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La Giornata del Contemporaneo con il critico d’arte Andrea Barretta

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Sabato 15 ottobre 2016 l’incontro tra Andrea Barretta (giornalista, scrittore e critico d’arte) autore della monografia d’arte dell’artista Ezio Zingarelli presente con una sua personale alla “Galleria ab/arte” di Brescia, dà inizio all’evento previsto per la 12.ma Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, l’Associazione dei Musei di Arte Contemporanea Italiana.

La monografia d’arte (pp. 80, ed. ab/arte) presenta oltre al saggio critico di Barretta sull’artista Zingarelli, la biografia, la bibliografia e l’elenco delle esposizioni personali e collettive, in una grafica editoriale di qualità nelle immagini e nell’impaginazione. Non solo. Verrà illustrato al pubblico il prossimo progetto espositivo dedicato alle avanguardie con i maggiori protagonisti, a cura di Andrea Barretta, che ne discuterà con il pubblico per obiettivi e finalità.

“Galleria ab/arte” a Brescia in Vicolo San Nicola 6. Ingresso gratuito: 9,30 – 12,30 e 15,30 – 19,30.

COLLEGATA:

L'artista Ezio Zingarelli (a sinistra) con il giornalista, scrittore e critico d’arte Andrea Barretta

CULTURANORD – TERZA PAGINA

Ezio Zingarelli nella contraddizione dell’arte divenuta oggetto di consumo

MOSTRE – L’artista Ezio Zingarelli * in mostra fino al 17 ottobre alla “Galleria ab/arte” di Brescia, procede in un percorso individuale di…

Eccellenza- Real Forio: un pareggio prezioso in casa della Mariglianese

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Il Real Forio torna con un solo punto dalla trasferta di Brusciano contro un’arcigna Mariglianese che in questo inizio di campionato ha messo in difficoltà anche il quotato Savoia. Mister Impagliazzo ha dovuto fare i conti con una lunga lista di infortunati. A parte i soliti Chiaiese (che però è tornato ad allenarsi sabato), Fiorentino, Arcamone e Ruggiero, si sono aggiunti alla lista infortunati pure Fanelli, Mazzella, Iacono e in extremis Gianluca Saurino. Il capocannoniere del girone A di Eccellenza non si è seduto nemmeno in panchina e allora spazio al giovane classe ’99 Massimo De Luise dal primo minuto. Impagliazzo ha optato anche in questo caso per la difesa a tre con Mora, Calise e Di Dato davanti a Franco Verde; a centrocampo Sannino, Trofa, Ciro Saurino, Vittorio De Luise e Vitagliano. In avanti l’inedita e soprattutto giovanissima coppia d’attacco De Felice-De Luise. Nonostante l’under in più, i biancoverdi non soffrono più di tanto con la Mariglianese. Che però passa in vantaggio dopo appena tre  minuti: i biancoverdi si lasciano sorprendere su un calcio di punizione battuto rapidamente dalla squadra napoletana, in area si fa trovare pronto Sacco che batte Verde (anche grazie alla deviazione di Di Dato) e mette a segno l’1-0. Sotto una forte pioggia, che rende difficoltoso controllare il pallone sul terreno di gioco scivoloso, la partita si mette in salita per i biancoverdi. Nonostante le difficoltà, gli isolani riescono comunque a rendersi pericolosi con un colpo di testa di Trofa e con la solita punizione di Nicola Mora su cui il portiere avversario compie un vero e proprio miracolo. Al 28’ il Real Forio riesce a trovare l’1-1: Vitagliano si accentra, scarica il pallone su Massimo De Luise che dalla lunetta al limite dell’area calcia un bel rasoterra e sorprende il portiere avversario. Il primo tempo termina sull’1-1, poi nella ripresa i ragazzi di mister Impagliazzo sprecano diverse palle-gol. In più di qualche occasione, i biancoverdi non sfruttano in contropiede la superiorità numerica andando al tiro invece di passare la palla al compagno libero. Atteggiamento che ha mandato su tutte le furie mister Impagliazzo. Non un bel secondo tempo in quel di Brusciano, con la Mariglianese che più volte cerca il lancio lungo piuttosto che una manovra fluida e costruita con palla a terra. Il Real Forio, – anche per questo – va in difficoltà e non riesce a strappare i tre punti ad una squadra comunque molto tignosa. Gli isolani si tengono in ogni caso stretto l’1-1, vista soprattutto la lunga lista di assenti che creerà problemi anche per la gara di ritorno in programma mercoledì allo stadio “Calise” (ore 15.30) contro il Real Albanova (si partirà dal 4-0 in favore del Forio). Mister Impagliazzo spera di recuperare qualcuno quantomeno per la gara casalinga con il S.Giorgio (che con molto probabilità sarà anticipata a sabato pomeriggio), avversario di livello sicuramente superiore  – almeno sulla carta – rispetto alle compagini affrontate fino a questo momento.

 

MARIGLIANESE  1

REAL FORIO  1

 

MARIGLIANESE: Iaccarino, Piccolo, Falco, Biancardi, Andres, De Bellis, Savarise, Madonna, Romano U.(19’s.t Antignani), Sacco, Ambrosino. (In panchina Varone, Matrisciano, Rea, Di Sapio, Romano G., Romano A.) All. Lo Regio

REAL FORIO: Verde, Di Dato, Nora, Calise, De Luise V., Sannino, De Luise M., Trofa, Saurino C., De Felice (44’ Conte), Vitagliano (33’ Di Spigna). (In panchina Di Massa, Maltese, Chiocca, Abbandonato, Chiaiese) All. Impagliazzo

ARBITRO: Nunziata di Torre Annunziata (Ass. De Angelis di Nocera Inferiore e Aletta di Avellino)

RETI: 3’ Sacco, 28’ De Luise M.

NOTE: Ammoniti Biancardi, Andres, Romano U. (M); Di Dato, Calise, De Luise V., Saurino C. (RF)

Tour de force per il Napoli: 7 partite in 21 giorni

Ecco quali saranno i match che disputeranno gli azzurri

Come riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, dopo la pausa per le nazionali in vista delle qualificazioni ai mondiali russi del 2018, il Napoli inizia con la partita al San Paolo di sabato contro la Roma un tour de force che finirà con il match contro la Lazio. In questo arco di tempo che va dal 15 ottobre al 5 novembre il Napoli giocherà ben 7 gare: dopo la Roma, Besiktas, Crotone, Empoli, Juventus, ancora Besiktas e infine Lazio. Sette match in cui c’è di tutto e di più: dal match contro la rivale al secondo posto, ai match contro le provinciali (Crotone e Empoli) contro le quali gli azzurri vanno sempre in difficoltà, la doppia sfida di Champions contro il Besiktas e la sfida contro la prima in classifica e acerrima rivale del Napoli. Questo tour de force potrebbe essere anche la possibilità di vedere esordire calciatori come Rog e Diawara e magari dare maggior spazio ad altri giocatori che in questo inizio campionato non sono riusciti ad esprimersi al meglio come Giaccherini, Maksimovic, Tonelli e Zielinski. Dal punto di vista difensivo si prospetta un turnover molto forte vista l’assenza di Albiol e la situazione di Chiriches non ancora ottimale, anche sulle fasce vedremo molti cambiamenti Strinic e Maggio potrebbero di volta in volta far prendere fiato rispettivamente a Ghoulam e Hysaj.

Alvino: “Non conviene pescare tra gli svincolati, puntare su Gabbiadini è la migliore soluzione”

Il giornalista Carlo Alvino ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:
“Adesso tocca a Manolo Gabbiadini e sono convinto che dimostrerà tutto il suo valore. A gennaio la società farà le giuste valutazioni, non conviene prendere uno svincolato in quanto servirebbe molto tempo per metterlo in condizione.

Klose? Un profilo che intriga ma è fermo da diverso tempo, ci vorrebbe più di un mese per riassestarlo. Sinceramente aspetterei il mercato di gennaio, ora punterei su Gabbiadini o sulla variante del falso nueve”.

FOTO – Operazione finita, Milik sorride nella sua stanza a Villa Stuart

Milik sorride nella sua stanza a Villa Stuart

Arek Milik appare sorridente, come è ben visibile in foto, nella sua stanza a Villa Stuart dove resterà per le prossime 48 ore per poi essere seguito dallo staff del Napoli. Accanto a lui il suo procuratore David Pantak e sul tavolo affianco al letto è già presente la sua  maglia del Napoli.

