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Herrera, il problema è il Porto. Lui affascinato da Napoli

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Sarebbe affascinato Herrera da Napoli, dalla possibilità di giocare con Higuain, Hamsik: avrebbe accettato la proposta azzurra, ma non basta. Il Porto spara alto e chiede 25 milioni di euro, ADL è fermo a 15. Bisogna attendere, anche se, come riporta il Corriere dello Sport, sul centrocampista si starebbe facendo forte il Liverpool, che già ha soffiato al Napoli Zielinski.

Ascolta l’ oroscopo del giorno di Paolo Fox: mercoledì 15 giugno

L’ oroscopo giorno per giorno

Ogni giorno Paolo Fox racconta, con il suo oroscopo in TV (Fatti vostri) e su Lattemiele, cosa le stelle hanno in serbo per noi, come andrà il lavoro, la salute, l’amore…

Questo il suo oroscopo per oggi, tratto da Lattemiele:

ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI

 

CHI E’ PAOLO FOX:

Paolo Fox (Roma, 5 febbraio 1961) è un astrologo, pubblicista e personaggio televisivo italiano.

Biografia
Fin dagli anni novanta si occupa di astrologia nei mass media, proponendo il suo oroscopo nelle trasmissioni televisive della RAI e anche in radio, su LatteMiele e Radio Deejay; le sue prime apparizioni televisive sono state nelle trasmissioni di Rai 1 Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

E’ iniziato a diventare noto al grande pubblico a partire dal 1997 quando ha iniziato la collaborazione con il network Lattemiele dove conduce uno spazio dedicato all’oroscopo giornaliero alle ore 7.40 e 19.40.

Il lunedì mattina il mago dell’oroscopo è presente anche su Radio Deejay. Per quanto riguarda il mondo della televisione, è apparso per le prime volte nei programmi televisivi Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

Ha partecipato come ospite a tantissimi altri programmi tv: Festa di classe, Speciali di fine anno, Tutto Benessere, Furore, Uno Mattina, Speciale Grande Fratello, Piazza Grande, Aspettando cominciamo bene e tanti altri. Dal 2002 è una delle colonne portanti del programma tv di Raidue, I Fatti Vostri, dove legge il suo oroscopo. Negli ultimi anni risulta essere uno dei personaggi maschili più cliccati dell’anno sul web!

Annualmente cura per la RAI la serata dedicata alle previsioni astrologiche per il nuovo anno, trasmessa a fine dicembre.

È attivo anche sulla carta stampata, curando l’oroscopo per diversi settimanali

Nel 2014 ha interpretato sé stesso nel film di Natale Ma tu di che segno 6?.

Per quanto riguarda la sua vita privata non si sa praticamente nulla. E’ sposato? E’ fidanzato? Dove va in vacanza? Lui non ha mai rilasciato dichiarazioni o commenti sulla sua vita sentimentale anche perché grazie agli astri vuole indovinare quella del suo numeroso pubblico che non l’abbandona mai!

Kums, Giuntoli lavora per il belga: alla fine potrebbe spuntarla lui

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Se alla fine l’affare Zielinski dovesse saltare, il Napoli punterebbe tutto sul centrocampista del Genk Sven Kums, classe 88, che tanto piace a Giuntoli. Il ds azzurro si sarebbe limitato a qualche chiacchierata con il giocatore, senza intavolare una vera e propria trattativa col club belga. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, però, potrebbero esserci sorprese: alla fine Kums potrebbe arrivare al Napoli. Attenzione, però, ad eventuali inserimenti di club spagnoli.

Bottura e il calcio, l’ Italia che sa sorprendere

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Bottura e il calcio, l’ Italia che sa sorprenderePer fortuna qualche mattina ci svegliamo e scopriamo un’Italia che funziona. La nazionale di calcio più a corto di talento e buoni pronostici degli ultimi 50 anni ha battuto il Belgio, che al contrario di talenti e buoni pronostici non ne aveva mai avuti tanti. L’Osteria Francescana di Modena ha vinto il World’s Fifty Best Restaurants, ed è la prima volta che un ristorante italiano viene dichiarato il migliore al mondo in questa specie di Oscar della buona tavola. Ora, come si tengano insieme le due notizie, a parte l’orgoglio patrio che sanno suscitare, sarebbe piuttosto misterioso se il ct azzurro, Antonio Conte, e lo chef dell’osteria, Massimo Bottura, non avessero usato la medesima parola: «Squadra».

