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De Laurentiis invia una raccomandata a Sarri e Higuain fa tremare Napoli

I dettagli

TuttoSport scrive: “A Napoli è forte la paura di dover rinunciare a Gonzalo Higuain. «La mia testa è alla Coppa America, arrivo qui nel mio miglior momento e voglio vincere il titolo. Soltanto dopo parlerò del mio futuro nel Napoli», ha ribadito il Pipita dal ritiro della Nazionale argentina. Parole che arrivano nel momento in cui De Laurentiis ha chiamato Sarri per comunicargli di aver esercitato l’opzione per il prossimo anno e di aver inviato una doppia raccomandata, in Lega ed a casa del tecnico toscano. Un’azione legittima da parte di De Laurentiis, che ha sorvolato su una richiesta avanzata dal coach: incontrarsi prima di ogni azione, per ragionare anche sull’aspetto economico. Sarri, comunque, verrà gratificato per l’ottima stagione: tecnico e patron si vedranno per migliorare l’attuale ingaggio da 700mila euro. Nello scorso week end il presidente si è visto con Nicolas Higuain per fare il punto della situazione, evidenziando che offerte pari alla clausola da 94,3 milioni non ne sono arrivate e che il suo colloquio con Letang, il ds del Psg, è stato solo conoscitivo. Il fratello-agente del bomber ha confermato la sua disponibilità a restare nel Napoli, però con una squadra che possa puntare allo scudetto. Il contratto di Higuain sarà da rivedere, con un aumento dell’ingaggio ed il prolungamento di un anno”. 

ESCLUSIVA, VIDEO – Di Marzio: “Napoli, prendi Vazquez: talento puro. Klaassen? Vice Hamsik!”

Queste le sue parole in esclusiva

Al termine della serata di gala con le tante premiazioni del Football Leader 2016, che si è tenuto ad Amalfi, abbiamo raggiunto, in esclusiva, Gianni Di Marzio, oggi consulente di Maurizio Zamparini al Palermo. Con lui abbiamo parlato di Vazquez e della stagione del Napoli. Queste le sue dichiarazioni.

dai nostri inviati ad Amalfi, Ciro Novellino e Mario Vollono

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Istat: Unimpresa, calo industria dimostra che crisi non è alle spalle

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La crisi non è completamente alle spalle e i dati sull’ industria di oggi sono solo l’ennesima conferma di una situazione, per l’economia italiana, di sostanziale incertezza a cui assistiamo da oltre un anno. E’ una situazione, infatti, che non si scopre oggi, ma che viene da una fase nella quale, seppur la fase peggiore della bufera internazionale e della recessione è alle spalle, l’onda lunga della crisi fa ancora sentire i suoi effetti, specie nel nostro Paese. Del resto, anche se si è chiuso con il prodotto interno lordo in terreno positivo dopo diversi anni, il 2015 è stato un anno caratterizzato da una costante alternanza di statistiche, dall’occupazione alla produzione industriale, dai prezzi ai consumi: a un mese col segno “più” ne è spesso seguito uno col segno “meno”. E anche il 2016 sembra avviato in un sentiero analogo. Così il Centro studi di Unimpresa, commenta i dati diffusi oggi dall’Istat secondo cui il fatturato dell’industria segna a marzo il peggiore calo tendenziale a partire da agosto 2013, con una riduzione del 3,6% rispetto all’anno precedente nei dati corretti per gli effetti di calendario (-3,7% i dati grezzi).

vivicentro.it/sud/economia –  Istat: Unimpresa, calo industria dimostra che crisi non è alle spalle

Napoli-Frosinone, il caso può allargarsi

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive: Flussi anomali di giocate. Anche su partite di serie A. In particolare su cinque gare del Frosinone. Ieri un’indiscrezione di «Repubblica» ha rilanciato il fronte aperto dall’inchiesta della procura federale su Napoli-Frosinone, integrandolo però con altre circostanze evidenziate dalla raccolta dati di alcuni bookmakers. Il club ciociaro, sentitosi chiamato in causa, ha reagito con un comunicato ufficiale in cui si scrive che «il Frosinone e i suoi tesserati sono estranei a qualsiasi ipotesi di illecito sportivo o effettuazione di scommesse » promettendo la massima collaborazione agli inquirenti. Intanto il procuratore federale Stefano Palazzi ha già cominciato da tempo il lavoro su Napoli-Frosinone, la partita per la quale si era registrato un flusso di scommesse sull’espulsione di un giocatore ciociaro nei primi minuti, espulsione – quella di Gori – che effettivamente si verificò al 13’ grazie a un pallone contro Lorenzo Insigne, una circostanza che aveva provocato il cartellino rosso. Anche la procura della repubblica di Frosinone avrebbe cominciato un approfondimento sul caso che potrebbe portare all’apertura di un fascicolo.

Passo in avanti, De Laurentiis blinda Sarri

Lo riporta il quotidiano

Il Corriere del Mezzogiorno scrive: “Il presidente De Laurentiis ha esercitato l’opzione per il rinnovo contrattuale di Maurizio Sarri. E nei prossimi giorni depositerà il contratto in Lega. Di per sé questa che potrebbe sembrare una non notizia, é invece la certezza che Sarri resta al comando della squadra azzurra e che soprattutto il contratto per altri quattro anni conserverà l’opzione unilaterale di rinnovo annuale a favore del club. Nessun incontro tra i due ma passo significativo in avanti anche sostanziale oltre che formale. Il presidente del Napoli ha ribadito la volontà di proseguire con l’allenatore che ha portato la squadra in Champions League dopo quattro anni. Sa, il patron azzurro, che ci sarà da discutere e in qualche modo da riconoscere qualcosa per il percorso fatto finora. E l’esercizio dell’opzione rappresenta in qualche modo un avvio della trattativa, un riconoscimento implicito e questa volta formale al lavoro svolto in questa stagione. Il prossimo passo sarà quello di incontrare lo staff di Sarri, che lo scorso anno aveva firmato un contratto comunque non adeguato al lavoro fatto durante il primo anno a Napoli. Ingaggio, bonus e opzioni. De Laurentiis ha già pronta la sua proposta, che è stata redatta partendo dalla considerazione di offrire agli uomini chiave della filosofia di calcio di Sarri un adeguato riconoscimento. Solo dopo ci sarà l’appuntamento con l’allenatore che ha anteposto ai suoi interessi quelli del suo staff. Sarri dovrà arrendersi all’opzione e provare ad avere un riconoscimento economico significativo”.

Venerato: “Blitz di Giuntoli, il Sassuolo ha accettato l’offerta per Vrsaljko”

Le sue parole

Ciro Venerato, giornalista Rai, ha parlato a ‘Si gonfia la rete’ su radio Crc: “Il Sassuolo ha accettato l’offerta del Napoli per Vrsaljko: offerta di 12 mln di base e 3 mln bonus per il Sassuolo, più il prestito con diritto di riscatto di Zapata. Il Napoli verserà una penale all’Udinese per la risoluzione del prestito di Zapata che si avvicina molto al milione di euro. Ora si dovranno sedersi al tavolo e parlare con Riso, l’agente di Vrsaljko: 5 anni di contratto a 1.2 milioni all’anno, più bonus legati”.

Klaassen: “Napoli? E’ una sciocchezza, resto qui!”

I dettagli

“Napoli? E’ una sciocchezza’, titola il quotidiano olandese Telegraaf. Davy Klaassen ha dichiarato: “Napoli è una sciocchezza. La mia intenzione è quella di continuare all’Ajax, a meno che non arrivi il club e mi comunichi qualcosa di diverso. Ma non c’è dubbio”. 

La storia del “Cantiere navale di Castellammare” (con video varo AMERICO VESPUCCI)

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           Il vascello Partenope varato nel 1786 *

Il cantiere navale di Castellammare di Stabia, già Regio Arsenale, è la più antica fabbrica di navi intesa in senso moderno.

Per l’aumentata mole delle navi da guerra, diventati inadatti gli scali dell’Arsenale di Napoli alle grandi costruzioni, venne fondato nel 1783 questo cantiere da Giovanni Edoardo Acton, primo ministro del re Ferdinando IV.

Acton si proponeva di costruirvi dodici vascelli, altrettante fregate e cento legni minori.

Dalla Francia fu chiamato l’ingegnere Antonio Imbert a dirigere le costruzioni.

La prima costruzione fu il vascello Partenope varato nel 1786.

Per quanto si lavorasse nel cantiere era impossibile fabbricare contemporaneamente più di un vascello e di una fregata, per cui dopo il 1808 il cantiere venne ingrandito, per ordine di Gioacchino Murat.

Il primo varo nel cantiere così ingrandito, fu quello del vascello Capri nel 1810, segui il Gioacchino nel 1812, dopo il quale bisogna aspettare al 1824 per trovare un altro varo, quello del vascello Vesuvio.

Un’attività speciale ebbe il cantiere quando vennero in uso le navi a vapore. Dal 1841 al 1846 il cantiere costruì quattro pirocorvette: Archimede, Carlo III, Ercole e Sannita.

Quando alla dinastia borbonica successe il governo di Garibaldi erano in costruzione la pirofregata Farnese in seguito ridenominata Italia, La pirocorvetta Etna e in allestimento la pirofregata Borbona in seguito Giuseppe Garibaldi varata il 18 gennaio 1860.

Il nuovo secolo portò un progresso tecnologico che si concretizzò in migliori infrastrutture di collegamento dell’area dei cantieri con il centro cittadino: fra il 1906 e il 1946 gli stessi furono serviti della tranvia Castellammare di Stabia-Sorrento.

Senza dubbio la nave maggiormente rappresentativa di questo cantiere è l’Amerigo Vespucci varato nel 1931.

Nel 1939 venne fondata la società Navalmeccanica con sede a Napoli che incorporava le società Officine & Cantieri Partenopei, il Cantiere di Vigliena, le Officine Meccaniche e Fonderie (ex Hawthorn e Guppy), ed il Cantiere navale di Castellammare di Stabia.

Nel corso della seconda guerra mondiale nel cantiere vennero eseguite per la Regia Marina, come alcune corvette Classe Gabbiano e l’incrociatore leggero Giulio Germanico.

Nel 1943 le attrezzature erano quasi completamente distrutte e nel dopoguerra venne iniziata l’opera di ricostruzione dei cantieri.

La prima importante realizzazione del dopoguerra per la Marina Militare fu il recupero dell’incrociatore Giulio Germanico che sorpreso dall’armistizio mentre stava completando le fasi di allestimento venne catturato dai tedeschi che l’autoaffondarono insieme alle corvette che erano in allestimento, quando furono costretti ad abbandonare la città. Dopo essere stato recuperato il Giulio Germanico venne ricostruito come cacciatorpediniere e ribattezzato San Marco entrò in servizio nel 1956.

Nel 1955 la società Bacini & Scali Napoletani venne assorbita della Società Esercizio Bacini Napoletani che era stata fondata nel 1954, uscendo così da Navalmeccanica.

A partire dalla seconda metà degli anni cinquanta la società ricevette varie commesse militari e negli stabilimenti di Castellammare di Stabia vennero realizzate tre delle quattro corvette della Classe Alcione, prime unità di scorta costruite in Italia nel dopoguerra e tre delle quattro fregate elicotteristiche della Classe Bergamini, mentre negli anni sessanta sono avvenute le realizzazioni degli incrociatori lanciamissili portaelicotteri Caio Duilio e Vittorio Veneto.

Nel 1966 con il riordino del settore cantieristico, il 22 ottobre venne fondata la società Italcantieri facente parte del gruppo IRI con sede a Trieste. La nuova società integrava le attività cantieristiche già facenti capo all’Ansaldo di Genova, ai Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Trieste e alla Navalmeccanica di Napoli. L’ultima realizzazione per la Marina Militare fu il cacciatorpediniere Ardito varato nel 1972 che fu anche l’ultima unità militare italiana a vapore.

L’Italcantieri, nel 1984, venne totalmente inglobata nel gruppo Fincantieri che da holding finanziaria, delle partecipazioni statali assumeva direttamente in proprio l’attività operativa delle società che prima controllava.

Dopo un periodo di crisi durante gli anni ottanta, questi cantieri hanno continuato la costruzione di navi, soprattutto navi traghetto. Malgrado negli ultimi anni siano stati svolti grossi lavori di ammodernamento i cantieri di Castellammare rientrano nel piano industriale che prevede la chiusura di due siti e il licenziamento di 2.500 esuberi.

Navi varate

Nel solo periodo dell’antico Regno, cioè dal 1734 al 1860, furono costruite 136 unità fra vascelli, fregate, corvette, sciabecchi, nonché pirofregate, avvisi a ruote e ad elica. Inoltre 300 unità minori (cannoniere, bombardiere, speronare).

L’elenco che segue è limitato agli esemplari di maggior rilievo, dalle origini del Cantiere ad oggi:

Foto Nome Varo
Partenope 1786
Sannita 1792
Vesuvio 1824
Regina Isabella 1827
Fregata Partenope nel Porto di Napoli.jpg Partenope 1834
Freg arch.jpg Archimede 3 ottobre 1844
Sannita 1846
Ettore Fieramosca 1850
Re galantuomo.jpg Monarca 18 gennaio 1858
Fregata Garibaldi.jpg Borbona 18 gennaio 1860
Partenope 1889
Duilio1880 001.jpg Caio Duilio 8 maggio 1876
Duilio-foto.jpg Caio Duilio 24 aprile 1913
AmerigoVespucci.JPG Amerigo Vespucci 22 febbraio 1931
Trieste 26 agosto 1953
Città di Napoli.jpg Città di Napoli 1961
Città di Nuoro.jpg Città di Nuoro 1961
Canguro Azzurro 28 marzo 1965
Canguro Rosso 4 luglio 1965
Arbatax (8 agosto 2013).JPG Arbatax 1966
La Maddalena 1966
Teulada 1966
Canguro Verde 23 aprile 1967
Canguro Bianco 5 agosto 1967
Vittorio Veneto (incrociatore).jpg Vittorio Veneto 5 febbraio 1967
Canguro Bruno 7 aprile 1968
Ardito.jpg Ardito 19 luglio 1968
Sibari.jpg Sibari 1969
Boccaccioold.jpg Boccaccio 1970
Al Salam Carducci 82.JPG Carducci 1970
Leopardi1.jpg Leopardi 1971
Manzoni1.jpg Manzoni 1971
Deledda.jpg Deledda 26 giugno 1977
Traghetto Verga.jpg Verga 10 settembre 1977
Domiziana, 29-09-2010 (6).JPG Domiziana 19 aprile 1978
D’Albertis 1978
Emilia.jpg Emilia 30 novembre 1979
NOMENTANA 17-07-2005 ARBATAX (4).jpg Nomentana 8 marzo 1979
MN Aurelia, 18-04-2011, Genova.JPG Aurelia 24 novembre 1979
Da Mosto 1979
Pancaldo 1979
Flaminia 049~2.jpg Flaminia 31 maggio 1980
RIACE 003 STRETTO.jpg Riace 1983
Merzario Italia 1984
Merzario Britannia 1984
Scilla a Civitavecchia.jpg Scilla 1985
Ichnusa 1985
Repubblica di Genova 1988
Repubblica di Amalfi 1989
Nuova Africa 1989
Nuova Europa 1990
Repubblica di Roma 1992
Grande Europa 1998
Grande Mediterraneo 1998
Gran Bretagna 1999
MN Bithia, 12-10-2010, Genova.JPG Bithia 10 febbraio 2001
Grande Francia 2002
JANAS 13-07-2005 GENOVA (3).jpg Janas 2002
MN Athara, 30-03-2011, Genova.JPG Athara 2003
Grande Amburgo 2003
NURAGHES 14-08-2005 ARBATAX (5).jpg Nuraghes 24 gennaio 2004
SHARDEN OLBIA 014.jpg Sharden 6 marzo 2005
Finnstar Helsinki 02.jpg Finnstar 30 luglio 2005
Finnlady Helsinki.jpg Finnlady 3 giugno 2006
Cruise Roma.JPG Cruise Roma 22 giugno 2007
Barcelona Cruise.jpg Cruise Barcelona 16 febbraio 2008
Cruise Europa.jpg Cruise Europa 14 marzo 2009
Cruise Olympia 1.jpg Cruise Olympia 14 novembre 2009
F.-A.-Gautier 28 giugno 2014

tratto da wikipedia / foto di copertina da liberoricercatore

Patrizio Mascolo “ Dobbiamo sforzarci per costruire un città vivibile intorno ai nostri bambini. Venerdi un pomeriggio dedicato solo a loro ”

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L’impegno con l’UNICEF è il punto di partenza. Il 27 maggio sarà sempre la giornata dell’infanzia a cominciare da venerdì, con l’appuntamento al Giardino della Bellezza, a Via Vittorio Veneto, Gragnano.

Gragnano dovrà essere una città che darà spazio ai ragazzi in tutti i sensi – sono le parole del candidato a sindaco Patrizio Mascolo, che continua –  rimetteremo in sesto le aree verdi, i parchi, le giostrine per restituire ai nostri bambini la possibilità di vivere la loro età.

“Unitamente metteremo in essere politiche di sostegno economico e non solo, per le famiglie del territorio. Il futuro della nostra città è legato a quello dei nostri figli ed abbiamo il dovere, prima da genitori  e poi da amministratori, di creare le condizioni sociali affinché i nostri ragazzi abbiano la possibilità di crescere in un ambiente sano e ricco di opportunità”.

Da Sindaco mi impegnerò subito a realizzare cinque punti dedicati ai ragazzi:

–          L’istituzione del consiglio comunale dei ragazzi

–          L’istituzione del garante dell’infanzia

–          Riaprire e riconsegnare ai ragazzi e alle loro famiglie le aree verdi ed i parchi chiusi

–          Una serie di politiche dirette al benessere dei ragazzi diversamente abili

–          Una consulta  comunale per le politiche dedicate ai ragazzi disabili

Ma è solo l’inizio. In questo ambito metteremo tutto il nostro impegno e la nostra dedizione – ha concluso Mascolo – perché dai nostri bambini dipende il nostro futuro.

vivicentro.it/sud/politica –  Patrizio Mascolo “ Dobbiamo sforzarci per costruire un città vivibile intorno ai  nostri bambini. Venerdi un pomeriggio dedicato solo a loro.”

Rinnovo Higuain, il manager ha parlato con De Laurentiis

I dettagli

Il Mattino rivela di un contatto diretto tra De Laurentiis e il fratello manager di Higuain: “Una prima chiacchierata per tracciare le basi future e cioè la possibilità del rinnovo per un altro anno (o anche due) a cifre ovviamente più alte, tra i 7 e gli otto milioni. La volontà del Pipita è di giocare in un Napoli sempre più forte, questo il fratello-manager ha fatto sapere a De Laurentiis e questa è la volontà del club azzurro. Sulla clausola rescissoria di 94 milioni se ne parlerà, potrebbe essere modificata”.

Lapadula ha detto si…alla Lazio!

I dettagli

Secondo il Corriere dello Sport, la Lazio ha il gradimento totale di Gianluca Lapadula che piace anche al Napoli. L’attaccante ha dato il suo benestare e preferirebbe la Lazio al Napoli perchè dal punto divista tecnico avrebbe maggiori possibilità di crescita al suo primo campionato di A visto che nel Napoli c’è un certo Gonzalo Higuain.

Reina lusingato dall’interesse del Barça, ma…

I dettagli

Pepe Reina è finito nel mirino del Barcellona di Luis Enrique. Il classe 82 è alla sua seconda stagione al Napoli, in due periodi differenti, ed ha messo insieme 87 gettoni con la maglia azzurra. L’ex estremo difensore del Liverpool è uno dei pilastri della squadra di Maurizio Sarri, è un leader, ed è un idolo per i tifosi partenopei. Aurelio De Laurentiis, però, dovrà stare attento perché dalla Spagna arriva la notizia che i blaugrana hanno messo gli occhi su Reina e difficilmente molleranno la presa. L’ex Bayern ha il contratto in scadenza il 30 giugno del 2018 e compirà 34 anni il prossimo 31 agosto. Secondo quanto riporta El Mundo Deportivo, Luis Enrique vede Reina come valida alternativa nel caso in cui uno tra, il cileno Claudio Bravo, titolare in campionato, e il tedesco Marc Andrè ter Stegen, titolare in Champions e in Coppa del Re, lasci il Barcellona in estate. Soprattutto ter Stegen è finito nel mirino del Manchester City, con Guardiola disposto a fare follie per portare l’estremo difensore tedesco in Premier League. Reina è lusingato dall’interesse del Barcellona ma è dubbioso se accettare o meno per due motivi. Il primo: sta bene a Napoli dove è idolo indiscusso, è titolare inamovibile, ha conquistato la Champions League da protagonista e vuole provare nuovamente l’assalto allo Scudetto nella prossima stagione. Il secondo: Reina non vuole più ripetere la stagione 2014-2015 quando lasciò il Napoli per approdare al Bayern Monaco dove non giocò mai chiuso da Manuel Neuer. Il club azzurro, dunque, in estate dovrà difenseri dall’attacco dei Campioni di Spagna che hanno tutte le intenzioni di portargli via il loro numero uno.

COSEA, Castellammare. Ventuno posti di lavoro sono attualmente in pericolo (VIDEO)

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Ieri alla CGIL di Castellammare, erano presenti i lavoratori del consorzio COSEA.
Ventuno posti di lavoro sono attualmente in pericolo.

Abbiamo chiesto al nostro Sergio Puglia cittadino portavoce al Senato :
ecco la sua richiesta di inserire la clausola sociale per le grandi aziende come Fincantieri.
Grazie Sergio.

Un Sindaco del Movimento 5 Stelle è un Sindaco che può contare su una comunità di attivisti ed eletti nelle istituzioni, ad ogni livello.

Senza scendere a compromessi, senza scambi di favori, senza preoccuparsi di essere nella “corrente” giusta o sbagliata.
NOTA sul Cantiere navale di Castellammare (con video varo AMERICO VESPUCCI):

Il cantiere navale di Castellammare di Stabia, già Regio Arsenale, è la più antica fabbrica di navi intesa in senso moderno.

Per l’aumentata mole delle navi da guerra, diventati inadatti gli scali dell’Arsenale di Napoli alle grandi costruzioni, venne fondato nel 1783 questo cantiere da Giovanni Edoardo Acton, primo ministro del re Ferdinando IV.

Acton si proponeva di costruirvi dodici vascelli, altrettante fregate e cento legni minori.

Dalla Francia fu chiamato l’ingegnere Antonio Imbert a dirigere le costruzioni.

La prima costruzione fu il vascello Partenope varato nel 1786.

Senza dubbio la nave maggiormente rappresentativa di questo cantiere è l’Amerigo Vespucci varato nel 1931.

Leggi tutto su: vivicentro.it/sud/terzapagina / La storia del “Cantiere navale di Castellammare”

 

ESCLUSIVA – Mandato in scadenza, impegni rispettati. Mainolfi: “A Firenze per il bene del club”

Questi tutti i dettagli in esclusiva

Su iniziativa del coordinatore della Commissione e Sviluppo Settori Giovanili, è stato indetta, nella giornata di ieri, una riunione nella sede della Lega Pro di Firenze per toccare tematiche importanti che riguardano il calcio giovanile e i settori relativi alle squadre che disputano il campionato di Lega Pro. In particolare si sono evidenziate tematiche di formazione e sviluppo del calcio giovanile, al fine di migliorare la formazione dei campionati dalla prossima stagione. Diversi i club presenti, ma dalla Campania, la sola Juve Stabia era lì nelle figure del direttore responsabile del settore giovanile, Alberico Turi e il responsabile tecnico e delle società affiliate dell’attività di Base, Saby Mainolfi. Una riunione nella quale le Vespette hanno avuto modo di far sentire la propria voce, a conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, del rispetto degli impegni presi dall’intero settore giovanile gialloblè, programmando, nel bene della Juve Stabia, nonostante il mandato sia in scadenza. Di quanto accaduto a Firenze, la redazione di Vivicentro.it ha deciso di parlarne con Saby Mainolfi, che è stato, al fianco come detto del direttore Alberico Turi, promotori dello sblocco di alcune tematiche scottanti e queste sono le sue dichiarazioni: “Secondo quanto emerso dalla riunione, noi come Juve Stabia, abbiamo già iscritto le nostre squadre ai prossimi campionati nel rispetto delle nuove disposizioni. All’interno del dibattito abbiamo fatto presente come i settori giovanili al sud, soprattutto in Campania sono dato a conto di terzi. Tutte le società presenti sono intervenute e si è arrivati alla conclusione che da giugno verranno rafforzati i rapporti tra le società di Lega Pro e settore giovanile e probabilmente verranno aumentati anche i contributi da parte dei club per il settore giovanile stesso, ma solo per società che lavorano per meritocrazie. Dopo le dichiarazioni di Radice del Siena e Canepa del Savona, ho preso anche io la parola e si è stabilito che dal 1° luglio questi contributi verranno erogati dopo controlli approfonditi nei vari club. Verranno realizzati dei gruppi di lavoro tra nord, centro e sud. Il direttore Turi e io siamo stati per conto del nostro club. E’ giusto che la Lega Pro riceva contributi per il settore giovanile così come accade per i club di A e B. In più, su nostra insistenza, abbiamo stabilito anche la presenza, dalla prossima stagione, del ripristino della ‘categoria di mezzo’. Su 60, circa 38 club faranno anche la fascia B. Con i nostri interventi, abbiamo ricevuto anche la disponibilità a fare in modo che in un’unica trasferta si possano giocare gare di diverse categorie, per abbattere i costi”. 

a cura di Ciro Novellino

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Firenze, il collasso di Lungarno Torrigiani. È subito guerra tra il Comune e Publiacqua

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L’ad Carfì, Publiacqua, prova a difendersi: “Non si sa se il tubo rotto è causa o effetto dello smottamento”. Ma il sindaco lo gela: “Un errore umano”

Che sarebbe successo se, anziché alle 6.15 del mattino, fosse crollato a mezzogiorno? “Non ci voglio neppure pensare, per fortuna non ci sono stati danni a persone”, dice un sindaco Dario Nardella dal volto terreo. È un pezzo di lungarno Torrigiani quello collassato su se stesso, portandosi giù per almeno 5 metri venti auto in sosta. Una voragine lunga 200 metri e larga 7 a pochi passi dal Ponte Vecchio, in faccia agli Uffizi. E fin dalle prime ore del giorno esplode il conflitto tra Palazzo Vecchio e Publiacqua, la Spa controllata al 60% dai Comuni. Un conflitto che culmina nel pomeriggio nella sentenza dello stesso Nardella: “Errore umano”. E nella richiesta di dimissioni dell’amministratore delegato di Publiacqua.

Avvertito dai vigili, alle 7 Nardella si fionda sul lungarno e sbianca. È una scena da esplosione quella che gli si apre davanti, anche se il gas non c’entra niente. La voragine è un lago d’acqua, spallette e argini spanciano per un paio di metri verso l’Arno. Il sindaco si guarda intorno, vede i vigili del fuoco, la polizia municipale, ma nessuno di Publiacqua: dove sono i vertici? Dove i dirigenti? Nardella urla, si attacca al telefono: i vigili già ci avevano provato senza successo. Poco dopo si evacuano due palazzi, perché si teme per il tubo del gas. Si mobilita l’idrovora. Ma il conflitto non si spegne. Anzi, esplode a fine mattinata, al termine dell’unità di crisi. Perché è da lì che si diramano due diverse ricostruzioni dell’accaduto. Il primo allarme scatta a mezzanotte e mezzo: “Il sistema telemetrico di Publiacqua registra un calo di pressione”, racconta Nardella con accanto i vertici della Spa. Si individua la perdita in un tubo del lungarno Torrigiani. Anche perché i residenti chiamano il 113: la strada si sta allagando.

Non è ancora il tubo fatale di 70 centimetri: è un tubo più piccolo. Publiacqua invia subito una squadra della ditta Grazzini. La polizia municipale chiude il tratto dal Ponte alle Grazie al Ponte Vecchio: “Alle 3.20 l’intervento è terminato”. Il tubo rotto viene chiuso: “E da quel momento niente più cambi di pressione”. I vigili restano fino alle 5 per spostare 12 auto. Poi alle 6.15 il secondo allarme: nuovo calo di pressione. Stavolta è il tubone: una condotta in ghisa degli anni Cinquanta. Il lungarno è già crollato. Colpa del tubo che ha scavato sotto il lungarno fino a svuotarlo?

Il geologo: “Vi spiego perché quel tratto del Lungarno è fragile”

È qui che interviene l’ad di Publiacqua Alessandro Carfì, espressione del 40% privato, cioè di Acea. Rivoltando come una frittata l’ipotesi: “Non sappiamo ancora se la rottura è una causa o la conseguenza dello smottamento”. Come sarebbe? E se il tubone non è la causa qual è allora? “Potrebbero esserci stati altri canali interessati “, aggiunge Carfì. Evocando il canale ottocentesco che dalla pescaia di San Niccolò corre fino a Ponte Vecchio lungo il fiume. Il canale si è forse ostruito? È venuto giù? L’ad non aggiunge di più: “Non lo sappiamo”.
Tubazioni vecchie e sprechi: il 30% dell’acqua va perdutaNardella si trattiene. Non ribatte. Ma s’infuria per la ‘prudenza’ di chi sa che il tubone addosserebbe responsabilità e oneri milionari alla Spa. Nardella torna alla voragine e dice: “È stata la rottura del tubo certo, a provocare tutto questo”. Il contrario cioè. E nel pomeriggio Nardella affonda di colpo: “Errore umano”. Dove starebbe l’errore? Il sindaco non lo esplicita. Ma l’ipotesi è che se si chiude un tubo (un altro vicino sarebbe stato chiuso giorni prima), si aumenta la pressione in quello che resta. Col rischio del ‘colpo d’ariete’, cioè del botto per troppa pressione. Forse il “boato” sentito dal portiere di via de’ Bardi. Che sia andata proprio così?

Dovrà accertarlo la procura. Per ora ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato nè indagati, spiega il procuratore Giuseppe Creazzo. La polizia giudiziaria ha già acquisito documentazione nella sede di Publiacqua. Per ora non è previsto nessun provvedimento di sequestro. Procede il magistrato che era di turno la notte scorsa, Gianni Tei. Nel frattempo Nardella però non aspetta. E già a fine pomeriggio chiede la ‘testa’ dell’ad Carfì. “I vigili del fuoco non hanno riscontrato danno o cedimento nel ‘canale’ e la causa altamente probabile è legata a rete idrica e sistema tubature. Mi convinco che ci sia un errore umano e chi ha sbagliato dovrà pagare “. Il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni? “No, lui non ha compiti operativi”, dice il sindaco. Appunto, Carfì.

vivicentro.it/centro/cronaca  –  repubblica/Firenze, il collasso di Lungarno Torrigiani. È subito guerra tra il Comune e Publiacqua MASSIMO VANNI

Marò, Corte Suprema India: “Immediato rientro Girone”. Renzi: “Bentornato, con noi il 2 giugno

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Il fuciliere italiano, in patria fin dai prossimi giorni e per tutta la durata del procedimento arbitrale. Gentiloni: “Premiato impegno del governo”

NEW DELHI – La Corte Suprema indiana ha accettato di rendere immediatamente esecutivo l’ordine del Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja di far rientrare in Italia il fuciliere di Marina Salvatore Girone per tutta la durata del procedimento arbitrale. Lo ha deciso una ‘sezione feriale’ della Corte di New Delhi riunitasi oggi.

Confermiamo la nostra amicizia per l’India, il suo popolo, il suo Governo. E diamo il bentornato al marò Girone che sarà con noi il

“Confermiamo la nostra amicizia per l’India, il suo popolo, il suo governo. E diamo il benvenuto al marò Girone che sarà con noi il 2 giugno”, ha scritto subito dopo la notizia il premier Matteo Renzi in un tweet.

torna in Italia. Premiato impegno Governo con sostegno Parlamento. Sempre al lavoro per affermare ragioni dei nostri due Fucilieri

Stessa cosa ha fatto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: “Girone torna in italia. Premiato impegno governo con sostegno Parlamento. Sempre al lavoro per affermare ragioni dei nostri due fucilieri”, ha scritto su Twitter.

La Corte Suprema indiana ha deciso: finalmente il Girone potrà tornare a casa. L’ho sentito al telefono, siamo felici e soddisfatti.

Anche la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, ha affidato alla Rete la sua soddisfazione: “La Corte suprema indiana ha deciso: finalmente il marò Girone potrà tornare a casa. L’ho sentito al telefono, siamo felici e soddisfatti”.

PDF / LA DECISIONE DELL’ARBITRATO

Subito a casa. Girone potrà fin dai prossimi giorni tornare in patria e sarà accompagnato dal generale Carmine Masiello, consigliere militare di Palazzo Chigi e dall’ambasciatore italiano in India, Lorenzo Angeloni. La conferma dei tempi rpidi arriva dall’avvocato Diljeet Titus, che guida il team legale indiano, dall’uscita dell’udienza della Corte Suprema a New Delhi.”Già oggi depositeremo alla Corte un nuovo undertaking (garanzia scritta firmata dall’ambasciatore a nome del governo italiano) – ha spiegato – e poi domani avvieremo le pratiche per il rimpatrio”.

Le procedure prevedono in particolare che i legali di marò si rechino all’Ufficio per la registrazione degli stranieri (Frro) per chiedere il permesso di residenza e il visto in uscita. Il governo indiano dovrà quindi informare le autorità aeroportuali di New Delhi (Migrazioni e Polizia) della decisione che autorizza l’espatrio di Girone.

La soddisfazione del governo. Grande la soddisfazione della Farnesina, che negli ultimi giorni aveva intensificato il pressing, affinche i tempi del ritorno fossero brevi . Italia e India, dopo una lunga trattativa che ha visto anche momenti di tensione, “hanno cooperato nelle ultime settimane per definire le condizioni e le modalità del rientro e della permanenza nel nostro Paese del marò, in pendenza della procedura arbitrale sul caso della Enrica Lexie. Il governo, nell’attesa di accogliere finalmente in patria Girone, rinnova l’impegno a conformarsi alle condizioni e modalità stabilite dalla Corte Suprema indiana”, si legge in una nota del ministero degli Esteri. “La decisione odierna è un risultato importante che riconosce l’impegno intrapreso dal governo italiano con il ricorso all`arbitrato internazionale per far valere le ragioni dei nostri due fucilieri di Marina. Con lo stesso impegno l’Italia si presenterà ai prossimi passaggi previsti dal procedimento arbitrale”, prosegue la nota.

Garanzia scritta. La decisione della Corte Suprema non è, però, senza condizioni: i giudici hanno chiesto ai legali del fuciliere di depositare una nuova garanzia scritta dell’Italia in cui ci si impegna a far rientrare il marò entro un mese dall’eventuale decisione favorevole all’India sulla giurisdizione da parte del tribunale arbitrale dell’Aja.

La svolta. Il 29 aprile scorso il tribunale arbitrale dell’Aja aveva autorizzato il rientro in Italia del fuciliere della Marina fino alla conclusione del procedimento arbitrale, avviato dal governo, sulla vicenda dei due marò (Girone, appunto, e Massimiliano Latorre, già in Italia con un permesso speciale per gravi motivi di salute, a cui è stato concesso a fine aprile da un tribunale indiano di restare in patria almeno fino al 30 settembre) accusati dall’india di aver ucciso due pescatori ala largo delle sue coste nel 2012.

E’ una bella giornata. Ti aspettiamo Salvatore. Qui c’e’ il sole :)

Il sindaco di Bari: “Ti aspettiamo”. “È una bella giornata. Ti aspettiamo Salvatore. Qui c’è il sole”: il sindaco di Bari Antonio Decaro, amico di Girone, esprime gioia per il rimpatrio ancora una volta su I. Il primo cittadino, tramite la moglie che accompagna i bambini nella stessa scuola frequentata dalla bimba di Girone, ha salutato Vania, la consorte del fuciliere, e ha ringraziato il premier Matteo Renzi per l’impegno nella vicenda. “Il presidente del Consiglio – spiega – mi ha tenuto sempre informato, quotidianamente, via sms sui passi in avanti della procedura. Anche con Salvatore siamo sempre stati in contatto i questi giorni. Manca poco e potremo riabbracciarlo”.

vivicentro.it/cronaca –  repubblica/Marò, Corte Suprema India: “Immediato rientro Girone”. Renzi: “Bentornato, con noi il 2 giugno PIERA MATTEUCCI

Clinton-Trump la sfida si avvelena

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La media dei sondaggi vede Clinton in lieve svantaggio. Solo un mese fa aveva 10 punti percentuali in più del tycoon

Clinton -Trump«Ai vecchi tempi…» si sente borbottare nella Washington che credeva di contare e conta ogni giorno di meno, «ai vecchi tempi…» i titoli che han percorso ieri il web, e oggi sono in prima pagina, mail proibite di Hillary Clinton e tasse eluse da Donald Trump, avrebbero stroncato una candidatura, umiliato un leader, costretto un aspirante presidente alla ritirata, davanti alla famelica pattuglia di reporter, taccuini e microfoni inastati.

Ora invece? Basterà il rapporto degli ispettori del Dipartimento di Stato, che critica l’ex First Lady per avere usato una mail privata e non quella ufficiale del ministero, e non avere tenuto un registro accurato della corrispondenza, a costringere la Clinton a rinunciare alla corsa alla Casa Bianca? Servirà la reprimenda, estesa ad altri segretari di Stato del recente passato, su tutti il repubblicano Colin Powell, almeno a costringerla alle corde?

Per Donald Trump l’affondo viene dal giornale inglese The Telegraph, con una precisione di tempi che in Italia solleverebbe la sindrome del complotto «ad orologeria», e anche negli Stati Uniti alimenta siti dietrologici. Trump è accusato, con tanto di mail e di fotocopie dei documenti fiscali, di aver stornato 50 milioni di dollari (44 milioni di euro) di un investimento in debito, per eludere i controlli dell’Internal Revenue Service, Irs, il fisco Usa. Dal gangster Al Capone al vicepresidente di Nixon, Spiro Agnew, costretto alle dimissioni nel 1973 per corruzione e frode fiscale, le tasse sono state mannaia micidiale negli Usa: riusciranno a scalpare la chioma (vera? trapiantata? parrucchino? il dibattito tricologico infuria) di Trump?

Ai «vecchi tempi…» che giornalisti, parlamentari, docenti universitari e lobbisti evocano, non senza nostalgie, nei ristoranti bene della capitale e di New York, le rivelazioni di maggio avrebbero avuto conseguenze toste per Clinton e Trump. All’epoca del web e dei talk show, con la narrativa dei Big Data a restituirci una conversazione politica irriducibile, controversa, i riflessi potrebbero essere più modesti, a meno di nuove rivelazioni drammatiche, evasione cronica per Trump, incriminazione diretta dell’Fbi (un’inchiesta è ancora in corso) per Clinton.

Lo staff di Hillary insinua già che alcuni dei funzionari che han redatto il rapporto, «lavoravano per i repubblicani» (vero, altri però sono stati nominati dal presidente democratico Obama) pur di aizzare tifo partigiano. Trump ha ribadito più volte che non intende pubblicare la sua dichiarazione fiscale – rito tradizionale per i leader moderni -, titillando l’orgoglio della sua base, che detesta tasse, Irs e commercialisti.

Sono in corso tre guerre politiche in America, Clinton contro Trump per la Casa Bianca è la dominante, parallela a due rauchi conflitti fratricidi, con i ribelli del socialista Sanders a minacciare rivolta alla Convenzione democratica, mentre repubblicani moderati e intellettuali si ostinano – sempre più flebilmente – a contrastare Trump. Le trincee partigiane dividono i partiti tra loro e all’interno, il clima si fa brutale. Chi medita di votare Trump, non lo abbandonerà perché sconvolto dalla possibile evasione fiscale (un palazzinaro arricchito con i casinò vi suggerisce rigore fiscale?). E ben pochi democratici diserteranno il partito, solo perché Clinton ha usato un server privato, o mandato una mail chiusa da un .com anziché state.gov.

Non è una nobile contesa, non è un’alata campagna elettorale, se mai ve ne sono davvero state in passato. Gli americani, in maggioranza, sono disgustati da entrambi i leader, considerano il sistema marcio, piagato da cinismo, mazzette, lobby rapaci. Se i militanti rivali troveranno nei titoloni ragioni per odiare ancor di più «Hillary» o «Donald», tanti loro concittadini si sentiranno ancor più alienati dal sistema. La rabbia è, ora, troppo radicata per non spegnere, tra gli slogan dissennati, ogni dialogo raziocinante.

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vivicentro.it/editoriale –  lastampa/Clinton-Trump la sfida si avvelena GIANNI RIOTTA

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Operazione Gatto

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Le vicissitudini di Palmerston aprono uno squarcio sullo stato d’animo degli inglesi alla vigilia del referendum con cui decideranno se restare o meno in Europa. Palmerston è un micio bicolore in servizio presso il ministero degli Esteri. Prende il nome dal grande Lord Palmerston, che illustrò la scena politica britannica nell’Ottocento, quando quell’isola contava ancora parecchio. Un mese fa è stato assunto dal Foreign Office con la missione di catturare i topi. Il suo ingaggio fu salutato da servizi fotografici e siti dedicati che lo immortalavano accanto alla foto della Regina o sopra la tastiera di un computer, tanto per confondergli le idee sul tipo di «mouse» che avrebbe dovuto cacciare.

Un Paese che tratta i gatti come statisti ha un’alta reputazione dei gatti o, più probabilmente, deve averne una pessima degli statisti. Fatto sta che ieri alla Camera un deputato del partito conservatore ha chiesto al ministro degli Esteri Hammond se Palmerston fosse una spia al servizio della Commissione Europea. E, nonostante le rassicurazioni del ministro, ha affermato con assoluta serietà che si sarebbe sentito più tranquillo se il felino fosse stato controllato dal controspionaggio. Pensare che la Commissione Europea sia capace di mettere un microchip nel collare di un gatto per spiare il governo britannico significa illudersi che a Bruxelles ci sia gente creativa e che il governo britannico faccia ancora qualcosa che valga la pena di essere spiato. Forse la conclamata ostilità di molti inglesi per l’Unione Europea è frutto di un doppio eccesso di valutazione: sulla forza dell’Unione e sulla propria.

vivicentro.it/opinione  –  lastamoa/Operazione Gatto MASSIMO GRAMELLINI

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Ascolta l’oroscopo del giorno di Paolo Fox: giovedì 26 maggio

L’ oroscopo giorno per giorno

Ogni giorno Paolo Fox racconta, con il suo oroscopo in TV (Fatti vostri) e su Lattemiele, cosa le stelle hanno in serbo per noi, come andrà il lavoro, la salute, l’amore…

Questo il suo oroscopo per oggi, tratto da Lattemiele:

ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI

 

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CHI E’ PAOLO FOX:

Paolo Fox (Roma, 5 febbraio 1961) è un astrologo, pubblicista e personaggio televisivo italiano.

Biografia
Fin dagli anni novanta si occupa di astrologia nei mass media, proponendo il suo oroscopo nelle trasmissioni televisive della RAI e anche in radio, su LatteMiele e Radio Deejay; le sue prime apparizioni televisive sono state nelle trasmissioni di Rai 1 Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

E’ iniziato a diventare noto al grande pubblico a partire dal 1997 quando ha iniziato la collaborazione con il network Lattemiele dove conduce uno spazio dedicato all’oroscopo giornaliero alle ore 7.40 e 19.40.

Il lunedì mattina il mago dell’oroscopo è presente anche su Radio Deejay. Per quanto riguarda il mondo della televisione, è apparso per le prime volte nei programmi televisivi Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

Ha partecipato come ospite a tantissimi altri programmi tv: Festa di classe, Speciali di fine anno, Tutto Benessere, Furore, Uno Mattina, Speciale Grande Fratello, Piazza Grande, Aspettando cominciamo bene e tanti altri. Dal 2002 è una delle colonne portanti del programma tv di Raidue, I Fatti Vostri, dove legge il suo oroscopo. Negli ultimi anni risulta essere uno dei personaggi maschili più cliccati dell’anno sul web!

Annualmente cura per la RAI la serata dedicata alle previsioni astrologiche per il nuovo anno, trasmessa a fine dicembre.

È attivo anche sulla carta stampata, curando l’oroscopo per diversi settimanali

Nel 2014 ha interpretato sé stesso nel film di Natale Ma tu di che segno 6?.

Per quanto riguarda la sua vita privata non si sa praticamente nulla. E’ sposato? E’ fidanzato? Dove va in vacanza? Lui non ha mai rilasciato dichiarazioni o commenti sulla sua vita sentimentale anche perché grazie agli astri vuole indovinare quella del suo numeroso pubblico che non l’abbandona mai!

Nero su bianco il “Patto” per Castellammare Quartiere per Quartiere

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PATTO PER I QUARTIERI COALIZIONE PER CASTELLAMMARE

Castellammare riparte attraverso un patto con i quartieri della città. Uno schema aperto che sottoporremo attraverso incontri e consultazioni periodiche ai cittadini per ricevere segnalazioni, integrazioni e miglioramenti.

Centro antico:

Riapertura Antiche Terme, riprenderemo il progetto della riapertura della stazione della Circumvesuviana.

Attraverso lo strumento dell’edilizia negoziale bisogna ridurre la pressione urbanistica nel centro antico procedendo ad una delocalizzazione dei volumi esistenti, a base volontaria, con l’obiettivo di costruire edifici a spinto risparmio energetico nelle aree esterne al Centro storico, liberando in tal modo aree a destinazione pubblica;

 Realizzazione Piano di recupero del Centro antico, per recuperare spazi pubblici e piazze, che consenta di riscoprire il quartiere antico quale cuore pulsante della città, recuperando e reinsendiando attività commerciali, turistiche e di accoglienza .

 Contratto di quartiere per valorizzare gli edifici del Centro antico

 Piano di controllo dei fitti agli extracomunitari sottraendo alla camorra il controllo e la gestione di questo aspetto.

 Programma Scuole Aperte in sinergia con le parrocchie e gli operatori sociali che operano nel quartiere.

 Aiuti alle famiglie solo sulla base di programmi di assistenza prevalentemente in servizi;

 Apertura di un centro per minori

Savorito-Moscarella :

 Realizzazione e adeguamento delle opere di urbanizzazione di cui la zona è assolutamente carente;

 Recupero dei fondi per risolvere il problema delle 189 unità abitative, per realizzare un Centro per l’Infanzia, per realizzare percorsi pedonali protetti ed alberati e piste ciclabili, la creazione di nuove arterie urbane con i relativi sottoservizi, il recupero degli spazi pubblici da attrezzare con verde ed elementi di arredo che possano favorire la socializzazione all’interno dell’area, la creazione di impianti di pubblica illuminazione e la costruzione di parcheggi;

 Programma scuole Aperte in sinergia con le parrocchie e gli operatori sociali che operano nel quartiere.

 Potenziamento trasporto pubblico

 Aiuti alle famiglie solo sulla base di programmi di assistenza prevalentemente in servizi;

 Riorganizzazione mercato

 Ristrutturazione e apertura al pubblico di Villa Gabola quale sede di un centro polivalente per giovani e anziani;

 Risistemazione aree verdi nella zona di Cicerone;

 Nuovo sistema di viabilità per liberare il quartiere dal traffico

 Ridare nuovo slancio partendo dagli Scavi prevedendo lo spostamento del Poligono e garantendo un nuovo accesso alla struttura

 Recupero Grotta San Biagio

Annunziatella- Schito – Ponte Persica – Fontanelle – via Fossa della Luna

 Realizzazione Centro Sociale per il quartiere, sulla base dell’accordo con la Diocesi;

 Interventi di manutenzione ordinaria ;

 Allacciamenti fognari in via Fontanelle e via Fossa della Luna per risolvere il problema allagamenti

 Realizzazione e adeguamento delle opere di urbanizzazione di cui la zona è assolutamente carente;

 Potenziamento del trasporto pubblico da e verso il centro cittadino

 Risistemazione campetti

 Conferenza dei Servizi per analizzare le problematiche relative al Depuratore

 Ripresa progetto in collaborazione con Iacp per la riqualificazione del quartiere e delle case popolari

 Programma scuole Aperte in sinergia con le parrocchie e gli operatori sociali che operano nel quartiere.

Zona Collinare e Scanzano

 Ripristino del Centro notte giorno a Scanzano;

 Risistemazione di tutta la viabilità di Madonna della Libera, via Quisisana, via Tuoro, Via Fratte Privati, via Sant’Eustachio, via Nuova Eremitaggio, via Calcarella, via Monaciello, via Moscogiuri, via San Nicola

 Potenziamento del trasporto pubblico da e verso il centro cittadino;

 Programma scuole Aperte in sinergia con le parrocchie e gli operatori sociali che operano nel quartiere.

COLLEGATE: