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Napoli-Pescara, i convocati di Sarri: fuori Chiriches e Milik

Allenamento pomeridiano per il Napoli a Castelvolturno.

Gli azzurri preparano il match contro il Pescara per la 20esima giornata di Serie A di domani, domenica, al San Paolo, alle ore 15.

La squadra ha svolto attivazione in avvio e di seguito partitina a campo ridotto.

Successivamente lavoro tecnico tattico e chiusura con esercitazioni su calcio da fermo.

Milik ha svolto lavoro personalizzato sul campo 3 e poi si è unito al gruppo per la seduta tecnico tattica.

Strinic ha lavorato col gruppo. Differenziato in paestra per Chiriches.

I convocati: Reina, Rafael, Sepe, Maggio, Hysaj, Albiol, Tonelli, Maksimovic, Strinic, Lasicki, Jorginho, Allan, Diawara, Rog, Zielinski, Hamsik, Giaccherini, Insigne, Callejon, Mertens, Gabbiadini, Pavoletti.

Da sscnapoli.it

FOTO ViViCentro – Attività di base, Asd Recale-Juve Stabia 0-2: il tabellino del match dei 2005

Attività di base, Asd Recale-Juve Stabia 0-2: il tabellino del match dei 2005

Si è disputata questo pomeriggio a Recale, in provincia di Caserta, l’amichevole tra l’Asd Recale e la Juve Stabia, categoria 2005, sotto gli occhi attenti e vigile del direttore Alberico Turi e del responsabile Saby Mainolfi. Vittoria ancora una volta per le Vespette che hanno la meglio degli avversari per 2-0 grazie ai gol messi a segno da Cioffi e Improta, a dimostrazione dell’ottimo lavoro di tutte le componenti a tinte gialloblè del settore giovanile, sempre a caccia di nuovi talenti.

Così in campo:

Sacco (Galluccio), Granatiello (Coppola), Papa (Fabrizio), Miele (De Curtis/Zaccariello), Marcuccio (Mottola), Testa (Maffei), Improta (Dello Iacono), Cioffi (Natale/Zacariello), Provvisiero (Minasi), Di Nardo (Buzzo).

a cura di Ciro Novellino

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Under 17, Melfi-Juve Stabia 0-7: il tabellino del match e le parole di Di Somma

Under 17, Melfi-Juve Stabia 0-7: il tabellino del match e le parole di Di Somma

Comincia alla grande il 2017 anche per l’Under 17 che a Melfi, contro i padroni di casa, portano a casa il match con un roboante 7-0 arrivato grazie ai gol di Del Prete (2), Casella, De Luca, Bozzaotre (2), Esposito⁠. Per il bomber Pio Del Prete sono 8 gol in 11 gare, mentre torna dopo un periodo di assenza per infortunio Bozzaotre, rispolverando una doppietta importante. Al termine del match abbiamo ascoltato mister Nunzio Di Somma: “Abbiamo sciorinato una buona gara. Abbiamo avuto un approccio iniziale positivo, sbloccandola subito su rigore arrivato da Casella atterrato a tu per tu col portiere. Bene tutti. Bozzaotre? Se ha fatto due gol è merito di chi l’ha lanciato a rete, bravo lui, poi, a trovare i movimenti giusti. Viene da un lungo periodo di assenza, ma si è fatto trovare pronto. Al di là del valore dell’avversario, non era semplice affrontarli, siamo riusciti ad approcciarla bene. Speravo in un avvio positivo ed è arrivato. Ora lavoriamo sodo, senza guardare la classifica. La crescita del gruppo deve proseguire”.

MELFI – Salluzzo, Gonnella, Montuori, Palma, Rabano, Tamburrini, Vinaccio, Di Capua, Ciorciaro, Imbriaco, Di Leva. A disp. Perri, Cirigliano, De Luca, Iorio, PerPersichella, Chiacchio, Andreucci, Barbetto, Urbano.

JUVE STABIA – Menzione, Maiorino, Matarazzo, Stallone, Casella, Diomaiuta, Ceparano, Cucca, Del Prete, Masi, De Luca. A disp. Pezzella, Follo, Mercatelli, Ranieri A., Fibiano, Esposito, Capasso, Bozzaotre, Ranieri P. All. Di Somma

a cura di Ciro Novellino

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Analizzando l’avversario- Dal Napoli a Napoli: Pescara, il tuo campionato inizia domani

Analizzando l’avversario- Dal Napoli a Napoli: Pescara, il tuo campionato inizia domani

All’andata, a metà agosto, fu gioia pescarese: gli uomini di Oddo misero in seria difficoltà il nuovo Napoli, orfano di Higuain ma con un Arek Milik in più. Finì in pareggio, 2-2, ma il Pescara avrebbe di certo potuto vincerla, quella partita. I primi minuti furono giocati da grandissimi; la squadra dimostrò di poter ben figurare in serie A, mix di freschezza e voglia di fare. Il futuro sembrava dalla parte del giovane tecnico e di questa giovane società. Tutti si sarebbe aspettati molto di più da questo gruppo. Eppure, a quattro mesi da quella match, il Pescara non è riuscito a confermarsi. La salvezza appare un miraggio, con la quartultima, l’Empoli, lontana otto punti. Ci vorrà un vero e proprio miracolo calcistico per il Pescara. Ci penserà Oddo che ripartirà proprio dal Napoli, supportato dai nuovi acquisti, “vecchietti” affidabili ed esperti che potranno fare il bene del Pescara, come Alberto Gilardino. Sarri mantiene la concentrazione e pretende lo stesso dal suo spogliatoio: guai a sottovalutare questo Pescara. Con un campione del Mondo in panchina, e uno in attacco, nulla è da dare per scontato. In fondo, siamo soltanto al giro di boa. Il campionato è lungo e il Pescara può salvarsi. Al San Paolo per ripartire.

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Sarri: “Maradona? Ha le chiavi del San Paolo”

Le sue parole

Queste le parole di Maurizio Sarri in conferenza stampa:

14.16 – “I tifosi possono sognare in relazione alle sensazioni che dà la squadra: se si parla di forza numerica siamo la quinta forza del campionato ma non è detto che vogliamo arrivare quinti, in Champions siamo la Cenerentola ma non è detto che vogliamo esserlo così come in Coppa Italia. Tra realtà e sogno bisogna avere la consapevolezza di dare tutto”.

14.15 – Si aspetta altri movimenti di mercato? “Babbo Natale e la Befana sono passati, non mi aspetto un cazzo da nessuno (ride, ndr)”

14.14 – Obiettivo per i prossimi mesi? “Penso che l’unico nostro modo per andare avanti è quello di preparare le singole partite, vogliamo dare il 101% che sarebbe straordinario: questo è il nostro obiettivo, senza guardare mai oltre. Secondo posto? Dipende da cosa corrisponde il nostro 101%”

14.13 – Mondiale a 48 squadre? “Un modo di raccogliere voti nelle elezioni FIFA e UEFA, non ha senso”

14.12 – Su Pavoletti: “E’ un giocatore che non ha ancora gamba così forte da giocare in scioltezza, ha fatto alcuni errori perchè magari non ha tanta solidità nelle gambe: deve trovare la condizione, ed è uno di quelli che ha bisogno di essere in condizioni buone. Facciamolo allenare, non è giusto dargli responsabilità: se le prenderà quando sarà il momento e sarà pronto. E’ un ragazzo di grande professionalità e voglia, entrerà bene nel gruppo”

14.11 – Quanto potrà essere ancora utile Gabbiadini? “Quando è stato chiamato in campo, si è fatto trovare pronto. Per me non è cambiato niente rispetto a quattro giorni fa, è tenuto in considerazione come gli altri”

14.10 – Strinic e Chiriches? “Vlad ha qualche fastidio, vediamo oggi. Strinic ha avuto solo un inizio di crampi”

14.09 – Chi gioca centravanti? “Mertens e Pavoletti rientrano, ma quest’ultimo è inattivo da un po’: il debutto era dovuto, ma ha bisogno di fare altri allenamenti: è pronto per piccoli spezzoni, ma non lo vedo pronto per partire dall’inizio”

14.08 – Il Napoli ha dieci anni di futuro luminoso davanti? “Difficile parlare di periodi così lunghi, la squadra ha tanti giovani e altri esperti: teoricamente potremmo avere un ciclo di qualche anno di buon livello, poi dipende anche dalla crescita dei giovani e dal declino dei più anziani”

14.07 – Sullo Spezia: “Abbiamo cambiato tanti giocatori e la squadra è rimasta la stessa nei pregi e nei difetti. Probabilmente è per colpa nostra, stiamo trasmettendo qualcosa che non riesce ad influire sui momenti di blackout che abbiamo durante le partite. E’ questo il miglioramento che dobbiamo cercare, pochi minuti rischiano di mettere a repentaglio partite sotto controllo: è qui il nostro margine di crescita”

14.06 – Su Maradona: “Diego sta bene dentro uno stadio, l’emozione di vederlo al San Paolo sarebbe superiore a quella di vederlo dentro un teatro. Credo abbia le chiavi del San Paolo, è il proprietario legittimo: sceglierà lui se venire o meno, per noi sarebbe emozionante”

14.05 – Su Milik: “In questo momento il suo ritorno è teorico, è guarito ma dalla guarigione all’efficienza agonistica il passo è lungo. E’ rientrato ieri per qualche esercizio tattico, ha bisogno di fare un percorso e vedremo in quanto tempo riuscirà a mettersi al pari dei compagni. E’ stato bravo e professionale nel cammino di recupero, speriamo i tempi siano contenuti”

14.04 – Arriva Maurizio Sarri, che inizia così: “Il Pescara non ha mai vinto? E’ la squadra che ci ha messo più in difficoltà durante la stagione, se qualcuno ricorda Roma-Pescara capirà che è complicata: non ha raccolto quanto merita, ha qualità di palleggio. Dobbiamo fare una grande partita attenta e umile”.

Under 15, Melfi-Juve Stabia 0-2: il tabellino, Belmonte: “Partita mai in discussione!”

Il tabellino e le parole di Alfonso Belmonte

Comincia con una vittoria il 2017 dell’Under 17 della Juve Stabia allenata da mister Alfonso Belmonte. Vittoria in trasferta, 2-0, contro il Melfi, grazie ai gol di Annibale e Gaudino. Al termine del match abbiamo ascoltato mister Belmonte: “E’ stata una partita monotematica. Abbiamo dominato tutta la gara, senza mai subire e creando occasioni da gol a ripetizione. Una partita mai in discussione. Abbiamo sprecato occasioni da gol a porta vuota e a tu per tu con il portiere. Nel complesso, però, sul piano del gioco i ragazzi si sono espressi bene. Manca la finalizzazione, ma stiamo lavorando. L’avversario non era ostico, ma è un bene cominciare vincendo, riprendendo presto il ritmo campionato”.

MELFI – Brescia, Prato, Cimino, Radano, Stavolo, Porrini, Larocca, Mancino, Iorio, Caprara, Cascone. A disp. Baldascino, Gizzi, Potenza, Stante.

JUVE STABIA – Esposito, Boccia, De Blasio, Annibale, Arzaniello, Costanzo, Pulcino, Cautero, Guastella, Guadino, Guarracino. A disp. Iovine, Guerra, Grimaldi, Selvaggio, Fusco, Sagliano, Pascale, Masotta, Liccardo. All. Belmonte

a cura di Ciro Novellino

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LE VESPETTE- Alberico Turi: “Viareggio Cup-Castellammare, siamo in fase avanzata. Inaspettate le parole di Manniello, rispetto per De Lucia”

LE VESPETTE- Alberico Turi: “Viareggio Cup-Castellammare, siamo in fase avanzata. Inaspettate le parole di Manniello, rispetto per De Lucia”

Ai microfoni de Le Vespette, è intervenuto, in esclusiva, il direttore del settore giovanile della Juve Stabia Alberico Turi. Ecco quanto dichiarato nella puntata di ieri:

Mancano soltanto i dettagli ma possiamo sbilanciarci: a Castellammare si disputerà un girone della Viareggio Cup

“Insieme al presidente De Lucia stiamo valutando se partecipare a questa competizione, qualcosa di serio c’è. Vorrei non parlarne adesso. De Lucia ha chiamato Manniello, il quale non ha ancora affrontato l’argomento, rispondendogli che l’avrebbe richiamato ma ad ora non l’ha fatto. Se ne riparlerà. In termini tecnici-sportivi posso dire che a Viareggio possono giocare anche alle sette di sera. Le dichiarazioni di Manniello non le ho capite. Penso che dare il massimo alla Juve Stabia non significhi remare contro la città e contro la società di Manniello. Ma non vorrei andare oltre, tutelo il settore giovanile. Siamo in fase avanzata, c’è solo da fare un grosso encomio al presidente De Lucia, che ci sta mettendo la faccia e il denaro per Castellammare. Non meritava una esternazione del genere, se non prima di aver parlato e aver chiesto spiegazioni. Non c’è interesse, né nel bene che nel male, né sei uno dei nostri raggiunge la nazionale, né se si fa male.”

Passiamo al campo, si è vinto di tutto in questa pausa natalizia

“Si è vinto di tutto, ma nessuno ha dato una minima espressione di gioia e ha esaltato i lavori di questi ragazzi, a partire dalla attività di base.”

Ripartono i campionati dell’under 17 e under 15 

“Si riparte, pensiamo di riprendere col piglio giusto per stare nuovamente sulla corda per lottare con le prime della classe.”

Ripartirà anche la Beretti di Mister Panico contro la Paganese, settimana prossima…

“Contro la Paganese sarà dura, massimo rispetto per gli avverarsi. Dalle sconfitte si riparte, si riparte alla grande perché i ragazzi hanno lavorato bene. “

Facendo un passo indietro, possiamo dire che tanto è l’orgoglio della città di Castellammare per i trionfi di questi ragazzi

“Su Castellammare non si discute, la città esprime tutta l’ammirazione verso questi ragazzi. Quando giochiamo al Menti si sente la stima, sia per me che per i ragazzi che per lo staff.”

Udinese-Roma, Spalletti: “I giocatori dovranno fare gli straordinari. Il mercato non mi interessa”. E su Palmieri…

NOTIZIE AS ROMA – Dopo l’importante successo ottenuto a Genova domenica scorsa, c’è una nuova difficile trasferta ad attendere la Roma. Domani alle 15, i giallorossi se la vedranno con l’Udinese di Delneri nella freddissima terra friulana. Come di consueto, il mister ha risposto alle domande dei cronisti alla vigilia dell’importante match. Queste le sue dichiarazioni:

“Inizio con Perotti che ha un risentimento al soleo sinistro, non ci sarà. Rimane solo Florenzi, che aspettiamo a braccia aperte perché sarebbe un grande rinforzo. Per il resto, stanno tutti bene.”.

A Genova la Roma ha vinto “con gli scarponi da lavoro”, per dirla alla De Rossi. Dove può migliorare la Roma in questo girone di ritorno?
A volte ricadiamo nell’abbassare il rendimento nei momenti in cui c’è da mettere un po’ di legna, un po’ di palle recuperate con il gioco sporco. La squadra ha assorbito il fatto di capire che ci sono momenti in cui ci vuole sostanza. Questi son segnali importanti. A Genova abbiamo vinto meritatamente: il Genoa ci ha creato delle difficoltà, come ne ha create anche ad altri, ma ci siamo costruiti azioni e trame offensive. Penso che sia corretto così, siamo sulla strada giusta”.

Inizio del 2017 con due trasferte, la prima è andata molto bene. Genoa e Udinese presentano insidie differenti?
Sono due partite insidiose in cui dobbiamo mettere le caratteristiche di cui parlavo che in alcuni momenti ci sono mancate. A Genova l’ambiente ti limita con la disponibilità all’affetto verso la squadra. Ad Udine probabilmente sarà più facile giocare ma c’è un allenatore espertissimo. È facile lì poter esprimere una libera personalità per i calciatori, cosa che non accade in ambienti come Roma, Inter, Milan, Napoli, dove devi affiancare dei risultati, delle vittorie”.

Pinzi, che lei ha allenato quando era ad Udine,  l’ha definita un “pazzo scatenato a suo modo geniale” e che “una volta sollevò la panchina con Pier Palo Marino sopra”. Ci si rivede in questa descrizione?
“Pinzi è stato un professionista eccezionale, l’ho messo a giocare da tutte le parti e mi ha sempre dato il risultato che io volevo. Quella squadra lì somiglia molto a questa squadra qui. C’erano giocatori come Sottil, Sensini, De Santis, Giannichedda. Ogni volta che si andava in campo andavano al di là delle possibilità di risultato per l’Udinese. Anche questa squadra qui che ho adesso per il risultato della Roma è disposta a metterci qualcosa di più”.

Su Delneri, c’è qualcosa che vi lega come allenatori rivoluzionari e qual è invece la differenza tra voi?
È un allenatore forte, gioca con la difesa alta sempre, ha avuto grandissima coerenza dall’inizio alla fine. Anche ora ti toglie il fiato, ti viene a stuzzicare sin dall’inizio e poi ti salta addosso, ti viene a pressare. L’abbiamo visto anche con il Verona le difficoltà che ha creato. Da lui abbiamo preso tutti molto”.

Sul mercato, prima del Genoa ci aveva parlato di Feghouli, si aspettava di averlo per questa partita? E Musonda è un’alternativa valida?
È giusto che il mercato sia un tema caldo. Da parte mia diventa facile, torno ad essere coerente: ho detto in precedenza che per e poteva anche non esserci questo mercato, perché questa squadra è forte e le va dato tempo di esprimersi. Ho portato a far allenare Frattesi e Tumminello. La libera costruzione della personalità dei calciatori va fatta dall’inizio e non dalla fine. Qui si fa giocare Emerson e gli si dice che deve essere Candela. Non può esserlo, ma lo diventerà tra qualche tempo. Non chiedo niente alla mia società. Son venuto qui quando hanno avuto bisogno del mio contributo a piedi pari buttandomici dentro con tutto l’affetto che ho per questo sport e per questi colori. Spero di poter far crescere Gerson, che ha qualità. Nel periodo in cui in 40 giorni giocheremo 11 partite ci saranno calciatori che non potranno recuperare e saranno quindi costretti a fare prestazioni al di sotto delle loro potenzialità, sarà dura. Tuttavia, nutro grande fiducia nella gestione personale dei calciatori. Abbiamo a che fare con una squadra seria che ragiona nel modo giusto”.

Aveva detto che c’era qualcosa da fare a centrocampo. Andato via Iturbe e con la mancanza di Salah, servirebbe qualcuno ma ora ha fatto capire che si può restare così. La Juventus ed il Napoli hanno acquistato, le distanze sono aumentate?
“Il mio lavoro è quello di far sapere ai miei calciatori che mi fido di loro, che non ho bisogno di sostituire nessuno e che dovranno metterci qualcosa in più nei momenti più duri davanti al nostro pubblico. Se la società mi dicesse che bisogna racimolare qualche soldino, io interverrei, faccio un casino. Ma se so che la società è disponibile a mettere tutto ciò che ha a disposizione ed anzi cerca la via d’uscita per far fronte alle difficoltà che ci sono, io sto con loro sempre. Voi mi avete detto: ‘Ti piace Rincon?’ Sì, e se ne è parlato con la società. Poi non si riesce a prendere perché ci sono società più forti e poi è il giocatore che sceglie con chi andare a giocare. Le due soluzioni indicate dal Corriere dello Sport sono corrette, io le sto valutando e so che stanno lavorando ma io mi baso su quelli che ho a disposizione, sono loro lo zoccolo duro. Poi c’è l’aspetto dei tifosi, con le attese e le pretese che non so se sono giuste, ma io parlo in maniera trasparente. Non mi aspetto che Musonda venga qui e ci faccia vincere. Mi affido a Strootman, De Rossi, Peres, Nainggolan, che dovranno fare il doppio dei chilometri, tra un po’ dovranno fare gli straordinari. Mi baso sulla potenzialità di amore e di affetto che hanno verso i nostri colori, di diventare di più attraverso il lavoro”.

Ieri è tornato a parlare Szczesny, dicendo che il suo futuro dipende dall’Arsenal… Lei chiederà alla società di fare uno sforzo per trattenerlo?
La cosa più importante che ha detto e fatto è quella di dire con chiarezza quali sono le possibilità di Alisson. Mentre fino a poco tempo fa doveva nascere confusione per forza tra questi due portieri, ora è tutto chiaro. Se Szczesny farà scelte diverse abbiamo un altro grande portiere che lo sostituirà in tutte le qualità che ha fatto vedere. Ora ci servono tutti e due. In base ai risultati di quest’anno riusciremo a ritagliarci uno spazio più importante nel prossimo campionato, ma dobbiamo pensare all’oggi. Noi sotto l’aspetto dei portieri siamo apposto”.

Lei la scorsa volta ha parlato di mercato qualitativo e di mercato numerico, cioè di calciatori che non alzano il livello qualitativo ma che fanno numero. Data l’elevata quantità delle partite che attendono la Roma, forse ha bisogno di questo secondo tipo di mercato?
“Se si mettono dentro calciatori che si possono concedere anche risultati differenti dalla vittoria, ci facciamo del male. Se invece riusciamo a pendere un calciatore che ti può dare un contributo per raggiungere i nostri obiettivi è diverso. Sfrutto il lavoro di Alberto De Rossi, visto che la Roma Primavera qualche volta ci ha sostituito nel mandare qualche messaggio di forza in giro per l’Italia”.

 

Claudia Demenica copyright-vivicentro

Auriemma: “Al Napoli è stato proposto un talento dell’Atletico Mineiro”

Le ultime

Raffaele Auriemma ha parlato durante Si Gonfia La Rete su Radio Crc: “Il Napoli vuole un vice Callejon. Ci ha provato con Orsolini ma è andata male. E’ stato proposto agli azzurri Clayton da Silveira da Silva, noto come Clayton, attaccante esterno ’95 dell’Atletico Mineiro. Può giocare a destra e a sinistra, molto esplosivo, un po’ alla Papu Gomez. Il Napoli lo conosceva, valuterà il profilo. Valutazione iniziale 9-10 mln, ma troppo alta. Vorrebbe guadagnare 500mila euro”.

Guardia Costiera: soccorsi a migranti del 14 gennaio 2017 (VIDEO)

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Sono circa 550 i migranti tratti in salvo finora, nella giornata di oggi, nel Mediterraneo Centrale, in 4 operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e portate a termine in difficili condizioni meteomarine. Altre operazioni sono ancora in corso in questo momento.

I migranti salvati si trovavano a bordo di 4 gommoni, soccorsi dalle motovedette CP312 e CP319 della Guardia Costiera di Lampedusa, da Nave Bettica della Marina Militare italiana, inserita nel dispositivo Mare Sicuro, da un peschereccio, da una nave mercantile e da un’unità appartenente all’ONG “SOS Mediterranée”; quest’ultima, da uno dei gommoni soccorsi, ha recuperato due corpi senza vita.

Altri 800 migranti erano stati tratti in salvo nella giornata di giovedì 12 nel Mediterraneo Centrale in 6 operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I migranti, che si trovavano a bordo di 6 gommoni, sono stati soccorsi da Nave Diciotti della Guardia Costiera e da due unità appartenenti alle ONG “SOS Mediterranée” e “Proactiva Open Arms”.

IN ARCHIVIO:
Operazione soccorso CP 289
ISOLE – CRONACA

CP 289, soccorso a gommone con 48 persone a largo di Chios VIDEO

Le immagini relative ad alcuni momenti dell’operazione di soccorso effettuata nella notte appena trascorsa dalla motovedetta CP 289 della Guardia Costiera, a…

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Maradona al San Paolo? Non dovrebbe esserci per il Pescara, ma…

Maradona al San Paolo? Non dovrebbe esserci per il Pescara, ma…

Quale sarà il programma dell’arrivo di Diego Armando Maradona a Napoli per lo spettacolo teatrale del San Carlo? Come riporta la Gazzetta dello Sport, Maradona sarà accompagnato dal figlio Diego junior e probabilmente incontrerà alcuni suoi ex compagni di squadra quali Giuseppe Bruscolotti e Bruno Giordano, così come lo storico massaggiatore Salvatore Carmando: “Domani Diego non dovrebbe essere al San Paolo per Napoli-Pescara (ma con lui il condizionale è sempre d’obbligo), perché nel tardo pomeriggio avrà le prove a teatro, mentre in serata è prevista una blindatissima cena a buffet organizzata dal ristorante D’Angelo“.

Lunedì sera, invece, ci sarà lo spettacolo che verrà trasmesso fra qualche mese in esclusiva tv dal Canale 9 di Discovery e in diretta radiofonica da Rtl 102,5.

Pescara, Sebastiani: “Verratti e Lapadula, che brutte figure col Napoli”

Le sue parole

Il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, ha rilasciato una lunga intervista all’edizione odierna de Il Mattino: Verratti e Lapadula non mi hanno fatto fare bella figura con il Napoli, ma De Laurentiis sa bene che non e’ stata colpa mia De Laurentiis non mi ha chiesto ancora nessuno ma per il prossimo anno ha solo l’imbarazzo della scelta: da Cerri e Vitturini, da Brugman a Zampano da noi c’e’ un bel po’ di ragazzi molto interessanti. Io Verratti a De Laurentiis volevo darlo anche perche’ il Napoli è stato l’unico club in Italia a non fare solo chiacchiere ma a fare un’offerta molto vicina ai 12 milioni che poi ha speso il Psg. Ma io non posso farci nulla se Verratti e’ juventino e che disse a tutti che lo era. Ed e’ per questo che decise che non era il caso di andare a giocare nel Napoli. Lapadula invece era milanista? Anche qui: l’accordo col Napoli era stato raggiunto ma io mica potevo costringerlo ad andare dove non voleva andare. In ogni caso credo che al Napoli nessuno senta la mancanza di Lapadula. E’ il vanto del calcio italiano. Non ci sono giocatori col suo talento in giro. Negli ultimi tempi e’ maturato ancora di più rispetto ai tempi del Pescara di Zeman”.

Juve Stabia, il presidente del settore De Lucia a Vivicentro: “A giugno lascio la Juve Stabia, con Manniello non si può stare”

Le dichiarazioni di Manniello sono solo strumentali, vuole forse mettermi la città di Castellammare di Stabia contro

Il presidente del settore giovanile della Juve Stabia, Andrea De Lucia ha dichiarato ai microfoni di Vivicentro: “Lascio la Juve Stabia, mi dispiace per i miei ragazzi. Non lo faccio ora solo per l’amore che provo per loro. Ho incontrato una persona come Manniello che non si può permettere di dire che ho ricevuto tutto gratis. I contributi della Lega, che spettavano al settore, per esempio, li ha messi in tasca lui. Io ho pagato anche i biglietti ai ragazzi, visti come semplici tifosi, per fargli seguire la prima squadra. Non è mai stato interpellato per informarlo dei costi dei campi di allenamento, dei campi da gioco, delle trasferte di tutti questi ragazzi. Sembrava inopportuno farlo per il torneo di Viareggio, visto che è impegnato nella gestione della prima squadra. Noi abbiamo sempre sentito l’appartenenza alla prima squadra, infatti ho voluto fare la presentazione del settore giovanile nella prima gara di campionato per calmare gli animi e far sentire un sento di appartenenza ai ragazzi. La prima squadra per loro doveva diventare un sogno: l’esordio doveva essere prestigioso per tanti. Le dichiarazioni di Manniello sono solo strumentali, vuole forse mettermi la città di Castellammare di Stabia contro. Perchè questo? Perchè noi vogliamo fare il Viareggio e lui dice che abbiamo velleità. Dovrebbe essere contento un presidente che la sua Berretti giochi una competizione così importante, può mettere in luce i talenti, ma ha cattivi consiglieri che sono abituati a fara i ‘baba”, ma con me questo non può più accadere. I miei ragazzi devono cullare i loro sogni. Ma poi che fastidio darebbe a loro giocare un torneo, con gare a giorni alterni e in orari differenti da quello dei loro allenamenti? C’è un impianto di illuminazione al Menti che consente di giocare match anche con luce artificiale. Quello che potevano andare a guadagnare loro, ormai non c’è più. Manniello è una persona distruttiva e non costruttiva. Lascio la Juve Stabia, ma non il calcio, magari mi ritroverà da rivale o al suo posto, ma con una conduzione totalmente diversa da quella che lui fa oggi. Pago gli stipendi ai miei dirigenti, ai miei allenatori, ai miei staff, lo farò fino alla fine, cosa che non è successa l’anno scorso. Deciderò del patrimonio dei giovani che abbiamo, sui quali prendermo decisioni nella gestione, spero di portarmi anche Alberico Turi in una nuova avventura. Questa società non merita professionisti come lui, ma anche la città merita molto di più, più di Franco Manniello che non merita di essere lì. Faccio una dichiarazione pesante, lo so, ma porto con me dentro tante cose per amore degli amici di Castellammare di Stabia. Il mio augurio è che la Juve Stabia non arrivi in serie B, ma in serie A, però questo percorso lo lascio a Manniello. Nel caso che non ci riuscisse, sono pronto a rilevare l’intera società, ripeto, che oggi è in mano ad un polemico e un distruttivo del calcio. Il prossimo anno che trovi chi gli gestisca il settore giovanile. Spendere per un settore 200mila euro, dove non hai alcuna entrata e dire che ho preso tutto gratis, mi sembra un po’ troppo. Un uomo che viene da fuori città e viene ad investire per dei ragazzi, dovrebbe essere un onore per la città intera. Stiamo dando lustro anche alla prima squadra. E’ inutile aggiungere altro. Spero che possa vincere il campionato, ma il 30 giugno la mia avventura finirà”.

Un vero perccato, malintesi risolvibili e incomprensioni che rovinano un rapporto.

a cura di Ciro Novellino

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Milik: “Presto tornerò a giocare, Napoli vuole vincere!”

Le sue parole

Arkadiusz Milik, attaccante del Napoli, è stato premiato nell’ambito del Premio Emilio D’Alterio che si è svolto a Palazzo San Teodoro a Napoli nella serata di ieri.

Il polacco ha ricevuto il Premio speciale “Momenti azzurri”, un riconoscimento che viene assegnato alle eccellenze che rappresentano l’immagine della città di Napoli a livello internazionale.

Lo stesso Milik ha poi rilasciato alcune dichiarazioni riportate da sportmagazinenews.it: “Sono molto felice di essere al Napoli, non conoscevo bene la città quando ero in Olanda, ma sono contento della scelta che ho fatto. So che questa città vuole vincere. Sono contento anche di essere tornato a disposizione del gruppo, presto tornerò a giocare.

Il numero 99? Da piccolo guardavo l’hockey e li è molto usato ed ho deciso di averlo anche nel calcio.

I social network? Ho molti followers, soprattutto napoletani. E’ un mondo che mi piace perchè puoi trasmettere anche i tuoi sentimenti”.

Higuain: “Sarò sempre grato ai napoletani”

Le sue parole

Gonzalo Higuain, attaccante della Juventus ed ex Napoli, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport:

C’è più pressione alla Juventus o al Real Madrid? 

“Molto simile, praticamente uguale: nel Real Madrid e nella Juve si lotta per arrivare in fondo a ogni competizione. Entrambi i pubblici sono esigenti e carini. Sono due mondi che si assomigliano abbastanza da questo punto di vista. Io sono arrivato qui per festeggiare tante Coppe. La Juve è nata per vincere, lo dice la sua storia. Qui è l’unica cosa che conta e ti preparano per quello, ti trasformano in una macchina da guerra. La Juventus lo dimostra da anni, vincendo scudetti con 3-4 giornate d’anticipo. Quello vuol dire qualcosa. Tra Torino e Madrid cambia magari il modo di giocare, ma la mentalità è la stessa: devi vincere tutto”. 

Se ripensa al giorno che ha scelto di trasferirsi alla Juventus? 

“Quando mio fratello mi ha detto che mi voleva la Juve sono rimasto tranquillo, sereno. I dirigenti della Juventus sono stati molto decisi fin dal primo giorno che ne abbiamo parlato. E’ stata una decisione difficile. Venire qui e lasciare il Napoli non è stato facile, ma era quello che mi sentivo e sapevo che sarebbe stata la scelta migliore per me. Vi assicuro che non è stata una decisione presa in due giorni”. 

Domani c’è la Fiorentina: ma comincia a pensare al 2 aprile, quando tornerà al San Paolo? 

“Sarà emozionante, a Napoli ho vissuto tre anni meravigliosi e sarò sempre grato alla gente. Però ora sono qua e sono felice. Con Sarri e con la squadra mi sono lasciato bene. Con molti sono ancora in contatto, ma con il presidente no”. 

In Italia c’è sempre dietrologia sulla Juventus: nonostante continui a dominare, si dice che goda di aiuti. 

“Era così anche con il Real. Ma quando arrivi alla Juve ti rendi conto del perché vincano da anni. Quando sei fuori non lo vedi, ti immagini altre cose. Poi entri a Vinovo e ti accorgi di una fame unica”. 

Protocollo D’Intesa Aeroportuale (Lo Piano – Saintred)

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Non capita tutti i giorni che un magnate indiano, a capo di una holding di 16 mila maestranze, venga in Sicilia per porre le basi di un possibile protocollo d’Intesa di 300 milioni di euro con la Regione.
La Sicilia, a detta del Presidente Crocetta, e’ nella posizione ideale per poter essere una stazione di collegamento tra Nord e Sud Europa, tra Occidente e Oriente. In tale contesto, Crocetta ha promosso diversi incontri con le amministrazioni locali per coinvolgerle nel progetto.
In un precedente articolo avevamo parlato delle difficolta’ che avrebbe incontrato il Presidente dell’Enac Vito Riggio, solo ad intavolare un discorso con il magnate indiano Mahesch Panchavaktera. Fortunatamente il Governatore della Sicilia Rosario Crocetta, avendone intuito l’importanza, e’ riuscito a porre le prime basi per un possibile accordo per la costruzione di un Aereoporto nella Valle del Mela fra Milazzo e Barcellona in provincia di Messina.
Nell’incontro del 10 Gennaio 2017, il Presidente Crocetta  ha assicurato al magnate indiano tutta la disponibilita’ possibile della propria Giunta e degli Assessorati interessati per accelerare al massimo i tempi burocratici per la messa in opera del progetto per la costruzione dell’aereoporto.
Se l’iter burocratico dovesse avere buon fine, nel territorio di Pace del Mela si creerebbe tutto un indotto che garantirebbe lo sviluppo di tante attivita’: da quelle aeree e marittime, a quelle ferroviarie integrate in un sistema di collegamenti internazionali.
In Sicilia la disoccupazione in questi ultimi anni ha toccato cifre da capogiro, in questo progetto potrebbero trovare lavoro migliaia di persone, il turismo potrebbe decollare in maniera piu’ che esponenziale, per tanti siciliani, rappresenterebbe un’occasione piu’ unica che rara per trovare un lavoro duraturo nel tempo.
Tutta la zona verrebbe valorizzata, la costruzione di un Aereoporto non comporta problemi d’inquinamento come quelli causati dalle famigerate raffinerie che non solo hanno deturpato paesaggi bellissimi, ma hanno reso l’aria irrespirabile in tutto il loro perimetro.
Per meta’ Febbraio e’ prevista la firma tra le parti, incrociamo le dita, nella speranza che non si presentino i soliti bastian contrari a far saltare un accordo che oggi sembra essere solo un sogno.

Tutti i vaccini, le cure, l’assistenza che si potrà avere gratis in Italia

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Con i nuovi Lea aumentano i vaccini gratuiti per bambini, giovani e anziani cui si accede e senza ticket

Nuovi vaccini gratuiti e senza pagamento del ticket, in quanto “prevenzione sanitaria di massa”, la fecondazione eterologa gratuita, le terapie per nuove patologie rare e croniche. Sono solo alcune delle novità dei nuovi Lea, i livelli essenziali di assistenza che elencano le prestazioni che la sanità pubblica offrirà gratuitamente in tutte le Regioni, varati il 12 gennaio dopo un lungo iter preparatorio, fortemente voluti dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e attesi da 15 anni. Stanziati 800 milioni di euro. Ecco tutte le novità.

Aggiornamento Lea

è la prima novità sostanziale: non bisognerà attendere altri 15 anni. è stata costituita la Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA, con il compito di monitorarne costantemente il contenuto, escludendo prestazioni, servizi o attività che divengano obsoleti e valutando di erogare a carico del SSN trattamenti che, nel tempo, si dimostrino innovativi o e efficaci per la cura dei pazienti.

Vaccini

Sono state incluse tra i LEA vaccinazioni già previste dal Calendario nazionale 2012-2014 (contro pneumococco e meningococco C nei nuovi nati; HPV nelle undicenni), e sono state introdotte tra i LEA nuove vaccinazioni, previste dal nuovo Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017-2019:

  • meningococco B, rotavirus e varicella nei nuovi nati;
  • HPV nei maschi undicenni;
  • meningococco tetravalente ACWY135 e richiamo anti-polio con IPV negli adolescenti;
  • pneumococco e Zoster nei sessantacinquennile vaccinazioni per i soggetti a rischio di tutte le età, come indicato nel PNPV e in altre normative nazionali sull’argomento.

Per tutte queste vaccinazioni è prevista l’offerta gratuita da parte dei servizi deputati alle attività vaccinali dislocati sul territorio nazionale. Trattandosi di prevenzione sanitaria di massa, e non prestazioni sanitarie di cura, i vaccini saranno completamente gratuiti, senza pagamento di alcun ticket.

Di conseguenza i nuovi nati avranno diritto a cicli di base ed eventuali successivi richiami di vaccino per la prevenzione di

  • difterite,
  • tetano,
  • pertosse,
  • epatite B,
  • polio,
  • haemophilus influenza tipo b,
  • pneumococco,
  • meningococco B,
  • rotavirus,
  • morbillo,
  • parotite,
  • rosolia,
  • varicella,
  • meningococco.

 Gli adolescenti:

  • vaccino anti-meningococco tetravalente ACWY135
  • vaccino anti-HPV.

I soggetti di età pari o superiore a 65 anni:

  • vaccino anti-influenzale stagionale;

I soggetti di età pari a 65 anni:

  • vaccino anti-pneumococco e vaccino anti-zoster

​ I soggetti a rischio di tutte le età:

  • le vaccinazioni previste dal PNPV e da altre normative nazionali sull’argomento.​

Il nuovo nomenclatore della specialistica ambulatoriale (dopo 20 anni) 

Include prestazioni tecnologicamente avanzate ed eliminando quelle ormai obsolete e:

  1.  individua chiaramente tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (PMA) che saranno erogate a carico del Servizio sanitario nazionale (fino ad oggi erogate solo in regime di ricovero);
  2. rivede profondamente l’elenco delle prestazioni di genetica e, per ogni singola prestazione, fa riferimento ad un elenco puntuale di patologie per le quali è necessaria l’indagine su un determinato numero di geni;
  3. introduce prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico (adroterapia) o di tecnologia recente (enteroscopia con microcamera ingeribile, radioterapia stereotassica).

Il nuovo nomenclatore dell’assistenza protesica (dopo 17 anni)

Il nuovo nomenclatore consentirà, tra l’altro, di prescrivere:

  1.  ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità);
  2.  apparecchi acustici a tecnologia digitale;
  3. attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso);
  4.  posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie, barella adattata per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, carrozzine per grandi e complesse disabilità, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli), carrelli servoscala per interni;
  5.  arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.

Malattie rare

Il provvedimento prevede un consistente ampliamento dell’elenco delle malattie rare (erogate in regime di esenzione), realizzato mediante l’inserimento di più di 110 nuove entità tra singole malattie rare e gruppi di malattie. Alcune tra le nuove malattie rare:

  1.  sarcoidosi;
  2.  la sclerosi sistemica progressiva;
  3.  la miastenia grave;
  4.  sindromi da neoplasie endocrine multiple;
  5.  iperinsulinismi congeniti;
  6.  malattie perossisomiali;
  7.  sindromi da deficit congenito di creatina;
  8.  piastrinopatie autoimmuni primarie croniche;
  9.  miosite eosinofila idiopatica.

 Malattie croniche

Sono introdotte sei nuove patologie esenti:

  1.  sindrome da talidomide
  2.  osteomielite cronica,
  3. patologie renali croniche,
  4. rene policistico autosomico dominante,
  5. endometriosi negli stadi clinici “moderato” e “grave”,
  6. broncopneumopatia cronico ostruttiva negli stadi clinici “moderato”, “grave” e “molto grave”.

Vengono spostate tra le malattie croniche alcune patologie già esenti come malattie rare, quali:

  1. malattia celiaca,
  2. sindrome di Down,
  3. s. Klinefelter,
  4. connettiviti indifferenziate.

 Screening neonatale

Introduzione dello screening neonatale per

  1. la sordità congenita e la cataratta congenita;
  2. estensione a tutti i nuovi nati dello screening neonatale esteso per le malattie metaboliche ereditarie

Endometriosi

Viene previsto l’inserimento dell’endometriosi nell’elenco delle patologie croniche ed invalidanti, negli stadi clinici “moderato” e “grave”. Di conseguenza, si riconosce alle pazienti il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo. Si stimano circa 300.000 esenzioni.

Celiachia

Diviene, da malattia rara, una malattia cronica. Ciò in quanto il percorso diagnostico di tale patologia non risulta, ad oggi, tortuoso, lungo e oneroso come avviene per i malati rari.

Sono mantenute in esenzione tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale comprese nei LEA, utili al monitoraggio della patologia e alla prevenzione delle complicanze e degli eventuali aggravamenti. Come per tutte le malattie croniche è sufficiente una certificazione di malattia redatta da uno specialista del Servizio sanitario nazionale per ottenere il nuovo attestato di esenzione.- Viene mantenuta la disciplina della concessione degli alimenti ai celiaci.

Autismo

Il nuovo schema di decreto recepisce la legge n. 134 del 2015, che prevede l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza per la diagnosi precoce, la cura e il trattamento individualizzato dei disturbi dello spettro autistico. Le novità sono:

  1.  qualità dell’assistenza: è previsto nel percorso di diagnosi, cura e trattamento l’impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche disponibili;
  2. integrazione nella vita sociale: viene promosso il reinserimento e l’integrazione del minore nella vita sociale mediante il raccordo dell’assistenza sanitaria con le istituzioni scolastiche e attraverso interventi sulla rete sociale formale ed informale
  3. coinvolgimento della famiglia: viene prestata attenzione alla partecipazione attiva della famiglia, con interventi di sostegno, formazione ed orientamento ad essa dedicati e coinvolgimento attivo nel percorso terapeutico.

Procreazione medicalmente assistita 

Viene previsto l’inserimento nel nomenclatore della specialistica ambulatoriale di tutte le prestazioni necessarie nelle diverse fasi concernenti la procreazione medicalmente assistita, omologa ed eterologa (sino ad oggi erogate solo in regime di ricovero).

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agi/

L’ORDA AZZURRA- Acampa: “Un giovane Napoli si sta formando, Leandrinho e Zerbin grandi talenti”

L’ORDA AZZURRA- Acampa: “Un giovane Napoli si sta formando, Leandrinho e Zerbin grandi talenti”

Ai microfoni di Vivicentro, è intervenuto, in esclusiva, il giornalista Acampa: “Leandrinho? Lo seguo da qualche anno, mi ha fatto divertire molto nel mondiale under 17. E’ un giocatore di talento, veloce, ma parliamo comunque di un ragazzo giovane, che Sarri difficilmente utilizzerà nel corso della stagione. Sarebbe veramente difficile pensare a questa eventualità, considerano l’abbondanza del pacchetto offensivo, con i vari Mertens, Callejon, Milik, Pavoletti, Insigne, e anche Giaccherini che ha fatto un gran gol in coppa Italia, con lo Spezia. Zerbin? E’un trequartista, molto talentuoso, segna, sa impostare l’azione. Spero che faccia bene, ma credo ci sarà da aspettare anche per lui. Bisogna essere orgogliosi di questo Napoli. Sia Zerbin che Leandrinho hanno bisogno di giocare. Gabbiadini? Manolo ha una serie di richieste, il vero problema è che molte squadre non si sentono veramente disponibili a pagare i soldi che chiede il presidente; le società lo chiedono in prestito. Il giocatore vorrebbe giocare in Premier, e credo che finirà proprio in Inghilterra. Domenica col Pescara bisogna vincere. La società di Oddo ha fatto bene a rinforzarsi con giocatore di esperienza. Dispiace per l’infortunio dell’ex Campagnaro, mi avrebbe fatto piacere salutarlo. Credo sarà un’altra partita rispetto l’andata, quando il Napoli perse due punti all’Adriatico. Ci sono tutti i presupposti per vincerla, guai a lasciare punti persi per strada, soprattutto in casa.” 

L’ORDA AZZURRA- Pià: “Sono felice di aver contribuito al successo del Napoli. Real Madrid? La società ha fatto tanta strada”

L’ORDA AZZURRA- Pià: “Sono felice di aver contribuito al successo del Napoli. Real Madrid? La società ha fatto tanta strada”

Ai microfoni di Vivicentro, è intervenuto, in esclusiva, l’ex attaccante azzurro, Inacio Pià, il quale ha dichiarato: “Come vedo questo Napoli? Sicuramente bene, ormai sapete meglio di me, il Napoli ha trovato una quadratura importante, una quadratura diversa, senza una prima punta di ruolo. Con l’arrivo di Pavoletti, il Napoli presenta uno dei pacchetti offensivi più competitivi della serie A. Real Madrid? Vedere gli azzurri giocare una partita così fa piacere, chi meglio di me sa la strada che ha fatto questa società. Ha vinto la programmazione. Dispiace non essere parte di questo gruppo, ma sono contento di aver contribuito a portare il Napoli a questi livelli. Sono stato contento di far parte di quella squadra lì. Il mister Sarri deve essere solo che felice, con un Mertens così sarà difficilissimo per Pavoletti e Milik.”

Allo stadio il rugby batte il calcio

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Il calcio resta lo sport globale per eccellenza ma a sorpresa il rugby è la disciplina più seguita negli stadi con una media di 72 mila spettatori a partita. Secondo un rapporto Uefa gli incontri con la palla ovale richiamano più spettatori che il Mondiale di calcio e battono anche le sfide del campionato di football americano.

Come riempire gli stadi? Studiare il Sei Nazioni

Il rugby ha la media di spettatori più alta. Meglio del Mondiale di calcio e della Nfl

Se l’Europa si sente piccola ora che il Mondiale di calcio si è allargato a 48 squadre forse i dati sulle migrazioni di pubblico degli ultimi quattro anni possono massaggiare l’autostima.

L’evento che ha attirato più gente allo stadio, almeno secondo la media degli spettatori a partita, non è l’onnipotente e mastodontica Nfl ma il ricchissimo Sei Nazioni di rugby. Un format compatto, in stadi storici, con squadre selezionate e regole antichissime. Portano 72 mila spettatori ogni gara. Un bacino garantito.

Considerato l’affluenza assoluta, il torneo di rugby precipita al 48° posto in una classifica di 50 competizioni, ovvio visto che è limitato a sei sfide, ma è un congegno che funziona alla perfezione e ha saputo allargare l’audience senza snaturarsi troppo. Almeno fino a qui: quest’anno modifica i punteggi, azzarda, nel tentativo di diventare più contemporaneo. Strada non così necessaria visto che si parla di un pubblico legato alle tradizioni.

Il calcio per emergere deve unirsi: 29 eventi su 50 girano intorno al pallone che compare al 3° posto della lista con il mondiale brasiliano, ma mantiene lo status di sport globale grazie alla somma delle competizioni più seguite. Pure l’Europa resta centrale e ospita 21 eventi sui migliori 50.

Se si considera il pubblico totale vince il baseball americano, fuori dalla top ten che valuta la media (dove sta in 13ª piazza) e re in assoluto grazie alle sue 2417 partite. Il formato gigante non garantisce il pienone, riflessione che alla Fifa non prendono in considerazione. Cacciano altri introiti, non il prezzo del biglietto. Come la Serie A che non compare tra i fantastici 50 dove invece ci sono Premier, Bundesliga e Liga. Noi continuiamo a contare gli spettatori sul divano. O quelli del Sei Nazioni.

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