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La Gazzetta celebra il Sarrismo: “Tre dei quattro gol nati da palla inattiva”

I dettagli della rosea…

La Gazzetta dello Sport racconta così le quattro reti realizzate dal Napoli: “In apertura di ripresa il gioco sarriano si è mostrato nella propria magnificenza. Un possesso lesto e spietato: palla indietro e palla avanti alla velocità della luce, ogni azione assomigliava a un colpo di fionda, perciò stupisce che tre dei quattro gol siano arrivati su calci da fermo. L’angolo da cui l’1-0, la punizione maradoniana del 2-0, calciata da Mertens e agevolata dall’immobilità di JC, e il rigore del 3-0 concesso per sciagurato fallo del solito Julio e trasformato da Milik. Soltanto la quarta rete, seconda di Mertens, è fiorita su azione, ancorché rocambolesca nello sviluppo conclusivo. Tale e tanta è stata l’occupazione del campo da parte dei sarriani che il particolare dei tre gol «inattivi» ci sembra vada archiviato alla voce coincidenze. In un modo o nell’altro, il Napoli sarebbe straripato lo stesso”.

Gli Usa: “Basta raid russi in Siria” o finiranno i rapporti

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Ultimatum di Washington a Mosca sulla Siria. A formularlo è il segretario di Stato americano John Kerry: “Fermate i raid aerei o finiranno i rapporti”. L’intento Usa è spingere la Russia a bloccare il sostegno all’offensiva di Assad contro la città di Aleppo.

L’ultimatum di Kerry alla Russia: “Fermate i raid o fine dei rapporti”

Il Segretario di Stato al ministro degli Esteri Lavrov: agite immediatamente. E Ban Ki moon avverte: “Gli attacchi agli ospedali sono crimini di guerra”

NEW YORK – Gli Stati Uniti minacciano di interrompere le comunicazioni con la Russia sulla Siria, mentre il segretario generale dell’Onu Ban Ki moon accusa apertamente di «crimini di guerra» chi sta usando le armi più distruttive per colpire anche gli ospedali.

Il capo della diplomazia americana, John Kerry, ha parlato ieri al telefono con il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov, per la prima volta dopo l’ultimo incontro che avevano avuto venerdì a New York. Il segretario di Stato ha informato il collega che Washington è pronta ad interrompere qualunque tipo di interazione sulla Siria, se il Cremlino non farà «passi immediati» per fermare l’offensiva su Aleppo e ristabilire la tregua che era stata negoziata il 9 settembre scorso. Il suo portavoce Kirby ha aggiunto: «Sta alla Russia la responsabilità di fermare questo assalto e consentire l’accesso degli aiuti umanitari ad Aleppo, e alle altre aree che ne hanno bisogno».

Kerry ha espresso anche «grave preoccupazione» per gli attacchi contro gli ospedali e altre strutture civili: «Il segretario ha chiarito che gli Stati Uniti e i loro partner considerano la Russia responsabile di questa situazione, incluso l’uso di bombe incendiarie e anti bunker in un ambiente urbano, una drastica escalation che mette i civili a grande rischio».

Le accuse dell’Onu  

Quasi nelle stesse ore, parlando al Consiglio di Sicurezza, il segretario generale dell’Onu ha in sostanza accusato Siria e Russia di commettere crimini di guerra: «Siamo chiari. Coloro che usano armi sempre più distruttive sanno esattamente cosa stanno facendo. Sanno che stanno commettendo crimini di guerra». Ban ha aggiunto: «Immaginate la distruzione. Persone con gli arti mutilati. Bambini in terribile dolore senza alcun conforto. Immaginate un macello. Questo è peggio».

Ban non ha citato direttamente il regime siriano o il suo alleato russo, ma è noto chi sta conducendo l’offensiva, che ha colpito anche i due principali ospedali nella zona di Aleppo controllata dai ribelli: «La legge internazionale – ha aggiunto Ban – è chiara: gli operatori sanitari, le strutture e i trasporti devono essere protetti. I feriti e i malati – civili e combattenti allo stesso modo – devono essere risparmiati».

L’intesa raggiunta da Usa e Russia a Ginevra prevedeva sette giorni di cessate il fuoco, e poi la creazione di un «Joint Implementation Center» per applicare la tregua, che però è saltata quasi subito. Gli americani stanno aiutando gli oppositori, per evitare la caduta completa di Aleppo, ma premono su Mosca perché ritengono che stia guidando l’offensiva e abbia il potere assoluto di fermare Assad.

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lastampa/L’ultimatum di Kerry alla Russia: “Fermate i raid o fine dei rapporti” PAOLO MASTROLILLI – INVIATO A NEW YORK

L’Angolo di Samuelmania – Notte da leoni, semplicemente notte Champions!

Questo il pensiero di Samuelmania

Napoli-Benfica, che dire, che notte da leoni, che notte da Champions. La prima al San Paolo ha regalato grandi emozioni, a non finire, specialmente quando in campo si vede una squadra del genere, brava a sciorinare un bel gioco, grazie sopratutto alla maestria di mister Sarri: un grande uomo e un grande allenatore. Poi c’è un super Dries Mertens che affina l’intesa con Arek Milik, formando così una grande coppia, ma non va dimenticato il grandissimo goal del capitano Marek Hamsik, un colpo di testa strepitoso. La Sarri band ha dato il massimo e ha giocato alla grande regalando grandi soddisfazioni anche ai tifosi che come me seguono con passione le sorti dei colori azzurri. Adesso pensiamo subito al campionato e alla prossima contro l’Atalanta: saliamo carichi, facciamo riposare qualche titolare e diamo spazio magari a qualche nuovo acquisto come ieri è stato fatto con Maksimovic e Giaccherini.

a cura di Samuele Esposito

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Renzi vuole forzare la mano sulla flessibilità e sembra pronto allo strappo con Bruxelles

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Renzi vuole forzare la mano sulla flessibilità e sembra pronto allo strappo con Bruxelles. Ma come spiega Marco Zatterin “qualunque sia l’esito” della trattativa “saranno bruscolini rispetto alle esigenze reali di stabilità del Paese”.

La tentazione dello strappo con l’Europa

Matteo Renzi ha degli «amici» a Bruxelles pronti ad ascoltare le richieste di flessibilità e rassegnati a sopportare i suoi strali. Nel circolo europeo si nascondono però anche parecchi aspiranti «sicari», gente che si chiede come mai Roma non sia già in procedura di deficit eccessivo e attende la legge di bilancio col colpo in canna riservato a chi si ritiene abbia già chiesto troppo. Dal confronto fra queste due forze divergenti dipende una parte rilevante dell’azione di governo, anche se tutto questo ruota intorno a magri «zerovirgola». E qualunque sia l’esito, saranno bruscolini rispetto alle esigenze reali di stabilità economica e politica necessarie per rimettere in moto davvero il Bel Paese.

LEGGI ANCHE: La vera partita economica si svolge con l’Europa: Braccio di ferro tra Renzi e l’Ue

L’edificio numerico della nota di aggiornamento del Def è costruito su un terreno friabile. Il non aver detto che l’obiettivo del deficit 2017 è il 2,4% del Pil, bensì il 2% più lo 0,4 delle spese extra per sisma e migranti, è una mossa scaltra per avanzare con le fatiche di bilancio senza aver chiuso il negoziato con Bruxelles.

Entrambe le quote sono tuttavia da conquistare, la seconda più della prima. Su tutto pesa il debito mostruoso che verrà ridotto di un’anticchia nei prossimi dodici mesi, oltre naturalmente alla crescita che è fiacca dal secolo scorso. Il partito di chi è stufo o non si fida di Roma non smette di gonfiarsi.

I segnali di avvertimento sono stati numerosi. Eurogruppo e Commissione si sono pregiati di ripetere che la flessibilità è «una tantum» e che la sua somministrazione, per noi, può considerarsi conclusa, almeno per quanto riguarda la compensazione di riforme e investimenti. Una settimana fa il presidente Juncker ha ricordato che l’Italia ha beneficiato più di tutti della temperanza Ue, con maggiori margini di spesa per 19 miliardi. Senza contare, ma questo non lo ha detto, che in altre circostanze, e col debito che abbiamo, un cartellino rosso sarebbe stato automatico. Invece le valutazioni sono state scritte con la penna imbevuta di politica e senza volontà di colpire il governo Renzi, per non indebolirlo e aprire la strada a un non auspicato ribaltone. Lo stesso è successo per Spagna e Portogallo. Per ora.

Il messaggio è stato recepito. Pier Carlo Padoan, paziente negoziatore, ha annunciato che non avrebbe chiesto altra flessibilità. Passo politicamente saggio, compiuto mentre Renzi rimescolava a macchinetta le carte europee sperando che gli annunci portassero alla sostanza. A Ventotene ha ingenerato l’idea (mai confermata) di un direttorio a tre con Angela e François, a Maranello ha suggerito un dialogo forte (in realtà immutato) con la cancelliera. Visto che le cose non succedono solo a furia di ripeterle, a Bratislava l’asse franco-tedesco, per quanto indebolito, si è riconfermato l’unico con cui l’Europa sa far leva. Renzi, davanti al castello degli auspici che crollava, non ha potuto che passare alla fase successiva, le critiche e la sfida alle regole, lasciando a Padoan e ai suoi l’onere di trattare il trattabile con un Moscovici che risulta benevolo quanto provato.

Di qui a fine novembre la trattativa sarà serrata. Si può scommettere che otterremo tutto o quasi, forse con qualche vincolo che tranquillizzi nordici e falchi vari, anche i tedeschi che non vogliono affossare Renzi, ma devono pensare al voto fra un anno. All’indomani del referendum, la mattina del 5 dicembre, il premier dovrà valutare il suo futuro politico e ragionare anche sul fatto che l’aspra battaglia con Bruxelles avrà al massimo portato una decina scarsa di miliardi di maggiori margini di spesa. Pochi per le esigenze nazionali. Ancora meno per cambiare il gioco.

In caso di vittoria del «no», potrà anche pensare che il problema non è più suo. In caso di affermazione del «sì» potrebbe tentare lo strappo, dunque deviare anche di un punto e oltre, per avere soldi veri con cui provare a battere la crisi una volta per tutte. Finirebbe in procedura di deficit eccessivo (Edp), punizione dalle magre conseguenze visti i tassi bassi e gli acquisti di bond della Bce. Penserebbe che il consenso e la speranza di ripresa valgono bene uno scontro con Bruxelles. Possibile? Le fonti europee, anche quelle che tifano per l’Italia, assicurano che tutte le opzioni sono aperte e anche quest’ultima non è da escludere. Renzi sarebbe contrario, dicono a Roma. Ma da qui al 5 dicembre devono, e possono, succedere ancora molte cose.

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Raduno “Regolarmente Lancia 2016” a Montoro (AV) con MITO Delta Club

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Quando la passione e l’amicizia si fondono insieme nascono manifestazioni destinate a rimanere impresse nella memoria dei partecipanti e del pubblico presente. E’ senza dubbio questo il connubio che ha fatto nascere il raduno organizzato dal MITO Delta Club di Fisciano con l’evento denominato “Regolarmente… LANCIA 2016” svoltosi domenica 25 Settembre a Montoro (AV).

Il raduno automobilistico, riservato ai modelli Lancia Delta Integrale e vetture Lancia costruite entro gli anni 70, ha richiamato numerosi equipaggi giunti da varie parti della Campania, della Basilicata, Sicilia, Calabria, Abruzzo, Lazio…
L’accogliente cittadina avellinese ha dato il benvenuto ai partecipanti presso la piazza Michele Pironti di Montoro con immancabile entusiasmo. Il pubblico ha mostrato grande calore, curiosità e vivo interesse al cospetto di automobili che hanno caratterizzato significativamente la produzione automobilistica italiana.

L’organizzazione dell’evento è stata magistrale, il MITO Delta Club con a capo il presidente Antonio Amabile e tutto il suo Staff hanno messo in campo grandi potenzialità riuscendo a gestire la lunga carovana di automobili che si sono spostate per le strade di Montoro. La “Road Map” ha previsto la partenza dal centro storico di Montoro ed ha avuto come tappe il circuito dedicato alla gara di regolarità ed infine il ristorante “Il Giardino del Gusto” per il pranzo. Fondamentale per la riuscita dell’evento è stato il patrocinio del Comune di Montoro rappresentato dal Sindaco Mario Bianchino e dall’Assessore allo Sport Raffaele Guariniello.
Numerosi anche gli sponsor che hanno incentivato la manifestazione.

La gara di regolarità e stata caratterizzata dalla percorrenza di un circuito stabilito impiegando un tempo di 45 secondi. L’abilità del pilota e del navigatore si è dimostrata, con l’ausilio di cronometri e strumentazione dedicata alle gare a tempo, nel rispettare il tempo stabilito. La differenza di tempo impiegata in mancanza o in eccesso rispetto ai 45 secondi ha determinato i punti di penalità da assegnare ai piloti. Grazie a questo punteggio è stato possibile stilare la classifica ed assegnare le premiazioni al podio.

La Lancia Delta, mito incontrastato dei rallies, è destinata a rimanere per sempre tra le pagine più importanti dell’automobilismo sportivo. Basta ammirarla da lontano e si è subito proiettati con la fantasia e l’immaginazione per le strade del mondo a conquistare vittorie a tempi di record! Per questa occasione si sono aggiunte le automobili Lancia costruite entro gli anni settanta con i loro nomi indimenticabili… Ardea, Appia, Flavia, Fulvia, Beta e… Strato’S!!! Automobili caratterizzate dai colori di un tempo, bellissime infatti le forme sinuose delle carrozzerie degli anni ’40, ’50, ’60 per poi arrivare alle “youngtimer” rimaste nel cuore di molti appassionati.

Il ristorante “I Giardini del Gusto” di Montoro ha fatto da contorno con il suo parco immerso nel verde alle storiche Lancia, ottimi i prodotti tipici del posto e la caratteristica cucina locale.

Il clima di amicizia, la passione, l’aggregazione che eventi di questo livello generano, lasciano nella mente e nel cuore di tutti i partecipanti ricordi piacevolissimi, imprimono il sorriso e stimolano a nuove ed avvincenti iniziative.

E’ questo dunque l’augurio che va agli organizzatori, al MITO Delta Club e a tutta la sua grande famiglia, essere fautori di grandi iniziative nel segno del marchio Lancia!

Avanti tutta!!!
Guarda la fotogallery a cura di Carmine Matrone:

 

Mai visto un quarto d’ora così in Champions!

Mai visto un quarto d’ora così in Champions!

Il Corriere dello Sport esalta la prestazione straordinaria offerta dal Napoli ieri sera contro il Benfica: “Un quarto d’ora che non si era mai visto in Champions. Allucinante per bellezza, la concretezza, la durezza, tre colpi uno dietro l’altro. Il Napoli ha sfondato il Benfica, l’ha demolito con la doppietta di Mertens e il gol su rigore di Milik, tre reti arrivate dopo quella di Hamsik. Un trionfo nel delirio del San Paolo, ieri sera pieno perchè forse immaginava cosa avrebbe visto”.

La vera partita economica si svolge con l’Europa: Braccio di ferro tra Renzi e l’Ue

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Governo e sindacati hanno firmato l’accordo sulle pensioni che prevede un piano da 6 miliardi in 3 anni per favorire l’uscita dal mondo del lavoro e le tutele dei soggetti più deboli che già percepiscono un assegno, ma la vera partita economica del governo si svolge con l’Europa che ha espresso dei dubbi sulla manovra. Renzi vuole forzare la mano sulla flessibilità e sembra pronto allo strappo con Bruxelles. Ma come spiega Marco Zatterin “qualunque sia l’esito” della trattativa “saranno bruscolini rispetto alle esigenze reali di stabilità del Paese”.

Nel Def solo 7 miliardi di margine per Renzi, e la flessibilità è ancora tutta da negoziare

Restano dubbi sui numeri di Roma. Quasi scontato un rapporto sul debito

BRUXELLES – In agenda si è già segnato l’appuntamento: 10 dicembre, inaugurazione della stazione ad alta velocità di Brescia. «Tutti pensavano che come i vecchi politici l’avrei inaugurata il 3. Ma non è così». Ieri mattina Matteo Renzi guardava già oltre: per lui l’ostacolo del referendum costituzionale è virtualmente superato. Durante i confronti (tesi) con Pier Carlo Padoan sulla definizione del Documento di economia e finanza, il premier avrebbe voluto fissare l’asticella del disavanzo al 2,5 per cento del prodotto interno lordo. Si è accontentato del 2 per cento, anche se con una postilla: in nome del terremoto e dell’emergenza migranti conta di raggiungere il 2,4. Di fronte al muro opposto dalla Commissione aveva accarezzato scenari più hard. Alla fine ha scelto la via della prudenza. Per ora di quello spazio si prende solo quello utile a tenere la tensione al livello giusto. Abbastanza per una campagna elettorale all’attacco dell’Europa dei burocrati, non abbastanza per aprire un conflitto formale con Bruxelles. Un deficit al 2 per cento significa una manovra fra i 22 e i 23 miliardi di euro. Poiché 15 sono impegnati per evitare gli aumenti di tasse previsti dalle clausole di salvaguardia, al momento Renzi ha a disposizione appena sette miliardi.

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Per la Commissione Juncker, irrigidita da dinamiche politiche incontrollabili – la debolezza della Merkel, la Brexit, lo stallo spagnolo – l’Italia si è già presa molto di più di quanto le regole non consentissero. Le voci che si raccolgono ai piani alti delle istituzioni comunitarie somigliano ad una presa di distanze: «A oggi nemmeno sul 2 per cento c’è un accordo con la A maiuscola. L’Italia si era impegnata ad un indebitamento dell’1,8 per cento. Con questo innalzamento l’aggiustamento strutturale sarà pressoché nullo, se non addirittura negativo». Non solo: le fonti europee interpellate dalla Stampa prendono le distanze anche da quei quattro decimali sui quali il governo invoca l’eccezione: «Lo scorso anno lo sconto sulle spese per i migranti valeva un decimale. Su questo occorrerà negoziare». La trattativa sarà lunga: dalla presentazione della manovra passerà almeno un mese prima che la Commissione si esprima. Il giudizio potrebbe arrivare a cavallo del voto, ma è difficile immaginare che Bruxelles apra subito una procedura di infrazione per deficit eccessivo. Le fonti europee danno invece per certa l’attivazione dell’articolo 126.3 del trattato per violazione della regola sul debito. Non è la prima volta e non sarà l’ultima. La nota di aggiornamento al Def scrive che quest’anno e il prossimo il debito resterà inchiodato rispettivamente al 132,8 e al 132,5 per cento del Pil, curiosamente tre decimali in più del comunicato di ieri di Palazzo Chigi.

Qualunque sarà lo scenario dopo il voto da quel momento si aprirà una fase nuova. Se prevalesse il no, c’è già chi immagina il premier costretto a dare le dimissioni a favore di una personalità di garanzia. Viceversa in caso di vittoria del sì Renzi avrebbe la forza per gestire il costo politico di una procedura di infrazione. La debolezza in casa di Merkel e Hollande, le difficoltà della Commissione e la ferma convinzione di Draghi di procedere ancora per un po’ con il piano di acquisti di titoli pubblici costituiscono l’occasione ghiotta per spingere Renzi a portare l’asticella del deficit al livello necessario a finanziare un robusto taglio dell’Irpef. Il 2017 sarà un anno elettorale sia in Germania che in Francia. E se la Cancelliera ha i conti a posto e può permettersi un taglio delle tasse sui redditi bassi, da Parigi arriva la notizia che nel 2017 il governo non rispetterà la promessa fatta a Bruxelles di scendere con il deficit al 2,7 per cento.

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Klaassen-Napoli, discorso non chiuso ma soltanto rimandato di un anno

Novità di mercato…

Secondo il Corriere dello Sport il discorso Klaassen-Napoli non sarebbe definitivamente chiuso, ma rimandato all’estate prossima. Per questo motivo Giuntoli non dispera e potrebbe preparare un nuovo assalto in vista della prossima estate. Intanto Grassi può essere la pedina giusta per il Napoli in chiave di mercato. Il centrocampista potrebbe sbloccare l’arrivo in azzurro di Conti, Sportiello e Kessiè. Ma c’è dell’altro, il Napoli pensa anche all’attacco e quel Defrel del Sassuolo piace.

Vedi Napoli e poi applaudi: lezione di calcio al Benfica

Una partita fantastica…

La Gazzetta dello Sport commenta così il successo del Napoli contro il Benfica: “Le mani sulla qualificazione. Il Napoli demolisce il Benfica e, complice il pari tra Besiktas e Dinamo Kiev, va in fuga nel suo girone di Champions: in due giornate è a più quattro punti sulla seconda e a più cinque sulle terze. Bisognerà impegnarsi, per non entrare negli ottavi. Oltre il risultato, c’è da celebrare una prestazione mostruosa a cavallo dei due tempi, circa 45 minuti ad alta definizione e velocità, coi rossi di Lisbona storditi e basiti. Più Sarri riuscirà ad allungare questi periodi di calcio totale e totalizzante più il Napoli sarà competitivo ovunque, senza distinzione tra Italia e Europa. Vietato fare paragoni col 4-0 della Juve a Zagabria, il Benfica è squadra di livello superiore ed è stato appesantito dagli svarioni di Julio Cesar su tutti i gol azzurri. Lungi da noi l’intenzione di infierire su un portiere glorioso, titolare dell’ultima squadra italiana vincitrice della Champions, l’Inter del 2010, ma JC sembra prossimo al capolinea. Bella partita, tra due squadre positive e propositive, al di là dell’esito mortificante per i battuti, e divisibile in tre fasi”.

VIDEO ViViCentro – Allan: “Siamo consapevoli della nostra forza, in campo di divertiamo”

Queste le sue parole in mixed zone

Il Napoli porta a casa il bottino pieno contro il Benfica con uno straripante, a larghi tratti, gioco e 4 gol. Peccato per i due gol subiti alla fine, ma quello che conta sono i tre punti. Napoli in testa al girone a punteggio pieno. In mixed zone, ai nostri microfoni, ha analizzato la partita il centrocampista azzurro, Allan.

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

Clicca sul player per vedere il video

Elongazione al bicipite femorale per Albiol: ecco i tempi di recupero

Dovrebbe trattarsi  di un’ elongazione al bicipite femorale della coscia sinistra per Raul Albiol. Per lui circa 2-3  settimane di stop ma arrivano segali confortanti in quanto è uscito sorridente dagli spogliatoi”. Lo riferisace  Valter De Maggio ai microfoni di Premium Sport.

Allan: “Scudetto? E’ un sogno. Adesso piedi a terra e lavorare”

Allan ai microfoni di Premium Sport

Al termine di Napoli-Benfica, è intervenuto il centrocampista azzurro Allan, che ha dichiarato: “Il mister ci tiene tutti sulla corda, ci dice solo poco tempo prima della gara chi giocherà. Io cerco di dare sempre il massimo. Siamo contenti della gara che abbiamo giocato, ma a questo livello non ci si può rilassare nemmeno dieci minuti. Scudetto? Un sogno, ma non possiamo pensare a maggio. Domenica ci aspetta una gara molto dura Bergamo. Piedi per terra e lavorare”

Mertens: “Giochiamo da squadra, ottimo match. La mia esultanza? E’ la danza di Tommaso…”

Mertens ai microfoni di Premium Sport

Mertens: “Stiamo giocando bene, ottima partita quella di stasera, peccato per i due gol subiti. Senza Higuain giochiamo più insieme. Ho esultato ballando la danza di “Tommaso”, il magazziniere della società. Sono persone bellissime che lavorano per tanti anni per la squadra. Sarri è molto importante, un allenatore che è arrivato troppo tardi al livello dei grandi. E’ un mister fortissimo. Sto lavorando, stiamo lavorando, vogliamo fare il salto di qualità, ci stiamo provando.” 

Il commento della Ssc Napoli: “L’urlo della Champions infiamma le stelle di Fuorigrotta. Azzurri quattro metri sopra il cielo”

Napoli-Benfica, ecco il commento della Ssc Napoli tramite il proprio sito ufficiale:

“L’urlo della Champions infiamma le stelle di Fuorigrotta, accende la “torcida” napoletana e gli Angeli Azzurri volano quattro metri sopra al cielo, una stratosfera più su dell’Aquila lusitana. Vibrano le corde del San Paolo ed è musica celestiale. Un inno alla gioia che sovrasta qualsiasi melodia ed apre il sentiero della gloria. Il Napoli trasforma il tappeto verde in una jungla d’asfalto dove crescono 4 fiori uno più bello dell’altro. Comincia Hamsik che stacca di testa e si accarezza la cresta. Poi nel secondo tempo arriva il Ciclone azzurro. Mertens, l’artista fiammingo, che colpisce a pennello per illuminare il suo dipinto. Milik è bomber anche su rigore e Dries la chiude in 8 minuti di autentico, spettacolare, irresistibile furore. Napoli che segna per la prima volta nella sua storia 4 gol in Champions. Vale il primo posto nel girone con 6 punti e 6 gol in due partite. E’ nostro il ruggito dei leoni, 4 metri sopra al cielo nel battito infinito della notte dei Campioni”.

Da sscnapoli.it

Champions League, solo 4 squadre a punteggio pieno: c’ è il Napoli

Napoli devastante anche in Champions League. La squadra di Maurizio Sarri guida con 6 punti il Gruppo B dopo le vittorie contro Dinamo Kiev e Benfica. Napoli che può vantare un piccolo record anche in Europa, infatti è l’ unica squadra insieme a Barcellona, Leicester  e Atletico Madrid  a punteggio pieno dopo le prime due giornate. Gli azzurri potrebbero archiviare il passaggio del turno già nella prossima giornata contro il Besiktas al San Paolo.

Sarri: “Felice per la vittoria dei ragazzi, il pubblico oggi è stato spettacolare”

Sarri ai microfoni di Premium Sport

Ai microfoni di Premium Sport, al termine di Napoli-Benfica, è intervenuto il tecnico azzurro Maurizio Sarri: “Sono contento per i ragazzi che stanno facendo bene. Mettere sotto una squadra così non è di certo semplice. Ma appena abbiamo mollato un po’, il Benfica ci ha fatto due gol. Sono felice per piccole cose che ho visto, mi è piaciuta l’esultanza di Insigne al gol di Mertens. Questo è segno di un gruppo unito. Più si sale il livello, più si paga il minimo calo di intensità. Abbiamo subito due gol, non va bene, ma meglio che sia successo adesso, sul 4-0, che più in avanti. Nei primi 15 minuti siamo stati un po’ timidi a prenderli alti, loro hanno una buona qualità di palleggio, noi abbiamo fatto più fatica.  Nel secondo tempo, invece, li abbiamo messi sotto pressione ed hanno sviluppato meno gioco. Negli ultimi 25 metri di campo, abbiamo cambiato qualcosa, dopo la partenza di Higuain, per sfruttare le qualità dei nostri attacchi. In difesa, invece, si continua sulla falsa riga dell’anno scorso. Il vero debutto in Champions è stato oggi; a Kiev c’era la sensazione di una partita importante, ma oggi, oggi è stato straordinario. Il pubblico ci ha dato una grande mano. I rapporti con Giuntoli sono più che buoni, siamo due energumeni, i complimenti che ci rivolgiamo sono un po’ particolari.” 

Maksimovic: “Felice per la vittoria e il debutto, peccato per gli ultimi 20 minuti”

Maksimovic ai microfoni di Premium Sport

Ai microfoni di Premium Sport, al termine di Napoli-Benfica, è intervenuto Maksimovic, difensore azzurro alla sua prima presenta con la maglia partenopea: “E’ stata una partita importante, abbiamo fatto bene ma gli ultimi 20 minuti ci siamo lasciati andare. Ma dobbiamo essere comunque contenti, abbiamo vinto. Mi sono sentito bene, col tempo sono cresciuto. Non vedevo il campo da due mesi e mezzo. Non sono stanco, non vedo l’ora di giocare di nuovo.” 

Napoli – Benfica, il commento di Pistocchi

Il tweet di Maurizio Pistocchi

A fine gara il giornalista televisivo Maurizio Pistocchi ha postato un messaggio sul suo profilo Twitter evidenziando, tra le altre cose, l’ottimo momento di forma del Napoli: “Sono curioso di vedere le prime pagine di domani. Perchè dopo i titoli odierni non sarà facile fare titoli all’altezza di questo Napoli”.

CLASSIFICA GRUPPO B – Napoli a punteggio pieno

Arriva la seconda vittoria in questa fase a gironi della Champions League per il Napoli di Maurizio Sarri che si impone per 4-2 sul Benfica.  Napoli che guida il Gruppo B con 6 punti a più quattro sul Besiktas e a più cinque su Dinamo Kiev e Benfica. Alla Vodafone Arena, infatti, il Besiktas non va oltre l’ 1-1 contro gli ucraini della Dinamo Kiev.

CLASSIFICA MOMENTANEA GRUPPO B

Napoli   6

Besiktas 2

Dinamo Kiev   1

Benfica   1

Napoli – Benfica, arriva il messaggio di Zazzaroni

Il tweet di Zazzaroni

Dopo la vittoria schiacciante del Napoli per 4-2 sul Benfica, Ivan Zazzaroni giornalista e opinionista televisivo ha pubblicato sul suo profilo Twitter: ““Un’altra partita capolavoro del Napoli che gioca un calcio tanto piacevole quanto “istruito”: si vede la mano del maestro”.