Un uomo, preso dall’euforia dell’alcol, a Castellammare di Stabia, ha imbracciato un fucile e sparato in aria. E’ stato arrestato dai carabinieri Torre Annunziata per detenzione abusiva di arma da fuoco, ricettazione, esplosioni pericolose, un 36enne, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo nel cortile della sua abitazione ha imbracciato un fucile, esplodendo in aria alcuni colpi richiamndo l’attenzione di alcuni vicini che a loro volta hanno chiamato le forze dell’ordine: arma rubata nel 2004 sequestrata con le minizioni. Ora si trova nel carcere di Poggioreale.
Juve Stabia, in vendita 250 scratch card per seguire le vespe a prezzo scontato
Castellammare, per l’euforia dell’alcol imbraccia un fucile e spara: arrestato!
Ecco cosa è accaduto
F1, GP Belgio 2016, Spa Francochamps : programma, orari e tv del week-end
Messa alle spalle la lunga pausa estiva, con Spa Francochamps, il circus della F1 torna ad alimentare i week-end motoristici. Spazio infatti al GP del Belgio 2016, classico appuntamento del Mondiale di F1. La gara, che si disputerà sul tortuoso circuito di Spa Francochamps, sarà importante test per la Ferrari, che durante la sosta ha duramente lavorato. La Rossa avrà recuperato terreno sulle Red Bull ed accorciato il gap sulleMercedes? Lo scopriremo a partire da venerdì 26 agosto, per adesso prendiamo nota degli orari del prossimo week-end di F1, ricordandovi che per l’appuntamento belga l’esclusiva dell’evento appartiene alla piattaforma satellitare Sky Tv (Sky Sport F1 HD), mentre la Rai trasmetterà tutte le sessioni in differita.
PROGRAMMA ED ORARI ITALIANI
Venerdì 26 agosto
Ore 10:00 – Prove libere 1, diretta Sky Sport F1 HD, differita RaiSport2 ore 14:30
Ore 14:00 – Prove libere 2, diretta Sky Sport F1 HD, differita RaiSport2 ore 18:30
Sabato 27 agosto
Ore 11:00 – Prove libere 3, diretta Sky Sport F1 HD, differita RaiSport2 ore 15:30
Ore 14:00 – Qualifiche, diretta Sky Sport F1 HD, differita RaiSport2 ore 17:55
Domenica 28 agosto
Ore 14:00 – Gara, diretta Sky Sport F1 HD, differita Rai2 ore 21:00
FOTOCATTAGNI
vivicentro.it/sport/motori – ciro.salvini@oasport.it
LEGGI ANCHE: F1, GP Belgio 2016. Sarà ancora solo Mercedes vs Mercedes?
F1, GP Belgio 2016. Sarà ancora solo Mercedes vs Mercedes?
Le vacanze sono finite: la tradizionale, breve pausa estiva della F1 va in archivio con il GP Belgio. Ci siamo lasciati con il dominio totale della Mercedes e, a quanto pare, c’è solo da vedere se con il prossimo GP le Frecce d’Argento dilateranno il già consistente vantaggio su tutto il resto del plotone.
Inutile prendersi in giro, la Mercedes è ancora imbattibile sul giro secco, e non solo… Hamilton o Rosberg? Red Bull o Ferrari? Dovrebbero essere questi gli interrogativi più coerenti. Vale a dire, ampliando: continuerà il trend nettamente a favore del britannico (quattro vittorie consecutive, sei nelle ultime sette)? Riuscirà Rosberg a riprendersi nel breve periodo la leadership iridata? Chi si sarà, in questa lunghissima volata che porterà al tramonto del Campionato 2016, la seconda forza Mondiale tra la scuderia di Milton Keynes e il Cavallino?
Per provare a rispondere a tali quesiti capitali, non poteva esserci miglior palcoscenico di quello belga. Spa-Francorchamps è un circuito storico, tra i più affascinanti di tutti quelli in calendario: la sua inaugurazione risale al lontano 1924. È un tracciato su cui corrono tante categorie, incluse quelle di resistenza come la 6 Ore e il Blackpain con la 24 Ore. Questo significa che la pista è abbastanza pulita e le vetture potranno sfruttare al massimo l’aderenza fornita dal suo asfalto.
In origine, il tracciato era l’unione di tre strade statali ed era lungo ben 14.9 chilometri ma ha subìto modifiche importanti con il passare degli anni. Nel 1946, la lunghezza fu ridotta a 14.1 km e solo nel 1979 ha assunto l’attuale forma “a pistola”, misurando circa sette chilometri. Oltre alla lunghezza, le modifiche hanno riguardato anche varie curve, come ad esempio la Bus Stop, il tornante a La Source e la mitica Eau Rouge, con l’inserimento delle vie di fuga. Il record sul giro a Spa è di Sebastian Vettel, con il tempo di 1:47.263 fatto registrare nel 2009 al volante della Red Bull.
Sebastian Vettel e Red Bull: un binomio tornato d’attualità quest’anno. Da avversari per la piazza d’onore, però. Sarà la volta buona che il tedesco (la Ferrari) riuscirà a portare il musetto della Rossa davanti a tutti? Kimi Raikkonen, da par suo, è sembrato assolutamente in palla nelle ultime uscite, più brillante anche dello stesso compagno di squadra; ma è il Cavallino-squadra che dovrebbe ricominciare a mettere la sua Testa Nera davanti alle due Red Bull, innanzitutto. La classifica Costruttori parla ormai chiaro: Mercedes “non pervenuta”, Red Bull 256, Ferrari 242. Vietato rilassarsi, a Spa…
LEGGI ANCHE: F1, GP Belgio 2016, Spa Francochamps : programma, orari e tv del week-end
vivicentro.it/sport/motori – giuseppe.urbano@oasport.it
FOTOCATTAGNI
Juve Stabia, arriva il difensore Simone Petricciuolo
La Juve Stabia rinforza il proprio pacchetto arretrato con l’arrivo del giovane Petricciuolo.
La notizia dell’arrivo del difensore era già stata anticipata ieri dalla nostra redazione (CLICCA QUI).
Il tesseramento di Simone Petricciuolo, scuola Roma, sembra chiudere definitivamente a quello di Fabiano Santacroce.
Di seguito il comunicato della Juve Stabia:
S.S. Juve Stabia rende noto che e’ stato raggiunto l’accordo per l’acquisizione, a titolo definitivo, del diritto alle prestazioni sportive del difensore Simone Petricciuolo, classe ’95.
Simone Petricciuolo, nato calcisticamente nel vivaio della A.S.Roma e con un passato nelle giovanili gialloblu’, si è distinto tra le file dell’Avellino esordendo in serie B. In serie cadetta ha collezionato 6 presenze. A partire dal mese di gennaio 2016 ha indossato, in Lega Pro, la maglia dell’A.S.Melfi.
Il difensore, che indosserà la maglia n.20, si è già aggregato al gruppo a disposizione di mister Fontana
S.S. Juve Stabia
ESCLUSIVA – Cavani pista ancora possibile: gli ultimi aggiornamenti anche su Insigne
Questo quanto raccolto in esclusiva
Ve ne abbiamo parlato ad inizio agosto, quando qualcosa era cominciato a muoversi (CLICCA QUI per i dettagli) e si parlava di un possibile ritorno di Edinson Cavani all’ombra del Vesuvio. Quel video messaggio, l’unico della serata di festa, poca, del primo agosto, in occasione dei 90 anni del Napoli non era passato inosservato. Il tempo passa, i giorni alla chiusura del calciomercato sono sempre meno e le voci tornano ad essere forti, negli ultimi giorni, sempre più insistenti: Cavani al Napoli si può.
Secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di Vivicentro.it, la trattativa Cavani va avanti da oltre un mese abbondante. Le parti sono molto vicine e sembra che tutto sia quasi stati già concordato, dallo stipendio al costo del cartellino, ma il Psg non ha trovato ancora il sostituito e l’affare tarda ad andare in porto. Nell’operazione rientrerebbe anche il tanto seguito attaccante dallo sceicco proprietario del Psg, Lorenzo Insigne. Si tratterebbe di uno scambio con conguaglio più Insigne che è giù di morale viste le difficoltà nel raggiungere l’accordo con De Laurentiis per il rinnovo e la possibilità di una partenza è concreta vista la volontà di cambiare aria, pur non essendone convinto e speranzoso ancora di essere riferimento del Napoli nel futuro oltre che nel presente. Sul talento di Frattamaggiore, però, c’è anche l’Inter che potrebbe acquisirne i diritti ma dalla prossima stagione.
a cura di Ciro Novellino
RIPRODUZIONE RISERVATA
Un Diawara per il futuro: quella volta che…
Scopriamo il nuovo colpo del Napoli
Amadou Diawara è il nuovo nome per il centrocampo in casa Napoli, visite mediche già svolte. Il diciannovenne guineano approda per la prima volta nella sua carriera in una big, c’è sgomento per vedere il suo esordio negli schemi di Maurizio Sarri. Arrivato dal Bologna per un affare che si aggira intorno ai 15 milioni di euro, può essere lui l’uomo chiave, soprattutto per il futuro data la sua giovane età.
Il mediano recupera palloni capace di innescare pericolose manovre d’attacco con i suoi passaggi illuminanti, è il nome adatto per far rifiatare il centrocampo in vista anche degli impegni di Champions League. Se schierato davanti alla difesa, sono assicurate prestazioni di alto livello, è stato un elemento indispensabile per la salvezza dei rossoblu nella passata stagione. Una volta rodato negli schemi partenopei sarà in grado di mettere subbuglio nelle gerarchie, ma ripercorriamo i suoi passi fin quì.
A soli 17 anni Diawara viene ingaggiato dal San Marino, club militante in Lega Pro, dove colleziona 15 presenze. Il 23 giugno 2015 passa al Bologna a titolo definitivo. Inizialmente inserito in primavera, il mediano che dice di ispirarsi a Yaya Toure, non ci mette tanto a farsi notare da Delio Rossi prima e Roberto Donadoni poi che lo portano in prima squadra e schierano titolare. Esordisce in Coppa Italia nella sconfitta contro il Pavia. Il debutto in Serie A arriva una settimana più tardi, quando subentra all’infortinato Crisetig nella partita con la Lazio. Totalizza 35 presenze senza mai andare a segno, ma comunque riuscendo ad essere un protagonista della salvezza degli emiliani.
Diawara abbina grandi doti atletiche a una buona tecnica di base e questo gli permette di poter ricoprire più ruoli a centrocampo. È molto bravo nel recuperare palloni in mezzo al campo e fermare gli avversari nell’uno contro uno sfruttando la sua forza, riesce anche ad esprimersi ottimamente nella costruzione del gioco, facilitato essendo ambidestro, ha buona buona visione di gioco e senso tattico. Il classe 97 può ancora migliorare molto, in particolare negli inserimenti offensivi e la fase di attacco, provvederà sicuramente Maurizio Sarri e tempo qualche mese ci troveremo davanti ad un giocatore che saprà deliziarci con le sue giocate.
a cura di Andrea Bosco
RIPRODUZIONE RISERVATA
Stabia – Commento all’approvazione del codice di “Amministrazione Trasparente”
In quella occasione l’alto prelato ebbe a dire:
Purtroppo sono passati 23 anni da quel giorno e secondo voi la nostra Città, Castellammare di Stabia, è cambiata ? Ha avuto quella trasformazione agognata dal Vescovo ? Sono cambiati gli uomini della Politica ? E’ cambiata la Politica ? Ai lettori la sentenza.
Una Considerazione: alle elezioni del 2013 andò a votare il 75.14 per cento dei votati. Alle elezioni del 2016 al 1 turno il 67.79, al ballottaggio solo il 37.53. Cosa ne pensate? Chi ha votato il ballottaggio? Se è vero che c’è un’indagine in Corso della Magistratura per l’effetto di un servizio giornalistico che parlava della compravendita di voti, allora chi ci governa? Aspettiamo l’esito delle indagini per saperlo!
SETTE GIORNI ALLA FESTA VIOLA, IL PROGRAMMA DELLA SERATA.
Inizia il conto alla rovescia per domenica 28 agosto, la giornata di festa dedicata ai 90 anni della Fiorentina con tante attività in programma, all’insegna dell’intrattenimento e della celebrazione della passione viola.
Sin dalle 17:45 di domenica prossima i tifosi viola potranno accedere al Franchi, dove troveranno tre Viola Village (allestiti all’interno dei settori di Curva Fiesole, Curva Ferrovia e Maratona) che proporranno giochi, musica, attività di animazione e spettacoli per grandi e bambini.
Numerose immagini dei grandi campioni del passato renderanno l’atmosfera ancora più coinvolgente.
Alle 18:45 inizierà il ricco programma di sfilate e di intrattenimento che vedrà protagonisti sul prato del Franchi i rappresentanti dei Fiorentini nel mondo, dei Viola Club e poi il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, con lo spettacolo dei Bandierai degli Uffizi e per finire il saluto degli ambasciatori del Calcio Storico Fiorentino.
Al termine della sfida con il Chievo Verona, a partire dalle 23, lo Stadio di Firenze tornerà ad essere il palcoscenico dei più grandi con il saluto ai protagonisti del contest TOP 90 che nel corso dell’estate ha visto partecipare oltre diecimila tifosi viola per scegliere, tra i 90 calciatori migliori di sempre, i TOP 11 e l’allenatore più apprezzati della storia viola.
Hysaj, l’agente: “E’ fatta, il rinnovo potrebbe arrivare prima del Milan ma c’è l’accordo”
Le sue parole
Mario Giuffredi, agente di Hysaj, Sepe e Valdifiori, ha parlato a Radio Gol su Kiss Kiss Napoli: “L’accordo per Hysaj è stato trovato, attendiamo solo novità per la firma. Il desiderio è la firma prima del Milan, vediamo se ci sono i tempi, ma ripeto abbiamo l’accordo. Clausola? Si ci sarà la clausola nel contratto. Lo svelerà la società nei tempi giusti. Sepe? Al 90% resta, ma bisogna solo chiarire le gerarchie. Valdifiori? Resta al 100%”.
Catania-Juve Stabia, arbitrerà Giua di Pisa
I dettagli
Questa mattina sono stati designati gli arbitri per la prima giornata del campionato di Lega Pro. La gara tra Catania e Juve Stabia, in programma sabato pomeriggio allo stadio Angelo Massimino e valida per il girone C, sarà diretta dal Sig. Antonio Giua di Pisa. Assistenti di linea Riccardo Fabbro di Roma 2 e Tommaso Diomaiuta di Albano Laziale.
Dal divieto del burkini la sfida dei diritti delle mussulmane
Dopo i divieti delle autorità francesi sulla Costa Azzurra contro il burkini le donne musulmane vengono da noi in Italia per trascorrere una giornata al mare. In molte hanno scelto Alassio «dopo aver letto della visita della principessa araba». Queste donne, dice Laura Sabbadini, possono diventare le protagoniste dell’integrazione.
Le musulmane alla sfida dei diritti LINDA LAURA SABBADINI
Perché in Francia si adotta una misura restrittiva ora, invece di interrogarsi sul modello adottato di integrazione, che ha portato alla rivolta delle banlieues, alla costruzione di mondi separati che non comunicano? Il processo di integrazione è qualcosa di molto complesso, così come le politiche da adottare. Difficilmente l’integrazione può avvenire solo a suon di divieti. E’ come dare una piccola, piccolissima risposta ad un grande problema. Una piccolissima risposta, anche controproducente, perché in molti casi per le donne, a differenza del burqa, il burkini è l’alternativa ad essere ancora più ghettizzate in casa, senza poter andare al mare con i propri figli e interagire e socializzare, elementi chiave per il loro percorso di liberazione.
Si è trattato probabilmente, di un palliativo, e non c’entra tanto la laicità ed i valori dell’Occidente, quanto la volontà di dare una risposta qualsiasi all’esasperazione della popolazione francese all’indomani della strage di Nizza. Ha ragione Flavia Perina quando ricorda che in Francia è stata conferita la Legione d’Onore al principe saudita. Legione d’Onore che è stata rifiutata proprio per questo motivo da Sophie Marceau, la famosa attrice, protagonista del «Tempo delle mele», e regista francese. Si multano le donne col burkini e si premia il principe saudita, principe di un Paese che non brilla per libertà femminile. Quale coerenza, quale laicità, quale difesa dei diritti delle donne può portare ad adottare comportamenti così evidentemente contraddittori?
Di pericoli per l’ordine pubblico parla il sindaco di Cannes, per giustificare l’ordinanza. I terroristi, così come gli autori di omicidio, sono sempre in grandissima parte uomini e dalle loro storie emerge che in molti casi sono stati autori di violenze contro le donne. Che cosa si sta concretamente facendo contro la cultura maschilista, che risiede nelle comunità musulmane e vede la donna in un ruolo totalmente subordinato? Bisogna adottare adeguati strumenti per combatterla. Il problema non è più rimandabile. E’ sugli uomini in primis che si deve intervenire. Non devono essere gli uomini a decidere dei corpi delle donne in nessun caso. Il percorso verso la libertà femminile per le donne musulmane sarà lungo e pieno di ostacoli. Sono loro che dovranno liberarsi, ma noi società avanzata, e noi, soprattutto donne non possiamo aspettare, né tornare indietro sulle nostre conquiste, dovremo andare avanti al loro fianco.
In Germania percorsi di integrazione, con corsi di lingua obbligatori, educazione ai diritti e doveri sono già in atto. Il problema va affrontato al momento dell’arrivo e durante il percorso di vita. Non si tratta di essere buonisti ma realisti ed anche creativi. L’immigrazione è un fenomeno imponente. Bisogna essere accoglienti ma inflessibili sul rispetto delle regole e dei valori su cui si basa la nostra società, uno dei quali è la parità uomo-donna. Investire sull’integrazione significa anche ingaggiare una grande battaglia culturale. Sui social si è discusso animatamente del post di Paola Tavella che proponeva che a ogni famiglia che entra in Italia da un Paese in cui non ci sono leggi di parità né pari trattamento e regole simili per maschi e femmine nelle scuole e in altri luoghi, va insegnato che queste nel nostro Paese ci sono e vanno rispettate.
Le donne musulmane possono essere, se sostenute nel loro processo di liberazione da un’oppressione secolare, la chiave di volta per disinnescare le pulsioni integraliste, che attraversano il mondo islamico e diventare le protagoniste dell’integrazione. Ho negli occhi le immagini delle donne che si strappano con gioia il burqa dopo la liberazione dal regime del Daesh. Bellissime.
vivicentro.it/opinione/
vivicentro.it/
lastampa/Le musulmane alla sfida dei diritti LINDA LAURA SABBADINI
Mertens, il folletto di scorta che sogna in grande e regala emozioni
Il folletto di scorta
Ancora lui, sempre lui. Si deve avere un talento particolare per riuscire a subentrare dalla panchina e cambiare la partita; lui ce l’ha, e non vede l’ora di metterlo in mostra. Stiamo parlando ovviamente del fantasista belga, il biondino dal viso illuminato, Dries Mertens.
Un posto nel mondo, il belga pare averlo trovato. Alle pendici del Vesuvio, il folletto di scorta, come qualcuno l’ha soprannominato, è ormai un beniamino. Se non vive le partite da protagonista, dall’inizio, riesce comunque a lasciare il segno, con la sua danza ritmica che manda fuori giri i difensori avversari. Il talento arrivato da Lovanio, cuore fiammingo, riesce a ubriacare con la sua tecnica anche i più scafati difensori del nostro campionato. Ieri è riuscito a raddrizzare, praticamente da solo, nel giro di tre minuti, una partita nata storta.
L’ostico campo di Pescara è stato il palcoscenico perfetto per esibire le sue doti. Proprio quando serve dare una scossa, si esalta, caricandosi sulle spalle la squadra partenopea. Così ha fatto domenica sera, consapevole che era il momento di fare ciò in cui è maestro: lasciare il segno, magari due volte. Prima ha sfoggiato il pezzo forte della casa, tiro a giro dopo essersi liberato del marcatore; poi di rapina, ha mostrato che sullo svarione difensivo è fondamentale farsi trovare pronto.
Nessuno si lasci però ingannare dal suo volto sorridente, dalla sua faccia da bravo ragazzo. Ne sa qualcosa il destinatario dell’occhiata ferma, espressiva più di cento conferenze stampa, rivolta forse alla panchina in occasione del primo gol. È il volto di chi sa di avere doti da esprimere, di chi si sente alla pari con tutti, pure in un ambiente competitivo come quello del Napoli. Sempre a disposizione, rispettoso dei ruoli e delle gerarchie, aspetta sornione il suo momento per lasciare il segno. Qualche volta, come a Pescara, la soddisfazione è doppia!
Vita dura per chi non crede alle favole, quando c’è in giro un folletto così…
a cura di Fabiano Malacario
RIPRODUZIONE RISERVATA
Costa Azzurra : il velo sulle spiagge di Alassio
Dopo i divieti delle autorità francesi sulla Costa Azzurra contro il burkini le donne musulmane vengono da noi in Italia per trascorrere una giornata al mare. In molte hanno scelto Alassio «dopo aver letto della visita della principessa araba». Queste donne, dice Laura Sabbadini, possono diventare le protagoniste dell’integrazione.
“In Francia troppi divieti”. E sulle spiagge di Alassio è boom di turiste col velo STEFANO FRANCHI, LUCA REBAGLIATI
Le bagnanti: «Siamo qui dopo aver letto della visita della principessa araba»
«WEEKEND PARTICOLARE»
Domenica sulle spiagge alassine si sono contate un centinaio di donne velate, che è un po’ come dire che su ciascuna spiaggia della città del muretto ce n’era una.
Un’impennata notevole rispetto alle abitudini di queste latitudini: qui il velo islamico non è certo una novità, ma finora si sono sempre visti solo sparuti gruppetti, peraltro saltuariamente. Ma i divieti nella vicina Francia hanno spinto molti bagnanti fedeli all’Islam verso la nostra riviera, e con Sanremo un po’ troppo mondana, ecco che Alassio diventa la meta preferita non solo da turisti low cost, ma anche di famiglie borghesi e benestanti.
«È stato un weekend davvero particolare, con diverse famiglie islamiche sulla spiaggia – conferma Mike Oblak, bagnino della Sla 6 -. Saranno state un centinaio su tutto il litorale, ma spiccavano in mezzo ai tanti turisti in costume».
Ma perché la presenza dei veli islamici si è impennata improvvisamente? I bagnini non sembrano avere dubbi. «Con i divieti imposti in Francia, i musulmani che vogliono andare in spiaggia coperti devono, per forza, migrare nei Paesi vicini – spiega Gianni Botto dei bagni Molo -. Se Alassio ha ospitato per settimane una principessa araba, pensano che questo sia un posto ospitale anche per loro. Me lo hanno confidato alcune coppie di islamici giunti qui per trascorrere una giornata in spiaggia. Avendo lo stabilimento balneare al completo, li ho dirottati nella vicina spiaggia libera».
IL SINDACO: NO POLEMICHE
Divieti in arrivo anche da queste parti? Pare proprio di no. «Sono assolutamente contrario al burqa, ma non farò alcuna ordinanza per vietare il burkini – afferma il sindaco di Alassio Enzo Canepa -. Credo che in questo momento si debbano smorzare le tensioni, e un divieto del genere, inevitabilmente, le alimenterebbe».
vivicentro.it/cronaca
vivicentro.it/Il velo sulle spiagge di Alassio
lastampa/“In Francia troppi divieti”. E sulle spiagge di Alassio è boom di turiste col velo STEFANO FRANCHI, LUCA REBAGLIATI
Contro il Milan Milik può partire dall’inizio: fuori Gabbiadini
I dettagli
Il Napoli ha in attacco due calciatori di talento come il polacco Arkadiusz Milik e l’italiano Manolo Gabbiadini, che a Pescara non ha fatto molto bene. Sabato sera ci sarà Napoli-Milan al San Paolo e la Gazzetta dello Sport fa sapere che dal primo minuto potrebbe esserci un cambio: proprio Milik, infatti, potrebbe essere preferito a Gabbiadini.
Ssc Napoli, la radio ufficiale: “Maksimovic, è fatta! Nelle prossime ore sarà azzurro”
Le sue parole
Valter De Maggio, conduttore di Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli, ha dichiarato: “Nelle prossime quarantotto ore verrà rinnovato il contratto di Hysaj, prima di Napoli-Milan. Ieri è arrivato Diawara, nelle prossime ore firmerà il contratto quinquennale. Rog è impegnato nei preliminari di Champions, giovedì completerà le visite mediche col Napoli e sarà azzurro. Valdifiori non partirà nonostante l’arrivo di Diawara. La telenovela Maksimovic è a buon punto, nelle prossime ore il Napoli lo acquisterà. Il serbo ha saltato tutti gli allenamenti col Torino senza presentarsi al centro sportivo. La trattativa è a buon punto e si chiuderà a breve. Tonelli non è al meglio, ma per la Coppa d’Africa partiranno sia Koulibaly che Ghoulam. Mangala? Vi confesso che non mi risulta interessi al Napoli. Tevez? E’ un’idea di De Laurentiis che non ha ancora chiuso anche se l’argentino preferirebbe il Chelsea di Antonio Conte. Restano in piedi, ma non troppo, ove mai saltasse Maksimovic, le alternative Criscito e Caceres”.
Il giallo di Atlantide : in realtà sarebbe la Sardegna
E’ il mito più affascinante, quello su cui si è indagato di più Secondo l’ultima teoria di Sergio Frau, avvalorata oggi dall’aerofotogrammetria, Atlantide in realtà sarebbe la Sardegna. “L’isola delle torri” si riferirebbe ai nuraghi. E le colonne d’Ercole sarebbero in Sicilia.
La mitica Atlantide? La Sardegna, basta guardarla dall’alto MARIO TOZZI
L’ipotesi supportata oggi dall’aerofotogrammetria. “L’isola delle torri” si riferirebbe ai nuraghi. E le colonne d’Ercole sarebbero in Sicilia
Platone descrive il regno di Atlante nel Timeo e nel Crizia scrivendo di «un’isola grande più della Libya e dell’Asia», potente, civile e sacra a Poseidon, dio del mare, e i cui abitanti erano «costruttori di torri». L’isola doveva essere ricca di acqua e foreste, con un clima dolce che permettesse più raccolti all’anno e, soprattutto, tanto ricca di minerali (argyròphleps nesos, «l’isola dalle vene d’argento») da permettersi cerchie di mura concentriche di ogni metallo. Atlantide si trovava oltre le Colonne d’Ercole ed era già antica per gli antichi quando venne inabissata dall’ira degli dei, «9000 anni prima» del tempo in cui scriveva Platone.

(Barumini si sviluppa intorno ad un bastione di quattro torri più una centrale risalente al XVI-XIV secolo a.C.).
LA TEORIA
Secondo Sergio Frau (già giornalista e creatore di questa ipotesi, oggi confortata da dati di aerofotogrammetria, che preferisce la dizione «isola di Atlante») tutte queste caratteristiche sono riscontrabili in Sardegna e non altrove. In effetti la Sardegna sembrava agli antichi anche più grande della Sicilia, lì si facevano tre raccolti l’anno e il clima era eccezionalmente dolce, lì c’erano foreste immense e acqua in abbondanza, lì c’erano piombo, zinco, argento e la società era metallurgica fino dagli albori; lì vivevano i Thyrsenoi (i Tirreni), cioè i «costruttori di torri», i nuraghi. Gli ultimi dati riguardano proprio la civiltà nuragica: le fotografie aeree rivelano che quasi tutti i nuraghi che si trovano a quote basse sono sommersi dal fango, spesso irriconoscibili a prima vista, compresa la grande reggia nuragica di Barumini, disseppellita da 12 metri di fango e portata alla luce dopo 14 anni di scavi. Mentre i nuraghi a quote più alte, sulle giare, sono intatti e fuori dal fango. Perché? Forse la causa sta nella fine di Atlantide: uno tsunami di proporzioni enormi avrebbe colpito la Sardegna: i «costruttori di torri», che vegliavano un gigantesco forziere di argento, raccolti e civiltà perdono molte delle loro costruzioni (i nuraghi censiti sono 8.000, ma c’è ragione di pensare che siano molti di più). Gli approdi sicuri e i porti annegano sotto il fango, non ci si orizzonta più tra i fondali e la rete di commerci millenaria salta. In quel momento arrivano i Fenici e gli atlantidei finiscono asserviti ai faraoni o come fabbri in tutto il Mediterraneo. Non fu un maremoto qualsiasi, fu un megatsunami, con ondate alte centinaia di metri, eventualità oggi ritenuta possibile da molti studiosi.
(8000 nuraghi quelli censiti in Sardegna e che potrebbero corrispondere all’opera dei costruttori di torri di Atlantide)
Restano due problemi, il momento della fine e l’indicazione geografica. Novemila anni dalla morte di Socrate, cui dobbiamo sommare 399 anni e 2016 anni fino a noi: il tutto fa circa 11.550 anni. Ma a quel tempo non esisteva nessuna civiltà nel Mediterraneo. E se, come spesso accadeva in passato, non si fosse trattato di novemila anni, ma di novemila mesi? In questo caso si arriverebbe al 1200 a.C., momento cruciale in cui la Sardegna passa dall’età del bronzo a quella del ferro e in cui viene segnalata una poderosa tempesta sismica.
GIBILTERRA O SICILIA
Infine, la collocazione, «oltre le colonne d’Ercole». Forse, prima del III secolo a.C. le Colonne d’Ercole non erano a Gibilterra, ma nel Canale di Sicilia: lì si trova un mare davvero pericoloso da attraversare, ricco di secche e fondali fangosi (la descrizione che ne fa Platone). A Gibilterra, invece, ci sono 700 m di acque limpide e nessun pericolo. Ma chi ha spostato le Colonne d’Ercole? Il responsabile è Eratostene (III secolo a.C.) di Cirene, che porta le Colonne a Gibilterra, probabilmente per rimettere Delfi al centro del mondo conosciuto, dopo che era passato il ciclone di Alessandro Magno, che aveva allargato i confini del mondo verso Oriente. Le Colonne migrano a Occidente per ragioni di simmetria, cade la cortina di ferro del mondo antico. Nasce una nuova geografia.

(A Ceuta di fronte a Gibilterra la statua che ricorda l’eroe greco in una delle sue dodici fatiche: superare i limiti)
Naturalmente molti pensano che Atlantide sia solo una metafora platonica: può darsi, però, come scriveva il filosofo neoplatonico Salustio, «queste storie non avvennero mai, ma sono sempre». Certo, se questa ipotesi è vera, bisogna formattare daccapo il disco rigido ormai vecchio e intasato della nostra cultura classica, in cui tutto è Grecia. Ma un giornalista-archeologo (e un po’ geologo) ci invita a farlo con argomenti chiari e avvincenti. Magari occorrono ancora altre prove, ma anche questa storia nasce da un sogno, solo che resta lì quando ti svegli e a farci i conti sono le nostre radici: è come se un pezzo di noi tornasse finalmente al posto che aveva, verso le terre del tramonto da cui siamo realmente venuti.
vivicentro.it/cultura
vivicentro.it/Il giallo di Atlantide
lastampa/La mitica Atlantide? La Sardegna, basta guardarla dall’alto
Il Napoli accelera per Caceres, offerto un triennale da 6mln
I dettagli
Il Napoli è alla ricerca di un rinforzo per la difesa e la duttilità del difensore uruguaiano Martin Caceres potrebbe tornare utile: secondo la Gazzetta dello Sport, la società azzurra avrebbe messo la freccia per arrivare all’ex Juventus riuscendo così a spuntarla sulla conccorenza di Fiorentina, Roma, Milan e Udinese: “ha argomenti utili per l’accelerazione vincente. Il d.s. azzurro Giuntoli, infatti, ha articolato una proposta che prevede un contratto triennale da due milioni di euro a stagione, ipotesi che avrebbe riscontrato il gradimento del giocatore”.
Koulibaly-Chelsea, proposta monstre a De Laurentiis
I dettagli
Kalidou Koulibaly, contro il Pescara, non ha giocato una delle sue migliori partite in azzurro. Pensava al mercato? La Gazzetta dello Sport riferisce che il Chelsea di Conte, infatti, sogna sempre di acquistare il senegalese e “vanno registrate le nuove avances provenienti dai Blues londinesi, sempre con cifre da capogiro: 55 milioni di euro più tre di bonus, una proposta monstre” che tuttavia non ha convinto Aurelio De Laurentiis, intenzionato a tenere il suo asso in squadra e proporgli il rinnovo di contratto.
Le nostre scuse a Liccardo della Frattese e il comunicato stampa dei Nerostellati
Questo il comunicato della Frattese calcio che chiarisce i fatti di Castellammare
Sabato scorso abbiamo raccontato dell’amichevole tra la Juve Stabia e la Frattese sospesa per un principio di rissa (CLICCA QUI), nella circostanza anche noi abbiamo sbagliato ad individuare l’autore del fallo su Capodaglio, costato al centrocampista della Juve Stabia un infortunio serio che lo terrà lontano dai campi di calcio per almeno un mese. Dicevamo errore nostro ed errore di tutta la stampa presente che aveva individuato nella persona del calciatore Crescenzo Liccardo l’autore del fallo. Riguardando le nostre immagini si evince che l’autore del fallo invece è l’attaccante Longo.
Ci scusiamo per questo nostro errore, anche se siamo dei giornalisti siamo pur sempre degli uomini che possono sbagliare.
Ieri poi abbiamo letto il comunicato stampa della Frattese che chiarisce lo spirito con cui la squadra nerostellata è scesa in campo al Menti, ci fa piacere leggere parole di distensione che consideriamo un fatto doveroso ma non scontato. Di seguito il comunicato stampa:
La Frattese Calcio, al fine di tutelare la propria immagine e quella dei suoi tesserati, intende stigmatizzare l’atteggiamento tenuto in questi giorni da alcune testate giornalistiche in seguito alla sospensione della gara amichevole tra Juve Stabia e Frattese disputata sabato 20 agosto.
Dopo circa 21’, l’arbitro decideva di interrompere la partita in seguito all’acceso diverbio intercorso tra i tesserati di entrambe le squadre. In particolare, alcune testate hanno riportato, erroneamente e tendenziosamente, di una condotta volutamente scorretta e antisportiva dei calciatori nerostellati.
La “campagna mediatica” messa in atto in queste ore da queste testate nei confronti della società e, in particolare, del nostro tesserato Crescenzo Liccardo, peraltro erroneamente individuato come l’autore dell’intervento su Capodaglio, è assolutamente inaccettabile e non fa altro che gettare fango su una società quale la Frattese che, nelle persone dei Presidenti Nuzzo e Niutta, dei dirigenti tutti e dello staff tecnico e dei propri calciatori, incarna i valori sani dello sport. Non è ammissibile far passare l’agonismo di gioco come tentativo preordinato ad arrecare volontariamente danni fisici all’avversario. Inoltre, tra le due società intercorrono ottimi rapporti e tra i calciatori in campo non c’era nessun “precedente da regolare” e nessuna premeditazione negli interventi di gioco. Proprio a testimonianza di ciò, si ribadisce l’impegno di domenica 28 agosto tra Frattese e Juve Stabia “Berretti”, gara amichevole che si disputerà allo Stadio Ianniello nella serata della presentazione della squadra nerostellata al pubblico di Frattamaggiore.
Purtroppo, in seguito ad uno scontro di gioco accidentale, il calciatore stabiese Paolo Capodaglio ha dovuto abbandonare il campo infortunato. Fabio Longo, coinvolto suo malgrado nello sfortunato episodio, ci tiene a puntualizzare l’assoluta involontarietà dell’accaduto: “Si è trattato di un incidente. Capodaglio aveva preso posizione e in quello stesso momento sono arrivato a gran velocità e non ho avuto il tempo di interrompere la corsa. Ho già inviato un SMS di scuse al forte centrocampista e spero che possa tornare più forte di prima a lottare per obiettivi importanti assieme alla Juve Stabia”.
Si coglie, pertanto, l’occasione, da parte dell’intera squadra e della dirigenza nerostellata, per augurare al centrocampista stabiese una pronta guarigione e a tutta la Juve Stabia di poter ben figurare nel prossimo campionato della Lega Pro e che possa raggiungere quanto prima la seconda serie calcistica nazionale.
Fonte foto: sito Ufficiale Frattese Calcio )



