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Campionato Juniores-L’Afragolese cala il tris allo Spinetti di Procida

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Dopo tre vittorie nelle prime tre giornate, si ferma la corsa della juniores del Procida. I biancorossi vengono sconfitti da una cinica Afragolese, abile a sfruttare tutte le occasioni costruite. La squadra di Lubrano, invece, spreca tanto e si vede anche annullare un gol e negare un rigore netto dall’arbitro Di Luca di Napoli proprio nel momento della rimonta. Eppure la partita era iniziata nel migliore dei modi per il Procida, in vantaggio dopo appena un minuto di gioco con Sansò, abile a sfruttare un errore con i piedi da parte del portiere avversario. La reazione dell’Afragolese, però, è ottima e la gara torna in parità dopo appena 10 minuti: sugli sviluppi di una punizione laterale è Cantice a ribadire in rete una respinta di Bernardo. E a metà primo tempo arriva anche il vantaggio ospite: Fammiano serve Di Palo, che parte in netta posizione di fuorigioco e batte il portiere isolano. L’arbitro ignora le proteste della squadra biancorossa e assegna erroneamente il gol. Il direttore di gara, nella ripresa, espelle Fammiano per somma di ammonizioni. E in dieci uomini il Procida assedia l’area di rigore afragolese, affidandosi soprattutto alle iniziative personali di Sansò. Su una di queste, il numero 11 biancorosso riesce anche a mandare in gol un compagno di squadra ma l’arbitro annulla per un fuorigioco inesistente (il passaggio proveniva dalla linea di fondo). Poco dopo lo stesso Sansò viene atterrato in area di rigore, ma anche in quest’occasione Di Luca di Napoli vede male e penalizza il Procida. E nel finale, nel momento di massima pressione dei biancorossi, è Carcella a chiudere l’incontro. Per i biancorossi di Lubrano una sconfitta immeritata che, però, non rovina l’ottimo inizio di stagione dei giovani biancorossi.

ISOLA DI PROCIDA 1-3 AFRAGOLESE

ISOLA DI PROCIDA: Bernardo; Veneziano, Lubrano, D’Orio, Vicidomini M.; Battinelli, Barone, Vicidomini L.; Sansò, Villani M., Mammalella (Sono entrati Quirino, Vanzanella, Consalvo, Villani A.) All. Lubrano Simone

AFRAGOLESE: Stanzione, Salzano, Varavallo, Cecere, Cantice, D’Aniello, Salierno, Giordano, Di Palo, Fammiano, Tipaldi. (In panchina Castaldo, Carcella, Esposito, Valuto, Gallo, Damiano, Russo) All. Pezzella Armando

ARBITRO: Giovanni Di Luca di Napoli

RETI: 1′ Sansò (P), 10′ Cantice, 25′ Di Palo, 91′ Carcella

De Laurentiis vuole espandere il brand Napoli in Cina

L’ edizione odierna de Il Roma rivela:
“De Laurentiis lavora anche ad altro: sabato sera al San Paolo il patron azzurro era accompagnato da una delegazione proveniente dalla Cina. Si tratta di imprenditori interessati al marchio Napoli, che il presidente ha conosciuto nel suo recente viaggio e che ha invitato in città e allo stadio. De Laurentiis, che per ora parla solo di promuovere il brand Napoli nel paese orientale, gradirebbe una mano in società per poter alzare il fatturato ad almeno 150 milioni di euro. Sarebbe questo un passo importante, che il presidente non sembra riuscire a fare da solo. L’intervento di nuovi partner potrebbe dare forza alla società, che sarebbe in grado di agire in modo più incisivo sul mercato, regalando a Sarri e ai tifosi quei rinforzi di livello che servirebbero per fare il famoso salto di qualità”.

Zaza, l’ entourage: “Napoli? Qualcosa si sta muovendo ma…”

La redazione di Radio Kiss Kiss ha raggiunto l’ entourage di Simone Zaza. Negli ultimi giorni si parla di un interessamento concreto del Napoli per l’ ex attaccante della Juventus attualmente in prestito al West Ham con obbligo di riscatto. Già in estate il club partenopeo aveva sondato il terreno, potrebbe riprovarci nel mercato di gennaio visto l’ infortunio di Milik. Queste le dichiarazioni dello staff del calciatore a microfoni spenti:
“Qualcosa c’è, qualcosa si muove. Per questo non è il caso di rilasciare altre dichiarazioni”.

