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Promozione-Nuova Ischia,Isidoro Di Meglio:”Avremmo potuto gestire la gara con più furbizia”

Di Simone Vicidomini

La Nuova Ischia nonostante il crollo avuto nell’ultimo quarto d’ora di partita,sabato al “Mazzella” contro la Virtus Ottaviano è riuscita a portare a casa tre punti importantissimi, vincendo per 3-2 grazie alla doppietta di Gianluca Saurino. C’è da dire che gli ospiti hanno disputato un ottima partita,mettendo in grande difficoltà la squadra isolana,nonostante non avessero più nulla da dire in classifica quando mancano tre partite alla fine del campionato.Il tecnico della Nuova Ischia,Isidoro Di Meglio a fine partita nonostante il calo avuto da parte della sua squadra e qualche errore di troppo,è felice della vittoria e dei tre punti ottenuti.”Avremmo potuto gestire i momenti della gara con più furbizia,specialmente dopo aver fatto il terzo gol,invece c’è stato un calo. Dobbiamo però analizzare che su questo campo si fa il doppio della fatica rispetto a un campo normale. Noi venivamo dalla partita con la Sangennarese su un campo in terra battuta che ci ha creato non poche difficoltà. Abbiamo avuto comunque 24 ore in meno rispetto all’Ottaviano per recuperare energie e mentali,sopratutto in questo momento delicato della stagione. Sicuramente abbiamo commesso degli errori,ma diciamo che ci servivano i tre punti e siamo contenti per aver raggiunto il nostro obiettivo”. Ottimo approccio alla gara della Nuova Ischia,con una grande prestazione di Gianluca Saurino che è andato in gol due volte,un giocatore che viene spesso incontro,crea gli spazi e attacca sempre la profondità. Mister Isidoro Di Meglio elogia così il suo attaccante:”Gianluca è questo tipo di giocatore. Nel momento in cui sta bene a livello fisico e a livello mentale,è un giocatore da cui possiamo aspettarci tranquillamente questo tipo di prestazioni”. Una Nuova Ischia che sta dimostrando di giocare bene sia con due attaccanti e in alternativa con un sola punta in fase offensiva. “Lavoriamo durante la settimana per farci trovare pronti alle eventualità. Nel momento in cui siamo rimasti in dieci mi sembrava azzardato passare a tre centrocampisti,visto che avremmo abbassato un po’ troppo il baricentro andando in difficoltà. Tutto sommato va fatto un plauso a questi ragazzi che sono riusciti a portare a casa i tre punti”. Nell’ultima parte di gara siete rimasti in dieci,avete sofferto un po’ il pressing avversario con una condizione fisica giusta o c’è stato un calo? “Era preventivabile un piccolo calo-commenta Isidoro-perchè la squadra aveva speso tanto sotto il profilo atletico,ha sempre tenuto bene il campo per l’intero arco della partita. Ora cerchiamo di recuperare quante energie più possibili in vista di mercoledì,quando affronteremo un’altra battaglia”. Nuova Ischia come protagonista nei play-off per l’Eccellenza? ” Dobbiamo cercare di fare nove punti nelle tre partite che mancano alla fine del campionato. Dobbiamo cercare di arrivare con il massimo vantaggio possibile sulle inseguitrici ed eventualmente sulle seconde degli altri gironi,per poter disputare tutte le gare in casa”. Fiducia ancora una volta al giovane Filosa,schierato dal primo minuto. Il classe 2000′ sta raccogliendo ottime prestazioni partita dopo partita,mettendo in mostra le qualità che possiede. Isidoro Di Meglio è anche lui convinto delle grandi qualità,che possiede il giovanissimo calciatore.”Noi di Filosa non siamo contenti,ma siamo stracontenti perchè è un ragazzino di sedici anni che gioca con una squadra che è seconda in classifica,a cui il risultato finale interessa e lo fa senza avvertire nessuna pressione. Il ragazzo ha un tipo di carattere che lo porta ad affrontare le cose con leggerezza,come è giusto che sia per un ragazzo della sua età. Deve continuare a divertirsi e deve lavorare tanto,guardando a tutto ciò che di buono sta facendo fino ad ora come un punto di partenza e non un punto di arrivo. Per quanto ricordi io è difficile che un ragazzo della Juniores, in una squadra che punta a qualcosa di importante,venga rischiato così dalla sera alla mattina.Gli va fatto comunque un plauso per essersi fatto trovare pronto”. Durante la gara tra le panchine sono volati toni un po’ alti ,con anche un chiarimento un po’ accesso nel post partita ma privo di nessuna conseguenza. Abbiamo chiesto a Isidoro Di Meglio cosa si siano detti lui e il tecnico della Virtus Ottaviano. “Quello che mi ha data fastidio è che stavo cambiando Gianluca Saurino e il loro allenatore ha chiesto che venisse ammonito perchè stava perdendo tempo. Visto che il giocatore era già ammonito,ne chiedeva così l’espulsione. Mi viene da chiedermi, ma che interesse poteva averne lui,visto che al momento non ha più obiettivi,mentre io invece devo andare a giocare a S.Anastasia. Gianluca è un giocatore al di sopra della media della Promozione e quando incominciano a menarlo può perdere le staffe e noi dobbiamo evitare che succeda questo”. Un commento sulla prestazione di Arcobelli? ” Mi è piaciuto come anche gli altri. Non mi è piaciuta la gestione della partita quando siamo rimasti in dieci…”.

Esplosione nella metro di San Pietroburgo: almeno 10 morti

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Metro di San Pietroburgo: sette fermate sono state chiuse e sono in corso le operazioni di evacuazione. Putin che si trova Strelna, nei pressi di San Pietroburgo, per il forum del movimento Fronte popolare panrusso., non esclude terrorismo

L’agenzia Interfax, citando proprie fonti, da notizia di due esplosioni nella linea blu della metropolitana causate da ordigni artigianali con circa 200-300 grammi di tritolo. Notizia confermata da La Tass che scrive anche di almeno 10 morti e di feriti che non può ancora quantificare mentre, ancora la Interfax, scrive già di almeno 50 feriti.

Stando alle testimonianze delle vittime, riportate dalla Ria Novosti, le esplosioni sono state due. La prima esplosione ha sventrato un vagone centrale della metro di San Pietroburgo, alla fermata ‘Sennaya ploshad’, la seconda alla fermata ‘Tekhnologhichesky Institut’.

Soccorritori sono sul posto e l’evacuazione è in corso dalla stazione della metro colpita.

Il servizio metropolitano ha informato che sono sette le stazioni chiuse finora: Park Pobedy, Elektrosila, Moskovskiye Vorota, Frunzenskaya, Tekhnologichesky Institut, Sennaya Ploshchad e Gostiny Dvor.

Nei video apparsi sulla stampa e sui social media, si veda la piattaforma d’arrivo invasa dal fumo, almeno una carrozza sventrata con la porta divelta e feriti ricoperti di sangue a terra

https://www.youtube.com/watch?v=siFjlAnmba4

Il presidente russo Vladimir Putin che, come su scritto si trova Strelna, nei pressi di San Pietroburgo, dove ha in programma un incontro con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko – è stato informato delle esplosioni nella metropolitana. Secondo il Cremlino, non sono previsti al momento cambiamenti nell’agenda del presidente. Lo riporta Rossyia 24.

Hamsik: “Meritavamo la vittoria, grande pubblico!”

Le sue parole

Attraverso il proprio sito ufficiale, Marek Hamsik commenta il pareggio di ieri sera contro la Juventus: “Penso che siamo stati la squadra migliore, avremmo meritato di vincere. La Juventus si è chiusa, per lo più ha solo difeso e per noi ciò è lusinghiero poiché significa che temevano il nostro attacco. Peccato che non sia arrivato il secondo gol, avremmo dovuto vincere ma peccato che non abbiamo aggiunto il secondo gol. Questa partita però va già messa alle spalle, dobbiamo concentrarci sull’appuntamento di mercoledì di nuovo contro di loro. Vogliamo eliminarli per continuare in Coppa Italia”. 

Corbo: “Smettiamola di definire Mertens un falso nove”

Antonio Corbo su La Repubblica

Come un macigno che piomba sulla strada, si ricorderà il sesto minuto di una sfida lunga tre ore in tre giorni. Lo choc del gol precoce non ferma il Napoli come i fischi non deprimono, semmai esaltano Higuain. Il bomber spergiuro, allenato da Allegri ad attraversare con coraggio anche l’inferno, sa di dover giocare due partite. Ne esce più forte della sua squadra, e questo fa soffrire il pubblico che l’ha più amato e più odiato nella sua missione italiana. Perché Higuain ha conquistato spazi di luce, poi ha obbedito con umiltà ad una squadra che non gli chiedeva certo di attaccare, anzi.
Con la “Panchina d’oro” ancora nel velluto blu, Sarri si misura con scelte cruciali. Deve sostituire Reina, ha Rafael e Sepe, due che non giocano da un secolo, chi è pronto? Rafael è ancora freddo per sfiorare appena il tiro di Khedira passato in slalom tra i giocatori del Napoli più fermi di paletti sulle piste di sci, freddi anche loro?
Dal gol in avanti, si confrontano due squadre ma anche due idee di calcio. La Juve subito a rete non cerca la seconda come è solito fare il Napoli, ma arretra schierando fino a otto uomini in area, in una azione difensiva Higuain e Mandzukic contrastano a due metri dalla bandierina del corner. La Juve è la stessa, tra le sue virtù quella di non arrossire barricandosi all’infinito per difendere un gol, piuttosto che dannarsi per il secondo. È lo stesso anche il Napoli che con la costanza di chi crede nel suo gioco come in una fede va a sbattere contro una difesa compressa: trova i primi spiragli in Strinic che la Juve trascura, dovendo l’esterno Lemina raddoppiare Liechstein sulla fascia destra per circoscrivere il temuto Insigne. In Allan che si dedica a Pjanic, e se non lo trova attacca anche lui. In Callejon che sulla destra mette a disagio Asamoah, terzino spurio. Ma può la Signora degli Scudetti marcare e rimarcare? Allegri aspetta il pareggio per rivedere un assetto tattico che ricorda nelle ermetiche chiusure, con protagonisti più celebri, l’esibizione del Palermo.
Mertens è un giocatore di grande valore, smettetela di definirlo un “falso nove”, è l’evoluzione di un ruolo, perché è insidioso anche dovendo muoversi come in una gabbia, la sua creatività resiste, inventa l’assist per il pari di Hamsik. Colpisce subito dopo un palo con assalto diretto a Buffon.
Sconsolato Allegri, ritira Lemina il custode di Hamsik per infilare Cuadrado e restituire alla capolista la dignità dell’ambizione. Cuadrado va più avanti di Lemina, Strinic è lì pronto per lui, ma un insulto muscolare fa intervenire dalla panchina un opaco Ghoulam.
La nuova posizione del colombiano sblocca il canale di destra, risucchiando Liechtstein, inchiodato in area. Ridiventa una partita, e Sarri risponde ad Allegri che finalmente fa capire di voler vincere, facendo scaldare anche Dybala. Il Napoli ritira prima Allan poi lo stanco Hamsik, piazzando in un giro di vento due nuovi mediani: esuberanti e tecnici. A destra Rog, a sinistra Zielinski. Napoli e Juve minacciano di voler vincere, in realtà abbassano il ritmo, non per accordo ma per necessità.
Come ritirare le batterie pesanti e farle esplodere mercoledì sera. Il Napoli non vince, ma arriva più sicuro: ha dimostrato che non c’è muro o gol lampo che lo fermino.

Higuain ha evitato di incrociare De Laurentiis

Higuain ha evitato di incrociare De Laurentiis

Come riporta Il Corriere della Sera, Higuain per ultimo è entrato allo stadio, per ultimo si è presentato sul terreno di gioco, sfidando i 50 mila detrattori. Non alzando mai la sguardo verso gli spalti. Come dire: fate pure, la testa è da un’altra parte. Ma Higuain non ha lasciato a casa le emozioni, resta in campo fino all’ultimo secondo, tocca pochi palloni, non fa gol (ed è la quinta di fila) e la Juve neanche vince. Lascia il campo tra i soliti fischi. Incrocia nello spogliatoio gli ex compagni, a fine partita abbraccia Sarri. Con i magazzinieri e i massaggiatori conserva un rapporto speciale e nel ventre del San Paolo non ci sono vinti, vincitori e traditori. Bacia tutti. Evita però accuratamente di incrociare il presidente Aurelio de Laurentiis.

Sarri meritava la vittoria su Allegri, ma è con questi pari che si vince uno scudetto

Sarri meritava la vittoria su Allegri, ma è con questi pari che si vince uno scudetto

La Gazzetta dello Sport commenta così il pari tra Napoli e Juventus: “Un «fiuuuu» di quelli che tolgono il fiato. È con pareggi così, brutti, sporchi e preziosissimi, che si vince uno scudetto. Un tiro e un gol di Khedira immediato, poi nient’altro: a difendersi come un tempo, dieci dietro la linea della palla, sperando che la «nottata» passi in fretta. Non è chiaro quanto ci sia di Napoli, bravo e frenetico, e quanto poco di Juve, incapace di costruire una manovra e di sottrarsi al pressing asfissiante. Hamsik, il migliore, agguanta l’1-1 ma non basta mezzora per ribaltare il risultato: mira imprecisa prima, comprensibile calo dopo, un palo, la Juve che si distende. Sarebbe stato più giusto il successo del Napoli, ma la Juve è quadrata anche quando non sa farsi bella. Restando a -10, a Sarri non resta che puntare al 2° posto per evitare i playoff di Champions, e rilanciare l’assalto in Coppa Italia”

FOTO ViVicentro – Attività di base, Club Napoli-Juve Stabia 1-1

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FOTO ViVicentro – Attività di base, Club Napoli-Juve Stabia 1-1

Con il Club Napoli finisce 1-1. Le Vespette sono andate in gol con Di Serio.

Così in campo:

Arrichiello (Sacco), Marino, Noviello, Ferraiuolo, Mammhoud (Miele 2005), Lettera, Russo (Cavaliere), Prisco, Montella (Ferrara 2005), Di Serio, Minasi (Orefice)

a cura di Ciro Novellino, foto Minasi    

                

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Akragas-Siracusa: 1-0. Qualcosa non ha funzionato, i Leoni increduli per la sconfitta

Akragas-Siracusa: 1-0

Per gli Aretusei la giornata di domenica contro l’Akragas è iniziata con una forte pioggia che ha tramutato il campo in una “pista di lumache”, scivoloso.

Trecentocinquanta tifosi hanno raggiunto la Terra dei Templi per sostenere i leoni, ma con amara delusione son tornati a casa anche se al grido di “Forza Leoni”.

Qualcosa non ha funzionato e i presagi che la partita non andasse nei migliori dei modi si ha avuto quando la formazione era in campo. Mister Sottil ha deciso di fare sfoggio di una delle sue sperimentazioni di formazione mettendo in gioco calciatori non di spicco. Unico fra questi che ha meritato la maglia dei leoni e Cossentino che più volte a cercato di salvare la porta dai rivali agrigentini.

Perché una squadra da quinto posto è stata battuta dall’Akragas?

I motivi sembrano essere molteplici: sicuramente una formazione non eccellente che ha portato alcuni giocatori ad occupare posizioni non proprie.

Il cambio di alcuni giocatori è arrivato troppo tardi, agli ultimi minuti dal fischio finale. Ed è proprio in questi minuti che il Siracusa è sembrato il leone uscire dalla tana. Quando Persano, Azzi e De Silvestro entrano in campo, la squadra ritorna alla sua forza originale.

Altro fattore che ha influito sicuramente a tale risultato è stato il giudizio arbitrale non sempre coerente con le azioni in campo, ma si sa il Siracusa ne ha viste molte di azioni simili.

Ulteriore motivo potrebbe essere il mancato sostegno del Mister che non si trovava in campo per una precedente squalifica.

Il goal dell’Akragas è stato quasi come il fulmine in una giornata ancora uggiosa, nessuno è riuscito a credere a quella palla che per un errore è entrato in porta aretusea. Gli stessi giocatori per qualche secondo sono rimasti al centro del campo increduli, delusi, si son guardati a vicenda senza credere a cosa fosse successo.

Il Siracusa per più di dieci volte ha cercato di mettere in porta il pallone, ma come se un maleficio ci fosse su quel traguardo, la palla non è mai riuscita ad entrare.

È stata sfortuna? Strategia sbagliata? Giudizio arbitrale non consono? Poca importa, domenica sul campo ha vinto comunque una squadra che punta alla salvezza e auguriamo all’Akragas buona fortuna.

VIDEO ESCLUSIVO – Allievi regionali, Juve Stabia-Juve Domizia 2-0: gli highlights e i gol

VIDEO ESCLUSIVO – Allievi regionali, Juve Stabia-Juve Domizia 2-0: gli highlights e i gol

C’erano tante defezioni, tra infortuni e calciatori ‘prestati’ alle altre categorie del settore, ma l’Under 16 di Macone batte la Juve Domizia con il risultato di 2-0 e, anche se fuori classifica, raggiunge il secondo posto in solitaria. I gol sono stati messi a segno da Marrone e Daniele. Questi gli highlights e i gol del match.

dal nostro inviato a Casola, Ciro Novellino

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Juve Stabia, il programma gare del turno infrasettimanale del settore giovanile

Juve Stabia, il programma gare del turno infrasettimanale del settore giovanile

Mercoledì 5 e Giovedì 6 aprile si disputerà un turno infrasettimanale dell’attività di base. Di seguito il programma gare:

2001: Puteolana – J. Stabia giovedì 6 aprile ore 17 campo Vezzuto-Marasco di Monte di Procida

2003: Juve Stabia – Ciro Caruso mercoledì 5 aprile ore 15.30 stadio Menti

a cura di Ciro Novellino

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EDITORIALE – Juve Stabia, copia e incolla..

La gara tra Juve Stabia e Casertana è stata avvincente, piacevole e dagli ottimi contenuti. Le due compagini si sono affrontate a viso aperto, grazie anche alla spinta delle rispettive tifoserie, brava ad incitare i propri calciatori ed a stuzzicarsi nei limiti del tifo corretto e simpatico.
A ben vedere il match di ieri è stato, per le Vespe, una sorta di copia e incolla della gara precedente, quella sempre interna ma col Catanzaro.
Prendendo in prestito un’operazione che tutti i giorni facciamo mouse alla mano, è abbastanza facile notare quante similitudini intercorrano tra le due gare interne dei gialloblù.

Contro la Casertana, così come contro il Catanzaro, la Juve Stabia è passata subito in vantaggio, lasciando presagire ad una gara in discesa. Così non è stato, con le avversarie in grado in breve tempo prima di pareggiare, e poi di mettere la freccia ai danni delle Vespe.
La similitudine sta proprio in questi blackout in cui incappa la squadra stabiese, che al primo schiaffo subìto si affloscia fino a prendere un altro, per poi però rimettersi in carreggiata con rabbia e grinta. Se il primo colpo ha l’efficacia di un pugno nello stomaco, il secondo è quello che “incattivisce” la squadra consentendole di recuperare la gara.

Altro aspetto analogo tra le due partite in casa è una direzione di gara a tratti incommentabile; le condotte arbitrali si discostano per gli episodi, ma in linea differente sono state entrambe in larga parte censurabili. Contro il Catanzaro si è permesso ad una squadra trovatasi un po’ casualmente in vantaggio di mettere in campo puro ostruzionismo; ad ogni azione il pallone veniva lanciato lontano dai calciatori di Erra e ad ogni minimo contrasto i calabresi cadevano a terra come colpiti da un cecchino; il tutto senza che il direttore di gara facesse una piega.
Ieri il Sig. Zingarelli non ha sanzionato la gomitata con cui Rajcic ha rotto il naso a Mastalli, gesto che avrebbe meritato ben più di una giornata di squalifica, e ha poi espulso anche Capodaglio per un parapiglia innescato da una testata sempre di Rajcic. Privare ingiustamente una squadra del proprio Capitano per tre gare probabilmente (quella di ieri, con l’espulsione immediata, quella con il Lecce e, forse, anche quella con il Matera) non è bastato. Nel referto del direttore di gara non sono finiti, invece, due rigori alquanto solari per i falli subiti da Marotta e Lisi.

Ferma restando la poca brillantezza della squadra, rispetto a quella di qualche mese fa, si può rimproverare ben poco a Carboni ed ai suoi ragazzi.
La Juve Stabia è tornata a giocare con passione, grinta e cazzima e già questo è un risultato apprezzabile confrontando questa squadra con l’ultima della gestione Fontana.

Ora sarà importante preparare al meglio la settimana che vede due scontri diretti ravvicinati, quello del Via del Mare e quello interno con il Matera.
Tra infortuni e squalifiche, la Juve Stabia non arriva certo al top a questa difficile settimana, ma tutto diventa meno complicato quando si può contare di nuovo su un certo Spider Ripa.

Raffaele Izzo

VIDEO ESCLUSIVO – Under 15, Juve Stabia-Monopoli 2-0: gli highlights e i gol

VIDEO ESCLUSIVO – Under 15, Juve Stabia-Monopoli 2-0: gli highlights e i gol

Una vittoria che porta ad un passo dal primo posto matematico. Vince 2-0 l’Under 15 della Juve Stabia e lo fa contro il Monopoli. Sono 6 i punti di vantaggio dalla Paganese che ha vinto in trasferta sul campo della Sambenedettese. I gol delle Vespe sono stati messi a segno da Gaudino nel primo tempo e Pulcino nella ripresa. Queste le immagini e i gol del match.

dal nostro inviato a Casola, Ciro Novellino

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VIDEO ESCLUSIVO – Under 17, Juve Stabia-Monopoli 0-0: gli highlights del match

VIDEO ESCLUSIVO – Under 17, Juve Stabia-Monopoli 0-0: gli highlights del match

Un pareggio fondamentale che porta ad un passo dalla qualificazione ai playoff. Finisce 0-0 per l’Under 17 della Juve Stabia contro il Monopoli. Sono 4 sulla quarta dopo la vittoria della Paganese in trasferta contro la Sambenedettese. Ora testa ad Andria per la matematica qualificazione. Queste le immagini del match.

a cura di Ciro Novellino

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Juve Stabia, il settore giovanile si stringe nel dolore di Mario Zullo

Juve Stabia, il settore giovanile si stringe nel dolore di Mario Zullo

Il settore giovanile della Juve Stabia, in tutte le sue componenti e la redazione di Vivicentro nelle figure di Ciro Novellino e Mario Vollono, si stringono attorno a Mario Zullo ed alla sua famiglia, per la perdita del caro fratello. A Mario Zullo vanno le nostre più sentite condoglianze, la nostra vicinanza e tutto il nostro più caloroso affetto.

Castellammare. Perseguitava la sua ex, arrestato 49enne ex proprietario di un locale del lungomare

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Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Castellammare hanno arrestato un uomo di 49 anni, responsabile del reato di atti persecutori nei confronti di una donna che aveva lasciato ma che poi ri-voleva.

Alcuni poliziotti in borghese, del commissariato di Polizia di Castellammare, allertati da molti passanti e da una volante della polizia di Stato, hanno deciso di intervenire per aiutare una donna che stava tentando di allontanare un uomo, identificato poi come G.D.M., 49 anni, ex proprietario di uno dei locali più famosi nei pressi della parte iniziale del lungomare, dove si trova l’Hotel Miramare, poi ceduto per vari motivi.

L’uomo, che non accettava la fine della storia con la sua ex compagna, avvenuta diversi mesi fa durante i quali ha continuato a tormentarla anche con minacce, si era avvicinato alla donna inveendo in modo piuttosto animato per cui gli agenti lo hanno e contro di lui sono state elevate accuse di stalking e lesioni.

Scarcerato questa mattina, G.D.M. resta agli arresti domiciliari in attesa del processo.

Per lui, una storia dalla quale uscirà macchiato per sempre. Per lei la fine di un incubo.

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VIDEO ViViCentro – Under 17, Bozzaotre: “Andiamo ad Andria per fare risultato!”

VIDEO ViViCentro – Under 17, Bozzaotre: “Andiamo ad Andria per fare risultato!”

Un pareggio fondamentale che porta ad un passo dalla qualificazione ai playoff. Finisce 0-0 per l’Under 17 della Juve Stabia contro il Monopoli. Sono 4 sulla quarta dopo la vittoria della Paganese in trasferta contro la Sambenedettese. Ora testa ad Andria per la matematica qualificazione. Al termine del match abbiamo ascoltato Vincenzo Bozzaotre.

a cura di Ciro Novellino

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VIDEO ViViCentro – Under 17, Di Somma: “Ora i risultati diventano importanti: vogliamo i playoff”

VIDEO ViViCentro – Under 17, Di Somma: “Ora i risultati diventano importanti: vogliamo i playoff”

Un pareggio fondamentale che porta ad un passo dalla qualificazione ai playoff. Finisce 0-0 per l’Under 17 della Juve Stabia contro il Monopoli. Sono 4 sulla quarta dopo la vittoria della Paganese in trasferta contro la Sambenedettese. Ora testa ad Andria per la matematica qualificazione. Al termine del match abbiamo ascoltato mister Nunzio Di Somma.

a cura di Ciro Novellino

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VIDEO ViViCentro – Allievi regionali, Macone: “Bella vittoria nonostante le assenze: ho un gruppo forte”

Allievi regionali, Macone: “Bella vittoria nonostante le assenze: ho un gruppo forte”

C’erano tante defezioni, tra infortuni e calciatori ‘prestati’ alle altre categorie del settore, ma l’Under 16 di Macone batte la Juve Domizia con il risultato di 2-0 e, anche se fuori classifica, raggiunge il secondo posto in solitaria. I gol sono stati messi a segno da Marrone e Daniele. Al termine del match abbiamo ascoltato mister Macone.

dal nostro inviato a Casola, Ciro Novellino

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VIDEO ViViCentro – Under 15, Gaudino: “Contento per il gol, voglio ancora migliorare”

VIDEO ViViCentro – Under 15, Gaudino: “Contento per il gol, voglio ancora migliorare”

Una vittoria che porta ad un passo dal primo posto matematico. Vince 2-0 l’Under 15 della Juve Stabia e lo fa contro il Monopoli. Sono 6 i punti di vantaggio dalla Paganese che ha vinto in trasferta sul campo della Sambenedettese. I gol delle Vespe sono stati messi a segno da Gaudino nel primo tempo e Pulcino nella ripresa. Al termine del match abbiamo ascoltato Giovanni Gaudino.

dal nostro inviato a Casola, Ciro Novellino

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Il PD è nelle mani di Renzi ma, si chiede Geremicca, è ancora lui l’uomo per vincere?

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Matteo Renzi incassa la vittoria nei circoli e Federico Geremicca commenta: il partito è nelle mani di Renzi, “L’interrogativo è ora se sia ancora lui l’uomo con le maggiori possibilità di portare il Pd alla vittoria contro Grillo e Salvini”.

Il partito nelle mani del leader

È solo il primo round, in attesa che si esprimano i simpatizzanti e gli elettori del Partito democratico: ma dal voto degli iscritti nelle primarie per la scelta del nuovo segretario Pd, qualche indicazione non irrilevante è già arrivata. La prima – e più evidente – non può che riguardare il consenso fatto registrare da Matteo Renzi, valutabile (a conteggi quasi conclusi) in quasi il 70 per cento dei voti espressi nei circoli.

È opportuno partire da qui perché non bisogna dimenticare l’interrogativo che ha accompagnato l’avvio di questa campagna congressuale: riuscirà Renzi a superare il 50 per cento o stavolta, invece che nei gazebo, il segretario sarà eletto dall’Assemblea nazionale (con tutta l’incertezza conseguente)? L’interrogativo sembra risolto dalle indicazioni che arrivano dai circoli, con una percentuale che getta alle ortiche la critica più tagliente rivolta per anni a Renzi dalla ex minoranza Pd: è un corpo estraneo rispetto al partito, un usurpatore.

Il voto degli iscritti (del partito, cioè) ha fatto piazza pulita di un’accusa che, del resto, era sempre stata assai difficilmente dimostrabile.

Un’altra indicazione che dovrebbe far riflettere, viene dal buon risultato fatto registrare da Andrea Orlando: nonostante una «discesa in campo» preparata poco o nulla, il ministro della Giustizia raccoglie un consenso intorno al 25 per cento. Si tratta di un risultato di tutto rispetto che non solo fa di queste primarie delle primarie «vere», per dir così, ma suggerisce una riflessione non oziosa: come sarebbe andata se – invece di battere la via della scissione – Bersani, Speranza e gli altri leader che hanno abbandonato il Pd fossero rimasti nel partito per sostenere la sfida di Andrea Orlando?

Più o meno come previsto, invece, il risultato di Michele Emiliano, che aveva proprio nel voto degli iscritti il suo tallone d’Achille. Le previsioni, però, danno la sua percentuale in crescita quando la parola passerà ai gazebo, ma non si sfugge alla sensazione che il governatore della Puglia abbia pagato una campagna un po’ troppo «grillina» e segnata – soprattutto – dalla rivelazione di quegli sms relativi al caso-Consip, a molti sembrata un modo per «far fuori» il segretario del partito per «via giudiziaria».

Percentuale più, percentuale meno – insomma – la prima parte di queste primarie non ha fornito particolari sorprese. Per gli organizzatori, anzi, può esser considerato un successo il fatto stesso che vadano in archivio con un tasso polemico, al momento, assai contenuto. Non è cosa da poco, se si ripensa all’effetto-boomerang avuto da molte primarie in passato (da Napoli alla Liguria). È vero che manca ancora la prova dei gazebo: ma in questo primo round, almeno, di tessere false o gonfiate nei numeri si è parlato (e denunciato) entro livelli che potrebbero, in qualche modo, esser definiti fisiologici.

In attesa del 30 aprile e del voto ai gazebo, restano due interrogativi. Il primo riguarda Matteo Renzi e il fatto se sia ancora lui l’uomo con le maggiori possibilità di portare il Pd alla vittoria contro «Grillo e Salvini», per dirla come la sottosegretaria Boschi. Il secondo investe, invece, proprio le primarie, alle quali il Partito democratico cominciò a far ricorso in epoca di maggioritario per selezionare i propri candidati a ruoli e cariche istituzionali di fronte all’impossibilità per i cittadini di esprimere voti di preferenze.

Oggi, invece, nella discutibile corsa all’indietro avviata dopo il referendum del 4 dicembre, la stagione del maggioritario sembra destinata alla rottamazione, a tutto vantaggio di un ritorno al proporzionale e – appunto – alle preferenze. E così, non ci meraviglierebbe se anche le primarie finissero in soffitta: strumento talvolta dannoso e soprattutto inutile in un’era che sembra il futuro ma è null’altro che un mesto ritorno al passato.

vivicentro.it/editoriale
vivicentro/Il PD è nelle mani di Renzi ma, si chiede Geremicca, è ancora lui l’uomo per vincere?
lastampa/Il partito nelle mani del leader FEDERICO GEREMICCA