11.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 5994

METEO: Ciclone della Sirte, 4 tentativi per scatenare l’Inverno!

0

Da Lunedì 19 arriva il Ciclone di Natale, con enormi potenzialità per portare l’inverno in Italia

METEO, pronti per l’Inverno? Arriva il Ciclone di Natale!

Con questo articolo andremo ad analizzare una situazione meteorologica che ha delle potenzialità di creare in Italia un’episodio tipicamente invernale con la neve che potrebbe arrivare anche fino in pianura. Cerchiamo di capire cosa potrebbe accadere, valutando quattro ipotesi.

SITUAZIONE – Da Lunedì 19 dicembre, un ciclone Nordafricano, il Ciclone di Natale, inizierà ad influenzare il tempo sulle due isole maggiori e Calabria ionica, ad iniziare dalla Sardegna. A seconda dello spostamento del ciclone, l’Italia verrà interessata su alcune regioni che su altre. I venti richiamati dal ciclone, saranno forti e dai quadranti meridionali sui bacini più a Sud, moderati ma freddi da Nordest su quelli settentrionali.

DOVE VA IL CICLONE? – Come abbiamo detto, a seconda dello spostamento della bassa pressione, il tempo muterebbe su alcune regioni piuttosto che in altre. Qualora il ciclone rimanesse sui settori meridionali del Mediterraneo, allora il Sud Italia e localmente le regioni adriatiche vedrebbero precipitazioni. Se il ciclone si muovesse verso altri lidi, allora si verrebbero a creare alcune ipotesi.

1° POSSIBILITA’ Il ciclone sale verso il mar Tirreno. Con questa ipotesi, se prima erano le due isole maggiori ad avere forti piogge e nubifragi, ora anche tutto il Centro e il Sud verrebbero coinvolti dalle precipitazioni, ma non solo… I venti che soffieranno sul mare Adriatico si disporranno da Nordest e raggiungeranno, carichi di precipitazioni, anche l’Emilia Romagna dove la neve potrebbe cadere fino a quote pianeggianti su Piacentino, Parmense, Reggiano e Modenese, localmente anche sul Bolognese. Nevicate fino in pianura sarebbero attese anche sul Piemonte e Lombardia (Torino, Milano). Forti piogge invece interesserebbero tutto il Centro e il Sud, con rischio nubifragi lungo le coste, e intenso maltempo sulle Marche.

2° POSSIBILITA’ – Una volta che il ciclone si è posizionato sul mar Tirreno potrebbe spostarsi verso il mare Adriatico, centrandosi prima sul Centro Italia, ossia in una sua normale evoluzione verso oriente, anche se la meno probabile. In questo caso, le precipitazioni raggiungerebbero anche il Nordest, specie il Veneto e ancora l’Emilia Romagna. Con questo spostamento però, il ciclone pescherebbe aria ancora più fredda dai settori orientali, per cui la neve cadrebbe copiosa sul Veneto e l’Emilia Romagna, anche in pianura.

3° POSSIBILITA’ – L’aggiornamento di Giovedì 15 ci mostra un’altra possibile evoluzione. Il ciclone sale verso la Sardegna e lì vi sosta per qualche giorno. In tal caso, le precipitazioni interesserebbero gran parte d’Italia, ma soprattutto il Centro-Nord, con neve sulle Alpi e Prealpi, ma anche su tutto il Piemonte e in Emilia fino in pianura.

4° POSSIBILITA’ – Il ciclone rimane sui mari meridionali, ossia sul basso Tirreno per poi evolvere verso la Grecia. In questo caso le precipitazioni interesserebbero tutto il Sud, e le regioni adriatiche fino alla Romagna, con neve a quote prossime alla pianura su Romagna, Abruzzo, Marche e Molise e Gargano.

AGGIORNAMENTO DI VENERDI’ 16 – Da questo aggiornamento, il tentativo che andrebbe in porto sarebbe il 2°, quindi con maltempo diffuso al Centro e la neve che raggiungerebbe il Veneto e l’Emilia Romagna, Piemonte occidentale, anche fino in pianura.

meteo.it

Balloré cerca un abboccamento con Berlusconi, intanto però gioca sui ritardi dell’Italia

0

Usa e Europa puntano sull’online con palinsesti personalizzati e Balloré gioca sui ritardi dell’Italia 

Bolloré gioca sui ritardi dell’Italia per creare una piattaforma che faccia concorrenza a Hollywood

La sfida in Borsa tra Mediaset di Silvio Berlusconi e Vivendi di Vincent Bolloré è vissuta in Italia, secondo la tradizione del nostro capitalismo, come scontro di personalità, l’astuto magnate francese con un tesoro di 2,4 miliardi di dollari pronti per investimenti, e il veterano italiano che, tra azioni e politica, difende da una generazione il suo l’impero. Sullo sfondo – Presepe in Borsa – le statuine familiari, Intesa, Unicredit, Telecom (di cui Bolloré controlla circa il 24%), Enel, Generali, Mediobanca e il governo. Con il premier Gentiloni e il ministro Calenda schierati a difesa delle risorse strategiche italiane, reti e contenuti, malgrado inalberino il brand dell’antico rivale politico, e perfino i magistrati, Nemesi di Berlusconi, chiamati a tutelarne le aziende nazionali.

LEGGI ANCHE: Mediaset, Bollorè cerca una tregua

Se appena lasciate però i nostri confini, la disputa acquisisce un altro interesse strategico, e così la vanno seguendo i mercati globali. Bolloré, racconta chi lo conosce bene, è fiero delle origini bretoni, «terra di pirati», vive di tattica non di strategia, lesto a mutare parere e a far fruttare dagli errori montagne di cash. Aveva scommesso su Premium Mediaset, quando vede che l’affare non c’è, si sfila, scommettendo sulle lungaggini della giustizia civile italiana. Con il premier Renzi dialoga su Telecom, tra due caratteri forti l’intesa non è cristallina sui nomi da mettere al comando. Caduto Renzi, Bolloré fiuta –da buon bretone- gli umori cangianti del vento, debolezza della politica, titolo Mediaset poco valutato, possibili, o futuri, dissapori tra gli eredi Berlusconi con il fondatore impegnato su troppi fronti alla vigilia degli 80 anni e Fedele Confalonieri instancabile, ma solitario. Scala dunque in Borsa, contando su un pozzo di danaro e attendendo che «Les Italiens» si logorino tra loro, «al minimo tratteremo su Premium forti di un terzo di Mediaset».

È possibile che, a breve, Mercato&Politica riescano a respingere l’offensiva bretone sul Biscione, e leggeremo commenti burbanzosi sull’«italianità», come in altre, non felici, vicende. Alla lunga però la questione rimanda ai cronici ritardi di casa nostra. Come nota sul Financial Times l’economista Mariana Mazzucato, la Germania ha investito negli ultimi 20 anni il 2,49% del Pil in ricerca e sviluppo, noi l’1,1. Il ritardo colpisce anche il settore dei media, delle reti di comunicazione, l’industria dei contenuti, con Rai, 2,4 miliardi di euro, Sky, 2,7, e Mediaset, 2,2, a dividersi il mercato ma in affanno sull’innovazione (eccezioni Ray Replay, canali tematici, tra le fiction Gomorra). È in corso un serrato dibattito se, davvero, il futuro dei media stia nel consolidare reti e contenuti, per creare poli capaci di contrastare lo strapotere di Netflix o Amazon, e se, davvero, l’Europa abbia la forza per creare un proprio dominio di rete e contenuti o, mentre Bruxelles emana «grida» manzoniane per azzoppare Google e Facebook, debba rassegnarsi, anche in questo campo, al declino.

Parecchi studiosi restano scettici sui benefici della convergenza Reti-Contenuti, ma il mercato ci crede con entusiasmo. La tecnologia della distribuzione è mutata, il pubblico under 35 non guarda più reti generaliste a orari fissi, come nonni e genitori, ma segue online quando può, via computer, tablet, smartphone, i propri show e programmi di notizie prediletti. Pochi giorni fa la 21st Century Fox del magnate australiano-americano Rupert Murdoch ha preso pieno controllo della pay tv inglese Sky, 11,7 miliardi di sterline (13,9 miliardi di euro) per una pay tv inglese, italiana e tedesca, accanto a giornali e radio, dopo la fusione proposta tra AT&T, ancora la rete più grande d’America, con Time Warner, che controlla Hbo, Cnn e Time Warner, progetto da 85,3 miliardi di euro. Intanto, in Francia, Altice, fondo multinazionale dell’imprenditore franco-israeliano Patrick Drahi, ha lanciato una campagna parallela per acquisire contenuti televisivi su 8 nuovi canali di intrattenimento per gli utenti della rete Sfr, accanto all’attuale palinsesto di notizie e sport.

La mossa di Drahi contrasta il piano di Bolloré: una Netflix europea, radicata nell’Europa latina, Francia, Italia, Spagna a fronteggiare gli anglosassoni. Vivendi, che cominciò sotto Napoleone III come compagnia di acquedotti nel 1853, è per Bolloré la risposta europea a Disney, Apple, Amazon, Google, Time Warner, AT&T e Murdoch. A chi gli ha chiesto in questi giorni «Ma non siete troppo piccoli?» ha risposto sicuro «Abbiamo tutto quel che ci serve per creare sinergie e non ci fermeremo, il cash è lì. Su Mediaset andiamo avanti, almeno fino al 30%: poi se ne parla con chi c’è».

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

vivicentro.it/attualità
vivicentro/Balloré cerca un abboccamento con Berlusconi, intanto però gioca sui ritardi dell’Italia
lastampa/Bolloré gioca sui ritardi dell’Italia per creare una piattaforma che faccia concorrenza a Hollywood GIANNI RIOTTA

Mediaset, Bollorè cerca una tregua

0

Colpo di scena nella battaglia tra Fininvest e Vivendi per il controllo di Mediaset. Bolloré pensa a una tregua di Natale e cerca un abboccamento con Berlusconi, intanto però gioca sui ritardi dell’Italia per creare una piattaforma che faccia concorrenza a Hollywood.

Vincent pensa alla tregua di Natale e cerca un abboccamento con Silvio

Ma Bolloré è pronto alla guerra di logoramento coinvolgendo la telefonia

MILANO – Chiamatela, se volete, la tregua di Natale. I cannoni francesi in Borsa hanno smesso di rombare. Il titolo Mediaset dopo la pazza corsa dei primi tre giorni della settimana ha chiuso per la prima volta in calo, dell’1,55%. Vincent Bolloré, giunto con la sua Vivendi al 20% del Biscione, resta convinto – dopo il comprensibile choc iniziale – di aver comunque destato l’attenzione di Silvio Berlusconi con cui, genio della tv e attento al futuro della sua creatura, ritiene di poter raggiungere ancora un accordo. Un nuovo patto sotto il segno di quella stessa visione strategica che già in aprile li aveva accomunati salvo poi finire a carte quarantotto sui conti, contestati, di Premium, la pay tv diventata col tempo la zavorra di Cologno Monzese.

Tra borsa e tribunale, la partita tra Mediaset e Vivendi è appena iniziata

LEGGI ANCHE: Balloré cerca un abboccamento con Berlusconi, intanto però gioca sui ritardi dell’Italia

Per favorire un riavvicinamento, Bolloré ieri ha cominciato col mandare segnali distensivi. Parola d’ordine: abbassare i toni. «Certamente non è stato sollecitato, ma non è un atto ostile», ha dichiarato così all’Ansa una forte interna di Vivendi. «Vogliamo estendere e rafforzare la nostra posizione in Europa del Sud che per noi è strategica», hanno proseguito da Parigi. Nel quartier generale di Mediaset quanto in quello della holding hanno subodorato qualcosa di più, al punto che si aspettano – forse già oggi o nei prossimi giorni – una specie di invito ufficiale a sedersi attorno a un tavolo. Bolloré cerca la pace, ora che con la sua quota – presa in modo brutale, certo, ma spendendo 700 milioni – ha allineato i propri interessi con quelli dei Berlusconi. Ma, pur con tutta la buona volontà, non attenderà in eterno. La tregua durerà fino a Natale. Passate le Feste, se i segnali saranno ancora tutti e solo ostili (e ieri i manager di Fininvest hanno esaminato a lungo con i legali le richieste da inoltrare alla Procura di Milano e alla Consob, tra cui il congelamento delle azioni rastrellate da Vivendi), riprenderà a fare la guerra. L’Opa non sembra un’opzione: il gruppo potrebbe arrivare al 29,9%. Quella a cui Parigi si prepara è una guerra di logoramento: battagliare in ogni assemblea, presentare a tutti gli azionisti (fondi inclusi) il proprio piano alternativo, chiedere – anche prima del 2018 – di poter avere rappresentanti in cda. Vivendi poi controlla Telecom, grande cliente pubblicitaria di Mediaset, e che finora, tra Premium e Sky, ha favorito la prima. Sarebbe ancora così?

Neppure Mediaset e Fininvest resterebbero a guardare. La holding dei Berlusconi non potrà più comprare azioni (se non un 1,27% a partire da aprile) per un anno. Qualcuno scommette che voglia restituire il dispetto a Vivendi, comprando quote della sua Telecom. La cosa non trova riscontri, ma il titolo (nonostante il presidente Giuseppe Recchi giuri che il gruppo sia «totalmente estraneo alla vicenda») ha guadagnato il 3,66%. Al loro fianco, poi, hanno i colossi Unicredit e Intesa Sanpaolo. E Carlo Messina, ad di quest’ultima, appare determinato nel supportare Mediaset in nome dell’italianità da preservare. Non una guerra, sarebbe uno scontro tra titani.

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

vivicentro.it/economia
vivicentro/Mediaset, Bollorè cerca una tregua
lastampa/Vincent pensa alla tregua di Natale e cerca un abboccamento con Silvio FRANCESCO SPINI

Prof. Mariani: “Milik sta bene. Real Madrid? Può farcela, sono ottimista”

Il Prof. Mariani ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai cronisti presenti a ‘Villa Stuart’. Ecco quanto riportato da Calciomercato.it:

 

“Milik dal mio punto di vista sta bene. La tabella di marcia stilata 2 mesi fa, è stata rispettata. Il ragazzo corre, gioca con la palla e fa i dribbling. Tra un mese, al successivo controllo, daremo il disco verde per la ripresa dell’attività agonistica. Vederlo in campo contro il Real Madrid il prossimo 15 febbraio? Sono ottimista che possa giocare, poi non so se 90 minuti .Sono considerazioni che spettano al mister, al preparatore atletico e al medico del Napoli, De Nicola. Tra un mese darò l’ok alla ripresa dell’attività agonistica, poi alla sfida col Real Madrid mancherà un altro mese: la palla non sarà nel mio cortile. Col Napoli ho sempre lavorato bene. Milik l’ho trovato ottimista come il primo giorno e contento. Sta andando in Polonia per le vacanze di Natale, ci siamo fatti gli auguri. Mi diceva De Nicola che lo hanno dovuto frenare”.

 

Da calciomercato.it

Ssc Napoli: “Positivo l’ esito del controllo di Milik, il prossimo tra tre settimane”

Come da programma, Milik è stato visitato oggi a Roma dal Professor Mariani a Villa Stuart, accompagnato dal responsabile dello staff medico azzurro Dott. De Nicola.

Positivo l’esito del controllo, il recupero dell’attaccante azzurro procede come previsto.

Arek sosterrà, seguendo il calendario già programmato, un nuovo controllo tra circa tre settimane.

Da sscnapoli.it

Avellino, formalizzata la risoluzione contrattuale con Toscano e lo staff

0
Il comunicato della società irpina sulla risoluzione contrattuale con l’ex allenatore Toscano ed il suo staff
Il sodalizio biancoverde ha ufficializzato la risoluzione consensuale del contratto con l’ex allenatore Toscano ed il suo staff.

L’U.S. Avellino comunica di aver risolto consensualmente il contratto con l’allenatore Domenico Toscano e con i componenti del suo staff – Michele Napoli, Michele Gerace, Pietro La Porta e Luca Altomare – già sollevati dall’incarico da questa società lo scorso mese.

vivicentro.it/sport/serie-b –  Avellino, formalizzata la risoluzione contrattuale con Toscano e lo staff

 

Milik ha lasciato Villa Stuart, si attendono le dichiarazioni del dott. Mariani

Arkadiusz Milik si è recato nel pomeriggio alla clinica ‘Villa Stuart’ per la visita di controllo al ginocchio sinistro operato circa due mesi fa in seguito alla rottura del legamento crociato. “Quando torno? Non lo so”, avrebbe risposto l’ attaccante azzurro ai giornalisti presenti. Stando a quanto riporta Calciomercato.it, il calciatore polacco avrebbe lasciato la clinica intorno alle 15:30 da un’ uscita secondaria. A breve il dott. De Nicola e il prof. Mariani potrebbe rilasciare alcune dichiarazioni.

De Laurentiis a Edicola Fiore, la Ssc Napoli: “Mattinata all’ insegna del divertimento”

Aurelio De Laurentiis ospite d’eccezione da Fiorello a “Edicola Fiore”. Mattinata all’insegna del divertimento nel programma di Sky Uno che ha visto protagonista il Presidente del Napoli e lo showman siciliano in un esilarante siparietto.

Fiorello ha intervistato il Patron azzurro imitandone la voce. De Laurentiis da parte sua ha risposto con ironia alle simpatiche provocazioni e alle domande del conduttore.

La prima sul calcio: “Avete preso Pavoletti?”, ha chiesto Fiorello. “Assolutamente, assolutamente, forse…” la risposta sibillina di De Laurentiis.

Poi Fiorello, imitando sempre De Laurentiis, ha lanciato con una battuta il nuovo film di Natale della Filmauro: “Andate al cinema a vedere ‘Natale a Londra, Dio salvi la regina’. E se non incassa: Dio salvi Lillo e Greg!”.

Finale tra risate, applausi e selfie per una mattinata ricca di allegria, spettacolo ed entusiasmo.

Da sscnapoli.it 

Sky – Pavoletti-Napoli, fissate anche le visite mediche e Gabbiadini…

Per un attaccante che entra, un altro potrebbe uscire. Il reparto offensivo del Napoli a gennaio potrebbe subire un’importante rivoluzione. Pavoletti è pronto a diventare un nuovo giocatore di Sarri per una cifra attorno ai 18 milioni, bonus compresi. Tra il Genoa ed il Napoli ci sarebbe l’accordo, tanto da aver già stabilito le visite mediche durante le vacanze.

Più intricato il capitolo Gabbiadini invece. Questa volta esiste davvero la possibilità che il classe ’91 dica definitivamente addio al Napoli, ma solo a determinate condizioni. Prima di tutto bisognerà vedere se le condizioni di Milik e Pavoletti al rientro dai rispettivi infortuni saranno incoraggianti, quindi si dovrà aspettare. La società di De Laurentiis pretenderebbe non meno di 17/18 milioni per l’ex Samp, che per ora in caso di partenza sembrerebbe maggiormente indirizzato verso la Premier dove Stoke City e Southampton sono le pretendenti più accreditate. Lo riferisce Gianluca Di Marzio, esperto di mercato Sky, tramite il proprio portale ufficiale.

 

Da gianlucadimarzio.com

Reina: “Real Madrid? Manca tantissimo, prima dobbiamo pensare al campionato”

Il portiere azzurro Pepe Reina ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:

 

“Speriamo che la squadra sia davvero matura, i segnali sono positivi dopo un periodo  in cui ci è mancato qualcosa soprattutto dal punto di vista dei risultati. Speriamo che la squadra riesca a mantenere questo livello elevato”.

 

Contro il Torino partita insidiosa, non bisogna pensare alla Champions – “Abbiamo raggiunto un traguardo importante arrivando tra le prime sedici squadre europee. Manca ancora molto tempo, dobbiamo parcheggiarla. È vero che ci teniamo tanto ma prima bisogna pensare al campionato. Contro il Torino sarà una sfida ardua, è una squadra che sta facendo bene soprattutto in avanti. Sarà importante portare a casa i te punti prima della sosta”.

 

Su Mertens – “Sta crescendo sempre di più, non solo a livello calcistico ma anche a livello umano. È un giocatore importante per il futuro di questa società, con lui ho un rapporto particolare”.

 

Sul Real Madrid –E’ una grande opportunità anche per la città che potrà godersi una grande sfida con uno dei club più forti al mondo. Sarà molto difficile ma dovremo andare al Bernabeu senza alcun timore. Per la gara di ritorno mi aspetto un san Paolo ricolmo, che possa dare la spinta necessaria alla squadra. All’ andata sarà complicato fare il risultato, in trasferta non è mai facile. Ma ripeto che non abbiamo paura di nessuno”.

I tuoi auguri ai tifosi – “Tanti auguri a tutti, l’ importante è passare le feste in modo sereno”

 

 De Laurentiis manda i friarielli ad Higuain, tu ?  “Non so cosa dire, lo ha detto il presidente. Con Higuain non ho nessun problema, ha dato tanto per questa squadra”

I convocati di Mister Fontana per Taranto – Juve Stabia

Ultima gara del girone d’andata per la Juve Stabia, che domani affronterà il Taranto. Fontana vuole restare agganciato al treno di testa e punta al successo esterno in terra pugliese. Quasi tutti a disposizione per il tecnico delle Vespe, che deve fare a meno solo di un difensore e di un attaccante.

Di seguito il comunicato della Juve Stabia

Al termine dell’allenamento di rifinitura, svolto questa mattina presso lo Stadio “Romeo Menti”, il tecnico Gaetano Fontana ha reso nota la lista dei nr.22 calciatori convocati per il match Taranto-Juve Stabia, valevole per la 19^ giornata del campionato di Lega Pro Unica Girone C, in programma domani, sabato 17 dicembre 2016, con inizio alle ore 16,30 presso lo Stadio “Erasmo Iacovone” di Taranto.

Portieri: Bacci, Borrelli e Russo.

Difensori: Atanasov, Camigliano, Cancellotti, Liotti, Morero e Petricciuolo.

Centrocampisti: Capodaglio, Esposito, Izzillo, Mastalli, Salvi e Zibert.

Attaccanti: Del Sante, Kanoute’, Lisi, Marotta, Ripa, Rosafio e Sandomenico.

Indisponibili: Liviero e Montalto.

S.S. Juve Stabia

Juventus-Roma, Spalletti: “Vogliamo che diventi decisiva la sfida di ritorno. Salah ok. Pjanic? È un amico dello spogliatoio”

NOTIZIE AS ROMA – Meno un giorno dalla super sfida tra la prima e la seconda in classifica. La Juve vuole consolidare il suo primato scappando a +7, la Roma, dal canto suo, tenterà di fare il colpaccio allo Stadium, vera roccaforte della Vecchia Signora. “La Roma è stata costruita per vincere”, diceva mister Spalletti alla vigilia della gara interna contro il Milan della settimana scorsa. Assestatasi con una vittoria di misura sui rossoneri come seconda forza del campionato in solitaria, ora la Roma ci crede e vuole continuare a sorprendere. Il segnale, in caso di risultato positivo a Torino sarebbe di quelli fragorosi e manterrebbe vivo un campionato dall’esito fin troppo scontato. Due risultati utili su tre per i giallorossi, dunque. Il tecnico toscano si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei cronisti. Queste le dichiarazioni di Spalletti:

“Florenzi, Nura, Paredes e Lobont sono indisponiblili. Vermaelen, Peres  e Totti vanno valutati oggi in allenamento, Salah in gruppo.  Su quando Florenzi ricomincerà a correre non sono preparato, su Salah è a disposizione, ha nelle sue corde l’accelerazione, una qualità che non è che diminuisca, gli rimane. Va valutato nel contesto della partita che sarà”.

E’ solo la partita di Higuain e Dzeko o anche quella di Buffon e Szczesny?
La forza della squadra la fanno anche gli altri, non solo chi fa gol. Tu ne hai presi due perfetti, uno ha più esperienza e più forza anche mentale che ha sempre trasferito, ad esempio, in nazionale, Szczesny ha grande qualità e prospettiva. La sintesi potrebbe essere che Buffon è sempre stato un portiere con i baffi, ma anche Szczesny ha la piega giusta, diventerà fortissimo”.

Lo scorso anno affrontò la Juve a 10 giorni dal suo arrivo a Trigoria, la Roma cedette solo nel finale. È soddisfatto del percorso della Roma in questo periodo?
Siamo tutti a guardare di giorno in giorno dove possiamo migliorare, sono contento del percorso. Non a caso si vincono i campionati a 100 punti mentre qualche anno fa ne servivano 80. La Juve serve da stimolo alle altre squadre che vogliono starle vicino”.

El Shaarawy, titolare in Europa League,  non è titolare in campionato dal match contro l’Empoli. Condizioni?
Stephan ha fatto vedere di aver fatto bene il lavoro per inserirsi e mantenersi ad un livello di condizione fisica buona perché poi la tecnica è quella lì, è evidente. Sulle cose che sa fare, è evidente a tutti che ha un buonissimo estro e numeri”.

La Juve si metterà con la difesa a 3. Su Dybala Allegri deve decidere. Cosa cambierebbe?
Poco, perché loro hanno la forza dal punto di vista fisico e tecnico, la caparbietà, la disponibilità a far uscire sempre il meglio dalla situazione che gli butti addosso. Se giocheranno Mandzukic e Higuain come penso, diventerà una gara dal duro confronto dal punto di vista fisico. Nel derby con il Torino si è visto, sono usciti da una situazione non semplice dando la palla addosso a Higuain e Mandzukic.

Allegri ha detto che il pareggio non gli basta. Alla Roma basta o no?
Il discorso è semplice: per noi è una partita fondamentale, non è che si va lì e si punta al pareggio, perdi sicuro. Bisogna andare a misurarsi e a cercare di far valere la nostra forza. L’obiettivo deve essere trasformare la partita di ritorno in una sfida importantissima. Se riusciamo a far questo avremo fatto un grande lavoro. Vogliamo mirare a far diventare quella sfida decisiva”.

Lei prima di Roma Inter disse che se l’Inter veniva ad attaccarvi alto non era un problema. Dalla Juve si aspetta una partita di attesa?
Hanno nel DNA la consapevolezza della forza mentale, fisica. Verranno ad attaccarci altissimi, cercheranno di metterci addosso la pressione del loro stadio, hanno altre mire e regolare già da ora questa situazione qui sarebbe importantissimo per loro. Noi dobbiamo essere bravi a gestite questo e a far valere le nostre qualità perché anche noi abbiamo qualcosa da dire”.

Allegri ha detto che Spalletti è un grande allenatore e a volte anche un grande attore. È così?
Ha detto così? È perché non mi ha sentito cantare. Lui è un grande amico, una persona corretta e un grande allenatore. È difficilissimo vincere quando si hanno grandi calciatori, perché poi bisogna gestirli, domarli, farli rendere tutti. Lui ha vinto anche quando aveva rose meno ampie. Lui è il primo della classe quindi si accetta anche qualche battuta. Siamo tutti e due toscani, vi interessano le storie meno belle del calcio. Ce ne sono tantissime di storie belle nel calcio, le amicizie che si formano quando i giocatori vengono a farti vedere che sono in contatto con altri calciatori di altre squadre e ci parli al telefono. Pjanic è un amico di tutto lo spogliatoio e rimarrà tale. L’amicizia con Allegri nasce dal fatto che ci si trova insieme, per esempio a Lione siamo stati nello stesso tavolo, ci siamo ritrovati anche a Coverciano. Viene dalle mie zone, è un livornese. I livornesi sono tipi veraci, bisogna stare attenti”.

Basta Orsato o vorrebbe la Var?
Siamo stati trattati a guanti bianchi. È tutta gente internazionale, che ha esperienza e qualità. Orsato è una garanzia per tutti. La tecnologia è un supporto importante che va usato nella maniera giusta. C’è il tempo reale in cui vanno considerate le cose, bisogna mettere a puntino questo però io sono a favore se è questo che volevi sapere”.

Questo Juventus-Roma a differenza del passato è trattato più come una sfida di calcio che come la lotta tra bene e male…è anche merito suo?
Non so come sono state le altre sfide perché non c’ero. Le ho sempre viste come bellissime sfide dove noi abbiamo rincorso perché loro sono più bravi. Vogliamo andare a vedere quelli che sono i loro numeri più da vicino. Sono numeri importantissimi per cui vogliamo vedere più da vicino quali sono le qualità che portano a questi numeri”.

È l’ultimo treno scudetto?
Secondo me finita non si dice mai. Si pensa sempre a rimbalzare, si pensa sempre che sia una cosa che si può superare quello che ci capita, bisogna affrontare altre sfide. Sarebbe durissima ma ancora possibile  se si guarda la differenza punti dell’anno scorso visto che siamo tutti dentro più competizioni. Loro sono avvantaggiati perché hanno tanti grandi calciatori ma ci può essere il momento in cui le cose gli vengono meno fluide.

Sotto l’aspetto mentale, quanto sarebbe importante vincere domani? Che effetto le farà rincontrare Pjanic?
I risultati, nell’esasperazione di questo calcio, sono tutti importanti, cambiano totalmente la prospettiva del lavoro. Noi vogliamo riuscire a dare più forza al nostro futuro. Pjanic ha mangiato con la nostra squadra quando è venuto a trovarci in ritiro col Torino. Avete fatto di tutto per farci litigare, dipende tutto da come uno lo fai sentire. Io ho litigato con tutti per farlo giocare basso accanto a De Rossi, davanti ai difensori. È una persona squisita sotto tutti gli aspetti, ci ha dato soluzioni importanti l’anno scorso. Quando abbiamo scherzato delle altre cose è stato un bello scherzare perché la stima da part mia c’è ma è anche reciproca”.

La Roma ha subìto 5 gol nelle ultime 7 partite, la Juve 8. Ha trovato la quadratura del cerchio?
Se la sfida Higuain-Dzeko è equilibrata e se si è migliorati in difesa che è la loro roccaforte abbiamo buone possibilità. Non dobbiamo dire al mondo le nostre intenzioni, le dobbiamo far vedere. Dzeko è uno con cui si contenderà la classifica dei cannonieri. C’è anche Dybala. Mi aspetto che loro due saranno il primo ed il secondo”.

Diretta testuale di Claudia Demenica copyright-vivicentro

Fontana: “Turn over forzato. A Taranto per continuare a fare bene”

Per la consueta conferenza stampa della vigilia del match di domani allo Iacovone tra Taranto e Juve Stabia, si è presentato in sala stampa il tecnico delle vespe Gaetano Fontana.

Ecco le sue parole:

E’ un periodo ricco di sfide un po’ per tutti. Noi, chiaramente, abbiamo maggiori pressioni e maggiore stanchezza alla luce della gara di Matera. Purtroppo abbiamo qualche acciacco di troppo che non mi permette di schierare chi voglio ma devo fare turn over forzato.

Juve Stabia che finora ha conquistato gli stessi punti della stagione 2014-2015 quando sulla panchina sedeva Mister Pancaro. Il mister su questo accostamento è chiaro:

Fa piacere riuscire a fare bene, i punti sono frutto del nostro lavoro. Sono felice di star facendo bene come Pancaro un ottimo allenatore. Siamo orgogliosi di essere lassù a giocarcela con “BIG” come Lecce, Foggia e Matera.

L’obiettivo è continuare a fare bene per dar ulteriore fastidio a chi deve vincere il campionato. Noi viviamo di valori e quando andiamo in campo dobbiamo trasmettere alla gente il nostro entusiasmo.

Sul prossimo avversario che secondo calendario è il Taranto di Mister Prosperi:

Mi aspetto che i miei giochino da Juve Stabia. Abbiamo un d.n.a. ben preciso e Matera ci insegna che se ce la giochiamo possiamo far male a tutti. Dobbiamo giocarcela ed essere offensivi sfruttando le nostre qualità. Abbiamo la coperta un po’ corta ma chi scenderà in campo farà bene. Dobbiamo valutare alcune situazioni come quella di Salvi che sta piano piano migliorando. Lui è un guerriero e abbiamo bisogno anche di lui, devo dosarlo per averlo al meglio. Sono felice di riavere lui, Lisi e Zibert.

Per questa gara sicuramente ci sarà qualche ricambio anche alla luce della gara di giovedì con il Catania.

In merito al pensiero sui tifosi della Juve Stabia per questa trasferta:

So che chi ha possibilità ci seguirà. Non è semplice seguirci ma so che chi potrà, verrà. Dobbiamo continuare a far nascere in loro entusiasmo, come fatto fino ad ora. Siamo ormai al giro di boa e loro sanno cosa offriamo.

Sabato si chiude il girone di andata e ripercorrendo le 18 partite fin qui disputate il mister non mostra nessun rammarico, anche per quelle perse.

Ogni partita insegna qualcosa. Dopo aver perso a Reggio, abbiamo vinto con il Foggia. Chiaramente perdere non piace a nessuno ma ciò che conta è ripartire subito imparando dalle sconfitte.

Sull’imminente calcio mercato di riparazione Fontana segna un pò la strada maestra da seguire.

La squadra c’è, chiaramente qualcosa va cambiato, ma la qualità c’è. Se vogliamo continuare a sognare, serve ancora qualcosa. Sono un allenatore che sa lavorare con il suo gruppo e sicuramente chi verrà deve essere disponibile e rispettoso degli altri compagni che hanno trascinato la squadra nelle prime posizioni di classifica. Se deve essere acquistato qualcuno solo per acquistare è meglio che allora risparmiamo i soldi e andiamo avanti come stiamo.

Bufera sulla Raggi, sindaco di Roma: blitz in Campidoglio

A Roma arrivano gli investigatori in Campidoglio per acquisire documenti sulle nomine della Raggi.

Blitz in Campidoglio, indagine sulle nomine

La polizia acquisisce gli atti sulla scelta di Romeo e Raineri

ROMA – Nessuna sirena, due macchine, e abiti borghesi. Gli agenti del reparto specializzato della Polizia di Stato per i reati contro la pubblica amministrazione si sono presentati nella tarda serata del 14 dicembre in Campidoglio. Guidati dal vicequestore Maurizia Quattrone hanno acquisito atti e documenti relativi alle nomine di alcuni dirigenti dell’amministrazione di Virginia Raggi. Il blitz degli investigatori è legato all’inchiesta della Procura di Roma che vuole vederci chiaro sugli incarichi conferiti dalla sindaca al magistrato Carla Romana Raineri, ex capo di gabinetto, e a Salvatore Romeo, capo della segreteria politica della sindaca. Al momento il fascicolo, aperto dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Francesco Dall’Olio, è un modello 45, cioè contro ignoti e senza ipotesi di reato. Non vi sono dunque indagati, almeno per ora. Ma non è escluso che nelle prossime ore la sindaca possa essere risucchiata al centro delle indagini.

LEGGI ANCHE: Bufera su Sala, sindaco di Milano

L’ipotesi di reato che potrebbe esserle contestata è quella di abuso d’ufficio, perché le nomine effettuate, secondo gli inquirenti, nasconderebbero delle «corsie preferenziali» illegali per favorire un candidato a danno di altri. I pm hanno iniziato a studiare i dossier sulle nomine già nel tardo pomeriggio di ieri ed è possibile che a breve siano convocate a Piazzale Clodio le prime persone «informate sui fatti».

Le acquisizioni di due giorni fa sono state disposte dopo l’esposto presentato lo scorso primo settembre dall’ex capo di gabinetto Carla Romana Raineri a seguito delle segnalazioni dell’Autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone. Ma la radice è precedente. Tutto era infatti partito da una denuncia di Fratelli d’Italia presentata il 23 agosto scorso, nella quale si ipotizzava appunto il reato di abuso d’ufficio a carico della sindaca Raggi anche per i compensi superiori agli standard che erano stati assegnati alla Raineri, ingaggiata servendosi dell’articolo 110 del Tuel che non obbliga a verificare se all’interno dell’Amministrazione qualcuno abbia i requisiti richiesti né a bandire un avviso pubblico. E a Salvatore Romeo, il funzionario che dopo la vittoria dei 5Stelle alle amministrative si è messo in aspettativa dal Campidoglio per essere poi riassunto dallo stesso ente al triplo dello stipendio: ben 120 mila euro.

In mattinata alcune fonti di stampa avevano parlato di perquisizione in Campidoglio mentre la visita della Polizia di Stato non aveva questa valenza. «Quanto riportato oggi da tutti i media su Virginia Raggi è falso. Contrariamente a quanto riportato dai giornali e dalle tv non c’è stata nessuna perquisizione in Campidoglio», ha voluto precisare Beppe Grillo sul suo blog. «Si è trattato – ha chiarito il comico – di una semplice acquisizione di atti».

Stessi toni polemici in un tweet della sindaca Raggi. «Questa richiesta della Procura – ha sottolineato la prima cittadina – è un atto dovuto. Ho messo a disposizione i documenti richiesti in assoluta serenità». Ma, ha concluso la sindaca attaccando per una volta la Raineri, «è interessante notare come l’unica persona che sia stata nominata con una procedura irregolare stia levando gli scudi. E’ suo diritto farlo, che lo faccia e vada avanti. Noi collaboreremo al massimo con la Procura per fornire tutti i chiarimenti».

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

vivicentro.it/politica
vivicentro/Bufera sulla Raggi, sindaco di Roma: blitz in Campidoglio
lastampa/Blitz in Campidoglio, indagine sulle nomine EDOARDO IZZO

Eccellenza-Promozione,il programma delle squadre isolane

Sabato 17 e domenica 18 ,ci sarà l’ultimo weekend di campionato di Eccellenza e Promozione,dove si chiuderà il girone d’andata. In Eccellenza, allo stadio “Don Luigi Di Iorio” il Barano guidato da mister Billone Monti,ospiterà sabato pomeriggio alle ore 14:30, il fanalino di coda Hermes Casagiove. Alla stessa ora il Procida di mister Bruno Mandragora,sarà impegnato in casa del Mondragone allo stadio comunale. Domenica mattina sfida dal sapore storico per il Real Forio che sarà di scena al “Giraud ” di Torre Annunziata contro il quotato Savoia. In Promozione la capolista Nuova Ischia chiuderà il weekend del calcio isolano. I gialloblù reduci dalla vittoria sul campo dell’Afro Napoli United per 1-4 nell’ultimo scontro diretto e dopo essersi ripresa la vetta della classifica grazie al pareggio della Sibila Bacoli,chiuderanno il proprio girone d’andata al “Mazzella” domenica pomeriggio alle ore 14:30,contro il S.Maria La Carità, che nello scorso turno di campionato ha fermato proprio formazione flegrea.

Il programma gare del fine settimana del settore giovanile della Juve Stabia

Il programma del fine settimana

Nuovo fine settimana di gare per il settore giovanile della Juve Stabia. Questo il programma gare:

Berretti: Vibonese – Juve Stabia sabato 17/12 h 14.30 campo D’Angelo fraz. Piscopio – (VV)

Under 17 ed Under 15 sosta natalizia

Under 16: Aversa Normanna – Juve Stabia domenica 18/12 h 10 comunale di Trentola Ducenta

2003: Ciro Caruso – Juve Stabia domenica 18/12 h 11.30 campo Grillo di Marano

I nostri sponsor:

 







Bufera su Sala, sindaco di Milano

Tempesta giudiziaria sul sindaci di Milano, Giuseppe Sala. Indagato per il maxi appalto realizzato a Expo, si autosospende: «Non conosco le accuse».

Sala indagato per Expo: “Non conosco le accuse ma mi autosospendo dalla carica di sindaco”

Le ipotesi per l’ex ad ed ex commissario sono di falso ideologico e falso materiale

MILANO – L’inchiesta sulla piastra di Expo non è finita. E quattro anni dopo le prime indagini sul sito espositivo di Rho-Pero arrivano al bersaglio più grande. Sotto inchiesta finisce l’ex commissario unico di Expo 2015 e attuale sindaco di Milano Giuseppe Sala. I reati che gli vengono contestati sono concorso in falso ideologico e falso materiale. La conferma arriva solo a sera. Dopo che per ore era girata la voce di un possibile suo coinvolgimento. Quanto basta per travolgere Palazzo Marino.

LEGGI ANCHE: Bufera sulla Raggi, sindaco di Roma: blitz in Campidoglio

Il sindaco rimane blindato in riunione per ore. I suoi portavoce giurano che non ci saranno dichiarazioni a caldo. Al cellulare Giuseppe Sala è più che sbrigativo: «Non posso parlare». Ma poi arriva la conferma: “Apprendo da fonti giornalistiche che sarei iscritto nel registro degli indagati. Pur non avendo la benché minima idea delle ipotesi investigative, ho deciso di autosospendermi dalla carica di sindaco, determinazione che formalizzerò domani (oggi per chi legge, ndr) nelle mani del prefetto di Milano».

Era stato lo stesso sindaco, quando si candidò alla poltrona di primo cittadino, a giurare che se ci fosse stata una qualsiasi ombra giudiziaria su di lui, avrebbe fatto un passo indietro. L’iscrizione del sindaco di Milano nel registro degli indagati per reati così gravi e per un’opera che ha diviso la città e la politica, potrebbe arrivare a rimettere in discussione l’immagine della città e il suo modello amministrativo. Per mesi è stato detto che le gare d’appalto erano fatte con i più rigorosi controlli. Anche Raffaele Cantone era stato chiamato a vigilare. Possibile che i reati contestati al sindaco siano antecedenti all’intervento del Numero Uno dell’Autorità Anticorruzione. Ma se fosse provato il coinvolgimento dell’ex commissario di Expo tutta la storia di quel progetto potrebbe essere rivista.

La conferma dell’iscrizione nel registro degli indagati di Giuseppe Sala è arrivata quando i magistrati milanesi hanno chiesto al giudice per le indagini preliminari Pierluigi Marcantonio di poter indagare per altri 6 mesi perché «sono necessari ancora approfondimenti». Una richiesta rituale. Una proroga delle indagini per almeno 6 mesi è sempre possibile presentarla se ci sono elementi che meritano più tempo e un maggior approfondimento. Nella richiesta formulata dal sostituto procuratore generale Felice Isnardi si fa riferimento anche al fatto che «si è dovuto procedere a nuove iscrizioni e che sono necessarie ancora audizioni». Chi siano i nuovi manager inquisiti non è scritto. Non è necessario. Fa fede solo la data di iscrizione nel registro degli indagati. I loro nomi potrebbero essere finiti nel registro custodito al quarto piano del Palazzo di Giustizia milanese senza aver ricevuto comunicazione con un avviso di garanzia da parte della Procura generale. Una sorte probabilmente toccata allo stesso sindaco di Milano.

L’inchiesta sulla piastra di Expo, l’appalto più importante di tutto il complesso, era stata avocata poche settimane fa dalla procura generale che si era opposta alla richiesta di archiviazione dei magistrati della procura Paolo Filippini, Roberto Pellicano e Giovanna Polizzi. Un destino tribolato che sembra accompagnare da sempre questa indagine. Dovette intervenire pure il Csm per dirimere uno scontro tra l’allora capo della Procura Edmondo Bruti Liberati e il sostituto Alfredo Robledo. C’è chi sostenne addirittura una sorta di moratoria per non turbare l’andamento dell’esposizione partita in sordina, finita con un gran successo nei numeri ma con una coda di polemiche su costi e ricavi della manifestazione.

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

vivicentro.it/politica
vivicentro/Bufera su Sala, sindaco di Milano
lastampa/Sala indagato per Expo: “Non conosco le accuse ma mi autosospendo dalla carica di sindaco” FABIO POLETTI

De Laurentiis da Fiorello: “Pavoletti? Assolutamente… forse! Milik già corre”

Le sue parole

Questa volta non era un’imitazione. Il patron azzurro Aurelio De Laurentiis è stato ospite d’onore nell’ultima puntata della striscia di Sky Edicola Fiore. Intervistato da Fiorello: “Fiorello, Fiorello, è la voce della tua coscienza. Quella che fa dire agli altri ‘Cafoni! Ti propongo di girare un film. Lo chiamerei un italiano al top”.

Sul calcio: “La multa di 10mila euro? Sai in Italia è facile incazzarsi”. Su Milik: “Si sta riprendendo, già corre in campo”.

Immancabile la domanda su Pavoletti: “Verrà da noi a gennaio? Assolutamente… assolutamente Assolutamente… forse!”, risponde il vero De Laurentiis, mentre l’ADL imitato risponde: “Ve lo dico io. Pavoletti sta già a Capri!“, dice Fiorello con la voce rauca suscitando l’ilarità dei presenti. Sguardo anche al passato. “Higuain? Gli mando sempre i friarielli, se li mangia sempre e segna anche… devo dire che segna di meno rispetto a quando era da noi“. 

Oscar. Fuocoammare escluso dalla severa selezione dell’Academy

0

Il documentario di Gianfranco Rosi, sugli sbarchi dei migranti a Lampedusa, è stato escluso dalla nomination degli Oscar 2017. Una scelta che ha sorpreso tutti, e non solo il mondo del cinema. “Fuocoammare” era l’unica pellicola italiana presente in concorso, un documentario su un tema attualissimo, dibattuto a livello internazionale, per via delle forti impressioni suscitate dalle continue tragedie nel Mediterraneo. 

Un’esclusione clamorosa, visto l’impatto del tema trattato da Rosi. La notizia non è propriamente ufficiale, ma compare in molti siti specializzati in questo ambito, pertanto non vi sono più dubbi sulle scelte dell’Academy.

I film in lingua originale che hanno riscontrato il favore della Giuria sono 9, di seguito i titoli:

“Tanna’ Australia; ‘It’s Only the End of the World’, Canada; ‘Land of Mine’, Danimarca; ‘Toni Erdmann’, Germania; ‘The salesman’, Iran; ‘The King’s Choice’, Norvecia; ‘Paradise’, Russia; ‘A man called Ove’, Svezia e ‘My life as a zucchini’, Svizzera”

Escluso dalla nomination come miglior film straniero, ‘Fuocoammare resterà in corsa come documentario, fa peraltro già parte della lista dei 15 selezionati, che diventeranno, in seguito ad un’altra selezione, 5 alla fine di gennaio.

Fuocoammare ha conseguito finora lusinghieri consensi della critica, ha vinto l’Orso d’Oro al Festival di Berlino di quest’anno, e numerosi altri riconoscimenti, ma non potrà, per il 2016, aggiungere al suo palmares, anche il trofeo di Hollywood.

I film selezionati si contenderanno al Dolby Theatre di Los Angeles, la statuetta dorata dell’89° edizione, il 26 febbraio del 2017.

Dall’Inghilterra – Rooney lascerà il Man Utd: è stato proposto al Napoli

Trattativa difficile da trasformare in realtà

Dall’Oltremanica giunge poi una clamorosa voce: Wayne Rooney sarebbe stato offerto al Napoli. È in rottura al Manchester United con Mourinho, tra un mese farà la valigia, ma ha rifiutato la Cina perché sogna l’Italia o la Liga. Il problema è l’ingaggio di circa 10 milioni stagione, ma onestamente sembra improbabile un’operazione del genere.