9.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6282

Strage di Dacca, funerali di Stato solo in Bangladesh. L’Italia studia che fare

0
Strage di Dacca, si valuta l’iter per un giorno di lutto nazionale. In passato nessuna commemorazione ufficiale

È tutto ancora da decidere sull’ipotesi di proclamare una giornata di lutto nazionale al rientro delle salme dei nove italiani morti nell’attentato di Dacca, il più grave dopo quello di Nassiriya che costò la vita a diciannove nostri connazionali. Lo affermano fonti della Presidenza del Consiglio, chiarendo che l’intenzione c’è e la volontà delle famiglie pure. Ma la procedura da rispettare è rigida e bisogna anche valutare la possibilità di annunciare una giornata di cordoglio unica assieme ai Paesi delle altre undici vittime (Giappone, India, Bengala e Stati Uniti).

Se si guarda al passato, non ci fu lutto nazionale a marzo di un anno fa per le quattro vittime italiane della strage del museo Bardo a Tunisi. Sebbene allora come oggi fosse stato richiesto da più parti (vedi l’appello al governo lanciato ieri su Facebook dalla presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni), fu proclamato solo il lutto cittadino a Torino, Meda e Novara, le città da dove provenivano rispettivamente Antonella Sesino e Orazio Conte, Giuseppina Biella e Francesco Caldara. E pochi mesi dopo i superstiti del massacro tunisino denunciavano all’Espresso di essere stati abbandonati dalle istituzioni.
Più remota l’ipotesi di funerali di Stato, un tributo dal cerimoniale ancora più complesso riservato negli ultimi anni solo a Placido Rizzotto (nel 2012, dopo ben 64 anni dalla morte) e alle tre vittime della strage al Tribunale di Milano (nell’aprile 2015). Formalmente non lo sono stati nemmeno quelli in onore di Valeria Solesin, la ricercatrice italiana rimasta uccisa a novembre scorso negli attacchi di Parigi. Per lei a Venezia si tennero esequie civili e pubbliche, erroneamente definite “di Stato”.
Funerali di Stato che, invece, si svolgeranno oggi in Bangladesh. Nello stadio dell’esercito di Dacca, la premier Sheikh Hasina presiederà la cerimonia per commemorare le 28 persone morte nell’attentato. Il Paese ha proclamato due giorni di lutto nazionale. Intanto ieri è arrivato nella capitale del Bangladesh l’aereo con a bordo personale dell’Unità di crisi della Farnesina per riportare in Italia i corpi delle nove vittime italiane. Il rientro delle salme dovrebbe avvenire tra mercoledì e giovedì, quando l’aereo della Presidenza del Consiglio atterrerà a Ciampino. Ad attenderlo nella sala d’aspetto dell’aeroporto militare i familiari e il capo dello Stato Sergio Mattarella, che ha deciso di interrompere la visita in America latina per essere presente.
E mentre Papa Bergoglio dall’Angelus in piazza san Pietro ha pregato per i defunti e la comunità ebraica di Roma si è stretta in un abbraccio alle famiglie delle vittime, il premier Matteo Renzi, che oggi non partirà per Dacca ma resterà a Roma per la direzione Pd, ha tagliato corto sulle polemiche per i ritardi delle forze militari locali nel blitz di liberazione degli ostaggi: «Ogni polemica è ormai inutile – ha detto a L’intervista di Maria Latella su Skytg24 – il commando era pronto a tutto. Abbiamo seguito in diretta ogni momento. Non servono ricostruzioni che poi spesso sono false. I terroristi sono entrati lì per uccidere».

vivicentro.it/politica – repubblica / Strage di Dacca, funerali di Stato solo in Bangladesh. L’Italia studia che fare. MONICA RUBINO

Roma, corruzione e riciclaggio: decine di arresti in operazione della Guardia di finanza

0
Operazione della Guardia di finanza. Tra i reati contestati anche l’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale

ROMA – Un labirinto di tangenti, come una grande catacomba sotterranea nella Roma degli intrallazzi che unisce politici, funzionari e imprenditori per spartirsi gli appalti dei ministeri, incluso quello della Giustizia. E’ questo lo scenario criminale disegnato dalla nuova inchiesta della procura guidata da Giuseppe Pignatone e dal Nucleo Centrale Valutario della Guardia di Finanza.

Oggi all’alba sono scattati decine di arresti e centinaia di perquisizioni delle Fiamme Gialle, con un’operazione estesa a diverse città italiane ma che ha il suo epicentro nella capitale. Viene contestata la corruzione, il riciclaggio delle mazzette, la truffa ai danni dello Stato, l’appropriazione indebita e la creazione di un’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale.

