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”Sogno di una notte di mezza estate” tra prosa e lirica al Grande di Brescia (Diana Marcopulopulos)

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Il palcoscenico del Teatro Grande ha ospitato dal 3 al 6 novembre ”SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE” di William Shakespeare . Un progetto ben riuscito quello tra il Grande e il CTB di mettere in scena, alterando tra prosa e lirica, una tra le più conosciute e importanti commedie del drammaturgo Inglese. Un’idea realizzata con la regia di Elio De Capitani . Un incantevole ”sogno” ben rappresentato .

Una meravigliosa recita da parte di un cast di giovani attori talentuosi . Che hanno saputo far divertire .

Diretti dal bravo Elio De Capitani, regista stabile del Teatro Elfo . Il quale ha voluto e osato unire eccellentemente Favola e Comicità . La ”comicità” è stata rappresentata efficacemente dagli attori del gruppo degli Artigiani . Come sappiamo tentano di preparare uno spettacolo teatrale in onore di Teseo , sciorinando una parodia di ciò che dovrebbe essere una recita teatrale. Sicuramente Elio De Capitani voleva uno spettacolo divertente e divertente lo è stato . Comunque bravi gli attori tutti, bravo il regista, splendidi i costumi di Fernando Bruni, e le scene seppur minimale di Carlo Sala comunque d’effetto . Un successo sottolineato dalla grande presenza di pubblico .

Diana MARCOPULOPULOS

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Il Napoli non ha avuto nulla di strano: solito buon gioco, baricentro alto e via ad attaccare

Il Napoli non ha avuto nulla di strano: solito buon gioco, baricentro alto e via ad attaccare

La Gazzetta dello Sport scrive sul pari tra Napoli e Lazio: “La storia non si ripete, a volte. A volte la storia cambia. Napoli e Lazio si sono concesse spesso sfide piene di emozioni e di gol nei tempi recenti. E anche stavolta c’erano tutte le migliori intenzioni, ma per un motivo o per un altro allo spettacolo non si sono aggiunti tanti gol: uno a testa e chi gongola è la Lazio, ovvio. Niente contro sorpasso. Il Napoli continua a interrogarsi sulle vie del gol e nel frattempo resta appeso alle prodezze di chi fino a poco tempo fa era l’uomo più discusso: Hamsik. Quello che ha rimesso in carreggiata la squadra a Istanbul. Quella che ha dato l’illusione di rinascita (in classifica). E che si è spenta in meno di due minuti. La Lazio stranamente timida si riprende subito una partita che poteva perdere e questi sono buoni segnali per la stagione. Il Napoli di strano non ha avuto nulla: il solito buon gioco, trame fitte, buoni inserimenti, baricentro alto e via ad attaccare. Ma con quel macigno addosso che è la mancanza di concretezza sotto porta. Parlando del Napoli si rischia di essere monotoni, ma il problema è lì. Milik manca sempre di più, altri terminali efficaci quanto il polacco non ne ha. E se il gol diventa una fatica di Ercole è dura mantenere il passo delle migliori”.

Reina è goffo sulla conclusione di Keita, non è la prima volta

Il portiere in difficoltà

La Gazzetta dello Sport ha eletto Pepe Reina come peggiore in campo ieri contro la Lazio: “Reina 5. Non è stato il primo errore in questa stagione. Sulla conclusione di Keita è goffo, il pallone gli passa sotto il braccio finendo in rete. Il rendimento finora, è stato altalenante. Reattivo su Immobile a inizio ripresa”.

De Laurentiis e Sarri sono passati dalla sfida alla più cordiale tregua

De Laurentiis e Sarri sono passati dalla sfida alla più cordiale tregua

Ad Aurelio De Laurentiis non saranno piaciute, in queste settimane, alcune scelte di formazione da parte del proprio allenatore. E a Maurizio Sarri non sono piaciute le esternazioni a mezzo radiofonico, ma La Repubblica ritiene che entrambi sono passati dalla sfida alla più cordiale tregua: “Sembra proprio che la formazione iniziale derivi da un compromesso. Come in un virtuale scambio di figurine, il presidente in settimana sollecita fiducia ampia per Gabbiadini, ma Sarri non lo asseconda subito, promette che ci ripenserà appena possibile. Però rinnova il centrocampo. Con Diawara c’è Zielinski, lentamente prendono posto i giovani acquisti come nelle attese della società”.

Senza Milik in attacco è una voragine sempre più pesante

Senza Milik in attacco è una voragine sempre più pesante

Secondo La Repubblica, il ko subito dall’attaccante polacco Arkadiusz Milik sta costringendo il Napoli ad affrontare una stagione tutta in salita. L’infortunio al ginocchio dell’ex Ajax ha condizionato “in modo sempre più pesante la voragine che si è aperta al centro del reparto offensivo, già indebolito durante l’estate dalla partenza di Higuain”, anche perchè se prima la squadra aveva sempre avuto il gol facile “ora deve invece convivere con l’ossessione di dover sbloccare il risultato: pagata ancora una volta a caro prezzo nella sfida di ieri sera, quasi identica a quella di martedì scorso in Champions contro il Besiktas”.

FOTO ViViCentro – Il racconto in scatti di Cosenza-Juve Stabia

Questi gli scatti di Cosenza-Juve Stabia

La Berretti di mister Domenico Panico porta a casa il bottino pieno anche da Cosenza e vola in classifica con 6 vittorie su 6. Questo il racconto in scatti del match.

a cura di Ciro Novellino, foto Pescatore/Tucci

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Under 15, Lupa Roma-Juve Stabia: i convocati di mister Belmonte

Under 15, Lupa Roma-Juve Stabia: i convocati di mister Belmonte

L’Under 15, dopo la sconftta di settimana scora contro il Fondi, torna in campo, ancora in trasferta e lo fa su terreno di gioco della capitale. La Juve Stabia affronterà la Lupa Roma. Questa la lista dei convocati di mister Alfonso Belmonte:

Iovine, Esposito, Arzaniello, Annibale, Zaccariello, De Blasio, Liccardo, Guerra, Boccia, Selvaggio, Gaudino, Grimaldi, Sagliano, Pulcino, Costanzo, Guarracino, Fusco, Pascale, Vitiello, Masotta.

a cura di Ciro Novellino

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Under 17, Lupa Roma-Juve Stabia: i convocati di mister Di Somma

Under 17, Lupa Roma-Juve Stabia: i convocati di mister Di Somma

L’Under 17, dopo la sconftta di settimana scora contro il Fondi, torna in campo, ancora in trasferta e lo fa su terreno di gioco della capitale. La Juve Stabia affronterà la Lupa Roma. Questa la lista dei convocati di mister Nunzio Di Somma:

Pezzella, Menzione, Diomaiuta, Maiorino, Follo, Casella, Ranieri A. Persico, Stallone, Cucca, Fibiano, Ceparano, Imparato, Masi, Andelora, Capasso, De Luca, Esposito, Del Prete, Ranieri P.

a cura di Ciro Novellino

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FOTO ViViCentro – Juve Stabia-Nocera Inferiore 0-2: il tabellino e le parole di mister Petrillo

Juve Stabia-Nocero Inferiore 0-2: il tabellino e le parole di mister Petrillo

Allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia si è giocato il match tra Juve Stabia e Nocera Inferiore, attività di base classe 2004 delle Vespette. Abbiamo ascoltato mister Petrillo: “Dopo due buone prestazioni, abbiamo subito una sconfitta per 2 a 0 senza attenuanti. Non una buona prestazione dei singoli e della squadra ma a questa età capita. Da qui ripartiamo facendo esperienza”. 

Così in campo:

Arrichiello, (Schiavone), Ruggiero, Ferraiuolo, Mamhoud, (Ventrone), Marino, (Montella), Lettera, Russo, Noviello, Minasi, Di Serio, (Orefice)

a cura di Ciro Novellino, foto Minasi

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L’Angolo di Samuelmania – Con la Lazio, partita sfortunata: faccio un appello ai tifosi

L’Angolo di Samuelmania – Con la Lazio, partita sfortunata: faccio un appello ai tifosi

Napoli-Lazio. Il Napoli gioca una bellissima partita dal punto di vista tecnico con anche molte conclusioni verso lo specchio della porta rispetto alle altre gare ma senza un vero attaccante di ruolo diventa sempre più difficile. Quando, però, Mertens, Insigne e Callejon prendono confidenza con i tiri verso la porta, il Napoli si rende pericoloso e passa anche in vantaggio con un goal di Marek Hamsik. Dopo, però, solo pochi minuti la Lazio pareggia con un goal di Keita che, purtroppo, è condizionato dalla leggerezza di Reina. Errore si ma come tifoso non posso certamente dimenticare quante partite ha salvato e quanti stupendi campionati ha disputato. Posso soltanto dire: forza ragazzi e forza Napoli, sempre a testa alta, sempre con voi. Un appello ai tifosi: riempiamo lo stadio, ci dobbiamo far sentire perché il tifo del Napoli è storico e con i prezzi dei biglietti ribassati possiamo stare ancora di più vicini a questi ragazzi.

a cura di Samuele Esposito

RIPRODUZIONE RISERVATA

FOTO ViViCentro – Il racconto in scatti di Napoli-Lazio

Queste le foto di Giovanni Somma

Il Napoli impatta in casa, allo stadio San Paolo, contro la Lazio per 1-1. Hamsik illude ma l’errore di Reina condanna i suoi ad un altro risultato diverso da quello della vittoria. Questo il racconto in foto del nostro Giovanni Somma.

CLICCA SULLE FOTO per ingrandirle

VIDEO ViViCentro – Hamsik: “Attaccante? Stiamo cercando di fare bene lo stesso”

Queste le sue parole

Al termine del match pareggiato dal Napoli allo stadio San Paolo contro la Lazio, in mixed zone, è arrivato il capitano Marek Hamsik che, comunque, si ritiene soddisfatto della prestazione. Queste le sue dichiarazioni.

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

Modifica Italicum: accordo raggiunto, Cuperlo firma e la minoranza PD si spacca

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C’è l’accordo su un documento condiviso della commissione del Pd per la modifica dell’ Italicum. E’ quanto si apprende da fonti dem. Il documento ha anche l’ok di Gianni Cuperlo. Il documento del Pd sulla modifica dell’Italicum prevede il superamento del ballottaggio e l’elezione dei deputati nei collegi.

Queste sono le modifiche indicate nel documento approvato da una commissione Pd formata dai vertici del partito (Lorenzo Guerini, Ettore Rosato, Luigi Zanda, Matteo Orfini) e dal deputato della minoranza Gianni Cuperlo:

  • La Commissione propone “la definizione di un premio di governabilità (di lista o di coalizione) che consenta ai cittadini, oltre alla scelta su chi li deve rappresentare, la chiara indicazione su chi avrà la responsabilità di garantire il governo del Paese attraverso il superamento del meccanismo di ballottaggio“.
  • “In merito alla futura elezione dei senatori è confermata l’indicazione espressa dal segretario per assumere la proposta di legge a firma Fornaro-Chiti quale riferimento del Pd per il varo della disciplina ordinaria in materia”.
  • “Le verifiche realizzate rendono possibile la preferenza per un sistema di collegi inteso come il più adatto a ricostruire un rapporto di conoscenza e fiducia tra eletti ed elettori”.

Il testo non assume invece nessun impegno sulla possibilità di assegnare il premio di maggioranza non alla lista, come previsto ora, ma alla coalizione, come chiedono a gran voce i piccoli partiti e non c’è il riferimento al 4 dicembre come dead line per depositare il testo in commissione. E questo ha portato alla presa di distanza dei bersaniani per i quali quell’accordo è una “colossale presa in giro”.

Pier Luigi Bersani, Roberto Speranza e gli altri, quindi, rimangono sulle posizioni del No alla riforma della Costituzione. Da parte del segretario, Matteo Renzi, c’è la consapevolezza che tutto è stato fatto per unire il partito, ma anche di aver tolto ogni alibi al fronte interno del No. Il ‘combinato disposto’ di riforme e legge elettorale, utilizzato dai bersaniani per argomentare il loro No al referendum, pensa Renzi, è ora un’arma scarica.

Lo stesso Rosato ha sottolineato come si sia sgomberato il campo dall’ultimo ostacolo e che qualsiasi ulteriore divisione avrebbe le caratteristiche di una “strumentalizzazione”.

Altra ricaduta positiva derivante dall’accordo, per Renzi e i suoi, è anche il fatto di aver liberato il campo del dibattito pubblico dalla legge elettorale, così da potere preparare il rush finale in vista del 4 dicembre.

Gianni Cuperlo sa di essersi giocato tutto accettando la prova della commissione:  “Ho sottoscritto il documento della commissione perché contiene un passo in avanti su alcuni punti che io stesso avevo indicato nella discussione di questi mesi. Parlo della elezione diretta dei senatori sulla base della proposta Fornaro-Chiti, del superamento del ballottaggio, di un premio ragionevole di governabilità e collegi per riavvicinare i cittadini ai loro rappresentanti” ha commentato Gianni Cuperlo. “E’ chiaro – ha concluso – che da ora in avanti la prova di coerenza e lealtà rispetto a questo impianto spetta a tutti, a partire da chi è alla guida del governo”.

Cuperlo parla quindi di passo avanti su alcuni punti, ma è consapevole che, per evitare di essere caricato della responsabilità di aver diviso al minoranza, dovrà tenere la guardia alta sul rispetto dei punti contenuti nel documento. Per questa ragione invita tutto il partito, “a cominciare da chi è alla guida del governo”, a dare una prova di coerenza.

Bersani e il resto della minoranza, tuttavia, sono decisi a difendere fino all’ultimo le ragioni del No e credono che una parte dell’area di Cuperlo, nei territori, convergere su quella di Speranza. Senza l’indicazione del 4 dicembre, l’accordo rimane una vaga dichiarazione di intenti. “Abbiamo già detto a Gianni che il testo presentato ieri rappresenta una abbondante presa in giro”, sottolinea il deputato Nico Stumpo: “Quello che a noi interessa non è un documento, non è un voto in direzione. Bisognava fare altro da tempo. Se bisognava cambiare la legge elettorale, andava presentato un testo in Parlamento. Questo non era in quello che c’è stato presentato ieri. E, da quello che ho capito, nemmeno in quello presentato oggi”.

LEGGI ANCHE: Slalom di Scalfari tra Trump, Brexit e italica miscela Referendum-Italicum

 

Slalom di Scalfari tra Trump, Brexit e italica miscela Referendum-Italicum

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Nell’Editoriale di oggi, Scalfari parte dal prendere in esame il momento storico e politico che sta tenendo con il fiato sospeso tutto il mondo tra Elezioni Usa e Brexit per giungere poi ad un parallelo anche con l’italico momento sospeso tra il “travisato” Referendum Costituzionale miscelato con l’Italicum (il sistema elettivo approvato non tanti mesi orsono). Certo, sono situazioni politiche diverse tra loro eppure , a ben vedere, concatenate tra loro come possono esserlo i componenti di una miscela di elementi in apparenza innocui ed amorfi quali, ad esempio, la nitro e la glicerina, se distinti tra loro, eppure micidiali e dirompenti quando vanno a miscelarsi concorrendo alla formazione della nitroglicerina. Ed è questa la conclusione, a filo di logica, a cui giunge Scalfari nell’analizzare le tre diverse situazioni che, seppur distanti tra loro, se congiunte, diventano pericolose per tutti in America, in Europa, in Italia dove l’analisi/parallelo di Scalfari arriva ad ipotizzare una possibile conclusione della miscela tra Italicum e Referendum e si chiede: “Con la legge elettorale attuale i grillini (che non amano sentirsi chiamati così) avrebbero la quasi certezza di vincere al ballottaggio ed anche di essere decisivi per la vittoria del No referendario. Il Movimento 5 Stelle non ha certo la forza esplosiva di un Donald Trump, soprattutto perché l’Italia non è l’America. Ma un grillino alla guida dell’Italia possiamo immaginare come si comporterebbe nel nostro Paese, in Europa e in tutti i Paesi extraeuropei, cioè nel mondo intero?”

E su questa sua domanda vi lascio alla lettura dell’intero editoriale che prova ad analizzare e a dare “valutazioni” ai tre differenti scenari. E già dal titolo la dice lunga e lascia pochi spazi a dubbi:

Renzi scongiuri il rischio di un Trump italiano

OGNI Paese ha i suoi guai, ma quello di Donald Trump è un guaio mortale, soprattutto per l’Occidente. Mentre scrivo i sondaggi sono oscillanti, siamo appena a due giorni dalle elezioni americane e i due candidati sono testa a testa, alcuni sondaggisti danno come vincente Hillary ma con un distacco di pochissimi punti da Trump. Tutto può quindi accadere perché gli indecisi sono molti e possono cambiare opinione fino alle ultime ore che li dividono dalle urne. Una delle carte vincenti per Hillary è l’impegno che Barack Obama ha messo da tempo e in particolare per la Clinton. Se Hillary ce la farà, la sua politica sociale, economica, internazionale sarà una sorta di prosecuzione di quella del suo predecessore. Certo non ha lo smalto di Obama ma sarà pur sempre la prima donna alla Casa Bianca e questa è una non trascurabile novità.

L’America di Trump sarà non tanto conservatrice; di Amministrazioni conservatrici ce ne sono state alcune di grande rispetto, ma quella di Mister Donald è quasi una rivoluzione: è xenofoba, antidemocratica, militarista, alleata di tutte le autocrazie esistenti nel mondo, alleata di Putin, vista con simpatia dalla Cina, dalla Turchia e da tutti quei movimenti populistici che da questa alleanza escono rafforzati e più che mai contro l’Europa e contro la moneta unica. Insomma una situazione catastrofica nelle mani di un personaggio politicamente impreparato e razzista.

In Italia, secondo le rilevazioni d’una agenzia specializzata in questo tipo di ricerche, il 21 per cento, cioè un quinto dei nostri elettori, si è dichiarato in favore di Trump e non è certo una cifra da poco. Berlusconi è contro, ma Salvini no e questo dovrebbe costituire un’incompatibilità all’alleanza elettorale tra quei due partiti. Altri simpatizzanti per Trump ci sono in Egitto, negli Emirati del Golfo e in Turchia. Trump è insomma una mina vagante che l’America rischia di regalare al mondo intero oltre che a se stessa.

***

Il secondo tema è invece positivo: la Corte di giustizia di Londra ha dichiarato illegittimo il referendum che ha approvato l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa, il cosiddetto Brexit, senza il voto del Parlamento, Camera dei lord compresa. Tutt’al più si tratterebbe di un referendum consultivo secondo la Corte, ma privo di poteri decisionali. Perciò, dice con apposita sentenza la Corte, occorre che il Parlamento sia immediatamente convocato per un voto decisionale a meno che sia proposto un appello alla Corte di Giustizia Suprema, il cui giudizio sarebbe risolutivo. Nel frattempo la sterlina è balzata in alto dell’1,7 per cento nei confronti del dollaro e un vento di ottimismo si è immediatamente diffuso nel Parlamento europeo e in tutte le istituzioni dell’Ue. Ma sarà favorevole se appellata, la Corte Suprema inglese?

