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Fontana, siamo lassù e cercheremo di restarci, amo lavorare sulla mente dei miei ragazzi

Per la consueta conferenza stampa della vigilia del match di domani tra Juve Stabia e Monopoli, si è presentato in sala stampa il tecnico delle vespe Gaetano Fontana.

Queste sono state le sue parole:

“Domani sarà una gara difficile come lo sono tutte. La classifica sta mostrando certi valori e tutte le squadre vogliono fare bene contro le prime della classe. Il Monopoli ha pareggiato anche a Lecce e quindi è una squadra tutt’altro che semplice. Kanoute non sta bene e non sarà rischiato, c’è un girone di ritorno da giocare e dobbiamo recuperarlo totalmente, cosi come altri giocatori. In estate abbiamo cambiato tanto e non era semplice riuscire ad indovinare tutte le mosse. In teoria c’era un 11 titolare che poi il campo ha cambiato. Sul mercato abbiamo cercato pedine utili al credo tattico e persone in grado di integrarsi con uno spogliatoio sano come il nostro, dove ci sono prima i valori e poi il resto. I nuovi arrivati hanno pochissimi allenamenti con noi e dobbiamo capire chi è più pronto e chi lo è meno. C’è tanto da lavorare e lo faremo, perchè si può sempre migliorare. Santacroce ha scelto Castellammare sposando un ideale e facendo una scelta importante. Ci darà una grande mano e siamo felice che sia con noi, è un grande professionista che può partire anche dal primo minuto domani. E’ stato ufficializzato ma per la squadra è sempre stato uno di noi. Ha rifiutato i soldi della Cina per restare nel nostro gruppo, ha dato una grande lezione a tante persone. Gli fa onore e lo ringrazio per la scelta. Non giochiamo da tanto tempo e abbiamo cercato di fare un lavoro per ritrovare la forma migliore in vista di questa gara, noi cercheremo di vincere a tutti i costi. Personalmente io amo lavorare molto sulla mente dei miei ragazzi perchè, spesso, non vince chi è più forte ma chi ci crede di più. E’ nel nostro DNA cercare di vincere sempre. Sul mercato abbiamo preso giocatori con caratteristiche che ci servivano e con valori morali. Cutolo ha ancora tanto da dare e lo dimostrerà, Paponi vuole rilanciarsi definitivamente ed è venuto qui per dimostrare le sue qualità. Siamo lassù e cercheremo di restarci”

In 8 trovati vivi all’hotel di Rigopiano, tra loro ci sono anche due bambine (VIDEO)

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“Stiamo penetrando sotto i solai per raggiungerli, ci stiamo parlando”, riferiscono i soccorritori sul posto.

Ci sono otto persone vive all’hotel Rigopiano travolto dalla valanga e tra di loro due bambine. Lo ha annunciato Titti Postiglione, responsabile dell’ufficio emergenze della Protezione Civile. I soccorritori le hanno individuate ed estratte. L’intervento di cinque elicotteri dai vigili del fuoco decollati da Pescara portando a bordo coperte e altro materiale per il soccorso ha permesso di portarne alcune a Pescara. Le persone sono state individuate sotto un solaio. 

Si riaccende la speranza dei familiari delle vittime dopo la drammatica giornata di ieri, in cui si è scavato senza sosta nell’ammasso di neve e detriti senza trovare superstiti. Sono ancora decine i dispersi. Riparte dunque la corsa contro il tempo. 

Le fasi del salvataggio:

  • ore 11.40 – I soccorritori : “Trovate vive sei persone”
  • ore 11.45 – I vigili del fuoco: “Sono nel solaio e ci stiamo parlando”
  • ore 11.55 – Elicotteri in arrivo con i medici.
    Due elicotteri, uno della Guardia Costiera con a bordo personale del 118, e uno dei vigili del fuoco stanno sorvolando la zona dell’hotel in attesa che da terra diano indicazioni per far scendere i medici e dare soccorso ai sei superstiti. E’ probabile che i sopravvissuti, dopo la primissima assistenza, siano trasferiti in ospedale con gli stessi elicotteri. 
  • 12:10 – Una donna, la prima persona estratta dal solaio, su elicottero verso ospedale di Pescara
  • 12:14 – Tra i sopravvissuti anche una bambina
    “Siamo in contatto con sei persone che si trovano dentro l’hotel Rigopiano, una di queste è 
    una bambina“, ha riferito al Gr1 Rai il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico. 
  • 12.30 – Sono cinque le persone estratte vive da quel che resta dell’albergo. La notizia la dà Rainews24 in diretta da Penne 

​Dall’hotel crollato a Pescara, la rotta di uno degli elicotteri che porta i sopravvissuti in ospedale

Da questa mattina sono operativi nella zona ruspe, spalaneve ed elicotteri, anche per prevenire il rischio di eventuali altre valanghe. Alle operazioni partecipa anche un dipendente dell’albergo per guidare i soccorritori all’interno di quello che è rimasto dell’albergo.

Jessica, Marco e gli altri dispersi

C’è anche una coppia di Monterotondo, cittadina alle porte di Roma, tra i dispersi dell’Hotel Rigopiano, in provincia di Pescara, dove proseguono senza sosta le ricerche delle persone rimaste intrappolate sotto la frana che ha travolto il resort alle pendici del Gran Sasso. Non si hanno più notizie di Giampaolo Matrone, 34enne titolare della pasticceria “La Deliziosa” a Monterotondo, e la compagna di vita Valentina Cicioni, originaria di Mentana, infermiera presso il Policlinico Gemelli di Roma. Anche i loro nomi sarebbero tra quelli degli ospiti della struttura.

La coppia aveva deciso di trascorrere a Farindola alcuni giorni di relax. I due, genitori di una bimba di 5 anni, avevano lasciato la piccola a Monterotondo, dai nonni, che non appena appresa la notizia si sono precipitati in Abruzzo per avere notizie dirette sulle operazioni in corso. La notizia è stata confermata sia da fonti vicine alla Protezione Civile, sia dal sindaco di Monterotondo, Mauro Alessandri: “Siamo in contatto con i familiari – ha dichiarato il primo cittadino del borgo romano – abbiamo appreso purtroppo che la coppia si trovava in vacanza presso quella struttura. Ora stiamo cercando, tramite la nostra protezione civile, di metterci in contatto con chi è lì sul luogo per avere ulteriori notizie”.

Tantissimi i messaggi postati da parenti, amici e conoscenti sulle rispettive pagine Facebook dei ragazzi, dove campeggia lo stesso identico post con la foto della grande nevicata in corso all’hotel Rigopiano, datato 17 gennaio 2017. Da lì in poi il silenzio. E le preghiere di due comunità intere, di Monterotondo e Mentana.

Sei delle persone disperse dopo la slavina che ha inghiottito l’hotel di Rigopiano sono della provincia di Terano. Si tratta di dei fidanzati Vincenzo Forti, 25 anni, gestore di una pizzeria, e Giorgia Galassi, 22 anni, di Giulianova, di Claudio Baldini e sua moglie Sara, di Atri, e di Luana Biferi, di Bisenti, e Cecilia Martella, di Atri, entrambe dipendenti dell’albergo. La madre di Giorgia Galassi, Isa Toccotelli, ha scritto su Facebook: “Amore della nostra vita, tieni duro so che sei una combattiva tieni duro amore mio”.

Altri quattro dei dispersi provengono dalla provincia di Chieti:

  • i fidanzati Jessica Tinari, 24 anni, estetista di Vasto, e Marco Tanda, 25 anni, primo ufficiale di Ryanair, residente a Roma;
  • i coniugi Luciano Caporale e Silvana Angelucci, gestori di un’attivita’ di parrucchiere a Castel Frentano.

/agi

Montella: “Milan-Napoli gara Champions? Non è decisiva per il terzo posto”

Montella: “Milan-Napoli gara Champions? Non è decisiva per il terzo posto”

In conferenza stampa, è intervenuto, come di consuetudine alla vigilia di un match, l’allenatore del Milan Vincenzo Montella, il quale ha dichiarato: “E’ una gara d’alta classifica, per noi è motivo d’orgoglio e responsabilità, non dobbiamo accontentarci. Affrontiamo una squadra fortissima, costruita per giocare la Champions League e cercheremo di giocarci contro nel modo migliore. E’ una squadra costruita con un fatturato per giocare tre competizioni, non so cosa penserà il mio amico Sarri di questo. Non ci accontenteremo di giocarla, non fa parte della storia del Milan. Sarri? Gli piace molto il possesso palla e il fraseggio, le sue squadre sono molto riconoscibili. Lo stimo molto come allenatore”.

SU NIANG: “Ha avuto un calo dopo il virus influenzale, perdendo dunque un po’ di sicurezza. Oggi valuteremo, ieri non s’è allenatore. Per superare questo momento difficile servirebbe un episodio favorevole”.

L’EX SOSA: “A Napoli ha fatto fatica per un aspetto tattico, ma adesso è maturo. Fa sempre bene quando lo chiamo in causa, vuole essere sostenuto e giocare un po’ di più”.

SULLA ROSA ROSSONERA: “Sono aumentate le nostre ambizioni, ma ci sono ancora delle cose da migliorare se vogliamo fare una stagione di importante, sia per il presente che per il futuro”.

TERZO POSTO: “In alto siamo tutti abbastanza vicini, si può pensare alla Champions League come a non raggiungere neanche l’Europa League perché le squadre in corsa sono tante. Non so se domani sarà decisiva per il terzo posto, non credo. Dipenderà anche dal nostro recupero di Bologna”.

SU DONNARUMMA: “Tra i più giovani è uno dei migliori al mondo. Affronta tutto con grande serenità”.

E LE RIMONTE: “Non decidiamo noi di andare in svantaggio. Contro grandi squadre è più difficile recuperare, ma non sempre è così”.

 

Rebus difesa, chi scenderà in campo? Sarri lavora ad una particolare soluzione

Rebus difesa, chi scenderà in campo? Sarri lavora ad una particolare soluzione

Emergenza in difesa per il Napoli in vista del match contro il Milan: Koulibaly non ci sarà, Tonelli è in forte dubbio, così come Albiol, che, fortunatamente per gli  azzurri, per la Gazzetta dello Sport potrebbe quantomeno assaporare il campo, a differenza del riscoperto bomber Tonelli e il senegalese, impegnato in coppa d’Africa. Dunque, nel caso in cui lo spagnolo non dovesse farcela, chi scenderà in campo? Sicuramente Maskimovic, provato da Sarri in questi giorni in allenamento al fianco del giovane Lasicki, che nasce centrocampista ma provato eventualmente da difensore.

Gabbiadini-Milan, pista fredda: ADL rifiuta la proposta rossonera

Gabbiadini-Milan, pista fredda: ADL rifiuta la proposta rossonera

Il Milan forte su Manolo Gabbiadini: TuttoSport rende nota la notizia che è possibile leggere quest’oggi in edicola. Il presidente Berlusconi, per arrivare all’attaccante, avrebbe proposto al Napoli un prestito con diritto di riscatto, con 2 milioni di euro cash e 20 milioni di euro eventuali, da versare qualora Manolo convinca Montella in questi sei mesi. Tuttavia ADL non pare intenzionato ad accettare questa offerta: il pres. azzurro vuole un’offerta concreta in denaro e soprattutto definitiva.

UFFICIALE: Paponi è il nuovo attaccante della Juve Stabia

Dopo le “voci” arriva anche l’ufficialità: Daniele Paponi è il nuovo attaccante della Juve Stabia. L’ex Bologna e Parma è stato ufficializzato ieri dal Latina e oggi dalla Juve Stabia.

Questo è il comunicato delle società stabiese:

“S.S.Juve Stabia rende noto di aver raggiunto l’accordo con l’U.S.Latina per l’acquisizione del diritto a ricevere le prestazioni sportive dell’attaccante Daniele Paponi, classe ’88. L’attaccante, nativo di Ancona, ha debuttato, in serie A, all’età di 17 anni con la maglia del Parma e nella stagione 2006/2007 ha esordito, con la stessa maglia, in Coppa Uefa, contro i russi del Rubin Kazan, segnando il gol della vittoria. Nella massima serie, con la maglia degli emiliani, ha totalizzando oltre 20 presenze con 1 goal all’attivo. In serie A ha vestito anche la maglia dell’F.C.Bologna, facendo registrare 21 presenze con 2 gol mentre, in serie cadetta, quelle di A.C.Cesena, Parma, Rimini, Ancona e U.S.Latina. Dal 2015 con la maglia dell’U.S.Latina, in serie B, ha collezionato oltre 30 presenze mettendo a segno 4 gol.
Daniele Paponi che si metterà subito a disposizione di mister Fontana, con entusiasmo commenta l’inizio dell’esperienza calcistica con le maglia gialloblù : “Sono molto contento di essere approdato qui, la Juve Stabia mi ha cercato per 5 giorni di fila, presentandomi un progetto importante. So che a Castellammare c’è un pubblico molto passionale e spero di regalare loro molte gioie. Conosco il Mister –afferma l’attaccante– me ne hanno parlato molto bene. Ai tifosi prometto massimo impegno e di sudare sempre la maglia”.
S.S Juve Stabia

La trappola mortale dell’hotel Rigopiano sepolto dalla neve (VIDEO)

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Le squadre di soccorso scavano nella neve per cercare chi è rimasto intrappolato nelle rovine dell’hotel Rigopiano di Farindola travolto da una slavina innescata dal sisma. Si tratta di 33 persone, tra morti e dispersi, inclusi quattro bambini. Un testimone racconta che gli ospiti erano pronti a partire, aspettavano solo lo spazzaneve. Si tratta di una tragedia che dimostra quanto l’imponderabile – spiega Antonio Scurati – è ancora in grado di azzerare la modernità.

Trappola mortale nell’hotel spazzato via

L’albergo alle pendici del Gran Sasso distrutto dalla valanga dopo le scosse di terremoto: 4 morti e 30 dispersi di cui 4 bambini. “Erano pronti a partire, aspettavano lo spazzaneve”. Il datore di lavoro di un superstite: “Ho dato l’allarme,  non mi credevano”

FARINDOLA (PE) – Arrivano con gli sci, le pelli di foca, i soccorritori, solo qualche bagliore avverte dell’alba che verrà, un giorno di dolore e morte. Shining. Ma questa volta non è un film, il terrore è qui, e rende tutto immobile, blocca il respiro. Il silenzio è più spesso del freddo, l’albergo di Rigopiano non c’è più travolto da uno tsunami di neve, rocce e alberi. Il terremoto che innesca la marcia mortale della natura e che non lascia scampo.

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Due uomini si inginocchiano stremati, subito aiutati dagli alpinisti della Guardia di Finanza, arrivati quassù alle 4 di mattina dopo cinque lunghe ore di marcia. Sono loro, i due sopravvissuti che hanno dato l’allarme. Alle 17,40 Giampiero Parete chiama il suo datore di lavoro, il ristoratore Quintino Marcella «aiutami è caduto l’albergo». La slavina ha travolto l’hotel e le vite di 35 persone, 22 ospiti, 8 dipendenti, il gestore e qualche visitatore non registrato. Al momento il bilancio è di quattro morti, due sopravvissuti e trenta dispersi. Ma ci vorranno tre ore perché si attivino i soccorsi. «Non mi prendevano sul serio, in prefettura mi dicevamo che era tutto a posto in hotel. Mi sono attaccato al telefono, tempestando tutti i numeri di emergenza fino a che non mi hanno creduto». E le ore perse a queste temperature si trasformano in numeri esponenziali. Quando lo trovano Giampiero Parete è stremato, stordito, ma continua a chiamare la moglie e i due bambini rimasti intrappolati. «La mia famiglia è lì vi prego…». È in ipotermia e viene immediatamente avvolto nelle coperte e preparato per il trasporto a Pescara, in ospedale. Devono arrivare gli elicotteri, l’unico modo per fare in fretta. Le colonne dei soccorsi sono ancora bloccate a più di sei chilometri in attesa di turbine e di piccoli gatti delle nevi per fare strada in questa giungla di ghiaccio e alberi divelti.

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Qualche luce appare da quel che rimane dell’albergo, e le voci dei soccorritori gridano forte i nomi degli ospiti, ma è solo l’eco, crudele, che risponde, indebolendo, ora dopo ora, la speranza. Poco prima delle 10 un elicottero porta sul posto altri Vigili del fuoco. Faticosamente, insieme, gli uomini della Guardia di Finanza, del soccorso alpino, della polizia aprono un varco tra i cumuli di neve alti anche cinque metri e arrivano all’ingresso. La hall, dove si erano rifugiati gli ospiti in attesa di andare via nel pomeriggio appena avessero pulito le strade, è invasa da macigni di neve, alberi, pietre e ghiaccio.

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Bruno Di Tommaso, direttore dell’hotel, non era lì mercoledì pomeriggio, al suo posto il nipote di Roberto Del Rosso, che gestiva il resort. «L’avevo sentito alle 16 per sms, era preoccupato per la tanta neve. Tutto lo staff era radunato al bar, mentre gli ospiti si trovavano nella hall perché stavano per andare via».

In mattinata due uomini vengono estratti da quell’inferno di ghiaccio, morti. Poche ore più tardi un altro cadavere viene trasportato all’obitorio di Pescara. Non si danno nomi per rispetto delle famiglie che pregano insieme e attendono una buona notizia. I papà di Stefano e Francesca, fidanzati alla loro prima vacanza, si inerpicano sulla montagna. «Erano felici… sono là sotto … speriamo ancora…», I singhiozzi che danno un ritmo doloroso alle parole.

Si continua a cercare, nonostante un’altra slavina caduta a metà mattina abbia ulteriormente complicato i soccorsi. Verso le 14 ricomincia a nevicare, diventa difficile arrivare anche a Farindola, il paese a valle di Rigopiano. Da Penne la strada invasa dalla neve è diventata stretta come un sentiero di montagna.

Walter Milan, del soccorso alpino e speleologico, spiega che stanno dividendo l’area della valanga in zone più piccole, sondandole palmo a palmo». Non ci si arrende al silenzio, dentro ci sono anche quattro bambini, ma la corsa contro il tempo è disperata. Si scava con le pale e anche con le mani. Si spera che si siano formate delle sacche d’aria «protettive». Ma è il gelo il grande nemico. I cani abbaiano e annusano alla ricerca di tracce di vita.

«Gran parte della struttura è completamente trasfigurata. È stata spostata di diversi metri proprio dalla forza d’urto della valanga», spiega Milan. Il canalone che porta all’albergo dalla cima della montagna come una pista da bowling. La neve che fa strike di vite. «La stessa valanga prima di schiantarsi contro l’albergo – spiega l’esperto – ha raso al suolo anche un bosco nei pendii superiori, quindi potete immaginarne la forza. La neve, trascinandosi verso valle porta con sé legname, alberi, a volte pietre, quindi acquisisce una forza ancora maggiore. Basti pensare comunque, per dare un’idea, che un metro cubo di neve può arrivare a pesare una tonnellata circa. Per cui immaginate un fronte lungo 300 metri che capacità distruttiva può avere».

Chi riesce ad arrivare di fronte a questo disastro se ne rende conto benissimo, della forza distruttiva. E si chiede anche come mai non sia stata prevista visto che le nevicate di questi giorni sono state eccezionali, come dicono tutti. E l’albergo era sommerso dalla neve. Come mai le persone non sono state fatte andare via in tempo? Il sindaco di Farindola ha atteso tutta la notte insieme ai soccorritori e all’ingegnere Viola, che ha avuto la delega dal prefetto, e spiega che gli ospiti erano pronti per andare via, con le valigie fatte, ma che «mercoledì mattina non è stato possibile farli scendere a valle perché serviva una turbina per pulire la strada». «Abbiamo fatto domanda alla Provincia per averla». Era prevista per le 15. Sarebbe arrivata solo alle 19. Troppo tardi. Una spiegazione che riempie di rabbia i parenti che attendono nel campo sportivo di Penne assistiti da un team di psicologi. La procura di Pescara indaga per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. «Morti perché mancava una turbina»? «Morti perché serve una domanda in carta bollata per avere uno spazzaneve? Ma che Paese siamo?». Non capiscono, non possono capire, mentre la vita dei loro cari è appesa a un filo che si fa sempre più sottile ogni minuto.

Il padre della responsabile del centro benessere dell’hotel racconta di aver sentito l’ultima volta la figlia alle 16, un solo sms. «Dalla mattina chiedevano di essere sbloccati, avevano paura dopo le scosse di terremoto, erano circondati dalla neve, chiedevano che venisse pulita la strada ma gli hanno risposto che c’erano altre priorità».

«Si continua a lavorare tutta la notte», assicura il capo Dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio. «Ci sono persone che stanno lavorando al limite del possibile».

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/La trappola mortale dell’hotel sepolto dalla neve
lastampa/Trappola mortale nell’hotel spazzato via MARIA CORBI – INVIATA A FARINDOLA (PE)

Riflettiamo sul significato dell’imponderabile

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Si tratta di una tragedia che dimostra quanto l’imponderabile – spiega Antonio Scurati – è ancora in grado di azzerare la modernità. Un superstite: «Ero andato in auto a prendere le medicine per mia moglie e l’hotel è crollato. Lì sotto ci sono i miei figli».

L’imponderabile che azzera la modernità

L’imponderabile. Etimologicamente, ciò che non ha peso o che ha un peso talmente minimo da non poter essere pesato, calcolato, misurato. Come l’eventualità che ti cada il cielo sulla testa, che una slavina gigantesca si stacchi dalla montagna per seppellire un hotel in una minuscola località remota ai piedi di una montagna arcana. L’imponderabile è ciò che ha ucciso i disgraziati lavoratori e clienti dell’hotel Rigopiano di Farindola, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, a 1200 metri d’altitudine e a una distanza abissale dall’ottusa fiducia nella affidabilità del mondo, dalla accanita illusione nell’eternità di noi stessi con cui abitualmente ci conduciamo nella vita.

Sì, perché l’imponderabile, paradossalmente, tragicamente, pur non avendo peso apparente, e forse proprio per questo, è ciò che di solito si manifesta agli uomini solo per schiacciarli sotto la propria insostenibile mole. Quanto peso hanno nelle nostre odierne esistenze le cose che non si possono pesare? Interrompere per pochi minuti il corso affannoso, e spesso vacuo, delle nostre giornate per meditare, per raccoglierci in una riflessione sul senso ultimo del nostro vivere e del nostro morire, è forse un modo più degno di altri di rendere omaggio alle vittime di questa e di altre tragedie.

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Riflettiamo allora sul significato dell’imponderabile.  

Nel mondo antico ebbe il nome di «fato». Il decreto divino riguardo all’esistenza di tutti gli uomini, stabilito in un empireo inaccessibile allo sguardo umano, pronunciato in modo inappellabile e irrevocabile. L’imponderabile veniva così a coincidere con il perimetro stesso della condizione umana, a identificarsi con gli stessi pilastri su cui si reggeva un ordine cosmico perfetto ma spietato. Al punto che per le antiche civiltà dell’Occidente ribellarsi al destino, a ciò che è più proprio alla nostra esistenza e, al tempo stesso, che le è più estraneo perché tracciato dal di fuori, dalla legge o dal capriccio di una volontà altrui, era considerata la massima colpa dell’uomo. Lottare contro l’imponderabile era ùbrys – tracotanza – inclinazione a travalicare il posto assegnatoci nel cosmo. Ed era sempre fonte di sciagura e tragedia.

Poi viene la modernità e rovescia completamente il tavolo. L’imponderabile è forse il punto in cui la modernità rompe nel modo più drastico con le civiltà antiche. La modernità diventa, anzi, essa stessa il tentativo di eliminare l’imponderabile dalla faccia della terra e dalla vita dell’uomo al punto che si potrebbe tentare di definirla propria a partire da questa sua grande, disperata impresa: la modernità, l’epoca che dichiara guerra all’imponderabile. Il posto del fato viene preso da Dio, e poi il posto di Dio dall’uomo. L’uomo, intronatosi al centro della creazione, tenta per tutti i secoli dell’età moderna di sottoporre la propria vita e il mondo a un programma così fitto di conoscenza minuziosa e trasformazione radicale da eradicare completamente l’imponderabile. Questa è stata la modernità: il sogno, il delirio di una campagna di conquista sotto le insegne della previsione e del controllo che avrebbe trionfato su tutto ciò che sfugge al nostro calcolo minacciando la pace, la salute, la floridità delle nostre esistenze.

Perfino superfluo, a questo punto, notare che la modernità è finita. La scienza progredisce ancora, la tecnologia dilaga ma il progetto moderno di previsione e controllo è stato da tempo abbandonato, come dimostra innanzitutto la resa della politica. Eppure il rifiuto dell’imponderabile non ci ha abbandonati. Non assume più l’aspetto orgoglioso, prometeico di una bonifica delle insidiose paludi della vita ma quello più modesto di una regressione della vita vissuta, di una progressiva riduzione delle superfici esposte ai colpi del destino, ai capricci del caso.

Figlia di una forse irripetibile stagione di benessere, di comfort, di agio, di noia e pigrizie, la tarda modernità di noi occidentali incapaci di pensiero tragico – e, dunque, anche di pensare e fare la guerra ai nemici che ci attaccano seminando strage proprio nei luoghi del nostro svago e del nostro confort – rifiuta ancora l’imponderabile rifugiandosi non più nella previsione ma nella premediazione.

Non puntiamo più a mettere in sicurezza le nostre vite vivendole agli estremi delle loro possibilità di trasformazione della realtà ma, più modestamente, a salvarci confinandoci ai margini di vite autenticamente vissute. Ci autoesiliamo sempre più nell’amnio tiepido e anestetico di esperienze mediate, di vite non-vissute, al riparo di consolle, monitor e display.

E, intanto, l’imponderabile è ancora lì, in agguato…

Terremoto Centro Italia: il Premier Paolo Gentiloni in Dicomac per un punto di situazione

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Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha incontrato il Capo Dipartimento e il Commissario straordinario per la ricostruzione

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni ha partecipato questa mattina a un punto di situazione sull’emergenza in corso nella Direzione di comando e controllo di Rieti insieme al Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e al Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani.

Durante la riunione, la Coordinatrice della Dicomac Titti Postiglione e i rappresentanti delle componenti e delle strutture operative coinvolte hanno illustrato al Premier criticità e interventi sul territorio.

“Dopo le scosse di ieri ­– ha sottolineato il Presidente del Consiglio nel corso di un incontro con la stampa – il primo obiettivo è raggiungere tutti i cittadini nei comuni ancora isolati, se non fisicamente anche solo con un contatto. Il secondo è riattivare le utenze elettriche, infine, gradualmente, ripristinare la viabilità a tutti i livelli. Chiedo a tutte le strutture dello Stato di moltiplicare i loro sforzi – ha continuato – e chiedo alla politica di mostrare sobrietà, rispettando la difficoltà della situazione, l’impegno delle forze civili e militari che stanno lavorando e il dolore delle famiglie che hanno subito delle perdite. C’è un pezzo di Italia che ha subito disagi incredibili e ora è martoriata da neve e scosse”, ha concluso il Premier. ”Deve sentire che lo Stato è presente, che moltiplica gli sforzi e deve sentire la vicinanza e la solidarietà di tutti i nostri concittadini”.

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/protezionecivile

Domenico Dicarlo: “Il Monopoli si esprime meglio in trasferta. Squadra che gioca con…”

Per la prima volta al Pungiglione Stabiese le dichiarazioni di Domenico Dicarlo

Nel corso della trasmissione di ViViRadioWeb, Il Pungiglione Stabiese, abbiamo ascoltato il collega Domenico Dicarlo di Canale 7 collega di Monopoli con il quale abbiamo presentato l’avversario di domani delle Vespe che sarà il Monopoli.

Domenico, che Monopoli arriva a Castellammare soprattutto dopo l’ottimo pareggio ottenuto contro il Lecce in esterna per 3-3 che ha fatto un favore anche alla Juve Stabia: Dopo il pari di Lecce è pervenuta la sconfitta interna contro la Casertana che ha lasciato qualche strascico un po’ tra la tifoseria e che non ha fatto passare un fine anno sereno all’ambiente biancoverde. Il Monopoli in questo momento è una squadra che si esprime meglio fuori casa che tra le mura amiche, tant’è che ha totalizzato più punti in esterna. Che Monopoli arriva? Onestamente difficile dirlo perché dopo i 22 giorni di sosta, è stato fatto un richiamo di preparazione con due sedute al giorno per sette giorni, mentre l’anno scorso ricordo che il Monopoli si presentò contro il Martina con la squadra in ritardo di preparazione. (sebbene non ci fu una pausa così lunga). Per quanto riguarda i nuovi arrivati; sicuramente Furlan sarà in campo, portiere tra l’altro ben visto dal tecnico, più Carissoni uno degli elementi più interessanti, classe ’97 proveniente dalla Primavera del Torino.

Guardando un po’ l’organico; Bacchetti, Gatto, Montini sono gli ex di giornata. Come sta giocando Gatto, lui che all’andata era ben visto dall’allenatore e veniva utilizzato spesso, poi com’è stato il suo rendimento nelle gare successive? Gatto ha realizzato sei gol in campionato, tutti decisivi, tra l’altro lui ha realizzato il suo record personale. Adesso viene utilizzato da trequartista, la squadra gioca con un 4-3-1-2 ma in realtà più che trequartista è il vero centravanti giocando qualche metro più arretrato perché gli attaccanti che spesso sono Genchi e Montini partono larghi. Modulo che ha consentito a Montini di realizzare 11 gol. Per adesso darei a Gatto un sette in pagella perché ad inizio stagione nessuno richiedeva di essere l’elemento principale, tant’è che ha realizzato il gol del pari a Lecce, ha addirittura segnato una doppietta nel difficile derby ad Andria. Detto questo, va segnalato che comunque non è entrato nei cuori della tifoseria biancoverde forse perchè non è un calciatore carismatico, ma un ragazzo riservato che si fa i fatti suoi.

Per quanto riguarda il centrocampo; possiamo dire che Viola è il calciatore che ha più qualità? No, e poi è un calciatore che potrebbe partire perché il Monopoli sta cercando un centrocampista di qualità. Nicolini è praticamente un difensore aggiunto, giocherà da perno centrale, non ha la capacità di far ripartire l’azione, e anche Viola è un altro calciatore che non è mai entrato nei cuori della tifoseria biancoverde, tant’è che mi risulta sia stato piazzato sul mercato, sebbene non sia semplice piazzare tanti calciatori che hanno contratti pluriennali.

Ci puoi stimare una probabile formazione? Si, il Monopoli dovrebbe scendere in campo con il 4-3-1-2 con il trequartista che fa da falso nueve a supporto dei due attaccanti che partono larghi, non vedrete il classico centravanti per intenderci. Credo che Genchi e Montini prenderanno parte della partita. Furlan in porta; in difesa a destra bisogna vedere se giocherà il nuovo arrivato Carissoni, a centro Esposito con il dubbio Bacchetti (in alternativa Bei) con Pinto a sinistra. A centrocampo Sounas, Nicolini e Viola, Gatto trequartista con Genchi e Montini in attacco.

Un giudizio su Nadarevic, arrivato da poco, calciatore che vanta un ottimo curriculum: Non ha ancora giocato, è stato ufficializzato il 20 dicembre, poi si è infortunato ad un polpaccio e dovrebbe rientrare a Febbraio non prima della trasferta di Reggio Calabria. La tifoseria del Monopoli sta in ansia, visto che è uno di quei calciatori esosi per cui la società è andata fuori budget. Un vero peccato, se consideriamo che nella migliore delle ipotesi giocherà 10 partite e sicuramente crea dubbi e malumori tra la tifoseria. Certamente domani non giocherà, un acquisto importante da valutare però da qui a fine stagione se sarà concreto.

Salterà la gara solo Nadarevic? No, in dubbio anche Bacchetti che rappresenta un po’ il perno della difesa insieme a Pasquale Esposito. Non gioca dalla settima giornata contro l’Andria, ha avuto una ricaduta dopo un problema all’adduttore, calciatore che è clinicamente guarito, ma non ancora disponibile.

La Juve Stabia dopo gli acquisti di Cutolo, Matute e Santacroce punta spedita alla promozione diretta, qual’è invece l’obiettivo reale del Monopoli? Assolutamente la salvezza obiettivo reale, poi se dovesse arrivare un piazzamento ai play-off sarebbe tanto di guadagnato. Dal punto di vista societario, il Monopoli è una società strutturata in modo quasi anomalo, perché ci sono “cinque presidenti”, più un sesto che collabora in modo paritario, ma nessuno fa il mecenate. Ognuno mette una piccola quota, una sorta di fondo cassa che funge da autogestione. Considerate che il Monopoli è stata riammessa in Lega Pro dopo aver vinto la Coppa Italia di Lega Pro che gli consentì di disputare i play-off, quando in realtà non c’era nessuna possibilità economica di vincere il campionato interregionale o un progetto ambizioso per puntare alla Lega Pro. Adesso giusto puntare alla salvezza, che poi paradossalmente la Lega Pro ben gestita costa meno della Serie D.

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Donnarumma: “Grande emozione affrontare il Napoli. Anche la mia famiglia sarà allo stadio”

Gianluigi Donnarumma, portiere del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport in vista della sfida contro il Napoli:
Dalle mie parti ci sono tanti tifosi milanisti. Mi fa piacere rendere orgogliose queste persone, tra cui la mia famiglia. Ci stiamo preparando bene per sabato, è una gara importante perchè vogliamo recuperare i punti persi per strada. Speriamo di fare una grande partita. Ci saranno i miei genitori allo stadio. Ho affronatato due volte gli azzurri al San Paolo. E’ sempre una grande emozione giocare contro la squadra della mia città”.

Sky – Emergenza difensiva per il Napoli in vista del Milan: le ultime

A poco meno di due giorni dall’ anticipo di campionato contro il Milan, il Napoli si trova in piena emergenza difensiva. Raul Albiol non ha preso parte alla seduta di allenamento pomeridiana a causa di un virus influenzale. Chiriches ha lavorato ancora a parte, così come Lorenzo Tonelli alle prese con qualche fastidio muscolare. Decisivo, dunque, l’ allenamento di domani mattina per sciogliere ogni riserva. Lo riporta la redazione di Sky Sport.

Roma-Sampdoria 4-0 (39′, 89′ Nainggolan 48′ Dzeko, 61′ El Shaarawy) – Sampdoria schiantata all’Olimpico

CRONACA SECONDO TEMPO

90′ –  Triplice fischio di Calvarese. Pratica archiviata per la Roma, che accede al turno successivo di Coppa Italia

89′ – Gol della Roma: Nainggolan su assist di Perotti colpisce di testa e firma il poker giallorosso

81′ – Destro a giro di Perotti, il bellissimo tiro esce di un paio di centimetri dal palo

79′ – Fallo di Cigarini su Bruno Peres. La Roma ha ormai messo nel ghiaccio la partita

71′ –  Gol di Schick, che però viene annullato per offside

68′ – Tiro di Totti ma Puggioni blocca

61′ –  Sostituzione per la Roma: Dzeko passa il testimone a Totti

61′ – Gol spettacolare di El Shaarawy, che batte Puggioni con un pallonetto

Rischio per la Roma: Budimir si mangia un gol

55′ – Palo pieno per Dzeko che con una sorta di rovesciata di testa scheggia il legno alle spalle di Puggioni.

53′ – Colpo di testa insidioso di Budimir, ma il giocatore blucerchiato era in offside

47′ Inizio di ripresa scoppiettante. Gol della Roma:  segna Dzeko su assist di El Shaarawy

CRONACA PRIMO TEMPO

43′ Tiro di El Shaarawy mandato in corner da Puggioni. Sugli sviluppi altro tiro insidiosissimo di Nainngolan, che va fuori di poco

38′ Gol di Nainggolan che sorprende Puggioni con un tiro dalla distanza.

37′ Fallo di Bruno Fernandes su Bruno Peres sul centro destra del limite dell’area di rigore. Calcia De Rossi.

37′ – Nainggolan prova il tiro avendo visto il portiere fuori dai pali, ma la palla schizza alle stelle. Occasione sprecata: poteva essere servito Dzeko che era isolato al centro dell’area di rigore.

35′ – Tiro di Paredes dal limite dell’area di rigore, ma la palla è centrale e Puggioni rieasce a deviarla in corner.

32′ Brutto fallo di Budimir su Paredes, ma per Calvarese non è fallo da cartellino giallo. È solo punizione per la Roma.

31′ El Shaarawy palla al piuede si beve un paio di avversari, si invola verso la porta ma poi strozza troppo il tiro, che finisce tra le braccia di Puggioni

28′ Puggioni scalda i guantoni su un tiro in girata di El Shaarawy. Il portiere riesce a bloccare la palla in due tempi

28′ – Nainggolan atterra Dodò, Calvarese fischia il calcio di punizione, battuto da Regini

25′ – Paredes prende la traversa con una sassata dalla distanza, ma la palla va fuori!! Occasione monumentale per la Roma

Punizionme per la Roma sul versante sinistro di attacco. Calcia Paredes, ma è quasi un assist ai distinti sud ed è rimessa dal fondo per la Sampdoria

20′ – La Roma si affaccia in avanti per la prima volta in modo rilevante, ma il cross verso la porta di Mario Rui è calibrato male e la palla finisce sul fondo

18′ – Punizione per la squadra ospite. Sul pallone va Dodò ma la palla inattiva non dà sviluppi. La Roma non mostra di avere il mordente delle ultime uscite.

17′ – Pericolo per la Roma: Fazio si fa rubare il pallone da Muriel, che con una prodezza di tacco fa sua la sfera e si invola verso la porta della Roma. Juan Jesus riesce a recuperare e ad evitare il calcio d’angolo.

12′ – Terzo calcio d’angolo per la Roma, Ruediger aggancia e tira a botta sicura di collo pieno. La palla va sul fondo

10′ Bruno Fernandes prova a sorprendere Alisson dalla distanza, ma il portieere brasiliano si fa trovare pronto, il tiro è debole e impreciso

2′ – Muriel semina il panico nell’area di rigore, calcia di sinistro e la palla si stampa sul palo. Sampdoria ad un passo dal vantaggio.

1′ – Corner per la Roma, la palla finisce nel cuore dell’area bloucerchiata ma nessuno riesce ad approfittarne

NOTIZIE AS ROMA – Comincia il percorso in Coppa Italia per la Roma di Luciano Spalletti, che ieri in conferenza stampa ha sottolineato l’importanza di questo torneo per i giallorossi che “hanno bisogno di vincere. La Roma – a detta del mister – ha necessità di fare di ogni momento della sua vita un’occasione di vittoria”. L’avversario di questa sera è la Sampdoria di Giampaolo, che, trovandosi in una posizione di classifica relativamente tranquilla, potrebbe decidere di puntare sulla coppa nazionale.

Queste le formazioni ufficiali:

ROMA: Alisson; Ruediger, Fazio, Juan Jesus; Bruno Peres, Paredes, De Rossi, Mario Rui; Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko.
A disp.: Szczesny, Lobont, Rüdiger, Fazio, Emerson, Seck, Strootman, Gerson, Totti, Perotti.
All. Spalletti.

SAMPDORIA: Puggioni; Bereszynski, Skriniar, Silvestre, Regini; Djuricic, Torreira, Linetty; Bruno Fernandes; Quagliarella, Muriel.
A disp.: Krapikas, Tozzo, Pedro Pereira, Pavlovic, Dodô, Amuzie, Cigarini, Praet, Schick, Budimir.
All. Giampaolo.

Arbitro: Calvarese di Teramo. Assistenti: Cariolato e Peretti. IV uomo: Russo.

Claudia Demenica

 

Seduta pomeridiana per il Napoli: differenziato per Tonelli, Albiol assente per influenza

Allenamento pomeridiano per il Napoli a Castelvolturno

Gli azzurri preparano il match contro il Milan per l’anticipo della 21esima giornata di Serie A in programma sabato alle ore 20,45 a San Siro.

La squadra ha svolto una prima fase di attivazione e successivamente lavoro tecnico.

Chiusura con partitina a campo ridotto. Milik ha svolto lavoro completo col gruppo.

Seduta differenziata per Chiriches, Tonelli e Giaccherini. Non si è allenato Albiol per un leggero stato influenzale.

Domani allenamento mattutino e poi partenza per Milano

Da sscnapoli.it

Disperso in mare a Fiumicino: ritrovato vivo (VIDEO)

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Dopo oltre 20 ore di ricerche ininterrotte da parte dei mezzi navali ed aerei di Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Aeronautica e PS, tutti coordinati dalla Sala operativa del 3° Sottocentro di soccorso regionale (3° MRSC) della Direzione Marittima di Civitavecchia, alle ore 15.30 circa è stato ritrovato vivo il giovane velista di 27 anni che nel primo pomeriggio di ieri era uscito dalla foce del fiume Tevere con un piccolo natante a vela tipo “laser” e non aveva fatto più rientro.

Le ricerche hanno riguardato, in una prima fase, sia il tratto finale del Fiume Tevere, sia la zona di mare antistante la foce, con esito negativo.

La sala operativa del 3° MRSC di Civitavecchia, tenendo conto del datum (posizione iniziale) e degli elementi perturbatori del moto, ha elaborato uno schema di ricerca ad ampio raggio al fine di indirizzare i mezzi nell’area in cui poi, in effetti, è stato individuato il natante con a bordo il naufrago.

Determinante al riguardo è stata l’attività del velivolo della Guardia Costiera, un ATR 42 di stanza presso il 3° Nucleo aereo Guardia Costiera di Pescara, che alle ore 15.30 ha avvistato la piccola unità a vela a circa 40 miglia dalla costa, indirizzando poi sul posto la M/V CP 836 di Fiumicino, la quale ha preso a bordo il giovane in buone condizioni di salute, conducendolo presso il porto di Ostia ove, comunque, era già stata allertata l’assistenza sanitaria.

Comprensibile il sollievo di familiari ed amici costantemente tenuti aggiornati a cura della sala operativa di Civitavecchia dello sviluppo dell’attività.

Civitavecchia, 19.01.2017

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Jorginho: “Con Maradona giornata indimenticabile, Sarri mai così emozionato. Ci ha caricati in vista del Milan”

Jorginho: “Con Maradona giornata indimenticabile, Sarri mai così emozionato. Ci ha caricati in vista del Milan”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, è intervenuto Jorginho, centrocampista azzurro, il quale ha dichiarato: “Maradona? E’ stata una emozione speciale, perché trovare una persona che ha scritto così la storia del calcio mondiale e napoletano è molto bello. E’ stata una giornata indimenticabile. Non potevo non chiedergli la foto, un personaggio così non lo vedi tutti i giorni, non so quando mi ricapiterà. Non s’era mai visto che Sarri fermasse la seduta d’allenamento, abbiamo chiesto a Diego di venire più spesso così capiterà ancora (ride, ndr). Ci ha detto delle belle parole, sicuramente ci ha caricato per sabato, quando sfideremo il Milan. Ora pensiamo al lavoro. E’ passato, è stato bello, ma adesso ripensiamo al campo e alla prossima partita”.

SUL MILAN- “E’ una partita non semplice, perché si tratta di una squadra organizzata e in casa ha un qualcosa in più. Starà a noi non commettere errori e batterli”.

VITTORIA CONTRO I ROSSONERI- “Quando ci sono delle partite così sentite, in stadi così belli ed importanti, c’è un’emozione in più sicuramente. Dobbiamo abituarci a vincere sempre”.

SU DIAWARA– “La cosa più importante è che il Napoli riesca ad esprimere il calcio giusto, non è importante Jorginho e neanche Diawara”.

SULLA JUVENTUS- “Non dobbiamo pensarci, dobbiamo caricarci da soli. Siamo forti, bisogna però limitare i nostri errori e pensare soltanto a noi stessi”.

SUL CAMPIONATO-“E’ molto bello, tutto molto equilibrato. Le partite dovranno essere giocate fino all’ultimo, manca ancora tutto un girone dunque la corsa è ancora lunga”.

MENTRE IN COPPA ITALIA- “Con la Fiorentina ci sarà un palio un trofeo, dunque servirà la spinta del pubblico perché si tratta di una partita importantissima”.

SU SARRI- “Non l’ho mai visto così emozionato, la sua storia vuol dire che il lavoro paga. Forse oggi ci farà lavorare un po’ di più per recuperare il tempo in cui non ci siamo allenati ieri”.

MENTRE AI TIFOSI- “Chiedo a tutti il vostro aiuto, il vostro sostegno. Abbiamo bisogno di tutti per caricarci ogni partita. Noi scenderemo in campo con tutta la voglia di vincere, con tutta la grinta necessaria”.

UFFICIALE – Santacroce è un nuovo giocatore della Juve Stabia

UFFICIALE – Santacroce è un nuovo giocatore della Juve Stabia

Ve ne abbiamo dato notizia nella giornata di ieri, si attendava solo l’annuncio ufficiale che è arrivato da qualche minuto: Fabiano Santacroce è un calciatore della Juve Stabia. Questo il comunicato del club:

S.S.Juve Stabia rende noto che è stato perfezionato l’accordo per l’acquisizione del diritto a ricevere le prestazioni sportive del
difensore, classe ’86, Whellington Fabiano Santacroce. Il difensore, brasiliano di nascita, all’età di 19 anni ha esordito, in serie cadetta, con la maglia del Brescia. Con le rondinelle ha disputato, in serie B, tre campionati, prima di passare alla S.S.C.Napoli, collezionando oltre 40 presenze con 3 reti all’attivo. In serie cadetta ha vestito anche le maglie di Padova e Ternana.
Nella massima serie, con le maglie di S.S.C.Napoli e Parma, ha totalizzato 90 presenze. L’esperto difensore, che ha svolto la
preparazione precampionato con le vespe e regolarmente gli allenamenti settimanali, ha deciso di contribuire alla causa gialloblù, rifiutando offerte economiche anche più vantaggiose, fermamente convinto del progetto del Presidente Manniello.
A tal proposito Fabiano Santacroce ha dichiarato:  “Sono felice di poter ricominciare a giocare a calcio e per questo ringrazio il
Presidente Manniello. Nonostante avessi offerte importanti, ho firmato con la Juve Stabia, perché qui ho trovato una bella realtà, dove so che posso continuare a divertirmi, dopo alcuni anni poco felici per me. Un altro motivo che mi ha spinto a firmare –dichiara il difensore– è il gruppo solido che si è formato in questi mesi. Sin dal primo momento che ho iniziato la preparazione con la Juve Stabia, ho potuto notare la grande passionalità dei nostri tifosi, ti caricano a mille sin dagli allenamenti”.

S.S Juve Stabia

Prevendita biglietti incontro Juve Stabia vs Monopoli

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S.S. Juve Stabia rende noto che sono disponibili in prevendita, fino alle ore 14,30 del 21 gennaio, i tagliandi di ingresso per assistere alla gara Juve Stabia vs Monopoli, che si disputerà sabato 21 gennaio alle ore 14,30 presso lo Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, valevole per la 22a giornata del Girone C della Lega Pro Divisione Unica 2016/2017.

Inoltre, S.S. Juve Stabia rende noto che per la gara Juve Stabia-Monopoli NON saranno rilasciati accrediti. Di seguito i prezzi dei tagliandi:

  1. Curva San Marco € 14 compresi diritti di prevendita
  2. Tribuna Varano (distinti) €17 compresi diritti di prevendita
  3. Tribuna Quisisana (scoperta) € 20 compresi diritti di prevendita
  4. Tribuna Monte Faito (coperta) € 25 compresi diritti di prevendita
  5. Tribuna Panoramica VIP € 100 compresi diritti di prevendita

I tagliandi potranno essere acquistati esclusivamente presso i punti vendita abilitati che qui di seguito riepiloghiamo:

  • Bar Dolci Momenti – Via Cosenza
  • Bar Gialloblù – Viale Europa
  • Light Break – Corso Vittorio Emanuele
  • Centro Ricreativo Juve Stabia – Via Bonito
  • Agenzia B2875 Via Tavernola 113
  • Asa Gaetano Musella Via G.Cosenza 293

Per la gara Juve Stabia-Monopoli, saranno messi in vendita, in numero limitato, tagliandi RIDOTTI per bambini di età compresa da 0-12 anni al costo simbolico di 5€ comprensivi di diritti di prevendita. S.S. Juve Stabia

San Catello, la processione si interrompe, il Sig. Vincenzo a Vivicentro: “Siamo molto delusi”

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Ecco cosa è accaduto

Oggi è la festa di San Catello, per Castellammare di Stabia la festa patronale, ma, complice forse anche il meteo, qualcosa non è andato come doveva. Infatti, la precessione doveva fare il consueto giro scendendo da Via De Turris, per piazza Monumento. Passare per via Mazzini e rientrare in chiesa per le 11:45. Poi il cambio di programma e la delusione dei fedeli accorsi in massa, come il Sig. Vincenzo Acanfora che a Vivicentro.it ha dichiarato: “Eravamo più di 300 persone a Piazza Monumento, ma ci hanno fatto sapere che il percorso di San Catello non è stato il solito. Ha deviato per via Sarnella ed è rientrato in chiesa. Tutti noi siamo rimasti lì ad aspettare inutilmente, siamo molto delusi”.

a cura di Ciro Novellino

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Centro Italia in ginocchio per la terra che trema e la neve (VIDEO)

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La terra trema, l’Italia trema come mai prima d’ora. La neve cade copiosa e blocca migliaia di persone in casa, rallenta i soccorsi e le vie di fuga. È un incubo che si ripete per le popolazioni già colpite dai sismi del 2016. Quattro scosse raggiungono magnitudo 5 in meno di 24 ore. «Non si era mai vista una serie di terremoti succedersi con queste modalità», spiegano dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Per Mario Tozzi le maxi-scosse in rapida successione sono state provocate dal fenomeno del «contagio laterale».

“Aiutateci, non riusciamo neppure a scappare”

Dopo il sisma, nei paesi dell’Abruzzo centinaia di persone imprigionate dal gelo. Sul Gran Sasso slavina investe un hotel: notte d’ansia per venti ospiti

MONTEREALE (AQ) – Laura ha ancora i pantaloni del pigiama e sopra il giaccone che la ripara dal freddo ma non dalla paura. «Stavo facendo colazione insieme agli altri ragazzi che abitano con me e a un certo punto tutto ha tremato», racconta questa studentessa che ha scelto di laurearsi qui, medicina, nonostante la città dell’Aquila sia ancora ferita. E sono tanti i giovani che facendo questa scelta hanno portato nuova vita e speranza tra le macerie del terremoto del 2009. Anche Sofia Nicolini, studentessa in psicologia, è scesa in pigiama. L’unico pensiero di tutti adesso è andarsene, scappare dall’incubo, dai fantasmi del passato. Il monumento agli studenti morti nel crollo della casa dello studente, in via XX Settembre, è coperto dalla neve, come le voragini che svelano fondamenta di palazzi che aspettano ancora di essere ricostruiti. E adesso di nuovo la terra che trema e che fa sobbalzare la città, il centro storico dell’Aquila che faticosamente sta tornando alla vita. Al bar «Nuova Vida» Antonio ha deciso di non chiudere per «dare conforto a chi non se la sente di stare a casa e non sa dove andare».

L’epicentro del sisma è a una trentina di chilometri da qui, a Montereale, a cui si arriva inerpicandosi sulla statale Picente avvolta da una bufera di neve. Una zona sepolta da più di un metro di neve, un manto bianco che il terremoto ha trasformato in una prigione. Difficile uscire di casa, allontanarsi, mettersi al sicuro. A pochi chilometri, a Campotosto, un uomo è stato travolto da una valanga. Il fratello guida i soccorsi nelle ricerche, ma le condizioni atmosferiche le rendono impossibili.

La neve rallenta le comunicazioni velando la giornata di un mesto e falso ottimismo sulla conta delle vittime. Ma in serata la speranza cede. Il cadavere di un uomo anziano viene recuperato dalle macerie di un edificio crollato a Castel Castagna (Teramo). Mentre a Farindola (Pescara) una valanga avrebbe investito l’hotel Rigopiano, alle falde del Gran Sasso. Secondo quanto si apprende sarebbero una ventina i clienti registrati all’hotel. A questi si aggiungono i dipendenti. Impossibile comunicare, tutti i telefoni risultano muti. E i lavori dei soccorritori sono rallentati dalla bufera.

La Protezione civile parla di «condizioni estreme» e invia più uomini e mezzi così come la Difesa. Predisposti i servizi anti-sciacalli. «Diverse zone non sono state raggiunte, abbiamo contatti ma molte zone sono isolate. Il tutto è reso più difficile dalla viabilità», ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha anche invitato a evitare spostamenti.

A Montereale e nei comuni vicini ci si rifugia al campo sportivo allestito per gli sfollati. In pochi sfideranno la «faglia maledetta», come la chiamano qui, che da agosto gioca con la loro vita. «La popolazione è allarmata. Abbiamo aperto la struttura comunale e le persone stanno confluendo lì: il 90% delle persone non dormirà a casa stanotte», conferma Maurizio Pelosi, sindaco di Capitignano.

«Siamo per strada, sommersi dalla neve e non riusciamo nemmeno a scappare». Sono tante le telefonate che arrivano alle forze di polizia. Serena, che vive a Marucci, una frazione di Pizzoli, è disperata, cerca la mamma che si trova in una casa di riposo di Montereale. «Siamo in una situazione apocalittica», urlava ieri mattina il sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi, intrappolato anche lui dalla neve, invocando l’arrivo della Forestale. «Siamo prigionieri in casa». Le forze dell’ordine hanno requisito i trattori dei privati per liberare le strade e permettere di raggiungere frazioni e paesi isolati dalla neve nell’area dell’epicentro.

Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha disposto l’apertura del Centro Operativo Comunale e ha messo a disposizione edifici comunali per l’accoglienza delle persone. Anche se sono in tanti in città a non volere abbandonare le case. «Conviviamo dal 2009 con il terremoto e ormai non abbiamo neanche più paura», dice Mauro, piccolo imprenditore edile. «Qui abbiamo le nostre vite, i nostri ricordi, i nostri morti e dobbiamo venire a patti con questa terra».

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vivicentro/Centro Italia in ginocchio per neve e scosse
lastampa/“Aiutateci, non riusciamo neppure a scappare” MARIA CORBI – INVIATA A MONTEREALE (AQ)