Copa America a forti tinte viola. Secondo quanto riporta il Corriere Fiorentino, l’attenzione dei tifosi della Fiorentina sarà tutta su Vecino, centrocampista dell’Uruguay, impegnato domani sera con il Messico. Sul centrocampista, che potrebbe trovare la definita consacrazione proprio negli USA, piace moltissimo al Napoli, che più volte avrebbe bussato alla porta dei Della Valle. Tuttavia, mister Sousa non vorrebbe privarsene. Il tecnico è intenzionato, infatti, a costruire una squadra tutta intorno a lui. Dipenderà dall’andamento in Copa e dall’offerta azzurra: in caso di contropartita gradita, infatti, Corvino potrebbe accettare la proposta dei partenopei.
Valzer azzurro: le ultime su Lapadula, Herrera e Vrsaljko
Si muove il mercato del Napoli. Lapadula si sarebbe convinto ad accettare il trasferimento in azzurro, da superare la concorrenza di Genoa e Lazio. Ad ogni modo, la prospettiva di giocare insieme a Gonzalo Higuain spinge il calciatore verso Napoli. Per quanto riguardo Herrera, Aurelio De Laurentiis sarebbe stato colpito dalla sua energia: avrebbe offerto al Porto 15 milioni di euro più bonus, ma non bastano. Per chiudere con i luisitani sono necessari 25 milioni di euro. Capitolo Vrsaljko: il Napoli avrebbe trovato un accordo di massima col Sassuolo, sulla base di 15 milioni di euro più il prestito di Duvan Zapata. Ma c’è l’Atletico alla porta. Se il club di Simeone, infatti, dovesse presentare un’offerta, il difensore croato propenderebbe più per il trasferimento in Liga.
La cornice europea del voto
La scelta dei sindaci che spetta oggi ai 13.315.379 elettori di 1342 comuni d’Italia avviene nel quadro di un’Europa segnata da pericolose scosse anti-sistema che proprio alcuni primi cittadini cercano di arginare, ridimensionare ed in ultima istanza battere. Lo strumento sono azioni, decisioni e iniziative che vengono da alcune grandi città dell’Unione europea.
Anzitutto Londra, dove il neo-eletto Sadiq Kahn ha compiuto quattro gesti simbolici nelle settimane seguenti alla vittoria nelle urne. Primo: si è impegnato a non aumentare il costo dei mezzi pubblici per un periodo di 4 anni al fine di andare incontro al disagio di una classe media impoverita. Secondo: ha definito gli attacchi terroristici di Al Qaeda dell’11 settembre 2001 contro New York e Washington come «un’aggressione contro tutti noi a cui è stato giusto rispondere».
Terzo: ha giurato da musulmano dentro una cattedrale cristiana durante una cerimonia inter-fede. Quarto: ha reso omaggio alle vittime della Shoà, gli ebrei trucidati dai nazifascisti. Ovvero ha recapitato dei messaggi – su disagio economico, sicurezza, immigrazione e memoria – tesi a rafforzare la coesione sociale e multietnica della capitale britannica in maniera analoga a quanto intende fare Anne Hidalgo in quella francese costruendo un centro di accoglienza umanitaria – per i migranti – in pieno centro «perché il governo è in ritardo su questo terreno».
La stessa Hidalgo vuole che siano i comuni – e non i governi centrali – a gestire le norme sul controllo delle emissioni nocive nell’atmosfera da parte dei singoli edifici perché «saremo più rapidi ed efficienti nell’esecuzione». Se a questo aggiungiamo che i sindaci di Amburgo e Bruxelles, Olaf Scholz e Yvan Mayeur, hanno spiegato alla Scuola Holden di Torino la necessità di «andare incontro al disagio economico-sociale che genera l’ondata anti-sistema al fine di disinnescarla» non è difficile arrivare alla conclusione che sono proprio le città a costituire la frontiera europea più importante per garantire crescita, integrazione e opportunità.
D’altra parte Corina Cretu, commissario Ue per la Politica Regionale, afferma che «sono le città le realtà più esposte alle sfide portate dai migranti su educazione, occupazione e alloggi». Giorgios Kaminis, sindaco di Atene, si spinge fino a suggerire che «le città possono sostituirsi ai governi» creando una rete di «solidarietà» capace di affrontare le emergenze nel «rifornire di abiti, cibo e case i migranti in arrivo».
È in questa cornice che gli elettori italiani possono dare oggi un contributo importante, facendo prevalere nelle urne quei candidati che più sono compatibili con questo ruolo strategico dei sindaci nell’Europa in trasformazione. D’altra parte si vota tanto nelle due uniche «mega-città» d’Italia – Roma e Milano, con oltre un milione di abitanti -, quanto nelle altre due che lo diventeranno nei prossimi anni – Torino e Napoli -, ovvero nei luoghi strategici dove poter risollevare la classe media e integrare gli immigrati. Ecco perché i temi esclusivamente italiani di questa campagna elettorale – dalle conseguenze per il governo di Matteo Renzi alle trasformazioni del centrodestra fino al ruolo di Lega Nord e Cinque Stelle – devono essere ponderati in una cornice più articolata che ha a che vedere con il nuovo ruolo dei sindaci nell’Europa alle prese con una triplice, convergente, emergenza: su economia, sicurezza ed immigrazione.
