14.8 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6351

Elezioni Comunali Caserta: 8 candidati a sindaco e 22 liste

0
      Il Comune di Caserta

Elezioni Comunali Caserta: il candidato del centro sinistra, Carlo Marino, è quello che sulla carta parte favorito. Diviso il centro destra che si presenta in ordine sparso

Ventidue liste, 8 candidati sindaci e circa 700 candidati consiglieri comunali che si contendono i 32 posti nel civico consesso. Sono questi i numeri delle elezioni comunali  nella città capoluogo della provincia, che dopo il fallimento della giunta di centro destra, guidata da Pio del Gaudio, cerca di voltare pagina e di  tornare alla normalità amministrativa.

Il candidato del centro sinistra, Carlo Marino, è quello che sulla carta parte favorito, perché ha il sostegno di ben 9 liste (Pd, “Democratici per Caserta”, “Energie Casertane”, “Procaserta- Verdi”, “Alleanza Riformista-Partito socialista italiano”, “Terra Libera”, “Centro Democratico”, “Caserta Popolare”, “Sud indipendente”), che si ispirano allo schema politico nazionale e regionale dov’è presente anche parte del centro destra.

Alla sua sinistra c’è Francesco Apperti, candidato di “Speranza per Caserta”, movimento ispirato dall’ex parlamentare dell’Ulivo, Sergio Tanzarella e dal vescovo emerito di Caserta, Raffaele Nogaro. Apperti è  sostenuto da due liste (“Speranza per Caserta” e “Mo c’è Speranza”). Al cui interno sono presenti anche esponenti dei cinque stelle e che potrebbe raccogliere parte dell’elettorato di centro sinistra. Un elettorato molto critico nei confronti del Pd dopo il “caso Stefano Graziano”,  presidente regionale del Pd, indagato di concorso esterno in associazione camorristica e dopo l’arresto di Enzo Maria Ferraro ex assessore di Forza Italia, che in questa tornata  appoggiava la lista “Caserta popolare” (Ncd), a sostegno di Carlo Marino.

Ampiamente diviso il centro destra che si presenta in ordine sparso.  Riccardo Ventre, ex presidente della Provincia di Caserta,  sostenuto da Forza Italia e Fratelli d’Italia è riuscito a presentare quattro liste (“Primavera Casertana-Cittadini”, “Forza Italia”, “Fratelli d’Italia” e “Caserta nel cuore” quest’ultima ispirata dal consigliere regionale di Forza Italia Giampiero Zinzi).

Tre liste, invece, sostengono Gianfausto Iarrobino, ex presidente del Consiglio comunale con la Giunta del Gaudio (“Quarto Polo”, “Lista Kest’è?” e “Caserta in Comune”).

Dal centrodestra proviene anche Aniello Spirito, ex assessore nell’ultima giunta, che si presenta con una sola lista, “Uniti per Caserta”. Con una sola lista anche Luigi Cobianchi, “Caserta Libera”, vicino a Fratelli d’Italia. Infine l’imprenditore Vincenzo Bove, con “Caserta città futura”.

Corre da sola anche la Lega di Matteo Salvini, con Il candidato sindaco Enrico Trapassi e la lista “Noi con Salvini”

vivicentro.it/sud/politica –  Elezioni Comunali Caserta: 8 candidati a sindaco e 22 liste RAFFAELE SARDO

Elezioni Milano, chiusura anticipata per le scuole. No di prof e famiglie: “Un disastro”

Elezioni Milano. L’allestimento dei seggi e la festa del 2 giugno. Risultato: un maxiponte più lungo di Pasqua, con il ballottaggio durante gli esami di terza media. Le maestre: “Gli ultimi giorni sono un momento prezioso, così non si ha rispetto del nostro lavoro

Per la maggior parte delle scuole l’intreccio della festa del 2 giugno con la chiusura per le elezioni si trasforma in un super ponte lungo quasi come le vacanze di Pasqua, proprio quando l’anno scolastico è lì lì per finire. Ma ci sono istituti dove i seggi anticipano, di fatto, la fine dell’anno scolastico a maggio, con un solo giorno per rientrare in classe e augurare a tutti – tra feste, gare, giochi – buone vacanze. Fuori dai cancelli, sulle bacheche di Facebook, nei forum dei genitori milanesi si scatena l’ira di presidi, insegnanti. E delle famiglie che non sanno dove lasciare i figli: “È l’ora di smetterla di usare sempre le scuole dei più piccoli per le elezioni”.