E la medesima raccomandazione: «Continuiamo a guardare avanti». Il primo: «Siamo una squadra, tra i ventitré ragazzi si è creata una giusta alchimia, però c’è da restare con i piedi per terra. Testa bassa e pedalare, solo in questo modo possiamo andare avanti e meritarci quanto di più possibile». Il secondo (ai suoi prima di partire per New York, dov’era ancora un semplice finalista): «Mi raccomando, qualsiasi cosa succeda, tenete alto il morale perché per noi la cosa più importante è la squadra: bisogna sempre lavorare allo stesso modo, che sei primo o che sei decimo». L’importanza della squadra, viene prima la squadra, quello che conta è la squadra eccetera sono frasi col suono del luogo comune almeno fin quando si realizza che la squadra non c’è, e dunque nemmeno la prospettiva.

Di una cosa siamo infatti sicuri: nello spogliatoio dei nostri calciatori e nella cucina dell’Osteria la minoranza del Pd non c’è. Dove la minoranza del Pd non è una citazione contingente ma un luogo dell’anima. Ha avuto una sua specie di minoranza del Pd anche Silvio Berlusconi, l’ultima sua minoranza del Pd è stato Gianfranco Fini, e ha avuto una truppa di minoranze del Pd il povero Romano Prodi; qualcuno ricorda l’intransigenza dell’ormai leggendario Franco Turigliatto, comunista laterale e marginale ma decisivo nella legislatura 2006-08? Probabilmente anche fra i ventitré convocati per l’Europeo c’è qualcuno che preferirebbe un altro modulo tattico o un ruolo di titolare che non ha, e fra i collaboratori di Bottura ci sarà chi pensa a un menu diverso, e lavora perché le sue idee si impongano, ma nessuno si sognerebbe, nemmeno con tutta la buona fede del mondo, di mettersi di traverso. Né si sono sentiti giocatori rimasti a casa sostenere di essere vittima di macchinazioni del Bilderberg o chef fuori classifica dichiarare Bottura uno spacciatore di surgelati. Invece i contendenti politici, di destra e di sinistra, danno l’impressione di vivere per abbattere il nemico, e non per correggere gli errori dell’antagonista. Tutto è buono, attribuire al governo ambizioni totalitarie, a Virginia Raggi deviazioni su Casapound, a Stefano Parisi l’uso del Main Kampf per concupire l’elettorato nazista (ma esiste?). È diventata un’abitudine collettiva: si battezza mafia capitale un’inchiesta su Roma senza curarsi dell’effetto che fa, si fa scandalo di un avviso di garanzia e si nascondono le assoluzioni, graduatorie sulla corruzione percepita vengono spacciate per studi scientifici e ogni tornata elettorale è vissuta come una Normandia, l’ultima spiaggia della libertà. Non siamo una grande squadra.

Però ogni tanto piombano su di noi notizie eccentriche. Una nazionale sfavorita lotta e ce la fa. Un ristorante di Modena è il migliore del pianeta. Un documentario su Lampedusa, «Fuocoammare», si prende l’Orso d’oro a Berlino. E centinaia e centinaia di aziende, ogni giorno, ovunque, ci regalano un po’ di fama e un po’ di amor proprio, e poi tutto finisce lì.

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vivicentro.it/opinione –  lastanpa / Bottura e il calcio, l’Italia che sa sorprendere MATTIA FELTRI

Il Monaco spara alto: quanto cosa Fabinho! Il Napoli si ferma a 12 mln, ma…

Si continua a lavorare per Fabinho del Monaco: secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, dopo il rifiuto della prima offerta da 12 milioni di euro, sarebbe sceso in campo De Laurentiis in prima persona. Il Napoli sarebbe disposto a mettere sul piatto sempre la stessa cifra di 12 milioni di euro, più, come contropartita tecnica, Zuniga, che non rientra nei piani di Sarri. Il Monaco comunque l’avrebbe sparata grossa: per arrivare al terzino destro brasiliano servirebbero 20 milioni di euro. Bisognerà trovare un accordo per avvicinare le parti.

Ancelotti vuole Koulibaly! Un motivo spinge il difensore al Bayern Monaco

Secondo quanto riporta la Bild, il Bayern Monaco sarebbe fortissimo su Kalidou Koulibaly. Ancelotti, infatti, avrebbe espressamente richiesto alla società un difensore, nonostante l’arrivo di Hummels dal Dortmund, per 35 milioni di euro. Per i colleghi tedeschi, il franco-senegalese sarebbe attratto dalla possibilità di trasferirsi in Germania, anche per cogliere l’opportunità di giocare da terzino e non solo da centrale, dato il ritiro di Lahm nel 2018. I bavaresi valutano Koulibaly 20 milioni di euro; troppo pochi per Aurelio De Laurentiis, che avrebbe rifiutato già i 30 provenienti da Londra, sponda Chelsea.

Il nuovo Yaya Touré viene dall’Atalanta, piace al Napoli

Secondo quanto riportato dall’edizione napoletana della Repubblica, il Napoli sarebbe forte sul nuovo Yaya Touré. Si tratta di Franck Kessié, centrocampista classe 96 di proprietà dell’Atalanta, ma in prestito al Cesena, con cui ha disputato in serie B 34 presenze, siglando 4 gol. Nasce da difensore, ma può giocare a centrocampo: Giuntoli lo starebbe valutando già da un po’.

5 acquisti per un Napoli top: Herrera, Fabinho e non solo

Si faranno 5 acquisti: due a centrocampo, un terzino, un vice-Callejon e una prima punta. Ma senza fretta. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, Herrara resterebbe il primo obiettivo per il Napoli, tanto da arrivare a spendere, per accaparrarselo, una cifra vicina ai 25 milioni di euro. Si prova ancora per Zielinksi: c’è l’accordo con l’Udinese, anche se il centrocampista non sarebbe convinto di un trasferimento in Campania. Il Polacco aspetta il Liverpool, che, intanto, ha venduto Teixeira al Porto. Piace Tolisso del Lione, ma costa tanto; piace Fabinho del Monaco, valutato dal Napoli 12-13 milioni di euro. In alternativa, ci sarebbe Kums, 28enne centrocampista del Genk.

Ladapula, una settimana per decidere se accettare Napoli o trasferirsi altrove

Una settimana di riflessione per Lapadula: accettare il Napoli o virare altrove? Secondo quanto riporta la Repubblica, l’attaccante non vorrebbe fare panchina, ma giocare quanti più minuti possibili in serie A. Il Napoli aspetta, ma spera di chiudere al più presto possibile: non è ancora un out out, ma l’italo-peruviano dovrà decidere in meno di sette giorni. Sarri gli avrebbe dato garanzie tecniche sufficienti: l’anno prossimo si lavorerà anche con il 4-3-2-1, che favorirebbe Lapaudula, attratto dalla possibilità di giocare in coppia con Higuain.

EURO 2016 CLASSIFICA AGGIORNATA al termine del primo turno

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EURO 2016 CLASSIFICA AGGIORNATA al 14 giugno dopo il termine della prima serie di partite

GIRONE A

POS LOGO &SQUADRA PG PTI
1 FranciaFrancia 1 3
2 SvizzeraSvizzera 1 3
3 RomaniaRomania 1 0
4 AlbaniaAlbania 1 0

GIRONE B

POS LOGO &SQUADRA PG PTI
1 GallesGalles 1 3
2 InghilterraInghilterra 1 1
3 RussiaRussia 1 1
4 SlovacchiaSlovacchia 1 0

GIRONE C

POS LOGO &SQUADRA PG PTI
1 GermaniaGermania 1 3
2 PoloniaPolonia 1 3
3 Irlanda del NordIrlanda del Nord 1 0
4 UcrainaUcraina 1 0

GIRONE D

POS LOGO &SQUADRA PG PTI
1 CroaziaCroazia 1 3
2 SpagnaSpagna 1 3
3 Repubblica CecaRepubblica Ceca 1 0
4 TurchiaTurchia 1 0

GIRONE E

POS LOGO &SQUADRA PG PTI
1 ItaliaItalia 1 3
2 IrlandaIrlanda 1 1
3 SveziaSvezia 1 1
4 BelgioBelgio 1 0

GIRONE F

POS LOGO &SQUADRA PG PTI
1 UngheriaUngheria 1 3
2 IslandaIslanda 1 1
3 PortogalloPortogallo 1 1
4 AustriaAustria 1 0

 

Euro 2016, Portogallo Islanda 1-1|Delusione lusitana, storica impresa per gli islandesi

Portogallo Islanda 1-1. La favorita delude le aspettative. 
Il tabellino del match

Il Portogallo di Ronaldo delude le aspettative di quanti lo davano per favorito e non va oltre il pareggio contro la Cenerentola del Girone F.

Nel primo tempo, i lusitani partono con un buon possesso palla ma la prima occasione è per l’Islanda al 3′ con Sigurdsson che prova la conclusione dopo un paio di dribbling. Poi la squadra di Lagerbäck non risulta più pervenuta. Al 21′ un colpo di testa di Nani fa tremare la difesa islandese, un miracolo del portiere riesce ad allontanare il pericolo. Spicca Ronaldo nei minuti successivi con due azioni pericolose che però non trovano la conclusione desiderata. Al 31′ il Portogallo sblocca il risultato con un gol di Nani che raccoglie un cross di Gomes dalla destra con cui batte il portiere.

Nella ripresa, al 50′, Bjarnason  riporta il risultato in parità con un tiro al volo di destro, gol storico per la Nazionale islandese alla sua prima partecipazione alla fase finale di un Europeo. Al 71′ Nani sfiora la doppietta ma l’Islanda non abbassa la guardia. Il Portogallo perde via via di brillantezza, Ronaldo all’84’ con uno stacco di testa ha l’occasione d’oro per riconquistare il vantaggio, ma Kristinsson respinge in 2 tempi e gli islandesi tengono testa alla favorita fino alla fine. La gara si conclude con un meritato quanto insperato pareggio per i tenaci islandesi.

Il Portogallo si trova a sorpresa al secondo posto insieme all’Islanda, conduce l’Ungheria, inaspettatamente 1° nel Girone F.

PORTOGALLO (4-3-1-2): Rui Patricio; Vierinha, R. Carvalho, Pepe, Guerreiro; Joao Mario (75’ Quaresma), Danilo Pereira, André Gomes (84’ Èder); Moutinho (71’ Renato Sanches); Nani, Cristiano Ronaldo.

A disp.: Lopes, Eduardo, Bruno Alves, José Fonte, Eder, W. Carvalho, Renato Sanches, Rafa Silva, Eliseu, Quaresma, Cedric, Adrien Silva.

C.t. Fernando Santos

ISLANDA (4-4-2): Halldorsson; Saevarsson, R. Sigurdsson, Arnason, Skulason; Gudmundsson, Gunnarsson, G. Sigurdsson, B. Bjarnason; Sigthorsson (80’ Finnbogason), Bodvarsson.

A disp.: Kristinsson, Jonsson, Hauksson, Hermannsson, Ingason, Finnbogason, Sigurjonsson, E. Bjarnason, Magnusson, Hallfredsson, Traustason, Gudjohnsen.

C.t. Lagerbäck.

MARCATORI: Nani 31’ (P), Bjarnason 50’ (I)

ARBITRO: Cakir, Cuneyt (TURCHIA)

NOTE: Ammoniti Bjarnason (I), Finnbogason (I)

COLLEGATA: https://www.vivicentro.it/sport/cronaca-sportiva/euro-2016-girone-f-portogallo-islanda-formazioni/

di Maria D’Auria

 

 

 

 

 

 

Euro 2016: Girone F- Portogallo Islanda. Formazioni Ufficiali

Portogallo Islanda, ultima sfida del Girone F.

Il Portogallo e l’Islanda scendono in campo al Geoffroy Guichard di St. Etienne per giocare l’ultima sfida del girone.

Cristiano Ronaldo è in campo dal primo minuto mentre Quaresma partirà dalla panchina.

Confermato il 4-4-2 per l’Islanda, con la vecchia conoscenza “italiana” Bjarnason titolare a centrocampo.

Queste le FORMAZIONI UFFICIALI:

PORTOGALLO: Rui Patricio, Pepe, Guerreiro, Carvalho, Ronaldo, Moutinho, Joao Mario, Vieirinha, Danilo, Andre Gomes, Nani.

ISLANDA: Halldorsson; Saevarsson, Arnason, R. Sigurdsson, Skulason; Gudmundsson, G. Sigurdsson, Gunnarsson, Bjarnason; Bodvarsson, Sightorsson

 

Pensioni, uscita anticipata senza penalizzazioni

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Pensioni, Governo presenta piano ai sindacati che prevede prestito di 20 anni mantenendo legge Fornero

Nessuna penalizzazione per le pensione anticipate, ma un prestito con un piano di ammortamento di venti anni, una copertura assicurativa e una detrazione fiscale sulla parte del capitale anticipato per alcuni soggetti più deboli e meritevoli di tutela: è questa la proposta che il governo ha avanzato ai sindacati in un incontro a Palazzo Chigi in cui è stata ribadita la volontà dell’esecutivo di non toccare la riforma Fornero. All’incontro hanno partecipato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo che hanno fatto sapere di voler conoscere come saranno calcolati gli interessi sul prestito. La proposta sarà all’esame dei sindacati in vista del prossimo incontro, il 23 giugno.

Il piano prevede che una banca anticipi l’importo finanziario della pensione netta per gli anni che mancano alla pensione di vecchiaia, somma che poi verrebbe restituita nel tempo. Non ci sarebbe quindi una penalizzazione sull’assegno ma una trattenuta per pagare la rata di ammortamento del prestito di 20 anni con la copertura assicurativa ed una detrazione fiscale sulla parte del capitale anticipato per “soggetti più deboli e meritevoli di tutela”. Il costo sarebbe diverso per chi perde il lavoro prima di raggiungere i requisiti per l’accesso alla pensione e per chi decide di lasciare spontaneamente l’impiego.

Nannincini ha spiegato che l’Inps sarà il ‘front office’ dell’anticipo pensionistico, creando il rapporto con gli enti finanziari che erogheranno l’anticipo netto della pensione ai lavoratori che certificheranno la richiesta di pensionamento anticipato. Il “coinvolgimento degli istituti finanziari, delle banche e delle assicurazioni”, ha spiegato il sottosegretario, servirebbe a rispettare i vincoli di bilancio perchè la flessibilità in uscita dal mercato del lavoro costerebbe dieci miliardi di euro l’anno.

vivicentro.it/economia –  (AGI) /  Pensioni, uscita anticipata senza penalizzazioni

Berlusconi 4 ore a cuore aperto, ” operazione riuscita ”

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E’ durata quattro ore l’operazione a cuore aperto alla quale si e’ sottoposto Silvio Berlusconi per sostituire la valvola aortica. L’intervento “e’ andato come previsto, molto bene, senza complicazioni ed e’ finito nei tempi previsti”, ha certificato il professor Ottavio Alfieri, il primario dell’Unita’ operativa di cardiochirurgia dell’Irccs del San Raffaele che ha guidato l’equipe che ha operato l’ex presidente del Consiglio.

Il leader di Forza Italia e’ stato poi trasferito in terapia intensiva dove vi rimarra’ per 48 ore: “e’ sotto monitoraggio, come tutti i pazienti, ci vuole cautela, attesa, pazienza. Siamo fiduciosi”, ha spiegato il suo medico personale, Alberto Zangrillo, che oltre ad aver partecipato al delicato intervento, al San Raffaele e’ primario dell’Uo di Anestesia e Rianimazione Generale e di Anestesia e Rianimazione Cardio-toraco-vascolare.

“Eravamo sereni prima e siamo ancora piu’ sereni adesso”, ha detto tirando un sospiro di sollievo il fratello Paolo che, lasciando l’ospedale, ha ringraziato i chirurghi per aver “fatto il loro dovere nel modo piu’ professionale possibile”, ma adesso “spetta a mio fratello completare l’opera, pero’ il suo cuore e’ molto forte e molto buono”. “Tutto bene ragazzi, ora posso parlare in modo piu’ sereno”: con queste parole, pronunciate poco dopo le 12, e’ stato Gianni Letta a dare per primo delle informazioni sull’esito dell’operazione. In precedenza, invece, era stato l’amico di una vita, Fedele Confalonieri, a rassenerare tutti: “ragazzi, il Cavaliere e’ forte e superera’ anche questa”, aveva affermato il presidente di Mediaset uscendo dall’ospedale quando era ancora in corso l’operazione.

Un intervento al quale Berlusconi aveva detto di avvicinarsi, oltre che con la “naturale preoccupazione”, con il “conforto” dato “dalle tantissime dimostrazioni di stima, di sostegno e affetto che mi sono pervenute da ogni parte, anche dai cosiddetti avversari politici”. Francesca Pascale ha aspettato le lunghe ore dell’intervento nella suite al sesto piano del Padiglione D dove Berlusconi e’ stato ricoverato lo scorso 7 giugno: da li’ si e’ affacciata al balcone alle 8, subito dopo che il compagno era stato portato nella sala operatorio, con i fotografi che sono riusciti a immortalarla con un fazzoletto in mano nel gesto di asciugarsi delle lacrime cariche di preoccupazione e tensione.

vivicentro.it/cronaca – (AGI) / Berlusconi 4 ore a cuore aperto, ” operazione riuscita ”

Battaglia a Parigi, ‘ Casseurs ‘ in azione, 40 feriti a corteo anti-Jobs Act

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Manifestazione dei sindacati contro la riforma del lavoro, “siamo un milione”. ‘Casseurs’ in azione, 58 i fermati

Parigi  Scontri e violenze dei ‘ Casseurs ‘ al corteo contro il Jobs Act francese: è di 29 agenti e 11 manifestanti feriti e di 58 fermati il bilancio della battaglia divampata a Parigi durante il corteo contro la riforma del mercato del lavoro. I manifestanti, un milione e 300mila secondo la Cgt, meno di 80.000 per la prefettura, sono partiti da Place d’Italiediretti verso Les Invalides. Gli scontri più gravi si sono registrati vicino alla stazione della metro di Duroc, dove 15 agenti sono stati feriti e la polizia ha fatto uso di idranti per respingere i ‘casseurs’, molti dei quali avevano i volti coperti con caschi e passamontagna.

Disrdini anche nella zona di Port Royal, dove la gendarmeria ha risposto con i lacrimogeni e gli idranti a centinaia di facinorosi che lanciavano pietre e altri oggetti. Molte auto sono state incendiate e rovesciate.
Al centro della protesta che da settimane infiamma la Francia c’è la Loi travail, la riforma del mercato del lavoro presentata dalla ministra Myriam El Khomri e ispirata al Jobs act italiano. Alla manifestazioni aderivano anche i sindacati Fo e Solidaires. Più di 600 i pullman arrivati da tutta la Francia.

Manifestazioni si sono svolte anche in numerose altre citta’ francesi. A Tolosa sono scese in piazza 6.000 persone secondo la prefettura e 30.000 secondo i sindacati. A Marsiglia, si sono presentati al Porto Vecchio in 5.000 secondo la polizia e 140.000 secondo le organizzazioni dei lavori. A Rennes i numeri vanno da 1.900 a 5.000 persone, mentre a Lione variano tra 3.800 e 10.000.

vivicentro.it/cronaca –  (AGI)  / Battaglia a Parigi, 40 feriti a corteo anti-Jobs Act

Uccisi due poliziotti a Parigi, il killer si dichiara jihadista e rivendica: “Io dell’Isis”

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Un agente di Polizia e la sua compagna (e collega) sono stati uccisi a Parigi da un jihadista , nel sobborgo di Magnanville.

Il duplice omicidio e’ stato compiuto da un sedicente jihadista militante dello Stato islamico che poi si e’ asserragliato nell’abitazione delle vittime.

Intorno a mezzanotte, dopo il definitivo fallimento delle trattative, le forze speciali hanno lanciato il blitz uccidendo il killer e ritrovando il corpo senza vita della donna, anche lei poliziotta.

Il figlio della coppia invece, un bambino di tre anni, e’ stato tratto in salvo. L’agenzia Amaq, legata all’Is, ha rivendicato la responsabilita’ dell’azione. “Un combattente dello Stato islamico ha assassinato all’arma bianca un uomo del commissariato di polizia di Mureaux e sua moglie vicino a Parigi”, ha scritto Amaq secondo Site, il centro di monitoraggio dei siti jihadisti. L’inchiesta e’ stata affidata all’antiterrorismo. Il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, ha successivamente posto all’incertezza sulle motivazioni che hanno spinto l’assassino. “e’ stato uno spaventoso atto di terrorismo”, ha spiegato dopo una riunione di emergenza del governo. E secondo una fonte giudiziaria citata da Le Monde, l’inchiesta e’ stata affidata all’antiterrorismo per tre motivi fondamentali: l’”obiettivo” (la polizia), il “modus operandi” dell’assalitore e le “parole da lui pronunciate” durante il negoziato con le teste di cuoio.

vivicentro,.t/cronaca (dire) / Uccisi due poliziotti a Parigi, il killer si dichiara jihadista e rivendica: “Io dell’Isis”

Caro estinto ecofriendly, arriva l’urna biodegradabile

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Tante le aziende alla ricerca di accessori sempre più originali e innovativi da proporre sul ‘mercato’ del ”Caro estinto ecofriendly”, un settore che conta su un giro d’affari complessivo di 2.500 milioni di euro l’anno

NAPOLI – Un’urna ecologica biodegradabile al 100 percento. Il caro defunto avrà impatto zero sull’ambiente anche in Campania dove un’impresa di onoranze e trasporti funebri mette a disposizione anche urne che possono essere piantate per farne crescere un albero. La proposta di Gennaro Tammaro è proporre “una sorta di luogo di memoria e simbolo della continuità tra morte e vita“.

Le urne ecologiche sono importate dalla Francia: ne esistono di diverse tipologie e colori. Le soluzioni studiate oltralpe sono in legno o in bambù. Non hanno costo sull’ambiente e si smaltiscono facilmente.“Siamo fieri di essere i primi in Campania, e tra i primi in Italia, a importare questi prodotti”. Così i vertici dell’impresa funebre, che aggiungono: “Ci riteniamo precursori di una necessità incombente: quella della tutela dell’ambiente che deve riguardare tutti in ogni ambito della vita di tutti i giorni. Anche il comparto funebre, oneroso da questo punto di vista, non è esente da questo impegno”. Qualche mese fa, dopo alcuni fatti di cronaca che interessarono il nord Italia, la stessa impresa di onoranze funebri brevettò un sistema per “certificare le cremazioni”. Un’idea semplice ed efficace: dotare la cassa sigillata e destinata al forno di un pezzo di puzzle di un cuore che combaci perfettamente e abbia la stessa matrice del pezzo combaciante, lasciato ai parenti del defunto prima della cremazione.

vivicentro.it/sud/cronaca – (dire) / Caro estinto ecofriendly, arriva l’urna biodegradabile

Unimpresa: sofferenze bancarie lorde a 198 mld (+3%), nette a 84 mld (+2%)

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Tornano a salire le sofferenze bancarie ad aprile: in un anno le rate non pagate dei finanziamenti sono cresciute di 6,7 miliardi di euro arrivando a 198 miliardi (+2%): a pesare è soprattutto il peso delle sofferenze delle imprese, salite di 4 miliardi a 140,7 miliardi (+3%), mentre quelle relative alle famiglie ammontano a 37 miliardi e sono cresciute di quasi 2 miliardi. Le sofferenze lorde valgono 198 miliardi, mentre quelle nette sono cresciute di 1,6 miliardi (+2 miliardi) a quasi 84 miliardi. Questi i dati principali del rapporto mensile sul credito realizzato dal Centro studi di Unimpresa, secondo il quale i prestiti al settore privato sono complessivamente saliti di quasi 5 miliardi (+0,34%), dai 1.405 miliardi di aprile 2015 ai 1.409 miliardi di aprile 2016: a spingere la ripresina dei finanziamenti bancari è il credito al consumo, cresciuto di quasi 22 miliardi (+35%), e il ramo mutui casa, aumentato di oltre 4 miliardi (+1%); per le imprese, invece, si è registrata una diminuzione delle erogazioni di quasi 16 miliardi (-2%), da 806 miliardi a 790 miliardi, causata dalla discesa dei prestiti a breve di 16 miliardi e di quelli di lungo periodo di 15 miliardi, mentre i finanziamenti di medio periodo sono saliti di 15 miliardi.

Secondo lo studio dell’associazione, basato su dati della Banca d’Italia, complessivamente lo stock dei finanziamenti al settore privato è lievemente cresciuto da aprile 2015 ad aprile 2016 di 4,8 miliardi (+0,34%): il totale dei prestiti è salito da 1.405,08 miliardi a 1.409,8 miliardi. Un risultato legato all’aumento delle erogazioni alle famiglie sostenute da una dinamica in forte accelerazione del credito al consumo, comparto salito di 21,8 miliardi in un anno da 60,9 miliardi a 82,7 miliardi (+35,91%): si tratta dei prestiti erogati per una finalità specifica, in particolare per l’acquisto di automobili, elettrodomestici, televisori, tablet, smartphone, computer, arredamento per la casa e viaggi. Lieve crescita anche per i mutui di 4,5 miliardi da 357,9 miliardi a 362,5 miliardi (+1,28%), mentre si registra un calo di 5,6 miliardi per i prestiti personali scesi da 179,5 miliardi a 173,9 miliardi (-3,15%). Complessivamente i finanziamenti alle famiglie sono saliti di 20,8 miliardi da 598,4 miliardi a 619,2 miliardi (+3,48%). Resta in generale negativo il quadro per le imprese che hanno visto calare i finanziamenti di 15,9 miliardi da 806,6 miliardi a 790,6 miliardi (-1,98%). Le aziende nell’ultimo anno hanno assistito alla riduzione dei finanziamenti di quasi tutti i tipi di durata. Sono calati i prestiti a breve termine (fino a 1 anno) per 16,06 miliardi (-5,43%) da 296,03 miliardi a 279,9 miliardi e quelli di lungo periodo (oltre 5 anni) di 15,5 miliardi (-4,13%) da 376,05 miliardi a 360,5 miliardi, mentre quelli di medio periodo (fino a 5 anni), in controtendenza, sono cresciuti di 15,6 miliardi (+11,61%) da 134,5 miliardi a 150,2 miliardi.