vivicentro.it/opinione – lastampa/La cornice europea del voto MAURIZIO MOLINARI
Se Berlino ritorna al marco, Renzi che farà?
vivicentro.it/editoriale – repubblica/Se Berlino ritorna al marco, Renzi che farà? di EUGENIO SCALFARI
La Maratonina Due Colli giunge alla V° edizione. Appuntamento il 12 giugno a via Borutta
Appuntamento il 12 giugno a via Borutta alle ore 9.30 per la 5° edizione della Maratonina Due Colli
Roma- Domenica 12 giugno alle ore 9.30 ha inizio la 5° edizione della Maratonina Due Colli, la gara competitiva di Km 10 con partenza/arrivo in via Borutta.
Organizzata dal Comitato di Quartiere Due Colli e patrocinata dal Consiglio regionale del Lazio insieme al Municipio VI di Roma Capitale, la competizione si suddividerà in due gare: una per adulti e, a seguire, quella per i bambini.
Il Presidente del CdQ Due Colli, Teodoro Caruso (nella foto a destra),

anche quest’anno offre al suo quartiere una bellissimo momento di aggregazione e di festa con questo evento sportivo diventato ormai popolare e attesissimo, alla cui organizzazione hanno contribuito con grande spirito di volontà e sacrificio tutti i membri del Comitato. Sono tante le attività che, durante l’anno, promuovono con successo, facendo così crescere un quartiere altrimenti privo di momenti culturali, di condivisione e di svago. Dal Presepe vivente ai tornei di bocce, la comunità si unisce in nome dello sport e non solo.

Dopo il torneo maschile, a breve si disputerà anche il torneo femminile di bocce, ma le forze si dovranno prima concentrare per la Maratonina che segnerà lo start tra una settimana.
La novità di quest’anno prevede l’assegnazione di più premi suddivisi per categorie, infatti verranno premiati:
– i primi 3 classificati di ogni fascia di età compresa tra i 20-35 anni; 35-45 anni; 45-60;
– le prime 3 società con più di 30 atleti partecipanti, alle quali verranno consegnati €. 200 per il 1° classificato, €. 150 per il 2° classificato; €. 100 per il 3° classificato.
Le riprese saranno realizzate da Cat Sport per il programma Tv “Nati per Correre”, condotto da Samuele Di Gianmartino, in diretta il giovedì successivo alla gara alle ore 21,00 su ONE TV.
Per Info:
Tel. 339 21 41 179 (T. Caruso, Presidente CdQ)
Tel. 335 54 88 341 (Samuele, Organizzatore Tecnico)
Per Iscrizioni:
Cat Sport Via Mozart 71 | Tel. 06 4061453 – Fax 06 40814000
www.catsport.it info@catsport.it

Primavera. Giallorossi Campioni d’Italia, battono la Juventus ai rigori
Primavera. La Roma di De Rossi batte la Juventus ai rigori ed è Campione d’Italia per l’ottava volta
Roma- Al Mapei Stadium la Roma e la Juventus sono le protagoniste della sfida finale per la conquista dello scudetto-primavera. Fabio Grosso contro Alberto De Rossi. Il primo si affida a Favilli e Pozzebon schierati in attacco con il modulo 4-3-1-2, mentre De Rossi, alla sua terza impresa in finale-scudetto, punta tutto su Ponce spalleggiato da Ndoj e da un brillante Di Livio.
Dopo il vantaggio della Juventus realizzato al 36’ con Kastanos, arriva il sinistro vincente di Ponce che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, mette ko Audero. All’89’ l’arbitro Amoroso annulla un gol regolare di Spinozzi per fuorigioco inesistente, si va dunque ai supplementari dopo un tempo regolamentare piuttosto equilibrato. Il risultato non si sblocca neppure nella mezz’ora successiva, due tempi in cui entrambe le squadre non sfruttano le preziose opportunità di segnare il vantaggio. Il verdetto finale è affidato ai rigori.
Sequenza rigori: Lirola (J) gol; Ponce (R) gol; Vadalà (J) parato; Vasco (R) gol; Cassata (J) gol; Spinozzi (R) gol; Kastanos (J) gol; Capradossi (R) gol; Di Massimo (J) gol; Marchizza (R) fuori; Zappa (J) gol; Bordin (R) gol; Favilli (J) parato; Grossi (R) gol.
Dal dischetto sbagliano Vadalà, Marchizza e Favilli. L’ultimo gol è di Grossi che mette ko Grosso!Uno straordinario Crisanti para ben due gol, due parate che regalano una grandiosa vittoria al popolo giallorosso che per l’ottava volta festeggia la Roma-Primavera Campione d’Italia.
La Roma conquista dunque il suo ottavo scudetto della storia e De Rossi, al timone della squadra Primavera dal 2003-2004, alza per la terza volta la Coppa dopo le vittorie conseguite nel 2005 e nel 2011 dove un acerbo Florenzi era il capitano.