Le proteste degli istituti scelti come sede di seggio non sono una novità. Ma per questa tornata elettorale le coincidenze del calendario stanno esasperando gli animi più del solito: il 2 giugno cade di giovedì. Un ponte già lungo per chi aveva deciso di tenere a casa gli studenti fino a domenica. Per centinaia di scuole milanesi dove verrà scelto il futuro sindaco di Milano (la maggior parte elementari) si è aggiunto, d’obbligo, il lunedì, quando si chiuderà lo spoglio. Peccato che la fine delle lezioni sia fissata esattamente 48 ore dopo, l’8 giugno.

“È da anni che si parla di non usare le scuole dei più piccoli come sede di seggio: per le famiglie è un disagio enorme. Eppure siamo da capo”. A parlare è Catia Di Gennaro, preside della Galvani, vicino al Pirellone: in tre scuole su quattro del suo comprensivo – fra cui la primaria Casati e la media San Gregorio – si vota. “Il Comune ci aveva chiesto di tenere chiuso perfino il martedì per completare lo smantellamento – aggiunge Giovanna Mezzatesta, a capo della Rinnovata – una richiesta senza senso: come si può pensare di interrompere le lezioni così a lungo?”. Sono tante le scuole che sono riuscite a trovare un accordo con i consigli di Zona per accorciare, almeno di un giorno, la chiusura elettorale suggerita da Palazzo Marino. Dalla primaria di via Zuara a quella di via Scrosati, dalle elementari di via Spiga a quella di via Giusti a ridosso di Chinatown, dalla Cadorna alla Pertini.

Dopo il voto aule, corridoi e bagni vanno puliti e disinfettati. Operazioni che verranno fatte all’alba, permettendo così a bambini e maestre di tornare a scuola martedì. C’è però chi ha scelto (o ha dovuto scegliere) una strada diversa, come il comprensivo Falcone Borsellino di viale Sarca o il Leonardo da Vinci, in Città Studi, dove si rientra a scuola per un solo giorno prima delle vacanze. Con buona pace del disappunto delle maestre: “Gli ultimi giorni di scuola sono un momento prezioso, così non si ha rispetto del nostro lavoro”.

Ma i problemi non si chiudono con il voto del 5 giugno. “C’è il ballottaggio proprio durante gli esami di terza media, un disastro” spiega Mario Uboldi, dirigente delle scuole del comprensivo Pascoli, in zona corso Vercelli. Una cosa è certa, assicurano tutti: “Alla prossima giunta chiederemo di aprire un tavolo su questo per cambiare le cose”.

vivicentro.it/nord/politica –  Elezioni Milano, chiusura anticipata per le scuole. No di prof e famiglie: “Un disastro” TIZIANA DE GIORGIO

Sarri : “Grande gesto di De Laurentiis, mi sento parte integrante di una famiglia”

Direttamente dagli studi della Filmauro a Roma, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso della trasmissione Radio Gol, è intervenuto il tecnico Maurizio Sarri per confermare il rinnovo del contratto che lo legherà ancora per diverso tempo al Napoli. Ecco quanto evidenziato:
De Laurentiis mi ha offerto un contratto davvero soddisfacente, il suo è stato un grande gesto sotto ogni punto di vista. È stato un gesto di una generosità unica che non era tenuto a fare e mi fa sentire come parte integrante di una famiglia. Soprattutto grazie a lui attualmente mi trovo ad allenare a certi livelli.
Prossima stagione in Champions? Ancora non ci credo, mi sembra strano andare in panchina durante un match di Champions League. Quando sarà spero di essere lucido il più possibile, ma ripeto: attualmente mi risulta un po’ strano. Senza parlare del San Paolo durante la sigla della Champions, sarà meraviglioso ascoltare il boato del nostro pubblico.
Tonelli? Buon difensore dotato di enormi mezzi fisici: è molto veloce ed è molto forte nel gioco aereo. Deve solo migliorare a livello tecnico, cosa che farà sicuramente”.

