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Viale “Nicola De Simone” – Filippi: Nicola ha finalmente quello che merita!

Finalmente! Il viale tribuna assume il toponimo Nicola De Simone

Questa sera il viale di acceso alle tribune dello stadio Romeo Menti è diventato ufficialmente il viale “Nicola De Simone”. Ai nostri microfoni abbiamo ascoltato il Direttore Generale della Juve Stabia, Clemente Filippi, presente allo stadio.

Ecco le sue parole.

Sono fiero di rappresentare la Juve Stabia questa sera in questa doverosa e bellissima iniziativa. Da cittadino stabiese dico che è davvero emozionante ricordare il grande Nicola De Simone, scomparso in modo davvero assurdo mentre faceva quello che più amava. Dopo tanti anni, oltre trenta, di silenzio, finalmente Nicola De Simone ora è degnamente ricordato. Il merito è senza dubbio di Giuseppe Mercatelli e di Alberico Turi, che per anni non hanno mai smesso di crede a questo progetto.

Già immagino la bellezza e l’emozione che potrà generare la trasferta dei tifosi siracusani qui a Castellammare. Tra stabiesi e siracusani non c’è un semplice gemellaggio ma una vera e propria fratellanza; il legame che lega le due tifoserie è tra i più veri che ci sia nel mondo dello sport e questo omaggio a Nicola De Simone non può che essere un altro evento importante per tifosi stabiesi e siracusani.

Per quanto riguarda la questione manto erboso, ci giungono notizie positive. Ovviamente ci sono pratiche burocratiche da rispettare, ma posso dire che sembra finalmente che la questione si stia risolvendo ed evolvendo bene. Ci tengo a ringraziare il commissario prefettizio, con cui abbiamo collaborato benissimo dopo qualche equivoco iniziale, e ancora una volta Giuseppe Mercatelli ed il responsabile del settore giovanile Alberico Turi, i quali hanno lavorato tanto anche per questo importantissimo obiettivo.

La, ormai quasi raggiunta, certezza di avere un nuovo manto erboso all’altezza per la prossima stagione ci fa guardare al prossimo campionato con maggiore entusiasmo e fiducia. Quella che inizierà ad agosto sarà la nona stagione della Juve Stabia targata Franco Manniello, e la mia quindicesima da dipendente della società stabiese. Ci auguriamo il meglio dalla prossima stagione, affidandoci sempre a Franco Manniello, un Presidente tifoso che vuole sempre e solo il bene della Juve Stabia.

Raffaele Izzo

 

Terzo naufragio in tre giorni nel Canale di Sicilia: almeno 45 vittime, decine di dispersi (VIDEO)

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Canale di Sicilia: Un barcone semiaffondato soccorso dalla nave Vega della Marina militare. Altre duemila persone salvate in 16 interventi

Quarantacinque vittime recuperate ma probabilmente anche decine di dispersi in una delle diciassette operazioni di salvataggio portate a termine anche oggi nel  Canale di Sicilia dove le navi della Marina militare e della Guardia costiera hanno salvato piu di duemila persone.

Un barcone a 35 miglia dalla Libia è stato affiancato dalla nave Vega della Marina ormai semiaffondato: in 135 tra uomini, donne e anche alcuni bambini sono stati tratti in salvo ma in fondo al barcone c’erano i corpi di altri migranti e stando alle prime testimonianze altre decine di persone sarebbero cadute in mare e annegate quando il barcone ha cominciato ad imbarcare acqua e si è piegato su un fianco. Sul posto, la sala operativa ha inviato altre unità per fornire assistenza.

Il bilancio è dunque ancora provvisorio. Nei tre naufragi consecutivi in tre giorni sarebbero già piu di duecento le vittime presunte mentre sono quindicimila le persone salvate in cinque giorni.

COLLEGATE:

CategoriaIsole – cronaca

Soccorso migranti Lampedusa

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Sbarco di una bambina dal mercantile Nord Gardenia

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3.000 migranti tratti in salvo nella giornata di oggi al largo delle coste libiche (VIDEO)

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vivicentro.it/isole/cronaca –  repubblica/Terzo naufragio in tre giorni nel Canale di Sicilia: almeno 45 vittime, decine di dispersi ALESSANDRA ZINITI

Viale “Nicola De Simone” parla Mercatelli: Un doveroso omaggio a un grande stabiese!

Promessa mantenuta da parte dell’ex consigliere Giuseppe Mercatelli: In memoria di Nicola de Simone il viale della tribuna dello stadio Menti assume il nome del calciatore stabiese

Questa sera il viale di acceso alle tribune dello stadio Romeo Menti è diventato ufficialmente il viale “Nicola De Simone”. Ai nostri microfoni abbiamo ascoltato Giuseppe Mercatelli, vero fautore dell’iniziativa culminata oggi ma nata tre anni fa.

Ecco le sue parole.

E’ con immenso onore e grande soddisfazione che posso finalmente annunciare che questa mia battaglia personale, iniziata tre anni fa con i primi discorsi con l’allora sindaco Bobbio, è finalmente giunta al termine con questo importante risultato.
E’ un piacere vedere che il viale di accesso alle tribune dello stadio Romeo Menti prende oggi il nome di Nicola De Simone, un cittadino stabiese di cui Castellammare deve essere sempre fiera e mai dimenticare.

Sono sincero; la mia idea è ancora oggi quella di intitolare a Nicola De Simone l’intero stadio cittadino. Non me ne voglia il grande Romeo menti, che ha giocato pochissimo nella Juve Stabia. Nicola De Simone, invece, ha giocato prima nella Libertas, poi nella Juve Stabia ed infine nel Siracusa e proprio indossando la maglia degli aretusei ha trovato la morte in seguito ad un tragico incidente sul rettangolo di gioco. Credo che la sua storia non debba mai essere dimenticata.

Lo stadio Romeo Menti si tinge sempre più di gialloblù: dopo la tribuna stampa intitolata al grande giornalista stabiese, Gaetano Vollono, è ora il turno di un altro grande cittadino di Castellammare, Nicola De Simone, di avere il proprio meritato riconoscimento.

E’ un piacere sapere che tra pochi mesi proprio i nostri “fratelli” siracusani potranno omaggiare la memoria di Nicola De Simone in occasione della trasferta del Siracusa a Castellammare contro la Juve Stabia. Sarà una meravigliosa festa di sport e di allegria; mi auguro anzi che le due tifoserie possano essere sempre più da esempio per lo sport non solo campano ma anche nazionale.

Infine tengo a precisare che questo mio gesto non ha nessuna valenza o fine politico. Non sono candidato in vista delle ormai prossime elezioni comunali. Il mio impegno è stato finalizzato esclusivamente alla memoria di Nicola De Simone e sono felice che i miei sforzi non siano stati vani.

Raffaele Izzo

 

Marò, Girone tornerà in Italia domani pomeriggio

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L’autorizzazione per il rientro di Gironi è stata concessa giovedì dalla Corte Suprema indiana. Ad accoglierlo alle 18 i ministri Gentiloni e Pinotti

Salvatore Girone (ansa)ROMA – Tornerà in Italia sabato pomeriggio il fuciliere di Marina Salvatore Girone, dopo l’autorizzazione concessa ieri dalla Corte Suprema indiana. Alle 18 ad accoglierlo all’aeroporto di Ciampino, dove il marò atterrerà con un aereo dell’Aeronautica Militare, saranno i ministri degli Esteri Paolo Gentiloni e della Difesa Roberta Pinotti. Inizialmente il rientro era stato annunciato per il 2 giugno.

Il marò è già partito da New Delhi a bordo di un volo della Etihad Airways diretto ad Abu Dhabi. Girone ha ottenuto un Exit Visa da parte delle autorità indiane che gli ha consentito di lasciare il Paese, accompagnato dall’ambasciatore d’Italia Lorenzo Angeloni.

Jobs Act, in arrivo la stretta sui voucher e i contratti di solidarietà

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Il governo è pronto a varare un decreto legislativo che introdurrà sanzioni per chi non comunica l’utilizzo dei voucher. Mattarella si schiera contro l’uso improprio. La Camusso: “Serve il coraggio di dire che quella forma di lavoro non va bene”

MILANO  Sanzioni da 400 euro a 2.400 per l’omessa comunicazione dell’utilizzo dei voucher e introduzione della solidarietà espansiva. Solo le principali modifiche al Jobs act, contenute nella bozza del decreto legislativo, che l’agenzia di stampa Adnkronos ha potuto consultare, lunedì all’esame del Consiglio dei ministri. Il provvedimento è composto di 7 articoli, che vanno a correggere i quattro dlgs del 2015. Proprio oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è schierato contro l’uso improprio dei voucher. “Lo sfruttamento, con l’odiosa pratica del caporalato, il lavoro sommerso, le elusioni e le illegalità, come l’utilizzo improprio dei voucher, le discriminazioni, trovano ancora spazio nel nostro Paese”, ha scritto il presidente, in un messaggio inviato alla Cgil in occasione dell’inaugurazione della terza edizione delle giornate del lavoro a Lecce. “Interventi mirati – aggiunge – combattono questi fenomeni, ma occorre continuare a vigilare per sconfiggere le disuguaglianze, l’emarginazione, le povertà”.

Duro invece l’intervento della segretaria della Cgil, Susanna Camusso. Gli annunci che finora ha fatto Poletti non ci mettono di buonumore perché ci pare stiano stanno facendo piccole operazioni di maquillage di un istituto che non funziona, che si presta a tutti gli abusi, che ha sostituito quello che era il lavoro stabile strutturato attraverso questa forma, che va cancellata”, ha commentato sul ricorso ai voucher. “Quando si sbaglia gravemente l’individuazione di una forma non servono i correttivi – ha spiegato – bisogna avere il coraggio di dire che quella forma non va bene, la si cancella e si prova ad affrontare davvero il tema originario del lavoro occasionale, non facendone un istituto utilizzabile per tutti in qualunque modo e in qualsiasi occasione”. “Bocciatura a priori del decreto? Per bocciare i decreti – ha concluso Camusso – bisogna prima vederli. Poletti l’altro giorno ci ha detto che non ci farà trovare davanti a provvedimenti unilaterali del governo, penso che cominceremo col chiedergli conto di come mai questo provvedimento non é al tavolo della discussione col sindacato”.

E le novità contenute nei decreti stanno pian piano emergendo: la prima riguarda i contratti di solidarietà, in corso da almeno 12 mesi e quelli stipulati prima del 1 gennaio 2016, che possono essere trasformati in contratti di solidarietà espansiva “a condizione che la riduzione complessiva dell’orario di lavoro non sia superiore a quella già concordata”. Con le modifiche contenute nel provvedimento che lunedì sarà all’esame del Cdm si stabilisce anche che i datori di lavoro, che ricorrono ai voucher, sono tenuti “almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione” a comunicare alla sede territoriale competente dell’Ispettorato nazionale del lavoro, mediante sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore. Dovrà inoltre essere indicato il luogo e la durata della prestazione. In caso di violazione degli obblighi, fissati dal provvedimento, “si applica una sanzione amministrativa da 400 euro a 2.400 euro, in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione”.