FORMAZIONI
ROMA (4-3-2-1): 12 Crisanto; 14 De Santis, 4 Capradossi, 5 Marchizza, 3 Anocic; 16 D’Urso (120′ Bordin), 6 Vasco, 22 Machin; 10 Di Livio (120′ Grossi), 8 Ndoj (88′ Spinozzi); 9 Ponce
A disp.: 23 Pop, 1 Romagnoli, 13 Paolelli, 15 Pellegrini, 27 Tofanari, 17 Ciavattini, 11 Soleri, 24 Antonucci, 21 Franchi.
Allenatore: Alberto De Rossi
JUVENTUS (4-3-1-2): 1 Audero; 21 Lirola, 19 Romagna, 6 Blanco, 3 Zappa; 7 Macek (118′ Di Massimo), 14 Toure (65′ Didiba), 22 Cassata; 8 Kastanos; 9 Favilli, 24 Pozzebon (94′ Vadalà).
A disp.: 30 Consol, 25 Del Favero, 4 Coccolo, 23 Parodi, 20 Vogliacco, 16 Bove, 32 Caligara, 29 Kean, 5 Severin.
Allenatore: Fabio Grosso
Arbitro: Amoroso di Paola
Marcatori: 36′ Kastanos (J), 47′ Ponce (R)
Ammoniti: 18′ Toure (J), 62′ Ndoj (R), 79′ Zappa (J), 91′ Spinozzi (R)
di Maria D’Auria
V. Lanciano – Salernitana 1 – 4: granata quasi in salvo
V. Lanciano – Salernitana 1 – 4: abruzzesi vicini alla Lega Pro.
Una Salernitana pimpante e volitiva, piega con il risultato di 4 – 1, un Lanciano distratto e piuttosto scarico, specie nella prima frazione. I frentani hanno un piede e mezzo in Lega Pro. Per salvarsi, infatti, il team di Maragliulo dovrà sbancare l’ “Arechi” con almeno 4 goal di differenza. Serve un miracolo.
LA CRONACA – Lanciano – Salernitana è la gara d’andata valida per la sfida play – out per evitare la retrocessione in Lega Pro. Virtus Lanciano senza gli squalificati Ferrari, Giandonato e Di Francesco, mentre nella Salernitana mancano i due attaccanti Bus e Oikonomidis.
4 – 3 – 2 – 1 il modulo adottato dal Lanciano di Maragliulo: Vastola e Marilungo agiscono dietro l’unica punta Bonazzoli. Risponde la Salernitana di Menichini con il classico modulo 4 – 4 – 2, con la coppia offensiva formata da Coda e Donnarumma. Arbitra Manganiello di Pinerolo, in una serata piuttosto calda.
Al 3′ un difensore frentano perde palla sulla trequarti, si invola sulla destra Nalini, che impegna severemente il sempre attento Alessio Cragno. Dopo 6′ la Virtus perde Vastola per infortunio: al suo posto entra Aquilanti.
All’8′ verticalizzazione di Pestrin per Donnarumma, che entra in area e trafigge Cragno, per il vantaggio ospite.
All’11’ cross dalla sinistra di Zito, con Pestrin che manca di un soffio il tap – in vincente. All’12’ Terracciano salva su Bonazzoli. Al 15′ Bonazzoli impegna Terracciano con un tiro dalla distanza.
Si tratta del preludio alla rete del pari, che arriva al 16′: perfetto corner di Bacinovic, per il terzo tempo vincente di Marilungo, che vale la rete del pari. Avvio di gara spumeggiante, con entrambe le squadre che si affrontano a viso aperto, e senza esclusioni di colpi.
Al 21′ ottimo cross dalla destra di Odjer, con l’accorrente Zito, il quale sigla la rete del 2 – 1 per i granata. Al 27′ tiro dalla distanza di Odjer, con la palla che finisce alta sopra la traversa.
Al 30′ azione personale di Donnarumma, con la difesa frentana che si salva senza troppi affanni. Il Lanciano sembra essere stato tramortito dal raddoppio granata, con la conseguenza che la Salernitana è diventata padrona del campo. Al 43′ fulminea azione di contropiede della Salernitana, con Cragno miracoloso sulla conclusione a botta sicura di Coda. Si scaldano gli animi sulle panchine, con Manganiello ed i suoi assistenti che faticano non poco per riportare la calma.
La prima frazione di gioco termina con la Salernitana in vantaggio per 2 – 1, con i granata che colgono un palo con Donnarumma proprio sul fischio finale.
Nel secondo tempo, subito Marilungo impegna il portiere Terracciano, dopo una discesa sulla corsia destra. Le due squadre, dopo avere speso molto nella prima frazione, sembrano volere tirare un po’ il fiato.
Squadre lunghe e poco lucide in questo secondo tempo, con la Salernitana che cerca di capitalizzare il preziosissimo vantaggio. Al 63′ Bonazzoli prova a scuotere i suoi, ma la difesa campana non si lascia sorprendere. All’80’ Lanciano vicino al goal con un colpo di testa di Rigione. All’82’ micidiale azione di contropiede della Salernitana, con il neo-entrato Gatto, il quale fredda Cragno con uno splendido tiro dal limite dell’area. Tifosi della Salernitana in festa, supporters frentani ammutoliti.
