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ESCLUSIVA – Darmian piace al Napoli, ma come la prenderebbe Hysaj?

Questi i dettagli raccolti dalla redazione di Vivicentro.it

Le vie del mercato sono infinite e il Napoli cerca rinforzi da regalare a Maurizio Sarri. I ruoli scoperti li si conscono e, oltre all’attaccante, resta da sciogliere i dubbi anche sull’esterno. La voce delle ultime ore riguarda la permanenza in azzurro di Christian Maggio visti i rifiuti per Donati e il no per infortunio a Santon. Il nome caldo è quello di Matteo Darmian, ma, secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di Vivicentro.it, difficilmente potrà portare ad una fumata bianca dopo l’esperienza con la maglia del Manchester United. Il calciatore percepisce 2,5 mln di euro in Inghilterra e potrebbe creare problemi per il rinnovo, ormai vicino, di Elseid Hysaj che percepirà cifre più basse.

a cura di Ciro Novellino

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Parola di Cassazione: è valido anche il matrimonio celebrato online

La Corte di Cassazione, nel corso degli anni, ci ha assuefatti a decisioni che, diciamo, ci appaiono da “choc” (o shock) su Pedofilia, Violenza su Donne, Anziani ecc ecc, finanche omicidi per cui, una sentenza come quella che ha sancito la validità di un matrimonio celebrato via Skype tra una bolognese, di San Giovanni in Persiceto, ed un pakistano, alla fin fine fa solo sorridere anche se apre la mente, a chi volesse, a tante domande, alcune bizzarre (a quando la procreazione via WA per interposta persona ed il riconoscimento di paternità o maternità?); altre un tantino più inquietanti: un facile passaporto anche per jihadisti e/o manovalanza delinquenziale in genere? E già, perché ora il pakistano, con tutto il rispetto e la stima possibile per il caso e le persone specifiche, sarà dotato di un regolarissimo passaporto italiano e, come lui, potranno tanti altri frutto di “combine” per niente chiare e lecite, e poi con il passaporto così facilmente ottenuto potrà arrivare a Fiumicino in pompa magna e con tutte le carte in regola, altro che perigliose traversate con scafisti et similia.

E dire che poi, sempre in Italia, convoglianti e autorità presenti (dopo pubblicazioni ed iter burocratici vari) si deve passare anche il vaglio della verifica di “vero matrimonio” e non di mercimonio dello stesso ed ora? Ora arriva la Cassazione e, per dirla alla Totò: ……….. (chi vuole intendere già conosce), ti sancisce la validità del matrimonio via web e quindi inaugura quello che si può definire il Matrimonio 2.0

Ripeto, ben altre ne ha combinate (chiaramente secondo il vedere di un cittadino qualsiasi, ma nemmeno tanto ignorante) la Cassazione per cui questa può apparire irrisoria e da riderci sopra ma, così potrebbe non essere.

Ma leggiamo come ne ha dato notizia Agv News rendendo nota quest’ultima sentenza:

Sacerdote e sindaco sono passati di moda: ecco il matrimonio via Skype

La Corte di Cassazione ha sancito la validità dell’unione tra una donna italiana di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, ed un uomo pakistano, avvenuta tramite una diretta video online
Sposarsi via Skype potrebbe essere, per i più, una cosa di dubbio gusto e certamente impossibile. Trascurando la sua questione riguardante la morale, in Italia, un matrimonio celebrato online in video può essere valido? Secondo la Corte di Cassazione sì. Ha infatti affermato la validità dell’unione tra una donna italiana di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, ed un uomo pakistano, avvenuta, appunto, su Skype.
L’ufficiale dello stato civile si era opposto alla trascrizione dell’atto di matrimonio, in quanto la modalità di celebrazione era da ritenersi in contrasto con l’ordine pubblico, facendo riferimento al principio fondamentale dell’ordinamento italiano secondo cui “la contestuale presenza dei nubendi dinanzi a colui che officia il matrimonio, anche al fine di assicurare la loro libertà nell’esprimere la volontà di sposarsi”. Tuttavia, il matrimonio risulta celebrato in linea con le norme pakistane e dunque è di ritenersi valido anche in Italia, poiché “il matrimonio celebrato all’estero è valido nel nostro ordinamento, quanto alla forma, se è considerato tale dalla legge del luogo di celebrazione, o dalla legge nazionale di almeno uno dei nubendi al momento della celebrazione, o dalla legge dello Stato di comune residenza in tale momento” (art. 28 della l. 218/1995) e che “se l’atto matrimoniale è valido per l’ordinamento straniero, in quanto da esso considerato idoneo a rappresentare il consenso dei nubendi in modo consapevole, esso non può ritenersi contrastante con l’ordine pubblico solo perché celebrato in una forma non prevista dall’ordinamento italiano”, come ricordano gli Ermellini.La Cassazione, come già la Corte di Bologna ha dunque riconosciuto la validità del matrimonio, respingendo la richiesta di annullamento presentata dal Viminale.
Un caso simile è avvenuto in Galles a luglio. Nel giorno della prima semifinale di Uefa Euro 2016, quella che ha visto affrontarsi il Portogallo di Cristiano Ronaldo, poi vincitore della manifestazione, ed il Galles di Gareth Bale, il terzino destro della Nazionale d’Oltremanica Chris Gunter avrebbe dovuto fare da testimone al matrimonio di suo fratello, che aveva scelto la data senza immaginare che il Galles potesse arrivare così avanti nel torneo. Chris ha così fatto il discorso agli sposi via Skype ed è poi andato a giocare la sua partita davanti ai suoi genitori: sì, i coniugi Gunter hanno preferito assistere ad un semifinale probabilmente più unica che rara piuttosto che presenziare al matrimonio dell’altro figlio, che a sua volta, ha dichiarato Chris, «avrebbe saltato volentieri il matrimonio pur di vedere la mia gara».

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Per rispondere al terrore ci vuole metodo e rieducazione

Lorenzo Vidino, nell’articolo apparso oggi su la Stampa dice che, per rispondere al terrore ci vuole metodo ed elenca due priorità:

  1. aumentare le forze anti-terrorismo, altrimenti è inutile pretendere maggiore attenzione;
  2. lavorare sulla reintegrazione dei jihadisti.

L’articolo è titolato: Europa, serve una nuova strategia per rieducare gli jihadisti.

Leggiamolo:

Più controlli e integrazione: ecco che cosa possono fare gli Stati per impedire altri massacri senza snaturare secoli di civiltà

«Erano noti alle autorità». Dopo l’atroce attacco nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray si è diffusa la notizia che gli attentatori, come prima di loro quelli di Parigi, Orlando, Ansbach e molti degli altri posti che sono stati di recente insanguinati dalla follia jihadista, erano già stati in qualche modo «attenzionati». Anzi, nel caso specifico uno dei due, Adel Kermiche, che a soli 19 anni era il più vecchio del mini-commando, era stato da poco rilasciato per decorrenza dei termini.

Il giovane era stato detenuto per i suoi tentativi di unirsi allo Stato islamico e indossava un braccialetto elettronico. Il suo caso era andato ad arricchire la folta schiera (più di diecimila) dei «Fichier S», i files che i servizi francesi tengono sui soggetti radicalizzati.

È una dinamica comune a tutta Europa, sia a Paesi nell’occhio del ciclone del terrorismo come la Francia sia a quelli, come il nostro, che sebbene vedano un numero crescente di casi di radicalizzazione, fortunatamente non sono toccati dal fenomeno con la stessa intensità. Le forze anti-terrorismo di ogni Paese europeo sono a conoscenza di migliaia di casi di soggetti che danno chiari segnali di estremismo, siano essi una semplice frequentazione di siti jihadisti o, in casi più avanzati, contatti con ambienti o gruppi jihadisti e perfino esperienze precesse di combattimento e condanne. Ma questi comportamenti non rappresentano di per sé un crimine passibile di arresto. Giustificano un’attenzione elevata, che però le forze di polizia e intelligence europee, stremate dal numero elevatissimo di casi, non riescono sempre a prestare. Se poi aggiungiamo che spesso il passaggio dall’estremismo da tastiera, cioè dal passare le giornate su siti jihadisti, all’azione avviene in maniera fulminea e imprevedibile, si spiegano casi come quelli di Saint-Etienne-du-Rouvray. Giusto scandalizzarsi per le inefficienze dell’anti-terrorismo (e ce ne sono state tante di recente, si badi bene), ma bisogna capire tra che paletti si muovono.

LEGGI: Anche il Papa ne ha preso atto e lancia l’allarme: ”Il mondo è in guerra”

DOPO CHARLIE HEBDO  

Cosa fare allora? All’indomani di attentati c’è sempre chi invoca misure draconiane, in sostanza arrestare qualsiasi persona che abbia dato segnali di estremismo. Si fa in certi Paesi mediorientali, dove una parola sbagliata porta alla prigione senza condanna, ma menti fredde capiscono che un tale approccio comporterebbe lo snaturamento di secoli di civiltà del diritto occidentale. È chiaro che vanno aumentati gli effettivi per potenziare le capacità di monitoraggio, cosa che i francesi hanno fatto subito dopo Charlie Hebdo (gli agenti vanno però addestrati e ci vorrà del tempo prima di vedere i frutti della mossa). Ma ci si rende sempre più conto che le tattiche tradizionali dell’anti-terrorismo non bastano e soluzioni alternative sono necessarie.

È in tal senso che verte il Piano di Azione contro Radicalizzazione e Terrorismo recentemente varato dal governo francese. Il Piano prevede l’istituzione di dodici centri di reintegrazione per jihadisti da aprirsi nei prossimi mesi. Alcuni hanno come obiettivo il recupero di soggetti «sotto monitoraggio in quanto vulnerabili alla radicalizzazione» attraverso un doppio canale: da una parte attività di «de-indottrinamento» attraverso percorsi con psicologi e psichiatri, dialoghi di gruppo su temi come la religione e la geopolitica, e infine un lavoro individuale con l’obiettivo di allontanare gli individui da influenze radicali; dall’altra prevede una formazione professionale e dei tirocini. Altri centri saranno specificamente destinati a foreign fighters di ritorno.

MODELLO DANIMARCA  

Il nuovo programma francese è ispirato a modelli già usati in vari Paesi mediorientali ed europei. Nella città danese di Aarhus, per esempio, le autorità hanno da anni creato un programma per il reinserimento dei jihadisti che sono tornati in Danimarca dopo aver combattuto in Siria. I primi risultati paiono positivi e nessuno dei circa 30 soggetti sottoposti al programma si è macchiato di attività terroristiche dopo essere ritornato in patria.

Non sono certo buonismo e ingenuità che spingono le autorità danesi o francesi a vedere non solo un potenziamento dell’apparato anti-terrorismo ma anche l’introduzione di misure volte alla prevenzione della radicalizzazione e alla reintegrazione come possibili soluzioni alle crisi che stiamo vivendo. Non è possibile monitorare ogni Adel Kermiche d’Europa 24 ore su 24 – anche se si potesse legalmente non esistono le risorse per farlo. Né lo si può tenere in carcere ad aeternum senza che abbia compiuto un crimine. Possono il tipo di interventi previsti dal nuovo piano francese o dalla città di Aarhus convincere i vari Kerniche d’Europa a non seguire le sirene del Califfato? In certi casi sì, come varie esperienze dimostrano. In altri no, come nel caso di un jihadista tedesco recentemente coinvolto in un attacco contro un tempio Sikh a Essen nonostante fosse sottoposto a un programma di de-radicalizzazione. Ma visto che l’alternativa è lasciare i Kerniche d’Europa a se stessi, un tentativo di de-radicalizzazione appare la soluzione più sensata.

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RILEGGI LIVE – Dimaro, seduta mattutina: squadra in campo!

Segui il nostro LIVE da Dimaro

11:00 – Fine

10:47 – Si provano gli schemi da palla da fermo

10:21 – Gruppo ancora diviso in due squadre, si lavora tatticamente sugli schemi per la gara di questa sera

10:03 – Gruppo diviso in due, si lavora atleticamente sulla pista di atletica

09:50 – Squadra in campo

09:34 – Ecco Insigne, anche lui in palestra, mentre Giaccherini e Mertens rientrano negli spogliatoi

09:18 – Lo staff di Sarri prepara il percorso per il lavoro di oggi

09:12 – Anche Albiol si dirige in palestra

09:08 – Anche Mertens e David Lopez si dirigono in palestra

Buongiorno e benvenuti alla diretta testuale della seduta di allenamento di oggi. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

UFFICIALE – Juve Stabia, la difesa si rafforza con Camigliano

Arriva l’ufficialita dell’approdo alla Juve Stabia di Agostino Camigliano

In poche ora la difesa della Juve Stabia è stata quasi completata. Il lavoro del D.S. Logiudice, affiancato ormai stabilmente da Ciro Polito, che si sta disimpegnando molto bene nel ruolo di assistente del direttore sportivo, ha portato in meno di 24 ore a tre difensori di livello che hanno rimpinguato una retroguardia che aveva assoluto bisogno di innesti.

Nella giornata di ieri sono arrivati in ritiro a Gubbio Federico Amenta e Santiago Morero (CLICCA QUI) mentre nella tarda serata di ieri è arrivato il comunicato che sancisce l’arrivo alla Juve Stabia di Agostino Camigliano.

Camigliano è un difensore classe 1994, di proprietà dell’Udinese, e che può vantare già una discreta esperienza in Serie B. In cadetteria ha infatti vestito le maglie di Trapani, nella scorsa stagione, Cittadella, Entella e Brescia. Camigliano vanta anche un discreto numero di presenze con la Nazionale Under 20 (la foto si riferisce ad una sua apparizione con la maglia azzurra). La difesa delle Vespe si compone quindi di un altro innesto di qualità, stavolta maggiormente di prospettiva rispetto agli acquisti che lo hanno preceduto.

Riportiamo il comunicato della Juve Stabia:

S.S. Juve Stabia rende noto che è stato raggiunto l’accordo per l’acquisizione, in prestito dall’Udinese Calcio, delle prestazioni sportive del difensore Agostino Camigliano, classe 1994.
Il difensore, nato a Segrate (MI) e formatosi calcisticamente nel settore giovanile del Brescia, vanta nel suo curriculum 33 presenze in Serie B, con le maglie di Brescia, Virtus Entella, Cittadella e Trapani, formazione alla quale è arrivato in prestito a febbraio 2016 dall’Udinese, proprietaria del suo cartellino a partire dalla scorsa stagione.
Appena giunto a Gubbio, sede del ritiro gialloblù, Camigliano ha dichiarato: “Entro a far parte di una rosa molto competitiva, saprò dare il mio contributo. Sono giovane, è vero, ma ho già un po’ di esperienza e non vedo l’ora di scendere in campo. So che ci attende un campionato impegnativo, ma noi siamo la Juve Stabia e dobbiamo far valere la nostra Storia”.
S.S. Juve Stabia

Raffaele Izzo

Il Napoli celebra i 90 anni, ma rischia di essere un flop

I dettagli

Nessuna presentazione ufficiale della squadra a Dimaro-Folgarida, per la delusione dei tifosi arrivati fino in Val di Sole: il tutto è stato spostato in occasione dell’amichevole dell’1 agosto a San Paolo col Nizza. La Gazzetta dello Sport riferisce che sono soltanto duemila i biglietti staccati per l’amichevole di lunedì, inoltre “mancheranno parecchi ex giocatori che erano dati presenti all’evento, semplicemente perché la società ha diramato solo ieri gli inviti e per molti di loro mancano i tempi tecnici per raggiungere Napoli in tempo”. Non ci sarà nemmeno Diego Armando Maradona, per impegni già presi in precedenza: “notizie strappate in un clima di semiclandestinità, un muro di silenzio che stride con la passione e l’entusiasmo di una città che respira calcio 24 ore al giorno”.

Anche il Papa ne ha preso atto e lancia l’allarme: ”Il mondo è in guerra”

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”Il mondo è in guerra”, questa l’accorata denuncia che il Papa fa sull’aereo che lo portava in Polonia per la Giornata mondiale della gioventù. Papa Francesco parla dell’uccisione del prete in Francia da parte di due jihadisti del Califfo e dice: “Quella che stiamo vivendo non è una guerra di religione” e “Quando parlo di guerra intendo guerra sul serio, non di guerra di religione. Parlo di guerre di interessi, per soldi, per le risorse della natura, per il dominio dei popoli”. Poi rimarca ancora: “È una guerra a pezzi. C’è stata quella del 1914, con i suoi metodi, poi quella del 1939-45 e adesso questa”.

Le parole del Papa sono oggetto dell’articolo odierno dell’inviato della Stampa, Andrea Tornielli, nel quale mette in evidenza dei punti importanti e salienti

Francesco: “Il mondo è in guerra, ma non di religione”

Il Papa sul volo parla dell’omicidio del sacerdote francese: conflitto per interessi e per soldi

«Il mondo è in guerra» ma quella che stiamo vivendo «non è una guerra di religione». Lo ha detto Papa Francesco incontrando i giornalisti che viaggiano con lui verso Cracovia. Padre Federico Lombardi ha chiesto al Pontefice un commento sul terribile omicidio del sacerdote francese.

«La parola che si ripete tanto è “sicurezza” – ha detto Bergoglio – ma la vera parola è “guerra”. Il mondo è in guerra, guerra a pezzi. C’è stata quella del 1914, con i suoi metodi, poi quella del 1939-45 e adesso questa».

«Non è tanto organica – ha continuato Francesco – ma organizzata sì. Ma è guerra. Questo santo sacerdote, morto proprio nel momento in cui offriva la preghiera per la pace. Lui è uno, ma quanti cristiani, quanti innocenti, quanti bambini… Pensiamo alla Nigeria, per esempio. Diciamo: ma quella è l’Africa! È guerra. Noi – ha continuato il Papa – non abbiamo paura di dire questa verità, il mondo è in guerra perché ha perso la pace».

Francesco ha rivolto un pensiero ai giovani della Gmg: «La gioventù sempre ci dice speranza. Speriamo che i giovani ci dicano qualcosa che sia un po’ più di speranza in questo momento». Il Papa ha anche ringraziato per le condoglianze ricevute, «in modo speciale per quelle del presidente della Francia», Hollande, «come un fratello».

Dopo aver salutato uno a uno i giornalisti, Francesco ha ripreso il microfono, per non lasciare fraintendimenti: «una sola parola vorrei dire per chiarire: quando parlo di guerra intendo guerra sul serio, non di guerra di religione. Parlo di guerre di interessi, per soldi, per le risorse della natura, per il dominio dei popoli».

«Non parlo di guerra di religione. Le religioni – ha concluso – tutte le religioni, vogliono la pace. La guerra la vogliono gli altri. Capito!».


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Gabbiadini-Napoli, faccia a faccia per il futuro

I dettagli

Manolo Gabbiadini resta oppure no? Al momento non è qualcosa che si può definire con certezza, eppure nelle scorse ore il suo agente Silvio Pagliari è stato a Dimaro-Folgarida per incontrare la società e capire un po’ quelli che sono i programmi per il futuro. La Gazzetta dello Sport scrive: “Gabbiadini è disponibile a restare e, senza la presenza ingombrante del Pipita, è convinto di potersi giocare le proprie chance per un posto da titolare qualora non venga acquistato un altro goleador”.

Affare Icardi, il Napoli insisterà fino a lunedì

I dettagli

Oltre ad Arkadiusz Milik potrebbe arrivare anche Mauro Icardi. La Gazzetta dello Sport prova a fare il punto della situazione e pone una deadline per la trattativa fissata a lunedì: fino ad allora il Napoli proverà ad insistere con l’Inter per l’argentino“.

Sarà difficile, tuttavia, convincere Erick Thohir e la Suning a cedere, nonostante lo stesso calciatore stia provando a forzare la mano per un trasferimento o per un rinnovo contrattuale: “Per adesso nemmeno l’offerta di 60 milioni cash (oppure 35 più Gabbiadini) ha convinto l’Inter ad intavolare una trattativa”. 

La Gazzetta su De Laurentiis: “Non gode di molta popolarità dopo Higuain”

I dettagli

La Gazzetta dello Sport dedica un lungo articolo al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Questi alcuni passaggi: “Non gode di moltissima popolarità il presidente De Laurentiis dopo la partenza di Higuain, eppure basta la sua sola presenza a entusiasmare i tifosi che lo applaudono al suo ingresso sul campo di allenamento. La sensazione è che il club non abbia ancora elaborato il lutto e navighi a vista, sottraendosi all’imbarazzante confronto con i tifosi e preferisce canali privilegiati per distillare notizie col contagocce”.

Proposta indecente per Koulibaly, De Laurentiis ci pensa

I dettagli

Secondo La Gazzetta dello Sport, al Napoli è arrivata una proposta indecente – 45 milioni di euro – da parte del Chelsea per il difensore senegalese Kalidou Koulibaly:De Laurentiis non intende cedere ma sta riflettendo”. Dovesse partire, bisognerebbe sostituirlo: ci sono due calciatori che interessano, ovvero il serbo del Torino Nikola Maksimovic ed il tedesco del Valencia Skhodran Mustafi.

Tolisso non arriva più: Aulas beffa ancora De Laurentiis

I dettagli

Corentin Tolisso, centrocampista francese classe 1994 dell’Olympique Lione, non arriverà al Napoli nonostante un’offerta da 37 milioni e mezzo di euro. Lo ha deciso la sua società con un comunicato. La Gazzetta dello Sport spiega: “Aulas, presidente del Lione, ha nuovamente beffato il Napoli dopo il mancato affare Gonalons“. Adesso? Si punterà su Piotr Zielinski dell’Udinese oppure sul croato Marko Rog della Dinamo Zagabria.

Sarri: “Higuain? Non ne parlo volentieri, fiducia a Gabbiadini”

Le sue parole

Maurizio Sarri ha parlato a Il Corriere dello Sport:

Su Higuain: “Mi risulta difficile soffermarmi su di lui che ho appena visto con indosso la maglia della Juventus. Ne parlo, ma non volentieri. La scelta è stata sua, perdiamo il più forte centravanti al mondo, ma dal punto di vista personale resta l’amarezza: perché mi aspettavo che facesse almeno una telefonata, magari cinque minuti prima che cominciasse le visite mediche. Mi ha ferito persino che si parlasse di Higuain, prim’ancora che andasse alla Juventus. Devo dar fiducia a Gabbiadini”.

Sul campionato e sui cinque scudetti vinti dalla Juventus: “Un dato inquietante per il movimento calcistico italiano, perché rende il prodotto meno appetibile. Hanno grosse responsabilità anche loro, perché c’è sempre il campo che deve dare il proprio responso. Ci saranno trentotto partite e posso assicurarvi che loro ne avranno una difficilissima, quasi proibitiva, il 2 aprile allo stadio San Paolo”. 

Sul secondo posto: “Io non firmo un bel niente. La Juventus ne ha vinte 28 nelle ultime 30. Reggere era quasi impossibile e non abbiamo niente da farci perdonare. Però si riparte da zero ed io non le firmo nulla”.  

Viva Maria !

Messina, Citta’ dai monteplici e irrisolvibili problemi, da qualche anno e’ sempre stata attenzionata sia dalla Stampa Nazionale, che da varie testate giornalistiche europee. Prendendo a cuore le nostre problematicita’, tanti articoli  l’hanno resa famosa nel Mondo, in senso negativo.
La Processione centenaria della Vara (per la Madonna Maria), che si svolgerà, come ogni anno, il 15 Agosto nella Citta’ dello Stretto, e’ stata la miccia che ha acceso i fuochi, fra la Consigliera Ivana Risitano CMdB ( cambiamo Messina dal basso), e l’armatore Vincenzo Franza. Le parole pronunciate dalla consigliera Risitano, che hanno scatenato un putiferio politico sono state  : “L’arroganza e la volonta’ di controllo sulla Citta’ del piu’ grande Gruppo messinese sono venute allo scoperto”.
Fortunatamente ancora nessuno dei contendenti, e’ rimasto politicamente ustionato, potremmo gridare al Miracolo considerata la pericolosita’ del tema trattato.
Per la cronaca il Gruppo Franza gestisce la Caronte Tourist, un’azienda privata di traghettamento, che negli ultimi quarantanni si e’ arricchita tanto, da sentirsi indiscussa padrona politica di questa Citta’.
L’armatore Franza, non e’ piu’ disposto a scucire un centesimo per i fuochi d’artificio a conclusione della ricorrenza della Vara, se il Sindaco Accorinti non prendera’ le giuste misure e distanze contro la propria consigliera comunale Ivana Risitano, che si e’ permessa di esprimere giudizi negativi nei suoi confronti.
Nella sua “omelia”, Franza ha ricordato, tanto per non dimenticare, e’ da 10 anni che la Societa’ non si sottrae alla “collaborazione richiesta dall’Ente locale, in ragione del proprio radicamento nel tessuto sociale del territorio, e dell’intento di venire incontro ai sentimenti piu’ profondi dell’intera cittadinanza”.
in dialetto siciliano si userebbe il termine ” Ruttura I Coddu”, visto e considerato che e’ una festa prettamente religiosa, dei fuochi pirotecnici, se ne potrebbe tranquillamente fare a meno e non avere obblighi.
Il Sindaco Accorinti, ancora non ha preso una decisione, visto e considerato che nel Palazzo Comunale nun c’e’ un solo centesimo, potrebbe essere cosa giusta e meritevole che li anticipasse lui,e la sua Giunta, anche in virtu’ di non essersi mai decurtato lo stipendio, come aveva pubblicizzato in campagna elettorale.
A distanza di 3 anni dalla sua elezione, i portafoglii comunali, saranno sicuramente farciti, sarebbe  il momento giusto di uscirli dal forno delle banche,gridano a squarciagola i suoi oppositori politici.
Accorinti, da quando e’ stato innalzato alla “gloria” di Sindaco di Messina, ha dimostrato di essere come l’anima di una candela, si affievolisce giorno dopo giorno, si spegnera’ alla scadenza del suo mandato?, o un soffio di maestrale potrebbe agevolare quest’attesa?
In ogni caso, con o senza il ricatto di Franza, la Vara sara’ portata solennemente in processione con o senza la ”devozione Franziana”. Se poi al grido di Viva Maria, i fedeli, al posto dei fuochi artificiali, guarderanno l’effigie di Maria, la ricorrenza avra’ un senso piu’ liturgico.

vivicentro.it/isole/cronaca –  Viva Maria ! (Mauro Lo Piano – Saintred)

Dimaro diciannovesimo giorno, De Laurentiis in campo – FOTOGALLERY

DE LAURENTIIS TORNA IN CAMPO A DIMARO CON BILL PETERSON
HAMSIK FA 29, GLI AUGURI DEI TIFOSI E STASERA FESTA IN HOTEL

DIMARO-FOLGARIDA (VAL DI SOLE – TRENTINO), 27 LUGLIO 2016 – Nove giorni dopo l’amichevole contro l’Anaune vista a bordo campo al centro sportivo di Carciato, il presidente Aurelio De Laurentiis torna tra la squadra in val di Sole al termine della seduta d’allenamento mattutina in compagnia di Bill Peterson, manager della Nasl (la North American Soccer League). Una visita d’oltreoceano che coincide con l’arrivo a Torino di Gonzalo Higuain.

Un tema, quello di Higuain, che irrita i tifosi azzurri in val di Sole pronti però a rivolgere attenzione e calore a Hamsik che catalizza l’affetto del pubblico a Dimaro-Folgarida nel giorno del suo 29/o compleanno. Il capitano del Napoli raccoglie striscioni, applausi e cori durante la seduta mattutina. Stasera la festa allo Sport Hotel Rosatti.

Dalla tribuna partono poi messaggi d’amore senza soluzione di continuità verso Insigne e Mertens durante i loro passaggi di corsa sotto la tribuna. I due hanno lavorato a lungo affiancati, impegnati in un programma di lavoro che punta a farli raggiungere al più presto il livello fisico dei compagni, che da giorni hanno iniziato la preparazione. I due reduci da Euro 2016 al mattino si sono dedicati al lavoro atletico e alla palestra, nel pomeriggio hanno partecipato agli esercizi sullo sviluppo della proposta offensiva diretti da Maurizio Sarri. Insigne è tornato nella consueta posizione di esterno sinistro d’attacco in un tridente composto anche da Gabbiadini e da suo fratello Roberto, Mertens, invece, è stato adattato nell’insolito ruolo di prima punta in un reparto offensivo formato anche da Callejon ed El Kaddouri.

E’ stato il primo giorno d’allenamento in gruppo per Emanuele Giaccherini che ha lavorato in palestra sia nella seduta mattutina sia in quella pomeridiana.

Sul mercato sono sempre più vicini il centrocampista del Lione Correntin Tolisso e l’attaccante dell’Ajax Arkadiusz Milik. Sarri, in attesa di nuovi rinforzi, va avanti con il lavoro tecnico-tattico, nel corso della mattinata il focus ha riguardato soprattutto la fase difensiva mentre nel pomeriggio Sarri si è concentrato sullo sviluppo del gioco e sulla produzione della manovra offensiva.

Domani è in programma la seduta mattutina che servirà soprattutto a preparare la squadra in vista dell’amichevole di domani sera a Trento contro la Virtus Entella, formazione di serie B contro cui gli azzurri realizzeranno l’ultimo test prima del rientro a Castelvolturno previsto per sabato.

 

FONTE: Ufficio Stampa Nicer Trento

GUARDA LA FOTOGALLERY: ( FONTE Ufficio Stampa Nicer Trento, FOTO DI ITALO CUOMO)

 

Juve Stabia, in dirittura d’arrivo la chiusura per un esterno offensivo

Juve Stabia – Sandomenico: affare quasi fatto

Giornata di fermento per il mercato della Juve Stabia. Dopo l’ufficializzazione degli arrivi di Amenta e Morero (CLICCA QUI), la società gialloblù si appresta a mettere a segno un altro importante colpo di mercato. Si tratta di Salvatore Sandomenico, talentuoso esterno offensivo ex Aquila.

Il calciatore, di origini napoletane, è un classe 1990 che fa della velocità, del dribblig e della precisione nel servire assist ai compagni le sue armi migliori. Le ultime due stagioni vissute con la maglia dell’Aquila sono state esaltanti per il calciatore, autore complessivamente di 22 reti in 68 presenze. Prima della parentesi abruzzese, Sandomenico ha vestito la maglia dell’Arzanese (come Ripa) e del Gubbio.

La retrocessione in Serie D dell’Aquila Calcio ha di fatto liberato Sandomenico, sul quale si sono fiondati tanti club di Lega Pro, tra cui Juve Stabia, e di Serie B, si parla anche della Salernitana.

Stando a quanto raccolto dalla nostra redazione, che ha avvicinato l’entourage del calciatore, la trattativa con la Juve Stabia sarebbe a buon punto ma ancora non chiusa. La società di Manniello avrebbe offerto al calciatore un contratto biennale, dimostrando volontà di puntare forte su Sandomenico.

