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Widmer-Napoli, serve soltanto l’ufficialità

I dettagli

Il primo “gioiello” che l’Udinese sta per cedere è Silvan Widmer. Ne sono praticamente certi a Napoli, dove Il Mattino ha dato notizia di un accordo ormai trovato tra le parti, con l’assenso (determinante) del giocatore, ben disposto ad accettare la nuova destinazione dopo tre stagioni a Udine, di cui l’ultima finita in crescendo, ma non abbastanza per convincere il selezionatore della Svizzera Petkovic, che escludendo l’esterno destro dalla lista dei rossocrociati per Euro 2016, ha di fatto anticipato le vacanze a Widmer. Ma ci sono anche i dettagli, con 7 milioni “cash” all’Udinese, e la promessa di inserire nel pacchetto Mirko Valdifiori, l’esperto e talentuoso volante da inserire davanti alla difesa nella nuova Udinese di Iachini.

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Higuain a Dimaro per la fine del ritiro

I dettagli

Il 20 luglio Gonzalo Higuain tornerà in Trentino, a Dimaro. Secondo Il Mattino, dopo la finale di coppa America partirà per le vacanze. Il contratto prevede 21 giorni di riposo: lo scorso anno l’ultimo atto della Coppa America si celebrò il 4 luglio e il 26 Gonzalo era in ritiro a Dimaro. La data orientativa, quindi, è il 20 luglio.

 

Napoli-Fabinho, c’è ottimismo: il Monaco ha già trovato il sostituito

Continua a lavorare Giuntoli, nonostante i tanti rifiuti che complicano i piani della società: secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, ci sarebbe ottimismo per Fabinho, esterno difensivo, ma dotato di importanti qualità offensive. Il ragazzo di proprietà del Monaco potrebbe arrivare al Napoli, anche perché il club del principato avrebbe individuato già il sostituito: si tratta di Sibide, difensore del Lille. Eventualmente, se saltasse Fabinho, il Napoli punterebbe su Widmer dell’Udinese.

Padre, madre e figlia: una maturità per tre

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Siamo la famiglia Di Canito, abitiamo a Piossasco in due camere e cucina e ieri abbiamo sostenuto l’esame di maturità Padre, madre e figlia. Tre in un colpo solo. Chissà se era mai successo. Di sicuro è successo a noi.

Ci presentiamo. Carmine ha 52 anni, viene dalla provincia di Foggia e fa l’operaio al centro ricerche della Fiat. Arrivando da una famiglia povera ha dovuto mettersi presto a lavorare e gli è rimasto un conto aperto con la cultura. Gli piace capire, parlare, essere all’altezza della situazione. La moglie Cinzia, di sei anni più giovane, è cresciuta a Messina e ha fatto l’operaia alla Merloni, prima che la spingessero in cassa integrazione. Tre anni fa. È stato allora che Carmine se n’è uscito con quel discorso strano: «Adesso avrai più tempo libero: puoi passarlo a piangerti addosso oppure a prenderti un diploma che potrebbe aiutarti a trovare un lavoro migliore». La moglie ha detto soltanto: «Ma sei pazzo?». E lui, serissimo: «Sì. Talmente pazzo che non ti lascerò sola. Se ti iscrivi alle scuole serali, le farò con te».

E così noi, la famiglia Di Canito, ci siamo iscritti alla Polis per ottenere il diploma in economia aziendale. A lezione tutte le sere dalle cinque alle nove, che quando andava bene si cenava alle dieci con il mal di testa, ma senza smettere mai di parlare di quello che avevamo imparato. Marika guardava i genitori con aria di superiorità e però di tenerezza. Li incoraggiava. Marika è la primogenita. Frequenta un istituto a indirizzo socio sanitario. Accanto a lei Miriana, la più piccola. Crediamo fossero orgogliose di papà Carmine e mamma Cinzia. Crediamo lo siano ancora.

All’inizio l’abbiamo preso come uno scherzo. Ma poi il gioco si è fatto serio. Quattro persone in tre stanze che cercano di studiare senza darsi troppo fastidio. Impossibile, anche perché, per arrotondare, Carmine e Marika nei weekend cantano ai matrimoni. Durante la settimana devono allenare la voce e non è facile concentrarsi sui libri mentre ti strimpellano Biagio Antonacci negli orecchi. Per non parlare di Cinzia, che aveva il vizio di mettersi in un angolo del tinello a ripetere gli appunti delle lezioni a voce alta. Ci disturbavamo a vicenda e invece, senza rendercene conto, ci tenevamo compagnia.

Gli amici non risparmiavano i pregiudizi e gli sfottò. «Ma chi te lo fa fare?», dicevano a Carmine. E lui: «Il piacere di saperne di più. E poi lo faccio per aiutare Cinzia a cogliere la sua occasione». Noi Di Canito siamo una squadra. Di più, una famiglia. All’inizio Cinzia era bravissima, specie in matematica, mentre Carmine sbuffava dietro ai numeri come se fossero geroglifici. Ma dal secondo anno ha rimontato. A scuola si era creata un’atmosfera calda. Professori disponibili e compagni di classe affettuosi come la nostra coetanea Monica Tarasco. Abbiamo fatto pochissime assenze, anche se eravamo stanchi e per qualcuno ridicoli. Ma cosa c’è di ridicolo nell’avere voglia di imparare?

Ogni giorno pensavamo di lasciare perdere. A Cinzia non entrava in testa la storia. Carmine non digeriva il francese. E avrebbe barattato con il peggiore degli incubi quel quarto d’ora passato alla lavagna col gessetto in mano per risolvere un problema di matematica. A casa avevamo l’impressione che Marika ci guardasse dall’alto. Come se dicesse: la mia maturità è più bella della vostra. Ma l’altra sera. L’altra sera era la notte prima degli esami e Carmine e sua figlia hanno cantato la canzone di Venditti. Mamma Cinzia li ha ascoltati, agitatissima. Allora Marika ha smesso di cantare e le ha dato una quantità insolita e impressionante di baci, mentre Carmine l’ha presa tra le braccia e le ha detto la frase che ogni maschio dovrebbe imparare a memoria: «Non ti preoccupare, ce la facciamo».

Ce la facciamo un corno, ha pensato Cinzia girandosi nel letto senza riuscire a prendere sonno. Avremo studiato sì e no un quarto del programma. Poi ha guardato il marito che dormiva sereno al suo fianco e ha pensato: ma sì, ce la faremo. Marika, lei ha riposato benissimo. Ieri mattina a colazione ha detto «in bocca al lupo» ai genitori, ha preso lo zaino ed è andata incontro al suo destino. Carmine e Cinzia incontro al loro, con una bottiglia d’acqua e due panini. Che effetto sedersi tra tanti ragazzi che avrebbero potuto essere Marika. Cinzia cercava Carmine con gli occhi e lui le faceva dei segni per rassicurarla, ma li avevano messi in banchi troppo lontani.

Carmine ha scelto il tema su Marte, Cinzia il rapporto padre-figli nel Novecento. Intanto in un’altra scuola Marika scriveva del suffragio universale alle donne, citando le vittorie di Raggi e Appendino. Ma più che del suo esame, era preoccupata di quello dei genitori. A dire il vero anche i genitori erano più preoccupati del loro esame che di quello della figlia. Ma mentre tutti noi Di Canito sudavamo chini su un foglio, ciascuno per conto suo, non potevamo fare a meno di pensare che il tema più bello lo stavamo scrivendo insieme. E che quel tema eravamo noi.

vivicentro.it/opinione –  lastampa / Padre, madre e figlia: una maturità per tre MASSIMO GRAMELLINI

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Meunier rifuta Napoli: è il terzo “no” dopo Zielisnki e Vrsaljko

Arriva un terzo rifiuto per il Napoli: dopo Zielinski e Vrsaljko, anche Thomas Meunier, classe 1991, terzino destro belga di proprietà del Brugge, come rivela la Gazzetta dello Sport, ha detto “no” al club azzurro. I motivi che hanno spinto il ragazzo lontano da Napoli sono due: la voglia di giocare in Premier o in Bundesliga e i 6 milioni di clausola rescissoria che hanno fatto aumentare le concorrenza su di lui.

Ischia,un gruppo di napoletani è interessato alla società,ma…

Avv. Emanuele Di Meglio
Avv. Emanuele Di Meglio

Lo scrivente Avv. Emanuele Di Meglio nella qualità di incaricato della Ischia Isolaverde srl rende noto che nella mattinata odierna si è tenuto un incontro con un gruppo di imprenditori napoletani interessati a rilevare per intero la società Ischia Isolaverde srl. Nell’incontro tenutosi presso lo studio dello scrivente legale il rappresentante del gruppo interessato a rilevare l’Ischia Isolaverde srl ha prospettato il proprio progetto con la domanda di ripescaggio in Lega Pro. Lo scrivente procuratore ha rappresentato che condizione imprescindibile per il subentro societario è la permanenza della squadra sull’isola di Ischia, condizione accettata dall’interlocutore incaricato. Il gruppo subentrante ha garantito la fideiussione e l’organizzazione di tutto quanto occorrente per la stagione a venire. La richiesta inoltrata dal gruppo subentrante è condizionata alla richiesta di aiuto da parte dell’isola di Ischia della partecipazione alla domanda di iscrizione in Lega Pro.Diversamente il gruppo subentrante è comunque disponibile ad intraprendere la partecipazione alla Serie D.

F.to Avv. Emanuele Di Meglio

Dal Portogallo sono sicuri: Herrera-Napoli è fatta, ma in Italia…

Dal Porto davano per fatto l’affare Napoli-Herrera, ma la Gazzetta dello Sport odierna spiega come in realtà vi sia ancora una distanza tra il club azzurro e il lusitano relativo ai bonus. Alle stesse cifre, eventualmente, De Laurentiis mollerebbe il ragazzo e virerebbe su Tolisso del Lione, classe 94.

De Laurentiis si è stancato di aspettare Lapadula

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive sull’affare Lapadula-Napoli: “Contatti, telefonate e ieri il giallo di un incontro a tre tra De Laurentiis, Sebastiani e Alessandro Moggi che, a quanto pare, non è mai andato in scena. Tutti i protagonisti, come accade sempre quando la trattativa è in via di definizione, hanno tenuto rigorosamente i telefonini spenti e la bocca chiusa. L’intento era evidente: non fare trapelare nulla in quanto la decisione da parte di Lapadula deve ancora arrivare (e pare che il calciatore abbia espresso il suo gradimento per il progetto tattico del Genoa di Juric) e quindi non è ancora il caso di parlare di mega affare tra Napoli e Pescara. Comunque, ci si è confrontati in maniera frenetica perché ogni tassello doveva andare a posto visto che la trattativa è complessa e riguarda Caprari, Zampano (entrambi resteranno in Abruzzo) e il giovane Del Sole della Primavera pescarese. Dunque, è stata definita la base economica dell’operazione (circa 12 milioni complessivi al Pescara: 9 per Lapadula, 3 per Caprari più una opzione per Zampano). Ieri si è lavorato per smussare gli angoli e trovare la definitiva quadratura del cerchio. L’offerta del Napoli è stata accettata in toto dal Pescara: l’affare è chiuso ma questo non vuol dire che Sebastiani «spingerà» Lapadula in azzurro perché ha l’accordo pure con il Genoa. De Laurentiis, dal canto suo, si è stancato di aspettare e pretende una risposta entro domani al massimo”.

Euro 2016 Tabellone e note sugli Ottavi di finale

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La prima partita degli ottavi degli Europei di Calcio 2016 si giocherà sabato 25 giugno e sarà Svizzera vs Polonia. Le due squadre scenderanno in campo (Stade Guichard, St-Etienne) alle ore 15 seguite poi, alle 18, dal GallesIrlanda del Nord e alle 21: Croazia vs Portogallo

QUESTO il calendario completo delle prime tre gare dei Quarti di Finale:

Euro 2016 Ottavi di finale Gara 1-3-2Sabato 25 giugno
Gara 1: Svizzera vs Polonia (ore 15.00, Stade Guichard, St-Etienne)
Gara 3: GallesIrlanda del Nord (18.00, Parc des princes, Parigi)
Gara 2: Croazia vs Portogallo (ore 21.00, Stade Bollaert-Delelis, Lens)

NOTE:

  • La Svizzera ha chiuso il suo Girone di qualificazione con 5 punti e quindi al secondo posto grazie al pareggio con la Francia
  • La Polonia ha chiuso anch’essa il suo Girone di qualificazione ponendosi al secondo posto pur avendo vinte due partite ma avendo pareggiato con la Germania e pertanto pagano la differenza reti proprio nei confronti della stessa Germania
  • Il Galles , con 7 punti, ha vinto a sorpresa il suo girone eliminando anche la Russia che è stata una delle grandi delusioni di questo inizio di Euro 2016.
  • L’Irlanda del Nord raggiunge una qualificazione storica visto che mai prima d’ora era approdata alla fase finale dell’Europeo.
  • La Croazia viene dalla strepitosa vittoria con la Spagna e si è quindi ritrovata al primo posto del suo girone
  • Il Portogallo passa come terzo, superato proprio da Sigurdsson e compagni. Non un gran biglietto da visita per presentarsi al grande ballo degli ottavi, ma tant’è.

Domenica 26 giugno
Gara 7: Francia vs Irlanda (15.00, Parc Ol, Lione)
Gara 5: Germania vs Slovacchia (18.00, Stade Pierre Mauroy, Lille)
Gara 4: Ungheria vs Belgio (ore 21.00, Stadium Municipal, Tolosa)

NOTE:

  • La Francia è passata agli ottavi già con l’incontro vinto con l’Albania nella seconda giornata del Gruppo A. In totale ha 7 punti (stop con la Svizzera)
  • Irlanda
  • La Germania è passata con 7 punti (stop con la Polonia). Non la migliore Germania quindi ma sufficiente per passare agli ottavi
  • Slovacchia
  • Ungheria
  • Belgio

Lunedì 27 giugno
Gara 6: Italia – Spagna (18.00,Stade de France, St-Deni)
Gara 8: Inghilterra vs Islanda (21.00, Allianz Riviera, Nizza)

NOTE:

  • L’Italia è a punteggio pieno e dopo la partita di questa sera si saprà quello finale. Nonostante ciò si sa già che si batterà contro una delle favorite alla vittoria finale ovvero la Spagna
  • La Spagna è passata con 6 punti, dal Girone B. Sconfitta dalla Croazia (2-1) è – con la Russia addirittura fuori dai giochi – una delle grosse delusioni di Euro 2016 (per ora)
  • L’Inghilterra è passata con 5 punti e proviene dal Girone B delle eliminatorie.
  • l’Islanda

Ottavi di finale EURO 2016 (orari Italiani)

Sabato 25 giugno
Gara 1: Svizzera vs Polonia (ore 15.00, Stade Guichard, St-Etienne)
Gara 2: GallesIrlanda del Nord (18.00, Parc des princes, Parigi)
Gara 3: Croazia vs Portogallo (ore 21.00, Stade Bollaert-Delelis, Lens)

Domenica 26 giugno
Gara 4: Francia vs Irlanda (15.00, Parc Ol, Lione)
Gara 5: Germania vs Slovacchia (18.00, Stade Pierre Mauroy, Lille)
Gara 6: Ungheria vs Belgio (ore 21.00, Stadium Municipal, Tolosa)

Lunedì 27 giugno
Gara 7: Italia – Spagna (18.00,Stade de France, St-Deni)
Gara 8: Inghilterra vs Islanda (21.00, Allianz Riviera, Nizza)

Euro 2016, l’Italia perde 1 a 0 contro l’Irlanda

LILLA (FRANCIA) – L’Italia, con 9 su 11 cambi rispetto all’ultima vittoria contro la Svezia, gioca la sua terza partita dei gironi di qualificazione con la certezza già del primo posto acquisito. Solo Barzagli e Bonucci con Ogbonna al posto di Chielini in difesa. In porta Sirigu mentre a centrocampo giocano Bernardeschi e Darmian.  Sturaro e Florenzi sono le mezze ali con Thiago Motta in regia. In attacco Immobile e Zaza.

Su un terreno in pessime condizioni inizia il primo tempo con L’Italia che batte subito due calci d’angolo ma subito è l’Irlanda a essere molto aggressiva. Infatti l’atteggiamento degli uomini di O’Neill, mette subito sotto pressione gli Azzurri. Al 21’Murphy conclude in porta da cross di Brady appena fuori l’area piccola, ma il suo tiro è centrale e Sirigu alza sopra la traversa. L’Italia, sempre contratta, non riesce a creare gioco ed è sempre in difficoltà sul pressing degli irlandesi. Solo al 43′ trova la porta con Immobile su passaggio di De Sciglio che taglia il campo sulla trequarti e con un passaggio rasoterra, passa a Immobile che tira di destro sul primo palo sfiorando il gol. Primo tempo tutto di marca irlandese.

Il secondo tempo sembra che l’Italia voglia più giocare a calcio, al 53′ Zaza con un gran tiro a giro la mette di poco sopra la traversa. Al 60′ primo cambio, per l’Italia, entra Darmian esce Bernardeschi.  Al 62′ Hendrick non trova la porta tirando largo sul secondo palo, mentre al 65′ è sempre l’Irlanda a tirare in porta con Duffy che non trova la porta. Al 70′ per l’Eire entra McGeady esce Murphy.

Al 74′ entra Insigne ed esce Immobile e subito il napoletano al 76′, dopo una sua tipica azione,  tira a giro rasoterra alla sinistra del portiere irlandese colpendo la base del palo.

Altro cambio all’80’, entra El Shaarawy al posto di De Sciglio. Negli ultimi minuti, grazie a Insigne che salta l’uomo e accelera le azioni d’attacco, l’Italia sembra continuare a insistere e a spindìgere di più. Ma all’84’ da cross dalla destra di Hoolahan, Brady trova di testa centralmente la palla della rete, sorprendendo la difesa e il portiere dell’Italia.

L’Irlanda vince con merito la gara e si qualifica agli ottavi quale migliore terza. Per l’Italia, forse già con la testa alla Spagna,  poche occasioni e solo un palo di Insigne.

Ai microfoni della RAI Conte ha dichiarato: ”Partita molto tosta, ho avuto le risposte da tutti, peccato averla persa. Cerchiamo di recuperare energie. Insigne è entrato qualdo si è allargata un pò la difesa.”

MIGLIORI I CAMPO: Brady ed Hendrick per l’irlanda, per l’Italia Barzagli.

FORMAZIONI:

ITALIA (3-5-2): 12 Sirigu (G), 2 De Sciglio, 5 Ogbonna, 7 Zaza, 8 Florenzi, 10 Thiago Motta, 11 Immobile, 14 Sturaro, 15 Barzagli, 19 Bonucci (C).

IRLANDA (4-3-1-2): 23 Randolph (G), 2 Coleman (C), 5 Keogh, 8 McCarthy, 9 Long, 11 McClean, 12 Duffy, 13 Hendrick, 17 Ward, 19 Brady, 21 Murphy.

Crisi: Unimpresa, riserve degli italiani +90 mld in un anno

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Sono cresciute di oltre 90 miliardi di euro le riserve degli italiani negli ultimi 12 mesi. Da aprile 2015 ad aprile 2016 il totale dei depositi di famiglie, aziende, assicurazioni e banche è salito di quasi il 7% passando da 1.342 miliardi a 1.432 miliardi. Le famiglie non spendono e hanno lasciato in banca 33 miliardi in un anno (+3%), le imprese non investono e i loro fondi sono cresciuti di 28 miliardi (+13%), le banche non concedono prestiti e la loro liquidità è aumentata di 20 miliardi (+13%). Questi i dati principali di un’analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo cui le riserve delle assicurazioni sono salite di 1 miliardo (+4%), quelle delle imprese familiari di 5 miliardi (+11%), quelle delle onlus di 1,7 miliardi (+7%). A frenare consumi, investimenti e credito sono rispettivamente la paura di nuove tasse, l’assenza di certezze sul futuro, i parametri sui bilanci rigidi.

Secondo lo studio di Unimpresa, basato su dati della Banca d’Italia, il totale dei depositi è passato dai 1.342,7 miliardi di aprile 2015 ai 1.432,9 miliardi di aprile 2016 con un incremento di 90,1 miliardi (+6,71%). I salvadanai delle famiglie sono cresciuti da 887,9 miliardi a 921,1 miliardi con una crescita di 33,1 miliardi (+3,73%); i conti delle imprese familiari sono saliti da 47,4 miliardi a 52,5 miliardi in salita di 5,1 miliardi (+10,89%); i depositi delle organizzazioni non lucrative (onlus) sono aumentati da 23,7 miliardi a 25,4 miliardi in crescita di 1,7 miliardi (+7,23%); i fondi delle aziende sono cresciuti da 209,3 miliardi a 237,7 miliardi in aumento di 28,3 miliardi (+13,52%); i conti di assicurazioni e fondi pensione sono passati da 21,1 miliardi a 22,1 miliardi in crescita di 1 miliardo (+4,77%); le riserve delle banche sono passate da 153,1 miliardi a 173,9 miliardi in salita di 20,7 miliardi (+13,56%).

“I dati mostrano che le disponibilità finanziarie delle aziende e delle famiglie italiane sono congelate. Se i cittadini accumulano per paura di nuove tasse, le imprese non investono perché non hanno fiducia nel futuro. Discorso a parte va fatto per le banche che bloccano il credito perché da un lato i criteri sui parametri di bilancio sono troppo rigidi e dall’altro mancano progetti importanti da finanziare” commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.

vivicentro.it/economia –  Crisi: Unimpresa, riserve degli italiani +90 mld in un anno

Benevento – Pallotta, il Presidente della storica promozione in B, si dimette

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Nonostante i grossi investimenti fatti da Oreste Vigorito nei precedenti anni mai si era riusciti a raggiungere la Serie B. Con Pallotta il sogno, lungo 87 anni, si era avverato ma, a quanto sembra, per volontà dei tifosi che di fatto lo hanno sfiduciato, si è giunti a porre la parola fine al rapporto societario e sembra vicino proprio il ritorno di Vigorito che aveva abbandonato un anno fa ma che è ritenuto, dai tifosi, il vero artefice della promozione. A quanto sembra anche il tecnico Gaetano Auteri la pensa così e si prepara a tornare in panchina

Questa la nota diffusa dallo stesso Pallotta:

«La storica promozione del Benevento Calcio in serie B dovrà essere ricordata anche perché l’attuale dirigenza e l’intera compagine societaria è stata capace di far convergere tutte le forze verso un unico obiettivo: il bene sportivo del Benevento Calcio che prescinde dalla mia figura di Presidente (svolta a titolo assolutamente gratuito) e, pertanto, a questo punto, venuto meno il rapporto di fiducia con la Città e con la tifoseria, che sembrano aver dimenticato i nostri sforzi per raggiungere lo storico risultato dopo 87 anni di attesa, rimetto il mio mandato anche al fine di evitare il perdurare di speculazioni mediatiche che  ledono l’immagine e la credibilità della società Benevento Calcio Srl con il preciso intento di condizionare –  in modo negativo –  il normale espletamento dell’iscrizione al prossimo Campionato. Ringrazio tutto lo staff del Benevento Calcio e coloro che hanno creduto in me. Auguro a tutti buona fortuna calcistica».

 

EURO 2016: Ungheria Portogallo 3-3|I lusitani rincorrono l’Ungheria e strappano un terzo posto

UNGHERIA PORTOGALLO 3-3.
I lusitani rincorrono l’Ungheria sul filo del pareggio e strappano il terzo posto in classifica

Si conclude l’ultima gara del girone F disputata tra Ungheria Portogallo, giocata fino all’ultimo respiro. I magiari, per niente dimessi di fronte alla squadra di Ronaldo, fanno capire subito le proprie intenzioni imponendosi fin dal primo minuto e conquistando il vantaggio con Gera al 19’.

Allo scadere del primo tempo, Nani agguanta il pareggio riaprendo la gara.

Nella ripresa è ancora l’Ungheria a portarsi in vantaggio: al 47’ Dzsudzsák trasforma in gol un calcio di punizione con un gran sinistro centrale.  Immediata la reazione dei lusitani che al 50’ riacciuffano in corsa il pareggio con un gol di Ronaldo che, su assist di Joao Mario, piazza in rete nell’angolino in basso a sinistra.

La gara è viva ed avvincente e l’Ungheria dimostra di essere un buona squadra che non abbassa mai la guardia. Infatti dopo solo 5 minuti è ancora la squadra di Storck a travolgere il Portogallo con un sinistro del “solito” Dzsudzsák che da fuori area, su calcio da fermo, incornicia la sua personale doppietta collocando la palla sotto la traversa.

Ma il Portogallo non ci sta a subire la rischiosa sconfitta e al 62’ è l’infallibile Ronaldo che ristabilisce l’equilibrio con un colpo testa sopraggiunto su assist di Quaresma e realizza la sua doppietta della gara

La gara si conclude dunque con il terzo pareggio per il Portogallo che si qualifica terza nel girone con l’Ungheria sul podio ed accede agli ottavi dove, sabato, affronterà la Croazia

FORMAZIONI

UNGHERIA (4-3-3): Király, Lang, Juhász, Guzmics, Korhut, Pintér, Elek, Lovrencsics, Gera, Dzsudzsák, Szalai

Allenatore: Storck

PORTOGALLO (4-4-2): Rui Patricio, Vieirinha, Pepe, Ricardo, Eliseu; William, João Moutinho, André Gomes, Joao Mário; Nani e Ronaldo.

Allenatore: Santos

MARCATORI: Gera (U), Nani (P), Dzsudzsák (U), Ronaldo (P), Dzsudzsák (P) Ronaldo (P)

 

Euro2016, Islanda-Austria 2-1: i ragazzi di Lagerbäck nella storia!

Terza giornata del girone F, campionati Europei, clamoroso allo Stade de France: l’Islanda supera l’Austria e si qualifica agli ottavi di finale. Gli uomini di Lagerbäck portano a casa la vittoria grazie al gol, all’ultimo secondo, di Traustason. In rete anche Bödvarsson(I) e Schöpf(A). Al turno successivo ci saranno anche Ungheria e Portogallo, passate rispettivamente come prima e miglior terza.

Islanda (4-4-2 ): Halldórsson; Sævarsson, Árnason, Sigurðsson R., Skúlason; Guðmundsson (87′ Ingason), Gunnarsson, Sigurðsson G., Bjarnason B.; Böðvarsson (71′ Bjarnason), Sigþórsson (80′ Traustason). A disp.: Jónsson, Kristinsson, Hauksson, Hermannsson, Ingason, Bjarnason E., Magnússon, Traustason, Sigurjónsson, Hallfreðsson, Guðjohnsen, Finnbogason. All.: Lagerbäck.

Austria (4-2-3-1): Almer; Dragović, Prödl (46′ Schöpf), Hinteregger, Fuchs; Ilsanker (46′ Janko), Baumgartlinger; Klein, Alaba, Arnautović; Sabitzer (78′ Jantscher). A disp.: Lindner, Suttner, Jantscher, Hinterseer, Schöpf, Wimmer, Harnik, Junuzović, Janko, Okotie. All.: Koller.

Arbitro: Szymon Marciniak (Polonia).
Marcatori: Bödvarsson(I) e Schöpf(A), Traustason(I)
Note-Ammoniti: Sigthórsson(I), Skúlason(I), Halldórsson(I), Janko(A)

Con questa vittoria l’Islanda accede agli ottavi e sfiderà l’Inghilterra lunedì a Nizza

Ischia, l’Avv. Senese replica ai tifosi isolani

SENESE Avvocato

Giancarlo Senese, titolare dello “Studio Senese”,  a seguito della lettura del comunicato diramato nella giornata di ieri a firma  dei “I tifosi dell’Ischia”,  per la parte riferita alla struttura che rappresento, colgo l’occasione  per chiarire alcuni argomenti tecnici e comportamentali verificatisi in questi anni in cui la documentazione contabile è stata presso i Ns. locali.
Preliminarmente, proprio in riferimento al predetto comunicato, è opportuno specificare che non può essere il mio studio a rilasciare una “certificazione pubblica” della situazione creditoria e debitoria della SS Ischia Isolaverde srl, poiché vi sono organi della società, legalmente riconosciuti e preposti a tanto. In ogni caso, in considerazione del fatto che allo scrivente è a cuore la situazione dell’Ischia Calcio, posso tranquillamente riferire che la documentazione contabile affidata al professionista, Avv. Emanuele Di Meglio, è quella desunta dalle scritture contabili della società, che fanno fede nei confronti dei terzi a pena di responsabilità diretta di chi per legge è preposto a predisporle, oltre all’organo di controllo societario. Al riguardo, sempre per essere propositivo verso la tifoseria dell’Ischia Calcio, faccio presente che, la predetta società ha terminato nella SS 2015-2016 un campionato professionistico di Lega –Pro Unica, sottoponendosi con periodicità trimestrale ad una verifica societaria e contabile da parte degli organi federali proposti al controllo, senza mai ricevere alcun rilievo, fatta eccezione della nota questione riferita al pagamento degli emolumenti di maggio e giugno 2015 (si badi bene sono emolumenti e non versamenti fiscali), versati in ritardo per una parte e debitamente sanzionati dalla FIGC con n. 3 punti di penalizzazione. Sempre a vantaggio della verità, occorre riferire che la società di recente (scorso mese di maggio) è stata oggetto di una verifica fiscale generale da parte della competente Agenzia delle Entrate, senza rilievi per la società stessa.
Tengo a precisare che lo Studio Senese che, in questi anni ha dato la sua collaborazione sempre ed esclusivamente per responsabilità verso la società, facendo analizzare a più di un professionista rappresentante dei diversi soggetti che si sono avvicendati negli anni nella compagine societaria (e non sono stati pochi!), nonché ad altri che, pur avendo visionato la documentazione societaria e contabile non sono poi entrati in società (tuttavia sempre soddisfatti delle risposte e trattamento avuto nella circostanza), senza mai lesinare tempo e collaborazione. Così come ho sempre auspicato negli anni che i professionisti, rappresentanti dei diversi soci che si sono avvicendati, potessero condividere per “spirito di servizio” (come fatto da me e dal mio staff, quest’ultimo pagato per oltre 5 anni a mie spese, documentabili!) un periodo di militanza professionale a favore dell’Ischia Calcio, senza che vi fosse però riscontro.
Sempre il mio studio professionale si rende immediatamente disponibile a far ritirare immediatamente la documentazione contabile presente presso di se, appena mi dovesse essere richiesta da organi societari (vecchi o nuovi che siano) che abbiano valido titolo a questa richiesta. Come anche non sarà mai di ostacolo, anzi ne è diretto promotore, di forze nuove che possano dare immediato rilancio al prossimo progetto sportivo, sempre e solo per il bene dell’Ischia calcio.
Il mio personalissimo desiderio e che il futuro dell’Ischia Calcio si chiarisca immediatamente (anzi con una tempestività assoluta!), affinché non si metta in scena il classico “valzer” delle inesattezze, addossando strumentalmente la colpa a fatti noti ed immediatamente accertabili poiché provati da pertinente documentazione contabile già esistente nelle carte sociali. Condivido, pertanto, il desiderio dei “I Tifosi dell’Ischia” di dare immediato avvio alla soluzione che possa portare il “sereno” nell’ambiente Ischia Calcio, rendendomi, se necessario e se richiesto (come fatto anche per il passato), presente a qualsivoglia riunione da fare sull’isola e/o terraferma indetta per tanto, alla presenza del sindaco d’Ischia o altri soggetti, sempreché siano rispettate le regole di legge e rito professionale.
Un ultimo invito è verso chiunque voglia, sempre per fini meramente strumentali tirare in ballo l’immagine del mio studio professionale, verso il quale non avrò alcuna esitazione ad adire alle necessarie vie legali per tutelare la reputazione di 25 anni di onorata carriera del sottoscritto e dei componenti del mio studio

Dopo la sconfitta Renzi medita di cambiare l’Italicum

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Nel Pd sotto shock per la brutale sconfitta di domenica scorsa la parola d’ordine è “correre ai ripari”. Ma come? Cambiare politica, dicono tutti. Ma cambiare anche il segretario?

Secondo tradizione il Pd è diviso: c’è chi vorrebbe che Renzi si facesse da parte, chi invece gli consiglia di cambiare la squadra dei vicesegretari. Chi, come D’Alema si appresta a votare contro nel referendum istituzionale (confermando così la notizia data la settimana scorsa da Goffredo De Marchis su Repubblica e smentita vigorosamente dallo stesso D’Alema) per dare la spallata finale al segretario.

Lo stesso Renzi appare indeciso e forse frastornato dopo la batosta.

Prima ha detto che non si trattava di un voto contro di lui, ora si è accorto che tutte le forze anti governo si sono unite al ballottaggio. Prima difendeva a spada tratta l’Italicum con il premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione, adesso pare che sia disposto a ripensarci anche perché ha capito che al ballottaggio nelle elezioni politiche i Cinquestelle lo asfalterebbero come hanno fatto a Torino e a Roma.

Torna anche in discussione l’asse portante della politica renziana sul referendum: “se perdo vado a casa”.

Ora spunta un piano B che non contemplerebbe le dimissioni in caso di sconfitta.

A questo punto però si crea una situazione paradossale: il Pd avrebbe interesse a cambiare l’Italicum per non subire un’altra sconfitta (una coalizione e più difficile da battere, anche se non è impossibile), mentre ai Cinquestelle va benissimo l’Italicum con il premio di lista perché li avvantaggerebbe in caso di ballottaggio.

Intanto il Movimento di Grillo è al comando di Torino e Milano. La sindaca Appendino ha confermato la squadra degli assessori che pesca a destra e nella sinistra-sinistra radical chic. Tra i suoi primi atti l’attacco alla magistratura che ha fatto arrestare i No Tav per i disordini in Valsusa di un anno fa.

Domani a Roma la sindaca Raggi incontra il prefetto Tronca per lo scambio delle consegne. La squadra ancora non è al completo, mentre del progetto di far pagare agli enti religiosi le tasse sugli edifici non di culto Raggi non parla più. E dal quotidiano dei vescovi arriva un calorosissimo endorsement.

vivicentro.it/politica –  repubblica / Dopo la sconfitta Renzi medita di cambiare l’Italicum GIANLUCA LUZI

Una sentenza che nessun tribunale potrà ignorare

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Nei fatti è una rivoluzione: l’assenza di una legge ad hoc colmata, con una sentenza, dalle decisioni dei giudici

ROMA Una sentenza che farà giurisprudenza e che d’ora in poi nessun Tribunale per i minorenni potrà ignorare. Una sentenza scritta dalla giudice Melita Cavallo, che oggi la dedica “a tutti quei bambini nati nelle coppie omosessuali a cui finora era stato negato il diritto ad avere due genitori”.

Con il sì pronunciato oggi dalla Corte di Cassazione, che ha confermato il diritto della mamma non biologica ad adottare la figlia della sua compagna, la stepchild adoption (adozione del figlio del partner), stralciata dalla legge sulle unioni civili, diventa di fatto legale anche in Italia. È successo cioè quanto era stato annunciato dai giudici minorili durante la durissima battaglia parlamentare sulla “Cirinnà”: i bambini lasciati privi di diritti dalle nuove norme sulle unioni omosessuali sarebbero stati “protetti” utilizzando l’attuale legge sulle adozioni. In particolare, così come ha fatto la giudice Melita Cavallo, ex presidente del tribunale per i Minori di Roma, utilizzando l’articolo 44 della legge 184, là dove si prevede “l’adozione in casi particolari”. Ossia quando l’interesse del minore è prevalente, non si ritengono più vincolanti i criteri utilizzati solitamente per le adozioni “normali”, ma i bambini possono essere affidati a chi davvero, in quel caso specifico, ne tutela davvero la crescita e la serenità. Che si tratti si single, di coppie di fatto, o come in questo caso,  di una coppia omosessuale.

Il tutto naturalmente dopo una lunga e accurata indagine (così come sempre accade nei percorsi adottivi) che accerti se quella coppia, etero o omo che sia, sia davvero adatta a crescere quella bambina o quel bambino.
Del resto proprio nei giorni più difficili della battaglia in Senato, quando diventava ogni giorno più chiaro che pur di far approvare le unioni civili la stepchild adoption sarebbe stata sacrificata, oltre 700 giuristi avevano firmato un appello “in nome dei bambini”. Annunciando che seppure bocciata dal Parlamento l’adozione del figlio del partner nelle coppie omosessuali, sarebbe stata garantita dai tribunali.

E così sta avvenendo: soltanto a Roma ci sono stati già 15 casi di sentenze favorevoli a famiglie omogenitoriali, alcune già passate in giudicato, altre impugnate, altre ancora già davanti alla Corte di Cassazione. Nei fatti, comunque, una rivoluzione, molto simile a quanto avvenuto con la legge 40 sulla Fecondazione Assistita. In quel caso una pessima legge è stata cancellata dalle sentenze dei tribunali. In questo caso, invece, l’assenza di una legge ad hoc viene colmata utilizzando quanto già previsto nei casi particolari di adozione. Aggiunge Melita Cavallo: “Questi bambini ci sono, esistono, giàvivono con due mamme o due papà. Se quella famiglia è salda e sana, se in quella famiglia il minore cresce sereno, perché dovremmo spezzare questi legami? Quello che conta è il benessere dei bambini, e tutelarlo è il compito primario di noi giudici”.

vivicentro.it/cronaca – repubblica / Una sentenza che nessun tribunale potrà ignorare MARIA NOVELLA DE LUCA

Sky – Summit tra De Laurentiis e Sebastiani: Lapadula e non solo

Summit in corso presso gli studi della Filmauro a Roma tra i presidenti di Pescara e Napoli, Sebastiani e De Laurentiis. Il motivo è sempre Gianluca Lapadula, pare infatti che l’ attaccante capocannoniere della Serie B non sia del tutto convinto della destinazione. De Laurentiis attende una risposta definitiva nei prossimi due giorni. Si discute anche di Caprari e del futuro di Grassi e Dezi, lo riporta Sky Sport.

Cassazione, sì alla stepchild adoption in casi particolari

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CASSAZIONE. Confermata la sentenza della Corte d’Appello di Roma. Una donna aveva chiesto di poter adottare la figlia della convivente. Il sì della Suprema Corte perché “realizza il preminente interesse del minore”

ROMA C’è un primo via libera della Suprema Corte alla adozione del figlio del partner nelle coppie omosessuali La prima Sezione Civile della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del procuratore generale e ha confermato la sentenza della Corte d’Appello di Roma, con la quale è stata accolta la domanda di adozione di una minore proposta dalla partner della madre, con lei convivente in modo stabile. Lo rende noto un comunicato della Cassazione.

Con la sentenza 12962/16, pubblicata oggi, la Corte Suprema si è pronunciata sull’adozione “in casi particolari” prevista dalla legge 184 del 1983. I giudici della Suprema Corte, nel confermare l’adozione della coppia di donne omosessuali, hanno affermato che questa “non determina in astratto un conflitto di interessi tra il genitore biologico e il minore adottando, ma richiede che l’eventuale conflitto sia accertato in concreto dal giudice”. Secondo la Cassazione, inoltre, questa adozione “prescinde da un preesistente stato di abbandono del minore e può essere ammessa sempreché, alla luce di una rigorosa indagine di fatto svolta dal giudice, realizzi effettivamente il preminente interesse del minore”.