Novellino: “Diamo spazio a Sepe. Serve un attaccante ma già il 3 gennaio: Pavoletti!”

Queste le sue parole

Ciro Novellino, giornalista di ViviCentro.it, è intervenuto su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Fabio Tarantino. Ecco quanto ha affermato: “Pavoletti è idoneo al gioco di Sarri, con la giusta offerta il Genoa lo farà partire. Gabbiadini è un giocatore importantissimo ma non è ancora riuscito a colmare il vuoto lasciato da Milik. Per ritrovare sé stesso ha bisogno di cambiare aria. Il Napoli crea tanto, l’unico vero problema riguarda l’assenza di un centravanti. Date le difficoltà il nuovo attaccante deve arrivare a Castel Volturno già il prossimo 3 gennaio. Belotti? Trattare con Cairo è complicatissimo, dubito possa esserci una trattativa. Ripeto, quello più adatto, anche in prospettiva, potrebbe essere Pavoletti. Col falso nueve Hamsik si è avvicinato di più alla porta ma il centrocampo soffre e la difesa, senza Albiol, sta avendo diverse difficoltà. Il rapporto tra Sarri e De Laurentiis s’era deteriorato già in estate dopo il rinnovo di contratto. Molte cose andrebbero dette in privato, non in pubblico. Reina sta commettendo troppi errori, forse è il momento opportuno per dare spazio a Sepe, anche per far riposare lo spagnolo, che resta un grande portiere. Sepe è un patrimonio del Napoli, ha bisogno di giocare, è reduce da una stagione negativa ma gli darei presto una chance”.

Koulibaly, l’ agente: “Per De Laurentiis è incedibile. Reina? Non si discute”

Bruno Satin, agente di Kalidou Koulibaly, ha parlato ai microfono di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato:
Ieri è partito per raggiungere il ritiro della propria Nazionale, si tratta di un viaggio lungo perché andrà in Sudafrica. Non è un buon momento per il Napoli dal punto di vista dei risultati. Contro la Lazio la squadra ha fatto una buona prestazione e Kalidou ha svolto bene il proprio lavoro. Tutto risulta più difficile quando manca il centravanti di riferimento. L’ infortunio di Milik ha pesato molto ma bisogna registrare anche una buona dose di sfortuna. Il Napoli ora deve passare il turno in Champions, il gioco c’è e i nuovi giocatori si stanno inserendo bene. Gabbiadini potrebbe fare qualche gol con un pizzico di fortuna in più .
Offerta dell’ Everton? Non vivo nel passato ma mi concentro sul presente e sul futuro. C’è stato l’ interesse di diversi club ma attualmente è un calciatore del Napoli e pensa solo alla squadra. Non mi risulta che la richiesta di De Laurentiis sia stata di 75 milioni, piuttosto il presidente lo ha sempre dichiarato incedibile.

Reina? È indiscutibile, parliamo di un grande portiere e di un pilastro dello spogliatoio. Kalidou lo ripete spesso questo. Quello che serve ora è ritrovare la giusta serenità”.

Allarme rientrato per Ghoulam: non lascerà il ritiro dell’ Algeria

Dopo la partita contro la Lazio vi era stata un po’ di apprensione per Faouzi Ghoulam. L’ esterno azzurro aveva riscontrato qualche piccolo problema fisico che non gli aveva impedito, però, di aggregarsi al ritiro dell’ Algeria. Dopo i dubbi delle ultime ore legati ad un suo possibile rientro a Napoli, l’ allarme sembra ormai rientrato. Stando a quanto riferiscono i media locali Ghoulam non lascerà il ritiro della propria Nazionale nonostante non abbia sostenuto entrambi gli allenamenti di ieri. Decisione che  avrebbe preso di comune accordo con il proprio tecnico Georges Leekens.

Stati Uniti, oggi la scelta dopo una campagna disseminata di colpi bassi

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Negli Stati Uniti è il giorno del voto, il giorno più lungo: la festa della democrazia americana si celebra alle urne e il mondo intero trattiene il fiato. I due sfidanti, Hillary Rodham Clinton e Donald John Trump, concludono una campagna disseminata di colpi bassi che Gianni Riotta riavvolge per noi. Entrambi sono sicuri di vincere. La democratica promette: “Faremo la storia”. Il repubblicano ribatte: “Per l’apparato corrotto sarà la fine”.

