Virus influenzale smaltito per José Callejon che anche ieri si è allenati regolarmente con i compagni. Pochi dubbi sulla sua partenza dal 1’ minuto a Udine. Eppure l’ edizione odierna della Gazzetta dello Sport non esclude l’ impiego dall’ inizio di Emanuele Giaccherini sulla destra. Candidatura molto forte per l’ ex Cesena e Juventus. Difficile che Sarri possa privarsi dell’ esterno spagnolo sempre utilizzato in questa stagione.
De Magistris: “San Paolo? Lunedì conferenza per programmare i lavori”
Il sindaco Luigi De Magistris è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per parlare dello stadio San Paolo. Ecco quanto evidenziato:
“Non si può più aspettare, lo stadio è in difficoltà e il Comune ha deciso di compiere un atto di grande generosità. Con la società azzurra non c’è alcun conflitto, semplicemente un dialogo dove ognuno fa le proprie riflessioni. Non ho voluto un nuovo impianto ma posso dire che lunedì si terrà una conferenza per annunciare il piano dei lavori al San Paolo.
Già a dicembre partiranno i primi lavori, in base alle esigenze del campionato. È chiaro che il grosso verrà fatto durante l’ estate. Non si tratta solo di piccole rifiniture, bisogna rinnovare: spogliatoi, bagni, sediolini, tribuna stampa, aree esterne e altro ancora. Senza il nostro intervento l’ impianto avrebbe rischiato la chiusura”.
Zapata ritrova il Napoli, l’ Udinese gli impone il silenzio stampa prima del match
Non sarà una partita come le altre quella di Duvan Zapata che stasera affronterà il suo Napoli. Tante le voci che si sono susseguite in questi giorni su un suo possibile ritorno anticipato in azzurro, già nella sessione di mercato di gennaio. Ad ora non è arrivato nessun riscontro dal diretto interessato. Stando a quanto riferisce la Gazzetta dello Sport, l’ Udinese avrebbe imposto il silenzio stampa all’ attaccante colombiano. Una scelta per evitare qualsiasi calo di concentrazione in vista della sfida alla Dacia Arena.
Turi a Le Vespette: “Non credo ai problemi della Casertana, domani faranno la partita della vita”
Turi ai microfoni di Vivicentro
E’ intervenuto, ai microfoni di Vivicentro, in esclusiva, il direttore del settore giovanile della Juve Stabia, Alberico Turi, il quale ha dichiarato: “La trasferta a Caserta ci creerà parecchi problemi. Non credo credo in questa crisi della Casertana. I nostri avversari ci aspettano per fare la partita della vita. I ragazzi sono gestiti da persone competenti. Possono dire quello che vogliono, possono dire di essersi allenati male, ma ribadisco, non ci credo. Il campo ci dirà la verità. De Lucia? Ho una figura alle spalle che non fa mancare nulla, dà il suo apporto, al massimo. L’apporto di Andrea de Lucia alla Juve Stabia è stata linfa vitale. Trasferta under 15-17 contro il Monopoli? I nostri avversari vengono da due vittorie consecutive, come noi. Gli allievi del Monopoli sono interessanti e l’hanno dimostrato. Sarà un discorso molto duro. Bisognerà stare sul pezzo, aspettare l’avversario, e non aver il desiderio di strafare e fare il risultato a tutti i costi. Un risultato positivo permetterebbe questi ragazzi di prendere consapevolezza di sé, dei propri mezzi. Cosa è mancato agli under 17? Non è mancato nulla, in realtà. Quando le squadre incontrano la Juve Stabia sanno che stanno incontrando uno dei settori giovanili più forti sulla scena nazionale. Per noi è una soddisfazione, per i ragazzi anche. Il gruppo deve capire che deve dare il 100 % sempre, anche se abbiamo diverse defezioni. Juve Stabia prima? Ci saremo anche noi al Menti nella giornata gialloblè per dare un contributo e sostegno alla squadra”.
a cura di Ciro Novellino
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Pescara: carabinieri sgominano banda dedita a furti nelle abitazioni
È in corso dalle prime ore della mattina un’operazione condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pescara per l’esecuzione di 4 misure di custodia cautelare, agli arresti domiciliari, emesse nei confronti di due soggetti italiani, un albanese e un romeno, indagati per i reati di ricettazione ed associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti perpetrati in diverse abitazioni dell’entroterra teatino e pescarese.