Passando alla solidarietà espansiva, si stabilisce che ai lavoratori “spetta un trattamento di integrazione salariale, di importo pari al 50% della misura dell’integrazione salariale prevista prima della trasformazione del contratto e il datore di lavoro integra tale trattamento almeno sino alla misura dell’integrazione originaria”. L’integrazione a carico del datore di lavoro “non è imponibile ai fini previdenziali” e vige la contribuzione figurativa. Per gli accordi siglati prima del 31 luglio 2015, che prevedono l’utilizzo del contratto di solidarietà, nei casi di “rilevante interesse strategico per l’economia nazionale” può essere reiterata la norma che da diritto ai datori di lavoro ad una riduzione dell’ammontare della contribuzione previdenziale ed assistenziale del 35% (per i lavoratori interessati dalla solidarietà).

vivicentro.it/economia –  repubblica/Jobs Act, in arrivo la stretta sui voucher e i contratti di solidarietà

Pannullo: Lanciare un Patto per Castellammare di Stabia in nome delle Smart City

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Patto per Castellammare, collaborazione tra i vari comuni della zona, Made in Italy, un’idea di Smart City che possa soddisfare le esigenze di servizi dei cittadini e allo stesso tempo generare nuova economia. Questi i temi trattati nel corso dell’incontro avvenuto a Castellammare tra il candidato sindaco del centro sinistra Antonio Pannullo, il componente della segretaria nazionale del Pd, l’onorevole Ernesto Carbone, il segretario regionale del Pd, l’onorevole Assunta Tartaglione ed un gruppo di professionisti stabiesi. 
Per Ernesto Carbone: “Negli ultimi 20 anni non c’è mai stato un governo così attento al Sud, ma c’è bisogno di rimboccarsi le maniche. Sono da sempre un fautore della Smart City e sono rimasto particolarmente soddisfatto nel rintracciare grande spazio a questa tematica nelle idee programmatiche di Antonio Pannullo. Castellammare ha delle enormi potenzialità e credo che la visione di collaborazione con i sindaci dei comuni limitrofi, possa rappresentare la strada giusta per lanciare un Patto per Castellammare, sulla falsariga di quanto già fatto in altre realtà. Fondi che uscendo dai rigidi dettami dei bilanci degli enti locali possano rappresentare delle risposte concrete ed immediate per questi territori”.
Assunta Tartaglione, segretario regionale Pd: “Continua il nostro tour elettorale nei comuni della Campania al voto ed ancora una volta dimostriamo come Partito Democratico di discutere su elementi concreti. La presenza oggi del deputato Carbone ha rappresentato un ulteriore momento di confronto su temi concreti”.
Soddisfazione nelle parole del candidato sindaco Antonio Pannullo: “Abbiamo avuto ancora una volta dimostrazione che l’idea di nuova città che pensiamo per Castellammare di Stabia è quella giusta. Con il deputato Carbone e con il segretario Tartaglione abbiamo avuto la possibilità di confrontarci sulla nostra idea di Smart City, di sviluppo della città e di visione intelligente nel campo dei servizi per i cittadini”. 

Guardia Costiera: 1900 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi nel Canale di Sicilia (VIDEO)

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Sono oltre 1900 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi nel Canale di Sicilia, nel corso di 16 distinte operazioni di soccorso coordinate della Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Sono intervenute nei soccorsi 4 unità della Guardia Costiera, tre unità della Marina Militare, tre rimorchiatori d’altura, una nave mercantile e due unità di organizzazioni non governative. In particolare, Nave Peluso della Guardia Costiera ha tratto in salvo 381 persone a bordo di tre gommoni, mentre tre motovedette classe 300 della Guardia Costiera hanno salvato 300 persone a bordo di due gommoni.

Sono ancora in corso, invece, le operazioni di soccorso relative a un natante semiaffondato, dal quale unità navali della Marina Militare hanno già tratto in salvo oltre 130 persone.

Impegnato nella giornata di oggi anche un aereo ATR42 della Guardia Costiera, che durante l’attività di pattugliamento ha avvistato in area SAR maltese due barconi in difficoltà con migranti a bordo, segnalandoli alla competente autorità marittima.

Il Salvataggio di tre bambini, altri quaranta, purtroppo, sembra che siano morti annegati

NOTE:

Il Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera è uno dei corpi specialistici della Marina Militare e svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale dai diversi Dicasteri, tra i quali il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che si avvalgono della sua organizzazione e delle sue competenze specialistiche.

Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali.

Uno sportello on line per la legalità

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Romolo Panico: Uno sportello on line per la legalità dove ricevere e prendere spunti . Piena collaborazione tra cittadini ed istituzioni

Romolo Panico delega alla sicurezza ‘’ Lo scopo è rafforzare la legalità quotidiana mettendo in pratica queste astratte regole che possono essere concrete se i cittadini danno una mano alle istituzioni’’

Castellammare . La sicurezza dei quartieri al centro del programma della coalizione #perCastellammare con Salvatore Vozza.  A lanciare la proposta di uno sportello on line per la legalità e la sicurezza è l’ex funzionario di Polizia, Romolo Panico , a cui Salvatore Vozza ha affidato la delega alla sicurezza e alla legalità. “ Le proposte che mi accingo a fare – commenta Romolo Panico- sono varie. Tutte però hanno la necessità di avere come interlocutore e come collaboratore la cittadinanza.  Una proposta rivolta alle altre forze dell’ordine, come ho sempre detto, affinchè si concentri il concetto di legalità in un unico scopo, e che sarà portata all’attenzione del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza. Vogliamo aprire uno sportello on line con lo scopo di collaborazione e partenariato per  rafforzare la legalità quotidiana e i benefici saranno dei cittadini.  Riceveremo e prenderemo spunti dai cittadini . Vogliamo incentivare e rafforzare il controllo del cittadino e la legalità quotidiana. I benefici ovviamente saranno per la popolazione . Lo scopo è rafforzare la legalità quotidiana mettendo in pratica queste astratte regole che possono essere concrete se i cittadini danno una mano alle istituzioni’’

#castellammareriparte

Gragnano, Cimmino: riattiverò subito il trasporto scolastico

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Cimmino, candidato sindaco: «Se non c’è, è per colpa della burocrazia»

GRAGNANO – «Se non c’è il trasporto scolastico a Gragnano, è per colpa esclusiva della burocrazia-lumaca. Mi impegno, fin da ora, a risolvere immediatamente questa problematica per restituire ai genitori e alla città un servizio degno di questo nome», a dirlo è Paolo Cimmino, candidato sindaco di Gragnano sostenuto da sette liste civiche.

«La mia Amministrazione aveva trasmesso il bando di gara quinquennale già ad aprile 2015, con ben due mesi di anticipo sulla scadenza, al Provveditorato interregionale delle Opere pubbliche che però l’ha aggiudicata a gennaio 2016, ben 9 mesi dopo – spiega Cimmino -. Nel frattempo, i ricorsi al Tar delle ditte escluse hanno bloccato tutta la procedura creando un danno ai cittadini e alla stessa Amministrazione che tanto si era impegnata per rispondere in tempi rapidissimi alle istanze dei gragnanesi».

«Le lungaggini burocratiche e il super-carico di lavoro della Stazione unica appaltante sono all’origine del disagio provato dai cittadini ai quali assicuro il massimo dell’impegno per farvi fronte. Da sindaco, uno dei primi atti che firmerò sarà quello relativo alla riattivazione del trasporto scolastico, con procedura d’urgenza, per la durata di un anno così come facemmo all’atto del mio insediamento nel 2014 scegliendo tra le ditte dell’albo regionale dei trasporti quella che fornisse maggiori garanzie in termini di efficienza ed economicità – prosegue –. Coi bus nuovamente in movimento, avremo così il tempo di preparare una nuova gara quinquennale che sarà però espletata non più dalla Stazione unica appaltante, che ha dimostrato di non poter rispondere con celerità alle nostre richieste, ma alla Centrale unica di committenza a cui ci siamo associati insieme ai Comuni di Torre Annunziata e Boscotrecase proprio per velocizzare i tempi degli appalti».

«Vogliamo una gara quinquennale – conclude Cimmino – per dare continuità al servizio e sicurezza ai genitori. E anche per poter offrire la possibilità a chi si aggiudicherà il bando di investire materialmente nel progetto acquistando nuovi bus e migliorando così il proprio parco-mezzi».

Elezioni Milano, cappellano della X Mas con il candidato di Lealtà e Azione: le infiltrazioni fasciste che inquietano

 Elezioni Milano: Don Orlando Amendola con Stefano Pavesi al gazebo della Lega

 Elezioni Milano: Don Orlando Amendola e Stefano Pavesi (Lealtà e Azione) insieme al gazebo della Lega. Il prete era alla commemorazione del 24 aprile per i caduti di Salò. Il candidato dell’ultra destra, invece, ha già messo in imbarazzo l’aspirante sindaco

Il candidato neofascista e il prete. Insieme, al gazebo della Lega Nord a fare campagna elettorale per Stefano Parisi sindaco. Lui, il candidato neofascista (al Municipio 8), è Stefano Pavesi, 25 anni, militante dei gruppi di estrema destra Lealtà e Azione e Gruppo Alpha. Il sacerdote è don Orlando Amendola, cappellano del Campo X al cimitero Maggiore dove sono sepolti i combattenti della X Mas. L’altro giorno si sono presentati insieme al gazebo elettorale della Lega di fronte al mercato di via Fauché: Pavesi in t shirt nera, il prete con camicia e colletto dell’abito talare.

Una coppia inedita, o forse no, visto che il sacerdote non è affatto nuovo a iniziative collegate all’estrema destra: sulla sua pagina Facebook ha postato una ricca galleria di immagini che lo ritraggono al tradizionale raduno annuale al Campo X, il 24 aprile. Lui dietro l’altare a celebrare la messa in memoria, la bandiera con l’aquila del fascio appesa davanti. Ma che don Orlando presenziasse addirittura a un gazebo elettorale per sostenere un candidato, non era così scontato. Eccoli, invece, sorridenti, sotto il tendone verde: foto con stretta di mano, sullo sfondo il manifesto elettorale ‘No alle adozioni gay’. In un’altra immagine Pavesi è con una suora. Il tema dell’incontro coi rappresentanti del clero? “Le persecuzioni dei cristiani nel mondo” ha spiegato Pavesi e cioè uno dei suoi pallini “politici”.

Chi è Pavesi Repubblica lo ha raccontato nei giorni scorsi: militante di Lealtà e Azione, formazione neofascista e antisemita (che dunque di persecuzioni dovrebbe intendersene) dietro la quale operano gli Hammerskin, ovvero la crème del movimento skinhead. “Sì, sono fascista”, ha ammesso il candidato al Municipio 8 imbarcato dalla Lega Nord. Che lo ha imposto con un “atto prepotente” a Stefano Parisi. È stato lo stesso candidato sindaco del centrodestra a spiegare pubblicamente il suo imbarazzo e la sua irritazione. Per poi concludere: “Mi auguro che Pavesi non venga eletto”.

PARATA NERA IL 25 APRILE: I NEOFASCISTI SFIDANO I PARTIGIANI

La candidatura “prepotente” del giovane camerata è diventata un caso politico, uno dei tanti solchi che nell’ultimo periodo hanno distanziato i due alleati Parisi e Salvini. Ma il ragazzo, per nulla intimidito, tira dritto. Fa campagna elettorale di strada. Sotto il gazebo verde della Lega in via Fauché ospita i suoi amici camerati: tra i più assidui ci sono il naziskin Stefano Del Miglio, già capo degli Hammerskin, pregiudicato per risse a pestaggi, e Luca “Kassa” Cassani, a capo del comitato che organizza ogni anno le celebrazioni in ricordo di Sergio Ramelli. Ai banchetti adesso, a benedire Pavesi, è arrivato don Orlando Amendola. Dice il candidato della Lega: “Abbiamo parlato dei progetti che seguo a sostegno dei cristiani perseguitati nel mondo e delle problematiche che vivono in Italia e anche qui a Milano…”.

Elezioni Milano, cappellano della X Mas con il candidato di Lealtà e Azione: le infiltrazioni fasciste che inquietano Parisi PAOLO BERIZZI

Elezioni Comunali Benevento: 7 candidati, l’ex Ministro Clemente Mastella che torna in campo

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               Comune di Benevento

Benevento Il leader di Ceppaloni: “Atto d’amore per la città”. Il Pd punta sul vicesindaco uscente Raffaele Del Vecchio, pupillo del sottosegretario ai trasporti Del Basso De Caro.

Sette candidati a sindaco nella città dei Papi. L’ex Ministro Clemente Mastellatorna in campo a Benevento come candidato sindaco per cercare di strappare il comune dalle mani del centrosinistra che ha governato negli ultimi dieci anni.

“Un atto d’amore per la città”, ha spiegato il leader di Ceppaloni, che ha avuto il via libera da Berlusconi e l’appoggio del suo vecchio maestro ai tempi della Dc, Ciriaco De Mita. Mastella è sostenuto da quattro liste: Forza Italia, Udc e le civiche lista Mastella sindaco e Noi sanniti per Mastella.

Il Pd ha scommesso sul vicesindaco uscente Raffaele Del Vecchio, pupillo del sottosegretario ai trasporti Del Basso De Caro, che ha dalla sua parte anche il sindaco uscente, Fausto Pepe, che non si è potuto ricandidare a sindaco reduce dai dieci anni di governo ma che guida una civica collegata al Pd (Democratici Lealtà per Benevento). Del Vecchio ha messo insieme sette liste di centrosinistra: Pd, Insieme, Del Vecchio sindaco, Democratici Lealtà per Benevento, Alleanza Riformista, Benevento popolare, Benevento al centro.

Terzo incomodo è l’insegnante Marianna Farese, scelta da Beppe Grillo come candidata sindaco per il Movimento cinque stelle.

Completano il quadro il candidato centrista Gianfranco Ucci che ha l’appoggio dell’ex sottosegretario Pasquale Viespoli (lista La città di tutti) l’avvocato Raffaele Tibaldi (lista Benevento polo civico), che cinque anni fa si candidò sindaco per il Pdl, l’ex Sel Federica De Nigris (FabBene progetto civico), e la giornalista Vittoria Principe (Sfidiamoli)

vivicentro.it/sud/politica –  Elezioni Comunali Benevento: 7 candidati, l’ex Ministro Clemente Mastella che torna in campo PIERLUIGI MELILLO

De Laurentiis: “Sono molto carico, stiamo lavorando sul mercato”

Dopo l’ annuncio del rinnovo contrattuale da parte di Maurizio Sarri, anche il presidente Aurelio De Laurentiis ha espresso le proprie considerazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:
“Mi auguro di poterci risentire al più presto in diretta per annunci come questo, Sono molto contento per il rinnovo di Maurizio Sarri.

Mercato? Per acquistare e vendere bisogna essere in due: è inutile essere assillanti, a differenza degli altri a casa mia decido in pochi istanti. A breve ci saranno importanti novità, sono davvero carichissimo.
Vecino? Tutti sappiamo che vi è un rapporto particolare tra lui e Sarri ma ciò non cambia le carte in tavola. Non c’ è solo lui, il problema è che non si deve mai insistere su chi non corre: Napoli chiama? Bisogna correre subito. Se uno non capisce Napoli allora è meglio lasciar perdere”.

Elezioni Comunali Caserta: 8 candidati a sindaco e 22 liste

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      Il Comune di Caserta

Elezioni Comunali Caserta: il candidato del centro sinistra, Carlo Marino, è quello che sulla carta parte favorito. Diviso il centro destra che si presenta in ordine sparso

Ventidue liste, 8 candidati sindaci e circa 700 candidati consiglieri comunali che si contendono i 32 posti nel civico consesso. Sono questi i numeri delle elezioni comunali  nella città capoluogo della provincia, che dopo il fallimento della giunta di centro destra, guidata da Pio del Gaudio, cerca di voltare pagina e di  tornare alla normalità amministrativa.

Il candidato del centro sinistra, Carlo Marino, è quello che sulla carta parte favorito, perché ha il sostegno di ben 9 liste (Pd, “Democratici per Caserta”, “Energie Casertane”, “Procaserta- Verdi”, “Alleanza Riformista-Partito socialista italiano”, “Terra Libera”, “Centro Democratico”, “Caserta Popolare”, “Sud indipendente”), che si ispirano allo schema politico nazionale e regionale dov’è presente anche parte del centro destra.

Alla sua sinistra c’è Francesco Apperti, candidato di “Speranza per Caserta”, movimento ispirato dall’ex parlamentare dell’Ulivo, Sergio Tanzarella e dal vescovo emerito di Caserta, Raffaele Nogaro. Apperti è  sostenuto da due liste (“Speranza per Caserta” e “Mo c’è Speranza”). Al cui interno sono presenti anche esponenti dei cinque stelle e che potrebbe raccogliere parte dell’elettorato di centro sinistra. Un elettorato molto critico nei confronti del Pd dopo il “caso Stefano Graziano”,  presidente regionale del Pd, indagato di concorso esterno in associazione camorristica e dopo l’arresto di Enzo Maria Ferraro ex assessore di Forza Italia, che in questa tornata  appoggiava la lista “Caserta popolare” (Ncd), a sostegno di Carlo Marino.

Ampiamente diviso il centro destra che si presenta in ordine sparso.  Riccardo Ventre, ex presidente della Provincia di Caserta,  sostenuto da Forza Italia e Fratelli d’Italia è riuscito a presentare quattro liste (“Primavera Casertana-Cittadini”, “Forza Italia”, “Fratelli d’Italia” e “Caserta nel cuore” quest’ultima ispirata dal consigliere regionale di Forza Italia Giampiero Zinzi).

Tre liste, invece, sostengono Gianfausto Iarrobino, ex presidente del Consiglio comunale con la Giunta del Gaudio (“Quarto Polo”, “Lista Kest’è?” e “Caserta in Comune”).

Dal centrodestra proviene anche Aniello Spirito, ex assessore nell’ultima giunta, che si presenta con una sola lista, “Uniti per Caserta”. Con una sola lista anche Luigi Cobianchi, “Caserta Libera”, vicino a Fratelli d’Italia. Infine l’imprenditore Vincenzo Bove, con “Caserta città futura”.

Corre da sola anche la Lega di Matteo Salvini, con Il candidato sindaco Enrico Trapassi e la lista “Noi con Salvini”

vivicentro.it/sud/politica –  Elezioni Comunali Caserta: 8 candidati a sindaco e 22 liste RAFFAELE SARDO

Elezioni Milano, chiusura anticipata per le scuole. No di prof e famiglie: “Un disastro”

Elezioni Milano. L’allestimento dei seggi e la festa del 2 giugno. Risultato: un maxiponte più lungo di Pasqua, con il ballottaggio durante gli esami di terza media. Le maestre: “Gli ultimi giorni sono un momento prezioso, così non si ha rispetto del nostro lavoro

Per la maggior parte delle scuole l’intreccio della festa del 2 giugno con la chiusura per le elezioni si trasforma in un super ponte lungo quasi come le vacanze di Pasqua, proprio quando l’anno scolastico è lì lì per finire. Ma ci sono istituti dove i seggi anticipano, di fatto, la fine dell’anno scolastico a maggio, con un solo giorno per rientrare in classe e augurare a tutti – tra feste, gare, giochi – buone vacanze. Fuori dai cancelli, sulle bacheche di Facebook, nei forum dei genitori milanesi si scatena l’ira di presidi, insegnanti. E delle famiglie che non sanno dove lasciare i figli: “È l’ora di smetterla di usare sempre le scuole dei più piccoli per le elezioni”.

Le proteste degli istituti scelti come sede di seggio non sono una novità. Ma per questa tornata elettorale le coincidenze del calendario stanno esasperando gli animi più del solito: il 2 giugno cade di giovedì. Un ponte già lungo per chi aveva deciso di tenere a casa gli studenti fino a domenica. Per centinaia di scuole milanesi dove verrà scelto il futuro sindaco di Milano (la maggior parte elementari) si è aggiunto, d’obbligo, il lunedì, quando si chiuderà lo spoglio. Peccato che la fine delle lezioni sia fissata esattamente 48 ore dopo, l’8 giugno.

“È da anni che si parla di non usare le scuole dei più piccoli come sede di seggio: per le famiglie è un disagio enorme. Eppure siamo da capo”. A parlare è Catia Di Gennaro, preside della Galvani, vicino al Pirellone: in tre scuole su quattro del suo comprensivo – fra cui la primaria Casati e la media San Gregorio – si vota. “Il Comune ci aveva chiesto di tenere chiuso perfino il martedì per completare lo smantellamento – aggiunge Giovanna Mezzatesta, a capo della Rinnovata – una richiesta senza senso: come si può pensare di interrompere le lezioni così a lungo?”. Sono tante le scuole che sono riuscite a trovare un accordo con i consigli di Zona per accorciare, almeno di un giorno, la chiusura elettorale suggerita da Palazzo Marino. Dalla primaria di via Zuara a quella di via Scrosati, dalle elementari di via Spiga a quella di via Giusti a ridosso di Chinatown, dalla Cadorna alla Pertini.

Dopo il voto aule, corridoi e bagni vanno puliti e disinfettati. Operazioni che verranno fatte all’alba, permettendo così a bambini e maestre di tornare a scuola martedì. C’è però chi ha scelto (o ha dovuto scegliere) una strada diversa, come il comprensivo Falcone Borsellino di viale Sarca o il Leonardo da Vinci, in Città Studi, dove si rientra a scuola per un solo giorno prima delle vacanze. Con buona pace del disappunto delle maestre: “Gli ultimi giorni di scuola sono un momento prezioso, così non si ha rispetto del nostro lavoro”.

Ma i problemi non si chiudono con il voto del 5 giugno. “C’è il ballottaggio proprio durante gli esami di terza media, un disastro” spiega Mario Uboldi, dirigente delle scuole del comprensivo Pascoli, in zona corso Vercelli. Una cosa è certa, assicurano tutti: “Alla prossima giunta chiederemo di aprire un tavolo su questo per cambiare le cose”.

vivicentro.it/nord/politica –  Elezioni Milano, chiusura anticipata per le scuole. No di prof e famiglie: “Un disastro” TIZIANA DE GIORGIO

Sarri : “Grande gesto di De Laurentiis, mi sento parte integrante di una famiglia”

Direttamente dagli studi della Filmauro a Roma, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso della trasmissione Radio Gol, è intervenuto il tecnico Maurizio Sarri per confermare il rinnovo del contratto che lo legherà ancora per diverso tempo al Napoli. Ecco quanto evidenziato:
De Laurentiis mi ha offerto un contratto davvero soddisfacente, il suo è stato un grande gesto sotto ogni punto di vista. È stato un gesto di una generosità unica che non era tenuto a fare e mi fa sentire come parte integrante di una famiglia. Soprattutto grazie a lui attualmente mi trovo ad allenare a certi livelli.
Prossima stagione in Champions? Ancora non ci credo, mi sembra strano andare in panchina durante un match di Champions League. Quando sarà spero di essere lucido il più possibile, ma ripeto: attualmente mi risulta un po’ strano. Senza parlare del San Paolo durante la sigla della Champions, sarà meraviglioso ascoltare il boato del nostro pubblico.
Tonelli? Buon difensore dotato di enormi mezzi fisici: è molto veloce ed è molto forte nel gioco aereo. Deve solo migliorare a livello tecnico, cosa che farà sicuramente”.