Stando alle prime indiscrezioni, la rete colpita dalle indagini sarebbe riuscita a ottenere appalti per la fornitura di servizi e beni di diversi enti statali e anche di alcuni ministeri. Commesse vinte grazie al pagamento di tangenti, smistate anche a esponenti politici e a loro familiari. E spesso realizzate con prestazioni e materiali di qualità inferiore a quanto previsto. Inoltre alcuni degli appartenenti all’associazione per delinquere si sarebbero occupati di fornire documentazione fittizia per creare i fondi neri destinati ad alimentare le tangenti.

vivicentro,it/centro/cronaca repubblica / Roma, corruzione e riciclaggio: decine di arresti

Tra il dire ed il fare …. : Prolemi per la giunta Raggi

0

Si apre la settimana decisiva per Virginia Raggi: ultimi incontri, ultime scelte, prima dell’attesissima presentazione della sua giunta. Il giorno clou per i Cinque Stelle a Roma è giovedì 7 luglio, una data cerchiata in rosso sul calendario per due buone ragioni. Perché si riunirà per la prima volta il Consiglio comunale e perché, appunto, il sindaco svelerà, a due settimane dalla proclamazione, tutti i nomi dei suoi assessori. MA ……

Ma al M5S, a partire da Beppe Grillo, la partenza di Virginia Raggi come sindaco di Roma è piaciuta poco. Ne parla il Corriere della Sera di Roma, che giovedì 30 giugno 2016 rimarca come l’impuntatura sulla nomina dell’ex consigliere comunale Daniele Frongia come capo di gabinetto senza potere di firma per rispettare la legge Severino non è stata per nulla apprezzata. La nomina di Raffaele Marra, molto legato all’ex sindaco Gianni Alemanno, è ulteriore motivo di inquietudine, come dubbi sono provocati dalle prime scelte di Virginia Raggi. Il sindaco di Roma si muove in completa autonomia, ha svolto riunioni istituzionali presso il suo comitato, e ha più volte cambiato versione su alcuni temi, come lo stadio della Roma, senza praticamente fornire spiegazioni. Al M5S questo atteggiamento non piace, perchè c’è un diffuso timore di fallire in una prova così importante come quella dell’amministrazione della capitale.

Beppe Grillo ha osservato a distanza per giorni il caos della Roma a 5Stelle, con ansia. Ha chiesto informazioni sulle prime nomine, invocato spiegazioni sulla giunta che pare una tela infinita. E alla fine, di fronte al brutto intoppo, è intervenuto. Giovedì Beppe Grillo ha telefonato al sindaco Virginia Raggi e le ha recapito un messaggio chiaro: “Devi rimuovere il tuo vice-capo di gabinetto, non va bene, non ce lo possiamo permettere”. Non può reggere la nomina di Raffaele Marra, vicino a Gianni Alemanno, con cui lavorò già ai tempi in cui l’ex An era ministro dell’Agricoltura, e che lo volle con sé in Campidoglio, come direttore dell’ufficio delle Politiche abitative.

I parlamentari romani del M5s erano saltati sulle sedie mercoledì, il giorno dopo la sua nomina, quando avevano letto sui giornali la sua storia: partita all’Unire con Franco Panzironi, l’ex ad di Ama (la municipalizzata dei rifiuti), condannato in primo grado a 5 anni e 3 mesi per abuso e falso ideologico.

Poi due incarichi durante la giunta Alemanno, intervallati da un’esperienza in Regione Lazio, con Renata Polverini. Dirigente comunale, Marra è rimasto in Campidoglio anche con Ignazio Marino. “Non sono alemanniano” ha giurato giorni fa. Ma non poteva bastare al mini-direttorio romano, composto dalle parlamentari Paola Taverna e Roberta Lombardi, dall’eurodeputato Fabio Massimo Castaldo e dal consigliere regionale Gianluca Perilli. Compatti, nel chiedere subito alla Raggi di fare marcia indietro.

Mica facile però, visto che a scegliersi Marra come vice è stato proprio il capo di gabinetto Daniele Frongia, rieletto consigliere, ascoltatissimo dal sindaco. A sua volta in bilico, perché a detta di molti la legge Severino vieta di nominare un eletto in quel ruolo. Marra, il vice, doveva rimediare al problema firmando in sua vece gli atti ufficiali, anche se per “un periodo limitato e a titolo gratuito”. O meglio doveva, perché è scontata la sua rimozione.

La telefonata di Grillo, sollecitata dai parlamentari romani, è una sentenza non appellabile. Nonché il tentativo di smuovere uno stallo figlio anche di lotte e tensioni intestine, con la Raggi in costante disaccordo con molti parlamentari, e in primis con la Lombardi. Ma ora nascono altri problemi. Primo, Marra è furibondo. “Se mi togliessero l’incarico ci rimarrei malissimo” aveva avvertito in un’intervista al Messaggero. E ora potrebbe reagire alla revoca con azioni legali. Poi c’è da convincere Frongia a rinunciare al ruolo di capo di gabinetto, accettando quello di vicesindaco. “Come vice c’è bisogno di un eletto” invocano da tempo i parlamentari.

Raggi ha resistito a lungo sulla sua linea: in giunta solo esterni. Ora ha accettato la soluzione Frongia. Va persuaso lui: ma i vertici dovrebbero farcela, magari offrendogli una delega di peso. In ballo c’è anche quella delle Partecipate, visto che è saltata la nomina in quel ruolo di Antonio Blandini, docente della Luiss. Ad oggi, Raggi ha sei-sette assessori su dieci. E il 7 luglio, data della prima seduta del Consiglio comunale, in cui ha promesso di annunciare la giunta, è a un passo. Domani il sindaco e lo staff romano incontreranno il Direttorio per cercare la quadra sui nomi. Tra i più attivi Luigi Di Maio, che ha trovato uno degli assessori (Laura Baldassare, alle Politiche sociali). E che giorni fa, in una riunione, ha bacchettato Raggi e Lombardi: “La guerra tra voi deve finire”. L’aria è tesa, anche se per il 13 luglio è annunciata una festa a Roma per celebrare la vittoria. Raggi ostenta tranquillità: “Se c’è tensione nel M5s? No, perché dovrebbe esserci?”. E compie il suo primo atto ufficiale: una lettera ai vertici dell’Acea, la municipalizzata di acqua e luce, in cui invoca chiarimenti “su alcune nomine dirigenziali effettuate proprio a 3 giorni dal voto del ballottaggio”. Chiede i curricula, “perché è un dovere del sindaco verificare”. Un segnale, alla società di cui in campagna elettorale aveva annunciato di voler cambiare i vertici.

vivicentro.it/centro/politica redazione/(rainews/giornalettismo/ilfattoquotidiano) Tra il dire ed il fare …. : Prolemi per la giunta Raggi

Pd, il rischio di saltare il dibattito

0

Aleggia un rischio sul Matteo Renzi che riunisce oggi, dopo due rinvii, la Direzione del Partito democratico: la sottovalutazione – o addirittura la rimozione – di quanto accaduto (ormai quindici giorni fa) nei ballottaggi per il governo delle grandi città. Almeno un paio di novità, infatti, potrebbero indurre il premier-segretario in questa tentazione.

La prima – che potremmo definire il rischio del «c’è ben altro cui pensare» – sta nei drammatici sviluppi internazionali che hanno segnato le due ultime settimane: dalla Brexit alle nuove stragi del terrorismo. La seconda – che in fondo è il solito «mal comune mezzo gaudio» – risiede invece nelle forse inattese ma comunque pesanti difficoltà che il Movimento Cinque Stelle sta incontrando nell’avvio della sua esperienza di governo a Roma.

Certo, la Brexit ha cambiato molte delle carte che erano sul tavolo europeo, rovesciando sull’Italia diversi problemi ma anche inedite opportunità: e il nuovo «direttorio Ue» Merkel-Hollande-Renzi, subito riunito dopo l’addio di Londra, rende in qualche modo plastico il ruolo di maggior responsabilità cui il nostro Paese è chiamato. Discutere di questo non è certo un errore: farlo, però, magari con l’obiettivo recondito di aggirare i problemi aperti in Italia, potrebbe risultare oltremodo pericoloso.

Stesso discorso per le difficoltà del Movimento di Beppe Grillo, i cui problemi a Roma sono evidentissimi ma nulla c’entrano, evidentemente, col rovescio elettorale subito dal Pd. Il pantano nel quale sono finiti i «grillini» nella Capitale, testimonia solo – al massimo – che certi vizi della politica (correntismo, personalismi e dossieraggio) hanno attecchito rapidamente anche lì: e che la neo-sindaca Virginia Raggi farà bene a scegliere in fretta tra l’autonomia di cui l’hanno investita i cittadini e certi regolamenti interni di staliniana memoria.

Il Pd, i suoi problemi e il suo declinante radicamento territoriale hanno insomma poco a che fare con la Brexit e le magagne a Cinque Stelle. Discutere della forma-partito, delle difficoltà incontrate nelle periferie e perfino dell’opportunità di tenere vincolati i ruoli di segretario e di premier, dunque, non sarà (non sarebbe) inutile: resta da capire se Renzi intenderà farlo.

A giudicare dall’intervista concessa ieri a Maria Latella (Sky) – e volendola considerare un’anticipazione di quel che il segretario dirà oggi in Direzione – la minoranza interna non dovrebbe avere molti motivi d’ottimismo. La linea sulla quale sarebbe attestato Renzi, infatti, non parrebbe molto distante dalle valutazioni espresse subito dopo il voto: valutazioni che Bersani, Cuperlo e Speranza non hanno fatto mistero di non apprezzare.

La posizione del premier-segretario, in sostanza, non dovrebbe concedere molto alle richieste ed ai problemi sollevati fin qui dalla minoranza: le ragioni della sconfitta sarebbero da ricercare in un mix di fattori locali e «voglia di cambiamento» che il Pd non è riuscito – città per città – a intercettare; di organigrammi e vicesegretari unici non sarebbe nemmeno il caso di parlare; sull’Italicum non esisterebbero maggioranze parlamentari sufficienti a cambiarlo e il dibattito intorno alla separazione delle cariche di segretario e premier – dulcis in fundo – sarebbe addirittura «lunare».

Se dovesse andare davvero così, il Pd rischierebbe di perdere un’occasione di discussione che sembra ormai imposta dai fatti. I sondaggi danno il Movimento Cinque Stelle a ridosso o addirittura davanti al Partito democratico e lo stesso consenso alla figura del premier cala, in ragione della crisi che ancora attraversa il Paese. Bypassare tutto ciò per continuare a scommettere sugli effetti salvifici del referendum costituzionale di ottobre, potrebbe essere un grave errore: non solo perchè oggi le priorità sono altre, ma perchè su quel risultato e sui suoi effetti quasi nessuno più è disposto a scommettere il classico euro.

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

vivicentro.it/editoriale  –  lastampa / Pd, il rischio di saltare il dibattito FEDERICO GEREMICCA

Piacciono in quattro, arriveranno in due: Soriano e Rog in lista

Rispunta il nome Soriano

Quattro nomi a centrocampo: al massimo due arriveranno. Giuntoli lavora per regalare una squadra da Champions a a Maurizio Sarri. Alfredo Pedullà, esperto di mercato, spiega: “Casting a quattro per il nuovo centrocampo del Napoli. E ne arriveranno due. Uscendo per un secondo dalla vicenda Witsel, che raccontiamo a parte. E non creando illusioni come era accaduto lo scorso gennaio per  Gomes, una situazione impossibile eppure considerata in dirittura d’arrivo. Il casting, mettendo da parte Witsel, comprende Herrera, Zielinski, Rog e Soriano, con l’idea concreta di portarne a casa un paio. Evidentemente perché David Lopez potrebbe non essere intoccabile, c’è stato qualche sondaggio dalla Spagna. Il primo passaggio sarà Herrera, nella speranza di arrivare a un accordo totale con il Porto. Giorni caldissimi per il nuovo centrocampo del Napoli”.

Da Torino- Il Napoli forte su un giocatore della Juventus

Compare un nome nuovo sulla lista del Napoli: gli azzurri starebbero seguendo Pereyra della Juventus. TuttSport scrive in merito: “In prima fila per l’argentino c’è il Watford allenato da Mazzarri, ma sono attenti anche Tottenham e Crystal Palace. In Russia non molla la presa lo Zenit San Pietroburgo che va a caccia di rinforzi a centrocampo. Ma spunta la pista italiana. Infatti è notizia delle ultime ore il pressing in aumento del Napoli per l’argentino. La soluzione sarebbe peraltro gradita al giocatore, secondo quanto trapela da fonti vicine a Pereyra: l’intenzione sarebbe quella, possibilmente, di rimanere in Italia con un ruolo da protagonista, scenario che alla corte di Maurizio Sarri è più che possibile. Il nodo semmai è mettere d’accordo due società che sono rivali in campo e pure sul mercato. La Juventus ha già cominciato ad alzare l’asticella della richiesta economica: Pereyra può partire, però a una cifra non inferiore ai 18 o 20 milioni. Il Napoli per ora lavora ai fianchi, con l’obiettivo di abbassare le pretese bianconere”. 

Oroscopo di lunedì 4 luglio a cura di Paolo Fox

L’ oroscopo di lunedì 4 luglio, ogni giorno Paolo Fox racconta, in TV (Fatti vostri) e su Lattemiele, cosa le stelle hanno in serbo per noi,  come andrà il lavoro, la salute, l’amore…

Questo il suo oroscopo per oggi, tratto da Lattemiele:

ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI

 

CHI E’ PAOLO FOX:

Paolo Fox (Roma, 5 febbraio 1961) è un astrologo, pubblicista e personaggio televisivo italiano.

Biografia
Fin dagli anni novanta si occupa di astrologia nei mass media, proponendo il suo oroscopo nelle trasmissioni televisive della RAI e anche in radio, su LatteMiele e Radio Deejay; le sue prime apparizioni televisive sono state nelle trasmissioni di Rai 1 Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

E’ iniziato a diventare noto al grande pubblico a partire dal 1997 quando ha iniziato la collaborazione con il network Lattemiele dove conduce uno spazio dedicato all’oroscopo giornaliero alle ore 7.40 e 19.40.

Il lunedì mattina il mago dell’oroscopo è presente anche su Radio Deejay. Per quanto riguarda il mondo della televisione, è apparso per le prime volte nei programmi televisivi Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

Ha partecipato come ospite a tantissimi altri programmi tv: Festa di classe, Speciali di fine anno, Tutto Benessere, Furore, Uno Mattina, Speciale Grande Fratello, Piazza Grande, Aspettando cominciamo bene e tanti altri. Dal 2002 è una delle colonne portanti del programma tv di Raidue, I Fatti Vostri, dove legge il suo oroscopo. Negli ultimi anni risulta essere uno dei personaggi maschili più cliccati dell’anno sul web!

Annualmente cura per la RAI la serata dedicata alle previsioni astrologiche per il nuovo anno, trasmessa a fine dicembre.

È attivo anche sulla carta stampata, curando l’oroscopo per diversi settimanali

Nel 2014 ha interpretato sé stesso nel film di Natale Ma tu di che segno 6?.

Per quanto riguarda la sua vita privata non si sa praticamente nulla. E’ sposato? E’ fidanzato? Dove va in vacanza? Lui non ha mai rilasciato dichiarazioni o commenti sulla sua vita sentimentale anche perché grazie agli astri vuole indovinare quella del suo numeroso pubblico che non l’abbandona mai!

Benitez: “Orgoglioso di quanto fatto a Napoli. Sarri? Good job!”

Le parole dell’ex

Ai microfoni di Fox Sport, Rafa Benitez, ex tecnico del Napoli, ora al Newcastle, ha dichiarato: “Quando penso al Napoli mi sento orgoglioso di aver creato una squadra forte, portando giocatori forti in una squadra che dopo ha saputo rinforzarsi bene. Nei miei due anni la Juve ha vinto tutti i titoli disponibili tranne due titoli: quelli che abbiamo vinto noi. La squadra può ancora fare di più perché Sarri sta facendo un buon lavoro. Higuain? Ha sfruttato la crescita di tutta la squadra. Giocando insieme si può crescere e fare sempre meglio, così sta succedendo ad alcuni giocatori. Koulibaly aveva già fatto bene il primo anno, anche Ghoulam è cresciuto molto”.

Witsel gradisce Napoli, ma sogna la Premier

Il paradosso Witsel

Filtra ottimismo ma allo stesso tempo si è scettici: Witsel accetterebbe di buon grado un trasferimento al Napoli, ma starebbe aspettando i milioni provenienti dai club di Premier. Un vero e proprio paradosso per il Napoli. Gli azzurri avrebbero proposto al centrocampista un ingaggio di 2,5 milioni di euro, ma non basta: il belga vuole 2 milioni in più, e per questa ragione starebbe aspettando qualche offerta dall’Inghilterra. La Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, spiega: “Per Witsel, il Napoli è pronto a chiudere a 15 milioni cifra che accontenterebbe lo Zenit San Pietroburgo, ma il problema è l’ingaggio che chiede il centrocampista belga, intorno ai 4 milioni di euro, cifra che non rientra nei parametri di De Laurentiis. Il giocatore non ha alcuna fretta di concludere: lui aspetta qualche offerta interessante dalla Premier League”.

Super rinnovo per Albiol! Il calciatore pronto a rimanere

Rinnovo Albiol, ci siamo

Buone notizie per il Maurizio Sarri: De Laurentiis avrebbe convinto, attraverso un rinnovo importante, Raul Albiol a rimanere. Secondo quanto riporta Plaza Deportiva, infatti, a breve il difensore spagnolo prolungherà il contratto. Il calciatore andrà a guadagnare 2,5 milioni di euro per quattro anni. E’ stato fortemente ADL a volere il concludersi della questione con adeguamento e prolungamento del contratto. Nulla da fare per il Valencia, che aveva offerto agli azzurri 8 milioni di euro per il suo cartellino: non basterà un triennale e la voglia di tornare a casa per fa vacillare Albiol.

