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FOTO ViViCentro – Berretti, Juve Stabia–Paganese 2-0, gli scatti del match

Berretti, Juve Stabia – Paganese 2-0, le foto del match

Buona la prima di Domenico Panico sulla panchina della Berretti Juve Stabia, il calendario del girone E del campionato Dante Berretti 2016-2017 riportava alla prima giornata un derby sentito dalle due piazze, quel Juve Stabia – Paganese che anche per le giovanili ha un sapore diverso dal normale.

Parte subito bene la Juve Stabia che al 5 del primo tempo passa in vantaggio: Ottimo movimento di Procida che serve Chirullo che subisce fallo sulla trequarti, sulla palla va Simone Mauro che scodella in mezzo sul secondo palo dove è appostato Bisceglia che di testa appoggia in rete. Nella ripresa arriva il raddoppio di Alessio Di Balsamo.

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Fattoria verticale: il futuro dell’agricoltura

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Dentro un’acciaieria abbandonata di Newark, in New Jersey, è stata creata la più grande fattoria verticale del Pianeta. Si estende per 6410 mq e promette di produrre ogni 12 mesi almeno 907 kg di vegetali risparmiando il 95 per cento dell’acqua rispetto alle coltivazioni tradizionali. Se gli orti privati sui tetti di Brooklyn o nei giardini di Venezia suggeriscono la volontà di singoli abitanti di produrre in proprio il cibo dentro le città, quanto sta avvenendo a Newark dimostra che la scienza della coltivazione urbana entra nella dimensione del mercato.

La possibilità di far crescere su larga scala piante e frutti senza aver bisogno di raggi solari, suolo ed acqua è stata teorizzata nel 1999 da Dickson Despommier, docente di Microbiologia e Salute Pubblica alla Columbia University, ricorrendo al termine di «agricoltura verticale». Da allora sono state più iniziative private – dagli Stati Uniti alla Svezia fino al Giappone – a investire nella tecnica dell’«Aeroponics» che si basa sull’uso dell’aria al posto dell’acqua per aiutare gli agricoltori del XXI secolo a creare le migliori condizioni per coltivare in un Pianeta dove il 54 per cento della popolazione vive già in centri urbani e nel 2030 il totale degli abitanti toccherà 8,5 miliardi. «Il nostro obiettivo è produrre piccoli vegetali ed erbe come basilico e crescione – spiega David Rosenberg, fondatore di “AeroFarms” e ideatore della fattoria verticale di Newark – non solo per creare grandi orti dentro i grattacieli ma per avere un impatto più vasto, cambiando il mondo».

L’architettura dove coltiviamo il futuro

Poiché si tratta di ambienti agricoli dove non vi sono stagioni, giorni o notti – con luminosità, umidità e temperature controllate -, i raccolti si succedono senza interruzione, fino ad arrivare a 22-30 l’anno. E’ una tecnica che si richiama a quanto sperimentato dagli astronauti della Nasa a bordo della Stazione spaziale internazionale. «AeroFarms» punta a costruire 25 fattorie urbane nei prossimi cinque anni mentre in Svezia i concorrenti di «Plantagon International» vogliono inserirle in grandi progetti di edilizia pubblica: case popolari, edifici governativi e atenei. Hans Hassle, ceo di «Plantagon International», adopera una terminologia che riflette l’innovazione: «Vogliamo incorporare le fattorie verticali in edifici multiuso» per armonizzare sviluppo dell’alimentazione, difesa dell’ambiente e mercato immobiliare. E’ una ricetta per creare una convergenza fra industria alimentare e sviluppo urbano. E può generare innovazioni a pioggia sul modo di vivere nelle metropoli. Despommier è convinto che tale accelerazione sia inarrestabile ed a testimoniarlo è, come dichiara al «New York Times», quanto avvenuto a Fukushima, in Giappone, perché dopo le distruzioni causate nel 2011 dal terremoto gli abitanti hanno reagito aumentando la superficie commerciale delle coltivazioni verticali. Oggi ve ne solo almeno 150 sulle isole del Sol Levante con Taiwan e Singapore protagoniste della rincorsa scientifica e commerciale. Nulla da sorprendersi se il Dipartimento di Agricoltura Usa ha confezionato il proprio «Urban Agriculture Toolkit» rendendo accessibili online le informazioni-base grazie alle quali ognuno può ambire a «produrre cibo salutare e creare posti di lavoro grazie all’agricoltura urbana».

Sono sviluppi che suggeriscono quanto la crescita del mercato alimentare non abbia come protagonisti solo mega-fusioni come quella Bayer-Monsanto, ma anche invenzioni e creatività di singoli determinati a vincere la sfida di sfamare le prossime generazioni.

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lastampa/L’architettura dove coltiviamo il futuro MAURIZIO MOLINARI

L’Angolo di Samuelmania – Gabbiadini non sbaglia, Hamsik fa la storia!

Questo il pensiero di Samuelmania

Napoli-Chievo 2-0. Una grande partita quella giocata dagli azzurri. Questa volta parte titolare Manolo Gabbiadini che non delude Sarri e i tifosi, oltre che le aspettative che ci sono su di lui, segnando uno splendido goal. Voglio evidenziare la grandissima partita di Piotr Zielinski che non sbaglia nulla: tutto bene, ottimi passaggi, inserimenti e assist. Una citazione particolare contornata da immensi complimenti va a Marek Hamsik che segna il suo 100esimo goal con la maglia azzurra adesso. Ora guardiamo avanti e pensiamo a mercoledì, alla partita di Champions League contro il Benfica.

a cura di Samuele Esposito

RIPRODUZIONE RISERVATA

VIDEO ViViCentro – Maggio: “Bravi a chiuderla presto, la stanchezza si è fatta sentire alla lunga”

Queste le dichiarazioni di Christian Maggio

Il Napoli vince contro il Chievo Verona e lo fa con forza e veemenza. Importante match, ben giocato e dominato per larghi tratti. Al termine, ai nostri microfoni in mixed zone, è intervenuto Christian Maggio che ieri ha ritrovato una maglia da titolare.

dai nostri inviati al San Paolo, Ciro Novellino e Fabiano Malacario

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L’ europeismo fa preoccupanti passi indietro

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La storia europeista italiana, portata avanti da personaggi come Altiero Spinelli, De Gasperi, Guido Carli, Giuliano Amato, Prodi, Ciampi, Napolitano, Draghi ed ora Renzi che batte il pugno sul tavolo quando quell’ europeismo al quale anche lui è approdato non riesce ad avanzare, anzi fa preoccupanti passi indietro.

Renzi batte i pugni in Europa ma in Italia stia sereno

L’europeismo al quale anche lui è approdato non avanza, anzi fa passi indietro

DAL VERTICE europeo di Bratislava ad oggi è passata una decina di giorni durante i quali si è consumata una rottura tra Renzi e l’Europa di stampo franco-tedesco con vasto seguito dei Paesi che sentono l’egemonia della Germania e vi si conformano. Renzi è praticamente solo e desidera esserlo. “Non voglio vivacchiare rispettando i comodi dell’asse franco-tedesco. Vivacchiare per un anno, aspettando che Francia e Germania abbiano risolto i loro problemi elettorali”.

Il mondo occidentale, Giappone compreso, è agitato da problemi interni e internazionali estremamente complessi e preoccupanti che si intrecciano tra loro. Tutto è sempre più sconnesso e l’Europa peggio degli altri. Una Confederazione di 27 Paesi, ciascuno aggrappato alla propria sovranità nazionale mentre dovrebbero rafforzare l’Europa almeno per quanto riguarda la politica economica, quella delle migrazioni di massa e quella estera e militare. Per un periodo è sembrato che i Paesi di maggior rilievo e soprattutto i 19 che hanno adottato da diciotto anni la moneta comune, si fossero orientati in questo senso ed avessero capito che era necessario un cambiamento delle istituzioni europee. Ma l’illusione è durata assai poco. Questa strada è stata abbandonata da tutti, salvo che da Renzi e in tutt’altra misura ma con analoghi intenti da Mario Draghi. Che il nostro presidente del Consiglio abbia attenuato e per certi aspetti abbandonato il proprio nazionalismo nessuno se lo aspettava e invece è accaduto.

La sua conversione al manifesto di Ventotene ha concluso una fase transitoria durante la quale Renzi ha cercato di costruire una sua politica europeista ed un proprio ruolo che allineasse l’Italia ai grandi dell’Europa. Del resto siamo tra gli Stati fondatori, a cominciare dalla Comunità europea del carbone e dell’acciaio, dai trattati di Roma del 1957, dalla nascita dell’Unione europea, dall’adozione della moneta comune nel 1999 ed alla redazione della Costituzione europea, firmata da Giscard d’Estaing e da Giuliano Amato. Purtroppo però quella Costituzione fu bocciata dai referendum indetti in Francia e in Olanda.

Questa per sommi capi è stata la storia europeista italiana, portata avanti da personaggi come Altiero Spinelli, De Gasperi, Guido Carli, Giuliano Amato, Prodi, Ciampi, Napolitano, Draghi ed ora Renzi che batte il pugno sul tavolo quando quell’europeismo al quale anche lui è approdato non riesce ad avanzare, anzi fa preoccupanti passi indietro.

***

Molti sostengono che battere i pugni è un pessimo metodo, tipico di Renzi in tutte le occasioni in Italia e in Europa. Per quanto riguarda l’Italia hanno ragione: siamo una democrazia parlamentare e il Parlamento rappresenta il popolo sovrano, sia che abbia forme bicamerali o monocamerali. In Europa è diverso: il Parlamento è formato da partiti eletti dai singoli Paesi e non dal popolo nella sua cittadinanza europea. La cittadinanza europea esiste a parole ma non è in una Costituzione. Non esiste una Costituzione europea, sostituita da un Trattato di Lisbona che si limita a stabilire alcuni principi estremamente elastici. I partiti i cui rappresentanti occupano i seggi parlamentari e le singole commissioni a Bruxelles e a Strasburgo l’assemblea che si riunisce una volta al mese sono eletti dai singoli Paesi e quindi non rappresentano il popolo sovrano europeo. Non lo rappresentano perché, come abbiamo già detto, non esiste.

Le conseguenze si vedono ad occhio nudo: 8 Paesi su 27 hanno monete proprie e non quella comune. Il patto di Schengen che non prevede confini intraeuropei è accettato soltanto da alcuni ma non da tutti. Non esiste una forza armata europea e non una politica estera comune, non esiste un presidente con poteri decisionali ma soltanto un presidente con poteri procedurali, convoca i capi di Stato e di governo dei membri dell’Unione che deliberano a maggioranza qualificata o il più delle volte con voto unanime sicché basta un solo voto contrario per bloccare tutti.

Insomma la Confederazione non ha fatto alcun passo avanti verso la Federazione. Altiero Spinelli disse giustamente che ci sarebbe voluto molto tempo per arrivare agli Stati Uniti d’Europa. In realtà passi avanti sostanziali non sono stati fatti: Confederazione eravamo e tale siamo rimasti, anzi abbiamo anche dovuto registrare qualche mese fa la Brexit della Gran Bretagna. Assistiamo dovunque alla nascita di movimenti e partiti populisti, xenofobi e antieuropei in quasi tutti i Paesi del nostro continente.

Ecco perché la politica federalista di Renzi e i suoi pugni sul tavolo delle decisioni meritano di esser apprezzati. Ma queste considerazioni riguardano la politica del nostro presidente del Consiglio e l’Europa. Anche lui però ha delicati problemi da risolvere in Patria: economici, fiscali, politici. Si tratta di questioni non solo difficili ma fondamentali perché se al prossimo referendum dovessero vincere i “No” difficilmente potrebbe restare a Palazzo Chigi e quindi non resterebbe neppure in Europa con le conseguenze che ne seguono.

***

Il referendum costituzionale e la vigente legge elettorale sono due problemi strettamente connessi, ne abbiamo più volte spiegato le ragioni su queste pagine e quindi non staremo a ripeterle. Renzi fino a pochi giorni fa l’aveva sempre negato ma finalmente l’ha ammesso e ha interpellato il Parlamento, cioè il Senato dove non ha la maggioranza assoluta che ha invece alla Camera, sul tipo di legge elettorale che le varie formazioni politiche vorrebbero. Quando ognuno avrà detto la sua anche lui farà una proposta sapendo comunque che a referendum avvenuto anche la Corte costituzionale emetterà la sua sentenza sulla costituzionalità della legge elettorale e lui dovrà tenerne conto.

Un dato comunque è ormai assodato: una riforma elettorale ci sarà. Sarà una leggera incipriata alle gote o una vera e propria operazione di estetica facciale? Alcuni osservatori sostengono che Renzi non abbandonerà mai il ballottaggio; altri invece che potrebbe anche scegliere la proporzionale che è il criterio adottato dalla Corte costituzionale quando abolì il Porcellum. C’è però una possibilità di conservare il ballottaggio cambiandone tuttavia i connotati, finora una proposta del genere non è venuta fuori. Mi permetto di suggerirla: si instauri un sistema elettivo fondato esclusivamente in collegi uninominali con ampio spazio territoriale. Il ballottaggio avverrà collegio per collegio, dove i candidati decidono se andare al ballottaggio da soli o contraendo alleanze che possono essere anche diverse tra collegio e collegio. Il risultato finale emergerà dal totale degli eletti, deputati singoli o appartenenti a movimenti e partiti. Questo avverrà alla Camera, ammesso che il Senato sia stato abolito da una vittoria dei “Sì” al referendum. Se invece vincessero i “No” il Senato resterà quello che è, con la propria legge elettorale.

A me sembra che queste ipotesi funzionino. Un progetto equivalente è quello di non fare il ballottaggio nei collegi ma consentire ai candidati eletti nei collegi senza alcun ballottaggio di contrarre alleanze prima del ballottaggio finale. Più o meno questi due sistemi elettorali si equivalgono politicamente.

***

Gli altri temi, oltre questo elettorale, riguardano l’economia, la produttività e il fisco. Sono importantissimi e strettamente interconnessi. Qualche tempo fa feci una proposta che aveva il pregio di risolvere tutti e tre questi aspetti economici: il dimezzamento del cuneo fiscale per quanto riguarda i contributi che imprenditori e lavoratori versano all’Inps. Non detti però l’ammontare dell’intera operazione e gli effetti che essa potrebbe esercitare sulla domanda, sulla produttività e sulla auspicabile creazione di nuovi posti di lavoro. Questi dati li ho raccolti e perciò possiamo ora tornare su questo problema.

Anzitutto il pagamento dei contributi grava sui lavoratori per il 9,19 per cento e sui datori di lavoro per il 23,81. È dunque l’impresa quella che sarebbe più avvantaggiata e quindi più disponibile ad aumentare la produttività e a creare nuovi posti di lavoro. L’ammontare totale del cuneo fiscale è all’incirca di 300 miliardi di euro annui, incassati dall’Inps che ne ricava un attivo marginale. La mia proposta iniziale è stata quella di ridurre il cuneo fiscale del 50 per cento e quindi a 150 miliardi di euro. È evidente che l’Inps incassando una cifra così ridotta e dovendo comunque farsi carico dei medesimi servizi, sopporterebbe una notevole perdita che lo Stato dovrebbe fiscalizzare facendola pagare ai contribuenti sulla base del reddito da essi dichiarato. Si tratta di cifre molto rilevanti che però possono essere ulteriormente ridotte pur conservando un effetto notevole sull’economia e la produttività. Una riduzione comunque efficace potrebbe essere non del 50 per cento ma del 30, il che significa in cifre assolute tra gli 80 e i 90 miliardi che lo Stato dovrebbe fiscalizzare.

Su quale reddito dovrebbe scaricarsi questa fiscalizzazione? A mio parere su un reddito superiore a 120 mila euro annui. Siffatti redditi riguardano ancora un numero rilevante di contribuenti e quindi il peso della fiscalizzazione non è enorme ma comunque notevole. Naturalmente si accresce man mano che il reddito dichiarato dal contribuente aumenta. La sostanza dell’operazione per certi risvolti richiama una sorta di imposta patrimoniale che attenua le diseguaglianze e incita occupazione e consumi. Forse aumenterebbe il numero dei “Sì” al prossimo referendum. Renzi aveva in mente di ridurre di 3 punti il cuneo fiscale nel 2017. Ci pensi bene: 3 punti non significano niente, 30 punti capovolgono nettamente e utilmente la politica economica e sociale.

larepubblica/Renzi batte i pugni in Europa ma in Italia stia sereno EUGENIO SCALFARI

VIDEO ViViCentro – Berretti, Juve Stabia – Paganese 2-0, gli highlights del match

Berretti, Juve Stabia – Paganese 2-0, gli highlights del match

Buona la prima di Domenico Panico sulla panchina della Berretti Juve Stabia, il calendario del girone E del campionato Dante Berretti 2016-2017 riportava alla prima giornata un derby sentito dalle due piazze, quel Juve Stabia – Paganese che anche per le giovanili ha un sapore diverso dal normale.

Parte subito bene la Juve Stabia che al 5 del primo tempo passa in vantaggio: Ottimo movimento di Procida che serve Chirullo che subisce fallo sulla trequarti, sulla palla va Simone Mauro che scodella in mezzo sul secondo palo dove è appostato Bisceglia che di testa appoggia in rete. Nella ripresa arriva il raddoppio di Alessio Di Balsamo.

dal nostro inviato, Ciro Novellino

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VIDEO – Procida: “Contento per il premio ma deluso per il gol mancato”

Il migliore della partita Emanuel Procida ci parla del suo esordio nel campionato Berretti

La formazione Berretti della Juve Stabia ha vinto la sua prima gara con i pari età della Paganese, novità di quest’anno è l’elezione del miglior in campo, che per questa partita è stato Emanuel Procida, a cui è stato assegnato un premio offerto dalla ditta Fly Line Sport di Castellammare di Stabia.

Per questa prima partita il premio consiste in un pallone giallo blè marchiato Fly Line.

Emanuel Procida è stato votato dai nostri inviati al Menti che hanno visto in lui il calciatore che ha cercato sempre di accendere la partita.

Queste le parole dell’attaccante delle Vespette ai nostri microfoni:

Oggi mi potevo sbloccare su quel tiro a giro che si è stampato sul palo, la prossima volta dovrò fare meglio, anche se sono stato molto sfortunato.

Sull’ammonizione posso solo dire che è stato un eccesso di foga e sicuramente avrei potuta evitarla.

Oggi abbiamo sofferto gli avversari nel secondo tempo in particolare negli ultimi dieci minuti, ma siamo stati bravi e fortunati a sbloccare subito la gara.

Spero di realizzare la mia prima rete in campionato già dalla prossima gara con l’Akragas anche se per me è più importante il bene della squadra

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VIDEO – Mauro: “Soddisfatto della vittoria e della nuova posizione in campo”

Simone Mauro ci parla dell’esordio in campionato con la Paganese

Ottima prestazione della Berretti della Juve Stabia con il centrocampista Simone Mauro che ha avuto fino all’ultimo minuto la possibilità di scalzare Procida dalla prima posizione per il migliore in campo della partita.

L’importante per i ragazzi era però vincere e vittoria netta è stata, con il risultato finale fissato sul 2 a 0

Rispetto allo scorso campionato la posizione in campo di Simone Mauro è cambiata, Mister Panico lo schiera davanti alla difesa in una posizione dove tocca molti più palloni, segno che c’è tanta fiducia in lui.

Queste le parole del centrocampista raccolte dai nostri inviati Ciro Novellino e Mario Vollono:

Il nuovo ruolo mi piace perché sto di più nel vivo dell’azione, spero di riuscire a rendere felice il mister. Oggi ho avuto difficoltà soprattutto nei lanci lunghi, spero già dalla prossima partita di mettere in campo più qualità che quantità. Ora testa all’Akragas con l’obiettivo di continuare ad ottenere risultati positivi.

Quest’anno puntiamo in alto, vogliamo fare bene perché lo meritiamo noi, il mister e la società.

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Il commento della Ssc Napoli: “Il primo gol stagionale di Gabbiadini, la centesima rete di Hamsik”

Il primo gol stagionale di Gabbiadini, la centesima rete di Hamsik in azzurro. Una carezza ed un pugno. Manolo con il guanto mancino disegna una virgola che è un ricamo. Marek con la fionda di mancino stende il muro del Chievo. Napoli bello e impossibile. Perchè quando gioca così, la falange di Sarri diventa un esercito inespugnabile. Gioco, spettacolo, organizzazione, concretezza e divertimento. Al San Paolo è dolce la notte sotto le stelle. Apre la serata un triangolo da brividi. Hamsik taglia per Callejon che premia il rimorchio di Gabbiadini: sinistro di quelli che Manolo si porta in tasca, palla nella bisettrice sinistra. Poi il Capitano, lanciato da Insigne, scarica in porta il suo gol numero 100. Festa di emozioni e notte da campioni. Quella che ci aspetta mercoledì nell’Arena di Fuorigrotta. Napoli-Benfica, Angeli Azzurri contro gli Aquilotti lusitani. La luce abbagliante della Champions nell’urlo di 60mila cuori…
Da sscnapoli.it

 

Serie A 2016-2017 Calcio sesta giornata: Napoli e Juve ancora protagoniste

Napoli-Chievo 2-0, Gabbiadini ed Hamsik rispondono alla Juve

Pronta risposta del Napoli alla vittoria della Juventus a Palermo. Gli azzurri si impongono nel secondo anticipo della sesta giornata in casa contro il Chievo per 2-0 con i gol di Manolo Gabbiadini e Marek Hamsik.

Si sblocca quindi l’attaccante italiano, grazie ad un bellissimo sinistro da fuori area, ormai specialità di casa Gabbiadini. Il raddoppio lo firma il capitano Hamsik, che trova anche la centesima rete con la maglia del Napoli con un grandissimo tiro che si infila sotto l’incrocio alle spalle di Sorrentino.

Il Napoli torna dunque a -1 dalla Juventus, mente il Chievo ferma la sua striscia positiva e resta fermo a dieci punti, ma comunque protagonista di un ottimo inizio di campionato

Palermo-Juventus 0-1, l’autogol di Goldaniga premia i bianconeri

Tre punti con il minimo sforzo, così si può riassumere la partita della Juventus in casa del Palermo. I bianconeri si impongono 1-0 al Renzo Barbera, sfruttando una deviazione di Goldaniga su un cross di Dani Alves. 

Allegri opta per un attacco pesante con il tandem Higuain-Mandzukic, ma i due non riescono a pungere anche perchè il centrocampo non li ispira più di tanto. Il croato, soprattutto, è ancora fermo a quota zero gol e anche questa sera sbaglia troppe occasioni.

Il Palermo tiene bene e nel finale cerca il pareggio con insistenza, ma di veri pericoli dalla porta di Buffon non ci sono. La Juventus resiste ed ottiene tre punti che le permettono di restare in testa alla classifica e di allungare di quattro punti sul Napoli, in campo in questi minuti al San Paolo contro il Chievo.

foto da facebook / vivicentro.it/sport / andrea.ziglio@oasport.it

Sarri a Sky: “Mie dichiarazioni mal interpretate. Serve un po’ di pazienza per vedere i nuovi”

Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida tra Napoli e Chievo:
Koulibaly è migliorato tanto ma ancora enormi potenzialità. Albiol è un calciatore di grande importanza per noi: detta i tempi alla linea ed imposta il gioco. Contento che un calciatore come Maggio si sia inserito a perfezione nel nuovo sistema difensivo.
Le mie dichiarazioni sono state interpretate in maniera diversa, ho solo detto che preferirei parlasse qualcuno della società al posto mio su episodi di questo tipo. Visto che la stampa ci forza molto sulle decisioni arbitrali preferirei non parlarne.
Ho scelto Gabbiadini perché speravo riuscisse a sbloccarsi e ci è riuscito. Al 60’ la squadra si è abbassata molto ed ho scelto Milik per una questione tattica.
Hamsik mi stuzzica nel ruolo di regista, in questo momento è una necessita. Rog ha svolto il primo allenamento il 9 settembre e deve ancora entrare nei meccanismi di gioco. Maksimovic e Diawara sono arrivati gli ultimi giorni di mercato e devono trovare la giusta condizione. Mi auguro che dopo la sosta delle Nazionali possa disporre di più uomini, occorre un po’ di pazienza. Giaccherini sta lavorando bene e penso possa essere inserito a breve.
Dobbiamo crescere ancora mentalmente, abbiamo ancora qualche calo di tensione nel corso della partita. Stasera però siamo stati meno passivi del solito. Abbiamo affrontato Chievo e Genoa in un momento straordinario per loro ma abbiamo fatto due buone partite”.

Maggio: “Non è stata una partita facile. Sono contento che il mister mi abbia dato fiducia”

Le parole di Christian Maggio

Al termine della partita tra Napoli e Chievo l’esterno difensivo azzurro Christian Maggio ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport: “Non è sta per niente una partita facile, sapevamo che il Chievo era una avversario difficile da affrontare, l’importante era portare a casa i tre punti e ci siamo riusciti. La partita col Benfica? Speriamo di fare bene, abbiamo iniziati bene la Champions contro la Dinamo Kiev, mercoledì avremo anche i tifosi dalla nostra parte. L’anno scorso ho avuto un’annata difficile, ma quest’anno il mister mi sta trasmettendo entusiasmo dandomi modo di esprimermi al meglio per aiutare la squadra”.

Iezzo: “Oltre alla vittoria c’è un’altra notizia che mi fa contento”

Le parole di Gennaro Iezzo

L’ex portiere azzurro Gennaro Iezzo, al termine della partita disputata al San Paolo tra Napoli e Chievo vinta dai partenopei per 2-0, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di Campania Sport, trasmissione in onda su Canale 21: “Sono molto contento per la vittoria del Napoli, ma c’è un’altra notizia che mi rende più entusiasta, finalmente Gabbaidini si è sbloccato l’ho anche visto sorridere dopo il gol”.

Maran a Sky: “Troppi errori tecnici nel primo tempo, nel secondo siamo cresciuti”

Rolando Maran, allenatore del Chievo, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport nel post partita di Napoli-Chievo:
“Sull’ episodio dubbio tra Floro Flores e Koulinaly posso solo dire che a mio avviso l’ attaccante era in vantaggio , sta a voi valutare in quanto sarei di parte.
Nel primo tempo abbiamo commesso qualche errore tecnico galvanizzando ulteriormente il Napoli che è una squadra con enorme qualità mentre nella ripresa è venuta fuori una maggiore personalità. Abbiamo provato a giocarcela, è chiaro che contro gli azzurri puoi perdere comunque.
De Guzman deve trovare la giusta condizione ma è un ragazzo su cui puntare. È stato preso per le sue caratteristiche può sicuramente dare il suo apporto.
I nostri attaccanti fanno un gran lavoro, vanno aiutati e messi in condizione per potere fare gol. Su questo aspetto possiamo migliorare”.

Chiariello: “Il Napoli esprime il gioco più bello, ma c’è una pecca”

Le parole di Umberto Chiariello

A fine partita il giornalista Umberto Chiariello ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di Campania Sport, in onda su Canale 21: “Il Napoli esprime il gioco più bello del campionato altro che Juventus, ma c’è una cosa che non mi è andata giù oltre allo stadio semivuoto, riguarda Sarri, stasera mi aspettavo che esordissero i nuovi, è troppo schematico nelle sostituzioni. Avrei voluto vedere qualche nuovo acquisto in campo”.

Hamsik a Sky: “Contento per il gol ma la squadra viene prima di tutto”

Marek Hamsik è intervenuto a fine partita ai microfoni di Sky Sport:
“Era importante vincere questa partita e ci siamo riusciti, volevamo il terzo gol per chiuderla ma va bene così. Contento per il centesimo gol ma conta prima la squadra, stiamo facendo bene in campionato e ora testa alla Champions. Felice per Gabbiadini, abbiamo una squadra competitiva ed è positivo per la stagione nuova. Nuovo ruolo? Se me lo chiede il mister lo faccio volentieri”

Alberico Turi, contento per la vittoria ma non per l’atteggiamento del Comune stabiese

Alberico Turi parla al termine della gara vittoriosa della Berretti della Juve Stabia con la Paganese

La Juve Stabia Berretti vince con la Paganese e il direttore Alberico Turi incassa un’altra soddisfazione dopo i 4 punti conquistati finora dagli under 17 e i 6 punti conquistati dagli under 15 nelle due settimane precedenti.

Queste le sue parole ai microfoni dei nostri inviati Ciro Novellino e Mario Vollono:

Oggi De Lucia non era con noi perché impegnato in altri affari, sta inaugurando una serie di locali di intrattenimento nel centro storico di Caserta dove si esibiranno musicisti importanti come James Senese, Tony Esposito e cabarettisti di spessore nazionale. Comunque è stato in contatto con noi tutta la partita a dimostrazione che gli avrebbe fatto molto piacere essere qui con noi ad assistere a questo esordio.

Oggi però sono amareggiato perché dopo la gara della Berretti, doveva esserci l’amichevole tra i nostri ragazzi classe 2003 e quelli della scuola calcio gestita dal fratello del calciatore Lodi. Purtroppo nonostante abbiamo fatto richiesta in tempo per l’utilizzo dello stadio, l’amministrazione comunale non ha avuto il “tempo” di valutare la nostra richiesta e noi siamo stati costretti a spostare la partita a Santa Maria A Cancello. Dispiace perché poi abbiamo saputo che l’amministrazione ha autorizzato l’uso dello stadio per la gara di domani dell’Ercolano.

Tra l’altro noi abbiamo chiesto anche l’utilizzo dello stadio per la Berretti, nei giorni di giovedì e venerdì pomeriggio, ovviamente senza avere risposta. L’utilizzo sarebbe necessario per permettere ai ragazzi di saggiare il manto erboso in vista poi delle gare di campionato.

Non so a che gioco stiamo giocando, posso solo dire che io e De Lucia vogliamo far crescere il nostro settore con professionalità e tanto lavoro. Basti pensare che noi parteciperemo a tutti i campionati regionali valido per tutte le categorie di giovani che gestiamo, questo è possibile solo perché sappiamo organizzarci per tempo, altre realtà anche importanti sono fuori dai giochi perché non si sono organizzati in tempo.

Vittoria importante quella di oggi perché ottenuta contro una signora squadra, la Paganese dirà la sua fino alla fine. In rosa ci sono 4 calciatori che hanno già esperienza in prima squadra come Bernardini, Sburlino, Colonna, Borrelli.

Procida ha fatto una bella gara ma l’ammonizione ci ha fatto arrabbiare perché per noi il sapersi comportare e lo stare in campo sono alla base di tutto. Stavamo quasi pensando di non permettergli di ritirare il premio del miglior in campo. Mi fa piacere che il premio sia stato un pallone in quanto per noi del settore giovanile che abbiamo tanti giovani da gestire, i palloni servono come il “pane” (scherzo, ndr), ben vengano regali del genere.

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100 volte Hamsik… Immenso!

Quello siglato al 39’ minuto del primo tempo contro è il gol numero 100 di Marek Hamsik con la maglia del Napoli. Un traguardo importante per un calciatore immenso, sempre più capitano alla decima stagione in azzurro.

Napoli-Chievo, i voti di Vivicentro: Hamsik fa 100!

Questi i voti di Napoli-Chievo Verona

Il Napoli torna al successo dopo il pari esterno con il Genoa: superato il Chievo Verona allo stadio San Paolo. Questi i voti di Vivicentro:

Reina 6.5, Maggio 6.5, Koulibaly 7, Albiol 6, Ghoulam 6.5, Zielinski 6.5, Jorginho 6.5, Hamsik 7, Callejon 7, Insigne 5.5, Gabbiadini 6.5. A disp. Sepe, Rafal, Hysaj, Strinic Giaccherini, Allan 6, Mertens 6, Maksimovic, Rog, Diawara, Tonelli, Milik 6. All. Sarri 6.5

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

BERRETTI Juve Stabia – Panico, bella vittoria anche se non sono soddisfatto

Le parole di Mister Domenico Panico all’esordio sulla panchina della Juve Stabia Berretti

Vittoria doveva essere e vittoria è stata, la Juve Stabia Berretti, allenata quest’anno da Domenico Panico, incamera i primi tre punti della stagione grazie alle reti di Bisceglia e Di Balsamo. La Paganese di Mister Matrecano subiscono una sconfitta senza appelli, con un secco 2 a 0 e solo in rare occasioni impensierisce la difesa delle Vespette.

Al termine della gara, i nostri inviati allo stadio Menti, Ciro Novellino e Mario Vollono, hanno raccolto le parole di Mister Panico.

Queste le sue dichiarazioni:

Era molto importante incominciare con i tre punti, anche se non sono molto contento perché abbiamo giocato sotto ritmo, non abbiamo fatto quello che abbiamo provato in settimana quindi c’è ancora molto da lavorare, prendo per buono sono i tre punti.

In attacco abbiamo fatto difficoltà anche se abbiamo tante alternative.

A Castellammare mi trovo benissimo, giocare in questo stadio ti dà una carica in più,perché pensi al fatto che è stato teatro di partite importanti, poi ho assistito alla gara con il Melfi e so quanto è bello giocare con il pubblico di casa che è meraviglioso.

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