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Juventus-Napoli affidata a Rocchi: ecco l’ elenco degli arbitri

Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali e degli Arbitri Addizionali d’area che dirigeranno le gare valide per la undicesima giornata di andata del Campionato di Serie A2016/17 in programma domenica 30 ottobre alle ore 15.00.
SERIE A TIM
11ª Giornata Andata

JUVENTUS – NAPOLI : ROCCHI  
Sabato 29/10 h. 20.45  MELI – COSTANZO

IV: TONOLINI

ADD1: ORSATO
ADD2: DAMATO

 

Da figc.it

Juventus-Napoli, le probabili scelte di Sarri: niente turnover

L’ undicesima giornata di Serie A vede il Napoli impegnato nel big match contro la Juventus. La gara si disputerà domani sera, ore 20:45, allo Juventus Stadium.
L’ anno scorso a Torino fu sfida scudetto, decisa solo nei minuti finali da un gol di Zaza che, di fatto, spianò ai bianconeri la strada per la conquista del titolo. Quest’ anno forse non sarà così decisiva trattandosi del girone di andata ma non può mai considerarsi una partita come le altre. Dici Juve-Napoli ed è impossibile non menzionare Gonzalo Higuain, recordman lo scorso campionato con 36 reti messe a segno in una singola stagione di serie A ed autore di 91 gol in 146 partite con la maglia azzurra. Il Pipita ora indossa la casacca bianconera e domani, contro al sua ex squadra, tenterà di interrompere un digiuno che dura da tre giornate.

Grazie alle vittorie contro Crotone e Empoli il Napoli ha ritrovato il giusto entusiasmo, la crisi sembra ormai superata definitivamente. Gli azzurri occupano la terza posizione in classifica e con una vittoria potrebbero accorciare notevolmente la distanza dalla Juventus portandosi a meno uno. Il Napoli non ha mai vinto allo Stadium, in cinque precedenti sono arrivate altrettante sconfitte. Di sicuro sarà una sfida ardua per Maurizio Sarri e i suoi uomini che proveranno a sfatare questo tabù contro una Juventus decisamente più altalenate rispetto alle scorse stagioni .

 
PROBABILE FORMAZIONE NAPOLI – Dopo il turnover delle ultime partite Sarri dovrebbe proporre l’ undici tipo. Difficile l’ impiego di Albiol dall’ inizio che oggi ha ancora lavorato a parte, toccherà a Maksimovic affiancare Koulibaly. Gli esterni difensivi saranno Hysaj e Ghoulam. In mezzo al campo Jorginho in regia, mentre torna Marek Hamsik sul centrosinistra. Zielinski prova a insidiare Allan ma il brasiliano è nettamente favorito per una maglia da titolare. In attacco il tecnico partenopeo deve affidarsi obbligatoriamente all’ artiglieria leggera: tridente composto da Insigne, Mertens e Callejon con il belga che agirà da falso nueve.

 

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, L. Insigne.    All. Sarri
A DISPOSIZIONE: Rafael, Sepe, maggio, Tonelli, Chiriches, Strinic, Zielinski, Diawara, Rog, Giaccherini, El Kaddouri
SQUALIFICATI: Gabbiadini
INDISPONIBILI: Milik

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Fisco 2.0: trasmissione telematica dei dati Iva

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Fisco 2.0 – Nel disinteresse dei media, il decreto fiscale porta con sé una misura che dovrebbe fruttare 2,8 miliardi di gettito annuo aggiuntivo. È il nuovo sistema di trasmissione telematica dei dati Iva all’Agenzia delle entrate. Che potrà così incrociare le dichiarazioni cliente-fornitore. Ma non vale per i dettaglianti.

La svolta verso il fisco 2.0 inizia dall’Iva

Nel decreto fiscale non ci sono solo misure una tantum. Ce ne sono altre, come quelle sulla trasmissione dei dati fra soggetti Iva, che dovrebbero aumentare strutturalmente il rispetto degli obblighi. E rappresentano una quota importante delle maggiori risorse per finanziare la manovra.

Nuove regole per le comunicazioni Iva

In questi giorni l’attenzione mediatica si è concentrata sulle misure una tantum contenute nel decreto fiscale, ovvero la rottamazione delle cartelle esattoriali e la riapertura dei termini della collaborazione volontaria (voluntary disclosure).
Molta minore attenzione è stata dedicata a una norma che potrebbe incidere in modo strutturale sull’azione di contrasto dell’evasione. Si tratta delle nuove modalità di comunicazione dei dati Iva e del loro uso da parte dell’Agenzia delle entrate per stimolare il rispetto degli obblighi fiscali (tax compliance).
Il decreto prevede che, a partire dal 2017, entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo a ogni trimestre, ciascun soggetto passivo Iva trasmetta telematicamente: a) i dati di tutte le fatture emesse nonché di quelle ricevute e registrate; b) una comunicazione dei dati contabili riepilogativi delle operazioni di liquidazione dell’Iva. A questo punto, in tempi molto ristretti (circa un mese), l’Agenzia dovrà incrociare i dati comunicati dai clienti con quelli dei fornitori, rilevare eventuali discrepanze e comunicarle al contribuente invitandolo a regolarizzare la propria situazione ovvero a dare spiegazioni.
L’obiettivo principale è ridurre l’evasione cosiddetta senza consenso, ossia realizzata da una parte sola o comunque in misura differente tra le due parti, nell’ambito delle transazioni business-to-business, cioè tra soggetti Iva. Si pensi al caso del fornitore che vende a 100 e dichiara ricavi per 50, mentre il cliente deduce regolarmente il costo (100) sostenuto: il fisco perde l’Iva, le imposte sul reddito e l’Irap sui 50 dedotti dal cliente, ma non dichiarati dal fornitore.

Perché è meglio prevenire l’evasione

Il maggior pregio della riforma è quella di consentire, per le transazioni business-to-business, di intervenire sulle forme più macroscopiche di evasione in modo preventivo. Nella relazione tecnica si stima che l’azione preventiva sia in grado di generare già dal 2018 un maggiore gettito di circa 2,8 miliardi di euro, una parte consistente delle maggiori entrate complessive della manovra.
I limiti sono due. Il primo consiste nell’aumento dei costi di adempimento a carico dei contribuenti, posto che la misura è generalizzata. La trasmissione telematica dei dati delle fatture è oggi prevista annualmente, e non trimestralmente, e la comunicazione dei dati contabili è un nuovo adempimento. Per questo, il decreto prevede un apposito credito di imposta di 100 euro per ciascun contribuente il cui volume d’affari sia non superiore a 50mila euro; il credito è concesso una sola volta, nell’ipotesi che corrisponda al costo di adeguamento dei software contabili e si stima che costerà all’erario circa 240 milioni di euro. Rimangono esclusi dall’agevolazione i contribuenti con volume d’affari superiore a 50mila euro, per i quali evidentemente si ritiene che gli adempimenti corrispondano a operazioni di fatto già svolte o con incidenza limitata sui costi di gestione.
Il secondo limite è l’esclusione del mondo delle vendite al dettaglio, con la conseguente impossibilità di intercettare l’evasione che avviene esclusivamente a valle del processo di produzione e distribuzione dei beni e dei servizi. Nella proposta avanzata dal Nens, che per primo ha suggerito di introdurre la trasmissione telematica obbligatoria estesa a tutto il mondo Iva, si prevedeva anche l’invio obbligatorio dei corrispettivi (cioè degli scontrini) per ovviare al problema. La scelta è stata quella di non spingersi fino a questo punto, per non aumentare gli oneri di adempimento a carico di soggetti di dimensione spesso molto ridotta. Per questi contribuenti rimane in vigore lo spesometro attuale, che prevede la trasmissione dei dati solo dopo la conclusione del periodo d’imposta. Inoltre, il governo ha annunciato l’introduzione di una lotteria degli scontrini, a partire dal 2018, per incentivare l’emersione delle vendite al dettaglio sull’esempio di quanto accaduto in Portogallo.
Anche tenendo conto dei limiti oggettivi, la misura va nella direzione giusta, in cui si muovono le più avanzate amministrazioni fiscali europee e raccomandata dalle istituzioni internazionali (si vedano i rapporti dell’Ocse e Fmi sulla tax administration), ovvero quella di puntare più sulla prevenzione basata sull’analisi dei dati che non sulla repressione affidata all’azione di accertamento e riscossione. Tuttavia, il percorso virtuoso è soggetto alla condizione che l’amministrazione fiscale sia, da un lato, capace di analizzare e interpretare i dati, nonché di gestire le risposte dei contribuenti, con tempi molto brevi e, dall’altro lato, sia parimenti efficace nel reagire sia di fronte a cambiamenti di comportamento dei contribuenti (che potrebbero essere spinti a concordare l’evasione e quindi a non fare più emergere le discrepanze) sia di fronte al mancato adeguamento spontaneo. Una sfida a un tempo affascinante e decisiva.

ALESSANDRO SANTORO è professore associato presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca, già esperto tributario presso il Secit (Ministero delle finanze). Membro del Comitato di gestione dell’Agenzia delle Entrate.

vivicentro.it/economia
vivicentro/Fisco 2.0: trasmissione telematica dei dati Iva
lavoce.info/La svolta verso il fisco 2.0 inizia dall’Iva (Alessandro Santoro)

Juve Stabia, il Cosenza ingaggia un terzino?

Il Cosenza, prossimo avversario della Juve Stabia in campionato, deve fare i conti con una spinosa assenza sulla fascia sinistra. Durante il match con la Paganese, due settimane fa, il terzino sinistro di origini sarde Paride Pinna ha rimediato una lesione del crociato. Già operato, dovrebbe rientrare nelle ultimissime battute di questo campionato. Non avendo in organico una riserva, nel match di domenica ad Andria, il tecnico Roselli ha adattato il centrale Blondett sull’out sinistro. Questa sembra essere la stessa mossa che dovrebbe attuare anche a Castellammare domenica pomeriggio, anche se la società sta cercando di ingaggiare lo svincolato Manuel Scalise, classe 1981, che già da oggi si è allenato con la truppa cosentina. Se dovesse arrivare in tempo il transfer, l’ex Nocerina sarà convocato e, presumibilmente, partirà dalla panchina con ancora Edoardo Blondett in campo dal primo minuto come terzino sinistro.

Moggi: “Ha voglia di segnare al Napoli ma esulterà negli spogliatoi”

Le parole di Luciano Moggi

Luciano Moggi, ex dg di Napoli e Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla trasmissione Radio Goal in onda su Radio Kiss Kiss Napoli: “Sia il Napoli che la Juve hanno avuto qualche difficoltà nelle ultime partite, gli azzurri hanno rischiato di pareggiare contro l’ultima in classifica mentre i bianconeri hanno perso contro le due milanesi e contro la Samp hanno avuto tante difficoltà. Domani sarà una grande partita, tra due grandi squadre, credo che Higuain abbia voglia di segnare alla sua ex squadra, ma non esultando, salvo poi farlo negli spogliatoi”.

Altafini: “Non mi do pace, il Napoli lo doveva prendere, con Sarri avrebbe fatto 32 gol”

Le parole di Josè Altafini

Josè Altafini, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Si gonfia la rete trasmissione in onda sulle frequenze di Radio Crc: “De Laurentiis ha commesso un grave errore: gli serviva un attaccante e non l’ha preso. Ha perso tempo con Icardi, ma non si è accorto che il Milan aveva messo in vendita Bacca, bisognava prendere lui! Al Milan può fare 20 gol, ma con Sarri ne farebbe 32”.

De Laurentiis: “Ecco perchè non ho multato Gabbiadini”

De Laurentiis: “Ecco perchè non ho multato Gabbiadini”

Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni a Premium Sport: “Io ho fiducia in Gabbiadini. Ha tutta la stima dell’allenatore e della società. Non ha mai avuto un comportamento maleducato, è sempre stato una persona rispettosa. L’altro giorno la partita si era incattivita, è vero che bisogna restare sul posto ma tutti noi possiamo reagire a una maleducazione che ci si rivolge contro, si tratta di una reazione meccanica e ci può stare, ecco perché non ho voluto punire il gesto dell’attaccante”.

Antonio Clausi: “Cosenza squadra attendista che sfrutta il contropiede”

L’intervento del collega Antonio Clausi di cosenzachannel.it in diretta e in esclusiva al Pungiglione Stabiese

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Antonio Clausi, collega di Cosenza Channel; con lui si è parlato del match di domenica pomeriggio tra Juve Stabia e Cosenza.

La Juve Stabia affronterà il Cosenza che ben sta figurando in campionato, unica nota stonata la sconfitta di Andria di sette giorni or sono, squadra decimata da diverse assenze: Si, un buon avvio di campionato, diverse partite vinte dal Cosenza che hanno esaltato l’ambiente ponendo le basi per un campionato importante, seppur sulla carta la squadra non ha un organico alla pari di Lecce Foggia e Matera. In queste prime giornate ha però dimostrato di poter stare nel gruppo di testa che se la giocheranno per la volata finale fino al termine della stagione. Purtroppo ad Andria il Cosenza ha giocato male, e ha impiegato forse 80 minuti per provare un tiro in porta, incappando in una di quelle giornate storte visto che fino a domenica scorsa aveva dimostrato di essere di ben altra caratura.

Qual’ è la forza di questo Cosenza rispetto all’anno scorso, ricordando che in estate l’ex direttore sportivo ha portato con se gran parte di calciatori a Lecce e tra l’altro anche qualche obiettivo di mercato soffiato proprio al Cosenza: Qui a Cosenza si è avuto un “terremoto” parlando di rosa, la squadra è stata smantellata in toto, un vero peccato perchè con qualche innesto avrebbe sicuramente lottato per il primo posto, visto che quattro di questi calciatori sono andati a Lecce. Parlo di Ciancio, Arrigoni e altri due approdati in serie B, ovvero Lamantia che ha realizzato 5 gol in 9 partite e di Arrighini, l’attuale titolare dell’attacco del Cittadella capolista fino a qualche settimana fa con già due centri all’attivo. Questo dimostra che Roselli davvero ha dovuto assemblare una squadra con l’incognita di un nuovo direttore sportivo. Il D.S Cerri aveva intrapreso la carriera di allenatore in Emilia, precisamente a Piacenza, dove aveva stravinto il campionato facendo anche il record di punti nel girone di riferimento. Poi ha assunto il ruolo di D.S. sempre con gli emiliani, prima di venire a Cosenza questa estate. Conosceva già  il tecnico Roselli, ed insieme a lui ha assemblato la squadra con calciatori di categoria. Calciatori validi che il tecnico ha poi saputo plasmare nel suo credo tattico fatto di ripartenze immediate, pur non giocando un calcio propositivo, aspetta l’avversario cercando di far male quando poi riparte in contropiede. Ha calciatori che hanno nelle corde proprio queste qualità, vedi Statella che, nonostante si sia fatto male venerdì, dovrebbe essere in campo a Castellammare e probabilmente l’uomo che può scompigliare i piani di qualsiasi allenatore. Il Cosenza punta molto sulla sue qualità nel saltare l’uomo e creare superiorità in contropiede, trovando anche in Gambino un ottimo finalizzatore, un attaccante che i gol li ha sempre fatti, pur avendo 32 anni, il club punta su di lui visto che si appresta a disputare un campionato ambizioso puntando dal decimo posto in su.

È un Cosenza da due volti visto fino ad ora. In casa quasi perfetto tranne l’esordio col Taranto, poi quattro vittorie consecutive, mentre fuori casa qualche passo falso, in ultimo ad Andria e in precedenza in quel di Matera. Adesso probabilmente proprio la Juve Stabia nel cercare di proporre il gioco, potrebbe favorire il Cosenza ad agire con le ripartenze: Assolutamente sì, infatti prima del doppio turno esterno parlando in maniera confidenziale con il presidente e con qualche calciatore, un po’ tutti esprimevano maggiore preoccupazione proprio per la trasferta di Andria rispetto a quella di Castellammare. Preoccupazioni non al valore delle due compagini per il quale non c’è ovviamente paragone, ma proprio per il modo di intendere il calcio da parte delle due formazioni. Infatti la squadra silana è molto più simile all’Andria dal punto di vista dell’interpretazione della partita, visione di gioco totalmente opposta rispetto ai gialloblu, e proprio in base al modo di giocare conoscendo le caratteristiche dell’avversario, si sapeva che avrebbe incontrato maggiori difficoltà proprio ad Andria. La partita più brutta del Cosenza di quest’anno, e molto probabilmente anche da quando Roselli risiede sulla panchina. Per quanto concerne il rendimento in esterna i rossoblu, tralasciando la disfatta di Andria, a Matera hanno subito la sconfitta quasi per caso andando sotto nel primo tempo, per poi ribaltata nella ripresa subendo i gol della sconfitta nel finale al 96’ minuto. Quindi si, un rendimento un un po’ in chiaroscuro lontano dalle mura amiche. Entrando nei dettagli, guardando la partita non c’è stata poi questa grande differenza con i match casalinghi. Un’altra peculiarità che ha avuto il Cosenza, sta sicuramente nell’ aver risolto diverse partite in pieno recupero, merito soprattutto dell’allenatore per la voglia di crederci e di non arrendersi mai. Le partite del Cosenza non terminano mai al novantesimo, ne da conferma la partita vinta contro la Paganese o contro la Virtus Francavilla, entrambe risolte allo scadere.

Il modulo che adotterà mister Roselli e quale potrebbe essere l’undici potenziale in campo: Da sempre il marchio di fabbrica di Giorgio Roselli è il 4-4-2 . Dopo la rivoluzione avutasi in estate, il tecnico ha provato a riconfermare il 4-4-2 nelle prime due uscite stagionali, poi è passato al 4-3-3, la prima volta da quando da due anni e mezzo allena a Cosenza che ha proposto questo tipo di modulo. Modulo messo in discussione proprio in queste ore dall’infortunio dell’ultimo regista che la squadra ha in questo momento in organico, Ranieri un ragazzo proveniente dall’ Atalanta, che si è procurato probabilmente uno stiramento e dovrebbe quindi essere sostituito da Capece che però non è un regista basso, ma un classico centrocampista di mediana più portato a giocare non in linea 4 e sicuramente non ha attitudini ad impostare il gioco. Proprio in virtù di ciò, non escludo che il Cosenza possa ritornare al 4-4-2 un’ipotesi concreta per le assenze del caso.

Sicuramente non prenderà parte del match D’Anna, oltre a Pinna che per un brutto infortunio salterà tutto il campionato. Alla luce di questi infortuni, ci saranno altre assenze, e Statella potrebbe recuperare:? Statella venerdì  ha subito una forte distorsione alla caviglia. Il fisioterapista del Cosenza è specializzato in recupero di infortuni, avendo già rimesso in sesto Mungo in quattro giorni per la gara di Reggio Calabria. Ovviamente un recupero “lampo” che ha influito sugli allenamenti successivi e quindi non so fino a che punto lo si voglia rischiare, anche se nel Cosenza è il calciatore che più può spostare gli equilibri di una partita. Per quanto riguarda il problema del terzino sinistro, il Cosenza sta valutando se sul mercato degli svincolati c’è qualche nome che potrebbe far fare al casa del Cosenza. Si proverà a fare un timido tentativo per Pasquale, calciatore che fino all’anno scorso giocava in serie A con la casacca dell’ Udinese, operazione difficile vista la sua richiesta di giocare in categoria superiore e pertanto vorrebbe capire se c’è l’opportunità di essere tesserato in serie B. Resta qualche nome ancora sul mercato, circola il nome di Thomas Som che ha giocato a Caserta l’anno scorso e prima ancora a Benevento, o magari potrebbe anche esserci la soluzione di un terzino destro che porterebbe ad adattare Colombo ex Salernitana o Bencivenga ex Foggia sulla corsia opposta.

Il presidente della Juve Stabia Franco Maniello lamentava la scarsa presenza dei tifosi allo stadio; circa il 3% dei i tifosi presenti in base ai cittadini residenti in città. Anche a Cosenza avete problemi di mancanza di tifosi allo stadio, dovuto probabilmente dalla presenza delle pay-tv: Assolutamente sì, un problema che il Cosenza si porta dietro ormai da quasi 10 anni da quando militava in serie B, all’epoca c’era Telepiù. Poi con il fallimento nel 2003 ritrovarsi a giocare contro realtà dilettantistiche ha dato una prima mazzata. L’ennesimo calo poi si è avuto con il secondo fallimento nel 2011, mentre adesso pian piano la tifoseria si sta riavvicinando allo stadio e attualmente a Cosenza la media spettatori è di 3500 tra paganti e abbonati, ad eccezione dei derby contro Catanzaro e Reggina, laddove si è arrivati a sfiorare le 10000 unità.

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Juve-Napoli, dirige Rocchi di Firenze: ecco la sestina arbitrale

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La lista completa

Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali e degli Arbitri Addizionali d’area che dirigeranno le gare valide per la undicesima giornata di andata del Campionato di Serie A 2016/17 in programma domenica 30 ottobre alle ore 15.00.

ATALANTA – GENOA h. 12.30
FABBRI
DI VUOLO – MONDIN
IV: PRETI
ADD1: RIZZOLI
ADD2: SAIA

BOLOGNA – FIORENTINA Sabato 29/10 h. 18.00
VALERI
DI LIBERATORE – CARBONE
IV: CARIOLATO
ADD1: MASSA
ADD2: DI PAOLO

CAGLIARI – PALERMO Lunedì 31/10 h. 21.00
IRRATI
LO CICERO – DEL GIOVANE
IV: LIBERTI
ADD1: GAVILLUCCI
ADD2: MANGANIELLO

CROTONE – CHIEVO
PAIRETTO
BARBIRATI – DE TROIA
IV: LONGO
ADD1: CELI
ADD2: ILLUZZI

EMPOLI – ROMA
DI BELLO
PASSERI – TEGONI
IV: CRISPO
ADD1: GIACOMELLI
ADD2: GHERSINI

JUVENTUS – NAPOLI Sabato 29/10 h. 20.45
ROCCHI
MELI – COSTANZO
IV: TONOLINI
ADD1: ORSATO
ADD2: DAMATO

LAZIO – SASSUOLO
CALVARESE
POSADO – SCHENONE
IV: VUOTO
ADD1: BANTI
ADD2: PEZZUTO

MILAN – PESCARA
DOVERI
GIALLATINI – ALASSIO
IV: MANGANELLI
ADD1: RUSSO
ADD2: NASCA

SAMPDORIA – INTER h. 20.45
MAZZOLENI
MARRAZZO – PERETTI
IV: PAGANESSI
ADD1: GUIDA
ADD2 MARIANI

UDINESE – TORINO Lunedì 31/10 h. 19.00
TAGLIAVENTO
DOBOSZ – VALERIANI
IV: MARZALONI
ADD1: PINZANI
ADD2: MINELLI

Juve Stabia, il fine settimana dell’Attività di base

Juve Stabia, il fine settimana dell’Attività di base

Il fine settimana dell’Attivita’ di base della Juve Stabia sarà ricco di gare. Si comincerà a giocare con i 2003 domenica mattina, in campionato, alle ore 11.30 contro l’Afragola 92 presso il centro Audax di Casoria.

I 2004, invece, giocheranno domenica mattina in campionato alle ore 9.45 contro il Millenium allo Stadio di Pellezzano (SA)

Questo pomeriggio, invece, i 2005 giocheranno una gara a 9 con inizio alle ore 16.00 al centro Eden.

a cura di Ciro Novellino

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Under 15, domenica si giocherà Fondi-Juve Stabia

Il prossimo turno di campionato

L’Under 15 di mister Alfonso Belmonte lavora in vista del delicato match in trasferta contro l’Unicusano Fondi. Ultimi giorni di preparazione prima della partenza che ci sarà nella mattinata di domenica, dopo il pari interno nel recupero contro la Casertana per 0-0.

Questo il prossimo turno di campionato:

Teramo-Monopoli (Rinviata)
Melfi -Paganese Calcio
Casertana-Lupa Roma
Sambenedettese-Foggia
Racing Club Roma-Fidelis Andria 1928
Unicusano Fondi Calcio-Juve Stabia
La classifica dopo l’ultimo turno:

Under 17, domenica si giocherà Fondi-Juve Stabia

Il prossimo turno di campionato

L’Under 17 di mister Nunzio Di Somma, tornato dopo il corso svolto a Coverciano, lavora in vista del delicato match in trasferta contro l’Unicusano Fondi. Ultimi giorni di preparazione prima della partenza che ci sarà nella mattinata di domenica.

Questo il prossimo turno di campionato:

Melfi -Paganese Calcio
Casertana-Lupa Roma
Sambenedettese-Foggia
Teramo-Monopoli (Rinviata)
Racing Club Roma-Fidelis Andria 1928
Unicusano Fondi Calcio-Juve Stabia

Questa la classifica dopo l’ultimo turno di campionato e il recupero con la Casertana.

 

a cura di Ciro Novellino

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Da sei anni le vespe non battono il Cosenza al Menti. Tutti i precedenti

Nelle quattro occasioni in cui i lupi non hanno perso contro la Juve Stabia, le gare sono terminate 1 a 1

Stabia e Cosenza, si sono affrontate in gare di campionato cinque volte al “vecchio campo San Marco” di Castellammare di Stabia, una vittoria stabiese, due dei calabresi e due pareggi. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:

– 1931 / 1932 – Campionato Nazionale di Prima Divisione girone ‘ F ‘

11 ottobre 1931 – 2° giornata d’andata: STABIA – COSENZA 0 – 1 lupi in gol nei minuti finali con Masi.

– 1937 / 1938 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ E ‘

12 dicembre 1937 – 10° giornata d’andata: STABIA – COSENZA 1 – 1 rossoblù in vantaggio ad inizio ripresa con Pucci, pareggio dei gialloblù all’ultimo minuto con MICHETTI.

– 1948 / 1949 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ E ‘

24 aprile 1949 – 11° giornata di ritorno: STABIA – COSENZA 2 – 2 le reti due per tempo, nel primo silani in vantaggio con Gè e pareggio delle vespe su calcio di rigore realizzato da NESPOLO; nel secondo, ancora silani in vantaggio con Geraci e pareggio ancora delle vespe con RICONDA.

– 1949 / 1950 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

16 ottobre 1949 – 4° giornata d’andata: STABIA – COSENZA 0 – 1 gol vittoria per i calabresi di Confalonieri.

– 1950 / 1951 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

7 gennaio 1951 – 16° giornata d’andata: STABIA – COSENZA 3 – 1.

Juve Stabia e Cosenza, si sono affrontate in gare di campionato nove volte al “vecchio campo San Marco” prima e all’attuale “Romeo Menti” poi di Castellammare di Stabia, mai i calabresi hanno espugnato il terreno di gioco alle falde del Faito, in quattro occasioni hanno pareggiato e in altre cinque hanno perso. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:

– 1955 / 1956 – Campionato Nazionale di IV Serie girone ‘ H ‘

5° giornata di ritorno: JUVE STABIA – COSENZA 2 – 0 le reti delle vespe furono messe a segno da due attaccanti, rispettivamente GALLO e CANONICO.

– 1956 / 1957 – Campionato Nazionale di IV Serie girone ‘ H ‘

10° giornata di ritorno: JUVE STABIA – COSENZA 1 – 0 gol vittoria dei gialloblù dell’attaccante MUNAO’.

– 1972 / 1973 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ C ‘

11 marzo 1973 – 5° giornata di ritorno: JUVE STABIA – COSENZA 3 – 0 le reti tutte nel secondo tempo con l’attaccante PIRONE, il mediano Pasquale SANTOSUOSSO e l’attaccante Adelchi MALAMAN.

Graziani Bruno
Bruno GRAZIANI

– 1973 / 1974 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ C ‘

27 gennaio 1974 – 19° giornata d’andata: JUVE STABIA – COSENZA 1 – 1 rete stabiese con il terzino RIZZA dopo dieci di gioco, i silani agguantarono il pari a tre dalla fine con Codognato.

– 1979 / 1980 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ D ‘

13 gennaio 1980 – 15° giornata d’andata: JUVE STABIA – COSENZA 1 – 1 vantaggio rossoblù ad inizio ripresa con Perrotta, pareggio gialloblù dell’attaccante Bruno GRAZIANI (foto).

– 1997 / 1998 – Campionato Nazionale di Serie C1 girone ‘ B ‘

Michele Menolascina
Michele MENOLASCINA

22 marzo 1998 – 10° giornata di ritorno: JUVE STABIA – COSENZA 1 – 0 (arbitro Antonio Pascariello di Lecce) gol vittoria delle vespe con una magistrale punizione di Michele MENOLASCINA (foto).

– 2010 / 2011 – Campionato Nazionale di Prima Divisione girone ‘ B ‘

19 dicembre 2010 – 1° giornata di ritorno: JUVE STABIA – COSENZA 2 – 1 (arbitro Valerio Marini di Roma 1) vespe in vantaggio a metà tempo con Diego ALBADORO, ad inizio ripresa raddoppio di Adriano MEZAVILLA e a dieci dalla fine accorciò per i calabresi Essabr.

– 2014 / 2015 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

11 marzo 2015 – 10° giornata di ritorno: JUVE STABIA – COSENZA 1 – 1 (arbitro Fabio Piscopo di Imperia) vantaggio dei lupi con Cesca ad inizio ripresa, dopo pochi minuti pareggio gialloblù con Samuel DI CARMINE.

– 2015 / 2016 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

17 ottobre 2015 – 7° giornata d’andata: JUVE STABIA – COSENZA 1 – 1 (arbitro Francesco Fourneau di Roma 1) vantaggio silano con Criaco alla mezz’ora del primo tempo, pareggio dopo cinque minuti per i gialloblù con Sergio CONTESSA.

Giovanni Matrone

Berretti, c’è la sosta ma mister Panico tiene tutti sulla corda

Si continua a lavorare

Lavoro, lavoro, e solo lavoro. La squadra di mister Domenico Panico prosegue gli allenamenti tra quartier generale, Eden di Torre del Greco, e il Menti con sedute di lavoro atratti anche cariche per tenere alta la concentrazione e proseguire alla ripresa da lì dove ci si è fermati, visto che sabato non si giocherà per la sosta del campionato. Aggregato al gruppo anche l’ultimo arrivato Dan Berci.

Questa la classifica dopo l’ultimo turno:

a cura di Ciro Novellino

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Albiol potrebbe non essere convocato per Torino

Albiol potrebbe non essere convocato per Torino

La Gazzetta dello Sport scrive riguardo le possibili scelte di Maurizio Sarri domani sera a Torino contro la Juve: “Intanto, gli azzurri hanno ripreso ieri gli allenamenti in vista della partitissima contro i bianconeri. Formazione praticamente già fatta visto che Albiol al massimo andrà in panchina (ma più probabilmente non verrà convocato) e dunque sarà Maksimovic ad affiancare Koulibaly in difesa. Torneranno dal primo minuto anche Hysaj per Maggio e Hamsik per Zielinski”

Higuain, il padre: “In caso di gol non esulterà per rispetto, abbraccerà Sarri ed i suoi ex compagni”

Le sue parole

Jorge Higuain, papà di Gonzalo, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport: “Io che sono davvero il padre, capisco le parole di Sarri. Gonzalo gli ha dato tanto, ma gli deve anche molto”. 

Domani suo figlio affronterà per la prima volta il Napoli dopo l’addio estivo: lo sente emozionato? 

“L’emozione sarà quella di giocare una partita importante, uno scontro diretto per lo scudetto. Naturalmente sarà contento di rivedere gli ex compagni e Sarri, un allenatore con cui ha avuto sempre una relazione stupenda. Sono sicuro che Gonzalo abbraccerà lui e tutti i ragazzi” 

Ha nominato Sarri e lo spogliatoio del Napoli, non De Laurentiis…

“Sarri e i giocatori sono una cosa, De Laurentiis un’altra. Non mi interessa parlare del presidente, fa parte del passato” 

Pensa che Gonzalo, in caso di gol al Napoli, esulterà? 

“E’ una decisione sua, non so come si comporterà” 

Beh, conoscendolo…

“E’ un ragazzo affettuoso e credo che per una questione di rispetto non esulterà. La gente di Napoli, Sarri e i compagni lo hanno sempre trattato benissimo. E’ normale che quando la Juventus lo ha acquistato si siano arrabbiati” 

Due animali su tre estinti entro il 2020

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Il rapporto “The Living Planet 2016” redatto dal Wwf lancia l’allarme sul futuro delle specie animali sulla Terra. Le attività umane dominano sull’85% della superficie mondiale e questo compromette gli habitat naturali. Secondo il report entro il 2020 rischiano di sparire due animali su tre a causa di bracconaggio e inquinamento.

Bracconaggio e inquinamento: “Spariranno due animali su tre”

Il rapporto “The Living Planet 2016”: sull’85% del pianeta dominano le attività umane. Distrutti gli habitat naturali, entro il 2020 il 67 per cento dei vertebrati sarà estinto

Le grandi estinzioni di massa avvenute in passato sulla Terra sono state causate da una catastrofe imprevedibile, come la caduta di un asteroide. Ma l’ultima, forse la più grave di tutte, è in corso senza che un evento appariscente ci consenta di dare la colpa al destino: entro il 2020, tra poco più di tre anni, il 67% dei vertebrati che esistevano nel 1970 sarà estinto. Quasi 7 animali su 10 che solo mezzo secolo fa popolavano fiumi, laghi, foreste e brughiere non ci sarà più. E la responsabilità è solo degli esseri umani.

Il rapporto «The Living Planet 2016», redatto dal Wwf e dalla Zoological Society di Londra, è un grido d’allarme che conferma l’ingresso nell’Antropocene, la nuova era geologica caratterizzata dalle modifiche al pianeta apportate dall’uomo. Scienziati di tutto il mondo hanno esaminato 14.152 esemplari di 3706 specie di vertebrati, e hanno scoperto che il loro numero si è ridotto del 58% tra il 1970 e il 2012, con un tasso di decrescita medio che oggi tocca il 2% l’anno e che non accenna a diminuire. Da qui l’agghiacciante previsione sullo stato del pianeta nel 2020.

Il bracconaggio e la caccia sono responsabili della quasi sicura imminente scomparsa dell’elefante africano e del gorilla di montagna, ma la maggior parte dei vertebrati è minacciata dalla distruzione dell’habitat nel quale vivono, dovuta alla creazione di nuovi campi destinati alle coltivazioni o a cementificazioni urbane. Ormai solo sul 15% della superficie terrestre la natura è protetta da leggi severe: sul restante 85% dominano le attività umane, sempre più incuranti e predatorie. Nel 2012 occorrevano 1,6 pianeti come il nostro per soddisfare il fabbisogno annuale di risorse dell’umanità, ma oggi non ne basterebbero due.

I più colpiti sono i fiumi e i laghi, dove l’estinzione dei vertebrati ha già toccato l’81% a causa dell’inquinamento, delle dighe e della pesca di frodo. Un fungo dilagato in seguito alla tratta di rane e tritoni ha fatto strage di anfibi in tutto il mondo; in Asia gli avvoltoi stanno scomparendo perché si cibano di carcasse di mucche alle quali vengono somministrati anti-infiammatori; in Europa le anguille sono sempre più rare per colpa del degrado ambientale; delfini e orche muoiono ingerendo pesce contaminato e migliaia di altre specie meno conosciute stanno scomparendo. Il riscaldamento globale, secondo lo studio, è solo una componente marginale di questo fenomeno, dovuto quasi interamente al dilagare della specie umana sulla Terra, che ha accelerato di 100 volte il normale tasso di estinzione.

Gli esperti pensano che la situazione non sia mai stata così grave, ma credono che ci sia ancora tempo per rimediare: «Dobbiamo ridefinire la relazione con il pianeta – ha detto Marco Lambertini, direttore generale del Wwf – e passare da un rapporto in cui ci comportiamo da predatori a uno in cui natura e persone coesistano in armonia. E abbiamo gli strumenti per risolvere questo problema». Molte storie di successo lo confermano: il panda gigante è stato salvato, in Europa sono tornati gli orsi, i lupi e le linci. Sarà sempre difficile convincere un pastore che lupi, volpi e linci siano animali da salvare, ma in luoghi come la Maremma toscana ci stanno provando con successo, e molto di più si potrebbe fare nelle scuole e negli uffici di chi decide i nuovi insediamenti urbani.

«Le persone, i governi e le aziende – ha detto Mike Barrett, direttore delle politiche nel Wwf britannico – devono agire adesso. Abbiamo una responsabilità sulle generazioni future. Siamo la prima specie a cambiare il pianeta, ma siamo anche dotati di comprensione: tutto dipende solo dalla nostra determinazione». Ora gli scienziati sperano che il loro appello non resti inascoltato, anche se nessuno si illude che si tratti di un percorso facile. Bisognerà convincere tutti gli esseri umani che la colpa non è genericamente di una società rapace: ognuno è responsabile di quello che sta accadendo, e ognuno può e dovrebbe fare qualcosa.

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lastampa/Bracconaggio e inquinamento: “Spariranno due animali su tre” TORIO SABADIN

Pochesci ritorna a parlare del pari con la Juve Stabia

Sandro Pochesci allenatore della Unicusano Fondi recrimina ancora per il pari con la Juve Stabia

Ci sono allenatori che alla prima esperienza in Lega Pro, in maniera silenziosa, lavorano per far vedere le loro qualità,tra questi non possiamo annoverare Sandro Pochesci.

L’allenatore laziale non ha mai mantenuto basso i toni, anzi ogni occasione è stata buona per farsi “sentire”. A Distanza di un mese dalla partita con la Juve Stabia ritorna a recriminare per quel pareggio.

Secondo il tecnico il pareggio ottenuto con la Juve Stabia qualche settimana fa, quando vincevano 2-0 e sono stati raggiunti nei minuti finali, a causa secondo lui di un’espulsione inventata (Bertolo n.d.r.) , ha tolto punti importanti  alla sua squadra.

Sul campionato, quando gli si chiede chi secondo lui è la favorita alla vittoria finale, indica oltre al Matera anche la Juve Stabia.

Già dopo dieci giornate secondo il suo parere, i valori tecnici sono usciti fuori, con quattro squadre in lotta per la B: Foggia, Lecce, Juve Stabia e Matera. Sulla possibile outsider annovera anche il Catania  che deve recuperare tanti punti ma non deve essere sottovalutato.

Molti addetti ai lavori dicono che la promozione diretta se la giocheranno le due pugliesi con Lecce e Foggia alla pari, a suo avviso però la Juve Stabia ha un grande organico mentre il Matera ha l’allenatore più esperto e abituato a stare in alta quota.

Vedremo se avrà ragione lui.

Patrizia Esposito

Hillary Clinton e Michelle Obama sul palco per battere Trump

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Per la prima volta nella campagna elettorale americana Hillary Clinton e Michelle Obama salgono insieme sul palco in occasione di un comizio in North Carolina. Da sempre avversarie, seppelliscono i rancori per battere Trump. Si scambiano abbracci e complimenti. L’impegno della First Lady può fare la differenza nella mobilitazione degli afroamericani.

Michelle-Hillary, le nemiche si alleano contro Trump

Dal gelo della campagna del 2008 al comizio insieme in Nord Carolina. La First lady: io troppo impegnata? Sì, ma queste elezioni sono storiche

Hillary Clinton e Michelle Obama sul palco della Wake Forest University in Nord Carolina
Michelle Obama e Hillary Clinton sul palco della Wake Forest University in Nord Carolina

WINSTON SALEM (NORTH CAROLINA) – Due nemiche per la pelle, costrette insieme sul palco per chiudere la porta della Casa Bianca a Donald Trump. Questa è l’immagine che trasmette l’abbraccio di Winston Salem fra Michelle Obama e Hillary Clinton.

Nel primo comizio tenuto insieme, la posta in gioco la spiega subito la candidata democratica: «Sono le elezioni più importanti della nostra vita». Poi chiarisce perché: «In gioco c’è il diritto stesso al voto, soppresso qui in North Carolina. C’è il clima: se pensate che il riscaldamento globale sia in corso, dovete votare. Se siete per una riforma dell’immigrazione che porti alla cittadinanza, dovete votare. Se volete la parità dei matrimoni, posti di lavoro e infrastrutture, istruzione universitaria accessibile, dignità per tutte le donne (e questo speravo di non doverlo dire), dovete votare perché sarà in gioco nelle urne».

Nel palazzo dello sport della Wake Forest University ci sono 11.000 persone, e ormai tutte in piedi, quando Hillary lancia Michelle: «Tutto ciò a cui teniamo è in gioco in questa elezione, ma non ascoltate solo me. Sentite cosa ha da dirvi la nostra magnifica First Lady». Le due ex rivali si abbracciano, e Michelle seppellisce i rancori del passato: «Ringraziamo Hillary per la sua vita di servizio. Non c’è mai stato un candidato più qualificato alla presidenza».

Quindi spiega perché è scesa in campo: «Dicono che il mio attivismo è senza precedenti per una first lady. È vero, ma queste elezioni sono senza precedenti. Non ci sono mai stati candidati così diversi. Uno parla di disperazione, paese debole, diviso, nel caos, dove gli altri sono una minaccia, bisogna costruire muri e avere paura. Poi c’è la visione di Hillary, una nazione potente e grande abbastanza per tutti. La scelta è fra chi divide e chi ci invita ad abbracciare gli istinti migliori.

Non tra democratici e repubblicani, ma per decidere chi darà forma al paese nel resto della vita dei nostri figli. Il Presidente è un modello di vita: quale modello vogliamo? Uno che unisce e vede le differenze come qualità, non minaccia. Uno che rispetta le donne, capisce che la nostra nazione è stata creata dagli immigrati, vede il bene in tutte le comunità. Uno che ha la maturità per gestire i codici nucleari. Io credo con tutto il mio cuore che Hillary sarà questo genere di Presidente. Quando i nostri avversari vanno in basso, noi andiamo in alto».

Il rapporto fra le due first lady è stato sempre complicato, perché sono identiche e opposte. Identiche per la conoscenza e la passione politica. Hillary laureata in legge a Yale, Michelle a Princeton. Intelligenti e preparate, entrambe prodotto delle università di élite della Ivy League. Hillary avvocato di successo, ma subito impegnata in politica per l’inchiesta sul Watergate e la registrazione degli elettori delle minoranze.

Michelle avvocato di successo, ma sposata con un mobilitatore della comunità nera di Chicago chiamato Barack, per fare la differenza nei quartieri più disagiati e violenti della città. Hillary first lady che rifiutava di stare a casa a infornare i biscotti; Michelle first lady che ha cercato di cambiare le abitudini alimentari degli americani. Opposte, però, perché Hillary ha sempre puntato al potere politico, mentre Michelle lo ha quasi fuggito. Ha frenato sulla candidatura di Barack, ha rifiutato di essere candidata lei al Senato (almeno finora), ed è stata un’attivista riluttante in campagna elettorale.

Un amico di entrambe le first lady descrive così il loro rapporto: «Nel circolo degli Obama nessuno era odiato quanto Hillary: una volta partecipai ad un incontro con il consigliere presidenziale David Plouffe, che arrivò ad augurarsi la sua morte». Tutto è cambiato con la decisione di Barack di offrire a Hillary il posto di segretario di Stato: «Allora è cominciato un processo di riconciliazione durato due anni, che sta culminando in questa campagna elettorale. I posti sono divisi a metà, tra gli uomini degli Obama e quelli dei Clinton. La transizione è già cominciata, e l’amministrazione sarà una mescolanza fra queste due ali del partito».

La candidatura di Trump ha contribuito a consolidare l’alleanza, spingendo la riluttante Michelle ad impegnarsi nella campagna per eleggere l’ex nemica. Ha messo al servizio della causa la sua straordinaria empatia e abilità oratoria, cioè le qualità che mancano a Hillary. La pace è firmata, e si stringe nell’abbraccio di Winston Salem: «Michelle, ti prometto che se andrò alla Casa Bianca, continuerò a curare il tuo orto».

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lastampa/Michelle-Hillary, le nemiche si alleano contro Trump PAOLO MASTROLILLI – INVIATO A WINSTON SALEM (NORTH CAROLINA)

Grande successo ad eccellenze Campane con ‘Aspettando Juventus-Napoli”

Con tanti ospiti
Grande successo dell’evento “Aspettando Juve-Napoli, la sfida per eccellenza”, andato in scena stasera, giovedì 27 ottobre, presso “Eccellenze Campane”. Un vero e proprio happening per giocare d’anticipo Juventus-Napoli. Dinanzi ad un folto pubblico i giornalisti Gianluca Gifuni e Ornella Mancini hanno animato un talk show con la presenza di alcuni storici ex azzurri: Vincenzo Montefusco, Gianni Improta, Jarbas Faustinho Canè, Giuseppe Volpecina, Pasquale Casale e Francesco Montervino che hanno ricordato le loro “Juventus-Napoli”, parlando molto anche della sfida di sabato.
«Il mio Juve-Napoli più bello – ha rivelato Volpecinaè quello del novembre 86 (la vittoria per 1-3 storica, ndr), ho avuto anche la fortuna di segnare e abbiamo stravinto una partita che non è come le altre. Il Napoli andrà a Torino a giocarsi la gara fino in fondo e per vincere, la vittoria potrebbe dare una consapevolezza di forza che potrebbe far lottare gli azzurri fino alla fine del campionato. Il “falso nueve”? Un allenatore deve adattarsi alle caratteristiche dei giocatori a disposizione, manca una prima punta ma per fortuna Mertens sta facendo molto bene».
Ha iniziato Vincenzo Montefusco: «Questa è una partita importantissima, il Napoli attuale è diventato di grandissimo livello, negli ultimi anni il club di De Laurentiis si trova in tutte le competizioni importanti, questa in città è la partita dell’anno ma ci sono tantissime partite ancora da giocare. Il Napoli deve andare a Torino a giocarsi la partita, Sarri non deve farsi condizionare dalla riconoscenza che ha nei confronti di alcuni calciatori, l’esempio in questo periodo è Jorginho che magari andava cambiato un poco prima». «Credo – ha detto invece Gianni Improta  che anche al cospetto delle assenze nel reparto offensivo del Napoli, che deve fare a meno di Milik e Gabbiadini, le due punte centrali, la velocità e la rapidità del trio d’attacco partenopeo può mettere in difficoltà la difesa dei colossi bianconeri. Questa volta vinciamo, ne sono sicuro!». Di rimando Canè«A me non piace che ci sia il chiodo fisso della Juventus. Dobbiamo guardare solo in casa nostra senza preoccuparci degli altri. Sarà una partita interessante ed imprevedibile. L’anno scorso il Napoli sembrava favorito e sappiamo come è andata a finire. Questa stagione la squadra sta avendo un rendimento altalenante, ieri contro l’Empoli abbiamo sofferto per alcuni tratti del match. Una squadra che vuole lottare per il vertice non può soffrire con i toscani. La Juventus non sta giocando meglio degli azzurri, però è superiore. Se però ci presentiamo a Torino con la consapevolezza di essere inferiori, allora si rischia di uscire male dallo Stadium. Dovremo giocarcela». E poi ancora Francesco Montervino. «Il ricordo più bello che ho di Juve-Napoli è il 3-3 dove segnò anche il grande Paolo Cannavaro, sabato per noi sarà la partita dell’anno, mi auguro che i giocatori possano sentire questa partita come la sentono i tifosi del Napoli, è una partita che può definire quale sarà il campionato del Napoli da qua alla fine, rispetto ad un paio di settimane fa gli azzurri mi sembrano in ripresa, sicuramente con l’Empoli c’è stato un passo avanti rispetto alla partita di Crotone. E’ un Napoli che si presta a diventare sempre più squadra, adesso è il momento di essere un pò più cinici, Mertens è il giocatore simbolo di questa squadra, un ragazzo che non si da mai per vinto. Sono fiducioso quest’anno perché il Napoli non viene da un periodo di forma eccellente». Infine Pasquale Casale: «Il match di sabato è aperto a qualunque risultato. Credo che il Napoli debba pressare alto e asfissiare la Juventus anche perché giocare di contropiede sarebbe pericoloso. Spero che Sarri inventi qualche variante tattica, potrebbe spostare Hamsik più vicino a Mertens. Spero si possa uscire da Torino con un buon risultato».
Spazio anche alla presentazione del libro del procuratore sportivo, campano di nascita ma bianconero di fede, Pasquale Gallo “Io e la Juve storia di un grande amore”. «Mi auguro sia una bella partita che possa essere pulita in campo e fuori. Ci sia la rivalità, gli sfottò senza però andare oltre». Da contraltare ci sarà l’edizione aggiornata de “Il Romanzo del Grande Napoli” , aggiornato con il “tradimento” di Higuain, con la presenza di uno degli autori, Giampaolo Materazzo, che ha detto: «Io non sento la pressione perché penso direttamente al match contro il Besiktas, quindi la evito direttamente. Anche se il Napoli non è al completo nel reparto offensivo però spero che nelle difficoltà possa uscire una variabile annoi favorevole. Mi auguro soprattutto che sia una partita pulita dentro e fuori dal campo, senza eccessi. Poi al novantesimo si potrà gioire o meno ma l’importante è che sia una bella partita». Nel corso dell’evento l’attore e regista teatrale Peppe Miale ha proposto un estratto della pièce teatrale “Juve – Napoli 1-3, la presa di Torino” lo spettacolo ispirato all’instant book di successo dello scrittore Maurizio De Giovanni. Anche lui, da grande tifoso del Napoli, ha detto la sua sulla gara di sabato: «La partita la vedrò da solo a casa per soffrire totalmente. Ho anticipato anche l’orario dello spettacolo al pomeriggio per poter vivere col massimo trasporto quella che per me è la partita delle partite».
Nei pressi dell’aula magna di Eccellenze Campane Massimo Bolognino (Campione del Mondo di Subbuteo) e alcuni suoi avversari di fede juventina hanno anticipato a calcio-tavolo la sfida di sabato. Il club “Napoli Saverio Silvio Vignati” con il presidente Massimo Vignati ha proposto alcuni cimeli del Museo Maradona riguardanti le sfide con la Vecchia Signora: oltre alle maglie indossate da Maradona, da Del Piero, scarpette, il contratto firmato col Napoli da Diego e altri cimeli, c’era anche il pallone dell’ormai leggendaria sfida Juventus-Napoli del 9 novembre del 1986 (finita 1-3). La maratona di eventi è proseguita con l’esibizione del musicista Gino Magurno, “L’altroparlante”, con la presenza del club Napoli Quarto e del Club Napoli Tribunale. All’esterno di Eccellenze  c’era la “Selfie Car”, ovvero la possibilità di scattare selfie con la “Panda Azzurra”, l’autovettura della Fiat, di proprietà della famiglia dell’indimenticato Dino Celentano, di colore Azzurro autografata da tutti i calciatori del Napoli che ha centrato l’ultimo successo a Torino (il 2-3 del 31 ottobre del 2009). Sino a sabato Eccellenze Campane propone anche la sfida enogastronomica, tra “Menu Azzurro” e un altro “Menu Bianconero”, con una pietanza tipica campana (pasta e fagioli con le cozze) e una piemontese (brasato al Nebbiolo con polenta). Il pubblico presente è stato anche deliziato con le coppette al gusto Oreo (bianconero) o Puffo (meglio, azzurro) della deliziosa Gelateria Del Gallo. A chiudere la serata lo splendi murales dello street-writer Raffo Art, che ha disegnato un ciuccio e una zebra su un telo di due per tre metri in tempo reale. Un’opera d’arte di rilievo e fortemente simbolica.