Chiara quindi l’intento delle Vespe, ovvero quello di mettere sotto contratto per più anni, e senza rischio di perderlo a zero l’anno prossimo, un calciatore che ha tutte le potenzialità per fare bene e che a 26 anni può arrivare alla definitiva maturità. Discorso diverso invece la Juve Stabia lo fa per gli over 30, a cui viene offerto solitamente un contratto annuale.

Dunque la trattativa per Salvaore Sandomenico è in dirittura d’arrivo. Secondo le nostre fonti non si può ancora parlare di affare chiuso, vista la concorrenza di altre squadre, pronte ad approfittare di eventuali rallentamenti nella trattativa con la Juve Stabia, ma il calciatore sarebbe molto vicino a diventare gialloblè.

Raffaele Izzo

 

 

Stabia: torna la sosta a pagamento ma …..

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Lettera a vivicentroStamattina ho notato che gli ausiliari del traffico sono tornati a lavorare; molto bene, però, con il ripristino della sosta a pagamento e abbonamento dalle 9 alle 14 e dalle 16 alle 21, si è tornati nuovamente allo stesso punto di partenza.

L’ordinanza emessa a suo tempo, dalle precedenti Amministrazioni, mi portò a fare ricorso al Ministero dell’Infrastrutture e Trasporti Direzione Generale della Sicurezza Stradale.
Detto Ufficio con nota 465 del 29.1.2014 interessava l’Ufficio Periferico di Napoli di Effettuare il relativo controllo.
In data 25.05.2015 l’Ufficio di Napoli inviava al Signor Sindaco di Castellammare di Stabia (Cuomo) la nota che allego nella quale intimava l’ente di ripristinare la sicurezza stradale e quindi relazionare in merito anche per conoscenza a me.  Non ho mai avuto alcuna risposta,anzi,nella recente Ordinanza emessa dal Commissario Prefettizio,avevo segnalato detta situazione,ma come al solito nessuna risposta.
Oggi ritorna la sosta a pagamento ? Io non rinnoverò l’abbonamento, metterò la macchina come previsto negli stalli della sosta a pagamento, metterò il ticket di 1 ora, e poi mi farò contravvenzionare. Dopo la contravvenzione saranno tirate le somme.
Vorrei sapere e domando alle persone intelliggenti preposte:
  1. gli stalli sono riservati alla sosta ?
  2. a che titolo e perché vengono concessi per installare i gazebo, sono stalli sottratti alla sosta e non viene data altra possibbilità di parcheggio è legittimo?
  3. e legale ?
  4. perché negli stalli della sosta viene permesso di mettere i bidoni della spazzatura ?
  5. perché si fanno parcheggiare le moto e non vengono contravvenzionate ?
  6. chi deve controllare perché non controlla?

Francesco Eresiarco ex Ispettore Superiore Polizia Stradale

UFFICIALE- Fumata nera per Tolisso: “Non me la sento di lasciare”

L’ultimissima

Sfuma l’affare Tolisso, centrocampista del Lione, molto vicino al Napoli in queste ultime settimane. A darne l’annuncio, lo stesso club attraverso il profilo twitter ufficiale.“L’Olympique Lione è molto lieto di annunciare che Corentin Tolisso ha deciso di vestire la nostra maglia per questa stagione”, si legge. Arrivano anche le parole del ragazzo: “Sono molto legato al club e non mi sento di andare adesso. Ho ancora grandi cose da fare con OL con una bella stagione in prospettiva.”

Sky – Nuovo rilancio del Napoli per Icardi: le cifre

Non solo Milik… per l’ attacco il Napoli pensa sempre a Mauro Icardi. Secondo quando riferisce Sky Sport, il Napoli avrebbe appena aumentato l’ offerta per il bomber classe ’93. Cifre importanti: 52 milioni più 2 di bonus ma l’ Inter continua a fare muro. A questo punto possibile che la società nerazzurra possa rinnovare il contratto dell’ argentino.

Sky – Milik atteso domani in città per le visite mediche, poi la firma sul contratto

Nuovo colpo in dirittura d’ arrivo per il Napoli: Arkadiusz Milik è atteso domani in città per svolgere le visite mediche. Affare da 25 milioni più 5 di bonus, difficilmente raggiungibili in quanto legati alla vottoria dello Scudetto e alla Champions League. Arriverà la firma sul contratto e l’ ufficialità da parte del club azzurro, lo riferisce Sky Sport.