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Tangentopoli: bancomat del malaffare

Tangentopoli, e si torna a Milano: Associazione a delinquere, riciclaggio e frode fiscale, queste le accuse per le undici persone sottoposte a misure cautelari dagli uomini della Guardia di finanza di Milano nell’ambito di un’indagine su presunte infiltrazioni della mafia negli appalti dell’Ente Fiera di Milano e di Expo 2015.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dai pm Paolo Storari e Sara Umbra, riguardano operazioni di Cosa Nostra la cui lunga mano sarebbe arrivata anche a quattro padiglioni nell’esposizione universale: quelli di Francia, Kuwait, Guinea Equatoriale e dello sponsor Birra Poretti.

I finanzieri stanno eseguendo anche un sequestro preventivo di diversi milioni di euro.

L’indagine ha stimolato un commento anche da parte di Mattia Feltri che ne ha fatto oggetto per il suo Editoriale pubblicato oggi su La Stampa e che, a seguire, vi riportiamo:

L’irresistibile richiamo di Tangentopoli MATTIA FELTRI

Abracadabra: la parola magica arriva anche a Milano. Dopo Mafia capitale, la mafia sull’esposizione universale. Tutti quelli che vivono in Lombardia sanno delle infiltrazioni forse da tre decenni, nessuna sorpresa.

Soltanto dispiacere. E nonostante i magistrati abbiano detto che Expo non c’entra nulla, che per ora è una questione fra criminalità organizzata e imprenditoria, prevale l’immagine suggestionante del procuratore Francesco Greco e del procuratore aggiunto Ilda Boccassini stretti in conferenza stampa, loro che furono gli immediati eredi degli Eroi di Mani Pulite: Tonino Di Pietro, Gherardo Colombo e Piercamillo Davigo, periodicamente ricondotti alle glorie delle cronache. La politica è fuori dal pasticcio, dicono i due, ma non importa, il piatto è ricco, forze politiche di opposizione si giocano l’occasione buona, protestano per una specie di fallo di confusione: la parola «mafia» è l’irresistibile richiamo di chi fa il gioco sporco, e si diverte a far passare la classe dirigente vecchia, o seminuova, come l’inevitabile prolungamento del malaffare. E’ chiaro che bisogna stare attenti, bisogna preoccuparsi, niente va preso sotto gamba ma di colpo, anzi ancora, per la millesima e periodica volta, ci ritroviamo immersi in una fumisteria di inchieste, intercettazioni estranee alle indagini ma riversate in gran copia sui giornali, di pettegolezzi e di maldicenze, di tutta quella materia giudiziaria e psichedelica trasformata in armi non convenzionali della discussione democratica.

Sarebbe davvero un peccato se mancasse buon giudizio e intelligenza nel valutare i fatti di queste ore, soprattutto al Nord, perché Milano da un paio d’anni aveva tutta l’aria della città in uscita e a petto in fuori dalla depressione post Tangentopoli, una città in fibrillazione, cresciuta in verticale e in bellezza e in modernità al pari delle più scintillanti metropoli occidentali, di nuovo colma di buon umore e di ottimismo, un futuro promettente e da bere – sì, da bere – in cima ai vecchi palazzi rimessi in ghingheri, riflesso in vetrine inesistenti in altre parti d’Italia, dove la rabbia a cinque stelle si è fermata a un dieci per cento, cifra accettabile di malcontento. Sarebbe un peccato se una inchiesta della procura senza squilli e rulli di tamburi fosse utilizzata con cecità tutta italiana per robetta di bottega, per raccattare qualche votino in più a diffamazione globale di una società che qua e là funziona, come sembra funzionare Milano.

Le faccende di Angelino Alfano non sono poi così diverse. Un giorno il ministro dovrà rendere conto agli elettori, e non agli strepiti via social, del suo nebbioso progetto politico, ma montare l’indignazione planetaria per intercettazioni valutate penalmente irrilevanti dalla magistratura, e regalate per i collage di virgolettati dei giornali, non è da Paese serio. I limiti giuridici dell’utilizzo delle intercettazioni sono già stati rimarcati ieri sulla Stampa dalla scienza del professor Carlo Federico Grosso. Però sono avvilenti le minoranze, ora di destra, altre volte di sinistra, a capofitto come cani sull’osso, a chiedere chiarimenti parlamentari, a dare un segnale di vita in una diretta televisiva dal Parlamento in cui si innalzano misteriose virtù opposte alla Casta di turno. Se Alfano debba dimettersi o no è questione politica, e seria, e non andrebbe trattata in questo modo, in cui si ricorda la caduta di Maurizio Lupi e si dimentica che quella inchiesta si è chiusa in niente. Che partiti e movimenti in attesa del potere godano di un pretesa e immortale Tangentopoli, e ci marcino senza curarsi se poi toccherà a loro, è il segno di un’Italia incapace di volersi bene.

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“Castellammare Horror Story”, il Castello infestato e quella storia d’altri tempi…

Castello infestato, cavalieri e gentil donne: la leggenda stabiese

“Castellammare di Stabia Horror Story“, parafrasando il titolo di una famosa serie tv americana. Numerosi siti in Italia hanno stilato una speciale classifica dei “castelli più infestati della nazione”. Sorpresa: nella top five c’è anche quello di Castellammare, con una storia affascinante e straziante, poco conosciuta in città, indietro solo alla celebre Azzurrina di Montebello, e al fantasma di Armida, signora nera di Trani. La leggenda ha origini lontane. Siamo nel 1400, tempo di cavalieri e gentil donne, onore e amore, castelli e corti. Durante il regno di Ferrante d’Aragona, una giovane castellona si innamorò di un cavaliere nemico, schierato con Giovanni d’Angiò. Per amore, ella aprì le porte del castello e accolse il suo uomo e la compagine nemica. Illusa, il soldato la lasciò sola, dopo aver saccheggiato e conquistato il Castello. Abbandonata e ferita, accusata, tra l’altro, anche di alto tradimento, la fanciulla si tolse la vita in un pomeriggio autunnale del 1459. Da quel giorno, grida di dolori e lamenti echeggiano nei pressi del Castello. Questa storia, sconosciuta ai più, ha segnato il maniero di Castellammare, etichettandolo come uno dei luoghi più oscuri della Penisola. A completare la top five dei “Castelli più infestati di Italia”, anche il Castello di Bolsena, vicino Viterbo, e il Castello di Gropparello, nei pressi di Piacenza. Storie d’amore finite male, di pazzia e suicidi, tradimenti e fantasmi: appare un poema cavalleresco d’altri tempi che affascina ancora milioni di appassionati.

ULTIM’ORA ViViCentro – Juve Stabia, ci sono novità su Capodaglio

Questi i dettagli raccolti da Vivicentro

Paolo Capodaglio piace alla Juve Stabia, questo è certo ed è una trattativa ormai che prosegue da diverso tempo. Si cerca di capire quando e se la stessa possa definirsi conclusa in maniera positiva, ma secondo quanto raccolto dalla redazione di Vivicentro.it, il sì non è ancora arrivato. Da fonti vicine al calciatore, infatti, abbiamo appreso che i contatti sono frequenti, ma che la Juve Stabia non è l’unica squadra sul centrocampista classe ’85 che ha ancora un anno di contratto con la Casertana. Su di lui anche altri club ma le Vespe restano una possibilità concreta, anche se la firma non è ancora vicinissima, in quanto mancava l’accordo con la vecchia proprietà e l’arrivo di Tilia mette tutto in standby.

a cura di Ciro Novellino

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L’ex Ischia Di Napoli è il nuovo allenatore dell’Akragas

Lello Di Napoli

Raffaele Di Napoli, storico vice di Campilongo a Cava, Foggia, Empoli, Avellino, Frosinone e Ischia, quest’anno al Messina, prima come collaboratore di Arturo “Re Artù” Di Napoli, poi come allenatore in prima, è il nuovo allenatore dell’Akragas.

Akragas, Di Napoli si presenta: “Grazie Rigoli, Agrigento non si dimentica”, inzia l’era Lello Di Napoli. L’Akragas ha un nuovo allenatore:  è l’ex Messina. “È stato ‘amore a prima vista’ – ha detto Silvio Alessi – ci siamo parlati ed alla fine abbiamo scelto lui. È stata sempre la nostra prima scelta. È un profilo che sposa a pieno la nostra politca. Quest’anno – continua il presidente del Cda – per noi è un anno importante, con la giusta programmazione vogliamo dare vita ad una salvezza tranquilla. Non saremo mai una squadra materasso, vogliamo essere una società solida ed importante”. Silvio Alessi spalanca le braccia alla nuova stagione, una LegaPro targata Lello Di Napoli.

“Tornare qui è un onore per me. Vorrei ringraziare la proprietà per avermi dato questa possibilità, ma anche a Pino Rigoli. So – dice Di Napoli – che raccolgo una pesante eredità, se oggi noi siamo qui è anche grazie al suo lavoro. Io conosco bene il peso della maglia dell’Agrigento, l’ho indossata e so cosa vuol dire. I giocatori che sposeranno questo progetto – dice – non dovranno arrivare qui con la puzza sotto il naso, voglio uomini veri, persone che sappiano bene cosa voglia dire Akragas. Mercato? Ne parleremo con la società, conosco i giocatori dello scorso anno, mi ha ben impressionato Aveni. Mi fido della proprietà e sono certo che lavoreremo con grande sinergia. Amo il calcio propositivo, il mio modulo è il 4-3-3, ma è riduttivo parlarne adesso. Gli schemi – continua – si fermano fino ad un certo punto, poi dobbiamo avere grinta e riuscire a creare il giusto entusiasmo. Il mio contratto? Annuale, con opzione per il secondo. Messina? Anche lì ho raccolto una pesante eredità, sono riuscito a creare un grande gruppo, riconferma? La mia realtà adesso è l’Akragas”.

 

VIDEO – A Scorrano (Le), lo spettacolo diurno della pirotecnica F.lli Pannella

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Il giorno 6 luglio, a Scorrano, la pirotecnica F.lli Pannella da Ponte (Bn) ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico diurno in onore di Santa Domenica.

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dal nostro inviato, Gennaro Novellino

Euro2016, Semifinale Germania vs Francia. Spigolature e Formazioni ufficiali

Scocca l’ora di quella che molti considerano una Finale anticipata, la Semifinale Germania vs Francia. I tedeschi, dopo aver eliminato ai rigori l’Italia di Conte, si trovano di fronte, nella seconda partita della semifinale di Euro 2016, la selezione transalpina, vincente per 5-2 nel quarto con l’Islanda.

Il match andrà in scena al Velodrome di Marsiglia, con fischio d’inizio alle ore 21.

La vincente di questa sfida giocherà la finalissima per il titolo continentale 2016 contro il Portogallo, che ieri a Lione ha piegato la resistenza del Galles nella 1^ semifinale.

In attesa dell’incontro, abbiamo dato un’occhiata alle dichiarazioni che i due CT hanno rilasciato utilizzando il sito ufficiale della UEFA, https://www.uefa.com

Mr Didier Deschamps, allenatore della Francia, ha affermato:

I tedeschi sono campioni del mondo e mi hanno impressionato più di tutti nelle prime cinque partite. Noi non possiamo pensare solo a difenderci. Abbiamo la capacità di creare occasioni e segnare gol”.

Mr Joachim Loew, commissario tecnico della Germania, ha dichiarato:

La Francia è su grandi livelli. Ci saranno più occasioni da gol rispetto alla partita contro l’Italia (quarti di finale, ndr). In attacco possono creare occasioni non solo con gli attaccanti, ma anche con centrocampisti come Pogba e Matuidi. Giocano in casa e attaccheranno con aggressività. L’ultima prestazione contro l’Islanda (quarti di finale, ndr) è stata impressionante, ma abbiamo visto dei punti deboli che cercheremo di sfruttarli”.

Queste le probabili formazioni (per quelle ufficiali bisognerà attendere a dopo le ore 20:30). La vincente, lo ricordiamo, sfiderà in finale il Portogallo di Cristiano Ronaldo.

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng, Höwedes, Hector; Kroos, Schweinsteiger; Draxler, Özil, Götze; Müller. In panchina: Leno, ter Stegen, Tah, Mustafi, Can, Weigl, Draxler, Podolski, Sané, Schürrle. Allenatore: Loew. Squalificati: Hummels.

FRANCIA (4-2-3-1): Lloris; Sagna, Rami, Koscielny, Evra; Pogba, Matuidi; Sissoko, Griezmann, Payet; Giroud. In panchina: Mandanda, Costil, Jallet, Mangala, Digne, Umtiti, Cabaye, Schneiderlin, Gignac, Martial, Coman. Allenatore: Deschamps.

Arbitro: Nicola Rizzoli (Italia).

  • Guardalinee: Elenito Di Liberatore e Mauro Tonolini (Italia).
  • Arbitri di porta: Daniele Orsato e Antonio Damato (Italia).
  • Quarto uomo: Damir Skomina (Slovenia).

Come seguire il match in tempo reale: RAI 1; tv, piattaforma satellitare Sky; in alternativa, aggiornamenti Radio 1 Rai.

AGGIORNAMENTO:

Euro 2016 Semifinale Germania vs Francia 0-2

 

Udinese, il Ds: “C’è l’accordo con il Napoli per Zielinski”

Le sue parole

A Kiss Kiss Napoli, durante Radio Goal, ha parlato Nereo Bonato, ds dell’Udinese: “Zielinski? Come già detto l’accordo con il Napoli c’è già da tempo, il ragazzo si è preso tempo di finire gli Europei e poi decidere, ma penso siano i giorni giusti per prendere la decisione più opportuna. Liverpool? Ha fatto una sola chiacchierata con noi, non ha fatto un’offerta ufficiale”.

Bongiorni, ex collaboratore Sarri: “L’anno scorso abbiamo creduto allo scudetto”

Le sue parole

A Radio Crc nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Massimiliano Bongiorni, ex membro dello staff del Napoli di Sarri: “Ad inizio stagione non si avvertiva nessuna pressione a Napoli, la società ci ha sempre lasciati tranquillizzi lavorare e i giocatori ci seguivano quindi non c’erano i presupposti per essere allarmati. Poi, una volta arrivati i risultati, è subentrato l’entusiasmo, ma anche all’inizio le prestazioni c’erano state. Il Sassuolo è stato l’avversario più difficile che si potesse incontrare ad inizio stagione, ma poi dalla Lazio in poi è iniziato il nostro cammino. 

Rispetto alla scorsa stagione, i calciatori già conoscono le metodologie di allenatore e staff per cui si parte avvantaggiati. Poi però, bisogna confermarsi sul campo.

Strada facendo, la convinzione in noi e nei ragazzi è aumentata e abbiamo anche creduto allo scudetto. Ma eravamo supportati dai fatti perché abbiamo tenuto testa alla Juve e a tutte le altre di serie A. 

Il gap che c’è tra la Juventus e tutte le altre squadre esiste, il mercato lo dice, ma poi il campo risponde e deve mettere in pratica la teoria e sono convito che assisteremo ad un altro campionato equilibrato in cui i dettagli faranno la differenza. Le squadre che l’anno scorso hanno lottato almeno fino a gennaio non si devono scoraggiare e tra queste inserisco anche il Milan.

Sono felice e soddisfatto di come sia andato lo scorso campionato. E’ stato per me un anno magico e a Napoli ho conosciuto persone di grande spessore umano. Poi, mi è stata prospettata la possibilità di avvicinarmi a casa ed ho firmato con il Carpi. Mi tuffo con entusiasmo in questo nuovo progetto con un presidente ambizioso”. 

Lotito conferma: ”Candreva al Napoli? E’ tutto vero…” VIDEO

Le sue parole

A Radio Kiss Kiss Napoli, durante Radio Goal, Diego De Luca ha dichiarato:

“Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha declinato l’intervento in diretta ma gli ho chiesto di Antonio Candreva e delle cifre che girano. Lotito ha detto che è tutto vero, il virgolettato preciso è ‘sono assolutamente reali le cifre'”. 

 

VIDEO – A Scorrano (Le), lo spettacolo diurno della pirotecnica Lieto Carmine e figli

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Il giorno 6 luglio, a Scorrano, la pirotecnica Lieto Carmine e figli da Visciano (Na) ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico diurno in onore di Santa Domenica.

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dal nostro inviato, Gennaro Novellino

ULTIM’ORA ViViCentro – Juve Stabia, la trattativa per Russo prosegue: tutti i dettagli

I dettagli raccolti dalla nostra redazione

Vi avevamo raccontato il 26 giugno di una trattativa avviata, di un’idea sfociata in un qualcosa in più (CLICCA QUI per i dettagli). Danilo Russo può vestire la maglia della Juve Stabia, ma la trattativa non è ancora chiusa. Secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di Vivicentro.it, da fonti vicine al calciatore, lo stesso non si troverebbe a Castellammare di Stabia e quindi prossimo alla firma, ma ancora in vacanza, in attesa di una chiamata. La trattativa per l’estremo difensore prosegue e i contatti con il suo agente sono frequenti. Si parla sicuramente di lui, ma anche di altri calciatori che possono tornare utili a Gaetano Fontana. Danilo Russo, comunque, nato a Pompei ma di Castellammare di Stabia, dove la sua famiglia risiede, sarebbe felice di vestire la maglia gialloblè.

a cura di Ciro Novellino

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Gaetano Amato scrive a Pannullo: ”così non va! Ti prego, smentiscimi!”

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Lettera aperta di Gaetano Amato al neo sindaco di Castellammare

Lettera a vivicentroCaro Antonio, qualche giorno fa ti scrissi una lettera aperta, pubblicata su facebook (data la conoscenza diretta avrei potuto inviartela in privato, ma come mia abitudine, le cose mi piace farle pubbliche).

In quella lettera ti invitavo e mi permettevo di suggerirti di non diventare ostaggio di correnti, di ricatti. E tu mi rassicurasti in privato dicendomi di non fare fede a quello che scriveva certa stampa. E invece, amico mio, è successo in parte proprio quello che diceva quella stampa. Hai formato la tua giunta, hai scelto coloro che insieme a te dovrebbero salvare questa città. A dire il vero, però, a parte qualche nome (ho molto discusso con Andrea Di Martino dopo la sua scelta di uscire da Sel, ma è innegabile che si tratti di un politico capace, anche se non sono d’accordo con lui sulle scelte fatte), il resto a me sembra frutto di spartizione, il nipote di, la moglie di, il segnalato di.

Se questa era la giunta che avevi in mente mi chiedo perché non l’hai presentata subito. Evidentemente non lo era. Evidentemente ti sei dovuto piegare a logiche correntizie.

Ma si può leggere di una dichiarazione di neo assessore che esordisce con : io e mia zia abbiamo la stessa passione per la politica? E aggiungere mi sono candidato a Pompei ma non sono stato eletto. Ora finalmente a Castellammare potrò mettermi all’opera? A Pompei? Non ce n’erano stabiesi in grado? Li dobbiamo importare da Pompei, tra l’altro senza esperienza specifica ma con una unica candidatura e nemmeno eletto? Scelte che hanno portato già parte della tua maggioranza a tirare calci. Con che risultato? Che sarai sul filo del rasoio giorno dopo giorno? Con che tranquillità lavorerai sapendo di essere al centro di un incrocio correntizio, una lotta di potere tra padroni che si sono impossessati delle vite dei loro corregionali?

Non mi piace la scelta che hai fatto, e con onestà e franchezza te lo dico.

Non era di questo che aveva bisogno Castellammare. La cultura l’hai divisa su due assessorati. E perché? Beni culturali da un lato e manifestazioni dall’altro. Ho letto le deleghe di ogni assessore. Avevamo tanti geni che sapevano fare tutte queste cose e nessuno li conosceva? Peccato. Avrebbe potuto essere una occasione davvero unica, e invece si proseguirà secondo logiche e abitudini di vecchia data.

Ma io sono sempre speranzoso. Voglio sempre credere che le cose possano evolversi al meglio, ed è per questo che ti auguro di smentirmi. Sarebbe un piacere ricevere una tua telefonata dove mi dici: hai visto ca nun capisce niente? E sarebbe ancor più un piacere risponderti hai ragione. So ammettere i miei errori. Lo spero, davvero, col cuore, per te, per me, per questa città e per i suoi abitanti che sono davvero sull’orlo della disperazione. Siamo diventati un porto franco. Come quelle terre di nessuno nelle quali ognuno arriva, mette le mani su qualcosa e poi sparisce. Solo che questi non spariscono mai, se non li arrestano.

Ripeto, spero di sbagliarmi, ma credo che saranno mesi molto dolorosi per te e per la città. Ti prego, smentiscimi, non con le parole ma coi fatti.

Un abbraccio fraterno

GAETANO AMATO

VIDEO – A Scorrano (Le), lo spettacolo diurno della pirotecnica F.lli Ferraro

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Il giorno 6 luglio, a Scorrano, la pirotecnica F.lli Ferraro da Mondragone (Ce) ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico diurno in onore di Santa Domenica.

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dal nostro inviato, Gennaro Novellino

SKY – Lotito ha detto quasi ‘si’ al Napoli per Candreva, ma…

I dettagli

Ci sono aggiornamenti da Sky sul mercato del Napoli: per l’attaccante croato della Dinamo Zagabria Marko Pjaca, accostato al club azzurro, è vicinissimo al Milan dopo il blitz di Adriano Galliani a Zagabria, una trattativa che si chiuderà sui 22-23 milioni di euro per il suo cartellino. Per Antonio Candreva, invece, è arrivata un’offerta di 24 milioni di euro da parte del Napoli: da parte della Lazio c’è una sorta di primo via libera, ma servirà l’accordo con il calciatore.

FOTO – Secondo giorno di lavoro a Castel Volturno

Lo riporta il sito ufficiale del club

Secondo giorno di raduno a Castel Volturno per il Napoli che ha cominciato ufficialmente la stagione azzurra 2016/2017. In mattinata la squadra si è riunita per lavorare sia in palestra che sul campo. I calciatori azzurri hanno svolto test di resistenza, forza e flessibilità nella prima fase di allenamento in palestra. Successivamente seduta sul campo con test di velocità. Nel pomeriggio seconda sessione di lavoro. La squadra si allenerà al Centro Tecnico fino a domani e poi sabato mattina la comitiva partirà per il ritiro di Dimaro Folgarida in Val di Sole.

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SSC Napoli: “Domani verrà presentata la nuova maglia 2016/17”

I dettagli sulla maglia

Domani alle 12.00 a Castel Volturno l’Head of Operation del Calcio Napoli, Alessandro Formisano, presenterà la nuova maglia da gioco per la prossima stagione. Ci saranno anche alcuni calciatori che faranno da ‘modelli’ e sulla stessa ci sarà anche il terzo sponsor, sul retro, che sarà la Kimbo.

Juve Stabia, sfuma il sogno Cazzola: ecco la nuova squadra del centrocampista

L’Alessandria ha acquistato Riccardo Cazzola.

Come annunciato dal suo procuratore Andrea Cattoli, Riccardo Cazzola ha firmato per l’Alessandria.
Sfuma così, ancora una volta, il sogno di tanti tifosi stabiesi di rivedere Cazzola con la maglia della Juve Stabia.
Il centrocampista dopo le esperienze con Atalanta, Cesena e Livorno ha deciso di accettare la chiamata del suo ex allenatore Piero Braglia. Dopo i due gravi infortuni che ne hanno rallentato l’ascesa, Cazzola ha deciso di ricominciare da una squadra in grado di assicurargli lo spazio e la fiducia necessarie alla definitiva ripresa. Ricordiamo che nell’ultima stagione, in cui ha vestito la maglia del Livorno in Serie B, il calciatore ha messo a segno due reti in 25 partite.
Il centrocampista in Piemonte ritroverà non solo Braglia, forse il tecnico più importante della sua carriera, ma anche Adrian Mezavilla, compagno di tante battaglie con la maglia gialloblè.
Come da indicazione di Cattoli, Cazzola con i Grigi ha firmato un contratto fino al 2019. Un colpo davvero importante per la Lega Pro, quello dell’Alessandria, che si assicura Cazzola, calciatore in grado di fare la differenza nella categoria.
Di seguito la foto, tratta dal profilo FB del procuratore Andrea Cattoli, della firma.

Raffaele Izzo

 

Zielinski-Napoli, è solo questioni di giorni

I dettagli

Secondo il Messaggero Veneto, il passaggio di Zielinski al Napoli sarebbe questione di giorni, affare chiuso sulla base di 13 milioni e nella trattativa potrebbe rientrare anche Camilo Zuniga che verrebbe girato al Watford: “Questione di giorni anche per il passaggio al Napoli di Zielinski, mentre la società partenopea avrebbe chiesto informazioni su Widmer, corteggiato sembra anche dal Milan”.

Bastardi si nasce: a Fermo la conferma

Emmanuel era sopravvissuto alla ferocia di Boko Haram, alle violenze dei predoni libici, alla brutalità degli scafisti ma nulla ha potuto contro l’imbecillità di un italiota di Fermo stronzo e razzista.

Nella vita c’è chi sembra nascere con un “bersaglio” incorporato sul quale tutte le malesorti si esercitano ed Emmanuel Chidi Namdi sembra proprio essere stato uno di questi. Un ragazzo di appena 36 anni al quale sembrava di aver già “dato” alla vita quanto, da bersaglio, doveva dare. In Nigeria era riuscito a sopravvivere e a sfuggire ai fanatici dell’islam addestrate a vivere da bestie nel Bangladesh. Era fuggito con Chinyery, la sua donna, dopo che Boko Haram aveva incendiato le chiese del posto e nel rogo avevano perso i genitori e la figlia. Poi, nella traversata del deserto del Niger e della Libia avevano subito l’assalto dei briganti del luogo che li avevano depredati e pestati. Poi ancora, sul barcone che doveva scaricarli in Sicilia, lei ha subito un aborto ma, finalmente erano in Italia e cominciavano a sentirsi tranquilli e sicuri non sapendo che questa è si Patria di Poeti, Santi e Navigatori ma che è anche Madre feconda di grandi stronzi, ed uno di questi era già nel suo destino. Un verme che lui, spostatosi otto mesi fa con la sua compagna da Palermo a Fermo, nelle Marche, avrebbe avuto la sfortuna di incontrare sulla sua strada.

Di lui, di Emmanuel e della sua compagna ora si sa tutto e ci sono le fotografie. Del grande stronzo razzista di Fermo null’altro è dato sapere o meglio, è dato divulgare in quanto, stando al moderno andazzo della “protezione” dei delinquenti in nome di una mal interpretata ed utilizzata “privacy”, viene tenuto nascosto dalle forze dell’ordine e dagli inquirenti che non consentono la divulgazione di sue foto e nemmeno del nominativo per cui, la prossima volta (perché una cosa è certa, una prossima volta ci sarà come già ce ne sono state altre nel suo passato),  chi avesse la ventura di incrociarlo NON saprà di essere al cospetto di un emerito stronzo e delinquente e non avrà modo, ne motivo, di girargli alla larga. Né tantomeno, la comunità tutta (fatti salvi i pochi “intimi” o “affini” o “addetti all’ordine”), avrà modo di riconoscerlo per isolarlo ed emarginarlo lasciandolo su un simbolico marciapiede come lo stronzo di questo sonetto napoletano che a lui dedico con viscerale disprezzo:

“Strunz, c’arravogliato n’goppa a un marciapiede fumanno staie…
Passa ‘na mosca, e’ te canta a ninna-nanna, e’ fa zzzzzzzz…
Tu dorme…
Tu dorme…strunz.
Strunz, ca n’terra staie…
O vient passa, e’
t’cummoglia…
‘Na mosca te gira attuorn, e’ tu stai la…
Povero
strunz”

Ma veniamo alla notizia e al fatto.

Emmanuel Chidi Namdi, 36enne nigeriano, picchiato selvaggiamente a Fermo per aver reagito a insulti razzisti rivolti alla sua compagna, è morto.

Emmanuel era un richiedente asilo fuggito con Chinyery, la fidanzata 24enne, dall’orrore di Boko Haram che, nel suo paese, aveva incendiato le chiese del posto uccidendogli genitori e figlia che erano morti in un incendio. Era poi riuscito a sopravvivere ad una drammatica traversata che lo aveva fatto approdare in Sicilia e nella quale la donna aveva perso un bimbo. Da Palermo poi si era spostato a Fermo dove era stato ospitato, sin dallo scorso settembre, dal seminario vescovile della cittadina marchigiana ma …..

Ma quando sembrava che ormai dolori, orrori e sofferenze potessero essere messi da parte e che le “bestie e la bestialità dei fanatici islamici” fossero ormai lontani ecco che l’altra sera, mentre stava passeggiando con la fidanzata in via XX settembre, ha avuto la sventura di imbattersi in un italiota stronzo e bestia di Fermo che ha iniziato a provocarli chiamando “scimmia” lei e insultando pesantemente anche lui.

Emmanuel ha reagito come chiunque avrebbe fatto e l’italiota, noto alle forze dell’ordine e conosciuto ultrà della squadra locale, ha sradicato un palo segnaletico per usarlo a mo’ di spranga e lo ha colpito riducendolo in fin di vita e, dopo un giorno di agonia, attaccato al respiratore, ieri sera Emmanuel e’ morto.

Ora si accumulano e si sprecano i commenti addolorati di tutti, nella comunità di Fermo ed anche fuori da essa ma ….. ma intanto resta il divieto di poter fare conoscere queste bestie, con nome e foto, in modo da potersi difendere in modo preventivo; magari standone alla larga.

Che dire, a me sembra il trionfo del mondo all’incontrario. Il trionfo di leggi che in apparenza sembrano fatte per punire chi delinque (se, forse e quando li beccano) ma intanto li proteggono prima che delinquono NON consentendo che si sappia della loro presenza in zona, che se ne conosca il nome e cognome, che se ne conosca l’aspetto ed il viso. Nulla di tutto ciò. Ognuno di noi potrebbe trovarsi accanto, a stretto contatto di gomito, un delinquente, un assassino, un ladro, un pedofilo ecc ecc  e NON saperlo perché queste bestie hanno diritto alla “privacy” ed alla tutela della LORO persona. E quella degli altri? Quella delle persone perbene? Quella chi la tutela? Chi li mette in condizioni di prevenire un accidenti ed evitare così di venire a contatto con queste bestie con il rischio di divenire poi “un caso” del quale, quella stessa giustizia, quelle stesse forze dell’ordine, quella stessa magistratura saranno chiamate ad occuparsi e FORSE a punire (con tutta la magnanimità, le scusanti ed i condizionali del caso per cui ….. si riparte: tornando, ovviamente, nell’anominato)?

Buon senso e cura della parte buona della comunità vorrebbe che, al contrario, ad ogni angolo di strada, in ogni quartiere ed in ogni Città, ci fosse una bacheca ben visibile con affisse le foto (ed il curricula criminale) quantomeno di ogni delinquente che sia domiciliato nella zona. Ed invece ….. invece nulla è dato sapere ed anzi, se un giornale o chiunque altro ne divulgasse i dati e le foto, si ritroverebbe inquisito come se il criminale fosse lui.

Questa è la vita! Anzi no! Questa è la morte della fiducia nelle istituzioni e nella giustizia.

Ad Emmanuel va anche il pensiero del mattino di Massimo Gramellini pubblicato sulla stampa di oggi e che qui vi ripropongo trasudante, anch’esso, d’amarezza e traspirante lo stesso mio senso di impotenza

Le onde del destino. MASSIMO GRAMELLINI

Non riesco a trovarci un senso, Emmanuel. Nasci in Nigeria, trentasei anni fa. Ti sposi e metti su famiglia, finché un giorno i feroci saladini della macelleria islamista di Boko Haram (significa «vietato leggere», bel programma davvero) fanno saltare per aria la chiesa con dentro tuo figlio, i tuoi genitori e i tuoi suoceri. Vendi tutto ciò che possiedi e scappi in Libia, dove un trafficante di esseri umani malmena tua moglie facendole perdere il secondo figlio che ha in grembo. Riuscite a salire su un gommone e a scampare alla traversata. Risalite l’Italia dalla Sicilia alle Marche per scorgere uno sprazzo di luce: l’arcivescovado di Fermo vi accoglie in seminario, aiutandovi a presentare domanda di asilo. Nei tuoi pensieri si riaffaccia la speranza di qualcosa che sia degno di chiamarsi futuro: un lavoro, una casa, magari un altro figlio per lenire quel dolore che non se ne va.

Due giorni fa, martedì, stai camminando per la strada con la tua donna quando un ultrà della squadra di calcio locale ti urla addosso che hai sposato una scimmia africana. Tu difendi tua moglie, lui insiste, venite alle mani, un palo della segnaletica stradale viene divelto (ancora non è chiaro da chi) e usato come arma. La tua breve vita finisce sul selciato, sotto una gragnuola di pugni e di calci. Non ci capisco più niente, Emmanuel. Sei sopravvissuto ai terroristi, agli scafisti e a un mare in tempesta per farti dare la morte da un razzista di paese.

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vivicentro.it/cronaca/  redazione/S.B. – Chi nasce bastardo, cresce stronzo vivendo da verme …. ma ben protetto: a Fermo la conferma

Vivicentro..it/opinione / – lastampa / Le onde del destino. MASSIMO GRAMELLINI

Mazzarri vuole due azzurri al Watford

I dettagli

Secondo La Gazzetta dello Sport, il Watford di Walter Mazzarri starebbe per chiudere l’affare Camilo Zuniga. Il colombiano ha ancora un anno di contratto ed è un pupillo di Mazzarri che proprio a Napoli ha reso il colombiano uno degli esterni più forti. Oltre a lui, il Watfrod sarebbe interessato anche a Christian Maggio.