14 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6229

Milik, quest’oggi la firma: i dettagli

Le ultime

Dovrebbe arrivare quest’oggi la fumata bianca per Milik. Dopo aver raggiunto Dimaro, infatti, il polacco firmerà il contratto che lo legherà al Napoli sino al 2021. All’Ajax andranno 25 milioni di euro più 5 di bonus. Il ragazzo percepirà un ingaggio da 1,3 milioni di euro a stagione.

LIVE – Dimaro, seduta mattutina

Segui il nostro LIVE da Dimaro

11:00 – finisce la seduta di allenamento, i calciatori fanno un bellissimo applauso ai tifosi e cominicano a firmare autografi;

10:40 – Inizia partitella a metà campo, gialli contro neri;

10:28 – Adesso scambi di palla a centrocampo schemi d’attacco;

10:06 – Gli attaccanti eseguono scatti ripetuti;

10:05 – Dopo riscaldamento agli ostacoli, i portieri cominciano ad allenarsi con i loro preparatori mentre Sarri parte con schemi difensivi;

9:50 – Mister Sarri e la squadra entrano in campo;

9:40 – Circa 500 tifosi attendono con ansia l’ingresso dei calciatori sul prato di Carciato;

9:18 – Entra in campo Mertens, anche lui in palestra;

9:10 – Anche Albiol e Rafael raggiungono R.Insigne in palestra;

9:00 – Entra in campo Roberto Insigne, sugli spalti sono presenti un centinaio di tifosi, la giornata è nuvolosa ma calda.

Buon giorno e benvenuti alla diretta testuale dell’ultima seduta di allenamento del ritiro della SSCNAPOLI a Dimaro in Val di Sole.

ViVicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.

dal nostro inviato a Dimaro, Antonio TOSCANO

Il Podio Gialloblù di Livorno – Juve Stabia 1 – 3

La Juve Stabia sbanca il Picchi di Livorno con un match perfetto. Ecco l’analisi del Podio Gialloblù

Coppa Italia, primo turno: Livorno – Juve Stabia 1 – 3

Medaglia d’oro: a Stefano Del Sante, che apre la stagione con una pesante doppietta. L’ariete ex Pavia aveva iniziato la preparazione al centro di tante voci di mercato; a precisa domanda Del Sante ci aveva risposto senza mezzi termini di voler restare alla Juve Stabia per dimostrare ai tifosi stabiesi il suo valore. Detto – fatto: è un Del Sante tirato a lucido fisicamente ed implacabile sotto porta quello che scende in campo a Livorno. Mette a segno due reti da attaccante puro, una con una bordata sotto la traversa ed un’altra con un colpo di testa solo da appoggiare in porta. La confidenza della punta si vede anche quando tenta un cucchiaio sul portiere ospite in uscita. Esecuzione rivedibile ma sensazioni positive. E se il grande acquisto del suo mercato la Juve Stabia lo avesse già in casa?

Medaglia d’argento: a Danilo Russo, subito decisivo al suo esordio in gialloblú. Pochi fronzoli e molta sostanza per Russo, il quale compie almeno quattro parate decisive. Prima su un colpo di testa ravvicinato murato alla grande in uscita, poi con un doppio intervento prodigioso con il quale nella ripresa Russo evita che il Livorno accorci nuovamente le distanze. Da applausi anche il guizzo con cui l’estremo difensore nel finale chiude la saracinesca alla punizione di Vantaggiato. A queste parate si aggiunga che Russo per poco non riesce a ipnotizzare Cellini dal dischetto. Prestazione impeccabile.

Medaglia di bronzo: merita una menzione Capodaglio, faro del centrocampo stabiese, ma scegliamo di premiare Daniele Liotti che col suo gol apre le danze. Liotti dimostra duttilità cominciando da centrale difensivo e poi tornando nel suo ruolo naturale di terzino sinistro dopo l’infortunio di Liviero. Il numero 6 sblocca il risultato con un tap-in sottoporta da attaccante più che da difensore, mettendo subito in discesa la partita della Juve Stabia. La stagione di Liotti comincia dunque col piede giusto e si preannuncia, così, importante. Dopo due anni trascorsi all’ombra ingombrante di Contessa, Liotti sembra pronto a giocarsi ad armi pari il posto da titolare con Liviero.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: alla sfortuna che continua a perseguitare la Juve Stabia. Le Vespe sembrano aver voltato pagina rispetto alla scorsa stagione, l’unica costante resta però la maledizione infortuni. Prima vittima della nuova stagione è Liviero, costretto ad abbandonare il campo dopo pochi minuti di gioco. Il suo infortunio permette l’esordio positivo di Amenta, ma si spera ovviamente che per l’ex terzino del Lecce non si tratti di nulla di grave.

Medaglia d’argento: ai piccoli cali di concentrazione accusati dalle Vespe. Dopo tutte le reti messe a segno, la Juve Stabia ha prestato il fianco alle azioni del Livorno, rischiando forse più di quanto abbia effettivamente subìto. Forse non è un caso che il primo gol del Livorno sia arrivato subito dopo il 2 a 1 delle Vespe e che, dopo la terza rete, Russo sia stato costretto agli straordinari. Ovviamente si tratta di imprecisioni normali, soprattutto alla prima partita della stagione.

Medaglia di bronzo: all’imprecisione di Zibert dal dischetto. Il match del centrocampista è stato senza dubbio positivo ed, anzi, insieme a Capodaglio ed ad un ottimo Izzillo, il centrocampista ex Akragas ha dato tanta qualità al centrocampo stabiese. Unica nota stonata della sua partita, appunto, l’errore dal dischetto.

Raffaele Izzo

Livorno – Juve Stabia 1 – 3, Fontana: Vittoria prestigiosa ma non montiamoci la testa

Al termine del match contro il Livorno, Mister Fontana si è soffermato ai microfoni della Rai

Il tecnico della Juve Stabia, Gaetano Fontana, è visibilmente soddisfatto. Ai colleghi della Rai che gli chiedono un’analisi della vittoria della sua Juve Stabia risponde così:

E’ una vittoria importante ma che non cambia il nostro modo di fare. Continueremo a lavorare e non ci faremo ingannare da questa vittoria, sarebbe ingenuo se lo facessimo. Continueremo a dare il massimo, già da domani, quando metteremo nel mirino il match contro il Novara.

Fanno piacere gli attestati di stima che arrivano da parte vostra. Sono un allenatore giovane e curioso; ho molto da imparare e guardo ovviamente a tanti grandi allenatori per imparare da ognuno di loro qualcosa.

Devo ringraziare i ragazzi che dal primo giorno si sono fidati di me e mi hanno assicurato massima disponibilità nel lavoro quotidiano. La vittoria è soprattutto merito loro perchè sono i calciatori che vanno in campo e che mettono in pratica le indicazioni che l’allenatore dà loro. Noi abbiamo un obiettivo ben preciso. Castellammare e la Juve Stabia da qualche anno soffrono a livello calcistico ed è nostro obiettivo quello di ridare entusiasmo alla piazza; questo possiamo farlo solo attraverso il lavoro.

E’ giusto guardare le cose positive senza però dimenticare gli errori che abbiamo commesso. Non abbiamo fatto benissimo soprattutto nella copertura su Cellini ma penso che sia dovuto alla condizione non ancora ottimale. Ovviamente ho preso atto di tutti i nostri errori e sicuramente vi porrò rimedio.

 

Livorno vs Juve Stabia, le pagelle

Livorno vs Juve StabiaBuonissima la prima per la Juve Stabia di Gaetano Fontana che, nel primo turno eliminatorio di Tim Cup, Livorno vs Juve Stabia, espugna il Picchi di Livorno per 1-3 al termine di una gara spettacolare dominata per larghi tratti dalle vespe.

Le reti: Di Liotti ; Del Sante, doppietta

Ecco le nostre pagelle delle vespe:

RUSSO 9: Un muro. Almeno 4 parate di altissimo livello. Fenomenale!
CANCELLOTTI 6.5: Tanto sacrificio sull’out destro per lui.
LIOTTI 7: Gioca, adattandosi, da centrale i primi minuti. Segna la rete che sblocca la gara.
ATANASOV 7: Tanta grinta per il difensore bulgaro. Sta dimostrando di essere un giocatore diverso da quello della passata stagione.
LIVIERO: SV IZZILLO 6.5: Primo tempo mediocre per lui, nella ripresa alza il livello e sfodera una discreta prestazione.
ZIBERT 5: Autore dell’assist per Liotti e di alcune giocate interessanti. Sbaglia, purtroppo, un rigore nella ripresa. Si farà perdonare.
CAPODAGLIO 7.5: Il faro del centrocampo. Il cervello della Juve Stabia. Fosforo e muscoli per le vespe.
LISI 7: Corre come un forsennato fino all’ultimo secondo, bene così.
MAROTTA 6.5: Buona la prima per lui. Tanta corsa e anche un bell’assist per Del Sante.
DEL SANTE 8: Doppietta per l’attaccante ex Lamezia. Ha da poco rinnovato e darà una grossa mano.
AMENTA 6.5: Entra a freddo in un momento delicato ma tiene bene la difesa.
RIPA: SV
ROSAFIO: SV
Livorno- Juve Stabia, le pagelle

Livorno – Juve Stabia 1 – 3 – Del Sante: vittoria che ci dà morale, con Fontana grande feeling

Le parole rilasciate alla Rai da Stefano Del Sante al termine della gara con il Livorno

Il mattatore della serata magica delle Vespe è Stefano Del Sante; l’attaccante della Juve Stabia ha messo a segno due reti ed è apparso tonico e carico.

Fermato dai colleghi della Rai, Del Sante ha parlato in questi modo:

Siamo contenti di aver fatto una grande prestazione su un campo difficile e contro una grande squadra. Siamo riusciti a fare tutto quello che avevamo preparato durante queste settimane di allenamento.

Forse abbiamo avuto qualche motivazione in più del Livorno e questo può aver fatto la differenza. Adesso ci concentriamo in vista del match contro il Novara con la speranza e la voglia di fare bene.

Con Mister Fontana c’è un gran feeling. Ci sta vicino, ci dice cosa fare e noi cerchiamo di dare il massimo. Speriamo possano arrivare anche altri ragazzi a darci una mano perchè vogliamo fare grandi cose.

L’obiettivo della nostra stagione lo teniamo per noi. Pensiamo a volare basso ed a lavorare a testa bassa. Questa è la strada giusta e dobbiamo continuare così.

Impresa Juve Stabia, espugnata Livorno 1-3!

Buonissima la prima per la Juve Stabia di Gaetano Fontana che, nel primo turno eliminatorio di Tim Cup, espugna il Picchi di Livorno per 1-3 al termine di una gara spettacolare dominata per larghi tratti dalle vespe. Fontana schiera i suoi con un 4-3-3 rodato con Russo in porta, Cancellotti, Atanasov, Liotti e Liviero in difesa, Capodaglio, Izzillo e Zibert in mediana e il tridente Del Sante, Lisi, Marotta. Dopo 5′ doccia gelata per le vespe, Liviero si fa male ed è costretto ad un uscire, entra Amenta. Parte meglio il Livorno che impensierisce Russo con Cellini. Le vespe prendono coraggio e Zibert per poco non porta in vantaggio i suoi. Dal 20′ al 26′ del primo tempo succede di tutto, Zibert crossa da corner e Liotti porta in vantaggio i suoi. Due minuti dopo contropiede Juve Stabia finalizzato da Del Sante. Al 26′ fallo di Izzillo di Fichichi e Cellini, dal dischetto, non sbaglia. I labronici ci provano in ogni modo ma Russo dice no. Migliore in campo. Nel secondo tempo Del Sante fallisce un gol clamoroso a tu per tu con Falcone ma 2 minuti dopo si guadagna un calcio di rigore: Zibert tira ma Falcone respinge, sulla ribattuta ancora Zibert prende la traversa. L’occasione fallita non deprime le vespe che pochi minuti dopo calano il tris, Marotta scatta sulla fascia e serve al centro un cioccolatino per Del Sante. 1-3 e partita in ghiaccio. Il Livorno ci prova ancora con Cellini, Vantaggiato e Morelli ma Russo è fenomenale. La partita scivola liscio fino al 90′ e a fare festa è la Juve Stabia, che per la prima volta nella sua storia espugna un campo difficile come quello di Livorno. Prossima fermata Novara, si continua a sognare…

Guardia Costiera, 29 luglio 2016, 34 operazioni 3400 migranti salvati (VIDEO)

0

Sono oltre 3400 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi, nel corso di 34 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si tratta di 28 gommoni e 6 barchini.

Sono intervenute nelle operazioni di soccorso unità della Guardia Costiera, della Marina Militare italiana nel dispositivo Mare Sicuro, una nave inglese nel dispositivo Eunavfor Med, una nave irlandese e unità appartenenti alle ONG: MOAS, SOS Mediterranée, Jugend Rettet, Sea Watch e Sea Eye.

NOTE sulla Guardia Costiera:

La guardia costiera è un corpo di polizia, talvolta con status e/o funzioni militari – organizzata a livello statale, responsabile di vari servizi.

Generalmente esercita una serie di differenti competenze che possono essere diverse nei vari paesi del mondo.

Attività e competenze

Fra le responsabilità che possono essere affidate ad un servizio di guardacoste, vi è la sorveglianza del rispetto delle norme che regolamentano la navigazione, la manutenzione di boe, fari, e altri ausili alla navigazione, il controllo delle frontiere marittime, sorvegliando le acque territoriali e altri servizi di controllo.

In alcuni paesi, la guardia costiera è parte delle forze armate, in altri è una organizzazione civile o privata. In altri paesi ancora, i compiti di salvataggio in mare sono suddivisi tra più organizzazioni, compresi corpi volontari civili. In questi casi, i mezzi navali possono essere forniti dai volontari, come i Royal National Lifeboat Institution, i velivoli dalle forze armate e la guardia costiera contribuisce con i propri mezzi.

In tempo di guerra, le guardie costiere possono venire incaricate della difesa dei porti, del controspionaggio navale e di perlustrazioni litoranee.

(note da: wikipedia)

vivicentro.it/isole/cronaca

M5S Stabia, Consiglio comunale del 29 luglio 2016: il voto

0

Variazione di assestamento generale e verifica e salvaguardia del permanere degli equilibri di bilancio esercizio 2016: il gruppo M5S Stabia ha espresso parere CONTRARIO.

La mancanza di trasparenza sull’effetto degli ingenti tagli previsti, in macroaree quali:

  • sport e tempo libero (150.000 €),
  • servizi all’istruzione (487.000 €),
  • beni demaniali (455.000 €),
  • aree protette e foreste (288.000 €)
  • viabilità (355.000 €),

ha determinato la votazione di un bilancio poco chiaro nel merito delle singole voci.

