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Sportiello bloccato da Rafael e Sepe: le ultime

Situazione Sportiello

Sportiello bloccato dalla presenza di Sepe e Rafael. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, la condicio sine qua non affinché il portiere arrivi al Napoli è l’addio di uno dei due portieri attualmente a disposizione di Sarri. Giuntoli avrebbe già parlato con l’Atalanta e l’agente Giuseppe Riso, ma l’affare potrebbe naufragare se non si chiudesse a breve giro di posta.

Truppe speciali italiane in Libia. Riconquistata Sirte

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L’effetto della presenza di truppe speciali occidentali – americane e italiane – sul terreno inizia a farsi sentire: le truppe libiche hanno preso il controllo del quartier generale dei jihadisti nella roccaforte Sirte. Ne da notizia la Stampa con un articolo di Semprini da New York:

Espugnato il quartier generale: a Sirte l’Isis in fuga verso il mare FRANCESCO SEMPRINI

Le milizie di Misurata entrano in città sostenute da corpi d’élite stranieri e raid americani. Jihadisti ed ex gheddafiani asserragliati sulla costa protetti da cecchini e batterie di missili

NEW YORK – Si sgretola giorno dopo giorno l’ultimo bastione di resistenza dello Stato islamico a Sirte, feudo delle bandiere nere dell’Isis da circa un anno. L’offensiva terra-aria, con l’ausilio di truppe speciali occidentali, ha dato una spallata all’Isis facendo perdere loro il Centro congressi Ouagadougou, considerato la grande cabina di regia dei terroristi. Secondo Reda Issa, portavoce delle forze di terra fedeli al Governo di accordo nazionale di Tripoli, gli jihadisti avrebbero trovato però nuovo riparo in tre aree residenziali della città e in un complesso di ville a ridosso del mare che rientrano in quelle che tecnicamente sono chiamate «Area 1» e «Area 2», una superficie che si estende per oltre un chilometro. Sul numero degli irriducibili rimasti non ci sono indicazioni, ma sembra che ci siano molti ex gheddafiani e che abbiano preparato la manovra di copertura già da tempo.

Alla caduta di Ouagadougou si è arrivati dopo una manovra a tenaglia portata avanti dalle milizie di Misurata dopo aver occupato il campus dell’Università, a sud di Ouagadougou, e il «Ibn Sina Hospital» a nord. Si tratta di un passo in avanti per le forze anti-Isis, ma che non si traduce nella vittoria definitiva: «L’annuncio della liberazione di Sirte sarà fatto solo quando l’intera città sarà liberata», avverte Issa. Anche perché a difesa dell’ultimo manipolo di jihadisti potrebbe esserci un tappeto di ordigni rudimentali, cecchini e le ultime batterie missilistiche collocate in punti strategici. La spallata tuttavia è stata possibile grazie ai bombardamenti aerei «chirurgici» delle forze Usa nell’ambito della missione «Operation Odyssey Lightning», giunti su richiesta specifica del capo del governo sostenuto dalla comunità internazionale, Fayez al-Sarraj. Sono 29 i raid compiuti dal 1 agosto a cui si uniscono le attività delle forze speciali inviate da diversi Paesi. Ci sono anche gli italiani, o meglio già erano presenti da prima, una quindicina in supporto ai servizi di intelligence. Secondo fonti informate il numero sarebbe cresciuto in maniera marginale e unirebbero al supporto degli 007 anche quello di addestramento mirato alle attività di bonifica da mine e contro-cecchinaggio. «Due aspetti su cui le nostre forze sono altamente preparate come si vede dai corsi tenuti in Iraq a sostegno dei Peshmerga», spiegano fonti militari.

A questo si uniscono la fornitura dei visori, importantissimi per il confronto notturno e in zone «non illuminate», e dell’attrezzatura di protezione, come i giubbotti anti-schegge e antiproiettile. C’è infine un’ultima attività cruciale che è l’evacuazione dei feriti con la messa in sicurezza e il trasporto in strutture ospedaliere, azione in linea con l’impegno del governo italiano nell’assicurare assistenza medica generale. L’attivazione delle forze speciali è stata possibile senza passaggio parlamentare grazie alla facoltà conferita al premier Matteo Renzi da un provvedimento ad hoc varato a inizio anno.

La variegata platea delle forze speciali vede ovviamente gli americani, la cui presenza era stata anticipata da «La Stampa» il 2 agosto, in concomitanza con l’inizio dei raid. L’impegno per loro si spinge alle prime linee con l’illuminazione di obiettivi e il coordinamento tra milizie libiche e forze aeree, oltre che il supporto logistico. Ci sono poi i britannici che hanno compiti simili: fanno da consiglieri ai miliziani e, come i colleghi Usa, si spingono sulle prime linee. Sono stati loro i primi ad arrivare a Sirte. Meno chiaro invece il ruolo dei francesi che pur essendo presenti nella prima ora tra Tripoli e Misurata si stanno sfilando per spingersi a Est, al fianco delle forze del generale Khalid Haftar impegnate contro le forze islamiste tra Bengasi e Derna.

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vivicentro/Truppe speciali italiane in Libia STANISLAO BARRETTA
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Diawara anche con Valdifiori, il Napoli ci riprova

Ritorno per Diawara

Ritorno di fiamma per Diawara: il Napoli prova l’affondo finale. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, gli azzurri, per la prima vota in questa sessione di mercato, starebbero valutando l’acquisto del centrocampista anche senza l’addio di Mirko Valdifiori. Diawara(97′), infatti, potrebbe rivelarsi un ottimo profilo per il centrocampo, da utilizzare quando necessario. ADL offre al Bologna 15 milioni di euro, due in meno rispetto all’Aston Villa. Il Napoli, però, può contare sul sì del ragazzo.

Insigne, l’Inter ci prova: è l’alternativa a Gabigol

Rebus Insigne

Clamoroso Inter: si lavora sottotraccia per portare Lorenzo Insigne a Milano. E’ esploso, infatti, il caso relativo all’attaccante nativo di Frattamaggiore. Gli agenti del ragazzo battono cassa, ma Aurelio De Laurentiis non ci sta. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, se non dovesse arrivare Gabigol, i nerazzurri proverebbero l’affondo per il magnifico, valutato da ADL circa 25 milioni di euro.

Insigne, l’agente: “Lorenzo a Milano? Contatti tra Napoli ed Inter”

Ai microfoni di GazzaMercato, è intervenuto uno degli agenti di Lorenzo Insigne, Antonio Ottaviano: “Credo sia normale che possa avere apprezzamenti da parte dell’Inter. Lorenzo è un grande giocatore e piace a molti grandi club. Direttamente noi , però, non siamo stati contattati dai nerazzurri. Magari ne stanno parlando Inter e Napoli all’interno di discorsi più ampi e un calciatore del calibro di Insigne normalmente può catturare l’attenzione dei dirigenti interisti”.

Follia Napoli, offerti 6,8 mln di euro ad Icardi e 70 all’Inter!

Icardi, le ultime

All-IN Napoli: il club partenopeo è infatti disposto a sborsare fino a 70 milioni di euro per convincere l’Inter a vendere Icardi. Al ragazzo, invece, andrà un quinquennale da 6,8 milioni di euro più i diritti di immagine. Adesso palla al giocatore che dovrà dimostrare di voler vestire la maglia azzurra. L’argentino dovrà forzare la mano e chiedere esplicitamente la cessione. Intanto, De Boor, a colloquio con il suo attaccante, ha ribadito la volontà di trattenerlo, ponendolo al centro del progetto tecnico. A riportarlo, la Gazzetta dello Sport.

Istruttori italiani in Libia: da Kurdistan al Tripolitania

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L’Italia ammette di avere forze speciali in Libia. La missione è stata decisa dal premier Renzi con un obiettivo preciso: aiutare le milizie locali contro l’Isis. I nostri uomini le addestrano a sminare e ad evitare i cecchini ma non svolgono missioni di combattimento. E’ quanto emerge dall’articolo di Francesca Schianchi pubblicato oggi su la Stampa. Ed è questa la notizia che commenta Giuseppe Cucchi nel suo editoriale odierno pubblicato su la Stampa e che proponiamo alla vostra attenzione.

Gli sminatori dal Kurdistan alla Tripolitania GIUSEPPE CUCCHI

Non c’è da meravigliarsi se le forze di Misurata hanno stentato a completare la conquista di Sirte, procedendo a rilento nella avanzata malgrado l’appoggio di fuoco fornito loro dalla aeronautica americana. Stanare combattenti decisi a vendere cara la pelle arroccati fra cumuli di macerie è sempre stato particolarmente duro. Nella seconda guerra mondiale per prendere Montecassino presidiata dai paracadutisti tedeschi i bombardamenti non furono sufficienti.

E gli alleati prevalsero soltanto allorché mandarono all’attacco i marocchini del generale Juin, sperimentati soldati di fanteria – Boots on the ground! – che combattevano con il pugnale alla mano. Nel caso di Sirte poi la presenza di numerosi civili nell’area ancora tenuta dall’Isis ha costretto gli americani ad utilizzare una particolare cautela per evitare quanto più possibile i cosiddetti «danni collaterali». L’intervento aereo, così condizionato, ha finito quindi col divenire pressoché inutile, sempre che non si consideri l’impatto psicologico che esso ha certamente avuto su entrambi i contendenti. C’è da tener presente poi come le forze residue dell’Isis fossero composte da personale che ben sapeva di aver perduta la battaglia per la Libia e che si vedeva preclusa ogni via di fuga. In simili condizioni la sua massima aspirazione era rimasta quella di vendere molto cara la pelle prima di cadere sotto il fuoco nemico. Un compito che i combattenti del Califfato hanno svolto sino all’ultimo molto bene, con un efficacissimo e costante ricorso a cecchini, a mine e ad ordigni esplosivi improvvisati, gli Improvised Explosive Devices – Ied in acronimo – della terminologia ufficiale Nato. Per un attimo lo scontro ha persino rischiato di divenire impari, con la prevalenza in numero delle milizie di Misurata abbondantemente compensata dal fatto che esse sembravano avere ormai raggiunto il limite di perdite che i combattenti e l’intera città potevano tollerare. Perché i misuratini riuscissero a questo punto a progredire ulteriormente ed a completare l’operazione iniziata occorreva evidentemente che i loro reparti effettuassero un deciso salto di qualità, tanto nel campo dell’equipaggiamento quanto in quello dell’addestramento. In sostegno ai combattenti di Misurata sono così intervenuti, con funzioni essenzialmente addestrative, contingenti di forze speciali di vari paesi dell’Occidente.

E’ inutile e probabilmente anche dannoso chiedersi ora, anche se Sirte sembra definitivamente caduta, a quali Stati essi appartenessero, ove fossero dislocati e quali fossero i precisi confini della loro azione. Le imprese delle forze speciali si raccontano soltanto dopo, allorché si è sicuri che l’azione è definitivamente conclusa, e non prima o durante, allorché ogni indiscrezione può danneggiare gli uomini sul terreno. E del resto tutti i governi, il nostro compreso, dispongono di norma di strumenti di legge che consentono loro di mantenere segreto per un certo periodo quanto sta accadendo. A questo punto dunque sarà sufficiente sottolineare come sia elevata la capacità delle forze armate italiane di fornire un altissimo livello di addestramento a combattenti stranieri magari valorosi e sperimentati individualmente ma privi di qualsiasi esperienza di azioni di reparto. Inquadrati nell’ambito della Nato abbiamo contribuito a formare le forze armate e la polizia afghane ed ancora rimaniamo con un forte contingente di addestratori in quel martoriato paese. In Mali facciamo parte della forza europea che provvede all’addestramento dei locali reparti. Il nostro fiore all’occhiello rimane in ogni caso in questo momento la missione che manteniamo ad Erbil, in Iraq e che nel tempo ha formato circa la metà dei peshmerga curdi che ora combattono con successo contro l’Isis in quel paese. Soprattutto nel campo delle mine, degli Ied e delle cosiddette «Booby Traps» – le trappole esplosive allestite per «gli ingenui» – la nostra lunga esperienza potrebbe aver avuto modo di rivelarsi particolarmente preziosa. In merito c’è da ricordare come, pur avendo ratificato la Convenzione di Ottawa del 1997 per la messa al bando delle mine antiuomo, l’Italia abbia dovuto costantemente confrontarsi con il problema ogni volta che ha inviato un contingente di pace su un fronte che era stato sino al giorno prima un fronte caldo. Abbiamo così elaborato tecniche e preparato specialisti, sviluppando una competenza che ci è universalmente riconosciuta.

Le Nazioni Unite ci convocarono, insieme ad Usa e Germania, per gestire la Operazione Salaam con cui a Quetta, in Pakistan, dal 1998 al 2000, insegnammo ai profughi afghani alla vigilia del rientro in patria dopo il ritiro russo come muoversi con sicurezza in un paese costellato da residui esplosivi. Nel 2006 poi, al termine della cosiddetta terza guerra israelo-palestinese, fummo noi che ripulimmo dalle decine di migliaia di bombette e piccole mine inesplose tutto il territorio libanese ove dovevano operare le forze Onu. Potremmo dunque essere risultati molto, molto utili nell’aiutare le forze di Misurata, instradandole sulla via del successo. Contribuendo così anche alla affermazione di quel governo Sarraj installato a Tripoli che ancora stenta a consolidarsi come governo unico della Libia ed a cui abbiamo promesso tutto il nostro appoggio per porlo in condizione di colmare rapidamente i gap nei settori fondamentali per il suo successo.

È ancora comunque molto presto per gioire delle notizie positive che iniziano a giungere da Sirte. Imponiamoci quindi una ragionata calma e ricordiamoci magari ancora una volta che è soltanto dopo la sicura conclusione di una azione, non mentre essa è ancora in corso e gli esiti non sono ancora sicuri, che si raccontano le imprese delle forze speciali!

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Guerra segreta di Renzi in Libia: ma non si combatte, si insegna a sminare

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Miliziani fedeli al governo di Tripoli osservano il lancio di un missile contro gli jihadisti asserragliati a Sirte

L’Italia ammette di avere forze speciali in Libia. L’effetto della presenza di truppe speciali occidentali – americane e italiane – sul terreno inizia a farsi sentire: le truppe libiche hanno preso il controllo del quartier generale dei jihadisti nella roccaforte Sirte. Ma il Paese maghrebino non è l’unico fronte che vede impegnati i nostri militari. Francesco Grignetti è stato a Mosul, Iraq, dove gli elicotteri italiani guidano le azioni di recupero dei piloti alleati colpiti dai jihadisti. E’ quanto emerge dall’articolo di Francesca Schianchi pubblicato oggi su la Stampa e che proponiamo alla vostra attenzione.

Istruttori e missioni d’intelligence, la prima guerra segreta di Renzi FRANCESCA SCHIANCHI

Le nostre forze speciali addestrano i miliziani anti-Isis e cercano i terroristi. L’intervento richiesto da Sarraj. E Roma si prepara a riaprire l’ambasciata

Senza clamori e grazie ai nuovi poteri approvati dal Parlamento, il premier Matteo Renzi ha autorizzato per la prima volta una missione di forze speciali in zona di guerra. Lo ha fatto in Libia, come conferma un documento rivelato dall’Huffington Post e ricevuto di recente dal Copasir, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti. I protagonisti della missione sono uomini del Reggimento «Col Moschin», del gruppo operativo incursori del Comsubin, del gruppo intervento speciale dei carabinieri e incursori dell’aeronautica militare. Sono arrivati sul terreno per affiancare forze speciali americane di stanza a Tripoli e Misurata in missioni di addestramento di milizie locali impegnate a combattere i jihadisti dello Stato Islamico (Isis) di Abu Bakr al-Baghdadi. L’intervento è stato autorizzato da Renzi su esplicita richiesta del governo libico di Fayez Al Sarraj e a confermare il consolidamento dei rapporti bilaterali è arrivata, ieri sera, la decisione del Consiglio dei ministri di compiere un passo importante verso la riapertura della nostra ambasciata a Tripoli nominando alla sua guida Giuseppe Perrone, attuale vicedirettore degli Affari Politici alla Farnesina.

Sono alcune decine i militari italiani partiti con il compito di fare da istruttori alle milizie libiche di Sarraj e delle tribù di Misurata, addestrandole alle operazioni di sminamento e a difendersi dai cecchini dell’Isis, attraverso l’uso di strumenti di precisione come i binocoli termici infrarossi. Perché sono queste – gli ordigni celati nel terreno come la mira dei tiratori – le armi più efficaci nelle mani dei jihadisti dello Stato islamico arroccati nell’area di Sirte: sono ancora 500 rispetto ai 4500 iniziali, e siccome non tutti sono stati uccisi, alle nostre truppe speciali è richiesta anche un’azione di intelligence per monitorarne gli spostamenti e scovarli sul teatro di operazioni libico. In tutto, la pattuglia di italiani è per ora di almeno quaranta unità, con gli istruttori scortati e protetti da altri soldati.

La missione italiana avviene sulla base dei nuovi poteri assegnati al presidente del Consiglio dal decreto sulle missioni all’estero approvato dalle Camere alla fine dell’anno scorso, e più precisamente all’articolo 7 bis votato tanto dalla maggioranza quanto da Forza Italia, M5S, Lega Nord e Fdi (si distinse Si), pensato per consentire al governo velocità di reazione nella risposta alle minacce dei terroristi dopo gli attentati di Parigi. Si tratta di una norma che, per ventiquattro mesi, permette al presidente del Consiglio di autorizzare missioni all’estero di forze speciali – in situazioni di crisi o di emergenza, con pericolo per la nostra sicurezza nazionale o di nostri connazionali all’estero – inserendole sotto la catena di comando dei servizi segreti. Dando quindi loro, per il tempo necessario alla missione, tutte le immunità previste per gli agenti dell’intelligence.

E di farlo dunque informando il Copasir senza dove passare attraverso un voto di Camera e Senato come invece avviene nel caso delle missioni militari sotto l’egida del ministero della Difesa. Il 10 febbraio scorso un decreto della presidenza del Consiglio in cinque articoli è stato approvato, e subito secretato, per definire le modalità di attuazione dei nuovi poteri del premier. È per questo che il governo non parla di «missione di guerra» né di «operazioni di combattimento» in Libia in maniera analoga a quanto fanno i governi alleati di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia che hanno truppe speciali all’opera sotto il comando dei rispettivi servizi di intelligence in più Paesi, in Nord Africa e Medio Oriente.

La presenza di nostre truppe speciali in Libia apre comunque nuove scenari al possibile intervento dell’Italia in zone di crisi al fine di tutelare i propri interessi nazionali, a cominciare dalla sicurezza dei connazionali. Per comprendere l’entità della svolta bisogna tornare al 2012 quando un italiano ed un britannico vennero sequestrati da un gruppo di terroristi islamici in Nigeria e l’Italia, non avendo allora le norme necessarie per inviare truppe speciali all’estero, lasciò l’iniziativa alla Gran Bretagna, le cui teste di cuoio misero a segno un blitz fallimentare che portò alla morte dei entrambi gli ostaggi.

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Olimpiadi Rio 2016: tanto canottaggio e Zublasing, in loro le speranze di medaglia dell’Italia di mercoledì 11 agosto.

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Oggi è la giornata delle occasioni che non ti aspetti con l’Italia del canottaggio che si è presentata alle Olimpiadi di Rio 2016 in forma strepitosa ed oggi, mercoledì 11 agosto, vuole iniziare a raccogliere quanto di buono seminato.

Tre equipaggi in finale, tutti da podio. Il due senza di Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo ha vinto la propria semifinale davanti ad Australia e Francia, facendo segnare il secondo miglior tempo assoluto. Se i neozelandesi Murray-Bond sembrano inarrivabili (anche se non più alieni come prima), per gli altri due gradini del podio ci sono anche gli azzurri.

Ha dominato d’autorità la propria semifinale anche il 4 senza pesi leggeri, letteralmente trasformato con l’innesto di Pietro Ruta. L’imbarcazione italiana si presenta in finale con il miglior crono e può davvero sognare in grande. Sarà una gara punta a punta ed equilibrata, probabilmente decisa per pochi centesimi.

Entrati tra i magnifici sei con il quarto tempo, Francesco Fossi e Romano Battisti, due grandi agonisti, possono giocarsi almeno un bronzo nel doppio senior.

Nel tiro a segno Petra Zublasing deve assolutamente riscattare l’opaca prestazione della carabina 10 metri, quando chiuse addirittura fuori dalle prime 30. Un risultato non all’altezza del talento dell’altoatesina, la quale andrà oggi a caccia di una medaglia nella 3 posizioni, la specialità a lei più congeniale. Chissà che l’oro vinto dal compagno Niccolò Campriani non le dia la carica per emularlo.

Una possibile sorpresa potrebbe giungere dalla canoa slalom. Stefanie Horn ha chiuso in testa le qualifiche, ha talento, ma è molto discontinua e tende spesso a commettere errori. Da 3 anni non le fila tutto liscio: sarà la giornata giusta? Se così fosse, nessun risultato le sarebbe precluso.

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva / federico.militello@oasport.it

Olimpiadi Rio 2016: medagliere alla 5^ giornata, Italia ottava con tre ori

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Olimpiadi Rio 2016: il medagliere aggiornato alla quinta giornata, mercoledì 10 agosto

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi.

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

MEDAGLIERE OLIMPIADI RIO 2016

#

PAESE

ORI

ARGENTI

BRONZI

TOTALE

1

 Stati Uniti d’America

11

11

10

32

2

 Rep. Popolare Cinese

10

5

8

23

3

 Giappone

6

1

11

18

4

 Australia

5

2

5

12

5

 Ungheria

5

1

1

7

6

 Federazione Russa

4

7

4

15

7

 Repubblica di Corea

4

2

3

9

8

 Italia

3

6

2

11

9

 Gran Bretagna

3

3

6

12

10

 Francia

2

3

1

6

11

 Kazakistan

2

2

3

7

12

 Thailandia

2

1

1

4

13

 Germania

1

2

1

4

14

 Svezia

1

2

0

3

15

 Paesi Bassi

1

1

2

4

16

 Belgio

1

1

1

3

17

 Brasile

1

1

0

2

 Colombia

1

1

0

2

 Slovenia

1

1

0

2

 Vietnam

1

1

0

2

21

 Cina Taipei

1

0

2

3

22

 Grecia

1

0

1

2

 Spagna

1

0

1

2

 Svizzera

1

0

1

2

25

 Argentina

1

0

0

1

 Kuwait – IOA

1

0

0

1

 Croazia

1

0

0

1

 Kosovo

1

0

0

1

29

 Rep. Pop. Dem. Corea

0

2

2

4

30

 Ucraina

0

2

1

3

31

 Indonesia

0

2

0

2

 Nuova Zelanda

0

2

0

2

 Rep. Sudafricana

0

2

0

2

34

 Canada

0

1

5

6

35

 Georgia

0

1

1

2

36

 Azerbaijan

0

1

0

1

 Danimarca

0

1

0

1

 Filippine

0

1

0

1

 Malaysia

0

1

0

1

 Mongolia

0

1

0

1

 Slovacchia

0

1

0

1

 Turchia

0

1

0

1

43

 Egitto

0

0

2

2

 Uzbekistan

0

0

2

2

45

 Emirati Arabi Uniti

0

0

1

1

 Israele

0

0

1

1

 Kirghizistan

0

0

1

1

 Polonia

0

0

1

1

 Portogallo

0

0

1

1

 Repubblica Ceca

0

0

1

1

 Tunisia

0

0

1

1

giulio.chinappi@oasport.it

Olimpiadi Rio 2016: tutti i risultati e i podi di mercoledì 10 agosto

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Olimpiadi Rio 2016: il medagliere aggiornato con tutti i podi al termine delle gare della quinta di mercoledì 10 agosto. Italia, oggi, solo 1 argento

TUTTI I PODI DI MERCOLEDÌ 10 AGOSTO

CICLISMO SU STRADA – CRONOMETRO FEMMINILE
1) Kristin Armstrong  (USA)
2) Olga Zabelinskaya  (RUS)
3) Anna van der Breggen  (NED)

TIRO A SEGNO – PISTOLA 50 METRI MASCHILE
1) Jin Jong-Oh  (KOR)
2) Hoàng Xuân Vinh  (VIE)
3) Kim Song-Guk  (PRK)

CICLISMO SU STRADA – CRONOMETRO MASCHILE
1) Fabian Cancellara  (SUI)
2) Tom Dumoulin  (NED)
3) Christopher Froome  (GBR)

JUDO – 70 KG FEMMINILE
1) Haruka Tachimoto  (JPN)
2) Yuri Alvear  (COL)
3) Laura Vargas Koch  (GER)
3) Sally Conway  (GBR)

JUDO – 90 KG MASCHILE
1) Mashu Baker  (JPN)
2) Varlam Liparteliani  (GEO)
3) Gwak Dong-Han  (KOR)
3) Cheng Xunzhao  (CHN)

CANOA SLALOM – K1 MASCHILE
1) Joseph Clarke  (GBR)
2) Peter Kauzer  (SLO)
3) Jiří Prskavec  (CZE)

SOLLEVAMENTO PESI – 69 KG FEMMINILE
1) Xiang Yanmei  (CHN)
2) Zhazira Zhapparkul  (KAZ)
3) Sara Ahmed  (EGY)

TUFFI – TRAMPOLINO 3 METRI SINCRO MASCHILE
1) Jack Laugher / Chris Mears  (GBR)
2) Sam Dorman / Mike Hixon  (USA)
3) Cao Yuan / Qin Kai  (CHN)

TIRO A VOLO – DOUBLE TRAP MASCHILE
1) Fehaid Aldeehani  (IOA)
2) Marco Innocenti  (ITA)
3) Steven Scott  (GBR)

GINNASTICA ARTISTICA – CONCORSO INDIVIDUALE MASCHILE
1) Kohei Uchimura  (JPN)
2) Oleg Verniaiev  (UKR)
3) Max Whitlock  (GBR)

SOLLEVAMENTO PESI – 77 KG MASCHILE
1) Nijat Rahimov  (KAZ)
2) Lyu Xiaojun  (CHN)
3) Mohamed Mahmoud  (EGY)

SCHERMA – FIORETTO INDIVIDUALE FEMMINILE
1) Inna Deriglazova  (RUS)
2) Elisa Di Francisca  (ITA)
3) Ines Boubakri  (TUN)

SCHERMA – SCIABOLA INDIVIDUALE MASCHILE
1) Áron Szilágyi  (HUN)
2) Daryl Homer  (USA)
3) Kim Jung-Hwan  (KOR)

NUOTO – 200 METRI RANA MASCHILI
1) Dmitry Balandin  (KAZ)
2) Josh Prenot  (USA)
3) Anton Chupkov  (RUS)

TENNISTAVOLO – SINGOLARE FEMMINILE
1) Ding Ning  (CHN)
2) Li Xiaoxia  (CHN)
3) Kim Song-I  (PRK)

NUOTO – 200 METRI FARFALLA FEMMINILI
1) Mireia Belmonte García  (ESP)
2) Madeleine Groves  (AUS)
3) Natsumi Hoshi  (JPN)

NUOTO – 100 METRI STILE LIBERO MASCHILI
1) Kyle Chalmers  (AUS)
2) Pieter Timmers  (BEL)
3) Nathan Adrian  (USA)

NUOTO – 4X200 METRI STILE LIBERO FEMMINILE
1) Stati Uniti d’America  (USA)
2) Australia  (AUS)
3) Canada  (CAN)

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Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

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Olimpiadi Rio 2016: Scherma, fioretto. Argento per Di Francisca!

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E’ medaglia d’ argento per Elisa Di Francisca nel fioretto femminile individuale a Rio 2016. La campionessa di quattro anni fa abdica di fronte a Inna Deriglazova, in giornata di grazia (15-3 in semifinale alla connazionale Aida Shanaeva!) e ora in possesso della doppietta Mondiali-Olimpiadi che concretizza il lavoro “in trasferta” di Stefano Cerioni, ex tecnico italiano profumatamente pagato dalla federazione russa per limare definitivamente il gap. Avanti 3-0 dopo il primo periodo dell’assalto conclusivo, l’azzurra subisce sette stoccate di fila nel secondo, arriva fino al 7-12 e si risveglia troppo tardi, perdendo 11-12.

Cammino quindi quasi perfetto per la jesina, ancor più matura a 33 anni rispetto ai 29 di Londra 2012. Al primo turno bisogna rompere il ghiaccio è il 15-8 su Lin Po Heung di Hong Kong basta e avanza. Agli ottavi, mentre Arianna Errigo assiste inerme alla rimonta da 10-1 della sorprendente 21enne canadese Eleanor Harvey e saluta in maniera clamorosa la manifestazione (11-15) dopo aver faticato già all’esordio contro la vietnamita Do Thi Anh, Eli batte 15-6 la polacca Hanna Lyczbinska. Ai quarti di finale il tabellone aiuta: l’ostica statunitense Lee Kiefer perde 9-15 con la cinese Liu Yongshi, ma l’asiatica non fa paura e viene sconfitta 15-0.

Tira con classe, Elisa Di Francisca, ma non perde mai i nervi. E nella sua giornata d’argento l’Italia si esalta nella semifinale con la tunisina Ines Boubakri, poi bronzo. Due cartellini rossi regalano due stoccate gratuite alla nordafricana, che accusa anche un problema fisico e interrompe per assistenza medica l’assalto proprio mentre l’azzurra sta prendendo in mano l’inerzia psicologia. Ma al rientro in pedana c’è poco da fare: la stoccata del 12-9 a pochi secondi dalla fine fa scappare un urlo di gioia a Stefano Pantano (RaiSport) e, soprattutto, a Giovanna Trillini, maestra da 4 ori olimpici e 9 mondiali nella carriera da atleta vissuta negli anni ’90 prima e durante l’esplosione del mito Valentina Vezzali.

L’Italia vince la sua undicesima medaglia a cinque cerchi in Brasile ed è il sesto argento, il secondo del giorno dopo Marco Innocenti nel double trapMa nell’altra sala della festa, quella silenziosa, un po’ buia e isolata, sentiamo metaforicamente le lacrime di Arianna Errigo, la favorita numero uno dai 25 podi su 31 tappe di Coppa del Mondo nell’ultimo quadriennio (con 13 vittorie) che sa di aver fallito con un maledetto blackout di cinque minuti l’occasione della vita. Per la seconda volta.

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

Olimpiadi Rio 2016: il medagliere italiano al quinto giorno: Con Innocenti e Di Francisca si sale a 11

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Dopo la prestazione della Di Francisca, possiamo già tirare le somme del medagliere italiano a Rio 2016 alla fine della quinta giornata (mercoledì 10 agosto, già giovedì 11 in Italia): 11 le medaglie conquistate. L’argento di Marco Innocenti, nel tiro a volo double trap maschile, ci fa passare alla doppia cifra. Di Francesca incrementa ad 11 con un altro argento

ORI – 3
Fabio Basile – judo -66 kg
Daniele Garozzo – fioretto maschile individuale
Niccolò Campriani – carabina 10 metri

ARGENTI – 5
Rossella Fiamingo – spada femminile individuale
Tania Cagnotto/Francesca Dallapè – sincro 3 metri femminile
Odette Giuffrida – judo -52 kg
Giovanni Pellielo – tiro a volo fossa maschile
Marco Innocenti – tiro a volo double trap maschile
Elisa Di Francesca – scherma, fioretto femminile individuale

BRONZI – 2
Gabriele Detti – 400 sl maschile
Elisa Longo Borghini – prova in linea ciclismo su strada femminile

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Foto da: sito Armeria Innocenti

Olimpiadi Rio sesta giornata, giovedì 11 agosto: gare e orari

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Di seguito tutto il calendario, il programma e gli orari di giovedì 11 agosto, sesta giornata dei Giochi Olimpici di Rio 2016. Gli orari sono italiani (in Brasile sono indietro cinque ore rispetto a noi).

In grassetto tutte le gare che assegnano una medaglia.

6° giorno, giovedì 11 agosto
Ore 00.00 Sollevamento pesi – 77kg (maschile)
00.00 Basket – Australia v USA (maschile)
00.00 Calcio – Colombia v Nigeria (maschile)
00.00 Calcio – Giappone v Svezia (maschile)
00.00 Boxe – 81kg, ottavi di finale (maschile)
00.20 Scherma – Fioretto, prova individuale, finali (femminile)
00.30 Pallanuoto – Brasile v Serbia (maschile)
00.30 Hockey prato – Nuova Zelanda v Brasile (maschile)
00.30 Boxe – 91kg, quarti di finale (maschile)
00.50 Pallamano – Olanda v Corea del Sud (femminile)
00.50 Scherma – Sciabola, prova individuale, finali (maschile)
01.30 Tennistavolo – Singolare, finale terzo posto e finale (femminile)
01.30 Hockey su prato – Gran Bretagna v Australia (maschile)
01.30 Pallavolo – Corea del Sud v Argentina (femminile)
01.50 Pallanuoto – Spagna v Croazia (maschile)
02.00 Beach volley – Gironi, 4 incontri (maschile)
02.00 Beach volley – Gironi, 4 incontri (femminile)
02.50 Pallamano – Francia v Argentina (femminile)
03.00 Calcio – Danimarca v Brasile (maschile)
03.00 Calcio – Sudafrica v Iraq (maschile)
03.05 Nuoto – 200 rana, finale (maschile)
03.10 Nuoto – 100 stile libero, semifinale (femminile)
03.30 Nuoto – 200 dorso, semifinali (maschile)
03.30 Basket – Venezuela v Cina (maschile)
03.35 Pallavolo – Brasile v Giappone (femminile)
03.55 Nuoto – 200 farfalla, finale (femminile)
04.05 Nuoto – 100 stile libero, finale (maschile)
04.10 Nuoto – 200 rana, semifinali (femminile)
04.30 Nuoto – 200 misti, semifinali (maschile)
04.55 Nuoto – 4×200 stile libero, finale (femminile)

—–Pomeriggio—–
12.30 Golf – Primo giro (maschile)
13.00 Badminton – Individuale, gironi (maschile)
13.00 Badminton – Individuale, gironi (femminile)
13.00 Badminton – Doppio, gironi (maschile)
13.00 Badminton – Doppio, gironi (femminile)
13.00 Badminton – Doppio, fase a gironi (misto)
14.00 Tiro a segno – Carabina 50 metri 3 posizioni, qualificazioni (femminile)
14.00 Scherma – Spada, squadre, ottavi di finale (femminile)
14.00 Tiro con l’arco – Individuale, ottavi di finale (femminile)
14.00 Pallanuoto – Russia v Brasile (femminile)
14.10 Canottaggio – Singolo, semifinali (maschile)
14.30 Canottaggio – Singolo, semifinali (femminile)
14.30 Pallamano – Tunisia v Qatar (maschile)
14.30 Pallavolo – Iran v Cuba (maschile)
14.52 Canottaggio – 2 senza, finale (maschile)
15.00 Tennistavolo – Singolare, semifinali (maschile)
15.00 Judo – 78kg, eliminatorie (femminile)
15.00 Judo – 100kg, eliminatorie (maschile)
15.00 Hockey su prato – Olanda v India (maschile)
15.00 Equitazione – Dressage gara 2, prova a squadre
15.00 Beach volley – Gironi, 4 incontri (maschile)
15.00 Beach volley – Gironi, 4 incontri (femminile)
15.04 Canottaggio – 2 di coppia, finale (femminile)
15.20 Pallanuoto – Italia v Australia (femminile)
15.24 Canottaggio – 2 di coppia, finale (maschile)
15.30 Scherma – Spada, squadre, quarti di finale (femminile)
15.44 Canottaggio – 4 senza pesi leggeri, finale (maschile)
16.00 Hockey su prato – Irlanda v Canada (maschile)
16.00 Boxe – 56kg, primo turno (maschile)
16.30 Pallamano – Polonia v Egitto (maschile)
16.35 Pallavolo – Russia v Egitto (maschile)
16.40 Pallanuoto – Cina v USA (femminile)
16.45 Boxe – 64kg, primo turno (maschile)
17.00 Tiro a segno – Carabina 50 metri 3 posizioni, finale (femminile)
17.00 Tennis – Singolare, quarti di finale (maschile)
17.00 Tennis – Singolare, semifinali (femminile)
17.00 Tennis – Doppio, semifinali (femminile)
17.00 Tennis – Doppio, quarti di finale (misto)
17.15 Basket – Bielorussia v Turchia (femminile)
17.30 Boxe – 69kg, ottavi di finale (maschile)
17.30 Hockey su prato – Germania v Argentina (maschile)
17.30 Canoa slalom – C2, semifinale (maschile)
—–Sera—–
18.00 Pallanuoto – Spagna v Ungheria (femminile)
18.00 Nuoto – 50 stile libero, batterie (maschile)
18.05 Vela – RS:X, regate 7-9 (maschile)
18.05 Vela – Finn, regate 5-6 (maschile)
18.05 Vela – 470, regate 3-4 (femminile)
18.05 Vela – Nacra 17, regate 4-6 (misto)
18.15 Vela – 470, regate 3-4 (maschile)
18.15 Vela – RS:X, regate 7-9 (femminile)
18.15 Scherma – Spada, prova a squadre, semifinali (femminile)
18.15 Canoa slalom – K1, semifinale (femminile)
18.20 Nuoto – 800 stile libero, batterie (femminile)
18.30 Hockey su prato – Spagna v Belgio (maschile)
18.30 Boxe – 81kg, ottavi di finale (maschile)
19.15 Canoa slalom – C2, finale (maschile)
19.15 Basket – Brasile v Croazia (maschile)
19.20 Nuoto – 100 farfalla, batterie (maschile)
19.30 Rugby – Semifinale (maschile)
19.40 Pallamano – Danimarca v Croazia (maschile)
19.40 Nuoto – 200 dorso, batterie (femminile)
20.00 Canoa Slalom – K1, finale (femminile)
20.00 Tiro con l’arco – Individuale: quarti di finale (femminile)
20.00 Rugby – Semifinale (maschile)
20.30 Judo – 78kg, ripescaggi e semifinali (femminile)
20.30 Judo – 100kg, ripescaggi e semifinali (maschile)
20.30 Badminton – Individuale, gironi (maschile)
20.30 Badminton – Individuale, gironi (femminile)
20.30 Badminton – Doppio, gironi (maschile)
20.30 Badminton – Doppio, gironi (femminile)
20.30 Badminton – Doppio, gironi (misto)
20.30 Beach volley – Gironi, 6 incontri (maschile)
20.30 Beach volley – Gironi, 6 incontri (femminile)
20.30 Basket – Francia v Brasile (femminile)
20.55 Tiro con l’arco – Individuale, semifinali (femminile)
21.00 Ciclismo – Pista, sprint a squadra, qualifiche (maschile)
21.00 Ginnastica artistica – Individuale, finale (femminile)
21.20 Ciclismo – Pista,, inseguimento a squadre, qualifiche (femminile)
21.30 Tiro con l’arco – Individuale: finali (femminile)
21.40 Judo – 78kg, finali (femminile)
21.40 Judo – 100kg, finali (maschile)
21.40 Pallamano – Brasile v Germania (maschile)
22.00 Hockey su prato – Germania v Spagna (femminile)
22.00 Scherma – Spada, squadre, finali (femminile)
22.00 Boxe – 56kg, primo turno (maschile)
22.05 Pallavolo – Canada v Francia (maschile)
22.10 Ciclismo – Pista, Sprint a squadre, semifinali (maschile)
22.25 Ciclismo – Pista, inseguimento a Squadre, qualifiche (maschile)
22.45 Basket – Giappone v Australia (femminile)
22.45 Boxe – 64kg, primo turno (maschile)
23.00 Hockey su prato – Australia v Argentina (femminile)
23.20 Ciclismo – Pista, sprint a squadre, finali (maschile)
23.30 Boxe – 69kg, ottavi di finale (maschile)
23.30 Rugby – Finale per il terzo posto (maschile)

NOTTE; 7° giorno, venerdì 12 agosto
Ore 00.00 Rugby – Finale (maschile)
00.00 Basket – Nigeria v Spagna (maschile)
00.30 Badminton – Individuale, gironi (maschile)
00.30 Badminton – Individuale, gironi (femminile)
00.30 Badminton – Doppio, gironi (maschile)
00.30 Badminton – Doppio, gironi (femminile)
00.30 Badminton – Doppio, gironi (misto)
00.30 Boxe – 81kg, ottavi di finale (maschile)
00.30 Hockey su prato – USA v India (femminile)
00.50 Pallamano – Slovenia v Svezia (femminile)
01.30 Tennistavolo – Singolare, finale per il terzo posto e finale (maschile)
01.30 Pallavolo – Italia v Messico (maschile)
01.30 Hockey su prato – Giappone v Gran Bretagna (femminile)
02.00 Beach volley – Gironi, 2 incontri (maschile)
02.00 Beach volley – Gironi, 2 incontri (femminile)
02.50 Pallamano – Francia v Argentina (femminile)
03.00 Beach Volley – Gironi, lucky loser round (maschile)
03.00 Beach Volley – Gironi, lucky loser round (femminile)
03.05 Nuoto – 50 stile libero, semifinali (maschile)
03.15 Nuoto – 200 rana, finale (femminile)
03.25 Nuoto – 200 dorso, finale (maschile)
03.30 Basket – Lituania v Argentina (maschile)
03.35 Nuoto – 200 dorso, semifinali (femminile)
04.00 Nuoto – 200 misti, finale (maschile)
04.20 Nuoto – 100 stile libero, finale (femminile)
04.35 Nuoto – 100 farfalla, semifinali (maschile)

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

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Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

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Olimpiadi Rio 2016: Fioretto, medaglia certa! Di Francisca ancora in finale per l’oro

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Elisa Di Francisca aumenta il bottino di medaglie dell’Italia a Rio 2016 entrando in finale nel fioretto femminile individuale: di sicuro saranno undici! Resta da vedere se sarà un oro o un argento.

La jesina potrà difendere l’oro di Londra 2012 all’1.15 di notte: ha battuto 12-9 la tunisina Ines Boubakri nonostante due cartellini rossi a sfavore (cioè due stoccate “regalate” all’avversaria) e pure la pausa chiesta della nordafricana per problemi fisici. Ora la seconda semifinale, derby russo tra Aida Shaneva e Inna Deriglazova.

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

Eccellenza, Barano in prova quattro giovani under

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L’A.s. Barano Calcio rende noto che dalla giornata odierna quattro atleti si alleneranno agli ordini di mister Monti:

-MELE Giorgio, classe 1999, centrocampista esterno, l’anno scorso in forza al Pigna Campanile Calcio

-VARONE Giuseppe, classe 1999, centrocampista esterno, reduce da una stagione alla Puteolana 1909

-BOSCO Biagio, classe 1999, centrocampista esterno, cresciuto nel Pomigliano Calcio

-CANTELLI Daniele, classe 1999, trequartista, l’anno scorso protagonista nella squadra Allievi del Real Forio.

I predetti calciatori si alleneranno fino a Sabato con il Barano Calcio e saranno valutati attentamente dallo staff tecnico bianconero.

Giovanni Esposito: Amo la mia Castellammare, il mio sogno è allenare la Juve Stabia

Intervista al giovane allenatore: Giovanni Esposito

Oggi abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Giovanni Esposito, giovane allenatore di Castellammare di Stabia, che non ha avuto fortuna nella sua carriera di calciatore e ancora meno ne sta avendo come allenatore, anche se le sue doti non sono passate inosservate ad allenatori del calibro di Sasà Campilongo e Maurizio Sarri.

Queste sono state le sue parole:

Ciao Giovanni, in tanti a Castellammare di Stabia, tua città di origine ti conoscono, soprattutto chi del calcio ne ha fatto il proprio mestiere ti conosce non solo in veste di tifoso della Juve Stabia, ma anche in veste di calciatore e ore di allenatore. A chi invece non ti conosce vuoi fare una sorta di autopresentazione?

Voglio iniziare con l’esperienza alla Libertas Stabia quando nello staff c’era anche il mio carissimo amico Giovanni Somma. In quel periodo vincemmo tutto quello che c’era da vincere con il settore giovanile, è stato un periodo bellissimo perché con Giovanni c’è un rapporto di stima reciproca oltre che di amicizia e con lui è stato facile lavorare perché è una persona preparata e di stile che ti mette subito a tuo agio.

La sua trafila anche nella Juve Stabia parla chiaro: dal settore giovanile come Dirigente accompagnatore è passato ad essere responsabile marketing; questo fa capire a tutti le qualità professionali di una persona come Giovanni che resta comunque umile e “silenzioso” nel suo lavoro al servizio degli altri.

Io comunque nasco come allenatore dieci anni fa sotto la guida di Macera che in Campania è il più preparato. Sono stato con lui a Paestum vincendo il campionato Juniores arrivando in finale a giocare con il Pianura dei Capasso che era una società fortissima dell’epoca.

Sono poi andato ad allenare il Gladiator, ho allenato l’Ischia vincendo il campionato allievi con tutti i giocatori dell’isola, prima e unica volta che sia accaduto un fatto del genere. L’esperienza di Ischia è stata bellissima e la porto ancora nel cuore non solo per il rapporto che si è formato con gli isolani, che ancora oggi mi stimano e non fanno mancare manifestazioni di affetto nei miei riguardi, ma anche per i mezzi messi a disposizione dalla società. Nel periodo ischitano ho lavorato come mi piace: vivendo sull’isola e pensando esclusivamente ad allenare i ragazzi in quanto lo stipendio che percepivo mi permetteva di far vivere la mia famiglia.

Successivamente sono stato a Torre Annunziata vincendo un campionato allievi con il Savoia, nel periodo in cui Luce mise a disposizione ingenti risorse economiche anche per il settore giovanile. Purtroppo sappiamo tutti come si è evoluta l’esperienza Luce, con le vicende giudiziarie che mortificarono una programmazione seria per fare calcio a Torre Annunziata.  Anche a Torre, nonostante ci sia una certa rivalità con Castellammare, mi stimano ancora e sognano un domani la mia presenza sulla panchina dei Bianchi per allenare la prima squadra.

L’apice della tua carriera finora quale è stata?

Sicuramente la mia esperienza come secondo di Campilongo a Taranto, ricordo ancora il mio incontro con il grande Sasà, allenatore che secondo me è sottovalutato, il quale mi vide allenare e mi scelse come suo secondo: fu un sogno. Quando siamo arrivati a Taranto abbiamo trovato una situazione bollente con la squadra che era stata contestata “fisicamente” due settimane prima e con il calciomercato di riparazione nel pieno svolgimento, ricordo che in un allenamento erano rimasti solo 12 giocatori. Abbiamo ricostruito una squadra ma non siamo stati neanche fortunati, ricordo ancora quel calcio di rigore sbagliato al 90’ a Potenza, quello fu il crocevia della stagione. La nostra esperienza non è continuata a Taranto perché non hanno blindato Mister Campilongo e hanno permesso attacchi verso di lui da più parti. Dopo il ripescaggio hanno scelto di ricostruire ancora una volta la rosa e di affidarsi a Papagni che è un signor allenatore per la categoria. Sicuramente i rossoblù non devono avere la frenesia di vincere perché, dopo il ripescaggio, questo deve essere un campionato di assestamento per poi puntare il tutto per tutto il prossimo anno. L’esperienza di Taranto è stata importante per me, perché ti misuri con una piazza calda che ti mette tanta pressione e ti forma nel carattere, ringrazierò a vita Mister Campilongo.

Perché secondo te con un curriculum del genere non ti hanno mai preso in considerazione a Castellammare?

Non so perché sia successo questo, i tifosi della curva mi conoscono e sanno che io amo i colori gialloblè, tant’è che in passato sono andato anch’io in trasferta a seguire le Vespe a Reggio Calabria in occasione dei play off, a Bitonto quando Puntureri segnò la rete della promozione. Non posso dire di non essere ben voluto. Per il carattere che ho, allenare la Juve Stabia sarebbe stato deleterio soprattutto per la mia salute, perché sarei stato troppo coinvolto.

Mi dispiace però dire che Castellammare non mi abbia mai dato niente e, nonostante i miei risultati precedenti parlino chiaro, non ho mai ricevuto una chiamata, magari anche solo per discutere e capire se poteva esserci la possibilità di trovare un accordo.

Non ho mai avuto persone alle spalle che mi abbiano aiutato a trovare una sistemazione e forse questo il mio problema. Gli attestati di stima nei miei riguardi non mancano, ma poi all’atto pratico non si traducono in occasioni di lavoro, forse perché è difficile concedere fiducia agli allenatori giovani con me, nonostante non stiamo parlando di piazze come Barcellona, Juventus, Bayern Monaco. Mi basterebbe allenare anche solo il settore giovanile. In altre piazze italiane invece gli allenatori delle formazioni giovanili sono quasi sempre del posto.

L’anno scorso sono stato molto vicino ad allenare a Castellammare, quando la Juve Stabia contattò Campilongo per il dopo Ciullo, confesso che non ci ho dormito la notte perché da tifoso sapeva che la situazione era delicata. Sottolineo ancora una volta che il nostro mancato arrivo non è stata colpa mia o del Mister. Si era parlato di una richiesta di Campilongo di portare a Castellammare cinque membri del suo staff, ma questa è una notizia falsa.

Nella vita posso dire mai dire mai e chi sa se un giorno riuscirò ad arrivare su una panchina stabiese.

Che ne pensi della frase “Valuta bene un professionista e dagli il giusto valore, perché alla fine ti costerà di più allontanare l’incompetente”.

Oggi è difficile allenare perché devi essere ruffiano e legarti a Direttore e Dirigenti per avere una carriera più semplice, io sono l’opposto, voglio essere libero di esprimere le miei opinioni e il mio modo di essere, per questo ho maggiore difficoltà. A questo ci possiamo aggiungere che non facendo altri lavori, l’unica fonte di sostentamento della mia famiglia è lo stipendio da allenatore.

Se oggi io avessi un altro lavoro ti dico addirittura che forse non farei neanche l’allenatore, perché questo è un mondo difficilissimo. Altri miei colleghi invece pur di allenare, accettano tutte le condizioni economiche proposte e queste fa “svalutare” il nostro mestiere.

Posso però dire che la scuola italiana di allenatori è la migliore al mondo, anche se in Italia siamo indietro per la gestione dei giovani calciatori e per le strutture messe a disposizione.

La tua carriera, tolta l’esperienza di Taranto, è stata al servizio dei giovani ci parli del tuo progetto a Massalubrense? C’è solo questo in futuro o stai pensando ad altro?

A Massalubrense c’è una realtà avviata con una scuola calcio che ha chiesto il mio aiuto, ufficializzeremo il progetto a giorni, però posso già dire che è una realtà che mi piace in quanto non c’è quella pressione da parte dei genitori. Noi siamo allenatori e in quanto tali dobbiamo badare ad esaltare le qualità di un giovane, ma la base ci deve essere e non siamo noi che costruiamo i calciatori.

A Massalubrense si respira proprio quest’aria, tutti i genitori non pensano di avere in famiglia il loro Ronaldo o Messi e ti fanno lavorare in pace. A loro interessa solo che il proprio figlio si diverta e faccio un poco di movimento, poi sta a noi individuare eventualmente quello che può fare carriera.

Il mio ruolo sarò non solo quello di allenatore in campo ma anche di supporto ai ragazzi fuori dal rettangolo di gioco.

A quale allenatore ti ispiri?

Io ho le mie idee e non mi piace studiare gli altri allenatori, io ho un mio credo calcistico giusto o sbagliato che sia. Mi piace aggiornarmi ma nulla più, ho le mie idee. Posso essere paragonato a Conte per la grinta che metto in campo, mi piace Sarri per la sua genuinità perché non sono uno “costruito” ma dico sempre quello che penso, anche se non piace agli altri.

Sarri lo preferisco perché anch’io sono un fumatore che si nasconde per poter fumare senza farsi vedere.

Questa sera è la notte di San Lorenzo, qual’è un desiderio che vorresti si realizzasse?

Un desiderio importante per me quest’anno già si realizzerà: mia moglie tra poco metterà al mondo il nostro terzo figlio, il secondo maschio, e per me questo è già un anno bellissimo.

Giovanni noi ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato e ti auguriamo un domani di vederti allenare una squadra di Castellammare di Stabia.

Mi farebbe piacere perché anch’io sono tifoso delle Vespe e a quelli che mi dicono che quando vado a vedere le partite è perché voglio gufare la squadra della mia città, rispondo che sono solo degli ignoranti. Nell’attesa di un’eventuale chiamata, spero che la Juve Stabia riesca a tornare nel calcio che conta perché l’emozione che ho provato a Roma quando mi sono abbracciato con Giglio è una cosa che mi porto dentro.

Mario Vollono

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Latina-Roma 0-1, rete di Fazio su calcio d’angolo. CRONACA e INTERVISTE

SPALLETTI NEL POST GARA  – E’ stato un buon allenamento contro una squadra organizzata, hanno lavorato bene, non è stato semplicissimo, ma qualcosa di buono l’abbiamo fatto. Bisogna fare qualcosa in più, andiamo avanti col nostro programma, ci servirà per fare qualche passo avanti. Fazio, Vermaelen e Juan Jesus? Molto bene tutti e tre sia nel primo tempo a 4 che nel secondo a 3. Hanno qualità, sanno fare il mestiere e a noi servivano questi calciatori. Cosa migliorare? Dobbiamo fare dei passettini in avanti su tutto ma quando si riuscirà a mettere la formazione completa sul campo dal punto di vista delle posizioni in campo non ci saranno problemi, ci faremo trovare pronti”. Queste le dichiarazioni rilasciate, nell’immediato post gara, a Roma Tv dal tecnico di Certaldo.

SECONDO TEMPO

90’ L’arbitro opta per il non recupero. Il match finisce con il risultato di 0-1 per la Roma (gol di Fazio)

87′ – Punizione per la Roma battuta da De Rossi, colpisce ancora Fazio che spedisce fuori da posizione invitante. Il guardalinee, però, segnala una posizione di offside.

80’ – Entrano Gyomber e Vainqueur, lasciano il campo Juan Jesus e Nainggolan.

77’ – Occasione più ghiotta della ripresa per i giallorossi, la palla ce l’ha Salah, che serve Strootman. L’olandese  tenta la girata ma Pinsoglio riesce a bloccare in due tempi.

72’ – Escono Vermaelen, Totti, Perotti, Florenzi e Paredes. Entrano De Rossi, Salah, El Shaarawy, Manolas e Strootman.

70’ – Buona manovra da parte della Roma con protagonisti Paredes e Totti, Nainggolan tenta il tiro ma Pinsoglio devia in angolo

65’ – Sussulto dei padroni di casa, con Scaglia che ci prova dal limite. Alisson, però, si fa trovare pronto.

59’ – Occasione per Vermaelen: il neo arrivato tocca la palla di testa su assist di Perotti ma non riesce ad inquadrare la porta.

58’ – Arriva il primo cambio per Spalletti, Gerson passa il testimone ad Emerson Palmieri.

53’ – Punizione di Paredes e colpo di testa di Iturbe. La palla va alta.

46′ – Nessun cambio al rientro per Spalletti. Sono ben sei, invece, le sostituzioni effettuate dal tecnico Vivarini.

 

PRIMO TEMPO

45’ – Si chiude qui il primo tempo, con il risultato di 0-1 in favore della squadra ospite. La rete, è stata segnata da Federico Fazio al 10’.

27’ –  Totti va vicino al gol: non riesce a colpirla con il collo del piede e la palla va di poco fuori. Perotti aveva passato il pallone ad Iturbe che con  un velo permette al capitano di giungere alla conclusione.

23’ – Pinsoglio chiude ancora la porta nerazzurra: con tre passaggi la Roma è già in porta ma l’estremo difensore riesce a deviare al lato la botta a colpo sicuro di Perotti, servito da Totti.

17’ –  Nainggolan tenta la sassata dalla lunga distanza con il destro, ma il portiere avversario, questa volta, si oppone.

10’ – Pinsoglio non riesce al evitare il GOL: Fazio apre le marcature con un colpo di testa su calcio d’angolo. Il gigante ex Siviglia riesce a svettare e a mettere la palla in fondo al sacco. Del resto Spalletti lo aveva detto: “è fortissimo di testa”.

1′ – La sfida inizia con una fisiologica fase di studio tra le due squadre. La Roma che cerca di tenere in mano il pallino del gioco tramite un attento possesso palla.

FORMAZIONI UFFICIALI
LATINA (3-5-2):  Pinsoglio; Brosco, Dellafiore, Garcia; Bruscagin, Mariga, Moretti, De Vitis, Scaglia; Paponi, Corvia.
A disp.: Tonti, Mazzoleni, Criscuolo, Barry, Celli, Regoli, Shahinas, Maciucca, Esposito, Rolando, Regolanti.
All. Vincenzo Vivarini
ROMA (4-3-3):  Alisson; Florenzi, Fazio, Vermaelen, Juan Jesus; Nainggolan, Paredes, Gerson; Iturbe, Totti, Perotti.
A disp. Szczesny, Strootman, Salah, De Rossi, Vainqueur, Gyömbér, Emerson, Manolas, El Shaarawy, Crisanto.
All. Luciano Spalletti

Arbitro: Eugenio Abbattista di Molfetta
Assistenti: Prenna /Soricaro

PRE PARTITA – E’ sold out allo stadio Francioni. Come preannunciato nella mattinata da latinaoggi.eu i tagliandi per l’amichevole contro i giallorossi sono andati via come il pane nel capoluogo pontino. Messi in vendita soltanto lunedì pomeriggio, i biglietti sono stati letteralmente “polverizzati” nel giro di due giorni, con file lunghissime ai botteghini. Latina, infatti, costituisce un nutrito feudo giallorosso e dista da Roma poco meno di 70 km. Considerando che questo è il penultimo impegno in amichevole per la squadra di Spalletti, a soli 7 giorni esatti dall’andata dei playoff di Champions che si giocheranno ad Oporto, si spiega la grandissima affluenza di pubblico.

CLAUDIA DEMENICA

 

Sky – L’ Inter pensa a Insigne in alternativa a Gabigol, l’ asse Milano-Napoli potrebbe diventare rovente

Dopo la cessione di Gonzalo Higuain alla Juventus il Napoli è sempre a caccia del grande colpo in attacco con l’ interista Mauro Icardi indiziato numero uno. Società partenopea sempre attiva sul mercato ma alle prese con diversi malumori interni, ultimo quello legato al rinnovo di Lorenzo Insigne. La proposta della società non risulterebbe particolarmente gradita agli agenti del calciatori: il Napoli offre 2,6 milioni mentre il calciatore ne chiede quasi il doppio. De Laurentiis, però, non si schioda ritenendo la cifra già molto importante, ed ecco aprirsi possibili scenari di mercato. Secondo quanto riferisce Gianluca Di Marzio l’ Inter starebbe pensando proprio all’ attaccante azzurro in alternativa a Gabigol anche se al momento non c’ è stato alcun contatto tra le parti. Situazione che potrebbe evolversi quando Napoli e Inter si incontreranno nuovamente per Mauro Icardi.

 

Da gianlucadimarzio.com

Sky – Napoli-Rog, l’ affare potrebbe definirsi nel fine settimana

Marko Rog resta uno dei principali obbiettivi per il centrocampo azzurro. Secondo quanto riportato dall’ esperto Gianluca Di Marzio sul proprio portale ufficiale, il Napoli vorrebbe concludere l’ affare già nei prossimi giorni per regalare un grande rinforzo al tecnico Maurizio Sarri prima dell’ inizio del campionato. La Dinamo Zagabria, invece, sarebbe disposta a cederlo soltanto in seguito al preliminare di Champions League contro il Salisburgo. Le trattative proseguono con il talento croato ha rifilato una doppietta all’ Hajduk Spalato nel match di campionato. Sempre secondo Di Marzio l’accordo tra le due società si potrebbe raggiungere tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima.