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Stadio San Paolo, cosa comporterebbe un impianto ben strutturato

Restayling San Paolo

Da diversi anni a questa parte dobbiamo fare i conti con una triste realtà: il calcio italiano è in piena crisi. Lo testimoniano, in particolar modo, la maggior parte degli stadi che attualmente vestono in condizioni pietose. Strutture fatiscenti che non hanno nulla a che vedere con la modernità. Tra questi il San Paolo di Napoli: il tempio del calcio, lo stadio di Maradona.
La questione relativa al San Paolo si è riaperta in questi giorni, rendendo sempre più tesi i rapporti tra la società e il Comune di Napoli. Da una parte De Laurentiis spinge per la costruzione di un nuovo impianto di sua proprietà, un gioiello da ventimila posti. Dall’ altra il Comune vuole la ristrutturazione di quello attuale. I risultati, però, sono sotto gli occhi di tutti: le condizioni del San Paolo sono drammatiche.  Non certo un bel biglietto da visita per una società che da diversi anni campeggia stabilmente nelle competizioni europee.

È giusto valorizzare l’impianto di Fuorigrotta ma urgono interventi al più presto. Attualmente gli unici lavori d’emergenza sono stati effettuati, a spese della società, in vista dell’ esordio in Champions League contro il Benfica. Ma il progetto potrebbe finalmente decollare a breve grazie al mutuo da 25 milioni con il Credito Sportivo. Soldi che andrebbero investiti per la ristrutturazione della tribuna stampa, dei servizi igienici e degli spalti oltre alla creazione di appositi spazi per la stampa estera. Adeguamenti che comporterebbero notevoli miglioramenti in termini di immagine per la società. La messa a norma dei servizi igienici e dei sediolini, inoltre, attirerebbe nuovamente le famiglie allo stadio contribuendo a ridurre drasticamente spazi vuoti. Vantaggi che può offrire solo un impianto ben strutturato. Ma 25 milioni basteranno?

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Milik, intervento al crociato previsto nelle prossime ore

Milik, intervento al crociato previsto nelle prossime ore

Timore sempre più forte e conferma definitiva, per un guaio pesante con cui il Napoli sarà costretto a dover fare i conti. Il legamento crociato del ginocchio sinistro di Arkadiusz Milik, nel corso della gara tra Polonia e Danimarca, ha fatto crack: l’attaccante polacco, come confermato anche dal club azzurro stesso, è atteso nel pomeriggio a Villa Stuart, pronto a sottoporsi ad intervento chirurgico già nelle prossime ore. Operato dal Prof. Mariani, con tecniche di operazione particolari e nuovo tipo di riabilitazione immediata, Milik dovrebbe recuperare in tempi ormai ridotti per questo tipo di infortunio e attorno ai 4 mesi. A dimostrarlo, la casistica delle ultime operazioni svolte dal professore, Insigne compreso: l’ultimo caso porta, invece, all’operazione di Rudiger. Crociato rotto in allenamento in uno scontro con Muller, pre Euro2016, il 7 giugno, con il difensore tedesco ora già sceso in campo per allenarsi in gruppo con i compagni e già protagonista in un’amichevole, entrando duro nei contrasti. A 4 mesi esatti dall’operazione.

gianlucadimarzio.com

Da lunedì a Palermo è ZTL: in centro solo con permesso; o 5 euro

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Ztl nel centro di Palermo, divieti da lunedì. Per non residenti, dal lunedì al venerdì solo ingressi giornalieri a 5 euro

PALERMO – Da domani, lunedì 10 ottobre, scatta a Palermo la limitazione al traffico nella zona centrale della città, che si estende da piazza Giulio Cesare a via Cavour e da Porta Nuova a Porta Felice. Possono accedere nell’area Ztl solo i residenti e alcune specifiche categorie (l’elenco è nel sito del comune) come chi lavora all’interno della zona, purché muniti di pass.

  • I limiti saranno attivi da lunedì a venerdì dalle 8 alle 20;
  • il sabato dalle 8 alle 13;
  • si potrà circolare liberamente, invece, la domenica e nei festivi.

Chi possiede un ciclomotore potrà circolare a qualsiasi ora senza pass.

Chiunque, anche i non residenti, vorrà accedere nell’area Ztl per un solo giorno dovrà comprare il pass a 5 euro e comunicare l’attivazione tramite il portale online del comune o inviando un sms al numero 3399942927 (scrivendo Ztl, la targa e il codice del pass acquistato) prima dell’accesso con l’auto nell’area vietata, se non vuole incorrere in una sanzione.

vivicentro.it/isole/cronaca

Oligarchia democratica o Dittatura: queste le forme di Governo

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Oligarchia democratica o dittatura: questa è stata, è e sarà il sistema politico dell’Occidente. Se il governo cambierà prima del 4 dicembre alcuni punti sostanziali della legge elettorale o quanto meno presenterà alla Camera e al Senato una legge elettorale adeguata che sarà poi approvata dopo il referendum, voterò Sì; se invece questo non avverrà o se eventuali modifiche a quella legge saranno di pura facciata, allora voterò No. Così scrive Scalfari nel suo editoriale di oggi che, a seguire, vi proponiamo. Buona lettura

In democrazia sono pochi al volante e molti i passeggeri

SONO stato molto contento come vecchio fondatore di questo giornale che il nostro direttore Mario Calabresi abbia deciso di aprire un dibattito sulle varie tesi che riguardano il referendum costituzionale che sarà votato dai cittadini il 4 dicembre prossimo e la vigente legge elettorale che molti (e io tra questi) considerano malfatta o addirittura pessima.

Il dibattito sulle nostre pagine è avvenuto anche perché Repubblica ha ricevuto una quantità di lettere e di messaggi via web su quei medesimi argomenti, esprimendo variamente il loro atteggiamento sul voto Sì o il voto No o l’astensione attiva (come l’ha definita Fabrizio Barca in un suo memorandum in circolazione nelle sezioni del partito democratico).

Sono infine molto grato a Gustavo Zagrebelsky che ha dato il via a questa discussione nel suo incontro televisivo di qualche giorno fa con Matteo Renzi.

Desidero subito chiarire un punto: io non sono contrario al referendum per ciò che contiene e che in sostanza consiste nell’abolizione del bicameralismo perfetto. Esso esiste già in quasi tutti i Paesi democratici dell’Occidente, rappresenta un elemento a favore della stabilità governativa che non significa necessariamente autoritarismo: può significarlo però se la legge elettorale è fatta in modo da conferirgli questa fisionomia. Ragion per cui mi sembra onesto dichiarare fin d’ora quale sarà il mio voto al referendum.

Se il governo cambierà prima del 4 dicembre alcuni punti sostanziali della legge elettorale o quanto meno presenterà alla Camera e al Senato una legge elettorale adeguata che sarà poi approvata dopo il referendum, voterò Sì; se invece questo non avverrà o se eventuali modifiche a quella legge saranno di pura facciata, allora voterò No.

Coloro che non vedono (o fanno finta di non vedere) la connessione che esiste tra un Parlamento monocamerale e l’attuale legge elettorale sono in malafede o capiscono ben poco di politica ed oppongono il renzismo all’antirenzismo, cioè la simpatia o l’antipatia verso l’attuale presidente del Consiglio in quanto uomo. Evidentemente questo è un modo sbagliato di pensare. Ricordo a chi non lo sapesse o lo avesse dimenticato che Napoleone Bonaparte difese da capitano d’artiglieria dell’esercito francese (lui era stato fino ad allora di nazionalità corsa) il Direttorio termidoriano eletto dalla Convenzione dopo la caduta di Robespierre che aveva provocato la reazione di piazza dei giacobini. Questo avvenne nel 1795. Pochi anni dopo il 18 brumaio Napoleone decise di sciogliere il Direttorio, lo sostituì con il Consolato composto da tre Consoli due dei quali non contavano nulla e il terzo che era lui aveva tutti i poteri. Di fatto era l’inizio dell’impero che fu dopo un paio d’anni definito come tale.

Come vedete e già sapete gli umori cambiano secondo le circostanze sicché votare pro o contro deve riguardare soltanto il merito e non il nome di chi lo propone.

***

Fatte queste premesse debbo ora affrontare le questioni dell’oligarchia e della democrazia, che hanno diviso Zagrebelsky e me. Crazia è un termine greco che significa potere. Oli significa pochi, demos significa molti, cioè in politica popolo sovrano. Il potere a pochi o il potere a molti. Così dicono i vocabolari, così pensa la maggior parte della gente e così ha sostenuto Zagrebelsky nel suo dibattito con Renzi prima e con me due giorni dopo.

Al contrario io penso che la democrazia, di fatto, sia guidata da pochi e quindi, di fatto, altro non sia che un’oligarchia.

Una sola alternativa esiste ed è la cosiddetta democrazia diretta che funziona attraverso il referendum. In quella sede infatti il popolo si esprime direttamente, ognuno approva o boccia con un voto di due monosillabi, il Sì e il No, il suo parere su un quesito. I singoli cittadini quando raggiungono il numero previsto dalla legge, possono presentare quesiti sotto forma di domanda e sottoporli al voto.

Naturalmente quel Paese è uno Stato che ha una sua Costituzione la quale, preparata dai partiti o da un gruppo dei saggi, viene sempre approvata per via referendaria.

Tutto ciò premesso riguardo alla democrazia diretta, va detto che dirigere un Paese soltanto con i referendum è tecnicamente impossibile in Stati la cui popolazione ammonti a milioni di abitanti e convive con miriadi di Stati diversi con i quali esistono complessi rapporti di amicizia o di conflitto, scambi economici o sociali, pace o guerra. Pensare e supporre che tutta questa vita pubblica possa essere governata attraverso i referendum è pura follia e non si può parlare neppure in astratto di questa ipotesi.

Il dibattito dunque è un altro e le posizioni sono già state presentate: io sostengo che la vera democrazia non può che essere oligarchica, molti invece e Zagrebelsky per primo sostengono che quei due temi sono opposti e che non possiamo da veri uomini liberi che preferire i molti ai pochi. Quindi: partiti dove tutti i militanti determinano la linea, il Parlamento (bicamerale o monocamerale che sia) è la fonte delle leggi. Chi rafforza il Parlamento, eletto dalla totalità dei cittadini aventi diritto o comunque dagli elettori che usano il loro diritto di voto, rafforza la democrazia, cioè il governo dei molti.

Questo è dunque il dissenso che personalmente giudico soltanto formale e non sostanziale poiché non tiene conto della realtà. Naturalmente questa mia affermazione va dimostrata.

Gli elettori il giorno del voto hanno davanti a loro la lista dei candidati dei vari partiti. Qualche nome lo conoscono perché sono rappresentanti di quei partiti, ma la maggior parte di quei nomi è sconosciuta. Se comunque hanno scelto il partito per cui votano condividendone il programma o addirittura l’ideologia, votano quel partito e anche il nome di uno dei candidati. Ma chi ha scelto quei candidati?

Dipende dalla dimensione dei singoli partiti. Se sono di molto piccole dimensioni la scelta viene fatta dai leader e dai suoi consiglieri. Così avvenne quando Fini e poco dopo Casini decisero di abbandonare Berlusconi e così avvenne allo stesso Berlusconi che non ha mai avuto un partito. Forza Italia non fu mai un partito ma un gruppo di funzionari della società di pubblicità dello stesso Berlusconi. Così avvenne anche per Vendola e per i radicali di Pannella. Ma se il partito è di ampie dimensioni, come la Dc, il Partito socialista e quello comunista, la scelta avveniva nel Comitato centrale. Il Congresso, una volta terminato, si scioglieva dopo avere appunto eletto il Comitato centrale. Era questo il solo organo governante di quel partito, che eleggeva la direzione che a sua volta eleggeva il segretario.

Ho già fatto un elenco di nomi che guidarono quei partiti e quindi non mi ripeterò. Ricordo soltanto che mettendo insieme il Comitato centrale, i sindaci delle maggiori città ed i loro più stretti collaboratori, si trattava al massimo di un migliaio di persone. Il ponte di comando era quello, che decideva la linea del partito, i candidati e i capilista nelle elezioni amministrative e in quelle politiche.

Un migliaio di persone cioè indicavano i loro rappresentanti in Parlamento il quale rappresentava e tuttora rappresenta i milioni di cittadini che li hanno votati. Non è un’oligarchia di pochissimi che determinano la partecipazione di moltissimi i quali nel loro insieme rappresentano la sovranità del popolo e quindi il Demos che chiamano democrazia?

È sempre stato così, nella civiltà antica, medievale, moderna. L’alternativa è la dittatura.

Oligarchia democratica o dittatura: questa è stata, è e sarà il sistema politico dell’Occidente. Nelle altre parti del mondo la dittatura è la normalità con rare eccezioni di Paesi a struttura federale come l’India e l’Indonesia.

Per quanto mi riguarda non ho altro da aggiungere a quanto qui ho scritto. Se Zagrebelsky vorrà prendere atto o contestare queste mie conclusioni siamo ben lieti di leggerlo.

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Mertens: “Con l’Atalanta partita storta, con la Roma gara da vincere”

Mertens ai microfoni della Gazzetta dello Sport

Al termine di Belgio-Bonsia, in cui è stato dichiarato man of the match, Dries Martens ha rilasciato qualche dichiarazione ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Ero un po’ deluso per non aver giocato nelle ultime due gare (contro Spagna e Cipro, ndr), ma ho reagito nel modo più giusto. Sempre in bilico per un posto da titolare? Non è un problema. Ci sono tante partite, è ovvio che si debba riposare. Il mister fa bene a farci ruotare, anche se ogni giocatore vorrebbe giocare il più possibile. Ma so anche che per arrivare sempre più in alto la concorrenza è uno stimolo fondamentale.”

CONTRO L’ATALANTA

“Cosa è successo a Bergamo? Semplicemente abbiamo sbagliato gara, poteva succedere contro chiunque. Anche se fino a quel momento avevamo fatto bene, forse anche molto bene. Ci rifaremo nella prossima partita. Napoli-Roma? Una gara molto importante, è inutile stare qui a nascondersi. Ma giochiamo in casa, non possiamo sbagliare. E’ una gara da vincere a tutti i costi. Doppio impegno? Più partite ci sono più è bello, ripeto, mi piacerebbe sempre essere in campo, a volte ci resto male quando non vengo scelto, mi piacerebbe essere decisivo in ogni partita, ma poi capisco le necessità del tecnico e della squadra.”

E CON INSIGNE

“Rivalità con Insigne? Se ne sono dette un po’ di tutti i colori, ma tra me e Lorenzo non c’è niente a livello di rivalità. Dirò di più: a me fa piacere quando gioca lui, anche se uno vorrebbe giocare sempre. Di partite ce ne sono tante, ci sarà spazio per entrambi per divertirsi. Contratto? Spero di poter firmare presto il nuovo contratto, e che con me lo possa fare anche Insigne, è la strada migliore per puntare allo scudetto.”

SHOCK NAPOLI- Rottura al legamento per Arek Milik in nazionale

Infortunio Milik, la ricostruzione

In un tranquillo sabato autunnale, shock Napoli: Arek Milik, durante il match tra Polonia e Danimarca, valida per le qualificazioni mondiali 2018, si accascia a terra, dopo uno scontro di gioco con Vestergaard. Poi si rialza, dolorante, riuscendo a concludere il primo tempo. Ma nella seconda frazione di gioco non c’è spazio per lui. Milik si arrende all’infortunio ed esce. Le prime immagini dell’accaduto rivelano una particolare torsione del ginocchio relativo ai legamenti crociati. Secondo quanto riporta Przeglad Sportowy, si tratterebbe di una rottura parziale dei legamenti, e non completa. Il polacco dovrebbe rimanere fuori per quattro mesi. Milik è già in viaggio per l’Italia, a Roma, dove si sottoporrà ad ulteriori visite a Villa Stuart.

USA – 8 novembre Election Day: Clinton o Trump? Una scelta che tocca tutti!

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Nelle prossime settimane, sull’altra sponda dell’Atlantico, andrà in scena l’ Election Day, un vero e proprio «political drama» dalle implicazioni profonde e imprevedibili per tutti. È una campagna talmente fuori dagli schemi che, paradossalmente, si potrebbe pensare che si «racconti da sé». Nelle prossime settimane, sull’altra sponda dell’Atlantico, andrà in scena un vero e proprio «political drama» dalle implicazioni profonde e imprevedibili per tutti. È una campagna talmente fuori dagli schemi che, paradossalmente, si potrebbe pensare che si «racconti da sé». Ma non è così!

Ecco i tre motivi per cui la sfida tra Clinton e Trump ci tocca da vicino

Diritti delle donne, forza politica del populismo, lotta alle diseguaglianze ed equilibrio di potere con Vladimir Putin descrivono ciò che c’è in palio nell’Election Day dell’8 novembre: è una partita con conseguenze su ognuno di noi di dimensioni tali da spiegare perché «La Stampa» e Sky Tg24 hanno deciso di unire le forze per raccontarvela assieme su ogni piattaforma – carta, tv, web, social – come mai è stato fatto.

A trenta giorni esatti dal voto per la Casa Bianca le rivelazioni sull’audio di Donald Trump con i volgari insulti alle donne sono una scossa che suggerisce la volontà di Hillary Clinton di assicurarsi una «sorpresa d’ottobre» capace di mettere ko il rivale. Trump risponde preannunciando nel dibattito di questa sera affondi sulle amanti di Bill Clinton e Wikileaks pubblica trascrizioni di frasi di Hillary ostili verso il ceto medio. Sono questi colpi bassi a costellare una delle campagne presidenziali più aspre per l’America e più decisive per le altre democrazie, Italia inclusa. Se il duello fra l’ex First Lady ed il magnate di New York ci riguarda da vicino non è solo perché il «Commander in Chief» diventa all’instante il «leader del mondo libero», ma per tre ragioni convergenti che hanno a che vedere con l’Europa: l’identità dei candidati, le loro ricette economiche e i rapporti con la Russia di Vladimir Putin.

L’identità dei candidati è il fattore-chiave. Se Hillary diventerà Presidente la battaglia per i diritti delle donne, iniziata con la «Declaration of Sentiments» di Seneca Falls nel 1848, coglierà il risultato più importante con ricadute a pioggia sulla vita di milioni di persone ben oltre i confini americani: in un Occidente flagellato da femminicidi, disparità di trattamenti salariali e retaggi medievali nei rapporti di genere la presenza della prima donna nell’Ufficio Ovale implicherebbe, sul piano dell’identità collettiva, un impatto pari, se non superiore, a quello del primo Presidente afroamericano. Se invece dovesse essere Trump a prevalere, l’America diventerebbe il primo Paese dell’Occidente guidato da un leader populista ovvero espressione di una rivolta anti-establishment già presente in Europa e dunque destinata ad acquistare forza rispetto ai partiti tradizionali.

I programmi dei candidati sono espressione di idee opposte dell’America, ma hanno in comune la volontà di rispondere al disagio di una classe media flagellata dalle diseguaglianze. Hillary punta su un programma basato sulla «giustizia economica», possibile genesi di un nuovo modello di welfare, mentre Trump propone una svolta in chiave protezionista, a scapito del libero commercio, per far crescere redditi e consumi sul mercato interno. Dunque, chiunque vincerà offrirà agli altri Paesi industrializzati un esempio di risposta alle diseguaglianze che frenano la crescita e fomentano lo scontento dei ceti impoveriti.

Infine, Vladimir Putin. Il capo del Cremlino è diventato il regista della crisi siriana, vuole consegnare Aleppo all’alleato Bashar Assad per ipotecare i nuovi equilibri in Medio Oriente e spinge i suoi bombardieri strategici fino alle coste atlantiche della Spagna per umiliare la Nato. Dà l’impressione di sentirsi inarrestabile. Hillary è intenzionata a sfidarlo a viso aperto, rovesciando la politica estera di Barack Obama, al fine di «far rientrare l’orso russo nella sua tana» come suggeriscono alcuni suoi collaboratori mentre Trump è convinto di poter creare un nuovo rapporto con Mosca senza bisogno di prove di forza. Ovvero: Hillary o Trump avranno un impatto immediato, e opposto, sui precari equilibri di sicurezza con Mosca, decisivi per l’intera Europa.

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lastampa/Ecco i tre motivi per cui la sfida tra Clinton e Trump ci tocca da vicino MAURIZIO MOLINARI

Allievi regionali, Arci Scampia-Juve Stabia 1-0: il tabellino del match

Allievi regionali, Arci Scampia-Juve Stabia 1-0: il tabellino del match

Sconfitta esterna per gli allievi regionali della Juve Stabia sul terreno di gioco dell’Arci Scampia, nella provincia di Napoli. Termina 1-0 il match che i ragazzi di mister Giovanni Macone hanno perso, ma che hanno provato a giocare come sempre al massimo delle proprie possibilità fino alla fine. In gol su calcio di rigore al minuto 16 della ripresa, Marino.

Le squadre così in campo:

ARCI SCAMPIA – Tuccillo, Viscardi, Volpicelli, Sollazzo, Marino, Marturelli, Cristiano, Santagata, Scarallo, Lorduas, Di Natale. A disp. Signorello, Guallo, Papa, De Luca, Brassini.

JUVE STABIA – Todisco, Arno, Spavone, Daniele, Del Prete, Gargiulo, Capasso, Ruocco, Pistola, Fontanelle, Di Maio. A disp. Larocca, Cantore, Loffredo, Vilardi, Vitiello, Arzaniello. All. Macone

a cura di Ciro Novellino

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Giovanissimi regionali, Juve Stabia-Promotion 2-0: il tabellino del match

Giovanissimi regionali, Juve Stabia-Promotion 2-0: il tabellino del match

Non sbaglia la Juve Stabia e ha la meglio della Promotion. Mister Gaetano Santaniello e i suoi ragazzi portano a casa un match delicato ed importante, vincendo sul terreno di gioco dello stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia per 2-0. Squadra sotto età, nella tradizione del lavoro del direttore Alberico Turi, ma vittoria di prestigio grazie ai gol di Martino e Romilli.

JUVE STABIA – Schiavone, Lieto, Vinciguerra, Roma, Campagnuolo, Minicozzi, Tosto, De Lucia, Iengo, Romilli, Abissina. A disp. Spina, Sannino, Martino, Migliaccio, Fabrizio, Criscio, Amore. All. Santaniello

PROMOTIONS SOCCER – Perrotta, Mondo, Carrino, Grasso, Amico, Manfredini, Cecere, Tiziano, Sorrentino, Barretta, Gagliano. A disp. Campanile, Basile, Sansone, Sodano. All. Capone

dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino

Nella mattinata di domani potrete anche vedere le immagini dei gol

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VIDEO ViViCentro – Berretti, Juve Stabia-Siracusa 3-1: gli highlights e i gol del match

Le immagini del match…

La Juve Stabia batte il Siracusa nella terza giornata del torneo Dante Berretti e vola in testa alla classifica con 9 punti in tre gare, frutto di 3 vittorie consecutive. Ha la meglio anche sul Siracusa, fanalino di coda, grazie ai gol di Del Prete, Borrelli e Procida e al pari momentaneo del siracusano Monterosso. Queste le immagini del match.

dal nostro inviato allo stadio Menti, Ciro Novellino

CLICCA SUL PLAYER per vedere le immagini

Eccellenza,Real Forio i convocati per la trasferta di Marigliano

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Domani pomeriggio (alle 15.30), il Real Forio sarà impegnato in trasferta sul campo della Mariglianese. I biancoverdi sono reduci da due vittorie consecutive in campionato contro Neapolis e Pimonte e cercheranno di strappare i tre punti anche nella trasferta di domani. Al termine della rifinitura svoltasi questo pomeriggio al “S.Leonardo” di Panza, mister Impagliazzo ha diramato la lista dei convocati (che riportiamo di seguito). Out Chiaiese, Fiorentino, Arcamone, Iacono, Fanelli, Mazzella e Ruggiero per infortunio.

I CONVOCATI:

Verde

Di Massa

Di Dato

Conte

Calise

Maltese

Mora

De Luise V.

Abbandonato

Chiocca

Saurino C.

Trofa

Sannino

Vitagliano

De Felice

De Luise M.

Saurino G.

Di Spigna

ESCLUSIVA – Juve Stabia, l’ex Enrico Maria Amore: Turi un amico. Fontana un grande allenatore (VIDEO)

A seguire le gare delle formazioni giovanili stabiesi era oggi presente al Menti, Enrico Maria Amore, ex centrocampista della Juve Stabia targata Rastelli. Amore ha seguito la gara del figlio, che milita nella squadra Under 15 della Juve Stabia.

Ecco le sue parole.

Enrico come mai sei qui?: Sono qui innanzitutto per l’amicizia che mi lega ad Alberico Turi ed a Saby Mainolfi; in più mio figlio milita nella formazione Under 15 delle Vespe, quindi sono venuto per vederlo in campo. Tra l’altro sono molto emozionato: vedere mio figlio giocare nello stesso stadio dove ho giocato io è stato toccante. Ovviamente sono doppiamente contento perché mio figlio è andato in gol nella gara vinta dalla Juve Stabia contro la Promotion Soccer.

Dopo aver appeso le scarpette al chiodo hai lavorato come Direttore Sportivo ma ora ti stai ritagliando un ruolo importante nello scouting: Sì, credo che visionare giovani calciatori, o comunque calciatori non ancora affermati, sia la mia vera passione. Ho anche creato un software che analizza appunto i parametri di tanti giovani promesse ed è utilizzato anche nei corsi e nelle riunioni tecniche di Coverciano.

Dando uno sguardo all’attuale Juve Stabia, quella guidata da Fontana, che sensazioni hai?: Mi fa piacere che la squadra stia facendo una stagione positiva. Avrei scommesso anche io su Gaetano Fontana, non solo per le sue doti tattiche ma anche per la sua grande voglia di rivalsa dopo i problemi legati alla lunga squalifica subita. Ci sono sicuramente compagini più attrezzate per la vittoria finale, ma la Juve Stabia può dire la sua.

Anche il settore giovanile gialloblù sta costruendo qualcosa di importante: Credo che il ruolo fondamentale nella crescita del settore giovanile lo abbia sempre Alberico Turi. Ricordo che anche durante la stagione della nostra promozione dalla C2 alla C1, Alberico fu importantissimo per noi. Nonostante il suo ruolo fosse limitato al settore giovanile, il suo appoggio fu fondamentale per la prima squadra. Non nascondo che non ho esitato un attimo a “consegnare” mio figlio nelle mani di Alberico Turi e di Saby Mainolfi proprio per l’immensa stima che ho per queste due persone.

Un tuo ricordo sulla tua esperienza a Castellammare. Dopo l’orribile delusione della retrocessione, si vinse subito il campionato di C2: Sì, hai detto bene. Rimasi alla Juve Stabia perché avevo una sorta di debito morale con la squadra ed i tifosi. Dovevo e volevo dimostrare quanto fossi uomo ed andare via dopo la retrocessione sarebbe stato inaccettabile per me. Sono contento della scelta fatta, in primis perché abbiamo riportato la Juve Stabia dove merita e poi perché i tifosi hanno apprezzato il mio gesto, che ha fatto nascere una stima profonda con tutto l’ambiente stabiese.

Bel gesto dei tifosi stabiesi, l’aver offerto dolci ai giovani calciatori del Siracusa: Hai fatto bene a sottolineare un gesto del genere. Il pubblico di Castellammare è sempre stato maturo e rispettoso della propria squadra e degli avversari. Tante volte si chiacchiera troppo, facendo circolare voci non veritiere sugli ambienti del Sud. Castellammare è una piazza ambiziosa in campo nonchè corretta e leale fuori. So inoltre che con la tifoseria del Siracusa c’è un legame forte da ormai tanti anni. Esempi come quello di Juve Stabia e Siracusa fanno più che bene al Calcio Italiano. Un saluto a tutti i tifosi stabiesi!

Raffaele Izzo

Riproduzione riservata

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Eccellenza- Barano: poker alla Virtus Volla e tris di vittorie casalinghe

Barano- Virtus Volla

Il Barano torna alla vittoria, dopo il pesante 6-0 subito la scorsa settimana in casa dell’Afragolese. Al “Don Luigi Di Iorio ” gli aquilotti hanno spazzato via con un netto 4-0 il Volla, grazie ad una doppietta di Sogliuzzo, Monti e con un gol in dubbio tra Farina e Cantelli. La squadra di Mister Billone Monti rialza la testa, e conquista la sua terza vittoria di fila in casa e vola a nove punti in classifica. Il Volla ritornava sull’isola dove appena due settimane fa, aveva conquistato un pareggio nella partita dell’andata valida per la Coppa Italia. La squadra Vollese c’è da dire che nell’ultima settimana ha subito una vera e propria rivoluzione: prima con le dimissioni di Mister Tarantino, infatti in settimana basti pensare che l’allenamento lo abbia condotto l’attaccante Biancolino, non a caso il più esperto del gruppo. La società sembra avere qualche problema societario. La Sintesi. La prima palla gol della partita, è degli ospiti: al 2′ Emma viene pescato in area con un lancio lungo, che si ritrova a tu per tu con D’Errico che tenta un pallonetto con la sfera che termina di poco a lato. Al 6′ risponde il Barano con Sogliuzzo che ci prova da fuori area, ma il suo tiro e debole con Fernandez che blocca senza problemi. I primi 25′ si assiste ad una partita molto spezzata nella metà campo con nessuna chiara occasione da gol. Al 26′ è la così detta goccia che fa traboccare il vaso dove il Barano sblocca il match: Sogliuzzo recupera palla nella metà campo, serve Esposito che lancia Farina, a tu per tu con Fernandez viene trattenuto da dietro da Sivero. Il direttore di gara non ci pensa su due volte e decreta il penalty ed espulsione diretta per il giovane della squadra ospite. Sul dischetto si presenta Sogliuzzo che non sbaglia e sigla l’1-0.  Gli ospiti sembrano accusare l’inferiorità numerica in campo ed infatti al 40′ arriva il raddoppio per gli aquilotti: corner battuto da Esposito dove in area con un perentorio colpo di testa Billoncino Monti deposita il pallone in rete per il 2-0. Il difensore bianconero ritrova il gol, dopo un inizio di campionato un pò galoppante e qualche prestazione al di sotto delle sue qualità, considerata anche la sua forma fisica non ancora al top. Il primo tempo si conclude sul risultato di 2-0 per il Barano. Nella ripresa, il copione non cambia. Al 2′ Farina dalla destra mette un cross sul secondo palo per l’inserimento di Sogliuzzo che colpisce a botta sicura,ma Fernandez compie un vero miracolo respingendo la conclusione con i piedi. All’8′  sale in cattedra il giovane Cantelli che con un incursione sulla fascia sinistra, entra in area e tiro ad incrociare sul secondo palo con la sfera che si insacca in rete, ma con il dubbio che Farina l’abbia toccata proprio sulla linea. Infatti se il gol è del numero 7 del Barano, al momento del tap-in vincente la sua posizione è in netto fuorigioco. Non a caso, il guardialinee ha alzato anche la bandierina ma il direttore di gara lo ha ignorato del tutto. Al 11′ Arcamone si divora un gol già fatto: Sogliuzzo da fuori area serve Cantelli sulla fascia cross in area,svarione difensivo degli ospiti con Arcamone che ci prova di testa ma colpisce il palo con la porta completamente spalancata. Al 12′ il Barano cala il poker e chiude definitivamente il match: Cantelli ci prova dal limite dell’area,la sua conclusione viene respinta dalla difesa con la sfera che arriva a Sogliuzzo e con il piattone sigla il 4-0 e realizza così la sua doppietta personale. Alla mezz’ora di gioco della ripresa, gli aquilotti potrebbe dilagare: su un corner battuto corto da parte di Mugione, serve Accurso che ci prova con un tiro dal limite dell’area, Fernandez interviene respingendo corto con la sfera che arriva al capitano Ferrari che però di testa spara alto sopra la traversa. Al 39′ ci provano gli ospiti con una punizione defilata sulla sinistra con Costagliola, la cui conclusione termina alta. E’ l’ultima azione di gioco da registrare,quando l’arbitro fischia la fine dell’incontro con il Barano che vince per 4-0 contro il Volla. La squadra di Billone Monti mercoledì sarà di scena proprio in casa della Virtus Volla per la partita di ritorno dei sedicesimi di finale.

BARANO  4

VIRTUS VOLLA  0

BARANO: D’errico, Sirabella, Accurso, Ferrari, Monti, De Simone, Farina (26’s.t. Mugione), Esposito, Cantelli (33’s.t. Conte), Sogliuzzo, Arcamone. (In panchina Palmiero, Migliaccio, Pisani, Lombardi, Oratore). All Monti

VIRTUS VOLLA: Fernandez, Alterio V., Severino, Grieco (10’s.t. Fiorillo), Incarnato, Sivero, Emma, Abbatiello, Biancolino (19’s.t.Alterio F.), Costagliola T., Liguoro(29’s.t.Siano). (In panchina Marino, Marasco, Fiorucci, Di Marzo) All. D’Avino

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata (Ass. Russiello e Russo di Castellammare di Stabia)

RETI: 27’ Sogliuzzo (RIG), 40’ Monti, 53’ Farina, 57’ Sogliuzzo

NOTE: Calci d’angolo 5-2. Espulso al 27’ Sivero (espulsione diretta)

SPETTATORI: circa 150

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VIDEO ViViCentro – Vecchione man of the match: “Avanti così, testa alla Reggina!”, bene anche Contieri e Del Prete

Queste le sue parole…

La Juve Stabia batte il Siracusa nella terza giornata del torneo Dante Berretti e vola in testa alla classifica con 9 punti in tre gare, frutto di 3 vittorie consecutive. Ha la meglio anche sul Siracusa, fanalino di coda, grazie ai gol di Del Prete, Borrelli e Procida e al pari momentaneo del siracusano Monterosso. Al termine del match abbiamo ascoltato Piero Vecchione che vince il premio offerto da Fly Line Sport con la collaborazione di Vivicentro.it come migliore in campo di questa gara. Le altre due posizioni sono occupate da Del Prete e Contieri.

 

Classifica di giornata:

1 Vecchione 3 punti

2 Del Prete 2 punti

3 Contieri 1 punto

 

Questa la classifica dopo la terza giornata:

1 Vecchione 6 punti

2 Del Prete, Elefante, Mauro, Bisceglia 2 punti

3 Contieri 1 punto

dai nostri inviati al Menti, Ciro Novellino e Mario Vollono

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VIDEO ViViCentro – Panico: “Nella ripresa siamo cresciuti, ma il Siracusa ci ha creato problemi”

Queste le sue parole…

La Juve Stabia batte il Siracusa nella terza giornata del torneo Dante Berretti e vola in testa alla classifica con 9 punti in tre gare, frutto di 3 vittorie consecutive. Ha la meglio anche sul Siracusa, fanalino di coda, grazie ai gol di Del Prete, Borrelli e Procida e al pari momentaneo del siracusano Monterosso. Al termine del match abbiamo ascoltato mister Domenico Panico e queste sono le sue dichiarazioni.

dai nostri inviati al Menti, Ciro Novellino e Mario Vollono

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VIDEO ViViCentro – Juve Stabia, Sorrentino: “Siamo un grande gruppo, grazie al mister”

Queste le sue parole…

La Juve Stabia batte il Siracusa nella terza giornata del torneo Dante Berretti e vola in testa alla classifica con 9 punti in tre gare, frutto di 3 vittorie consecutive. Ha la meglio anche sul Siracusa, fanalino di coda, grazie ai gol di Del Prete, Borrelli e Procida e al pari momentaneo del siracusano Monterosso. Al termine del match abbiamo ascoltato Fabio Sorrentino e queste sono le sue dichiarazioni.

dai nostri inviati al Menti, Ciro Novellino e Mario Vollono

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Record Maradona vicino, Marek Hamsik ad un passo dalla storia

Hamsik-Napoli, insieme per superare i limiti

10 anni fa, approdato al Napoli, nessuno avrebbe mai osato pensare che un giovane ragazzo dalla cresta alta e proveniente da Brescia, di nome Marek Hamsik, potesse raggiungere e superare il record di goal dell’immenso Diego Armando Maradona.

LA COSTANTE

Al Napoli avrebbero probabilmente istituito un nuovo tribunale dell’inquisizione, processando tutti coloro i quali potessero minimamente credere in ciò. Chiamatela eresia, insomma. Eppure, un decennio dopo, ecco che quel ragazzo, ormai uomo, è prossimo a superare tutti i limiti. Marek Hamsik ha fatto della sua forza la costanza, l’impegno, il sacrificio, il silenzio: mai una parola fuori posto, neppure quando avrebbe potuto, nel suo periodo più buio, con Rafa Benitez. Ha visto andar via tutti i suoi compagni: da Lavezzi, a Cavani, passando per Gonzalo Higuain. Eppure è sempre rimasto lì e non per mancanza di offerte.

LE DICHIARAZIONI

Dicevamo, una costante, una certezza. Ai microfoni di una emittente slovacca, il capitano azzurro ha rilasciato poche battute in merito alla possibilità di poter superare el Pipe de Oro: “I record sono fatti per essere superati, ho ancora un pezzo di carriera e posso migliorarli ancora. Sono onorato di aver raggiunto Diego, ma lui era di un altro livello”. Parole che evidenziano l’umiltà di un ragazzo, che s’è fatto da solo, mangiando la polvere dei campetti di Banská Bystrica. Ma anche la consapevolezza di non essere uno qualunque: sa di potercela fare, di poter vincere qualcosa con questa maglia. Che, poi, sarebbe il sogno più bello, come lui stesso afferma: “Il mio sogno più grande? Quello di vincere lo scudetto con il Napoli. All’inizio del campionato eravamo testa a testa con la Juventus, ora abbiamo perso quattro punti, ma il campionato è lungo e abbiamo tempo davanti per recuperare.

QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA

Un messaggio, questo, di speranza, ma non solo: perché Hamsik non si affida al caso o alla benevolenza degli Dei. Il capitano dimostra, attraverso le sue dichiarazioni, sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi che contrastano con le parole di apparente resa di Maurizio Sarri. Apparente, appunto. Perché, in realtà, siamo abbastanza sicuri che anche il mister condivida il pensiero del suo capitano. Non sarà la batosta contro l’Atalanta a fermare questo Napoli. Hamsik alza la voce e lancia un segnale: i limiti sono lo convenzioni, in attesa di essere superate. Il record di Maradona come lo scudetto: ci vuole costanza, ci vuole pazienza, talento, forza. Qualità che a Marek Hamsik di certo non mancano.

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Berretti, Juve Stabia-Siracusa 3-1: il tabellino del match

Berretti, Juve Stabia-Siracusa 3-1: il tabellino del match

La Juve Stabia, categoria Berretti, allenata da mister Domenico Panico prosegue la sua striscia positiva e supera anche il Siracusa nella terza giornata del torneo Dante Berretti: 3-1 il risultato finale grazie ai gol di Del Prete, Borrelli e Procida per le Vespette e di Monterosso per gli ospiti. Una gara partita col vantaggio immediato dei padroni di casa raggiunti dal pari. Un match giocato, forse, sentendo ancora le scorie del lungo viaggio dei giorni scorsi, ma che alla fine sorride alle Vespette capaci di 3 vittorie in altrettante gare di campionato giocate e testa della classifica.

JUVE STABIA – Borrelli, Strianese, Bisceglia, Borrelli, Elefante, Mauro, Vecchione, Langella, Del Prete, Procida, Chirullo. A disp. Bianco, Sorrentino, Versitelli, Rubino, Scognamiglio, Servillo, Vacca, Sorrentino F. , Matassa, Contieri, Di Balsamo, Manna. All. Panico

SIRACUSA – Fazzina, Baffo, Di Filippa, Nania, D’Agostino, Vannucci, Manfre’, Midolo, Monterosso, Rizza, Zabatino. A disp. Renno, Zammitti, Caldarella, Manuli, Cutrali, Boscarino, Aiello. All. Aloschi

MARCATORI – 3′ Del Prete, 7′ Monterosso (S), 25′ st Borrelli, 40′ st Procida

dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino

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Dumitru: “La mia esperienza al Napoli non è stata delle migliori”

Le parole di Nicolao Dumitru

Nato in Svezia, da padre rumeno e madre brasiliana, ma lui è italiano, parliamo di Nicolao Dumitru ora in prestito al Nottingham Forrest. Il calciatore ha rilasciato un’intervista ad alcuni media svedesi: “Sono nato in Svezia e devo molto a questo paese, ma mi sento italiano e i miei agenti stanno facendo di tutti per sistemare la situazione burocratica. L’anno dopo il mio arrivo al Napoli è stato molto complicato, hanno iniziato a prestarmi in giro, poi in Grecia ho iniziato a giocare bene e adesso qui al Nottingham voglio fare bene”.

Calcio femminile: Chieti – Como 2 – 0. Prima storica vittoria neroverde

Dopo la pesante sconfitta subita al “Rigamonti” di Brescia per 6 – 0 contro la corazzata locale nel match d’esordio della massima serie, le neroverdi della Chieti calcio femminile hanno colto un importante quanto storico successo contro il Como, altra squadra neopromossa come le abruzzesi, e diretta concorrente per la conquista della salvezza. Il 2 – 0 con il quale le neroverdi hanno liquidato le loro rivali lariane, infatti, rimarrà nella storia del calcio femminile neroverde per essere stato  il primo successo raggiunto in seria A dal team teatino.

Fasi iniziali del primo tempo con le due squadre abbastanza bloccate ed entrambe sottotono, ma con il gioiellino teatino, Gloria Marinelli, che al 18’ è riuscita a sbloccare il match con una discesa a rete partita dalla trequarti avversaria, e conclusa con un tiro sul quale nulla ha potuto l’estremo difensore lariano.

Seconda frazione nella quale il Chieti si è mostrato più pimpante e tonico, trovando anche la rete del meritato raddoppio, sempre con Gloria Marinelli, interessante ragazza classe ’98, già nel giro della nazionale Under 19. Dopo il 2 – 0 griffato dalla ragazza nativa di Agnone, la formazione lariana nel tentativo di trovare la rete che potesse riaprire il match, ha prestato il fianco al micidiale contropiede delle neroverdi, che sono andate più volte vicine alla rete del 3 – 0: solo la bravura del portiere ospite ha evitato il tris al Como.

Dopo le due settimane di stop previste del calendario, le neroverdi saranno attese da una trasferta insidioso contro il Cuneo, altra diretta concorrente per la salvezza. Ma le ragazze di Lello di Camillo, dopo il balbettante esordio contro le leonesse d’Italia, hanno dimostrato questo pomeriggio di essere una squadra preparata e pronta a vendere molto cara la pelle contro qualsiasi avversario.

Ecco le dichiarazioni rese a fine gara dal mister delle neroverdi, Lello Di Camillo: “Nel primo tempo la squadra non mi è piaciuta molto. Eravamo un po’ sottotono. Sicuramente abbiamo fatto meglio nella ripresa, e dopo la rete del 2 – 0 potevamo tranquillamente dilagare: ma va bene così. Era importante risollevarsi dopo la sconfitta di Brescia e ci siamo riusciti alla grande. Ora abbiamo una trasferta molto delicata a Cuneo, contro una formazione difficile da affrontare. Abbiamo 15 giorni di tempo per preparare al meglio questa sfida. Sono contenta della prestazione di Gloria Marinelli, alla quale all’inizio avevo chiesto di non andare troppo incontro alla palla, ma di cercare la profondità, cosa che lei riesce a fare molto bene. Inizialmente non mi ascoltato, ma dopo alcuni minuti ha seguito i miei diktat e i risultati si sono visti. Sono molto contento per lei e per tutta la squadra.”

Non potevano mancare le dichiarazioni della protagonista della prima storica vittoria della Chieti calcio femminile in serie A, Gloria Marinelli: “Sono molto felice per questa mia doppietta, soprattutto per la vittoria, importantissima per il morale e per la classifica. Mi auguro di potere segnare ancora tanti goal con questa maglia, diventando la bomber di questa squadra. Volevo ringraziare il pubblico che ci è venuto a sostenere e soprattutto gli ultras del Chieti, che hanno mantenuto la promessa di venirci a sostenere. Ci auguriamo di potere contare su un apporto di pubblico sempre maggiore all’Angelini. Il loro incitamento è fondamentale per noi.”

Bocche cucite in casa lariana: nessun tesserato del Como, infatti, ha ritenuto opportuno rilasciare dichiarazioni al termine del match nella sala stampa del “Guido Angelini” di Chieti.

CHRISTIAN BARISANI