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Koulibaly, l’ agente: “E’ molto motivato. Parole di De Laurentiis? Possibile strategia”

Ai microfoni di Radio Crc, nel corso di Radio Gol, è intervenuto Bruno Satin, agente di Kalidou Koulibaly. Ecco quanto evidenziato:
“Con Sarri abbiamo una programmazione specifica sulla gestione di Kalidou. De Laurentiis ha posto le basi per la prossima stagione. Il fatto che abbia parlato dell’ offerta del Chelsea potrebbe essere una strategia ma non voglio entrare nella questione . Kalidou potrebbe anche restare a vita ma nel calcio mai dire mai.
L’ inizio di stagione è stato nel complesso positivo. Il Napoli può vantare una rosa ampia e competitiva. Koulibaly è carico di motivazioni, soprattutto nel giocare la Champions League”.

Reina: “A Napoli mi sento a casa. Buffon? Tanta ammirazione per lui”

Pepe Reina, portiere della Spagna e del Napoli, ha rilasciato un’ intervista al quotidiano Marca in vista della sfida tra Italia e Spagna valevole per le qualificazioni ai mondiali di Russia 2018.  Ecco un estratto:
L’ Italia è casa mia. Sono felice a Napoli, è una città molto simile al sud della Spagna”.
Su Buffon – “ A 38 anni rimane uno dei migliori portieri in circolazione, un riferimento per i giovani. Ho un ottimo rapporto con lui, nonostante la rivalità tra Juve e Napoli. C’è rispetto reciproco e da parte mia tanta ammirazione”.
Sulla difesa azzurra –L’assenza di Chiellini può essere un fattore molto importante. Giocherà Bonucci che un difensore impressionante: esce palla al piede ed è molto aggressivo, ha le qualità di un centrocampista”.
Sul centrocampo – “Non so chi giocherà tra De Rossi e Verratti. Di sicuro De Rossi ha tanta esperienza e in partite come queste non passa inosservato. Al di là degli interpreti giocano con pochissimi tocchi”.
Attacco – “Pellè ed Eder si intendono alla perfezione, è una coppia che ci darà filo da torcere. Con tutto il rispetto la Nazionale italiana non ha mai avuto una squadra particolarmente talentuosa, eppure è tra le più competitive. La sua caratteristica principale e la competitività”.
Modulo – “Il 3-5-2 è un sistema di gioco difficile da affrontare, soprattutto perché si crea superiorità numerica a centrocampo. Del resto è un modulo che anche dei difetti e cercheremo di sfruttarli”.
Stadium – “Ci sarà il pienone ma noi non abbiamo nessun timore. Dobbiamo fare il nostro gioco”.

Juve Stabia, il programma gare del fine settimana del settore giovanile delle Vespette

Questo il programma del settore giovanile delle Vespette

Si avvicina il nuovo week-end delle Vespette, dalla Berretti ai campionati regionali, questo il programma delle gare:

Berretti, Juve Stabia – Siracusa sabato ore 15 – stadio Menti (diretta radio su ViviRadioWeb)

Under 17, Sambenedettese – Juve Stabia domenica ore 15 – Campo comunale di Castorano (Ap)

Under 15, Sambenedettese – Juve Stabia domenica ore 11 – Campo comunale di Castorano (Ap)

Allievi Regionali, ARCI Scampia – Juve Stabia sabato ore 15.30 – campo conunale di Scampia

Giovanissimi regionali, Juve Stabia – Promotion Soccer sabato ore 17 – stadio Romeo Menti

a cura di Ciro Novellino

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Pillitteri di Palermo arbitra al Granillo Reggina-Juve Stabia

E’ della sezione del capoluogo siciliano Pillitteri l’arbitro designato in “riva allo stretto” per Reggina-Juve Stabia

Per l’ottava giornata d’andata del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà domenica 9 ottobre alle ore 20 e 30 all’“Oreste Granillo” di Reggio Calabria è stato designato Luigi PILLITTERI della sezione di Palermo a dirigere la gara tra Reggina e Juve Stabia.

Luigi PILLITTERI di Palermo
Luigi PILLITTERI di Palermo

Pillitteri, nato a Palermo il 27 febbraio 1985 è al suo quarto campionato in Lega Pro, nelle stagioni passate ha diretto in due occasioni gare della Juve Stabia, rispettivamente di allievi nazionali e di primavera, questi i due precedenti:

– 21 aprile 2013 – Campionato Nazionale Allievi lega Pro girone ‘ G ‘

TRAPANI – JUVE STABIA 1 – 1.

– 9 marzo 2014 – Campionato Nazionale Primavera girone ‘ C ‘

CATANIA – JUVE STABIA 3 – 0.

Assistente numero uno sarà: Salvatore SANGIORGIO della sezione di Catania;

l’assistente numero due: Veronica VETTOREL della sezione di Latina.

Giovanni MATRONE

Ambiente, Marrone: accelerare su depuratore Punta Gradelle

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Il presidente Confapi jr: «Mare inquinato, a rischio l’economia sorrentina»

NAPOLI  «Bisogna completare al più presto i lavori del depuratore di Punta Gradelle, in penisola sorrentina: il mare è vita, ma è anche un asset economico tra i più importanti della nostra provincia».

A dirlo è Raffaele Marrone, presidente del gruppo Giovani Confapi di Napoli.

«Tra ritardi nel completamento dell’impianto, che dovrà occuparsi anche dello smaltimento dei fanghi, e le difficoltà legate alla messa in funzione del sistema di grigliatura di filtraggio – continua Marrone – non possiamo permetterci ulteriori tentennamenti che causerebbero danni all’ambiente e all’intero sistema turistico sorrentino».

«Quest’estate abbiamo assistito, come purtroppo accade da tempo ormai, ai soliti problemi legati all’inquinamento delle acque e alle consequenziali ordinanze di divieto di balneazione – prosegue il leader dei giovani imprenditori -. Il depuratore di Punta Gradelle è strategico, in questo senso. Non possiamo consentire, con la crisi che colpisce ovunque, che il brand turistico della Costiera perda valore».

«L’appello è dunque alla Regione Campania e agli altri Enti a vario titolo coinvolti – conclude Marrone – per terminare l’installazione entro quest’anno e affrontare la prossima stagione turistica, già dalla primavera, con maggiore serenità e con la consapevolezza di poter competere, come bellezze e servizi, con le grandi capitali mondiali del turismo».

Le nostre abitudini studiate e usate per fare profitti

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Ci sono aziende che studiano le nostre abitudini e poi le usano per fare profitti. E non stiamo parlando solo di tracce digitali. Come spiega Carola Frediani la nuova frontiera dei procacciatori di dati sono i “profili unici”, contenitori che raggruppano le nostre caratteristiche (emozioni, ideologie, hobby) anche nel mondo reale. I rischi sono molti e per questo “la speranza è che il nuovo regolamento Ue sulla privacy possa aiutare a risolvere il problema”.

Prezzi più alti e servizi peggiori se non piacete ai mercanti di dati

Il nostro profilo in vendita. Emozioni, ideologia, hobby: tutto è marketing

Alcuni di noi pensano ancora in termini di offline e online, ma c’è chi questa divisione fra mondo fisico e virtuale l’ha già superata. Con l’obiettivo di fare più soldi. Una serie di aziende hanno capito che per rendere ancora più redditizia l’economia basata sui dati – i nostri – occorre far saltare questa barriera. Creare dei profili unici dei consumatori, e non perderli mai di vista, che siano dentro a un negozio o a mettere cuori su un social network.

È la sfida di un settore tanto emergente quanto opaco: quello dei mercanti di dati.

A fare luce sui loro meccanismi ci provano ora due ricercatori europei, Wolfie Christl e Sarah Spiekermann, che hanno appena pubblicato «Networks of Control (Reti di Controllo)», lo studio più approfondito mai effettuato su questo aspetto dell’economia digitale. Un tema rimasto trascurato rispetto al dibattito sulla sorveglianza governativa, ancora in questi giorni sulla ribalta con Yahoo e il suo presunto programma per individuare specifiche email per conto del governo Usa.

DALLE TUE TELEFONATE SI SCOPRE IL CARATTERE  

Alcuni tratti caratteriali di base – quanto meno quelli considerati nel modello cosiddetto dei Big Five (estroversione, amabilità, coscienziosità, stabilità emotiva, apertura) potrebbero essere predetti sulla base dei metadati ottenuti da smartphone con un’accuratezza del 75, 9%, sostiene uno studio svizzero. Che ha individuato la personalità di alcuni proprietari di telefonino analizzando solo i loro metadati: ovvero il numero di telefonate, la loro durata, la quantità di chiamate ricevute o fatte, il numero di Sms ricevuti o inviati, la quantità e il tipo di utilizzo di varie app (chi usava più Office era considerato più aperto a esperienze; chi riceveva più chiamate era invece considerato più disponibile ed emotivamente stabile). Un altro studio ha fatto la stessa cosa a partire dai tabulati telefonici, quelli che sono conservati per un periodo dai nostri operatori (data retention). Secondo gli autori, lo studio per la prima volta mostra come la personalità possa essere tratteggiata in modo affidabile anche solo attraverso i dati telefonici standard. Ma è possibile anche prevedere dove un utente sarà domani a partire dall’analisi di sue chiamate, Sms, tracce Gps, Bluetooth, Wlan. Alcuni ricercatori inglesi hanno previsto la probabile posizione geografica dei partecipanti a uno studio nelle successive 24 ore, con un errore medio di un chilometro. L’aspetto più interessante è che quando introducevano anche i dati sulle interazioni sociali degli utenti, migliorava l’accuratezza della previsione. I nostri legami sociali sono un’importante risorsa di informazioni su di noi. 

Per unificare dunque tutte le informazioni che ci riguardano – quelle che lasciamo al supermercato o mentre navighiamo online – per poi suddividerle in migliaia di attributi e rivenderle in pacchetti, queste aziende, o data broker, utilizzano degli identificatori unici. Sono come impronte che ognuno di noi lascia in giro senza rendersene conto: numero di telefono, casella di posta elettronica, indirizzo Ip, configurazione del browser e cookies.

A partire da queste etichette, le tessere delle nostre personalità, azioni, gusti, amicizie sono progressivamente incrociate a partire da diversi database. Che rischi ci sono a lungo termine – si chiedono i due autori – se già oggi essere catalogati come estroversi o nevrotici potrebbe cambiare il servizio ricevuto da un call center? Già sono stati riscontrati due fenomeni come la discriminazione di servizio e di prezzo: che, in soldoni, vuol dire vedere un’offerta diversa, quando siamo online, in base al nostro profilo. Ma può variare anche quello che riceviamo offline.

Del resto «tutti i dati sono dati finanziari, solo non sappiamo ancora come usarli», ha detto Douglas Merrill, ex di Google, poi fondatore di ZestFinance, società che analizza migliaia di variabili di credito, incluso il modo in cui gli utenti usano smartphone e social network. Mentre la tedesca Kreditech, che offre prestiti e prodotti bancari, chiede ai potenziali clienti di condividere la loro cronologia di navigazione e i dati dai loro profili social.

Lo scambio principale sta però avvenendo tra grandi piattaforme online e colossi tradizionali del marketing offline. Acxiom, con i suoi 700 milioni di profili, ha avviato partnership con Facebook e Twitter per inviare pubblicità mirate agli utenti sui social network sulla base dei loro acquisti nei negozi fisici. Con Google sta cercando di collegare i clic rilevati sul suo network pubblicitario con le vendite avvenute per strada. Datalogix, acquisita da Oracle, ha dati raccolti da migliaia di rivenditori al dettaglio e dalle carte fedeltà. La stessa Facebook ha comprato una società apposita, Atlas, per scavalcare l’ultima barriera a questa ricongiunzione di dati: l’uso di apparecchi e piattaforme diverse da parte degli utenti. Ma come è possibile riottenere controllo sulle nostre informazioni? «In teoria avremmo diritto a sapere quali dati sono raccolti su di noi. In pratica però è molto difficile» spiega a La Stampa Wolfie Christl. «Il problema è che molte di queste informazioni non sono considerate, a torto, dati personali». La speranza è che il nuovo regolamento Ue sulla privacy possa aiutare a gestire questa situazione. «Ad oggi disastrosa», conclude Christl.

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lastampa/Prezzi più alti e servizi peggiori se non piacete ai mercanti di dati CAROLA FREDIANI @carolafrediani

Genius La Bella Napoli,Luigi Castagna : “Abbiamo disputato un ottimo torneo, la vittoria ? E’ per la mia ragazza”

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Luigi Castagna attaccante della Genius La Bella Napoli
Luigi Castagna attaccante della Genius La Bella Napoli

Il 2^ Torneo Estivo dell’Amicizia isola d’Ischia si è concluso con la vittoria della Genius Bella Napoli. La squadra foriana di mister Vito Iacono, ha battuto sul risultato di  7-4  l’Az Professional Panza. Una partita che si è decisa soltanto nei tempi supplementari, dopo che le squadre avevano terminato i tempi regolamentari sul risultato di 3-3. La Bella Napoli nonostante si è vista recuperare per ben tre volte il vantaggio, non ha mai smesso di attaccare per conquistare la vittoria finale. Una squadra che in rosa ha diversi giocatori importanti, tra cui il giovane attaccante Luigi Castagna, che grazie alle sue caratteristiche tecniche ha trascinato la squadra, siglando una tripletta personale. Dopo essere stato decisivo nella finale vinta nel torneo invernale, anche nella seconda edizione di quello estivo ha lasciato il segno. “Il torneo estivo rispetto a quello invernale è stato molto più competitivo. Quest’ estate ci sono state più squadre che hanno partecipato con dei giocatori esperti infatti proprio per questo il torneo è stato molto più competitivo. Abbiamo disputato un ottimo torneo, l’importante e che alla fine abbiamo vinto”. Una Bella Napoli che è scesa in campo sin dal primo minuto attenta e con lo spirito giusto di portare a casa questa vittoria, nonostante l’Az vi abbia recuperato per ben tre volte,non avete mai smesso di crederci. Nei tempi supplementari sei salito di nuovo in cattedra ed hai trascinato grazie alle tue progressioni in avanti la squadra al successo. “ La squadra è forte anche senza di me -ride Castagna- l’Az è un ottima squadra,infatti ci hanno battuto nel girone e hanno un giocatore in attacco come Fabio Iacono che segna tanti gol. Ho fatto una buona partita, però, potrei dare molto di più in campo “. Tra pochi giorni andrete a disputare la Supercoppa del torneo estivo contro Fiorauto, però la squadra dovrà rinunciare a un giocatore come te, data la tua squalifica. “ Faccio un grosso in bocca al lupo ai miei compagni di squadra per la prossima partita, e sarò sugli spalti del campo a tifare per loro, perchè mi fa sempre piacere stare accanto alla squadra”. Infine il giovane attaccante conclude con una dedica dolce e speciale : ” La vittoria del torneo e la tripletta che ho segnato sono per la mia ragazza “. 

 

Simone Vicidomini

L’Onu sceglie l’ex primo ministro portoghese Antonio Guterres

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Il Consiglio di sicurezza dell’Onu trova l’accordo per eleggere il nuovo Segretario Generale: l’ex primo ministro portoghese Antonio Guterres prende il posto di Ban Ki Moon. Una scelta positiva per Italia che aveva lavorato a stretto contatto con lui quando guidava l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati. Oggi il voto, che dovrà poi essere ratificato dall’Assemblea Generale. Guterres sta per diventare il primo europeo Segretario Generale dell’Onu dopo l’austriaco Kurt Waldheim, eletto nel 1972.

Un europeo dopo Ban Ki-moon Guterres verso le Nazioni Unite

Via libera dal Consiglio di Sicurezza all’ex primo ministro portoghese Oggi atteso il voto formale, poi la ratifica dell’Assemblea Generale

Era l’unico candidato che aveva convinto fin dall’inizio, per spessore e competenza. Così Antonio Guterres ha sbaragliato l’ampia concorrenza, e superato anche i contrasti fra Usa, Russia e Cina, avviandosi verso il posto di prossimo segretario generale dell’Onu. Una scelta positiva per l’Italia, che aveva lavorato a stretto contatto con lo statista portoghese, quando guidava l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati.

La nomina dell’ex premier socialista portoghese si è concretizzata ieri, quando il Consiglio di Sicurezza ha tenuto il primo voto informale sui candidati usando colori diversi per le schede dei membri permanenti e non permamenti. Questo serviva a verificare se esistevano veti. Guterres ha ottenuto 13 voti favorevoli e 2 astensioni, che sarebbero della Russia e un paese amico. Mosca sta ancora negoziando concessioni dell’ultima ora, ma stamattina il Consiglio dovrebbe votare in maniera formale, per approvare la sua scelta e sottoporla alla ratifica dell’Assemblea Generale.

In base alla turnazione fra i continenti, il posto di segretario generale stavolta toccava all’Europa. Ma si pensava all’Europa orientale, che non l’ha mai avuto, e a una donna. Così erano emerse diverse candidate, fra cui la più forte sembrava la direttrice bulgara dell’Unesco Irina Bokova. Gli americani però la consideravano troppo vicina alla Russia, e per ostacolarla favorivano invece la ministra degli Esteri argentina Susana Malcorra, di origini italiane, già capo di gabinetto del segretario generale Ban Ki-moon. Fra queste due litiganti, ostacolate dai veti incrociati di Usa e Russia, con l’aggiunta della Gran Bretagna contraria all’argentina, è quindi emerso Guterres. Nelle votazioni informali segrete però, nonostante il portoghese abbia sempre avuto la maggioranza, c’erano anche un paio di “discourage”, ossia voti contrari che venivano attribuiti a Mosca e Pechino. La Bulgaria ha fatto un ultimo tentativo di fermarlo quando la settimana scorsa ha cambiato la sua candidata, passando dalla Bokova alla commissaria europea Kristalina Georgieva, che però non ha convinto e ha lasciato indifferente anche Mosca. I negoziati delle ultime ore hanno spinto la Cina a votare in favore, mentre la Russia si è astenuta per usare le 24 ore tra il voto di ieri e oggi per ottenere altre concessioni.

Guterres sarebbe il primo ex premier a diventare segretario. Ingegnere di formazione e socialista dal 1974, quando finì la dittatura in Portogallo, aveva guidato il suo paese dal 1995 al 2002, ospitando quindi il vertice europeo da cui era nata l’Agenda di Lisbona. Dal 2005 al 2015 è stato poi Alto commissario Onu per i rifugiati, lavorando anche con l’attuale presidentessa della Camera Laura Boldrini. In questa posizione ha sviluppato contatti molti stretti con l’Italia, condividendo la strategia comune per affrontare l’emergenza sempre crescente delle migrazioni. Durante le audizioni dei candidati, tenute per la prima volta nel tentativo di dare trasparenza al processo di selezione, è quello che ha dimostrato di avere la visione più ampia e profonda dei gravi problemi globali in corso, dalle guerre al terrorismo, dai rifugiati al clima, e questo ha solidificato il consenso.

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vivicentro.it/L’Onu sceglie l’ex primo ministro portoghese Antonio Guterres. Prende il posto di Ban Ki Moon
lastampa/Un europeo dopo Ban Ki-moon Guterres verso le Nazioni Unite PAOLO MASTROLILLI

Circumvesuviana, sciopero di 24 ore il 10 ottobre

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I dettagli e gli orari

L’EAV ha annunciato uno sciopero di 24 ore per la giornata di lunedì 10 ottobre proclamato dalla O.S. Confail. Il blocco interesserà oltre alla Circumvesuviana anche la Cumana, la Circumfelgrea e le linee metropolitane.

Vengono di seguito elencate le ultime e le prime partenze garantite in relazione alle diverse fasce di garanzia.
Durante l’orario di sciopero l’effettuazione delle corse è subordinata al numero di lavoratori aderenti allo sciopero

LINEE VESUVIANE

fascia operatività servizio dalle 6.17 alle 8.03
ULTIME PARTENZE GARANTITE PRIMA DELLO SCIOPERO
DA Napoli PER
Sorrento 07.39
Sarno 08.02
Baiano 07.48
Poggiomarino 07.54
S. Giorgio via CD 07.41
PER Napoli DA
Sorrento 07.55
Sarno 07.59
Baiano 08.02
Poggiomarino 07.57
S. Giorgio via CD 07.49
DA Acerra per
Pomigliano 07.16

fascia operatività servizio dalle 13.18 alle 17.32
PRIME PARTENZE GARANTITE DOPO LO SCIOPERO
DA Napoli PER
Sorrento 13.41
Sarno 14.02
Baiano 13.18
Poggiomarino 13.24
S. Giorgio via CD 13.41
Acerra 14.04
PER Napoli DA
Sorrento 13.25
Sarno 13.20 Via Scafati
Baiano 13.32
Poggiomarino 14.04
S. Giorgio via CD 13.19
Acerra 13.18

ULTIME PARTENZE GARANTITE PRIMA DELLO SCIOPERO
DA Napoli PER
Sorrento 17.09
Sarno 17.32
Baiano 17.18
Poggiomarino 17.24
S. Giorgio via CD 17.11
Acerra 17.04
PER Napoli DA
Sorrento 17.25
Sarno 16.49
Baiano 17.02
Poggiomarino 17.04
S. Giorgio via CD 17.19
Acerra 17.18

LINEA METROPOLITANA

fascia operatività servizio dalle 6.00 alle 8.30
ULTIME PARTENZE GARANTITE PRIMA DELLO SCIOPERO
DA Aversa PER
Piscinola 08.30
PER Aversa DA
Piscinola 08.30

fascia operatività servizio dalle 16.30 alle 20.00
PRIME PARTENZE GARANTITE DOPO LO SCIOPERO
DA Aversa PER
Piscinola 16.30
PER Aversa DA
Piscinola 16.45

ULTIME PARTENZE GARANTITE PRIMA DELLO SCIOPERO
DA Aversa PER
Piscinola 19.45
PER Aversa DA
Piscinola 19.45

LINEE FLEGREE

fascia operatività servizio dalle 5.00 alle 8.00
ULTIME PARTENZE GARANTITE PRIMA DELLO SCIOPERO
DA Montesanto PER
Torregaveta 07:41
Licola 07:43
PER Montesanto DA
Torregaveta 08:00
Licola 08:23

fascia operatività servizio dalle 14.30 alle 17.30
PRIME PARTENZE GARANTITE DOPO LO SCIOPERO
DA Fuorigrotta PER
Montesanto 14:30

DA Montesanto PER
Torregaveta 14:41
Licola 14:43

PER Montesanto DA
Torregaveta 14:40
Licola 14:43

DA Quarto PER
Montesanto 14.32

ULTIME PARTENZE GARANTITE PRIMA DELLO SCIOPERO
DA Montesanto PER
Torregaveta 17:21
Licola 17:23

PER Montesanto DA
Torregaveta 17:20
Licola 17:23

LINEE SUBURBANE

TRENI GARANTITI IN OCCASIONE DI SCIOPERO DI 24 H
DA Napoli PER Benevento
TRENO 3402 07.10
TRENO 3404 08.35
TRENO 3420 20.35

DA Napoli PER Piedimonte
TRENO 7866 07.45
TRENO 7878 17.59
TRENO 7880 19.59

PER Napoli DA Benevento
TRENO 3405 06.05
TRENO 3407 06.30
TRENO 7845 07.45 *effettuato da Trenitalia
TRENO 3421 18.35

PER Napoli DA Piedimonte
TRENO 7863 05.32
TRENO 7865 06.20
TRENO 7877 17.30

San Paolo, nuova convenzione: De Laurentiis la voleva di 30 anni

I dettagli sul San Paolo

Da una parte c’è Aurelio De Laurentiis, che sogna uno stadio da 20mila posti. Dall’altra c’è il Comune di Napoli. In mezzo c’è lo Stadio San Paolo, in condizioni fatiscenti ed oggetto di contesa tra le due parti. Dev’essere firmata ancora una convenzione tra De Laurentiis ed il Comune per l’uso dello stadio, perchè quella vecchia è ormai scaduta da mesi: come riferisce Il Mattino, l’opzione prevista nel progetto del patron conteneva una convenzione lunga almeno una trentina d’anni mentre “quella che si profila all’orizzonte non andrà oltre i due-tre anni, e se il patron dovesse presentarsi al tavolo concretamente con un progetto per un nuovo stadio, la durata sarebbe ancora più ridotta”. E’ previsto un nuovo incontro per discuterne.

Castellammare, ancora pochi giorni e la Villa Gabola risplenderà

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Prosegue la rivalorizzazione della città

Ci siamo, a breve la Villa Gabola risplenderà. La Sma Campania sta ripulendo i giardini di una villa che da tanto, troppo tempo versava in condizioni pietose. Il progetto di riqualificazione prevederà pulizia del verde e adeguamento della pavimentazione oltre la messa in sicurezza dell’intera area e l’installazione di nuove giostrine.

Emergenza immigrati: 11 mila persone salvate, 28 morte e 3 bambini nati (VIDEO)

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La raffica di sbarchi nel Mediterraneo (11 mila persone salvate, 28 morte e 3 bambini nati) ripropone l’ emergenza immigrati. Il tema della convivenza con gli stranieri tiene banco in più Paesi.

Neonati e cadaveri sui barconi

In due giorni undicimila salvati nel Mediterraneo. A bordo 28 morti e tre parti

TORINO . Come la scena più sconvolgente di «Fuocoammare». Il fotografo greco Aris Messinis ieri era in mezzo al Mar Mediterraneo per l’agenzia Afp a documentare le operazioni di soccorso. È salito a bordo di un barcone, quando pensava che ormai tutti fossero stati messi in salvo: «Sono sceso nella stiva. Ho contato 22 cadaveri. Erano uomini e donne morti soffocati. I loro corpi erano rimasti schiacciati dal peso delle altre persone sopravvissute nell’attraversata». Sono fotografie difficili da guardare. Corpi seminudi accatastati in posizioni assurde. Mani, seni, braccia ritorte, gambe magre, capelli ricci nell’acqua di sentina. Dentro quel barcone da pesca erano stipati all’inverosimile più di mille esseri umani. Le leggi dei trafficanti di uomini non sono mai cambiate: i primi a salire sono quelli che pagano meno. Stanno sotto. È la terza classe nei viaggi dei disperati. Ed è lì che sono morti quegli uomini e quelle donne. Calpestati e senza aria, dopo una lunghissima agonia.

Sono giorni e notti di emergenze continue, fra le coste italiane e quelle libiche. Sta per finire il periodo di alta stagione per i trafficanti. Le condizioni del mare presto peggioreranno, quindi organizzano gli ultimi affari, moltiplicano i loro carichi umani e le partenze. Negli ultimi tre giorni, nel corso di settantadue distinte operazioni di soccorso coordinate dalla guardia costiera italiana, sono stati salvati più dieci mila migranti. I morti sono in tutto ventotto. Tre bambini sono nati a bordo della nave Dattilo, durante la navigazione verso il porto di Catania. Stanno bene anche le loro madri. «Queste partenze di massa mettono sempre più a repentaglio la vita dei migranti e complicano anche le operazioni di salvataggio», dice il direttore del Moas Pete Sweetnam, che opera nel Mediterraneo insieme alla Croce Rossa. «I numeri che stiamo registrando, ed in particolare il continuo aumento dei morti, dimostrano chiaramente come questa crisi abbia bisogno di soluzioni sostenibili e alternative alle sole missioni di ricerca e soccorso». Il 2016 non è ancora finito. Ma è già chiaro adesso dove si collocherà nelle statistiche del decennio sui fenomeni migratori. Secondo i dati dell’agenzia per i rifugiati dell’Onu, siamo a quota 313.049 arrivi in Europa. Cioè sopra i 216 mila complessivi del 2014, ma molto al di sotto del record del 2015, quando furono registratati oltre un milione di migranti.

In Italia gli sbarchi hanno raggiunto quota 141.860 mila, contro i 153.842 dell’intero anno scorso. Il 28 % dei profughi è minorenne, il 18% sono donne, 54% uomini. Se in Grecia la nazionalità più rappresentata è quella siriana (28%), nel nostro Paese è quella nigeriana (19%). E mentre si annuncia un’altra notte di ricerche in mezzo al mare, già adesso c’è un record assodato che passerà alla Storia. Il 2016 è l’anno con più morti nel Mediterraneo. Sono 3.549 fino ad oggi. Tutto come nella scena più sconvolgente di «Fuocammare». Come tre anni fa. Anzi peggio.

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lastampa/Neonati e cadaveri sui barconi NICCOLÒ ZANCAN

L’avvocato Pisani: “Subito penalità di 3 punti alla Juventus!”

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Queste le sue parole…

Lo scorso 6 settembre, il Tar del Lazio ha depositato le motivazioni del provvedimento con cui ha bocciato il ricorso della Juventus, che chiedeva un maxi risarcimento del danno subito a seguito della revoca dello scudetto 2006. Oggi allo Sportello tifosi del Movimento noiconsumatori.it, ne ha parlato l’avvocato Angelo Pisani: “La Juve  ha perso anche al Tar il famoso e ridicolo ricorso per la retrocessione del 2006. In ogni grado di giudizio sono stati riconosciuti per quel che sono. Ma pochi sanno che con la sconfitta al Tar la Juve va penalizzata di 3 punti per violazione della clausola compromissoria. Articolo chiaro e limpido, che però nessun giornale cita, men che meno la FIGC. La sanzione va applicata senza se e senza ma, con conseguente penalizzazione di tre punti della Juve.

Il referendum è appeso a una sentenza, anzi a due

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Ora il referendum è appeso a una sentenza, anzi a due: dopo il Tar dovrà esprimersi anche il Consiglio di Stato. Il Quirinale getta acqua sul fuoco e precisa: “C’è già stato l’ok della Corte Costituzionale”. Cinque Stelle e Sinistra italiana affermano che la scheda è una truffa “ingannevole” ai danni degli elettori e presentano ricorso al Tar per ottenerne la modifica ed è così che la disputa sul quesito del referendum costituzionale è finita in tribunale.

Domande e risposte – La battaglia legale sul Referendum e il ricorso al Tar

Che cosa contesta il ricorso sul referendum?  

Prende di mira il quesito che troveremo sulla scheda. Dove ci chiederanno di approvare o no la legge «sul superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione». Secondo i ricorrenti, questo riassunto è fazioso e viola la legge 352 del 1970 sui referendum.

Cosa prescrive la legge?  

La sostanza dell’art.16 è che nelle leggi di revisione costituzionale si dovrebbero elencare sulla scheda gli articoli da cambiare, indicandone il contenuto; per le altre leggi costituzionali, invece, è sufficiente specificare l’argomento cui si riferiscono. L’accusa dei ricorrenti (gli avvocati Giuseppe Bozzi e Enzo Palumbo, cui si sono uniti Vito Crimi per M5S e Loredana De Petris per Sel) è che la formulazione renziana non indica gli articoli uno per uno, come secondo loro avrebbe dovuto, e per spiegare il contenuto usa il titolo propagandistico della Boschi.

È un ricorso fondato?  

Lo deciderà il Tar del Lazio, seconda sezione bis, presieduta dalla dottoressa Spanizzi. Il tribunale amministrativo deve anzitutto chiarire se è competente a decidere. Certi giuristi sostengono di no, che i ricorrenti hanno sbagliato indirizzo, avrebbero dovuto bussare invece alla Cassazione che già aveva messo il suo timbro sul quesito. Sennonché la legge sui referendum (art.12) non prevede alcuna forma di ricorso in Cassazione, per cui Bozzi e gli altri non avevano altra possibilità che contestare l’intero decreto con cui il Presidente della Repubblica ha indetto il referendum. Per questo motivo si sono rivolti al Tar, correndo i rischi del caso.

Nella sostanza i ricorrenti hanno ragione?  

Il governo tramite i suoi avvocati dirà di no, che pure in passato si era fatto così: tanto nel 2001 quanto nel 2006 la scheda non indicava gli articoli da cambiare ma semplicemente «il Titolo V», oppure «la seconda parte della Costituzione»: formulazioni che guarda caso corrispondevano ai titoli delle due riforme sottoposte a referendum. Sostiene il premier: noi ci siamo regolati esattamente allo stesso modo, inserendo il titolo della legge approvata dal Parlamento. Sottovoce, certi fautori del Sì riconoscono che c’è stato un po’ di furbizia; salvo aggiungere che la legge del 1970 non la vieta affatto, perché la formulazione del famoso art. 16 è alquanto lacunosa. Prescrive semplicemente di specificare sulla scheda l’argomento cui la riforma costituzionale «concerne», ma non indica il modo in cui la riforma va sintetizzata. Renzi l’ha riassunta a modo suo, e per il Tar non sarà facile metterlo con le spalle al muro.

Quando la decisione?  

La cattiva notizia: qualunque cosa il Tar decida, ci sarà un appello davanti al Consiglio di Stato. La buona notizia: diversamente da quella civile, la giustizia amministrativa procede in fretta. Già oggi a mezzogiorno è fissata la prima udienza.

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vivicentro/Il referendum è appeso a una sentenza, anzi a due
lastampa/Domande e risposte – La battaglia legale sul Referendum e il ricorso al Tar UGO MAGRI

Il referendum finisce in tribunale

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La disputa sul quesito del referendum costituzionale finisce in tribunale. Cinque Stelle e Sinistra italiana affermano che la scheda è una truffa “ingannevole” ai danni degli elettori e presentano ricorso al Tar per ottenerne la modifica. Ora il referendum è appeso a una sentenza, anzi a due: dopo il Tar dovrà esprimersi anche il Consiglio di Stato. Il Quirinale getta acqua sul fuoco e precisa: “C’è già stato l’ok della Corte Costituzionale”.

“Referendum, scheda-truffa”. Il ricorso finisce in tribunale

Iniziativa di M5S e sinistra, replica del Quirinale. Oggi l’udienza al Tar. Il premier Renzi: il testo non è marketing. Benigni: se vince il No peggio di Brexit

ROMALe prime proteste si sono fatte sentire il giorno stesso in cui, un paio di settimane fa, il premier Renzi ha mostrato in tv la scheda pe – r votare al referendum. Ieri, la polemica contro il quesito del sì o no alla riforma costituzionale si è spostata da tv e social network dentro le aule di Tribunale: con un ricorso al Tar del Lazio contro una formulazione definita «spot pubblicitario» a favore del governo, promosso dai senatori Vito Crimi del M5S e Loredana De Petris di Sel-Sinistra italiana, e gli avvocati Enzo Palumbo e Giuseppe Bozzi, esponenti del Comitato liberali per il no. L’iniziativa, che sarà discussa in udienza oggi alle 12, ha acceso una campagna referendaria già agitata ieri dalle dichiarazioni del premio Oscar Roberto Benigni a favore del sì.

Il testo è «una truffa, una propaganda ingannevole», reclama Crimi: secondo i quattro autori del ricorso «il quesito predisposto dal Quirinale non tiene conto di quanto stabilito dall’articolo 16 della legge 352-1970», quella cioè che regolamenta il referendum. In particolare, non riporta «specifica indicazione degli articoli revisionati e di ciò che essi concernono». Un richiamo al Quirinale che non passa inosservato: tempo qualche ora, e ambienti del Colle mettono in chiaro un po’ piccati che l’attribuzione del quesito alla presidenza della Repubblica è impropria, visto che il testo «è stato valutato e ammesso dalla Corte di Cassazione» e «riproduce il titolo della legge quale approvato dal Parlamento». Precisazione non sufficiente per l’avvocato Palumbo: «Mi sembra si stia volutamente tentando di fare confusione», commenta. Dal governo, in difesa della scheda elettorale scendono Renzi («nessun genio del marketing: è il testo della riforma su cui entrambi i fronti hanno già raccolto le firme») e la ministra Boschi («mi aspettavo una polemica su qualcosa di non corretto o non chiaro, non si può aver paura della verità»).

Ma mentre critiche e accuse di una «scheda-truffa» piovono da tutto il fronte del no, il premier incassa un endorsement di peso. Quello di Benigni, che in primavera si era detto «orientato al no», poi aveva preannunciato il sì e ieri, alla trasmissione tv «Le Iene», ha confidato che la bocciatura della riforma sarebbe addirittura «peggio della Brexit, se vince il no il giorno dopo ti immagini? il morale va a terra», per cui «è indispensabile che vinca il sì». Argomentando che «i costituenti stessi hanno auspicato di riformare la seconda parte» e che la nostra resterà «la Costituzione più bella del mondo». Parole biasimate in blocco dalle opposizioni. Il più velenoso, l’attacco del forzista Renato Brunetta: «Anche Benigni tiene famiglia».

Ecco come sarà la scheda per votare

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lastampa/“Referendum, scheda-truffa”. Il ricorso finisce in tribunale FRANCESCA SCHIANCHI

Possibile scambio Keita-Gabbiadini a gennaio

Possibile scambio Keita-Gabbiadini a gennaio

C’è un clamoroso scenario di mercato avanzato dal Corriere dello Sport in vista di gennaio, la Lazio sta seriamente valutando di cedere Keita Balde a gennaio nonostante l’exploit di questa prima parte di stagione.

Il quotidiano riferisce di un possibile clamoroso scambio tra Lotito e De Laurentiis: da una parte l’ex Barça che il patron partenopeo accoglierebbe volentieri, dall’altra Manolo Gabbiadini che al club biancoceleste piace da sempre. I due presidenti dovrebbero accordarsi sulle valutazioni, ma volendo si può arrivare ad una stretta di mano.

“Si tratta di ipotesi al momento, la premessa è chiara”, sottolinea però il giornale.

Dona un rene alla moglie, ora Schiratti conoscerà Sarri: “Un sogno!”

Le sue parole…

Alain Schiratti è un attaccante di Seconda Categoria che ha lasciato il calcio, in estate, per donare un rene alla moglie sofferente. Grande tifoso del Napoli, Schiratti ha rilasciato alcune dichiarazioni ad Eurosport: “Ho iniziato a tifare Napoli per Maradona, il più forte di tutti. A Flaibano gli amichetti e i compagni di squadra mi prendevano tutti in giro, in Friuli o tifi Udinese oppure Milan, Juve o Inter. Tifare per una squadra del sud non era visto di buon occhio ma io sono sempre stato azzurro dentro e quando i partenopei vengono a giocare a Udine cerco di non perdermi mai l’occasione di vederli. Purtroppo non sono mai stato al San Paolo. Può immaginare da Udine non è semplice andarci. Però mi piacerebbe sentire il calore e l’atmosfera magari in una bella serata di Champions o in un big match”.

Uno degli idoli di Schiratti è ovviamente l’allenatore Maurizio Sarri: Da quando è arrivato a Napoli sta facendo un lavoro straordinario. Lo stimo perché è uno che con la passione, il lavoro e la dedizione è riuscito ad arrivare passo dopo passo dalla Seconda Categoria ad allenare in Champions League. Sa cosa significa fare sacrifici e mettersi in gioco e la sua parabola testimonia che davvero nulla è impossibile. Mi piacerebbe scambiare due chiacchiere con lui, magari assistere a un allenamento, per capire come riesce a far giocare la squadra in maniera tanto armoniosa. Tutti sanno cosa fare e quando gioca ad alta velocità è una gioia per gli occhi vedere il suo Napoli giocare. Visto che fra cinque settimane il Napoli viene a giocare a Udine, sarebbe bello se potesse esaudire questo mio desiderio… Sono orgoglioso di incontrare una persona che ha fatto un gesto d’amore così grande”.

VIDEO ViViCentro – Berretti, Akragas-Juve Stabia 2-3: in gol Procida, Del Prete e Chirullo per le Vespette

Questo il video con i gol del match

Continua a vincere la Berretti di mister Domenico Panico, lo fa anche nella seconda gara del torneo Dante Berretti: 3-2 in trasferta, grazie ai gol di Procida, Blandina (A), Del Prete, Rotulo (A) e Chirullo. Una gara ancora una volta ben giocata dalle Vespette che, nonostante la lunga trasferta, hanno saputo portare a casa il bottino pieno. Ringraziamo l’Akragas e mister Sclafani per la concessione delle immagini.

a cura di Ciro Novellino

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Mertens: “Vorrei sempre giocare: non mi piacciono le rotazioni”

Le sue parole

Dries Mertens ha dichiarato in vista della gara contro la Bosnia: “Sarebbe un dispiacere non partire dall’inizio, considerando che Kevin De Bruyne è assente. Potrei giocare nelle due posizioni dietro l’attaccante, nel Napoli gioco a sinistra ma spesso mi accentro e mi avvicino alla punta. Non ho idea sul perchè Martinez non mi abbia schierato contro Spagna e Cipro: non c’era una ragione precisa, e non l’ho nemmeno chiesto. Certamente, peròm pensavo di giocare contro la Spagna. Champions League? Quando sono partito da titolare sono stato molto felice, ma è capitato in un match su due. E’ ovvio che mi piacerebbe giocare di più, ogni tanto è fastidioso”.

Gazzetta punge De Laurentiis: “Malcontento? Ha incassato tutta la clausola di Higuain…”

Gazzetta punge De Laurentiis: “Malcontento? Ha incassato tutta la clausola di Higuain…”

“Non mi aspettavo che questo club fosse la Juventus che, a parer mio, ha fatto una cosa poco elegante”. Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha commentato ieri, da Londra, la cessione di Higuain. La Gazzetta dello Sport scrive: “Malcontento, certo, ma soltanto fino ad un certo punto, perché dalla cessione di Higuain ha incassato l’intera clausola rescissoria per il valore di 90 milioni di euro. Soldi che in parte ha investito sul mercato, acquistando giovani di prospettiva e soprattutto di valore riconosciuto”.