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Olimpiadi Rio 2016: Messico vs Germania 2-2 Rimonta dei tedeschi a Salvador

Messico vs Germania: primo tempo noioso, secondo di tutt’altra fattura. Il Messico campione in carica e la Germania tra le contender per il podio pareggiano 2-2 nell’esordio a Rio 2016. E rispetto allo 0-0 del Brasile a Salvador c’è anche spettacolo, soprattutto nel finale.

PRIMO TEMPO – Dopo gli inni nazionali invertiti, un campo assai pesante condiziona lo sviluppo del gioco e sono i messicani ad adattarsi meglio al rettangolo di verde pesante. I pericoli per la porta tedesca arrivano dal trio Pizarro-Lozano-Peralta con quest’ultimo due volte al tiro sfiorando per poco la segnatura. Col passare dei minuti la Germania sale di tono sfondando soprattutto sulla fascia destra grazie alla catena di destra Toljan-Brandt. Tuttavia la vera occasione capita al 27′ sui piedi di Lozano imbeccato brillantemente da Peralta, sbagliando un rigore in movimento. Nel frattempo cambio tra le fila tedesche: Goretzka lascia il posto a Gnabry. Il neo entrato crea subito scompiglio nella retroguardia messicana ma non con la dovuta lucidità. Partita che scorre via al termine dei primi 45′ senza riservare altre emozioni.

SECONDO TEMPO – Ripresa a dir poco pirotecnica. A segno il Messico al 52′ con Peralta (4 gol a Londra 2012) su un corner battuto da Perez che pesca solo in area l’attaccante messicano. Risposta quasi immediata della Germania al 58′ con Gnabry che, dopo aver fallito una comoda opportunità, realizza con uno splendido tiro a giro di destro. Match che cresce di tono, con le squadre sempre più allungate: al 62′ arriva il raddoppio messicano firmato da Pizarro che ribadisce in rete il pallone colpito di testa da Bueno e stampatosi contro la traversa. Lo spettacolo, però, non è ancora finito e grazie ancora ad un’iniziativa del frizzante Gnabry, la Germania guadagna un angolo dal quale pareggia con un perentorio colpo di testa di Ginter al 78′. Questa quarta marcatura nella ripresa chiude di fatto l’incontro, davvero esaltante nel secondo tempo.

IL LIVE

Buonasera e benvenuti alla Diretta Live di Messico-Germania, primo match valevole per il gruppo C del torneo olimpico di calcio maschile. Una sfida di grande livello se andiamo ad analizzare la vittoria di Londra 2012 dei messicani e quello dei mondiali di categoria dei tedeschi. Pertanto, l’interesse dell’incontro vien da sé ed alimentato anche dal differente modo di intendere il calcio da parte delle due compagini: i centroamericani estrosi e tatticamente indisciplinati contro i germanici rigorosi come da tradizione. Ci attende pertanto un confronto equilibrato che, alla Itaipava Arena Fonte Nova di  Salvador, animerà a partire dalle ore 22:00 la nostra serata!

Buon Divertimento.

Finisce dunque un incontro spettacolare nel secondo tempo con quattro goal: 2 volte avanti i messicani con Peralta e Pizarro e 2 volte raggiunti con Gnabry e Ginter.

3′ di recupero

88′ Ultimo cambio per la Germania: esce dal campo Meyer ed entra Christiansen

87′ Improvvisa fiammata del Messico su un traversone di Torres, Bueno di testa ha mancato di poco la porta.

85′ E’ la Germania in questi ultimi minuti a prendere il sopravvento mentre il Messico gioca prettamente in contropiede.

83′ Ultimo cambio tra le fila messicane: esce Lozano ed in campo Guzman; Per la Germania esce Selke ed entra Petersen.

80′ Cambio nel Messico: fuori Pizarro ed in campo Cisneros

78′ GOLLL della Germania. Dall’angolo gran colpo di testa di Ginter e 2-2 a 12′ da termine

77′ Grandissima giocata di Gnabry che imbeccato sull’angolo, dribbla un paio di giocatori ed impegna il portiere messicano.

76′ Angolo per il Messico che non sortisce effetti ed i tedeschi provano a ripartire in contropiede ed è ora angolo per la Germania.

74′ Germania scopertissima, percussione sulla destra di Torres, cross e conclusione di Lozano deviata dal portiere Horn.

73′ Fuori Peralta e dentro Erick Aguirre.

70′ Attacca a pieno organico la Germania in cerca del pareggio senza, al momento, la dovuta lucidità.

69′ E’ sempre lui, Gnabry che puntando il proprio avversario sulla sinistra lo salta e tenta una conclusione di sinistro deviata dal portiere messicano. Corner che però non sortisce effetti.

67′ Squadre che si stanno allungando ed azioni che si fanno sempre più frenetiche da una parte all’altra.

65′ Punizione di Gnabry che mette in mezzo per Selke anticipato dalla difesa messicana. Dall’angolo conseguente i tedeschi non creano pericoli.

61′ GOOLL del Messico!! Cross dalla sinistra al centro di Lozano che trova di testa Bueno con pallone che colpisce la traversa ed è lestissimo Pizarro a ribadire in goal

57′ GOOLL della Germania. E’ Gnabry a pareggiare i conti imbeccato splendidamente da Sule e con un destro a rientrare realizza.

53′ Risponde la Germania con un cross a pelo d’erba  dalla sinistra al centro di Klostermann trovando Gnabry che spreca clamorosamente a pochi passi dalla porta.

52′ GOOOLLL di Peralta. Angolo di Perez per la testa di Peralta che insacca quasi indisturbato in area di rigore.

49′ Tra le fila tedesche si fa sempre vedere Gnabry non assistito però a dovere dai compagni.

47′ Bella giocata a centrocampo di Perez che innesca Lozano sulla destra che prova a mettere al centro un cross per Peralta ma il pallone è troppo lungo

Inizio la ripresa con la Germania in possesso di palla.

INIZIO SECONDO TEMPO

Termina un primo tempo senza troppi sussulti al di là della grande occasione di Lozano al 26′

2′ di recupero segnalati dal quarto uomo

43′ Contrasto di gioco tra Lozano e Selke col tedesco che si lamenta dell’intervento del messicano.

41′ Contropiede tedesco con Selke che tenta la percussione sulla fascia sinistra non essendo preciso al tiro.

38′ Messico che dà sempre l’impressione di poter essere più pericoloso in fase di ripartenza grazie al trio offensivo Pizarro, Peralta e Lozano.

36′ Tanti errori negli appoggi di entrambe le squadre anche per un terreno di gioco su cui non è facile giocare.

34′ Iniziativa di Granbry che crea il panico nella retroguardia messicana saltando un paio di uomini ma non trovando uomini liberi.

33′ Messico che sembra aver ritrovato il controllo del gioco.

32′ Ci prova lo stesso Perez con un destro a pelo d’erba beffardo senza però trovare la porta tedesca.

31′ Perez a terra per fallo di Lars Bender che deve stare attento perchè già ammonito. Calcio di punizione pericoloso anche per le condizioni del campo bagnato.

29′ Ci prova il neo entra Gnabry a rendersi pericoloso con un assist per l’inserimento di Meyer ma la palla è troppo lunga.

28′ Sostituzione tra le fila tedesche: Goretzka abbandona il campo ed entra Gnabry.

27′ Grandissima occasione per Lozano che imbeccato ottimamente da Peralta, calcia contro il portiere tedesco un rigore in movimento.

24′ Ammonizione per Lars Bender che si è immolato per fermare Lozano, lanciato in contropiede.

23′ Messico che non riesce più a ripartire per via dell’abile filtro del centrocampo teutonico.

22′ Ribattuta corta sulla punizione di Brandt e ci prova il terzino sinistro Klostermann senza però trovare la porta.

21′ Germania che sfonda soprattutto sulla destra grazie alla catena costituita da Toljan-Brandt. Calcio di punizione per i tedeschi.

17′ Tedeschi che ora sembrano aver preso in mano il pallino del gioco.

14′ Germania che risponde finalmente col migliore delle fila tedesche vale dire Meyer che con un servizio rasoterra taglia tutta l’area di rigore messicana senza trovare però gli attaccanti.

12′ E’ ancora Lozano a creare situazioni imbarazzanti per la retroguardia teutonica ma il messicano non trova la coordinazione per il tiro.

10′ Fallo di Sancedo su Goretzka e punizione dall’out destro calciata da Brandt la cui traiettoria non crea alcun problema al portiere Alfredo Talavera.

9′ Numero di Maier in mezzo a due giocatori del Messico e serpentina che gli frutta un calcio di punizione importante per far respirare la sua squadra.

7′ Messico che in questi primi minuti sembrano avere un passo diverso. In particolare Lozano e Peralta i più attivi.

6′ Ecco la prima occasione della partita ed è per il Messico con Lozano che con un tiro dalla distanza per poco non trova la via della rete.

4′ Ottima ripartenza tedesca orchestrata da Max Meyer che sulla fascia sinistra cerca di trovare la via della porta, contrastato però all’ultimo dalla difesa messicana.

3′ Gioco fermo per un colpo alla testa occorso al n.9 della Germania Selke che in un contrasto a centrocampo si è procurato una ferita al capo.

2′ Ci prova Rodolfo Pizarro con una bella iniziativa sulla fascia destra mettendo in mezzo un pallone interessante dall’out destro controllato però comodamente dal portiere Horn.

1′ Campo molto pesante per la pioggia che rende difficile per entrambe le squadre il controllo della sfera.

Calcio di inizio col Messico in possesso di palla

INIZIO PRIMO TEMPO

21:57: E’ il momento degli inni nazionali

21:56: Piove a Salvador e questo potrebbe incidere ulteriormente sulla prestazione degli uomini sul rettangolo verde.

21:55: Le due compagini scendono in campo

21:41: Amici di OA siamo pronti per la Diretta Live del confronto tra Messico e Germania. Eccovi le formazioni ufficiali:

Germania: Horn, Toljan, Klostermann, Ginter, Suele, S. Bender, Meyer, L. Bender, Selke, Goretzka, Brandt

Messico: Talavera, Abella, Montes, Perez, Torres, Pizarro, Lozano, Peralta, Bueno, Salcedo, Gutierrez

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche:trasmetterà da mezzogiorno fino alle 4 di notte su Rai 2 (il “canale olimpico”), Rai Sport 1 (canale 57) e Rai Sport 2 (canale 58).

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva / giandomenico.tiseo@oasport.it  

Twitter: @Giandomatrix

Foto da: Twitter Fifa

Ischia,clamoroso si riparte dall’Eccellenza ?

tifosi ischia aversa

La Nuova Ischia in Eccellenza potrebbe non essere solo un sogno. Come vi abbiamo raccontato nelle prime ore del mattino, un dirigente della società ha lanciato la “bomba” pubblicando un post sul gruppo Facebook della squadra. Secondo indiscrezioni, la volontà di partecipare al prossimo campionato di Eccellenza da parte della Nuova Ischia c’è.

Ed iniziano a venir fuori le prime verità. La Nuova Ischia era già in trattativa da tempo per portare a compimento il piano B nel caso in cui l’Ischia non si fosse iscritta al campionato di serie D. Un tentativo di acquisire un titolo c’è stato e la proposta era stata fatta alla Sibilla Bacoli. Tuttavia, la trattativa sarebbe saltata per motivi poco chiari. L’unica certezza è che la Sibilla non si è iscritta al prossimo campionato e quindi la società flegrea è scomparsa insieme alle speranza degli ischitani di acquisire il suo titolo.

In casa Nuova Ischia le bocche sono tutte cucite e allora diventa difficile ricostruire la situazione. Ci proviamo. Se, come detto, per la Nuova Ischia acquisire un titolo è quasi (ma non del tutto) impossibile, lo è ancora di più essere ripescati, nonostante i quattro/cinque posti disponibili in Eccellenza. La Nuova Ischia è iscritta alla Promozione e già l’anno scorso ha beneficiato del ripescaggio quando, rilevato il titolo del Florigium (retrocesso in Prima categoria), la nuova realtà isolana ha partecipato al campionato di Promozione.

Quindi, non è stato possibile presentare richiesta anche per l’Eccellenza. A questo punto, l’unica ipotesi plausibile (a parte quella difficile dell’acquisizione di un titolo), è “sfruttare” il fallimento (non ancora ufficiale dal punto di vista giudiziario)  dell’Ischia Isolaverde, sperando in una possibilità concessa dal Consiglio Federale. D’ufficio, la (Nuova) Ischia potrebbe ripartire dall’Eccellenza. In queste occasioni, la Federazione – davanti ad una richiesta concreta da parte di una nuova società appartente al territorio – cerca di dare continuità a piazze storiche del calcio. Ischia è una di queste e può tentare. Non sarà facile e la procedura è molto complicata. Ma la dirigenza (ischitana) ci sta provando e nei prossimi giorni si avranno notizie certe. Attenzione, però, alla volontà di Di Bello e company che vorrebbero presentare ricorso per l’esclusione dalla serie D. Le due strade sono incompatibili: presentando il ricorso, i tempi si allungherebbero e, nel caso di esito negativo, l’Ischia sarebbe fuori non solo dalla serie D ma anche dall’Eccellenza, finendo addirittura in Terza Categoria.

Calcio Olimpiadi Rio 2016 : Brasile vs Sudafrica 0-0, Khune blocca Neymar

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Brasile vs Sudafrica sarebbe dovuta essere una goleada, e invece il Brasile – per oltre mezz’ora in superiorità numerica –pareggia 0-0 contro il Sudafrica nella prima gara delle Olimpiadi di Rio 2016.

Nulla da fare per Neymar e compagni, bloccati da un grande Khune – miracoloso in due occasioni proprio contro la stella del Barcellona – e ora fermi a un solo punto in classifica nel girone A così come i Bafana Bafana, l’Iraq e la Danimarca, anche loro 0-0 nel match pomeridiano.

A inizio partita lo stadio dedicato a Garrincha, addirittura, trema: Mothiba si fa chiudere all’ultimo da Weverton al 3′. Poi cresce la Seleçao, con i movimenti di Gabriel Jesus e Gabigol e i dribbling di Felipe Anderson che al 20′ manca il momento giusto per il cross. Al 28′ inizia il duello Neymar-Khune: tiro deviato in corner. Dolly ci prova per il Sudafrica, l’asso della Lazio risponde ma in entrambe le occasioni il pallone fa la barba al palo. Al 40′ ancora Neymar: il capitano del Sudafrica vola e toglie la palla da sotto la traversa.

Secondo tempo: Weverton è attento su Dolly al 49′, Mvala lascia i suoi in dieci per doppio giallo al 60′ (brutto intervento su Zé Carlos che avrebbe meritato anche il rosso diretto) e al 69′ il Brasile falliscel’occasione più grande della sua partita. Neymar fa tutto bene, crossa d’esterno ma Gabriel Jesus non si capisce con Gabigol – uomo mercato seguito anche dall’Inter – e colpisce clamorosamente il palo a porta libera. Tre minuti dopo il fuoriclasse del Barcellona, migliore in campo per i suoi, regala l’impressione del gol ma la palla si spegne a lato. Il forcing finale non basta: al 77′ rovesciata debole di Gabigol, al 94′ conclusione centrale di Neymar. E’ 0-0 contro un Sudafrica compatto e, nel primo tempo, anche propositivo in avanti.

Il Brasile esce tra i fischi.

IL LIVE

Parte da Brasilia l’avventura olimpica dei padroni di casa nel calcio maschile. Neymar e compagni cercheranno di vincere davanti al pubblico amico quell’oro sempre sfumato in passato. Il primo impegno vedrà la Seleçao opposta al Sudafrica nel gruppo A: tre punti facili e prima goleada?

Grazie per aver seguito con noi Brasile vs Sudafrica. Buona serata.

94′ Ultima occasione, Neymar tira ma Khune blocca centralmente. Finita la partita, il Brasile stecca all’esordio. 0-0 e fischi dello stadio di Brasilia.

93′ Nulla da fare, il Brasile non trova la via del vantaggio.

90′ Recupero, punizione per il Brasile che può cercare la mischia. Quattro minuti ancora.

89′ Ultimo disperato forcing dei padroni di casa, ma il Sudafrica si difende con ordine.

86′ Ultimo cambio per i verdeoro che tentano il tutto per tutto. Entra William per Douglas Santos.

83′ Khune ora a terra infortunato, le squadre ne approfittano per un timeout.

82′ Gabigol manca l’aggancio in mezzo all’area, il Sudafrica difende lo 0-0 ora. Khune eroico.

77′ Rovesciata di Gabigol, blocca Khune. Ora il gol sembra maturo.

75′ Brasile ancora pericoloso, ma l’azione nell’area di rigore del Sudafrica porta a un nulla di fatto.

73′ Giallo per il brasiliano Thiago Maia.

72′ Neymar per la terza volta a giro dal limite dell’area: la palla sfiora la rete e dà l’impressione del gol. Ma non è neanche corner.

70′ Modiba lascia il posto a Ntshangase. Secondo campio per i Bafana Bafana.

69′ Azione ripetute del Brasile, cross basso di Neymar e Gabriel Jesus colpisce il palo a porta vuota! Che erroraccio della punta della Seleçao!

66′ Cambio Basile, Rafinha per Renato Augusto. Intanto Modiba è a terra infortunato.

65′ Zé Carlos da 25 metri, blocca Khune.

61′ Primo cambio anche per il Brasile: fuori Felipe Anderson, dentro Luan.

60′ Sudafrica in dieci uomini! Espulso Mvala per un fallaccio su Zé Carlos! Doppio giallo ma ci sarebbe stato il rosso diretto.

58′ Primo cambio della gara, per il Sudafrica: fuori Masuku e dentro Morris.

52′ Sudafrica pericoloso ancora in contropiede. Il Brasile non ha approcciato al meglio questa ripresa.

51′ Gabigol impegna Khune con un tiro cross velenoso che il capitano del Sudafrica blocca con qualche rischio.

49′ Dolly pericoloso con un diagonale mancino che Weverton tocca quel tanto che basta per evitare il gol del Sudafrica.

46′ Occasione per il Brasile, ma il tiro di Neymar è debole e termina a lato.

46′ Parte il secondo tempo del match, risultato bloccato sullo 0-0.

45′ 0-0 all’intervallo, Brasile pericoloso dal limite con Neymar (due volte) e Felipe Anderson, ma il Sudafrica non è rimasto a vedere e ha impegnato Weverton in più di un’occasione. Match apertissimo!

40′ Ancora Neymar, ancora un super Khune! Cross da sinistra e l’asso del Barcellona conclude dal limite dopo un super controllo: botta di destro che Khune devia in tuffo!

39′ Ancora Felipe Anderson, ancora un nulla di fatto. Ora il Brasile spinge ma non ha mai creato palle gol limpide.

36′ Risponde Felipe Anderson, bellissima conclusione al volo che regala l’impressione del gol. Ma è fuori.

35′ Dolly da fuori, palla a fil di palo!

31′ Mothiba anticipa Weverton di testa, fuori.

29′ Neymar! Botta dalla distanza, Khune alza in corner. Primo lampo dell’attaccante del Barcellona.

28′ Esplode il match! Il Brasile chiede un rigore che non c’è, dall’altra parte Weverton rischia la papera ma raccoglie il pallone in due tempi togliendolo alle punte sudafricane.

26′ Azione ben manovrata del Sudafrica, fuorigioco di Mothiba ma africani ancora molto pericolosi perché hanno spazi.

20′ Spunto sulla destra di Felipe Anderson che salta un uomo in dribbling ma non trova il tempo giusto per crossare al centro. Corner, nulla di fatto.

18′ Ancora un bello spunto di Gabriel Jesus, il cui cross dalla destra però viene allungato fuori dall’area da un difensore del Sudafrica.

16′ Lampo brasiliano, buon servizio per l’uomo mercato Gabriel Jesus che però non trova l’impatto con la sfera.

14′ Squadre molto lunghe, partita che si preannuncia divertente. Il Sudafrica ci prova, gli attaccanti verdeoro per ora non pungono. Neymar poco servito.

10′ Modiba fa tutto bene con il sinistro, scarta tre uomini ma chiude troppo il tiro. A lato.

9′ Cross dalla destra del Sudafrica, nessun attaccante intercetta la sfera a centro area. Africani senza timore reverenziale.

7′ Possesso palla sterile per la Seleçao, che non trova varchi.

4′ Il Brasile fa la partita, ma quando riparte il Sudafrica sembra avere varchi.

3′ Brivido per il Brasile! Mothiba è lanciato in contropiede, brucia il diretto marcatore ma Weverton esce all’ultimo e gli sporca il tiro. Sudafrica vicino al gol a sorpresa.

1′ Subito un corner per i padroni di casa, da destra, ma il cross è troppo alto per tutti.

21.00: iniziata la sfida.

20.56: squadre in campo, a breve il fischio d’inizio.

Le formazioni ufficiali della partita.

Brasile: Weverton, Zeca, Rodrigo Caio, Marquinhos, Renato Augusto, Douglas Santos, Gabriel Barbosa, Neymar, Gabriel Jesus, Thiago Maia, Felipe Anderson.

Sudafrica: Kunhe, Mathoho, Mvala, Coetzee, Masuku, Dolly, Modiba, Mothiba, Mobara, Motupa, Mekoa.

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche:trasmetterà da mezzogiorno fino alle 4 di notte su Rai 2 (il “canale olimpico”), Rai Sport 1 (canale 57) e Rai Sport 2 (canale 58).

  • Calendario completo Olimpiadi Rio 2016: gare, giorni e orari

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Foto da: Twitter Fifa

UFFICIALE – Il Napoli ha acquistato Zielinski a titolo definitivo

Ecco il comunicato della società in merito all’ acquisto di Piotr Zielinski:

“La SSC Napoli comunica di aver acquisito dall’Udinese a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore Piotr Sebastian Zielinski.

– LA SCHEDA –

Piotr Zielinski è nato a Zabkowice Slaskie, in Polonia, il 20 maggio 1994.

E’ cresciuto nelle giovanili con lo Zaglebie Lubin e ad appena 17 anni è stato acquistato dall’Udinese. Ad Udine debutta in Serie A nel 2012/13 ed in due stagioni colleziona 19 presenze in Serie A ed una in Europa League.

Nel 2014/15 passa all’Empoli dove diventa titolare contando ben 63 partite in Serie A in due stagioni segnando anche 5 gol.

Dal 2013 è nazionale polacco. Con la Polonia ha giocato gli ultimi Europei in Francia ed in assoluto vanta 16 presenze e 3 gol”.

 

Da sscnapoli.it ( Anche foto)

 

Attenta Juve Stabia, il Novara è già in salute!

Domenica sera sarà nuovamente tempo di Tim Cup per la Juve Stabia che dovrà vedersela con il Novara al Piola. La nostra presentazione del match sarà, come di consueto, pubblicata il giorno prima della gara mentre oggi vogliamo soffermarci sul grandissimo momento di forma dei piemontesi, reduci da quattro vittorie su quattro amichevoli e che questo pomeriggio sono stati impegnati contro il Mainz, club della Bundesliga tedesca. La squadra teutonica, che sarà impegnata in Europa League la prossima stagione, è uscita sconfitta dal test amichevole contro gli uomini di Boscaglia. Vittoria di prestigioso per il club piemontese, che oltre ad essere di serie B e quindi di categoria superiore alle vespe, sta attraversando un ottimo periodo e arriverà alla gara valida per il secondo turno eliminatorio, sulle ali dell’entusiasmo dopo questa vittoria importante firmata dalle reti di Sansone e da Buzzegoli, autore di ben 5 gol in 4 amichevoli. Entrambe le reti sono state segnate su calcio di punizione. I calci piazzati sono un punto di forza della squadra cadetta e Fontana dovrà lavorare anche su questo aspetto. Novara- Juve Stabia è alle porte, le vespe sono (nuovamente) a caccia dell’impresa.

Scenari di guerra

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Nessun posto al Mondo si puo’ ritenere sicuro, i fondamentalisti islamici, possono colpire ovunque, piu’ perdono terreno nei campi di battaglia, tanto piu’ vi sara’ la possibilita’ di nuovi attentati.

Il Governo italiano ha concesso la base di Sigonella, (CT) come punto d’appoggio per i bombardieri americani che per almeno un mese colpiranno gli obiettivi militari dell’Isis in Libia.

Dalle piste, gia’ decollano i Droni, veicoli da ricognizione senza pilota, poi sara’ la volta dei Reaper dotati di missili, per ultimi voleranno i jet. Si sconosce se saranno gli F16, o gli F22, oppure i piu’ sofisticati aerei da combattimento F35 che andranno a colpire gli obiettivi strategici dell’Isis.

Gli aerei voleranno solo di notte e sempre a grandi altezze, per non esporsi a quote basse ad eventuali armi antiaeree che potrebbero essere nelle mani dei miliziani dell’Isis.

Per il momento non e’ previsto l’invio di truppe di terra ne’ da parte degli Stati Uniti, ne’ da nessuna Nazione Europea, considerato che in alcuni quartieri ancora controllati dai guerriglieri del sedicente Stato Islamico, si combatte casa per casa. Questa soluzione e’ stata ritenuta la piu’ saggia, cosi’ si prevede di contenere al massimo le perdite umane.

L’obiettivo principale della missione e’ quello di cacciare gli Jiadisti dal territorio libico, e liberare i tanti ostaggi che ancora sono nelle loro mani.

Ogni volta che gli Jihadisti perdono terreno sui campi di battaglia, tentano di pareggiare i conti con il terrorismo fuori dai propri territori. Tutte le Citta’ Europee, devono mettere in conto che esiste una reale possibilita’ di attentati da prendere in seria considerazione.

Tutte le stragi avvenute negli ultimi periodi in varie capitali Europee, devono essere da monito per non abbassare mai la guardia. Da tutte le parti del Mondo purtroppo continuano a raggiungere il Califfato nero, numerosi Foreign Fighters, molti di loro dopo l’addestramento vengono rimandati indietro solo per compiere attentati.

In Italia, i controlli sono serrati, non passa giorno che alcuni sospetti vengano fermati e in alcuni casi arrestati o espulsi, sarebbe il caso che tutti gli agenti anche liberi dal servizio, portassero con se l’arma d’ordinanza.

Anche noi Cittadini, dobbiamo stare all’erta, il terrorista lo si puo’ trovare ovunque, anche fra le persone che quotidianamente vediamo andare al mercato.

Un altro aspetto da non sottovalutare potrebbe essere quello di ricevere potenziali terroristi attraverso i nuovi flussi migratori che si verrebbero a creare in seguito ai combattimenti libici.

vivicentro.it/blogger/lopiano-saintred –  Scenari di guerra (Lo Piano – Redsaint)

XV secolo: il Rinascimento italiano e lo scambio colombiano

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(VI capitolo di appendice di “PASSI nel COSMO e MAPPA del COSMO”)

RinascimentoNel grande fervore di viaggi, conquiste, scambi commerciali, che ci fu nel XV secolo, dopo la scoperta dell’America nel 1492, considerando l’attraversamento dell’Atlantico da Est, ad opera di Cristoforo Colombo inizialmente, e poi, via via, in un incessante andirivieni, sia dall’Europa che nell’opposta direzione; ma ancor prima, dalla remota Cina, sotto la dinastia Ming, verso l’Oceano Indiano ed oltre, dal 1405 al 1433 almeno (oltre mezzo secolo prima), ad opera della più imponente flotta che si sia mai vista, al comando dell’ammiraglio Zheng He, di fronte alla quale persino l’Invincibile Armata del Re di Spagna, impietosamente impallidisce; e successivamente, dopo una parentesi di circa un secolo (per le motivazioni di cui più avanti si dirà), verso Oriente, solcando il Pacifico (visto come una interessante opportunità, nel tempo, dopo la notizia della scoperta del nuovo Continente, e i conseguenti traffici di argento dal Centro e Sud America verso Taiwan, e di seta, porcellana, spezie, nel senso opposto, e non più come una enorme massa d’acqua irta di pericoli e di nessun interesse per un Impero sovrabbondante di ricchezze, che non aveva bisogno di nulla), NON FU MAI PRESENTE l’ITALIA (intesa, non come “Paese”, ovviamente, ma come REALTA’ GEOGRAFICA e TRADIZIONALE, politicamente composita, nei termini conosciuti).

Perché? E che cosa ciò comportò in termini di vita sociale, rapporti con gli altri Stati ecc.?

LA SCOPERTA dell’AMERICA fu un accidente derivato dalla volontà dei Sovrani Spagnoli, poi seguiti dai Portoghesi e, quindi, tutti gli altri: Inglesi, Francesi, Olandesi ecc., intesa a trovare un’altra via di comunicazione e di rapporti commerciali con la RICCHISSIMA CINA, navigando verso Ovest.

Inizialmente la presenza, nel bel mezzo della traversata, di un nuovo Continente, poi denominato America, e ritenuto per molto tempo, molto meno vasto di quanto in realtà non fosse, fu, più che altro, un intoppo ineludibile per gli aspiranti a raggiungere la Cina, appartenenti al resto d’Europa (a parte gli Stati Italiani).

Questo perché non era possibile, per loro, raggiungere la Cina andando verso Oriente, stante l’ostacolo della MASSICCIA BARRIERA MUSULMANA legata da ferrei ed esclusivi accordi all’onda lunga di potenti città marinare italiane, quali Genova e Venezia. Il che spiega anche perché, nei primi tempi, la lontananza dalle rotte degli affari e delle espansioni  territoriali, risultò neutra per le città e le contrade italiane, dove permanevano e ancora più fiorivano ricchezza, mirabili opere, cultura, benessere, come attestato dagli immensi lasciti alle future generazioni, elargiti dal RINASCIMENTO ITALIANO, contenente in sé tutti i fondamentali riferimenti del MODELLO CLASSICO ELLENICO, debellato, schiacciato ma, con tutta evidenza non annientato; anzi, in un certo senso, preservato e perpetuato, con grande intuito e raffinatezza, dall’IMPERIALISMO ROMANO.

Va sottolineato, in particolare, che le Realtà Sovrane italiche non avevano alcun bisogno di andare verso Ovest per i loro proficui traffici e rapporti con i popoli dell’estremo Oriente. Loro potevano, con relativa facilità, passare ad Est, molto probabilmente anche per gli accordi che potevano stipulare, nel contesto venutosi a creare, nel tempo, di evidente consenso e pacificazione (ancorché sia stato, poi, un Italiano a scoprire l’America e un altro Italiano a tracciarne la mappa).

Potrebbe qui ravvisarsi, addirittura l’embrione di un federalismo (di impronta, tra l’altro, più vicina a quella riferibile a Carlo Cattaneo, che non a Vincenzo Gioberti, per la sua tensione ideale) tra gli Stati Italiani, abortito di fronte alle esigenze dell’avidità, dell’espansionismo e della sopraffazione, che sono alcuni degli elementi componenti l’ineludibile UMANA IMPERFEZIONE.

In seguito, quando il Continente Americano acquisì l’importanza strategica, economica e commerciale che conosciamo, si rovesciò la situazione, e le Realtà politiche italiane che erano state e permanevano totalmente assenti su quel versante, via via regredirono in modo irreversibile, per cui tutto il proseguimento della Grande Storia (per quanto di bene e di male ci sia in essa) si svolse in altre parti del Mondo; quelle che avevano ereditato le capacità organizzative, amministrative e militari, proprie del MODELLO IMPERIALE ROMANO, mentre il Rinascimento Italiano (fine XV sec. – XVI sec.) giunse al suo blocco definitivo.

Possiamo ben dire che, a tutt’oggi, il RINASCIMENTO è stato il riferimento finale della Grande Storia in Italia.

E con esso , ebbe termine l’ULTIMA ESPRESSIONE del MODELLO CLASSICO (a mio avviso e secondo la definizione che io do di esso, ampiamente ricordata), che ha quindi attraversato 10 secoli di Medio Evo, come un’anima minore ma non annullata, accanto alle altre due anime, tra quelle di maggior rilievo, che, a mio avviso, passarono; e cioè quella della derivava dell’IMPERIALISMO ROMANO, prevalente, e quella “mediana” del POTERE TEMPORALE del Sommo Pontefice.

Tuttavia resta di esso il ricordo indelebile e l’esempio, per cui ci è consentito aspirare, in un futuro che, ci auguriamo, non sia pura utopia, ad un IDEALE APPRODO al nuovo territorio dell’ARMONIA, dell’EQUILIBRIO, della SERENITA’, o ad un RITORNO IDEALE ad esso; pur dovendosi mettere, sempre, in conto l’IMPERFEZIONE UMANA spesso (troppo spesso) presente ed evidente, con punte di OBBROBRIOSITA’, a volte semplicemente INCREDIBILI, come la Storia non ha mancato di annotare ripetutamente, nelle varie epoche, parallelamente alle grandi eccellenze dell’intelligenza emotiva e dell’intelligenza razionale (metis e tesis).

Ma, più in dettaglio, che cosa accadde nel Mondo, al di fuori della penisola italiana, già a partire da immediatamente dopo il “naufragio” di Colombo, sull’isola (poi definita caraibica), battezzata HISPANIOLA, che attualmente è divisa tra la Repubblica di Haiti e la Repubblica Dominicana? Esso fu “sconvolto” da quello che Alfred Crosby, come ci ricorda Charles Mann, nel suo libro “1493”, efficacemente, definisce SCAMBIO COLOMBIANO.

Si tratta dello scambio di tutto ciò che, dopo l’epopea invasiva inaugurata da Cristoforo Colombo, entra a far parte delle conoscenze, delle paure e dei desideri di tutti gli uomini a tutte le latitudini, dalle ricchezze, alle tradizioni, alle scienze, all’arte, ai beni di scambio e di consumo, ma soprattutto alle malattie infettive vecchie e nuove, ai batteri misconosciuti e altrettanto dicasi dei modi di contagio.

Così nacque nel 1707 la Gran Bretagna, dalla fusione della Scozia, che aveva subito catastrofiche perdite soprattutto grazie allo “scambio colombiano” di malattie che trovarono i nuovi conquistatori scozzesi del tutto impreparati (alle quali non fu estranea l’ignoranza con la quale pretendevano di vendere coperte di lana e prodotti per il freddo invernale ai Tropici), con l’Inghilterra, che fu pronta a sanare tutte le perdite con propri mezzi. Più tardi, nel 1781 (8 anni prima della Rivoluzione Francese), con analoghe modalità, nacquero gli Stati Uniti d’America, grazie anche alla decimazione che lo “scambio colombiano” dei batteri aveva provocato tra le truppe britanniche non sufficientemente immuni, mentre quelle coloniali, ormai da tempo erano assuefatte.

In tal modo, attraverso grandi espansioni, diffusioni di malattie e di miseria, soprusi dilaganti, violenze, ingiustizie, cambiò il volto del Mondo: dove prima c’era una sana vita rurale, di allevamenti e colture, e uno stile di vita originale, una civiltà libera, vera e di qualità, subentrò lo squallore e l’abbandono; o, viceversa, ricchezze esplosive, preponderanti e distruttive, dove prima erano praterie e foreste, boschi, fiumi, e ruscelli pescosi.

La scoperta, ma soprattutto l’INVASIONE dell’America, o meglio, del Nuovo Continente, non fu il PRIMO PASSO, a mio avviso (l’IMPERO ROMANO o, se vogliamo risalire ad un mitico bing bang, la fuga di Enea dalla città di Troia nel 1184 a. C., mi sento, in modo più attinente, di definire “il primo passo” o i primi passi), ma fu certamente un PASSO IMPORTANTE e DECISIVO, nel trascinamento del Mondo al punto in cui siamo: l’anticamera dell’AUTODISTRUZIONE; l’Homogenocene (secondo la suggestiva definizione dell’entomologo Michael SAMWAYS, come riportata nel libro di Mann).

La prossima ERA BIOLOGICA, che paventiamo, ma che speriamo di scongiurare, sarà l’Homotanatocene? La definizione è mia.

ALCUNI SIGNIFICATIVI RIFERIMENTI:

Il grande economista Adam Smith, teorizzò che l’assunzione, nelle piantagioni, nelle miniere, nelle grandi fattorie e imprese del Nuovo Continente, di servi a contratto era economicamente e umanamente più conveniente (venendosi qui a fondere, per di più, i due aspetti, a beneficio della fondatezza del modello liberista) rispetto all’utilizzo degli schiavi, meno affidabili, più impreparati, meno motivati, di più costoso mantenimento, anche con riguardo a malattie, infortuni, invecchiamento, ecc.

Tuttavia l’Inghilterra, intrinsecamente antischiavista, promosse, nelle colonie, il sistema schiavista; e questo, infine si affermò in senso generale. Perché?

Ancora una volta entra in gioco lo “scambio colombiano”, dei batteri, in questo caso. Si scoprì, infatti, che i “neri” erano molto più resistenti alle malattie infettive, ed in particolare alla malaria e alla febbre gialla; il che comportava che erano più sfruttabili come forza-lavoro, più longevi, più adatti a ritmi di lavoro intensi.

Questo metteva, sostanzialmente, “fuori mercato” i servi a contratto (un caso eclatante di prova provata che non sempre una situazione di superiorità biologica comporta egemonia intellettuale e organizzativa; anzi, in questo caso, comportò un aggravamento della esposizione a sottomissione e sfruttamento).

Siamo in presenza di una componente fondamentale di quello che Charles Mann chiama “imperialismo ecologico” (dove è incluso tutto il miscuglio di alterazioni naturali, cibo, abitudini, paesaggi). Questa importante fetta io la definisco “imperialismo batteriologico”, ricomprendente anche lo sterminio dei nativi del Nuovo Continente, falcidiati da malattie a loro sconosciute e, in Europa, debellate da secoli.

Lo SCHIAVISMO, diffondendosi sempre di più e affermandosi, per un tempo lunghissimo (l’ultimo Stato, del Nuovo Mondo, ad abolire la schiavitù fu il Brasile nel 1888) comportò una vera e propria devastazione mondiale, dal punto di vista etnico, geografico, spirituale e degli usi e costumi, ancora oggi visibile e latente, in alcune situazioni di stampo criminale, che si è andata incrementando ed espandendo, nell’arco di 5 SECOLI.

C’è da dire che anche nelle ANTICHE CITTA’ GRECHE vigeva la pratica della riduzione in schiavitù, con riferimento, prevalentemente, ai prigionieri di guerra e comuni, pirati ecc.; ma quando lo SCHIAVISMO si coniuga all’IMPERIALISMO produce effetti assolutamente obbrobriosi e distruttivi.

L’IMPERIALISMO in senso politico (di cui quello sopra descritto è, per quanto di gigantesche proporzioni, tuttavia ancora UN ASPETTO), che ha fatto da traino a TUTTO il MONDO, fino ai nostri giorni, è, senza ombra di dubbio, quello che ha, come matrice, l’EUROPA, poi trasformatosi ed evolutosi in COLONIALISMO, GUERRE di DOMINIO, QUELLA EFFETTIVA e la GUERRA FREDDA, CONSUMISMO, ed infine, la GLOBALIZZAZIONE (con tutto quello che ciò comporta, compreso il terrorismo, l’affermarsi delle lobbies, principalmente delle banche, del petrolio e delle armi, lo sterminio e gli esodi in massa di intere popolazioni non coerenti con tale dimensione). Da qui il salto nel buio, che a me pare incipiente, al quale ho fatto cenno, e del quale, in vari miei scritti, ho trattato.

Molto più saggi furono gli Imperatori Cinesi.

Essi, dopo i primi tentativi di grandi spedizioni, che attraverso l’Oceano Indiano, giunsero fino all’Africa meridionale (vedi sopra), ma non superarono neanche l’estremità meridionale dell’Africa, per raggiungere l’Atlantico (questo in genere è considerato un fatto negativo dagli storici e studiosi dell’epoca, ma io non sono d’accordo; mi allineo, piuttosto sulle valutazioni del politologo Jack Goldstone, come dirò), posero fine ad ogni ulteriore iniziativa in questo senso.

Quasi tutti i resoconti dei viaggi di Zheng He (v. sopra) furono distrutti e le navi cinesi non si avventurarono più in mari così lontani, fino al XIX secolo (4 secoli dopo; trascinati dall’irresistibile onda vorticosa e turbolenta dell’incalzare dei tempi e dell’Imperialismo Occidentale).

Dice il prof. Goldstone della George Mason University: “Pechino avrebbe potuto benissimo ordinare a Zheng di circumnavigare l’Africa e arrivare fino in Europa, ma bloccò le esplorazioni ad ampio raggio, per le stesse ragioni per cui gli Stati Uniti hanno smesso di inviare uomini sulla Luna; perché sulla Luna non c’era niente che giustificasse i costi di quei viaggi” (C. Mann “1493” pag. 164).

Gli Imperatori Cinesi non volevano allargare il commercio (che, tuttavia, in seguito, fu, come era, probabilmente, inevitabile, ripreso), perché temevano il CAOS di un eccessivo espansionismo. Proprio quello che immancabilmente fu determinato dallo SCAMBIO COLOMBIANO che fece crollare l’elaborato, sottile e sofisticato grande SISTEMA CINESE: dove c’erano grandi terrazzamenti e risaie, subentrò la coltivazione della patata e del mais, con tutte le intuitive conseguenze sul commercio, l’economia delle famiglie, la cultura istituzionale, la foresta fluviale, il clima persino, e così via.

Dove c’era ricchezza, ci fu miseria, dove c’era giustizia, ci fu arroganza, dove c’era cultura, si insinuò l’ignoranza e l’analfabetismo; situazione da cui la Cina oggi sta, lentamente ma insistentemente, uscendo, fino a proporsi come Potenza Mondiale di riferimento per il futuro; ma in che modo?

Potenziando al massimo, e con effetti dirompenti sulla salute e sullo stile di vita del popolo, il MODELLO IMPERIALE di matrice EUROPEA, passando per il NAZIFASCISMO e lo STALINISMO, con le note PROPAGGINI AMERICANE.

In definitiva, possiamo ben dire, secondo i PARAMETRI di OGGI, che lo SCAMBIO COLOMBIANO ha trionfato.

Il PUNTO FOCALE è: Il MONDO avrebbe potuto fermarsi, diciamo, intorno al 1493? Agli albori dello “SCAMBIO COLOMBIANO”?

IO CREDO CERTAMENTE di SI’; avrebbe potuto fermarsi, se, FORTE dell’ANTICA SAGGEZZA, lo avesse voluto; con enormi benefici per l’intera Umanità, che oggi avrebbe molte più occasioni di ridere, giocare, ballare, come avrebbe dovuto essere secondo il pensiero dei grandi filosofi, Socrate, Platone, Aristotele, rimasto LETTERA MORTA, e molto meno sciagure, orrori e problemi afflittivi.

La breve storia della FLOTTA di Zheng, che pure è stata la PIU’ GRANDE FLOTTA di tutti i tempi, secondo  l’interpretazione di Jack GOLDSTONE (che è senz’altro la più attinente, non potendosi minimamente credere che una FORZA e una RICCHEZZA morale e materiale di un GRANDE PAESE, che trovavano il loro emblematico punto di coagulo in una flotta di 317 vascelli, con innovazioni tecniche che l’Europa avrebbe impiegato un secolo ancora a scoprire, al comando di una nave ammiraglia che misurava più di 90 metri di lunghezza e 45 di larghezza, con 9 alberi; la più grande nave di legno mai costruita, potesse minimamente temere di circumnavigare l’Africa o intraprendere qualsiasi altro viaggio) ne è PROVA INCONFUTABILE.

Allo stesso tempo è ulteriore dimostrazione che l’IMPERIALISMO era un CONCETTO ESTRANEO all’Estremo Oriente e, in particolare alla Cina, pur denominata “il Celeste Impero” (in quanto costituiva l’unione di tutti i Regni bellicosi e in perenne conflittualità tar di loro); bensì un CONCETTO TIPICO dell’OCCIDENTE, derivante (almeno prevalentemente) dal sistema amministrativo, legislativo, organizzativo e militare, sviluppatosi in ROMA, a partire dalle sue origini.

Resta il rammarico, l’amaro in bocca nel considerare che il Mondo, così come si era fermato ad ORIENTE, avrebbe potuto fermarsi anche ad OCCIDENTE.

Ciò sarebbe potuto accadere già nell’immediatezza dell’impatto col Nuovo Continente, al momento del secondo viaggio di Colombo, allorché le potenti ma poco sapienti e previdenti Maestà Cattoliche di Spagna, lo dotarono di ben 17 navi, con equipaggi eterogenei di 1500 uomini, tra cui religiosi incaricati di portare la fede cristiana nelle nuove terre, rafforzando così la penetrazione in esse della Monarchia spagnola.

E’ qui la stonatura; quella che fa commentare a Charles Mann:

“Se nel 1492 qualcuno avesse rivelato ai Sovrani di Spagna, Ferdinando e Isabella anche solo la metà delle conseguenze che avrebbero avuto i viaggi di Cristoforo Colombo da loro finanziati, molto probabilmente sarebbe stato incarcerato come un volgare truffatore”.

Ma, era anzi, molto probabilmente, inevitabile che le cose andassero così come andarono, proprio per quel perpetuarsi dell’IMPERIALISMO di antiche origini, come più volte richiamato.

Lo stesso Charles Mann, infatti aggiunge:

“nessuno poté fare niente contro la forza dirompente della realtà. Già a partire dal 1493, infatti, gli equilibri e gli assetti del Pianeta furono letteralmente rivoluzionati: due Mondi che, dopo la frattura geologica di 200 MILIONI di anni fa, erano rimasti estranei ed ignoti l’uno all’altro, si incontrarono e si mescolarono, in un processo di reciproca osmosi e contaminazione che, da allora, è diventato sempre più intenso”

La diffusione degli Europei nel Mondo è spiegata da Alfred Crosby in ragione della loro superiorità sociale e scientifica (“1493” C. Mann – pag.7).

Come non aggiungere “ e della loro attitudine e tradizione imperialista”?

E la Storia continua…

Non posso concludere questo articolo senza rivolgere un particolare ringraziamento all’ing. Guido Della Cioppa (esprit de géométrie?) che mi ha incoraggiato e mi ha suggerito la lettura di “1493”, un concentrato di attenzione su tutto ciò che appare importante, ben documentato e particolarmente interessante, a partire dal momento in cui Cristoforo Colombo mise piede nel primo avamposto del Nuovo Mondo, come, dallo stesso autore, definito.

Gli arricchimenti che me ne sono derivati hanno permesso una agevole stesura dello stesso e hanno aggiunto importanti mattoni di conoscenze al costrutto della mia mente.

FINE

4 AGOSTO 2016, Alberto Liguoro

STABIA – Lettera aperta al Sindaco e al Comandante della Polizia Municipale: mondo cane

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Gestione dei cani in luogo pubblico e decoro urbano: norme per il possesso di cani appartenenti a “razze pericolose”

Lettera a vivicentroIllustrissimo Sig. Sindaco del comune di Castellammare di Stabia mi preme richiamare la sua attenzione sulla popolazione canina nella nostra città, in special modo quella di razza definita pericolosa per l’uomo.

Nonostante esistano a livello nazionale alcune prescrizioni per tali razze (a seguire ne riporto uno stralcio) e comunque norme di carattere generale relative alla gestione dei cani padronali in luogo pubblico, alcuni proprietari, e/o detentori/conduttori a qualsiasi titolo, non rispettano tali prescrizioni e pertanto gli abitanti di Castellammare sono esposti a notevoli rischi di incolumità per se stessi e soprattutto per i loro figli e nipoti per cui è in netto aumento il senso di insicurezza che essi hanno nell’andare in giro (come se non bastassero criminalità e baby bulli o gang). Da qui la protesta per il NON controllo in primis per l’incolumità dei cittadini e poi anche per il decoro e la godibilità della Città per quanto riguarda la deprecabile abitudine all’abbandono di deiezioni dei cani sul suolo pubblico.

Alla luce di quanto sopra, voglia la S.V. emanare un provvedimento finalizzato a confermare e raccogliere in un unico atto le disposizioni in materia di salvaguardia dell’igiene del territorio dalle “deiezioni solide” e della conduzione degli animali che si legge come segue:

Chiunque conduca un cane, proprietario e/o detentore a qualsiasi titolo, in luoghi pubblici o aperti al pubblico (sono compresi anche gli uffici pubblici e tutte le aree verdi comunali tra cui le aiuole) ha l’obbligo di rispettare i seguenti divieti e prescrizioni comportamentali:

1. Conduzione dei cani

– è fatto obbligo di condurre i cani al guinzaglio in aree pubbliche o luoghi aperti al pubblico, indistintamente dalla razza. Lo stesso guinzaglio dovrà essere di lunghezza non superiore a mt. 1,50, e i proprietari e/o detentori di cani di taglia grossa devono essere muniti di museruola da applicare al cane in caso di rischio di incolumità pubblica o su richiesta delle autorità competenti;

– i proprietari e/o detentori devono comunque avere cura a che i cani non sporchino e non creino disturbo o danno alcuno;

– è fatto divieto di affidare i cani a persone che per età o condizione fisica siano incapaci di garantire idonea custodia dell’animale stesso;

– il proprietario e/o detentore dell’animale è comunque responsabile di ogni azione del cane da lui condotto;

– i proprietari dei cani e le persone anche solo temporaneamente incaricate della loro custodia devono impedire che gli animali vaghino liberamente senza controllo.

2. Raccolta deiezioni:

– i proprietari dei cani e le persone anche solo temporaneamente incaricate della loro custodia e/o conduzione, devono provvedere immediatamente all’asportazione delle deiezioni e alla pulizia del suolo, qualora i suddetti animali sporchino strade, piazze, corti, portici, marciapiedi e relativi riquadri delle alberature, attraversamenti stradali, accessi alle abitazioni, spazi prospicienti i negozi, i giardini pubblici e tutte le aree pubbliche in genere o i luoghi aperti al pubblico nel territorio comunale;

– in nessun caso sarà ammesso che il proprietario, il custode e/o il conduttore lasci il cane vagare liberamente alla ricerca del luogo ove svolgere le proprie funzioni.

3. Detenzione strumenti idonei di pulizia:

– ogni proprietario di cani, nonché chiunque ne abbia anche solo temporaneamente la custodia e/o la conduzione, deve avere sempre con sé un sacchetto e/o apposita paletta o altro idoneo strumento per un’igienica raccolta o rimozione delle deiezioni quando si trova in aree pubbliche o aperte al pubblico insieme al cane, ed essere quindi in grado di esibirlo, a richiesta degli organi di vigilanza;

– quanto raccolto ed opportunamente racchiuso in idonei involucri o sacchetti dovrà essere depositato nei contenitori portarifiuti (per quanto riguarda i portarifiuti il comune dovrebbe installarne altri e/o riparare quelli già esistenti sul territorio cittadino).

4. Divieto di accesso dei cani:

– è vietato condurre o lasciare entrare cani nei luoghi destinati ai laboratori per la produzione e la lavorazione degli alimenti, nei depositi di generi alimentari, nelle aree destinate e attrezzate ad uso esclusivo di giochi per l’infanzia.

Sono esenti dal divieto i cani guida che accompagnano le persone non vedenti o ipovedenti, i cani delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile, nell’esercizio dell’attività istituzionale.

Il compito di far rispettare quanto sopra descritto spetta al comando di polizia municipale, al servizio veterinario dell’ASL e alla forza pubblica in generale.

E passo ora al quanto DEVE esserci a monte di tutto quanto sopra:

  • il rispetto di tutta la normativa per la detenzione e la conduzione di cani, soprattutto se classificati tra quelli di “razza pericolosa” che richiedono un permesso già solo per possederli e questo è proprio di pertinenza del Sindaco per il rilascio e del Comando di Polizia Municipale per la verifica e controllo.

Per meglio chiarire e specificare quanto sopra, al Sindaco ed al Comandante dei Vigili urbani e della Polizia Cittadina, mi permetto di ricordare che esiste una normativa ben chiara e precisa circa il possesso, e la conduzione, soprattutto di determinate razze canine. Normativa che va dal certificato di idoneità del “proprietario” a possedere, e condurre, determinate razze canine fino all’Assicurazione Obbligatoria.

A seguire ne riporto un estratto per loro memoria e per conoscenza di quanti, tra gli altri cittadini, dovesse non averne onzioni:

PREMESSA

Possedere un cane chiamato “pericoloso” richiede un permesso di detenzione tra cui l’abilitazione alla ricezione con annessa presentazione, all’atto della ricezione, di un certificato di assicurazione di responsabilità civile.

I cani vengono pertanto suddivisi in “Categorie” a secondo della loro possibile pericolosità derivante da: razza e mole

tabella razze

Per cani potenzialmente pericolosi si intendono quei cani che, date le caratteristiche della loro razza, possono arrivare a causare danni, lesioni gravi o addirittura la morte di persone e animali.

In generale lo standard di queste razze non indica l’aggressività dell’animale in sé, ma stabilisce soltanto che si tratta di un animale sufficientemente forte da giustificare una serie di norme che ne regolano l’adozione o il possesso.

Gli aspetti che vengono presi in considerazione per determinare quali razze possono essere potenzialmente pericolose sono i seguenti:

  • Aspetto massiccio, muscolatura possente, agile, resistente e vigorosa.
  • Temperamento forte e coraggioso.
  • Pelo corto.
  • Torace ampio, in grado di offrire una grande capacità polmonare: in genere tra i 60 e gli 80 centimetri.
  • Peso superiore ai 20 chili in età adulta.
  • Altezza compresa tra i 50 e i 70 centimetri.
  • Mandibole grandi e forti.
  • Collo, zampe e dorso larghi, forti e corti, molto muscolosi.

Tra le razze più comuni che fanno parte di questo elenco di cani potenzialmente pericolosi, troviamo:

  • Pit Bull Terrier
  • Akita
  • Staffordshire Bull Terrier
  • Rottweiler
  • Dogo Argentino
  • Tosa Inu
  • Fila Brasilero

Attualmente, in alcuni paesi vengono considerati potenzialmente pericolosi anche gli esemplari nati da incroci di queste razze.

Così come per i cani, anche per le persone esistono delle caratteristiche e dei requisiti che devono riunire se vogliono diventare i padroni di questi animali.

In generale i requisiti richiesti per poter ottenere una di queste licenze sono i seguenti:

  • Aver compiuto la maggior età e non essere affetto da una incapacità permanente che renda impossibile o molto difficile la cura e il controllo dell’animale.
  • Non avere precedenti penali per determinati delitti violenti (omicidio, lesione a terzi, abuso sessuale).
  • Non essere stati oggetto di determinate sanzioni previste dalla legge per il possesso illegale di animali pericolosi.
  • Non aver fatto parte di una banda né avere vincoli con il narcotraffico.
  • Essere in possesso di un certificato di idoneità fisica e psicologica.
  • Stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile per danni a terzi, da usare nei casi in cui l’animale leda persone, cose o animali.
  • Essere in possesso di un certificato di vaccinazione e deparassitazione.
  • Essere in possesso di un certificato che dichiara che l’animale in questione non mostra segni di aggressività.
  • Rinnovare la licenza ogni 5 anni.
  • Informare le autorità competenti di qualsiasi cambio nei dati del proprietario o del cane stesso, entro e non oltre un periodo di 15 giorni.

Tutto questo riguarda solo i requisiti richiesti per ottenere una licenza.

Esistono poi altre norme che regolano il possesso di cani potenzialmente pericolosi in relazione alla pubblica convivenza:

  • Obbligo di circolare negli spazi pubblici con museruola e guinzaglio, il quale non può essere estensibile e in nessun caso deve superare i 2 metri di lunghezza.
  • La museruola deve essere adatta alla taglia del cane.
  • Solo è permesso circolare con uno di questi cani per persona.
  • Solo è permesso circolare con uno di questi cani se la persona è maggiorenne.

Il possesso di questi animali senza la rispettiva licenza (nei casi in cui lo prevede la legge) o infrangere alcune delle norme sopra citate può significare incorrere in sanzioni economiche che vanno da 150 a 15.000 euro, a seconda della gravità dell’infrazione.

Le infrazioni che generano sanzioni elevate sono quelle che riguardano, soprattutto,l’abbandono del cane (incluso il fatto di non prendersi cura dell’animale nel modo adeguato), la possessione senza licenza, la vendita (o anche il regalo) di cani potenzialmente pericolosi senza averne licenza o l’addestramento inteso ad esaltare la naturale aggressività del cane in questione.

Queste infrazioni gravi possono dare luogo alla confisca dell’animale, alla sua sterilizzazione o, in casi eccezionali, alla soppressione del cane.

CANE PERICOLOSO: ASSICURAZIONE DI RESPONSABILITÀ CIVILE TERZO OBBLIGATORIA

A partire dal 1 ° gennaio 2010, se siete proprietario di una categoria di cane 1 o 2, si deve essere licenziatario di un permesso di detenzione.

Il rilascio del permesso detenzione da parte Sindaco del comune di residenza è subordinato a:

  1. presentazione di documento di identità,

  2. vaccinazione contro la rabbia,

  3. assicurazione di responsabilità civile,

  4. Sterilizzazione (per la 1 ° categoria),

  5. certificato di competenza e valutazione del comportamento,

  6. assicurazione responsabilità civile del proprietario e/o conduttore.

E ‘ quindi imperativo che si stipuli anche un’assicurazione specifica per la responsabilità nel possesso e nella conduzione di cani pericolosi.

La legge prevede che il proprietario di cani “pericolosi” di Prima o Seconda Categoria non in possesso di permesso di detenzione faccia fino a tre mesi di carcere e paghi una multa che può arrivare fino 15.000 € oltre al sequestro e / o eutanasia dell’animale.

QUESTO è il quanto la legge prevede e dal tutto si evince che sta in primis al Sindaco far si che le regole vengano rispettate visto che I PERMESSI di detenzione è lui che deve rilasciarli e poi, in seconda battuta, alle forze dell’ordine, in primis i Vigili Urbani e la Polizia Urbana, controllare che la documentazione di possesso sia in regola come anche che l’effettivo comportamento nella conduzione del cane si conforme alle norme di sicurezza imposte.

Sicuro di un fattivo accoglimento di questo invito alla vigilanza affinché TUTTE le norme siano rispettate a tutela della sicurezza di tutti i cittadini, porgo cordiali saluti.

Lettera firmata

vivicentro.it/sud/opinioni

Castellammare, omicidio Tommasino, per i giudici: “Fu camorra”

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I dettagli

I giudici della II Sezione della Corte d’Appello d’Assise di Napoli scrivevano nel giugno scorso (CLICCA QUI): “L’omicidio di Luigi Tommasino è certamente da ascriversi ad una decisione maturata nell’ambito del clan D’Alessandro e da individuarsi nella rottura dei rapporti con Sergio Mosca”.

La sentenza cancellò gli ergastoli emessi nel secondo grado, ma aprirono le porte al riconoscimento dell’aggravante del contesto mafioso, in cui maturò l’efferato omicidio del consigliere comunale del Pd. Luigi Tommasino, ucciso il 3 febbraio 2009 a Castellammare di Stabia. Furono 13 i colpi esplosi dal killer Renato Cavaliere, oggi pentito: “Ero il reggente. Avevo carta bianca dal boss Vincenzo D’Alessandro per eliminare le persone che intralciavano i nostri interessi, come Gino Tommasino. Chiedo perdono ai familiari”.

A dare l’input fu però il suocero di Pasquale D’Alessandro, Sergio Mosca: altro storico affiliato alla cosca di Scanzano. Tommasino avrebbe pagato con la vita quei legami “pericolosi” instaurati con elementi di spicco dei D’Alessandro e aveva chiesto di intercedere con gli esattori del clan per “cancellare” la richiesta di pizzo ad un suo parente: “piacere” accordato, ma ricambiato.

Castellammare, fuochi per le nozze di un pregiudicato: maxisequestro!

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I dettagli

Gli agenti di Pubblica Sicurezza di Castellammare di Stabia hanno denunciato in stato di libertà un uomo di 51 anni per i reati di fabbricazione, commercio abusivo ed omessa denuncia di materiale esplosivo. I poliziotti sono intervenuti in una struttura della zona stabiese dopo essere venuti a conoscenza di una notevole quantità di fuochi d’artificio, senza che fosse stata richiesta la prescritta autorizzazione all’autorità competente. Tali fuochi sarebbero serviti a chiudere i festeggiamenti di un matrimonio di un noto pluripregiudicato. Sono stati sequestrati due quintali di materiale esplodente di IV e V categoria con massa attiva di 40 kg.

Tim Cup, Novara-Juve Stabia: fischierà un arbitro della sezione di Rimini

Ecco di chi si tratta

Ci siamo, domenica le Vespe giocheranno a Novara contro i padroni di casa per il secondo turno eliminatorio della Tim Cup 2016/2017. Sarà il Sig. Antonio Rapuano della sez. AIA di Rimini a dirigere la gara Novara-Juve Stabia, in programma domenica 7 agosto 2016 alle ore 20,30 presso lo Stadio “Silvio Piola”. Con lui ci saranno gli assistenti Mirko Oliveri della sez. AIA di Palermo e Claudio Lanza della sez. AIA di Nichelino. IV ufficiale il sig. Fabio Schirru della sez. AIA di Nichelino.

VIDEO – Juve Stabia-Sansepolcro 2-1, alcuni momenti del match

Alcuni minuti del match

Terza ed ultima amichevole pre-campionato per le Vespe, che battono il Sansepolcro 2-1. A segno: Ripa (JS) rig., Izzillo (JS), Giorni (S). Tanti cambi per Gaetano Fontana che regala spazio a Davide Servillo dal primo minuto, il quale festeggia i suoi 18 anni di oggi con un graditissimo regalo. Questi alcuni minuti del match tratti dalla pagina facebook Vivi Altotevere Sansepolcro.

CLICCA QUI per vedere il video

Possibile esordio nel secondo tempo col Monaco per Milik

I dettagli

La Repubblica scrive su Arek Milik: “Probabile debutto per il polacco, magari anche nel secondo tempo, per saggiare l’atmosfera di Fuorigrotta e l’intesa con i nuovi compagni. Milik ha voglia di sfoggiare la maglia numero 99 e avrà spazio considerando che era già in ritiro con l’Ajax”.

Grassi via? Il Napoli ci pensa su…

I dettagli

Alberto Grassi ha finalmente trovato spazio al San Paolo, nella prima uscita stagionale contro il Nizza. Potrebbe essere anche l’ultima visti i recenti e futuri sviluppi di mercato: Il Corriere dello Sport riferisce che il Napoli starebbe iniziando “a riflettere sulla possibilità di concedergli una esperienza in prestito in cui il centrocampista possa avere la certezza della continuità”. L’Atalanta “lo accoglierebbe a braccia aperte”.

Sarri ha tracciato l’identikit, pronti 3 nomi se salta Icardi

I dettagli

La Gazzetta dello Sport parla dei possibili arrivi in attacco per il Napoli: “Cristiano Giuntoli si sta sottoponendo in questi giorni alla prova del nove. Il dubbio, qualora non andassero a buon fine gli assalti per Icardi, è sempre lo stesso: prendere un altro centravanti, dopo Milik, o andare avanti con Gabbiadini? Sarri vuole solo Maurito e valuta esclusivamente calciatori che abbiano già esperienza nel nostro campionato”.

Capitolo Cavani, stipendio e ruolo chiave nell’undici di Emery sono i problemi: “La suggestione di un ritorno di Cavani per ora è virtuale (ieri i social si sono scatenati in tal senso) visto lo stipendio del Matador, che ha Napoli nel cuore ma anche la possibilità di essere finalmente titolare indiscusso nel Psg. Piuttosto, il Napoli sa da tempo che per Kalinic della Fiorentina occorrono 30-35 milioni. Quello di Zaza è un profilo che piace, ma i tifosi lo vedrebbero come uno sconto sulla clausola di Higuain. Sarri è intrigato tatticamente dall’ipotesi «falso nueve» e almeno per questo va tenuto in considerazione il nome di Jovetic”

David López può lasciare Napoli: tre spagnole su di lui

I dettagli

David López può lasciare il Napoli, come racconta il Corriere dello Sport. Potrebbe tornare in Spagna perchè ci sono ben tre squadre della Primera División che si sono interessate alla situazione del calciatore arrivato a Napoli due estati fa: “è corteggiatissimo dal Betis Siviglia e la chiacchierata procede, pur tra le difficoltà create dall’inserimento del Las Palmas e del Deportivo Alaves”.

 

ULTIM’ORA – Zielinski è atterrato a Roma: pronte le visite mediche

I dettagli

Il centrocampista polacco dell’Udinese Piotr Zielinski è atterrato a Roma, tra poco le visite mediche a Villa Stuart: nel pomeriggio potrebbe già arrivare l’ufficialità del suo acquisto da parte del Napoli.

E’ arrivato a Villa Stuart a Roma, il centrocampista ormai ex Udinese sarà un nuovo giocatore del Napoli, il quarto acquisto di questa finestra di mercato estiva. Queste le prime dichiarazioni del giocatore: “Vado al Napoli per vincere. Milik? Mi ha detto tante cose belle”.

Hamsik, l’agente: “Ho proposto nuove squadre a Marek, ma lui vuole solo Napoli”

Le parole dell’agente

Ai microfoni di Radio Crc, Juraj Venglos, agente di Marek Hamsik, ha dichiarato: “Ho parlato col calciatore durante gli Europei aggiornandolo sugli interessi di altre squadra ma la priorità di Hamsik è sempre stata quella di parlare prima con De Laurentiis. Marek è felice per le cifre e la durata del nuovo contratto di cinque anni ed è contento di tornare in Champions League. Non possiamo dirvi con certezza se il Napoli sarà l’ultima squadra della sua carriera, ciò che è certo è che resterà in azzurro ancora per altri anni ed è felice per questo. Ci sono voluti diversi incontri prima del rinnovo, ma la volontà reciproca era quella di proseguire insieme un rapporto che va avanti da dieci anni. Higuain via da Napoli? Posso solo dirvi che Marek non sarebbe mai rimasto al Napoli se la squadra si fosse indebolita e non avesse lottato per lo scudetto, ma da parte nostra non ci sono mai state pressioni sul mercato anche perché il Napoli ha già una squadra forte. Storicamente, il Napoli perde quota a febbraio e dovrà migliorare da questo punto di vista per combattere con la Juventus“.

Rafael Cabral potrebbe rimanere, il suo ingaggio ostacola la cessione

Le ultime

Rafael Cabral, estremo difensore del Napoli ex Santon, potrebbe rimanere in azzurro. Nessuna squadra interessata a lui, infatti, può permettersi un ingaggio da 1,2 milioni di euro. La società potrebbe quindi puntare sulla sua esperienza, come terzo portiere, alle spalle di Reina e uno tra Sepe e Sportiello, con il secondo che potrebbe legharsi con la società di ADL  a breve.

Zielinski oggi a Roma per le visite, presto anche Rog

La Gazzetta dello Sport su Zielinski

Quest’oggi a Roma, Piotr Zielinski svolgerà le visite mediche, per poi iniziare la sua nuova avventura in azzurro. Il centrocampista, arrivato dall’Udinese come vice-Allan e occasionalmente anche da trequartista o esterno, è stato pagato dal Napoli 15 milioni di euro più svariati bonus. Potrebbe presto raggiungere il ragazzo anche Rog, centrocampista della Dinamo Zagabria, che, invece, ricoprirebbe il ruolo di vice-Hamsik. A riportarlo, la Gazzetta dello Sport.