In attesa fioriscono altre possibili soluzioni a favore di chi è contro il Brexit. Per esempio c’è chi teorizza che una discussione del referendum sia soggetta al beneplacito della regina Elisabetta, senza il quale il referendum sarebbe invalido. La Corona, in una materia che incide sulla politica estera e su quella della Difesa, ha l’appannaggio che in un caso del genere potrebbe perfino sciogliere il Parlamento e indire nuove elezioni. La Corona cioè avrebbe un proprio potere autonomo rispetto ad un referendum che incide sulla sovranità della Monarchia.

Nel mondo finanziario europeo questa decisione sta producendo effetti positivi tra gli investitori; l’eventuale rientro del Regno Unito nell’Ue, sarebbe un evento con un’influenza positiva politica ed economica. Si spera comunque che la decisione finale avvenga con la massima possibile velocità. E se lo augurano soprattutto la Germania e l’Italia per ragioni diverse ma convergenti.

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Ed ora siamo all’Italia e a Matteo Renzi. Anche lui e quindi noi tutti, contrari o favorevoli o oggettivamente neutrali, deve affrontare una serie di difficoltà la prima delle quali è il terremoto. Non è soltanto un’emergenza e non riguarda soltanto una parte dell’Italia centrale che ne è stata colpita in questi ultimi due mesi. Il terremoto riguarda l’Italia intera, dalla Sicilia fino all’Emilia e al Friuli ed ha un nome: ricostruzione antisismica ovunque.

Affrontare l’emergenza è una necessità immediata sapendo però che serve la ricostruzione antisismica che deve accompagnarla e proseguire ad emergenza temporaneamente passata. Si tratta di stanziare decine e decine di miliardi e di promuovere una politica economica keynesiana alla quale anche l’Europa deve contribuire sia con proprie risorse destinate alle aree depresse e colpite da un sisma che si ripeterà di continuo e sia consentendo all’Italia quella politica keynesiana che è inevitabilmente fondata sul debito.

C’è un aspetto positivo in quella politica: la creazione di posti di lavoro direttamente da parte dello Stato e di enti pubblici ma anche da parte di imprese private con appalti sorvegliati che impediscano eventuali reati di corruzione come spesso è avvenuto.

Ed ora una seconda difficoltà che è invece tutta politica e riguarda il No e il Sì al referendum del 4 dicembre prossimo. Non ha certo il peso delle elezioni americane né del Brexit, ma in qualche modo riguarda la sopravvivenza politica di Renzi se il No avrà la maggioranza oppure il suo rafforzamento e quello del suo governo se vincerà il Sì con ripercussioni non trascurabili sulla stessa Europa.

LEGGI ANCHE: Modifica Italicum: accordo raggiunto, Cuperlo firma e la minoranza PD si spacca

Il comitato dei Cinque che lo stesso Renzi ha nominato affinché studi un progetto di cambiamento della legge elettorale vigente ha terminato i suoi lavori e stilato una proposta che Renzi ha fatto propria. Il progetto del comitato, a quanto sappiamo, propone l’abolizione del ballottaggio, l’abolizione delle preferenze, il voto popolare in collegi sufficientemente ampi con alleanze e quindi apparentamenti omologhi in tutto il Paese.

Si tratta d’una proposta perfetta, elaborata dai Cinque rappresentativi del vertice del Pd e in particolare da Gianni Cuperlo, rappresentativo dei dissidenti che vogliono tuttavia lavorare lealmente al rafforzamento d’un partito di centrosinistra moderno e democratico, senza alcun rischio di autoritarismo.

Ci auguriamo che Renzi annunci questo progetto pubblicamente anche in Parlamento avvertendo che dovrà essere a suo tempo approvato formalmente dalla direzione del Pd. Insomma un annuncio decisamente personale, ma in realtà essenziale per chi dirige partito e governo e punta a un Pd compatto salvo qualche eventuale e personale eccezione.

***

Il vero e terribile avversario di Renzi e della sua politica in Italia e in Europa è il Movimento 5 Stelle. Con la legge elettorale attuale i grillini (che non amano sentirsi chiamati così) avrebbero la quasi certezza di vincere al ballottaggio ed anche di essere decisivi per la vittoria del No referendario. Il Movimento 5 Stelle non ha certo la forza esplosiva di un Donald Trump, soprattutto perché l’Italia non è l’America. Ma un grillino alla guida dell’Italia possiamo immaginare come si comporterebbe nel nostro Paese, in Europa e in tutti i Paesi extraeuropei, cioè nel mondo intero?

A due mesi dalle elezioni a sindaca di Roma abbiamo visto che cosa ha fatto la Raggi: nulla, non ha fatto nulla salvo aver disdetto le olimpiadi ed avere anche sospeso la costruzione di un settore essenziale della metropolitana. Forse quelle sospensioni avevano qualche giustificazione ma la vera ragione è che se avesse accettato le olimpiadi la Raggi non era in grado di iniziare da subito le opere preliminari e di programmare poi gli impianti necessari ai vari sport olimpici.

Questo è accaduto alla sindaca di Roma con il sostegno di tutti i cinquestellati. Rispetto a questo esempio su scala nazionale e internazionale è immaginabile quale sarebbe la fine dell’Italia.

In queste condizioni e in queste prospettive Renzi ha non solo la facoltà ma l’obbligo di fare proprie le conclusioni del comitato da lui nominato. Non ci sono alternative. Non si può correre il rischio di causare la trasformazione d’un teatro dell’Opera in un teatro di burattini con un burattinaio ventriloquo che li muove con i fili e gli presta la voce.

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repubblica/Renzi scongiuri il rischio di un Trump italiano EUGENIO SCALFARI

Del Genio: “Troppi errori per Reina, forse sarebbe il caso di lanciare Sepe”

Il giornalista Paolo Del Genio ha commentato il momento non proprio brillante di Pepe Reina ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli:

“Reina sta commettendo qualche errore di troppo. A Napoli il problema portiere si sta trascinando dallo scorso anno, bisognava cercare una valida alternativa allo spagnolo. Sarri dovrebbe avere il coraggio di lanciare Sepe. Reina è importante per questa squadra ma non è un buon momento per lui. Un uomo della sua esperienza non dovrebbe subire alcun contraccolpi psicologico”.

Hamsik a Sky: “Giochiamo il miglior calcio ma concretizziamo poco”

Marek Hamsik ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida contro la Lazio. Ecco quanto evidenziato:
“Contento per il gol ma sarebbe stato più bello ottenere la vittoria. Non è un periodo fortunato per noi. In campo nelle ultime uscite abbiamo dimostrato di non essere inferiori all’ avversario. Giochiamo il miglior calcio ma non riusciamo a concretizzare le diverse occasioni che creiamo.
Sto segnando solo di sinistro quest’ anno ma riesco a caciare bene anche con l’ altro piede. Nessun problema fisico, sono solo crampi”.

Hamsik a Kiss Kiss: “Non è un momento fortunato, serve più cattiveria sotto porta”

Marek Hamsik è intervenuto ai microfoni di radio Kiss Kiss Napoli al termine della sfida contro la Lazio:
“Ho fatto un bel gol ma sarebbe stato più bello se fosse valso per i tre punti. Creiamo tanto ma facciamo molta fatica a segnare. Poi alla prima occasione degli avversari abbiamo preso gol: cosa che non deve capitare.
Mancanza prima punta? Oggi Mertens ha fatto una grande gara giocando centralmente e ha messo in difficoltà la Lazio. Dobbiamo giocare con gli uomini a disposizione, serve più cattiveria sotto porta. Giochiamo un calcio bello e divertente, ma purtroppo non è un momento proprio fortunato per noi. Dobbiamo continuare su questa squadra per ritrovare la vittoria”.

Sarri: “Aubameyang in lista con un altro attaccante, ma sono saltati entrambi. ADL? Vorrei che i consigli me li dicesse in privato”

Sarri ai microfoni di Premium Sport

Sarri, ai microfoni di Premium Sport, al termine di Napoli-Lazio, ha dichiarato: “Il Napoli ha fatto una grande partita, i ragazzi si stanno esprimendo bene, forse giocano meglio rispetto a qualche mese fa, anche se i numeri dicono il contrario. Il presidente? E’ al di sopra di ogni regola, ADL può esprime i suoi pensieri. Mi avrebbe fatto piacere se me lo avesse detto in privato. Gli azzurri si stanno esprimendo bene, continueremo così. Hamsik trequartista? E’ un ruolo non adatto a lui, l’ultima esperienza in quel ruolo non ha giovato al ragazzo. Il Napoli è una squadra forte, che si esprime meglio di tutte le altre. Faremo punti in un lungo periodo. Ci manca un po’ di esperienza, di maturità, ma fa parte del gruppo. Nelle ultime partite la fase difensiva è di ottimo livello. Sia contro la Juventus che con il  Besiktas abbiamo concesso quasi zero. Non vedo grandi problemi difensivi, che ho percepito con la Roma, ad esempio. Se continueremo a creare così, la nostra percentuale gol aumenterà. Callejon, Mertens, Insigne ritorneranno a fare gol. Peccato per Milik che in un mese ha fatto 7 gol. Aubameyang? Era stato messo in lista con un altro attaccante. Alla fine non è arrivato nessuno dei due. Icardi? E’ una deduzione. Gabbiadini? Spero che possa segnare in nazionale, così ritornerà con più fiducia da noi.”

Hamsik: “Non meritiamo i fischi, stiamo giocando bene”

Hamsik ai microfoni di Premium Sport

Hamsik, ai microfoni di Premium Sport, ha dichiarato: “I fischi dei tifosi? Ci possono stare, ma la squadra non lo merita. Stiamo giocando bene, ma tutto ci gira male. Noi dobbiamo pensare a noi, dovevamo vincere, ma non è andata a buon fine. Abbiamo fatto bene, creato tanto, non so, invece, quanti tiri in porta ha fatto la Lazio. Il Napoli segna di meno, ma basterebbe vincere 1-0. Il gol dell’1-1 è distrazione nostra. Noi siamo una squadra che cerca di stare alto, i biancocelesti sono una squadra da contropiedisti, lo sapevamo, anche se non hanno creato tantissimo. Ci stiamo avvicinando a Cavani, vedrò finché posso arrivare in questa speciale classifica. Non siamo contenti del pareggio, siamo un po’ delusi, ma bisogna continuare così. Sarà importante fare tre, quattro vittorie di fila.”

Napoli-Lazio 1-1, il commento della società: “Hamsik squarcia la serata, ma la Lazio pareggia subito”

Questo il commento della Ssc Napoli tramite il proprio sito ufficiale:

“Il cuore azzurro va oltre l’ostacolo ma non supera il muro laziale. Non c’è che dire o argomentare oltre al super possesso e al quasi totale presidio del campo del Napoli dall’inizio alla fine. Uno stupendo gol di Marek Hamsik squarcia la serata, ma la Lazio pareggia subito. E così dopo un’ora di ricomincia daccapo. Nell’ultima mezzora il campo sembra in discesa perché si gioca solo dalla parte della Lazio che si difende con ogni possibilità e risorsa. Finisce 1-1 ma il San Paolo che canta fino al 93esimo accompagna con merito gli azzurri, plaudendo al carattere, la mentalità ed all’ardimento di questa squadra. Il giusto riconoscimento morale per un Napoli che fino all’ultimo respiro ci ha messo il corpo e anima”.

 

Da sscnapoli.it