nei 90′ minuti ho dovuto soltanto seguire il gioco. Quando i calciatori pensano solo a giocare è il massimo per un arbitro. Il mio obiettivo era di sembrare quasi trasparente e credo di esserci riuscito.

Quante decisioni si prendono anche senza fischiare? Tante, rientra un po’ nella gestione della gara. Per questo ci arrabbiamo quando veniamo valutati per un solo episodio. Spesso nella valutazione di un arbitro non si guarda tutto il contesto e ci si ricorda soltanto del rigore fischiato o dell’episodio eclatante. 

La moviola? Anche noi siamo curiosi perché non abbiamo chiare le modalità con cui dovremo applicarla. Ben venga comunque se aiuterà a risolvere gli episodi. L’obiettivo di un arbitro è uno solo: quello di non fare errori e non condizionare il risultato. La finale di Coppa Italia per me è stata una bella conclusione per un’annata molto positiva. 

La sudditanza? Non scherziamo, quando andiamo in campo l’obiettivo è di dare alle squadre le stesse valutazioni. Figuriamoci se un arbitro vuole influenzare una o l’altra squadra”.

Euro 2016, Jorginho entrerebbe di sicuro nei 23 convocati

I dettagli

A tre settimane esatte dal debutto nell’Europeo, la nazionale italiana rischia di ritrovarsi senza due centrocampisti come Thiago Motta e Riccardo Montolivo entrambi ko. La Gazzetta dello Sport annuncia che stasera si sapranno i nomi dei 28-30 calciatori dai quali usciranno i convocati per la rassegna continentale: “Se Thiago Motta e Montolivo non fossero abili e arruolabili, Jorginho entrerebbe di sicuro nei 23 e anche Sturaro al 90%. Jorginho, per esempio, arriva da un gran bel campionato nel Napoli”.

Higuain al PSG? Ci sono già pronte le alternative

I dettagli

Tuttosport, a firma di Raffaele Auriemma, ci sarà maggiore chiarezza su Higuain e riferisce che “al primo incontro tra De Laurentiis ed i familiari del Pipita, con i quali è in piedi la trattativa per il prolungamento di un altro anno (7,5 milioni con bonus fino al 2019) e l’abbassamento della clausola a 60 milioni”. Se poi dovesse partire, a quel punto il Napoli potrebbe fiondarsi su tre profili sui quali il direttore sportivo Cristiano Giuntoli sta lavorando: Nikola Kalinic della Fiorentina, il 24enne francese del Lione Alexandre Lacazette ed il 22enne polacco dell’Ajax Arkadiusz Milik.

Il Napoli chiede 60 milioni per cedere Koulibaly

I dettagli

Rinnovi in vista, secondo Tuttosport, domani Faouzi Ghoulam potrebbe firmare il rinnovo contrattuale che lo legherà al Napoli fino al 2021: da 700mila euro passerà a circa 1,6 milioni più bonus. Poi toccherà ai nuovi accordi da stringere con l’attaccante belga Dries Mertens e con quello spagnolo Josè Callejon e Kalidou Koulibaly, “sul quale il Napoli ha collocato il cartello “incedibile”: il Chelsea è arrivato fino a 25 milioni, il Napoli ne chiede 60”.

Affare Vrsaljko, nella trattativa anche Strinic o David López

Il Roma

Il mercato del Napoli sale di livello giorno dopo giorno: non c’è solo il trequartista olandese Davy Klaassen nel mirino. Avviati contatti proficui anche con il Sassuolo. L’obiettivo è l’esterno destro Sime Vrsaljko. De Laurentiis vuole vedere Hysaj alternarsi con un altro giocatore, e Maggio è stato messo fuori dal progetto. Il croato è l’uomo giusto per il presidente azzurro. Offerti 15 milioni cash al Sassuolo, che però ne vuole 20.

De Laurentiis ha subito presentato l’ipotesi El Kaddouri, o anche un giocatore più esperto come Strinic (anche lui esterno, anche se sinistro) ma anche David Lopez. Idee che per ora il Sassuolo non ha commentato ma che prende in considerazione, perché far arrivare un giocatore dal Napoli, esperto in campo europeo, potrebbe dare un aiuto per l’Europa League appena conquistata dai neroverdi. Prove d’intesa, con il Sassuolo che apre al discorso Vrsaljko, ma De Laurentiis dovrà poi trattare col giocatore. Non è un segreto che il croato aveva più di una parola con la Juventus, e aspetterà la chiamata dei bianconeri. Il Napoli dovrà convincerlo che il vero passo in avanti è l’azzurro. Ma su Vrsaljko attenzione anche all’Inter e alla Roma, così come non mancano i soliti club esteri.

Al Sassuolo piace molto Zapata, ma il Napoli non ha intenzione di rompere l’accordo con l’Udinese (prestito biennale) anche perché ci sarebbe una forte penale che De Laurentiis non ha intenzione di pagare. Infine, il ds Carnevali ha fatto capire che Gabbiadini sarebbe l’alternativa giusta a Berardi, ma questa sarebbe un’altra storia.

Izzo indagato per concorso esterno in associazione mafiosa

I dettagli

I carabinieri di Napoli hanno arrestato 10 persone (7 in carcere e 3 ai domiciliari) del gruppo di camorra “Vanella Grassi” di Secondigliano in un’ operazione scattata all’alba nel capoluogo campano. Il blitz dei carabinieri ha portato alla scoperta di alcune partite del campionato di calcio di serie B della stagione 2013-2014, il cui risultato è stato alterato dal clan. Come si legge sull’edizione online di Repubblica, “il calciatore indagato per il quale non è stata chiesta la misura cautelare è il difensore del Genoa e della nazionale Armando Izzo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa”.

Ci sono anche il centrocampista dell’Acireale, Francesco Millesi, già in forza all’Avellino così come il difensore Maurizio Peccarisi €‹e l’ex calciatore Luca Pini. Nei riguardi dei tre si ipotizza il reato di partecipazione esterna ad associazione mafiosa.  Sono due le partite per le quali la Dia di Napoli ipotizza il reato di frode sportiva: Modena-Avellino del 17 marzo 2014; la seconda è Avellino-Reggina del 25 maggio dello stesso anno.

Aggiunge la Gazzetta dello Sport: “Nei riguardi di Izzo, Millesi e Pini, la Dda ipotizza un concorso esterno, senza un inserimento organico, alle attività del clan. In particolare, gli inquirenti ipotizzano che i tre si siano messi a disposizione dell’organizzazione allo scopo di influire su alcune partite del campionato di calcio di serie B sulle quali i vertici del clan scommettevano denaro. Secondo gli inquirenti Antonio e Umberto Accurso, entrambi ritenuti esponenti del clan Vanella Grassi, avrebbero promesso 200.000 euro e poi consegnato materialmente 30.000 euro al calciatore Francesco Millesi, attraverso l’intermediario l’ex calciatore Luca Pini. Millesi avrebbe utilizzato tale somma – sempre secondo l’accusa – per corrompere altri giocatori; in particolare, avrebbe “influito” su Maurizio Peccarisi per favorire la rete del Modena contro l’Avellino in conformità dell’accordo illecito. Sulla partita gli Accurso avrebbero scommesso 400.000 euro, guadagnandone 60.000. Per quanto riguarda l’altro capo di imputazione, relativo alla partita Avellino-Reggina, Antonio Accurso è accusato di aver offerto 50.000 euro, consegnati sempre attraverso Luca Pini a Millesi che li avrebbe utilizzati per corrompere giocatori della Reggina non identificati e favorire la vittoria dell’Avellino sulla quale lo stesso Accurso aveva scommesso 400.000 euro guadagnandone 110.000″.

Higuain allo staff azzurro: “Ci vediamo a Dimaro!”

I dettagli

Il Mattino fa il punto della situazione su Gonzalo Higuain dopo la notizia rivelata nella giornata di ieri dal quotidiano Le Parisien. Il Pipita non ha mai alimentato le voci di una fuga da Napoli né ha mai manifestato al numero uno azzurro la voglia di cambiare aria, ma il fratello-manager sarebbe stato a Parigi la scorsa settimana per visionare le strutturee parlare con i dirigenti parigini. Immaginabile anche l’argomento chiave della discussione con i manager del Psg: lo stipendio. Nel tam tam di voci c’è poi quell’appuntamento dato da Gonzalo ai ragazzi dello staff di Sarri, alla fine della festa: «Ragazzi, ci vediamo a Dimaro».

CONVERSAZIONI INTORNO AL TEATRO 2015-2016 a cura di CARLA BORONI: PIRANDELLO FRA NARRATIVA E TEATRO

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Ultima conversazione intorno al teatro 2015/2016 al foyer del Teatro Sociale ore 17.45 di mercoledì 25 maggio 2016, a cura della prof.ssa Carla Boroni.

FOYER TEATRO SOCIALE

Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia

MERCOLEDI’ 25 MAGGIO 2016 ore 17.45

CONVERSAZIONI INTORNO AL TEATRO 2015-2016

A cura di CARLA BORONI

PIRANDELLO FRA NARRATIVA E TEATRO 

Mercoledì 25 maggio 2016 alle ore 17.45 nel foyer del Teatro Sociale (Via Felice Cavallotti 20) è in programma il quarto e ultimo appuntamento di “Conversazioni intorno al teatro 2015-2016”, ciclo di incontri promossi dal CTB Teatrale Bresciano e a cura della prof.ssa Carla Boroni, Presidente del CTB e docente di Letteratura italiana contemporanea, Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia.

Pirandello fra narrativa e teatro è il titolo dell’argomento di questo quarto incontro, condotto da Giuseppe Farinelli, storico di Letteratura italiana e Direttore Scientifico della rivista Otto/Novecento

Introduce la prof.ssa CARLA BORONI.

Dopo una breve introduzione generale sulla vasta opera di Pirandello si considera il romanzo “Il fu Mattia Pascal” e i due drammi “Sei personaggi in cerca d’autore” e “Enrico IV” che sono senza dubbio i più rappresentativi e universalmente noti.

INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI

vivicentro.it/nord/terza-pagina –  CONVERSAZIONI INTORNO AL TEATRO 2015-2016 a cura di CARLA BORONI: PIRANDELLO FRA NARRATIVA E TEATRO

NOTA:

Carla Boroni è nata a Berzo Demo (Brescia) il 3 agosto 1959. E’ sposata dal 1980 e ha una figlia nata nel 1984. Dopo la laurea in Pedagogia ottenuta all’Università Cattolica di Brescia e quella in Lettere ottenuta alla Sapienza di Roma (entrambe con 110 e lode e pubblicazione) ha iniziato l’attività d’insegnante nelle scuole medie superiori, mantenendo incarichi di Letteratura Italiana Contemporanea e Didattica della Lingua presso l’Università Cattolica di Brescia. Ricercatore dall’ottobre 2007 è da marzo 2015 professore associato di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università Cattolica di Brescia. Collabora a riviste specializzate di critica letteraria (quali “Otto/Novecento”) e di letteratura e didattica (dirige, anche, per Vannini Editrice la Collana di volumi “Didattica e Letteratura”). In ambito giornalistico ha scritto per la pagina culturale del Bresciaoggi dal 1982 al 1996 (è giornalista pubblicista iscritta all’albo dei giornalisti dal 1990) e ha curato mensilmente, sul Giornale di Brescia la pagina culturale dell’Università Cattolica (dal 1996 al 1998. Negli stessi anni per Teletutto realizza il format Cattolica & Dintorni). Ha seguito e segue in particolar modo la cultura, la letteratura e la storia bresciane (membro del comitato scientifico della Fondazione Civiltà Bresciana). Collabora con l’Ateneo di Brescia (di cui è socia effettiva dal 1996); in relazione ad argomenti di letteratura bresciana e storia della critica ha partecipato ad importanti Convegni storici e letterari. Dal 1994 al 1997 è stata Consigliere Comunale e Presidente della Commissione Pari Opportunità. Dal 1993 al 2000 è stata Presidente della Fondazione del Premio letterario Gandovere-Franciacorta (organizzando sul territorio numerosi incontri letterari e interviste con poeti e narratori contemporanei). Dal 1997 ha curato annualmente gli incontri culturali promossi dalla Provincia di Brescia “I lunedì del Sancarlino” e, dal 2001 al 2011, il Festival della Letteratura Poliziesca “A qualcuno piace Giallo”. Dal 1997 fa parte del Consiglio di Amministrazione del Teatro Stabile di Brescia C.T.B. nel quale, dal giugno 2011, svolge l’incarico di Presidente.

 

Il #chiAMAchiama2016, il 19 giugno alle ore 19.00!

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I dettagli

E’ tutto pronto per la terza edizione del Chi Ama Chiama. L’evento,  eccezionale da molti punti di vista, sarà realizzato sul porto di Castellammare di Stabia il 19 giugno 2016 dalle ore 19 fino a tarda sera.  Si prospetta pieno di entusiasmo e vitalità, soprattutto perché all’accoglienza è garantita la presenza dei ragazzi dell’equipe del chi ama chiama che ormai da due mesi si allenano senza sosta ad abbracciare chiunque ne abbia voglia. Nelle piazze, per la strada, tra i locali, nelle scuole e nelle parrocchie, ovunque, non è possibile sfuggire al loro abbraccio forte e caloroso, e soprattutto gratis. Durante la serata ascolteremo le storie di persone che portano il Vangelo tra la gente ogni giorno senza cercare consensi o acclamazioni effimere, come Nawal  Soufi,  definita “l’angelo dei profughi” che si prodiga il tutti i modi per aiutare gli immigrati a sbarcare sulle coste italiane;  Osman Ahmed, un rifugiato somalo  che aiuterà le persone a toccare con mano quelle che sono tutte le difficoltà affrontate prima del famoso “sbarco”; gli eroi della Guardia Costiera, che con coraggio sono pronti a tuffarsi nelle onde per strappare uomini, donne, anziani e bambini, dalla morte. E ancora la preziosa testimonianza degli amici di Chiara Luce Badano, Claudia Koll e dei ragazzi del Pastificio Il Mulino di Gragnano, che con coraggio hanno realizzato il loro sogno grazie al Progetto Policoro della diocesi  Sorrento – Castellammare di Stabia.
Ma questo è solo l’inizio. Il format prevede momenti di spettacolo, musica, danza e festa, grazie alla partecipazione di artisti stabiesi come Fiorenza Calogero, Cat Girace & Voices, i Sounds Great, l’accademia musicale Futura, Raffaele Cava con le sue coreografie e l’Associazione Strada Facendo Events.  Ad animare la festa ci saranno i dj Peppe Croce e Christian Apadula… e per finire i Soul Food!
Il cuore del Chi Ama Chiama 2016 è l’Adorazione Eucaristica presieduta dal nostro amato Arcivescovo mons. Francesco Alfano. Per l’occasione sarà presente sul porto di Castellammare di Stabia la “Croce di Lampedusa”. “Portatela ovunque” è il grido di Papa Francesco in piazza San Pietro il 9 aprile 2014, durante la benedizione di questa croce costruita con due assi di legno prese dai barconi arrivati a Lampedusa con il loro carico di dolore e speranza. Ed è così che inizia il suo viaggio, come una staffetta spirituale, tra le varie chiese d’Italia. Il 12 giugno i volontari della Comunità Tabor la prenderanno in consegna a Milano per portarla a Castellammare, dove in occasione dell’evento sarà esposta sul porto.
Il #chiAMAchiama2016 è un appuntamento ricco di sorprese. 19 giugno ore 19.00.

FOTOGALLERY ViViCentro – Il racconto del Memorial ‘Gaetano Musella’

Queste le foto realizzate dal nostro fotografo Antonio Gargiulo

Il Memorial ‘Gaetano Musella’ è stato un vero e proprio successo. Si è svolto domenica 22 maggio sul campo sportivo ‘don Luigi Russo’, grazie al lavoro meticoloso dell’Asd San Paolo e di tutto il suo staff che ha regalato a tanti bambini una giornata indimenticabile. Tanti ospiti importanti, tra questi la Sig.ra Simona Musella, ma anche Giancarlo Arra e il dott. Alfonso De Nicola, oltre ai figli del campione scomparso Alessandro e Camillo Musella e la dott.ssa Giulia Giordano. L’intento era quello di far divertire i tanti bambini delle tre scuole calcio invitate: ASD San Paolo, che ha organizzato il torneo sul proprio campo sportivo e l’Atletico Lettere oltre alla Ling Mondo… e ci sono riusciti. Questo il racconto in foto di Vivicentro.it della stupenda giornata: dai match al momento toccante di una maglia della Juve Stabia regalata alla Sig.ra Simona Musella, passando per le premiazioni e la festa finale.

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Lettera aperta a Bersani

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Riceviamo e pubblichiamo:
Chiarissimo Compagno On. Pier Luigi Bersani*,
faccio politica attiva da molto meno di 4 anni. Ho assunto ruoli da meno di 2. I principi ispiratori che, da ultra quarantenne dopo anni di assenza dall’attività politica, mi hanno ispirato sin dall’inizio sono stati la necessità di un cambiamento di rotta della nostra società e della nostra amata Italia.
Ho sempre cercato questo e, con qualche sfondone, guardandomi indietro dico che ci ho preso: ho inciso la mia quota parte, non importa quanto grande, in questa importante stagione.
Trovo il dibattito sulle conseguenze del referendum lunare. Auspico una vittoria del Sì e la festeggerò, quando e se ci sarà.
E vi dico che sarà valsa la pena, sarà data compiutezza quel giorno all’impegno mio e di tanti come me, e con i festeggiamenti che farò certamente mi porrò una domanda, e cioè se, dopo la vittoria del Sì, a me che tanto ci ho creduto ed ho fatto per realizzarla, varrà la pena di considerare di ritirarmi, o magari solo prendere una pausa, dalla politica attiva.
vivicentro/nord/opinione  –  Lettera aperta a Bersani (Celso Vassalini)

NOTE:

Pier Luigi Bersani
Politico
Pier Luigi Bersani (Bettola, 29 settembre 1951) è un politico italiano, segretario del Partito Democratico dal 2009 al 2013.

Presidente della Regione Emilia-Romagna tra il 1993 e il 1996, è stato Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato nei governi Prodi I e D’Alema I, Ministro dei trasporti e della navigazione nei governi D’Alema II e Amato II, Ministro dello sviluppo economico nel governo Prodi II.

È stato il leader della coalizione di centro-sinistra Italia. Bene Comune alle elezioni politiche del 2013 dopo la vittoria alle primarie del 2012.

Data di nascita: 29 settembre 1951 (età 64), Bettola
Partito Politico: Partito Democratico
Coniuge: Daniela Ferrari (s. 1980)
Studi: Università di Bologna
Genitori: Joseph Bersani
Figli: Elisa Bersani, Margherita Bersani

Renzi: “I veri partigiani votano sì, ma anche no. Rispettiamo tutti. Da Boschi nessuna gaffe”

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Il premier Renzi interviene nella polemica tra il ministro delle Riforme e l’Anpi

ROMA –  Matteo Renzi, a Radio 105, ritorna sullo scontro fra il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi e l’Anpi, che ha provocato anche la dura reazione della sinistra Pd:

“Non vedo né gaffe, né particolari polemiche” ha detto il premier. E poi –  ha aggiunto: “Fra i partigiani che hanno fatto la resistenza qualcuno voterà no, e qualcuno voterà sì. Ad esempio ‘il diavolo’ (Germano Nicolini, 97enne, ndr) ha detto che pur non essendo renziano, voterà a favore. Insomma, ci sono i veri partigiani che voteranno sì. E ci sono i veri partigiani che voteranno no. E noi rispettiamo e vogliamo bene a tutti i partigiani”.

vivicentro.it/politica Renzi: “I veri partigiani votano sì, ma anche no. Rispettiamo tutti. Da Boschi nessuna gaffe”

NOTA:

Matteo Renzi
Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana

Matteo Renzi è un politico italiano. È presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana dal 22 febbraio 2014 e segretario del Partito Democratico eletto alle elezioni primarie dell’8 dicembre 2013.
Data di nascita: 11 gennaio 1975 (età 41), Firenze
Altezza: 1,8 m
Coniuge: Agnese Landini (s. 1999)
Carica: Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana dal 2014
Figli: Francesco Renzi, Ester Renzi, Emanuele Renzi
Genitori: Tiziano Renzi, Laura Bovoli

È stato presidente della Provincia di Firenze dal 2004 al 2009, sindaco di Firenze dal 2009 al 2014[4], ministro delle infrastrutture e dei trasporti ad interim dal 20 marzo al 2 aprile 2015 in seguito alle dimissioni di Maurizio Lupi[5], e ministro dello sviluppo economico ad interim dal 5 aprile al 10 maggio 2016 in seguito alle dimissioni di Federica Guidi.

Divenendo presidente del Consiglio dei ministri a 39 anni e un mese, è il capo del governo più giovane della Repubblica Italiana; è inoltre il primo presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, con l’eccezione dei governi tecnici, a non essere parlamentare al momento della nomina.

Nel 2014 è stato classificato come la terza persona più influente under 40 del mondo dalla rivista americana Fortune e indicato come uno dei Top 100 pensatori globali di politica estera

Maria Elena Boschi
Ministro per le Riforme Costituzionali

Maria Elena Boschi è una politica e avvocato italiana, Ministra senza portafoglio per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento con delega all’attuazione del Programma di Governo nel Governo Renzi dal 22 febbraio 2014.
Data di nascita: 24 gennaio 1981 (età 35), Montevarchi
Studi: Università degli Studi di Firenze
Partito: Partito Democratico
Genitori: Pier Luigi Boschi, Stefania Agresti
Fratelli: Emmanuel Boschi
Residenza: Montevarchi, Arezzo

Nata a Montevarchi ma cresciuta a Laterina, piccolo comune della provincia di Arezzo dove la sua famiglia risiede da generazioni; figlia di Pierluigi Boschi (1948), titolare dell’impresa agricola “Il Palagio”, membro di decine di consorzi agricoli e vinicoli del territorio, dirigente provinciale della Coldiretti, membro del Consiglio della Camera di Commercio di Arezzo, dal 2004 al 2010 Presidente della Confcooperative di Arezzo, e dal 2011 al 2015 consigliere d’amministrazione di Banca Etruria, di cui dal 2014 è stato anche vice-presidente, e di Stefania Agresti (1957), Dirigente Scolastico e impegnata nella politica locale, tre legislature nel Consiglio Comunale di Laterina, di cui l’ultima da vice-Sindaco, e candidata non eletta nel 2010 alle elezioni regionali in Toscana per il Partito Democratico; prima di tre fratelli, Emanuele Boschi, commercialista e revisore contabile presso lo Studio BL di Firenze, precedentemente Program e Cost Manager in Banca Etruria, e Pierfrancesco Boschi, ingegnere civile.

Memorial ‘Musella’, Sig.ra Simona: “Bambini euforici, quante emozioni. I figli: “Grazie!”

Queste le sue parole

Il Memorial ‘Gaetano Musella’ è stato un vero e proprio successo. Tanti ospiti importanti, tra questi la Sig.ra Simona Musella, ma anche Giancarlo Arra e il dott. Alfonso De Nicola, oltre ai figli del campione scomparso Alessandro e Camillo Musella e la dott.ssa Giulia Giordano. L’intento era quello di far divertire i tanti bambini delle tre scuole calcio invitate: ASD San Paolo, che ha organizzato il torneo sul proprio campo sportivo ‘don Luigi Russo’ e l’Atletico Lettere oltre alla Ling Mondo. Della stupenda giornata di festa, ne abbiamo parlato, in esclusiva, proprio con la Sig.ra Simona Musella e i figli Alessandro e Camillo.

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a cura di Ciro Novellino

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Memorial ‘Musella’, dott. De Nicola: “Il calcio unisce, i traumi si mettono da parte”

Queste le sue parole

Il Memorial ‘Gaetano Musella’ è stato un vero e proprio successo. Tanti ospiti importanti, tra questi la Sig.ra Simona Musella, ma anche Giancarlo Arra e il dott. Alfonso De Nicola, oltre ai figli del campione scomparso Alessandro e Camillo Musella e la dott.ssa Giulia Giordano. L’intento era quello di far divertire i tanti bambini delle tre scuole calcio invitate: ASD San Paolo, che ha organizzato il torneo sul proprio campo sportivo ‘don Luigi Russo’ e l’Atletico Lettere oltre alla Ling Mondo. Della stupenda giornata di festa, ne abbiamo parlato, in esclusiva, proprio con il dott. Alfonso De Nicola.

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a cura di Ciro Novellino

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Caso EgyptAir, “La scelta di un pilota o un evento imprevisto”: il parere dell’ esperto su quel mayday mancato

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“Un evento troppo rapido oppure un intervento deliberato di uno dei piloti”: così Francesco D’Arrigo, comandante esperto di airbus, commenta il fatto che dal volo EgyptAir non sia partito nessun mayday

“Tutti i piloti conoscono a memoria le procedure d’emergenza in caso di fumo a bordo. In pochi secondi sono in grado di mettere la maschera a ossigeno e programmare la discesa rapida dell’aereo. Ma subito dopo – e questa è la stranezza nel caso del volo Ms804 – sono obbligati a dare l’allarme a terra”. Il “mayday-mayday” che l’equipaggio dell’Egypt Air non ha mai lanciato. Francesco D’Arrigo, comandate di Airbus con quasi 15mila ore di volo ed esperto di security aerea, non vuole sbilanciarsi sulle cause della tragedia. Ma le anomalie, ammette, sono molte.
Cosa succede quando in cabina di pilotaggio scatta l’allarme sul fumo a bordo?
“Parte una procedura standard per cui ci alleniamo al simulatore ogni 6 mesi. Metti la maschera per respirare e attivi la discesa d’emergenza a mano o con pilota automatico. Reimposti l’altitudine cui vuoi arrivare, viri di 45°, forse compatibile con la piega a destra di 90° dell’MS804, per non scontrarti con i jet che sono sulla stessa rotta a quote diverse. Poi premi il pulsante e scendi, anche di 7mila piedi (oltre 2mila metri) al minuto”.
Quanto ci si mette a fare queste manovre?
“Circa cinque secondi. Poi è obbligatorio dare l’allarme, anche per avvisare chi vola poco distante. Si lancia il mayday, si dà nome della compagnia e si dichiara la discesa d’emergenza”.
Come mai questa volta non è stato dato?
“Allo stato non ci sono elementi sufficienti per dirlo”.
E a livello di ipotesi?
“Posso immaginare che sia stato un evento troppo rapido per completare le procedure prima del black out. O un atto deliberato di uno dei piloti”.

vivicentro.it/cronaca –  repubblica / Caso EgyptAir, “La scelta di un pilota o un evento imprevisto”: il parere dell’ esperto su quel mayday mancato ETTORE LIVINI

Si tenevano per mano poi la follia in tangenziale, in un video l’ultima notte di Livia Barbato e Nello Mormile

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L’ultima immagine di Livia Barbato e Nello Mormile

Una ricostruzione 3D dell’incidente e filmati delle telecamere lungo il percorso di Livia Barbato e Nello Mormile agli atti  della Procura

Livia Barbato e Nello MormileSi tenevano, poi la follia. In un video di 10 minuti e 21 secondi, l’ultima notte di Aniello Mormile e Livia Barbato. La corsa ad alta tensione contromano in tangenziale dura sei minuti. Poi l’impatto. La notte del 25 luglio, alle quattro e 20, Nello, alla guida della sua Renault Clio nera, fa inspiegabilmente inversione di marcia sulla tangenziale. Alle 4.26, lo scontro fatale contro l’auto guidata da Aniello Miranda 48 anni, che stava andando al lavoro. Agli atti del processo, un nuovo filmato.

Una notte ricostruita grazie alle sequenze riprese dalle telecamere di locali pubblici e della tangenziale, montate assieme alle telefonate di chi, incrociando il veicolo impazzito, chiamò la polizia per chiedere aiuto. La ricostruzione è stata effettuata dalla Stradale su incarico del pm Salvatore Prisco, titolare delle indagini con il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso. Quella notte muoiono Livia Barbato 22 anni, la fidanzata di Nello Mormile (in auto con lui) e Nello Miranda. Mormile, 29 anni, è imputato per duplice omicidio volontario.

vivicentro.it/sud/cronaca –  Si tenevano per mano poi la follia in tangenziale, in un video l’ultima notte di Nello e Livia DARIO DEL PORTO e CRISTINA ZAGARIA

Marò, pressing Farnesina: “Girone rientri presto in Italia”

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Presentata alla sezione feriale della Corte Suprema indiana la richiesta di attuazione urgente della decisione del Tribunale arbitrale dell’Aja del 29 aprile scorso.

ROMA – La Farnesina rende noto che l’Italia ha presentato oggi alla sezione feriale della Corte Suprema indiana la richiesta di attuazione urgente della decisione del Tribunale arbitrale dell’Aja del 29 aprile scorso, per consentire il rapido rientro in patria del fuciliere di Marina Salvatore Girone, che insieme al collega Massimiliano Latorre (in Italia con un permesso speciale per gravi motivi di salute) è accusato dall’India di aver ucciso due pescatori al largo delle sue coste nel 2012 nel corso di una missione antipirateria.

PDF / LA DECISIONE DELL’ARBITRATO

Secondo il Tribunale arbitrale, infatti, Italia e India sono chiamate a cooperare per definire le condizioni e le modalità del rientro e della permanenza nel nostro Paese del marò italiano, in pendenza della procedura arbitrale che dovrà decidere sulla controversia giurisdizionale nel caso della Enrica Lexie.

La data dell’udienza della Corte Suprema indiana fissata per l’esame della questione è giovedì 26 maggio.

Girone da anni è costretto a vivere in India, a migliaia di chilometri dalla sua famiglia, con due bambini ancora in tenera età, in libertà condizionata e obbligato alla dimora nella dependance dell’ambasciata italiana a New Delhi.

La Farnesina  ha lavorato costantemente al suo rientro e a inizio maggio ha messo a segno un punto a suo favore quando all’Aja, la Corte permanente di Arbitrato, ha stabilito che Girone deve attendere in Italia la conclusione dell’arbitrato presso gli stessi giudici su chi (tra Italia e India) abbia la giurisdizione sull’omicidio dei due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala, nel 2012: il fuciliere deve rientrare “per motivi umanitari”, hanno stabilito i giudici, proprio come sosteneva l’Italia.

Nell’ordinanza resa nota il 3 maggio il tribunale arbitrale ha ordinato anche a Italia e India di collaborare per definire le modalità di rimpatrio del fuciliere di Marina: proprio le condizioni di rientro devono adesso essere convalidate dalla Corte Suprema di New Delhi giovedì prossimo.

vivicentro.it/cronaca –  repubblica / Marò, pressing Farnesina: “Girone rientri presto in Italia”

Shopping online, ecco il vademecum antitruffa

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Affidabilità del venditore, trasparenza nelle condizioni di acquisto e qualche dritta tecnica per evitare raggiri e cogliere al volo l’occasione nello Shopping online.

Gli italiani sono sempre più attivi nello shopping online. Secondo l’istituto di ricerca Nielsen, i prodotti più acquistati dai nostri connazionali, su dati aggiornati a gennaio 2016, sono viaggi (49%), libri/musica (48%), moda (43%), informatica (33%), elettronica di consumo (32%), e biglietti per concerti o eventi sportivi (32%). Complice la diffusione massiccia dei dispositivi mobili, i pagamenti semplificati e l’offerta maggiore che offre la rete. La truffa però è sempre in agguato, bisogna fare attenzione e seguire poche semplici regole. Ci viene in aiuto la Polizia di Stato con un piccolo vademecum stilato dalla Polizia Postale, l’organismo che si occupa di sicurezza e reati su Internet.

Da un punto di vista più tecnico, in primo luogo raccomandano di controllare che l’antivirus sia attivo e che il browser sia aggiornato, in modo da difendere i dati sensibili. Per quanto riguarda commercianti e prodotti, le offerte online sono talmente tante, e vantaggiose, che è facile lasciarsi abbagliare dall’affare del secolo. Per evitare di essere ingannati è importante verificare l’attendibilità del negozio online e la credibilità del marchio. Innanzitutto, il sito del venditore deve avere una sede con un indirizzo fisico, un numero di telefono e tutti i dati necessari per identificare l’azienda. Se mancano questi riferimenti meglio lasciar perdere, chi li nasconde probabilmente non vuole essere rintracciato.

Un altro strumento utile sono le recensioni. Se altri utenti prima di noi hanno acquistato un prodotto o un servizio e sono rimasti soddisfatti possiamo fidarci. In linea di massima. Le recensioni false sono comuni, quindi attenzione che ce ne siano abbastanza, che provengano da più persone e che siano verificate. Si può fare anche una ricerca online e controllare cosa si dice in rete, spesso i siti truffaldini vengono infatti smascherati attraverso forum e blog. Al di là dei consigli della Polizia di Stato, aggiungiamo di controllare che il sito riporti in modo chiaro e inequivocabile le condizioni di acquisto, i costi di consegna e le clausole per esercitare il diritto di recesso, oltre ovviamente ad avere un’assistenza clienti dedicata che possibilmente parli la nostra lingua.

Un esempio tutto italiano di negozio online che risponde a queste caratteristiche di trasparenza e credibilità è ByTecno.it, una realtà nata dall’esperienza pluriennale dei fondatori nel commercio tradizionale e che si è proposta online. Il sito ByTecno.it vende prodotti di elettronica ed elettrodomestici e lancia promozioni periodiche su una selezione di articoli, da smartphone e televisori di ultima generazione fino a grandi elettrodomestici. Dotato di transazioni sicure, accetta le principali carte di credito o bonifico bancario, offre la possibilità di finanziamento, ha un numero verde gratuito e un fax, riporta dettagliatamente le condizioni di acquisto, le modalità per il diritto di recesso, i costi e i tempi di consegna.

Grazie ad un magazzino di oltre 10mila metri quadri, ByTecno.it mette in vendita solo i prodotti che realmente si trovano in giacenza, garantendo un acquisto sicuro e una consegna puntuale attraverso corriere espresso. Altra cosa importante è la Garanzia Italia su tutti i prodotti, che permette al cliente, in caso di bisogno di assistenza, di rivolgersi ai centri presenti sul territorio nazionale o, nei casi previsti dal Codice del Consumo, di contattare direttamente ByTecno.it che provvede a sue spese al ritiro, alla riparazione e alla riconsegna dell’articolo. In più, il negozio online è presente con un profilo ufficiale su Facebook, Google+ e YouTube, luoghi virtuali dove l’azienda “ci mette la faccia”. Infine, il sito riporta le recensioni verificate dalla community internazionale di TrustPilot e certificate da NetComm, Consorzio del commercio elettronico italiano. Ultima “chicca”: iscrivendosi alla newsletter si ricevono direttamente nella propria casella email tutte le offerte del momento. Dunque non serve andare oltreoceano e imbarcarsi su siti stranieri per trovare l’occasione. Spesso è dietro l’angolo. Basta tenere gli occhi aperti.

vivicentro.it/SALUTE E SCIENZE  –  REPUBBLICA / Shopping online, ecco il vademecum antitruffa

“Dietro il gioco delle tre campane un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa”

Gioco delle tre campane. Sentenza pilota dal tribunale di Torino confermata in Cassazione: 13 condannati

Gioco delle tre campane. “UNO, due, tre: la pallina dov’è?”. Chi si ferma incantato a guardare le abili mosse del “prestigiatore”, di certo prima o poi cascherà nella rete: verrà convinto a puntare 50 euro, intrattenuto da complici che fingono facili vincite, e alla fine se ne andrà a casa con il portafogli vuoto. Il trucco delle tre campanelle, sempre lo stesso, si ripete uguale da decenni e ovunque in Italia. La gente sa che è una truffa, eppure non resiste alla sfida di riuscire a trovare la piccola pallina di gommapiuma nei banchetti improvvisati sotto i portici o alla stazione. Ma a Torino, dove anni fa era stata arrestata una “banda” che riusciva a guadagnare anche 3000 euro al giorno, è stata emessa una sentenza pilota che ora è stata “cristallizzata” dalla Cassazione: quella delle tre campanelle è “un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa”.
Dietro al raggiro infatti c’è un gruppo di persone organizzate che agiscono in sinergia per abbindolare i passanti e portar via loro centinaia di euro. L’idea di contestare l’accusa di essere un’organizzazione era nata da un’indagine dei carabinieri coordinata dal pm Alessandro Sutera Sardo che aveva studiato le mosse della banda e arrestato tredici persone. Per tre mesi il gruppo di truffatori era stato filmato e si era scoperto così che ognuno aveva un ruolo preciso. Un’organizzazione tuttavia, la loro, particolare, senza un capo, senza gerarchie: “l’associazione non aveva alcuna struttura piramidale – scrivono i giudici – i diversi ruoli erano assegnati sul posto e sul momento e tutti erano sullo stesso piano». In particolare «c’erano i finti giocatori e i procacciatori di incauti passanti da invogliare al gioco”, “i “tenitori” del gioco a turno con gli altri», «le sentinelle con il compito di intervenire con la forza o con maniere energiche nei confronti di chi si rendeva conto di essere finito in un raggiro”. C’era anche chi faceva il “recupero crediti” accompagnando al bancomat la vittima rimasta senza soldi. Nel motivare le condanne a un anno di reclusione, i giudici della Suprema Corte (seconda sezione) avevano spiegato che gli imputati, difesi dagli avvocati Domenico Peila, Vincenzo Coluccio e Mauro Vergano, “facevano credere ai giocatori di poter ottenere facili guadagni attraverso singole puntate, ma poi distraendo le vittime toglievano la pallina dalla campanella dove era effetti-vamente nascosta e sulla quale erano stati puntati dei soldi, facendola poi riapparire sotto un’altra campanella diversa, ottenendo così un ingiusto profitto derivante dalle somme investite dai giocatori”. Le puntate variavano da 50 a 100 euro, e una donna era riuscita a perdere addirittura 720 euro in un quarto d’ora.

vivicentro.it/nord/cronaca – “Dietro il gioco delle tre campane un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa” SARAH MARTINENGH

Memorial ‘Musella’, parlano i protagonisti: “Emozioni uniche!”

Queste le loro parole

Il Memorial ‘Gaetano Musella’ è stato un vero e proprio successo. Tanti ospiti importanti, tra questi la Sig.ra Simona Musella, ma anche Giancarlo Arra e il dott. Alfonso De Nicola, oltre ai figli del campione scomparso Alessandro e Camillo Musella e la dott.ssa Giulia Giordano. L’intento era quello di far divertire i tanti bambini delle tre scuole calcio invitate: ASD San Paolo, che ha organizzato il torneo sul proprio campo sportivo ‘don Luigi Russo’ e l’Atletico Lettere oltre la Ling Mondo. Della stupenda giornata di festa, ne abbiamo parlato, in esclusiva, con Salvatore D’Antuono, amministratore dell’Asd San Paolo, Giovanni Malafronte, direttore generale dell’Asd San Paolo e Antonio Romano, segretario generale dell’Asd San Paolo.

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