La Corte di Cassazione si è pronunciata sulla domanda di adozione di O.A., una minore (che oggi ha sette anni), da parte di una partner stabilmente convivente con la madre. Un primo via libera era stato dato dal Tribunale dei minorenni di Roma nell’estate del 2014, poi l’anno dopo c’era stato la conferma della pronuncia da parte della Corte d’Appello. Le due donne, entrambe romane, vivono assieme dal 2003 e la bambina, nata in Spagna con la procreazione assistita eterologa nel 2009, grazie a questo provvedimento poteva essere adottata dalla mamma non biologica e avere il doppio cognome.

Contro la sentenza aveva fatto ricorso in Cassazione la Procura Generale di Roma: era stato lo stesso Pg Giovanni Salvi, con una nota del 24 febbraio scorso, a spiegare la decisione del suo ufficio di ricorrere contro la sentenza d’appello del 20 ottobre 2015. Il magistrato aveva giustificato l’iniziativa chiarendo che “in assenza di una espressa disciplina normativa è infatti necessario raggiungere un’interpretazione univoca della norma, che superi gli attuali contrasti di giurisprudenza e assicuri a tutti eguale trattamento”.

Nel caso specifico, l’impugnazione riguardava principalmente la necessità di nomina di un curatore speciale della minore ai sensi dell’articolo 78 cpc per la possibilità di conflitto di interessi del minore con il genitore. Una possibilità che i giudici di primo grado, e poi quelli di secondo, avevano escluso senza alcun dubbio ritenendo superflua la presenza di un curatore in un contesto familiare che esaltava il benessere psico-fisico della minorenne con la madre biologica e la compagna.

Tra i tanti commenti quello del sottosegretario allo Sviuluppo economico Ivan Scalfarotto, che ha twittato: “La cassazione conferma la decisione della Corte d’Appello di Roma sulla #stepchildadoption. #Buonenotizie”. Il vice presidente del Senato, il leghista Roberto Calderoli, ha invece dichiarato: “Quello che non è riuscita a fare la maggioranza in Parlamento lo hanno fatto i giudici. La stepchild adoption pur non essendo formalmente entrata nel nostro ordinamento, dalla porta principale con la legge sulle Unioni civili, è entrata comunque dalla finestra attraverso le sentenze dei giudici”. A Calderoli risponde Monica Cirinnà, prima firmataria della legge sulle unioni civili: “La Cassazione stabilisce finalmente che quanto abbiamo sostenuto, e purtroppo dovuto stralciare, dal testo delle unioni civili non soltanto è legittimo ma sopratutto è giusto”. “A chi afferma – aggiunge – che in Italia è in corso una sovversione antropologica dico, con grande rispetto, che si è solo all’inizio di un percorso normativo, richiestoci ripetutamente dalla Corte europea e dalla nostra Corte costituzionale, che riconosca pienamente diritti e uguaglianza a tutte le famiglie”.

Mario Colamarino, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, plaude alla sentenza: ”Siamo di fronte a una decisione di grande valore e di primaria importanza per tutte quelle famiglie che hanno veduti negati i diritti dei propri figli.Forti anche di questa sentenza ora continuiamo la nostra battaglia per il pieno riconoscimento ed equiparazione di tutte le coppie, attraverso il matrimonio egualitario, adozioni e riconoscimento dei figli dalla nascita”.

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Venerato: “E’ iniziato a Pescara un vertice decisivo per Lapadula. Terzino? Due nomi…”

Le sue parole

A Radio Crc nel corso di “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai:

“E’ iniziato a Pescara un vertice decisivo per Lapadula con il presidente Sebastiani che sta aspettando Alessandro Moggi e l’entourage del calciatore. Se tutto andrà bene tra Moggi e Sebastiani, domani De Laurentiis incontrerà il presidente del Pescara per chiudere la doppia trattativa che porterebbe Lapadula e Caprari al Napoli. La telefonata di Giuntoli e Sarri hanno scosso Lapadula che ci sta seriamente pensando all’ipotesi Napoli anche se pure Genoa e Sassuolo hanno parlato con l’attaccante. 

Ieri De Laurentiis e Sebastiani si sono incrociati in Lega Calcio, il presidente del Napoli ha confermato di voler chiudere il prima possibile e di non poter aspettare all’infinito. Le alternative a Lapadula sono le solite: Immobile, Milik e Vietto. 

Capitolo terzino: Fabinho e Widmer sono in vantaggio su Mounier. Il terzino dell’Udinese è leggerissima pole al momento. Per il brasiliano non c’è ancora l’accordo, l’offerta ufficiale del Napoli per Fabinho è di 10 milioni di euro più bonus. Con l’ingresso di Zuniga si potrebbe salire a 12 più bonus e Fabinho gradirebbe l’approdo in azzurro. Ieri Giuntoli ha incontrato la dirigenza dell’Udinese: il Napoli ha offerto 8 milioni di euro più bonus per Widmer ma il club friuliano vuole 15 milioni di euro, trattabili. Per Widmer credo che al momento l’Udinese non voglia contropartite. Per quanto riguarda Mounier, ci sono dei dubbi dal punto di vista tecnico. La clausola rescissoria di 6 milioni il Napoli la pagherebbe senza problemi, gli azzurri offrirebbero un quadriennale a 800 mila euro netti ma le priorità rimangono Fabinho e Widmer. Anche il Middlesbrough è forte su Mounier, il Napoli deve decidere in fretta. Per Leandrinho il Napoli non avrebbe gradito il grande ottimismo di Joao Santos, al momento il Napoli vuole andare con i piedi di piombo. 

In questo momento Herrera è in netto vantaggio su Tolisso. Il Napoli avrebbe offerto 16 milioni al Lione più 2 di bonus facilmente raggiungibili ma il club francese non sarebbe convinto. Per Diawara c’è stima e interesse ma il Napoli non ha affondato il colpo, le pretese del Bologna sono alte di circa 20 milioni di euro”.