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Olimpiadi Rio 2016, Pallanuoto – SETTEROSA : Argento stupendo, GRAZIE ragazze!

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DI MARIO Tania ITA, PEDROSA Camila BRA Rio de Janeiro 09-08-2016 Maria Lenka Aquatics Center Waterpolo Italy Brazil Women ITA – BRA Foto Andrea Staccioli/Deepbluemedia/Insidefoto

Era difficile, se non impossibile, ma la nazionale italiana di pallanuoto femminile ha provato, ugualmente, a reggere l’onda d’urto degli Stati Uniti nella finale per l’oro alle Olimpiadi di Rio 2016 ma la squadra americana si è dimostrata troppo forte. Per l’Italia una medaglia d’argento storica, con il Setterosa nuovamente sul podio a Cinque Cerchi 12 anni dopo l’oro di Atene 2004. 

L’inizio è un vero e proprio manifesta della forza statunitense: parziale di 4-1 nel primo quarto e approccio straordinario anche in difesa. Le azzurre hanno faticato, per tutta la partita, ad avvicinarsi all’area avversaria, venendo limitate per tanti possessi alla circolazione passiva e arretrante a metà vasca. Il Setterosa ha provato a reagire nel secondo parziale, limitando le avversarie in attacco e arrivando a tirare per il 5-3 di metà partita grazie alle reti di Federica Raricchi (due volte) e Roberta Bianconi.

Dopo l’intervallo lungo, le statunitensi sono tornate in vasca se possibile ancora più determinate per scavare il parziale decisivo per abbattere le speranze italiane di medaglie. Miglior marcatrice del match Kiley Neushul, con tre reti: l’Italia nel secondo tempo non è più riuscita a reagire e forse anche a causa di un rigore sbagliato ha perso il mordente necessario per sognare l’impresa. Il punteggio finale, di 12-5 è la dimostrazione di come gli Stati Uniti siano stati in grado di costruire una formazione praticamente imbattibile, al secondo oro consecutivo alle Olimpiadi dopo Londra 2012. 

Impossibile rimproverare qualcosa al Ct Fabio Conti e alle sue ragazze che hanno fatto tutto quanto in loro potere per conquistare la medaglia, sin dalla fase a gironi chiusa al primo posto proprio per evitare lo scontro con gli Stati Uniti fino alla finale per aumentare le proprie possibilità di medaglia.L’argento, che già alla vigilia sembrava essere l’obiettivo massimo, è un risultato importantissimo che assieme al bronzo al Mondiale di Kazan e il bronzo agli Europei di Budapest corona un’annata straordinaria, a sua volta arrivata a mettere il punto esclamativo ad un ciclo che ha visto la squadra e le atlete crescere sia dal punto di vista individuale che di squadra.

L’Italia, come già detto, è tornata sul podio 12 anni dopo Atene 2004: l’unica reduce di quel mitico Setterosa è il capitano Tania Di Mario, che a 37 anni ha condotto le più giovani compagne in questo cammino, prendendosi le proprie responsabilità anche in quella che dovrebbe l’ultima partita di una carriera straordinaria e chiusa con un tiro perfetto all’incrocio a fine partita.

Noi, al termine di questa cavalcata, ci sentiamo di ringraziare una squadra umile e capace di superare i propri limiti con la forza del collettivo in attacco e in difesa. Grazie Setterosa, grazie ragazze.


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – gianluca.santo@oasport.it

Twitter: @Santo_Gianluca

 

Prima giornata Serie A 2016-17: orari e dove vederle

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Calcio: prima giornata della Serie A: dove vedere le partite

Si riparte! Domani, nel weekend, la prima giornata della Serie A di calcio 2016-2017

Il programma completo delle partite:

Sabato 20 agosto
18 Roma-Udinese Sky, Mediaset Premium, Serie A Tim Tv.  Cronaca e Highlights, Risultato : 4-0
20.45 Juventus-Fiorentina Sky, Mediaset Premium.   Cronaca e Highlights, Risultato: 2-1

Domenica 21 agosto
18 Milan-Torino Sky, Mediaset Premium
20.45 Atalanta-Lazio Sky, Mediaset Premium
20.45 Bologna-Crotone Sky
20.45 Chievo Verona-Inter Sky, Mediaset Premium
20.45 Empoli-Sampdoria Sky
20.45 Genoa-Cagliari Sky, Mediaset Premium
20.45 Palermo-Sassuolo Sky, Serie A Tim Tv
20.45 Pescara-Napoli Sky, Mediaset Premium, Serie A Tim Tv

vivicentro.it/sport/serie-A

francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Olimpiadi Rio 2016, Volley : partita da cardiopalma! Si vola in FINALE!

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Se ci state leggendo significa che siete sopravvissuti alla partita più epocale che l’Italia di volley abbia mai giocato. Quantomeno nell’ultimo decennio. In un incontro ai limiti del leggendario, la nostra Nazionale maschile sconfigge gli USA per 3-2 (30-28; 26-28; 9-25; 25-22; 15-9) al termine di un match già consegnato alla leggenda della nostra pallavolo e si qualifica alla Finale per l’oro delle Olimpiadi di Rio 2016.

Per la terza volta nella storia, gli azzurri accedono all’atto conclusivo che consegna il metallo più pregiato a cinque cerchi: dopo il maledetto tie-break perso dalla Generazione dei Fenomeni ad Atlanta 1996 contro l’Olanda, dopo la resa incondizionata al Brasile ad Atene 2004, questa volta gli uomini di Blengini proveranno a sfatare il tabù d’oro. Il nostro avversario per l’ultima scalata all’Olimpico lo conosceremo stanotte quando i padroni di casa del Brasile e la Russia Campionessa Olimpica in carica si affronteranno nell’altra semifinale di questi pazzi Giochi Olimpici.

Di certo porteremo a casa la sesta medaglia olimpica della nostra storia nelle ultime otto edizioni delle Olimpiadi (2 argenti, 3 bronzi in passato) ma ora non ci accontentiamo: voglio il bersaglio grosso

C’è voluto un cuore gigante per uscire vittoriosi da un match che sembrava ormai scivolato via dalle nostre mani. Ormai non ci credeva più nessuno se non un uomo che anche oggi ha sputato l’anima per la causa comune. Si chiama Ivan Zaytsev. Lo Zar sale al servizio quando l’Italia è sotto 20-22 nel quarto set, dopo che gli USA ci avevano letteralmente asfaltato nel terzo parziale (25-9). Il nostro opposto firmerà tre aces consecutivi che dal 22-22 ci spediranno al tie-break.

Nel set che decide tra Paradiso e finalina per il bronzo, l’Italia ha una marcia in più, gli USA sono attoniti, durano fino al cambio campo prima di sprofondare sotto i colpi del nostro attacco micidiale e letale. Questa rimonta epocale ha ulteriormente dimostrato il carattere di un gruppo che non ha mai mollato, nemmeno dopo lo schiaffone subito nel finale di secondo set: dopo aver vinto la prima frazione ai vantaggi (annullando cinque set point non consecutivi e rimontando addirittura sei punti), gli azzurri si erano trovati avanti 21-18 prima di subire i muri di Max Holt.

È stato proprio il centrale che giocherà a Modena nella prossima stagione a crearci i maggiori problemi, sfruttando dei primi tempi micidiali. Alluna lunga però abbiamo trovato i rimedi giusto per bloccare l’avanzata stelle e strisce in un match in cui entrambe le formazioni hanno sbagliato molto al servizio.

Gli USA ci hanno schiacciato a muro (16 stampatone contro 7), l’Italia ha brillato maggiormente al servizio (10 aces contro 5) ma alla lunga è saltata fuori la fame di successo della nostra squadra.

Top scorer Ivan Zaytsev (21 punti, 5 aces), eccezionale Osmany Juantorena che ci ha permesso di vincere il primo set e ha contribuito nel quarto set (14 punti), bravo Filippo Lanza in ricezione e propositivo in attacco soprattutto nei primi due parziali (16), al centro ha faticato Simone Buti ma è stato suo il muro che ci ha fatto volare in Finale, accanto a lui un memorabile capitan Emanuele Birarelli, Massimo Colaci eccellente in difesa e ha addirittura fatto un punto ricevendo il servizio di Holt (il 14-9 del tie-break), regia da applausi del solito Simone Giannelli.

LA DIRETTA TESTUALE

20.28 Che Italia, quante emozioni, che rimonta bruciante, quando tutto sembrava finito. Grazie per averci seguito. A breve cronaca e pagelle.

20.28 L’Italia ha battuto gli USA per 3-2 e vola in Finale alle Olimpiadi 2016! Dodici anni dopo torniamo a lottare per l’oro. Terza Finale della nostra storia: perse quelle del 1996 e 2004, contro Olanda e Brasile.

20.28 FINALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

20.28 Muroneeeeeeeee! Butiiiiiiii ci porta in Finaleeeeeeee 15-9.

20.26 Attacca out Russell! 14-9, abbiamo cinque match-point.

20.26 Colaciiiiiii! Ha fatto punto il liberoooo. Conte Maxxx! Riceve il servizio di Holt, il pallone va di là e cade. 13-9.

20.25 Anderson sulle mani del nostro muro: 12-9.

20.25 Juantorenaaaaaaaaaaaaa! Ace Panteroneeeeeee mio! Giù all’incrocio delle righeeeeeeeee. 12-8, è un volooooo

20.24 Sander lungoooooooooooo! 11-8

20.24 Steccata di Giannelli al servizio: 10-8.

20.23 Birarelliiiiiiiiiiii! Muroneeeeeeeeeeeeee con Giannelli! Abbiamo recuperato un attacco folle loro, difesa da urlo per entrambi. Italia sul 10-7 e cerca di volare verso la Finaleeeeeee.

20.23 Questa volta Buti serve lungo: 9-7.

20.22 Speraw chiama time-out. Gli USA non ci stanno capendo più nulla. Continuiamo a spingere…

20.21 Aceeeeeeeeeeeee Butiiiiiiiiiiii! Flottante imprendibile. Li ha beffati tuttiiiiiiii! States in ginocchio: 9-6.

20.20 Breaaaaaaaaaaaaak Italia! Zaytev su invito da urlo di Giannelli, mezzo punto per il servizio insidioso di Buti: 8-6. Cambio campo.

20.19 Bomba di Juantorena sulle mani di Christenson, non ce n’è per nessuno: 7-6.

20.19 Lanza serve sul nastro: 6-6.

20.19 Sander attacca out. Primo vantaggio dell’Italia nel tie-break: 6-5.

20.18 Lanza attacca un lungolinea letale. Gli USA avevano difeso una bomba di Juantorena impossibile ma Pippo li beffa: 5-5.

20.18 Questa volta Zaytsev serve in rete: 4-5.

20.17 Anderson sbaglia il servizio: 4-4. Lotta punto a punto, non molla nessuno… Torna Zaytsev dai nove metri.

20.17 Morbida battuta di Birarelli, facile primo tempo di Lee: 3-4.

20.16 Holt forza il servizio e va lungo: 3-3. Che tensione…

20.16 Anderson spizzica le mani alte del nostro muro: 2-3.

20.15 Zaytsev attacca senza muro, smarcato meravigliosamente da Giannelli: 2-2. Due punti dello Zar in questo tie-break.

20.15 Giannelli serve in rete: 1-2.

20.14 Ancora Zaytsev, questa volta sfonda le mani del muro: 1-1.

20.14 Zaytsev sbaglia la parallela in avvio di tie-break: 0-1.

20.12 Il Maracanazinho è tutto per noi. Sfruttiamo il pubblico, l’inerzia è tutta dalla nostra parte dopo un quarto set vinto in quel modo.

20.11 Eravamo sotto 18-21, non ci credevamo più ma uno Zar da antologia è salito in cattedra, ha piazzato tre aces da cardiopalma e ci ha regalato il tie-break. Siamo più vivi che mai, USA frastornati, avevano la partita in mano.

20.10 Ancoraaaaaaaaaaaaaaaaaa! Aceeeeeeeeeeeeeeee! Un altroooooooo! L’ha vinto da soloooooooo! Tre ace di Zaytsev! L’Italia ha vinto il quarto set 25-22.

20.09 Dentroooooooooooo di un millimetrooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo! Aceeeeeeeeeeeeeee! Il secondo dello Zar: 24-22. Abbiamo due set-point sempre sul suo servizio.

20.08 Serve vicinissimo alla riga, sembra fuori ma chiediamo un challenge.

20.07 Aceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee! Zaytseeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeev! Una bordata delle sueeeeeeeeeeee! Dentroooooooooo, a terra, violentissimo! L’Italia torna avanti 23-22, USA al time-out.

20.06 Sìììììììììììììì! Anderson attacca out! L’Italia pareggia a quota 22! L’abbiamo ripresa. Ora non ributtiamola via.

20.05 Speraw chiama time-out. L’Italia ci vuole credere ancora ma deve recuperare un altro break…

20.05 Muroneeeeeeeee di Lanzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Anderson uccellato, grande servizio di Zaytsev: 21-22.

20.04 Primo tempo di Buti: 20-22.

20.04 Russell sulle mani del nostro muro: 19-22. USA in volo.

20.03 Primo tempo di Birarelli che prova a crederci ancora: 19-21

20.02 Holt tira una bomba al servizio, Lanza non la tiene, Russell schiaccia: 18-21. E’ durissima.

20.01 Lanza out dopo delle difese allucinanti sottorete, scambio durissimo ma lo vincono ancora gli USA che trovano un break probabilmente decisivo: 20-18. Blengini chiama time-out, ora serve davvero un miracolo.

20.00 Anderson letale in parallela: 19-18 per gli USA allo scoccare delle due ore di gioco.

20.00 Primo tempo di Birarelli: 18-18.

20.00 Lungo il servizio di Giannelli: 17-18.

19.59 Lanza alza per Zaytsev, ma Giannelli si mette in mezzo e attacca luiiiiiiiiii! Puntooooooo 17-17. Crediamoci ancora.

19.58 Abbiamo difeso un pallone assurdo, attacco nella mani di Juantorena che però spinge sul muro. Pallone giù nella nostra metà campo: 16-17.

19.57 Giannelli si fiondaaaaaa e la mette giù! Il muro aveva tenuto l’attacco di Juantorena, il pallone vola nella sua zona e schiaccia: 16-16.

19.57 Lanza serve in rete: 15-16.

19.56 Zaytsev viene murato da Sander che ha però commesso invasione! 15-15. Ci è andata di lusso…

19.56 Anderson attacca sul nostro muro, purtroppo è out: 14-15.

19.55 Anderson serve a metà rete: 14-14.

19.55 Purtroppo c’è tocco. Punto ribaltato e ora sono gli USA avanti 14-13.

19.55 Erroraccio di Anderson, attacco lunghissimo e l’Italia passa finalmente avanti 14-13 ma Speraw chiede challenge.

19.54 Zaytseeeeeeev! Asfalta il muro di Lee e la mette giù dopo tre attacchi! L’Italia pareggia a quota 13. Lo Zar si gasa da solooo e si incita. Gli azzurri vogliono il tie-break.

19.54 Che bravo Lanza in diagonale. Annullato subito il servizio di Holt: 12-13.

19.53 NOOOOOOOOOOOO! L’Italia difende l’impossibile, scambio infinito, palla a Juantorena che attacca out. Nel momento critico salta anche la Pantera: 11-13.

19.52 Il tocco del muro c’è! Ottime notizie per l’Italia: 11-12. Ci riportiamo sotto.

19.51 Teniamo il primo tempo di Holt, Zaytsev attacca out ma chiede un tocco… Blengini chiama challenge.

19.51 Birarelli mette giù il primo tempo: 10-12.

19.50 Zaytsev però sbaglia l’attacco…. 9-12. Ora è sofferenza, appesi a un filo

19.50 Le urla dei ragazzi! “Siamo più forti noi, crediamoci”. L’atteggiamento c’è, ora bisogna giocare!

19.49 Speraw ha però chiamato un challenge che ravvisa il tocco a rete di Juantorena. USA avanti 11-9, Blengini chiama time-out.

19.48 Juantorenaaaaaaaaaaa! Pallone impossibile. Zaytsev ha alzato in bagher rovesciato direttamente dai tabelloni “pubblicitari”: 10-10.

19.48 Sander attacca ancora sfruttando il mani fuori: 9-10.

19.48 Christenson sbaglia il servizio: 9-9.

19.47 Anderson passa facilmente contro il muro di Juantorena: 8-9.

19.47 Zaytseeeeeeeev! Attacca senza muro: 8-8. L’Italia è tornata in partita dopo lo shock del terzo set.

19.46 Lanzaaaaaaaaaaa! Sul murooo a tre! Azione complicata, giocata male ma la portiamo a casa: 7-7.

19.45 Buti si fa mettere le mani in faccia da Christenson, il pallone cade: 6-7. Dopo un bel frangente positivo l’Italia scivola di nuovo…

19.45 Anderson questa volta non perdona dalla seconda linea, ventesimo punto personale: 6-6.

19.44 Anderson attacca out da posto 5. Crediamociiiiii! L’Italia torna avanti 6-5. Reagiamo così.

19.43 Butiiiiiiiiii! Muroneeeeeeeeee! Finalmenteeeeeeee! 5-5.

19.43 Ace di Anderson ma Zaytsev risponde giocando sul muro: 4-5.

19.42 Anderson attacca sulle mani alte del muro, purtroppo non riusciamo a difendere in copertura: 3-4.

19.41 Holt però tira lungo il servizio: 3-3.

19.41 Sempre e solo Holt. Sta giocando davvero da solo, la partita della vita. Primo tempo spaziale: 2-3.

19.41 Sander sbaglia dai nove metri: 2-2. Dobbiamo crederci, è l’unico modo. Non possiamo sciupare un’occasione del genere!

19.40 Palla a filo dopo ricezione di Lanza e Russell ci punisce: 1-2.

19.40 Giannelli serve in rete: 1-1.

19.39 Rieccoci! Palla dietro per Zaytsev e schiacciata che piega il muro avversario: 1-0.

19.37 L’Italia non ha giocato il terzo set. Gli azzurri hanno subito il contraccolpo psicologico per la sconfitta nel secondo set quando si era trovata avanti 21-18. Sotto gli 5 punti non ha più semplicemente provato a ricucire il gap. Blengini alla lunga ha tolto Zaytsev, Juantorena, Lanza, Giannelli per farli riposare e ordinare le idee in vista del quarto set. Facce sconsolate.

19.36 USA vs Italia 2-1.

19.36 Contrattacco di Christenson, gli USA vincono il terzo set per 25-9. Un parziale indegno per una semifinale olimpica.

19.35 Gli USA hanno 15 set-point….

19.35 Buti mette già un primo tempo: 9-23. Almeno la doppia cifra per evitare una figuraccia.

19.34 Lanza gioca un buon mani fuori: 8-22.

19.34 Stiamo soltanto preparando il quarto set. Però anche Birarelli sbaglia al servizio. Crisi totale: 7-22. Un’agonia.

19.32 Diventerà il set con il maggior divario alle Olimpiadi? Assolo degli USA: 20-6.

19.31 In panchina Juantorena prova a incoraggiare Zaytsev in vista del quarto set, quello decisivo per portare la sfida al tie-break. L’Italia era avanti 1-0 e 21-18, ormai aveva il secondo set in mano e invece si è totalmente spento.

19.30 Esce anche Lanza, entra Rossini. Blengini ha tolto tutta la squadra titolare. Deve fare rifiatare il sestetto titolare. USA avanti 18-4, pazzesco per una semifinale olimpica.

19.29 Il contrattacco di Anderson è dentro. E’ un massacro: 16-4. Esce anche Juantorena, entra Antonov. Stiamo facendo rifiatare i nostri uomini in vista del quarto set.

19.29 Birarelli stampato da Holt. Set a senso unico, USA sulle stelle, Italia inesistente e mentalmente assente.

19.28 Sbaglia anche Juantorena in attacco. Sotto 4-14, Blengini si gioca il doppio cambio: dentro Vettori e Sottile, fuori Giannelli e Zaytsev.

19.28 Pallonetto di Anderson, gli azzurri si guardano tra loro e la palla cade. L’Italia ha staccato la spina, per la prima volta in queste Olimpiadi: 4-13.

19.27 Il challenge conferma l’errore dello Zar, la pausa però potrebbe aver aiutato i ragazzi. Sotto 12-4 nel terzo set serve una rimonta esagerata.

19.27 Sbaglia ancora Zaytsev, il pallone era troppo basso. 4-12, stiamo sprofondando. Blengini chiama il challenge per calmare i ragazzi.

19.26 Zaytsev attacca lungo dalla seconda linea e consegna un esagerato 11-4 per i nostri avversari: siamo spalle al muro.

19.24 Viene murato da Juantorena che ha attaccato da fermo, errore di Giannelli in palleggio che punta sull’accelerazione: 4-10. Blengini chiama il secondo e ultimo discrezionale a disposizione e siamo solo a metà set. Siamo nella stessa situazione del primo set, stesso svantaggio e stessi volti sconfortati.

19.24 Christenson di seconda, grande risposta a Giannelli: 4-9.

19.24 Anderson attacca out praticamente da fermo. Il Maracanazinho sostiene l’Italia e prova a incitarla: 4-8.

19.23 Russell attacca una palla altissima da posto 4, gli lasciamo un’ampia parallela e ci punisce: 3-8.

19.22 Zaytsev attacca un pallone impossibile dalla seconda linea, supera il muro a tre e riesce a metterla giù: 3-7.

19.22 Colaci prova a difendere la pipe di Sander ma il pallone è troppo violento. Ora anche quest’arma ci sta mettendo in crisi oltre al solito primo tempo: 2-7.

19.21 Russell attacca sulle mani alte del muro. Facciamo fatica con i centrali, sembra di ripercorrere l’avvio del primo set. USA avanti 6-1, momento critico ma Holt sbaglia il servizio e ci dà una mano: 2-6.

19.20 Zaytsev si prende un giallo per proteste…

19.19 Invasione aerea di Zaytsev. Blengini chiama time-out per provare a dare una scossa ai suoi ragazzi. L’Italia sembra sfilacciata e sta subendo l’avversario: 1-5.

19.18 Non c’è fallo, anche se la rete si muove. USA subito in allungo: 4-1 e Italia in difficoltà.

19.18 Lanza ha attaccato out ma Blengini chiede challenge per un’invasione.

19.17 Russell passa bene in diagonale contro il muro a uno, 3-1 per gli USA.

19.17 Lanza si riscatta subito, mani fuori e 1-2.

19.16 Anderson mura Lanza. Abbiamo sofferto il contraccolpo del secondo set… 0-2.

19.15 Attacca Anderson, il nostro muro risponde out: 0-1 in avvio di terzo set.

19.13 L’Italia conduceva il secondo set per 21-18 ma in quel momento si è inceppata. Uno stratosferico Holt ha piazzato giù due muroni consecutivi che hanno riportato sotto gli USA. Nel rush finale gli americani hanno avuto la meglio nonostante un super Juantorena che attaccava da ogni zona del campo. Potevamo mettere un’ipoteca sull’incontro e invece si riparte da 0, proprio come nel match del girone eliminatorio.

19.12 Italia vs USA 1-1.

19.12 Ace di Anderson. Gli USA vincono il secondo set 28-26.

19.11 Sbaglia però anche Birarelli, fuori la sua flottante: 26-27. Terzo set point americano.

19.11 Holt pesta la linea dei nove metri: 26-26.

19.10 Lee mura la pipe di Juantorena. Gli USA hanno il secondo set-point. 25-26.

19.09 Anderson attacco incrociato e annulla: 25-25.

19.08 Lanzaaaaaaaa! Un pallone impossibile a filo rete, toccatooooooo e 25-24 per l’Italia che ha il set ball.

19.08 Juantorenaaaaaaa! Ancoraaaaa luiiiiii! Annulla il set-point: 24-24 e va al servizio.

19.08 Pallonetto di Sander. Gli USA hanno un set-point: 24-23.

19.07 Juantorenaaaaaaaaaaaa! Azione infinita, gli USA difendono tutto il difendibile, poi dopo 30 secondi di apnea palla alla Pantera che attacca sulle mani alte del muro e affonda: 23-23. Italia corale!

19.07 Giannelli prova a passare di seconda, Holt salta altissimo e lo stampa. Gli USA ci sorpassano 23-22. Momento critico per gli azzurri, proprio sul più bello.

19.06 Ancora Holt, questo primo tempo proprio non lo digeriamo: 22-22.

19.06 Entra Antonov per il turno a servizio…

19.05 Invasione degli USA a rete. Italia nuovamente avanti: 22-21.

19.04 Terzo muro consecutivo. Holt letale, ci lascia le penne anche Juantorena. Gli USA impattano a quota 21, Blengini chiama time-out.

19.04 Holt mura Zaytsev e questo è un contraccolpo inatteso nel momento cruciale del secondo set: 21-20.

19.03 Confermato il punto per gli USA. Italia avanti 21-19.

19.02 Bravo Christenson a muro su attacco di Juantorena, è arrivata una stampata e nulla ha potuto Lanza in copertura. Blengini chiama però il challenge.

19.02 Russell ci restituisce il favore! Servizio in rete! 21-18.

19.02 Zaytsev forza al servizio ma purtroppo è lunga: 20-18.

19.01 Anderson attacca out. Gli statunitensi stanno sbagliando molto in fase offensiva, l’Italia schizza sul 20-17 e inizia a vedere il traguardo…

19.01 Lanza ha toccato. Gli USA recuperano un punto ma è sempre l’Italia a condurre per 19-17.

19.00 Attacca ancora fuori Russell! Ci sta regalando tanto, ma Speraw chiama challenge per presunto tocco a muro.

18.59 Russell ouuuuuuuut! Nuovo break dell’Italia! 19-16. Andiamooooooooooo

18.58 Pipeeeee di Juantorenaaaaaa! Nel deserto la mette giù. Giannelli ha mandato in confusione gli americani: 18-16.

18.56 Invasione di Zaytsev su attacco di Anderson, chiama il challenge ma siamo fuori dai sette secondi. Blengini però chiama il discrezionale: 17-16.

18.56 Ancora primo tempo di Holt: 17-15.

18.56 Zaytsev è grandissimo! Lavora di fino a rete giocando sulle mani di muro ma mezzo punto arriva dalla difesa a terra di Juantorena: 17-14. Che coppiaaaaaa! Proviamo ad allungare.

18.55 Semi ace di Giannelli, ma Christenson alza per Sander che gioca sul nostro muro. Punto vertiginoso degli USA: 16-14.

18.54 Cartellino giallo per la panchina americana.

18.54 Ancoraaaa lui! Giannelli di seconda! Un regista da urlo, decisivo con due punti consecutivi: 16-13. Ma Speraw chiama il challenge.

18.53 Buti sbaglia dopo il time-out. In rete: 15-13.

18.52 Aceeeeeeee di Butiiiiiiiiiiiii! Simoncinooooooooooooooooooooooooooooo si fa vedere. Gli USA la valutano out e lui la metteeeeeeeeee: 15-12. Speraw costretto al time-out.

18.51 Giannelliiiiiiiii di secondaaaaaaaaaaaa! 14-12, teniamo sempre il break di vantaggio.

18.51 Anderson ritarda il suo attacco, il nostro muro scende e gli USA affondano: 13-12.

18.50 Lanza spinge su Christenson! Tre americani a terra non riescono a recuperarla! Super Pippo: 13-11.

18.49 Azione infinita con grandi difesa, palla troppo bassa per Zaytsev che viene murato: 12-11. Sciupata una grande occasione per allungare.

18.49 Secondo errore consecutivo degli USA al servizio: 12-10.

18.48 Difesa azzurra, palla a firo e Anderson si catapulta con una flash: 11-10.

18.48 Holt sbaglia il servizio: 11-9.

18.48 Holt sta giocando da solo. Una partita ai limiti dell’inverosimile. I suoi primi tempi tengono gli USA in gioco e noi non riusciamo a trovare un rimedio: 10-9.

18.47 Sììììì! Anderson viene murato out ma l’opposto la tocca in fase di discesa: 10-8.

18.47 Quanta potenza di Anderson! Parallela contro un muro a tre. La mette giù: 9-8.

18.46 Fallo in palleggio di Anderson! L’Italia ottiene il break del secondo set: 9-7. Andiamo avanti cosììììì!

18.46 Primo tempo di Birarelli. L’Italia tiene il pallino del gioco: 8-7.

18.45 Holt in contrattacco. Se non ci fosse lui gli USA sarebbero già allo sbaraglio: 7-7.

18.45 Zaytseeeev! Sulla testa di Lee! 7-6

18.44 Lanza però serve in rete… 6-6.

18.44 Muroneeeeeeeeee di Juantorenaaaaaaaaaa! Break Italia, avanti 6-5.

18.43 Russell trova il tocco di Giannelli, è lo stesso Simone che lo ammette: 4-5.

18.42 Primo tempo di Buti! Mettiamo in partita anche Simone: 4-4.

18.42 Il challenge invece ravvisa il pallone dentro. USA avanti 4-3.

18.41 Out il servizio di Anderson ma Speraw chiede il challenge.

18.40 Russell attacca, trova il muro di Zaytsev, ottima copertura ma dietro Juantorena non può arrivarci: 3-3.

18.39 Gli USA ci stanno facendo male con il primo tempo: Holt per il 2-2. Dobbiamo arginarli qui e la partita sarà nostra definitivamente.

18.39 Juantorenaaaa! Ancora lui su lui. Forma sbalorditiva per la Pantera, Giannelli gliela serve avanti e lui tira giù una parallela da capogiro: 2-1.

18.39 Primo tempo di Holt, nastro e mani di Birarelli: 1-1.

18.38 Giannelli-Juantorena, combinazione veloce e il secondo set inizia nel migliore dei modi: 1-0.

18.35 Cuore Italia incredibile! Sotto 14-8, abbiamo rimontato fino al 23-23, abbiamo annullato cinque set point (non consecutivi) e con due aces di capitan Birarelli abbiamo vinto un set da cardiopalma. Questa Italia è meravigliosa! Ci ha creduto fino in fondo, ha rimesso a posto il proprio gioco dopo una partenza ad handicap, Zaytsev è entrato in partita in corsa, Juantorena e Lanza ci hanno tenuto a galla nel momento più difficile e alla lunga abbiamo steso gli USA.

18.34 Italia vs USA 1-0.

18.33 Sììììììììììììììììììì! Aceeeeeeeeeeeeeeeee! Birareliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii: 30-28

18.33 L’arbitro chiama la moviola in campo come supporto! E il punto Italia. Ace del Biraaaaaaa: 29-28. Ora il set-point lo abbiamo noi.

18.33 Era ace! Birarelli con la flottante. Sander ha toccato. Non possiamo chiedere challenge. L’arbitro dà punto agli USA, tafferuglio sottorete.

18.32 Tocco leggero di Zaytsev, la appoggia sul muro e il pallone cade nel campo americano: 28-28. Annulliamo la quinta!

18.32 Attacca Sander, implacabile in mezzo al nostro muro. Gli USA hanno il quinto set-point. Che partita!

18.31 Ancora Juantorena! La annulla lui in diagonale. 27-27.

18.31 Ci stanno punendo con il primo tempo. USA ancora avanti 27-26.

18.30 Pallone altissimo per Juantorena, la fa impennare sul muro avversario e fa puntoooo: 26-26. Annullato il terzo set-point.

18.29 Primo tempo di Holt, toccato da Birarelli: 25-26. Terzo set-point per gli USA.

18.28 Che puntooooooooooooooooooooooo! Lanzaaaaaaa ti amiamo! Pippo ha buttato il pallone di là con il terzo tocco seduto a terra. Difendiamo sull’attacco USA, palla a Zaytsev che la sbatte a terra! 25-25.

18.28 Non c’è invasione. Gli USA hanno un nuovo set-point: 24-25. Rientra Lanza dopo il turno in battuta di Sottile che era stato molto velenoso.

18.28 Juantorena murato. Questa davvero non ce la aspettavamo. Ma Blengini chiama il challenge per un’invasione a rete.

18.27 Entra Sottile, esce Lanza. Cambio tattico

18.26 Un grande Zaytsev annulla il primo set point: 24-24.

18.26 Nooo. Murato Lanza. Zaytsev e Juantorena si immolano in difesa. Pippo ha dovuto attaccare da lontanissimo e viene murato: 23-24.

18.25 Recuperatiiiiiiiiiii! Missile di Zaytsev al servizio, difendiamo il primo tempo di Lee, palla a Lanza che pareggiaaaaaa: 23-23.

18.24 Aceeeeeeeeeeeeeeee! Zaytseeeeeeeeev! Nel momento di fare il forcing c’è luiiiiiiiiiii: 22-23. Ce la giochiamoooo!

18.23 Lanzaaaaaaaaa! Punto di squadra. Zaytsev si immola con un recupero difensivo a una mano, pallone alto di Colaci per Lanza che attacca sul muro. 21-23. L’Italia recupera un altro break e costringe Speraw a chiamare il discrezionale. Il Maracanazinho continua a inneggiare l’Italia!

18.23 Lungolinea di Zaytsev. Prova a entrare in partita dopo un primo set difficile: 20-23

18.22 Sander non ha pestato la linea dei tre metri. USA avanti 23-19.

18.22 Nooooo! Una difendibilissima pipe di Anderson buca clamorosamente le mani di Giannelli nel palleggio di ricezione. Blengini chiede però un challenge.

18.21 Lungo il servizio di Anderson: 19-22.

18.21 Primo tempo di Lee: 18-22. Bravissimo Christenson a beffare i nostri centrali.

18.20 Ancora Juantorena! Attacca sul muro out. Lui e Lanza ci tengono lì: 18-21.

18.20 La pipe di Sander però è letale: 17-21.

18.19 Panteroneeeeeee nostro! Diagonale strettissimo nei due metri! Juantorena la mette a terra: 17-20. Crediamoci!

18.18 Pallone nettamente toccato da Giannelli. Gli USA ora conducono 20-16.

18.18 Attacca out Sander! 17-19. Speraw chiama challenge per un tocco a muro.

18.17 Muroneeeeeeeeee! Giannelliiiiiiiii su Anderson! Determinante la bomba di Oleg dai nove metri. Recuperiamo un altro break, Speraw chiama time-out: 16-19.

18.16 Giannelli schiaccia direttamente dopo la ricezione! Il nostro regista si prende la responsabilità, attacca sul muro che va out: 15-19. Entra Antonov per il servizio.

18.16 Anderson dalla seconda linea, il missile del 14-19.

18.15 Implacabile diagonale di Lanza! Sander e Lee non si capiscono: 14-18.

18.15 Sbaglia però il secondo tentativo ma abbiamo recuperato un break: 13-18.

18.15 Eccoloooooooo! L’abbiamo chiamatoooooooooooo! Aceeeeeeee di Zaytsev: 13-17.

18.14 Lanza in parallela. Pippo ci sta tenendo a galla in attacco, c’è bisogno di Zaytsev….

18.14 Invenzione di Christenson di seconda, Juantorena non la intuisce e la palla cade: 11-17.

18.13 Juantorena tiene su una bomba di Anderson, Russell la mette giù: 10-16. Sander sbaglia il seguente servizio: 11-16.

18.13 Che regaloooooo! Russell sbaglia una facilissima parallela: 10-15. Sfruttiamo l’occasione!

18.12 Lanza mette giù la pipe: 9-15.

18.12 Che smanacciata di Zaytsev! Erroraccio in attacco, lontanissimo dalla mani del muro e dal campo. Stiamo sbagliando noi, gli USA non fanno nulla di trascendentale: 8-15.

18.10 Invasione di Zaytsev. Un vero peccato perché Juantorena aveva difeso meravigliosamente su attacco di Russell. Potevamo rigiocare e invece USA avanti 14-8. Abbiamo recuperato lo shock iniziale, Blengini chiama time-out per rimettere ordine. Possiamo giocarcela ma lo svantaggio è importante.

18.10 Il servizio però non vuole entrare…. Giannelli in rete: 8-13.

18.09 Eccolooooooooooooo! Zaytsev si iscrive a referto. Palla dietro di Giannelli, lo Zar viene su dalla seconda linea, asfalta Russell e fa muro. Il Maracanazinho tifa noi: 8-12.

18.09 Birarelliiiiiiiiiiiiii! Che cuoreeeeeeeeeeee! Rientra in campo, Giannelli gli serve subito il primo tempo e lo mette a terraaaaaaa: 7-12. Proviamo a rimanere lì.

18.08 Primo tempo di Holt. Di fronte a queste giocate c’è poco da fare: 6-12. Ci hanno doppiato.

18.08 Russell sparacchia fuori un comodo attacco: 6-11.

18.07 Bruttissimo errore di Lanza al servizio. Stiamo continuando a sbagliare il fondamentale, proprio come contro l’Iran nei quarti di finale. Solo che gli USA ne sanno approfittare: 5-11.

18.07 Bravo Lanza a giocare sul mani fuori del muro avversario: 5-10.

18.07 Invasione di Giannelli a rete. Azzurri alla deriva: 4-10. Questo è il momento di difficoltà, deve uscire fuori il carattere visto tutta la settimana.

18.06 Zaytsev cerca l’ace ma sbaglia di un soffio: 4-9. Lo Zar è entrato male in partita.

18.06 Giannelli forza il primo tempo con Buti: 4-8.

18.05 Birarelli si è preso una bella storta! Prova a recuperare rimanendo in panchina.

18.05 Zaytsev subisce un altro muro. L’Italia è in crisi, senza il capitano e nettamente sotto nel punteggio: 3-8. Blengini chiama time-out.

18.04 Letale primo tempo di Lee! Si è fatto male Birarelli! La solita caviglia! Si siede subito in panchina, grande smorfia di dolore.

18.04 La pipe di Juantorena mette una pezza: 3-6.

18.04 Ancora ace dell’opposto. Colaci riceve ma il pallone si impenna e va sul seggiolone: 2-6.

18.03 Ace di Anderson. Sfiorato il pollice di Colaci, l’arbitro lo ravvisa e concede il punto agli USA: 2-5.

18.02 La Pantera sbaglia però il servizio, secondo errore dai nove metri: 2-4.

18.02 Juantorenaaaaaaaa! Da posto 4 la fucilata è lui. Pallone caldissimo per non fare scappare subito gli USA: 2-3.

18.02 Murato Zaytsev. Ricezione spettacolare di Colaci sul servizio di Holt, palla allo Zar che viene stampato sulla riga.

18.01 Primo tempo di Holt, grande difesa di Colaci, poi palla a Russell che gioca sul mani fuori: 1-2.

18.01 Sander sbaglia il servizio, subito parità: 1-1.

18.00 Subito una bordata di Russell dalla seconda linea: 1-0.

17.59 L’Italia si presenta dopo aver battuto l’Iran ai quarti di finale e aver vinto la Pool A sconfiggendo Francia, Brasile, USA e Messico. Gli USA, invece, hanno eliminato la Polonia Campione del Mondo ai quarti di finale oltre a Francia e Brasile nel girone eliminatorio quando era spalle al muro dopo le sconfitte maturate contro Canada e Italia.

17.58 Le due squadre si sono affrontate nel girone eliminatorio il 9 agosto e un mese fa durante la Final Six della World League: ha sempre vinto l’Italia per 3-1. A giugno, invece, gli USA espugnarono Roma per 3-0 durante la fase eliminatoria della World League.

17.58 Coach Speraw risponde con la formazione tipo degli USA: Micah Christenson-Matt Anderson, David Lee-Max Holt, Aaron Russell-Taylor Sander, Erik Shoji.

17.56 Questo il sestetto scelto da Chicco Blengini: Simone Giannelli in cabina di regia, Ivan Zaytsev opposto, Simone Buti ed Emanuele Birarelli al centro, Osmany Juantorena e Filippo Lanza di banda, Massimo Colaci il libero.

17.50 Buongiorno amici del volley. Alle 18.00 inizierà la semifinale Italia vs USA valida per le Olimpiadi di Rio 2016.


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – stefano.villa@oasport

Sky – Non solo Diawara, il Napoli continua a monitorare Toljan

A poche ore dall’ inizio della nuova stagione di Serie A il calciomercato continua a far da padrone . Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky Sport, scrive così sul proprio portale ufficiale in merito al mercato del Napoli:
“Non solo Diawara…  per quanto riguarda la difesa piace Jeremy Toljan, terzino tedesco dell’ Hoffenheim classe ’94, ed oggi ci sono stati nuovi contatti tra le parti. Si tratta di un profilo che piace per la sua duttilità, il giovane nazionale impegnato con la Germania alle Olimpiadi interessa proprio perché può coprire diversi ruoli; nasce infatti terzino destro ma può giocare anche a sinistra. Capitolo uscite: Dumitru prima rinnoverà il contratto con il Napoli e poi partirà probabilmente verso lo Spezia, che ha manifestato un interesse concreto per il giocatore. Per Grassi invece ci sarà una chiacchierata tra Napoli e Pescara solo dopo la partita di domenica sera. Il club bianco azzurro ha già chiesto il giocatore a De Laurentiis ma per il centrocampista c’è la concorrenza di Chievo e Sampdoria. Trattative che proseguono tra operazioni in entrata e in uscita, il calciomercato del Napoli continua”.

 

Da gianlucadimarzio.com

Hamsik: “Voglio lo scudetto a Napoli. Higuain? Che sfizio batterlo a Torino”

Le sue parole

Marek Hamsik ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli: “Non vediamo l’ora di scendere in campo, abbiamo svolto una lunga preparazione, stiamo bene e contenti di iniziare il campionato. Le aspettative sono altissime, il Napoli deve puntare a fare sempre bene e magari migliorare la posizione dell’anno scorso. La Juventus non ha vinto lo scudetto, quest’anno sarà una lunga maratona che parte domenica. Quella di Oddo è una squadra neopromossa, non dobbiamo sottovalutare la trasferta perché di certo vorrà farci uno “scherzetto”. I nuovi arrivi si sono ambientati subito, ho sensazioni positive. Io una bandiera del Napoli? Sono molto contento, sono al decimo anno e non è ancora finita. Vediamo dove arriverò, magari non solo dal punto di vista delle presenze, ma anche dei trofei. Sogno di vincere lo scudetto con la fascia da capitano, magari ci riuscirò. Bruscolotti? Sarebbe fantastico arrivare a 511 partite in azzurro. Champions? Vogliamo essere protagonisti, il Napoli è stato costruito per fare bene su tre fronti. Tifosi? Siamo forti, so che i nostri sostenitori hanno perso un idolo come Higuain, ma la squadra ha fatto vedere che c’è, è viva e darà il massimo, farà gioco come l’anno scorso. A loro dico di non preoccuparsi, sarà una grande stagione. Manolo Gabbiadini e Arek Milik sono grandi calciatori, faranno bella figura in attacco. Il 30 ottobre c’è Juventus-Napoli? Beh, sarebbe uno sfizio vincere per la prima volta allo Juventus Stadium, soprattutto davanti ad Higuain”.

Tragedia del mare a Palinuro, morti tre sub: Cammardella, Tancredi e Anzola

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Rinvenuti, in una grotta di Palinuro, a 50 metri di profondità, i corpi: Mauro Cammardella, titolare del diving club “Mauro Sub”; Mauro Tancredi, profondo conoscitore, come Cammardella, della costa e delle grotte della zona, entrambi di Palinuro; con loro, Silvio Anzola, nato a Parma ma residente a Milano.

Salerno – Sono stati trovati morti i tre sub dispersi da questa mattina dopo un’immersione a Palinuro. A quanto si apprende dal personale impegnato nei soccorsi, i corpi dei tre sub sono stati individuati in una grotta a una profondità di 50 metri, dove erano rimasti intrappolati. Alle 16:15 e’ giunta da Roma una squadra di speleosub dei vigili del fuoco per il recupero dei corpi.

I tre sub erano esperti di escursioni subacquee. Si tratta diMauro Cammardella, titolare dell’agenzia di immersioniMauro Sub di Capo Palinuro, un suo assistente istruttore, il palinurese Mauro Tancredi e il milanese Silvio Anzola. Cammardella si definiva nel sito web dell’agenzia “profondo conoscitore dei fondali e delle grotte di Capo Palinuro, ove si immerge tutti i giorni dell’anno, anche nei periodi piu’ freddi”. Il diving club si trova all’interno del Villaggio degli Ulivi, da dove con una motobarca i sub vengono accompagnati al largo per le immersioni.

I sub erano stati segnalati come dispersi durante un’immersione didattica in localita’ Cala del Ribatto, al Faro di Palinuro (provincia di Salerno). Nell’area, considerata la presenza di diverse grotte sommerse, e’ stato disposto l’intervento degli specialisti speleo-sub del Comando dei vigili del fuoco di Roma e sono stati impegnati nelle ricerche anche i sommozzatori del Comando di Napoli.

Le acque di Capo Palinuro il 30 giugno di quattro anni furono teatro di un’altra tragedia. Quattro sommozzatori – tre italiani e un greco – persero la vita nel corso di una immersione, bloccati all’interno della “Grotta del Sangue”, una delle 35 che puntellano l’area, tra i principali poli di interesse speleomarino in Europa, che attira appassionati di diving tutto l’anno. I quattro facevano parte di un gruppo di dieci: con ogni probabilita’ le vittime rimasero intrappolate in un cunicolo a causa del fango sollevatosi al loro passaggio, perdendo l’orientamento e non riuscendo piu’ a trovare la via d’uscita.

vivicentro.it/sud/cronaca

(AGI)

Olimpiadi Rio 2016, Atletica – L’incredibile Odissea di Yohann Diniz : sviene nella 50 km di marcia

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Il francese Yohann Diniz si presentava ai Giochi Olimpici di Rio 2016 come uno dei favoriti per la vittoria nella 50 km di marcia. Tre volte campione europeo, il detentore del primato mondiale aveva iniziato la prova con un grande ritmo che l’ha visto staccare la concorrenza sin dai primi chilometri, fino ad accumulare un vantaggio di circa 1’40”. Per Diniz tutto sembrava andare per il meglio, anche se già nelle prime fasi della gara il francese aveva avuto dei problemi intestinali, ma con il passare del tempo aveva dimostrato di aver superato quella piccola fase di difficoltà, imponendo un ritmo decisamente migliore rispetto agli inseguitori.

I problemi sono iniziati dopo il trentesimo chilometro, quando Diniz ha iniziato a perdere qualche secondo ed è poi stato costretto a fermarsi per un minuto e mezzo, ancora alle prese con problemi intestinali e di stomaco, tanto da farsi raggiungere dal secondo, il canadese Evan Dunfee. Raggiunto dal nordamericano, che lo ha incoraggiato con una pacca sulla spalla, Diniz ha ripreso a marciare, perdendo progressivamente dal nuovo leader per farsi raggiungere dal gruppetto degli inseguitori.

In quel momento, Diniz sembrava aver ripreso un buon ritmo ed essere ancora in lotta per le medaglie, quando il francese di origine lusitana ha accusato un mancamento, svenendo nel bel mezzo della strada. Ripresosi dopo qualche secondo, l’atleta ha deciso di continuare la sua prova, andando incontro a continui stop momentanei per poi riprendere ancora. Una prova caratterizzata da continui arresti e problemi che dimostra la grande tenacia di Diniz, determinato a concludere la prova nonostante il possibile podio oramai perso e le tante sofferenze fisiche.

Alla fine per il primatista mondiale è arrivata un’ottava posizione con un tempo di 3h46’43”, un risultato che farebbe invidia a molti, per concludere una gara che, sebbene non gli abbia regalato medaglie, ha aggiunto un nuovo capitolo notevole alla carriera di questo atleta che da anni è ai vertici della disciplina.


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vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – giulio.chinappi@oasport.it

Olimpiadi Rio 2016, Atletica: 50km di marcia drammatica! Sviene Diniz, Toth Campione davanti a Tallent

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Alle Olimpiadi di Rio 2016 è andata in scena una drammatica 50km di marcia, ricca di colpi di scena e imprevedibile fino al traguardo dove è transitato per primo lo slovacco Matej Toth. Il Campione del Mondo in carica si è imposto con il tempo di 3h40:58 al termine di una gara spettacolare, con continui capovolgimenti di fronte e quattro differenti uomini solitari al comando.

Il 33enne ha realizzato così l’accoppiata Olimpiadi e titolo iridato, confermandosi come il miglior marciatore dell’ultimo biennio. Il suo trionfo si è deciso solo alla campanella, quando mancavano 2km allo striscione. Proprio in quel momento ha infatti affiancato e superato l’australiano Jared Tallent che aveva guidato in solitaria per gli ultimi dieci chilometri.

Il Campione Olimpico di Londra 2012 ha faticato nell’ultimo giro di pista ma è riuscito a conservare la medaglia d’argento (3h41:16) precedendo il sorprendente giapponese Hirooki Arai (3h41:24). Entrambi sono riusciti a battere l’inatteso canadese Evan Dunfee (3h41:38) che aveva preso il comando delle operazioni per alcuni chilometri dopo il tracollo di Yohann Diniz.

 ATLETICA – 50 KM MARCIA MASCHILE
1) Matej Tóth  (SVK)
2) Jared Tallent  (AUS)
3) Hirooki Arai  (JPN)

L’eroe di giornata è stato proprio il francese che ha concluso la gara con tanta fatica e in maniera commovente. Il Campione d’Europa in carica era partito a spron battuto, lanciatissimo fin dal primo chilometro. Il 38enne ha avuto addirittura un minuto e mezzo di vantaggio sul gruppo, ha controllato comodamente fino al 32esimo chilometro poi è successo quello che non ti aspetti: si è improvvisamente fermato, paventando un problema all’inguine e anche dei fastidi intestinali.

Si fa raggiungere da Dunfee e prova a tenere il passo del nordamericano, ma l’ultimo barlume di forza dura solo qualche chilometro. Viene rimontato anche dal gruppo ed è qui che letteralmente sviene in strada! Il sole ha fatto sicuramente effetto sul suo fisico, ma con coraggio si è rimesso in piedi dopo qualche secondo ed è riuscito a completare la sua prova in ottava posizione (3h46:43).

L’unico italiano al traguardo è stato Marco De Luca, 21esimo in 3h54:40. Teodorico Caporaso è stato squalificato. Matteo Giupponi, ottavo nella 20km della scorsa settimana, si è ritirato. L’infinito Jesus Garcia, alla sua settima Olimpiade, ha strappato un 20esimo posto (3h54:29) a oltre 46 anni!


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Olimpiadi Rio 2016, Pallanuoto femminile : il bronzo va alla Russia dopo i rigori!

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Una partita dalle mille emozioni al Maria Lenk Aquatic Center La Russia ha vinto la medaglia di bronzo nel torneo di pallanuoto femminile alle Olimpiadi di Rio 2016 dopo aver ripreso per i capelli una partita che sembrava persa per issarsi sul podio battendo l’Ungheria ai rigori.

I quattro tempi regolamentari hanno fatto emergere valori simili, due squadre preparate ma incapaci di imporsi l’una sull’altra. Nessuna è veramente riuscita a fare la differenze e spesso ogni gol veniva subito annullato dalla pronta risposta della squadra avversaria. Solo negli ultimi 8′ l’Ungheria è sembrata in grado di prendere margine, complici anche un paio di espulsioni della squadra avversaria: entrata nei 5′ finali con due gol di margine, la formazione magiara non è riuscita a resistere e Simanovich ha pareggiato allo scadere portando il punteggio sul 12 pari dopo che Keszthely aveva nuovamente allungato a poco più di 60 secondo dal termine dopo un primo pareggio a quota 11.

Ai rigori non ci sono stat errori per i primi 13 tiri: poi la magiara Hanna Kisteleki, che si è fatta parare la conclusione dai 5 metri, ha chiuso la contesa. Russia dunque medaglia di bronzo con un torneo sempre in crescita dopo una partenza non eccezionale durante i gironi preliminari. Dalla fase ad eliminazione diretta Nadezhda Glyzina, vera trascinatrice con 5 gol oggi, e compagne sono riuscite a cambiare marcia, sconfitte solamente dall’Italia in semifinale. L’Ungheria, che nel mese di gennaio aveva vinto gli Europei, non può che masticare amaro per un successo che sembrava ormai conquistato e che è sfumato ad un battito di ciglia dalla gioia più grande della vita di ogni atleta.


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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: @Santo_Gianluca

Foto: By Flying Cloud (Flickr) [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons

Domani al via il nuovo campionato di serie A TIM 2016-2017

La Serie A TIM 2016-2017 inizierà domani 20 agosto 2016

20 agosto 2016, segnate questo giorno sul calendario perché non è un giorno qualunque, comincia la serie A TIM 2016-2017 dopo un’ estate ricca di colpi di scena , tra addii inaspettati e cambiamenti radicali tra società ed allenatori , siamo pronti per vivere le forti emozioni della massima serie italiana. I primi match inizieranno in anticipo alle ore 18:00 , protagoniste saranno Roma-Udinese e Milan- Torino. La Roma trionfa nelle amichevoli pre campionato, mostrando un’ottima forma e una buona capacità realizzativa grazie al bomber bosniaco Edin Dzeko fulcro dell’ attacco disegnato dal mister Luciano Spalletti . I friuliani capitanati da mister Giuseppe Iachini , faticano un po’ nella prime amichevoli pre campionato non ottenendo i risultati sperati, ma nelle ultime amichevoli hanno mostrato una forma discreta , evidenziata anche da vittorie importanti. I romanisti partono con il favore del pronostico , spinti anche dal caloroso pubblico amico , cercheranno sicuramente la prima vittoria stagionale, accertandosi dei primi 3 punti in palio. I ragazzi di mister Iachini lotteranno fino alla fine per non uscirne a mani vuote, si prospetta una partita ostica per la squadra ospite che cercherà di difendersi in maniera ordinata e pungere con contropiedi veloci per  sorprendere il muro difensivo avversario. In contemporanea ci sarà Milan-Torino, entrambe protagoniste di buone prestazioni pre campionato, alla scala del calco in San Siro si daranno battaglia sin dall’ inizio della stagione per mostrare le loro capacità e ripagarsi dell’ intenso lavoro estivo.  La squadra di casa sostenuta a gran voce dai loro tifosi ci terrà a far bella figura sotto gli occhi dei nuovi proprietari cinesi e del nuovo mister Vincenzo Montella, che cercherà la prima vittoria stagionale a discapito della compagine ospite, anch’ essa guidata dal neo tecnico serbo Sinisa Mihajlovic che mostrerà sin da subito la sua idea di gioco improntata su un buon equilibrio tattico  ed avvincenti azioni offensive improntate dal nuovo acquisto Iago Falque, che nell’ ex squadra romanista ha mostrato importanti qualità nel gioco offensivo con veloci accelerazioni a discapito della difesa avversaria. Si prospetta una partita equilibrata, dal risultato imprevedibile ed essendo le prime partite di campionato, vietato escludere sorprese.

Alfonso Donnarumma

Roma, conferenza stampa Spalletti: “Strootman e Paredes più forti di Pjanic, questa la formazione più forte da quando alleno”

Tra circa 26 ore ricomincia il campionato e sarà Roma-Udinese. Dopo il prezioso pareggio esterno contro il Porto, i giallorossi scenderanno di nuovo in campo domani alle ore 18 per il primo impegno di Serie A contro la squadra di Iachini. I friulani non hanno avuto un inizio di stagione positivo, con l’eliminazione dalla Coppa Italia per “colpa” degli “aquilotti” dello Spezia. La concentrazione degli uomini di Spalletti, tuttavia, dovrà essere massima perché sarebbe importantissimo mettere in cascina tre punti già dalla prima partita. Alle 15, il tecnico di Certaldo ha incontrato i cronisti nella sala stampa del Fulvio Bernardini per rispondere alle consuete domande della vigilia. Queste le sue parole:

“Ho fatto tardi, scusate il ritardo. Buonasera a tutti. Dico gli indisponibili così non corriamo il pericolo di sprecare una domanda. Torosidis fermo per la coscia destra, Florenzi fermo per il polpaccio destro, Rudiger   e Mario Rui continuano il percorso di riabilitazione, Seck torna oggi ad allenarsi, non ce ne sono altri”.

In vista della sfida con l’Udinese quanto pesa la sfida con il Porto?
“Non penso sia un peso, siamo usciti abbastanza bene da questa sfida. Qualche dubbio c’era anche in noi per quello che avevamo fatto prima e per il livello di partite che eravamo andati ad affrontare invece poi il comportamento è stato corretto. È il risultato che conta quindi se ne subisce una spinta in positivo sulla nostra forza”.

Quali le difficoltà di questa partita?
“Loro sono bravi, hanno una società che chiarisce bene a tutti subito quali sono le loro intenzioni. Prendono dei baby fenomeni, moltissimi e in tanti ruoli, li fanno giocare. È tutta gente che ha forza fisica, velocità e corsa perciò sarà una partita dura, ci sarà da lottare. Di Natale ha smesso e senza di lui perdono sicuramente qualcosa. Iachini lo conosco bene e so cosa sa trasferire alla squadra quindi non ci facciamo ingannare dall’ultimo risultato contro lo Spezia. Ho parlato con alcuni dello Spezia e mi hanno detto che è stata una partita in cui a loro è andato tutto bene e all’Udinese tutto male”.

Manca un giocatore che dia imprevedibilità. Lo ha in rosa o va cercato sul mercato?
Abbiamo Strootman al posto di Pjanic e Strootman è più forte di Pjanic, abbiamo Paredes al posto di Pjanic e Paredes è più forte di Pjanic, quelli forti ci avanzano. Sotto l’aspetto della qualità abbiamo anche Gerson che deve però calarsi nel nostro tipo di calcio. Con  l’arrivo di Perse c’è la possibilità di far giocare Florenzi davanti o a centrocampo. Si può migliorare tutto e allora si potrebbe pensare ad un altro giocatore a centrocampo ma pensiamo di essere a posto così”.

Lei andrebbe allo stadio parcheggiando a 2 km di distanza? Vuole fare l’ennesimo appello al pubblico?
Se si riuscirà a riempire lo stadio non credo che tutti possano partecipare al parcheggio interno. Due passi sotto il clima di Roma lo consigliano tutti i dottori. Le cose belle della vita bisogna gustarsele subito, viviamo tutto quello che è spettacolo e che è coinvolgente, la Roma è così, the Roma way”.

Ci sarà bisogno di turnover per queste quattro gare in 15 giorni?
“Proprio perché ci sono 4 partite così ravvicinate ci sarà una bella fatica a livello fisico e psicologico perciò cambieremo qualcosa dietro in mezzo e davanti. Non ho una formazione forte ma un gruppo di giocatori forti, li voglio aiutare e non faccio la formazione per accontentare nessuno. Quelli che vengono con il musino perché non hanno giocato non giocano neanche la prossima. Se vengono con delle buone intenzioni noi li teniamo tutti in considerazione. Abbiamo fatto una rosa non per tenere un giocatore lì ma per poterli utilizzare tutti”.

Sul portiere hai fatto una scelta definitiva o valuterai nel corso della stagione?
Ho scelto Alisson perché Szczesny si è allenato poco. Szczesny è uno di quelli che ha meritato di giocare una partita come questa nel campionato precedente. Lo aveva meritato anche El Shaarawy ma poi vado a fare le scelte in base a quello che ritengo più forte al momento senza farmi influenzare dal sentimento. Noi non abbiamo la responsabilità dei mancati introiti della Roma, ma dobbiamo dare loro il merito di aver creato l’opportunità di avere questi introiti per quanto riguarda il periodo in cui ci sono stato, uno di questi è Szczesny e per questo viene preso in considerazione in qualsiasi partita.. Dipende da loro e i discorsi che si facevano 10 anni fa sono diversi da quelli che si fanno adesso, prima si facevano 8 km in una gara, ora se ne fanno 11 o 12, si va più forte. Ma il portiere non deve essere uno così sta comodo a casa. Sono un allenatore e cerco di sbagliare il meno possibile scegliendo in base a ciò che loro mi indicano”.

Rispetto allo scorso anno in questo momento non c’è un titolare in porta?
Prima che diventasse titolare Szczesny era titolare De Sanctis, poi è subentrato il polacco. Non ero l’allenatore  ma seguivo la Roma e mi sembrava di vedere che giocasse De Sanctis, mi ricordavo questo, mi sono sbagliato.

Verona-Roma prima di campionato l’anno scorso. In porta c’era Szczesny…
“Benissimo, io faccio differente”.

Bruno Peres ci ha detto di essere stufo di veder vincere la Juventus, è veramente impossibile lottare?
“Lo abbiamo detto troppe volte, le vogliamo vincere tutte. So che ieri lo ha detto anche Peres che vuole vincere. Bene, allora serve che si incominci a pedalare, perché per vincere serve pedalare forte. Il fatto di scegliere tra quella da vincere e quella che si può perdere non va, vogliamo montare su tutto quello che passa. Ci sono anche Inter, Milan, Napoli, Fiorentina, che non sono peggio della Roma per cui noi siamo forti e sin da subito dobbiamo cominciare ad essere anche grandi”.

Con Juan Jesus a sinistra Bruno Peres può spingere?

“Li divido così: difensori, centrocampisti, attaccanti. Poi ne scelgo 4 e li faccio giocare. Bruno Peres ha sempre giocato nella linea difensiva a 4 sin dalle giovanili, si può dire che non sappia difendere ma staremo a vedere, si è allenato per due mesi con Sinisa che è uno che sa fare la fase difensiva. Poi è uno che ha spinta e può giocare a destra e a sinistra. I destri a sinistra possono giocare, sono i sinistri a destra che hanno difficoltà ma Emerson lo può fare. Jesus è uno che se messo in fascia è più forte a difendere di Peres e Mario Rui. Tra un mese e mezzo rientra Rudiger che è lì ed è uno tosto in una linea di difesa a 4. Io di questo gruppo qui mi fido moltissimo perché è una delle formazioni più forti da quando faccio l’allenatore”.

Come sta la Roma fisicamente e come ha impostato la preparazione?
Quello che si imposta è un inizio di lavoro, tu hai un periodo dove programmi le cose da fare per raggiungere un certo livello. Poi però ci sono amichevoli in cui voi traete delle conclusioni sui giocatori senza pensare al programma di allenamenti. Siccome siete una voce importante e ci fa piacere sapere le critiche, dobbiamo stare attenti a tutto quello che viene però senza stare attenti solo alle amichevoli. Per esempio, arrivi per fare velocità e c’è uno con un muscolo intossicato che rischia di farsi male quindi non la fa. A che punto è? A me sembra a buon punto perché prendo in analisi quello che ha fatto in allenamento o nell’ultima partita. Io a Mario Rui ho fatto portare i giornali fino al Portogallo, volete confrontare i giornali di giù con i vostri? Vogliamo confrontare le pagelle visto che vi piacciono tanto? Vogliamo vedere quante insufficienze hanno loro o noi? Loro hanno l’attenzione e la tensione in vista del ritorno però c’è differenza nel trattare i calciatori. C’è una sola insufficienza lì, qui invece ne leggo 5, in una partita pareggiata a Porto in cui la squadra ha fatto bene in 11 ed in difficoltà solo quando siamo rimasti in 10. Secondo me si era vinta la partita, poi ognuno è giusto che scriva quello che gli pare, il comportamento del nemico sincero è una qualità che apprezzo”.

Claudia Demenica

Guardia Costiera: operazione ”Mare SIcuro”! Interventi del 2° Nucleo Aereo di Catania (VIDEO)

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Prosegue l’attività di vigilanza e pattugliamento dei velivoli della Guardia Costiera, nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro” che vede impegnati circa 3.000 uomini e donne e 300 tra mezzi navali ed aerei dispiegati lungo tutti gli 8.000 chilometri di coste del Paese e nei laghi maggiori, per garantire un’estate all’insegna della legalità  e della sicurezza. Due in particolare le missioni portare a termine dai velivoli della Guardia Costiera del 2º Nucleo Aereo di Catania.

Nella prima operazione, un aereo ATR42 della Guardia Costiera,  ha sorpreso due unità da diporto intente a navigare e a pescare all’interno di una zona di massima protezione dell’Area Marina Protetta “Isola Capo Rizzuto”. L’equipaggio dell’ATR42 ha mantenuto costantemente il contatto visivo con le due unità, fino all’arrivo in zona di un battello veloce della Guardia Costiera di Crotone. I responsabili sono stati raggiunti,  identificati e deferiti all’Autorità giudiziaria.

Nella seconda operazione, l’aereo Piaggio “P180GC” della Guardia Costiera ha intercettato due unità da diporto ancorate anch’esse nella zona di massima protezione dell’Area Marina Protetta “Costa degli Infreschi e della Masseta”, nel Cilento. L’equipaggio ha provveduto ad allertare la Guardia Costiera di Palinuro e di Marina di Camerota, intervenuti sul posto con un Battello veloce. I responsabili sono stati identificati e sanzionati.

La tutela dell’ambiente marino rientra tra gli obiettivi dell’operazione “Mare Sicuro” che, insieme alle attività di ricerca e soccorso e le attività di controllo sulla filiera ittica, mirano a garantire la sicurezza in mare e la giusta fruizione del bene pubblico. Le attività di vigilanza e monitoraggio proseguiranno anche nei prossimi giorni.

ESCLUSIVA – Juve Stabia, De Lucia: “Il settore si allena a San Giuseppe, ma a breve una nuova soluzione”

Le parole in esclusiva di De Lucia

Non c’è pace per il settore giovanile della Juve Stabia, nonostante il lavoro cominciato sul campo da mister Domenico Panico e da mister Nunzio Di Somma. La Berretti e l’Under 17 si allenano a San Giuseppe Vesuviano, lo fanno per prepararsi al meglio per la nuova stagione che sta per cominciare. Le Vespette non si allenano allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia ma per un motivo ben preciso: la mancanza dell’avvio dei lavori di ristrutturazione e i mancati accordi legati ad agenti esterni alle volontà, costringono il presidente Andrea De Lucia e il direttore responsabile Alberico Turi a trovare una soluzione alternativa, in attesa di risposte concrete. Sull’argomento abbiamo ascoltato, in esclusiva, proprio il presidente Andrea De Lucia: “In effetti la Berretti e l’Under 17 non si stanno allenando allo stadio Romeo Menti, ma soltanto per i motivi noti a tutti e legati all’impianto stabiese. Non vanno raccontate cose non veritiere, anche perchè, è vero che abbiamo avuto un piccolo disagio iniziale, spostandoci al momento, e ripeto, soltanto al momento, nella bellissima struttura di San Giuseppe Vesuviano, in un impianto all’avanguardia, ma abbiamo già risolto in quanto il settore giovanile, che gestiamo direttamente noi, facendolo con passione e non affidandolo a terzi, avrà a breve una nuova casa. C’è già una soluzione, ma al momento preferiamo tenerla in segreto, vagliando anche altre alternative”.

Una ricostruzione dei fatti, però, va fatta: dal primo giorno dell’insediatura del Commissario Prefettizio Claudio Vaccaro si è lavorato alla delicata questione del rifacimento del manto erboso sintetico dello stadio Menti. In pochi mesi si sono scalate montagne, superati ostacoli e arrivati ad una soluzione. Il 13 giugno 2016, è stata portata a compimento la Delibera di Giunta per il progetto definitivo di sostituzione del manto erboso dello stadio Romeo Menti (visibile a tutti sul sito istituzionale dell’Ente stabiese). Dal 13 giugno l’ufficio competente del Comune di Castellammare di Stabia ha avviato la richiesta, online, alla Cassa Depositi e Prestiti per quanto concerne i fondi economici necessari per l’intervento. Prima del passaggio di consegne al nuovo sindaco della città stabiese, Antonio Pannullo, era stata sbloccata anche la somma di 800mila euro per i lavori, divisi in due parti: la prima per i lavori urgenti (manto erboso e settore ospiti) e la seconda per il resto delle cose da ristrutturare. Ad oggi, lo slittamento dei lavori che comunque crea disagio anche alla prima squadra che affronterà il campionato di Lega Pro, è legato al giusto e nuovo insediamento del primo cittadino e della nuova giunta e non alla volontà dei protagonisti del settore giovanile stabiese.

Una vicenda che deve essere risolta in tempi brevi, la Juve Stabia e il settore giovanile meritano uno stadio, una casa, la propria casa.

a cura di Ciro Novellino

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Olimpiadi Rio 2016, Volley : i probabili sestetti per la semifinale Italia-USA

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Non ci saranno novità nel sestetto titolare che questo pomeriggio (ore 18.00) affronterà gli USA nella semifinale delle Olimpiadi di Rio 2016. L’Italia ha da tempo trovato la propria formazione titolare, rivista solo a causa dell’infortunio di Matteo Piano.

I problemi muscolari del nostro centrale sono però stati ben nascosti grazie all’ottimo momento di Simone Buti che ancora una volta affiancherà capitan Emanuele Birarelli, il quale stringerà i denti ma sarà in campo per la sua terza semifinale olimpica (purtroppo persi entrambi i precedenti).

Simone Giannelli in cabina di regia con Ivan Zaytsev opposto, Osmany Juantorena e Filippo Lanza di banda, Massimo Colaci il libero. È la migliore Nazionale di volley maschile a disposizione di coach Blengini che potrà contare anche sull’apporto determinante dalla panchina di Oleg Antonov e Salvatore Rossini. Luca Vettori opposto di riserva nel caso in cui le cose dovessero sciaguratamente male, stesso discorso per il secondo regista Daniele Sottile.

Coach Speraw non muterà di una virgola la squadra giunta fino a questo punto sconfiggendo nell’ordine Brasile, Francia e Polonia dopo aver perso contro l’Italia: Micah Christenson il regista, Matt Anderson l’opposto, Max Holt e David Lee al centro, Aaron Russell e Taylor Sander di banda, Erik Shoji il libero.


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – stefano.villa@oasport

Rai – Maksimovic-Napoli, la prossima settimana sarà decisiva

Ciro Venerato, giornalista di Rai Sport ed esperto di mercato, ha parlato ai microfoni di Radio Crc della trattativa Maksimovic-Napoli:

Il presidente Cairo non vuole cedere il calciatore al Napoli ma mi risulta che il Chelsea non ha presentato alcuna offerta ufficiale. L’ offerta di De Laurentiis è sempre ferma a 25 milioni senza nessuna contropartita, novità potrebbero esserci nelle modalità di pagamento che potrebbe essere effettuato in due anni e non più in quattro. Nei prossimi giorni è previsto un altro incontro tra gli agenti del difensore e la società granata. Filtra grande ottimismo con l’ affare che potrebbe andare in porto già la prossima settimana”.

Rai – Entro lunedì il Napoli può chiudere per Diawara: ecco le cifre

Ciro Venerato, giornalista di Rai Sport ed esperto di mercato, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato:
“Il Napoli spera di poter ufficializzare Diawara tra domenica e lunedì. La formula dell’ affare è la seguente: 2 milioni di prestito oneroso da versare subito nelle casse del Bologna con obbligo di riscatto fissato a 11,5 milioni più uno di bonus pagabili in 4 esercizi. Resta da convincere il calciatore, o meglio, il suo entourage che chiede un milione di commissione: 500 mila euro dal Bologna e 500 mila dal Napoli. I contatti proseguono e filtra un cauto ottimismo per concludere la trattativa”.

Intervista a Cantone su legalizzazione Cannabis

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Intervista a Raffaele Cantone, a cura di Alessandra Arachi

Che vuol dire? Lei è un magistrato. Di più: oggi è il capo dell’Anticorruzione e ci dice che non ha certezze? Pensa che la legalizzazione della cannabis possa togliere profitti alla criminalità organizzata?
«Questo è il punto meno importante: con la cannabis la criminalità organizzata non guadagna molto. Il suo core business sono gli stupefacenti pesanti, non la cannabis».

E allora?
«Allora ci sono due considerazioni molto importanti che mi hanno portato a cambiare idea su questo punto. Anche se…».

Anche se?
«La vera considerazione che mi ha portato a cambiare idea sono stati i miei figli: da quando sono diventati più grandi ho cominciato a guardare questo fenomeno della cannabis da una finestra molto diversa».

Ha cambiato idea sulla legalizzazione nelle vesti di papà?
«Sì».

Ma lei cosa farebbe se vedesse i suoi figli fumare spinelli?
«Spero che non succeda mai. Sono assolutamente contrario all’uso degli stupefacenti».

Quindi? Papà Raffaele che considerazioni ha fatto sulla legalizzazione della cannabis?
«Intanto ho potuto constatare quanto è diffuso il fenomeno tra i ragazzini di oggi. Infinitamente di più di quando ragazzino ero io. Visto questo, la domanda sorge spontanea: siamo sicuri che la politica proibizionista di questi decenni abbia funzionato?».

Evidentemente no?
«Evidentemente. E vogliamo renderci conto di quanti ragazzini entrano in diretto contatto con la criminalità organizzata quando vanno a comprarsi il fumo per strada?».

Tanti?
«Tutti quelli che fumano non hanno alternative per procurarsi la cannabis. E certo che sono tanti, basta guardare i numeri delle relazioni antidroga. Ecco, questa è una cosa che io vorrei evitare, grazie alla legalizzazione. Ma non solo».

Cosa altro?
«Sappiamo che cosa si vanno a comprare i ragazzi quando comprano il fumo illegale?».

Che cosa si vanno a comprare?
«Schifezze trattate anche chimicamente. Io penso che questo trattamento sia fatto ad arte in modo che i ragazzi diventino dipendenti e, peggio, arrivino alle droghe pesanti. Ai tempi miei non era così».

Lei nella sua vita ha mai fumato spinelli?
«Ma va là, io non ho mai fumato nemmeno una semplice sigaretta. Però…».

Però?
«Ho conosciuto tante persone che hanno fumato spinelli e nessuno di loro è mai finito a consumare droghe pesanti. Dire che la canna è l’anticamera dell’eroina, o di altre droghe pesanti, è soltanto una leggenda metropolitana. O, meglio, lo era: adesso con i trattamenti chimici non possiamo più essere sicuri di niente».

Ha letto che nella proposta di legge della legalizzazione della cannabis c’è anche la possibilità di coltivare piantine in casa?
«Sì, ho letto».

Lei pensa che per controllare quanto un figlio consuma di cannabis possa avere senso coltivare le piante in casa?
«Non lo so, di questo non ho proprio idea. Posso solo dire che a casa mia non le farei coltivare mai».

Mai?
«Sono contrario all’uso degli stupefacenti, l’ho già detto. Come ho già detto che su questa materia io non porto certezze».

vivicentro.it/opinione
vivicentro/Intervista a Cantone su Cannabis
corriere/Cannabis, Cantone: «Ero contrario, da papà ho cambiato idea» (Alessandra Arachi)

Olimpiadi Rio 2016 : Lochte, il campione bugiardo

Ryan Lochte, 32 anni, è tornato negli Usa prima del provvedimento del giudice brasiliano

A Rio scoppia il caso Lochte. La storia della rapina ai nuotatori americani è totalmente inventata. Un video smentisce la versione del campione e mostra una rissa al distributore con gli uomini della sicurezza. Altro che pistola puntata alla testa: gli atleti nascondevano una notte brava.

Lochte e la rapina inventata. Il Brasile mette in scacco gli Usa GIANNI RIOTTA
Fermati all’aeroporto i compagni del nuotatore incastrato da un video. Altro che pistola puntata alla testa: nascondevano una notte brava
RIO DE JANEIRO La statua, gigantesca riproduzione dell’originale, vigila sul centro commerciale «New York City» e chissà se, al lume della fiaccola, sarà arrossita per quel che sull’Avenida lunga 40 chilometri han combinato quattro connazionali, viziati nuotatori Usa, a una modesta pompa di benzina.
Lochte & C.: niente rapina ma ubriachi e molesti

Compagni di bevute

La stazione di servizio, neon gialli e pubblicità birra Skol, è già meta di pellegrinaggi e selfie dopo una storia di menzogne che dice tutta la verità sui Giochi a Rio: troppi sono arrivati colmi di pregiudizi, presunzione, razzismo, che media bulimici hanno diffuso senza scrupoli. Ryan Lochte, nuotatore americano, dodici medaglie in carriera, sei d’oro, finite le gare la notte di domenica scorsa, con i compagni Conger, Bentz e Feigen, festeggia al party di Club France, si beve e si balla. Lochte, che sfoggia capelli ossigenati, non è nuovo alle bravate, in Italia ha devastato la camera d’albergo, riuscendo a metter tutto in sordina. L’aria di Rio risveglia nell’ex atleta dell’Università della Florida istinti da Animal House, studenti gonfi di birra immortalati dal grande Belushi.

Ubriaco fradicio, Lochte arriva alla Barra da Tijuca, un’alba tragica: «Ci fermano a un posto di blocco della polizia, ordinandoci di scendere. I miei compagni obbediscono, io no. Perché? Non ho fatto nulla di male». Un vero duro Ryan, un metro e 88 per 88 chili di muscoli, patriota di Rochester, New York, difende i diritti civili nel Brasile dei gangster. Il poliziotto-bandito incalza, «Mi punta un revolver alla fronte, solleva il cane, “Scendi”, “Come vuoi tu” rispondo». Gli atleti vengono derubati di 400 dollari, la gang scompare. Il giorno dopo mamma Lochte spiffera la vicenda, il Comitato Olimpico smentisce, poi fa marcia indietro. La stampa Usa investe Rio, Jeff Ostrow, avvocato di Lochte, tuona: «Rio? Un disastro, banditi ovunque, i ragazzi sono a rischio». Sally Jenkins, dall’autorevole Washington Post, rilancia: «La dissenteria infetta un velista… gli esperti temono epidemie… la pipì di Ryan Lochte è tenuta dall’antidoping di Rio più al sicuro di lui». Il giallo, però, non persuade tutti. Mauricio Savarese, reporter dell’Ap, ha già confutato le leggende urbane del viceconsole russo ucciso a pistolettate e dei cestisti cinesi presi a mitragliate, due invenzioni pure popolari anche in Italia.

Dov’è finito il taxista? Perché Lochte non ricorda ora e luogo della rapina? La polizia indaga, furiosa e perplessa, un puzzle che raccolgo via twitter @riotta: «I banditi non alzano il cane di un revolver da Far West, hanno pistole, non esitano ad usarle. Sola certezza quelli erano bevuti marci». La giudice Keyla Blanc de Cnop studia i filmati dei nuotatori che ritornano al Villaggio Olimpico, molto più tardi dell’ora dichiarata, rilassati. Lochte, reduce da un revolver alla fronte, giochicchia con le credenziali, solleticando un compagno, teen ager a 32 anni.

Una sfilza di bugie

Un duro? No, un bugiardo. La giudice, incredula, ordina di far scendere dall’aereo diretto negli Usa Conger e Bentz e sequestra il passaporto anche a Fenger. La rete tv Globo lancia il video della notte alla stazione di servizio, niente pistola, niente banditi. Lochte e compagni – confermano i testimoni – sfondano a calci la porta di un bagno, urinano in pubblico, sbraitano, barcollando per l’alcol. Quando gli addetti si accorgono del vandalismo, Lochte è colto dalle immagini mentre si allontana verso un taxi, mani dietro la schiena come uno scolaretto. Un custode lo affronta arrabbiato, il campione si adombra e reagisce, una guardia privata, temendo la rissa, estrae una pistola e ristabilisce la calma. Come nelle peggiori pagine del vecchio romanzo «The Ugly American», i quattro «Brutti Americani» cacciano 20 dollari e 100 reales (28 euro) per i danni.

La fuga negli Usa

Furbastro, Lochte se la svigna in America a nascondersi, lasciando i compagni nelle peste a Rio: in poche ore confessano, accusando – nessuno sa ancora il motivo – il platinato Lochte dell’assurda saga. Rischiano l’incriminazione per falsa denuncia e procurato allarme. L’ambasciata Usa è bombardata da mail indignate, lo studioso del Wilson Center Paulo Sotero, conclude: «Ogni pregiudizio esce rafforzato. Usa? Arroganti. Brasile? Violento». Rio, come tante metropoli, è violenta (un atleta inglese è stato davvero derubato), ma non merita calunnie. «Lochte non deve tornare», ammonisce Anderson Valentim della Polizia Militare, «quelli come lui non son benvenuti». Medaglie o no, il nuotatore farebbe bene, a seguire questo, incavolatissimo, consiglio.

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Pantelleria : il miracolo del passito

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Sudore a Pantelleria. Il lavoro dei vendemmiatori inizia all’alba. La temperatura può arrivare a 35 gradi, mentre nei tunnel dove le uve sono messe ad appassire può salire a 37

A Pantelleria inizia la raccolta delle uve più dolci e raffinate che esistano. Dal loro succo, e dal faticoso lavoro dei vendemmiatori, si ottiene il passito. Negli ultimi trent’anni questo vino è diventato l’unica grande difesa contro l’abbandono di una delle terre più belle d’Italia.

I vendemmiatori di Passito “Così difendiamo Pantelleria” FLAVIA AMABILE

È appena iniziata la raccolta delle uve di uno dei vini più famosi. La difficile coltivazione ha evitato all’isola un inarrestabile declino

«Il passito è il nostro sudore». Biagio si ferma e sorride. È il primo giorno di vendemmia a Pantelleria. Si ricomincia a raccogliere una delle uve più dolci e difficili che esistano. Dal suo succo, e dal sudore di quelli come Biagio, si ottiene un vino che in tanti hanno provato a imitare ma che solo su quest’isola riesce a restituire il Mediterraneo intero quando lo si versa in un bicchiere.

Il suo succo e il sudore di quelli come Biagio sono diventati negli ultimi trent’anni l’unica grande difesa contro l’abbandono di una delle terre più belle d’Italia. Dallo stilista Giorgio Armani all’attrice Carole Bouquet o la ballerina Alessandra Ferri, sono tantissimi ad averla scelta come rifugio. Ma questa bellezza non sarebbe così ben custodita se non ci fosse il Passito e se non ci fosse stata una grande famiglia siciliana ad innamorarsene e a decidere di investire le sue risorse sull’isola.

Era il 1989 quando Giacomo Rallo decise di acquistare ettari e ettari di giardini di viti abbandonati. Non sono viti qualsiasi. Sono alberelli alti al massimo dieci centimetri, posti su terrazze che dalla montagna vanno fino al mare: una tortura per chi decide di occuparsene, un immenso piacere per chi acquista il vino Passito, frutto di tanto lavoro.

Io, ex commerciante, oggi contadino orgoglioso tra le viti di Pantelleria

Nel primo giorno di vendemmia all’esterno ci sono trentacinque gradi, sotto i tunnel dove andrà stesa l’uva ad appassire si arriva anche a 37. Il lavoro è iniziato all’alba, una pausa per una merenda e per il pranzo, ma Biagio sorride. Ha 51 anni, fino al Duemila lavorava come carrozziere a Marsala poi ha scelto. «Molto meglio lavorare l’uva di Pantelleria. Preferisco stare in campagna al sole, piuttosto che chiuso in un’officina a respirare veleni che uccidono».

Stare in campagna al sole è un vero eufemismo. Biagio e un’altra decina di contadini sono arrivati il 16 agosto a Pantelleria e vi rimarranno anche per due mesi, finché non terminerà la vendemmia. Hanno famiglia a Marsala, a Palermo e in altre città della Sicilia: la rivedranno in autunno. In questi due mesi dovranno raccogliere quintali di uva. «Bisogna piegarsi per raccogliere ogni grappolo», spiega Biagio. Vuol dire chinarsi centinaia di volte, rimettersi dritti e eliminare gli acini marci, quelli già secchi e quelli che non hanno succo. Ci si china di nuovo per appoggiare con delicatezza il grappolo pulito in una cassetta e si passa al successivo.

Lo zibibbo diventa uva passita, ecco le tecniche che lo trasformano

Dopo una mattinata di lavoro le cassette vengono caricate su un camion e portate nei tunnel, delle serre aperte sui lati e coperte in alto per lasciar passare l’aria e proteggere dall’umido della notte. I grappoli vengono stesi su un graticcio e lasciati lì ad appassire. Dopo dieci giorni vengono girati per far asciugare bene ogni lato degli acini. Altri venti giorni circa di attesa, sperando che non piova. Da metà settembre in poi i grappoli sono pronti per essere portati in magazzino dove gli acini vengono staccati a mano dal raspo, uno per uno. Cuoccia a cuoccia, come dicono i contadini panteschi. Solo a questo punto, circa due mesi dopo la vendemmia, si può iniziare a estrarre il succo.

«Ma la vendemmia è una passeggiata. La vera fatica è in inverno», avverte Vincenzo. Ha 48 anni, da tre lavora a Pantelleria. Prima aveva una cartoleria a Marsala. L’ha lasciata alla moglie, serviva un altro stipendio per vivere in modo dignitoso e da queste parti lo zibibbo è una delle poche alternative possibili. Giacomo Rallo ha vinto la sua scommessa. Anche ora che non c’è più lui e a occuparsi di Donnafugata – l’azienda di famiglia – è il figlio Antonio, il Passito è un prodotto che riesce a dare lavoro ogni anno a 35-40 persone tutto l’anno che diventano 75 durante la vendemmia. Sessantotto ettari di giardini salvati dall’abbandono, venticinque chilometri di muretti a secco rimessi a nuovo, riducendo in misura notevole il rischio di frane in caso di piogge abbondanti. Le cifre dei Rallo acquistano anche maggiore importanza se si pensa che 50 anni fa i vigneti coprivano la metà dell’isola, oggi solo un decimo del suo territorio. E che a maggio un incendio doloso ha distrutto 600 ettari di bosco. «Un attacco alla natura e a un sistema già molto difficile da mantenere in equilibrio ma si può reagire», assicura Antonio Rallo. La prima reazione è avvenuta dalle istituzioni che hanno dato il via libera alla nascita del Parco Nazionale. La successiva è quella di imprenditori come Rallo che continua ad andare alla ricerca di giardini da salvare dall’abbandono o come Emanuela Bonomo che ha avuto diversi giardini distrutti ma non intende arrendersi.

Seguendo il Passito, insomma, si può trovare lavoro. A patto di accettare di diventare pendolari del mare: finita la vendemmia si va a casa ogni quindici giorni ma il resto del tempo si resta sull’isola. E se la delicata fase della vendemmia è «una passeggiata» il resto dell’anno trascorre potando sotto il vento sferzante dell’inverno, portando la pompa sulle spalle su e giù per le terrazze, zappando intorno a ogni vite per togliere l’erba e scavare le conche che permettono di raccogliere l’acqua per la pianta. Faticoso? Chi accetta finisce per appassionarsi. «Non farei nulla di diverso», afferma Ali, 65 anni, origini tunisine ma da quarant’anni in Italia fino a diventare il mastro dell’uva passita, uno dei capi indiscusso della complessa tecnica dell’asciugatura dello zibibbo.

«Sono orgoglioso di fare questo lavoro» – aggiunge Vincenzo – avevano scommesso che non ce l’avrei fatta, che sarei scappato dopo quindici giorni. Dopo tre anni sono ancora qui. E non intendo assolutamente andare via».

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Cairo chiede Sepe al Napoli: secco ‘no’ alla contropartita proposta al Napoli

I dettagli

Il complesso intreccio tra le società di De Laurentiis e Cairo, come riferisce Tuttosport, non è solo legato a Maksimovic e a Valdifiori. Il Toro cerca infatti un portiere, e tra un Gabriel in parola con il Crotone e un Sirigu che costa, si punta anche Luigi Sepe. Del portiere i due club hanno parlato qualche giorno fa, ma gli azzurri non vogliono infilare Padelli nella trattativa che potrebbe finire all’Atalanta, qualora dovesse arrivare Marco Sportiello.