Parallelamente c’è la questione delle rate dei finanziamenti non rimborsati: in totale le sofferenze sono passate dai 191,6 miliardi di aprile 2015 ai 198,3 miliardi di aprile 2016 (+3,52%) in aumento di 6,7 miliardi; a gennaio scorso le sofferenze ammontavano a 202,05 miliardi. Nel dettaglio, la quota di crediti deteriorati che fa capo alle imprese è salita da 136,3 miliardi a 140,7 (+3,21%) in aumento di 4,3 miliardi. La fetta relativa alle famiglie è cresciuta da 35,5 miliardi a 37,4 miliardi (+5,16%) in salita di 1,8 miliardi. Per le imprese familiari c’è stato un aumento di 416 milioni da 15,5 miliardi a 15,9 miliardi (+2,67%). Le “altre” sofferenze (Pa, onlus, assicurazioni, fondi pensione) sono passate invece da 4,07 a 4,1 miliardi (+2,95%) con 120 milioni in più. Le sofferenze nette sono passate da 82,2 miliardi di aprile 2015 a 83,9 miliardi di aprile 2016 in aumento di 1,6 miliardi (+2,04%). Ad aprile 2015 le sofferenze corrispondevano al 13,64% dei prestiti bancari (1.405,8 miliardi), percentuale salita al 14,07% ad aprile scorso, quando i finanziamenti degli istituti erano passati a 1.409,8 miliardi. Rispetto alla fine del 2010 le sofferenze sono più che raddoppiate: in poco più di cinque anni, da dicembre 2010 ad aprile 2016, sono salite da 77,8 miliardi a 198,3 miliardi in salita di quasi 120 miliardi. A fine 2011 erano a 107,1 miliardi; alla fine del 2012 a 124,9 miliardi.

vivicentro.it/economia –  Unimpresa: sofferenze bancarie lorde a 198 mld (+3%), nette a 84 mld (+2%)

 

Mediaset – Sorpasso della Juventus sul Napoli per Lapadula

Niccolò Ceccarini, giornalista di Premium Sport ed esperto di calciomercato, ha riportato importanti aggiornamenti su Gianluca Lapadula nel corso della trasmissione Sport Mediaset:
“Ci risulta che la Juventus ha sorpassato il Napoli per l’ acquisto di  Lapadula. Il Napoli aveva presentato un’ offerta importante di 12 milioni ed era pronto anche ad acquistare Caprari. La Juventus, in questo momento, garantirebbe la possibilità di lasciare l’ attaccante in prestito al Pescara o al Sassuolo, in più lascerebbe in prestito al Pescara sia Caprari che Mandragora. Sarebbe più vantaggioso sia per la società abruzzese sia per lo stesso Lapadula che avrebbe più possibilità di giocare. Nulla però è definitivo e il Napoli resta sempre alla finestra”.

De Canio: “Zielinski? Vuole il Liverpool ma fossi i lui ci ripenserei a rifiutare il Napoli”

Gigi De Canio, ex allenatore dell’ Udinese, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:
“E’ chiaro che la pista Liverpool affascina maggiormente Zielinski soprattutto se si considera la storia del club inglese. Se devo esprimere il mio parere posso dire che commette un errore a rifiutare una squadra in crescita come il Napoli.
Herrera? E’ il nome giusto per il centrocampo, dotato di grande esperienza a livello internazionale. Sarebbe un’ alternativa importante, e proprio di questo ha bisogno il Napoli: sostituti sullo stesso livello dei titolari”.