Hillary-Donald, i colpi bassi della battaglia più scorretta

Dai dubbi sul malore della democratica, ai commenti sessisti del tycoon. L’America oggi è spaccata. E il Presidente è visto solo il capo della gang rivale

NEW YORK – «La politica americana è spesso stata un’arena occupata da menti folli di rabbia. Lo chiamo stile paranoico perché evoca bene il senso diffuso di rovente esagerazione, sospetto e fantasia cospiratoria»: così, in un classico articolo del 1964 sulla rivista «Harper’s», lo studioso Richard Hofstadter condensa, con fortunato slogan, «Lo stile paranoico nella politica americana».

Hofstadter elenca le occasioni in cui la repubblica si lascia sedurre dal rauco grido dei demagoghi, la caccia alle streghe anticomunista del senatore McCarthy Anni 50, il Populist Party 1895 «l’Europa complotta con l’oro contro gli Usa!», mentre, nel 1855, i giornali in Texas sono certi «I monarchi europei e il Papa di Roma organizzano in segreto la rovina americana». Alla vigilia della Prima guerra mondiale gli elettori temono che Massoni, Chiesa cattolica, Gesuiti, Mormoni, siano curvi a tramare contro Washington. Per anni il Ku Klux Klan razzista brucia le sue croci minacciose mentre gli incappucciati a cavallo linciano neri. Più tardi la John Birch Society, gruppo di ultradestra che prendeva il nome da un missionario ucciso dai cinesi nel 1945, organizza cellule clandestine contro l’invasione russa. Lee Oswald, assassino del presidente Kennedy, già voleva uccidere uno dei leader della Birch Society. L’asso dell’aviazione Lindbergh e Joseph Kennedy, fondatore della dinastia, diffidano degli ebrei e ammirano Hitler. Il presidente Nixon era così paranoico da far spiare illegalmente i democratici nell’elezione 1972 che vinse a valanga, 49 stati a 1!

L’idea che la storia americana sia pervertita da agenti foschi è antica, ma le elezioni presidenziali 2016 hanno aperto un capitolo nuovo, inquietante, della saga. Alla radio del prete antisemita e anti F. D. Roosevelt padre Coughlin (1881-1979), succedono adesso hackers dalla Russia, lobby che vogliono bloccare Sanders, Trump o Hillary. L’Fbi, con il suo capo Comey, prima passa per lacchè dei democratici poi dei repubblicani, in un delirio di impotenza complottista, inchiesta su Clinton sì o no?, che sporca il dibattito democratico e semina una zizzania di odio che non avvizzisce mai.

La piaga nell’anima americana è profonda, aperta, infetta, e dubito che il prossimo presidente possa lenirla. Il grido della Convenzione di Cleveland «Arrestate Hillary!», gli insulti di Trump al padre di un eroe caduto in guerra solo perché musulmano, Trump che irride un cronista malato, insulta i messicani, la sua voce dai nastri «le donne devi acchiapparle dalla …» pesano sulle coscienze. Ma non dimenticate l’effetto maligno che, sull’altra metà degli elettori, hanno silenzi e bugie di Clinton sulle email abusivamente diffuse da un server privato, i suoi cambi di idea opportunisti – sul libero commercio, ad esempio – per trovare voti a sinistra, la volgarità dell’ex deputato democratico Weiner che fa il bulletto con le teenager al cellulare, mentre la moglie Huma, braccio destro di Hillary, scarica sullo stesso telefonino, tra immagini porno, le mail riservate della candidata. Donna Brazile, pomposa e arrogante ex capo della campagna di Al Gore 2000 (fu lei a mandarlo allo sbaraglio, persuadendolo a fare il populista e escludere Bill Clinton dai comizi) che, pagata come commentatrice dalla rete tv Cnn, manda di nascosto le domande che faranno alla Hillary, per poi mendicare in cambio del servizietto una prebenda, che vergogna è?

Francis Scott Fitzgerald scriveva che a stroncare il romantico Grande Gatsby «fu la polvere sporca che fluttuava sulla scia dei suoi sogni»: ecco, in questi mesi una «polvere sporca» ha inquinato i «sogni» dell’intero Paese. Che Hillary Clinton non sia solo la rapace paladina di Goldman Sachs, o la claudicante anziana stroncata dalla polmonite, ma oggi possa essere eletta prima donna presidente degli Stati Uniti è conquista storica che il tanfo da talk show e la schiuma da web finiscono per oscurare. Una donna presidente, la sola dal 1776, dovrebbe comunque unire il Paese in celebrazione, invece i repubblicani già affilano i coltelli per l’impeachment e la sinistra sanderista sbuffa scontenta.

Non confondete, come fanno i falchi spiumati del presidente G.W. Bush, la crassa volgarità del Trimalcione Trump con le profonde radici di rabbia che spaccano il partito repubblicano e che, anche se sconfitte, lo agiteranno per anni. Nel 1965, nel Sud dell’America, bianchi e neri non potevano ancora usare gli stessi bagni. Nel 2008 l’America ha eletto un presidente afroamericano con il mondo ammirato dal progresso straordinario. Ma la Storia procede in fila indiana, quando Obama arriva alla Casa Bianca milioni di neri restano staccati indietro, e con loro altrettanti bianchi terrorizzati che il Paese diventi multietnico, transgender, diverso dal villaggio bonario da Happy Days che guardavano da bambini in tv. Queste retrovie dimenticate si vendicano nel 2016. Trump non è un fascista, come crede una destra colta ma narcisista, è un demagogo che offre alla rabbia reale di chi ha ceduto il posto a un robot, vede la pensione sfumare, teme per la fede religiosa, bersagli fittizi su cui sfogare frustrazioni, Messicani, Donne, Europei, Minoranze, Banche, Fisco.

Nel XVII secolo i Padri Fondatori concepirono la figura del Presidente come un Re Democratico, con sigillo e inno, un patriarca che unisse il Paese al di là della politica chiassosa. Quel sogno è scomparso. Nel XXI secolo il Presidente è il capo della gang rivale, da sgarrettare non appena abbassa la guardia.

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Amichevole, Recale-Juve Stabia: data e orario

Amichevole, Recale-Juve Stabia: data e orario

Altro giovedì di grande calcio presso la struttura sportiva di Recale, c’è un’altra grande gara amichevole contro la Juve Stabia categoria Allievi. L’Asd Recale 2002 e la Juve Stabia si affronteranno il 10 novembre con calcio d’inizi alle 15:30 al centro polisportivo M. Acconcia, sito in viale dei Pini – Recale (Caserta).

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Prima Sepe e poi Rafael: Sarri confonde le idee dei tifosi…

Prima Sepe e poi Rafael…

Come riferisce La Gazzetta dello Sport, ancora non si sa chi è il reale vice Reina. Una volta è capitato a Sepe di andare in panchina, in Champions, ma quella successiva è toccato a Rafael. Sarri aiuta a confondere le idee dei tifosi che ancora si chiedono: “Ma chi è il vice Pepe?”.

Sarri-De Laurentiis, è il solito copione: ‘separati in casa’ come i suoi predecessori

I dettagli dal quotidiano

All’inizio si sentono tutti i giorni, concordano la comunicazione, la gestione tecnica e societaria. Si scambiano pareri, cenano insieme, di tanto in tanto. Poi via via la distanza si allunga e finiscono per parlarsi solo attraverso i media. E’ il solito rapporto tra il presidente Aurelio De Laurentiis e gli allenatori che ha avuto nell’ultimo decennio. Uniche eccezioni, Giampiero Ventura e Roberto Donadoni. Ma con Reja (cinque anni), Mazzarri (quattro) e Benitez (due) non ha mai tradito. Con Maurizio Sarri, qui a Napoli da un anno e mezzo, il copione si sta ripetendo, come riporta Il Corriere del Mezzogiorno: “Nonostante il rinnovo del contratto. Grande affiatamento iniziale, poi le divergenze e le incomprensioni che hanno portato al botta e risposta pubblico recente su modulo e impiego di giocatori. Come con Mazzarri e con Benitez i rapporti anche con Sarri si sono incrinati. La situazione è delicata, anche alla luce dei 21 punti in classifica dopo 12 giornate: mai così negli ultimi cinque anni. Torti e ragioni stanno dall’una e dall’altra parte, ma il copione si è ripetuto”.

De Giovanni: “E’ una squadra in crescita, ma il tifoso non può aspettare tre anni”

Il suo pensiero

Scrive Maurizio De Giovanni nel suo editoriale per Il Corriere del Mezzogiorno: La frase importante l’ha detta proprio Maurizio Sarri, a denti un po’ stretti, nelle interviste contrattualmente previste alle televisioni: l’unico momento peraltro in cui gli è concesso parlare, giacché la comunicazione del Calcio Napoli assomiglia sempre di più a quella del Partito Comunista Sovietico durante la guerra fredda. La frase importante è passata quasi inosservata, nelle pieghe e nelle piaghe del commento all’ennesima partita dal risultato insoddisfacente e nella criptopolemica col presidente che adesso detta anche moduli e schemi ai microfoni della radio ufficiale. La gran parte dei giornalisti e dei commentatori che si affaccendano al capezzale di una delle grandi ammalate del calcio italiano, che giocherà pure benissimo come dicono tutti ma che oggi si sveglia sesta in classifica dopo dodici giornate, essendo stata accreditata dalla storia recente come la seconda forza del campionato, era distratta dalla malattia stessa, e non se n’è quasi accorta.

Che ha detto, Sarri? Ha detto, più o meno testualmente: questo gruppo tra tre anni potrà fare ottime cose. Questo gruppo. Tra tre anni. Sarri, si sa, è un gran maestro del calcio moderno. Sul bel gioco, sull’incisività delle verticalizzazioni, sulla partecipazione di tutti i calciatori alla manovra, sul possesso di palla e sulle occasioni create il suo Napoli è meravigliosamente primo in ogni classifica. Anche chi lo critica per la tuta, le parolacce, la sigaretta perenne e il carattere difficile deve ammettere che nella preparazione alla gara e nell’organizzazione della squadra è tra i primi al mondo. E ci sentiamo di escludere che sia un autolesionista, un ottuso o una spia pagata da qualche avversario per distruggere la nostra squadra; quindi è lecito pensare che oggi il Napoli in campo sia il miglior Napoli possibile. In quest’ottica, la frase del toscobagnolese assume un’importanza decisiva. Questo gruppo, così com’è, non può fare risultati migliori di quelli che fa. Il gioco può essere il migliore del mondo, ma se non c’è un finalizzatore, una prima punta, non serve quasi a nulla. Non è una coreografia, una danza tribale: è calcio. Se manca un centravanti, gli esterni non crossano: si fermano e tornano indietro. Se manca un centravanti, non c’è chi fa da sponda per l’entrata degli altri attaccanti, e dello stesso Hamsik. Se manca un centravanti non ci sono spazi in area perché due difensori devono seguirlo. Se manca un centravanti, non si segna.

Ghoulam non sta bene: potrebbe tornare a Napoli presto

I dettagli sul problema fisico

Faouzi Ghoulam non sta benissimo. L’esterno sinistro algerino del Napoli, infatti, non è uscito al meglio dal match del San Paolo contro la Lazio e come riporta la stampa algerina, avrebbe accusato un affaticamento muscolare che potrebbe mettere in dubbio la sua presenza per le sfide della nazionale: potrebbe tornare a Napoli, oppure restare con i compagni in vista della trasferta in Nigeria per il match che si giocherà il 12 novembre.

Casertana-Juve Stabia, parte la prevendita: da oggi il via

Casertana-Juve Stabia, parte la prevendita: da oggi il via

S.S. Juve Stabia rende noto che sono disponibili, come da vigente normativa, ESCLUSIVAMENTE per i possessori della Tessera del Tifoso, i tagliandi di ingresso del Settore Ospiti dello Stadio “Alberto Pinto” di Caserta per assistere all’incontro di calcio Casertana-Juve Stabia, in programma domenica 13 novembre alle ore 18,30 e valevole per la 13a giornata del Girone C della Lega Pro Divisione Unica 2016/17. La F.C.Casertana, nel rispetto delle direttive ministeriali, HA ADERITO al progetto “Porta un amico allo stadio”. I biglietti sono in vendita al prezzo di € 8, più € 2,50 di diritti di prevendita, fino alle ore 19,00 di sabato 12 novembre, presso i botteghini dello Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, che saranno aperti al pubblico secondo i seguenti orari: Dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,00.

S.S. Juve Stabia

El Kaddouri: “Ora ho la possibilità di mostrare le mie capacità”

Le sue parole

Omar El Kaddouri, centrocampista marocchino del Napoli, ha parlato alla stampa locale: “Napoli? Ho 26 anni e non ho ancora avuto l’opportunità di giocare la manifestazione con la mia nazionale, sarebbe un peccato non partecipare ad una competizione prestigiosa dopo aver giocato le partite di qualificazione. Spero di essere lì, ma è l’allenatore che decide. Tuttavia è difficile, visto anche il poco spazio trovato finora: ora ho la possibilità di mostrare le mie capacità e dopo toccherà a lui decidere”.

Milik vuole il recupero record: lavora in piscina da 15 giorni

Milik vuole il recupero record: lavora in piscina da 15 giorni

“Tutto sta andando secondo i piani, non ho problemi con il ginocchio: non è gonfio e non ci sono accumuli di sangue ma non voglio sbilanciarmi. Quello che mi sto perdendo ora, lo recupererò in seguito, non voglio avere fretta. Tornerò in campo quando i medici mi giudicheranno guarito al cento per cento. Speriamo possa accadere in primavera”, rivela Milik al portale polacco SportoweFakty. E’ da 15 giorni che il polacco svolge lavoro di riabilitazione in piscina con obiettivo quello di ritrovare presto la condizione atletica, mirando ad un recupero da record. Come riporta Il Mattino: “Milik sta ritrovando il sorriso, lavora duramente per tornare come prima, anzi ancora più forte, sabato era allo stadio a fare il tifo per i compagni. Ma bisognerà aspettare un po’, ecco perché il Napoli pur avendo Gabbiadini in rosa e puntando su Mertens da falso nove opererà sul mercato a gennaio: una prima punta arriverà e il ds Giuntoli si sta già muovendo su più direzioni”.

ESCLUSIVA-Enrico Maria Amore: “La Juve Stabia merita il primato, Fontana un tecnico che ha grandi qualità”

L’intervento di Enrico Maria Amore al Pungiglione Stabiese

Nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese”, programma radiofonico a cura della nostra redazione di ViviRadioWeb abbiamo avuto come nostro ospite telefonico l’ex mediano delle Vespe Enrico Maria Amore con il quale abbiamo analizzato il buon momento della Juve Stabia.

La Juve Stabia vince a Catanzaro e consolida la testa della classifica. Nell’ era Manniello – Giglio era dai tempi di mister Rastelli che la Juve Stabia non occupava il primo posto in classifica:

Si, sono contento per il primato. Ho visto che si sta creando grande entusiasmo con il pubblico, un ottimo feeling tra allenatore, squadra e pubblico, e questo aiuta sicuramente a lavorare meglio. Credo sia meritato il posto occupato, in questo momento la Juve Stabia sta dimostrando sul campo di meritarsi il primato, non era facile andare a vincere a Catanzaro, su un campo che reputo sicuramente difficile. Penso che adesso ci siano tutti i presupposti per continuare a disputare un campionato importante.

Quest’anno, come nell’annata 2009/2010, la squadra è guidata da un giovane allenatore. Nel caso di Rastelli fu proprio la prima esperienza. Mister Gaetano Fontana, invece dopo aver iniziato a Nocera, adesso sta dimostrando il suo valore guidando una squadra importante come la Juve Stabia attuale:

Jimmy è un allenatore che ha grandi qualità. Purtroppo è stato obbligato a star fermo per colpe non sue, una situazione spiacevole, sicuramente non meritava di stare senza squadra. Ero convintissimo che avesse le capacità per poter far bene. Adesso lo posso dire apertamente: in tempi non sospetti lo avevo suggerito ad un presidente prima che lui si accasasse alla Juve Stabia, e quindi a maggior ragione questi risultati che sta ottenendo confermano il mio pensiero su di lui come allenatore. Attualmente sta dimostrando tutto il suo valore e la rabbia che ha dentro, per il torto subito, la sta trasmettendo in campo alla sua squadra.

In quel campionato la Juve Stabia se la giocava alla pari contro il Catanzaro di Auteri, adesso Auteri guida il Matera antagonista delle Vespe insieme a Foggia e Lecce. Secondo te quale di queste squadre è messa meglio? 

Indubbiamente le squadre menzionate sono quelle che si giocheranno il campionato fino alla fine. Si, vi è una correlazione con il campionato della Juve Stabia vinto da Rastelli in quanto avevamo da avversario il Catanzaro di Auteri. In questa categoria Auteri ha dimostrato di essere un leader in quanto conosce molto bene la categoria. Secondo me è l’avversario più temibile, però non sottovaluterei le compagini del Lecce e del Foggia che hanno una rosa di tutto rispetto. Credo che la Juve Stabia stia dimostrando comunque con questi risultati di potersela giocare alla pari fino alla fine, ormai diciamo che il campionato si è quasi delineato e a mio avviso queste quattro compagni si giocheranno il primato.

Enrico Amore si sarebbe trovato bene nell’attuale Juve Stabia, composta da calciatori che giocano con sentimento esprimendo soprattutto un ottimo calcio?

Sicuramente ci sono calciatori validi per questa categoria che giocano bene a calcio. Non ho dubbi, con il metodo di Jimmy mi sarei trovato molto bene, avendoci giocato anche insieme ad Ascoli. Quindi so lui come la pensa tant’è che abbiamo la stessa idea di gioco. Entusiasma veder giocare questa Juve Stabia che ha calciatori che seguono le direttive dell’allenatore, e di fatto è sicuramente l’elemento più importante. Lui riesce a trasmettere dei concetti importanti e la squadra attua alla perfezione le sue direttive. Questo è la vera differenza che porta risultati importanti.

In chiusura Enrico, da Telesino, qual’é il tuo rapporto con Saby Mainolfi: È un caro amico, un ragazzo che conosco dall’ età di 13 anni. Siamo cresciuti insieme ed ho un grande rapporto con lui. Alberico Turi è una persona che ha sempre dato l’anima per il settore giovanile della Juve Stabia, gli suggeriì Saby per un possibile aiuto. Sono veramente contento per l’eccellente organizzazione di tutto il settore giovanile, infatti la Juve Stabia è il fiore all’occhiello della Campania. Il merito è sicuramente di Alberico Turi che è riuscito a ottimizzare il consiglio che gli ho dato, affidando a Saby una mansione importante, un ragazzo preparato e motivato, ovviamente rispettando le direttive del Direttore Turi che ha un’esperienza importante nel settore giovanile. Bisogna solo elogiare l’egregio lavoro profuso, tant’è che ho affidato mio figlio nelle loro mani, questo a dimostrazione della stima che ho nei loro confronti. Penso che il settore giovanile della Juve Stabia sia un’eccellenza di tutto il movimento giovanile italiano.

Un messaggio di augurio alla Juve Stabia, nonché ai tifosi: Per scaramanzia meglio non dire niente, siamo tutti al corrente dei sacrifici profusi dal Presidente Manniello che sicuramente ha dato tutto per accontentare i tifosi. Un abbraccio a tutti!

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Hamsik: “Solo crampi con la Lazio, sto bene! Milik ci manca”

Le sue parole…

Marek Hamsik ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa slovacca: “Per fortuna, non era nulla di grave. Erano solo crampi, mi sentivo stanco. Non volevo rischiare ed ho preferito uscire. Ora mi sento bene e non vedo l’ora di scendere in campo venerdì. I nostri ultimi risultati non sono stati dei migliori, ma abbiamo giocato partite di qualità. Per le prestazioni che abbiamo sfoggiato meritavamo più punti. Sono stato molto contento per le reti, hanno avuto un peso importante. Milik? Sicuramente ci manca. E ‘un giocatore di classe mondiale, che segna tanto. Ma ciò nonostante ogni partita creiamo 7-8 occasioni da gol che non concretizziamo. Bisogna fare meglio ed essere più precisi”.

Hamsik dovrebbe essere risparmiato nella gara amichevole contro l’Austria e rientrare a Napoli prima: “Col Napoli ho giocato un sacco di partite. Scendere in campo ogni tre giorni è fisicamente impegnativo. Sono contento che il Ct Kozak l’abbia capito”.

Dici Circo ed è subito Medrano: dopo Brescia tappa ad Alessandria e Torino VIDEO (Diana Marcopulopulos)

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Medrano dei Casertelli ha compiuto 150 anni di attività.

Il Circo Medrano non è solo un Circo ma è il “Circo Italiano”. Una grande storia alle spalle , una tradizione di famiglie circensi . Risale alla fine del 1800 il primo spettacolo prodotto da Rosina Gerardi di famiglia circense che sposa Umberto Casertelli , purtroppo con la scomparsa prematura del marito Umberto è costretta a prendere in mano la direzione portando il Suo Circo agli attuali livelli. Nell’arco degli anni cambia due volte il nome , ma è solo una questione evolutiva . Si passa da “Arena Rosa” a “Circo Aurora” per arrivare all’attuale Circo Medrano dei Casartelli. È stato insignito dell’ambito ”Clown d’oro” al festival del circo di Montecarlo ed è l’unico circo italiano ad aver vinto per ben 2 volte il Clown d’oro .

Oggi il Circo Medrano non è solo divertimento per i bambini ma è una vera attrazione anche per gli adulti. Ci sono numerosi spettacoli  che si articolano in varie esibizioni . Tra i preparativi di una scena all’altra i Clowns ci allietano . Da segnalare un’esibizione al limite della sicurezza, dove tre giovanissimi motociclisti sfidano la forza di gravità girando velocemente sulle pareti interne di una gabbia metallica a forma di sfera . Non meno pericoloso e molto suggestivo sono i vari rettili e alligatori che due artisti portano tranquillamente tra le braccia per poi lasciarli liberi all’interno della pista . Non mancano gli Elefanti ,le elegantissime giraffe e le tigri con il domatore . C’è anche l’ammaestratrice di coloratissimi Pappagali reali che svolazzano sotto il tendone al suo comando . Aprono lo spettacolo i giocolieri . Un divertimento di due ore che lascia la mente libera dai problemi quotidiani.

Da vedere

Le prossime tournée sono ad Alessandria dal 9 novembre e a Torino dal 18 Novembre

Casertana vs Juve Stabia cambia l’orario di inizio della partita

Casertana vs Juve Stabia cambia l’orario.

Domenica allo stadio “Pinto” di Caserta si giocherà il derby Casertana vs Juve Stabia.

Le Vespe, capoliste del girone, si presentano al Pinto dopo aver inanellato la quarta vittoria consecutiva in quel di Catanzaro. Grazie a questa vittoria e ai concomitanti pareggi delle dirette inseguitrici (Lecce, Foggia e Matera n.d.a.) il vantaggio in classifica è aumentato di due punti. Ora la classifica recita Juve Stabia a 28 punti mentre Lecce, Foggia e Matera sono a 25 punti.

I falchetti di Mister Tedesco vengono invece dalla vittoria di Cosenza che li ha proiettati in piena zona Play OFF. L’aria che si respira a Caserta, nonostante una buona posizione in classifica, non è delle migliori: i problemi di stabilità della società stanno minando la serenità dell’ambiente, a questo si aggiunge che parte della tifoseria è contro l’allenatore nonostante i buoni risultati.

La partita, inizialmente prevista per le 20:30, è stata anticipata alle 18:30 su richiesta della Casertana.

Proprio ieri è arrivata l’ufficialità da parte della Lega Pro, di seguito il testo del comunicato:

“La Lega, vista la richiesta avanzata dalla società Casertana, in relazione ad esigenze organizzative, a ratifica degli accordi intercorsi tra le società interessate, ha disposto che la gara indicata in oggetto DOMENICA 13 NOVEMBRE 2016, Stadio “Alberto Pinto”, Caserta, abbia inizio alle ore 18,30, anziché alle ore 20,30.”

Il cambiamento d’orario, il momento di euforia che sta vivendo tutto l’ambiente gialloblè, la ridotta distanza tra le due città e i rapporti di amicizia con la tifoseria rosso blu dovrebbero favorire l’afflusso in massa dei tifosi stabiesi al Pinto.

L’anno scorso in una partita che non aveva obiettivi immediati si registrarono quasi 800 stabiesi; quest’anno invece l’obiettivo c’è ed è di quelli importanti: restare in testa della classifica, mantenendo inalterato o aumentando la distanza dalle seconde in vista della gara casalinga con il Lecce.

Siamo sicuri che come per la passata stagione anche quest’anno i tifosi della Juve Stabia organizzeranno iniziative ed incontri per convincere quante più persone possibili ad andare in trasferta al Pinto per sostenere questi magnifici calciatori.

SSC Napoli: “Piccolo infortunio per Gabbiadini subito nel match contro la Lazio”

Il Napoli commenta così

La società del Napoli, attraverso un comunicato ufficiale, spiega il motivo per cui Manolo Gabbiadini ha lasciato, quest’oggi, il ritiro di Coverciano: “Manolo Gabbiadini, alle ore 18 di oggi, ha lasciato il ritiro della Nazionale italiana. L’attaccante azzurro non sarà a disposizione del Ct Ventura per un leggero infortunio subìto nel match Napoli-Lazio”.