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Italia balubante: vince il NO, scompare comparsata matite, Renzi si dimette. E ora?

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L’Italia boccia la riforma della Costituzione proposta da Matteo Renzi con il No che sfiora il 60%. Il premier ne ha tratto le conseguenze: nel pomeriggio si recherà al Quirinale per rassegnare le dimissioni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Spetta proprio al Capo dello Stato sciogliere una crisi politica senza precedenti, come spiega Marcello Sorgi.

Cosa succede dopo le dimissioni di Renzi? Le ipotesi di Mattarella

La palla passa al Capo dello Stato, che dovrà incaricare un nuovo premier

ROMA – La crisi di governo che s’è aperta a tarda sera in diretta, man mano che affluivano i dati della vittoria del «No» al referendum costituzionale, è senza precedenti, perché, pur essendo chiaro il risultato delle urne, il Capo dello Stato si trova davanti due schieramenti, uno sconfitto ma all’interno del quale c’è ancora una maggioranza parlamentare e potenzialmente un governo, e uno vincitore ma non in grado di esprimere un’alternativa.

EDITORIALE: La spallata del popolo della rivolta (di Maurizio Molinari)

Teoricamente, ma solo teoricamente, il presidente Mattarella, esaurito un giro formale di consultazioni, potrebbe chiedere a Renzi di tornare in Parlamento e verificare se ha ancora l’appoggio dei partiti che sostenevano il suo governo. Ma questo cozzerebbe, prima di tutto, con la volontà di Renzi di accettare la sconfitta e farsi da parte, e poi con il senso esplicito del voto referendario: un «No» rivolto, non solo alla riforma, ma al premier che se l’era intestata e l’aveva difesa fino all’ultimo in una campagna forsennata e solitaria.

Il premier Matteo Renzi annuncia le sue dimissioni

Inoltre Mattarella dovrà tener conto che Grillo e il Movimento 5 stelle, cioè i veri vincitori di questa tornata, chiedono che si vada subito alle elezioni, senza formare un nuovo governo, ma lasciando in carica per gli affari correnti quello battuto nelle urne. Toccherebbe al Parlamento, in tempi brevissimi, varare una nuova legge elettorale per Camera e Senato, partendo dal minimo comune denominatore del proporzionale, il filo rosso che unisce gli alleati del «No», divisi su tutto il resto. Così, garantiti dal vecchio sistema della Prima Repubblica, che consente a tutti di andare di fronte agli elettori con le proprie posizioni e senza vincoli di accordi di coalizione, i partiti potrebbero ripresentarsi, ciascuno per conto proprio, nella prossima primavera, previo uno scioglimento delle Camere che il Capo dello Stato dovrebbe garantire non appena approvata la nuova legge.

MAPPA ELETTORALE Tutti i risultati provincia per provincia

Ma a raffreddare gli ardori dei vincitori, che non vedono l’ora di seppellire una volta e per tutte l’era renziana, stamane potrebbe essere l’apertura dei mercati finanziari, che già alla vigilia del voto avevano dato segni di inquietudine e potrebbero oggi manifestarli con maggiore intensità. La caduta del governo, infatti, non è solo un affare italiano e rischia di ripercuotersi in Europa con un allarme di cui il Quirinale non potrà non tener conto. Con la conseguenza che, difficile se non impossibile a un primo esame della situazione, la formazione di un nuovo governo potrebbe rivelarsi indispensabile, per evitare che il Paese precipiti nel baratro di una crisi economica, oltre che politica, dagli effetti devastanti.

Sul tavolo di Mattarella in questo caso potrebbero allinearsi tre ipotesi da verificare in tempi rapidi. La prima, calibrata sulla necessità di arginare i rovesci dell’economia, sarebbe di affidare la guida del governo al ministro Padoan, che avrebbe dalla sua la solidità dei rapporti intessuti con le autorità di Bruxelles e l’appoggio di Renzi, disponibile, sebbene non ufficialmente, a questa possibilità. Ma è inutile nascondersi che un governo Padoan in diretta continuità con quello uscente, senza novità di rilievo nella composizione, non verrebbe accettato dal fronte del «No», la collaborazione del quale serve per definire la nuova legge elettorale.

RACCONTO L’Italia che ha detto No: gli invisibili che non credono più ai leader

Di qui la possibilità che il Presidente della Repubblica, capovolgendo questa impostazione, cerchi innanzitutto di far cadere i veti alla nascita del nuovo governo scegliendo, com’è avvenuto altre volte, una personalità al di sopra delle parti, di rilievo istituzionale e in condizioni di gestire il difficile negoziato sul sistema con cui si dovrà andare al voto. In questo quadro, Padoan potrebbe anche restare all’Economia per garantire la continuità dei rapporti con l’Unione europea.

Ma occorrerebbe stabilire chi, appunto, potrebbe guidare questa sorta di «governo del Presidente» che Mattarella invierebbe in Parlamento con il compito di stabilire prima di ogni altra cosa una tregua.

Paradossalmente, lo schieramento del «No» è pieno di personalità istituzionali, basti solo pensare al drappello di ex-presidenti della Corte Costituzionale – Onida, Cheli, De Siervo, Zagrebelsky, Flick -, impegnati contro la riforma; ma è impensabile che Renzi, richiesto di dare a un governo come questo l’appoggio del Pd, per consentirgli di prendere il largo, possa rassegnarsi a uno sbocco del genere, che oltre a sottolineare la sua sconfitta gli farebbe carico di tutte le divisioni emerse durante la campagna referendaria.

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Così, malgrado l’interessato abbia già allontanato altre volte da sé l’amaro calice, nella confusione della notte ieri tornava a circolare il nome del presidente del (redivivo) Senato Pietro Grasso. I suoi rapporti con Renzi, si sa, non sono idilliaci, ma Grasso ha alcune frecce al suo arco: ha condotto con equilibrio, portandola all’approvazione finale, la riforma che per i senatori significava tagliare il ramo sul quale erano seduti; ha alle spalle una quarantennale carriera di magistrato e una preparazione giuridica completa che gli consentirebbe di districarsi tra le pieghe complicate dei sistemi elettorali; ha un antico e solido rapporto con Mattarella, che data dai giorni tragici dell’assassinio mafioso del fratello del Capo dello Stato. E infine è stato eletto sullo scranno più alto di Palazzo Madama con pochi, ma significativi, voti del Movimento 5 stelle, che avrebbe qualche difficoltà a dirgli di no.

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lastampa/Cosa succede dopo le dimissioni di Renzi? Le ipotesi di Mattarella MARCELLO SORGI

Vince il NO. Renzi si dimette: il discorso integrale (testo e mp3)

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MATTEO RENZI – Oggi il popolo italiano ha parlato, ha parlato in modo inequivocabile. Ha scelto in modo chiaro e netto e credo che sia stata una grande festa per la democrazia. Le percentuali di affluenza sono state superiori a tutte le attese. È stata una festa che si è svolta in un contesto segnato da qualche polemica in campagna elettorale, ma in cui tanti cittadini si sono riavvicinati alla Carta costituzionale, al manuale delle regole del gioco, e credo che questo sia molto bello, importante e significativo.

Sono orgoglioso dell’opportunità che il Parlamento, su iniziativa del governo, ha dato ai cittadini di esprimersi nel merito della riforma. Viva l’Italia che non sta alla finestra ma sceglie. Viva l’Italia che partecipa e che decide. Viva l’Italia che crede nella politica.

Il No ha vinto in modo netto, ai leader del fronte del No vanno le mie congratulazioni e il mio augurio di buon lavoro nell’interesse del Paese, dell’Italia e degli italiani. Questo voto consegna ai leader del fronte del No oneri e onori insieme alla grande responsabilità di cominciare dalla proposta, credo innanzitutto dalla proposta delle regole, della legge elettorale. Tocca a chi ha vinto, infatti, avanzare per primo proposte serie, concrete e credibili.

Agli amici del Sì, che hanno condiviso il sogno di questa riforma, una campagna elettorale emozionante, vorrei consegnare un abbraccio forte, affettuoso, vorrei uno per uno. Ci abbiamo provato, abbiamo dato agli italiani una chance di cambiamento semplice e chiara. Ma non ce l’abbiamo fatta, non siamo riusciti a convincere la maggioranza dei nostri concittadini; abbiamo ottenuto milioni di voti, ma questi milioni di voti sono impressionanti ma insufficienti. Volevamo vincere, non partecipare e allora mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta e dico agli amici del Sì che ho perso io, non voi.

Chi lotta per un’idea non può perdere. Voi avevate un’idea meravigliosa, in particolare in questa stagione della vita politica europea. Volevate riavvicinare i cittadini alla cosa pubblica, combattere il populismo, semplificare il sistema e rendere più vicini cittadini e imprese. Avete fatto una campagna elettorale casa per casa, a vostre spese, senza avere nulla da chiedere ma solo da dare. Per questo voi non avete perso. Stasera andando a risposare o domani andando a lavorare sentitevi soddisfatti dell’impegno, della passione, delle idee. Intendiamoci, c’è rabbia, c’è delusione, amarezza e tristezza ma vorrei foste fieri di voi stessi. Fare politica andando contro qualcuno è molto facile, fare politica per qualcosa è più difficile ma più bello. Siate orgogliosi di questa bellezza. Non smettete mai di pensare che si fa politica pensando che si fa politica per i propri figli e non per le alchimie dei gruppi dirigenti.

Arriverà un giorno in cui tornerete a festeggiare una vittoria e quel giorno vi ricorderete delle lacrime di questa notte. Si può perdere il referendum ma non si può perdere il buonumore. Si può perdere una battaglia ma non la fiducia che questo è il Paese più bello del mondo e quella bandiera rappresenta gli ideali di civiltà, educazione e bellezza che ci fano grandi e orgogliosi della nostra civiltà. Io invece ho perso.

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Nella politica italiana non perde mai nessuno, non vincono ma non perde mai nessuno. Dopo ogni elezione resta tutto com’è. Io sono diverso, ho perso e lo dico a voce alta, anche se con il nodo in gola. Perché non siamo robot. Non sono riuscito a portarvi alla vittoria. Vi prego di credermi quando vi dico che veramente ho fatto tutto quello che penso si potesse fare in questa fase. Io non credo che la politica sia il numero inaccettabile di politici che abbiamo in Italia. Io non credo che si possa continuare in un sistema in cui l’autoreferenzialità della cosa pubblica è criticata per decenni da tutti e poi al momento opportuno non venga cambiata. Ma credo nella democrazia e per questo quando uno perde non fa finta di nulla, fischiettando e andandosene sperando che tutto passi in fretta nella nottata.

Credo nell’Italia è per questo credo sia doveroso cambiarla. Nei mille gironi e nelle mille notti passati in questo palazzo ne ho viste le possibilità straordinari, uniche al mondo. ma perché queste possibilità si realizzino, le uniche chance che abbiamo è scattare, non galleggiare, è credere nel futuro, non vivacchiare. La democrazia italiana di oggi si basa su un sistema parlamentare. Quando abbiamo chiesto la fiducia abbiamo chiesto di semplificare il sistema, di eliminare il bicameralismo, abbassare i costi della politica, allargare gli spazi di democrazia diretta. Questa riforma è quella che abbiamo portato al voto. Non siamo stati convincenti, mi dispiace, però andiamo via senza rimorsi, perché se vince la democrazia e vince il no, è anche vero che abbiamo combattuto la buona battaglia con convinzione e passione.