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Difficile rivedere Zapata dopo l’ infortunio di Milik, tre obbiettivi per gennaio

Difficile rivedere Duvan Zapata alla corte di Maurizio Sarri, lo riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport. Il motivo sarebbe esclusivamente di natura tattica. Il calcio di Sarri predilige il finalizzatore di peso ma questo deve partecipare attivamente alla manovra, di certo non una caratteristica del colombiano. Tre Obbiettivi per gennaio: su tutti Leonardo Pavoletti del Genoa, poi Defrel e Simone Zaza.
Prima dell’ apertura del mercato l’attacco è tutto sulle spalle di Manolo Gabbiadini. Difficile che Sarri possa adattare uno tra Insigne, Mertens e Callejon come falso nueve.

Maradona: “Higuain-Juventus? I colpevoli sono quelli che fanno gli affari”

Queste le sue parole…

Diego Armando Maradona ha rilasciato una lunga intervista al settimanale L’Espresso. L’ex calciatore del Napoli è in Italia per partecipare alla Partita della Pace che si terrà a Roma il 12 ottobre: “Non sarà la Guardia di Finanza a mettersi tra me e l’affetto della gente, specie dei napoletani. Questo è impossibile, non ci riuscirà nessuno. Voglio tornare a Napoli quando voglio, libero e tranquillo. E voglio vedere il Napoli campione”.

De Laurentiis cederà al fascino dell’Oriente?

“So che sta facendo missioni in Cina per cercare di diffondere il marchio Napoli. Su questo non ho molto da dire né ne sono scandalizzato. La figura del presidente rispetto ai miei tempi è molto cambiata: prima poteva essere pure un tifoso un po’ più ricco, oggi c’è bisogno che faccia l’imprenditore. Eppure sono abbastanza scettico su figure lontane, lontane geograficamente e lontane dalla storia di una società, dai suoi tifosi e dal suo ambiente, che il calcio lo vivono solo come business”.

Che pensi di Higuaín alla Juve?

“Da tifoso azzurro mi è dispiaciuto che Gonzalo sia andato a stare da una rivale diretta come la Juventus. Ma non si può neanche dare la colpa solo al giocatore. Perché il giocatore ha le sue responsabilità, ma i colpevoli sono sempre quelli che fanno gli affari. Nessuno pensa ai tifosi. Peccato che la Fifa continui a dormire su questi fatti, come in molti altri”.

Tu hai rifiutato molte volte la maglia bianconera…

“L’avvocato Agnelli mi corteggiava come potrebbe fare un innamorato con una donna. Mi disse che aveva offerto 100 miliardi di lire a Ferlaino e di mettere io la cifra sul mio assegno. Io gli risposi che non avrei mai potuto fare questo affronto ai napoletani perché io mi sentivo uno di loro, che non avrei mai potuto indossare in Italia altra maglia se non quella del Napoli. E poi, dato che era stato gentile, per farlo sorridere gli dissi anche altro”.

Ovvero?

“Gli ho risposto: Si, caro avvocato, potrei pure venire. Peccato che dopo l’affare sia io che lei dobbiamo abbandonare l’Italia. I tifosi napoletani ci avrebbero ammazzato”.

Chalobah: “Provo a fare tutto quello che posso, ho la fiducia di Conte”

Nathaniel Chalobah, ex centrocampista del Napoli attualmente in forze al Chelsea, ha rilasciato un’ intervista al sito ufficiale del club inglese. Il ragazzo ha evidenziato come l’ esperienza all’ ombra del Vesuvio lo abbia migliorato molto sul piano tattico:
“Provo sempre a fare tutto ciò che posso, essere uno dei più giovani ti porta a dare tutto ogni giorni. L’allenatore mi incoraggia, perciò io lavoro e sto a vedere cosa succede”.

“I procuratori sono il cancro del calcio”, ma in realtà De Laurentiis si rivolge a loro…

Lo riporta il Corriere della Sera

Dodici anni di presidenza sono serviti a De Laurentiis per tirare questa affettuosa conclusione: «I procuratori sono il cancro del calcio». La risposta del cancro è molto risentita, «quando deve vendere non gli stiamo sull’anima», ma effettivamente non sposta i termini della questione: il nuovo potere è sempre più degli agenti. Nel calcio grande e internazionale, ma anche in quello piccolo e di provincia. Ancelotti, con toni meno caterpillar di De Laurentiis, conferma: «I procuratori hanno troppa influenza». A prima vista, il ruolo appare semplice e innocuo: come quando cerchiamo casa andiamo all’agenzia immobiliare, così i club si rivolgono al procuratore. In natura, funziona così. Ma nel tempo i rapporti hanno subito una mostruosa mutazione genetica. Ormai i procuratori hanno messo i piedi sul tavolo e di fatto comandano, senza neppure doversi comprare una sola azione delle società. Nessun rischio d’impresa: se va bene si guadagna, se va male non si perde nulla. Si sa — anche se non si dice — che molti presidenti devono sottostare ai ricatti, «se non mi prendi questo terzino scordati la mezzapunta», si sa — ma non si può dire — che certi allenatori schierano più volentieri i giocatori del proprio procuratore, si sa — e lo si dice — che i nuovi Briatore sono i Raiola, capaci di guadagnare più di un centravanti da 30 gol. I presidenti — quando non sono soci in affari — cominciano a denunciare questo potere occulto. Ma l’indignazione risulta fuori tempo massimo. Questo potere l’hanno concesso e l’hanno alimentato loro. Impossibile tornare indietro. La storia si ripete sempre. Nella massacrante corsa verso l’Eldorado, a diventare ricchi non furono i cercatori d’oro: a godere davvero furono i venditori di fagioli e di stivali. Per uno che suda, per uno che spende, c’è sempre qualcuno che ingrassa.

Corbo: “Il fatturato del Napoli supererà i 230mln, no agli svincolati”

Corbo: “Il fatturato del Napoli supererà i 230mln, no agli svincolati”

Antonio Corbo, giornalista di Repubblica, scrive così nell’editoriale: “L’ultimo mercato si è chiuso con due lacune. Mancano proprio le controfigure di Callejon sulla corsia destra ed un incontrista come Allan. Troppo fantasiosa ma suggestiva per le partite più complesse, questa ipotesi. Callejon attaccante senza fissa dimora, Zielinski con la potenza della sua progressione a destra, Allan in mediana. Non c’è altro, perché Giaccherini ha scatto ma non è un esterno solido anche nella fase passiva, riparte bene ma copre fino a metà campo, dà il meglio di sé quando entra a gara aperta. Fino a gennaio è questo lo scenario. Da respingere l’idea di uno svincolato: a dire il primo no sarebbe la bilancia. Sono tutti sovrappeso o fuoriforma. Ma è prevedibile l’assedio di agenti per piazzare i disoccupati. Meglio riflettere fino alla riapertura. Non solo arriverà il secondo il bonifico della Juve, il fatturato del Napoli supererà i 230 milioni, con introiti Champions e scatti di bonus degli sponsor”.

Sky – De Laurentiis non prenderà alcun svincolato, il Napoli si affida ai propri attaccanti

Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky Sport ed esperto di calciomercato scrive sul proprio sito ufficiale:

“Prima la notizia dell’infortunio, poi la diagnosi confermata e l’intervento chirurgico per Arkadiusz Milik: sosta per le Nazionali amara per il Napoli, che sarà costretto a fare a meno del polacco per un periodo di 4-6 mesi. Primi nomi di attaccanti svincolati circolati nelle ultime ore per sopperire all’assenza di Milik, riflessione durata qualche giorno, ma alla fine la società del presidente De Laurentiis ha deciso di non muoversi sul mercato fino alla finestra di gennaio.

Se non cambiano le cose nei prossimi giorni, infatti, il Napoli ha scelto di intervenire soltanto alla riapertura del mercato prendendo un attaccante che possa fare al caso di Maurizio Sarri sia per il presente che per il futuro. Problemi di lista – con il club che sarebbe costretto a gennaio a fare nuovi tagli – e la convinzione di avere i giocatori adatti a reggere il peso dell’attacco in queste 11 partite che mancano fino al mercato di gennaio: queste le motivazioni alla base della decisione.

Con una seria ipoteca sulla qualificazione in Champions League, il Napoli quindi affronterà questi mesi puntando su Gabbiadini e sui vari giocatori offensivi presenti in rosa, magari rispolverando anche El Kaddouri. Scelta fatta considerando poi che il possibile svincolato avrebbe avuto bisogno di almeno 30/40 giorni di tempo per mettersi al livello degli altri e non sarebbe stato comunque uno in grado di essere determinante. Decisione presa, nessun sostituto per Arkadiusz Milik: il Napoli aspetta il mercato di gennaio”.

Da gianlucadimarzio.com

Gabbiadini o falso nueve? Sarri cambierà la fase offensiva

Gabbiadini o falso nueve? Sarri cambierà la fase offensiva

Il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli è in contatto sia con il suo allenatore Maurizio Sarri, sia con il presidente Aurelio De Laurentiis per cercare una soluzione dopo l’infortunio che terrà fuori Arkadiusz Milik. Per il momento, riferisce Tuttosport, si andrà avanti con Gabbiadini ma “l’alternativa potrebbe essere l’utilizzo di un “falso nueve”, che possa essere Mertens oppure Callejon, senza depauperare il patrimonio degli attaccanti esterni, ricco anche delle presenze di Insigne, El Kaddouri e Giaccherini”.

Milik, l’agenzia: “Tutto bene! Nessuna sorpresa durante l’ intervento”

L’operazione di Arkadiusz è andata molto bene! Nessuna sorpresa durante l’intervento, il dottore si è detto ottimista. Arkadiusz è già sveglio, adesso il processo di recupero è già partito. Senza affrettare i tempi, incrociamo le dita affinché possiamo vedere presto in campo Arek…”.  Lo riporta la Football Management Group, agenzia che cura gli interessi di Arkadiusz Milik tramite la propria pagina di Facebook.

Auriemma: “Immobile mi chiedeva del futuro di Higuain: avrebbe fatto anche la ‘riserva’”

Le sue parole…

Durante Si Gonfia La Rete, in diretta su Radio Crc, è intervenuto Raffaele Auriemma: “Il Napoli non dipende da Milik, poteva dipendere da Higuain, ma non di certo da Milik. Il polacco è un giovane attaccante, arrivato tra lo scetticismo. Non era il calciatore sul quale il Napoli fondava per risolvere i problemi d’attacco. Quando è arrivato tutti pensavamo che sarebbe servito anche uno tra Bacca, Icardi o Morata. Milik ha fatto molto di più di ciò che ci aspettavamo. Al Napoli manca il famelico bomber come Higuain. E’ giunta l’ora che Sarri diventi anche uno stratega oltre che un buonissimo allenatore. Immobile o Balotelli a Napoli? Abbiamo perso troppo tempo a cercare giocatori che non sarebbero mai venuti, come Morata e Icardi. De Laurentiis voleva dare al pubblico un attaccante come Higuain, ma si è perso del tempo. Era molto meglio prendere Balotelli che si è proposto al Napoli, dando via Gabbiadini che non piace a Sarri. Balotelli sta cambiando, è uno che ha capito che ha perso tanto tempo inseguendo chimere ed illusioni. Oppure andava comprato Ciro Immobile che l’anno scorso, prima di andare in onda a Tiki Taka, mi chiedeva di Higuain, mi disse che non avrebbe avuto paura di fare il vice Higuain e che sarebbe stato pronto a venire a Napoli”. 

Immobile e Negro, l’agente: “Spero che Sarri porti Antonio in prima squadra”

Le sue paorle…

Marco Sommella, procuratore di Ciro Immobile ed Antonio Negro, ha dichiarato: “Ciro ha ritrovato la tranquillità che gli permette di esprimersi in campo come sta facendo. I ragazzi hanno bisogno di fiducia per giocare bene e Ciro è uno di questi, è sereno e in campo dimostra cosa sa fare. Non è l’ultimo arrivato, ha già giocato la Champions, un mondiale, un europeo. Nazionale? Ci vuole tempo affinchè si assimilino certi meccanismi, il progetto è nuovo, giusto che si faccia tesoro degli errori fatti. Fino a due mesi fa l’Italia era rientrata nell’elite del calcio europeo, eppure non mi sembra siano cambiati così tanti gli interpreti. Contro la Macedonia è stato sbagliato l’approccio, per fortuna la gara si è rimessa in carreggiata. Mancato arrivo di Immobile a Napoli? Non è mai iniziata alcuna trattativa col Napoli, non c’è mai stata una richiesta e lui è contento di giocare alla Lazio. Negro? Lo seguo da tanti anni, è un ragazzo che ha sempre fatto goal, dai Giovanissimi alla Primavera. E’ da vent’anni che il Napoli non aveva un capocannoniere in Primavera. Deve crescere e deve fare esperienza, ma darei più spazio ai giovani italiani, anche perché quando vengono schierati non fanno brutte figure. Mi auguro che Negro venga aggregato alla prima squadra, fa bene stare a contatto stare coi grandi campioni. In ogni caso c’è stima e considerazione nei confronti di Antonio Negro”. 

Il crac di Milik è un colpo al cuore: su Gabbiadini e i social…

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Il crac di Milik è un colpo al cuore

Il crac di Arkadiusz Milik adesso farà sì che a Napoli la paura faccia 99 e non il solito 90. La Gazzetta dello Sport riferisce che “l’infortunio è un colpo al cuore dell’intero campionato, che rischia di perdere precocemente la squadra fin qui propostasi come la più «fastidiosa» per la bellissima dominatrice bianconera”.

Il Napoli è chiamato a reagire, e a Manolo Gabbiadini toccherà sostituire il proprio compagno di squadra: “Se non giocasse stabilmente nemmeno in questa fase di assoluta emergenza diventerebbe facile ipotizzare una rottura al posto del prolungamento: un club che rinnova il contratto e dunque la fiducia di un suo calciatore deve agire in sintonia con le idee del tecnico chiamato ad allenarlo, no?”.

Infine una chiusura sui social: “Ieri hanno registrato scambi di battute sulle maledizioni lanciate in estate a Higuain che si sarebbero ora ritorte contro Milik: ecco, che restino battute. Serve carattere, non vittimismo”.

Il prof. Mariani: “Intervento riuscito per Milik: confermo dai quattro ai sei mesi”

Queste le sue parole

Il Dottor Mariani, chirurgo di Villa Stuart che ha operato poco fa Arkadiusz Milik, ha rilasciato un’intervista ai microfoni dei giornalisti presenti in clinica: “Confermato il trattamento di ricostruzione, è quello che ci aspettavamo. Resterà qui a Villa Stuart due giorni e mezzo, verrà dimesso giovedì mattina. I tempi di recupero? Dai quattro ai sei mesi di tempo, dipenderà anche dal processo di riabilitazione dell’atleta”. 

EDITORIALE – Juve Stabia, a volte la cattiveria è più importante della bellezza..

Quella di ieri sera è stata per la Juve Stabia la classica serata no, quella in cui nulla di quello che hai in mente prende forma, rimanendo solo nella tua testa.
Al di là della partita nata male e proseguita peggio, le Vespe si trovano a fare mea culpa per essere incappate nei pochi, ma costanti, errori che hanno contraddistinto questo scorcio iniziale della stagione.

A volte le statistiche sono dati sterili, che raccontano poco di una gara, ma i dati del match tra Reggina e Juve Stabia aiutano a comprendere meglio dove le Vespe hanno perso la partita.
I gialloblú hanno fatto girare la palla per il 66% del tempo, contro il misero 34% degli amaranto. Di contro, però, i padroni di casa hanno tirato verso la porta 4 volte, mentre solo una (due, se contiamo i calci piazzati di Liviero) è stata la conclusione verso la porta calabrese da parte della Juve Stabia. Troppo poco per portare a casa i tre punti.

È il 66% di possesso palla delle Vespe il vero paradosso che rende incredibile la sconfitta. Ancora una volta la Juve Stabia si è esibita in un giro palla veloce e preciso che, come confessato dal tecnico amaranto Zeman, ha annichilito gli avversari. Soprattutto nel primo tempo Capodaglio, Izzillo e Mastalli hanno giocato palla a terra, con belle trame, in barba al pessimo terreno di gioco. L’altra faccia della medaglia è però la solita sterilità e la poca cattiveria sotto porta. Le Vespe sono state perfette fino alla tre quarti campo ma al momento di sferrare il colpo hanno visto il proprio pungiglione fiacco ed impreciso. Come già accaduto, la Juve Stabia ha sciupato buone occasioni, forse contando di andare in rete poco dopo. A trovare la porta, è stata pero, la Reggina.

La struttura dei gialloblù, ed il gioco dato loro da Fontana, sono da grande squadra ma il rischio è proprio che le Vespe siano troppo consapevoli delle proprie qualità. Non è la prima volta che gli uomini di Fontana si sono piaciuti tanto, forse troppo, dimenticando che la priorità è buttare la palla in rete. In questo senso diventa fondamentale acquisire un altro elemento tipico delle grandi squadre: la fame. Ci vuole più fame, più grinta, più “cazzimma”, soprattutto sotto porta. Essere forti, cosa confessata anche dagli avversari delle Vespe, non è un buon motivo per entrare in campo già certi della vittoria finale. Unico dato che rendo meno amara la sconfitta è che gli avversari dei piani alti della classifica non si sono certo allontanati tanto; il distacco non è diminuito, ma fortunatamente non è nemmeno aumentato in modo irrimediabile.

Altro elemento che rischia di diventare abituale è la carenza di personalità fuori casa. A Catania ed a Reggio Calabria le Vespe sono uscite dal campo sconfitte, a Fondi è arrivato un pareggio in extremis e a Monopoli il gol vittoria di Del Sante è stato difeso solo da un Russo versione Super Man. Proprio per sopperire a questo calo di personalità lontano dal Menti sarà essenziale recuperare i calciatori di maggiore esperienza: i rientri di Amenta e Salvi, uniti a quello ormai assodato di Capodaglio, saranno fondamentali in tal senso.

Raffaele Izzo

Di Marzio: “Niente svincolati, Klose avrebbe bisogno di 20-40 giorni”

Queste le sue parole…

A Radio Marte, durante Marte Sport Live, ha parlato Gianluca Di Marzio: “Il professor Mariani è una garanzia, la speranza di vedere Milik in campo anticipatamente è realizzabile viste le nuove tecniche: Rudiger è tornato dopo quattro mesi, anche se bisogna trovare sempre il ritmo partita. Il Napoli aspetta gennaio, è una scelta giusta: non ci sono svincolati importanti e pronti immediatamente, Klose avrebbe bisogno di 20-30-40 giorni per recuperare il ritmo. Con Sarri poi i nuovi hanno bisogno di tempo per essere protagonisti, mancano undici partite più altre quattro di Champions. L’intenzione è di aspettare gennaio, per prendere poi magari un attaccante per il presente e per il futuro. Nell’organico del Napoli non c’è solo Gabbiadini ma anche gli esterni più El Kaddouri e Zielinski, Sarri può ovviare alla perdita di Milik. Klose è stato l’unico che ha stuzzicato il Napoli, Adebayor non era il personaggio giusto mentre Osvaldo lascia dubbi caratteriali nella gestione del gruppo: il club azzurro ha deciso di rimanere così.

Pavoletti? Manca troppo tempo per decidere il profilo giusto, però l’attaccante a fine agosto ha rifiutato una offerta importante fattagli dal club azzurro. 

Hal Robson-Kanu? A gennaio Giuntoli valuterà un profilo giusto: giovane ma non giovanissimo, di prospettiva e buono anche per l’anno prossimo.

Gabbiadini? Non credo molto agli stimoli dei nuovi contratti, adesso lui ha una grande chance perchè sarà titolare: deve dare messaggi e segnali positivi, e far capire di essere attaccato alla maglia del Napoli e a quella della nazionale”

Dott. De Nicola: “Milik ha affrontato la cosa con determinazione. Contiamo di recuperarlo entro tre mesi e mezzo”

Alfonso De Nicola, responsabile dello staff medico della Ssc Napoli, ha parlato aai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli riguardo l’ infortunio di Arkadiusz Milik e i tempi di recupero:
“Intervento perfettamente riuscito. L’ unico dubbio era legato alla diagnosi che fortunatamente ha escluso lesioni al ginocchio. Il ragazzo ora sta bene: ha affrontato la cosa con grande determinazione fisica e mentale.
Tempi di recupero? Speriamo di poterlo recuperare nel giro di tre mesi, tre mesi e mezzo. Voglio essere ottimista in questo senso. A gennaio potremmo vederlo già correre ma chiaramente non vogliamo forzare e faremo le giuste valutazioni. Bel gesto di De Laurentiis che ha voluto far sentire la sua vicinanza al ragazzo per tranquillizzarlo”.