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Castellammare di Stabia
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De Laurentiis offre 2mln per convincere Koulibaly, ma…

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive: “Per Koulibaly è tornato alla carica il Chelsea, complice anche l’infortunio di Rügider che era nel mirino di Antonio Conte. A Stamford Bridge sarebbero disposti a offrirgli 4 milioni all’anno contro i 2 (bonus compresi) che potrebbero rappresentare il massimo sforzo da parte del Napoli. Di contro De Laurentiis a quel punto si aspetterebbe un’offerta da 40 milioni per Koulibaly che invece i Blues non hanno (ancora) formulato e che comunque difficilmente verrebbe presa in considerazione. Piuttosto, il Napoli per venire incontro al calciatore potrebbe concordare con Koulibaly l’inserimento nel nuovo contratto di una clausola rescissoria, magari in stile Pjanic (con una percentuale sulla futura vendita che andrebbe in tasca al calciatore)”

Offerti 10mln per Fabinho, la prossima settimana l’incontro

I dettagli

Tuttosport scrive sul mercato in entrata del Napoli: “La pista Vrsaljko si complica: la concorrenza dell’Atletico è spietata e il club azzurro ha individuato in Fabinho l’alternativa. La prima offerta al Monaco il Napoli l’ha già formulata (10 milioni più bonus) in attesa dell’incontro in programma la prossima settimana. In mediana il primo nome resta quello di Herrera (ma le pretendenti, Liverpool e Lazio su tutte, sono aumentate). Il Napoli, però, è forte di un’intesa con il giocatore (2 milioni l’anno)”.

Primi scontri a Marsiglia, lacrimogeni contro inglesi

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Marsiglia Primi scontri a Marsiglia, dove domani si disputera’ Inghilterra-Russia, temutissima per l’ordine pubblico, ma con i caldi tifosi locali che non sembrano avere intenzione di stare a guardare. La polizia ha disperso con lanci di lacrimogeni circa 200 supporters inglesi che nella notte, nella zona del porto vecchio, si sono scontrati con giovani marsigliesi con lanci di bottiglie, sedie e bombe carta. Lo riferisce LeMonde. Per la gara di domani al Velodrome, considerata ad alto rischio, saranno impegnati circa 1.100 agenti intorno allo stadio, e altri 650 in diversi punti della citta’.

La Torre Eiffel palleggia, Doodle per calcio d’inizio

uefa-euro-2016-GoogleDoodleUn gallo – emblema della Francia – spunta da un comignolo e canta sul tetto salutando il sorgere del sole: il suo chicchirichì e’ un messaggio sportivo. Poi il gallo si tuffa verso il sole e colpisce di testa una palla da calcio. Ed ecco la Torre Eiffel che palleggia allegramente con tutti e quattro i ‘piedi’ e fa ‘tremare’ Parigi. Con uno speciale buongiorno, due doodle animati in cui si rincorrono i colori della bandiera francese celebrano l’inizio del Campionato europeo di calcio 2016. Appuntamento questa sera per la prima gara nella Capitale, dove ‘i padroni di casa’ affronteranno la Romania. Al lato della scritta Google, 24 piccoli palloni disposti su due file riportano le bandiere dei Paesi che partecipano al torneo.

vivicentro.it/sport/cronaca –  (agi)/Primi scontri a Marsiglia, lacrimogeni contro inglesi

Higuain: “Credo nella Copa America. Il Calcio ti offre sempre di rifarti”

Ai microfoni all’El Espectador, Gonzalo Higuain ha rilasciato una lunga intervista. Ecco quanto dichiarato dal pipita: “La Copa America non è una rivincita per come andò l’ultima volta. Il calcio offre occasioni per rifarti subito. Questa volta cercheremo di arrivare fino in fondo per alzare il trofeo. Io, come tutta la squadra, crediamo in questo obiettivo. Siamo una grande squadra e vogliamo fare questo passo finale per consacrarci a livello nazionale. Non sarà facile vincere perché ci sono rivali forti, ma siamo fiduciosi e ci batteremo ogni attimo per portare la Copa nel nostro paese. Concorrenza con Aguero? Non è semplice, ma avere un giocatore di grande livello nel tuo ruolo può solo che aumentare la sana competizione. Sergio è un giocatore straordinario ed è un onore averlo con noi. Assenza di Messi? Di Leo avremo sempre bisogno, anche se contro il Cile siamo riusciti a sopperire la sua assenza. Adesso vogliamo battere il Panama per arrivare al primo posto e ragionare passo dopo passo verso la finale.

Euro2016, Chiriches: “Francia-Romania? E’ la partita della vita”

In conferenza stampa, aspettando Francia-Romania, Chiriches, difensore del Napoli e capitano della nazionale romena, ha dichiarato: “E’ la partita più importante della mia carriera. Spero di iniziare con un buon atteggiamento e giocare bene. Sappiamo bene che la Francia è una squadra forte con i suoi giocatori che giocano con i migliori club in Europa. Spero che potremo dire la nostra grazie alla buona organizzazione. Ci sosterranno, faranno sentire il loro ruggito allo Stade de France. Spero che non li deluderemo”. Pericolo terrorismo? “Gli organizzatori si stanno prendendo cura della sicurezza. Ci sentiamo sicuri”.

Afghanistan, Obama: sì a bombardamenti aerei su talebani

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Media Usa: ok della Casa Bianca dopo mesi di dibattito. In Afghanistan soldati non saranno coinvolti in combattimenti diretti

DOPO MESI di dibattito il presidente americano Barack Obama avrebbe preso la decisione di espandere l’azione militare Usa in Afghanistan ed autorizzare ove necessario anche  bombardamenti aerei per colpire e  fermare i talebani ,che si starebbero preparando a una controffensiva estiva. Lo riportano alcuni media americani citando fonti dell’amministrazione.

La Casa Bianca prevede quindi un’intensificazione dell’aiuto alle forze armate afghane, come da tempo chiedono i vertici militari Usa, cambiando anche le regole di ingaggio. I 9.800 soldati americani ancora in Afghanistan, comunque, non saranno coinvolti in combattimenti diretti.

vivicentro.it/cronaca – repubblica/Afghanistan, Obama: sì a bombardamenti aerei su talebani

vivicentro.it/cronaca –  reuters/Exclusive: Obama approves broader role for U.S. forces in Afghanistan

President Barack Obama has approved giving the U.S. military greater ability to accompany and enable Afghan forces battling a resilient Taliban insurgency, in a move to assist them more proactively on the battlefield, a U.S. official told Reuters.

The senior U.S. defense official, who spoke on condition of anonymity, said the decision would also allow greater use of U.S. air power, particularly close air support.

However, the official cautioned: “This is not a blanket order to target the Taliban.”

Obama’s decision again redefines America’s support role in Afghanistan’s grinding conflict, more than a year after international forces wrapped up their combat mission and shifted the burden to Afghan troops.

It also comes ahead of Obama’s eagerly anticipated decision on whether to forge ahead with a scheduled reduction in the numbers of U.S. troops from about 9,800 currently to 5,500 by the start of 2017.

A group of retired generals and senior diplomats urged Obama last week to forgo those plans, warning they could undermine the fight against the Afghan Taliban, whose leader was killed in a U.S. drone strike in Pakistan last month.

[…. leggi tutto ….]

Si valuta Letizia, ma non è la prima scelta: Giuntoli incontra il Carpi a Milano

Giuntoli lavora col Carpi e valuta alternative a Fabinho del Monaco, primo obiettivo azzurro per la difesa. Il direttore sporitivo avrebbe parlato col suo ex club in merito alla possibilità di un trasferimento di Letizia a Napoli. Ieri l’incontro a Milano tra le parti interessate. Al momento, però, il calciatore classe 90 non è la prima scelta.  Oggetto di discussione anche il futuro di due gioiellini partenopei, Bifulco e Luperto, che potrebbero finire in Emilia. A riportalo, la Gazzetta dello Sport.

Herrera e Zielinski i primi obiettivi: gli aggiornamenti

Grandi manovre per il Napoli, sempre attivo per rinforzare il centrocampo. Il primo nome della lista è sempre quello di Hector Herrera. Oggi nuovi contatti con gli intermediari che stanno curando la trattativa e con gli agenti, che sarebbero pronti a venire in Italia anche nei prossimi giorni per chiudere la trattativa. Il Napoli andrà a parlare direttamente con il Porto, per provare a definire l’operazione a non più di 18 milioni più bonus.

Ma l’intenzione della società azzurra è quella di prendere due centrocampisti. Herrera e… Zielinski? Probabilmente sì. Il calciatore polacco piace, il Napoli sta trattando con l’Udinese ma deve guardarsi dall’attacco del Liverpool che è arrivato a offrire 12 milioni. L’agente spinge per la Premier, Zielinski sta ancora valutando le varie alternative. Il Napoli proverà a sfruttare con l’Udinese la figura di Duvan Zapata, in prestito biennale ai bianconeri con la possibilità per gli azzurri di richiamarlo pagando 1 milione di penale. Insomma, Napoli attivo per il centrocampo: Herrera e Zielinski gli obiettivi principali.

Fonte: Di Marzio.

Consolato russo a Napoli, domenica concerto per la festa nazionale

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Il console onorario Vincenzo Schiavo partecipa alle celebrazioni della “Den Rossii” e patrocina l’evento culturale in onore dello scrittore Pushkin

Grandi celebrazioni anche a Napoli per la festa nazionale della Federazione Russa. Domenica 12 giugno, a partire dalle ore 10, si terrà un concerto presso l’associazione culturale “Maksim Gorkij” sita in via Nardones 17 (nei pressi del Bar Gambrinus). Un evento organizzato da Vincenzo Schiavo, console onorario della Federazione Russa in Napoli insieme agli uffici del Consolato e in collaborazione con le Associazioni culturali e sociali presenti sul territorio, in particolare la “Maksim Gorkji”. La celebrazione del “Den Rossii”, ovvero “Il giorno della Russia”, avviene in tutta la Federazione con feste, concerti e momenti di aggregazione ed è ripetuta anche nelle città che ospitano i consolati. Accade così anche a Napoli, dove la comunità russa si unirà ai presenti (l’ingresso al concerto è gratuito) per commemorare insieme l’adozione della Dichiarazione di sovranità di Stato della Russia Repubblica Socialista Federativa Sovietica avvenuta il 12 giugno del 1990. Oltre al console onorario Vincenzo Schiavo, ci saranno diversi rappresentanti delle istituzioni, tra cui anche la Console Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Amaryllis Gutiérrez Graffè. Il concerto vedrà l’esibizione dei pianisti russi Kristina Lutsenko e Olga Panfilova e delle soprano Irina Bondar e Elena Kozina.
In attesa di domenica, l’Associazione “Maksim Gorkji” ospita oggi, 9 giugno, la “Festa della Lingua Russa”, in occasione del compleanno di Aleksandr Serggevich Pushkin, celebre scrittore, poeta e drammaturgo, considerato dalla filologia il fondatore della lingua letteraria russa contemporanea.
L’evento, realizzato con il patrocinio del Consolato Onorario della Federazione Russa in Napoli, prevede l’alternanza di canzoni russe alla lettura di stralci noti romanzi, tra cui quelli dello stesso Pushkin.

Koulibaly, il Chelsea gli offre 4 milioni di ingaggio: la risposta di De Laurentiis

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport apre facendo il punto sul caso relativo a Kalidou Koulibaly: “A Stamford Bridge sarebbero disposti a offrirgli 4 milioni all’anno contro i 2 (bonus compresi) che potrebbero rappresentare il massimo sforzo da parte del Napoli. Di contro De Laurentiis a quel punto si aspetterebbe un’offerta da 40 milioni per Koulibaly che invece i Blues non hanno (ancora) formulato e che comunque difficilmente verrebbe presa in considerazione. Piuttosto, il Napoli per venire incontro al calciatore potrebbe concordare con Koulibaly l’inserimento nel nuovo contratto di una clausola rescissoria, magari in stile Pjanic (con una percentuale sulla futura vendita che andrebbe in tasca al calciatore)”.

Genoa-Napoli 0-0: la festa-promozione del 2007

I dettagli

Genoa-Napoli 0-0: la festa-promozione del 2007. Il giorno 10 giugno il Napoli ha giocato quattro partite, due in serie A e due in serie B, ottenendo due vittorie e due pareggio, senza sconfitte.

Ricordiamo lo 0-0 a Genova nell’ultima giornata della serie B-2006/07

Questa è la formazione schierata da Eddy Reja:

Iezzo, Grava, Cannavaro, Domizzi, Garics (94′ Giubilato), Montervino, Gatti (63′ Dalla Bona), Bogliacino, Savini, Calaiò (59′ Pià), Sosa

Con lo 0-0 di Marassi la festa promozione per entrambe le squadre che salirono in serie A insieme alla capolista Juventus.

sscnapoli.it

Exclusive: Obama approves broader role for U.S. forces in Afghanistan

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President Barack Obama has approved giving the U.S. military greater ability to accompany and enable Afghan forces battling a resilient Taliban insurgency, in a move to assist them more proactively on the battlefield, a U.S. official told Reuters.

The senior U.S. defense official, who spoke on condition of anonymity, said the decision would also allow greater use of U.S. air power, particularly close air support.

However, the official cautioned: “This is not a blanket order to target the Taliban.”

Obama’s decision again redefines America’s support role in Afghanistan’s grinding conflict, more than a year after international forces wrapped up their combat mission and shifted the burden to Afghan troops.

It also comes ahead of Obama’s eagerly anticipated decision on whether to forge ahead with a scheduled reduction in the numbers of U.S. troops from about 9,800 currently to 5,500 by the start of 2017.

A group of retired generals and senior diplomats urged Obama last week to forgo those plans, warning they could undermine the fight against the Afghan Taliban, whose leader was killed in a U.S. drone strike in Pakistan last month.

Under the new policy, the U.S. commander in Afghanistan, General John Nicholson, will be able to decide when it is appropriate for American troops to accompany conventional Afghan forces into the field – something they have so far only been doing with Afghan special forces, the official said.

The expanded powers are only meant to be employed “in those select instances in which their engagement can enable strategic effects on the battlefield,” the official said.

That means that U.S. forces should not be expected to accompany Afghan soldiers on day-to-day missions.

“This added flexibility … is fully supported by the Afghan government and will help the Afghans at an important moment for the country,” the official said.

AIDING AFGHAN OFFENSIVE

The decision is a departure from current U.S. rules of engagement in Afghanistan, which impose limits on U.S. forces’ ability to strike at insurgents.

For example, the U.S. military was previously allowed to take action against the Taliban “in extremis” – moments when their assistance was needed to prevent a significant Afghan military setback.

That definition, however, left the U.S. military postured to assist them in more defensive instances. The new policy would allow U.S. forces to accompany Afghans at key moments in their offensive campaign against the Taliban.

“The U.S. forces will more proactively support Afghan conventional forces,” the official said.

The Taliban control or contest more territory in Afghanistan than at any time since they were ousted by a U.S.-backed intervention in late 2001, and U.S. officials have acknowledged the uneven performance of Afghan security forces.

Large portions of Afghanistan, including the provincial capital of northern Kunduz and multiple districts of southern Helmand province, have fallen, at times briefly, to the Taliban over the past year-and-a-half. Many other districts and provinces are also under varying degrees of Taliban control.

The new authorities that Obama has given the U.S. military could give it greater leeway in addressing the shortcomings of Afghan security forces.

Still, experts warn that its hard to predict when Afghanistan will be able to stand on its own against the Taliban, not to mention the country’s enormous economic difficulties and fractious political system.

The U.S government’s top watchdog on Afghanistan told Reuters that the United States had wasted billions of dollars in reconstruction aid to Afghanistan over the past decade, and now a renewed Taliban insurgency was threatening the gains that had been made.

(Reporting by Phil Stewart; Editing by Leslie Adler and Paul Tait)

vivicentro.it/cronaca –  reuters/Exclusive: Obama approves broader role for U.S. forces in Afghanistan

vivicentro.it/cronaca – repubblica/Afghanistan, Obama: sì a bombardamenti aerei su talebani

Vecino chiude al Napoli: “Sto bene alla Fiorentina”

Al termine di Uruguay-Venezuela che non ha giocato perché squalificato, Vecino, centrocampista della Fiorentina, ai microfoni di Sky, ha dichiarato: “Sto bene alla Fiorentina, mi trovo bene e penso solo ai viola. Possiamo fare un grande campionato.”

Sarri: “L’anno prossimo sarà difficile ripetersi. Il mercato? Non mi importa nulla”

Ritorna a parlare Maurizio Sarri. Ospite dello show “Un sindaco a bordo” su TeleSanDomenico, l’allenatore del Napoli ha dichiarato: “Sarà difficile ripetersi il prossimo anno. Siamo il quinto-sesto fatturato d’Italia e non possiamo iniziare la stagione pensando di poter travolgere tutti. Se siamo in seconda fascia avremo la possibilità di passare il turno affrontando quello che per noi sarà un mondo nuovo. Quello che conta sarà la testa dei giocatori: devono avere la follia di poter vincere ogni gara che giocheranno, Mercato?  Sento Giuntoli una volta a settimana, può fare quello che vuole. Credo di essere uno dei pochi allenatori al mondo a cui non importa nulla. Europei?  La mia favorita è la Francia ma di solito spunta una sorpresa, sperso sia l’Italia”.

L’anomalia di Super Mario nel silenzio Ue

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C’è un fantasma che si aggira per l’ Europa. Ed è l’immigrazione. Per essere un fantasma è molto visibile. Basta scendere nelle strade e nelle piazze di qualsiasi cittadina dell’Ue. Basta accendere la tv. Basta ascoltare i politici. Da buon fantasma, terrorizza soprattutto dov’è meno visibile, a Bratislava o a Budapest, e dove si crede alla difesa dell’omogeneità.

Ora, in Europa, c’è molto poco di omogeneo (la lingua? La cultura? La cucina?); le comuni radici cristiane si sono divaricate in riti, scismi e Chiese diverse, e sono cresciute accanto alle onnipresenti comunità ebraiche.

L’omogeneità è un’etichetta di comodo che sorvola su minoranze, guerre di religione, pogrom (la Shoah è un caso a parte per magnitudine ed efferatezza). Non calza neppure a livello nazionale, basta chiederlo al disfunzionale Belgio o alla centrifuga Spagna. In Europa orientale, dove la bandiera dell’omogeneità sventola più alta, i confini tagliano a piacimento comunità e lingue: senza Nato e senza Ue il contenitore delle rivendicazioni nazionalistico-etniche sarebbe esploso ben oltre i confini dell’ex-Jugoslavia.

L’Europa è un mosaico e lo sono spesso anche le nazioni che ne fanno parte. L’immigrazione lo sta mettendo a dura a prova. Fra i molti problemi che l’Unione Europea ha oggi sul tavolo (non crescita, terrorismo, Russia, Mediterraneo) è sicuramente al primo posto. E’ anche un complesso fenomeno di massicci spostamenti e di assestamenti demografici ed economici, che ha bisogno di essere gestito non soltanto arginato.

Il tema è politicamente tossico per i governi nazionali. Oggi, nessun leader si permette di parlar bene d’immigrazione, valorizzandone gli aspetti positivi, come fanno tutti i politici americani – a parte le intemperanze di Trump. Nel vecchio continente lo può fare Papa Francesco. Per chiunque altro sarebbe un suicidio elettorale.

L’America è una nazione d’immigranti. L’Europa ha l’alibi di un Dna europeo emigratorio e colonizzatore: gli olandesi andavano a mettere radici in Indonesia, non viceversa. E’ stato così per almeno quattro secoli. Ma nel giro di pochi decenni i flussi si sono drasticamente invertiti e l’alibi non regge più. Piaccia o no, l’Europa è diventata terra d’immigrazione. Ma non solo perché i migranti, rifugiati in fuga da guerre e dittatori, poveri del mondo in cerca di miglior vita, vogliono venire in Europa. Anche perché l’Europa ha bisogno di loro. Non di tutti e non necessariamente di quelli che arrivano, ma ne ha bisogno.

Nessuno ha però il coraggio di dirlo. Dei leader, solo Angela Merkel ha aperto clamorosamente le braccia ai rifugiati, salvo dover poi fare un mezzo passo indietro. E l’ha fatto, come più timidamente l’hanno fatto Matteo Renzi ed altri, sullo slancio di un generoso impulso umanitario e civile, per la difesa dei valori europei, non per enunciare una vera e lucida politica dell’immigrazione. L’unico che ha avuto il coraggio di prendere il toro per le corna e di dire che l’aumento dei migranti compensa il naturale declino della popolazione europea (anzi, non basta) è stato Mario Draghi.

Draghi non può non sapere che il suo riferimento all’immigrazione, pur nel contesto di un discorso incentrato sulle riforme, fra cui appunto l’integrazione dei lavoratori immigrati, gli attirerà non poche critiche. E’ abituato al fuoco alzo zero. Né sta al Governatore della Banca Centrale Europea farsi portavoce della necessità che l’Europa si dia una politica dell’immigrazione in positivo (integrazione) e non solo in negativo (controlli e respingimenti). Tocca, o toccherebbe, adesso ai leader nazionali e a Bruxelles raccogliere il suo assist. Ma hanno elezioni e inibizioni; difficile che lo facciano.

Draghi ha solo ricordato all’Europa che l’immigrazione non è solo un problema; può essere parte della soluzione. Peccato che, ancora una volta, il coraggio di guardare in faccia la realtà venga dal Governatore della Bce, e non dalla leadership politica europea.

vivicentro.it/editoriale – lastampa/EUROPA L’anomalia di Super Mario nel silenzio Ue STEFANO STEFANINI

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Lo sciopero perfetto

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Per la serata di lunedì prossimo, a Roma, il sindacato Ugl degli autoferrotranvieri ha apparecchiato uno sciopero di quattro ore dei mezzi pubblici, dalle 20,30 alle 0,30. Si può immaginare che la decisione stia provocando tra gli utenti una certa indispettita curiosità, dal momento che proprio lunedì sera, a partire dalle 21, l’Italia giocherà contro il Belgio la prima difficile partita dei suoi Europei. Il candidato sindaco Giachetti ha sottolineato la «straordinaria coincidenza» tra i due avvenimenti, quasi a volere insinuare il sospetto che gli scioperanti abbiano per una volta anteposto meschini calcoli di bottega alle sacrosante esigenze dei cittadini. Ma solo un osservatore particolarmente malevolo potrebbe mettere in dubbio che i sindacalisti utilizzeranno il tempo dello sciopero per riunirsi in una sala orfana di televisori a dibattere animatamente i problemi della loro categoria, non meno gravi di quelli che angustiano il c.t. azzurro.

