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Olimpiadi Rio 2016, Tiro a segno: il palmarès di Niccolò Campriani. 4 ori e 1 argento

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Non si ferma più Niccolò Campriani che gara dopo gara continua a riaggiornare i suoi successi e trionfi, in giro per il mondo.

Ecco il palmarès aggiornato dell’ingegnere toscano, bicampione olimpico alle Olimpiadi di Rio 2016

OLIMPIADI
Oro
carabina libera 3posizioni maschile da distanza 50m a Rio 2016
Oro
carabina ad aria compressa maschile da distanza 10m a Rio 2016
Oro carabina libera 3posizioni maschile da distanza 50m a Londra 2012
Argento carabina ad aria compressa maschile da distanza 10m a Londra 2012

MONDIALI
Oro
carabina ad aria compressa maschile da distanza 10m a Monaco 2010

COPPA DEL MONDO
9 vittorie e 22 podi complessivi in Coppa del Mondo


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – michele.cassano@oasport.it

Foto: UITS

Olimpiadi di Rio 2016, Tiro a segno: Campriani nel mito. Ancora oro!

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Niccolò Campriani vince un’altra medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016, nella gara che ha chiuso ufficialmente il programma del tiro a segno allo Shooting Centre brasiliano: quella delle 3posizioni maschile da distanza 50m.

Dopo essere entrato per il rotto della cuffia in finale, il toscano già campione olimpico una settimana fa nella gara ad aria compressa dai 10m si è letteralmente trasformato.

Una prima serie in ginocchio da 51.4 punti che lo proiettava subito nei quartieri alti della classifica con il rivale russo Sergey Kamenskiy, poi i secondi cinque colpi da 51,2 a sedimentare ancor di più il lavoro certosino del toscano ed in conclusione della prima posizione di sparo un sontuoso 52,8 con dieci pieni in serie.

Al cambio di assetto per sparare a terra quindi si capiva già che Niccolò sarebbe potuto andare quantomeno per una medaglia, aiutato anche dalle carenze del cinese Qinan Zhu, soltanto settimo poi a fine gara.

Ma torniamo al duello con il russo: una sfida totale a colpi di precisione estrema.

Prima serie in piedi ancora equilibratissima, con scarti minimi, così come la seconda e la terza serie di colpi. A botta di uno corrispondeva risposta dell’altro, mentre i tedeschi Link e Brodmeier si giocavano il terzo gradino del podio assieme al francese Raynaud, seppur nettamente staccati dal duo di testa.

I primi trenta colpi vedevano quindi arrivare appaiati i due contendenti: Kamenskiy a quota 311.3, Campriani a quota 311.0.

La resa dei conti però era vicina, e doveva avvenire negli ultimi quindici tiri in piedi.

Il primo round andava al rivale dell’azzurro, ma la seconda ripresa riavvicinava Campriani alla vetta.

Da lì in poi ulteriore pathos veniva aggiunto con le eliminazioni. I primi a salutare erano il norvegese Bhryn (400.4) e l’altro russo in gara Fedor Vlasov (403.1) .

Il primo shoot dei cinque finali vedevano Campriani mettere a segno un bel 10.3 a cui Kamenskiy rispondeva con un altro 10.3, mentre il cinese Zhu chiudeva in sesta piazza (414.8).

Il secondo colpo invece vedeva il russo avvantaggiarsi di un punto netto, in virtù dell’8.7 del rappresentante del Bel Paese a cui faceva seguito il 9.7 del tiratore classe 1987.

Il terzo tiro estremamente preciso per entrambi: 10.5 per il toscano, 10.4 per il suo rivale. A questo punto una medaglia era certa, vista l’eliminazione dei tedeschi Andre Link (quinto con lo score di 424.6) e di Daniel Brodmeier (quarto con 435.6 punti).

Per gli ultimi due colpi a rimanere in gara erano Campriani, Kamenskiy e il francese Raynaud.

Il responso diceva 10.2 del transalpino, 9.1 per l’azzurro e 9.6 per il russo.

Nonostante un esito non brillante Campriani era sicuro di avere in tasca l’argento, con Raynaud soddisfatto comunque del bronzo a quota 448.4.

Infine, il duello.

Campriani secondo con lo score di 449.6 punti, Kamenskiy primo a quota 450.2 punti.

Un ultimo tiro. La tensione che sale.

Niccolò rompe il silenzio con il suo colpo. E’ un 9.2. Sembra finita.

Ma Kamenskiy si fa tradire dalla tensione. Fa 8,3.

Esplode lo Shooting Centre.

Niccolò Campriani è medaglia d’oro per la seconda volta a Rio con il punteggio di 458, 8 davanti al suo rivale che chiude a 458, 5 punti.

Regalando la seconda medaglia all’Italia nel tiro a segno. La leggenda continua. 


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Foto: UITS

Presentata proposta di legge per il ”congedo mestruale”

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Presentata alla Camera la pdl per l’istituzione del congedo mestruale per le donne che soffrono di dismenorrea

Tre giorni al mese di riposo durante il ciclo mestruale. È questo l’obiettivo della proposta di legge presentata alla Camera, prima firmataria la deputata Romina Mura, che mira ad istituire il “congedo per le donne che soffrono di dismenorrea” (qui sotto allegata).

Secondo i dati, le percentuali di donne italiane che ne soffrono sono allarmanti: dal 60% al 90%, si legge nella relazione al testo, “delle donne soffrono durante il ciclo mestruale e questo causa tassi dal 13% al 51% di assenteismo a scuola e dal 5% al 15% di assenteismo nel lavoro”.

Da qui la proposta, che prende il via anche dal dibattito avviato in questa direzione negli Stati Uniti e riacceso di recente dalla decisione di un’azienda di Bristol, la Coexist, di inserire nello statuto l’esenzione dal lavoro per le impiegate nei giorni di picco del ciclo mestruale

Vediamo, nel dettaglio, i contenuti della pdl:

Tre giorni di congedo con certificato

La donna lavoratrice che soffre di mestruazioni dolorose (c.d. dismenorrea), prevede l’unico articolo della pdl, previa certificazione da parte di un medico specialista debitamente presentata al datore di lavoro, avrà diritto ad astenersi dal lavoro per un massimo di tre giorni al mese.

La certificazione medica va rinnovata ogni anno entro il 31 dicembre e presentata al datore di lavoro entro il successivo 30 gennaio.

Contributi e indennità piena

Durante l’astensione dal lavoro per “congedo mestruale”, alla donna saranno comunque dovute una contribuzione piena ed una indennità pari al 100% della retribuzione giornaliera.

Il congedo mestruale non può essere equiparato alle altre cause di impossibilità della prestazione lavorativa e indennità spettante alla donna lavoratrice non può essere computata economicamente, né a fini retributivi né contributivi, all’indennità per malattia.

Ambito di applicazione

Il diritto al congedo mestruale si applica alle lavoratrici con contratti di lavoro subordinato, o parasubordinato, a tempo pieno o parziale, sia a tempo indeterminato, che determinato o a progetto.

vivicentro.it/politica
vivicentro/Presentata una proposta di legge per il ”congedo mestruale”
StudioCataldi/In arrivo il “congedo mestruale”. Ecco la proposta di legge Marina Crisafi

L’obbligo del figlio di mantenere il genitore Avv. Laura Bazzan

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Quando il genitore versa in stato di bisogno può essere onerato agli alimenti anche il figlio

A differenza dei figli, in favore dei quali il mantenimento viene espressamente riconosciuto quale diritto dall’art. 315-bis c. 1 c.c., esteso dall’art. 337-septies anche oltre la maggiore età e sino al raggiungimento dell’autosufficienza economica e, correlativamente, imposto quale obbligo ai genitori dall’art. 147 c.c., non esiste una disciplina che preveda un corrispondente obbligo di mantenimento dei genitori gravante sui figli. Vi sono, tuttavia, alcune norme che disciplinano gli obblighi economici dei figli nei confronti della famiglia in generale e dei genitori in particolare.

Innanzitutto, ai sensi dell’art. 324 c.c., il genitore è titolare dell’usufrutto legale sui beni del figlio, diritto che conserva sino al compimento della maggiore età da parte di quest’ultimo, e lo stesso figlio è tenuto, secondo quanto previsto dall’art. 315-bis c. 4 c.c., a contribuire ai bisogni della famiglia, in base alle proprie capacità, alle proprie sostanze e al proprio reddito, finché convive con essa. In un’ottica di mutua assistenza familiare, quindi, da un lato, il genitore può gestire il patrimonio del figlio fino a quando esercita la responsabilità genitoriale su di esso; dall’altro, l’obbligo di contribuzione del figlio è subordinato alla convivenza con la famiglia di origine.

Il genitore, inoltre, ha diritto ad ottenere la corresponsione degli alimenti da parte del figlio qualora si trovi in stato di bisogno, ovvero nell’incapacità di provvedere da sé al soddisfacimento dei bisogni fondamentali della vita. Si tratta di una prestazione assistenziale diversa rispetto al mantenimento, essendo limitata a quanto necessario per far fronte alle necessità primarie dell’esistenza (come vitto, alloggio, cure, vestiario) pur con riguardo alla posizione sociale dell’avente diritto, ed essendo commisurata sia alle esigenze del beneficiario che alle condizioni economiche del somministratore ex art. 438 c.c.

Poiché l’impossibilità di provvedere in tutto o in parte al proprio sostentamento consegue all’incapacità di esercitare un’attività lavorativa, la situazione di bisogno è sovente configurabile con riferimento ai genitori anziani privi di pensione o pensione inadeguata. Il figlio può, a sua scelta, corrispondere al genitore indigente un assegno periodico ovvero accoglierlo e mantenerlo nella propria casa, ai sensi dell’art. 443 c.c.; il mancato adempimento agli obblighi alimentari da parte del figlio, se doloso, potrebbe integrare il delitto di violazione degli obblighi di assistenza familiare di cui all’art. 570 c.p., che prevede la reclusione fino a un anno e la multa da euro 103 a euro 1.032 anche per chi faccia mancare i mezzi di sussistenza agli ascendenti.
L’obbligazione alimentare del figlio nei confronti del padre o della madre, tuttavia, ha grado posteriore rispetto a quella imposta al coniuge. In altre parole, il figlio è tenuto a prestare gli alimenti solo se il coniuge del genitore che versa in stato di bisogno non sia in grado di provvedere al suo sostentamento, e sempre che lo stesso figlio goda di redditi sufficienti a soddisfare le esigenze di vita della propria famiglia e dell’alimentando; in caso contrario, si procede secondo l’ordine stabilito dall’art. 433 c.c. (genitori e, in loro mancanza, ascendenti prossimi; adottanti; generi e nuore; suocero e suocera; fratelli e sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali). Se vi sono più figli, sono tutti obbligati a prestare gli alimenti al genitore in proporzione alle loro possibilità economiche. Primo obbligato, ancorché nei limiti della cosa donata, resta il donatario che deve prestare gli alimenti al donante con precedenza su ogni altro soggetto, anche appartenente alla famiglia dell’alimentando, salvo che si tratti di donazione obnuziale o remuneratoria.
In ogni caso, il mutamento delle condizioni economiche del figlio o del genitore determinano, a seconda delle circostanze, la cessazione, la diminuzione o l’aumento degli alimenti. In particolare, se in seguito all’assegnazione il genitore mantiene una condotta disordinata o riprovevole, gli alimenti possono essere ridotti; se il genitore viene dichiarato decaduto dalla responsabilità genitoriale, perde il diritto agli alimenti nei confronti del figlio, così come la posizione di legittimario nella successione apertasi per premorienza dello stesso figlio o del nipote ex filio. L’obbligazione alimentare del figlio cessa, altresì, in ipotesi di disconoscimento della paternità e revoca o annullamento dell’adozione

vivicentro.it/l’esperto / studiocataldi/Avv. Laura Bazzan

Rio: allarme bomba a Marina da Gloria

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Ancora un allarme bomba nel corso delle Olimpiadi a Rio. Un oggetto sospetto è stato fatto brillare dagli artificieri della Forza nazionale della polizia brasiliana vicino al centro stampa di Marina da Gloria, località in cui si stanno svolgendo le regate di vela.

Non è stato necessario far evacuare la zona.

In precedenza, venerdì 12 agosto, c’era già stato un allarme bomba scattato all’Arena Carioca di Rio prima della partita di basket tra Nigeria e Spagna. La polizia bloccò gli ingressi allo stadio e fece brillare, con un robot, lo zainetto che era stato dimenticato nei bagni.


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vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – francesco.drago@oasport

Olimpiadi Rio 2016, Atletica: la kenyota Sumgong trionfa nella Maratona! Straneo 13ma, ritirata Incerti

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Jemima Jelagat Sumgong è la nuova Campionessa Olimpica di Maratona. La kenyota arriva insolitaria al Sambodromo di Rio de Janeiro dove taglia il traguardo in 2h24:04.

La 31enne ha piazzato l’allungo decisivo subito dopo il 40esimo chilometro quando con una progressione lenta e inesorabile ha staccato Jepkirui Kirwa. Non è un nome nuovo nel circuito della 42km: in passato infatti ha vinto le prestigiose Maratone di Rotterdam, Las Vegas e soprattutto Londra proprio in questa stagione oltre ad aver ottenuto importanti piazzamenti a New York, Boston e Chicago.

Il Kenya vince la sua prima maratona a cinque cerchi nel settore femminile. Medaglia d’argento per Jepkirui Eunice Kirwa (2h24:13) naturalizzata per il Bahrain. È stata l’ultima a cedere in una gara a progressiva eliminazione che in precedenza aveva costretto l’etiope Mare Dibaba a staccarsi, accontentandosi del bronzo in 2h24:30.

La bielorussa Volha Mazuronak è stata la migliore europea (quinta in 2h24:48), Shalane Flanagan la miglior statunitense (sesta in 2h25:26). Spettacolari le gemelle nordocoreane Kim che sono arrivate insieme al traguardo in decima e undicesima posizione.

Valeria Straneo si è dovuta accontentare del 13esimo posto (2h29:44). La piemontese già vicecampionessa del Mondo e d’Europa, ha avuto dei problemi fisici nell’ultima stagione che la hanno impedito di preparare al meglio questa gara. Staccatasi dalle big già nella prima parte di gara, è stata brava a stringere i denti e a chiudere a poco più di un minuto dalla top ten. Catherine Bertone conclude in 25esima posizione (2h33:29). Anna Incerti si è ritirata per una distorsione alla caviglia ma si era distaccata dal gruppo delle migliore già nei primi chilometri.


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vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – stefano.villa@oasport

(foto IAAF)

MotoGp Austria, dominio della Ducati, primo Iannone poi Dovizioso

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MotoGp Austria – Era dal 2010 che non vinceva la Ducati, ed è mancata tanto! Lorenzo ha chiuso in terza posizione, quarto Rossi, quinto Marquez con un problema alla spalla.

In Austria sul circuito di Spielberg le Ducati fanno fa padrone. Primo gradino del podio per Iannone, poi Dovizioso suo compagno di squadra. Hanno conquistato una bella doppietta. Dopo anni di assenza dalle vittorie, la Ducati ritorna alla grandissima. Le Rosse di Borgo Panigale sembra abbiano recuperato il divario con le giapponesi, sono risultate velocissime sui rettilinei, nelle curve veloci, grande gestione di gara e delle gomme.

Con un potenziale così gli avversari si sono dovuti accontentare delle posizioni retrostanti, le migliori sono state le Yamaha di Lorenzo e Rossi che hanno racimolato la terza e quarta posizione.

Marquez che resta con distacco notevole al comando del mondiale ha avuto problemi con la spalla ed in parte anche con la sua Honda.
Al sesto posto la Suzuki di Vinales, settimo Pedrosa con la Honda. Ottavo Reddin, poi Smith e decimo Pol Espargaro.

Sia chiaro, il risultato di oggi delle Ducati non è casuale. Ci sono anni di lavoro alle spalle, un lavoro immane e che continuerà a dare frutti. Su questa pista hanno conquistato tutto, pole position, giro veloce e doppietta.

Dopo il traguardo Rossi ha affiancato Iannone nei festeggiamenti con una lunga “impennata” come da tradizione! Forza Ducati!

Nella classifica piloti Marquez è primo con 181 punti, Lorenzo ha recuperato qualcosa con un distacco di 43 punti, terzo è Rossi con 57 punti di distacco. Ma il mondiale è ancora lungo e le Ducati possono aiutare, tanto!

PROSSIMO APPUNTAMENTO IL 21 AGOSTO PER IL GP DELLA REPUBBLICA CECA

Ordine d’arrivo

1) Andrea Iannone (Ita/Ducati) in 39’46.255

2) Andrea Dovizioso (Ita/Ducati)     +0.938

3) Jorge Lorenzo (Spa/Yamaha)        +3.389

4) Valentino Rossi (Ita/Yamaha)      +3.815

5) Marc Marquez (Spa/Honda)         +11.813

6) Maverick Vinales (Spa/Suzuki)    +14.341

7) Dani Pedrosa (Spa/Honda)         +17.063

 

Classifica piloti

1) Marc Marquez (Spa/Honda)      punti 181

2) Jorge Lorenzo (Spa/Yamaha)          138

3) Valentino Rossi (Ita/Yamaha)       124

4) Dani Pedrosa (Spa/Honda)            105

5) Maverick Vinales (Spa/Suzuki)        93

6) Andrea Iannone (Ita/Ducati)          88

7) Andrea Dovizioso (Ita/Ducati         79

8) Pol Espargaro (Spa/Yamaha)           78

Juve Stabia, l’ex portiere Patrizio Fimiani ricoverato in condizioni gravi

Ecco cosa è accaduto

Patrizio Fimiani, storico portiere del Latina, ma anche ex portiere della Juve Stabia, anche se per poco tempo nel periodo che fu di Roberto Fiore, lotta in queste ore tra la vita e la morte per un incidente. Il portiere di Viterbo stava lavorando al campo del Cus Tivoli per finire i dettagli relativi al terreno di gioco per gli allenamenti del settore giovanile del Tuscia (di cui è responsabile del vivaio da quest’anno), quando è stato trovato riverso a terra dalla moglie e dal custode del campo con gravi ustioni su tutto il corpo. E’ ora ricoverato in prognosi riservata e per Viterbo News 24, si fa avanti l’ipotesi che l’allenatore stesse provando con della benzina a estirpare un grosso nido di api.

Juve Stabia, fino a novembre si giocherà di domenica

I dettagli sulla Juve Stabia

Secondo quanto riferisce sul proprio profilo Facebook il giornalista della Gazzetta dello Sport, Nicola Binda, ecco come sarà la programmazione della Lega Pro in questa stagione:

GIRONE A
settembre/ottobre/novembre – domenica 14.30 e 18.30
dicembre/gennaio/febbraio – domenica 16.30 e 20.30
marzo/aprile/maggio – sabato tutte le fasce

GIRONE B
settembre/ottobre/novembre – sabato tutte le fasce
dicembre/gennaio/febbraio – domenica 14.30 e 18.30
marzo/aprile/maggio – domenica 16.30 e 20.30

GIRONE C
settembre/ottobre/novembre – domenica 16.30 e 20.30
dicembre/gennaio/febbraio – sabato tutte le fasce
marzo/aprile/maggio – domenica 14.30 e 18.30

Arriva l’estate e Putin torna all’antico ”gioco delle tre carti”

E’ da giorni che diamo nota delle mosse di Putin che, seguendo lo sperimentato sistema di “agitarsi” e fare i suoi “blitz”, puntualmente, nei periodi “festivi” – estate o inverno che sia -, quando cioè l’attenzione generale è più rilassata e/o distratta, si sta muovendo come un elefante in una cristalleria su tre distinti fronti (UcrainaSiria e Turchia), tutti altamente importanti ed indicativi del suo amarcord della vecchia madre Russia o, comunque, della sua volontà di provare a cambiare l’assetto delle basi internazionali attualmente in essere e poi, chissà, magari qualche mossa va veramente in porto anche oltre le aspettative e ci guadagna qualcosa da un qualche nuovo status quo che si venisse a creare e che sarebbe poi “delicato” districare (annullare) dalle altre nazioni europee e/o USA senza contare poi che comunque, come nel “gioco delle tre carte”, alla fine a vincere è sempre il “baro” e lui vincerà – se non altro, come annota Molinari –  l’immagine che farà risaltare di un Occidente lacerato dai disaccordi su migrazioni e terrorismo, indebolito economicamente e in ultima analisi carente di leadership perché a prevalere sono i movimenti di protesta, come dimostrato dal referendum su Brexit

Di questo “gioco delle tre carti” di Putin ne discute anche Molinari nel suo commento di oggi su la Stampa. Leggiamolo:

Il grande gioco di Putin: strategia su tre fronti MAURIZIO MOLINARI

Le scintille lungo il confine con l’Ucraina, la cruenta battaglia di Aleppo e la riconciliazione con la Turchia di Erdogan descrivono la determinazione con cui Vladimir Putin sta costruendo attorno alla Federazione russa un nuovo ambizioso assetto internazionale.

È un’offensiva che si sviluppa su tre fronti.

Primo: le fibrillazioni con Kiev sui confini della Crimea, incluso l’invio di missili S-400, servono a far sapere all’Europa dell’Est che Mosca resta protagonista della regione, determinata a tutelare i diritti delle popolazioni russofone, per nulla intimorita dal dispiegamento di truppe Nato lungo i propri confini deciso al recente vertice di Varsavia.

Secondo: l’intensificazione dell’offensiva di Aleppo, con i pesanti raid contro le aree in mano ai ribelli islamici anti-Assad, descrive la volontà di far prevalere il regime del Baath nella guerra civile, ipotecando la gestione della transizione a Damasco ovvero i futuri equilibri fra i grandi rivali del Medio Oriente, Iran ed Arabia Saudita.

Terzo: la riconciliazione con Recep Tayyip Erdogan, interlocutore indispensabile sulla Siria perché sostiene i ribelli islamici, consente di identificare nella Turchia un partner economico e politico nel più vasto scacchiere dell’Eurasia a dispetto della sua appartenenza all’Alleanza Atlantica. Se guardiamo più da vicino a questi fronti ci accorgiamo che vedono ovunque Putin intenzionato a ridurre in maniera sensibile l’influenza degli Stati Uniti: in Ucraina vuole fiaccare la credibilità di Washington come garante dell’Europa dell’Est, in Siria punta a dimostrare più capacità militare contro i jihadisti rispetto alla coalizione di oltre 60 Paesi guidata da Obama ed in Turchia mira ad incrinare il legame di Ankara con la Nato, sfruttando a tal fine anche l’irritazione di Erdogan per la presenza in Pennsylvania del presunto regista del fallito golpe militare del 15 luglio scorso, Fethullah Gulen.

Ciò che giova a Putin in questo Grande Gioco, il cui epicentro è nel Mediterraneo Orientale, è l’immagine di un Occidente lacerato dai disaccordi su migrazioni e terrorismo, indebolito economicamente e in ultima analisi carente di leadership perché a prevalere sono i movimenti di protesta, come dimostrato dal referendum su Brexit. A tratteggiare l’ambizione di Putin di porre le basi di un assetto internazionale non più incentrato sull’Occidente è Fyodor Lukyanov, apprezzato analista moscovita, secondo il quale «Putin ed Erdogan si sono sentiti entrambi emarginati dai progetti della Grande Europa dopo la Guerra Fredda» e condividono una volontà di riscatto che, secondo il politologo russo Maxim Suchov, include la «riscoperta dell’Eurasia» per via degli interessi convergenti in Paesi come il Kazakhstan, l’Azerbaigian e l’Armenia.

Più in generale Putin sta costruendo una rete di legami privilegiati con nazioni rette da modelli politici diversi dalle democrazie occidentali – dalla Bielorussia alla Turchia, dall’Egitto all’Iran fino alle repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale – sovrapponendo investimenti energetici, presenza militare e proiezione di un «soft power» russo assai efficace, come dimostra la popolarità della tv «Russia Today» nel modo arabo. Il Cremlino sa tuttavia che questa fase di espansione strategica rischia di incepparsi con l’uscita di Obama dallo Studio Ovale: chiunque sarà il successore avrà un approccio meno remissivo sulla scena internazionale e Mosca teme in particolare il successo di Hillary Clinton perché la sua candidatura esprime la volontà dell’establishment bipartisan di Washington di riconquistare il terreno perduto in questi anni.

Ciò che Putin vuole scongiurare è il ripetersi di uno degli errori più gravi commessi da Mosca durante la Guerra Fredda ovvero quanto avvenne nel 1980 allorché l’America di Jimmy Carter sembrò così indebolita dalle crisi in Iran, Afghanistan e Nicaragua da far pensare al Cremlino di averla piegata quando invece la vittoria nelle urne di Ronald Reagan cambiò il corso della Storia, determinando l’esito opposto. Ecco perché Putin resta all’offensiva ed il profilo della Russia è destinato a crescere un po’ ovunque, anche nel nostro Mediterraneo Centrale, come dimostra la scelta di opporsi senza mezzi termini ai raid Usa su Sirte sostenendo le posizioni del generale Khalifa Haftar, avversario del governo di Fayez Sarraj a Tripoli.

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vivicentro/Arriva l’estate e Putin torna all’antico gioco del: “ci provo”, e si muove su tre fronti STANISLAO BARRETTA
lastampa/Il grande gioco di Putin: strategia su tre fronti MAURIZIO MOLINARI

Clamoroso a Foggia: esonerato De Zerbi!

I dettagli

Clamorosa decisione in casa Foggia. La società ha deciso di sollevare dall’incarico l’allenatore Roberto De Zerbi. Lo ha annunciato lo stesso club attraverso uno scarno comunicato stampa: “Il Foggia Calcio comunica di aver esonerato dall’incarico di allenatore il tecnico Roberto De Zerbi. Al tecnico bresciano, da parte del Foggia Calcio, vanno i ringraziamenti per l’attività svolta e gli auguri di migliori fortune”.

Il Napoli insiste per De Sciglio, nuova proposta al Milan

I dettagli

Come riporta Il Corriere dello Sport, il Napoli ha chiesto nuovamente Mattia De Sciglio al Milan. De Laurentiis vede nel terzino rossonero l’elemento giovane e di grande prospettiva da innestare subito in difesa che vedrà Faouzi Ghoulam assente a gennaio e febbraio per disputare la Coppa d’Africa. Il Milan al momento ha risposto di no, ma gli azzurri continueranno a non mollare.

Sky – Napoli-Dinamo, accordo raggiunta per Rog: le firme dopo il preliminare

Lo riferisce Gianluca Di Marzio

Accordo chiuso oggi e nuova avventura azzurra alle porte, Marko Rog è pronto a diventare un nuovo giocatore del Napoli. Per l’arrivo del calciatore croato alla corte di Sarri mancano solo le firme, in arrivo dopo il preliminare di Champions League con la Dinamo Zagabria. Intesa raggiunta a quota 15 milioni per un prestito con riscatto obbligatorio: 13.5 più 1.5 di bonus facili, 5 anni al giocatore a 800mila euro a stagione più 100 mila di premi personali. Con Marko Rog ora pronto, per davvero, a dare il via alla sua nuova avventura italiana con il Napoli.

Chiuso il precampionato, numeri importanti per il nuovo Napoli

I dettagli

Un pre campionato importante del Napoli, nonostante le tante polemiche legate al calciomercato. Numeri incredibili, macchiati solo dall’errore contro l’Hertha Berlino di Ghoulam che è costato l’unico gol subito durante tutte le gare disputate, contro i 31 messi a segno: 10-0 all’Anaune, 5-0 all’Entella, 4-0 al Trento, 3-0 al Nizza, 5-0 al Monaco e 4-1 all’Hertha.

Mulino Elettorale: un mulino sempre in funzione ad ogni tornata elettorale

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Ogni qual volta si avvicina una tornata elettorale, i politici, cercano nuove strategie, idee, spunti, per portare quanta piu’ acqua possibile al proprio mulino elettorale.

Di carne al fuoco ne mettono tanta, sono capaci di friggere pure l’aria che si respira, promettono mari, monti, e praterie, si convincono di essere in grado di mantenere nella fase successiva al voto le promesse fatte.

Stornellate Politiche :

Dureranno ininterrottamente giorno e notte fino al mese di Novembre, mese in cui i Cittadini Italiani potranno esprimere il loro voto sulla modifica della Costituzione, dopo che la Cassazione ha dato placet al consulto elettorale.

Speriamo che la percentuale dei votanti superi almeno il 50%, visto che milioni sono gli Italiani piu'”schifati” che stanchi, da una Politica sempre piu’ mangereccia. Tanti politici faccendieri, impiegati corrotti, hanno rubato, razziato, depredato immense ricchezze che appartenevano alla Comunita. La Magistratura  ha portato alla luce solo una punta dell’immenso iceberg dellla corruzione esistente in Italia.

Questa volta, e’ in gioco il futuro della nostra Costituzione, non si puo’, e non si deve dare la possibilita’ ad un solo uomo , venuto dal nulla, non eletto per volonta’ popolare, di modificarla per mere esigenze personali o partitiche, di buoni samaritani son piene le fosse.

Il Primo Ministro Renzi, ha invitato gli Italiani a votare per il Si, ne ha fatta una questione del tutto personale, coinvolgendo in questa scelta “autoritaria” tutto il Governo che lo sostiene.

Renzi ha asserito che , se dovessero vincere i No, “sarebbe” pronto a lasciare la politica, il condizionale e’ dobbligo, visto che si puo’ avere sempre un ripensamento, quando si tratta di abbandonare una poltrona di 1 piano nella politica nazionale.

Propaganda Elettorale :

Renzi e’ stato esplicito, nelle sue omelie pre elettorali, ha “invitato” i milioni di pensionati al minimo, di votare Si, con la “promessa” che solo in caso di vittoria, sarebbero state aumentate le loro pensioni, sembra piu’ un ricatto che una promessa.

Potrebbe trattarsi di un BPT “Bonus Pensionistico Temporaneo” di poverta’, simile a quello dato al ceto medio italiano, prima concesso, poi ritirato nel giro di poco piu’ di un’anno.

Riforma del Senato :

Riducendo costi, numero dei Senatori, a detta di Renzi, si potrebbe mettere alla luce il tesoretto da destinare ai poveri, 500 milioni di euro. Se questo risparmio fosse reale, starebbe ad indicare che :

Un’infinita’ di vampiri politici, hanno, e continuano a succhiare il sangue degli Italiani, quanto ci costa mandare in Camera e Senato centinaia di fannulloni politici?

Il Parlamento che riunisce Camera e Senato, e’ come un’albero, andrebbe potato tutti gli anni, i rami secchi bruciati, ma i giardinieri costano, non ci si puo’ permettere un simile lusso.

vivicentro.it/blogger/lopiano-saintred – Mulino Elettorale (Lo Piano-SaintRed)

L’entourage di Insigne riprende i contatti con De Laurentiis

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive sul caso Icardi ma soprattutto sulla situazione contrattuale di Lorenzo Insigne: “Prendere il centravanti dell’Inter è diventato davvero difficile. Il club nerazzurro ne ha confermato l’incedibilità ribadendo che il rinnovo verrà fatto dopo il mercato. Sarà una trattativa comunque complessa perché l’entourage di Maurito potrebbe chiedere anche l’inserimento della clausola rescissoria oltre a un aumento dell’ingaggio (4milioni all’anno, tra stipendio e diritti di immagine, fino al 2019). Se il Napoli dovrà rinunciare a Icardi, l’Inter dovrà far lo stesso con Insigne perché, nelle ultime ore sono ripresi i contatti tra De Laurentiis e l’entourage del calciatore, dal quale tra l’altro filtra irritazione per un paragone con Higuain mai proposto sia in sede di contrattazione che a mezzo stampa”.

Gazzetta annuncia: “Koulibaly resta a Napoli per quest’anno”

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive su Koulibaly e Maksimovic: “Si cerca un punto di incontro con Koulibaly che però di certo da Napoli non si muoverà, almeno non quest’anno. La sua conferma prescinde dalla volontà di prendere Maksimovic dal Torino. Dopo i primi abboccamenti non andati a buon fine, i granata hanno alzato un muro. Per abbatterlo servono 25 milioni e la volontà del calciatore di cambiare aria, che però pare non mancare visto che venerdì non si è presentato per l’allenamento della vigilia di Toro-Pro Vercelli e non è stato convocato”.

Callejon snobba Higuain: “Fa parte del passato!”

Le sue parole

La Gazzetta dello Sport riporta alcune dichiarazioni rilasciate da Josè Callejon al termine della vittoria del Napoli contro l’Hertha Berlino: “Ormai, il Pipita fa parte del passato, ha fatto la sua scelta e va rispettata. Il nostro umore è alto lo stesso e vogliamo iniziare il campionato senza brutte sorprese. La squadra è pronta per la trasferta di Pescara ed è convinta di poter ripetere una stagione esaltante come quella passata, conclusa con la qualificazione in Champions League. Il mercato? Non spetta a me parlare di quest’argomento. Io devo pensare soltanto a giocare”.

Maksimovic, Sarri alla fine avrà il suo colosso in difesa

I dettagli

Sarri avrà il suo colosso di 193 cm a svettare in difesa. Secondo il Corriere dello Sport, l’affare Maksimovic-Napoli viaggia spedito e può essere imminente la chiusura. Nonostante il muro di Cairo, l’offerta di 25 milioni del Napoli potrebbe sgretolare le resistenze granate e mettere in dirittura d’arrivo verso Castel Volturno il forte centrale serbo.

SSC Napoli: “Napoli-Milan, biglietto omaggio per coloro che hanno acquistato tagliandi con Nizza, Monaco”

I dettagli riferiti dal sito ufficiale del club

A tutti coloro che hanno acquistato un biglietto per la gara SSC Napoli vs OGC Nizza del 1 agosto, un biglietto per la gara SSC Napoli vs AS Monaco del 7 agosto, oppure un mini abbonamento per entrambe le gare: la SSC Napoli è lieta di annunciare che sarà loro riservato un biglietto omaggio per la gara SSC Napoli vs AC Milan del 27.08.2016 ore 20.45 I possessori di abbonamento per la stagione 2016_17, potranno indicare un beneficiario diverso per il tagliando omaggio. La SSC Napoli fa seguito a quanto comunicato lunedi 1 e lunedì 8 agosto quando informava tutti coloro che hanno acquistato un biglietto per la gara SSC Napoli vs OGC Nizza, oppure un biglietto per la gara SSC Napoli vs AS Monaco, oppure un mini abbonamento per entrambe le gare, di trattenere il tagliando, anche dopo la gara, per annunciare che per tutti loro, sarà possibile usufruire di un biglietto omaggio in occasione della prima gara di campionato SSC Napoli vs AC Milan, prevista per sabato 27 agosto ore 20.45, nel medesimo settore acquistato per la gara del 1 agosto, del 7 agosto oppure del mini abbonamento. La procedura per usufruire di questa opportunità è la seguente: recarsi, a partire da lunedi 22 agosto, presso i sotto riportati punti vendita e consegnare il tagliando, esibendo anche il documento d’identità corrispondente ai dati riportati sul biglietto. I punti vendita, dopo una verifica sul report dei tagliandi emessi potranno emettere un tagliando omaggio per la gara di campionato SSC Napoli vs AC Milan, prevista per sabato 27 agosto ore 20.45, nello stesso settore acquistato per la gara del 1 agosto.

Punti vendita abilitati: Via Massimo Stanzione 49 80129 Napoli, Galleria Umberto I 17 80132 Napoli,  Via Vincenzo Gemito 81 81100 Caserta CE, Centro Direzionale isola 80143 Napoli, Piazza Vittorio Emanuele 80046 San Giorgio a Cremano NA,  Via Giambattista Marino 1 80125 Napoli NA