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Mario Tozzi: le maxi-scosse in rapida successione provocate dal ”contagio laterale”

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Terremoto centro Italia:  20 uomini e 7 mezzi dei vigili del fuoco, due squadre del Soccorso Alpino e speleologico, sei ambulanze del 118, oltre alle forze di polizia compongono la colonna che sta lavorando per raggiungere l’Hotel Rigopiano nel comune di Farindola, in provincia di Pescara. Date le condizioni serviranno ancora ore per arrivare sul luogo.

Per Mario Tozzi le maxi-scosse in rapida successione sono state provocate dal fenomeno del «contagio laterale». La neve cade copiosa e blocca migliaia di persone in casa, rallenta i soccorsi e le vie di fuga. È un incubo che si ripete per le popolazioni già colpite dai sismi del 2016. Quattro scosse raggiungono magnitudo 5 in meno di 24 ore. «Non si era mai vista una serie di terremoti succedersi con queste modalità», spiegano dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Quattro maxi-scosse in poche ore. La sequenza che spaventa i geologi

Così il “contagio laterale” tra le faglie ha innescato l’inedita successione ravvicinata

I terremoti sulla Terra sono frequenti come le tempeste e dunque non deve meravigliarci quanto sta accadendo. E cioè che da agosto a oggi si siano registrate oltre 45.000 scosse in Italia Centrale, una ogni cinque minuti circa. Semmai è la nostra memoria di sapiens a essere troppo limitata per ricordare una successione così ravvicinata di scosse superiori a magnitudo 5 Richter tutte in una stessa zona (stavolta quattro in quattro ore, un evento che non è identico ad altri recenti). Ma, detto questo, non si ravvisa nulla di anormale nella sequenza sismica che si è aperta lungo un segmento più meridionale della stessa struttura già responsabile dei sismi di Amatrice e Norcia. «Coppie» sismiche si registrarono, per esempio, anche in occasione di sismi dell’Irpinia (1980) e dell’Umbria-Marche (1997), per non parlare di quello del 24 agosto scorso proprio ad Amatrice. Sono appunti di uno stesso pro memoria inviatoci periodicamente dalla Terra per impedirci di dimenticare che l’Italia è il Paese geologicamente più attivo del Mediterraneo e che l’immunità dal rischio naturale non rientra nei valori negoziabili dagli umani.

Si tratta di una faglia, o, meglio, di un sistema di faglie gemelle, parallele e con la stessa dinamica, che si è (ri)attivata prima ad Amatrice (agosto, magnitudo 6 Richter), poi più a Nord a Visso (settembre, 5,6), poi un poco più a Sud, a Norcia (ottobre, 6,5) e ieri decisamente più a Sud a Montereale. I segni delle scosse precedenti sono ben visibili lungo tutto il tratto affiorante della faglia stessa (più di 15 km ormai), soprattutto alla base del Monte Vettore. Questa famiglia di faglie sembra come contagiarsi l’una con l’altra, ed effettivamente è proprio quello che starebbe accadendo: non esattamente un effetto-domino classico, visto che non è iniziato da un capo, bensì nel mezzo (e poi si è spostato prima a Nord, poi a Sud), ma comunque uno scarico di energia da una faglia all’altra.

Si tratterebbe di una «propagazione laterale» della sismicità, come sostengono i dati del Cnr: allo scarico della zona ipocentrale precedente corrisponde un carico sui frammenti laterali adiacenti alla faglia stessa. Sono questi frammenti a essersi rotti e ad aver generato gli ultimi terremoti di ieri. La stessa dinamica registrata a fine ottobre dell’anno scorso. Come già avevamo scritto, il contagio può avvenire dopo anni o decine di anni, ma anche dopo giorni o mesi, come sembra stia accadendo oggi. La propagazione laterale favorisce una serie di terremoti forti ma, in generale, non fortissimi: una tendenza che speriamo si ripeta anche stavolta. Se tutti i segmenti della faglia si fossero attivati tutti insieme, si sarebbe potuto generare un terremoto molto più forte.

Come in tutti gli altri casi, non possiamo prevedere la futura evoluzione di questa sequenza, se sarà un rilascio «distribuito» e graduale dell’energia sismica, oppure un rilascio «esplosivo», attraverso scosse ancora più forti. Sicuramente l’Appennino sta caricando ancora energia in profondità e cerca un nuovo assetto sprofondando periodicamente verso il basso. Questo accade da decine di migliaia di anni e accadrà ancora per millenni. In questo contesto, l’attivazione di nuove faglie o di segmenti di antiche non è una probabilità, è una certezza.

Lo sprofondamento del settore di Castelluccio è stato valutato in circa un metro complessivo: se moltiplichiamo questo dato, ottenuto in pochi mesi, con quello che è accaduto nel corso delle decine di migliaia di anni, si comprende bene come tutto il paesaggio dell’Appennino, dalla cresta montuosa alla pianura, sia di origine sismica. Una delle ragioni per cui questo rischio deve entrare nella nostra cultura molto più di quanto sia accaduto in passato, informandone i comportamenti e spazzando via quel fatalismo che già vediamo venire invocato. Non c’è nessun «mostro» nel sottosuolo, come sentiamo incredibilmente ripetere (pure da chi vive in zona classificata S1 a massimo rischio), che se la prende, implacabile, con chi è già stato colpito, ma solo la nostra ostinazione a non voler tener conto che l’Italia è fatta di borghi e di faglie, di monumenti e terremoti, entrambi parte fondante del nostro Paese.

Qualche dato positivo c’è: in Italia le faglie non sono mai lunghissime (meno di 40 km) e i blocchi di crosta terrestre coinvolti sono di dimensioni limitate, ragione per cui difficilmente i sismi superano magnitudo 7 Richter. Però, invece di scrollarsi la polvere dalle spalle, come dovremmo fare se avessimo costruito bene e mantenuto meglio, a ogni terremoto contiamo vittime e danni da Paese mediorientale. Purtroppo da noi il terremoto che avrebbe dovuto segnare un svolta culturale decisiva, quello di Reggio e Messina del 1908, non lo ha fatto. Mentre il terremoto di San Francisco (1906) e quello di Yokohama (1923) hanno cambiato l’orizzonte culturale di quei Paesi portandoli a pianificare di conseguenza costruzioni e comportamenti, nonostante sismi di magnitudo anche superiore a 8.

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Callejon, cosa non darebbe per un gol al Bernabeu davanti a Maradona

Callejon, cosa non darebbe per un gol al Bernabeu davanti a Maradona

Josè Callejon ed il Real Madrid, un rapporto che si ricongiungerà al Santiago Bernabeu in occasione dell’andata degli ottavi di finale di Champions League. Sarà il derby del cuore per José, cresciuto nella cantera madridista ed arrivato a Napoli proprio dai blancos come riporta La Gazzetta dello Sport: “Ieri José ha abbracciato con commozione un ex Barça come Diego Maradona e proprio al cospetto del Pibe de oro vorrebbe dimostrare ai blancos che hanno sbagliato a lasciarlo andare. Cosa non darebbe per un gol o per un assist nel tempio del Bernabeu. Prima però José vuole piazzare l’acuto alla Scala del calcio. A San Siro contro il Milan non è mai stato incisivo“.

Van Basten: “Sabato col Napoli spero sarà un match spettacolare”

Le sue parole

Marco Van Basten, ex attaccante del Milan, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport: “Che battaglie con Maradona, vincere era un’impresa: oltre a Diego, c’erano Careca, Giordano, Ferrara… Ma anche noi avevamo tanti campioni e forse eravamo più squadra”.

Sabato c’è Milan-Napoli: un tempo valeva il titolo, adesso forse il secondo posto.

“Non so se vedrò la gara in tv. Tifo Milan? I colori rossoneri sono nel mio cuore, ma soprattutto spero sia una partita spettacolare. Poi su Maradona…”.

Prego.

“Volevo aggiungere: quando è venuto qui a Zurigo è stato contagioso. Per lui il calcio è allegria, trasmette queste sensazioni a chi gli sta intorno. Parliamo di un grandissimo: scudetto a Napoli, campione del Mondo e tanto altro. Eppure se gli dai un pallone torna bambino. Ecco, questa magia rende il calcio lo sport più popolare al mondo. Non bisogna dimenticarlo: si pensa troppo al business, ma i tifosi vogliono accendersi per le prodezze di un campione”.

Maradona: “Con De Laurentiis stiamo valutando la possibilità d’investitori stranieri”

Le sue parole

Diego Armando Maradona ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport:

Il Milan di oggi la convince, crede che possa frenare il cammino del Napoli?

“Il Milan di una volta non c’è più. Il Napoli oggi gli è superiore come gioco, squadra e anche nei singoli. È una partita che possiamo vincere. Montella, tuttavia, sta facendo un buon lavoro coi giovani”.

Mughini ha detto che Napoli non possiede altre identità se non quella calcistica. Qual è il suo pensiero a proposito?

“Io ho vissuto una Napoli che non era soltanto calcio. In quel periodo, il napoletano si sentiva forte e rispettato, perché prima che arrivassi io erano considerati africani d’Italia, qui i calciatori non volevano venire, perché la città non offriva garanzie. Con il pallone abbiamo fatto in modo che il Paese ci rispettasse. In questi giorni l’ho trovata più bella, Napoli, affascinante come sempre. La gente si ricorda ancora dopo 30 anni del primo scudetto e non c’è stata una sola persona che non mi abbia riportato alla mente quei momenti emozionanti”.

Ritorniamo al presente: è ipotizzabile la sua presenza nell’organigramma societario del Napoli?

“Qualcosa ci siamo detti con De Laurentiis, stiamo valutando la possibilità d’investitori stranieri, possibili affari e soci. Ci rivedremo in occasione di Napoli-Real Madrid. Ho capito che De Laurentiis è un grande uomo d’affari. Se riesco a mettere un cinese qui… Loro (i cinesi ndr.) hanno detto che entro i prossimi 20 anni vorranno diventare la prima potenza calcistica”

Cosa manca a questo Napoli, allora, per essere vincente?

“Manca un giocatore come Milik al massimo della forma e ci vorrebbe una panchina più profonda, con giocatori che sappiano essere determinanti. Così sarebbe una squadra da temere. Sono poche le squadre che hanno giocatori come Messi e Ronaldo, che vincono da soli o quasi”.

Juve Stabia-Monopoli arbitra Zanonato di Vicenza

Prima volta in assoluto per il fischietto vicentino con la Juve Stabia

Per la terza giornata di ritorno del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà sabato 21 gennaio alle ore 14 e 30 al “Menti” di Castellammare è stato designato Andrea Giuseppe ZANONATO della sezione di Vicenza a dirigere la gara tra Juve Stabia e Monopoli.

Zanonato di Vicenza

Zanonato, è al suo quarto campionato in Lega Pro, in passato non ha mai diretto gare della Juve Stabia, nemmeno in campionati di settore giovanile.

L’assistente numero uno sarà: Michele NOCENTI della sezione di Padova;

l’assistente numero due Flavio ZANCANARO della sezione di Treviso.

Giovanni MATRONE

I 100 giocatori più costosi al mondo, c’è il Napoli: Koulibaly e Zielinski nella lista

I 100 giocatori più costosi al mondo, c’è il Napoli: Koulibaly e Zielinski nella lista

Koulibaly e Zielinski tra i giocatori più pagati al mondo. A stabilirlo il Cies, l’osservatorio internazionali di studi legato allo sport dell’università di Neuchatel, in Svizzera, che ha elencato i 100 calciatori più costosi tra i cinque campionati europei più importanti, tra cui, chiaramente, anche la serie A. C’è anche il Napoli in questa speciale classifica, con il senegalese valutato 42, 5 milioni di euro e il giovane polacco, con 37,1 mln di euro, rispettivamente 77esimo e 98esimo della graduatoria.

Auriemma su Maradona: “Lavorerà per il Napoli in Oriente”

Le dichiarazioni di Maradona ai microfoni di Pieuenne fanno riflettere gli addetti ai lavori. Il pipe de oro ha rivelato: “Stiamo programmando il futuro, parlando con delle persone. A Madrid ci vedremo con De Laurentiis e parleremo di tante cose, io ho delle novità, lui anche. Parlando con lui ho capito che è un grande uomo d’affari, se riesco a portare un cinese fa qualcosa. Ruolo? Non voglio averne uno specifico, voglio solo lavorare per un Napoli grande, non un Napoli che lotta per il terzo posto. Sugli spalti abbiamo tifosi giusti per vincere lo scudetto, questa gente se lo merita”.

Raffaele Auriemma, giornalista di TuttoSport, ha commentato così le sue parole: “‘L’ultima battuta lascia intuire che al Pibe verrà affidato il compito di rastrellare importanti investitori in Oriente, così da permettere al Napoli di competere con le proprietà asiatiche di Milan e Inter”. 

Maradona-Hamsik, il Pipe de oro: “Presto Marek batterà il mio record”

Maradona-Hamsik, il Pipe de oro: “Presto Marek batterà il mio record”

Un passaggio di consegne: ieri Marek Hamsik e Diego Armando Maradona si sono abbracciati, in una cornice, quella di Castelvolturno, che ha reso il tutto più intimo e romantico. Il capitano, da buon leader, ha lasciato che anche gli altri suoi compagni potessero scambiare un gesto d’affetto con il pipe de oro, dichiarando: “Adesso vanno ad abbracciarlo tutti, è giusto così.” Ci saranno altre occasioni per Marek e l’idolo del popolo azzurro per incontrarsi e parlare. Intanto, Maradona gli sussurra: “Pesto batterai il mio recordo di gol, ma io sono contento”

Turi a Il Pungiglione: “Vi do un’anticipazione, Selvaggio probabilmente sarà convocato…”

In esclusiva le dichiarazioni di Alberico Turi

Nel corso della trasmissione di ViViRadioWeb, Il Pungiglione Stabiese, abbiamo ascoltato il Direttore Responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Alberico Turi.

Ecco direttore, analizzando i risultati sportivi del settore giovanile della Juve Stabia, la Berretti ancora ferma ai box; il 21 gara importantissima contro la Paganese, compagine che già all’andata ha fatto vedere il proprio valore e sicuramente competerà insieme a Catania e Juve Stabia per la vittoria del girone: Si infatti, come vi ho già detto a “Le Vespette”, la Paganese è una squadra di tutto rispetto, quindi bisogna preparare per bene quest’incontro e affrontarlo con il piglio giusto nel rispetto dell’avversario e metterci il massimo dell’impegno. Questo è un incontro dove bisogna alzare l’asticella, contro di noi tutti quanti cercano gloria perché siamo la squadra da battere. Penso che ce la giochiamo alla pari con tutti e sicuramente con un atteggiamento diverso rispetto alla debacle di Vibo Valentia.

Gli Allievi vincono 7-0 contro il Melfi capolista, i ragazzi dopo la vittoria contro la Paganese hanno trovato maggiore serenità, convinzione dei propri mezzi. Solo questo oppure i rientri di qualche calciatore ha dato maggiore qualità a questa squadra? Questo è un gruppo forte, forse avrà risentito dell’assenza del suo timoniere, ovvero Nunzio Di Somma il quale ha partecipato al corso di Coverciano e faceva delle settimane alternate. Senza nulla togliere ai suoi secondi e il resto dello staff, però sappiamo che un conto è allenarsi sotto l’occhio vigile di un allenatore esperto come Nunzio, e discorso diverso invece tornare da Coverciano e notare il lavoro profuso dagli altri senza trovare punti di riferimento. Infatti nell’ultimo periodo con il rientro del tecnico i ragazzi hanno dimostrato tutto il loro valore ed infatti si sono messi in luce nei vari tornei di Natale.

Continua invece la marcia degli under 15 di mister Belmonte che di fatto regalano una soddisfazione non solo alla città di Castellammare, ma soprattutto al mister che recentemente è stato colpito dalla perdita materna. Da sottolineare la professionalità del mister che non ha perso i contatti con la propria squadra, e soprattutto va dato un merito ai ragazzi che si impegnano sempre al massimo: La professionalità di Alfonso Belmonte certamente non la scopro io oggi. Nel recente passato è stato un calciatore di spessore, nonchè un uomo professionista, cura tutti i particolari, anche nel momento in cui ha subito questo grave lutto è rimasto in sintonia con i ragazzi, i quali hanno dimostrato tutto il proprio affetto al mister partecipando ai funerali della mamma. Il mister nel suo dolore della perdita della madre ha coinvolto un po’ tutti noi della Juve Stabia, e Alfonso da vero professionista ha dimostrato ancora una volta di voler bene ai colori stabiesi, impiegando tutta la sua professionalità a disposizione dei ragazzi e della Juve Stabia.

Ecco direttore, noi ci siamo lasciati con l’ultimo tuo intervento al programma “Le Vespette”, parlandone anche dell’ attività di base. Da registrare l’importante successo degli Allievi Regionali che hanno vinto per 2-1 contro la Luigi Vitale: Questa sarà la squadra del futuro, penso che i ragazzi stiano crescendo in un modo esponenziale. Gianluca Macone sta facendo un grosso lavoro nel preparare questi ragazzi, ma il merito va attribuito certamente all’allenatore, dell’ intero staff e di tutti quanti che lavorano in questo progetto.

Per quanto riguarda l’attività di base, segnaliamo la vittoria contro il San Giorgio per 2-0: Si, a dimostrazione che c’è stato un week end tutto da incorniciare. Ancora una volta, in Campania, e direi sicuramente anche a livello nazionale che quando si parla di questo settore, citiamo qualcosa di importante sulla ribalta nazionale. Forse poche persone sono a conoscenza che ormai partecipano in pianta stabile alcuni calciatori del settore giovanile della Juve Stabia. A breve arriveranno nuove convocazioni degli under 15. Vi do una piccola anticipazione: mi hanno chiesto i selezionatori della Nazionale di mandargli la lista di Selvaggio, perché come ben sapete non è stato convocato in Nazionale in quanto non aveva un tesserino pluriennale, ma annuale, ragazzo che è nato a fine Dicembre e rientra di fatto nei 2003. Quindi, da questa chiamata, credo che al 90% il ragazzo sarà un altro dei prossimi candidati agli stage degli under 15. Se questo non è motivo d’orgoglio, riempie di gioia al sottoscritto nella figura di Direttore, gli addetti ai lavori, i nostri collaboratori, il presidente De Lucia e tutta la società Juve Stabia. Penso che queste soddisfazioni rallegrano i cuori di tutti gli stabiesi, va dato merito a tutti i miei collaboratori, non c’è improvvisazione, ma organizzazione e tanto lavoro alle spalle da parte di tutte le componenti.

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Maradona: “Il Napoli può lottare per lo scudetto. Ho trascorso tre giorni bellissimi”

Maradona: “Il Napoli può lottare per lo scudetto. Ho trascorso tre giorni bellissimi”

Ai microfoni di Pieunne, è intervenuto Diego Armando Maradona, il quale ha dichiarato: “Ho trascorso giorni intensi e bellissimi, dopo trent’anni ricordo gli anni dello scudetto, non c’è stata una sola persona, in questi giorni, che non mi abbia fatto ricordate un particolare di quel periodo. Ogni anno che passa aumenta l’affetto, siamo più grandi noi. L’affetto del napoletano è incredibile, loro sanno perfettamente che noi entravamo in campo vincendo partite troppo difficili. I primi anni non erano dei migliori, poi è stata fatta una squadra grande e al San Paolo si respirava un’altra aria.

SULLE PAROLE DI MUGHINI- “Quando abbiamo vinto dappertutto il popolo napoletano si sentiva forte e rispettato. Prima non era così, prima eravamo gli africani, quelli che “lavatevi” etc. Noi col calcio abbiamo permesso alla città di Napoli di farsi rispettare dall’Italia. In quel periodo molti rifiutavano Napoli, era divertente, questa cosa mi faceva ridere. La domenica parlavo coi giocatori avversari invitandoli a venire da noi la stagione successiva (ride, ndr)”. 

I PROBLEMI AL BARCELLONA- “Il problema più grande è stato col presidente. Ogni giorno veniva al campo e questo non mi piaceva, ognuno doveva essere al suo posto. Mi hanno tolto il passaporto e quell’episodio è stato determinante per il mio addio, parliamo di un documento personale, mi serviva”. 

SU HIGUAIN- “Se uno dopo essere andato via dice che è stato doloroso, allora non è stato doloroso. Non serve a niente dire questo. Higuain ha sbagliato a tramare alle spalle della società e dei napoletani. Se fosse andato alla Juve in modo pulito non sarebbe stato odiato dai napoletani. Un giocatore che fa 36 gol è normale sia voluto da tutti, ma ci sono modi e modi per andar via. Anche io ho chiesto a Ferlaino una squadra forte, allo stadio c’erano sempre 80mila persone e noi lottavamo per la Cremonese, la gente voleva di più, bisognava cambiare qualcosa. Inizialmente il presidente mi disse “non lo so signor Maradò…”, poi ha capito e si diede un gran da fare. Ferlaino capì che coi giocatori giusti potevamo anche vincere lo scudetto”. 

RAPPORTO CON ADL-“Stiamo programmando il futuro, parlando con delle persone. A Madrid ci vedremo con De Laurentiis e parleremo di tante cose, io ho delle novità, lui anche. Parlando con lui ho capito che è un grande uomo d’affari, se riesco a portare un cinese fa qualcosa. Ruolo? Non voglio averne uno specifico, voglio solo lavorare per un Napoli grande, non un Napoli che lotta per il terzo posto. Sugli spalti abbiamo tifosi giusti per vincere lo scudetto, questa gente se lo merita.

COSA MANCA AL NAPOLI PER LO SCUDETTO- “Coi giocatori a propria disposizione Sarri ha fatto quasi miracoli. A volte mancavano centrocampisti e lui se l’è cavata molto bene, adesso che s’è fatto male Milik e Gabbiadini non è riuscito a dare il suo contributo ha capito che si poteva giocare con Mertens attaccante ed ha ottenuto grandi risultati. Futuro senza De Laurentiis? Tutti quanti passiamo, resta solo il Napoli…”. 

SULLE PAROLE DI MACALLI- “Ognuno pensa ciò che vuole, io sono realmente felice con una palla. Da piccolo non ho mai avuto soldi, neppure un pezzo di cioccolato, eppure ero felice lo stesso. Se Macalli non è d’accordo con la mia affermazione me ne frego”.

CAMPIONATO APERTO-“Sicuramente sì, anche se, come dico sempre, la Juve ha qualcosa in più rispetto agli altri e una rosa molto forte”.

SULLA CHAMPIONS- “Inoltre non credo che il Real Madrid supererà facilmente il Napoli in Champions League. Loro hanno il vantaggio del ritorno di Bale e Benzema, se la gara si fosse giocata adesso gli azzurri avrebbero avuto tantissime possibilità di passare il turno. Tra un mese, invece, credo che anche CR7 starà meglio, ma il Napoli avrà comunque delle possibilità. A quelli di Madrid dico attenzione: se credono di aver già vinto vanno fuori. Ho visto tante squadre pensarlo e poi piangere negli spogliatoi”.

NAPOLI-MILANIl Napoli può dare una spinta notevole al campionato. Oggi sono pochi i giocatori che decidono i campionati, bisogna puntare sulla squadra più che sui singoli”.

MERCATO RIPARAZIONE- “Beh sai, quando sei campione d’inverno credi che tutto stia bene, non vuoi toccare nulla e se l’allenatore non dice voglio questo il presidente non ti regala i giocatori (ride, ndr)”.

E QUEL NAPOLI-MILAN DELL’88’ DECISO DALLA CAMORRA- “Non è assolutamente vero, mai ho visto un giocatore con la camorra. Nessuno ci ha mai avvicinato e non è vero neppure che Ferlaino volle far vincere Berlusconi. Quella partita l’abbiamo persa perché il Milan aveva una marcia in più del Napoli”.

SUI SUOI GENITORI- “Non ci sono più, mi mancano, quando ci penso ricordo di aver perso parte della mia vita. Non avevamo quasi niente da mangiare ma non mi è mai mancato il bacio di mia madre e l’affetto di mio padre”. 

IL RAPPORTO CON DIEGO Jr- “Mi sono sentito colpevole per non averlo avuto al mio fianco. Ho capito di avere un figlio eccezionale che ha un cuore incredibile, è sempre con me, adesso è qui a Napoli, è sposato con Nunzia che è una ragazza fantastica, sta bene e vorrei portarlo con me per lavorare con me. Quando rimaniamo da soli tutti e due ripenso al tempo perso. Lui è uguale a me, nei modi, nei gesti, quando s’arrabbia. Sto con lui ed è come se mi guardassi allo specchio”. 

Teatro Sociale (BS), L’ORA DI RICEVIMENTO con Fabrizio Bentivoglio (Diana Marcopulopulos)

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L’ORA DI RICEVIMENTO Regia di Michele Placido con Fabrizio Bentivoglio.

Grande interpretazione di Fabrizio Bentivoglio nei panni di un Professore oramai alla fine della carriera in una scuola della periferia di Tolose. Dove tutto è permesso ,dove la scolaresca è composta da un’ etnia di razze diverse tra loro per culture, religione , usanze e valori . Nell’ora di ricevimento il Professor Ardeche , insegnante di francese, deve lottare senza soluzione contro un’integrazione impossibile .

Bentivoglio apre la scena descrivendo in modo dettagliato l’aula che per anni è stata la sua seconda casa , sempre la stessa tutti gli anni. Tratteggia umoristicamente con vari soprannomi i suoi allievi . Pacatamente cerca di mettere d’accordo tra loro i genitori per le preoccupazioni che si presentano per una gita scolastica, problemi legati al cibo per la loro cultura. Tranquillamente riesce a far capire ad un suo giovane collega di grande spirito idealistico che questa scuola purtroppo non è quella che lui immagina. Bravo il regista, Michele Placido, per aver trattato temi di grande attualità, bravo l’interprete e l’interpretazione di Bentivoglio.

La scenografia minimale di Marco Rossi si presenta al pubblico con una scrivania , alcune sedie, una lavagna su una parete e sullo sfondo una vetrata, al di là un grande albero che con il suo ciclo naturale biologico scandiva le varie stagioni . Belli i costumi di Andrea Cavalletto che sottolineano il paese di provenienza dei genitori degli alunni . Un’ora e quaranta senza intervallo che scorre rapidamente per la bravura dei protagonisti.

REPLICHE FINO AL 22 GENNAIO AL TEATRO SOCIALE.

Recensione di DIANA MARCOPULOPULOS

Sky. Un rigido piano aziendale che prevede esuberi e trasferimenti.

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In seguito all’annunciato Piano di riorganizzazione, Sky Italia, ha presentato ai sindacati misure e strategie che Intende intraprendere in tutte le sedi, a cominciare da Roma e Milano, volte a rendere più competitiva ed efficiente l’azienda. In questi interventi saranno coinvolti Direzione IT e tecnologia, le direzioni commerciali, la struttura di SkyTG24.

Annunciati dunque 200 esuberi (forse qualche decina in meno), e 300 trasferimenti; la sede di Roma, secondo il comunicato, sarà ridimensionata, ma i sindacati già scalpitano al riguardo e non vogliono proprio saperne di misure così rigorose. La redazione politica e quella del Centro Italia, dovrebbero essere trasferite in un punto strategico, più vicine, possibilmente, alle Istituzioni. E’ stato l’Ad Andrea Zappia a rendere note le decisioni ai sindacati, sostenendo che il Piano non è poi così rigido e che si tratta di scelte che mirano semplicemente a riorganizzare Sky. “Siamo pronti al dialogo – sostiene Zappia – e non lasceremo privi di supporto i nostri lavoratori che da Roma saranno trasferiti alle sedi lombarde”.
E anche ai lavoratori i vertici aziendali si rivolgono, sottolineando che in queste scelte è necessario mettere in conto le responsabilità della politica nel nostro paese.

Non meno di 120 lavoratori  dovrebbero comunque lasciare le sedi romane.
Imminente l’assemblea dei giornalisti, ma a livello politico ci si mobilita affinché il governo chieda un incontro con i dirigenti della pay-tv, l’allarme è giustificato in quanto non vi sarebbero, alla base, ragioni propriamente economiche: i bilanci aziendali risultano ampiamente positivi.

Nella nota aziendale diffusa di recente, si giustificano gli interventi con le normali logiche di risposta all’esigenza di adeguamento alle sfide tecnologiche e industriali in continua evoluzione; si tiene altresi conto della ridefinizione delle competenze nel contesto del mercato italiano, più complesso che altrove, dove tra i tanti limiti, si riscontrano rigidità di carattere normativo che non rendono semplici gli investimenti e un’adeguata programmazione dello sviluppo che garantisca un futuro più stabile.

Comuni Tabor e 88MusicLab presentano: CONCERTO DI BENEFICENZA

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Domenica 29 gennaio
Comuni Tabor e 88MusicLab presentano:
CONCERTO DI BENEFICENZA

Comuni Tabor e 88MusicLab – Nella cornice della Chiesa di Santa Maria del SS. Rosario (Starza) a Castellammare di Stabia, i musicisti del laboratorio musicale diretto dal M° Sebastiano Cascone si esibiranno per creare un ponte di emozioni tra la musica e il sociale, per confermare l’esaltante partecipazione di un territorio che proprio per la bontà e la purezza dei valori su cui è fondato dimostra che quando c’è determinazione e voglia di fare nessun ostacolo è insuperabile. Musicisti che hanno deciso di utilizzare i propri strumenti per donare e donarsi agli altri, infatti durante la serata sarà presentata ufficialmente la “Tenda”, un progetto di forte impatto sociale per i nostri figli, per i giovani, per tutta la città… per chiunque è disposto a mettersi in gioco!

Siamo tutti invitati a partecipare.
Ore 20.00. Ingresso gratuito.

San Catello, la processione si interrompe, il Sig. Vincenzo a Vivicentro: “Siamo molto delusi”

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Ecco cosa è accaduto

Oggi è la festa di San Catello, per Castellammare di Stabia la festa patronale, ma oggi, complice forse anche il meteo, qualcosa non è andato come doveva. Infatti, la precessione doveva fare il consueto giro scendendo da Via De Turris, per piazza Monumento. Passare per via Mazzini e rientrare in chiesa per le 11:45. Poi il cambio di programma e la delusione dei fedeli accorsi in massa, come il Sig. Vincenzo Acanfora che a Vivicentro.it ha dichiarato: “Eravamo più di 300 persone a Piazza Monumento, ma ci hanno fatto sapere che il percorso di San Catello non è stato il solito. Ha deviato per via Sarnella ed è rientrato in chiesa. Tutti noi siamo rimasti lì ad aspettare inutilmente, siamo molto delusi”.

a cura di Ciro Novellino

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Juve Stabia, per Santacroce si attende solo l’annuncio ufficiale

La Juve Stabia ritornerà in campo sabato sera contro il Monopoli, con inizio alle ore 14,30. Nessun’altra compagine del girone C ha vinto tanto come le Vespe e il rendimento è da prima della classe, posizioni che si occupano.

In questa prima parte di calciomercato sono arrivati calciatori come Cutolo e Matute, ma è vicino il prossimo acquisto ufficiale. Infatti, secondo quanto raccolto dalla redazione di Vivicentro.it, è ormai prossima la firma di Fabiano Santacroce.

Il calciatore, che si sta allenando con la squadra allenata da Gaetano Fontana sin dal primo giorno di ritiro, ha sciolto le riserve e rifiutate le offerte provenienti dal campionato cinese. Resterà alla Juve Stabia, rinforzo per la difesa, con un calciatore che conosce già alla perfezione gli schemi di mister Fontana. Si attende solo l’annuncio ufficiale. a cura di Ciro Novellino

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Agropoli poco cinica, la Vultur ne approfitta e passa al ”Guariglia”

La Vultur Rionero passa al ‘Guariglia’ di Agropoli, decisivo De Stefano

Agropoli (SA), 18/01/2017  Incredibile mercoledì di campionato ad Agropoli fra i delfini e la Vultur Rionero. Al ”Guariglia”, i cilentani ospitano i lucani di Rionero in Vultur per il recupero della prima giornata del girone di ritorno del campionato di Serie D, girone H, rinviata a causa del maltempo che si è abbattutto su tutto lo Stivale.
La Vultur passa al “Guariglia” complice la fortuna ed anche una buona dose di errori da parte dei delfini. Risultato inoltre che inguaia sempre di più la situazione dei delfini mentre allontana decisamente il Rionero dalla zona rossa della classifica. La squadra del “Pampa” Sosa s’impone per 2-1 grazie alle reti di Cristaldi e De Stefano, intervallate dal pareggio su corner di Gagliardo, subentrato a Chiochia ad inizio ripresa. Il primo tempo è di marca agropolese, soprattutto i primi venti minuti nei quali l’Agropoli potrebbe passare in vantaggio prima con Annese, al settimo, e poi con Tiboni, al ventunesimo. L’inerzia della gara viene però spezzata al venticinquesimo quando Cristaldi sfrutta a dover un cattivo disimpegno di Chiochia e trafigge l’incolpevole Cotticelli con un gran diagonale di sinistro. E’ la rete che spegne il primo tempo, nonostante i restanti minuti, e manda al riposo i lucani in vantaggio grazie ad una sola conclusione verso la porta cilentana. Nella ripresa l’Agropoli ci mette almeno il cuore, almeno buona parte della squadra, trova il pareggio con Gagliardo su corner nato dall’ennesima perla dell’ottimo Capozzoli che salta mezza difesa bianconera in sessanta metri. La rete che potrebbe cambiare l’inerzia della gara viene, tuttavia, vanificata da un altro disimpegno sfortunato della retroguardia cilentana che regala il 2-1 a De Stefano (stranamente, nell’occasione, non ammonito dopo essersi tolto la casacca scatenando le ire delle tribune di tutto lo stadio ndr). Siamo al trentacinquesimo. Il forcing dei delfini è veemente ma confusionario; a farne le spese, difatti, per l’Agropoli sono mister Santosuosso ed il centrocampista Iuliano, entrambi espulsi dal disastroso direttore di gara Sig. Castorina di Acireale, disastrosa in ogni forma la sua direzione di gara. Nel recupero arrivano due clamorose palle gol per i cilentani, la prima con Cherillo e la seconda con Rekik, ma per due volte Landi si dimostra super regalando la vittoria agli ospiti.

vivicentro.it/sport/cronaca-sportiva – Agropoli poco cinica, la Vultur ne approfitta e passa al ”Guariglia”

Sisma, tre nuove forti scosse nel Centro Italia: situazione drammatica a Campotosto tra neve e crolli

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Alle 10,24 alle 11,14 e alle 11,25, con magnitudo fino a 5,5 avvertite chiaramente anche a Roma a Firenze e a Napoli. Epicentro tra L’Aquila e Rieti, ancora una volta vicino Amatrice, dove è crollato il campanile di Sant’Agostino. Chiuse stazioni dell’A24. Ferme per precauzione le linee metro di Roma. Il sindaco di Ascoli: “Emergenza mostruosa. Stiamo cercando di sfondare il muro di neve”. I sindaci di Accumuli e Acquasanta: “Siamo nel dramma”. Ritrovati 12 allevatori dati per dispersi ad Arquata del Tronto, se ne cercano ancora tre

Terremoto, tre forti scosse in un’ora nel Centr’Italia in ginocchio per l’emergenza neve

Tre forti scosse di terremoto in un’ora, tutte sopra la magnitudo 5, tutte nel centr’Italia, tra L’Aquila e Rieti, ancora vicino ad Amatrice. Luoghi che in questi giorni sono già in piena emergenza neve. La prima scossa è stata avvertita intorno alle 10.25  tra il Lazio, l’Abruzzo e le Marche ed è stata avvertita anche a Roma a Firenze a Napoli e in Emilia. La magnitudo è stata di 5,3, secondo le stime dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ed è avvenuto tra L’Aquila e Rieti a una profondità di 10 km. Dopo la prima scossa forte, ce ne sono state altre quattro di poco successive con magnitudo più alta del 3,2, poi, alle 11,14, la seconda forte botta, con magnitudo intorno a 5,5.

MOMENTI CHIAVE

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Juve Stabia, la Vespetta Costanzo convocata in Nazionale

Juve Stabia, la Vespetta Costanzo convocata in Nazionale

Un’altra ciliegina sulla torta del settore giovanile della Juve Stabia. Lavoro sodo e di qualità che regala grandi soddisfazioni ai ragazzi in primis, tutti di grande qualità dall’attività di base alla Berretti, ai dirigenti tutti e gli staff. Domenico Costanzo, classe 2002, è stato convocato per lo stage del 24-25 gennaio della propria Nazionale di categoria. Questa rosa sarà formata da 25 elementi e sarà la vera selezione dell’intera Italia. Lo staff, diretto sapientemente dall’ex allenatore di Bologna, Torino, Cagliari e Sassuolo tra le altre, Daniele Arrigoni, insieme ai due tecnici Gigi Corino e Oriano Renzi, ha fatto le sue scelte.

Successivamente, gli altri calciatori, classe 2002 che sono stati visionati, saranno divisi in tre selezioni: nord, centro e sud e affronteranno i 25 della selezione ‘ufficiale’ di Lega Pro. Nella selezione del sud ci sarà qualche altra pedina del settore giovanile della Juve Stabia.

a cura di Ciro Novellino

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Sinagra: “Io, lui e mio figlio: finalmente ha vinto il cuore”

Le sue parole

Diego Armando Maradona e il figlio Diego jr ne hanno passate tante, troppo spesso negative, ma il presente è tutto roseo. Il presente che, due sere fa, ha fatto emozionare tutto il teatro San Carlo. Cristiana Sinagra, la madre di Diego junior, vorrebbe restarne fuori e a Il Mattino dichiara: “Non voglio dire cose inutili e banali, in questo momento. Sono attimi davvero magici, un incontro tra mio figlio e il padre. Un incontro tra cuori, che si cercavano comunque, cominciato gia’ lo scorso agosto in Argentina”. Due giorni fa, Maradona era a Licola. Lui e Cristiana si sono rivisti, dopo tanti anni di silenzi, accuse, incomprensioni, contenziosi legali: “Naturalmente, non voglio dire nulla su quel nostro incontro. Anzi, diciamo che non lo confermo ne’ lo smentisco. Ci sono cose che appartengono profondamente a sfere private, che nessuno deve violare. Sono stati bravissimi a lasciarsi tutto quello che e’ stato dietro le spalle. Conta l’oggi, per loro. Rocio Oliva? A quanto so io, e’ stata invece tutta un’iniziativa di Diego. Lui ha sentito il bisogno spontaneo di vedere e viversi il figlio. Ho sempre saputo quanto fosse grande il cuore di Diego e sono troppo felice come madre ora, perche’ meritano entrambi di godersi sereni questo momento. Che doveva maturare”.

Vice Callejon, spunta l’idea Borini!

Vice Callejon, spunta l’idea Borini!

A Castel Volturno si inizia a pensare al vice Callejon, soprattutto se Giaccherini dovesse passare alla Fiorentina. Secondo quanto riferisce l’edizione odierna de Il Mattino, spunta a sorpresa il nome di Borini, 25enne che gioca in Premier con la maglia del Sunderland. Sogna il ritorno in Italia e possiede le stesse qualita’ tattiche dello spagnolo.