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Come era evidente e scontato dal primo giorno, l’esperienza del mio governo finisce qui. Credo che per cambiare questo sistema politico in cui i leader sono sempre gli stessi e si scambiano gli incarichi ma non cambiano il Paese, non si possa far finta che tutti rimangano incollati alle proprie consuetudini prima ancora che alle proprie poltrone.

Volevo cancellare le troppe poltrone della politica: il Senato, le Province, il Cnel. Non ce l’ho fatta e allora la poltrona che salta è la mia. Domani pomeriggio riunirò il Consiglio dei ministri, ringrazierò i miei colleghi per la straordinaria avventura, una squadra coesa, forte e compatta, e salirò al Quirinale dove al presidente della Repubblica consegnerò le mie dimissioni. Tutto il Paese sa di poter contare su una guida autorevole e salda quale quella del Presidente Mattarella.

In questi giorni il governo sarà al lavoro per completare l’iter di una buona legge di Stabilità, che deve essere approvata al Senato e per assicurare il massimo impegno ai territori colpiti dal terremoto. Lasceremo a chi prenderà il nostro posto il prezioso progetto di Casa Italia. Come sapete vengo dall’associazionismo, dal mondo scout e il fondatore dello scoutismo, Baden-Powell, diceva che bisogna lasciare i posti meglio di come si sono trovati. Lasciamo la guida dell’Italia con un Paese che passato dal -2% al +1% di crescita del Pil, che ha 600mila occupati in più con una legge, quella sul mercato del lavoro, che era attesa da anni, con un export che cresce e un deficit che cala.

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Lasciamo la guida del Paese con un’Italia che ha finalmente una legge sul terzo settore, sul dopo di noi, sulla cooperazione internazionale, sulla sicurezza stradale, sulle dimissioni in bianche, sull’autismo, sulle unioni civili. Una legge contro lo spreco alimentare, contro il caporalato, contro i reati ambientali. Sono leggi con l’anima, quelle di cui si è parlato di meno ma a cui tengo di più. Lasciamo infine l’Italia con un 2017 in cui saremo protagonisti in Europa a marzo con l’appuntamento di Roma per i sessant’anni dell’Unione. Saremo protagonisti a Taormina a maggio per il G7. Saremo protagonisti con la presidenza de consiglio di sicurezza dell’Onu a novembre. Aver vinto le sfide organizzative dell’Expo e del Giubileo non è merito del governo am di una struttura straordinaria di professionisti a cui va la mia rinnovata gratitudine. In particolar modo alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate di questo Paese che ho imparato a conoscere per una dedizione e una professionalità straordinaria alla bandiera e al Paese. Davvero grazie.

In questa sala, infine, attenderò di salutare con amicizia istituzionale e con un grande sorriso e un abbraccio il mio successore, chiunque egli sarà. Gli consegnerò la campanella simbolo della guida del governo e tutto il lungo dossier delle cose fatte e da fare.

Grazie ad Agnese per aver sopportato la fatica di mille giorni e grazie per come ha splendidamente rappresentato il nostro Paese. Grazie ai miei figli e grazie anche a tutti voi, anche se ringraziare i giornalisti alla fine è quasi una cosa impossibile. Sono stati mille giorni che sono volati, ora per me è il tempo di rimettersi in cammino, ma vi chiedo nell’era della post-verità, nell’era in cui in tanti nascondo quella che è la realtà dei fatti, di essere fedeli e degni interpreti della missione importante che voi avete e per la vostra laica vocazione.

Viva l’Italia, in bocca al lupo a tutti noi.

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vivicentro/Referendum: vince il NO. Renzi si dimette: il discorso integrale di Matteo Renzi (testo e mp3)
lastampa/Il testo integrale del discorso di Matteo Renzi dopo la sconfitta al referendum costituzionale MATTEO RENZI – TRASCRIZIONE DI FRANCESCO ZAFFARANO

FOTO ViViCentro – Under 15, il racconto in scatti di Juve Stabia-Fidelis Andria 1-0

FOTO ViViCentro – Under 15, il racconto in scatti di Juve Stabia-Fidelis Andria 1-0

Era importante vincerla, ci è riuscita la Juve Stabia, Under 15, allenata da mister Alfonso Belmonte che ha avuto la meglio della Fidelis Andria con il risultato di 1-0 grazie al gol di Guarracino al secondo minuto di gioco. Una gara difficile, ma avvincente fino all’ultimo con l’espulsione di Matteo Esposito. Il racconto in scatti di Antonio Gargiulo.

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VIDEO ESCLUSIVO – Giovanissimi regionali, Juve Stabia-Acerra 0-1

VIDEO ESCLUSIVO – Giovanissimi regionali, Juve Stabia-Acerra 0-1

Arriva una sconfitta per la Juve Stabia, categoria giovanissimi regionali, contro l’Acerra con il risultato di 1-0. Fallito dalle Vespette anche un calcio di rigore che poteva regalare il pari. Clicca sul player per vedere le immagini.

a cura di Ciro Novellino

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FOTO ViViCentro – Under 17, Juve Stabia-Fidelis Andria 2-3: il racconto in scatti del match

FOTO ViViCentro – Under 17, Juve Stabia-Fidelis Andria 2-3: il racconto in scatti del match

Una gara incredibile quella persa dagli Under 17 della Juve Stabia allenata da Nunzio Di Somma. Una gara rocambolesca terminata con il risultato di 3 a 2 per la Fidelis Andria. Tutto in 6′: apre Del Prete, pareggia Sisto, roporta le Vespette in vantaggio Capasso ma prima Losito e poi Sisto fissano il punteggio sul 2-3 finale. Il racconto in foto…

a cura di Ciro Novellino, foto di Antonio Gargiulo

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VIDEO ViViCentro – Belmonte: “Abbiamo rischiato, ma era importante vincere!”

Queste le sue parole…

Era importante vincerla, ci è riuscita la Juve Stabia, Under 15, allenata da mister Alfonso Belmonte che ha avuto la meglio della Fidelis Andria con il risultato di 1-0 grazie al gol di Guarracino al secondo minuto di gioco. Una gara difficile, ma avvincente fino all’ultimo con l’espulsione di Matteo Esposito. Al temrine del match abbiamo ascoltato mister Belmonte.

a cura di Ciro Novellino

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VIDEO ViViCentro – Under 17, Di Somma: “Dall’euforia alla depressione: condizionati da tre episodi”

Queste le sue parole

Una gara incredibile quella persa dagli Under 17 della Juve Stabia allenata da Nunzio Di Somma. Una gara rocambolesca terminata con il risultato di 3 a 2 per la Fidelis Andria. Tutto in 6′: apre Del Prete, pareggia Sisto, roporta le Vespette in vantaggio Capasso ma prima Losito e poi Sisto fissano il punteggio sul 2-3 finale. Al termine del match abbiamo ascoltato mister Nunzio Di Somma.

a cura di Ciro Novellino

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Giovanissimi regionali, Juve Stabia-Acerra 0-1: il tabellino del match

Giovanissimi regionali, Juve Stabia-Acerra 0-1: il tabellino del match

Arriva una sconfitta per la Juve Stabia, categoria giovanissimi regionali, contro l’Acerra con il risultato di 1-0. Fallito dalle Vespette anche un calcio di rigore che poteva regalare il pari.

Così in campo:

JUVE STABIA – Spina, Sannino, Vinciguerra, Roma, Campagnuolo, Minicozzi, Tosto, De Lucia, Iengo, Romilli, Abissinia. A disp. Schiavone, Martino, Migliaccio, Fabrizio, Criscio, Amore. All. Santaniello

ACERRA – Pietoso, Purcaro, Liguori, Attanasio, Valio, Scudiero, Tufano, Morgillo, Caputo, Soriano, Cerillo. A disp. Di Buono, Castaldo, Messina, De Luca. All. Soriano

a cura di Ciro Novellino

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VIDEO ESCLUSIVO – Under 17, Juve Stabia-Fidelis Andria 2-3: le immagini del match

VIDEO ESCLUSIVO – Under 17, Juve Stabia-Fidelis Andria 2-3: le immagini del match

Una gara incredibile quella persa dagli Under 17 della Juve Stabia allenata da Nunzio Di Somma. Una gara rocambolesca terminata con il risultato di 3 a 2 per la Fidelis Andria. Tutto in 6′: apre Del Prete, pareggia Sisto, roporta le Vespette in vantaggio Capasso ma prima Losito e poi Sisto fissano il punteggio sul 2-3 finale. Clicca sul player per vedere le immagini.

a cura di Ciro Novellino

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Rog: “Non ho mai pensato al prestito! Scudetto? Si può”

Rog: “Non ho mai pensato al prestito! Scudetto? Si può”

Dopo il debutto con la maglia azzurra, Marko Rog ha dichiarato, ai microfoni di Goal Croazia: “Sono felice e soddisfatto, non avevo paura, solo un po’ di nervosismo. Ho atteso a lungo questo momento, finalmente ce l’ho fatta. Ora devo continuare a lavorare per avere nuove opportunità. Ringrazio i tifosi che mi hanno accolto con un grande applauso. Negli ultimi mesi non ho vissuto il miglior periodo della mia carriera ma non ho mai perso la pazienza. Non è stato facile ma non mi sono mai lamentato, è normale che ogni calciatore, nel corso della sua carriera, vive anche periodi simili, giocando poco. Quando sono arrivato a Napoli non mi aspettavo certo di giocare tutte le partite. Credo in me stesso e so che avrò presto altre opportunità.” Con non abbiamo parlato molto, mi ha detto di essere stato soddisfatto del mio lavoro ed anche dei miei movimenti. La cosa importante è stata la vittoria sull’Inter, ora abbiamo fiducia e vogliamo avvicinarsi alla vetta della classifica. Fisicamente sto bene, ovviamente mi manca qualche partita per ritrovare il ritmo.Non seguo molto i media italiani, non saprei. In questo momento penso solo a me stesso, a dare il massimo in allenamento e in campo, quando avrò le mie occasioni. l prestito non è mai stata un’opzione, sono qui per aiutare la squadra, sono felice a Napoli e le persone sono soddisfatte per il mio lavoro. Il mio obiettivo sin dal primo giorno era quello di crescere e imparare. Sto imparando la lingua, voglio farlo al più presto perché così sarà più facile sia vivere sia capire cosa mi chiede l’allenatore. I tifosi sono meravigliosi, speciali, sono molto legati alla squadra. Quando li ho incrociati per strada si sono fermati per scattare foto, mi hanno sostenuto e li ringrazio per questo. Scudetto? Possiamo farcela, dobbiamo far bene in ogni partita e giocare in modo spettacolare come contro l’Inter. La Juventus di questa stagione non è così convincente, ci sono ancora un sacco di punti in palio. Noi crediamo in noi stessi, vedremo cosa accadrà”. 

VIDEO ESCLUSIVO – Under 15, Juve Stabia-Fidelis Andria 1-0 (2′ Guarracino)

VIDEO ESCLUSIVO – Under 15, Juve Stabia-Fidelis Andria 1-0 (2′ Guarracino)

Era importante vincerla, ci è riuscita la Juve Stabia, Under 15, allenata da mister Alfonso Belmonte che ha avuto la meglio della Fidelis Andria con il risultato di 1-0 grazie al gol di Guarracino al secondo minuto di gioco. Una gara difficile, ma avvincente fino all’ultimo con l’espulsione di Matteo Esposito. Clicca sul player per vedere le immagini.

a cura di Ciro Novellino

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FOTO ViViCentro – Attività di base, Juve Stabia-Club Napoli 2-1: il tabellino del match

Attività di base, Juve Stabia-Club Napoli 2-1: il tabellino del match

Grande prestazione delle vespette classe 2004, che si impongono sul terreno amico del comunale di Casola per 2 a 1. Prova caparbia, superato brillantemente il Club Napoli. I ragazzi oggi hanno lottato su ogni pallone, compensando la diversa statura con una prova maiuscola sotto l’aspetto tecnico. Tutti i reparti hanno offerto un’ottima prestazione. Primo parziale di tempo conclusosi sul risultato di 1 a 1,con rete stabiese di Montella, mentre nel secondo tempo, una pregevole marcatura del bomber Minasi riportatava i nostri ragazzi in vantaggio. Il lavoro di mister Petrillo raccoglie i suoi buoni frutti.

Così in campo:

Tornincasa, Marino, Noviello (Cavaliere), Ventrone, Ferraiuolo, Russo (Minasi), Di Serio (Orefice), Lettera, Prisco, Montella (Mamhoud), Ruggiero (Ferrara)

a cura di Ciro Novellino, foto Minasi

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Under 17, Juve Stabia-Fidelis Andria 2-3: il tabellino del match

Under 17, Juve Stabia-Fidelis Andria 2-3: il tabellino del match

Una gara incredibile quella persa dagli Under 17 della Juve Stabia allenata da Nunzio Di Somma. Una gara rocambolesca terminata con il risultato di 3 a 2 per la Fidelis Andria. Tutto in 6′: apre Del Prete, pareggia Sisto, roporta le Vespette in vantaggio Capasso ma prima Losito e poi Sisto fissano il punteggio sul 2-3 finale.

Così in campo:

JUVE STABIA – Pezzella, Maiorino, Casella, Diomaiuta, Ranieri, Stallone, Capasso, Imperato, Fibiano, Del Prete, Bozzaotre. A disp. Menzione, Follo, Sannino, Cucca, Masi, De Luca, Andelora, Persico, Esposito. All. Di Somma

FIDELIS ANDRIA – Antonacci, Zingaro, Mancino, Laporta, Mastrippolito, Ujka, Sannicandro, Piarulli, Losito, Sisto, Dibari. A disp. Di Bari, Dinoia, Di Modugno, Ranieri, Bruno, Sidella, Traversa, Storelli, Gismondi. All. Nanni

a cura di Ciro Novellino

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Under 15, Matteo Esposito e Mariano Guarracino convocati dalla Nazionale

Under 15, Matteo Esposito e Mariano Guarracino convocati dalla Nazionale

Dopo la vittoria interna, allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia per 1-0 contro la Fidelis Andria, gol messo a segno da Guarracino, arriva un’altra bella notizia per gli Under 15 di Alfonso Belmonte. Infatti, il portiere Matteo Esposito e proprio l’autore del gol Mariano Guarracino sono stati convocati per uno stage della Nazionale italiana di categoria che si terrà martedì e mercoledì. In bocca al lupo alle due Vespette!

a cura di Ciro Novellino

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Under 15, Juve Stabia-Fidelis Andria 1-0: il tabellino del match

Under 15, Juve Stabia-Fidelis Andria 1-0: il tabellino del match

Era importante vincerla, ci è riuscita la Juve Stabia, Under 15, allenata da mister Alfonso Belmonte che ha avuto la meglio della Fidelis Andria con il risultato di 1-0 grazie al gol di Guarracino al secondo minuto di gioco. Una gara difficile, ma avvincente fino all’ultimo con l’espulsione di Matteo Esposito.

Così in campo:

JUVE STABIA – Esposito, Boccia, De Blasio, Annibale, Zaccariello, Costanzo, Cautero, Gaudino, Guastella, Guarracino, Selvaggio. A disp. Iovine, Liccardo, Guerra, Grimaldi, Fusco, Pascale, Arzaniello, Masotta, Sagliano. All. Belmonte

FIDELIS ANDRIA – Di Mario, Labroca, Quacquarelli, Marolla, Antonicelli, Cuomo, Leonetti, Cafagna, Massari, Zagaria, Stasi. A disp. Guglielmi, Fornelli, La Greca, Dellino, Galantino, Dentico, Caputi, Polichetti, Conversano. All. Prayer

a cura di Ciro Novellino

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Promozione- Una doppietta di Arcobelli regala la vittoria alla Nuova Ischia,2-0 allo Stasia

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La Nuova Ischia vince il secondo dei tre scontri diretti,per 2-0 contro lo Stasia e ritorna alla vittoria dopo il pareggio della scorsa settimana in casa della Virtus Ottaviano. I gialloblù vincono grazie,alla doppietta di uno strepitoso Arcobelli. La squadra isolana mantiene l’imbattibilità in questo campionato,ma sopratutto tra le mura amiche dello stadio “Mazzella,che non a caso oggi c’e stato il grande ritorno in gradinata dei tifosi gialloblu: applausi e cori che per l’intero arco dei novanta minuti hanno accompagnato la squadra alla vittoria.

LE FORMAZIONI. Mister Isidoro Di Meglio deve rinunciare a tre giocatori importanti: Di Costanzo (indisponibile), Camorani (squalificato) e Capuano (infortunato). Confermato il solito 4-3-3 ,che davanti a Mennella schiera Errichiello, Chiariello, Del Deo (al posto di Di Costanzo) e Silvitelli. A centrocampo esordisce dal 1′ Ciro Saurino (ex Real Forio, tra i migliori in campo quest’oggi), (al posto dello squalificato Camorani), affiancato da Paradiso e Marano. In attacco il solito tridente con Cuomo, Arcobelli e Matarese. Dall’altra parte uno Stasia ridotto all’osso per gli addii di praticamente tutti i calciatori importanti (Magaddino, giocatore entrato nel mirino del DS Gianni Di Meglio) e sull’isola si è presentata, quindi, una vera e propria Juniores, eccezion fatta per Orefice e il ben noto Salvatore Di Costanzo, il quale, nonostante l’età, ha dimostrato ancora una volta amore e attaccamento a questa maglia in attesa di una dirigenza seria che ancora non si vede dalle parti di Sant’Anastasia.

LA PARTITA. Inizio di gara un po’ contratto per la Nuova Ischia che non riesce a creare grosse occasioni, appare comunque solida e ben messa in campo la squadra isolana, che in difesa non rischia nulla. Il primo spunto della gara è dei gialloblu: intorno al quarto d’ora Cuomo, da posizione defilata, prova il tiro (che termina alto) in area erano presenti Arcobelli e Paradiso completamente liberi. Al 25′ prova a rispondere lo Stasia: sugli sviluppi di un calcio di punizione proprio Di Costanzo colpisce il palo,sul tentativo di salvataggio di Mennella. Al 38′ Matarese si divora un’incredibile palla-gol a tu per tu con il portiere. Ma il gol è soltanto rimandato di 1′. Cuomo si libera di un avversario sulla fascia sinistra, entra in area e serve in mezzo Arcobelli che deve solo appoggiare in porta,per l’1-0.  Si va all’intervallo sul punteggio di 1-0 per i gialloblu. Nella ripresa il copione non cambia. Al 17′ Arcobelli sfrutta una prateria lasciata dalla retroguardia ospite e il bomber dei gialloblu prova a sorprendere il portiere in uscita con un pallonetto che però si stampa sulla traversa. Trenta secondi dopo, Cuomo salta con un dribbling due avversari, dalla sinistra si accentra e prova il tiro a giro con la sfera che colpisce l’incrocio dei pali. Tante palle gol create per la Nuova Ischia ,ma senza finalizzarla fino all’ultimo. Il gol è nell’aria e arriva al 27′:  lancio lungo per Arcobelli che si ritrova a tu per tu con il portiere; il numero 9 isolano con un tocco di prestigioso supera il portiere e mette a segno la dodicesima rete stagionale, e porta a casa una doppietta. Lo Stasia non riesce ad inpensierire la retroguardia gialloblu, e beneficia solo di numerosi tiri dalla bandierina,senza alcun problema per Mennella. Nel finale Mister Di Meglio manda in campo i giovani :Di Sapia, Muscariello e Filosa, quest’ultimo (classe 2000) all’esordio in Promozione. Dopo 4′ di recupero termina il match, sul risultato di 2-0.  La Nuova Ischia si riporta a -1 dalla capolista Sibilla Bacoli e mantiene il vantaggio a +5 sull’Afro Napoli United, che sarà il prossimo avversario dei gialloblu,nell’ultimo dei tre scontri diretti.

Di Simone Vicidomini

NUOVA ISCHIA 2

STASIA SOCCER 0

 

NUOVA ISCHIA: Mennella, Errichiello, Silvitelli, Paradiso, Chiariello, Del Deo, Cuomo, Saurino (38′ Di Sapia), Arcobelli (40’s.t. Muscariello), Matarese (40′ Filosa), Marano. (In panchina Telese, Calise, Aiello, Scritturale,) All. Di Meglio

STASIA: Lavorante, Castiello, Grimaldi, Orefice, De Bernardo, Bifaro (25’s.t. Manfrellotto), Oliviero, Di Costanzo (41′ Pastore), Cozzolino, Andolfi, Giordano A. (33’s.t. Mollo). (In panchina Pinto, Giordano Ant.). All. Liguori

ARBITRO: Cirillo di Torre Annunziata (Ass. Di Donna e Nappo di Torre del Greco)

MARCATORI: 39′, 72′ Arcobelli

NOTE: Calci d’angolo 3-9. Ammoniti Del Deo (N); Bifaro (S). 4′ di recupero nel s.t.

SPETTATORI: 250 circa

Pescara – Cagliari 1 – 1: il Pescara si salva nei minuti di recupero

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Si salva nei minuti di recupero il Pescara, che riesce a pareggiare con Caprari nell’over – time, dopo essersi trovato in svantaggio per 1 – 0, ma in vantaggio di un uomo dal 34′ del primo tempo. Ottima la prestazione di Pepe, mediocre quella di Verre. La rete del vantaggio era stata siglata da Borriello nel primo tempo. Domenica infuocata sfida allo “Scida” contro il Crotone.

La 15esima giornata di andata del campionato di serie A, vede il Pescara impegnato in un delicato scontro salvezza contro il Cagliari. Se gli isolani sono tranquilli con i loro 19 punti in classifica, la formazione di Massimo Oddo è ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato, in una preoccupante posizione di classifica. Gli abruzzzesi, infatti, occupano la terzultima posizione nella graduatoria.

LA CRONACA

All’8′ Caprari va vicino al goal, dopo un assist di Pepe, ma il suo tiro si perde sul fondo. Al 20′ ottimo shot di Pepe dal limite dell’area, con la palla che sfiora il palo. Buon avvio del Pescara, ma al 24′ sono i sardi a passare in vantaggio, con Borriello che controlla molto bene il pallone, prima di battere con un tiro chirurgico il portiere Bizzarri. Gara frizzante e piacevole all’Adriatico – “Cornacchia” di Pescara, tra due squadre che si stanno affrontando a viso aperto.

Al 34′ Di Gennaro commette fallo su Caprari: punizione per il Pescara dai 25 metri, e secondo giallo per il calciatore sardo. Isolani in dieci. Sugli sviluppi della punizione Caprari calcia alto sulla traversa. Al 40′ Pescara in avanti, ma la conclusione di Zampano da posizione defilata, finisce sul fondo.

Il primo tempo finisce con il Cagliari in vantaggio per 1 – 0, ma con il Pescara che sta giocando in undici contro dieci.

Inizia la ripresa, e Rastelli sostituisce Farias con Salamon, per difendere il prezioso vantaggio. Il Pescara non demorde, e si getta generosamente in avanti alla ricerca delle rete del pari. Al 59′ Gyomber di testa va vicino alla rete del pari con un colpo di testa che termina di poco sul fondo. Al 62′ cross dalla destra di Benali, con la palla che attraversa tutta l’area sarda, senza che nessuno riesca a trovare il tap – in vincente.

Al 75′ azione in velocità degli abruzzesi, con Pepe che da ottima posizione in area, sfiora con un tiro il palo. Al 79′ ancora Pescara con Caprari, ma il suo tiro dalla distanza è fuori bersaglio. All’83’ miracolo di Storari su un tiro a botta sicura di Brugman, da pochi passi. Nei 5′ di recupero arriva la rete del pari di Caprari, che fissa il punteggio finale sull’ 1 – 1.

 

 

PESCARA 4 – 3 – 2 – 1: Bizzarri, Zampano, Gyomber (dal 90′ Gyomber), Fornasier, Biraghi, Memushaj (dal 59′ Pettinari), Brugman, Verre (dal 68′ Manaj), Benali, Caprari, Pepe. All. M. Oddo.

CAGLIARI 4 – 3 – 1 – 2: Storari, Isla, Ceppitelli, Bruno, Pisacane, Dessena, Di Gennaro, Barella, Farias (dal 45′ Salamon), Sau (dal 68′ Melchiorri), Borriello. All. M. Rastelli.

ARBITRO: Doveri di Roma

RETI: 24′ Borriello, 90+3′ Caprari

AMMONITI:Di Gennaro, Memushaj, Dessena, Benali, Borriello

ESPULSI: Di Gennaro

CHRISTIAN BARISANI

LAZIO ROMA 0-2|Strootman sblocca il derby al 64′, raddoppio di Nainngolan al 77′

Dopo un primo tempo a reti bianche tra Lazio Roma, Strootman e Nainggolan regalano il derby alla Roma.

Roma- Arriva il momento dell’attesissimo match tra Lazio e Roma. La Curva Sud ancora una volta è orfana della sua storica tifoseria  mentre in oltre 50mila sono accorsi a riempire gli spalti dell’Olimpico per lo storico Derby della Capitale. Spalletti si affida a Dzeko spalleggiato da Nainggolan e Perotti, mentre Inzaghi si affida al tridente Felipe Anderson, Immobile, Keita.

Totti e Iturbe in panchina, non c’è stato spazio per loro in questo derby capitolino conquistato dalla Roma nel secondo tempo per 2 a 0. Dopo un inizio titubante, è la Roma ad aggiudicarsi la vittoria sui cugini biancocelesti che sembravano i favoriti con un inizio più aggressivo e incisivo. Due errori della difesa avversaria hanno condizionato inevitabilmente la gara cambiando il volto della partita, rimane il dubbio sul rigore negato alla Roma nel primo tempo.

PRIMO TEMPO

Inizia molto bene la Lazio che appare più aggressiva rispetto alla Roma che non riesce a ritagliarsi gli spazi giusti per andare al tiro e sembra un po’ ingessata a inizio gara.

Al 13’ e al 19’ Ciro Immobile è artefice di 2 belle azioni gol che lo portano alla conclusione con 2 tiri che per poco non centrano il bersaglio. Lazio sempre più pericolosa e vicina al vantaggio.

La Roma comincia a crescere dopo il quarto d’ora di gioco. Al 25’ i giallorossi provano ad uscire dal torpore e a gestire meglio la manovra offensiva con Nainggolan più centrale: al 26’ Dzeko prova l’imbucata dalla sinistra su punizione, palla fuori.

Al 29’ fallo di Biglia su Peres atterrato in area, il centrocampista viene sanzionato solo con un giallo dal direttore di gara, che rettifica l’iniziale rigore in una punizione su indicazione dell’arbitro di linea. Episodio dubbio, forse il rigore c’era, il fallo era stato commesso in area.

La gara diventa più intensa, la Lazio prova a mantenere il dominio ma la Roma è cresciuta molto in questo finale di primo tempo, si stabilisce un giusto equilibrio tra le avversarie.

Due i minuti di recupero. Tutti negli spogliatoi, la gara si chiude con il pareggio nell’half time.

SECONDO TEMPO

Nessun cambio tra le due formazioni, inizia il secondo tempo.  Roma più aggressiva in questo avvio di ripresa.

Al 52’ graziato Biglia, già ammonito, che fa un brutto intervento su Emerson sotto gli occhi dell’arbitro Banti. Assegnata la punizione alla Roma, Dzeko in posizione pericolosa capta la palla e colpisce di testa, tiro disturbato da Wallace, Marchetti blocca con facilità.

Ammonito Rudiger al 51’.

Al 58’ ancora occasione Roma con Emerson che prova la conclusione sul primo palo, Marchetti blocca in tempo.

Al 61’ Nainggolan dalla sinistra crossa centrale per Dzeko che prova la zuccata in rete, respinta fortunosa in angolo di Marchetti! Roma vicinissima al vantaggio!

al 64′ ROMA IN VANTAGGIO! Strootman in gol!!!  Errore imperdonabile di Wallace che perde palla in area di rigore, Strootman, in vantaggio supera tutto solo Marchetti in uscita e porta in vantaggio i giallorossi.

Parapiglia in campo dopo il vantaggio dei capitolini. Strootman ammonito e Cataldi espulso dalla panchina.

Sembra che il motivo sia da ricondurre ad un lancio di acqua della bottiglietta dell’olandese a Cataldi che lo ha trattenuto con la maglia al suo passaggio dopo il gol.

La Lazio non abbassa la guardia e prova a reagire alla ricerca della rete del pareggio. Ma è la Roma a trovare il gol del raddoppio al 77′ con un bellissimo gol dalla lunga distanza di uno strepitoso Radja Nainggolan! Il belga batte Marchetti che stavolta non è stato proprio attento.

Lazio Roma 0-2

Al 79′ ammonito Parolo. Doppia sostituzione sulla panchina della Lazio, Inzaghi prova a correre ai ripari: fuori Biglia e Basta, dentro Lombardi e Patric.

I ritmi della gara sono molto intensi, i falli si moltiplicano e anche i cartellini gialli: ammonito all’84’ Bruno Peres che viene sostituito da Juan Jesus, e in fase di recupero giallo anche per il neo entrato Lombardi.

4 minuti di recupero, non bastano ai biancocelesti per strappare il gol della bandiera da dedicare alla Curva Nord.

FORMAZIONI

LAZIO: Marchetti; Basta, Wallace, Radu, Lulic; Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson, Immobile, Keita

A disp.: Strakosha, Vargic, de Vrij, Hoedt, Bastos, Patric, Lukaku, Cataldi, Murgia, Kishna, Djordjevic, Lombardi

All. Inzaghi.

ROMA: Szczesny; Manolas, Fazio, Rudiger; Bruno Peres, De Rossi, Strootman, Emerson; Nainngolan, Perotti; Dzeko.

A disp.: Alisson, Labont, Vermaelen, Juan Jesus, Mario Rui, Seck, Gerson, Totti, El Shaarawy, Iturbe.

All. Spalletti

Arbitro: Banti di Livorno

Maria D’Auria copyright-vivicentro

FOTO ViViCentro – Il racconto in scatti di Juve Stabia vs Virtus Francavilla

Pubblichiamo le foto di Juve Stabia vs Virtus Francavilla

Guarda le foto di Juve Stabia vs Virtus Francavilla realizzate dai nostri fotografi che ci raccontano così la gara della Juve Stabia con i ragazzi di Mister Antonio Calabro allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.

Dopo la gara a metà di Matera, la Juve Stabia tenta di riprendere la sua marcia in casa contro la Virtus Francavilla dell’ex De Angelis. In vista del turno infrasettimanale di martedì, tanto turn over nelle scelte di Fontana.

Oltre alle azioni del match abbiamo fotografato il pubblico sugli spalti, cerca la tua foto e richiedici l’originale per e-mail:redazione.sportiva@vivicentro.it

Per vedere tutte le foto CLICCA QUI

Juve Stabia 4 – 3 – 3: Russo, Cancellotti, Capodaglio, Atanasov, Kanoute, Marotta, Camigliano, Liotti, Salvi, Izzillo, Ripa. A disposizione di Mister Fontana: Bacci, Zibert, Del Sante, Sandomenico, Morero, Petricciuolo, Esposito, Mastalli, Rosafio, Montalto.

Virtus Francavilla 3 – 5 – 2: Casadei, De Toma, Vertugno, Pastore, Nzola, Galdean, De Angelis, Pino, Albertini, Prezioso, Abruzzese. A disposizione di Mister Calabro: Albertazzi, Costa, Gallu’, Biason, Tundo, Salatino, Turi, Alessandro,Finazzi, Abate.

Ammoniti: Salvi (JS), Abruzzese (VF), Prezioso (VF), Pino (VF), Kanoute (JS), Russo (JS),

Spettatori: 1464

Minuto 11: Episodio molto dubbio nell’area dei pugliesi: Cancellotti vistosamente spinto chiede il rigore ma l’arbitro sorvola.

Minuto 21: Gran conclusione di Izzillo dai trenta metri e gran parata di Casadei.

Minuto 42: CALCIO DI RIGORE PER LA JUVE STABIA! Salvi atterrato in area porta sul dischetto Ripa, che però si fa ipnotizzare da Casadei.

Minuto 2 del s.t.: Francavilla pericolosissima in contropiede con Albertini che, lanciato verso la porta di Russo, prende il palo.

Minuto 33 del s.t.: GOOOOOOOLLLLLL JUVE STABIA!!!!Ancora Mastalli in stile rete alla Casertana! Destro dai 25 metri che si infila alle spalle di Casadei. 1 – 0 Vespe.

Dopo gli ultimi 10 minuti di sofferenza, le Vespe portano a casa una vittoria non bella ma fondamentale in chiave classifica. Juve Stabia batte Virtus Francavilla 1 – 0.

 

Referendum e la psicosi delle matite cancellabili (Mauro Lo Piano)

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Referendum, è psicosi matite cancellabili. Il Viminale: “Indelebili sulle schede”

Da piu’ parti d’Italia ci e’ stato segnalato che le matite fornite dal Ministero degli Interni non siano indelebili. Ci sarebbe chi ha provato a cancellare il proprio voto con una gomma e che poi ha dichiarato di essere riuscito nell’inpresa.

Se cosi’ fosse, chiunque potrebbe apporre sulla nostra scheda elettorale un voto di preferenza non voluto, se le segnalazioni corrispondessero al vero, ll Referendum sarebbe da invalidare ma il Viminale dichiara e coferma: “Indelebili sulle schede”
Considerando la situazione al momento, e fino a che non ci saranno verifiche reali, – il che potrà accadere solo a chiusura dei seggi – solo domani potremo riprendere a trattare l’argomento e lo faremo con tutti i particolari del caso.

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