“Obbligo di vaccinazione per i bambini dell’asilo”, la proposta di legge in Regione Lombardia

Regione Lombardia. Il certificato obbligatorio per l’iscrizione nei nidi pubblici e di privati accreditati. Pena il rifiuto di ammissione del bambino

All’asilo i bambini solo se vaccinati. E’ stata depositata al Consiglio regionale della Lombardia un progetto di legge per chiedere che diventi obbligatorio il certificato delle vaccinazioni per l’iscrizione dei bambini nei nidi pubblici e privati accreditati. A presentarlo il gruppo del Patto civico. Nel pdl è previsto che la mancata certificazione, se non sanata entro cinque giorni, comporti il rifiuto di ammissione del bambino. La proposta segue quelle analoghe di Toscana e  quanto annunciato già dalla Regione Emilia Romagna che ha incassato l’ok del ministro Beatrice Lorenzin: “Una buona proposta”.

Le vaccinazioni in questione sono antipoliomielite, antitetanica, antidifterica e antiepatite B, “le cui coperture vaccinali in Lombardia – si legge nella nota del gruppo consiliare – secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità relativi al 2014, sono rispettivamente pari al 95%, al 95,1%, al 95% e al 94,9%. Anche la Lombardia è al limite della soglia di sicurezza del 95% rispetto alle quote di vaccinati e, come per il resto del Paese, le percentuali sono in diminuzione”.

Un unico articolo suddiviso in tre commi in cui si prevede che i Comuni siano obbligati ad accertare, all’atto dell’ammissione in strutture pubbliche e private accreditate, che i bambini siano stati sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie, richiedendo la relativa certificazione. E in caso di mancata presentazione del documento, scatta il rifiuto di ammissione del piccolo al nido. Nel pdl si prevede inoltre che il Comune comunichi il fatto entro 5 giorni all’azienda unità sanitaria locale di appartenenza e al ministero della Salute. L’ultimo comma fa salva l’eventuale adozione da parte dell’autorità sanitaria di interventi di urgenza.

“E’ un provvedimento – ha spiegato Umberto Ambrosoli che è primo firmatario del testo insieme al capogruppo Roberto Bruni – pensato soprattutto in un’ottica di tutela della salute pubblica oltre che dei singoli. Le vaccinazioni rappresentano il progresso e hanno consentito negli anni di debellare malattie molto pericolose, spesso fatali. Purtroppo – ha sottolineato – una crescente diffidenza nei confronti di questo presidio medico fondamentale, costruita su speculazioni antiscientifiche e false informazioni, rischia di compromettere la cosiddetta immunità di gregge, che permette di contenere la circolazione dei microrganismi responsabili. È un fenomeno che va prevenuto: noi riteniamo occorra garantire ai piccoli, cioè proprio a coloro che sono più a rischio, di poter accedere a una vita di comunità come quella dell’asilo in tutta sicurezza. E per farlo è necessario che le vaccinazioni obbligatorie siano considerate imprescindibili ai fini della frequenza”.

“E’ chiaramente auspicabile la massima condivisione di questa proposta – ha dichiarato Bruni  – a sostegno della promozione di una ‘cultura vaccinale’ che veda la nostra Regione in prima linea”.

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Il Punto 27 maggio

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Il Punto 27 maggio: Analisi, approfondimento e commento di Cronaca, Poitica ed Economia della settimana a cura degli esperti de lavoce.info

Il 31 maggio di ogni anno il governatore della Banca d’Italia espone le sue Considerazioni finali. Un discorso che dovrà fare i conti con i problemi caldi del credito: le quattro banche saltate e salvate, la possibile revisione del “bail-in”, i tanti miliardi di crediti incagliati, l’imparzialità della vigilanza europea. Nel frattempo, l’ad di Unicredit Ghizzoni viene messo alla porta dal Cda. Anche se, con il sistema delle porte girevoli del nostro sistema bancario, lui stesso o una consigliera indipendente potrebbero rientrare come presidenti.
È allo studio del governo l’Ape, Anticipo pensionistico per i lavoratori che vogliono andare in pensione dopo i 63 anni senza aver maturato 42 anni di contributi. Sarà un prestito garantito dallo stato. In contropartita, una riduzione dell’assegno, più contenuta per chi si trovi in circostanze di bisogno.
Toccano picchi epocali le domande di asilo ai paesi europei. Senza risposte politiche congrue ed efficienti. Scoraggiando le richieste infondate si potrebbe dare una prospettiva di rapido ricollocamento ai veri profughi. Aumentando però – sotto la guida Ue – capacità di accoglienza e risorse nei singoli stati.
Si fa presto a dire “produrre meno petrolio per fronteggiare il calo della domanda e il crollo dei prezzi”. In realtà chiudere i pozzi è complesso, costoso e mette a rischio le concessioni. A essere tagliati o rinviati a tempi migliori sono invece i piani di sviluppo e la ricerca. Col rischio di futuri squilibri di segno contrario.
In alcune grandi città in cui si sceglierà il sindaco il 5 giugno i partiti hanno fatto fatica a designare un candidato. A complicare le loro scelte il fatto che competenza e lealtà verso il capo non sempre vanno insieme. Se però vogliamo amministratori migliori occorre mettere in secondo piano gli interessi di bottega.