L’indagine ha preso il via nel mese di febbraio 2016, a seguito del controllo di un cittadino romeno, G. B., 29enne residente a Tollo, gravato da varie segnalazioni per reati contro il patrimonio, fermato in compagnia di A. D., 48enne albanese residente a Pescara, anche lui gravato da segnalazioni analoghe. I Carabinieri hanno quindi iniziato a monitorare il mezzo tramite apparato GPS per verificare se i due fossero dediti alla commissione di furti. I sospetti degli operanti si sono rivelati fondati: la macchina monitorata, infatti, si muoveva in orari notturni nelle campagne dell’entroterra teatino e pescarese effettuando soste prolungate in prossimità di abitazioni rurali. La conferma dell’attività delittuosa è arrivata quando sono giunte le denunce di furto di diversi abitanti della zona che collimavano con i percorsi e le soste tracciate dal sistema di monitoraggio. Alla luce delle prime risultanze, quindi, i Carabinieri hanno deciso di procedere ad intercettazioni delle utenze telefoniche dei due fermati scoprendo che effettivamente i soggetti in questione, unitamente ad un terzo elemento, G.G., 42enne di Montesilvano, si organizzavano con cadenza quasi giornaliera per commettere furti in abitazioni rurali specialmente nella provincia di Chieti. Al fine di blindare l’ipotesi investigativa veniva installata un’ambientale all’interno dell’autovettura monitorata che non faceva altro che confermare che i tre soggetti si erano stabilmente organizzati con il solo fine di commettere reati contro il patrimonio. Ben 8 i furti accertati: il primo a Guastameroli di Frisa in data 3 marzo 2016. I tre hanno perpetrato il furto di alcuni attrezzi agricoli, del valore di circa duemila euro, nascondendo la refurtiva in un casolare poco distante dal luogo del furto con l’intenzione di recuperarla in un secondo momento. La mattina successiva, però, i Carabinieri hanno trovato gli oggetti rubati ed hanno proceduto alla restituzione alla vittima. Incredibile la reazione del terzetto: tornati sul posto la sera seguente, e non avendo trovato ovviamente la refurtiva, hanno perpetrato un nuovo furto sempre all’interno della stessa abitazione rubando le stesse cose della notte precedente. Altro colpo quello messo a segno a Tollo in data 6 marzo 2016: stesso modus operandi. L’autista ha scaricato poco lontano dall’obiettivo i due ladri che hanno consumato un furto all’interno di altra abitazione rurale asportando oggetti di vario tipo per un valore sempre di circa 2.000 euro. Altri furti con le medesime modalità operative e tipologia di refurtiva: Frisa in data 9 marzo 2016, Ortona in data 10 marzo 2016, Canosa Sannita in data 11 marzo 2016 e Frisa in data 12 marzo 2016. Altri due commessi nei giorni seguenti a Civitella Casanova e Scafa.
Impressionante la frequenza e la spregiudicatezza del terzetto che, come evidente, quasi ogni sera perpetravano almeno un furto in abitazione asportando merce di qualsiasi tipo, anche di scarso valore, dimostrando una serialità nella commissione dei crimini. Vista la serie ininterrotta di furti i Carabinieri, dopo aver accertato perfettamente il modus operandi ed avendo tutte le informazioni necessarie a fermare la commissione di reati, hanno organizzato un apposito servizio. La notte del 15 marzo, i malviventi, sempre con il mezzo monitorato, si sono recati ad Arielli: come di consueto dal mezzo scendevano G. B. e A. D., mentre G. G. si allontanava per effettuare una lunga sosta in aperta campagna. I due, perpetrato l’ennesima razzia, hanno caricato sull’autovettura il materiale appena rubato. A questo punto è scattata la trappola: gli operanti, che nel frattempo si erano organizzati, sono intervenuti fermando il mezzo che aveva accennato ad un’improbabile fuga. I tre sono stati arrestati per furto in flagranza e tutta la refurtiva è stata recuperata e restituita all’avente diritto. La complessa attività, protrattasi da febbraio ad aprile 2016, condotta come detto con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché con numerosi servizi di pedinamento, ha permesso anche di trovare i ricettatori della merce rubata dal terzetto. Dal monitoraggio dell’autovettura, infatti, si è notato che dopo i furti, o al massimo il giorno seguente, i ladri si recavano presso un immobile di A. L., 55enne di Tollo; le intercettazioni hanno permesso di accertare che l’uomo ricettava la merce rubata vendendola tramite diversi canali ad inconsapevoli cittadini che acquistavano in buona fede nella convinzione di fare buoni acquisti. Onde evitare che gli oggetti rubati fossero totalmente ricettati, i Carabinieri hanno proceduto a perquisizione dei locali in uso al ricettatore recuperando la quasi totalità della merce asportata che è stata poi restituita ai legittimi proprietari.
Altra figura emersa dalle indagini è quella di R. C., 46enne commerciante di Montesilvano che è stato accertato essere il ricettatore residuale della banda; per lui non è stata emessa ordinanza di custodia cautelare pur essendo stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione. L’uomo secondo quanto accertato, vendeva la merce rubata attraverso mercatini dell’usato riuscendo così a nascondere meglio la sua attività di ricettatore.
Tre gli arrestati nel corso dell’operazione di questa mattina: A. D., G. G. e A. L.. G. B., destinatario di misura, risulta al momento irreperibile.
Napoli-Sassuolo, già in vendita i biglietti: prezzi molto popolari
Sono in vendita i biglietti per Napoli-Sassuolo, posticipo della 14esima giornata di Serie A di lunedì 28 novembre al San Paolo (ore 19.00)
I tagliandi possono essere acquistati nelle abituali ricevitorie autorizzate.
Questi i prezzi:
SETTORE Prezzo
Tribuna Posillipo Euro 30
Tribuna Nisida Euro 20
Distinti Euro 12
Tribuna Family Euro 10
Curve Euro 7
Ridotto Tribuna Family: Euro 5
La SSC Napoli ricorda che per i possessori di tessera del tifoso Club Azzurro Card e di Fidelity Card, è possibile acquistare anche on line.
Per effettuare l’acquisto è sufficiente collegarsi al sito di Listicket qui.
Gli utenti saranno indirizzati al sito Listicket di Lottomatica, nel quale, dopo essersi registrati, potranno acquistare il biglietto caricandolo elettronicamente sulla Club Azzurro Card ( Tessera del Tifoso) e/o Fan- Away(Fidelity Card). Alla transazione potranno essere aggiunte, da Listicket, commissioni di pagamento.
Questa modalità di vendita prevede che il titolo di accesso venga associato alla Club Azzurro Card e/o Fan-Away, che, quindi, dovrà essere utilizzata sia per inserire il numero identificativo al momento dell’acquisto, sia per l’accesso ai tornelli dello stadio tramite la lettura del codice a barre.
Il posto assegnato allo stadio sarà indicato sul documento segnaposto la cui stampa, è disponibile all’indirizzo internet:
inserendo le informazioni richieste sulla pagina e procedendo, nella pagina successiva, attraverso il link Stampa Segnaposto.
Il documento segnaposto deve essere obbligatoriamente stampato e presentato ad ogni richiesta del personale di controllo presente allo stadio. Ma il documento segnaposto, da solo, non rappresenta titolo d’accesso valido per l’ingresso.
Infatti per accedere allo stadio, è indispensabile portare con sé la propria Club Azzurro Card , il documento segnaposto ed un documento di riconoscimento.
La SSC Napoli ricorda che per gli utilizzatori della Club Azzurro Card ( sia abbonati, che utenti di singolo evento), per ogni settore vi sono degli ingressi riservati.
Da sscnapoli.it
Addio al capitano delle vespe Gianfranco LUSUARDI
Ha militato per dieci campionati con la maglia a strisce gialloblù ed è stato il capitano delle vespe per sette anni
Bandiera della Juve Stabia negli anni settanta, s’è spento all’età di 67 anni Gianfranco LUSUARDI.
Capitano delle vespe dalla stagione 1975/1976, ereditò la fascia da Angelo Carrano che poi a fine anni ottanta sedette sulla panchina dei gialloblù in veste d’allenatore, Lusuardi nacque a Napoli il 22 agosto 1949.

Arrivato a Castellammare alla corte di mister Gianni Di Marzio nella stagione calcistica 1972/1973 dall’Internapoli, Gianfranco era considerato il terzino per eccellenza, ha militato con la gloriosa casacca delle vespe per ben dieci stagioni tra serie C e serie D.
Nei primi anni settanta fu compagno di squadra di calciatori del calibro di Pierbattista, Fumarola e del compianto e mai dimenticato Nicola De Simone.
Nella stagione 1973/1974 realizzò la rete della vittoria al “San Marco” in una gara di campionato contro il Frosinone (gialloblù ciociari sconfitti per due reti ad uno).
Nella stagione 1978/1979 vinse il campionato di serie D realizzando anche una rete nella gara interna vinta contro il Mazara per tre ad uno.
Alla fine del campionato 1981/1982 in serie D, dopo aver disputato ben dieci campionati di cui ben sette con la fascia da capitano sul braccio, la bandiera Lusuardi s’ammaina, Gianfranco lascia Castellammare per andare ad accasarsi in serie C2 con il Casoria.
Giovanni MATRONE
RIPRODUZIONE RISERVATA
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Keita-Napoli, proposto uno scambio per gennaio ma…
Il nome di Keita Balde era stato accostato al Napoli per la prossima sessione di mercato. Ma, stando a quanto riporta il Corriere dello Sport, la trattativa sarebbe morta sul nascere. Il Napoli avrebbe proposto alla Lazio uno scambio equo con Manolo Gabbiadini, offerta spedita al mittente. Il presidente Lotito avrebbe fissato il prezzo per l’ attaccante senegalese intorno ai 30 milioni di euro. La volontà, qualora decidesse di non rinnovare, sarebbe poi quella di cederlo all’ estero. Una cattiva notizia per Maurizio Sarri che stimava, e non poco, il giovane attaccante.
De Laurentiis si scaglia contro Beretta: caos in Lega
L’ edizione odierna del ‘Corriere della Sera’ rivela i dettagli dell’ ultimo Consiglio dei Presidenti di Lega Serie A. Un’ assemblea dominata dal caos con protagonista Aurelio De Laurentiis. Il patron azzurro avrebbe minacciato, addirittura, di fare causa al presidente Beretta reo di accettare mazzette. Tutto questo mentre si discuteva l’ approvazione del bilancio 2015/2016. Il motivo sarebbe legato ad un affare intercorso col Parma poi rivelatosi insolvente, con la richiesta di ottenere un risarcimento per la mancata trattativa.
ESCLUSIVA- D’Agostino: “Pavoletti adatto al gioco azzurro, ma il Napoli merita un top player”
D’Agostino in esclusiva a Vivicentro
Ai microfoni di Vivicentro, in esclusiva, è intervenuto l’ex centrocampista dell’Udinese, Gaetano D’Agostino, il quale ha dichiarato: “Contro l’Udinese è un match molto importante e molto complicato. L’Udinese ha trovato un buon gioco, hanno trovato la quadratura giusta. Il Napoli ha tutto da perdere domani. In caso di sconfitta, c’è il rischio di perdere punti e il passo delle grandi. Il gioco del Napoli è fatto per avere una punta che segni, Mertens può dare imprevendibilità, sta dando buone risposte, bravo a saltare l’uomo. Giocando sulla trequarti, può creare problemi alla difesa bianconera. Attacco? Per il gioco del Napoli, credo sia idoneo Pavoletti, che sa crearsi il gol da solo. Nonostante penso che Zapata e Zaza siano buoni giocatori. Ad ogni modo, sono dell’idea che il Napoli meriti un attaccante di caratura europea. Con l’infortunio di Milik, cambiare assetto avrebbe messo in difficoltà la squadra, che gioca insieme da tanto tempo. Il gioco di Sarri è spettacolare, crea tantissimo. Cambiare modulo sarebbe stato controproducente. Insigne? Lorenzo ci crede più di tutti, è molto intelligente tatticamente, vuole uscire da questo momento difficile. Quando giocavo io, nell’Udinese c’erano grandi talenti. Il club ha la pazienza di farli crescere, farli maturare. Ma in questi ultimi anni, manca quel qualcosa su cui lavorare: mancano i talenti”.
a cura di Ciro Novellino
RIPRODUZIONE RISERVATA
Abusi Su Minori (Lo Piano Saint Red)
In Italia negli ultimi 5 anni si sono registrati piu’ di 3000 casi di abusi su minori, chissa quanti altri ancora ve ne saranno stati senza che se ne abbia avuta notizia.
Bambini picchiati, contesi, trascurati, mortificati nel corpo e nella mente, vittime di un’infanzia negata, spesso traditi dalle persone piu’ care, che avrebbero dovuto avere il compito di vigilare, di proteggerli da ogni insidia, non di distruggerne l’innocenza.

Renzi, se vince No verificheremo situazione e cosa succederà ”lo scopriremo solo vivendo”
Renzi celebra i mille giorni del suo governo, “il quarto più duraturo dell’era repubblicana”. Mostra i risultati in 4 slide e cita Lucio Battisti a proposito del referendum: “Cosa succede al governo” se dovesse vincere il No al referendum “lo scopriremo solo vivendo.
Roma – Penso che questo referendum possa portare davvero il cambiamento in Italia. Questo governo è nato per cambiare, per fare le riforme istituzionali. Ove i cittadini bocciassero queste riforme, verificheremo la situazione politica”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, citando una frase di una canzone di Lucio Battisti, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, dicendosi convinto che alla fine “prevarrà il Sì”.
“Se vincerà il No verificheremo la situazione politica”. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi per celebrare i mille giorni del suo governo, non ha sciolto il nodo sul suo futuro in caso di sconfitta al referendum costituzionale. Su questo tema il premier è tornato anche in un secondo momento. Parlando a ‘Otto e mezzo’ su La7 delle conseguenze del voto del 4 dicembre, Renzi ha spiegato: “Ho 41 anni e non devo aggiungere una riga al mio curriculum. sono onorato di aver governato per mille giorni” ma se al referendum vinceranno i No “io non sono adatto a fare gli inciuci o a galleggiare. Se si vuole cambiare ci sto”.
AFFLUENZA. RENZI, VOTERANNO IN TANTI, TEMA CENTRALE QUELLO DEGLI INDECISI
In quanto all’affluenza, Renzi si è detto certo che sarà alta. “Se conosco il popolo italiano, penso che voteranno in tanti”. Una speranza, anche perché “il tema centrale restano gli indecisi: si vince con chi arriva a 15 milioni di voti, con il 60% di affluenza“. “Come si vince? Spiegando la riforma”, ha aggiunto il premier.
SONDAGGI DANNO VINCENTE IN ‘NO’. RENZI, NON SEMPRE CI AZZECCANO…
I sondaggi sono negativi (si parla del 10% di distacco a vantaggio del No sul Sì) ma ultimamente si sono dimostrati molto poco affidabili come insegnano i casi Brexit e Presidenziali Usa. E su questo ‘scommette’ Renzi: “Il No è in testa nei sondaggi, ma abbiamo visto che non sempre i sondaggi ci azzeccano – afferma -. Confido che la maggioranza silenziosa degli italiani scelga sulla base del quesito”. Per Renzi, comunque, “gli italiani sceglieranno in base al quesito. Abbiamo infatti sgombrato il campo dai temi della deriva autoritaria e del combinato disposto con la legge elettorale”.
agi/aska
Trump: a Flynn la sicurezza nazionale. Nella squadra anche Romney, Sessions, Kushner.
Trump offre al controverso Michael Flynn la sicurezza nazionale. Nella squadra anche Mitt Romney, Jeff Sessions, Jared Kushner. Chi è in 5 punti l’ex generale Flynn scelto da Trump per la sicurezza Usa. Fu critico con Obama per la lotta all’Isis.
New York – Grandi manovre alla Trump Tower, quartier generale di Donal Trump, dove è in corso la preparazione della nuova squadra di governo. Tra gli ultimi nomi è spuntato quello di Michael Flynn come consigliere per la sicurezza nazionale. Generale dell’esercito in pensione, 57 anni, ha guidato la Defense Intelligence Agency sotto Barack Obama ed è stato molto critico nei confronti della sua amministrazione sulla guerra contro l’Isis. Per mesi ha aiutato il presidente eletto degli Stati Uniti a colmare il suo vuoto di conoscenze ed esperienza in politica estera e nel settore della sicurezza nazionale. Per i media statunitensi, era stato anche tra i nomi presi in considerazione per il ruolo di vicepresidente.
DEMOCRATICO – Cresciuto in una famiglia “molto democratica”, Flynn è registrato come elettore democratico ed è favorevole all’aborto.
GLI SCONTRI CON OBAMA – Durante la prima notte della convention repubblicana di quest’anno, è stato uno degli oratori principali e più convincenti, affermando che la minaccia posta dall’Isis deve essere contrastata con un’azione più aggressiva delle forze militari statunitensi e che Washington dovrebbe collaborare di più con la Russia.
PRO PUTIN – Proprio la sua vicinanza alla Russia lo ha esposto a critiche in patria: Flynn è apparso regolarmente sulla televisione di Stato in lingua inglese Russia Today e una volta ha partecipato a un gala della tv, sedendo a due posti dal presidente Vladimir Putin.
LA LOTTA ALL’ISIS – A febbraio, il generale ha scritto su Twitter che “la paura nei confronti dei musulmani è razionale”; una frase che non stupisce, visto che è stato costretto a lasciare la guida della Defense Intelligence Agency, nel 2014, perché era l’unico a considerare gli Stati Uniti meno al sicuro di quanto fossero prima degli attacchi dell’11 Settembre, e che è convinto che la sharia (la legge islamica) si stia diffondendo negli Stati Uniti. Come consigliere, secondo il New York Times, avrebbe convinto Trump che gli Stati Uniti sono in una “guerra mondiale” contro i militanti islamici. Il generale non avrebbe ancora accettato l’incarico, per cui non serve il via libera del Senato.
LE CRITICHE – Si sono già alzate voci critiche, tra cui quella dello Human Right Watch, secondo cui Flynn avrebbe mostrato “un profondo disprezzo per i diritti umani e le leggi di guerra”. I dubbi sulla sua figura, però, sono anche di altro tipo: secondo il reporter Michael Isikoff, Flynn avrebbe cominciato a ricevere informazioni classificate relative alla sicurezza nazionale statunitense la scorsa estate, come membro della squadra di Trump, continuando a gestire la propria società di consulenza, la Flynn Intel Group, con cui offre servizi d’intelligence a clienti stranieri; tra questi, ci sarebbe stata anche un’azienda di un facoltoso uomo d’affari turco, molto vicino al presidente
La futura squadra di Trump
- Michael Flynn potrebbe, invece essere il consigliere per la sicurezza nazionale. All’ex generale il ruolo gli è stato offerto da Trump in base a quanto è stato fatto trapelare dal team di transizione nella serata di ieri.
- Mitt Romney potrebbe essere il prossimo segretario di Stato e sostituire John Kerry alla guida della diplomazia. Donald Trump lo dovrebbe incontrare nel fine settimana. Il repubblicano moderato, 69 anni, ed ex governatore del Massachussets è stato battuto da Obama nelle presidenziali del 2012.
- Jeff Sessions, senatore dell’Alabama, è un razzista ed è ritenuto un altro autorevole candidato per il posto di ministro della giustizia nella nuova amministrazione. Fu nominato giudice federale ma mai confermato dal Congresso per le sue posizioni. Lasciando il quartier generale di Trump a New York ha detto: “Credo che Romney potrebbe fare bene, ma sarà Trump a prendere la decisione finale”.
- Jared Kushner, genero del presidente eletto Donald Trump, vuole a tutti costi un ruolo nella nuova amministrazione e ha incaricato i suoi legali di studiarne la fattibilità senza violare la legge contro il nepotismo.
Lo sostiene il New York Times, segnalando che un ruolo nella squadra di governo per il 35enne marito di Ivanka Trump è visto con favore anche del capo di gabinetto designato, Reince Priebus e dello stratega di Trump, il controverso Steve Bannon. Sempre secondo il Nyt, Kushner sarebbe convinto che gli basterebbe rinunciare allo stipendio e affidare i suoi affari ad un “blind trust” per non violare alcuna norma. A lui “piace giocare secondo le regole – ha detto alla Cnn Kellyanne Conway – e se anche non avrà un incarico di governo resterà un consigliere di riferimento per il presidente”.
(agi / askanews)
L’ORDA AZZURRA- Marrazzo: “Hamsik ragazzo d’oro. Pavoletti-Zaza? Il Napoli non può rischiare…”
Alessandro Marazzo ai microfoni di Vivicentro
Ai microfoni di Vivicentro, durante il programma radiofonico l’Orda Azzurra, è intervenuto Alessandro Marrazzo, giornalista Calcio Napoli 24, il quale ha dichiarato: “Hamsik è un ragazzo che ha sposato Napoli, non solo il progetto sportivo, ma anche la città. Le sue dichiarazione sono sempre d’amore per la squadra e i tifosi azzurri. Le ultime parole del capitano non sono altro che una nuova dimostrazione d’affetto. Al di là dei meriti sportivi, Marek è davvero una brava persona. In attacco? Pavoletti ha quel qualcosa in più in fase di realizzazione, Zaza partecipa di più al gioco della squadra. Credo che dipenda da ciò che voglia fare il West Ham con l’ex Juve. Pare che non voglia riscattarlo. Alla fine, Zaza dovrebbe ritornare a Torino. Alla luce di ciò che è accaduto in estate con i bianconeri, anche con Zaza sarà molto difficile imbastire una trattativa. Pavoletti, invece, ha un gran legame con Giuntoli. Lo scoglio Preziosi sarà, però, molto difficile da superare. Il Napoli non può rischiare di puntare tutto sul recupero di Milik. Gli azzurri devono puntare al secondo posto, anche se la Roma non è un cliente facile. In difesa? Aleix Vidal non ha mantenuto le aspettative del Barcellona, che vorrebbe liberarsene. Col Napoli non ci sono stati contatti, almeno per il momento. I rapporti tra l’entourage del giocatore e la società sono comunque buoni. Ciciretti? Il Napoli sta osservando tantissimi giovani. La società sta provando ad opzionare più ragazzi, per poi prendere chi reputa il più interessante. Ma non credo stia, in questo momento, puntando a prendere Ciciretti.
Segui la diretta radio – Berretti, Casertana-Juve Stabia: i convocati di Panico
Berretti, Casertana-Juve Stabia seguila su ViviRadioWeb
Dopo il pareggio interno contro il Catanzaro, la Juve Stabia allenata da Domenico Panico sarà di scena allo stadio Vallefuoco a Mugnano di Napoli, domani alle ore 14:30 per giocare il derby contro la Casertana. Potrete seguire la diretta radiofonica su ViviRadioWeb a partire dalle 14:15.
Questi i convocati scelti da mister Panico:
Borrelli F, Riccio, Rubino, Iengo, Matarazzo, Strianese, Bisceglia, Borrelli E, Elefante, Mauro, Sorrentino F, Vecchione, Scognamiglio
Servillo, Del Prete, Langella, Procida, Chirullo, Contieri, Matassa
a cura di Ciro Novellino
Come sempre potrete ascoltarla in diretta radiofonica a questo indirizzo:
Link per ascoltare dal pc: https://37.187.93.104/start/viviradioweb/ (Link ottimizzato per Google Chrome, con altri browser tipo Mozilla Firefox, Internet Explorer, ecc. bisogna installare Java)
Cliccando questo link https://www.vivicentro.it/viviradioweb/
dalle 20:15 e in differita due ore dopo la fine della trasmissione a questo indirizzo https://www.spreaker.com/show/vivi_radio
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Milik: “Bello ricevere tanti messaggi di affetto dalla gente di Napoli. Voglio fare del mio meglio quando tornerò”
Arkadiusz Milik ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport. Ecco alcuni passaggi dell’ intervista
“Il momento più brutto? Sicuramente quando i medici della Nazionale hanno detto che mi sarei dovuto operare per tornare a giocare. Quello è stato il momento peggiore ma ormai è passato, momenti come questo ti fanno diventare più forte.
Sto cominciando ad apprezzare la città di Napoli ma non la conosco ancora bene. È una città molto caotica ed è difficile per noi calciatori poterci passeggiare in tranquillità.
È stata una bella sensazione ricevere così tanti messaggi di affetto dalla gente di Napoli, della Polonia, da tutti i miei tifosi e non solo. Non mi aspettavo una reazione così grande: anche adesso a Napoli la gente mi ferma e mi dice: ‘torna in campo il prima possibile perché abbiamo bisogno di te ’. Adesso mi sto allenando ancora più duramente perché sento quanto è forte il calore della gente. È una sensazione meravigliosa e quando tornerà in campo so che farò del mio meglio anche per loro”.
Milik: “Mi sento bene ma non posso dire quando tornerò”
Arkadiusz Milik ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport. Ecco alcuni passaggi dell’ intervista:
“Mi sento molto bene. Non mi ricordo neanche quanti giorni sono trascorsi dall’ infortunio, forse quaranta. Ora posso tornare in campo, ovviamente non a giocare ma solo a correre e questo mi rende molto felice. Sono sulla strada giusta, il ginocchio sta tenendo bene e non si sta gonfiando.
Quando tornerò? Non posso dirlo io, voglio farlo il prima possibile ma non dipende da me. Sto lavorando duro ogni giorno ma non so quando tornerò. Non me la sento di sbilanciarmi sulla data”.
I matrimoni tornano di moda? Forse!
Inaspettatamente, nell’ultimo anno il numero dei matrimoni in Italia è cresciuto. Per la prima volta dall’inizio della Grande crisi, quando chi aveva in progetto di sposarsi tendeva a rimandare. Questo dato positivo può quindi essere letto come inizio dello scongelamento delle scelte? Sì, ma con cautela.
Aumentano le nozze, ma aspettiamo a festeggiare
L’aumento dei matrimoni è un segnale incoraggiante, soprattutto in confronto a quanto accaduto negli anni scorsi. Ma perché possa dare un vero impulso di vitalità al paese, si devono potenziare gli strumenti a favore dell’autonomia delle nuove generazioni e di solido accesso al mondo del lavoro.
Un dato positivo
La crisi economica (e la sua durata), l’esito del referendum britannico e delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti: comunque la si pensi, sono tutti eventi in qualche modo “inattesi”, che producono incertezza sul futuro e incentivano un atteggiamento difensivo. Anche il crollo delle nascite degli ultimi anni sui valori più bassi dall’Unità a oggi non era previsto. Lo “scenario basso” (quello meno roseo) delle proiezioni Istat più recenti, con base 2011, restituisce 513mila nati nel 2015, mentre il valore reale osservato è stato di 486mila. Risulta allora particolarmente interessante il dato in controtendenza dei matrimoni, in aumento nel 2015 rispetto all’anno precedente. Tanto più che solo pochi mesi fa il Censis aveva delineato un quadro deprimente nel suo studio dal titolo “Non mi sposo più”. Ne usciva il ritratto di una crisi irreversibile da ricondurre in larga parte “alla deresponsabilizzazione affettiva delle nuove generazioni”. Tutto ciò ci dice, prima di tutto, che dobbiamo fortemente potenziare la nostra capacità di lettura e analisi della realtà, dei suoi mutamenti, dei comportamenti e dei processi decisionali dei cittadini.
Detto questo, un aumento della formazione delle unioni era però da mettere in conto, anche se non era scontato vederlo con i dati del 2015 e sulle unioni coniugali. Per capire meglio le dinamiche attuali può essere utile uno sguardo all’evoluzione storica dei matrimoni in Italia.
Cambiamenti culturali e freni oggettivi
Nel 1939 si sono celebrate in Italia 320mila nozze. Negli anni più bui della guerra si scende a 215mila, ma nel 1948 si sale a ben 385 mila. Valeva anche per le grandi carestie ed epidemie del passato: durante gli anni difficili chi progetta di sposarsi ci pensa un po’ di più prima di fare il grande passo, sia per le difficoltà oggettive sia per il clima di incertezza. Finita la crisi, c’è un ritorno alla normalità, a cui si somma il recupero di chi ha rinviato. Anche il dato positivo del 2015 può quindi essere letto come inizio dello scongelamento delle scelte dopo un lungo periodo di recessione. Ma l’inversione di tendenza è ancora più rilevante se si pensa che la crisi ha accentuato una contrazione dei matrimoni già in atto prima del 2008.
Il numero di matrimoni rimane elevato fino al 1973, anno della crisi petrolifera che segna anche la fine dei “trenta gloriosi”, ovvero della fase di crescita e welfare espansivo che aveva caratterizzato i primi tre decenni del secondo dopoguerra. Da allora inizia una parabola discendente. Ci si sposa sempre più tardi e sempre di meno. Si entra in uno stato di minori sicurezze sociali, di maggiori incertezze verso il futuro, di riduzione di opportunità per le nuove generazioni.
Da oltre 400mila matrimoni a inizio anni Settanta si scende a meno di 250mila nel 2008. Ai fattori strutturali si sovrappongono anche cambiamenti culturali profondi. I percorsi di transizione alla vita adulta si fanno meno standardizzati, più liberi dalle norme sociali e più autodiretti. Un po’ più tardi rispetto agli altri paesi, ma questi cambiamenti investono anche l’Italia. Sia per scelta che per reazione adattiva a uno scenario di crescenti incertezze nelle relazioni di coppia e di prospettive lavorative, aumentano le unioni informali.
Non a caso, a diminuire sono soprattutto i “primi” matrimoni, quelli tra celibi e nubili: scendono a 185.749 nel 2008 e a 142.754 nel 2014, il valore più basso in assoluto da quanto l’Istat rileva il dato.
Un segnale positivo, ma il futuro rimane incerto
Il dato positivo del 2015 riguarda i matrimoni nel complesso, aumentati di circa 4.600 unità rispetto all’anno precedente, ma anche le prime nozze tra cittadini italiani crescono di circa duemila unità. Può sembrare un incremento modesto, ma è particolarmente rilevante per almeno tre motivi. In primo luogo, la riduzione era stata di oltre 10mila unità dal 2013 al 2014. Se si fosse scesi ancora della stessa entità – e nessuno se ne sarebbe meravigliato – avremmo avuto 132mila prime nozze nel 2015. Secondo: è cresciuta nel tempo la propensione dei giovani a formare la prima unione in modo informale, non era quindi scontato che la ripresa post crisi interessasse anche il vincolo coniugale. Terzo: la denatalità passata sta producendo un processo di “degiovanimento” della popolazione italiana, con la conseguente riduzione progressiva della popolazione potenziale in età da prime nozze: la popolazione femminile di 32 anni – che corrisponde all’attuale età media al primo matrimonio – è passata da oltre 450mila donne di dieci anni fa alle circa 350mila di oggi.
L’aumento dei matrimoni è quindi un segnale incoraggiante, ma se non potenziamo gli strumenti a favore dell’autonomia delle nuove generazioni e di solido accesso al mondo del lavoro, rischia di essere una ripresa timida, non in grado di dare un vero impulso di vitalità al paese.
vivicentro.it/attualità
vivicentro/Il matrimonio torna di moda? Forse!
lavoce.info/Aumentano le nozze, ma aspettiamo a festeggiare (Alessandro Rosina)
Udinese-Napoli, i convocati di Sarri: confermata l’ assenza di Gabbiadini
Allenamento pomeridiano per il Napoli a Castelvolturno.
Gli azzurri preparano il match contro l’Udinese di domani, sabato 19 novembre, al Friuli. Anticipo della 13esima giornata di Serie A (ore 18).
La squadra dopo la prima fase di attivazione ha svolto seduta tecnico tattica. Chiusura con partitina e campo ridotto ed esercitazioni su calci da fermo.
Differenziato per Gabbiadini che non sarà del match.
I convocati: Reina, Rafael, Sepe, Chiriches, Tonelli, Ghoulam, Hysaj, Koulibaly, Maksimovic, Maggio, Strinic, Albiol, Allan, Diawara, Hamsik, Rog, Jorginho, Zielinski, Giaccherini, Callejon, Lorenzo Insigne, El Kaddouri, Mertens.
Da sscnapoli.it
Le misure sulla previdenza previste dalla legge di bilancio 2017
Dall’Ape (anticipo pensionistico) alla possibilità di cumulo dei contributi versati a casse diverse, all’estensione di quattordicesima e “no-tax area” vediamo le misure sulla previdenza previste dalla legge di bilancio 2017 in discussione in Parlamento. E perché la loro copertura finanziaria non convince.
Le novità per chi va in pensione e chi già c’è
Sulle pensioni la legge di bilancio 2017 conferma quanto era già stato anticipato. Le coperture derivano sostanzialmente da misure una tantum. Suscitando dubbi sulla sostenibilità futura dei provvedimenti. Il poco tempo per l’approvazione non permetterà miglioramenti attraverso gli emendamenti.
Come sarà l’Ape
La legge di bilancio 2017 è finalmente arrivata in parlamento per la discussione. Le novità rispetto a quanto anticipato sul capitolo pensioni sono minime, vale comunque la pena di riepilogarle.
Come preannunciato, sarà introdotta in via sperimentale la possibilità per dipendenti pubblici e privati di anticipare fino a 3 anni la pensione di vecchiaia. La cosiddetta Ape sociale sarà riservata ai disoccupati di lungo corso, ai lavoratori con invalidità superiore al 73 per cento, a chi assiste parenti di primo grado con disabilità gravi e a chi ha svolto lavori pesanti per almeno 6 anni. Il requisito contributivo sarà di 30 anni per tutte le categorie eccetto l’ultima, per la quale saranno necessari 36 anni di contributi. Per pensioni inferiori ai 1.500 euro lordi, lo Stato erogherà un assegno di accompagnamento alla pensione senza applicare alcun taglio. Per importi superiori, il lavoratore si farà carico della sola differenza.
Il costo sarà coperto dell’azienda nel caso in cui il prepensionamento sia richiesto dal datore di lavoro, mentre sarà a carico del lavoratore qualora l’anticipo sia volontario. In entrambi i casi, il requisito contributivo sarà di 20 anni e lo Stato sconterà metà del costo finanziario e assicurativo. La quota più importante del taglio applicato all’assegno sarà dunque quella di ammortamento del finanziamento, ed è perciò errato parlare di “penalizzazioni”: i tagli applicati all’assegno in caso di Ape volontaria (4,6 per cento per ogni anno di anticipo richiesto per i successivi 20 anni) rappresentano il costo, per giunta parziale, dell’anticipo.
Il coinvolgimento del settore creditizio-assicurativo è necessario per limitare l’impatto finanziario, i tassi d’interesse e i premi assicurativi dovuti saranno regolati da accordi-quadro e saranno favorevoli anche in virtù dell’introduzione di un apposito fondo di garanzia. L’obbligo assicurativo farà sì che il lavoratore non sia costretto a fornire garanzie reali e che non ci siano decurtazioni sull’assegno di reversibilità in caso di premorienza del pensionato.
Una novità rispetto a quanto anticipato riguarda la preclusione del diritto all’anticipo nel caso in cui l’assegno che ne risulta sia inferiore ai 700 euro. La ragione della limitazione, richiesta dai sindacati in sede di concertazione, sarebbe quella di evitare l’erogazione di assegni troppo bassi. È tuttavia evidente che buona parte degli esclusi appartengono in realtà a nuclei famigliari agiati. Sarebbe dunque più giusto non regolamentare la questione e lasciare la valutazione alla libera scelta del lavoratore.
Il meccanismo prevede invece un buon grado di flessibilità per i redditi più alti: il lavoratore potrà richiedere un anticipo parziale e modulare i tagli al fine di estinguere il debito in anticipo, mentre per gli iscritti ai fondi complementari è confermata la possibilità di attingervi per pagare, in tutto o in parte, il costo dell’anticipo (Rita – rendita integrativa anticipata).
Quattordicesima ed esodati
Per gli iscritti a più forme di assicurazione obbligatoria, sarà introdotta la possibilità di cumulo gratuito. Rimangono purtroppo escluse le casse professionali in quanto, a causa dei diversi meccanismi finanziari, la possibilità di cumulo ne comprometterebbe la stabilità finanziaria.
Confermati poi gli interventi sulle pensioni basse: la quattordicesima sarà estesa ai redditi fino a mille euro e sarà aumentata del 30 per cento per chi già la percepisce.
La no-tax area sarà equiparata a quella vigente per i lavoratori dipendenti anche per chi ha meno di 75 anni. A beneficiare dell’aumento saranno in gran parte pensionati appartenenti a nuclei famigliari agiati (soltanto metà della spesa relativa a detrazioni e quattordicesime andrà a effettivo beneficio di individui il cui reddito famigliare è nel 40 per cento più povero). Anche in questo caso, la definizione degli aventi diritto sulla base del reddito individuale rende la manovra mal calibrata.
La legge prevede infine l’ottava e ultima salvaguardia per gli esodati e alcune agevolazioni per chi svolge lavori usuranti e per i lavoratori precoci.
La manovra sarà finanziata prevalentemente con misure una tantum, quali ad esempio la rottamazione delle cartelle Equitalia, di fatto un condono che garantirà entrate solo nel breve periodo. Rimane dunque il dubbio su come i meccanismi introdotti verranno finanziati una volta scaduto il periodo sperimentale. Nonostante le entrate straordinarie, inoltre, la misura sarà parzialmente finanziata a deficit e ciò comporterà il rischio di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea.
Nel complesso, si tratta di provvedimenti positivi ma i margini di miglioramento sono molti. In particolare, sarebbe opportuno destinare le quattordicesime sulla base del patrimonio famigliare ed estendere l’Ape anche ai percettori di redditi bassi. Sta al parlamento proporre modifiche migliorative, ma a causa dei continui slittamenti nella presentazione della legge, i tempi per l’approvazione sono ormai contingentati. Si dovrà lavorare a ritmi serrati e pare improbabile che il governo abbia il tempo di valutare nel merito gli emendamenti.
vivicentro.it/economia
vivicentro/Le misure sulla previdenza previste dalla legge di bilancio 2017
lavoce.info/Le novità per chi va in pensione e chi già c’è (Simone Ferro)