All’85’ gran shot dalla distanza di Marilungo, con Terracciano che smanaccia in corner. Nei minuti finali la Salernitana serve il poker al Lanciano, con una rete firmata da Coda.
VIRTUS LANCIANO (4-3-2-1): Cragno; Salviato, Rigione, Amenta, Di Matteo; Rocca (21′ st Turchi), Bacinovic, Vitale; Vastola (7′ pt Aquilanti), Marilungo; Bonazzoli (27′ st Padovan). All. Maragliulo
A disp: Casadei, Boldor, King,Di Filippo, Padovan, Di Nicola, Di Benedetto
SALERNITANA (4-4-2): Terracciano; Rossi, Empereur, Bernardini, Tuia; Nalini (31′ st Gatto), Odjer, Pestrin, Zito; Coda, Donnarumma (38′ st Moro). All. Menichini
A disp: Strakosha, Pollace, Franco, Colombo, Moro, Gatto, Ronaldo, Schiavi, Martiniello.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo (Bindoni di Venezia – Zappatore di Taranto; IV uomo Caliari di Legnago – Add 1 Saia di Palermo, Add 2 Sacchi di Macerata)
Reti: 9′ pt Donnarumma, 16′ pt Marilungo, 21′ pt Zito, 36′ st Gatto, 46′ st Coda
Note: 44′ pt allontanato il Ds della Salernitana Fabiani; ammoniti: Marilungo, Salviato, Donnarumma.
CHRISTIAN BARISANI
De Laurentiis: “Rinforzeremo l’ organico anche se è difficile da migliorare, vogliamo competere su tutti i fronti”
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport. Ecco quanto evidenziato:
“Insigne? Colgo l’ occasione per fargli i miei auguri, sono convinto che farà certamente bene agli Europei. Con il 3-52 l’ Italia si esprime al meglio ma non è un modulo adatto in campo internazionale. Del resto Conte è un fedelissimo di questo modulo, io preferirei un gioco più spumeggiante e divertente . Anche il prossimo allenatore che sarà Ventura adotta questo sistema di gioco, ma così facendo non tutti i giocatori italiani riescono ad esprimersi al meglio. Questa è una questione che dovrebbe prendere in considerazione la nostra federazione, Tavecchio però pensa solo alle prossime elezioni. Sono tanti i calciatori azzurri impegnati con le Nazionali e non è una novità, il Napoli è da sempre portatore di un calcio internazionale. Anche qui mi appello al presidente federale: nel nostro campionato occorre maggiore libertà, non sia fesso!
Sarri? Dal nostro primo incontro è subito entrato a far parte della mia famiglia calcistica. Ha una personalità tutta sua, anche fuori dal campo è scaramantico e concentrato che è difficile coinvolgerlo in spettacoli o conversazioni. Quello che conta principalmente è che dimostri di valere sul campo.
Mercato? E’ davvero molto complicato migliorare questa squadra; peccato che il tempo a disposizione per preparare la scorsa stagione è stato troppo poco altrimenti non avremmo steccato le prime partite. Anche l’ episodio di Higuain a Udine ci ha un po’ scossi ma sono errori che non ripeteremo più perché ormai siamo maturati sotto questo punto di vista. Faremo degli acquisti sensati considerato il fatto che con il doppio impegno, campionato e Champions league, serve una rosa di 20 giocatori valevoli. Sarri dovrà imparare a gestire più competizioni: quest’ anno voglio andare avanti sia in Champions che in Coppa Italia”.
Collina: “Non più rosso e rigore obbligatorio”
Pierluigi Collina, disegnatori arbitrale dell’Uefa, a Coverciano, in un incontro con la nazionale italiana, ha dichiarato: “Il giocatore che, all’interno dell’area di rigore, fa un tentativo onesto di giocare il pallone, arrivando però in ritardo, non sarà più punito con il rosso e il rigore., Subirà soltanto ammonizione e calcio di rigore. Si è deciso di sanzionare così quel tipo di fallo scaturito da un tentativo raggiungibile di raggiungere il pallone. Fuori dall’area non cambia nulla, così come per falli duri o di mano. Altro cambiamento riguarderà la gestione di chi subisce un fallo duro, che può comportare ammonizione o espulsione di un giocatore. Nel caso il calciatore resti a terra e abbia bisogno di cure mediche, se queste saranno applicabili in breve tempo, l’arbitro non costringerà più lo stesso a lasciare il terreno di gioco, con la propria squadra in dieci uomini.”
Fabinho il nome nuovo, ma l’Atletico è il pericolo
Rotta infuocata quella tra Napoli e Madrid. Chi ha acceso la miccia? Un brasiliano, Fabinho. Classe ’93, il difensore del Monaco si prepara a diventare l’uomo del prossimo mercato. L’ultima stagione in Francia ha conquistato tutti, anche Dunga che lo ha convocato per la Copa America. Una chiamata inevitabile per quello che è stato la rivelazione dell’ultima Ligue 1. Ormai a Montecarlo è diventato grande, sprintando ininterrottamente sulla fascia destra. Tecnico, duttile e veloce come tutti i sudamericani, da quest’anno anche…bomber. Sono infatti ben 8 i gol segnati con il Monaco, merito anche della sua infallibilità dagli undici metri. Come tutti i brasiliani deve ancora migliorare la fase difensiva ma i 23 anni (da compiere ad ottobre) rivelano che presto Fabinho diventerà uno dei migliori nel suo ruolo. Non è quindi un caso che l’Atletico di Simeone abbia presentato un’offerta di 20 milioni per l’esterno, raddoppiando quella presentata dal Napoli. Che, comunque, ci vuole provare fino alla fine. Per Fabinho, Madrid sarebbe un passo nel futuro per tornare al passato. Nel 2012 infatti il Real lo ha prelevato dal Rio Ave, facendolo crescere nel Castilla. Una buona figura e anche il debutto nella Liga, ma conquistare i Blancos non è facile. Ma lui non si arrende e nel 2013 riparte dal Monaco, diventando una piacevole sorpresa. Si fa anche apprezzare in Europa, contribuisce a portare i biancorossi ai quarti di finale della scorsa Champions (eliminati poi dalla Juventus). Ecco perché ora Fabinho chiede un’altra occasione e può diventare un grande rimpianto per i freschi campioni d’Europa. La corsa per aggiudicarsi le sue prestazioni è sempre più accesa. E attenzione a qualche inserimento a sorpresa: la Juventus, interessata al giocatore, per ora resta vigile ma potrebbe anche accelerare.
Fonte: Gianluca Di Marzio.
Giampaolo: “Tonelli? Il Napoli ha fatto un grandissimo acquisto”
Ai microfoni di Gazzetta Tv, Giampaolo, tecnico dell’Empoli, ha dichiarato: “E’ un giocatore caratteriale, ha grande personalità. Sa unire la capacità di essere difensore alla capacità di saper giocare. Dissi che me lo sarei portato in guerra perché in campo risponde sempre presente. Il Napoli ha fatto un grandissimo acquisto. Sarri lo aveva allenato e lo conosce bene”. Il mio futuro? “Un onore essere accostato al Milan ma non c’è niente altro”
Rastelli: “Lapadula fa reparto da solo, ma in A non è semplice”
Ai microfoni di radio Kiss Kiss Napoli, Massimo Rastelli, allenatore del Cagliari, ha dichiarato: “Per me Cagliari era una grande occasione, una squadra di grandissima tradizione da dover riportare subito in Serie A. Abbiamo raggiunto un grande risultato. Non so cosa ci sia nella testa dell’allenatore e nella dirigenza del Napoli, l’organico attuale ha fatto un campionato straordinario sopra ogni aspettativa. Higuain ha fatto la usa miglior annata da quando gioca a calcio, il Napoli ripartirà da lui. Lapadula pronto per la Serie A? Non è semplice, c’è differenza con la Serie B. Lapadula ha dimostrato di essere un attaccante completo, fa reparto da solo”.
Di Marzio: “Ottimismo Herrera, settimana prossima decisiva”
Dopo aver sistemato la difesa con l’arrivo di Lorenzo Tonelli, il Napoli si concentra sul centrocampo. Tra i maggiori obiettivi c’è sicuramente Hector Herrera, mediano del Porto, ormai nel mirino azzurro da diverso tempo. Il club del presidente De Laurentiis è molto ottimista di poter chiudere l’affare alle proprie condizioni, ossia con un’offerta di circa 18 milioni. La prossima settimana potrebbe essere quella decisiva da questo punto di vista, quando ci saranno dei nuovi contatti, forse definitivi, tra le due società. Herrera dunque è un nome caldissimo, sarà lui il prossimo acquisto del Napoli?
Fonte: Gianluca di Marzio.
Rai- Lapadula spinto verso il Napoli: ecco perché
Ciro Venerato, giornalista Rai, durante il tg di raisport, ha dichiarato: “Lunedi Alessandro Moggi sarà a Pescara per un vertice con il presidente Sebastiani. L’entourage della punta, di cui Moggi fa parte, spinge per l’ipotesi napoletana. Il club azzurro infatti è pronto a garantire 4 anni al bomber della serie B, triplicando il suo stipendio”.
VIDEO ViViCentro – Juve Stabia, eppur si muove il mercato: seguito un bomber di razza
Tutto su Maikol Negro
Tutto pronto per l’ufficialità di Gaetano Fontana sulla panchina della Juve Stabia, manca solo il comunicato ufficiale ma la redazione di Vivicentro.it ve lo aveva già anticipato, cosa confermata poi, sempre ai nostri microfoni, dal presidente Franco Manniello. Si lavora sul mercato, si cercano calciatori che possono essere utili al probabile 4-3-3 dell’ex calciatore delle Vespe ai tempi del presidente Roberto Fiore. Cominciano a spuntare alcuni nomi, ma, per quanto riguarda l’attacco, sembra che la dirigenza stabiese abbia messo gli occhi su Maikol Negro. Attaccante, nato a Lecce il 28 febbraio 1988, ha iniziato la sua carriera nelle giovanili del Torino per poi trasferirsi nel 2007 al Celano in C2. Ha segnato 10 e 7 gol nel campionato 2008-09 e nella prima metà della stagione 2009-10. A gennaio si trasferisce al Valle del Giovenco, totalizzando 10 presenze e mettendo a segno 1 solo gol. Nel mese di agosto del 2010, diventa di proprietà del Catania in serie A, ma viene girato alla Nocerina dove resta per 3 anni: dalla stagione 2010/11 a quella 2012/13 con un bottino di 22 gol in 67 presenze totali. Passa in serie B al Latina (1 gol) per poi tornare in Lega Pro e vestire le maglie di altre 3 squadre campane: Benevento (4 gol), Salernitana (10 gol) e Casertana (8 gol). Un attaccante non di area di rigore, alto 1,70 cm per 75 kg di peso. Agile e abile nel ricoprire i ruoli esterni d’attacco, pur prediligendo la zona sinistra, ma capace di giocare anche da seconda punta. Sicuramente un tassello importante, conoscitore approfondito della categoria, in caso di acquisto, per il progetto ambizioso di Gaetano Fontana.
a cura di Ciro Novellino
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Ai nostri microfoni parlava così…
La nuova Steakhouse di Ischia: ” Il Porcavacca”

Ischia – Nel piccolo borgo storico di Ischia Ponte, da circa due mesi, ha aperto un nuovo locale, “Porcavacca-Steakhouse” gestito da Michele Romano. Cresciuto come animatore nei villaggi turistici,per poi passare a lavorare nella macelleria del padre.
Proprio dalla sua esperienza passata tra le “carni”, nasce l’idea di aprire questo locale dai menù vari ed originali. I punti di forza di Porcavacca-Steakhouse, sono la qualità e la freschezza delle “materie prime”: la carne fresca proviene direttamente dalla macelleria del padre di Michele (impossibile trovare prodotti congelati!), mentre il pane, scelto con cura tra i panifici ischitani, viene prodotto artigianalmente e dà quel tocco in più agli hamburger della casa.
Tra le tante specialità, ci sono due piatti in particolare che stanno andando per la maggiore. Uno è il tagliere porca vacca, un antipasto che comprende tutti i salumi di produzione propria con formaggi, marmellatine e contorni vari e che rappresenta il pezzo forte della casa. Tra le sfizioserie di carne, invece, la più gettonata è il cannolo, è una prelibatezza a forma di cannolo siciliano la cui base è fatta con impasto di polpetta ripieno di mozzarella e rughetta chiuse in pancetta, il cannolo va infornato e poi servito su un letto di friarielli.

C’è poi una vasta scelta di hamburger che è possibile trovare solo alla steakhouse, come la specialità della casa, l’hamburger porcavacca (trattato con una speciale macinazione che dà un sapore tutto particolare al panino), ma c’è anche la possibilità di creare il “panino fai da te” dove si parte da una base di hamburger per comporre un panino secondo i propri gusti. I dolci per l’eccellenza sono rappresentati dal tiramisù alla nutella e una mousse di amaretto servita al bicchiere. Vini tutti italiani della cantina Porcavacca e birra artigianale completano i gusti del palato.
Il locale può ospitare all’incirca 70 persone ed è composto da 3 sale che riproducono tre ambienti diversi: una stalla, una cantina e una sala in stile charme & chic; molto oculata è la scelta delle sedie-carriole (cosiddette “porcarriola”), realizzate dal designer Mario Pagliaro, costituiscono un’attrattiva del locale e vengono spesso fotografate da clienti e turisti dell’isola.

Uno staff qualificato e professionale garantisce il buon andamento del locale e l’ottima preparazione dei cibi.
Infine, il proprietario del locale ci svela il suo sogno nel cassetto, quello di aprire nel futuro una steakhouse Porcavacca a Londra. Visto il grande successo ottenuto in così poco tempo sull’isola, ci auguriamo di poter gustare le prelibatezze di Porcavacca anche all’estero: il made in Italy è garanzia di genuinità e originalità come le specialità di Michele Romano.
Simone Vicidomini
ITS “Sturzo”: Mercato del lavoro e prospettive occupazionali
Sul mercato del lavoro si possono fare tante domande come: Quali sono le opportunità lavorative offerte ai giovani nell’attuale scenario economico? Quali le competenze richieste? E le professioni del futuro?
Questi ed altri interessanti temi sono stati trattati nella conferenza “Mercato del lavoro e prospettive occupazionali” svoltasi lo presso l’Istituto Tecnico Superiore “Luigi Sturzo” di Castellammare di Stabia, alla quale sono intervenuti consulenti del lavoro, esperti di orientamento ed ex alunni dell’istituto, presenti gli alunni delle classi quinte e i loro genitori.
Scopo dell’incontro, nell’ambito delle iniziative di orientamento scolastico e professionale dell’Istituto, rivolto ai ragazzi che stanno concludendo il ciclo di studi superiori, è stato quello di fornire informazioni e dati sui cambiamenti in atto e sulle tendenze più recenti del mercato del lavoro internazionale, nazionale e regionale.
Il dott. Luciano Salese, consulente di “Formazione lavoro”, ha trattato dell’importanza di pianificare un personale progetto professionale e di una buona preparazione, che è possibile conseguire anche sul territorio, soprattutto negli importanti istituti universitari di Napoli..
I consiglieri dott. Ciro Carolei e Emilio D’Averio del Forum dei Giovani, Commissione Lavoro del Comune di Castellammare, hanno parlato delle opportunità offerte da Garanzia Giovani, delle nuove politiche attive del lavoro e delle iniziative del Forum.
E’ poi intervenuto il dott. Sergio Troiano, economista e politologo, formatore ed esperto di orientamento, autore del saggio ‘Il futuro glocale’, che ha relazionato sulle cause dell’attuale difficile congiuntura economica (tecnologizzazione e globalizzazione) e sul mancato incontro tra domanda e offerta, dovuto alla carenza di aspiranti con le competenze richieste. Ha poi illustrato quali siano le conoscenze di base da possedere per orientarsi in un mercato del lavoro in continua evoluzione, sottolineando l’importanza di fare un bilancio delle proprie competenze per una scelta consapevole. Ha infine fatto un excursus sulle professioni più richieste attualmente in Campania.
In conclusione, la prof.ssa Adelaide Cesarano, orientatrice esperta e referente per l’Orientamento dell’Istituto, ha presentato agli alunni un dossier con gli ultimi dati sulle professioni più richieste in Italia nel 2016 e sui settori che potrebbero avere maggiori sviluppi nei prossimi anni.
I partecipanti hanno seguito con interesse, intervenendo con domande e commenti sulle tematiche affrontate.
ViViRadioWEB in onda dall’Hotel Sol Palace di Sangineto
Il binomio Hotel Sol Palace e ViViRadioWEB è favoloso!
Appuntamento speciale quest’oggi per la nostra web radio che sarà ospite dell’Hotel Sol Palace. Oggi inizia ufficialmente la stagione estiva per la nostra web radio ViViRadioWEB con il primo appuntamento al di fuori degli studi centrali.
Grazie alla realizzazione delle nostre postazioni mobili, la nostra radio farà tappa in diversi locali e strutture ricettive italiane.
Si inizia oggi con l’Hotel Sol Palace, bellissima struttura ricettiva recentemente ristrutturata, con sede a San Gineto in provincia di Cosenza. L’albergo dispone di tutti i comfort e da quest’anno è gestita da una società che vanta diversi anni di esperienza nel campo dell’Hotellerie.
Sintonizzatevi su ViViRadioWEB (www.vivicentro.it/viviradio) per ascoltare il nostro Speaker Gianfranco Scarfato che allieterà con la sua animazione i clienti dell’albergo e intratterrà i nostri ascoltatori.
Nelle prossime giornate vi informeremo sulle altre “attività all’aperto” della nostra web radio.
Visita il sito della struttura ricettiva tramite questo link
Hotel Club Sol Palace ****
Un caloroso benvenuto a l’ Hotel Sol Palace Village, una nuova gestione all’insegna dell’accoglienza e dell’ospitalità dove il nostro principale obiettivo è far sentire i nostri ospiti a loro agio in modo che possano trascorrere una vacanza serena e appagante.
Tutte le nostre competenze ed energie per valorizzare al meglio le grandi potenzialità del nostro villaggio Hotel.
150 deliziose sistemazioni modernamente arredate, a pochi passi dal mare eccezionalmente limpido e trasparente.
I’Hotel e Village è situato in Calabria, a Sangineto in provincia di Cosenza. Qui potrete vivere la vostra vacanza in uno dei più suggestivi tratti della costa Tirrenica calabrese. A l’Hotel Club Village abbiamo a cuore il benessere delle famiglie, per le quali disponiamo di numerosi servizi, tra i quali il Centro Benessere.
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Finanza pubblica. Unimpresa, -15 mld debito enti locali e +14 mld spesa Pa
Cala il rosso degli enti locali, comuni, province e regioni: in due anni giù del 14% da 107 a 92 miliardi; sale il buco nei conti statali da 2.039 a 2.136 miliardi (+5%); le spese della Pa centrale salite di 14 miliardi in cinque anni. Il presidente Longobardi: “Che fine ha fatto la spending review?”
Sindaci e governatori virtuosi, Stato centrale sprecone. Mentre cala il debito di comuni e regioni italiani (-15 miliardi), cresce la voragine nei conti pubblici statali (+100 miliardi) grazie all’aumento incontrollato delle spese salite del 4%. Negli ultimi due anni il rosso degli enti locali del nostro Paese è diminuito di oltre 15 miliardi di euro (-14%) e nello stesso arco temporale il debito delle amministrazioni centrali è salito di quasi 100 miliardi (+5%). Da aprile 2014 a marzo 2016, il debito delle Pa territoriali è passato da 107 miliardi a 92 miliardi, con una riduzione generalizzata che ha interessato sia i comuni (-3 miliardi) sia le province (-643 milioni) sia le regioni (-7,9 miliardi); il debito dello Stato è aumentato da 2.039 miliardi a 2.136 miliardi. E’ quanto emerge da un’analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo la quale, complessivamente, il debito pubblico dell’Italia si attesta a 2.228 miliardi, in crescita di 81 miliardi rispetto ai 2.147 di due anni fa. A pesare sul debito dello Stato sono soprattutto gli stipendi dei dipendenti delle amministrazioni centrali e costi del funzionamento dell’apparato statale, in crescita permanente: negli ultimi 5 anni la spesa della pubblica amministrazione centrale è cresciuta di oltre 14 miliardi; dal 2009 al 2014, le uscite a carico del bilancio pubblico relative alla macchina statale sono passate da 315 miliardi a 329 miliardi in aumento di oltre il 4%.
Secondo lo studio dell’associazione, basato su dati della Banca d’Italia, il totale del debito delle amministrazioni locali – ovvero comuni, province e regioni – è passato da 107,6 miliardi di aprile 2014 a 92,01 miliardi di marzo 2016 in discesa di 15,5 miliardi (-14,48%). Il debito dello Stato centrale è aumentato, invece, di 96,6 miliardi (+4,74%) passando da 2.039,4 miliardi a 2.136,1 miliardi. Il totale del debito delle amministrazioni pubbliche (enti locali e Pa centrale) ha beneficiato del miglioramento della finanza pubblica a libello territoriale ed è aumentato di 81,05 miliardi (+3,78%) da 2.147,06 miliardi a 2.228,1 miliardi.
Nel dettaglio, a livello territoriale il debito è sceso in tutte le zone del Paese: nel Nord Ovest è passato da 30,7 miliardi a 27,3 miliardi in calo di 3,4 miliardi (-11,13%); nel Nord Est è passato da 15,4 miliardi a 12,5 miliardi in calo di 2,8 miliardi (-18,46%); nel Centro è passato da 28,3 miliardi a 23,6 miliardi in calo di 4,6 miliardi (-16,57%); al Sud è passato da 22,9 miliardi a 19,9 miliardi in calo di 2,9 miliardi (-13,00%); nelle Isole è passato da 10,2 miliardi a 8,5 miliardi in calo di 1,6 miliardi (-16,14%). La diminuzione ha interessato sia i comuni sia le province sia le regioni: per quanto riguarda i comuni è stata registrata una contrazione di 3,4 miliardi (-7,41%) da 46,07 miliardi a 42,6 miliardi; il debito delle province è invece diminuito di 643 milioni (-7,63%) da 8,4 miliardi a 7,7 miliardi; il “rosso” delle regioni (categoria che comprende anche le province autonome di Trento e Bolzano) è sceso di 7,9 miliardi (-20,71%) da 38,5 miliardi a 30,5 miliardi.
Le spese della pubblica amministrazione, nel dettaglio, sono passate dai 315,2 miliardi del 2009 ai 329,5 miliardi del 2014, in crescita del 4,53%. Si tratta, in particolare, dei costi del personale delle amministrazioni centrali e dei costi di gestione dell’intera macchina statale. Sul totale dei 329,5 miliardi, 88,9 miliardi corrispondono alla voce relazioni finanziarie con le autonomie territoriali; 70,9 miliardi alle politiche previdenziali; 40,9 miliardi all’istruzione scolastica; 32,7 miliardi alle politiche sociali e alla famiglia; 18,1 miliardi alla difesa e sicurezza del territorio; 8,4 miliardi alle politiche economico-finanziarie e di bilancio; 7,9 miliardi all’ordine pubblico e alla sicurezza; 6,1 miliardi alle spese per organismi in Europa e nel mondo; 6,9 miliardi all’istruzione universitaria; il totale delle uscite a carico del bilancio pubblico sono passate dai 649,3 miliardi del 2009 ia 732,1 miliardi del 2014, in crescita del 12,76%.
Longobardi: “Che fine ha fatto la spending review sulle amministrazioni centrali?”
“I dati sono utili per riflettere sugli indispensabili tagli alla spesa pubblica. Negli ultimi anni – commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi – si è spesso puntato il dito contro le autonomie locali, sostenendo che i disastri della finanza pubblica siano cagionati dalla periferia e non dalle amministrazioni centrali. Invece, è evidente come proprio a livello territoriale si registra una gestione virtuosa del debito, ridottosi a tutti i livelli nelle regioni, nelle province e nei comuni”. Secondo Longobardi “se il governo intende intervenire sulla spesa pubblica deve aggredire i conti dei ministeri e degli apparati centrali che erano stato oggetto di una dettagliata analisi da parte della commissione sulla spending review coordinata dal dottor Carlo Cottarelli, poi affidata a Yoram Gutgeld, ma senza risultati concreti”.
Il Napoli farà di tutto per trattenere Koulibaly e Albiol
I dettagli
La Gazzetta dello Sport scrive sul mercato in entrata: “La certezza è una: la linea difensiva a quattro non si tocca ed anche gli interpreti non dovrebbero cambiare più di tanto. È arrivato Tonelli mentre Regini è tornato alla Sampdoria, si farà di tutto per trattenere Koulibaly e Albiol (il Valencia insiste per averlo e lui gradirebbe tornare in Spagna ma il Napoli si oppone). Al massimo arriverà un terzino in grado di giocare su entrambe le fasce (Vrsaljko resta in pole position, in alternativa guadagna posizioni Bruno Peres) visto che Maggio andrà via”.



