14.3 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6189

Sacchi sul Napoli: “E’ una delle poche squadra che ha uno stile di gioco”

Le sue parole

Arrigo Sacchi ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport:

Le ragioni di questa superiorità della Juve?

“La società è avanti dieci anni rispetto alle avversarie. L’allenatore conosce perfettamente il calcio italiano: Allegri è un bravissimo tattico. I giocatori, individualmente, sono i migliori. Adesso devono diventare più “europei”, essere più propositivi nel gioco”

Si può spiegare meglio.

“Le squadre italiane, e la Juve non fa differenza, quando vanno in vantaggio tendono ad arretrare, a chiudersi, a difendere l’1-0. A me, invece, piacciono quelli che continuano a dominare, che fanno il loro gioco indipendentemente dal risultato. In Europa questa filosofia è vincente”

Certo che con Higuain là davanti e Pjanic a centrocampo sembra davvero imbattibile.

“Quand’è che in Italia capiremo che il gioco del calcio è un fatto collettivo? I singoli sono importanti soltanto se il collettivo funziona. Le posso raccontare un aneddoto?”

Prego.

“Quando ero dirigente del Real Madrid Alfredo Di Stefano, mica uno qualunque, mi disse: “Abbiamo i migliori calciatori del mondo, ma facciamo il gioco peggiore”. Aveva ragione: undici fuoriclasse, se non c’è uno spartito, non vanno da nessuna parte”

Torniamo a Higuain e Pjanic.

“Con questi acquisti la Juve ha preso due grandi giocatori e ha indebolito le dirette concorrenti. Ora vediamo se funzionano. Io, ad esempio, ho una curiosità”

Quale?

“Voglio valutare quanto Higuain mancherà al Napoli e quanto il gioco del Napoli mancherà a Higuain. Non è un dettaglio da sottovalutare”

E il Napoli senza Higuain?

“Tutto da scoprire. Si parte, però, da una certezza: Sarri. E’ un allenatore bravissimo, anche se i miracoli li fa soltanto il Signore… Diciamo che a livello individuale ha perso qualcosa, però sul piano del gioco può continuare a stupire. Vede, il Napoli è una delle poche squadre italiane che ha uno stile. Significa che, quando la guardo, riconosco la mano del tecnico, ha un’identità ben precisa. A Napoli il salto di qualità deve farlo l’ambiente”

Inferno ad Aleppo

0

Un camionicino gira per le strade deserte e fra le macerie delle case di Aleppo Ovest continuamente bersagliata da aviazione e artiglieria

L’Onu lancia l’allarme: «Ad Aleppo si rischia una tragedia senza precedenti». Chiede lo stop immediato dei bombardamenti ma per ora la Russia concede solo 48 ore di tregua ogni settimana. La foto del piccolo Omran, cinque anni, coperto di sangue dopo essere stato estratto dalle macerie di una casa colpita dalle bombe, è un simbolo dell’inferno di fuoco in cui sono imprigionati i civili.

Ce ne da testimonianza e nota Giordano Stabile nell’articolo di oggi su la Stampa:

Aleppo, l’Onu strappa a Mosca un accordo su 48 ore di tregua GIORDANO STABILE – INVIATO A BEIRUT

De Mistura: “Ci sarà una pausa tutte le settimane per portare in città gli aiuti”. Pressing anche sugli Usa per frenare gli insorti. E Damasco bombarda i curdi

Una prova di forza per salvare Aleppo. Con i raid russi che partono anche dall’Iran, un diluvio di fuoco che sta stroncando la controffensiva ribelle sotto le macerie della città, con i gruppi armati vicini alla Turchia inquieti per le mosse di Erdogan e pronti al tutto per tutto, l’Onu ha dovuto forzare la mano e strappare una tregua a Mosca dopo un negoziato durissimo. Anzi una serie di tregue, due giorni ogni settimana, in tutte le zone assediate della Siria. Per fermare le bombe e premere su Washington perché freni la rabbia degli insorti.

Mentre gli occhi del mondo erano puntati sul piccolo Omran Daqneesh, salvo per miracolo dopo la distruzione della sua casa, l’inviato dell’Onu Staffan de Mistura ha ingaggiato il duello con i negoziatori russi. Ha sbattuto la porta e chiuso in 8 minuti una riunione del comitato a guida russo-americana sulla «riduzione del conflitto». Ha denunciato il fallimento dei convogli umanitari, nemmeno uno arrivato nell’ultimo mese nelle città strozzate dagli assedi. Ha detto basta a «offensive, controffensive, razzi, barili bomba, mortai, napalm, cloro, cecchini, bombardamenti e attacchi suicidi». Mentre anche la Ue, con l’Alto rappresentante Federica Mogherini, alzava la voce: «Stop alle bombe».

Dietro le quinte, è partita la trattativa. I russi hanno offerto 3 ore di tregua. De Mistura ha chiesto 7 giorni. Alla fine, il compromesso. Due giorni. Ma ogni settimana. Cibo e medicinali ad Aleppo Est, circondata dai governativi ma anche nella zona Ovest, sotto i missili e i razzi dei ribelli. A Madaya e Zabadani, città strette nella morsa dell’esercito, così come a Foua e Kafraya, sotto il fuoco degli insorti, dove non arrivano aiuti da 110 giorni. Ma è ad Aleppo che si gioca tutto. Il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo, ha garantito che sarà riaperta la Castello road per far passare i convogli verso i quartieri orientali.

Per chiudere quell’unica via di rifornimento esercito e milizie sciite hanno combattuto per settimane e perso centinaia di uomini. Gli insorti, uniti nel fronte Jaysh al-Fatah al-Halab, a cui si è unita anche l’ex Al-Qaeda siriana passata con i moderati, hanno reagito con la più grande controffensiva in 5 anni e aperto un altro corridoio, a Sud-Ovest, nella zona delle scuole militari di Ramouseh. Ma non è praticabile, sotto il fuoco continuo dei militari di Bashar al-Assad.

Ora gli insorti vogliono allargare a tutti i costi il corridoio. Damasco e Mosca rispondono con una campagna aerea senza precedenti. I Su-34 e Tu-22 decollano anche dall’Iran e il numero dei raid è raddoppiato. L’Onu teme la distruzione totale di Aleppo. E teme che gli insorti sfuggano di mano. La Turchia del dopo tentato golpe è un’incognita. Tanto che gli Stati Uniti stanno valutando se ritirare dalla base di Incirlik le 60 testate nucleari tattiche lì custodite.

Anche i ribelli, a partire da Ahrar al-Sham, creatura di Ankara, non si fidano più. Temono un accordo Erdogan-Putin-Assad. I bombardamenti con razzi su Aleppo Ovest si sono moltiplicati. Come i segnali di un ribaltamento delle alleanze. Ieri per la prima volta l’aviazione di Damasco ha compiuto un raid sui guerriglieri curdi dello Ypg. Gli stessi che con l’appoggio Usa hanno cacciato l’Isis dal Nord della Siria e si sono ritagliati un embrione di Stato indipendente, il Rojava.

Gli aerei di Assad hanno cercato di decapitare lo Ypg ad Hassakah, la città più importante del Kurdistan siriano, forse ucciso il comandante Munir Mohamad. Uno choc. In 5 anni di guerra Assad ha concesso molto ai curdi, purché non si schierassero con i ribelli. Ad Aleppo governativi e Ypg combattono fianco a fianco nel quartiere Sheikh Massoud. Ma ora Mosca e Ankara stanno cercando un accordo. E Assad è disposto a bombardare i curdi in cambio della fine degli aiuti agli insorti. Erdogan chiede di più: un intervento di terra turco, ieri evocato dal ministro degli esteri Mevlut Cavusoglu, per stroncare il nascente Rojava. Impensabile. Ma tutto si muove velocemente, in Siria.

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati.

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/
lastampa/Aleppo, l’Onu strappa a Mosca un accordo su 48 ore di tregua

Gli angeli di Aleppo: bimbi che vivono nel terrore

0

Omran, 5 anni, all’interno di un’ambulanza dopo essere stato estratto dalle macerie di una casa ad Aleppo. Accanto a lui c’è un’altra bimba

La foto del piccolo Omran, cinque anni, coperto di sangue dopo essere stato estratto dalle macerie di una casa colpita dalle bombe, è un simbolo dell’inferno di fuoco in cui sono imprigionati i civili. L’Onu lancia l’allarme: «Ad Aleppo si rischia una tragedia senza precedenti». Chiede lo stop immediato dei bombardamenti ma per ora la Russia concede solo 48 ore di tregua ogni settimana.

Ce ne da testimonianza e nota Domenico Quirico nell’articolo di oggi su la Stampa:

Omran e quegli altri angeli simbolo di un orrore senza limite DOMENICO QUIRICO

La foto del piccolo coperto di polvere e sangue dentro un’ambulanza è l’immagine della rassegnazione a cinque anni di conflitto

Omran, 5 anni, siede in un’ambulanza, coperto di polvere e sangue. È stato appena estratto dalle macerie di una casa bombardata ad Aleppo. I bambini, parliamone prima che la cosa diventi inutile, dato che in un luogo come la Siria anche gli innocenti sono una preda troppo preziosa per non suscitare la gelosia del destino. Viviamo in un mondo in cui tutto è perpetuamente minacciato da qualcosa. Penso che sia sempre stato così, ma mai come ad Aleppo, città di tribolati, lo è stato in modo così tangibile.

Sulla soglia, appena, del nuovo millennio e nella confusione che spesso accompagna i secoli che debuttano, la vita dei più piccoli diviene ciò che si vuole: un’arma, uno strumento di propaganda, un particolare inutile, un bersaglio perfetto, una provocazione, un dettaglio, un peso. Che volete che siano i bambini quando, come avviene in Siria, i morti si contano a centinaia di migliaia? Eppure ogni bambino è unico. Ognuno di loro che scompare nei quartieri accartocciati di questa città non di pietre e cemento ma di carne e di sangue.

Sul volto del piccolo Omran, salvato dalle bombe, l’orrore della guerra

Una città di cui, in cinque anni, ho ascoltato, quasi fisicamente, il respiro farsi più flebile, spegnersi, quartiere dopo quartiere, come se la vita a poco a poco cedesse parti del corpo al silenzio della morte. Ognuno di loro si porta via con sé un mondo che non era mai stato visto come l’aveva visto lui in quel suo breve tempo e che come l’aveva visto lui non si ritroverà mai.

La foto del bambino di Aleppo ci può aiutare a capire quello che non abbiamo compreso in cinque interminabili anni di guerra? Non lo so. Nell’immagine è lì, solo, che sogna forse una madre o un fratello che l’accarezzi per fugare in lui il timore dell’universo, che gli dia una casa dove nascondersi e dormire. In una città dove non ci sono più case ma solo rovine! Tu, voi siete i bambini di Aleppo, i bambini siriani. Avevano mani piccole come quelle di tutti i bimbi del mondo che cominciavano ad acciuffare le cose, voci che scalfivano simili a schegge di vetro i rumori della casa. Le loro mamme piangevano per un taglio che si erano fatti sulla punta di un dito e i padri li sgridavano fino ad adirarsi.

Poi… poi nel 2012 li ho visti in una casa ad Hadariya, quartiere di Aleppo, con una grigia, sporca, torbida luce incominciava l’alba quando le bombe arrivarono. Avevano le gole e il petto squarciati. Non dico i nomi: ho pudore. Ecco: la Siria della guerra. Scompigliata, torbida, strisciante, spietata, miserabile. Dove era il demonio, non dio. Dio era da calpestare. E la Rivoluzione, sogni di gioventù e il cervello disseccato nei sogni!

Credevano che fosse un gioco quando per la prima volta li hanno presi nei lettini per fuggire, per metterli in salvo; se non avessero sentito le madri urlare più del giorno in cui li hanno partoriti. Allora si sono messi a piangere ma solo perché lei piangeva e loro erano soliti imitarla spontaneamente in tutto quello che la vedevano fare. Poi hanno capito che si trattava di questo, di morire.

La morte è stata per voi come un cuneo di verità nel soffice non sapere dell’infanzia, vi ha strappato l’ingenuità come una benda dagli occhi e avete visto forse in un lampo tutti i dolci anni che la guerra vi toglieva: l’amore delle ragazze sulle colline di Aleppo dolci di ulivi, le feste alla moschea, le notti di luna nella città vecchia il profumo di dolci e di pane.

Vogliono trasformarvi in simboli, ora, delle nostre viltà, delle nostre rassegnazioni, delle minacce di naufragio della Storia, dei viandanti sperduti, di coloro che perdono sangue, dei figli senza più madre e delle madri senza più figli, degli uomini senza più casa né pane né dio. Forse ci riusciranno, purtroppo. Ma in realtà il bambino di Aleppo è solo. E guai oggi a chi è solo.

I primi che ho incontrato cinque anni fa ad Aleppo erano già moribondi, trasportati in lenzuola e coperte, improvvisate barelle della disperazione, pochi stracci, carne sfortunata, occhi pieni di buio, in un ospedale dove spazzavano il rivolo di sangue dal pronto soccorso nella strada con una scopa: come se fosse acqua sporca. Carni straziate da frammenti di mortaio, da shrapnel, da schegge di edifici crollati su di loro.

Dove è il limite? Mi ero chiesto allora davanti a quei corpi. Ora ho la risposta. Non c’è. Da tempo il troppo in là è stato valicato. Allora, come fare oggi per dare scandalo, per richiamare le coscienze alla decenza della pietà che si fa azione, rimedio, scelta? Domanda assurda. La foto del bambino, come quella di Aylan, il piccolo naufrago di Kos, non basterà, non c’è più argomento che sia in grado di farlo ad Aleppo. Quello che ci scandalizzava cinque anni fa è diventato silenziosamente un punto di partenza. Ed è dal punto di orrore in cui si è arrivati ieri che oggi si prende la rincorsa. Quel bambino è solo il termometro della nostra ipocrisia.

E poi gli altri, i bambini delle zone tenute dagli assassini di Dio, gli islamisti. Trasformati, diversi. La loro giovane età si era calcificata come un enorme guscio di testuggine e il loro cuore era bello e duro come un corallo. Essi dicevano Allah e il profeta e la guerra santa come citassero articoli del codice penale, per loro Dio era un libro guerriero e l’uomo una cosa a cui non avevano tempo di pensare. Già mummie superstiziose. Impugnavano armi affidate loro dai padri, mostravano scene di massacro del Nemico come fossero sequenze di un gioco, in uno sprizzare di parole dure e inesorabili contro di me, l’infedele, l’impuro, il Nemico. Derubati della ebbrezza dell’infanzia, di quella prima saggezza innocente assassinata dalla bugiarda sapienza di poi.

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/Gli angeli di Aleppo: bimbi che vivono nel terrore
lastampa/Omran e quegli altri angeli simbolo di un orrore senza limite

L’Odg Campania e l’Ussi contro De Laurentiis: “Conferenze a tutta la stampa”

Il comunicato

L’Ordine dei Giornalisti della Campania e il Sindacato dei Giornalisti campani hanno risposto alla decisione del Napoli di non aprire le porte di Castel Volturno per le consuete conferenze a tutta la stampa:L’Ussi della Campania – Gruppo ‘Felice Scandone’ – apprende con sbigottita costernazione l’ultima novità in casa Calcio Napoli dove le conferenze stampa dell’allenatore saranno gestite, a partire da ora, come una cena a casa del presidente alla quale è lecito invitare solo ospiti graditi. Sul sito della società è apparsa oggi una breve nota che rappresenta una pietra tombale alla libertà di stampa. ”Da questa stagione – spiega il Calcio Napoli – agli incontri con i media di Maurizio Sarri, allenatore della nostra prima squadra, potranno partecipare i giornalisti delle testate direttamente invitate dalla Società Sportiva Calcio Napoli”. È facile ipotizzare che gli inviti saranno riservati ai soli giornalisti ‘graditi’ mentre quelli ritenuti ‘antipatici’ saranno costretti a non poter assistere ad una iniziativa che, pur svolgendosi in un luogo privato, ha tutte le connotazioni di un evento di pubblico interesse, circostanza che, evidentemente il Calcio Napoli finge di non capire. Di fronte ad un attentato così grave alla libertà di stampa, l’Ussi della Campania chiede un tempestivo e severo intervento della Lega Calcio ed al tempo stesso auspica sin da ora che i colleghi che avranno il privilegio di essere invitati, disertino le conferenze stampa in segno di solidarietà con i giornalisti meno graditi al Calcio Napoli ai quali sarà preclusa la possibilità di esercitare il proprio lavoro. Sulla decisione del Napoli sono intervenuti anche l’Ordine dei giornalisti della Campania e il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania, che “stigmatizzano” la decisione del Calcio Napoli di “limitare la partecipazione agli incontri con i media alle sole testate invitate dalla società sportiva”. L’Ordine e il Sindacato dei giornalisti, prosegue la nota, “ricordano” al Napoli che “la partecipazione alle conferenze stampa, dell’allenatore o della società, va sempre garantita a tutto il mondo dell’informazione, carta stampata, tv, radio e siti web”. “Ciò – conclude la nota – in ossequio al fondamentale principio democratico del pluralismo informativo e contro ogni forma di discriminazione”.

Mai chiesta la cessione, Hamsik ha detto si ad un rinnovo inferiore alle cifre di Higuain

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive su Marek Hamsik: “Una storia romantica quella di Hamsik in maglia azzurra e che sembra destinata a durare sino alla fine della carriera del talento con la cresta visto il rinnovo quadriennale (con opzione fino al 2021) appena siglato grazie anche alla bravura del suo storico agente Venglos. Lo slovacco, infatti, ha ricevuto un aumento di ingaggio che lo porterà a guadagnare circa 3,5 milioni a stagione. Una cifra considerevole ma, per fare un esempio non casuale, molto lontana da quella che percepiva Higuain. Il rapporto tra Hamsik e De Laurentiis, infatti, va oltre l’aspetto economico: si basa su fiducia e stima reciproca. il presidente stravede per Marek anche in virtù del profilo basso che quest’ultimo ha sempre saputo mantenere. Quanto importanti economicamente siano state le offerte arrivate a De Laurentiis può saperlo solo il presidente, di certo il Milan si era fatto avanti in modo concreto e la Juve lo scorso anno ha provato a portarsi Marekiaro a Torino. Il presidente del Napoli non ha mai voluto ascoltare le sirene del mercato, Hamsik non ha mai spinto per essere ceduto”.

Accettata la maxi offerta per Diawara

I dettagli

La stretta finale per la cessione di Amadou Diawara al Napoli è giunta: Il Mattino riferisce che è stata accettata l’offerta del Napoli di 17 milioni pagabili in 24 mesi dal Bologna. Ieri il presidente onorario dei felsinei Gazzoni Frascara si è anche sbilancianto in diretta radio: “Credo che nei prossimi giorni Diawara sarà un giocatore del Napoli”.

25mln più Valdifiori, Toro e Napoli vicini su Maksimovic

I dettagli

Secondo La Stampa, ci sarebbe stato un riavvicinamento tra Napoli e Torino per Maksimovic con De Laurentiis che si è giocato la carta Mirko Valdifiori: la nuova offerta del club partenopeo sarebbe di 25 milioni più il cartellino di Valdifiori (valutato tra i 4-5 milioni). Cairo sembra aprire uno spiraglio e lunedì sarà il giorno decisivo.

Zaza vuole il Napoli, può firmare nell’ultima settimana

I dettagli

Continua la caccia al bomber in casa Napoli e Il Mattino riferisce che il Napoli e la Juve si sono dati appuntamento all’ultima settimana di mercato per tornare a parlare di Simone Zaza. L’attaccante è un profilo gradito a Sarri, ma una pausa di riflessione è necessaria, anche in vista della giornata di campionato.

VIDEO – A Siano (Sa), lo spettacolo notturno della pirotecnica F.lli Romano

0
CLICCA PER VEDERE IL VIDEO

Il giorno 17 agosto, a Siano, in provincia di Salerno, la pirotecnica F.lli Roman da Angri (Sa) ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore di San Rocco, ma prima ascoltiamo i protagonisti ai nostri microfoni: dal comitato che ha deciso di scegliere questa ditta, ai protagonisti principali.

CLICCA SUL PLAYER per vedere le immagini

dal nostro inviato, Gennaro Novellino

In Alaska cambia il clima e un villaggio, Shishmaref, si sposta

0

Shishmaref: il villaggio si trova sull’isola di Sarycev, nel mare dei Ciukci

Shishmaref, a nord dello stretto di Bering, finirà inghiottito dal mare. In meno di trent’anni, infatti, le onde hanno eroso oltre un chilometro di costa. Gli abitanti corrono ai ripari e decidono – con un referendum – di lasciare le terre che abitano da 500 anni. Ma il problema è trovare i fondi.

Ce ne da testimonianza e nota Nadia Ferrigo nell’articolo di oggi su la Stampa:

Shishmaref, il villaggio dell’Alaska che trasloca per non sparire NADIA FERRIGO

Il mare ha eroso un chilometro di costa, gli abitanti con un referendum decidono di spostare le loro case. Ora il problema è trovare i fondi

Il nonnetto protagonista di «Up», capolavoro firmato Pixar, salva il suo vecchio cottage dalla demolizione grazie a una nuvola di palloncini gonfiati a elio. Peccato sia una buona idea giusto in un cartone animato. Anche gli abitanti del villaggio di Shishmaref, a nord dello stretto di Bering, sono alle prese con lo stesso problema: se non trovano il modo di traslocare case ed edifici, si dovranno presto rassegnare e lasciare che vengano inghiottiti dal mare. La decisione di spostarsi in un posto più sicuro, anche se significa abbandonare le terre che abitano da 500 anni, è stata presa dalla popolazione con il primo referendum del genere indetto negli Stati Uniti: i «sì» hanno vinto contro i «no» per 89 voti a 68.

In Alaska le conseguenze del cambiamento climatico minacciano circa 200 villaggi: l’aumento delle temperature assottiglia e scioglie il permafrost, strato ghiacciato che sostiene circa l’80 per cento del territorio del Paese. Shishmaref si trova su una piccola isola costiera e i suoi abitanti, per lo più eschimesi Inupiat, per secoli hanno vissuto di pesca e caccia alle foche, ma avventurarsi tra i ghiacci è sempre più rischioso: in meno di trent’anni le onde hanno eroso oltre un chilometro di costa. «Dal 2000 a oggi abbiamo dovuto spostare tredici case da una parte all’altra del villaggio – ha spiegato Esau Sinnock, 19 anni, attivista e ambientalista -. Non possiamo fare nulla, dobbiamo andarcene: nel giro di due decenni l’intera isola sarà spazzata via». Stabilito che spostarsi è il male minore e ancor prima di decidere dove, il problema più grande è trovare i fondi per traslocare la cittadina.

Nel 2003 il governo americano commissionò un’indagine sui villaggi a rischio al Governement Accountability Office, sezione investigativa del Congresso degli Stati Uniti. Nel report, aggiornato l’ultima volta nel 2009, viene stilata una lista di trentuno villaggi nativi che rischiano di scomparire per colpa dei cambiamenti climatici. Per quattro di questi – Kivalina, Koyukuk, Newtok e Shishmaref – il responso è stato assolutamente chiaro: per sfuggire all’avanzata del mare, avrebbero dovuto spostarsi «il prima possibile». Muri e barriere non servono a nulla, così sono state valutate le possibili opzioni per la ricollocazione e individuata una zona circa quindici miglia più a Sud.

Negli anni il villaggio ha ricevuto dei contributi per i danni causati dagli allagamenti, che nella brutta stagione arrivano a sommergere le case, ma non esistono programmi di assistenza per il trasloco di intere città: nel report anche questo punto viene sottolineato con chiarezza. «Nel 2006 il costo stimato era tra i 100 e i 200 milioni di dollari – ha commentato Donna Barr, che fa parte del consiglio comunale della città -. Oggi sarà decisamente più alto. E non abbiamo idea di come fare». Ora la sfida da affrontare è trovare i soldi per il primo trasloco di massa della storia.

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/In Alaska cambia il clima e un villaggio si sposta
lastampa/Shishmaref, il villaggio dell’Alaska che trasloca per non sparire Nadia Ferrigo

Olimpiadi Rio 2016 – Pallanuoto femminile, finale : Setterosa, contro gli Usa per la “mission impossibile”

0

Con tutti gli obiettivi prefissati ormai raggiunti, al Setterosa non resta che sognare: oggi la nazionale italiana di pallanuoto femminile, forte di una medaglia ormai già in tasca, affronterà gli Stati Uniti d’America nella finale del torneo delle Olimpiadi di Rio 2016. Le americane, grandi favorite della vigilia, sono battibili? 

A guardare i numeri, parrebbe proprio di no: le ragazze a stelle e strisce hanno dominato ogni singolo incontro per cui sono scese in vasca a Rio 2016. Nel girone surclassate con irridente facilità Cina, Ungheria e Spagna, con queste due squadre che alla vigilia potevano candidarsi come serie candidate per il podio. Nella fase ad eliminazione diretta il quarto di finale con il Brasile è sembrato più un allenamento, mentre in semifinale è stata ancora l’Ungheria a capitolare sotto i colpi della Steffens e compagne, quadrate e sempre in pieno controllo della partita.

Nel corso degli anni, l’oro olimpico sembrava quasi essere diventata una maledizione: argento a Sydney 2000, bronzo ad Atene 2004, ancora argento a Pechino 2008. Il successo è finalmente arrivato a Londra 2012, in un periodo storco in cui la squadra statunitense faticava a salire sul podio a livello mondiale, obiettivo fallito sia nella rassegna iridata del 2011 che del 2013. Nel 2015, però, sono tornate a vincere e convincere, dimostrando di essere la squadra più forte del mondo. 

Dal canto suo, l’ultima edizione del Setterosa probabilmente non è mai stata così completa, determinata e in condizione, fisica quanto mentale. Trascinate da un’Arianna Garibotti da Mvp, le azzurre fino ad ora hanno superato tutti gli ostacoli con un percorso netto nonostante qualche brivido di troppo nel finale della partita contro la Russia, anche se il risultato non è mai stato veramente in bilico. La squadra guidata magistralmente dal Ct Fabio Conti ha trovato il perfetto equilibrio in difesa quanto in attacco e proprio dalla propria metà vasca è in grado di costruire le vittorie.

Se sulla carta la nazionale italiana sembra spacciata, proprio la consapevolezza di un’ipotetica inferiorità potrebbe essere il punto di forza di una squadra umile e che non ha bisogno di eccessi o frivolezze. Una squadra solida, come è il Setterosa, può trarre vantaggio da una situazione che di fatto le toglie ogni responsabilità. La medaglia olimpica era, senza mezzi termini, l’obiettivo della spedizione: l’oro sarebbe solo il coronamento del sogno più entusiasmante nella carriera di ogni atleta, ma non è nè una necessità nè tantomeno un’ossessione come lo è per la squadra avversaria. Da qui le 13 azzurre possono provare a sovvertire il pronostico: “Mission Impossibile”? Forse sì, ma non per questo Setterosa.


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – gianluca.santo@oasport.it

Twitter: @Santo_Gianluca

VIDEO – A Siano (Sa), lo spettacolo notturno della pirotecnica Russo-Albano

0
CLICCA PER VEDERE IL VIDEO

Il giorno 17 agosto, a Siano, in provincia di Salerno, la pirotecnica Russo-Albano da Melito (Na) ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore di San Rocco, ma prima ascoltiamo i protagonisti ai nostri microfoni: dal comitato che ha deciso di scegliere questa ditta, ai protagonisti principali.

CLICCA SUL PLAYER per vedere le immagini

dal nostro inviato, Gennaro Novellino

VIDEO – A Siano (Sa), lo spettacolo notturno della pirotecnica Giuseppe e Ciro Scudo

0
CLICCA PER VEDERE IL VIDEO

Il giorno 17 agosto, a Siano, in provincia di Salerno, la pirotecnica Giuseppe e Ciro Scudo da Ercolano (Na) ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore di San Rocco, ma prima ascoltiamo i protagonisti ai nostri microfoni: dal comitato che ha deciso di scegliere questa ditta, a Giuseppe e Ciro Scudo.

CLICCA SUL PLAYER per vedere le immagini

dal nostro inviato, Gennaro Novellino

VIDEO – A Siano (Sa), lo spettacolo notturno dell’Artificiosa dei F.lli Di Candia

0
CLICCA PER VEDERE IL VIDEO

Il giorno 17 agosto, a Siano, in provincia di Salerno, l’Artificiosa dei F.lli Di Candia da Sassano (Sa) ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore di San Rocco.

CLICCA SUL PLAYER per vedere le immagini

dal nostro inviato, Gennaro Novellino

Olimpiadi Rio 2016 – Taekwondo 68 kg (M), l’oro alla Giordania

I dettagli

Questo il tabellone degli ottavi di finale dei 68 kg – (M) Taekwondo, con i risultati e i rispettivi qualificati ai quarti di finale:

DENISENKO Alexey (RUS) b. CONTRERAS Edgar (VEN)
TAZEGUL Servet (TUR) b. MORALES Ignacio (CHI)
ROBAK Karol (POL) b. DIEYE Balla (SEN)
ACHAB Jaouad (BEL) b. KASSMAN Maxemillion (PNG)
LEE Daehoon (KOR) b. BOUI David Sylvere Patrick (CAF)
ABUGHAUSH Ahmad (JOR) b. AHMED Ghofran (EGY)
GONZALEZ BONILLA Joel (ESP) b. GRGIC Filip (CRO)
PUREVJAV Temuujin (MGL) b. GUTIERREZ MACEDO Saul (MEX)
Questi gli accoppiamenti dei quarti di finale:
DENISENKO Alexey (RUS) b. TAZEGUL Servet (TUR)
ACHAB Jaouad (BEL) b. ROBAK Karol (POL)
ABUGHAUSH Ahmad (JOR) b. LEE Daehoon (KOR)
GONZALEZ BONILLA Joel (ESP) b. PUREVJAV Temuujin (MGL)
Questi gli accoppiamenti delle semifinali:
DENISENKO Alexey (RUS) b. ACHAB Jaouad (BEL)
ABUGHAUSH Ahmad (JOR) b. GONZALEZ BONILLA Joel (ESP)
Oro – Abughaush Ahmad Giordania
Argento – Denisenko Alexesy Russia
Bronzo – Gonzalez Bonilla Joel Spagna
Bronzo – Lee Daehoon Corea del Sud

Olimpiadi Rio 2016 – Taekwondo 57 kg (F), l’oro alla Gran Bretagna

I dettagli

Questo il tabellone degli ottavi di finale dei 57 kg – (F) Taekwondo, con i risultati e i rispettivi qualificati ai quarti di finale:

MIKKONEN Suvi (FIN) b. VASCONCELOS DOS SANTOS Julia (BRA)
GLASNOVIC Nikita (SWE) b. MARTON Caroline (AUS)
ASEMANI Raheleh (BEL) b. CARSTENS Carolena (PAN)
JONES Jade (GBR) b. BAKKAL Naima (MAR)
CALVO GOMEZ Eva (ESP) b. HARNSUJIN Phannapa (THA)
ALIZADEH ZENOORIN Kimia (IRI) b. ZANINOVIC Ana (CRO)
HAMADA Mayu (JPN) b. BEN ALI Rahma (TUN)
WAHBA Hedaya (EGY) b. PATINO MARIN Doris Esmid (COL)
Questi gli accoppiamenti dei quarti di finale:
GLASNOVIC Nikita (SWE) b. MIKKONEN Suvi (FIN)
JONES Jade (GBR) b. ASEMANI Raheleh (BEL)
CALVO GOMEZ Eva (ESP) b. ALIZADEH ZENOORIN Kimia (IRI)
WAHBA Hedaya (EGY) b. HAMADA Mayu (JPN)
Questi gli accoppiamenti delle semifinali:
JONES Jade (GBR) b. GLASNOVIC Nikita (SWE)
CALVO GOMEZ Eva (ESP) b. WAHBA Hedaya (EGY)
Oro – Jones Jade Gran Bretagna
Argento – Calvo Gomez Eva Spagna
Bronzo – Wahba Hedaya Egitto
Bronzo – Alizadeh Zenoorin Kimia Iran

Olimpiadi Rio 2016, Pentathlon : programma e orari di venerdì 19 agosto

0

Si assegnano le medaglie, nella gara femminile del pentathlon moderno ai Giochi di Rio 2016. Vi presentiamo il programma di giornata, con orari italiani.

17:00 NUOTO Deodoro Aquatics Centre
19:00 BONUS ROUND DI SCHERMA Deodoro Stadium
20:30 EQUITAZIONE Deodoro Stadium
23:00 COMBINED EVENT   Deodoro Stadium

I RISULTATI DI IERI (RANKING ROUND DI SCHERMA)

La polacca Oktawia Nowacka è in testa dopo il ranking round di scherma nel pentathlon moderno alle Olimpiadi di Rio 2016. La campionessa del mondo del 2015 si è resa artefice di una prestazione da applausi nella spada, con 27 assalti vinti ed appena 8 sconfitte, per un totale di 262 punti accumulati.

Alle sue spalle, staccata di 18 lunghezze, troviamo un altro pezzo da novanta, la tedesca Lena Schoeneborn, oro a Pechino 2008 e tra le grandi favorite grazie ad una eccellente costanza di rendimento in tutte le prove del programma.

Terza e quarta piazza per le canadesi Melanie McCann e Donna Vakalis, rispettivamente con 238 e 232 punti: le sorprendenti pentathlete della Foglia d’Acero difficilmente potranno lottare per le medaglie, anche se l’inizio è incoraggiante.

Buon avvio per le cinesi Qian Chen e Xiaonan Zhang, appaiate a quota 232. In settima piazza troviamo la mina vagante Elodie Clouvel. La vice-campionessa del mondo francese ha superato bene il primo scoglio importante: se ora riuscirà a limitare i danni nel nuoto, diventerà un osso durissimo per chiunque in vista del decisivo combined-event (equitazione permettendo).

Dopo un buon inizio, ha concluso solo undicesima Laura Asadauskaite: la campionessa olimpica lituana rischia ora di arretrare ulteriormente in classifica dopo i 200 sl in vasca e, con ogni probabilità, sarà chiamata ad una delle sue proverbiali rimonte per bissare il titolo di 4 anni fa. La solidità delle avversarie che la precedono, tuttavia, rendono l’impresa piuttosto ardua.

Buona nona posizione per l’italiana Alice Sotero (220 punti, 20 vittorie e 15 sconfitte), attesa a scalare ulteriormente la graduatoria dopo il nuoto (anche se la portacolori del Bel Paese dovrebbe pagare dazio nel combined). Solo 17ma Claudia Cesarini (202): per la romana, che lo scorso mese di marzo vinse proprio a Rio una prova di Coppa del Mondo, il sogno medaglia è già svanito.

federico.militello@oasport.it


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva –  giuseppe.urbano@oasport.it

Foto: FIPM

Olimpiadi Rio 2016 – Gli azzurri in gara oggi, venerdì 19 agosto

0

14ma giornata di gare a Rio de Janeiro dove si stanno svolgendo le Olimpiadi Rio 2016. Sarà una lunghissima giornata in attesa del Setterosa per l’oro! Volley per volare in Finale, occhio alla marcia

Quattordicesiima giornata di gare a Rio de Janeiro dove si stanno svolgendo le Olimpiadi 2016. Questo è il grande giorno della Setterosa che sfiderà gli USA per la medaglia d’oro! Altro incrocio tra Italia e States nella semifinale del torneo di volley maschile. Tutti in marcia con Giorgi, Rigaudo e Palmisano: una medaglia è possibile!

Di seguito tutti gli azzurri in gara nella giornata di venerdì 19 agosto e nella notte che ci introduce a sabato 20 agosto.

VENERDÌ 19 AGOSTO – GIORNO 14

12.30     GOLF (femminile) – Giulia Molinaro, Giulia Sergas

13.00     ATLETICA LEGGERA, 50km di marcia – Teodorico Caporaso, Marco De Luca, Matteo Giupponi

14.00     CANOA, K1 200m (eliminatorie, maschile) – Manfredi Rizza

14.59     CANOA, K4 1000m (eliminatorie, maschile) – Mauro Crenna, Giulio Dressino, Alberto Ricchetti, Nicola Riparmonit

15.20     GINNASTICA RITMICA, individuale (turno di qualificazione) – Veronica Bertolini

17.00     PENTATHLON (femminile) – Claudia Cesarini, Alice Sotero

18.00     VOLLEY, semifinale (maschile) – Italia vs USA (Oleg Antonov, Emanuele Birarelli, Simone Buti, Massimo Colaci, Simone Giannelli, Osmany Juantorena, Filippo Lanza, Matteo Piano, Salvatore Rossini, Daniele Sottile, Luca Vettori, Ivan Zaytsev)

19.30     ATLETICA LEGGERA, 20km di marcia (femminile) – Eleonora Giorgi, Antonella Palmisano, Elisa Rigaudo

20.30     PALLANUOTO, finale per l’oro (femminile) – Italia vs USA (Rosaria Aiello, Roberta Bianconi, Aleksandra Cotti, Tania Di Mario, Giulia Emmolo, Teresa Frassinetti, Arianna Garibotti, Giulia Gorlero, Francesca Pomeri, Elisa Queirolo, Federica Radicchi, Chiara Tabani, Laura Teani)

21.00     TUFFI, 10m (eliminatorie, maschile) – Maicol Verzotto

SABATO 20 AGOSTO – GIORNO 15

01.51     ATLETICA LEGGERA, 4x400m (batterie, femminile) – Italia (Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Libania Grenot, Maria Enrica Spacca)


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva

Olimpiadi Rio 2016, Taekwondo : programma e orari 19 agosto

0
Taekwondo ai Giochi olimpici di Rio 2016

Terza giornata per il programma del taekwondo ai Giochi olimpici di Rio 2016, con l’assegnazione di altri due titoli olimpici.

VENERDì 19 AGOSTO
14.00 -67 kg (femminile), 16esimi e ottavi di finale
14.00 -80 kg (maschile), 16esimi e ottavi di finale
20.00 -67 kg (femminile), quarti di finale e semifinali
20.00 -80 kg (maschile), quarti di finale e semifinali
01.00 -67kg (femminile), ripescaggi e finali
01.00 -80 kg (maschile), ripescaggi e finali


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva

 francesco.drago@oasport.it

Olimpiadi Rio 2016, Beach volley. Finale amara per gli azzurri : è ”solo” Argento

0

Il Brasile gioisce con Alison e Bruno, l’Italia deve gioire per Paolo Nicolai e Daniele Lupo che conquistano l’argento olimpico nel beach volley. Due a zero, una vittoria limpida dei più forti anche se, guardando fra le pieghe dell’iuncontro giocato sotto il diluvio di Copacabana, qualche rimpianto c’èper la coppia azzurra che ha sicuramente dato tutto quello che aveva.

E’ mancato qualcosa agli azzurri ma, bisogna dirlo, era mancato contro Alison/Bruno sempre da un anno a questa parte e nella finale di Copacabana non si è visto nulla di diverso di quello che si era visto a Vitoria piuttosto che a Mosca. La bravura di Bruno in difesa ha imrigliato la coppia azzurra che non sempre è riuscita a trovare le contromisure giuste in attacco per poter cambiare il corso delle cose. Il rimpianto forse riguarda anche l’avvio fulminante degli azzurri nei due set. Quattro punti di vantaggio nel primo (5-1), tre nel secondo (10-7): due tesoretti che non sono stati fatti fruttare nel migliore dei modi con quell’errore di troppo, una volta in palleggio, una volta in attacco, una volta in battuta.

L’avvio è sorprendente: gli azzurri partono a razzo. Nicolai indovina un paio di battute micidiali e l’Italia si ritrova avanti 5-1. Alison e Bruno riordinano le idee e hanno anche un pizzico di fortuna con il nastro che frutta un ace e con Nicolai che mette fuori un attacco tutto sommato facile (6-5). Il sorpasso arriva sul 9-8 e, guarda caso, è Bruno (erede designato di Emanuel Rego) a firmarlo, come è lui a firmare il bagher di prima che sembra affondare la coppia azzurra per il 13-10.

Il cambio palla brasiliano funziona fino al 17-14 poi si materializza l’incubo per Alison. Nicolai lo pizzica in battuta e lui spara fuori due attacchi consecutivi: 17-17. L’ennesimo errore di Alison porta avanti gli azzurri 19-18 ma l’illusione dura poco e i rimpianti si fanno macigni sulla testa degli azzurri che subiscono un break di 0-3: out Nicolai e muro di Alison per il 21-19 Brasile.

Gli azzurri ripartono tutto sommato bene. Nicolai recupera con il muro la scarsa efficacia in attacco e ancora un muro dell’abruzzese frutta il massimo vantaggio azzurro: 8-5. L’Italia tiene il cambio palla fino al 10-7 ma sulle azioni prolungate ad avere la meglio sono sempre i brasiliani: un segnale chiaro di dove tira il vento. Un doppio muro di Alison regala al Brasile l’11-11 e ancora un muro del brasiliano è il break che lancia i carioca: 14-16. In mezzo tanto Bruno, che alla fine alza il ritmo e firma il break che non lascia scampo agli azzurri: 15-19. L’ultimo sussulto lo regala Alison con una palla in tribuna (17-19),poi solo Brasile: 21-17 e la festa tanto attesa può accendersi. A questa festa partecipa anche l’Italia con due ragazzi fantastici. Solo applausi, ora, per Daniele Lupo e Paolo Nicolai


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva