QUESTO NON E’AMORE”
La Polizia di Stato accanto alle donne vittime di violenza
“…Questo non è amore” è lo slogan che la Polizia di Stato ha scelto di legare al nuovo progetto contro la violenza sulle donne.
L’iniziativa, che ha avuto inizio sabato 2 luglio scorso vede coinvolte, in contemporanea, 14 province italiane.
La Polizia di Stato, da sempre molto attenta ai fenomeni del femminicidio e dei maltrattamenti in famiglia, ha deciso di compiere un ulteriore passo di avvicinamento nei confronti delle vittime di questi reati. Il progetto ha come finalità la creazione di un contatto diretto tra le donne ed una equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.
Il primo e il terzo sabato del mese, a partire da luglio, anche nella nostra città di Pescara, continuerà ad essere presente una postazione mobile della Polizia di Stato che ospita un gruppo di esperti costituito da un medico/psicologo della Polizia di Stato, un operatore della Squadra Mobile–sezione specializzata, un operatore della Divisione Anticrimine e/o dell’Ufficio Denunce dell’U.P.G.S.P. ed un rappresentante della rete antiviolenza locale.
Nella nostra città, per la giornata di Sabato 3 Settembre 2016, la postazione mobile sarà presente in Piazza della Rinascita a partire dalle ore 09,00 circa. Nella circostanza di questo appuntamento interverrà come testimonial il noto Artista Marco PAPA. Nel Camper sarà presente personale specializzato che illustrerà il progetto e le sue finalità, potendo fornire tutti i consigli utili ed un supporto qualificato alle donne vittime di violenza.
Per tenersi aggiornati sul progetto e seguire gli eventi legati all’iniziativa, sarà possibile visitare il sito www.poliziadistato.it e utilizzare l’hashtag #questononèamore

Ecco settembre. Ricomincia un altro anno scolastico e non ne ho proprio voglia! Mi sento spento, svuotato, stanco! Sono sensazioni mai provate prima. Nemmeno quando ero precario mi sono sentito così! Fino all’anno scorso potevo stare un po’ in ansia perché non arrivava l’indennità di disoccupazione e/o il nuovo contratto annuale, ma ero più sereno. A settembre avevo la voglia di ricominciare, mentre ora no! Lontano da mia moglie, dopo due anni intensi di lotte, di scioperi, di manifestazioni, l’anno di prova senza nè capa e né coda, chella cazzo di piattaforma INDIRE che si bloccava di continuo, poi la presa di servizio a Trieste, la domanda di mobilità nazionale, il caricamento del curriculum vitae sulla piattaforma di Istanze OnLine, l’aver appreso di essere stato sparato a Potenza per un errore informatico mentre il MIUR fa spallucce e se ne fotte! Mia moglie invece in provincia di Parma! Sgomento e rabbia per entrambi! Mia figlia triste… Quindi mettiamoci a scrivere e ad inviare la richiesta di conciliazione e quella di assegnazione provvisoria! Aspettiamo poi l’attribuzione d’ufficio della scuola di titolarità fino a ieri sera, mentre mia moglie già si avvia per la volta di Parma, perché Parma non è dietro l’angolo… sono 7 ore e mezza di auto! Poi apprendo che il MIUR difficilmente concilierà con noi docenti della scuola secondaria di secondo grado, perché, a detta dei funzionari, l’algoritmo ha funzionato bene con noi! E figuriamoci se avesse funzionato male… Sono stanco, spento, incazzato, incattivito, svuotato… ma devo continuare a lottare per i miei diritti, per quelli di mia moglie, ma soprattutto per i diritti di mia figlia di avere un padre ed una madre accanto a sè! No, gli auguri di buon anno scolastico non posso farli perché per me e mia moglie non è un buon inizio! Ma di sicuro ci giocheremo tutte le carte possibili per riavvicinare il nostro nucleo familiare! 