Dal 2 al 5 giugno il Festival dell’Economia di Trento che include una serie di incontri con gli economisti de lavoce.info. Tema di questa undicesima edizione: “I luoghi della crescita”.

Spargete lavoce: 5 per mille a lavoce.info
Destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Patrizio Mascolo “ Nel week end gazebo in città per illustrare il programma”

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Patrizio Mascolo. Sarò in tutte le zone, per parlare con i cittadini e raccogliere le loro segnalazioni

“Un fine settimana dedicato all’ascolto. Una serie di gazebo sparsi in città da Caprile a Madonna delle Grazie, per illustrare il mio programma ma soprattutto per ascoltare i cittadini, le loro segnalazioni, i problemi da risolvere in maniera urgente non appena sarà insediata la nuova amministrazione”.

Sono le parole di Patrizio Mascolo, candidato a Sindaco della città di Gragnano, che lancia l’idea del post it:

“Tra sabato e domenica abbiamo previsto una serie di  punti informativi per illustrare il nostro programma ma vogliamo fare di più. Attraverso dei post it, i nostri concittadini, avranno la possibilità di segnalare i problemi quotidiani che affliggono le loro zone ed io mi impegnerò a risolverli nel più breve tempo possibile.”

Questi i punti dove verranno allestiti i gazebo:

Sabato  mattina dalle 9.30 alle 13.30

piazza Incoronata –  parco Imperiale Altezza supermercato sisa

Sabato Pomeriggio dalle 16,30 alle 20

Via Roma – via castellammare – via Vittorio Veneto  – via bagnuoli

Domenica Mattina dalle 9 alle 13,00

piazza San Leone – piazza Aubry –  piazza Rosario –  piazza Caprile –

via Madonna Della Grazie altezza distributore Q8 con la candidata Monica di Maio

VIDEO ViViCentro – Corsi: “Aurelio non vendere Valdifiori. Tonelli? Darà tanto al Napoli”

Queste le sue parole

Al termine della serata di gala con le tante premiazioni del Football Leader 2016, che si è tenuto ad Amalfi, abbiamo raggiunto Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli. Con lui abbiamo parlato di Maurizio Sarri, ma anche di Tonelli, Hysaj e Valdifiori. Queste le sue dichiarazioni.

dai nostri inviati ad Amalfi, Ciro Novellino e Mario Vollono

Corbo: “Il braccio di ferro tra De Laurentiis e Sarri allontana Higuain”

Antonio Corbo su La Repubblica

Si doveva capire tutto, quella sera in tv. Cominciava per De Laurentiis e Sarri la resa dei conti. Ma sembrava impossibile: possono non amarsi presidente e allenatore che riportano il Napoli in Champions, che rivitalizzano quasi a costo zero una squadra incompleta dopo il faraonico biennio di Benitez? Ore 23.20 di sabato 14 maggio, si spegnevano le luci del San Paolo sui deliri di una immensa festa, con il Napoli che aveva battuto tutti i suoi record di reti e vittorie, con Higuain che aveva superato dopo 64 anni quello di Nordahl con il gol 36, fantastica quella sforbiciata volante, proprio alla Nordahl. Si capisce tutto ora, con De Laurentiis che conferma il suo allenatore facendo scattare una vecchia clausola: neanche una telefonata, due righe, una sillaba, niente. Solo ora si rileva la tensione segreta di quel duetto in tv. Ricordate? Il presidente dice che «Sarri fa diventare grande la squadra, pur venendo da un club con possibilità inferiori». Sarri amaro borbotta: «Ho capito, neanche stavolta mi fa gli acquisti ». Reazione brusca e irata: «No, te li compro, e sono c… tuoi se non li fai giocare tutti e 19». Chiude Sarri: ringrazia stampa, squadra, pubblico. «Noi siamo secondi, il pubblico è il vero campione d’Italia». Neanche un cenno al club. Da quella sera sono muti i telefoni di De Laurentiis e Sarri. Solo il gelo di una burocratica conferma. Tra i due il vuoto, forse peggio, perché il presidente è già sul mercato, senza coinvolgere l’allenatore, che ancora aspetta uno squillo per rinegoziare il contratto a cifre più alte degli attuali 700mila euro con 800mila di premi. E per strappare al club il diritto unilaterale di rinnovare l’accordo di anno in anno per i prossimi cinque. Lo scenario è desolante: tra i due manca l’intervento diplomatico per condurli dalla guerra fredda ad una pace solare. Non ci prova Andrea Chiavelli, l’eminenza grigia, lo stuntman delle clausole più ardite, non vi riesce Andrea Giuntoli, che parla spesso con Sarri ma non attenua l’intransigenza del presidente. Un odioso braccio di ferro. De Laurentiis si ritiene il genio e il motore che dalla Fallimentare portano il Napoli lassù, che preferisce spendere meno piuttosto che investire per incassare di più, che sa anche di aver chiuso nell’angolo l’allenatore, grazie al contratto disperato che Sarri firmò un anno fa, pur di allenare il Napoli, «il sogno della mia vita». De Laurentiis l’ha catturato, ormai. Ma l’allenatore non si sente più debole: il tifoso gli riconosce i meriti della Champions, la rivalutazione commerciale della squadra di un centinaio di milioni, l’esplosione di Higuain affascinato dal più moderno dei tecnici all’antica. Come finirà? Tre soluzioni. Vince De Laurentiis: sublima la favola bella e triste del tiranno avaro. Soccombe Sarri: si piega al contratto capestro, onora l’incauta firma del 2015, magari ringrazia il presidente che delibera un piccolo aumento. Si ribella l’allenatore, minaccia di non tornare, dice di sentirsi costretto alle dimissioni. Nella terza ipotesi è l’addio certo di Higuain al Napoli. Il buio sul trionfo di tutti. Possibile che nessuno faccia ragionare quei due?