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L’Angolo di Samuelmania – Mertens strepitoso! Sono fiducioso, lasciamoli lavorare

Questo il mio pensiero sulla partita

Pescara-Napoli, gli azzurri sicuramente non hanno disputato una delle migliori partite, quella magari che tutti si aspettavano. Non è stato facile affrontare il Pescara, anche per la questione attaccante: nulla togliere a Gabbiadini e Milik, due grandi calciatori ma credo che quando c’era Higuain, tutta la squadra era più sicura perché sapevano che non avrebbe sbagliato e soprattutto fatto gol. Non puntiamo il dito, ma bisogna capire e presto se prendere un altro attaccante oppure restare così. Siamo solo alla prima partita e certo non possiamo criticare la squadra. Io sono molto fiducioso, voglio fare i complimenti a Mirko Valdifiori che ha disputato una buona partita fatta di ottimi passaggi e qualche tiro nello specchio della porta. Mertens strepitoso, due splendidi gol che hanno permesso di agguantare il pareggio, anche se alcuni calciatori hanno patito l’inizio di ritardo di preparazione. Diamo fiducia alla squadra, alsciamoli lavorare e sempre forza Napoli!

a cura di Samuele Esposito

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EDITORIALE – Juve Stabia, voglia di rivincita

Sabato comincia il campionato di Lega Pro, con una Juve Stabia che si presenta sulla griglia di partenza immediatamente alle spalle delle favorite per la vittoria finale. Le Vespe hanno allestito con largo anticipo un organico di livello e completo in ogni reparto, non lasciando nulla al caso.

A ben vedere però, ciò che potrebbe risultare decisiva per le sorti del campionato della Juve Stabia non è (solo) la qualità della rosa gialloblù, ma anche la voglia di rivincite che pervade l’ambiente stabiese.

Questa voglia si vede in tutte le componenti gialloblù, partendo inevitabilmente dal Patron Manniello, il quale ha tanta voglia di rivedere una Juve Stabia combattiva e capace di far gioire i propri tifosi. Il Presidente ha formato una squadra di assoluto valore e non è escluso che decida di regalare ai suoi anche la ciliegina sulla torta al fotofinish del calciomercato.

La stessa voglia e fame di rivincita Manniello l’ha trovata nel suo nuovo allenatore, Gaetano Fontana, scelto dopo lo stop forzato dovuto ad una lunga squalifica rimediata quando occupava la panchina della Nocerina.
Il tecnico stabiese ha un’enorme voglia di tornare al calcio giocato dopo l’ingiustizia subita e di dimostrare tutto il suo valore ai tifosi che non hanno condiviso del tutto la sua nomina ad allenatore della Juve Stabia.

Discorso analogo va fatto per tanti calciatori gialloblù.
Potremmo parlare di Russo, desideroso di essere protagonista con la maglia della squadra della propria città, o ancora di Cancellotti, uno degli ultimi reduci di Bassano, che ha rinnovato con la Juve Stabia per cercare di vendicare il clamoroso torto subito nei playoff di due stagioni fa.

Cambiando zona del campo è sempre la voglia di rivincita che potrebbe fare la differenza. Da Marotta, alla prima stagione tra i professionisti e che ha fatto intravedere lampi di pura classe; passando a Ripa, desideroso di mettere alle spalle l’infortunio tornando a ruggire sotto la Curva Sud; fino ad arrivare a Del Sante, voglioso di cancellare l’immagine sbiadita dell’attaccante poco incisivo visto nei mesi scorsi.

Per tutti loro l’elemento fondamentale è la voglia di rivincita, di recuperare il tempo perduto e di conquistare sul campo qualcosa di importante.

Ecco, quando un gruppo di persone che ha tanta voglia di fare bene mette al primo posto un obiettivo comune, i risultati possono essere eccezionali.
Non resta che sostenere questa squadra senza mettere troppa pressione ad un gruppo che ha tutte le carte in regola per fare grandi cose.

Buon campionato Juve Stabia! Avanti Vespe!

Raffaele Izzo

Renzi : si vota comunque nel 2018 (e se perdo resto segretario del PD)

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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervistato dal giornalista Paolo Del Debbio

«Si vota nel 2018 comunque vada il referendum», dice Matteo Renzi. Il premier sceglie la strategia della stabilità per rassicurare Mattarella e Draghi. Oggi a Ventotene il vertice con Merkel e Hollande per «rilanciare l’Europa».

Referendum, la svolta di Renzi: “In ogni caso elezioni nel 2018” CARLO BERTINI*

Il presidente del Consiglio: oggi a Ventotene con Merkel e Hollande per rilanciare l’Ue Sì agli investimenti per crescere. Boccia (Confindustria): “Ma serve più produttività”

«Sì, le elezioni le abbiamo nel 2018», dice Matteo Renzi, rispondendo alla domanda a bruciapelo di Paolo Del Debbio che gli chiede se si voterà nel 2018 comunque vada il referendum. Ma il premier non intende dire altro se non che il referendum per lui si vince, insomma non è una marcia indietro sulle dimissioni in caso di sconfitta che comunque conferma.

Gioca in casa la sua prima partita post vacanza, qui alla Versiliana seduti in prima fila nonna, moglie e figlia, assiepati tra la folla tanti fiorentini, c’è pure il suo barbiere Toni. Ma c’è pure mezzo governo, i vice ministri Giacomelli e Nencini, il tesoriere Pd Bonifazi e tanti altri. Sotto i pini lo attendono, mentre scorre via la finale di volley da Rio che il premier vede a metà e quando l’Italia perde commenta con un “ha vinto l’argento”, cioè vede il bicchiere mezzo pieno.

Si comincia sul tema migranti, sull’Europa che a Ventotene deve ritrovare le ragioni ideali, archiviando l’austerità: «Merkel e Hollande verranno in Italia per rilanciare l’Unione europea, ce ne è un gran bisogno. Da domani parte un percorso in cui l’Europa smette di essere solo l’Europa delle banche, della finanza, delle regole tecnocratiche e torna ad esser l’Europa di Spinelli. Una partita tutta da giocare, ma va giocata».

Si passa poi all’economia, ribadendo la volontà del governo di «dare più soldi ai pensionati» e alle tasse. Facendo capire che l’Italia punterà sui maggiori investimenti e batterà sul tasto della flessibilità, perché sulla crescita pure bassa «un’inversione c’è stata col mio governo»; e si chiude su Pd e referendum, piatto forte. Dove i toni si alzano, gli applausi scrosciano, dopo quel solo tasto dolente, l’urlo dalla platea «Pinocchio», quando il premier dice che «ora in Italia chi sbaglia paga», parlando dei furbetti del cartellino.

Dunque se «vince il no cosa faccio l’ho già detto, ma per colpa mia è diventato un dibattito su tutto, governo, italicum, economia». E invece la domanda è se «volete ridurre i costi della politica e del parlamento, semplificare la politica regionale e superare il Ping pong camera-Senato?». E la conclusione di Renzi è che, se votano nel merito, anche tantissimi elettori dei 5Stelle voteranno sì, quindi «scommetto che vince il sì, anche se sono loro antipatico». Arriva puntuale la domanda sull’Anpi e qui Renzi dà l’annuncio, invitando il presidente dell’associazione dei partigiani a dibattere con lui le ragioni del no e del sì sabato in una festa dell’unità: «Scelgano loro, andiamo davanti ai militanti e poi non dicano che non si discute nel Pd». E arriva una battuta con tanto di ovazione su D’Alema, che «è in compagnia di Berlusconi, Salvini e Grillo. Lui pesca sempre la carta di attaccare chi gli sta vicino, è toccato a Prodi, ora tocca a me. Se vuol fare la battaglia per difendere i posti e magari tornare in Parlamento, auguri. Ma non usi la consultazione popolare per la sua rivincita al congresso che si farà quando previsto».

Tradotto, non prima del dicembre 2017, quindi anche se perde Renzi niente dimissioni da segretario Pd. E in questa giornata in cui ritorna sul tasto delle tasse da ridurre, il premier incassa un altro assist sul referendum da Confindustria, che promuove il sì che assicura stabilità. E che però va pure in pressing: nella prossima manovra, con le casse del Paese gravate da un ingente debito e con «poche risorse» a disposizione, il governo deve «fare poche cose intelligenti», dice dal meeting di Rimini il presidente Boccia. Che invita a calibrare «scelte selettive» senza avallare alcun «assalto alla diligenza» e puntando con decisione sulla produttività e investimenti privati per rafforzare un percorso di crescita.

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* INVIATO A MARINA DI PIETRASANTA

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lastampa/Referendum, la svolta di Renzi: “In ogni caso elezioni nel 2018” CARLO BERTINI*

Renzi promette stabilità

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Un gazebo per il sì alla Festa dell’Unità al Campovolo di Reggio Emilia

Il premier sceglie la strategia della stabilità per rassicurare Mattarella e Draghi. Oggi a Ventotene il vertice con Merkel e Hollande per «rilanciare l’Europa». «Si vota nel 2018 comunque vada il referendum», dice Matteo Renzi.

La strategia della stabilità per rassicurare Colle e Bce UGO MAGRI

La personalizzazione non paga, meglio puntare sull’affidabilità. Ma il premier assicura ai suoi: abbiamo ancora la maggioranza

ROMA – Accusato spesso di drammatizzare il referendum sulla Costituzione, stavolta Renzi spiazza i suoi critici e sparge serenità. Assicura che in Italia si voterà nel 2018, alla naturale scadenza, «comunque vada» il voto d’autunno. Così ha dichiarato alla Versiliana. Niente elezioni anticipate: arriveremo in fondo alla legislatura tanto che vinca il «sì» alle riforme, quanto che invece trionfi il «no». Chiaramente il premier si augura la prima delle due. Magari in cuor suo è sicuro di farcela, nonostante i sondaggi non proprio esaltanti conferma ai suoi «abbiamo ancora la maggioranza». Ma il tono risoluto con cui si sente di escludere cataclismi politici, «comunque vada» il referendum sulla costituzione, dunque perfino in caso di sconfitta sulla riforma Boschi, è un dato politico che profuma di novità.

NESSUN DIETROFRONT

Dobbiamo interpretarlo come una retromarcia del premier? Significa cioè che non si dimetterebbe neppure nel caso di vittoria dei suoi avversari e resterebbe a Palazzo Chigi come se nulla fosse? Questo Renzi non lo ha detto, ma soprattutto non lo pensa. Certo che si dimetterebbe, come assicura ai suoi. Però ripeterlo in tono di sfida, o di minaccia, non gli fa gioco. Se avesse assecondato l’aspetto più guascone del suo carattere, sarebbe ricaduto nello stesso errore che gli è stato rimproverato in questi mesi: quello di «personalizzare» l’appuntamento referendario, trasformandolo in un giudizio su se stesso anziché su quanto di buono la riforma Boschi contiene. Spostare l’attenzione degli elettori dalla riforma costituzionale a se stesso aveva rappresentato nei mesi scorsi un eccesso di confidenza (o un’imprudenza, che fa lo stesso) di cui lo stesso Renzi, probabilmente, si è pentito. Logico che alla Versiliana abbia tirato il freno un attimo prima di perseverare nello sbaglio. E abbia inteso disinnescare sul nascere la polemica che ne sarebbe seguita. Insomma, stavolta è stato abile e avveduto. Ma c’è dell’altro. Confermare che la legislatura taglierà il traguardo del 2018 significa riconoscere la presenza di altri due autorevoli attori con i quali confrontarsi, e magari venire a patti se si renderà necessario.

ROMA E FRANCOFORTE

Uno sta a Francoforte e si chiama Mario Draghi: qualunque decisione dovesse prendere il premier, perfino nel caso di sconfitta referendaria, dovrebbe valutare i contraccolpi finanziari per l’Italia e per l’Europa intera. L’ultima cosa che possono augurarsi nel grattacielo della Bce è che la terza economia dell’euro precipiti disordinatamente nel caos, senza un percorso ragionevole verso le urne. Tra l’altro, non è nemmeno chiaro con quale legge elettorale andremmo a votare, visto che il 4 ottobre prossimo la Consulta inizierà l’esame dei ricorsi contro l’«Italicum», e in camera di consiglio tutto potrà accadere. Il secondo attore, cui Renzi rende implicitamente omaggio con la sua svolta agostana, abitasul Colle. Non è mistero che il Presidente consideri la stabilità politica alla stregua di un bene prezioso, una dimostrazione di serietà e affidabilità da dare ai nostri partner non solo europei. Sergio Mattarella aspetta il verdetto del popolo italiano, senza interferire in un senso o nell’altro, comportandosi da vero arbitro. Ma da giorni chiede a tutti, anche con una certa insistenza, di tenere comportamenti responsabili. Sollecita prudenza. Sobrietà pure nel linguaggio. Sarebbe singolare se il primo a contravvenire fosse proprio Renzi, che del Quirinale in futuro potrebbe avere bisogno.

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Parte il progetto “Juve Stabia branding” affidato al Dr. Enzo Longobardi

Questo il comunicato del club
S.S.Juve Stabia rende noto, nell’ottica dell’efficientamento delle attività societarie e nel rispetto dei relativi piani strategici, di
aver affidato l’incarico al Dott. Enzo Longobardi di responsabile del progetto denominato “Juve Stabia branding” di commercializzazione ed ulteriore e progressiva crescita del brand aziendale.Nel particolare il Dott. Longobardi avrà l’obiettivo di sviluppare irapporti con i partner commerciali, ai fini di una maggiore fidelizzazione e di curare tutte le iniziative che possano coinvolgere, sempre di più, studenti, giovani e tifosi, creando interesse ed attenzione nei confronti delle Vespe.
Il Dott. Enzo Longobardi, laureato in scienze politiche, si occupa da anni di sviluppo locale e marketing territoriale. Consulente senior di formazione, è visiting expert di Università russe ed è stato esperto di economia presso le European School a Bruxelles, come pure dirigente dello Sportello Unico attività produttive del Comune di Castellamare di Stabia e direttore di strutture turistiche. Con grande entusiasmo il Dottor Longobardi commenta così l’incarico ricevuto: “Il marketing in talune società calcistiche si sta rivelando quasi la principale fonte di introiti. Se per le società più grandi è più semplice gestire le relative attività, per le piccole bisogna individuare progetti di coinvolgimento territoriali nella consapevolezza che le aziende di calcio si rivolgono molto spesso ad un pubblico non competitivo – precisa l’esperto professionista – in quanto se una persona è tifosa di una squadra, di certo non cambierà improvvisamente la sua “fede” e quindi avremo sul mercato una serie di monopoli in quest’ambito. Pertanto è necessario trovare altri segmenti da sviluppare. Gli introiti provengono per un 40% dalla vendita di biglietti e abbonamenti mentre il restante 60% dovrà essere ricercato altrove. È evidente quindi che le voci più importanti sono senz’altro le sponsorizzazioni, i diritti televisivi e le attività che mirano a far affluire allo stadio i tifosi mediante iniziative a carattere continuativo. Nel sistema commerciale e di marketing, quindi, la strada più adatta da seguire sarà quella di proporsi come un prodotto. Juve Stabia Branding nasce con queste finalità. L’obiettivo è la crescita del brand aziendale attraverso un progetto innovativo denominato appunto “Juve Stabia Branding” che vedrà coinvolti in maniera sinergica, imprese, istituzioni, famiglie, scuole, associazioni, tifosi,sportivi, ecc…”
S.S.Juve Stabia
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Calcio, Serie A: risultati e classifica dopo la prima giornata.

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 CALCIO SERIE A : Inter parte male, il Napoli arranca

Calcio Serie A, Prima Giornata – Subito sconfitta all’esordio in campionato la nuova Inter di De Boer A Verona i nerazzurri crollano con il Chievo, che ottiene i tre punti grazie alla doppietta di Birsa. Stecca anche il Napoli, che va sotto 2-0 a Pescara, ma poi ringrazia i due gol di Mertens. Pirotecnica vittoria della Lazio in casa dell’Atalanta (subito in gol Immobile). Vittorie casalinghe per Genoa e Bologna, mentre tre punti esterni per Sassuolo e Sampdoria

Questi i risultati

Roma – Udinese 4-1 (giocata ieri)
Juventus – Fiorentina 2-1 (giocata ieri)
Milan – Torino 3-2
Atalanta – Lazio 3-4
Bologna – Crotone 1-0
Chievo – Inter 2-0
Empoli – Sampdoria 0-1
Genoa – Cagliari 3-1
Palermo – Sassuolo 0-1
Pescara – Napoli 2-2

Classifica

Roma 3
Genoa 3
Chievo 3
Lazio 3
Milan 3
Juventus 3
Bologna 3
Sassuolo 3
Sampdoria 3

Napoli 1
Pescara 1

Atalanta 0
Torino 0
Fiorentina 0
Crotono 0
Palermo 0
Empoli 0
Cagliari 0
Inter 0
Udinese 0

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – CALCIO – andrea.ziglio@oasport

foto pagina FB di Dries Mertens

Bizzari sul rigore dubbio: “Fischiato fallo in precedenza”

Albano Bizzarri parla ai microfoni di Premium dell’episodio dubbio del calcio di rigore:

“Rigore? Ero a terra e l’arbitro ha fischiato il fallo. C’era già in precedenza un fallo e i calciatori sono stati avvisati. L’arbitro non si è pentito, Rocchi aveva già avvisato e non ha sentito”.

Mediaset, De Marco: “Rigore netto… nessuna carica su Bizzari”

L’ ex arbitro Andrea De Marco, presente negli studi di Premium Sport, ha commentato l’ episodio del rigore negato al Napoli:
“Sinceramente non vedo una carica di Albiol su Bizzarri in quanto il portiere pescarese respinge il pallone. Il contatto tra Zuparic e Zielinski è netto, non si può parlare di gioco pericoloso proprio perché c’ è il contatto. Quindi era rigore senza dubbio”.

Il commento della SSC Napoli: “Pesa l’inverosimile episodio del rigore”

I dettagli

Il Napoli pareggia a Pescara per 2-2 in rimonta con una splendida doppietta di Mertens. Ma pesa un episodio molto controverso e quasi inverosimile sul match dell’Adriatico. Al 78′, sul 2-2, l’arbitro Giacomelli concede un rigore al Napoli per un calcio in faccia di Zuparic a Zielinski in area. Ma, dopo un consulto con l’assistente di linea Rocchi, cambia idea e dà fallo in favore del Pescara invertendo clamorosamente la decisione, probabilmente fischiando un fallo “fantasma” di Albiol sul portiere. Diciamo pure che, eufemisticamente, il Napoli non è stato fortunato. In compenso gli azzurri dopo un avvio difficile ed in salita sono stati bravissimi a mutare la rotta diametralmente nella ripresa  risalendo dal 2-0 con un micidiale uno-due di Metrens che in 3 minuti firma due reti d’autore: tiro a giro sul palo lungo, e fulmine di rapina in area. Peccato davvero perchè il Napoli avrebbe meritato anche il sorpasso per il gioco espresso nel secondo tempo. Resta la positività di una reazione rabbiosa, orgogliosa e organizzata. Si ricomincia sabato, al San Paolo c’è il Milan. L’avventura è appena iniziata…

sscnapoli.it

Nessun tesserato del Napoli parlerà: ecco i motivi

E’ diventata una consuetudine per il Napoli. Silenzio assoluto nei confronti della stampa e dei suoi tifosi. Questa volta, dopo la trasferta di Pescara, il motivo sembra essere di natura logistica, visto che gli azzurri devono tornare in serata in città. Quindi solo le parole del capitano Marek Hamsik rilasciate nella intervista flash a fine gara per tutti i tifosi.

Oddo: “Grande prestazione, peccato per il risultato”

Massimo Oddo, allenatore del Pescara, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport al termine della sfida contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato:
“Siamo contenti anche se potevamo portare a casa il risultato: un grande primo tempo e anche se siamo un po’ calati nella seconda frazione potevamo ambire alla vittoria. Facciamo del nostro meglio, abbiamo un gruppo solido e lo abbiamo dimostrato. Bisogna continuare a crescere con umiltà.
Abbiamo cercato di attaccare gli spazi visto che il Napoli tiene sempre le linee strette, ecco la scelta di Caprari che non è una punta di ruolo. In questo modo abbiamo messo in difficoltà l’ avversario e abbiamo fatto bene”.

Calcio Serie A : Atalanta-Lazio 3-4

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Anche in quel di Bergamo è la serata del debutto nel campionato 2016/17 per l’Atalanta e di mister Gasperini: allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia si gioca il match Atalanta-Lazio.

La gara termina 4-3 per i capitolini. Ma quanta sofferenza. Dal 3-0 del primo tempo, i biancocelesti subiscono lo doppietta di Kessiè. Cataldi allunga di nuovo le distanze, ma è un’illusione perché Petagna riapre tutto a quattro minuti dalla fine. I biancocelesti riescono comunque, seppur soffrendo, a portare i primi tre punti della stagione a casa.

FORMAZIONI UFFICIALI

ATALANTA (3-5-2) – Sportiello; Raimondi, Toloi, Zukanovic; Conti, Kessiè, Kurtic, Dramè, Spinazzola; Paloschi, Gomez.

All. Gasperini.

A disp. Bassi, Stendardo, Masiello, Gagliardini, Migliaccio, Lattelath, Caldara, Mazzini, Carmona, Petagna, D’Alessandro, Cabezas, Djimsiti.

Indisponibili: Konko, Pinilla, Freuler
Squalificati: nessuno
Diffidati: nessuno

LAZIO (4-3-3) – Marchetti; Basta, De Vrij, Hoedt, Lukaku; Milinkovic-Savic, Biglia, Parolo; Kishna, Immobile, Lombardi.

All. Inzaghi.

A disp. Strakosha, Vargic, Germoni, Patric, Prce, Wallace, Murgia, Cataldi, Leitner, Oikonomidis, Djordjevic.

Indisponibili: Berisha, Bastos, Radu, Lulic, Morrison, Keita, Felipe Anderson
Squalificati: nessuno
Diffidati: nessuno

Arbitro: Banti (sez. Livorno)
Assistenti: Alassio e Schenone
IV Uomo: Valeriani
Addizionali: Fabbri e Abisso

RETI: 15′ Immobile, 20′ Hoedt, 33′ Lombardi – 63′ e 68′ Kessiè, 89′ Cataldi, 91′ Petagna

Calcio Serie A : Bologna-Crotone : 1-0 – Decide Destro all’ 86′

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Allo Stadio Dall’Ara di  Bologna  è scesa in campo una debuttante della serie A di quest’anno: il Crotone, che ben si contrappone al rinnovato Bologna di Roberto Donadoni ma nulla può contro l’azione di Mattia Destro che, all’86°, sblocca il risultato e regala la vittoria alla squadra felsinea

NOTA: la squadra di Davide Nicola ha cominciato il suo cammino in Serie A partendo con delle “deficienze” nell’organico che le consentono di avere in panchina solo 7 giocatori, tra cui due portieri, ma nessun attaccante-

TABELLINO
Bologna – Disponibili: Antonio Mirante, Emil Krafth, Daniele Gastaldello, Domenico Maietta, Marios Oikonomou, Adam Masina, Saphir Sliti, Taider, Erick Pulgar, Ádám Nagy, Simone Verdi, Luca Rizzo, Mattia Destro, Ladislav Krejcí  – Allenatore: Roberto Donadoni

Crotone – Disponibili: Alex Cordaz, Federico Ceccherini, Clayton, Giammarco Ferrari, Mario Sampirisi, Marcus Rohdén, Aniello Salzano, Bruno Martella, Adrian Stoian, Raffaele Palladino – Allenatore: Davide Nicola

FORMAZIONI

Bologna (4-3-3): Mirante; Krafth, Gastaldello, Maietta, Masina; Taider, Pulgar, Nagy; Verdi, Destro, Krejci.

Crotone (3-4-3): Cordaz; Ceccherini, Claiton, Ferrari; Sampirisi, Salzano, Rohden, Martella; Stoian, Simy, Palladino.

Arbitro: Claudio Gavillucci

Spettatori: 19.000

Sky, Ambrosini: “Su Zielinski rigore tutta la vita”

Episodio che ha fatto molto discutere quello che è occorso nel finale del secondo tempo tra Pescara e Napoli: Zuparic rifila un calcione in pieno volto a Zielinski, l’ arbitro Giacomelli assegna giustamente calcio di rigore ma l’ addizionale Rocchi stravolge la decisione concedendo rinvio dal fondo. Questo il parere di Massimo Ambrosini, ex centrocampista ed opinionista Sky, nel corso della telecronaca:
“Non so cosa abbia visto l’ arbitro ma per me è calcio di rigore tutta la vita. Il difensore pescarese ha colpito Zielinski sul volto impedendogli di toccare il pallone”.

Pescara-Napoli 2-2, il tabellino del match

Il Napoli non va oltre al pari a Pescara

Il Napoli non va oltre al pari a Pescara all’esordio in campionato: 2-2 il risultato finale allo stadio Adriatico nel 1° turno del campionato di serie A. Reti di Benali all’8° p.t., Caprari al 35° p.t., Mertens (N) al 15° s.t. e al 18° s.t.

IL TABELLINO

PESCARA (4-3-1-2): 31 Bizzarri; 11 Zampano, 35 Coda (13 Zuparic, dal 25° s.t.), 37 Gyomber, 3 Biraghi; 7 Verre, 6 Cristante, 16 Brugman (2 Crescenzi, dal 41° s.t.); 8 Memushaj (9 Manaj, dal 19° s.t.); 10 Benali, 17 Caprari. Panchina: 1 Fiorillo, 12 Aldegani, 26 Vitturini, 24 Selasi, 80 Acatullo, 5 Bruno, 28 Mitrita, 98 Del Sole. All. Oddo

NAPOLI (4-3-3): 25 Reina; 2 Hysaj, 33 Albiol, 26 Koulibaly, 31 Ghoulam; 5 Allan, 6 Valdifiori, 17 Hamsik (20 Zielinski, dal 25° s.t.); 7 Callejon, 23 Gabbiadini (99 Milik, dall’8° s.t.), 24 L. Insigne (14 Mertens, dall’8° s.t.). Panchina: 1 Rafael, 22 Sepe, 11 Maggio, 21 Chiriches, 96 Luperto, 95 Lasicki, 3 Strinic, 88 Grassi, 20 Zielinski, 94 R. Insigne. All. Sarri

PESCARA – SQUALIFICATI: nessuno, INDISPONIBILI: Campagnaro (incerto 2ª giornata), Fornasier (incerto 3ª giornata), Nicastro (incerto 4ª giornata), DIFFIDATI: nessuno, ALTRI: Milicevic, Muric, Maloku, Selasi, Mazzotta, Aresti

NAPOLI – SQUALIFICATI: Jorginho (1) INDISPONIBILI: Tonelli (incerto 5ª giornata), Giaccherini (incerto 3ª giornata), El Kaddouri (incerto 3ª giornata), DIFFIDATI: nessuno, ALTRI: Dumitru

ARBITRO Piero GIACOMELLI di Trieste (Assistenti: Barbirati-Peretti. IV uomo: Posado. Arbitri di porta: Rocchi-Pinzani)

Olimpiadi Rio 2016, Basket : l’ultimo oro è degli Stati Uniti

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L’ultima medaglia d’oro delle Olimpiadi di Rio 2016 viene conquistata dagli Stati Uniti, che trionfano nel torneo di basket. Un dominio quello di Team USA nella finale contro la Serbia, nettamente sconfitta 96-66.

Una partita che alla fine è durata solamente dieci minuti, con Teodosic e compagni che alla prima sirena erano sotto solamente di quattro punti. Dal secondo quarto si è poi scatenato Kevin Durant, autore alla fine di 30 punti. Prestazione eccezionale del nuoov giocatore dei Golden State Warriors, che ha costruito con le sue triple il break del secondo quarto, portando Team USA avanti di 23 punti all’intervallo.
La Serbia non ha avuto assolutamente la forza di reagire e al rientro in campo dagli spogliatoi gli Stati Uniti hanno gestito e poi ampliato il loro vantaggio.

Si tratta della terza medaglia d’oro consecutiva per gli USA ed è un titolo che permette a Carmelo Anthony di entrare nella storia della pallacanestro americana. L’asso dei New York Knicks conquista il suo terzo oro e in totale è anche la quarta medaglia per Melo (bronzo ad Atene 2004) e nessuno può vantare tra gli statunitensi un tale palmares.

Questo il tabellino della partita

SERBIA – STATI UNITI 66-96 (15-19; 14-33; 14-27; 23-17)

Serbia: Nedovic 14, Macvan 11, Teodosic 9

Stati Uniti: Durant 30, Cousins 13, Thompson 12

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – andrea.ziglio@oasport

Credit Photo: Fiba Basketball Twitter (Fiba.com)

Hamsik: “Prendiamo questo punto e pensiamo al Milan”

Le sue parole

Marek Hamsik ha parlato ai microfoni di Premium al termine del match pareggiato con il Pescara: “Abbiamo lasciato giocare il Pescara e non eravamo stretti. Nel secondo tempo una prova di carattere e non era facile vincere. Juve e Roma? Non si decide ora il campionato. Ci prendiamo questo punto e andiamo avanti. Abbiamo giocatori ed esterni che possono arrivare in doppia cifra. Andiamo avanti, ora pensiamo al Milan. Higuain? Ha fatto la sua scelta, guardiamo a noi non alla Juve”.

Pescara – Napoli 2 – 2: il Delfino riesce a strappare un punto

Finisce 2 – 2 tra Pescara a Napoli, al termine di una gara piacevole e ricca di emozioni. Il Delfino ero in vantaggio di 2 reti al termine del primo tempo, ma i campani sono riusciti a raddrizzare il match nel secondo tempo, grazie alla doppietta di Mertens. I partenopei reclamo per un rigore prima assegnato, poi, revocato, nel secondo tempo, sul risultato di 2 – 2.

Pescara – Napoli è la gara valida per la prima giornata del massimo campionato di serie A. Il Delfino torna in serie A dopo 7 anni di assenza, mentre il Napoli riparte senza Higuain, ma con l’ottimo secondo posto conquistato l’anno scorso.

4 – 3 – 2 – 1 il modulo adottato dal Pescara, con la coppia Verre – Benali alle spalle del falso nove, Gianluca Caprari. Risponde il Napoli con il suo 4 – 3 – 3: il tridente offensivo è composto dal trio Callejon – Gabbiadini – Insigne. Arbitra il triestino Giacomelli, in una serata umida e davanti 18.000 spettatori.

Al 3′ si vede subito il Napoli con un tiro dalla distanza di Hamsik, che fa la barba al palo. Passa solo un minuto, e Gabbiadini non aggancia un ottimo invito da parte di Insigne. Primi minuti di gara che vedono il Napoli schiacciare nella propria metà campo, un Pescara ancora in fase di rodaggio.

All’8′ il Pescara passa in maniera inaspettata in vantaggio: lancio sul filo del fuorigioco da parte di Verre per Benali, con il libico che batte Reina per l’1 – 0 abruzzese. Passano 2′, e Reina salva in corner un tiro ravvicinato da parte di Biraghi. Pescara sugli scudi, Napoli in difficoltà. I campani provano a scuotersi, ma il tiro dai 25 metri di Insigne finisce fuori.

Al 13′ Hamsik prova con un tiro, ma Gyomber si immola, salvando la propria squadra. Partita molto piacevole, caratterizzate da belle giocate, anche se entrambe le squadre mancano in fase di finalizzazione.

Al 24′ shot stupendo di Valdifiori da circa 30 metri, ma la palla sfiora l’incrocio dei pali. Napoli sfortunato. La formazione di Oddo riesce ad amministrare il vantaggio senza particolari patemi. Addirittura, al 35′ arriva il raddoppio del Pescara, con Caprari che fredda Reina con un potente tiro dall’altezza del dischetto del rigore. Al 38′ brivido per il Pescara: cross di Ghoulam che attraversa tutta l’area del Pescara, senza che nessun giocatore campano intervenga.

Sul finire di parziale, Napoli vicino alla rete del 2 – 1, con un colpo di testa di Albiol, che termina di un nulla sul fondo. Su questa azione finisce una prima frazione divertente e godibile, che vede il Pescara meritatamente in vantaggio per 2 – 0.

Il Napoli cerca di iniziare il secondo tempo con un piglio diverso, ma la formazione dannunziana non si lascia sorprendere. Almeno fino al 59′, quando Martens scocca un tiro dal limite dell’area, che riapre la partita. Pescara – Napoli 2 – 1.

Al 63′ cross dalla destra di Allan, liscio clamoroso di un difensore abruzzese, ne approfitta Mertens per griffare la rete del 2 – 2. Si rianima la formazione partenopea, che sembrava essere stata messa alle corde nella prima frazione dal Pescara.

Il Napoli si getta generosamente in avanti alla ricerca della rete del sorpasso, mentre il Pescara sembra essere piuttosto stanco. Al 78′ episodio da rivedere in area: Zielinski viene atterrato, Giacomelli prima assegna il rigore, poi, su segnalazione dell’addizionale Rocchi, lo revoca, tra le furenti proteste del Napoli. Il rigore era parso netto.

Pescara-Napoli, i voti di ViViCentro: si salva solo super Mertens!

Questi i voti di ViViCentro

Esordio in campionato per il Napoli che impatta sul 2-2. Una gara, quella di Pescara, che si è rivelata molto complicata per gli azzurri. Questi i voti di ViViCentro.it:

Reina 6; Hysaj 6, Koulibaly 4.5, Albiol 5.5, Ghoulam 6; Valdifiori 5, Allan 6, Hamsik 5.5; Callejon 6.5, Gabbiadini 5, Insigne L. 5 A disp: Rafael, Sepe, Maggio, Chiriches, Luperto, Strinic, Lasicki, Zielinski 6, Grassi, Insigne R., Milik 5.5, Mertens 8. All. Sarri 5.5

a cura di Ciro Novellino

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Eccellenza, Barano : l’attaccante Bosso rescinde

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L’A.S. Barano Calcio rende noto che le strade della società bianconera e dell’attaccante Christian Bosso si dividono. Inoltre, il difensore Mario Dragone, dopo essersi allenato per alcuni giorni con il club bianconero con il quale era in trattativa, ha lasciato il ritiro del Barano Calcio e non farà parte del progetto bianconero. La società augura ai predetti calciatori le migliori fortune professionali.

L’ A.S. Barano Calcio comunica, altresì, che nella giornata di giovedì 25 c.m. il club bianconero svolgerà una amichevole con la Nuova Ischia. La gara si giocherà al “Don Luigi Di Iorio” ed avrà inizio alle 16.30.