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Eccellenza, Real Forio: ” Harakiri, la Sessana pareggia sul gong”

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Real Forio- Sessana

Inizia con un pareggio il nuovo campionato di Eccellenza del Real Forio e di mister Impagliazzo. Al “Calise” il numeroso pubblico biancoverde non si è sicuramente annoiato grazie ad un 5-5 bello da vedere, ma sicuramente difficile da digerire per i ragazzi di mister Impagliazzo. Due punti persi più che uno guadagnato contro una buona Sessana che però, a parte delle buone occasioni nel primo tempo, nella ripresa aveva creato davvero poco. Per i padroni di casa è da rivedere sicuramente la fase difensiva viziata da diversi, troppi errori dei singoli che hanno condizionato la gara. Bicchiere mezzo pieno i cinque gol segnati,anche se farsi rimontare due reti in pieno recupero è da sprovveduti. Occhio però ad un dato di fatto: è la prima giornata per tutti, tante novità (dall’allenatore ai giocatori), tanti giovani. Tutti alibi, per ora, accettabili. Il tempo per migliorare c’è e la partita di Coppa Italia tra tre giorni al “Calise” contro l’Afro Napoli United (ore 16) è già una buona occasione per dimenticare il brutto shock procurato dal pareggio con la Sessana.

LA CRONACA – Ingresso in campo speciale per il Real Forio. Non a caso, Nicola Mora indossa la maglia in onore di Gianni Sasso, paratleta ischitano che ieri si è classificato nono nella gara di triathlon a Rio. L’approccio alla gara dei ragazzi di mister De Michele è nettamente superiore a quello timido e impaurito dei padroni di casa. Dopo 9 minuti subito un episodio importante: Viglietti cade in area sul disimpegno completamente sbagliato sia di Calise che di Di Dato. Il sig. Mollo di Castellamamre di Stabia assegna giustamente il penalty battuto e segnato da Ioio. Nessun tiro in porta ne’ della squadra casertana, ne’ tantomeno di quella isolana. Al 19’ l’infortunio di Fiorentino costringe Impagliazzo al cambio obbligato e il tecnico isolano manda in campo Vittorio De Luise (giovane ischitano classe ’99). Al 20’ è ancora un episodio a condizionare la gara. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Sannino (nuovo acquisto del Forio classe ’97), un giocatore biancoverde viene atterrato in area e l’arbitro indica nuovamente il dischetto. Dagli undici metri Gianluca Saurino pareggia i conti. I padroni di casa prendono coraggio e un minuto dopo il gol del pareggio sfiorano il vantaggio: Vitagliano (altra new entry, classe ’99, ottima prestazione la sua) si presenta a tu per tu con Grasso, il portiere para con un po’ di fortuna il pallone che poi scheggia anche la traversa. Poco dopo ancora biancoverdi pericolosi: De Luise entra subito in partita tentando un tiro dalla distanza che però si spegne di poco a lato. Al 27’ sono ancora gli isolani a spingere sull’acceleratore, cross di Sannino e stacco di testa di Gianluca Saurino che non inquadra lo specchio. Al 31’ proprio l’attaccante ex Scafatese fa da sponda per il nuovo acquisto Davide Trofa, il quale entra in area vincendo una serie di contrasti e poi scarica un destro potente su cui nulla può Grasso. Il 2-1 del Real Forio viene annullato cinque minuti più tardi grazie allo stacco di testa di Palumbo su cross di Fava. Grave in questo caso la dormita dell’intero pacchetto difensivo biancoverde. Al 38’ la Sessana potrebbe addirittura passare in vantaggio, ma Ioio sbaglia clamorosamente a tu per tu con Verde. Nella ripresa Impagliazzo manda in campo Conte al posto di Calise. Il Real Forio non rischia nulla e anzi trova la rete del 3-2 al 59’: rilancio lungo di Franco Verde, colpo di tacco di Vitagliano per Gianluca Saurino che indirizza nell’angolino un tiro da fuori area. I biancoverdi insistono e aumentano il vantaggio al 65’, ancora una volta grazie ad uno strepitoso Saurino (autore di una tripletta), lasciato solo nel cuore dell’area. Sul 4-2 c’è spazio anche per un palo colpito da Nicola Mora sugli sviluppi di un calcio di punizione e quando la partita sembrava ormai finita la Sessana riapre tutto clamorosamente. Al 37’ errore in fase di impostazione di Conte che manda Ioio a tu per tu con Verde e il numero 9 ospite accorcia le distanze. La Sessana spinge e si sbilancia troppo e così ad un minuto dalla fine il gol in contropiede di Arcamone (subentrato a Saurino) sembra chiudere definitivamente i conti sul 5-3. Ma al “Calise” accade l’imprevedibile. I ragazzi di De Michele rimontano tutto nei quattro minuti di recupero. Segna prima Ioio lasciato solo in area su un calcio d’angolo e poi al 49’ Palumbo fa quello che vuole tra le maglie biancoverdi, facendo esplodere di gioia dei tanti tifosi casertani sbarcati sull’isola. Finisce 5-5 tra l’incredulità dei più che ormai vedevano i tre punti già al sicuro. Dopo la partita di Coppa Italia di mercoledì, il Real Forio affronterà il Casalnuovo in trasferta nella seconda giornata di campionato.

 

REAL FORIO  5

SESSANA AURUNCI  5

 

REAL FORIO: Verde, Iacono, Mora, Di Dato, Calise (46’ Conte), Fiorentino (19’ De Luise V.), Vitagliano, Trofa, Saurino C., Saurino G. (66’ Arcamone), Sannino. (In panchina Di Iorio, Maltese, Abbandonato, Fanelli) All. Impagliazzo

SESSANA: Grasso, Marino, De Cicco (68’ Grieco), Bonavolontà (61’ Avolio), Zamparelli, Viglietti, Fava (61’ Corace), Gargiulo, Ioio, Luchetta, Palumbo. (In panchina Vrola, D’Abronzo, Arigò, Maraffino) All. De Michele

RETI: 21’,59’,65’ Saurino G., 31’ Trofa, 90’ Arcamone (R.F.); 11’, 82’,92’ Ioio, 36’, 94’ Palumbo (S)

NOTE: Ammoniti Verde, Iacono, Mora (R.F.); De Cicco, Grieco (S). Calci d’angolo (5-2)

SPETTATORI: 400 circa

Dinamo Kiev, Yarmolenko: “Napoli forte, ma il Dinipro ci ha dimostrato come batterli”

Andrij Yarmolenko alla vigilia di Dinamo Kiev-Napoli

Andrij Yarmolenko, centrocampista della Dinamo Kiev, alla vigilia del match di Champions contro gli azzurri, ha dichiarato: “Stiamo preparando al Napoli come una partita normale, niente di speciale. Certo, l’emozione è grande per l’inizio della Champions. Abbiamo voglia di mettere in campo un buon gioco e dare soddisfazione ai nostri tifosi. Sappiamo che quella contro lo Shakhtar è stata una gara importante, ma vogliamo subito riadattarci. Non possiamo vivere nel passato, i nostri giocatori lo sanno e saranno capaci di gestire la situazione. Il Napoli? Ho visto un paio di partite, a loro piace controllare il pallone ed ha una buona linea d’attacco. È una squadra equilibrata, ma lo scorso anno il Dnipro ha mostrato come possono essere sconfitti. Questo può essere un buon esempio per noi. I nostri allenatori sono abituati a studiare bene gli avversari, siamo sicuri che il Napoli abbia sia punti di forza che di debolezza. Mi fa piacere questa attenzione nei miei confronti. Qualcuno pensa che il gioco della squadra dipenda da me, ma anche quando non ho reso al meglio la squadra ha giocato bene”.

AbArte (BS): Ezio Zingarelli e la necessità del reale,

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Ezio Zingarelli procede in un percorso individuale di grande interesse, dove trova nella tecnica mista il suo stile tra diversi supporti e materiali che combina, assembla e dipinge in mescolanze autonome.

Prospettive visive nel vestire collage di pitture, inizialmente vicino agli espressionisti-astratti di matrice americana poi nell’attivare la manipolazione del senso percepito nell’estensione dell’utopia sociale dei nouveaux realiste, che supera nel divenire stesso dell’opera d’arte e nella distinzione tra artista e cut-up interpretativi.

Ezio Zingarelli(…) Ezio Zingarelli procede in un percorso individuale di grande interesse, dove trova nella tecnica mista il suo stile e la modalità d’espressione pur tenendo come base la pittura, in composizioni dense di forza creativa nella ricerca sull’oggetto trovato trasformato in opera d’arte. Non solo tele, dunque, ma altri supporti e materiali come stoffe, manifesti, giornali, juta, che combina e pennella in mescolanze autonome. In questo senso è chiaro il suo intento culturale, oltre che artistico, e ne sono palesi le ragioni al fine di proiettare condizioni che prescindono da prospettive visive ma che nel vestire collage di colore cercano contrasti tra superfici sfuggenti. Inizialmente vicino agli espressionisti-astratti di matrice americana, attiva la manipolazione del senso percepito nell’estensione dell’utopia sociale dei nouveaux realiste, che supera nel divenire stesso dell’opera d’arte e nella distinzione tra artista e cut-up interpretativi, in una varietà letteraria stilistica allorquando frammenta i giornali e li ricompone mischiati in un senso logico per la sua rappresentazione. E continua la ricerca lontano dalle esperienze ludiche di certa arte contemporanea, non foss’altro per la maturità dell’iniziarsi creativo a sessant’anni, e trovarsi oggi a settanta in un percorso in cui ha bruciato tappe intermedie di riflessioni e di evoluzioni stilistiche. (…).

(Dal testo critico di Andrea Barretta)

Durante la vernice, inaugurazione il 17 settembre ore 18:00, ci sarà la presentazione della monografia d’arte a cura e di Andrea Barretta sulla pittura di Ezio Zingarelli.

La mostra prosegue fino al 17 ottobre 2016

nei giorni e negli orari: giovedì, venerdì e sabato 9,30 – 12,30 e 15,30 – 19,30

ab/arTe

Galleria d’arte moderna e contemporanea
Vicolo San Nicola, 6
25122 Brescia
Tel. 030 3759 779

Una copia della monografia d’arte sarà data in omaggio ai presenti.

Per maggiori info https://www.abarte.it/index_file/Inmostraoggi.htm

Nota biografica

Ezio Zingarelli (1946), segue corsi di grafica e di design negli anni Settanta, poi nel 2011 frequenta il corso di “Storia dell’arte,  avanguardie e contemporanea” al Centro Culturale San Clemente di Brescia. Un iter istruttivo che pratica già nella prima personale del 2008 alla Galleria La Parada di Brescia, dove propone il suo stile chiaro fin dal titolo: “L’inizio, le influenze, il percorso … e ora gioco le mie carte”. E le ha ben giocate se nello stesso anno riceve l’invito per una collettiva alla Galleria Jelmoni Studio di Londra, e già l’anno dopo espone ancora nella sua città presso Etico Atelier. Ma il suo percorso artistico, nonostante sia concentrato in questi ultimi dieci anni, rende possibile essere considerato un “giovane” artista, se al limite dell’età concede il beneficio del futuro, giacché ha personalizzato la pienezza della maturità nel confrontarsi non con la consuetudine quanto piuttosto con l’investigare alternative nella capacità di rapportarsi con l’arte a determinare una sorta di usus scribendi artistico nel comprendere i movimenti artistici del XX secolo nei vari approcci a Milano e a Roma – con una vicinanza ai nouveaux realiste – ma senza adattarsi a nessuno di essi.

 

 

Dinamo Kiev-Napoli, Milik: “Sono felice di essere qui, vogliamo vincere”

Milik in conferenza stampa

In conferenza stampa, alla vigilia del match di Champions League contro la Dinamo Kiev, Arek Milik ha dichiarato:  “Sono felice di essere qui. Sappiamo quanto sarà dura. Ma vogliamo vincere. Ogni giorno che passa mi sento meglio. Nello spogliatoio c’è armonia. Ottima l’accoglienza dei miei compagni. Tutto sta andando per il meglio. Ogni giorno che passa mi sento meglio, più sicuro. Ottima l’accoglienza dei miei compagni che mi danno una mano, c’è un ambiente amichevole. Champions? Sappiamo che tutte le squadre sono forti qui, a partire dalla Dinamo che affronteremo, ma il nostro stato d’animo è sempre positivo, dimostreremo le nostre qualità”. 

Dinamo Kiev-Napoli, Sarri: “Sarà una gara difficilissima, non ci sono favoriti”

Sarri in conferenza stampa

E’ già tempo di ritornare in campo per il Napoli. Alla vigilia del match di Champions League contro la Dinamo Kiev, Maurizio Sarri, in conferenza stampa, ha presentato il match di domani sera: “Sarà una gara facile? E’ una cazzata. Sarà difficilissima, in un girone difficilissimo e non ci sono favorite. Non sono emozionato, essendo proiettato alla partita. Le sensazioni sono le stesse di una gara importante. E’ chiaro che non pensavo d’arrivare qui. L’ho sempre fatto come passione. Non mi accontento però. Vorrei continuare a divertirmi ancora per qualche anno. Domani sera vorrei che la squadra giocasse con la sicurezza che spesso mostra in campionato, imponendo il proprio gioco anche in Europa. La Dinamo dal punto di vista fisico può avere qualcosa più di noi, noi dobbiamo essere bravi a prendere iniziativa sul piano del palleggio, anche se loro sono abituati a fare la partita. Milik-Gabbiadini? I ballottaggi ci sono sempre, deve essere così. Gabbiadini lo vedo più sereno e sorridente, ha passato un agosto difficile ma sembra esserne uscito con grande forza e serenità. Deve continuare così, gli servirà anche per fare bene in campo. Milik a Palermo ha giocato una gran partita, nessuno l’ha sottolineato perché non ha segnato, ma ha giocato benissimo. Callejon? Sta bene, ha solo un problema alla man. Kiev Evgen Kacheridi? Non mi occupo dello scouting, ci siamo interessati a tanti centrali nel corso di questa estate. Ma se lui ha detto che il Napoli l’ha cercato evidentemente deve essere così…”

Scuola al via in 8 regioni. Giannini: ‘sarà anno di sfide’ (sue) ‘e responsabilità’ (degli altri)

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Giannini buona scuola
Giannini e la buona scuola

Roma Primo giorno di scuola oggi in Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e Molise. A seguire la campanella suonera’ nelle altre regioni, secondo i diversi calendari. I primi a tornare sui banchi, il 5 settembre, erano stati gli studenti della provincia autonoma di Bolzano. Complessivamente sono quasi 8 milioni gli studenti delle istituzioni statali e oltre 939.000 di quelle paritarie. In Molise l’avvio dell’anno scolastico si presenta incerto e problematico, tra scuole traslocate, doppi turni, e posticipo delle lezioni. La paura di un nuovo terremoto e il ripetersi di tragedie come quella di S.Giuliano di Puglia hanno indotto i sindaci di diversi Comuni, anche su pressione delle famiglie, a prendere misure precauzionali per ragioni di sicurezza e a disporre verifiche antisismiche che hanno ritardato l’apertura degli istituti di alcuni giorni.

Gli studenti delle scuole statali sono quest’anno 7.816.408, 370.597 le classi distribuite nelle 8.281 istituzioni scolastiche del territorio per un totale di 41.163 sedi. In particolare, sono 978.081 gli alunni delle scuole dell’infanzia, 2.572.969 quelli della primaria, 1.638.684 i ragazzi della secondaria di I grado e 2.626.674 quelli della secondaria di II grado. Gli alunni diversamente abili sono 224.509. Prima tra le regioni per numero di iscritti e’ la Lombardia che ne conta 1.190.393, seguono Campania (909.010), Sicilia (754.438) e Lazio (737.940). Guardando alle scuole secondarie di II grado e alle scelte effettuate dagli studenti, oltre 1,2 milioni di ragazzi frequenteranno un indirizzo liceale, 831.739 un indirizzo tecnico, 546.716 un indirizzo professionale.

Il ministro, “studiare è la cosa più straordinaria”

Napoli – “Ragazzi, l’estare finisce anche per noi. Tornare a scuola e’ ritrovare i vostri amici, la comunita’ che e’ il vostro mondo, il nostro mondo. E studiare e’ la cosa piu’ straordinaria”. Cosi’ a Napoli il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini saluta gli alunni che si accingono a tornate sui banchi per il nuovo anno scolastico.

Agli studenti tornati sui banchi sono arrivati i saluti del premier Renzi e del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini: “In bocca al lupo a tutti – ha detto il presidente del Consiglio -. In particolare alla scuola di Amatrice, che domani riparte in una situazione un po’ provvisoria” e a quelle di tutti i Comuni colpiti dal sisma. Gli edifici scolastici italiani, ha affermato ancora Renzi “sono messi un po’ meglio rispetto a qualche anno fa, anche se c’e’ ancora moltissimo da fare”. Giannini ha sottolineato che “Sara’ un anno di sfide importanti e grandi responsabilita’. Le affronteremo con molti strumenti in piu’ rispetto al passato per fare della scuola il vero motore del cambiamento”, ha assicurato.

Stamattina milioni di studenti celebrano il rito del primo giorno di scuola. Con quel carico di aspettative e anche di preoccupazioni che il ritorno tra i banchi porta con sé.

Ai nostri ragazzi, alle loro famiglie, agli insegnanti e a tutto il personale della scuola faccio i miei migliori auguri. Sarà un anno di sfide importanti e grandi responsabilità.

Le affronteremo con molti strumenti in più rispetto al passato, per fare della scuola il vero motore del cambiamento. Uno spazio da abitare non solo durante l’orario delle lezioni. Una scuola al centro di ogni comunità, aperta alle realtà che la circondano, alle famiglie, al territorio. Una nuova scuola, insieme.

Benvenuti, bentornati, buon inizio.

Con le lezioni sono riprese le agitazioni studentesche, in vista della mobilitazione nazionale del 7 ottobre. La Rete degli studenti medi ha compiuto stamattina un blitz con fumogeni davanti al Miur per denunciare “la condizione di incertezza e di precarieta’ che vivono gli studenti e tanti giovani”. Il primo sciopero e’ stato proclamato da Unicobas: sara’ il 21 ottobre seguito da una manifestazione il 22.

(AGI)

Juve Stabia – Messina: al via la prevendita

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S.S. Juve Stabia rende noto che sono disponibili in prevendita, fino alle ore 20,30 del 14 settembre, i tagliandi di ingresso per assistere alla gara Juve Stabia-Messina, che si disputerà mercoledì 14 settembre alle ore 20,30 presso lo Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, valevole per la 4a giornata del Girone C della Lega Pro Divisione Unica 2016/2017.
In occasione di questa gara, resterà chiusa la Tribuna Varano (distinti)

Di seguito i prezzi relativi agli altri settori:
Curva San Marco € 12 + € 2 diritti di prevendita
Tribuna Quisisana (scoperta) € 18 + € 2 diritti di prevendita
Tribuna Monte Faito (coperta) € 23 + € 2 diritti di prevendita
Tribuna Panoramica VIP € 98 + € 2 diritti di prevendita

I tagliandi potranno essere acquistati esclusivamente presso i punti vendita abilitati che qui di seguito riepiloghiamo:
Bar Dolci Momenti – Via Cosenza
Bar Gialloblù – Viale Europa
Light Break – Corso Vittorio Emanuele
Centro Ricreativo Juve Stabia – Via Bonito
Agenzia B2875 Via Tavernola 113
Asa Gaetano Musella Via G.Cosenza 293

ESCLUSIVAMENTE per la gara Juve Stabia-Messina, saranno messi in vendita, in numero limitato, tagliandi RIDOTTI per bambini di età compresa da 0-12 anni al costo simbolico di 5€ comprensivi di diritti di prevendita. S.S. Juve Stabia rende noto inoltre che, per il resto della stagione 2016/2017, non verranno posti in vendita i BIGLIETTI ROSA e i RIDOTTI (per bambini fino a 12 anni) ma solo abbonamenti.

Si rende noto che è ancora aperta la campagna abbonamenti per la stagione 2016/2017 che potranno essere sottoscritti presso i botteghini dello Stadio entro mercoledì 14 settembre, dalle ore 10,00 alle ore 12,30 e dalle ore 16,00 alle ore 20,00.
Di seguito i prezzi dell’abbonamento intero, che darà diritto ad assistere a 18 gare (durante l’anno sarà indetta la “Giornata Gialloblù”):
Curva San Marco: 120 € (6,66 € a partita, in media, sottoscrivendo l’abbonamento)
Tribuna Quisisana: 200 € (11,11 €)
Tribuna Monte Faito: 260 € (14,44 €)
Tribuna Panoramica: 1000 € (quota socio sostenitore)

S.S. Juve Stabia dichiara di non mettere a disposizione per la stagione 2016/17 gli abbonamenti del settore “Tribuna Varano”; tuttavia saranno elargiti, di volta in volta, singoli biglietti per iniziative che saranno comunicate durante il campionato.
L’abbonamento per i settori “Curva San Marco”, “Tribuna Quisisana” e “Tribuna Monte Faito” sarà disponibile ad un prezzo speciale RIDOTTO per donne, ragazzi dai 12 ai 16 anni e over 65, che potranno sottoscrivere la propria tessera al prezzo unico di 90 € (5 € in media a partita); i bambini da 0 a 12 anni potranno entrare in questi stessi settori, come da direttive ministeriali, esclusivamente con un abbonamento dal prezzo simbolico di 60 € (3,33 € in media a partita).

Il Sindaco di Amatrice querela Charlie Hebdo

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'Je suis' ou 'Je ne suis pas' Charlie? Le problème sont les idiots du Hebdo!
‘Je suis’ ou ‘Je ne suis pas’ Charlie? Le problème sont les idiots du Hebdo!

Amatrice – Il sindaco Sergio Pirozzi querela per diffamazione il periodico satirico francese Charlie Hebdo. Lo afferma il legale del Comune reatino, Mario Cicchetti, che spiega cosi’ l’iniziativa avviata contro il giornale: “Si tratta di un macabro, insensato ed inconcepibile vilipendio delle vittime di un evento naturale – dice l’avvocato – la critica, anche nelle forme della satira, è un diritto inviolabile sia in Italia che in Francia, ma non tutto può essere ‘satira’ e in questo caso le due vignette offendono la memoria di tutte le vittime del sisma, le persone che sono sopravvissute e la citta’ di Amatrice. A nostro avviso – aggiunge – appare assolutamente configurabile il delitto di diffamazione aggravata e non si può ritenere in alcun modo sussistente l’esimente del diritto di critica nella forma della satira”.

Il riferimento è alle due vignette pubblicate da Charlie Hebdo a poche ore dal terremoto del 24 agosto, vignetta “nella quale – spiega ancora l’avvocato del Comune sono raffigurate in modo tale da somigliare a degli stereotipati piatti della tradizione culinaria italiana, mentre nella seconda, l’autore ha, da un lato, attribuito la colpa della devastazione del centro Italia ‘alla mafia’, dall’altra ha fornito una sorta di interpretazione alla precedente vignetta”.

Quanto al problema della competenza territoriale, Cicchetti evidenzia “come il reato si sia, senza dubbio, consumato sul territorio italiano in quanto la condotta diffamatoria, per quanto intrapresa con la pubblicazione della vignette in Francia, si è perfezionata in Italia attraverso la loro percezione e diffusione sia sui media tradizionali sia sui social network”. Con la denuncia-querela si chiede che il Procuratore della Repubblica di Rieti disponga le indagini al fine di accertare se nella vicenda della pubblicazione delle vignette siano configurabili ipotesi di reato a carico degli autori, Felix e Coco, e dei direttori responsabili della testata.

(AGI)

Dinamo Kiev-Napoli, questa la designazione arbitrale

La sfida di domani sera a Kiev contro la Dinamo è sempre più vicina per i ragazzi di Sarri, nel frattempo la UEFA ha stilato la lista degli arbitri delle partite che si giocheranno domani e mercoledì.
Per Dinamo Kiev-Napoli è stato designato l’arbitro scozzese William Collum. Per il fischietto britannico si tratta della prima direzione di gara con i partenopei.

 

G. D. D.

Dinamo Kiev-Napoli, probabili formazioni: tre cambi per Sarri rispetto a Palermo

Il Napoli pronto ad una nuova avventura nell’ Europa che conta: parte domani la fase a gironi della Champions League 2016/2017 con gli azzurri impegnati contro gli ucraini della Dinamo Kiev allo stadio Olimpico di Kiev (ore 20:45).
Esordio in Champions per Maurizio Sarri e per i vari Hysaj, Jorginho e Allan a caccia del colpo grosso su un campo difficile che evoca amari ricordi, come la semifinale di Europa League persa per 1-0 contro il Dnipro. Napoli reduce da una vittoria convincente in campionato maturata sul campo del Palermo, frutto di una prestazione brillante che ha evidenziato notevoli progressi rispetto alle prime uscite contro Pescara e Milan. Dall’ altra parte campioni di Ucraina che di sicuro tenterà di ribadire il percorso della scorsa stagione dove  si spinsero fino agli ottavi per poi essere eliminati dal Manchester City. Dinamo Kiev reduce dall’ ottimo pareggio contro lo Shakhtar e seconda forza del campionato alla settima giornata.

ULTIME DA KIEV – Il tecnico Sergiy Rebrov dovrebbe optare per un 4-3-1-2, stesso modulo adottato nell’ ultima sfida in campionato. Problemi per Danilo Silva, al suo posto pronto Morozyuk con Vida, Khacheridi e Antunes a completare il quartetto difensivo. Fedorchuk e Sydorchuk in mezzo al campo. Yarmolenko, Rybalka e Gusev a supporto di Moraes unica punta.

ULTIME DA NAPOLI – Solito 4-3-3 per Sarri che dovrebbe operare tre cambi sicuro rispetto all’ undici di partenza di Palermo. In difesa torna Hysaj sulla destra, Koulibaly e Albiol centrali e Ghoulam sulla sinistra. A centrocampo Jorginho, Hamsik e Allan entrato dalla panchina al Barbera. In attacco inamovibile Callejon, Mertens parte favorito su Lorenzo Insigne con Milik che potrebbe vincere ancora una volta il ballottaggio con Gabbiadini. Non convocati Giaccherini e Strinic, il primo per problemi fisici e il secondo per scelta tecnica.
PROBABILI FORMAZIONI:
Dinamo Kiev (4-2-3-1): Shovkovskiy; Morozyuk, Vida, Khacheridi, Antunes; Fedorchuk, Sydorchuk; Yarmolenko, Rybalka, Gusev; Moraes.    All. Rebrov
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Milik, Mertens.    All. Sarri

 

RIPRODUZIONE RISERVATA

Di Marzio: “Il Napoli ha un’ opzione per Kessié dell’ Atalanta, c’ entra Grassi”

Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky ed esperto di calciomercato, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte riguardo il prestito di Grassi all’ Atalanta e l’apertura di una pista per Kessiè, talento in forza ai bergamaschi. Ecco quanto evidenziato:

“Non mi aspettavo  questo inizio da parte del calciatore. Il Napoli, grazie all’ operazione Grassi, ha ottenuto un’opzione per questo talento. Maksimovic avrà bisogno di un po’ di tempo per ambientarsi. A Kiev potrebbe giocare Gabbiadini titolare al posto di Milik”.
“Zielinski a Napoli ha avuto un grande impatto perché ha le stimmate del grande calciatore. Sarà dura tenerlo fuori perché è un titolare aggiunto, poi conosce bene gli schemi di Sarri”.

 

G. D. D.

Furto a Pescara: indagano CC

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Nel corso della serata di ieri, intorno le 22.00, in via Raiale, a Pescara, si è verificato il furto di due camion con rimorchio consumato ai danni della ditta DECO di Pescara, attiva nel trasporto e stoccaggio dei rifiuti solido-urbani. Dalle immagini del sistema di videosorveglianza i Carabinieri hanno ricostruito l’accaduto: quattro uomini hanno tagliato la recinzione della ditta e, una volta impossessatisi dei grossi mezzi, sono usciti dal cancello principale tranciando il lucchetto che lo assicurava. Sono in corso le indagini per risalire agli autori del furto da parte dei Carabinieri di Pescara.

Ingente il valore del danno, in corso di quantificazione, assicurato.

F1, GP Singapore 2016: programma, orari, tv della gara asiatica

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Nel prossimo fine settimana il circus della Formula 1 lascia l’Europa e si appresta a vivere le fasi finali del Mondiale 2016 lontano dal vecchio continente approdando al GP Singapore 2016, gara che si disputerà interamente in notturna nella stupenda cornice di Marina Bay. La sfida tra Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Ferrari e Red Bull, sarà dunque illuminata da 1600 riflettori.

Per questa occasione l’evento verrà trasmesso in diretta sia dalla piattaforma satellitare pay Sky TV (Sky Sport F1 HD), che in chiaro dalla TV di stato Rai.

PROGRAMMA ED ORARI ITALIANI

Venerdì 16 settembre 

Ore 12:00 – Prove libere 1, diretta Sky Sport F1 HD e RaiSport2

Ore 15:30 – Prove libere 2, diretta Sky Sport F1 HD e RaiSport2

Sabato 17 settembre

Ore 12:00 – Prove libere 3, diretta Sky Sport F1 HD e RaiSport2

Ore 15:00 – Qualifiche, diretta Sky Sport F1 HD e Rai2

Domenica 18 settembre

Ore 14:00 – Gara, diretta Sky Sport F1 HD e Rai1

FOTOCATTAGNI

ciro.salvini@oasport.it

Il Pungiglione Stabiese – Sfatato il tabù Monopoli

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Il Pungiglione Stabiese programma sportivo in onda su ViViradioWEB

Questa sera c’è il consueto appuntamento con ” Il Pungiglione Stabiese “, programma sportivo che parla di Juve Stabia a 360° gradi. Come sempre alla conduzione ci sarà Mario Vollono,  collegatevi oggi 12 settembre 2016 dalle ore 19:15 per avere notizie in esclusiva sul mondo gialloblè. Avrete due modi per seguire la puntata:

DIRETTA

DIFFERITA (dopo 2 ore dalla diretta)

In questa puntata in studio ci saranno Mario di Capua (Radio Sant’Anna), Gianluca Apicella (Magazine Pragma), Mario Miccio (ViViCentro) e Francesco Maresca.

Parleremo della vittoria di Monopoli, con la Juve Stabia che riesce ad avere la meglio sui pugliesi, sfatando il tabù vittoria al Veneziani, ma soprattutto inanellando la seconda vittoria consecutiva in stagione.

Questa sera avremo come ospite telefonico l’Ex Capitano Roberto Amodio con cui parleremo di questo avvio di campionato e delle sue aspettative per le prossime gare.

Parleremo del prossimo incontro con il Messina di Mister Sasa Marra con il collega Fabrizio Bertè di Radio Messina Sud.

Parleremo della partita di domenica sera con il Siracusa, seconda consecutiva in casa, con il collega Gabriele Midolo.

Ci collegheremo telefonicamente con Nunzio Di Somma allenatore della formazione U17 della Juve Stabia, con il quale parleremo della stagione appena iniziata e della vittoria con il Melfi.

Avvisiamo i radioascoltatori che è possibile intervenire in diretta telefonica chiamando il numero 081.048.73.45 oppure inviando un messaggio Whatsapp al 338.94.05.888.

Gli ascoltatori possono inoltre scrivere, nel corso del programma, sul profilo facebook “Pungiglione Stabiese” per lasciare i loro messaggi e le loro domande.

“Il pungiglione stabiese” è la vostra casa. Intervenite in tanti!

Vi ringraziamo per l’affetto e la stima che ci avete mostrato nel precedente campionato e speriamo di offrirvi una trasmissione sempre più bella e ricca di notizie.

Dinamo Kiev-Napoli, i convocati di Sarri: assenti Giaccherini e Strinic

Seduta mattutina oggi per il Napoli a Castel Volturno. Gli azzurri preparano il match contro la Dinamo Kiev di domani sera (20,45) in Ucraina per la prima giornata di Champions League.

La squadra dopo l’attivazione iniziale ha disputato una partitina a campo ridotto. Chiusura con lavoro tecnico tattico. Non figurano nell’ elenco dei convocati Giaccherini e Strinic per problemi fisici. Albiol partirà alla volta dell’ Ucraina dopo che in mattinata c’ era stata un pò di apprensione per problemi burocratici legati al suo passaporto.

I convocati: Reina, Rafael, Sepe, Albiol, Maksimovic, Ghoulam, Hysaj, Koulibaly, Maggio, Allan, Diawara, Rog, Jorginho, Zielinski, Hamsik, Callejon, Lorenzo Insigne, Mertens, Gabbiadini, Milik.

 

Da sscnapoli.it

EDITORIALE – Juve Stabia, lo strano caso del Dottor Jekyll e di Mister Hyde

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La Juve Stabia di questo inizio di stagione è una squadra completamente diversa da quella dello scorso campionato. Paradossalmente, nonostante un gioco rapido, propositivo ed efficace, la maggiore differenza tra le Vespe di Zavettieri e quelle di Fontana riguarda l’aspetto mentale.

Il nuovo tecnico della Juve Stabia ha infatti dato, fin dal suo arrivo, una grande consapevolezza dei propri mezzi ai suoi ragazzi. Fontana ha azzerato tutte le insicurezze frutto di una anno in cui la salvezza è arrivata solo a due giornate dal termine ed ha preteso che il cambio di marcia, la sua squadra, lo facesse prima ancora fuori dal campo che nel rettangolo di gioco.

Fontana ha dato alle sue Vespe una mentalità autoritaria, spensieratamente matura, che permette alla Juve Stabia di scendere in campo senza paura, imponendo il proprio gioco su ogni campo e contro qualsiasi avversario.
La conferma è data sostanzialmente da tutte le partite di questo scorcio di stagione. A ben vedere, la Juve Stabia è sempre passata in vantaggio, sia fuori casa che al Menti, impattando in modo eccellente tutti i match. Ricordiamo inoltre che le Vespe non hanno certo affrontato compagini poco competitive, anzi: Livorno, Novara, Catania sono tra le squadre più forti dei rispettivi campionati e Melfi e Monopoli hanno dimostrato di essere avversari coriacei e per nulla facili da superare.

In Coppa Italia l’inizio, sia a Livorno che a Novara, è stato con il piede puntato sull’acceleratore, con le reti di Liotti al Picchi e di Del Sante al Piola. Stesse considerazioni per il campionato, dove Lisi ha messo sotto il Catania, dove il Melfi è stato travolto al Menti e dove Del Sante ha colpito a freddo il Monopoli. La Juve Stabia scende quindi in campo con gli occhi di tigre, con il chiaro obiettivo di colpire subito gli avversari sfruttando le proprie qualità. Non contano lo stadio, l’avversario, il pubblico, ostile o casalingo, il modulo e le condizioni metereologiche..le Vespe di Fontana pungono senza timore e con tanto entusiasmo.

A questa mentalità da grande squadra, comincia però a fare da contrappeso un calo costante che la Juve Stabia ha mostrato nei secondi tempi. Nella ripresa, e soprattutto nell’ultima mezz’ora, le Vespe perdono la bussola, permettendo il ritorno in partita degli avversari.
Sia a Catania che a Monopoli, aggiungendo Novara in Tim Cup, i gialloblù nella ripresa si sono “sbiaditi”, abbassandosi troppo e quasi invitando i propri antagonisti a spingere ed a chiuderli nella propria area di rigore.

Probabilmente il calo che colpisce le Vespe è frutto, prima di ogni altro fattore, di fatica fisica in virtù di una preparazione atletica improntata giustamente sulla lunga distanza e che si fa sentire, in questi primi mesi, nelle gambe dei gialloblù. Il “braccino” della Juve Stabia è però causato anche da fattori mentali, vuoi la carenza di attenzione, vuoi la pressione che si sente quando si è a un passo dal portare a casa un risultato importante. Correndo rischi del genere non sempre può andare bene come a Monopoli, e le vittorie di Catania e Novara sfuggite dalle mani lo dimostrano.

La metamorfosi che tra primo e secondo tempo colpisce le Vespe ricorda quasi quella del Dottor Jekyll in Mister Hyde, “anime” racchiuse nella stessa persona, e protagoniste del romanzo di Robert Louis Stevenson.

Sarà fondamentale lavorare quindi sull’aspetto mentale, come sottolineato da Fontana nel post gara di Monopoli, così che la Juve Stabia possa essere una grande squadra per tutti i 90 minuti. Importante in questa crescita sarà l’apporto dei più calciatori più esperti: Amenta, Morero, Salvi, Russo, Capodaglio, Del Sante e Cancellotti, che pur essendo giovane, è al terzo anno di militanza in gialloblù e che deve trasmettere la sua esperienza “stabiese” a tutti i nuovi.

Raffaele Izzo

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Il presidente Pallotta allo studio Tonucci per il Cda della Roma FOTO,VIDEO

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L’agenda è fitta di impegni per Pallotta, il numero 1 giallorosso. Oggi lo attendono una serie di impegni istituzionali.

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Domani mattina ci sarà alla Pisana l’incontro con il presidente della Regione Zingaretti per dirimere la questione nuovo stadio.

Nel pomeriggio, poi, alle ore 14 nel nuovo AS Roma Store di Via del Corso ci sarà l’ufficializzazione della partnership con la piattaforma di trading Ez Trader (che vanta già una collaborazione con il Tottenham). A seguire, alle 16  nella stessa location sarà presentata la terza maglia per la stagione 2016/2017 svelata oggi dalla Nike. Sarà presente Kevin Strootman.

Mercoledì alle 11 ci sarà, invece, l’incontro con il sindaco Raggi in Campidoglio. Sul tavolo, una discussione sul progetto di Tor di Valle, con i cinque stelle che sono contrari all’impianto ed hanno inoltrato alla Regione nuova documentazione. In virtù di ciò, non è ancora partita la conferenza di servizi.

L’Associazione Sportiva Roma SpA, nota anche come AS Roma o, più semplicemente, Roma, è una società calcistica italiana con sede a Roma, fondata nel 1927, che per la stagione 2016-17 milita nella massima divisione del campionato italiano di calcio. È una delle tre società di calcio italiane (assieme a Lazio e Juventus) a essere quotate in borsa.

Includendo la stagione in corso, la Roma ha partecipato a 88 campionati nazionali (seconda squadra per numero di partecipazioni alla Serie A dal 1929-30, dopo l’Inter, al pari della Juventus), di cui uno soltanto in Serie B (1951-52). I giallorossi hanno vinto 3 scudetti, 9 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane.[3] In ambito europeo i migliori risultati ottenuti sono la vittoria, nel 1961, della Coppa delle Fiere e della Coppa Anglo-Italiana nel 1972, oltre a una finale di Coppa dei Campioni, nel 1984, e una di Coppa UEFA, nel 1991.

Nella classifica mondiale dei club (“Club World Ranking”), stilata dall’IFFHS e aggiornata al 2015, la Roma occupa il 38º posto. Nel 1991 i giallorossi terminano in testa alla classifica mondiale di rendimento dei club, stilata sempre dall’IFFHS. Il club è anche uno dei membri dell’European Club Association (ECA), organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso G-14, composta dai principali club calcistici europei, riuniti in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA.

note da wikipedia

I problemi della scuola

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Le classi si riaprono oggi per milioni di studenti: la scuola italiana che fotografiamo mostra alcuni handicap. Migliaia di vincitori del concorsone sono senza cattedra, i presidi fanno una corsa contro il tempo per trovare i supplenti e nei territori colpiti dal terremoto tre istituti su dieci sono ancora inagibili.

Primo giorno in classe per gli studenti di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e provincia di Trento: ma i problemi restano sul banco.

Mancano i prof. Un terzo delle cattedre coperto dai supplenti  

Nonostante gli annunci di un anno fa quando fu approvata la Buona Scuola, anche questo settembre l’anno scolastico si avvierà con una truppa nutrita di supplenti. Un posto su tre messo a concorso docenti non verrà mai assegnato. Il numero di vincitori è inferiore a quello dei posti messi a bando, come emerge dai dati forniti dal sito Tuttoscuola che sta pubblicando, giorno per giorno, le cifre messe a disposizione dagli Uffici scolastici regionali. Più della metà (il 55%) dei partecipanti al concorso non è stato promosso. A causa di questa selezione, per molte materie da insegnare nelle classi il numero dei vincitori sarà inferiore ai posti disponibili.

Il contatore di Tuttoscuola registrava nel fine settimana il 32% di posti vacanti (3655) su 522 graduatorie pronte. Quel 32%, proiettato sul totale dei posti a concorso, comporterebbe alla fine 20.404 posti vacanti sui 63.712 messi a concorso, spiegano gli esperti del sito. Poiché mancano ancora gli esiti dei concorsi di infanzia e primaria, quella percentuale è destinata a salire, e non di poco. È verosimile, quindi, che alla fine almeno un terzo dei 63.712 non sarà coperto e che dovranno intervenire i supplenti.

Secondo Lena Gissi, a capo della Cisl Scuola, «non è neppure detto che gli alunni troveranno tutti i docenti in classe per l’avvio delle lezioni» perché «contrariamente agli anni passati, le operazioni sul personale dovranno concludersi entro il 15 e non entro il 1° settembre. La nomina dei supplenti arriverà soltanto dopo». L’unico dato positivo è che i supplenti sono in calo. Erano 118.176 nell’anno scolastico 2014-2015, sono scesi a 105.395 in quello 2015-16, per quest’anno si prevede un numero variabile tra i 60 e gli 80mila.

Sisma, ancora inagibile il 30% degli istituti

Si torna in classe questa settimana ma buona parte dell’Italia centrale lo fa con grande paura e in alcuni casi anche con ritardo rispetto alle date previste. Dopo il terremoto che il 24 agosto ha provocato persino il crollo di un istituto che, secondo tutti, aveva anche una patente di antisismicità, in questa settimana sono stati completati i controlli della Protezione Civile nelle regioni colpite dal sisma hanno fatto capire che 390 istituti, pari al 70% del totale, sono stati ritenuti agibili, il 30% inagibile perché danneggiato mentre tre, pur non essendo danneggiati, risultano comunque inagibili perché vicini a edifici pericolanti.

Diverse scuole della provincia di Macerata sono state dichiarate parzialmente inagibili e in questi giorni ci si sta affrettando a effettuare lavori di «somma urgenza» perché possano riaprire al più presto, anche se non il 15 settembre, giorno di inizio dell’anno. Posticipo dell’avvio delle lezioni di qualche giorno anche in alcune zone della provincia di Teramo e in Molise.

Eppure il governo ha investito molto nell’edilizia scolastica, quasi 6 miliardi per mettere in sicurezza, ristrutturare e perfino abbellire gli edifici scolastici italiani. Fu Renzi a insistere in prima persona su questo tema e a istituire la Struttura di missione per l’edilizia scolastica presso la Presidenza del consiglio per sottolineare un accentramento della materia. Ma non bisogna dimenticare che su 41.666 edifici, sono in 18.817 a ricadere in zone sismiche di prima e seconda categoria: quelle dov’è possibile che si verifichi un terremoto violento o potenzialmente distruttivo come quello che ha frantumato la scuola di Amatrice.

Il Concorsone: migliaia di vincitori senza un posto

Sono migliaia, hanno vinto il concorso superando le ostilità di commissioni spesso troppo severe, e prove che hanno decimato la metà dei partecipanti, ma non insegneranno perché per loro non c’è posto. È l’ultima beffa dell’avvio dell’anno scolastico su cui si è scatenata una violenta protesta in questi giorni. Come spiega Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief: «Mancano i posti liberi. Il Miur, infatti, non li ha accantonati e sono stati probabilmente utilizzati per tamponare il caos estivo sulla nuova mobilità su ambiti territoriali. Se la stessa situazione si ripeterà nel prossimo biennio, i vincitori del concorso perderanno l’immissione in ruolo». Cioè fra tre anni per insegnare dovrebbero partecipare di nuovo al concorso. «È una truffa» conclude Pacifico, e annuncia ricorsi.

La ministra dell’Istruzione Stefania Giannini ha provato sabato a rassicurare i vincitori: «Sento parlare di concorso truffa, di vincitori che non saranno mai assunti, ma voglio rassicurare gli insegnanti che non sarà così». L’assunzione, precisa la ministra, avverrà nell’arco dei tre anni di validità delle graduatorie di merito e avverrà regolarmente come previsto dalla Buona Scuola.

In attesa di capire che cosa accadrà il prossimo anno, per questa stagione in alcuni casi le cifre sono davvero drammatiche e non riguardano solo il Sud ma tutta l’Italia. Un esempio è l’insegnamento di Filosofia e Scienze Umane e quello di Filosofia e Storia che in molte regioni non ha nemmeno un posto. È l’effetto dei trasferimenti da Nord a Sud ma anche dei passaggi di ruolo o dei trasferimenti dai posti di sostegno a disciplina.

Chiamate dirette: la lotta contro il tempo dei presidi delle scuole

Ad agosto presidi e aspiranti professori sono rimasti impegnati per buona parte del mese tra bandi, email, curriculum da leggere e colloqui da organizzare per la chiamata diretta. Ma non è finita. In una circolare del 7 settembre il Miur ha definito le tappe forzate delle ulteriori operazioni da completare entro martedì: sei giorni di tempo, weekend compreso. Entro sabato 10 settembre andavano assegnati anche i vincitori del concorso ai rispettivi ambiti territoriali. In due giorni i presidi hanno pubblicato nell’albo online del sito web della scuola un avviso di disponibilità dei posti rimasti vacanti dopo le operazioni di agosto. L’avviso comprende anche data e ora entro cui i docenti devono inviare una mail di autocandidatura insieme con il curriculum. La mail deve essere stata per forza inviata ieri perché solo sabato i vincitori del concorso hanno saputo a quale ambito territoriale sono stati assegnati.

Fatto questo, entro oggi i dirigenti dovranno avere perfettamente chiaro il quadro delle autocandidature ricevute e della corrispondenza dei curriculum degli aspiranti professori alle figure mancanti nel loro organico. A questo punto dovranno rispondere con una mail di convocazione a colloquio o di proposta diretta dell’incarico triennale. Entro domani dovranno aver svolto gli eventuali colloqui. «Si sconsigliano colloqui notturni», sottolinea con ironia l’Associazione Nazionale Presidi in una nota. Dovranno quindi effettuare la scelta, ottenere l’accettazione dei docenti e registrare il tutto sul Sidi, il portale del Miur.

Ce la faranno?

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lastampa/La scuola parte con quattro handicap FLAVIA AMABILE

Paola Torrente è (finalmente) la rivincita della bellezza formosa

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È arrivata seconda a Miss Italia ma Paola Torrente conquista i titoli più della vincitrice. Segnando la rivincita della sua bellezza formosa da un metro e 80 centimetri, taglia 46.

PAOLA TORRENTE (a sx) e Silvia Lavarini
PAOLA TORRENTE (a sx) e Silvia Lavarini

Chiamatela curvy se volete, ma Paola Torrente è in realtà soltanto bella, «tanto» bella. Un metro e ottanta, taglia 46, quinta misura di seno, fianchi che ricordano quelli delle dive Anni 40. Arrivata seconda a miss Italia, vincitrice morale, per lei e per quell’esercito di ragazzine che fino ad oggi sono state ossessionate dalla moda, dalle sue taglie anoressiche, da canoni impossibili se si vuole non saltare un pasto. È così dal concorso di bellezza nazional popolare arriva una certezza: i canoni della bellezza stanno cambiando. Non è una assoluta novità, ma un lungo percorso che ha portato a un rigetto delle taglie anoressiche, donne le cui cosce misurano come un avambraccio. Un cambiamento fotografato anche da Peter Lindbergh, il grande fotografo considerato il padre delle super top model, che dal prossimo calendario Pirelli lancia un messaggio: bellezza naturale, senza canoni imposti dalle esigenze commerciali.

Dal palco di miss Italia la mamma della miss magra scalzata dalla curvy protesta: ci vuole una categoria apposta per le curvy. Come quando in Sudafrica i bianchi non si arrendevano alla condivisione degli autobus, o delle scuole. Perché fino ad oggi ha imperato la supremazia dei magri. E delle magre, soprattutto. A iniziare dalla scuola, passando per le boutique dove odiose commesse ti squadravano con occhio perfido per dirti: qui non c’è niente per lei. Qualche casa di moda aveva iniziato anche a non fare più le taglie 46.

E diciamolo senza ipocrisia: non era neanche tanto facile fare amicizia se non avevi le misure giuste come racconta nel saggio «La giungla di Park Avenue» l’antropologa Wesnesday Martin. La gerarchia tribale dell’Upper East Side di New York dove le donne si confrontano sull’estetica e le mamme vanno addirittura in estasi per la magrezza di un bambino e lo esaltano se ha le gambe lunghe. Il peso come conferma del proprio ruolo, di appartenenza a una certa classe.

Anche gli uomini si erano convinti che le donne dovevano essere eteree, capaci di entrare in una taglia 38-40. Mentre di notte sognavano Marilyn e le altre, donne vere, con tutte le forme giuste. Perché l’assurdo dei diktat che hanno imperato fino ad oggi è che non solo dovevi essere magrissima, ma dovevi anche avere le curve. Un controsenso a cui può porre rimedio solo il chirurgo plastico. Una ricerca dell’Università di Westminster conferma che per gli uomini, soprattutto quello stressati dalla carriera, le donne floride sono un antidoto allo stress.

Così piano piano è iniziata la resistenza, una rivoluzione silenziosa, complice la rete dove i ragazzi si confrontano e acquisiscono modelli, più che nella vita reale. E nel web da tempo si erano affermati esempi diversi dalle ragazzine «giunco». A iniziare dalle sorelle Kardashian, trash, sicuramente, ma anche portatrici sane di grasso. La cantante Adele. La stessa Laura Pausini. Quando Karl Lagerfeld disse che Adele aveva una voce divina «ma era un po’ troppo grassa» il web insorse. E la diretta interessata rispose: «Non ho mai voluto essere come le modelle che ci sono sulle riviste. Rappresento la maggioranza delle donne e ne sono molto orgogliosa».

Ecco la maggioranza delle donne. È questo il punto. Dalla oligarchia di poche si sta tornando a una sana democrazia. Sono tante le donne, stufe di dover essere madri, mogli, amanti, figlie, in carriera e anche filiformi. Non solo costrette a fare il triplo delle fatica di un uomo, ma anche a farlo con poche calorie in corpo. E adesso a liberarle dalle catene estetiche è arrivata anche miss Italia Paola Torrente, orgogliosa della sua taglia 46.

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lastampa/La rivincita della bellezza formosa MARIA CORBI

Il rischio del ‘voto per dispetto’

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Nell’intreccio tra referendum costituzionale e legge elettorale si ripresenta “una tendenza ormai alla moda”, scrive l’editorialista Luigi La Spina, quella del “ voto per dispetto ”. Intanto, il premier Matteo Renzi apre la nuova stagione politica con l’impegno a discutere la sorte dell’Italicum, la legge elettorale criticata da parte del suo partito, pur senza rinunciare ad attaccare Massimo D’Alema sul referendum.

La riforma non diventi una roulette

L’intreccio tra referendum sulla riforma costituzionale e legge elettorale costituisce un’altra formidabile occasione per confermare una tendenza ormai alla moda, quella del «voto a dispetto». Una tentazione alla quale sembra sempre più difficile resistere, anche perché dilaga in tutto il mondo, infrangendo quelli che erano una volta gli insuperabili muri fra la destra e la sinistra e innalzandone altri. Quelli che separano l’elettorato in una divisione ben più significativa e attuale, quella tra populisti e governativi, dove i primi sembrano gioiosamente arrembanti e i secondi difensori tremebondi di palazzi del potere in disfacimento.

La mancanza di leadership autorevoli e l’inconsistenza ideologica e politica dei partiti hanno liberato gli elettori da qualunque fedeltà a un programma, come si diceva una volta, e persino a un singolo progetto, facilitando così la disponibilità dei cittadini alle scelte più improvvisate, meno consapevoli delle conseguenze di un voto, magari in totale contraddizione con le loro intenzioni.

La mobilità elettorale di questi ultimi tempi, accompagnata dalla sempre più difficile capacità degli istituti di sondaggi di azzeccare i risultati di una consultazione, sono chiari segnali di questa tendenza.

Ecco perché la confusione tra il giudizio su una riforma costituzionale destinata a un importante cambiamento delle regole di un sistema che governa l’Italia da circa 70 anni e quello su una legge elettorale che, in 70 anni, è mutata secondo le più variabili convenienze dei partiti, offre l’opportunità, ma anche l’alibi, per giustificare qualsiasi motivazione per la scelta che gli italiani dovranno fare in autunno.

Renzi si è accorto tardi del rischio, non solo per l’approvazione della sua riforma costituzionale, ma anche per la sopravvivenza del suo governo e del suo stesso destino politico, di questa confusione e la sua disponibilità a un mutamento del cosiddetto Italicum testimonia la volontà di rimediare a un errore tattico, impensabile per un maestro di tattica quale si ritiene, forse non a torto.

Il ravvedimento del presidente del Consiglio conviene certamente a lui, ma, in fondo, conviene anche ai suoi concittadini, perché saranno aiutati a diradare, almeno un po’, quella nube di ipocrisie, vantaggi personali o di corrente politica, furbizie e veri e propri inganni che rendono davvero difficile a un elettore che voglia dare un voto consapevole decidere se approvare o no la riforma costituzionale. Le leggi elettorali, tra l’esigenza di assicurare la governabilità e il dovere di consentire una adeguata rappresentatività dei voleri del popolo, non sono mai perfette, come tutti i compromessi. Inquinare un giudizio su un importante cambiamento della nostra carta costituzionale come, tra gli altri, l’abolizione del cosiddetto bicameralismo perfetto con considerazioni, più o meno opinabili, su regole elettorali contingenti autorizzerebbe davvero a trasformare un voto importante in una roulette dove persino il banco non è favorito.

Le regole, sia quelle elettorali, sia e soprattutto quelle costituzionali, sono fondamentali per una democrazia ed è giusta, quindi, la grande attenzione di politici e dell’opinione pubblica alle loro riforme. Peccato che non ci sia altrettanta attenzione per quei cambiamenti che avvengono in silenzio, con quel mancato rispetto dei rapporti tra istituzioni e cittadini che contraddistingue l’esistenza di una vera democrazia. Come, ad esempio, avviene in questi giorni sul «caso Roma», dove le scelte, buone o cattive che siano, di una sindaca eletta dalla maggioranza dei votanti vengono subordinate al giudizio di un fantomatico «direttorio», a composizione variabile e imperscrutabile, e sottoposte al verdetto finale di un tutt’altro che fantomatico Grillo. I romani hanno votato Virginia Raggi, magari qualcuno se n’è pentito, ma non si può considerare accettabile, del tutto rispondente alle regole della democrazia, quella reale e non quella formale, che il nome scritto sulla scheda elettorale fosse uno pseudonimo.

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vivicentro/Il rischio del ‘voto per dispetto’
lastampa/La riforma non diventi una roulette LUIGI LA SPINA

Votare per dispetto o non votare è farsi male da soli
Votare per dispetto o non votare è farsi male da soli