“Obbligo di vaccinazione per i bambini dell’asilo”, la proposta di legge in Regione Lombardia

Regione Lombardia. Il certificato obbligatorio per l’iscrizione nei nidi pubblici e di privati accreditati. Pena il rifiuto di ammissione del bambino

All’asilo i bambini solo se vaccinati. E’ stata depositata al Consiglio regionale della Lombardia un progetto di legge per chiedere che diventi obbligatorio il certificato delle vaccinazioni per l’iscrizione dei bambini nei nidi pubblici e privati accreditati. A presentarlo il gruppo del Patto civico. Nel pdl è previsto che la mancata certificazione, se non sanata entro cinque giorni, comporti il rifiuto di ammissione del bambino. La proposta segue quelle analoghe di Toscana e  quanto annunciato già dalla Regione Emilia Romagna che ha incassato l’ok del ministro Beatrice Lorenzin: “Una buona proposta”.

Le vaccinazioni in questione sono antipoliomielite, antitetanica, antidifterica e antiepatite B, “le cui coperture vaccinali in Lombardia – si legge nella nota del gruppo consiliare – secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità relativi al 2014, sono rispettivamente pari al 95%, al 95,1%, al 95% e al 94,9%. Anche la Lombardia è al limite della soglia di sicurezza del 95% rispetto alle quote di vaccinati e, come per il resto del Paese, le percentuali sono in diminuzione”.

Un unico articolo suddiviso in tre commi in cui si prevede che i Comuni siano obbligati ad accertare, all’atto dell’ammissione in strutture pubbliche e private accreditate, che i bambini siano stati sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie, richiedendo la relativa certificazione. E in caso di mancata presentazione del documento, scatta il rifiuto di ammissione del piccolo al nido. Nel pdl si prevede inoltre che il Comune comunichi il fatto entro 5 giorni all’azienda unità sanitaria locale di appartenenza e al ministero della Salute. L’ultimo comma fa salva l’eventuale adozione da parte dell’autorità sanitaria di interventi di urgenza.

“E’ un provvedimento – ha spiegato Umberto Ambrosoli che è primo firmatario del testo insieme al capogruppo Roberto Bruni – pensato soprattutto in un’ottica di tutela della salute pubblica oltre che dei singoli. Le vaccinazioni rappresentano il progresso e hanno consentito negli anni di debellare malattie molto pericolose, spesso fatali. Purtroppo – ha sottolineato – una crescente diffidenza nei confronti di questo presidio medico fondamentale, costruita su speculazioni antiscientifiche e false informazioni, rischia di compromettere la cosiddetta immunità di gregge, che permette di contenere la circolazione dei microrganismi responsabili. È un fenomeno che va prevenuto: noi riteniamo occorra garantire ai piccoli, cioè proprio a coloro che sono più a rischio, di poter accedere a una vita di comunità come quella dell’asilo in tutta sicurezza. E per farlo è necessario che le vaccinazioni obbligatorie siano considerate imprescindibili ai fini della frequenza”.

“E’ chiaramente auspicabile la massima condivisione di questa proposta – ha dichiarato Bruni  – a sostegno della promozione di una ‘cultura vaccinale’ che veda la nostra Regione in prima linea”.

vivicentro.it/nord/politica –  repubblica”Obbligo di vaccinazione per i bambini dell’asilo”, la proposta di legge in Regione Lombardia

Il Punto 27 maggio

0

Il Punto 27 maggio: Analisi, approfondimento e commento di Cronaca, Poitica ed Economia della settimana a cura degli esperti de lavoce.info

Il 31 maggio di ogni anno il governatore della Banca d’Italia espone le sue Considerazioni finali. Un discorso che dovrà fare i conti con i problemi caldi del credito: le quattro banche saltate e salvate, la possibile revisione del “bail-in”, i tanti miliardi di crediti incagliati, l’imparzialità della vigilanza europea. Nel frattempo, l’ad di Unicredit Ghizzoni viene messo alla porta dal Cda. Anche se, con il sistema delle porte girevoli del nostro sistema bancario, lui stesso o una consigliera indipendente potrebbero rientrare come presidenti.
È allo studio del governo l’Ape, Anticipo pensionistico per i lavoratori che vogliono andare in pensione dopo i 63 anni senza aver maturato 42 anni di contributi. Sarà un prestito garantito dallo stato. In contropartita, una riduzione dell’assegno, più contenuta per chi si trovi in circostanze di bisogno.
Toccano picchi epocali le domande di asilo ai paesi europei. Senza risposte politiche congrue ed efficienti. Scoraggiando le richieste infondate si potrebbe dare una prospettiva di rapido ricollocamento ai veri profughi. Aumentando però – sotto la guida Ue – capacità di accoglienza e risorse nei singoli stati.
Si fa presto a dire “produrre meno petrolio per fronteggiare il calo della domanda e il crollo dei prezzi”. In realtà chiudere i pozzi è complesso, costoso e mette a rischio le concessioni. A essere tagliati o rinviati a tempi migliori sono invece i piani di sviluppo e la ricerca. Col rischio di futuri squilibri di segno contrario.
In alcune grandi città in cui si sceglierà il sindaco il 5 giugno i partiti hanno fatto fatica a designare un candidato. A complicare le loro scelte il fatto che competenza e lealtà verso il capo non sempre vanno insieme. Se però vogliamo amministratori migliori occorre mettere in secondo piano gli interessi di bottega.

Dal 2 al 5 giugno il Festival dell’Economia di Trento che include una serie di incontri con gli economisti de lavoce.info. Tema di questa undicesima edizione: “I luoghi della crescita”.

Spargete lavoce: 5 per mille a lavoce.info
Destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Patrizio Mascolo “ Nel week end gazebo in città per illustrare il programma”

0

Patrizio Mascolo. Sarò in tutte le zone, per parlare con i cittadini e raccogliere le loro segnalazioni

“Un fine settimana dedicato all’ascolto. Una serie di gazebo sparsi in città da Caprile a Madonna delle Grazie, per illustrare il mio programma ma soprattutto per ascoltare i cittadini, le loro segnalazioni, i problemi da risolvere in maniera urgente non appena sarà insediata la nuova amministrazione”.

Sono le parole di Patrizio Mascolo, candidato a Sindaco della città di Gragnano, che lancia l’idea del post it:

“Tra sabato e domenica abbiamo previsto una serie di  punti informativi per illustrare il nostro programma ma vogliamo fare di più. Attraverso dei post it, i nostri concittadini, avranno la possibilità di segnalare i problemi quotidiani che affliggono le loro zone ed io mi impegnerò a risolverli nel più breve tempo possibile.”

Questi i punti dove verranno allestiti i gazebo:

Sabato  mattina dalle 9.30 alle 13.30

piazza Incoronata –  parco Imperiale Altezza supermercato sisa

Sabato Pomeriggio dalle 16,30 alle 20

Via Roma – via castellammare – via Vittorio Veneto  – via bagnuoli

Domenica Mattina dalle 9 alle 13,00

piazza San Leone – piazza Aubry –  piazza Rosario –  piazza Caprile –

via Madonna Della Grazie altezza distributore Q8 con la candidata Monica di Maio

VIDEO ViViCentro – Corsi: “Aurelio non vendere Valdifiori. Tonelli? Darà tanto al Napoli”

Queste le sue parole

Al termine della serata di gala con le tante premiazioni del Football Leader 2016, che si è tenuto ad Amalfi, abbiamo raggiunto Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli. Con lui abbiamo parlato di Maurizio Sarri, ma anche di Tonelli, Hysaj e Valdifiori. Queste le sue dichiarazioni.

dai nostri inviati ad Amalfi, Ciro Novellino e Mario Vollono

Corbo: “Il braccio di ferro tra De Laurentiis e Sarri allontana Higuain”

Antonio Corbo su La Repubblica

Si doveva capire tutto, quella sera in tv. Cominciava per De Laurentiis e Sarri la resa dei conti. Ma sembrava impossibile: possono non amarsi presidente e allenatore che riportano il Napoli in Champions, che rivitalizzano quasi a costo zero una squadra incompleta dopo il faraonico biennio di Benitez? Ore 23.20 di sabato 14 maggio, si spegnevano le luci del San Paolo sui deliri di una immensa festa, con il Napoli che aveva battuto tutti i suoi record di reti e vittorie, con Higuain che aveva superato dopo 64 anni quello di Nordahl con il gol 36, fantastica quella sforbiciata volante, proprio alla Nordahl. Si capisce tutto ora, con De Laurentiis che conferma il suo allenatore facendo scattare una vecchia clausola: neanche una telefonata, due righe, una sillaba, niente. Solo ora si rileva la tensione segreta di quel duetto in tv. Ricordate? Il presidente dice che «Sarri fa diventare grande la squadra, pur venendo da un club con possibilità inferiori». Sarri amaro borbotta: «Ho capito, neanche stavolta mi fa gli acquisti ». Reazione brusca e irata: «No, te li compro, e sono c… tuoi se non li fai giocare tutti e 19». Chiude Sarri: ringrazia stampa, squadra, pubblico. «Noi siamo secondi, il pubblico è il vero campione d’Italia». Neanche un cenno al club. Da quella sera sono muti i telefoni di De Laurentiis e Sarri. Solo il gelo di una burocratica conferma. Tra i due il vuoto, forse peggio, perché il presidente è già sul mercato, senza coinvolgere l’allenatore, che ancora aspetta uno squillo per rinegoziare il contratto a cifre più alte degli attuali 700mila euro con 800mila di premi. E per strappare al club il diritto unilaterale di rinnovare l’accordo di anno in anno per i prossimi cinque. Lo scenario è desolante: tra i due manca l’intervento diplomatico per condurli dalla guerra fredda ad una pace solare. Non ci prova Andrea Chiavelli, l’eminenza grigia, lo stuntman delle clausole più ardite, non vi riesce Andrea Giuntoli, che parla spesso con Sarri ma non attenua l’intransigenza del presidente. Un odioso braccio di ferro. De Laurentiis si ritiene il genio e il motore che dalla Fallimentare portano il Napoli lassù, che preferisce spendere meno piuttosto che investire per incassare di più, che sa anche di aver chiuso nell’angolo l’allenatore, grazie al contratto disperato che Sarri firmò un anno fa, pur di allenare il Napoli, «il sogno della mia vita». De Laurentiis l’ha catturato, ormai. Ma l’allenatore non si sente più debole: il tifoso gli riconosce i meriti della Champions, la rivalutazione commerciale della squadra di un centinaio di milioni, l’esplosione di Higuain affascinato dal più moderno dei tecnici all’antica. Come finirà? Tre soluzioni. Vince De Laurentiis: sublima la favola bella e triste del tiranno avaro. Soccombe Sarri: si piega al contratto capestro, onora l’incauta firma del 2015, magari ringrazia il presidente che delibera un piccolo aumento. Si ribella l’allenatore, minaccia di non tornare, dice di sentirsi costretto alle dimissioni. Nella terza ipotesi è l’addio certo di Higuain al Napoli. Il buio sul trionfo di tutti. Possibile che nessuno faccia ragionare quei due?

Napoli-Frosinone, Palazzi ascolterà alcuni protagonisti

I dettagli

Ci sono state segnalazioni per scommesse anomale in Napoli-Frosinone, in particolare sull’espulsione di Gori, adesso il procuratore federale Palazzi procederà alle audizioni. Ascolterà alcuni protagonisti di quel match, a cominciare da Mirko Gori, espulso al 13′ del primo tempo.

VIDEO ViViCentro – Juric: “Il gioco del Napoli mi ha divertito molto”

Queste le sue parole

Al termine della serata di gala con le tante premiazioni del Football Leader 2016, che si è tenuto ad Amalfi, abbiamo raggiunto Ivan Juric, ormai ex allenatore del Crotone ed ex calciatore del Genoa. Con lui abbiamo parlato anche del gioco degli azzurri e della stagione di Maurizio Sarri. Queste le sue dichiarazioni.

dai nostri inviati ad Amalfi, Ciro Novellino e Mario Vollono

De Laurentiis non cede Koulibaly, ma il Bayern ha offerto 40 mln

I dettagli

Il Corriere dello Sport fa sapere alcuni retroscena su Kalidou Koulibaly. Qualche settimana fa il Napoli ha rifiutato 40 milioni per il difensore centrale franco-senegalese. Il club disposto a fare questa follia era il Bayern Monaco. La prima offerta era di 30, ma il Napoli ha rifiutato. Successivamente la proposta successiva è stata aumentata di 10 milioni, ma ugualmente De Laurentiis ha risposto di no.

Sarri-De Laurentiis, malumori e silenzi

Il Corriere della Sera parla del contratto di Sarri

In Italia scoppia il caso Sarri. Che sarà ancora il tecnico del Napoli e si presenterà al raduno del 9 luglio. Le modalità del rinnovo sono però discutibili: Aurelio De Laurentiis, che aveva dato appuntamento al tecnico toscano il 16 maggio per discutere il prolungamento e pianificare la stagione, ha sempre rinviato il rendez vous preferendo concentrarsi sul mercato (con trattative per giocatori non concordati con l’allenatore). Tra silenzi e malumori, il presidente dei partenopei ha così esercitato l’opzione unilaterale di rinnovo, depositando il contratto in Lega e spiazzando di fatto Sarri che con ADL avrebbe voluto discutere dell’eliminazione della clausola di cui si sente prigioniero oltreché dell’adeguamento dell’ingaggio.

Soccorso migranti a Lampedusa (VIDEO)

0

Immagini di alcuni momenti delle operazioni di soccorso effettuate da due unità classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa ad un barcone con a bordo migranti che, dopo essere stati salvati, sono stati trasbordati su uno dei mercantili che hanno preso parte alle attività di soccorso condotte nella giornata di ieri, 26 maggio 2016.

Successivamente le due unità hanno effettuato l’evacuazione medica di 5 migranti, che sono stati trasportati con urgenza a bordo della Motovedetta CP324 della Guardia Costiera nel porto di Lampedusa, dove l’unità è giunta nella notte sbarcando i migranti per consentire loro di ricevere le prime cure mediche.

Le operazioni anzidette rientrano nelle complessive 22 operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma nella giornata di ieri, 26 maggio, che hanno consentito di salvare oltre 4000 vite. Di seguito, il comunicato stampa di riferimento.

Ancora 7 giorni a Klaassen, ma l’alternativa è pronta

I dettagli

La Repubblica scrive su Davy Klaassen: “L’olandese ha un po’ frenato con alcune dichiarazioni: «Voglio restare all’Ajax a meno che la società non mi dica altro». La strategia è chiara: aspettare le mosse dei lancieri e poi magari esporsi sul futuro. Il Napoli, comunque, non attenderà all’infinito: il giocatore dovrà dare una risposta la prossima settimana dopo aver parlato con il suo agente, Soren Lerby. Klaassen resta in prima linea ma non mancano le alternative. Piotr Zielinski dell’Udinese è sempre monitorato, così come Hector Herrera del Porto. Il messicano spinge per il trasferimento e il diesse Giuntoli sta studiando la giusta formula senza dimenticare il brasiliano Danilo del Valencia”.

VIDEO ViViCentro – Reja: “De Roon? Che stagione, è pronto per il Napoli!”

Queste le sue parole

Al termine della serata di gala con le tante premiazioni del Football Leader 2016, che si è tenuto ad Amalfi, abbiamo raggiunto Edy Reja, ormai ex allenatore dell’Atalanta, ma amato ancora dopo i suoi trascorsi a Napoli. Con lui abbiamo parlato di De Roon e della stagione del Napoli. Queste le sue dichiarazioni.

dai nostri inviati ad Amalfi, Ciro Novellino e Mario Vollono

Vrsaljko-Napoli, accordo raggiunto: si può parlare con l’agente

I dettagli

La Repubblica scrive su Vrsaljko e l’interesse del Napoli: “Più fluida la situazione relativa a Sime Vrsaljko che De Laurentiis insegue dalla scorsa estate. L’accordo con il Sassuolo è stato trovato, vanno soltanto limati i dettagli. Il Napoli investirà circa 12 milioni di euro più Duvan Zapata che è legato all’Udinese in prestito ancora per una stagione. La società azzurra è intenzionata a pagare la penale (anche con un giocatore: ai friulani potrebbe interessare Raicevic, il bomber del Vicenza nel mirino di Giuntoli) per poi girare l’attaccante colombiano alla squadra allenata da Di Francesco. «Ci sono tante richieste», ha confermato il suo procuratore Fernando Villareal. Il Sassuolo è sicuramente gradito. Per concludere la trattativa serve ovviamente il sì di Vrsaljko: è previsto un summit con l’entourage del 24enne croato che ha già ricevuto un’offerta dall’Atletico Madrid”.

