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Milik: “Ho scelto Napoli per Sarri. Si al gioco offensivo…”

Le sue parole

Arek Milik ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito dell’Uefa: “Maurizio Sarri è una persona speciale, questo è certo. Passa molto tempo ad insegnarci la tattica, non mi era mai capitato in nessun club. So che questa è una caratteristica del calcio italiano e dei club di questo paese, anche se noi giochiamo un calcio offensivo e non tipicamente italiano. E’ un mix che mi piace molto. Giochiamo all’attacco, facciamo circolare il palleone e cerchiamo di renderci pericolosi appena possibile. E’ bello. Per me è difficile paragonare Sarri ad altri allenatori, preferirei non farlo. Sono semplicemente felice di essere qui e il fatto che ci sia lui in panchina ha contribuito a farmi scegliere questo club”.

Gazzetta attacca De Laurentiis: “Guai a togliergli la platea, si rischia il posto di lavoro”

Il pensiero della Gazzetta dello Sport

La Gazzetta dello Sport non va tanto per il sottile riguardo l’atteggiamento di De Laurentiis: “Il direttore sportivo è colui che lavora in silenzio, che fin qui non ha mai avuto la possibilità di esprimere un parere per espressa volontà del presidente: guai a togliergli la platea, si rischia il posto di lavoro. Poi, per tutto quanto il resto, c’è grande approssimazione, come nel settore della comunicazione. Negli ultimi due anni, il Napoli non ha presentato nessuno dei suoi nuovi acquisti, Sarri e Giuntoli compresi: una politica inconcepibile. In un’era in cui la comunicazione è materia di studio globale, i silenzi del Napoli riportano indietro il calendario di parecchi anni, lasciando intendere che c’è poca dimestichezza a porsi col mondo esterno, tifosi in primis”.

Genoa-Napoli, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: teniamo d’occhio la bottiglia

Genoa-Napoli, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: teniamo d’occhio la bottiglia

Nella eterna disputa del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, qualcuno sostiene che bisognerebbe tenere d’occhio la bottiglia. Forse è la giusta metafora, che potrebbe aiutare il Napoli in questo delicato inizio di campionato. In soldoni, sarebbe meglio non fossilizzarsi sul pareggio di Genova, campo su cui siamo sicuri in pochi troveranno punti, bensì si dovrebbe non perdere di vista il bottino grosso, cioé l’intero campionato. Dopotutto gli azzurri sono nel gruppo di testa, e ci sono ottime possibilità che si resti lì. Eppure un po’ di rimpianto c’è.

Eravamo primi, complice un turno domenicale di magra per la Juventus, eppure il primato è durato appena tre giorni. Anche psicologicamente, è un fattore importante. Sarebbe stato meglio poter preparare la trasferta con qualche giorno di allenamento in più nelle gambe, ma si sa, quando si giocano le coppe, gli impegni si susseguono a ritmi indiavolati. Può capitare quindi di fare qualche passaggio a vuoto, di non essere lucidi come al solito nelle trame di gioco, o che certi tiri a tu per tu con Perin diventino passaggi. Si aggiunga a ciò qualche rigore solare non visto…

Certo, se non fosse stato per l’istinto felino del portierone Pepe Reina, avremmo un punto in meno. Ma piangersi addosso non ha mai aiutato nessuno. Analizziamo allora dal punto di vista tecnico la partita. Si è parlato spesso della rosa che in estate è stata adeguata in più punti alle ambizioni partenopee; eppure ci si ritrova con giocatori che hanno un po’ tirato il fiato. Tranne Zielinski, gli altri sostituti non hanno trovato spazio per adesso, visto che il dualismo tra Insigne e Mertens parla di due titolari de facto. Forse di titolare aggiunto si potrebbe parlare anche per Gabbiadini, ma in questo periodo il bergamasco non trova sbocco verso la porta. Siamo certi che basterebbe una scintilla per far esplodere il suo magico sinistro, eppure non è un periodo propizio.

Dall’altro lato, il Genoa ha messo in campo le sue armi; un ritmo sostenuto nel primo tempo, poco spazio per Jorginho, difensori costretti a salire e cercare strade alternative, non sempre in maniera precisa. Gli uomini di Juric sono riusciti ad arginare la velocità delle fasce, anche grazie a qualche fallo tattico al momento giusto. Nel finale prevedibile forcing del Napoli, che però rischia anche di capitolare in due momenti, dove la manona di Reina ha sopperito di puro istinto. Alla fine dei conti un punticino che ha il sapore stantìo delle polemiche. Sarri chiede che la società si faccia sentire in alto loco, pretendendo una maggior tutela dagli arbitri, il presidente twitta filosofico, affermando che le decisioni arbitrali si accettano e basta. Segno di un qualche nervosismo di troppo tra società ed allenatore. La ricetta però, può essere solo una, per il bene di tutti: testa bassa e pedalare, che quelli che parlano sono già troppi…

a cura di Fabiano Malacario

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De Laurentiis-Sarri, appena 15 mesi e siamo alla sopportazione…

De Laurentiis-Sarri, appena 15 mesi e siamo alla sopportazione…

La Gazzetta dello Sport scrive sul rapporto De Laurentiis-Sarri: “Quindici mesi appena e siamo già quasi alla sopportazione. Qualcosa è cambiato nel rapporto tra Maurizio Sarri e Aurelio De Laurentiis, soprattutto negli ultimi mesi, da quando si è iniziato a discutere il rinnovo del contratto dell’allenatore fino ad arrivare al suo sfogo di mercoledì sera, nel dopo partita di Marassi. Uno sfogo, quello di Sarri, che ha coinvolto in pieno il presidente reo, secondo il tecnico, di non esporsi abbastanza per difendere il Napoli dalle contrarietà determinate dalla classe arbitrale. Stanco di lamentarsi e di ricevere i rimbrotti della critica, Sarri ha invitato la dirigenza a sostenere la causa sua e della squadra, considerato che nessuno dei tesserati è autorizzato a parlare. Un silenzio imposto dal settore della comunicazione, il cui dirigente ha chiuso la bocca a tutti con metodi da regime”.

Napoli, non si conosce la voce dei dirigenti e i nuovi tesserati non vengono presentati…

Sarri e tifosi non tutelati dal club

Il Corriere del Mezzogiorno fa una lunga analisi non solo sugli errori di cui si è reso protagonista il direttore di gara Damato, ma anche che questi hanno scaturito nel corso del post partita: Il grande pubblico non conosce un solo dirigente azzurro, non ascolta mai a un microfono il tono di un ragionamento, non vede mai una cravatta sociale davanti a una telecamera. Conta poco, si dirà; be’, non è così. Il popolo azzurro, e Sarri e la squadra in testa, non si sentono difesi o sostenuti né in pubblico, davanti ai media, né in privato, cioè in Lega. L’unica squadra che non presenta i nuovi arrivati, che non concede interviste al di fuori di quelle contrattualizzate a inizio stagione, che indice conferenze stampa a inviti e che spesso chiude in ostinati silenzi imposti i propri atleti dovrebbe almeno proporre un quadro intermedio.

Sarri urla negli spogliatoi: “Non posso espormi sempre io, la società dov’è?”

Sarri urla negli spogliatoi: “Non posso espormi sempre io, la società dov’è?”

Avrebbero potuto sentirsi al telefono, o magari anche a mezzo mail, a bocce ferme però. Avrebbero dovuto concertare la linea. Avrebbero potuto e dovuto parlarsi prima, opportunamente in sede di rinnovo contrattuale qualche mese fa. L’azienda Napoli, come del resto ogni Spa che si rispetti, non è una famiglia nel senso tradizionale del termine: Sarri e De Laurentiis viaggiano su linee di pensiero opposte. Il corto circuito è esploso pubblicamente ieri mattina, all’indoma ni del pareggio tra Genoa e Napoli. Da un lato (allenatore) la voglia di chiedere giustizia su evidenti errori arbitrali; dall’altro ( il presidente) il rifiuto della teoria del complottismo. E degli alibi eventuali. E allora, dagli spogliatoi dello stadio Marassi (dove mercoledì sera aveva iniziato a sbottare Sarri) all’università di Xi’ ian (da dove ieri mattina ha fatto sentire la sua voce De Laurentiis) la tensione è corsa oltreoceano. I fatti: Sarri non ha gradito l’atteggiamento arbitrale durante la sfida tra Napoli e Genoa, recriminando su due rigori non concessi alla squadra e lamentando «di esser solo» rispetto a situazioni di cui dovrebbe occuparsi la società. Lo ha fatto a muso duro prima nel ventre dello stadio di Genova, e poi a telecamere accese. Rabbia esplosa contro l’arbitro e anche contro la sua stessa società. Le urla nello spogliatoio: «Non posso esser da solo, non è possibile che sia sempre io ad espormi. La società dov’è?». Provano a calmarlo, ma l’allenatore del Napoli ne ha per tutti. Le telecamere sono lì pronte a raccogliere i suoi sfoghi e gli obblighi contrattuali dei diritti tv non consentono il silenzio stampa «logistico» cui spesso e volentieri il Napoli ricorre. Sarri non ha fatto conferenza stampa nè alla vigilia della sfida con il Palermo, nè di quella con il Milan. E neanche prima della trasferta di Marassi. Oggi, vigilia di Napoli-Chievo, il copione si ripete. Mercoledì sera avrebbe scelto di evitare il confronto con la stampa, ma non erano contemplate deroghe: «Non voglio lamentarmi, mi rendo conto che non mi compete parlare di queste cose. Dovrei pensare solo al campo. La società dovrebbe intervenire, è deputata a far questo: far sentire la propria voce nelle sedi opportune». Ecco, il «richiamo». A sottolineare l’assenza evidentemente del suo club. Detto, fatto: De Laurentiis non si è fatto aspettare, considerando anche il fuso orario. E attraverso il sito ufficiale ha diffuso il suo pensiero. In primis, i complimenti ai giocatori e all’allenatore per la partita disputata. E poi: «Ci sono state alcune decisioni arbitrali sfavorevoli, ma le decisioni degli arbitri vanno rispettate, nel bene e nel male. Sono le regole del nostro calcio e non dobbiamo cercare nessun tipo di alibi». Volutamente, un accenno «forte» all’altro cavallo di battaglia di Sarri, il fatturato. «Anche se siamo il quinto fatturato della serie A – ha aggiunto il presidente – abbiamo investito 128 milioni nel mercato per dare ai napoletani e all’allenatore una squadra competitiva. Da quello che emerso finora mi sembra che il Napoli lo sia». Secondi in classifica non si è certo per caso, questo è sotto gli occhi di tutti. E la puntualizzazione certifica evidentemente ancor di più la dicotomia di pensiero tra i due pilastri (tecnico e aziendale) del club.

Il Corriere del Mezzogiorno

Paolo Russo: “Il Fondi in casa è una squadra terribile. Tanti ex gialloblu alla corte di Pochesci”.

Paolo Russo, addetto stampa dell’ Unicusano Fondi è intervenuto al Pungiglione Stabiese

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Paolo Russo, addetto stampa dell’Unicusano Fondi; con lui si è parlato del match di domenica sera tra Fondi e Juve Stabia.

Sarà un incontro inedito tra le due formazioni. Il Fondi dopo un buon campionato in serie D, adesso si ritrova in Lega Pro e in estate ha ingaggiato calciatori importanti. La piazza è soddisfatta di questo avvio di campionato? Si senza dubbio. Siamo una neopromossa e al primo approccio in un campionato nuovo di Lega Pro, non dimenticando che questa società già aveva partecipato al torneo di Seconda Divisione già quattro anni fa. Questo torneo però è ben diverso se guardiamo le grandi realtà con cui ci si trova a dover fare i conti ogni domenica. È chiaro che per ora il bilancio può esser considerato positivo con due vittorie su due in casa, invece fuori casa rimane un po’ di amaro in bocca, in particolare l’ultimo match disputato contro il Melfi. La squadra conduceva per 2-0 a venti minuti dal termine e solo alcuni episodi hanno permesso ai lucani di pareggiare i conti. Pareggio che a fine match, nonostante tutto è stato visto positivo. Certamente il bottino esterno poteva magari essere più cospicuo se si tiene conto anche la sconfitta alla seconda di campionato contro la Vibonese. Nel complesso però visto che siamo una matricola che va a disputare un torneo con tante realtà di assoluto livello, penso che per ora il bilancio può essere sicuramente positivo.

Fondi che dovrà ancora recuperare la gara contro il Catania: La partita fu rinviata e si disputerà mercoledì prossimo dopo la sfida contro le vespe. Sarà una settimana molto intensa, domenica sera appunto con la Juve Stabia, mercoledì sera a Catania e poi la domenica successiva sul campo del Monopoli. Insomma sarà un trittico assolutamente non semplice, ma siamo consapevoli che la squadra in capo al tecnico Pochesci, si sta preparando con la giusta convinzione e voglia di far bene, poi vedremo quale sarà l’esito.

La Juve Stabia sfiderà il Fondi che annovera tanti ex fra staff tecnico e prima squadra. Il difensore Bertolo, in prova con le vespe in questa estate, senza dimenticare i vari Albadoro, Calderini, Bombagi. Il loro attuale rendimento con  il Fondi: Per quanto riguarda Calderini, è un calciatore di ottimo livello, rientrerà domenica dopo due giornate di squalifica e quindi sarà pronto per dare il suo contributo contro la sua ex squadra, sebbene abbia giocato poco li a Castellammare. Bombagi e Albadoro, invece, non sto qui a scoprirli io. Soprattutto Albadoro diede un contributo importante nella stagione del ritorno in serie B, e poi Bombagi che lo avete visto giocare molto più di recente, ha iniziato molto positivamente il campionato. Contro il Melfi è rimasto fuori per un problema di natura fisica, vedremo poi in settimana quale sarà l’evolversi delle sue condizioni fisiche. Parliamo di calciatori importanti, Albadoro ha già realizzato due reti, più una in Coppa Italia, Bombagi sappiamo tutti che non è un goleador per le sue caratteristiche tecniche, però sicuramente sta dando un contributo rilevante. Bertolo invece, difensore centrale ex Noto, si sta guadagnando una maglia da titolare anche in un rinnovato contesto tattico laddove mister Pochesci lo sta provando con la squadra. Nel complesso finora il rendimento di questi calciatori può essere salutato qui a Fondi in maniera positiva.

Continuando a guardare la rosa, in porta gioca Baiocco, un portiere che vanta di una certa esperienza, in difesa troviamo Mucciante, calciatore conosciuto e apprezzato in Lega Pro: Si, parliamo di calciatori che hanno già le loro grosse esperienze. Mucciante, classe’82 annovera nel curriculum già tantissimi campionati e lo scorso anno ha militato nel Benevento. Baiocco, classe ’89 è relativamente giovane ha giocato in serie B, ex Arezzo e Reggina, anche quest’anno sta dimostrando il proprio valore.

Tatticamente come sta giocando il Fondi, e soprattutto se il mister sta adottando un modulo di base in queste prime giornate: Mister Pochesci quest’anno ha cambiato modulo, lui che ha sempre opato per un 4-3-1-2 che prevedeva nella fattispecie un rifinitore del calibro di D’Agostino alle spalle dei due attaccanti. Nella gara inaugurale di campionato con la Reggina ha schierato un 4-3-3 con la presenza di Calderini e di Tiscione a sostegno di Albadoro. Nelle ultime apparizioni sia a Melfi e sia nel turno casalingo infrasettimanale contro l’Akragas ha rispolverato una sorta di difesa a cinque con tre centrocampisti a supporto di due attaccanti, modulo che in queste due gare ha fruttato ben 4 punti, che potevano essere anche 6 se non avessimo sciupato il doppio vantaggio a Melfi. Sostanzialmente sarà comunque una squadra votata al gioco offensivo, che in casa cerca di far bene e che per ora ha vinto tre gare al Purificato, compreso il successo di misura contro il Taranto in Coppa Italia. In casa, davanti al pubblico amico cerchiamo di ottenere il massimo risultato, infatti la squadra è imbattuta da oltre un’ anno e anche in serie D non ha mai perso ottenendo ben 10 vittorie e 7 pareggi.

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Il Liceo “Severi” di Castellammare aderisce al progetto Juve Stabia Branding

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Il Liceo Scientifico “Severi” aderisce al progetto Juve Stabia Branding e sarà presente in tribuna “Varano”

S.S. Juve Stabia annuncia con entusiasmo l’adesione del Liceo Scientifico “Severi” di Castellammare di Stabia al progetto Juve Stabia Branding ed è lieta, in tutte le sue componenti, di dare il benvenuto nella nostra grande famiglia gialloblù al dirigente scolastico Marcella Sannoner, al corpo docente e a tutti gli studenti.

La storia dell’istituto

Nell’anno scolastico 1961/62 nasce la prima classe dell’attuale Liceo Scientifico come classe sperimentale del Liceo Classico “P. Seniore” di Castellammare di Stabia. Nell’anno scolastico 1969/70 il Liceo Scientifico acquista l’autonomia ed ha sede in via D’Annunzio con succursale al c.so De Gasperi. Nel maggio 1986 viene consegnata ed inaugurata la nuova ed attuale sede in v.le L. D’Orsi. Oggi il “Severi” rappresenta un’eccellenza formativa in Campania mediante quattro poli: Liceo Scientifico, Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate, Liceo Linguistico e Liceo Musicale.

Allan unico a correre e a soffrire, è fondamentale per questo Napoli

Allan unico a correre e a soffrire, è fondamentale per questo Napoli

Termina con un amaro 0-0 il match di Marassi, troppo spreconi gli azzurri, a volte incapaci di arrivare all’ultimo passaggio prima del gol. Partita decisa soprattutto dalle discutibili decisioni arbitrali, i partenopei si sono visti negare due rigori netti. I ragazzi di Sarri hanno comunque espresso il loro solito gioco seppur con qualche difficoltà. Decisivo anche Reina che in più occasioni ha chiuso la saracinesca così salvando il risultato da una beffa incredibile.

Un’altra nota positiva della serata è Allan, che ieri sera ha spesso e volentieri messo pezze quà e là nel centrocampo napoletano, recuperando molti palloni e correndo come un forsennato dietro agli avversari. Sta dimostrando sempre di più di meritarsi una maglia da titolare e pian piano sta tornando in forma, sempre più vicino al giocatore che l’anno scorso si è impadronito del centrocampo partenopeo, grinta da vendere piedi buoni e capacità offensive non indifferenti. Nel match di Genova ha coperto le spalle ad un Hamsik buttato in avanti e meno preciso del solito e ad un Jorginho, marcato a uomo, passato in secondo piano e soprattutto a corto di idee.

Allan continuando a giocare così diventerà presto un elemento fondamentale dell’organico a disposizione di Sarri.

a cura di Andrea Bosco

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FOTO e VIDEO ViViCentro – Juve Stabia Berretti, si lavora sodo all’Eden di Torre Del Greco

Juve Stabia Berretti, si lavora sodo all’Eden di Torre Del Greco in vista della prima di campionato

Il campionato Dante Berretti sta per cominciare, sabato alle ore 15 allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia la Juve Stabia affronterà la Paganese. Un match subito importante, subito caldo, un derby, ma le Vespette sono già pronte. L’ottimo mister Domenico Panico lavora sodo sui nuovi campi d’allenamento: l’Eden di Torre Del Greco, struttura composta da tre compi di allenamenti e spogliatoi. Impiantistica moderna e adatta ai lavori del settore giovanile. Nuovi schemi, nuova tattica, lavoro sodo. La stagione della Berretti sta per cominciare, i gioielli del presidente Andrea De Lucia sono pronti a scendere in campo per difendere i propri colori.

a cura di Ciro Novellino

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IL GIORNO DOPO – Pepe Reina ricorda di essere super

IL GIORNO DOPO – Pepe Reina ricorda di essere super

Notte dal sapore agrodolce per il Napoli. Gli azzurri, al Marassi, non vanno oltre ad uno 0-0 con il Genoa. Porta inviolata per gli uomini di Sarri, complice un grande Pepe Reina che salva il risultato in più di una occasione. Questa volta è l’attacco a non girare. Milik appare un lontano parente di quello che i tifosi partenopei hanno potuto ammirato a Kiev e contro il Bologna. Poco, pochissimi i movimenti interessanti fatti dall’attaccante polacco:  qualche incursione pericolosa, un solo colpo di testa insidioso e null’altro. Nei prossimi match ci sarà bisogno del miglior Arek. Male anche Mertens, che non si rivela mai realmente pericoloso. Dal primo minuto il belga fa fatica ad incidere. Da devastante ad inconcludente: il tutto in poche partite. E intanto Lorenzo Insigne scalpita. Non bene nemmeno Callejon, alla sua prima vera brutta partita in campionato. Tenta la giocata individuali più volte ma non impensierisce mai l’ottimo Perin. Vuole il sesto gol in campionato, ma alla fine la rete non arriva e icardi, autore di una doppietta contro l’Empoli, li supera nella classifica marcatori. Poca roba Gabbiadini, che al posto di Milik, uscito all’73esimo, non cambia l’inerzia del match. Vero è che il tempo a sua disposizione è stato davvero poco. Non gira nemmeno il centrocampo. Un Diawara, ieri, sarebbe servito come il pane. Ma Sarri, al momento, non cambia. Rog e l’ex bolognese rimangono ancora in panchina, così come Giacchierini. Verrà il loro momento, ma, ad oggi, secondo il Sarri pensiero, Hamsik, Jorginho, Allan e Zielinski offrono più garanzie. Contro il Chievo, sarà necessario un Napoli diverso, un Napoli che gioca a calcio e si diverte. Ripartendo da ciò che di buono s’è visto al Marassi: da Pepe Reina che ricorda al mondo del calcio di essere ancora un portiere di tutto rispetto e da una difesa, formata dagli ormai consolidati Hysaj, Koulibaly, Albiol e Ghoulam, insuperabile.

a cura di Delia Starace

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Maksimovic, Rog, Diawara e Giaccherini… quando li vedremo?

Quante volte, soprattutto la scorsa stagione, abbiamo sentito parlare di ‘maglia troppo corta’ riferendoci all’ organico del Napoli. Espressione in parte corretta se si considera che quello della rosa ristretta è stato il vero limite di un’ annata che, seppure positiva sul piano del gioco e dei risultati, sarebbe potuta essere quella della definitiva consacrazione.
Quest’ anno la maglia si è allungata anche se c’ è da registrare la perdita eccellente di Gozalo Higuain. De Laurentiis ha investito nel migliore dei modi il tesoretto ricavato dalla cessione del bomber argentino regalando a Maurizio Sarri ben sette innesti: Tonelli, Giaccherini, Zielinski, Milik, Diawara, Rog e Maksimovic. Calciatori non di primissimo livello ma sicuramente di qualità e prospettiva, valide alternative in ogni ruolo.
In cinque uscite di campionato e una di Champions League gli unici ad essere scesi in campo sono stati i due polacchi Milik e Zielinski, per i restanti solo panchina. L’ attaccante è stata un po’ la sorpresa di questo inizio di stagione con 6 reti all’ attivo mentre non è un caso l’ inserimento del centrocampista che Sarri aveva già allenato all’ Empoli. Fatto sta che, nonostante la serie di partite ravvicinate, dalla prima giornata contro il Pescara le mosse del tecnico partenopeo sono state sempre le stesse con le rotazioni di Milik, Gabbiadini, Zielinski, Allan, Insigne e Mertens.

Un Caso? Quando vedremo in campo Maksimovic, Rog, Diawara e Giaccherini?  Tempo al tempo, nessuna fretta perché la stagione è lunga: i primi tre sono arrivati negli ultimi giorni di mercato e stanno lavorando per ritrovare la condizione ed inserirsi appieno nei meccanismi di gioco. Giaccherini, come lo stesso Tonelli, ha avuto qualche problema fisico che ha recuperato da poco. Sabato sera al San Paolo arriva il Chievo prima del Benfica in Champions  e chissà se possa essere proprio questa l’ occasione giusta per vedere qualche volto nuovo.

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Del Genio: “Il Napoli deve trovare una linea comune, altrimenti i nostri avversari ci guadagnano”

Ecco le parole del giornalista napoletano

Il giornalista Paolo Del Genio ha rilasciato alcune dichiarazioni sul caso Sarri-De Laurentiis a Radio Kiss Kiss Napoli: “Sul polverone tra Sarri e De Laurentiis dobbiamo avere una linea comune, altrimenti godono i nostri avversari. Lancio un appello ai colleghi della comunicazione del Calcio Napoli, bisogna parlare. Io sono per il “farsi sentire” e sarei felice se un dirigente come Giuntoli lo facesse. Bisogna fare quadrato intorno alla squadra. Sono convinto che in queste ore la Società stia lavorando in questo senso”.

Fontana: “Il gioco del Napoli mi diverte, Rigori? Ci vorrebbe l’aiuto della tecnologia”

Ecco le parole dell’ex portiere

L’ex portiere Alberto Fontana ospite a TMW Radio ha dato un suo parere sul campionato in corso, ecco le sue dichiarazioni: “A mio parere la favorita alla vittoria dello scudetto è sempre la Juventus, le sue dirette rivali sono il Napoli e la Roma, ma attenzione all’Inter. Il Napoli mi piace molto per l’impronta di gioco che mister Sarri ha impresso ai suoi ragazzi, la partenza di Higuain ha fatto crescere molto la squadra. Rigore non dato al Napoli? Penso che in questi casi la tecnologia aiuti molto gli arbitri che sono esseri umani e quindi possono sbagliare”.

Guardia Costiera, 22 settembre 2016: soccorso a 500 migranti VIDEO

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Circa 500 migranti sono stati tratti in salvo nella giornata di oggi nello Stretto di Sicilia, nel corso di 5 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I migranti si trovavano a bordo di 1 barchino e 4 gommoni.

Alle operazioni hanno partecipato un’unità navale della Marina Militare italiana, una nave della ONG SeaWatch e un mercantile maltese.

NOTE sulla Guardia Costiera:

La guardia costiera è un corpo di polizia, talvolta con status e/o funzioni militari – organizzata a livello statale, responsabile di vari servizi.

Generalmente esercita una serie di differenti competenze che possono essere diverse nei vari paesi del mondo.

Attività e competenze

Fra le responsabilità che possono essere affidate ad un servizio di guardacoste, vi è la sorveglianza del rispetto delle norme che regolamentano la navigazione, la manutenzione di boe, fari, e altri ausili alla navigazione, il controllo delle frontiere marittime, sorvegliando le acque territoriali e altri servizi di controllo.

In alcuni paesi, la guardia costiera è parte delle forze armate, in altri è una organizzazione civile o privata. In altri paesi ancora, i compiti di salvataggio in mare sono suddivisi tra più organizzazioni, compresi corpi volontari civili. In questi casi, i mezzi navali possono essere forniti dai volontari, come i Royal National Lifeboat Institution, i velivoli dalle forze armate e la guardia costiera contribuisce con i propri mezzi.

In tempo di guerra, le guardie costiere possono venire incaricate della difesa dei porti, del controspionaggio navale e di perlustrazioni litoranee.

(note da: wikipedia)

 

E’ Curti di Milano l’arbitro di Fondi-Juve Stabia

Arbitro milanese per la Juve Stabia che gioca in terra pontina

unicusano-fondiPer la sesta giornata d’andata del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà domenica 25 alle ore 20 e 30 allo stadio “Domenico Purificato” di Fondi è stato designato Davide CURTI della sezione di Milano a dirigere la gara tra Fondi e Juve Stabia.


Curti, nato a Bollate in provincia di Milano il 31 marzo 1985 è al suo secondologo juve stabia scudetto
campionato in Lega Pro, nelle stagioni passate non ha diretto gare della Juve Stabia.

Assistente numero uno sarà: Matteo BENEDETTINO della sezione di Bologna;

l’assistente numero due: Vincenzo MADONIA della sezione di Palermo.

Giovanni MATRONE

Pistocchi: “Sull’ episodio di Milik il giudice di porta doveva aiutare l’ arbitro”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto Maurizio Pistocchi, giornalista di Premium Sport. Ecco quanto evidenziato:
“Quelle di De Laurentiis mi sembrano più dichiarazioni politiche ma sono giuste in quanto le decisioni arbitrali vanno rispettate. Sicuramente Damato ha sbagliato sul fallo di mano di Ocampos essendo ben posizionato, la postura del corpo era evidente. Mentre sulla trattenuta ai danni di Milik poteva aiutarlo l’ arbitro di porta. Sono stati messi non solo per controllare i gol fantasma ma per vedere tutto quello che accade in area di rigore, questo avviene in Champions ma non sempre in Italia. Ieri l’ addizionale doveva dire la sua sul fallo di Milik come aveva fatto Rocchi a Pescara in occasione del rigore prima concesso e poi annullato al Napoli”.

Festival Franciacorta in cantina (Diana Marcopulopulos)

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Si è chiusa , domenica 18 settembre , la settima edizione del Festival Franciacorta. Un week end tra natura e cantine. Un percorso di degustazioni enogastronomici aperto a tutti, non solo per intenditori e appassionati di vini.

Franciacorta è un nome che richiama immediatamente al territorio di produzione , al metodo e al vino.

sommelier-a-villa-dorataTra tutte le aziende vitinicole che hanno aderito all’iniziativa si è distinta la “vigna dorata” di Calino, che ha saputo coniugare vino e cultura. Proponendo, oltre alla tradizionale visita alla cantina, lo spiedo bresciano affiancandolo ad una serie di degustazioni dal brut all’extra brut al saten. Lo spiedo, ricetta storica e tipicamente di Brescia è stato accompagnato con polenta e formaggi . A questa portata si è aggiunto il sushi , il pesce crudo, lavorato e presentato nei contenitori tipici giapponesi . Preparato in modo estemporaneo .

artisti-a-festival-franciacortaPer gli amanti del teatro e della letteratura non poteva mancare il menù della poesia , iniziativa unica . Un gruppo di giovani attori , professionisti diplomati nelle migliori accademie teatrali Italiane , allietavano i commensali con versi e rime, coinvolgendoli , emozionandoli, nutrendoli di cultura .

Una nota di merito va all’azienda “Castello Bonomi”, per l’organizzazione . Oltre alla visita alle storiche cantine hanno ideato un percorso ai piedi del Monte Orfano tra i vigneti .

Nella grande aia dell’azienda Bonomi e tra le volte della cantina ,i Franciacorta CruPerdu, Saten , Rosé accompagnavano ostriche , crudi di Parma 30 mesi e fritti di verdure . Come ogni anno era presente il risotto al Franciacorta che è stato servito e ben accettato dagli ospiti .

Per gli appassionati l’appuntamento è per Settembre 2017 per completare la conoscenza delle altre cantine .

Diana MARCOPULOPULOS

 

Castro: “Contro il Napoli sfida difficile ma ce la giocheremo”

Lucas Castro, centrocampista del Chievo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di ChievoTv in vista della sfida contro il Napoli di sabato sera al San Paolo:
“Al San Paolo ci attende una partita difficile ma cercheremo di fare una bella prestazione e portare qualche punto a casa”.

Raggi: ‘orgogliosa di ospitare UEFA Euro 2020’

Dopo il no a Roma 2024, Malagò accoglie il sindaco di Roma, Virginia Raggi, col baciamano alla presentazione al Coni del logo per l’Europeo di calcio.

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, nel corso del suo intervento alla conferenza stampa di presentazione del logo di Euro2020, nella Sala delle Armi del Foro Italico, presente anche il presidente del Coni Giovanni Malagò che l’ha accolta con un baciamano, ha detto:

euro-2020-roma“Poter ospitare 4 partite di calcio di Euro 2020 ci rende orgogliosi. Il calcio è una grande leva per l’integrazione e contribuisce a diffondere il rispetto degli altri” ed ha aggiunto: “Sono onorata e contenta di essere qui protagonisti saranno lo Stadio Olimpico, piazza di Siena, Piazza del Popolo e il circo Massimo. Ci aspettiamo un pubblico internazionale e’ un ritorno economico rilevante per i romani e per la citta’. La citta’ garantira’ il suo sforzo per la sicurezza, l’accoglienza degli atleti dei visitatori e della stampa. Vogliamo che lo sport sia di tutto e per tutti”. “Saluto – ha concluso – con il tipico saluto romano ‘in bocca al lupo’ tutti i sindaci delle citta’ ospitanti con cui intendiamo di confrontarci per portare Roma ad essere un centro internazionale di alto livello”.

Sono comunque passate solo 24 ore dallo ‘strappo’ dell’incontro disertato dal sindaco in Campidoglio, e a margine della presentazione del logo di Euro 2020, Malagò si è tolto qualche sassolino:

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Malagò e Raggi

“Un altro incontro con la Raggi? In agenda non abbiamo nulla, certo siamo persone educate ma onestamente non mi aspetto un altro invito. Portare rispetto al mondo dello sport e’ pero’ indispensabile: questo e’ un mio dovere ricordarlo”. Il sindaco Virginia Raggi era a pranzo “mentre noi aspettavamo in Campidoglio?”, ha continuato: “Onestamente non mi sembra quello il problema, poi i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Ma mi sembrano cose marginali rispetto ad altre questioni”. 

E  sulla dichiarazione dell’esponente M5S Alessandro Di Battista che gli ha dato del ‘coatto’:

“Per Di Battista sono un coatto che minaccia? Me l’hanno riferito, ma onestamente non penso di essere un coatto. Penso che la mia vita e il mio stile dicano qualcosa di diverso, ma rispettiamo le opinioni di tutti”. 

vivicentro.it/redazione /agenzie agi/aska