“E’ finita”, le parole di Herrera: il Porto chiede 27 milioni di euro

Oggi in edicola

Si avvicina l’ora della fine: il Porto aumenta il prezzo fino a 27 milioni di euro, ma Giuntoli non è intenzionato ad aspettare. Intanto, Herrara dichiara alla società lusitana di voler andare via. La Gazzetta dello Sport scrive: “De Laurentiis non è più intenzionato ad andare oltre, al massimo concederà ai portoghesi altri 4-5 giorni, dopodiché escluderà dai programmi tecnici l’eventuale presenza di Herrera. Che, per le esigenze dell’allenatore, sembra essere il centrocampista ideale, duttile quanto basta per ricoprire più posizioni nella zona centrale del campo. L’impressione è che il Porto potrebbe sciogliersi dinanzi alle proprie difficoltà economiche: ha problemi con il fair play finanziario ed ha la necessità d’incassare moneta contate”.

Euro 2016, Francia-Islanda, il tabellino del match

Il tabellino del match

Dopo la sconfitta ai rigori dell’Italia nel penultimo quarto di finale di Euro 2016 contro la Germania, è il turno dei padroni di casa affrontare il proprio match, contro la sorpresa Islanda. La Francia deve fare a meno degli squalificati Rami e Kantè, mentre l’Islanda gioca con la sua formazione tipo. Gara a senso unico nel primo tempo, con i padroni di casa che sbloccano al 12° e dilagano mettendo a segno 4 gol nel primo tempo con Giroud, Pogba, Payet e Griezmann. L’Islanda non molla e nella ripresa entra in campo giocandosela a viso aperto e accorciando le distanze con Sightorsson prima del 5-1 e doppietta perosnale di Giroud e il definitivo 5-2 di Bjarnason. La Francia si qualifica per la semifinale, dove affronterà la Germania.

FRANCIA (4-2-3-1) – Lloris; Sagna, Umtiti, Koscielny (27′ st Mangala), Evra; Pogba, Matuidi; Sissoko, Griezmann, Payet (35′ st Coman); Giroud (15′ st Gignac). A disp. Mandanda, Costil, Jallet, Cabaye, Martial, Schneiderlin, Digne. Ct. Deschamps

ISLANDA (4-4-2) – Halldorsson; Saevarsson, Arnason (1′ st Ingason), R. Sigurdsson, Skulason; Gudmundsson, Gunnarsson, G. Sigurdsson, Bjarnason; Sightorsson (37′ st Gudjohnsen), Bodvarsson (1′ st Finnbogason). A disp. Kristinsson, Jonsson, Hauksson, Hermannsson, Sigurjonsson, E. Bjarnason, Magnusson, Hallfredsson, Traustason. Ct.: Lagerback.

Arbitro: Kuipers

Marcatori: 12′ Giroud (F), 20′ Pogba (F), 43′ Payet (F), 45′ Griezmann (F), 11′ st Sightorsson (I), 13′ st Giroud (F), 39′ st Bjarnason (I)

Ammoniti: Bjarnason (I)

Espulsi:

Andujar lontano da Napoli: l’Argentina lo aspetta

Andujar lontano da Napoli: i dettagli

Si lavora sul mercato in uscita: Giuntoli dovrà piazzare alcuni giocatori al più presto, prima che inizi il ritiro a Dimaro. Uno dei primi che potrebbe dire addio è Andujar, portiere argentino che ha tanto mercato in patria. Su di lui, ci sarebbero forti Estudiantes e Independiente. Il giocatore preferirebbe la prima opzione, conoscendo già la piazza avendoci giocano l’anno scorso, ma la seconda appare agli occhi del Napoli più interessata. Alcuni uomini dell’Indipendiente, infatti, sembrano già in viaggio verso l’Italia, per trattare il ragazzo. La proposta dell’Estudiantes  di un piccolo conguaglio economico più l’opzione di qualche tesserato non convince il Napoli.

Auto e moto d’epoca a Villa del Conte Pd – FOTOGALLERY

0

Si è svolto stamattina a Villa del Conte, in Provincia di Padova, il 19° raduno di auto e moto d’epoca dal titolo Auto – Motogiro d’epoca.

Ad organizzare l’evento il Il Moto Club Villa del Conte in collaborazione con il Comune di Villa del Conte e Villa del Conte Fiere Eventi.

Come da programma, alle 8:30 sono iniziate le iscrizioni, in totale saranno giunte alla manifestazione circa 60 autovetture e 200 moto, dai motocicli a moto di grosse cilindrata.

Lungo Via Roma, per circa un’ora, si sono potute ammirare splendide auto, tra queste le indimenticabili Lancia Fulvia berlina, coupè e Zagato. Fiat 500 di serie ed elaborate, Fiat 1300, Porsche 911 degli anni 80, Spider inglesi MG A, Citroen Ds berlina e break, Citroen 2cv e Lancia Gamma coupè.

Tra le tantissime moto, d’epoca e moderne, le bellissime Moto Guzzi Falcone e Galletto, le California in tutta la loro produzione storica. Immancabili le Harley-Davidson, tra queste 883, Dyna, Electra Glyde.

Alle 10:00 tutti gli appassionati delle storiche sono partiti per il giro turistico percorrendo circa 40 Km tra le strade dei comuni di Villa del Conte, Campodarsego e Limena,  facendo tappa poi a Vigodarzere per il rinfresco. Come sempre il grande entusiasmo che trascina gli amanti delle storiche ha anche attirato un gran numero di curiosi tra le strade dei comuni padovani.

GUARDA LA FOTOGALLERY (di Antonio Toscano)

 

I concerti dell’estate, V edizione: tutto sulle serate evento

0
I dettagli

Dopo le prime due serate di concerti tenutesi a Castellammare di Stabia il 27 giugno con il saggio-concerto dei giovani talenti del comprensorio e il 2 luglio a Gragnano con lo spettacolo canoro del maestro Salvatore Cardone con i suoi allievi, il centro studi Mousikè triplica con la serata, sempre a gragnano del 5 luglio alle ore 19 dove, alla Villa dei Cesari, ci sarà la III edizione della festa della musica. Ingresso libero.

13576573_10208537785035831_462769690_n

Castellammare, tragedia all’ospedale San Leonardo

0
Ecco cosa è accaduto all’ospedale San Leonardo

Ore 6:30 circa di questa mattina, un uomo di Pimonte (NA) ha deciso di togliersi la vita. L’ha fatto allospedale San Leonardo dopo essersi fatto prima controllare dai sanitari. I motivi non sono ancora conosciuti, ma sembrerebbe che l’uomo, secondo alcune ricostruzioni, sia giunto lì per dolori allo stomaco, ma dopo le dimissioni non è tornato a casa e avrebbe deciso di salire al quinto piano della struttura per togliersi la vita.

Juve Stabia, sfuma Litteri: “Sapevo dell’interessamento, ma vado al Cittadella”

Le sue parole al Corriere del Veneto

Gianluca Litteri è un nuovo giocatore del Cittadella: per lui contratto biennale e cessione a titolo definitivo dal Latina: “Era quello che volevo sapevo che c’erano stati interessamenti di diverse società, Parma, Juve Stabia e Reggiana su tutte, ma ho sempre messo in cima alle mie preferenze il Cittadella. E sono molto contento che sia andata a finire così. Non vedo l’ora di cominciare, ci siamo conquistati la categoria sul campo e io per primo volevo tornarci fortemente. Il direttore Marchetti sta facendo una grande squadra”.

UFFICIALE – Meunier al PSG, l’annuncio del club!

I dettagli

Sembrava potesse vestire la maglia del Napoli, ma dopo il ‘no’ di Vrsaljko, arriva un’altra doccia fredda con Thomas Meunier che diventa un nuovo giocatore del PSG. Il club francese ha annunciato tramite il suo account Twitter l’imminente arrivo del terzino destro grazie ad un quadriennale.

Koulibaly vicino al Chelsea che punta anche Higuain

I dettagli

Vi abbiamo raccontato in esclusiva di Kalidou Koulibaly che ha lasciato la sua casa napoletano (CLICCA QUI per i dettagli). Vi abbiamo rivelato un retroscena che può significare tutto (partenza certa) o soltanto cambio di abitazione a termine dell’affitto. A conferma della prima ipotesi, spunta una notizia che arriva dall’Inghilterra e dal Mirror che rivela di una trattativa andata in porto, in gran segreto, con il Chelsea che verserà una somma vicina a 30 milioni di sterline, 38 milioni di euro circa. Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, Antonio Conte, nuovo allenatore dei blues, avrebbe chiesto anche Higuain e il suo club vorrebbe accontentarlo.

F1 Gp d’Austria, vince Hamilton che duella con Rosberg

0
F1 GP AUSTRIA – Il comando della gara è stato portato avanti da Rosberg per tutti i giri previsti, fino a quando un duello con il compagno di squadra Hamilton lo ha fatto retrocedere alla quarta posizione. I due infatti hanno avuto un contatto che ha fatto rallentare Rosberg. Seconda posizione per Verstappen davanti a Raikkonen che conquista il podio.
Fuori il ferrarista Vettel per l’esplosione di uno pneumatico.
F1 GP Austria
F1 GP Austria

 Ennesimo dominio delle stelle a tre punte per tutta la gara. A Spielberg per il GP d’Austria Hamilton e Rosberg hanno dato alla competizione un ritmo molto elevato, distaccando gli avversari. Non hanno però evitato di fare errori per il gioco di squadra, i due piloti si sono toccati mettendo a rischio la vittoria. Hamilton dopo il contatto è riuscito a tenere la monoposto in pista e arrivare primo al traguardo, per Rosberg invece vettura seriamente danneggiata. Questo ha permesso ai piloti che seguivano, Verstappen e Raikkonnen di conquistare la seconda e terza posizione. Quarto posto alla fine per Rosberg.

Per l’altro ferrarista, Vettel, gara da dimenticare. Al 27mo giro una esplosione dello pneumatico lo ha costretto al ritiro.

A fine gara, come se non bastasse, Rosberg è anche stato sottoposto dai commissari di gara ad investigazione per la manovra del contatto con Hamilton. Rosberg ha indotto Hamilton ad uscire di pista che nel rientrare lo ha urtato. I commissari stanno decidendo per eventuali sanzioni a carico di Rosberg per aver causato l’incidente e per non aver fermato la sua monoposto seriamente danneggiata.

Ed anche in casa Mercedes l’atmosfera è pesante. Il capo Toto Wolf ha accusato Rosberg di una manovra non corretta e pericolosa dando così pieno appoggio ad Hamilton… Saranno ore molto calde per la squadra di Stoccarda…

F1 GP Austria
F1 GP Austria

Oltre alle prime posizioni, in Austria è tornata alla ribalta la McLaren che nonostante il ritiro di Alonso ha mostrato la seconda monoposto guidata da Button restare per buona parte della gara nelle prime posizioni per poi chiudere nella sesta posizione. Ha anche tenuto testa alle Red Bull mettendo in mostra le potenzialità del motore in questa pista che richiede tanta potenza.Verstappen della Red Bull ha portato a termine un’altra bellissima gara meritando a pieno il secondo posto regalatogli da Rosberg.
Infine anche la Manor ha conquistato il suo primo punto grazie al suo pilota Wehrlein. Complimenti quindi a tutta la squadra! 

APPUNTAMENTO IL 10 LUGLIO PER IL GP DELLA GRAN BRETAGNA

 

Ordine d’arrivo

1 L.HAMILTON  1:13.030 LAP 71

2 M.VERSTAPPEN  1:10.893

3 K.RAIKKONEN  1:10.780

4 N.ROSBERG  1:30.339

5 D.RICCIARDO  1:09.859

6 J.BUTTON  1:10.872

7 R.GROSJEAN  1:11.074

8 C.SAINZ  1:11.143

9 V.BOTTAS  1:13.185

10 P.WEHRLEIN  1:13.563

 

Classifica mondiale piloti

  1. Nico Rosberg (GER) 153 pts
  2. Lewis Hamilton (GBR) 142
  3. Sebastian Vettel (GER) 96
  4. Kimi Räikkönen (FIN) 96
  5. Daniel Ricciardo (AUS) 88
  6. Max Verstappen (NED) 72
  7. Valtteri Bottas (FIN) 54
  8. Sergio Pérez (MEX) 39
  9. Felipe Massa (BRA) 38
  10. Romain Grosjean (FRA) 28
  11. Daniil Kvyat (RUS) 22
  12. Carlos Sainz Jr (ESP) 22
  13. Nico Hülkenberg(GER) 20
  1. Fernando Alonso (ESP) 18
  2. Jenson Button (GBR) 13
  3. Kevin Magnussen (DEN) 6
  4. Pascal Wehrlein (GER) 1
  5. Stoffel Vandoorne (BEL) 1

 

Classifica mondiale costruttori

  1. Mercedes-AMG 295 pts
  2. Ferrari 192
  3. Red Bull 168
  4. Williams 92
  5. Force India 59
  6. Toro Rosso 36
  7. McLaren-Honda 32
  8. Haas 28
  9. Renault 6
  10. Manor 1