Va semmai lodata la sensibilità di chi, per non gravare sul sistema nervoso della popolazione già piuttosto scosso, ha programmato lo sciopero in un orario in cui i mezzi pubblici sarebbero stati comunque vuoti. Così invece il tifoso potrà agevolmente recarsi a casa di amici con l’autobus delle otto, gustarsi con calma anche le interviste e i commenti del dopo-match, le moviole e i movioloni, per poi uscire in strada verso l’una di notte a sciopero finito, confidando che qualche sindacalista dell’Atac reduce dalla partita – pardon, dalla riunione – si degni di tirarlo su.

vivicentro.it/opinione –  lastampa/Lo sciopero perfetto MASSIMO GRAMELLINI

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A Tagadà svendita voti a Stabia? Di sicuro di interviste, onestà e faccia tosta (VIDEO)

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Grazie a La7, ad un “signore” anonimo e alla trasmissione Tagadà condotta da Tiziana Panella, all’anagrafe Emerenziana Panella nata a Napoli il 24 aprile 1968, Castellammare di Stabia è stata servita ieri in pasto ai telespettatori, suscitando così la morbosità ed i facili commenti dei tanti “caporali” (come diceva Totò) che albergano nell’animo di molte, troppe persone tra le quali, al primo posto, mettiamo il “signore” anonimo di cui all’intervista che qui vi riportiamo in un breve estratto testuale estratto dal video che vi alleghiamo, a seguire, come documentazione:

 “Ho dovuto scattare una fotografia con il mio voto assegnato a chi di dovere” – dice il “signore” anonimo.

Fuori dal seggio ho fatto vedere la foto e mi hanno dato 50 euro. Mi hanno detto che se portavo a votare anche altra gente avrei guadagnato 20 euro a persona, 30 euro superato un certo numero. Ne ho portate 50-60-70 e ho guadagnato 1500-2000 euro” (ndr – notare la grande “precisione” sul venduto e sull’incassato, cosa che ci dà da pensare sul tutto dal momento che, in azioni di compravendita, la cosa più naturale è la conoscenza esatta del quanto si vende e del quanto si incassa mentre qui si evince un’approssimazione quantomeno strana).

La sua filosofia la riassume così:

“A me un voto più o meno non mi cambia nulla, c’ho guadagnato, che me ne frega”.

E racconta un vero e proprio mercato del voto:

“peggio di quello ortofrutticolo”.

A volte gli elettori – spiega – vengono pagati con i buoni pasto: un blocchetto basta per comprare i voti di un’intera famiglia.

VIDEO da ascoltare con attenzione:

Dopo aver preso visione del video da Tagadà che ci auguriamo abbiate – anche voi – visionato ed ascoltato con attenzione, vi esterniamo una domanda che immediatamente ci è venuta in mente:

Questo eccellentissimo stabiese (lo è davvero?) è ancora a piede libero? E’ stato già attenzionato dalla magistratura e, per lei, dai carabinieri o polizia o anche finanza (diciamo, tanto per dire, per mancata fatturazione o mancato scontrino) o vigile urbano od anche, perché nò, denunciato dallo stesso intervistatore in qualità di cittadino venuto a conoscenza di un crimine o ha pensato solo a montare uno scoop sulla scia della vox populi dalle alpi a Lampedusa? 

Al momento non ci è dato saperlo come non ci è dato sapere se quanto denunciato dal “signore” anonimo sia pura e completa verità. Per contro, l’unica verità assodata ed incontrovertibile è che il “signore” anonimo ha confessato due SUOI reati:

  • il primo di aver lui stesso fatto vendita del suo voto;
  • il secondo di aver fatto compravendita di voti d’altri

Ciò assodato, annotiamo che se ne ricavano altri due:

  • istigazione a delinquere
  • associazione a delinquere, vista la gran quantità di persone a lui associatesi per perpetrare il reato di compravendita di voti

QUESTO è il quadro completo di un fatto comunque increscioso (vero o non vero che sia) sul quale confidiamo che ci sia la dovuta attenzione e il dovuto accertamento della verità con conseguente condanna di chi reato ha commesso perché, comunque lo si voglia rigirare,  almeno un reato c’è commesso da:

  • il “signore” anonimo intervistato e quanti, se veritiero, a lui si sono associati a delinquere;
  • chi ha, al caso, “confezionato” una intervista ad hoc per cavalcare una vox populi

ATTENDIAMO, unitamente ai tantissimi stabiesi onesti, sviluppi, chiarimenti ed anche condanne perché è ora che venga posta fine all’italico andazzo per il quale (quasi) tutto finisca nel nulla o a “taralluzzi e vino”.

Intanto speriamo che la Città reagisca veramente a questo stato di cose e a questa mentalità di menefreghismo, come anche di rassegnazione, che la gente di malaffare – in maschera come con il colletto bianco –  sta radicando in città e che si comprenda, finalmente, che non è vero che la politica nulla può fare per i cittadini. Quella che definiamo, genericamente politica è, di fatto, il consiglio di amministrazione delle varie città e dei vari comuni dei quali gestisce il capitale sia esso sotto forma di competenze monetarie statali che sotto forma di “ricchezze” territoriali. Vista così NON dovrebbe essere difficile cominciare ad assumere, al posto del menefreghismo dettato anche da ignoranza, la mentalità del PADRONE – in concomitanza con gli altri concittadini – della propria Città e pertanto, datori di lavoro di chi è delegato ad amministrare i NOSTRI BENI.

NOSTRI DIPENDENTI quindi e come tali, pertanto, come accade in ogni Azienda dove c’è “padrone” e “dipendente”, sono loro che si devono rivolgere a noi con rispetto e chiedere la nostra benevolenza ed appoggio e non il contrario.

Questa è la realtà da comprendere. Ovviamente, come si suol dire, “la mela non cade mai troppo lontano dall’albero” per cui, se la parte sana si astiene dal valersi del proprio diritto di scelta e, per di più, per il resto gira la testa davanti a chiare azioni camorristiche e delinquenziale, è chiaro che poi il controllo dell’amministrazione è più facile che vada a delle mele marce prodotte dall’unico albero fruttifero che si è lasciato crescere: quello della camorra e della delinquenza in genere.

Per fortuna, se vero è quanto emerge dal video, c’è ancora la data del 19 a disposizione dei cittadini onesti. Una data che possiamo segnare come data importante che mette a disposizione la possibilità di superare l’esame di maturità civica e cittadina che, a quanto sembra, è stato bucato al primo turno.

COME fare? Anzitutto andando a votare e poi, se proprio si volesse far uso del cellulare per fotografare o filmare, lo si faccia pure, ma FUORI dai seggi e per documentare azioni poco chiare che ci dovesse toccare di notare oppure (è vero, potrebbe anche essere pericoloso) usarlo per quello che è, un telefono, il che vuol dire che basterà ricordarsi pochi, semplici e brevi numeri da comporre: 112 (carabinieri), 113 (polizia), 117 (guardia di finanza) ed allertare, anche in forma anonima, le forze dell’ordine.

Accadrà? Ci sarà questa rinascita e magari, il 19 e giorni seguenti, si parlerà nuovamente di Castellammare ma, per notizie (o video) di azioni dettate da spirito civico e rettitudine morale? Non resta che attendere e sperare. La maggioranza è pulita, che si svegli e faccia pulizia anche negli angoli.

fonte: news e video dalla trasmissione de La7 Tagadà

PARIGI Al via gli europei, 51 partite in un mese

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Parigi  Con la gara inaugurale tra Francia e Romania di venerdì 10 giugno, prende il via l’Europeo di Francia. Se lo contenderanno 24 squadre divise in 6 gironi con 51 gare totali in 10 città: 36 valide per la fase a gironi, 8 per gli degli ottavi di finale, 4 per i quarti, 2 per le semifinali e la finale in programma il 10 luglio a Saint Denis. Tanti i big presenti in particolare Cristiano Ronaldo, Zlatan Ibrahimovic, Paul Pogba, Andres Iniesta, Thomas Muller e il nostro Gianluigi Buffon, ma tanti giovani cercheranno di sfruttare questa vetrina per mettersi ancora maggiormente in mostra. Tra questi su tutti Alvaro Morata.

Conte avverte, “giocheranno tutti”

Montpellier – Dopo il primo allenamento azzurro a Montpellier, Antonio Conte ha fatto il punto sull’inizio della spedizione francese, con il primo allenamento con partitella in cui sono andati a segno Zaza e Immobile. “Non devo fare scelte particolari, contro il Belgio sarà titolare chi starà meglio secondo il mio occhio”, ha spiegato il ct, “non ho la sfera di cristallo, ma penso che durante il torneo giocheranno tutti. L’attacco fatica? Noi pensiamo a creare chance in avanti, è già importante. Poi, certo, bisogna buttarla dentro. E serve anche un pizzico di fortuna”.

“Quello che c’e’ all’esterno deve riguardarci veramente poco”, ha avvertito il ct,  “noi dobbiamo essere concentrati su quello che stiamo facendo da due settimane; pensare a lavorare e migliorare sui nostri principi, sulla nostra idea, su quello che vogliamo fare”, ha precisato il futuro allenatore del Chelsea. “Dall’esterno possono arrivare elementi positivi e negativi che possono intaccare la nostra serenita’”, ha osservato il ct azzurro. “Noi dobbiamo rimanere concentrati, onesti con noi stessi ed ottenere il massimo con il nostro lavoro, senza pensare se al di fuori cresce l’entusiasmo o le critiche. Dobbiamo rimanere a testa bassa e pedalare, senza pensare chi c’e’ al nostro fianco ma piuttosto chi c’e’ davanti, cercando di acchiapparlo”. 

All’inaugurazione di Casa Azzurri al Parc des Expositions, c’erano anche il sindaco di Montpelier, Philippe Saurel, e l’ambasciatore italiano Giandomenico Magliano, oltre al presidente Figc Carlo Tavecchio e ai vertici federali. Conte ha rimarcato la sobrietà della struttura scelta, pur senza fare paragoni con il mega-resort di Mangaratiba, in Brasile, scelto dal suo predecessore Cesare Prandelli per il mondiale 2014. “Abbiamo scelto una cittadina tranquilla, con un aeroporto vicino al centro e tanti italiani tra gli abitanti”, ha spiegato il ct, “volevamo sentirci dentro l’Europeo e allenarci in un centro sportivo adatto alle nostre esigenze, in un albergo normale”. 

Sul caldo e sui 27 gradi di Montpellier, Conte ha osservato che gli azzurri dovranno adattarsi “in fretta”: “E poi testa bassa e pedalare, senza pensare a nient’altro, per colmare la distanza tra noi e le nazionali che ci stanno davanti.

L’Italia è inserita nel girone E con Belgio, Irlanda e Svezia con la squadra di Wilmots che parte da favorita, anche in virtù della classifica del ranking Fifa. Nainggolan, Mertens, De Bruyne, Hazard, Fellaini, Lukaku sono tutti giocatori di valori contro i quali gli azzurri si scontreranno all’esordio lunedì 13. La Svezia può contare sulla forza di Zlatan Ibrahimovic, circondato dai conosciuti Ekdal, Granqvist e dal palermitano Hiljemark. L’Irlanda e’ una buona squadra: quasi tutti giocano in Inghilterra, ma in posizioni di secondo piano.

Dall’erba alla volpe, la Babele degli slang del calcio

Con gli europei di calcio al via è tempo di “togliere le ragnatele” o “mangiare l’erba”: nessuno strano rito, si tratta semplicemente di espressioni calcistiche francesi e tedesche che riecheggeranno nel Vecchio Continente. Dalla “volpe nella scatola” a “prendere un pollo”, ecco le piu’ belle frasi idiomatiche sul pallone nelle varie lingue europee,dal glossario messo a punto da Babbel.

Gras fressen (tedesco): mangiare l’erba

Lo fa una squadra che sta facendo una fatica tremenda per aggiudicarsi la vittoria e non sta giocando particolarmente bene. I giocatori ci stanno mettendo cosi’ tanto impegno che manca solo che si mettano a mangiare l’erba del campo!

Fox in the box (inglese): volpe nella scatola

“La volpe nella scatola” è quel calciatore infallibile nell’area di rigore, quello dai tiri potenti e senza pieta’. La “volpe” tipica è un giocatore agile e veloce, sempre pronto ad approfittare di tutte le occasioni di gol che gli si mettono davanti.

Dar un bano (spagnolo): far fare il bagno a qualcuno

Il soggetto dell’azione è una a squadra dominante sull’altra, quella che arriva sempre prima su tutte le azioni e che non lascia agli avversari neanche il tempo di pensare

Nettoyer le toiles d’araignees (francese): togliere le ragnatele

L’espressione indica un tiro cosi’ potente che quasi sfonda la rete della porta e non da’ scampo al portiere. – S?dzia kalosz! (polacco): arbitro stivale!Questo modo di dire è un insulto tipico nei confronti dell’arbitro

Zlatanera (svedese): fare una “zlatanata”

Zlatan Ibrahimovic non è solo un bravissimo giocatore ma anche una fonte di nuove voci del dizionario! In diversi Paesi europei i fan di questo calciatore hanno inventato dei verbi (“zlataner” in francese e “zlatanieren” in tedesco) per indicare una giocata streiptosa. La Svezia, poi, è andata oltre e dal 2012 il verbo “zlatanera”, che indica l’azione di “dominazione” di un avversario è entrata nella lingua comune.

Levar um frango (portoghese): prendere un pollo

In Brasile, i portieri che commettono errori clamorosi vengono ‘premiati’ metaforicamente con un pollo.

Tiro telefonato (italiano)

L’espressione comune in Italia (ma ne esiste una versione simile anche negli Stati Uniti) indica un tiro prevedibile.

La Francia, la Germania e la Spagna sono le squadre da battere. Tutti hanno grandi campioni e forse la più in salute è la squadra transalpina che conta su grandi assi che giocano quasi tutti all’estero fra cui Pogba e Evra della Juventus. Nel girone dei padroni di casa (A), la “rivelazione” Albania di Gianni De Biasi in cui militano i “nostri” Berisha, Hysaj, Mamushaj. La Romania e’ data in crescita, con il ct Iordanescu che può contare su Tatarusanu e Chiriches, anche se il vero avversario dei francesi potrebbe essere la Svizzera, guidata dall’ex laziale Vladimir Petkovic. Lichtsteiner, Dzemaili, Behrami, Shaqiri che ben si conoscono e Xhaka da poco acquistato dall’Arsenal, sono le figure piu’ importanti. Nel girone B (Galles, Inghilterra, Russia, Slovacchia), favorita e’ la squadra di Roy Hodgson, ma anche la Slovacchia di Hamsik si fara’ valere. Il milanista Kucka e il difensore Skrtel garantiscono un buon rendimento. L’Inghilterra puo’ contare, oltre che sul veterano Rooney, sulla rivelazione del Leicester Vardy e sul goleador Kane. Il Galles, da parte sua, avra’ dalla sua Gareth Bale, contornato da ottimi giocatori come Ramsey e Allen. Anche la Russia e’ un punto interrogativo. Nel girone C (Germania, Irlanda del Nord, Polonia, Ucraina), ovviamente favoriti sono i tedeschi, che hanno perso il romanista Rudiger proprio in questa vigilia, ma possono contare su una rosa di valore mondiale con Neuer, Kroos, Muller, Khedira (Juve) e il redivivo Gomez (ex Fiorentina). La Polonia di Adam Navalka puo’ arrivare seconda con i gol di Robert Lewandowski (30 gol nella Bundesliga). Il portiere della Roma Szczesny, il granata Glik, il viola Baszczykowski sono gli altri elementi di spicco. L’Ucraina resta un’incognita, mentre l’Irlanda del Nord, al primo Europeo, sembra destinata al ruolo di cenerentola.

I bookmaker vedono la Francia, l’Italia si gioca a 17

E’ la Francia, Paese ospitante, la grande favorita per gli europei di calcio con l’Italia vista solo come una possibile sorpresa e pagata fino a 20 volte la posta. Dando un’occhiata alle quote dei bookmaker italiani e stranieri, il trionfo dei galletti paga mediamente quattro volte la puntata, davanti alla Germania e alla Spagna, che pagano tra cinque e sei volte la posta. I tedeschi campioni del mondo hanno perso terreno rispetto a qualche mese fa a causa dei tanti infortuni agli attaccanti. Piu’ staccata l’Inghilterra, quotata mediamente a 10 e che viene vista come la possibile sorpresa tra le 24 partecipanti, nonostante il lungo digiuno di successi internazionali. A 11 e’ dato il Belgio che lunedi’ sara’ il primo avversario dell’Italia. E gli azzurri? La quota oscilla tra 15 e 20 e la buona amichevole di Verona con la Finlandia non ha spostato molto. La sorpresissima in stile Leicester potrebbe essere l’Albania: un successo della nazionale del ct Gianni De Biasi, e’ quotato ad almeno 350 ed arriva fino a 500 volte la posta per chi crede nei miracoli. Piu’ o meno in linea l’Irlanda del nord, l’altro vero “underdog” del torneo. Per il capocannononiere il favorito e’ Cristiano Ronaldo, che paga otto volte la posta, seguito dal bomber tedesco Thomas Muller(dato a 9), da quello belga Antoine Griemann (dato a 11) e poi da Olivier Giroud, Harry Kane e Robert Lewandowski tutti a 16 e Alvaro Morata a 20. Interessante la quota di Arkadiusz Milik, attaccante dell’Ajax e partner di Lewandowski nell’attacco della Polonia: e’ dato a 125.

Nel girone D (Croazia, Rep. Ceca, Spagna, Turchia) sembrano gli spagnoli destinati a dominare. Del Bosque presenta un gruppo di assi affermati: Casillas, Pique’, Ramos, Busquets, Iniesta, Fabregas, Koke e lo juventino Morata. Dietro di loro, Croazia e Turchia si disputeranno presumibilmente il secondo posto. I croati sono una squadra ben collaudata con campioni del calibro di Srna, Modric, Kovacic, Brozovic, Rakitic, Perisic e Mandzukic. (AGI)

La Turchia di Terim potra’ invece contare sui vari Turan, Ozyakup, Calhanoglu e sul portiere Babacan. Da non sottovalutare la Repubblica Ceca del veterano Cech, che oltre ad una buona difesa puo’ anche contare su Necid e Rosicky. Nel Girone F (Austria, Ungheria, Portogallo e Islanda) facile dire che sara’ il Portogallo di Cristiano Ronaldo a dominare, anche perche’ oltre al centravanti del Real Madrid puo’ contare anche su Pepe, Ricardo Carvalho, Coentrao e Tiago. Da non sottovalutare l’Austria che con lo svizzero Koller alla guida, ha dominato nelle qualificazioni. L’Islanda e’ stata una delle rivelazioni dei girone di qualificazioni e ha in Sigurdsson il giocatore di spicco. L’Ungheria, infine, non ha molte possibilita’.

vivicentro.it/sport/cronaca  –  (agi)/Al via gli europei, 51 partite in un mese

Trapani – Pescara 1 – 1: il Pescara torna in serie A dopo 3 stagioni

                                                                                           Trapani – Pescara 1 – 1: Delfino in serie A dopo 3 stagioni

Dopo 3 stagioni, il Pescara torna nella massima divisione. 1 – 1 lo score del Provinciale di Erice, che sommato con il 2 – 0 dell’andata, decreta promossa in serie A la squadra abruzzese, al termine di una stagione dove la squadra di Massimo Oddo ha ampiamente meritato tale risultato. Non è riuscita la remuntada al Trapani, che vede sfumare il sogno della sua prima storica promozione nella massima divisione. La festa del popolo biancazzurro può cominciare.

Trapani – Pescara è l’ultima sfida del campionato cadetto. Si tratta del return match per decretare la terza formazione che farà compagnia in serie A, alle già promosse Crotone e Cagliari. All’andata il Pescara si Oddo si impose con il risultato di 2 -0: ecco che gli abruzzesi potranno permettersi anche il lusso di perdere con il minimo scarto, approdando lo stesso nella massima divisione.

Il Trapani di Cosmi, per tentare la remuntada promozione, si affida al suo collaudato modulo 3 – 5 – 2: Petkovic e Citro sono le due “bocche di fuoco” del team siciliano. Risponde il Pescara con il suo classico 4 – 3 – 2 – 1: la coppia Caprari – Benali agisce alle spalle del bomber da 30 reti, Gianluca Lapadula, da noi ribattezzato, simpaticamente, Lapacadabra per le sue magie in campo. In un Provinciale di Erice gremito in ordine di posto, con una nutrita rappresentanza di tifosi arrivati in aereo da Pescara, arbitra Maresca di Napoli. In città, inoltre, sono state allestiti diversi maxi schermi per seguire l’evento: un’intera città si appresta a vivere la festa promozione, ma occhio al Trapani, che farà di tutto per guastarla.

Al  5’ piazzato di Caprari, con Nicolas che blocca. Sul rovesciamento di fronte, perfetta verticalizzazione di Nizzetto per Citro, che infila Fiorillo tra le – immotivate – proteste del Delfino. La posizione dell’attaccante siciliana, infatti, è assolutamente regolare. Al 9’ slalom di Caprari, che impegna con un tiro in area Nicolas.

Al 20’ cross dalla destra di Fazio, con Fiorillo che respinge con qualche difficoltà: libera la sua difesa. Al 23’ doppia chance per il Trapani, prima con Coranado e poi con Nizzetto, ma la difesa abruzzese si salva. Al 28’ Petkovic mette al centro in area per Citro, il cui tiro viene deviato in corner. Pescara in difficoltà, con il Trapani che attacca a testa bassa.

Al 35’ perfetto cross di Pasquato per Lapadula, che a tu per tu con Nicolas, si fa respingere il tiro. Il portiere ex Lanciano si ripete dopo un 1’ su Caprari. Assolutamente decisivo il portiere brasiliano in questa fase. Al 39’ cross di Caprari per Lapadula, la cui conclusione in area viene deviata con un gomito in corner. Protesti abruzzesi che chiedevano il penalty.

Al 42’ calcio di punizione di Petkovic, con la palla che finisce di poco fuori. Sul finire di parziale, cross di Pasquato in area, che sfila sul fondo. Il primo tempo termina con il Trapani in vantaggio per 1 -0: risultato che qualifica ancora il Pescara, ma che lascia il discorso promozione ampiamente aperto.

L’inizio di secondo tempo è caratterizzato da ritmi piutto blandi, ma al 57’ Verre vede Nicolas fuori dai pali, e trova uno shot dai 30 metri che vale la rete del pari. Pescara sempre più vicino alla promozione. Al 65’ Scognamiglio atterra Lapadula lanciato a rete: calcio di punizione e rosso per il calciatore siciliano. Trapani in dieci. La gara da queto punto in poi si fa piuttosto bruttina, nervosa e spezzettata.

Al 79’ shot dalla distanza di Pasquato, con la palla che esce fuori di un soffio. All’85’ Benali smarca con un colpo di tacco Caprari, che da posizione defilata impegna Nicolas. La formazione di Oddo controlla agevolmente il risultato e la festa biancazzurra può cominciare.

Miccoli: “Sarebbe stato un onore giocare nella stessa squadra dove ha giocato Maradona”

A Radio Kiss Kiss, nel corso della trasmissione Radio Gol, è intervenuto Fabrizio Miccoli, ex attaccante tra le altre del Palermo. Ecco quanto evidenziato:
“Rimpiango di non aver mai giocato nel Napoli, per me che amo Maradona sarebbe stata un’ emozione unica indossare la maglia azzurra.
Higuain? Ha fatto una stagione straordinaria ma deve ringraziare tutto il gruppo e soprattutto Sarri che è riuscito a rigenerarlo dopo alcune prove non proprio esaltanti. Dopo il rigore fallito contro la Lazio che ha negato agli azzurri la qualificazione in Champions non tutte le piazze lo avrebbero aspettato, questo non dovrebbe dimenticarselo”.