Nessun incontro, atto di forza di De Laurentiis verso Sarri

I dettagli

La Gazzetta dello Sport parla di un Aurelio De Laurentiis intransigente sul rinnovo di Maurizio Sarri: “Non si vedranno nemmeno nei prossimi giorni. L’atteso incontro tra Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri, non ci sarà: domani, l’allenatore partirà per le vacanze e al rientro discuterà l’adeguamento economico, dopo che lo stesso presidente ha fatto valere l’opzione unilaterale, che conferma il tecnico sulla panchina del Napoli anche per la prossima stagione. Un epilogo che ha confermato il decisionismo del dirigente napoletano che non ha voluto nemmeno prendere in considerazione la volontà del suo allenatore: Sarri avrebbe voluto che si ridiscutesse il contratto con tutte le sue opzioni, che lo inchiodano alle decisioni di De Laurentiis. Un vero e proprio atto di forza, che ha costretto il tecnico alla resa. Lui, avrebbe voluto l’incontro, la discussione per spiegare le sue ragioni. Ma, forte di un contratto firmato e dell’opzione a suo favore, il presidente ha agito d’anticipo, facendo valere quanto riportato sull’accordo a proposito della conferma o meno, spiazzando l’allenatore che, a quel punto, ha dovuto arrendersi e programmare in tutta fretta le vacanze. Ma quali conseguenze potrebbe avere la forzatura di De Laurentiis? Di sicuro Sarri non l’ha presa bene. D’accordo, l’adeguamento economico gli verrà riconosciuto prima della partenza per il ritiro di Dimaro, ma lui avrebbe voluto discutere delle opzioni, di questo contratto che gli toglie qualsiasi possibilità di decidere, perché per i prossimi 3 anni, sarà il presidente a scegliere se tenerlo o mandarlo via. Una possibilità che De Laurentiis gli ha negato senza diritto di replica. Magari, gli porterà lo stipendio dai 750 mila euro guadagnati quest’anno a 1,5 milioni per le prossime tre stagioni, ma sulle opzioni pare intransigente”.

I criminali che minacciano l’ Europa

0

L’immigrazione che sta minando la fiducia e la tenuta dell’ Europa ha una faccia visibile e una nascosta. L’una è quella delle barche cariche di umanità, a perenne rischio naufragio, delle marce attraverso i Balcani, dei campi di fortuna nei rigori dell’inverno; l’altra è quella della lucida progettazione, organizzazione e commercializzazione di questo immenso movimento di esseri umani da un continente all’altro. Ci preoccupiamo molto della prima, troppo poco della seconda.

La prima è il dramma umanitario che pone all’Europa problemi d’accoglienza, di sicurezza, d’integrazione e di tensioni identitarie. La seconda il lucrativo business internazionale. Togliamoci dalla testa che immigrazione dalla Libia, o pirateria dalla Somalia, siano opera di poveri pescatori. I pescatori sono la mano d’opera; quadri e dirigenti d’impresa sono altri.

Migranti economici e rifugiati politici sono la domanda, il viaggio, in condizioni spesso subumane, è l’offerta. L’immigrazione clandestina è merce all’ingrosso: i profitti dipendono dal volume, con una fisiologica percentuale di scarti. Che questi ultimi siano vite umane non scalfisce la vitalità commerciale. Chi compra biglietto acquista il trasporto, magari in carro bestiame, non anche la garanzia di arrivo a destinazione.

Talvolta, come due giorni fa nel canale di Sicilia, i più fortunati lo devono alle Marine di tutta Europa, a cominciare da quelle di prima linea, italiana e greca. La sopravvivenza è indifferente a chi li ha fatti arrivare fin lì.

Scopriamo adesso, come scrive oggi Marco Zatterin, che questo commercio ha sempre meno di spontaneo e di locale e sempre più i caratteri di un’efficiente e ben oliata impresa multinazionale. Non è solo Ikea ad aver scoperto i vantaggi delle economie di scala e dell’organizzazione modulare. Il traffico d’immigranti non sarà una centrale unica ma appare una rete di collegamenti e modus operandi che si estende dal Messico e dall’America Centrale al Golfo di Guinea e alla Siria. Un Uber criminale che offre i suoi servizi dove ce ne sia bisogno. E, viene il sospetto, se funziona bene per il trasporto di umanità varia perché non espandere il business ad altre categorie merceologiche: prostituzione, armi, sigarette, droga, diamanti? Le vie del traffico, e dell’arricchimento, sono finite; una volta fatti gli investimenti per aprirle bisogna cercare di massimizzarne l’utilizzazione. Anche per diversificare e rispondere con flessibilità ad improvvise chiusure, come quella che l’Ue ha concordato con la Turchia.

Non dovremmo meravigliarci più di tanto. La criminalità organizzata si era ampiamente internazionalizzata già alla fine del secolo scorso. Non poteva perdere il treno della globalizzazione. La pressione immigratoria, in parte demografica, in parte economica, in parte causata da guerre civili, conflitti etnici, regimi terroristici e Stati falliti, ha offerto un’enorme miniera da sfruttare. I trafficanti vi si sono fiondati.

Le nazioni civili si trovano oggi ad affrontare un nemico che dispone di un’organizzazione efficiente e capillare, di mezzi sofisticati e, soprattutto, di tanti soldi. La forza dei trafficanti, di esseri umani come di altri articoli, sta proprio nella loro potenza finanziaria. Gli Stati, specie quelli piccoli e poveri, si trovano in condizioni d’inferiorità. E non solo loro. Come il cinico venditore di carri armati e missili della miniserie televisiva The Night Manager (Il Direttore di Notte), i trafficanti hanno bastoni e carote: armi e ricatti che non esitano a usare, anche in connivenza con organizzazioni terroristiche; soldi per comprare e corrompere. Ma i finanziamenti possono essere anche il loro tallone d’Achille se interveniamo per tagliarli e stroncare la linfa vitale del riciclaggio.

In Giappone il Presidente dell’Ue, Donald Tusk, ha fatto appello all’aiuto del G7 all’Europa per far fronte all’immigrazione. L’Ue dovrebbe essere in grado di gestire da sola i flussi in arrivo: ci sono Paesi, come Giordania e Libano, che sopportano già un peso proporzionalmente ben maggiore, per non parlare delle masse di rifugiati in numerosi Paesi africani.

Tusk ha però ragione se porta all’attenzione del G7 l’esigenza di estirpare un cancro planetario di traffici e connivenze.

vivicentro.it/editoriale –  lastampa/I criminali che minacciano l’Europa STEFANO STEFANINI

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

Un gol di Maradona in Cagliari-Napoli 0-1 del 1987

I dettagli

Il giorno 27 maggio il Napoli ha giocato sei partite, quattro in serie A, una in serie B ed una in coppa Italia, ottenendo due vittorie e tre pareggi, con una sconfitta.

Ricordiamo l’1-0 a Cagliari nella semifinale d’andata della coppa Italia-1986/87

Questa è la formazione schierata da Ottavio Bianchi:

Garella; Bruscolotti, Volpecina; Sola, Bigliardi, Ferrario; Caffarelli, Romano, Giordano (57′ Muro), Maradona, Carnevale (89′ Puzone)

I gol: 77′ Maradona

Il Napoli si impose nell’edizione 1986/87 della coppa Italia vincendo, peraltro, tutte le partite. La semifinale di ritorno contro il Cagliari fu un rotondo 4-1. In finale, poi, 3-0 ed 1-0 all’Atalanta.

Il gol del successo in Sardegna è di Diego Armando Maradona: 115 gol in 259 partite con la maglia del Napoli.

FONTE: sscnapoli.it

Montatura d’arte

0

A molti sarà capitato di perdersi nella contemplazione di un capolavoro contemporaneo senza riuscire a comprenderlo appieno. Le targhette posizionate accanto all’opera forniscono spiegazioni che aiutano poco, perché scritte in una lingua da riforme costituzionali: immaginifica e oscura. Solo pochi eletti hanno la lucidità di evadere da questo stato di prostrazione con uno scatto di sana follia. È il caso dell’adolescente californiano TJ Khayatan, che al museo d’arte moderna di San Francisco stava rischiando di andare in trance da appisolamento (inteso sia come siesta, sia come isolamento per guardare le app del telefonino) quando ha avuto l’illuminazione. Si è tolto gli occhiali e li ha appoggiati per terra. Poi, benché privo di lenti, è stato a vedere.

MONTATURA Occhiali ad esposizione arteMai attesa fu più breve: nugoli di visitatori si sono precipitati a fotografare l’installazione, degna erede della Buzzicona, la moglie monumentale di Alberto Sordi che si addormentava su una seggiola della Biennale e veniva scambiata per opera d’avanguardia. L’occhialuto TJ avrà pensato che nulla come l’esposizione di certa arte moderna racconta il conformismo degli esseri umani. Quel loro fingere di avere capito tutto anche quando non hanno capito niente. Nemmeno che non c’è niente da capire.

vivicentro.it/opinioni –  lastampa/Montatura d’arte MASSIMO GRAMELLINI

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati