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Gentiloni lavora alla squadra di governo

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Paolo Gentiloni lavora alla squadra di governo e sarà il ventottesimo presidente del Consiglio dell’Italia: oggi tornerà al Quirinale per sciogliere la riserva e accettare l’incarico di formare il nuovo governo. Al suo posto alla Farnesina potrebbe andare Carlo Calenda e in entrata c’è anche l’ex sindaco di Torino Piero Fassino.

Lotti garante della continuità, Calenda o Alfano agli Esteri

I l risiko dei ministri: Boschi potrebbe restare. Possibili gli ingressi di Fassino e Finocchiaro. Bellanova al posto di Poletti. Cuperlo dice no

ROMA – Quotazioni che salgono e altre che scendono. Nomi che si fanno insistenti per mezzo pomeriggio, salvo tramontare prima che faccia buio. Le discussioni per mettere a punto la squadra del nuovo governo guidato da Paolo Gentiloni sono andate avanti ieri tutta la giornata e ancora si prevedevano trattative nella notte per trovare finalmente un equilibrio tra correnti, ambizioni personali, tentativi di blitz e preferenze del presidente incaricato: oggi pomeriggio, terminate le ultime consultazioni, si presenterà al Quirinale con la lista dei ministri.

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Il primo posto da riempire è naturalmente la Farnesina, lasciato libero proprio da Gentiloni. Data per quasi improponibile l’idea che si tenga l’interim (possibile solo se le trattative dovessero incartarsi al punto da non trovare una soluzione), resta in corsa l’ambasciatrice Elisabetta Belloni, segretario generale del ministero molto stimata dall’ex capo della diplomazia promosso premier. Ma ieri il borsino di giornata dava in salita le possibilità di Carlo Calenda, già ambasciatore a Bruxelles per un breve periodo, tenuto in grande considerazione da Renzi, che Gentiloni ha incontrato. E poi ancora girava un’altra ipotesi, un trasloco di Angelino Alfano dal Viminale: gli permetterebbe di prendere le distanze dalla gestione della crisi migratoria, che da anni lo espone a critiche e collasso di voti. Non a caso, vari centristi gli hanno consigliato di provare a spostarsi alla Farnesina. L’operazione avrebbe anche un altro risvolto, svelato ieri dall’Huffington Post: trasferire al ministero dell’Interno il sottosegretario Marco Minniti, lasciando le deleghe di cui si è occupato finora, ai servizi segreti, al renzianissimo Luca Lotti, che da sempre ha una passione per questi argomenti.

Viene infatti confermato che Lotti, l’uomo in assoluto più vicino a Renzi, resterà a Palazzo Chigi anche col governo Gentiloni. Anche l’altra fedelissima, Maria Elena Boschi, è quasi sicuramente in squadra, ma non alle riforme, ministero destinato probabilmente a sparire. Forse ai Rapporti col Parlamento, altra sua delega, o in un ruolo tutto nuovo. In alternativa, potrebbe uscire dal governo per assumere il ruolo di capogruppo alla Camera, scambiandosi di posto col franceschiniano Ettore Rosato. L’ultima parola è sua. Se dovesse abbandonare i Rapporti col Parlamento, in quella casella potrebbe andare la presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Anna Finocchiaro: in quel ruolo, potrebbe seguire, con discrezione, i lavori delle Camere sulla legge elettorale.

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Matteo Renzi avrebbe preferito cambiassero pochissime facce in questo nuovo governo, per evitare che possa venire percepito come un nuovo inizio, una partenza destinata quindi a durare a lungo. E infatti alcuni ministri con deleghe pesanti non sembra siano mai stati in discussione: Pier Carlo Padoan all’Economia, Roberta Pinotti alla Difesa, Andrea Orlando alla Giustizia, Dario Franceschini alla Cultura, Graziano Delrio alle Infrastrutture. Alfano all’Interno, se non ci fosse uno spostamento agli Esteri. Possibile ma non sicura la riconferma di Beatrice Lorenzin alla Salute. Risalgono anche le quotazioni del ministro dell’Ambiente, il casiniano Gianluca Galletti, che resterà al suo posto: tramontata l’ipotesi che Ermete Realacci, ex presidente di Legambiente e antico amico di Gentiloni, possa prenderne il posto. Delle vecchie frequentazioni del neo premier, del giro di «rutelliani», uno di certo gli resterà accanto: è il portavoce di Renzi, Filippo Sensi, che dovrebbe rimanere a Palazzo Chigi a lavorare con lui.

Mentre Maurizio Martina resterà all’Agricoltura se non dovesse andare in porto l’operazione per diventare vicesegretario unico del Pd, chi è data in uscita è la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini: al suo posto, Gentiloni avrebbe voluto mettere Gianni Cuperlo, l’unico dei leader della minoranza Pd che, a fronte dell’impegno a cambiare la legge elettorale, s’è schierato per il Sì al referendum. Ma ha declinato l’offerta, volendo evitare che si considerasse il ministero come una «ricompensa» per la sua decisione. Al posto della Giannini, Verdini avrebbe messo volentieri Marcello Pera o Giuliano Urbani. Oppure, vorrebbe una promozione del viceministro Zanetti a qualche altro ministero (non l’Economia), ma sembra che Gentiloni sia orientato piuttosto a concedere qualche sottosegretario.

Dovrebbe lasciare anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: in pole position per sostituirlo, l’attuale viceministra allo Sviluppo Teresa Bellanova o, più distanziato, il sottosegretario a Palazzo Chigi Tommaso Nannicini. Mentre se Calenda dovesse trasferirsi agli Esteri, al posto suo a capo del ministero allo Sviluppo ci sarebbe pronto il sottosegretario Claudio De Vincenti. Che, a sua volta, potrebbe essere sostituito dall’attuale vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini. Una posizione in bilico è anche quella della ministra Marianna Madia: possibile arrivi alla Pubblica amministrazione l’ex sindaco di Torino Piero Fassino. Un sudoku di incastri a cui si lavorava ancora nella notte. Per arrivare oggi con la lista pronta. E gli equilibri intatti.

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lastampa/Lotti garante della continuità, Calenda o Alfano agli Esteri FRANCESCA SCHIANCHI

Il governo Gentiloni e le cinque sfide da affrontare

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In sintesi le cinque sfide del nuovo esecutivo sono il post terremoto, le banche, la legge elettorale, i rapporti internazionali e le emergenze sociali, come ci ricorda il primo di una serie di approfondimenti sulle disuguaglianze firmato da Linda Laura Sabbadini.

Con la crisi non basta più il lavoro di uno solo in famiglia

Il modello del padre che mantiene moglie e figli non è sostenibile. Dal 2005 al 2015 triplicata l’incidenza di povertà assoluta tra gli operai

La crisi sociale è più lunga della crisi economica. Uscire dalla recessione non vuol dire che la crisi sia finita. Quanta disoccupazione è stata riassorbita? Quanto dell’aumento della povertà assoluta, dei più poveri tra i poveri, si è recuperata? Partiamo dalla disoccupazione. Dopo essere cresciuta ininterrottamente dal 2007, da circa 1 milione e mezzo, la disoccupazione ha raggiunto il picco nel quarto trimestre del 2014 di 3 milioni 267 mila persone, per poi diminuire. Siamo, comunque, a 2 milioni 987 mila nel terzo trimestre del 2016. La disoccupazione di lunga durata, da 12 mesi in su, pur essendo diminuita, coinvolge 1 milione 600 mila persone, più del 50% dei disoccupati. Elemento, questo, che va considerato con attenzione, perché più a lungo si protrae lo stato di disoccupazione, più è difficile uscirne e rimettersi in gioco sul mercato del lavoro.

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I disoccupati sono molti tra i giovani, ma non dobbiamo dimenticarci di quelli adulti o ultracinquantenni, che , seppure di meno, hanno maggiori difficoltà, a causa dell’età, a rientrare nel mercato del lavoro e che spesso vivono in famiglie in cui solo loro percepivano un reddito. Certo, gli occupati sono cresciuti di 570 mila unità dall’inizio del 2014, ma ancora non abbastanza per riassorbire una parte importante della disoccupazione, anche perché una parte della crescita è imputabile alla maggiore permanenza degli ultracinquantenni nel mondo del lavoro. E comunque la crescita dell’occupazione non è stata sufficiente in questi anni a far diminuire la povertà assoluta , o perché trattasi comunque di occupati a basso reddito in famiglie con bisogni più alti, o perché una parte dell’occupazione è cresciuta per persone che vivono in famiglie non povere, aumentando così la polarizzazione.

Lento recupero  

Se il peggioramento delle condizioni di vita è stato intenso e veloce, il recupero comunque, è ancora lento rispetto alle necessità. D’altro canto non possiamo meravigliarci visto che già da prima della crisi il nostro Paese non aveva conosciuto ritmi di crescita rilevanti. La povertà assoluta, dopo essere raddoppiata non è ancora diminuita. Sono 1 milione 582 mila le famiglie in povertà assoluta e 4 milioni 598 mila le persone. La mancanza di lavoro continua a connotare la povertà, le famiglie con a capo un disoccupato sono quelle più in povertà assoluta delle altre e sono aumentate nel tempo. Tra queste erano povere assolute il 12,8% nel 2005, salite al 14,5%nel 2009 fino a raggiungere il 19,8% nel 2015. Pur essendo un valore alto è importante sottolineare la sua diminuzione rispetto al 2013. Ancora più che in passato la crisi ha evidenziato quanto il lavoro di una persona sola in famiglia non basti più a proteggere dalla povertà. Chiara Saraceno ci scrisse un libro, «Il lavoro non basta», era il titolo, ed è stato così.

Il modello breadwinner  

Ebbene quello che voglio sottolineare è che il modello del maschio «breadwinner», che lavora e mantiene la sua famiglia con figli, con la donna che si occupa della casa e della cura tanto decantato come modello negli anni ’50 e ancora ampiamente diffuso nel Sud, e al Nord tra le famiglie di immigrati marocchini e albanesi, non è più sostenibile socialmente, ha aumentato la vulnerabilità di queste famiglie, soprattutto quelle operaie, ma non solo.

Secondo la Banca d’Italia le famiglie operaie nel 45,9% dei casi hanno solo un percettore di reddito in famiglia e quasi la metà non ha una abitazione in proprietà. Il lavoro femminile è fondamentale come elemento di protezione dalla povertà, ma continua ad essere ancora su percentuali troppo basse. Sono in particolare le famiglie operaie a pagare il prezzo più alto. La povertà assoluta per loro aveva cominciato a crescere già prima della crisi. E poi è esplosa passando dal 4,4% del 2005 al 6,9% del 2009 fino a raggiungere l’11,8% nel 2013 e rimanendo tale nel 2015.

Operai più poveri  

Dal 2005 al 2015 l’incidenza di povertà assoluta tra le famiglie operaie è triplicata. D’altro canto non possiamo meravigliarci, visto che la crisi ha colpito in primo luogo l’industria e le costruzioni . Anche i lavoratori in proprio hanno subito una crescita della povertà’ assoluta, ma questa li ha raggiunti più tardi degli operai e si è subito ridotta attestandosi al 5,5%. Inoltre il collettivo degli indipendenti si è ridimensionato nel tempo ed ha conosciuto un processo di ricomposizione interna, perché coloro che sono stati fortemente colpiti dalla crisi, soprattutto nel caso di piccole imprese si sono trasformati in disoccupati o sono usciti dal mercato del lavoro e quindi, non fanno più parte di famiglie di lavoratori indipendenti. Il disagio raggiunge gli operai con più figli, ma non risparmia anche quelli senza figli e che vivono soli a causa dei redditi bassi. Insomma, la crisi ha provocato un incremento sia delle famiglie povere assolute con a capo un disoccupato, sia delle famiglie di lavoratori poveri specie operai,siano essi lavoratori a basso salario o poveri perché con reddito non sufficiente ai bisogni familiari.Avere un lavoro non permette necessariamente di proteggersi dalla povertà o di uscirne. Non è cosa solo di oggi, ma bisogna ricordarselo per le politiche, soprattutto in questa fase.Servono politiche di vario tipo per affrontare questa emergenza, politiche attive del lavoro, di conciliazione dei tempi di vita per sviluppare occupazione femminile, di sostegno al costo dei figli e strumenti specifici di lotta alla povertà. Una serie di politiche miranti alla redistribuzione del reddito. Non possiamo rassegnarci a stabilizzare livelli di povertà assoluta così alti. La prima sfida di qualsiasi governo dovrà essere ridurre consistentemente le disuguaglianze, ed evitare che la persistenza della povertà cresca e si consolidi.

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VIDEO ESCLUSIVO – Under 15, Paganese-Juve Stabia 0-0: le immagini del match

VIDEO ESCLUSIVO – Under 15, Paganese-Juve Stabia 0-0: le immagini del match

Pareggio a reti inviolate quello tra la Paganese e la Juve Stabia Under 15 allenata da mister Alfonso Belmonte. Un pari, però, condizionato anche dal calcio di rigore fallito da Mariano Guarracino nel corse della ripresa che poteva regalare i 3 punti alle Vespette, viste anche le tante assenze alle quali ha dovuto trovare soluzione il mister. Le immagini del match.

dai nostri inviati a Volla, Ciro Novellino, Mario Vollono e Gennaro Novellino

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Allievi regionali, Juve Stabia-Puteolana 0-1: il tabellino del match

Allievi regionali, Juve Stabia-Puteolana 0-1: il tabellino del match

Sconfitta per gli allievi regionali allenati da mister Macone per 1-0 contro la Puteolana.

Così in campo:

JUVE STABIA – Todisco, Izzo, Spavone, Marrone, Daniele, Gargiulo, Capasso, Ruocco, Pistola, Esposito, Fontanella. A disp. Esposito, Loffredo, Cantore, Di Maio, Vilardi, Arno, Del Prete. All. Macone

PUTEOLANA – Schiano, Scamardella, Gaudino, Troiano, Di Vicino, Esposito, Cacciapuoti, Melone, De Stefano, Ihala, Scurdato. A disp. Vettore, Elia, Gargiulo, Carandente, Alma, Percih. All. Padalino

a cura di Ciro Novellino

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Le opposizioni bocciano Gentiloni: M5s e Lega non vanno alle consultazioni

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Post di Renzi su Facebook, “dimissioni vere”. Di Battista ” no ad avatar Gentiloni ”, Salvini “è sua fotocopia sbiadita”. Mattarella ”C’è urgenza, governo al più presto possibile”

M5s e Lega non vanno alle consultazioni del premier incaricato Gentiloni

“Non riconosciamo alcuna legittimità a Gentiloni e al suo governo. Non abbiamo tempo da perdere in inutili consultazioni. L’unica risposta che vogliamo ascoltare è la fissazione della data per le elezioni politiche”. Così il segretario della Lega Nord Matteo Salvini.

M5s, a quanto si apprende, è stato convocato per domani alle 12 alla Camera per le consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato Paolo Gentiloni: il Movimento, si apprende ancora, ha però deciso di non partecipare all’incontro.

l presidente della Repubblica ha conferito a Paolo Gentiloni l’incarico di formare il nuovo governo. Gentiloni quindi si è recato a Palazzo Madama per incontrare il presidente del Senato Pietro Grasso, dove l’incontro è durato circa 15 minuti, e poi a Montecitorio dove ha incontrato Laura Boldrini per circa 20 minuti. Gentiloni potrebbe tornare al Quirinale già da domani mattina per sciogliere la riserva. Naturalmente i tempi impressi da Mattarella sono serrati e rimane sullo sfondo anche l’appuntamento del prossimo Consiglio Europeo in programma il 15 dicembre. A questo vertice Gentiloni potrebbe partecipare perlomeno avendo già giurato, o con almeno il voto di fiducia di una Camera. Si tratta (dalle dimissioni di Matteo Renzi all’incarico), di una delle crisi più brevi della storia della Repubblica. L’incarico, infatti, è stato dato in tempi record.

E’ stata già allestita per le possibili consultazioni per il nuovo governo la sala del Cavaliere di Montecitorio. Non è ancora stato definito un calendario, né ufficializzato lo svolgimento delle consultazioni, ma fonti parlamentari spiegano che il premier incaricato Paolo Gentiloni potrebbe incontrare i rappresentanti dei gruppi già da oggi.

Il discorso di Gentiloni – “Ringrazio il presidente della Repubblica per l’incarico conferito, lo considero un alto onore e cercherò di svolgere il compito con dignità e responsabilità”, afferma nel suo primo discorso il premier incaricato Paolo Gentiloni. “Il quadro ampio e articolato delle consultazioni svolte dal presidente della Repubblica sarà la base del lavoro per definire composizione e programma del nuovo governo”. “Dalle consultazioni è emersa la conferma della decisione di Renzi di non accettare un reincarico in coerenza con l’impegno che aveva manifestato e questa coerenza merita rispetto e da parte di tutti”. Il presidente del Consiglio incaricato intende “accompagnare e se possibile facilitare il percorso delle forze parlamentari” per definire le nuove regole elettorali. Gentiloni si dice “consapevole dell’urgenza di dare all’Italia un governo nella pienezza dei poteri, per rassicurare i cittadini e affrontare con massimo impegno e determinazione le priorità internazionali, economiche, sociali, a iniziare dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto”. Nelle consultazioni, prosegue il premier incaricato, è stata registrata “l’indisponibilità delle maggiori forze di opposizioni a condividere un governo di responsabilità. Quindi non per scelta, ma per senso di responsabilità ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente”.

Il nome di Paolo Gentiloni era già da giorni nella rosa dei papabili per il nuovo governo. (LA BIOGRAFIA).  Adesso impazza il toto-nomi per il governo: ipotesi Fassino, Boschi rimarrebbe.

 Le posizioni politiche in campo – Berlusconi ha bocciato le larghe intese ma è pronto a sostenere il governo che nascerà, fino alla nuova legge elettorale. Il MoVimento 5 Stelle e la Lega hanno già minacciato l’Aventino e manifestazioni di massa. La delegazione Dem ha assicurato il pieno sostegno alle scelte del Capo dello Stato. Intanto Renzi ha scritto su Facebook un lungo post notturno: “Lascio davvero. Proveremo a ripartire per cambiare”.

Il liveblog “Diario della crisi”

“Il nostro Paese – ha evidenziato ieri il presidente Mattarella al termine delle consultazioni  – ha bisogno in tempi brevi di un governo nella pienezza delle sue funzioni.Vi sono di fronte a noi adempimenti, impegni, scadenze che vanno affrontati e rispettati. Si tratta di adempimenti e scadenze interne, europee e internazionali”.

LE PAROLE DI MATTARELLA

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VIDEO ESCLUSIVO – Under 17, Paganese-Juve Stabia 2-3: in gol le Vespette De Luca (2) e Del Prete

VIDEO ESCLUSIVO – Under 17, Paganese-Juve Stabia 2-3: in gol le Vespette De Luca (2) e Del Prete

Vittoria doveva essere e vittoria è stata per l’Under 17 di mister Nunzio Di Somma. Un successo arrivato nonostante diverse ingenuità difensive che potevano costare ancora una volta caro. Ci pensano De Luca con un doppietta e bomber Del prete a fissare il risultato sul 3-2 finale. I gol dei padroni di casa sono stati messi a segno da Salvati e Catalano. Le immagini e i gol del match.

dai nostri inviati a Volla, Ciro Novellino, Mario Vollono e Gennaro Novellino

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Giovanissimi regionali, Riccio-Juve Stabia 0-0: il tabellino del match

Giovanissimi regionali, Riccio-Juve Stabia 0-0: il tabellino del match

Pareggio a reti inviolate per i giovanissimi regionali che non sono andati oltre lo 0-0 contro il pari età del Riccio.

Così in campo:

Tornincasa, Criscio, Minicozzi, Campagnuolo, Amore (Iengo), Martino (Sannino), Roma, De Lucia (Fabrizio), Abissinia (Damiano), Romilli, Vinciguerra (Roma)

a cura di Ciro Novellino

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FOTO ViViCentro – Attività di base, Juve Stabia-Real Stabia 2-1: il tabellino

FOTO ViViCentro – Attività di base, Juve Stabia-Real Stabia 2-1: il tabellino

Juve Stabia Real Stabia 2-1. Grande prestazione da parte delle vespette soprattutto nella seconda frazione di gioco. Gol del vantaggio ospite direttamente da calcio d’angolo. Pareggia le sorti in finale di primo tempo Noviello con una perfetta punizione.  Secondo tempo con supremazia territoriale della Juve Stabia culminata con la rete del vantaggio di Di Serio su pregevole assist di Minasi. Poi la rocciosa difesa non correva altri rischi. Da segnalare una rete ingiustamente annullata a Minasi.

Così in campo:

Arrichiello, Marino, Ferraiuolo, Ventrone (Ruggiero), Mammohud, Noviello, Lettera, Prisco (Ferrara), Montella (Cavaliere), Di Serio, Minasi.

a cura di Ciro Novellino, foto Minasi

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VIDEO ViViCentro – Under 17, Di Somma: “Reazione importante dopo i gol subiti!”

VIDEO ViViCentro – Under 17, Di Somma: “Reazione importante dopo i gol subiti!”

Vittoria doveva essere e vittoria è stata per l’Under 17 di mister Nunzio Di Somma. Un successo arrivato nonostante diverse ingenuità difensive che potevano costare ancora una volta caro. Ci pensano De Luca con un doppietta e bomber Del prete a fissare il risultato sul 3-2 finale. I gol dei padroni di casa sono stati messi a segno da Salvati e Catalano. Al termine del match abbiamo ascoltato mister Nunzio Di Somma.

dai nostri inviati a Volla, Ciro Novellino, Mario Vollono e Gennaro Novellino

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VIDEO ViViCentro – Under 17, Fibiano: “Abbiamo lottato fino alla fine e vinto!”

VIDEO ViViCentro – Under 17, Fibiano: “Abbiamo lottato fino alla fine e vinto!”

Vittoria doveva essere e vittoria è stata per l’Under 17 di mister Nunzio Di Somma. Un successo arrivato nonostante diverse ingenuità difensive che potevano costare ancora una volta caro. Ci pensano De Luca con un doppietta e bomber Del prete a fissare il risultato sul 3-2 finale. I gol dei padroni di casa sono stati messi a segno da Salvati e Catalano. Al termine del match abbiamo ascoltato il migliore in campo Michael Fibiano.

dai nostri inviati a Volla, Ciro Novellino, Mario Vollono e Gennaro Novellino

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Promozione-La Nuova Ischia si riprende la vetta,grazie al pareggio della Sibilla

La Nuova Ischia dopo la grande vittoria ottenuta ieri in casa dell’Afro Napoli United per 4-1,grazie ai gol di Del Deo, Chiarello, Arcobelli e Paradiso,gli isolani ritornano al comando della classifica. I gialloblù attendevano il  risultato della partita di oggi della Sibilla Bacoli contro il S.Maria La Carità. La formazione flegrea è stata fermata sullo 0-0 in casa della S.Maria,non a caso prossimo avversario della Nuova Ischia allo stadio “Mazzella”. Un weekend perfetto per la formazione di Isidoro Di Meglio,che ora dovrà mantenere il primato in classifica,e magari potrà essere supportato anche dal tifo ischitano,che già nella scorsa settimana contro lo Stasia, è ritornato sulle gradinate del “Mazzella” ad incitare i colori gialloblù.

Di Simone Vicidomini

Di seguito la classifica aggiornata:

NUOVA ISCHIA  34

SIBILLA BACOLI  33

SAN GIUSEPPE  29

MONS PROCHYTA  28

AFRO NAPOLI UNITED  26

VIRTUS OTTAVIANO  21

STASIA SOCCER  21

QUARTOGRAD  20

RINASCITA SANGIOVANNESE  18

SANGENNARESE  17

RIONE TERRA  16

PUTEOLANA  15

ORAT.DON GUANELLA  11

SANTA MARIA LA CARITA’  11

MASSA LUBRENSE  7

SUMMA RIONALE TRIESTE  3

 

 

VIDEO ViViCentro – Under 17, De Luca: “Contento per i due gol, ma soprattutto per la vittoria!”

VIDEO ViViCentro – Under 17, De Luca: “Contento per i due gol, ma soprattutto per la vittoria!”

Vittoria doveva essere e vittoria è stata per l’Under 17 di mister Nunzio Di Somma. Un successo arrivato nonostante diverse ingenuità difensive che potevano costare ancora una volta caro. Ci pensano De Luca con un doppietta e bomber Del prete a fissare il risultato sul 3-2 finale. I gol dei padroni di casa sono stati messi a segno da Salvati e Catalano. Al termine del match abbiamo ascoltato Andrea De Luca.

dai nostri inviati a Volla, Ciro Novellino, Mario Vollono e Gennaro Novellino

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FOTO ViViCentro – Il racconto in scatti di Juve Stabia vs Akragas

Pubblichiamo le foto di  Juve Stabia vs Akragas

Guarda le foto di Juve Stabia vs Akragas realizzate dal nostro fotografo Giovanni Donnarumma che ci racconta così la gara della Juve Stabia con i ragazzi di Mister Raffaele Di Napoli allo stadio “Menti” di Castellammare di Stabia.

La Juve Stabia cerca il riscatto dopo la sconfitta di Andria contro l’ Akragas dei tanti ex. Tra le fila dei siciliani spiccano infatti Carillo e Gomez (con Carrotta indisponibile) volati ad Agrigento nell’affare che ha portato Zibert a Castellammare. Fontana rivoluziona l’11 titolare delle Vespe.

Dall’altra parte L’Akragas è una formazione giovane ma che si esalta contro le big e viene a Castellammare con lo scopo di strappare almeno un punto.

Partita non  spettacolare con le Vespe che premono alla ricerca del goal vittoria trovando sulla propria strada Pane che nega in più di un’occasione il vantaggio agli uomini di Mister Fontana. Il gol vittoria porta la firma di Kanoute che parte dalla panchina e dopo solo 5 minuti dal suo ingresso in campo deposita in rete il cross di Cancellotti.

Oltre alle azioni del match abbiamo fotografato il pubblico sugli spalti, cerca la tua foto e richiedici l’originale per e-mail:redazione.sportiva@vivicentro.it

Per vedere tutte le foto CLICCA QUI

Juve Stabia 4 – 3 – 3: Russo, Cancellotti, Zibert, Marotta, Sandomenico, Camigliano, Morero, Izzillo, Esposito, Lisi, Ripa.

A disposizione di Fontana: Bacci, Capodaglio, Kanoute, Del Sante, Liotti, Salvi, Petricciuolo, Mastalli, Rosafio, Montalto.

Akragas 3 – 5 – 2: Pane, Zanini, Russo, Salandria, Pezzella, Carillo, Salvemini, Gomez, Palmiero, Cazè, Sepe.

A disposizione di Di Napoli: Addario, Cocuzza, Assisi, Riggio, Longo, Coppola, Leveque, Gouveia.

Ammoniti: Russo (A), Cancellotti (JS), Lisi (JS), Palmieri (A)

Spettatori: 1296

Minuto 11: Vespe vicinissime al vantaggio col destro potente da 30 metri di Izzillo; Pane devia non senza difficoltà la palla sul palo.

Minuto 5: GOOOOOOOLLL JUVE STABIA!!!!! E’ Kanoute, appena entrato, a sbloccare la gara. Cross perfetto dalla destra di Cancellotti per il numero 7, che dopo un controllo non facile, supera di giustezza il portiere siciliano. 1 – 0 Juve Stabia!

Finisce così; la Juve Stabia torna alla vittoria preparando al meglio il recupero di campionato a Matera.

A cura di Patrizia Esposito

Under 17, Paganese-Juve Stabia 2-3: il tabellino del match

Under 17, Paganese-Juve Stabia 2-3: il tabellino del match

Vittoria doveva essere e vittoria è stata per l’Under 17 di mister Nunzio Di Somma. Un successo arrivato nonostante diverse ingenuità difensive che potevano costare ancora una volta caro. Ci pensano De Luca con un doppietta e bomber Del prete a fissare il risultato sul 3-2 finale. I gol dei padroni di casa sono stati messi a segno da Salvati e Catalano.

Così in campo:

PAGANESE – Scarano, Improta, Patella, Caruso, Fortunato, D’Aniello, Guadagni, Peluso, Salvati, Catalano, Palumbo. A dip. Santangelo, Laberinto, Improta, Russo, Macrì, Castaldo, Russo, Salerno, Palomba. All. Fusaro.

JUVE STABIA – Menzione, Maiorino, Matarazzo, Stallone, Casella, Diomaiuta, Ceparano, Cucca, Del Prete, Fibiano, De Luca. A dip. Pezzella, Sannino, Follo, Mercatelli, Ranieri P., Imperato, Masi, Esposito, Ranieri A. All. Di Somma

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VIDEO ViViCentro – Under 15, Belmonte: “Peccato, potevamo vincerla!”

VIDEO ViViCentro – Under 15, Belmonte: “Peccato, potevamo vincerla!”

Pareggio a reti inviolate quello tra la Paganese e la Juve Stabia Under 15 allenata da mister Alfonso Belmonte. Un pari, però, condizionato anche dal calcio di rigore fallito da Mariano Guarracino nel corse della ripresa che poteva regalare i 3 punti alle Vespette, viste anche le tante assenze alle quali ha dovuto trovare soluzione il mister. Al termine del match abbiamo ascoltato mister Alfonso Belmonte.

dai nostri inviati a Volla, Ciro Novellino, Mario Vollono e Gennaro Novellino

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Under 15, Paganese-Juve Stabia 0-0: il tabellino del match

Under 15, Paganese-Juve Stabia 0-0: il tabellino del match

Pareggio a reti inviolate quello tra la Paganese e la Juve Stabia Under 15 allenata da mister Alfonso Belmonte. Un pari, però, condizionato anche dal calcio di rigore fallito da Mariano Guarracino nel corse della ripresa che poteva regalare i 3 punti alle Vespette, viste anche le tante assenze alle quali ha dovuto trovare soluzione il mister.

Così in campo:

PAGANESE – Bellarosa, Rullo, Ruggiero, Stellato, Esposito, Russo, Tito, Cavucci, Arezzo, Criscuolo, Sansone. A disp. Ruocco, Gentile, Vaino, Caso, De Prisco, Passariello, Onda, Caputo, Zoccolella. All. Finestra

JUVE STABIA – Iovine, Boccia, De Blasio, Liccardo, Zaccariello, Costanzo, Pulcino, Cautero, Fusco, Gaudino, Guarracino. A disp. Spina, Guerra, Arzaniello, Grimaldi, Selvaggio, Pascale, Vitiello, Sagliano, Mauriello. All. Belmonte

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Eccellenza- Il Portici espugna Forio, biancoverdi sconfitti a testa alta

Seconda sconfitta consecutiva per il Real Forio, che allo stadio “Calise” non riesce a compiere l’impresa contro la capolista Portici. I ragazzi di mister Borrelli vincono 2-1 in quel di Forio, al termine di una gara per nulla spettacolare e soprattutto una gara nella quale l’equilibrio ha regnato sovrano per lunghi tratti. Al netto delle due disattenzioni degli isolani (che hanno portato ai gol di Incoronato e Panico nel primo tempo), i biancoverdi non hanno rischiato praticamente nulla. Anche in attacco, però, i ragazzi di mister Impagliazzo non si sono quasi mai visti dalle parti di Mola, a parte il gol di De Felice a 10′ dalla fine che ha riaperto la partita. Se in campo non si è dato spettacolo, al contrario, sugli spalti le due tifoserie hanno vivacizzato la mattinata. Una cinquantina di tifosi del Porici sono sbarcati sull’isola e hanno cantato per 90′, sponda Forio non è mancato, come sempre, il supporto del caldo pubblico.

LE FORMAZIONI. Ciro e Gianluca Saurino sono ormai solo un lontano ricordo per Impagliazzo (ma è bene ricordare che Gianluca risulta comunque essere tutt’ora un tesserato del Forio), mentre Trofa ha dovuto scontare la seconda giornata di squalifica; indisponibile Angelo Arcamone. Rientrano dall’infortunio sia Nicola Mora che Franco Verde. Dal 1′ in campo il nuovo portiere Sollo, davanti al quale si schierano Mora, Di Dato e Calise nella difesa a tre rispolverata da Franco Impagliazzo. Un centrocampo pieno zeppo di giovani con De Luise V. e Vitagliano sugli esterni e con Fanelli, Christian Iacono e Sannino in mezzo al campo. In attacco De Felice a supporto di Chiaiese; il capitano ritorna quindi ad essere titolare. Mister Borrelli risponde con il classico 4-4-2. In porta Mola, Visone e Rulio i terzini con Follera e Fiorillo centrali; a centrocampo Ruscio e Panico sugli esterni con Sardo ed Oliviero centrali; in attacco il duo Incoronato – Manzo.

LA PARTITA. Nessuna delle squadre riesce a prevalere sull’altra, difese ben messe e tentativi di penetrare tra le linee puntualmente sventati. Dopo cinque minuti Sannino prova il tiro dalla distanza, bloccato facilmente da Mola. Al 16′ è Nicola Mora a rendersi pericoloso con la solita punizione dal limite dell’area che sfiora il palo alla sinistra del portiere. Il Portici non si vede praticamente mai dalle parti di Sollo, ma al 38′ i ragazzi di Borrelli riescono clamorosamente a sbloccare la gara. Manzo lancia Panico a tu per tu con Sollo, il numero 7 del Portici si allunga troppo il pallone e riesce a conquistare solo un calcio d’angolo dopo la deviazione di un difensore isolano. Sul corner seguente, Sollo respinge corto e nessuno spazza il pallone che Incoronato mette in porta addirittura in rovesciata. L’equilibrio continua a caratterizzare la gara, ma a primo tempo quasi terminato  il Real Forio si fa sorprendere nuovamente in contropiede: nessuno ferma Rulio e il suo cross permette a Panico di battere Sollo senza troppi problemi.  Due azioni, due gol per il Portici. Si va all’intervallo sul 2-0, risultato abbastanza bugiardo. Nella ripresa, la reazione dei biancoverdi non arriva. Il Portici prende tutte le palle alte, Chiaiese non riesce a farsi spazio tra Fiorillo e Follera, a centrocampo dominano Sardo ed Oliviero. Nei primi due minuti del secondo tempo, il Real Forio ha la chance per pareggiarla, tuttavia il colpo di testa di Vitagliano viene deviato da Follera e termina in angolo. Al 10′ Incoronato va nuovamente a segno, questa volta però viene pescato in fuorigioco. I due allenatori provano a cambiare qualcosa: Borrelli rileva Incoronato, Manzo e Panico ed inserisce Fava Passero, Di Pietro (all’esordio con la maglia azzurra) e Murolo; Impagliazzo sostituisce Chiaiese, De Luise V., e Vitagliano con De Luise M., Iacono F. e Castagna (all’esordio con la maglia del Forio). Quando le speranze del Forio sembravano ormai svanite, i biancoverdi riescono a riaprire la gara grazie al gol in contropiede di De Felice. Negli ultimi dieci minuti, i padroni di casa tentano il tutto per tutto, ma Mola non viene mai scomodato. Il Portici espugna il “Calise” per 2 reti ad 1, il Real Forio esce sconfitto a testa altissima contro una delle squadre migliori del girone A. Mercoledì la squadra di Impagliazzo sarà in trasferta a Sessa Aurunca per il ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia, dove bisognerà ribaltare il 2-1 subito all’andata. Nel prossimo weekend, invece, il Forio chiuderà il girone d’andata a Torre Annunziata contro il temibile Savoia.

 

REAL FORIO  1

PORTICI  2

 

REAL FORIO: Sollo, Di Dato, De Luise V. (25’s.t. Iacono F.), Calise, Mora, Sannino, Vitagliano (29’s.t. Castagna), Iacono C., Fanelli, Chiaiese (22’s.t. De Luise M.), De Felice. (In panchina: Verde, Boria, Conte, Trani) All. Impagliazzo

PORTICI: Mola, Visone, Rulio, Oliviero, Follera, Fiorillo, Panico (33′ Murolo), Sardo, Incoronato (15’s.t. Fava Passero), Manzo (25′ Di Pietro), Ruscio. (In panchina: Testa, Noviello, Franci, Botta) All. Borrelli

ARBITRO: Alessandro Scifo di Trento (Ass. Manna e Luciano di Nola)

RETI: 38′ Incoronato, 45′ Panico (P); 80′ De Felice

NOTE: Calci d’angolo 4-6. Ammoniti Di Dato, Calise, Fanelli, Chiaiese (F); Follera, Ruscio (P). 1′ di recupero nel p.t., 4′ di recupero nel s.t.

SPETTATORI: 250 circa

Cagliari-Napoli 0-5, i voti di Vivicentro: strariMertens!

Cagliari-Napoli 0-5, i voti di Vivicentro: strariMertens!

Non vince, ma stravice il Napoli a Cagliari contro i padroni di casa con il risultati di 5-0. Questi i voti di Vivicentro.it:

Reina 6, Hysaj 6, Chiriches 6,5, Koulibaly 5,5 (Dal 42′ Albiol 6), Strinic 6,5, Zielinski 6,5 (Dal 70′ Rog 6), Jorginho 6, Hamsik 7, Callejon 6 Mertens 8 (Dal 75′ Giaccherini SV), Insigne 7. Sarri 7

a cura di Ciro Novellino

Da Cagliari: “Bisogna riconoscere la superiorità dell’ avversario, autore di una grande prova”

La società cagliaritana ha commentato così la sconfitta subita contro il Napoli tramite il proprio sito ufficiale:

 

Non riesce al Cagliari l’impresa di fare risultato contro il Napoli. E’ finita anche con un punteggio vistoso, 5-0 per i partenopei. Il risultato è eloquente e bisogna riconoscere la superiorità degli avversari, autori di una grande prova. Una squadra che gioca in Champions League e che ha passato il turno della massima competizione europea da prima classificata nel girone eliminatorio, reduce da un autoritario successo sul campo di una formazione titolata come il Benfica. Napoli forte, sia sul piano del collettivo che dei singoli, con un possesso e una circolazione palla ammirevole. Irresistibile Mertens, che ha siglato una tripletta.

Per il Cagliari non c’è stato nulla da fare. I rossoblù hanno provato ad opporsi, con un atteggiamento più accorto rispetto ad altre occasioni, tenendo il baricentro più arretrato, aspettando gli avversari piuttosto che cercare di prenderli alti. Le ripartenze e le verticalizzazioni non sono scattate, perché il Napoli non si è mai fatto trovare scoperto come si sperava. Allo stesso tempo, i rossoblù non sono riusciti a fare scattare il pressing a metà campo. Il Napoli ha potuto mostrare la sua nota qualità di palleggio e ha affondato con la classe de suoi interpreti offensivi.

Primo gol al 34’ con Mertens, che riceve palla al limite, si gira e con un gran destro indovina l’angolo. Raddoppio al 44’: cross di Callejon, testa di Insigne, Storari devia sulla traversa, Hamsik ribadisce in gol dall’interno dell’area. Il terzo gol è di Zielinski con una bordata da lontano, imparabile per Storari. Una doppietta di Mertens, al 70’ e al 72’, fissano il risultato sul 5-0.

Una sconfitta pesante, che fa male, ma non bisogna scordare che la salvezza il Cagliari non se la deve conquistare in partite di questo tipo, contro squadre con alte ambizioni. Sabato si va ad Empoli: occorre dimenticare la giornata di oggi e in fretta, concentrandosi sull’impegno con i toscani”.

Da cagliaricalcio.com

Condò: “L assenza di una prima punta conta poco, il Napoli ha segnato di più rispetto alla passata stagione”

Paolo Condò, opinionista Sky, ha commentato così la goleada del Napoli contro il Cagliari:
“Le statistiche parlano chiaro: gli azzurri, al di là della mancanza di una punta centrale, hanno 4 gol in più rispetto alla scorsa stagione. 34 i gol messi a segno alla sedicesima giornata rispetto ai 30 dell’ anno passato allo stesso punto del campionato. Questo evidenzia che l’ importante è il gioco”.