I tagli devono essere oculati e mirati, non interferendo mai con i servizi primari che un’amministrazione ha l’obbligo di garantire alla propria cittadinanza, nello specifico facciamo riferimento alla conversione di servizi straordinari delle partecipate in servizi ordinari; inammissibile a questo proposito la recente spesa di € 100.000 a carico del comune per la rimozione di rifiuti da numero 4 strade cittadine.

Inoltre, proponiamo l’introduzione del Baratto Amministrativo, misura rivolta alle fasce impossibilitate a versare tributi. Con l’Istituto del Baratto Amministrativo i cittadini che aderiscono, su loro specifica richiesta, prestano la loro opera all’amministrazione ottenendo, in cambio, non un compenso pecuniario ma una decurtazione e/o una riduzione o esenzione dei tributi dovuti all’amministrazione comunale.

DIMARO LIVE – Strinic in bici a Dimaro!

Ivan Strinić gira in bicicletta a Dimaro

Ivan Strinić, come Valdifiori, Maggio e Sepe, questo pomeriggio, approfittando della giornata libera, ha fatto un giro in bici per le strade di Dimaro.

Ivan Strinić
Ivan Strinić
Ivan Strinić
Ivan Strinić

Ecco il calciatore croato del Napoli che rientra in Hotel… Un po’ affaticato!

Ivan Strinić
Ivan Strinić

DIMARO LIVE, FOTO – Milik a Dimaro!

Arkadiusz Milik è arrivato a Dimaro! 

Pochi minuti prima delle 18 è giunto in una Mercedes nera, il neo acquisto del Napoli, Arkadiusz Milik. Occhiali scuri e maglietta beige, Milik è in Hotel a Dimaro insieme a tutta la squadra che oggi non si è allenata.

IMG_4200

Ad attenderlo all’ingresso dell’Hotel Rosatti una quindicina di tifosi.

IMG_4202

Da domani il ventiduenne calciatore polacco sarà in campo a Carciato.

 

Da Dimaro, Antonio Toscano

 

 

Convivere con ”big data”; come?

0

Le compagnie di assicurazione hanno un grande massa di dati personali sui loro assicurati che utilizzeranno sempre più nell’offerta dei loro prodotti mirati a target specifici; è ora di regolamentare l’uso di questi ”big data” sia per difendere la privacy delle persone sia per non distorcere la libera concorrenza.

Donatella Porrini, Professore Associato di Politica Economica presso il Dipartimento di Scienze dell’Economia – Università del Salento -, analizza il problema e traccia un quadro netto della situazione con un occhio al problema nella privacy che big data apre e la voce.info ci rende disponibile il suo studio:

Assicurarsi al tempo dei big data (Donatella Porrini)

Per avere successo in un mercato in continua evoluzione, le compagnie di assicurazione devono sfruttare i big data. Però il loro utilizzo deve essere regolamentato a livello istituzionale e commerciale. Per evitare intrusioni nella privacy e discriminazioni nei confronti di gruppi di individui.

Assicurazioni e rivoluzione tecnologica

Durante la recente presentazione della “Relazione sull’attività nel 2015 dell’istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass)”, il suo presidente Salvatore Rossi ha parlato della “rivoluzione tecnologica possibile” che potrebbe derivare dalla Instech, ossia dall’uso delle tecnologie nel mercato assicurativo.
La relazione ha messo in evidenza come da questa rivoluzione si attendano cambiamenti sostanziali, a partire dagli effetti della crescente disponibilità di informazioni sui comportamenti degli assicurati che consentiranno alle compagnie di definire meglio i prezzi e di disegnare prodotti più attraenti.
Nella presentazione c’è stato però solo un breve accenno al fatto che i big data potrebbero comportare per i cittadini rischi di varia natura e al conseguente dovere di regolatori e supervisori di riconoscerli, analizzarli e neutralizzarli.

I rischi

Ma quali sono questi rischi?
Prima di tutto, quelli connessi con la privacy dei clienti, visto che la raccolta dei dati, con l’avvento del digitale, si basa su strumenti decisamente potenti ed efficaci, che possono però non essere completamente percepiti dai sottoscrittori e dunque potenzialmente invasivi.
Oltre all’aspetto della privacy, si devono però considerare altri potenziali effetti negativi, come l’aumento della concentrazione del potere di mercato e la discriminazione dei clienti.
Sotto il primo profilo, le informazioni provenienti dagli assicurati e le nuove tecniche di elaborazione possono costituire delle vere e proprie barriere all’entrata a vantaggio delle imprese già operanti nel mercato rispetto a quelle che non siano in grado di competere in termini di raccolta e uso dei dati e che, di conseguenza, non riescano a effettuare un’adeguata pubblicità sfruttando il contatto diretto con i clienti. A questo si aggiunge il fatto che le compagnie operanti nel ramo auto, dove l’assicurazione è obbligatoria, possono trarre vantaggio competitivo dai dati dei clienti per offrire loro anche altri prodotti assicurativi e finanziari adatti alle loro caratteristiche individuali.
Nel caso di polizze non obbligatorie, le compagnie potrebbero sfruttare i big data anche per selezionare i clienti migliori, con l’effetto negativo di emarginare dal mercato i soggetti meno attraenti. È il problema del “cream skimming” che già caratterizza l’assicurazione sanitaria e per rimediare al quale sono stati previsti incentivi economici o coperture pubbliche per l’assicurazione dei soggetti più rischiosi. È facile prevedere che il problema sia destinato ad aggravarsi dal momento che sono disponibili sul web dati specifici sulla salute degli individui, spesso lasciati inconsapevolmente.
Questo ci porta al secondo punto: la possibilità che venga attuata una discriminazione.
In pratica, anche nel mercato assicurativo, così come avviene in tanti altri settori, le imprese possono incrociare i dati dei loro clienti con una serie di informazioni provenienti dai social media, dai network relazionali, dal mobile, dalla geolocalizzazione, che consentono di definire a livello di singolo individuo le caratteristiche della sua vita dal punto di vista spaziale, temporale, intellettuale e di realizzare il cosiddetto profilo comportamentale (behavioral profiling), utilizzabile a livello commerciale.
Per fare un esempio pratico, succede molto spesso che quando cerchiamo il prezzo di un volo aereo in internet, subito dopo riceviamo proposte di pacchetti di viaggio proprio per quella meta. Che dire se nel futuro, dopo una ricerca riguardante conseguenze e rimedi per una certa malattia, incominciassimo a ricevere proposte di polizze sanitarie o sulla vita adatte al nostro profilo di rischio?

Regolamentare l’utilizzo dei dati

Per avere successo ed essere competitive in un mercato assicurativo in continua evoluzione, è chiaro che le compagnie devono sfruttare i big data, ma appare necessario che il loro utilizzo venga regolamentato, non solo a livello istituzionale, ma anche a livello commerciale, per evitare conseguenze negative, in quanto discriminatorie nei confronti di gruppi di individui.

Le autorità devono vigilare essenzialmente in tre direzioni:

1) la raccolta dei dati non deve infrangere la privacy degli individui;

2) la classificazione dei rischi non deve trasformarsi in un freno alla concorrenza;

3) l’utilizzo di informazioni sulla vita personale non deve essere strumento di discriminazione.

La sfida a livello regolamentare, visto che la tutela della privacy e gli interventi in materia di concorrenza sono collegati tra loro, è che le Autorità riescano a collaborare non solo in Italia, ma anche a livello europeo, e con un coordinamento internazionale.
Ed è importante interrogarsi su questo tema perché è facile prevedere che nel prossimo futuro assisteremo a un rafforzamento del ruolo economico e sociale del settore assicurativo, in corrispondenza alla riduzione del welfare pubblico, in particolare per le polizze sanitarie e per i prodotti di previdenza complementare.

Monte dei Paschi di Siena: Bail-in o bail-out?

0

Sugli esiti degli stress test sulle banche europee – in via di pubblicazione – sono uscite anticipazioni che indicano il Monte dei Paschi di Siena come la più fragile banca italiana. In caso di sua liquidazione la questione è se, come imporrebbe il bail-in, farne pagare il prezzo a tutti o solo a una parte dei detentori di obbligazioni. Il governo – per motivi politici – spinge per una soluzione che salvi gli obbligazionisti per un altro giro con il concorso di soldi pubblici, cioè del solito Pantalone.

Leggiamo cosa scrive, nel merito, Nicolas Véron su la voce.info nel suo articolo titolato:

Bail-in o bail-out? Il dilemma sul Monte dei Paschi

Di fronte alla grave situazione del Monte dei Paschi, il governo italiano si è opposto a qualsiasi forma di coinvolgimento dei creditori subordinati nella procedura di insolvenza. Eppure, in Europa e nel mondo, in situazioni analoghe, ciò è avvenuto. Rimane la necessità di salvaguardare i truffati.

Quando si usa il bail-in

La situazione del Monte dei Paschi di Siena ha imposto all’attenzione pubblica l’idea del “bail-in”, in virtù del quale le perdite delle banche devono ricadere (almeno in parte) su alcuni creditori, specialmente quelli subordinati, invece di essere addossate allo Stato ricapitalizzando gli istituti in difficoltà con risorse pubbliche – il cosiddetto bail-out.
Il bail-in può essere preferibile al bail-out per varie ragioni. Dare garanzie pubbliche ai creditori delle banche in caso di fallimento distorce la concorrenza tra gli istituti di credito dei vari stati dell’Unione Europea. Tali garanzie comportano un uso controverso dei fondi pubblici, danno incentivi sbagliati alle banche e contribuiscono a determinare il circolo vizioso tra banche e stati nazionali che ha messo a dura prova la stessa integrità dell’area dell’euro nel 2011–12. Nella sua azione a tutela della concorrenza, la Commissione europea ha il mandato di combattere e limitare la concessione di aiuti di Stato a imprese e banche. Nel maggio 2014 l’Unione Europea ha poi adottato la Bank Recovery and Resolution Directive(Brrd), secondo la quale il bail-in è l’opzione-base in caso di fallimento di una banca. Ciò fa parte di un processo globale di riforma promosso dal Financial Stability Board (Fsb), mirante a evitare che le banche siano considerate come “troppo grandi per fallire” (Too-Big-To-Fail).
Negli Stati Uniti, nonostante un vivace dibattito pubblico sull’idea che le banche siano “troppo grandi per fallire”, il bail-in dei creditori è una pratica consolidata. La Us Federal Insurance Deposit Corporation, che si occupa non solo dell’assicurazione dei depositi bancari ma anche della ristrutturazione o chiusura delle banche statunitensi, ha chiuso centinaia di istituti nell’ultimo decennio, infliggendo perdite sia a creditori subordinati che a quelli privilegiati nella misura resa necessaria dai “buchi” nei loro bilanci. Il caso più eclatante si è verificato nel 2008, in un momento di estrema tensione sui mercati finanziari, quando la Fdic ha chiuso Washington Mutual, banca significativamente più grande del Monte dei Paschi, infliggendo perdite ai suoi creditori. Nell’Unione Europea, ci sono stati pochi casi in cui i creditori privilegiati delle banche hanno subito perdite: in Danimarca nel 2010, a Cipro nel 2013, in Portogallo alla fine del 2015 e in Austria nel 2016. Invece il bail-in dei creditori subordinati è diventato pratica diffusa negli ultimi cinque anni, non solo nei paesi già citati ma anche in Grecia, Irlanda, Olanda, Slovenia, Spagna, Gran Bretagna e nella stessa Italia.
Nel caso dell’Italia, tuttavia, a complicare le cose è stato il fatto che le banche hanno venduto una parte considerevole del proprio debito subordinato e privilegiato, e anche delle proprie azioni, alla clientela al dettaglio, cioè a piccoli risparmiatori, senza che le autorità pubbliche (tra cui la Consob e la Banca d’Italia) sollevassero alcuna obiezione, anzi – fino a pochi anni fa – perfino con il loro incoraggiamento sotto forma di incentivi fiscali. La pratica si configura come una massiccia violazione della protezione dei risparmiatori, poiché questi strumenti finanziari, e soprattutto le azioni e il debito subordinato, sono intrinsecamente rischiosi e non avrebbero dovuto essere venduti alla clientela al dettaglio come se fossero investimenti sicuri, anche prima che l’Unione Europea avviasse le prime consultazioni sulla Brrd dal 2010 in poi. Pratiche dubbie di questo tipo si sono verificate anche in altri paesi europei, ma solo in Italia sono diffuse su scala così estesa.

Trovare l’equilibrio giusto

In situazioni complesse come quella di Monte dei Paschi, nonché in altri casi che si potranno verificare in Italia, può essere difficile trovare il giusto equilibrio tra bail-out e bail-in.
La crisi cipriota del 2013 è un esempio in cui l’Unione Europea ha imposto una dose eccessiva di bail-in, che ha notevolmente eroso la fiducia nel sistema finanziario e ha condotto alla prima imposizione di controlli sui movimenti di capitale all’interno della zona dell’euro. È giusto che le autorità della Ue si mostrino flessibili, così come hanno fatto consentendo alle autorità italiane di invocare l’articolo 32(4)(d)(II) della Brrd per fornire liquidità a sostegno delle banche. Ci si attende inoltre che la clausola di esenzione prevista dall’articolo 32(4)(d)(III) possa essere invocata per effettuare una “ricapitalizzazione precauzionale” di Mps, nel qual caso il bail-in sarebbe richiesto solo per i creditori subordinati, come previsto dalla regolamentazione comunitaria sugli aiuti di stato applicata in tutta la Ue da più di tre anni. Ciò significherebbe che nessuno dei creditori privilegiati o dei depositanti sopporterebbe alcuna perdita. Né ci sarebbe alcun contagio verso altri paesi dell’area euro, poiché al di fuori dell’Italia il principio che i creditori subordinati debbano essere soggetti a bail-in è ormai accettato e scontato dal mercato. Inoltre, la Commissione Ue acconsentirebbe che vengano compensati i creditori subordinati al dettaglio che possono esser considerati vittime di comportamenti fraudolenti delle banche, com’è stato fatto nel caso delle quattro banche italiane salvate alla fine del 2015 e anche in Spagna nel 2012.
Tutti concordano sul fatto che gli azionisti non abbiano diritto ad alcun compenso delle perdite subite, anche se possono essere dolorose. Di conseguenza, la discussione su Mps verte su quei creditori subordinati che non possono esser considerati come vittime innocenti di vendite fraudolente, cioè le famiglie benestanti, gli investitori professionali e le altre banche. Il governo italiano sembra opporsi fieramente a qualsiasi bail-in di questi creditori. Ma è un atteggiamento difficile da giustificare sulla base di preoccupazioni di stabilità. Le banche emettono ormai molto meno debito subordinato che in passato e si spera che lo propongano comunque solo a investitori esperti. Se la comunicazione delle informazioni agli investitori sarà fatta anche solo con un minimo di competenza, non c’è alcun rischio di generare una corsa agli sportelli.
Insomma, un ragionevole compromesso dovrebbe prevedere il bail-in dei creditori subordinati, presumibilmente nella forma di uno scambio tra debito e azioni; una compensazione delle perdite per le vittime di vendite fraudolente di debito subordinato; e l’esenzione di tutti i creditori privilegiati e dei depositanti in base a quanto prevede la Brrd per le ricapitalizzazioni precauzionali.

* L’articolo è un estratto di “Italy’s banking problem is serious but not intractable” ripreso in italiano sul sito di la voce.info con il consenso dell’autore.

NICOLAS VÉRONDSC_0025

Nicolas Véron è senior fellow presso Bruegel, think tank con base a Bruxelles, che ha contribuito a fondare nel 2002-2004. Laureato presso l’Ecole Polytechnique e l’Ecole Nationale Superieure des Mines di Parigi, ha ricoperto varie posizioni nel settore sia pubblico che privato.

vivicentro.it/economia
vivicentro/ Monte dei Paschi di Siena: Bail-in o bail-out?
lavoce.info/ Bail-in o bail-out? Il dilemma sul Monte dei Paschi* Nicolas Véron

Thoir su Icardi: “Il Napoli ha offerto 60 milioni? Ci auguriamo possano aumentare”

A Class CNBC è intervenuto il presidente dell’ Inter Erick Thohir per parlare ampiamente a tutto campo sulle strategie attuate dalla società nerazzurra. Thoir ha affrontato anche il tema relativo a Mauro Icardi sul quale continua a essere forte l’ interesse del Napoli.
“Avete rifiutato 60 milioni per Icardi? Non c’è nessun prezzo che possa giustificare la cessione di questo giocatore?
Ognuno si augura che il numero possa essere superiore ai 60 milioni. Ma per noi al momento non è importante questo. Costruiamo un team, dobbiamo guardare alla dinamica. L’Inter sarà qui per centinaia di anni ancora, il presidente può essere invece cambiato, il management e i giocatori anche. E’ l’Inter che è importante, è l’Inter che deve rimanere. L’Inter è il top team che è costituito da individui, i quali possono cambiare. Ma non per me, ma per tutti. Questo cambiamento potrà avvenire ogni anno”.

Da FcInter1908.it

Sky – Affare Diawara in dirittura d’ arrivo, si attende solo la cessione di Valdifiori

“Il Napoli pronto a prendersi Amadou Diawara, dopo la breve corsa a due con la Roma (che aveva proposto un prestito con obbligo di riscatto). Concorrenza superata e affare pronto a concludersi, non appena Valdifiori sarà ceduto al Torino. L’offerta del club di De Laurentiis al Bologna è pari a 15 milioni più 2 di bonus, con pagamento triennale. Saranno cinque anni di contratto a 1 milioni a stagione per il guineano classe 1997″, così Gianluca di Marziogiornalista di Sky Sport ed esperto di calciomercato, sul proprio sito ufficiale.

 

Da gianlucadimarzio.com

Sky – Affondo del Torino per Valdifiori. Maksimovic considerato incedibile al momento

“Dopo aver ufficializzato l’arrivo di Sasa Lukic, il mercato del Torino non si ferma. I granata, infatti, continuano a lavorare su Mirko Valdifiori, già presentata al Napoli un’offerta di 4 milioni di euro, per la quale si attende una risposta dagli azzurri.
Sul fronte Maksimovic, invece, i granata continuano a fare muro, sottolineando la propria volontà di non voler cedere al momento il giocatore. Giorni decisivi per il futuro del Torino, il prossimo obiettivo si chiama Mirko Valdifiori”. Lo riporta Gianluca Di Marzio sul proprio sito ufficiale.

Da gianlucadimarzio.com

Icardi-Napoli: tutto si deciderà nella prossima settimana

Sul portale FcInternews si legge della trattativa Icardi-Napoli:
“Dopo il caos mediatico venutosi a creare negli ultimi giorni, da registrare ora un momento di stand-by per quanto riguarda la situazione relativa a Mauro Icardi. Dopo il nosecco dell’Inter alle varie offerte delNapoli (Aurelio De Laurentiisdisposto ad arrivare fino a 60 milioni), ulteriori aggiornamenti sono infatti da considerare posticipati al rientro della squadra dagli impegni negli Stati Uniti (partenza da Charlotte nel pomeriggio di domenica).
Da lunedì l’entourage del classe ’93 di Rosario tornerà al lavoro per trovare un punto di incontro con la società di Corso Vittorio Emanuele, ed eventualmente aggiornarla circa un ritorno di forza degli azzurri, che però non sono ancora arrivati a offrire cifre clamorose per l’ingaggio (per intenderci, dai 7-8 milioni di euro in su). Una somma che De Laurentiis non sembra disposto a sborsare, nonostante l’assoluta volontà di strappare l’argentino ai nerazzurri (la proposta è infatti di 6 milioni netti, a cui ne vanno aggiunti ulteriori 3 per i diritti di immagine)”.

Da FcInternews.it

Higuain, il padre: “Il problema era De Laurentiis. Ha cambiato squadra, non ha fatto nulla di male”

Jorge Higuain, padre di Gonzalo Higuain, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della trasmissione radiofonica argentina “El Exprimidor”. Ecco quanto evidenziato:
“Gonzalo è andato via per un solo motivo: non aveva più alcun rapporto con De Laurentiis. È andato in un’ altra squadra ma non ha fatto niente di male in quanto è un suo diritto andarsene, il problema è che si tratta della Juve.
Quando tornerà al San Paolo dovrà aspettarsi insulti e fischi ma mi auguro che ciò non accada anche per quello che Gonzalo ha fatto per il Napoli riportandolo in Champions League”.

Balotelli bocciato… Sarri vuole solo Icardi

Stando a quanto riferisce l’ edizione online della Gazzetta dello SportMario Balotelli ha rifiutato la proposta del Besiktas. Il suo super agente, Mino Raiola sta sondando la disponibilità di quei grandi club d’Europa che sono alla ricerca di un attaccante. Una telefonata è partita sia per il Napoli sia per l’Ajax: Raiola ha proposto ad entrambi i club l’arrivo di Balotelli praticamente a costo zero. A Napoli, però, la linea di Sarri è stata indicata ieri ed è stata molto chiara: il tecnico azzurro vuole solo Mauro Icardi, e nel caso non si sbloccasse la trattativa con l’Inter punterà in attacco tutto su Manolo Gabbiadini.

Juve Stabia, la storia recente in Tim Cup

Questa sera, all’Armando Picchi di Livorno, sarà ancora tempo di Tim Cup per la Juve Stabia, subentrata nella prima coppa nazionale al posto della Paganese, rifiutata dalla Covisoc. Le vespe, negli ultimi anni, hanno raccolto risultati importanti in Coppa Italia, sintomo che la società del patron Manniello ha intenzione di fare bella figura in tutte le competizioni in cui partecipa. Riavvolgendo il nastro, la lunga striscia consecutiva di partecipazioni in Tim Cup della Juve Stabia inizia nella stagione 2010-2011 quando le vespe furono eliminate al primo turno dal Ravenna per 2-1, venendo poi “retrocesse” in Coppa Italia Lega Pro, competizione vinta in finale, per la prima volta, contro il Carpi. Oltre a vincere la competizione, in quella meravigliosa stagione, la Juve Stabia conquistò anche la promozione in B vincendo ai play off la finale contro l’Atletico Roma. La prima partecipazione da cadetta per la Juve Stabia si fermò ancora al primo turno per mano del Sassuolo, che riuscì a battere 2-1 al Braglia i gialloblù. Il gol di Mbakogu non servì agli uomini di Piero Braglia. La stagione successiva, invece, è senza dubbio la miglior partecipazione della storia per gli stabiesi, in grado di battere 3-0 il Frosinone al Menti e di eliminare successivamente, ancora al Menti, la Sampdoria di Maxi Lopez. Il match terminó 1-1 per effetto delle reti di Maxi Lopez e Danilevicius ma gli stabiesi vinsero ai rigori con Seculin che neutralizzò il rigore decisivo proprio all’ex Catania. La corsa al sogno si fermò in una piovosa serata di novembre al Franchi di Firenze contro la Fiorentina. I Viola di Cuadrado e Borja Valero, grazie a Seferovic ed Hegazi, superarono i gialloblù. La stagione successiva le vespe esordirono con un altro 3-0 questa volta al Gubbio del neo acquisto Sandomenico. Al secondo turno, però, il Varese espugnò il Menti ai rigori. Quella sciagurata stagione ha avuto come epilogo la retrocessione in Lega Pro con soli 19 punti. Dal ritorno nella terza serie la Juve Stabia, in Coppa Italia, è riuscita due volte a raggiungere quanto meno il secondo turno. Nella prima stagione dal ritorno in Lega Pro, il Prato si arrese 1-0 al Menti grazie al bel rigore di Ripa, nel turno successivo ancora il Varese a spegnere i sogni di gloria dei gialloblù. 3-2 al Franco Ossola dopo una bellissima partita. Di Jidayi e Migliorini le reti. Nella passata stagione, il primo turno è stato superato agilmente contro il Melfi al Menti grazie alle reti di Nicastro e Gatto. Nel secondo turno la sorpresa: Gomez e Gatto permettono ai campani di espugnare Lanciano, battendo una squadra di serie B. La rete di Loviso su punizione, al terzo turno, regola la Juve Stabia in casa dell’Alessandria. Risultati di tutto rispetto per la squadra stabiese che stasera punterà a migliorare il suo score…