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Juve Stabia, il programma del fine settimana delle Vespette

Juve Stabia, il programma del fine settimana delle Vespette

Si riparte dopo le festività natalizie. Il settore giovanile della Juve Stabia si rituffa nei propri campionati, a parte la Berretti che ripartirà soltanto il 21. Queste le gare del fine settimana:

Berretti: campionato fermo

Under 17: Melfi – J.Stabia sabato 14/1 h 14.30 campo Lorusso di Venosa

Under 15: Melfi – J.Stabia sabato 14/1 h 12.30 campo Lorusso di Venosa

Under 16: Luigi Vitale- J.Stabia domenica 15/1 h 10.30 campo Audax di Casoria

2003: riposo

2004: J.Stabia-Sporting Castel San Giorgio domenica 15/1 h 10.30 stadio Menti

a cura di Ciro Novellino

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Schiaffo europeo dei liberali a Grillo

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Abbiamo titolato il giornale di ieri sulla “giravolta” di Beppe Grillo ed è proprio ciò che è avvenuto nelle ore seguenti. I militanti del Movimento 5 Stelle hanno votato per dire addio agli euroscettici di Nigel Farage al Parlamento europeo e passare ai liberali dell’Alde ma questi ultimi hanno sbattuto la porta in faccia ai grillini. “Non ci sono abbastanza garanzie per proseguire un percorso comune per riformare l’Europa”, ha dichiarato il leader Guy Verhofstadt.

Casaleggio jr azzoppato e dopo mesi neri Di Maio rialza la testa

L’ordine è “accusare l’establishment”, qualche parlamentare evoca «i poteri forti»

Lo staff della Casaleggio, l’azienda proprietaria dei dati degli iscritti e della piattaforma web su cui si decidono vita morte e miracoli del Movimento Cinque Stelle, intorno alle 6 di ieri sera ha estratto dal cilindro che la bocciatura da parte dei liberali andava raccontata così: «L’establishment ha deciso di fermare l’ingresso del MoVimento 5 Stelle nel terzo gruppo più grande del Parlamento europeo». Establishment nel quale però fino a poche ore prima volevano entrare. Tra i comunicatori M5S si sono sentite frasi come «abbiamo fatto tremare il sistema come mai prima», poi di lì a poco apparse sul blog di Beppe Grillo. Qualcuno dei parlamentari ha evocato «i poteri forti». Uno anche il fatto che «Verhofstadt era uomo legato al Bilderberg», circostanza complottista che naturalmente non vuol dire assolutamente nulla, e sulla quale per una volta si è deciso di soprassedere. Comunque, la debacle messa così può persino fare gioco ai cinque stelle, se in Italia passasse in questa versione del «noi contro l’establishment». E chissà, magari nelle pagine fan club Facebook pro M5S (da 90mila seguaci ciascuna) può darsi che questa sia la realtà parallela che verrà creduta. Tra l’altro, di teatro in teatro, continua un’efficace distrazione di massa dai guai di Virginia Raggi.

LEGGI ANCHE: Grillo come ”La volpe e l’uva” di Esopo

Però lo schiaffo ricevuto dai grillini nel tentativo di rassicurare le cancellerie e smarcarsi dal ghetto xenofobo-populista è notevole. E sta facendo vacillare una baracca che sta insieme per miracolo. Davide Casaleggio è lo sconfitto di ieri, è lui che aveva gestito questa cosa, e questo fa rialzare leggermente Luigi Di Maio. I due hanno un patto. Del giovane di Pomigliano, Beppe Grillo non molto tempo fa, all’epoca dei disastri sulla Muraro, disse «gli facciamo abbassare un po’ le penne, ma dobbiamo tenerlo». Di Maio serve alla Casaleggio perché non hanno costruito (finora) un altro potenziale candidato premier. Eppure ieri mattina il vicepresidente grillino della Camera aveva osservato che la scelta dell’Alde era «tecnica» (ripetendo che «vogliamo subito un referendum sull’euro»), ma aveva aggiunto un sibillino: «Se l’adesione a un gruppo fosse per affinità politica, allora avremmo sbagliato gruppo». Una frase intelligente, che gli offre una ritirata e gli consente adesso di dire, anche al Casaleggio jr bastonato, ve l’avevo detto. Un europarlamentare come Piernicola Pedicini, molto legato a Di Maio da amicizia e origini geografiche, è stato forse il più duro di tutti i grillini: per noi questa vicenda «è un danno enorme», finiremo «molto probabilmente» nel gruppo dei non iscritti.

LEGGI ANCHE – È saltato l’accordo tra M5S e Alde  

Il fronte della rivolta – quel vasto mare magnum che unisce aree e persone diversissime, da Roberto Fico a Roberta Lombardi, da Paola Taverna e Carla Ruocco a Federico D’Incà – ha perso un’altra occasione per mostrare un minimo di coraggio e esprimere pubblicamente i mugugni per l’intesa con i liberali ultra pro euro, che tanti di loro in privato esprimevano. Farlo ieri sarebbe stato ridicolo.

Alessandro Di Battista, che si era eclissato come sa fare nella mala parata, in serata aveva un appuntamento fissato su La7 a Otto e mezzo. E ha provato a fare il suo numero televisivo, il sistema, i poteri forti, l’Europa, «quello che io noto è che il M5S in Italia e in Europa viene percepito come un copro estraneo». Ha detto «la mia posizione è sempre stata quella di riuscire a formare un gruppo autonomo. Quando noi andiamo da soli, secondo me è sempre meglio». Ma dirlo dopo non suonava convincentissimo. La cosa più interessante è stata invece quando ha spiegato che adesso dovranno «cercare di formare un gruppo autonomo con delle delegazioni di diversi Paesi». E che restare con Farage, a questo punto, «non sarà facile». Insomma, se è vero che i guai della Raggi sono stati coperti per qualche ora, il prezzo è che ora Farage gioca al gatto col topo con Grillo.

Già, il leader dell’Ukip. Martedì aveva detto a Grillo «l’alleanza con Verhofstadt durerà poco»; e così ieri s’è divertito ad andare in giro a raccontare di aver comunicato al comico «poco, ma non pensavo così poco».

 

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lastampa/Casaleggio jr azzoppato e dopo mesi neri Di Maio rialza la testa JACOPO IACOBONI

E’ il compleanno di Sarri, De Laurentiis twitta: “Tanti auguri amico mio!”

Compleanno Sarri, De Laurentiis su Twitter: “Tanti auguri amico mio!”

“Tanti auguri amico mio”, così, tramite il proprio account ufficiale di Twitter, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha voluto fare i propri auguri di buon compleanno all’allenatore azzurro Maurizio Sarri che compie 58 anni.

Caso Reina-Silvestre, niente prova tv: evitato anche il deferimento

Caso Reina-Silvestre, niente prova tv:  evitato anche il deferimento

Non ci sarà deferimento per il portiere del Napoli Pepe Reina. Il nome dello spagnolo, come racconta il Corriere dello Sport, non comparirà nel comunicato del Giudice Sportivo che non ha ricevuto dalla procura federale alcuna segnalazione. Niente prova tv. Guardando il regolamento, infatti, l’articolo 35 determina che la Prova Tv per condotta violenta o gravemente antisportiva può essere utilizzata soltanto in caso di espulsione diretta: “Silvestre sembra quasi inseguirlo, per poi rallentare passandogli di fianco, nell’intenzione evidentemente di disturbarlo. Comportamento antisportivo. Sicuri sicuri che ci sarebbe stato bisogno della prova tv?

Chiavelli incontra l’agente di Gabbiadini, il Wolfsburg propone il prestito ma lui non vuole tornare

I dettagli

Nel pomeriggio di ieri c’è stato un incontro a Milano tra il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli, l’amministratore delegato Andrea Chiavelli e Silvio Pagliari, l’agente dell’attaccante Manolo Gabbiadini.

Secondo la Gazzetta dello Sport, le parti hanno convenuto sulla necessità di venire a un accordo per cedere il giocatore, che interessa a club di Premier League e al Wolfsburg che, tuttavia, ha avviato una trattativa sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato a 20 milioni.

 

Maradona: “Napoli sempre da scudetto, ha imparato a vincere anche non al top”

Le sue parole

Diego Armando Maradona ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione del premio Best Fifa e riportate dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: “Scudetto? Il Napoli è sempre da scudetto. Sono contento che il Napoli continui a vincere. Gioca bene, diverte, ma quello che è più importante è che ha imparato a vincere anche le partite in cui non gioca al massimo. Queste sono cose che contano parecchio. Continuando così, questo Napoli può andare davvero lontano, l’importante che segua Sarri e i suoi consigli. Così se la giocherà sino alla fine. Si può perdere qualche partita, ma la fiducia no. San Carlo? Ci sarò e sono molto emozionato. Credo in questo progetto”.

Pavoletti, l’agente: “Il Napoli non ha mai mollato la presa su di lui”

Pavoletti, l’agente: “Il Napoli non ha mai mollato la presa su di lui”

Ai microfoni di Radio Rai, è intervenuto l’agente di Pavoletti, Giovanni Branchini, il quale ha dichiarato: “E’ stato seguito molto negli ultimi dodici mesi ma va riconosciuto al Napoli di non aver mai mollato la presa. Il giocatore aveva deciso in estate di continuare al Genoa, ma non si sono persi d’animo e hanno continuato a spingere per lui. C’è molta attesa, il giocatore è motivato e il parco giocatori ha fatto capire subito l’altissimo livello del calcio che si può giocare a Napoli”.

Ferrero: “Arrabbiato con Pepe Reina, non con l’arbitro. Lo spagnolo il giocatore più antisportivo del calcio”

Ferrero: “Arrabbiato con Pepe Reina, non con l’arbitro. Lo spagnolo il giocatore più antisportivo del calcio”

Ai microfoni di Radio Crc, è intervenuto il presidente della Sampdoria Ferrero, il quale ha dichiarato: “Se mi è sbollita la rabbia? Sono ancora arrabbiato, non con l’arbitro ma con Reina. Un calciatore dal suo spessore può essere assunto come il nuovo simulatore dell’Alitalia perché cercano un signore e se Reina anziché fare il portiere del Napoli può andare a lavorare lì. E’ Reina che che ha indotto l’arbitro all’errore e non è la prima volta che lo fa.  Di Bello è stato truffato da Reina che è uno dei calciatori più antisportivi che esistono nel mondo del calcio. Lo ha messo nella condizione di sbagliare, sapete che Reina è un grande simulatore e l’arbitro ci è caduto. Ho sempre difeso gli arbitri, non ce l’ho con gli arbitri, ma rivedendo le immagini, Reina ha avuto anche la faccia tosta di dire cose inesatte.  Noi abbiamo delle persone di spessore nella procura federale e una categoria di arbitri invidiabili. Sono arrabbiato perché stavamo vincendo la partita e l’anti sportività di Reina non ha scuse poi sarà la procura a decidere il da farsi. Di Bello ha arbitrato una partita perfetta e se Reina non lo induceva nell’errore forse la partita la vincevamo pure. O magari perdevamo o pareggiavamo.   Tutti devono sapere che non sto facendo marcia indietro, ho sempre pagato perché dico la verità e mi amano perché sono una persona genuina. Dico solo la verità sono un presidente operaio ed ho visto che l’arbitro è in buona fede perché Reina lo ha indotto in errore. Il Napoli non ha bisogno di niente, ha un grande allenatore e un grande presidente e una squadra forte ed ecco perché prendere quei 3 punti in uno stadio in cui non vince nessuno ci avrebbe dato morale, la vittoria non aveva prezzo ma abbiamo moralmente vinto uguale. Se avete notato, ho salutato apprezzato e abbracciato Sarri e ho detto che non c’è gara senza arbitro perché non ce l’ho con i direttori di gara”. 

Maradona: “Il Napoli deve seguire Sarri, i tifosi hanno voglia di vincere”

Maradona: “Il Napoli deve seguire Sarri, i tifosi hanno voglia di vincere”

In occasione della premiazione “The Best Fifa”, organizzato a Zurigo, Diego Armando Maradona ha parlato anche di Napoli: “Se il Napoli rispetta quello che vuole Sarri si può far bene, la gente napoletana ha voglia di vincere e per questo ogni volta che succede, io sono contento. Il 15 sarò al San Carlo con Siani”

Nulla di fatto: salta l’accordo, in 21 punti, tra M5S-Alde

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M5S-Alde, salta l’accordo. Ecco cosa prevedeva il patto

Bruxelles  E’ saltato l’accordo politico del 4 gennaio tra M5S e ALDE sottoscritto il 6 gennaio insieme a un’intesa in 21 punti in cui si precisano i dettagli tecnici sui fondi spettanti per statuto ai gruppi dell’Europarlamento e sulle poltrone.

Dall’accordo emergeva, in particolare, che l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle, David Borrelli, considerato fra i principali promotori dell’alleanza con i liberali di Guy Verhofstadt, sarebbe dovuto diventare uno dei tre vicepresidenti esecutivi del gruppoe presiedere un working group sulla Democrazia diretta all’interno di Alde.

Nel documento viene precisato anche che il bilancio per il 2017 sarebe stato stabilito per periodi, mentre per il 2018 ci sarebbe stata piena integrazione.

L’accordo doveva essere ratificato entro l’11 gennaio. 

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Soldi, posti e voti: ecco l’accordo prematrimoniale sulla roba tra Verhofstadt e Grillo.

Ecco i 21 punti del ‘patto’ M5S-Alde

1. Il Gruppo Alde sarà composto da appartenenti che aderiscono a tre partiti diversi: l’Alde, l’Edp, Ddm (Movimento democrazia diretta, oggi largamente identificato con i membri dell’M5S).

2. Nella presidenza dell’Alde ci saranno tre vicepresidenti esecutivi: Sophie Veld, David Borrelli e Marielle De Sarnez, in rappresentanza rispettivamente dei tre componenti del gruppo. In assenza del leader del gruppo, i vicepresidente esecutivi possono rappresentare il gruppo stesso nella conferenza dei presidenti, d’accordo con il leader del gruppo.

3. Verrà creato all’interno dell’Alde un “gruppo di lavoro democrazia diretta“, presieduto da David Borrelli. Ddm e M5S possono usare un proprio simbolo in combinazione con il logo dell’Alde. Questo sarà il secondo gruppo di lavoro specifico creato all’interno del gruppo accanto al gruppo di lavoro guidato da Izaskun Bilbao.

4. E’ stato anche concordato che in caso di successo da parte di Guy Verhofstadt nel suo tentativo di ottenere la presidenza del parlamento europeo il Ddm dovrebbe sostenere il candidato Alde per la presidenza del gruppo. Ddm e M5S sosterranno altresì la candidatura dell’Alde per la vicepresidenza del Parlamento.

5. Sulla base delle analisi di voto, noi siamo assolutamente distanti su Econ, Agri, Itre, Regi e Cult e massimamente vicini sul Tran, Imco, Inta, Pec, Libe e Envi.

6. Il comportamento da tenere in occasione delle votazioni in plenaria deve essere definita negli incontri del gruppo di lavoro o del gruppo. Se le delegazioni intendono discostarsi dalla linea del gruppo, possono farlo sapere negli incontri del gruppo. I membri del comitato decideranno il loro orientamento di voto nel comitato stesso.

7. Gli emendamenti in caso di voto in plenaria possono essere discussi dopo l’approvazione da parte del gruppo di lavoro o del gruppo. Allo scopo di garantire una integrazione senza ostacoli nell’Alde, sarà elaborata una procedura speciale e temporanea (fino al 31 dicembre 2017) per la stesura degli emendamenti da parte della delegazione dei 5 stelle. Questa procedura sarà elaborata dalla presidenza del gruppo e approvata dal bureau e dal gruppo. Gli emendamenti in commissione sono lasciati alla libertà dei loro membri individuali.

8. Il tempo a disposizione per gli interventi sarà assegnato al parlamentare europeo che sia più coinvolto nel dibattito, cioè mai assegnato alle singole delegazioni.

9. I gruppi all’interno della commissione eleggono il loro coordinatore tra i membri a pieno titolo, ed il bureau conferma l’elezione allo scopo di assicurare una rappresentanza corretta.

10. In linea di principio la appartenenza a una commissione dovrebbe assicurare solamente un membro a pieno titolo e un sostituto per ogni delegazione nazionale. Si farà di tutto per assecondare le priorità di tutti i membri.

11. Se e quando verranno trasferiti posti dalla Efdd (attualmente 23) all’Alde, questi posti saranno a loro disposizione. Questo non avrà effetti sull’organigramma originale dell’Alde. I 5 Stelle assumeranno anche staff addizionale attraverso i loro fondi individuali 400.

12. Verrà creato un ulteriore vicesegretario generale. Per questa posizione verrà trasferito un membro dello staff dal Ca all’Alde il prima possibile, seguendo le procedure ufficiali.

13. Lo staff dei 5 Stelle verrà integrato nelle funzioni del gruppo secondo le regole esistenti nell’Alde.

14. Con riguardo alle finanze, l’anno finanziario 2017 vedrà un calcolo per fasi. Per quanto riguardo 2018, ci sarà una integrazione totale

15. I comunicati stampa del gruppo riflettono le posizioni concordate del gruppo. Le delegazioni possono fare comunicati stampa per le delegazioni.

16. La vocazione del gruppo è di livello europeo, pertanto le delegazioni nazionali dovranno evitare di portare a livello europeo questioni interne ai loro paesi.

17. La scadenza per questo nuovo accordo è alle ore 18 dell’l’11 gennaio 2017 (il momento in cui scatterà il calcolo dei componenti dei gruppo).

18. Un comunicato congiunto per il lancio dovrà includere una chiara esposizione dei fatti.

19. Ci sarà un esercizio di verifica nel dicembre 2017, ed ancora nel dicembre 2018, in considerazione delle elezioni europee del maggio 2019 dove il gruppo Alde si presenterà come un singolo gruppo integrato, pur nel rispetto delle identita’ dei suoi componenti.

20. Una dichiarazione dei 5 Stelle a favore di Guy Verhofstadt come candidato alla presidenza del Parlamento Europeo potrà essere diramata su richiesta di questi in ogni momento ritenuto opportuno.

21. Se attraverso il Ddm altri parlamentari europei dovessero volere unirsi all’Alde si applicheranno loro le stesse regole previste in questo accordo.

Aggiornato alle 18,14 con il naufragio dell’accordo tra M5S e Alde

/agi

Pensione anticipata anche col diabete

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I lavoratori diabetici possono anticipare l’uscita dal lavoro se la patologia compromette l’abilità lavorativa
I lavoratori affetti da diabete non hanno possibilità di avvalersi della pensione anticipata, eccetto il caso in cui la patologia porti all’insorgenza di problemi fisici che compromettano l’abilità al lavoro.
Solo se il diabete determina una riduzione della capacità lavorativa sarà possibile avanzare la richiesta: infatti, la possibilità di anticipare la pensione non è una possibilità riconosciuta in base alla mera insorgenza di una malattia, ma è necessario che questa determini una percentuale di invalidità medicalmente accertata.
La valutazione di uno specialista in medicina legale, infatti, potrà verificare se la patologia influenzi l’esecuzione di una determinata attività lavorativa. Per fare richiesta bisognerà, dopo aver ottenuto il certificato medico introduttivo da parte del proprio medico curante (che questi provvederà a trasmettere telematicamente all’INPS), inoltrare domanda di invalidità all’INPS che designerà apposita commissione medica per la valutazione correlata al riconoscimento della percentuale di invalidità.
In effetti, le tabelle INPS prendono espressamente in considerazione il diabete e le relative percentuali per l’accertamento degli stati invalidanti. Le tabelle, in sostanza, fanno riferimento all’incidenza delle infermità sulla capacità lavorativa esprimendo il pregiudizio percentuale che su di essa comporta ciascuna menomazione anatomo-funzionale. Per le infermità non tabellate si procede alla valutazione del danno in via analogica indiretta, oper equivalenza, con riferimento ad infermità analoghe tabellate e di pari gravità.
Se dal diabete diagnosticato, dunque, derivi una percentuale di invalidità, si potranno ottenere diverse misure se sussistano i necessari requisiti contributivi: è riconosciuta la pensione di vecchiaia anticipata, a 55 anni e 7 mesi di età per le donne e 60 anni e 7 mesi per gli uomini, con almeno 20 anni di contributi e se l’invalidità è almeno pari all’80% (ad esclusione dei dipendenti del pubblico impiego).
Ancora, i lavoratori con invalidità superiore al 74% potranno richiedere, per ogni anno di lavoro effettivamente svolto, una maggiorazione annua di 2 mesi di contributi figurativi in più, ex art. 80, comma 3 della legge 388/2000 (fino al limite massimo di cinque anni di contribuzione figurativa).
Inoltre, se il soggetto è impossibilitato a svolgere alcuna attività lavorativa potrà ottenere la c.d. pensione di inabilità. La sua condizione di infermità dovrà essere tale da determinare un’assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa (100% di invalidità); il beneficiario deve vantare almeno 5 anni di anzianità assicurativa e tre anni di contributi dovranno essere versati nell’ultimo quinquennio.
Ai dipendenti pubblici, infine, è riconosciuta la pensione per inabilità (assoluta e permanente) alla mansione (cioè correlata al tipo di attività espletata dal dipendente) o a proficuo lavoro.

Ecco una panoramica degli istituti introdotti: 

L’APE

La principale novità è rappresentata dall’APE, anticipo pensionistico introdotto in via sperimentale sino al 31 dicembre 2018 con decorrenza 1° maggio 2017.

Si tratta, in sostanza, di un prestito del quale possono beneficiare i lavoratori prossimi alla pensione di vecchiaia, da restituire quando saranno perfezionati i requisiti anagrafici per l’accesso al trattamento al massimo per venti anni.

Esso è necessariamente accompagnato da una polizza assicurativa volta ad arginare il rischio di premorienza.

I requisiti della pensione anticipata volontaria

I requisiti per poter beneficiare dell’APE sono rappresentati dal compimento dei 63 anni di età con venti anni di contributi e una distanza non superiore a tre anni e sette mesi dal momento di maturazione della pensione di vecchiaia.

L’accesso alla pensione anticipata (volontaria) è riservato agli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e agli iscritti alla gestione separata dell’Inps, alle forme sostitutive (come ad esempio l’Enpals o i Telefonici) e a quelle esclusive (come l’ex Inpdap o l’ex FS).

In ogni caso, non possono fare ricorso all’Ape i titolari di trattamento pensionistico diretto.

Se, come visto, la durata massima dell’anticipo è di tre anni e sette mesi, occorre dare conto del fatto che esiste anche una durata minima: sei mesi.

L’APE sociale

Accanto all’APE volontaria esiste anche un’altra versione: l’APE sociale.

I requisiti per accedere alla pensione anticipata social sono gli stessi, ma in questo caso l’anticipo è a carico dello Stato.

Destinatari, infatti, sono i lavoratori che si trovano in particolari condizioni socio-economiche, ovverosia i disoccupati a seguito di licenziamento anche collettivo o di dimissioni per giusta causa che abbiano maturato almeno 30 anni di contribuzione. L’Ape sociale spetta, poi, in presenza dei medesimi requisiti contributivi anche a coloro che sono disoccupati a seguito di risoluzione consensuale del rapporto e che hanno completato da almeno tre mesi la prestazione loro spettante in forza della disoccupazione e a coloro la cui capacità lavorativa si sia ridotta con un’invalidità civile almeno pari al 74%.

I lavori usuranti

Infine possono chiedere l’Ape sociale (questa volta però con almeno 36 anni di contributi alle spalle) anche i lavoratori dipendenti che, da almeno sei anni, svolgono ininterrottamente delle attività difficoltose e rischiose, ovverosia gli operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici, i conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni, i conciatori di pelli e pellicce, i conduttori di convogli ferroviari e il personale viaggiante, i conduttori di mezzi pesanti e camion, il personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni, gli addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza, gli insegnanti della scuola dell’infanzia e gli educatori degli asili nido, i facchini addetti allo spostamento merci e assimilati, il personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia e gli operatori ecologici e gli altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

Anche l’Ape sociale non spetta a coloro che sono già titolari di pensione diretta e, in ogni caso, è subordinata alla cessazione dell’attività lavorativa.

Va inoltre precisato che essa non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito né con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale e decade se il beneficiario raggiunge i requisiti per la pensione anticipata.

L’importo dell’Ape sociale

La relativa indennità è pari all’importo della pensione calcolato al momento in cui si accede alla prestazione (in ogni caso non può superare i 1.500 euro) e viene pagata per 12 mensilità.

Con riferimento all’Ape sociale va infine precisato che essa, per i lavoratori pubblici, comporta il differimento del TFR e del TFS che verranno liquidati al raggiungimento di 66 e sette mesi di età (sino al 31 dicembre 2018) e non alla data di risoluzione del rapporto di lavoro.

Se poi l’importo dei trattamenti supera i 50mila euro la corresponsione è ulteriormente differita, per la parte eccedente tale soglia, di 12 mesi e, per gli importi eccedenti i 100mila euro, di ulteriori 12 mesi.

L’APE aziendale

Oltre a quella sociale, l’APE conosce un’altra variante: quella aziendale.

In tal caso, nel meccanismo entra in scena un ulteriore soggetto, ovverosia il datore di lavoro che si affianca al lavoratore, all’Inps e agli istituti assicurativi e di finanziamento.

Sostanzialmente, tale istituto prevede la possibilità di formalizzare un accordo tra i lavoratori e i datori di lavoro che permetta ai primi di godere del beneficio grazie all’aumento del loro montante contributivo.

La provvista contributiva aggiuntiva va versata all’Inps in unica soluzione entro il medesimo termine fissato per il pagamento dei contributi del mese di percezione dell’APE.

Il datore di lavoro, in tal modo, ha il vantaggio di poter gestire con tale strada anche gli esuberi, esonerandosi dalla richiesta di intervento assistenziale dello Stato.

È prevista anche la possibilità di attivare l’APE aziendale mediante i fondi di solidarietà bilaterali, compresi i fondi interprofessionali.

La RITA

Oltre all’APE (nelle sue tre declinazioni) un altro interessare strumento per la pensione anticipata è rappresentato dalla RITA (Rendita integrativa temporanea anticipata).

Si tratta, sostanzialmente, di un meccanismo che consente di andare in pensione prima del previsto attingendo al capitale accumulato nel proprio fondo di previdenza integrativa e rinunciando, così all’integrazione all’assegno pensionistico futuro.

Chiaramente, quindi, l’importo della rendita anticipata è collegato all’ammontare dei versamenti al fondo di previdenza complementare e agli anni di iscrizione allo stesso

Fonte: Pensione anticipata: la guida completa
(www.StudioCataldi.it)

Fonte: Lucia Izzo / Pensione anticipata anche col diabete (www.StudioCataldi.it)

 

Napoli-Spezia, i convocati di Sarri: assente Chiriches

Allenamento pomeridiano oggi per il Napoli a Castelvolturno.

Gli azzurri preparano il match contro lo Spezia per l’ottavo di finale di Coppa Italia al San Paolo di domani, martedì, alle ore 21.

La squadra ha svolto riscaldamento col pallone in avvio ed attivazione con ostacoli bassi.

Di seguito partitina a campo ridotto e chiusura con lavoro tecnico tattico.

Mertens, squalificato, non sarà del match.

Prima convocazione per Milanese, difensore della Primavera classe ’98 e che avrà la maglia numero 98.

I convocati: Reina, Rafael, Sepe, Albiol, Maksimovic, Lasicki, Hysaj, Maggio, Strinic, Tonelli, Milanese, Allan, Giaccherini, Diawara, Hamsik, Jorginho, Rog, Zielinski, Callejon, Lorenzo Insigne, Gabbiadini, Pavoletti.

Da sscnapoli.it

Napoli-Spezia, le probabili scelte di Sarri: tanto turnover

Ottavi di finale di Tim Cup 2016/2017 con il Napoli che domani sera, ore 21:00, affronterà lo Spezia allo stadio San Paolo.
Gli azzurri sono pronti a fare il loro esordio nella competizione reduci dalla vittoria sofferta nell’ ultimo turno di campionato contro la Sampdoria. Spezia fermo dal 28 dicembre e decimo in classifica in Serie B; avversario non proibitivo che però ha strappato il pass per gli ottavi battendo Udinese e Palermo nei turni precedenti. Maurizio Sarri tenterà di onorare fino in fondo la manifestazione, vetrina importante anche per dare spazio agli uomini poco utilizzati fino a questo momento.

LE ULTIME SULLA FORMAZIONE AZZURRA – Previsto un ampio turnover considerati i numerosi impegni che il Napoli dovrà affrontare nelle prossime settimane. Non cambia il modulo ma cambiano gli interpreti. In porta Maurizio Sarri dovrebbe dare spazio ad uno tra Rafael e Sepe, al momento il brasiliano è in vantaggio. In difesa rientra Albiol dopo la squalifica, possibile un suo impiego al fianco di Maksimovic. Sugli esterni agiranno Maggio e Strinic. A centrocampo pronto l’ esordio da titolare per Marko Rog. Diawara in regia e uno tra Zielinski e Hamsik sulla sinistra, con il polacco favorito. In avanti difficile l’ impiego dall’ inizio di Leonardo Pavoletti, per lui possibile l’ingresso a gara in corso. Al centro dell’ attacco dovrebbe esserci Gabbiadini in quella che potrebbe essere l’ ultima apparizione in maglia azzurra. Sulla destra Giaccherini può far rifiatare Callejon. A sinistra spazio a Insigne con Mertens squalificato.

NAPOLI(4-3-3): Rafael; Maggio, Raul Albiol, Maksimovic, Strinic; Rog, Diawara, Zielinski; Insigne, Gabbiadini, Giaccherini.
ALLENATORE: Maurizio Sarri
A DISPOSIZIONE: Reina, Sepe, Hysaj, Tonelli, Lasicki, Milanese, Allan, Jorginho, Hamsik, Callejon, Pavoletti, .
SQUALIFICATI: –
INDISPONIBILI: Milik (infortunio), Koulibaly, Ghoulam, El Kaddouri (impegnati in Coppa d’ Africa).

 

RIPRODUZIONE RISERVATA

Ssc Napoli: “Giovedì visita di controllo per Milik a Villa Stuart”

Arkadiusz Milik è pronto a fare il suo ritorno. La Ssc Napoli, tramite il proprio profilo Twitter, ha reso nota la data dell’ ultima visita di controllo prima dell’ ok definitivo per il rientro:

 
“ Giovedì 12 gennaio visita di controllo a Villa Stuart a Roma per @arekmilik9 #ForzaNapoliSempre”.

Incontro tra Giuntoli e l’ agente di Gabbiadini: le offerte non soddisfano il Napoli

Terminato l’incontro tenutosi a Milano tra il ds Giuntoli e Silvio Pagliari, agente di Manolo Gabbiadini. Stando a quanto riferisce Calciomercato.com, le offerte arrivate da Inghilterra e Germania al momento non soddisfano il Napoli. Il club partenopeo vuole 20 milioni di euro per il cartellino dell’attaccante: atteso il rilancio nei prossimi giorni.

 

Da calciomercato.com 

Napoli-Spezia, sarà Pairetto di Nichelino a dirigere l’ incontro

Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti e dei IV Ufficiali che dirigeranno le gare valide per gli Ottavi di Finale della TIM CUP 2016/2017.

NAPOLI – SPEZIA 10/01 h. 21.00
PAIRETTO
LONGO – MONDIN
IV: MARIANI

FIORENTINA – CHIEVO 11/01 h. 17.30
CELI
POSADO – VALERIANI
IV: GAVILLUCCI

JUVENTUS – ATALANTA 11/01 h. 20.45
GIACOMELLI
FIORITO – ALASSIO
IV: MASSA

MILAN – TORINO 12/01 h. 21.00
RUSSO
MARZALONI – CARBONE
IV: IRRATI

Da aia-figc.it

Il terrore jihadista colpisce Gerusalemme

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Un tir guidato da un attentatore palestinese travolge un gruppo di soldati israeliani e fa quattro vittime in un quartiere ebraico di Gerusalemme. Il primo ministro Benjamin Natanyahu parla di “atto terroristico” imputandolo al Califfato e Giordano Stabile spiega il legame controverso tra Hamas e Isis.

E Hamas sfrutta lo Stato Islamico per rilanciarsi come “unico nemico”

In Cisgiordania il Califfato punta sui giovani delusi dall’Intifada

BEIRUT – L’Isis potrebbe aver realizzato la seconda, o terza, breccia nel muro difensivo israeliano, dopo l’attacco al mercato Sarona di Tel Aviv dell’8 giugno scorso e quello in un bar in via Dizengoff, sempre a Tel Aviv, del primo gennaio 2016. Ma è Hamas a metterci il cappello sopra, con la massima enfasi. Non sappiamo ancora chi abbia ispirato davvero il killer di Gerusalemme, che sui media arabi i vicini di casa descrivono come «uno che pregava ma non particolarmente religioso». Di certo il movimento islamista padrone della Striscia di Gaza non si lascerà scappare l’occasione per rilanciarsi come «l’unica forza» che si batte contro Israele.

Un’altra forza, ancora più estremista, sta però mettendo piede in Cisgiordania. L’Isis punta sui giovani delusi dai scarsi risultati dell’Intifada «dei coltelli» e propone il Califfato come alternativa a uno Stato palestinese sempre più chimera. L’attacco di Gerusalemme, oltre a ricalcare le modalità di Nizza e Berlino, arriva nell’anniversario dell’uccisione da parte delle forze di sicurezza israeliane di Nashat Milhelm, autore del primo attentato a Tel Aviv, e per alcuni analisti l’attacco di Gerusalemme «è anche in suo omaggio». L’Isis ha riconosciuto Milhem come «un suo soldato». E legami con lo Stato islamico sono stati scoperti per l’attacco al mercato Sarona, che però è stato in qualche modo rivendicato da Hamas.

La competizione fra islamisti si fa accesa. Il momento è favorevole. La leadership di Al-Fatah – partito laico – è debolissima. Il presidente Abu Mazen è malato. La sua politica per la successione, concretizzata nel congresso di dicembre, è volta solo a impedire l’emergere di un leader alternativo, in particolare nella persona di Mohammed Dahlan, ben visto da Israele ed Egitto. L’unica carta dell’81enne raiss è l’appoggio internazionale per la Conferenza di pace di Parigi, che punta a sbloccare le trattative sul principio «due popoli, due Stati», nel solco di Oslo.

Parigi ha anche spinto la risoluzione Onu che chiede di fermare gli insediamenti nella Cisgiordania occupata, passata con l’astensione degli Stati Uniti di Obama. Il premier Netanyahu conta invece sull’America di Donald Trump per vedersi riconosciuta Gerusalemme capitale di Israele e ridurre le richieste territoriali dei palestinesi. La transizione è però delicata, con tensioni senza precedenti. Netanyahu, indebolito dagli scandali non può permettersi troppe brecce nella sicurezza.

L’offensiva di Hamas si inserisce in questo contesto. Il movimento islamista è forte delle debolezze altrui, perché i consensi a Gaza, per l’assedio che strangola la popolazione e una gestione del potere brutale, sono in calo. Ma in Cisgiordania crescono. Dopo l’attacco di Gerusalemme il portavoce, Hazzem Qassem, ha sottolineato che l’Intifada cominciata nell’ottobre 2015 «non è transitoria». Il braccio militare di Hamas, le brigate Qassam, hanno invece puntualizzato che il killer, identificato come Fadi Ahmad Hamdan ma anche come Fadi al-Qanbar, era stato rilasciato dalle carceri israeliane. In altre parole, uno di loro, «uno della resistenza».

Ma l’ombra dell’Isis resta. Anche dopo l’assalto ai locali del mercato Sarona, che l’8 giugno 2016 ha fatto quattro morti e diciassette feriti, Hamas aveva lodato l’attacco come atto «eroico». Il leader Ismail Haniyeh, aveva poi sottolineato che l’attentato era «un messaggio per i ragazzi della resistenza ai leader dell’occupazione». I sospetti degli inquirenti di Tel Aviv si erano però diretti verso l’Isis come vera fonte di radicalizzazione dei due terroristi. E una rete attiva anche nelle carceri proprio per reclutare giovani. Per questo nel Consiglio di sicurezza di ieri sera Netanyahu ha dato il via libera agli «arresti amministrativi» ovvero preventivi, di sostenitori o di simpatizzanti dello Stato islamico.

vivicentro.it/cronaca
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lastampa/E Hamas sfrutta lo Stato Islamico per rilanciarsi come “unico nemico” GIORDANO STABILE – INVIATO A BEIRUT

Di Carlo: “Napoli favorito ma vogliamo l’ impresa. Sarà importante l’ atteggiamento”

Mimmo Di Carlo, allenatore dello Spezia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida degli Ottavi di Finale di Tim Cup contro il Napoli:
“Dopo la sosta siamo tornati subito ad allenarci in vista dell’affascinante sfida che ci vedrà sfidare il Napoli al San Paolo. Ma resta il dispiacere di non aver potuto preparare la partita come avremmo voluto, dato che i ragazzi avranno nelle gambe soltanto tre giorni di lavoro, mentre i nostri avversari hanno già alle spalle una partita di campionato. Di sicuro sarebbe bello chiuderla nei tempi regolamentari, anche perché nelle gambe non abbiamo i 120′ dopo nove giorni di sosta ed appena tre di lavoro.

La sfida del San Paolo è un premio guadagnato da tutto l’ambiente con sacrificio e impegno, la giusta vetrina per far conoscere lo Spezia ed i ragazzi scenderanno in campo mettendo quello spirito che ci contraddistingue e che è la caratteristica di tutti gli spezzini; il Napoli è ovviamente più forte, la squadra che gioca il miglior calcio in Italia, ma noi proveremo a compiere una nuova, bellissima impresa, giocando una partita coraggiosa, con la testa libera, senza timori reverenziali e da squadra camaleontica, capace di ribaltare la situazione in qualsiasi momento, concedendo pochissimi punti di riferimento ai partenopei e sfruttando al massimo gli spazi che ci concederanno.

Indipendentemente dal sistema di gioco che attueremo, sarà importante l’atteggiamento ed il non farsi trovare a metà strada, giocando corti e coprendo bene gli spazi senza pause, perché contro squadre del genere i cali possono essere letali; i ritmi saranno sicuramente alti, un assaggio di alta Serie A per noi, ma il nostro campionato per il momento resta la Serie B e sappiamo di dover migliorare rispetto al girone d’andata, nel quale ci sono venuti a mancare diversi giocatori importanti a causa di lunghi infortuni, ma che ora saranno i nostri primi acquisti.

Finalmente dall’infermeria arrivano belle notizie, con Errasti tornato in gruppo e che sarà tra i convocati, mentre gli altri infortunati sono vicinissimi al rientro, ad eccezione di Okereke che ha bisogno di qualche tempo in più.

Il mercato? Bisogna lasciar lavorare la società con la massima tranquillità, perché il mercato di gennaio non è semplice e non dobbiamo prendere giocatori per il gusto di farlo, bensì elementi che possano migliorare ulteriormente questa rosa; ho fiducia e sono sereno, perché oltre agli infortunati sono sicuro che da questa sessione invernale arriverà quanto serve, basta avere pazienza.

Un mio ricordo delle sfide con il Napoli? Al San Paolo sempre tante battaglie, ma il primo ricordo da giocatore rimanda alla Coppa Italia vinta con il Vicenza proprio contro il Napoli: una vera apoteosi”.

 

Da acspezia.com

Sky – Roberto Insigne, rinnovo con il Napoli e poi in prestito al Latina

Roberto Insigne verso il nerazzurro-Latina: sull’attaccante di proprietà del Napoli, infatti, c’era anche la Ternana. Di fronte alla scelta, però, il classe 1994 sembrerebbe propenso ad optare per il Latina. Prima, però, il rinnovo col Napoli: firma e prolungamento fino al 2020, poi un altro autografo. Quello sul contratto con il Latina, prestito in Serie B in attesa di seguire le orme del fratello Lorenzo. Lo riferisce Gianluca Di Marzio, esperto mercato Sky, tramite il proprio portale ufficiale.

 

Da gianlucadimarzio.com

Sepe, l’ agente: “Giuntoli conosce la nostra volontà. Genoa? Ipotesi da prendere in considerazione”

Mario Giuffredi, agente tra gli altri di Luigi Sepe, è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Gol’, in onda su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:

 
“Ipotesi Genoa? Sia io che Luigi abbiamo discusso a lungo con Giuntoli. La volontà è quella di andare avanti fino a giugno con il Napoli per poi prendere con tranquillità le nostre decisioni. Cambia poco se domani scenderà in campo contro lo Spezia visto che Reina è il titolare indiscusso.
Genoa è una grande piazza, stanno cercando un portiere e potremmo prendere in considerazione una loro eventuale proposta”.