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Turi al Pungiglione: “A Caserta ero presente perchè invitato. Manniello? Capisco le sue esternazioni, è un vulcanico”

In esclusiva le dichiarazioni di Alberico Turi

Nel corso della trasmissione di ViViRadioWeb, Il Pungiglione Stabiese, abbiamo ascoltato il Direttore Responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Alberico Turi.

La presenza a Caserta?

“Non è un discorso di programmazione, ma come addetto ai lavori sono andato a vedere con il presidente De Lucia una partita di cartello. Siamo stati accreditati dalla Casertana e siamo andati. De Lucia è di Caserta, non va dimenticato. E’ come se fossi andato a vedere Napoli-Barcellona. Quando ti volti a destra o a sinistra c’è sempre polemica da un po’ di tempo a questa parte. Parliamo di Viareggio o andiamo a veder una partita, nasce sempre una polemica. C’è ancora tutto in corso, ma gli addetti ai lavori, se hanno invito non possono rifiutare: si va a sentire, vedere o guardare. I dirigenti della Juventus vanno a vedere il derby di Milano, allora prendono le milanesi? Se i dirigenti della Juve Stabia vanno a vedere la Paganese o altre squadre vanno a vedere la Casertana, è lo stesso discorso: si lavora sempre”.

Com’è andata l’ultima stagione?

“Bisogna stare sempre concentrati, ci saranno i playoff da giocare. L’obiettivo è fare risultato con gli Under 17 contro la Paganese per festeggiare un traguardo storico: le tre squadre ai playoff”.

Allievi regionali?

“Siamo fuori classifica, ma oggi saremo primi. Stiamo programmando un qualcosa che va nel tempo”.

Attività di base?

“L’Accademia Sorrento è una squadra con un anno in più, si è perso creando dieci palle gol e prendendo due traverse. Questo aiuterà a crescere per il futuro. Vincere fa morale, ma tutto è un qualcosa che aiuta”.

Virtus Palma?

“Lo ripetiamo dall’inizio dell’anno. Serve incentivare questi ragazzi, dargli la giusta cattiveria agonistica per inidirizzarli nel gioco del calcio. Devono essere mentalizzati per poi affrontare i campionati nazionali”.

In ottica futura, dove possono portare questi risultati?

“La cosa più importante da sperare è che la prima squadra possa raggiungere i traguardi più prestigiosi. Per il settore, ottenere vittorie e scrivere il nome Juve Stabia nei campionati giovanili è cosa straordinaria. Negli almanacchi si parla della Juve Stabia non di Turi o degli allenatori. L’immagine di correttezza e lealtà sportiva, questo è quello che conta. Le nostre squadre sotto età, lottano per la coppa disciplina. Questi discorsi sono alla base del nostro club e della nostra città”.

Lega Pro?

“Questo è un campionato mediocre, l’ho visto anche a Caserta. L’organico della Juve Stabia è superiore a quello della Casertana e di altre squadre. Il divario con il Foggia è stato ampio, ma tra le squadre di Lega Pro non vedo tanta differenza. Nei playoff ci sarà la Juve Stabia e spero fortemente che alla lunga possano avere la meglio i colori gialloblè: sia per Manniello che per gli addetti ai lavori”.

Le dichiarazioni di Manniello?

“Le esternazioni del dopo gara ci stanno tutte: il rammarico di chi è tifoso o istintivo viene fuori. Capisco le esternazioni di Manniello. Stando fuori da Castellammare, ed essendo vulcanico, ha parlato in maniera forte. Sta soffrendo tanto nel non venire allo stadio. Conoscendolo da anni è la cosa più brutta che gli potesse capitare”.

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Castellammare presente alla nona edizione del Torneo delle Stelle di Caserta

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Prenderà il via oggi la nona edizione dell’oramai consueto “ Torneo delle Stelle ”. Nei tre giorni che precedono la Santa Pasqua centinaia di ragazzi nati nel 2003 e nel 2005, provenienti da tutta Italia e ospitati dalla famiglie degli atleti casertani, scenderanno in campo sui parquet di Terra di Lavoro all’insegna del divertimento, dell’amicizia e della solidarietà. Il tutto intorno a quell’amore viscerale per la palla a spicchi che gli stessi Gianlu, Manu, Paolino e Gigi, le Quattro Stelle, avevano prima di lasciarci in quel maledetto novembre del 2008.

24 le squadre protagoniste, 12 per categoria (2003 e 2005) divise con gironi all’italiana con semifinali e finali per un totale di circa 50 partite; 500 circa le presenze dei protagonisti tra atleti istruttori, accompagnatori, e miniarbitri, 60 ragazzi e adulti impegnati nell’organizzazione: la palla a spicchi ancora una volta smuove masse di appassionati.

Sono 6 i campi che faranno da palcoscenico ai miniatleti:

  1. PalaVignola di Caserta,
  2. PalaIlario di San Nicola,
  3. PalaFeudo di Maddaloni,
  4. ITC Terra di Lavoro,
  5. Palasport di Casapulla
  6. Palazzetto dello Sport di Viale Medaglie d’Oro.

Da oggi a domenica si giocherà sempre, mattina e pomeriggio; sabato pomeriggio è prevista la visita guidata alla Reggia di Caserta da parte di tutti i protagonisti e, a seguire, la sfilata nel centro della città. Infine domenica mattina ci sarà la celebrazione della Santa Messa alle ore 10 all’interno del PalaVignola e nel pomeriggio dalle 16 le finali con le premiazioni.

21 le società rappresentate con tre di esse che partecipano sia nella categoria 2003 che 2005:

  1. Padova,
  2. Juvecaserta,
  3. Lbl,
  4. San Michele Maddaloni,
  5. Casapulla,
  6. Porto San Giorgio,
  7. Trieste,
  8. Artus Maddaloni,
  9. Città di Caserta,
  10. Casalnuovo,
  11. Cercola,
  12. Porto Sant’Elpidio,
  13. Castellammare di Stabia,
  14. Matera,
  15. Cm2,
  16. Kioko,
  17. Verona,
  18. Kouros,
  19. Casagiove,
  20. Sezze
  21. Olimpia Milano.

La prima palla a due oggi alle 10 con i vari gironi che recano i nomi delle Quattro Stelle.

/ilmattino

Repubblica- Lavezzi e quella promessa fatta a Lo Russo…

Repubblica- Lavezzi e quella promessa fatta a Lo Russo…

“Ci ha raccontato che Lavezzi aveva interesse che i tifosi delle due curve, la curva A e la curva B, esponessero uno striscione in suo favore del tipo ‘Lavezzi non si tocca’. Ora il problema è che le due curve rispecchiano diverse provenienze territoriali e anche di appartenenza ai clan: in curva B troveremo quelli di fuori e quindi di gruppi di Secondigliano come quello di Lo Russo, in curva A invece del centro città, come Genny ‘a carogna, per fare un esempio. Lo Russo ci dice che grazie al suo intervento fu possibile, nonostante le rivalità tra i clan, esporre lo striscione in entrambe le curve. In cambio ottenendo la promessa che Lavezzi non sarebbe andato a un’altra società italiana come Juventus o Inter ma solo all’estero come poi è accaduto.

Ci ha detto di averlo conosciuto grazie al ristoratore Iorio, circostanza che differisce da quanto dichiarato sotto giuramento da Lavezzi. Ci ha detto di essere stato presentato al giocatore come un capo ultrà, conoscenza da cui è nata un’amicizia. Lo Russo andava anche a giocare alla playstation a casa di Lavezzi. Ma soprattutto aveva fornito al giocatore una scheda telefonica segreta, “dedicata”, uno dei cosiddetti “citofoni”. E poi finendo nel mirino delle forze dell’ordine ha detto al calciatore di distruggerla”, ha dichiarato Enrica Parascandolo, sostituto procuratore della DEA di Napoli, che rivela quanto detto dal pentito Antonio Lo Russo.

Fonte: Repubblica

L’ex Domizzi: “Il Napoli ha problemi a gestire la partita, tende ad attaccare”

L’ex Domizi: “Il Napoli ha problemi a gestire la partita, tende ad attaccare”

Ai microfoni di Radio Crc, è intervenuto Maurizio Domizzi, ex difensore azzurro, il quale ha dichiarato: “Manca ormai davvero pochissimo, ci basta un punto e non serve essere più scaramantici, l’impresa col Venezia è compiuta. 

Il Napoli per caratteristiche, in quei rari momenti in cui non riesce a tenere la partita in pungo è predisposto ugualmente ad attaccare. Va in affanno perché non ha l’abitudine a gestire la partita, ma in senso assoluto va considerato un pregio e non un difetto. Poi, è chiaro che in termini fisici si possa pagare qualcosa anche perché sono calciatori strutturali che possano essere determinati ad esempio sulle palle inattive. 

Napoli-Udinese? E’ difficile fare previsioni perché contro qualsiasi avversario la gara la conduce il Napoli e lo farà anche sabato. L’Udinese però è serena, ha una classifica tranquilla e quindi farà una bella partita”. 

UFFICIALE- Borussia Dortmund-Monaco, match rimandato a causa esplosioni

UFFICIALE- Borussia Dortmund-Monaco, match rimandato a causa esplosioni

Tre esplosioni si sono verificate davanti al bus del Borussia Dortmund mentre la squadra si dirigeva verso lo stadio per la partita di Champions League contro il Monaco. La Bild parla di “esplosivo” che, secondo il tabloid tedesco, potrebbe essere stato piazzato precedentemente sulla strada. Il match è stato rinviato a domani.

Risulta ferito il difensore 26enne del Borsussia Dortmund, Marc Bartra, colpito da schegge di vetro. Bartra ha tagli ad un braccio ed è sotto shock.

 “I giocatori sono in sicurezza. Nessun pericolo davanti e nello stadio“: è il tweet della squadra del Borussia Dortmund dopo le esplosioni davanti al bus della squadra.
Fonte: ANSA

Mondonico: “Il Napoli ha dominato con la Lazio, ma c’è da migliorare la fase difensiva”

Mondonico: “Il Napoli ha dominato con la Lazio, ma c’è da migliorare la fase difensiva”

Ai microfoni di Radio Crc, è intervenuto il tecnico ex Napoli Mondonico, il quale ha dichiarato:  “Con la Lazio la partita non ha avuto storia e il Napoli ha stradominato e questo è un a setto positivo, ma se vuoi vincere devi cercare di prendere meno gol. Il 3-2 della semifinale di coppa Italia non l’ho tollerato perché i tre gol del Napoli non sono una notizia, ma deve imparare a controllare meglio la fase difensiva.

Il Napoli di Higuain aveva i due esterni offensivi che tornavano indietro e quindi facevano i terzini per cui la fase difensiva era più coperta. Adesso, invece, credo che l’unica cosa da fare sia tritare indietro chi è lì davanti, ma detta così sembra quasi una bestemmia visti i numeri del trio difensivo”. 

Castel Volturno, Napoli in campo in vista dell’ Udinese: il report della seduta

Seduta pomeridiana per il Napoli a Castelvolturno.

Gli azzurri preparano il match contro l’Udinese di sabato 15 aprile per la 32esima giornata di Serie A.

La squadra si è divisa in due gruppi. Chi ha giocato all’Olimpico dall’inizio ha svolto una prima fase di attivazione e successivamente partitina di calcetto a porte piccole.

Gli altri uomini della rosa, dopo l’attivazione, sono stati impegnati in una serie di partitine 7 contro 7.

Tonelli ha lavorato in parte col gruppo e in parte differenziato. Differenziato per Giaccherini. Domani doppia seduta.

Da sscnapoli.it

Antimafia: “Boss Lo Russo accedeva al San Paolo con un pass da giardiniere. Nulla coinvolge la società Napoli”

 

“Esiste una forma di controllo, come per tutte le attività, da parte della camorra, non mi sento di escluderlo. Ma questo non vuol dire che le curve siano appannaggio dei clan o che i clan condizionino la gestione o la vendita dei biglietti”. Lo ha detto il sostituto procuratore della Dda di Napoli, Enrica Parascandolo, ascoltata dalla Commissione Antimafia nell’ambito dei lavori del Comitato Sport e Mafia, in risposta alla domanda del presidente del Comitato, il deputato Pd Marco Di Lello, se “c’è interesse o condizionamento da parte di famiglie criminali sulle curve”. “Risultano frequentazioni del vertice delle società con i clan per acquietare la curva?”, le è stato quindi chiesto. “Assolutamente no. E sì, ci sono state indagini”, ha risposto la pm.

“La presenza di Antonio Lo Russo”, figlio di Salvatore Lo Russo, a bordo campo allo stadio San Paolo “era tutt’altro che occasionale” e vi accedeva con un “pass da giardiniere” ha poi aggiunto la Parascandolo sulla presenza del boss della camorra Antonio Lo Russo, dallo scorso novembre collaboratore di giustizia, il 10 aprile 2010 per la partita Napoli-Parma. La pm ha precisato che la sua presenza è documentata in diverse partite tra febbraio e aprile: “Non era ancora latitante, la latitanza comincerà il 5 maggio”.

La pm ha specificato: “Abbiamo riscontrato la massima collaborazione della Società Calcio Napoli, che ha messo a disposizione nostra, della Procura Federale e della Dia tutta la documentazione sulle persone che avevano accesso a bordo campo nel campionato 2009-2010. Antonio Lo Russo era presente a bordo campo con un pass con la qualifica di giardiniere, e non era l’unico. Altri figuravano come fotografi. Siamo risaliti alla ditta che aveva l’appalto per il campo, il vivaio Marrone, e sono state svolte attività investigative.

Il titolare ha dichiarato di aver fatto un favore a un suo cliente, avendogli dato la possibilità di stare a bordo campo. Mi risulta che la Procura Federale abbia archiviato la vicenda e in particolare escluda la responsabilità della società in merito”, ha precisato, “nessun rapporto diretto intercorreva tra i giardinieri e la società”. Ai magistrati napoletani Lo Russo “non ha sottaciuto la sua amicizia con diversi calciatori, tra i quali Pocho Lavezzi. Nulla coinvolge la Società Calcio Napoli.

Anni fa “l’intervento di Antonio Lo Russo ha permesso di esporre lo striscione a tutela di Lavezzi”, per trattenerlo a Napoli, “in entrambe le curve in cambio della garanzia da parte del calciatore che non sarebbe andato a giocare in squadre italiane come la Juve, ma nel caso solo all’estero”. Oggi Lavezzi gioca in Cina. Interrogato come collaboratore di giustizia Lo Russo ha affermato, ha detto Parascandolo, di aver avuto un rapporto di amicizia con Lavezzi, presentatogli da un amico ristoratore, “non certo come capo clan ma come capo ultrà”. Ha anche parlato dell’esistenza tra i due di “utenze telefoniche dedicate”, i cosiddetti “citofoni” e “non ha mai parlato di fatti illeciti da parte di Lavezzi”.”.

Rispondendo alle domande dei parlamentari sulla spartizione delle curve, la pm ha inoltre precisato che clan con “rapporti di buon vicinato se non di alleanza vanno allo stadio nella stessa curva. Clan rivali vanno in curve diverse. Che non significa avere controllo, in senso stretto, della curva. Andare in curva allo stadio non è pericoloso”.

Da premiumsporthd.it

PASQUA. Pozzano e la riscoperta degli antichi borghi

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In occasione delle festività di Pasqua, l’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia ha deciso di recuperare le tradizioni dei tempi che furono, organizzando il “Lunedì di Pozzano”. Nel giorno di “Pasquetta” (17 aprile), a Castellammare ci sarà una festa che costituiva, fino agli inizi degli anni ’90, un vero e proprio appuntamento immancabile per tutti gli stabiesi doc, che anticipava un altro degli eventi della tradizione quale il “martedì di Monte Coppola”.

Pozzano e la riscoperta degli antichi borghi“L’appuntamento di Pozzano rappresenterà solo il primo appuntamento di una serie di manifestazioni volte a riscoprire le tradizioni e le peculiarità degli antichi borghi di Castellammare, ugualmente affascinanti e ricchi di tradizione. Abbiamo accolto con favore l’idea lanciata dalla Pro Loco Stabia For You, che abbiamo subito fatto nostra. Ma l’evento di lunedì è frutto anche di una collaborazione tra vari soggetti attivi sul territorio. A tal proposito mi preme ringraziare anche le altre associazioni coinvolte per il fattivo supporto, il comitato cittadino Borgo di Pozzano, il CAI, il parroco della Basilica di Pozzano, Padre Gianfranco, e il direttore artistico Alfredo Varone” – spiega l’assessore Annalisa Armeno.

Si riscopriranno i sapori del borgo antico, con i prodotti tipici di Pozzano, ma sarà una lunga giornata fatta di appuntamenti religiosi, con le celebrazioni che si terranno nella Basilica di Pozzano; e di appuntamenti organizzati dalle associazioni del territorio in collaborazione con la direzione artistica di Castellammare. Si inizierà con una passeggiata che partirà dalla Cattedrale (ore 9:30) e che si articolerà per le vie del borgo, proseguendo con animazione e canti popolari. In programma anche una mostra fotografica a cura dell’Archivio Giuseppe Plaitano.

“L’amministrazione tiene molto al rilancio delle antiche tradizioni nostrane e sono contenta che come punto di partenza sia stato scelto proprio il borgo di Pozzano, perché sono cresciuta con questa festa” – ha spiegato Giusy Amato, consigliere comunale.

“Dobbiamo ripartire dalle nostre radici. L’appuntamento di lunedì vuole avere un duplice significato, da una parte offrire alla cittadinanza il piacere di riscoprire le nostre tradizioni, dall’altra favorire momenti di condivisione” – afferma il consigliere Francesco Iovino.

“La riscoperta delle nostre tradizioni e la valorizzazione di luoghi cari a tutti gli stabiesi sono i cardini di questo evento che come Direzione Artistica abbiamo promosso sin da subito. In una visione più ampia, rendere la città tutta, non solo il centro, protagonista del rilancio turistico è un obiettivo che ho ben chiaro sin dall’inizio del mio incarico. Sono certo che i cittadini stabiesi sapranno accettare l’invito a vivere una giornata di festa in un luogo amato, per questo evento che fa del paesaggio e della riscoperta dei sapori un mix speciale di eccellenza” – le parole del Direttore artistico Alfredo Varone.

 

Pm Napoli: “Striscione nelle curve in suo favore, Lavezzi strinse un patto con un boss in cambio di una promessa”

L’ edizione online di Repubblica riporta le dichiarazioni di Enrica Parascandolo, sostituto procuratore della Dda di Napoli, che ha svelato quanto detto dal pentito Antonio Lo Russo:

“Ci ha raccontato che Lavezzi aveva interesse che i tifosi delle due curve, la curva A e la curva B, esponessero uno striscione in suo favore del tipo ‘Lavezzi non si tocca’. Ora il problema è che le due curve rispecchiano diverse provenienze territoriali e anche di appartenenza ai clan: in curva B troveremo quelli di fuori e quindi di gruppi di Secondigliano come quello di Lo Russo, in curva A invece del centro città, come Genny ‘a carogna, per fare un esempio. Lo Russo ci dice che grazie al suo intervento fu possibile, nonostante le rivalità tra i clan, esporre lo striscione in entrambe le curve. In cambio ottenendo la promessa che Lavezzi non sarebbe andato a un’altra società italiana come Juventus o Inter ma solo all’estero come poi è accaduto.

Ci ha detto di averlo conosciuto grazie al ristoratore Iorio, circostanza che differisce da quanto dichiarato sotto giuramento da Lavezzi. Ci ha detto di essere stato presentato al giocatore come un capo ultrà, conoscenza da cui è nata un’amicizia. Lo Russo andava anche a giocare alla playstation a casa di Lavezzi. Ma soprattutto aveva fornito al giocatore una scheda telefonica segreta, ‘dedicata’, uno dei cosiddetti ‘citofoni’. E poi finendo nel mirino delle forze dell’ordine ha detto al calciatore di distruggerla”.

 

Da Repubblica.it

Juve Stabia: Due calciatori non saranno in campo a Francavilla

La partita Juve Stabia vs Matera ha fornito tanti segnali negativi, come l’impossibilità di raggiungere il terzo posto, la perdita dell’imbattibilità casalinga del 2017, la mancanza di ardore e di carattere di una squadra, quella stabiese, sempre più alla deriva.

Dopo quella partita che ha visto le vespe soccombere per due reti a uno, c’è un altro residuo negativo che condizionerà la prossima gara prevista per sabato santo a Francavilla Fontana: l’indisponibilità di Matute e Liviero appiedati dal giudice sportivo.

Le Vespe agganciate in classifica dal Siracusa devono fare risultato contro la Virtus Francavilla, perchè la formazione pugliese attualmente occupa la sesta posizione in classifica (ultima disponibile per giocare il turno eliminatorio in casa n.d.a.) a solo 4 punti dalle Vespe.

Il giudice sportivo inoltre diffida anche Cancellotti che va ad aggiungersi a KANOUTE – MORERO – MAROTTA – ATANASOV – SALVI – CAMIGLIANO

Questo il comunicato della Lega Pro:

Il Giudice Sportivo Not. Pasquale Marino, assistito dal Rappresentante dell’A.I.A. Sig. Roberto Calabassi, nella seduta del 10 Aprile 2017 ha adottato le deliberazioni che di seguito integralmente si riportano:

SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA PER RECIDIVITA’ IN AMMONIZIONE (V INFR)

LIVIERO MATTEO (JUVE STABIA S.R.L.)

MATUTE EWOME KELVIN (JUVE STABIA S.R.L.)

AMMONIZIONE CON DIFFIDA (IX INFR)

CANCELLOTTI TOMMASO (JUVE STABIA S.R.L.)

Dalla Spagna: “Il Napoli confermerà Strinic se parte Ghoulam, occhi su Karsdorp”

Secondo “El Mundo Deportivo” qualora Faouzi Ghoulam confermasse la sua intenzione di lasciare a fine stagione il Napoli, i partenopei sarebbero pronti a puntare su un valido elemento che si è fatto le ossa negli ultimi due anni. Stiamo parlando di Ivan Strinic, ventinovenne terzino mancino, che attualmente è il rincalzo dell’algerino e a fine stagione potrebbe diventare titolare. Per la fascia sinistra della squadra di Sarri uno dei nomi caldi sembra essere quello di Rick Karsdorp, ventiduenne del Feyenoord, che però è nella lista dei desideri di numerosi top club europei. Pertanto la soluzione migliore, e più conveniente, potrebbe essere già in casa azzurra viste comunque le buone prestazioni del croato arrivato in Campania nel 2015 dal Dnipro. In corsa per Ghoulam ci sarebbero numerosi top club europei in Premier, Ligue 1 e Liga, il suo futuro sarà davvero lontano dal San Paolo?

 

Da gazzamercato.it

Il Pungiglione Stabiese – E’ finito l’ardore e la cattiveria agonistica

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Ritorna in onda ” Il Pungiglione Stabiese “

Questa sera c’è il consueto appuntamento con ” Il Pungiglione Stabiese “, programma sportivo che parla di Juve Stabia a 360° gradi. Come sempre alla conduzione ci sarà Mario Vollono. Collegatevi oggi 11 aprile 2017 dalle ore 19:00 per avere notizie in esclusiva sul mondo gialloblè. Avrete due modi per seguire la puntata:

DIRETTA

DIFFERITA (dopo 2 ore dalla diretta)

In questa puntata in studio ci sarà Gianluca Apicella (Magazine Pragma)

Ci collegheremo telefonicamente con Giovanni Esposito stabiese doc e allenatore di calcio. Con lui discuteremo di questo momento del campionato di Lega Pro e della Juve Stabia in generale.

Presenteremo il prossimo match con il Virtus Francavilla sesto in classifica e distante 4 punti dalle Vespe. I pugliesi non vivono un buon momento di forma con soli due punti guadagnati nelle ultime 6 partite, ultima vittoria quella casalinga con il Lecce. La Juve Stabia non sta meglio se pensiamo che in 13 partite ha racimolato solo 11 punti frutto di 2 vittorie (esterne) 5 pareggi (casalinghi) e 6 sconfitte.

Nell’ultimo turno le Vespe sono state beffate in casa dal Matera che nei secondi finali ha conquistato l’intera posta in palio.

Avremo come ospite telefonico Cristina Cavallo di Canale 85 che ci presenterà la Virtus Francavilla in vista della partita con le vespe.

Ci collegheremo telefonicamente con Alberico Turi Direttore responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, per discutere sui risultati ottenuti in questa fine settimana.

Avvisiamo i radioascoltatori che è possibile intervenire in diretta telefonica chiamando il numero 081.010.29.29 oppure inviando un messaggio Whatsapp al 338.94.05.888.

Gli ascoltatori possono inoltre scrivere, nel corso del programma, sul profilo facebook “Pungiglione Stabiese” per lasciare i loro messaggi e le loro domande.

“Il pungiglione stabiese” è la vostra casa. Intervenite in tanti!

Vi ringraziamo per l’affetto e la stima che ci avete mostrato nel precedente campionato e speriamo di offrirvi una trasmissione sempre più bella e ricca di notizie.

Ventura: “Diawara? Se diventa italiano ci penso a convocarlo”

Giampiero Ventura, allenatore della Nazionale italiana, ha parlato in conferenza stampa dal raduno di Coverciano. Il commissario tecnico non ha escluso una possibile convocazione per il centrocampista azzurro Amadou Diawara. Ecco alcune dichiarazioni riportate dal portale Gianlucadimarzio.com:

“Federico Chiesa è un giocatore che ha ampi margini di miglioramento, possiede un entusiasmo folle e ha ottime qualità. Diawara? Se può diventare italiano ovvio che ci penserei a convocarlo. Un merito lo vorrei per quanto riguarda Adjapong, sapevo che si trattasse di un buonissimo prospetto. Il Sassuolo lo fa giocare e adesso finalmente il giocatore può dimostrare quanto vale”.

L’ex Behrami: “Adoro il calcio di Sarri, gli azzurri al pari della Juventus”

L’ex Behrami: “Adoro il calcio di Sarri, gli azzurri al pari della Juventus”

Ai microfoni di Gianluca Di Marzio, è intervenuto l’ex centrocampista azzurro, ora al Watford, Valon Behrami, il quale ha dichiarato: “Mazzarri? sta entrando nella mentalità inglese, ha dato una sua impronta di gioco. L’unico suo problema non è il campo ma la comunicazione: ce la sta mettendo tutta ma non è semplice. Sia noi sia i suoi collaboratori cerchiamo di aiutarlo, deve un po’ migliorare. Lavora tantissimo, molto più di quanto gli allenatori siano abituati a fare in Premier. Ci ha dato un’impronta di gioco, peccato per qualche infortunio di troppo. È stata un’annata discreta e sia la società sia i giocatori sono in crescita. Noi provenienti dalla Serie A abbiamo una mentalità calcistica e stili di vita simili: organizziamo sempre tra noi attività in base ai nostri bambini. Poi, ci vediamo spesso per vedere la partite al ristorante: c’è un locale con una sala privata dove trasmettono tutta la Serie A. La scorsa settimana abbiamo guardato insieme Napoli – Juve: non vedo tutte queste differenze tra le due squadre, a parte una questione di continuità. Adoro il calcio di Sarri ma non sento spesso i miei compagni; per quanto riguarda Higuain i fischi ci stanno ma sono contento non sia successo nulla di grave. Dalla sua cessione ci hanno guadagnato sia lui che il Napoli”.

L’opinione della firma stabiese, Antonio Polito*: Napoli, perché Renzi evita il «suo» Pd

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Se fossi Matteo Renzi farei molte cose diversamente da come le fa lui, ma una cosa la farei proprio come lui. Mi presenterei a Napoli rigorosamente all’insaputa del Pd napoletano, ridotto ormai a un tale ammasso informe di potentati locali e signori della guerra, privo di una leadership e di una linea, da non avere più le caratteristiche vere e proprie di un partito. Insomma, a Napoli meglio soli che male accompagnati dal Pd. Considerate a che punto stanno le cose. L’ex segretario e futuro segretario dei Democratici evita a Napoli i suoi come la peste. Però i suoi lo votano plebiscitariamente nel congresso dei circoli. Se ne deve dedurre che non è un conflitto politico quello che tiene lontano il leader dalla sua base partenopea. Dunque è forse più probabilmente un problema di dignità, di stima, di giustificata mancanza di rispetto.

Lasciamo stare le nefandezze in cui in più occasioni il Pd napoletano ha mostrato il suo dis-valore, tipo gli sgherri che girano davanti ai seggi delle primarie con gli euro in tasca, o le liste della candidata sindaca che risultano imbottite di gente a sua insaputa, nemmeno consultata. La cronaca ne è piena di storie così e in qualche caso anche la cronaca giudiziaria. Pensiamo piuttosto e più semplicemente agli atteggiamenti politici, perché bastano da soli a spiegare la gravità della situazione. Il Pd napoletano, per esempio, ha siglato un accordo di governo e di spartizione di cariche con il sindaco de Magistris nella gestione dell’area metropolitana. Non perché questo sia il segno di una scelta politica qualsiasi. De Magistris stesso si è infatti affrettato a dire che l’ha fatto per pure ragioni «istituzionali».

E del resto non c’è alcuna buona ragione politica perché il Pd a Napoli si allei con un sindaco che dichiara Napoli citta «derenzizzata», cioè con il peggior nemico in città del Pd. Solo ragioni di opportunismo possono spiegare scelte così, criticate perfino da Vincenzo De Luca, che certo non è un idealista e di pragmatismo in politica ne mastica eccome. Il fatto è che quando non sei più un partito ma una federazione di interessi devi per forza stare al governo, perché la tua ragione d’essere è il potere che il governo ti dà, piccolo o grande che sia, nobile o meschino che appaia. Così voti Renzi come segretario, e poi voti con de Magistris che vorrebbe far fuori Renzi, e poi Renzi si vergogna al tal punto di te che evita perfino una stretta di mano.

Il Pd napoletano sembra ormai diventato come quella cosa della pubblicità progresso: se lo conosci lo eviti. L’unica domanda che andrebbe fatta a Renzi è come mai, dopo quattro anni di leadership del Pd, ottenuta anche con i voti degli iscritti e dei militanti napoletani, le cose a Napoli vadano ancora così, e anzi sempre peggio.

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vivicentro/L’opinione della firma stabiese, Antonio Polito*: Napoli, perché Renzi evita il «suo» Pd
crorrieredelmezzogiorno/Napoli, perché Renzi evita il «suo» Pd

Antonio Polito (Castellammare di Stabia, 11 maggio 1956) è un giornalista e politico italiano.

È stato il fondatore e direttore (dal 2002 al 2006 e dal 2008 al 2010) del quotidiano Il Riformista. Dal 2011 è editorialista del Corriere della Sera; dal giugno 2015 è vice direttore del quotidiano.

A Cavani il premio speciale Football Leader 2017

A Cavani il premio speciale Football Leader 2017

Uno straordinario campione, uno degli attaccanti più forti del mondo e tra le icone della leadership legata al calcio, uno dei personaggi sportivi più importanti sul proscenio internazionale sarà a Football Leader 2017. Edinson Cavani ha infatti vinto il premio speciale “Football Leader” nell’ambito della manifestazione organizzata dalla DGS in collaborazione con l’Associazione Italiana Allenatori Calcio (Aiac), presieduta da Renzo Ulivieri.

Questa la motivazione del riconoscimento assegnato al centravanti del Paris Saint Germain: “A Edinson Cavani, attaccante leader del panorama internazionale che incarna perfettamente le qualità del centravanti moderno: doti atletiche, tecnica e fiuto del gol. Per aver inoltre lasciato un segno indelebile nel calcio italiano con 141 reti, regalando magie e gol spettacolari, gioie ed emozioni a milioni di tifosi. Il suo carisma e i suoi colpi di classe sono già nella leggenda del calcio mondiale”.

Il calciatore uruguaiano, già 15 titoli in carriera (tra cui una Coppa America, tre campionati francesi e una coppa Italia col Napoli), autore dell’ennesima stagione straordinaria (sin qui 42 gol in 41 partite disputate), rende ancora più esclusiva e prestigiosa la kermesse di quest’anno. ll premio speciale Football Leader sarà consegnato ad Edinson Cavani nel corso della cerimonia di premiazione in programma martedì 6 giugno nello splendido scenario di Castel dell’Ovo. Un altro grande protagonista del calcio mondiale a Football Leader 2017, la manifestazione in cui “i migliori premiano i migliori”. A breve saranno svelati gli altri protagonisti della edizione che si svolgerà a Napoli il 5, 6 e 7 giugno.

Inchiesta Consip. Se tutto sarà confermato, ci troveremmo di fronte ad una Eversione di Stato

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L’indagine Consip ripartirà da zero, ora sotto indagine è proprio l’ufficiale del NOE, il Cpt Giampaolo Scafarto, originario di Castellammare: la trascrizione che avrebbe coinvolto Renzi era falsa e sarebbe servita a colpire il figlio Matteo che esulta dicendo: “La verità viene a galla”. “Se tutto sarà confermato, ci troviamo di fronte a un corpo dello Stato che fabbrica e manipola e occulta prove contro lo Stato medesimo”, scrive Mattia Feltri nel suo Buongiorno su La Stampa.

Eversione di Stato

L’enormità è questa: l’inchiesta su Consip, sul padre di Matteo Renzi e sul ministro Luca Lotti, è in buona parte un’invenzione. L’encomiabile procura di Roma, che l’ha ereditata da quella di Napoli, accusa il capitano dei carabinieri che conduceva le indagini per conto del pm John Henry Woodcock di avere falsificato e scientificamente omesso le prove. Non fu l’imprenditore Alfredo Romeo a dire di aver incontrato Tiziano Renzi, ma l’ex parlamentare Italo Bocchino. E non erano agenti dei servizi segreti (con, sottinteso, delega a tramare contro la magistratura) quelli che spiavano i carabinieri mentre recuperavano i pizzini di Romeo dai cassonetti, ma era uno qualsiasi, che abitava lì. L’inchiesta è morta.

Poi ci dovremo chiedere, per la millesima volta, quale gara stiano correndo i giornali, e le procure, con lo smercio di notizie a immediata condanna di piazza. Ma il punto – l’enormità – è un altro: c’è stato un tempo in cui si discuteva dell’uso politico della giustizia. Poi si è passati a discutere degli errori giudiziari, e delle decine e decine di politici prosciolti o assolti dopo l’allegra gogna nazionale. Ora, se tutto sarà confermato, ci troviamo di fronte a un corpo dello Stato che fabbrica e manipola e occulta prove contro lo Stato medesimo, contro il presidente del Consiglio, contro un suo ministro e strettissimo collaboratore. Ed è su un episodio di tale portata eversiva che si è condotta battaglia politica. Se non ci fermiamo, siamo perduti.

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lastampa/Eversione di Stato MATTIA FELTRI

III Torneo Micheal il Guerriero, Rappresentativa Figc Salerno 2002 – Juve Stabia 2003 2-1

III Torneo Micheal il Guerriero, Rappresentativa Figc Salerno 2002 – Juve Stabia 2003 2-1

III Torneo Micheal il Guerriero organizzato dall’Assocalcio Campania, partita tra Rappresentativa Figc Salerno 2002 – Juve Stabia 2003 2-1. Grande prova sotto eta’ dei nostri ragazzi che sbagliano un calcio di rigore, colpiscono due pali e costruiscono 4 occasioni nitide da gol. Risultato bugiardo, si pagano le due ingenuita’ nei primi 10 minuti della coppia difensiva. Il responsabile Saby Mainolfi aggiunge: “Siamo l’unica societa’ tra le professioniste a venire qui a giocare sotto eta’ nei Giovanissimi, questa e’ la nostra filosofia”.

Così in campo:

Spina (Tornincasa), Criscio (Vinciguerra), Abissinia, Minicozzi (Martino), Roma, Campagnuolo, Fabrizio (Sannino), Damiano (Romilli), Tosto (Migliaccio), De Lucia, Iengo.

a cura di Ciro Novellino

 

Albiol ci sarà anche l’anno prossimo nonostante il Valencia

Albiol ci sarà anche l’anno prossimo nonostante il Valencia

Il Corriere dello Sport scrive sul futuro di Raul Albiol: “Del progetto, stando anche al contratto prolungato di recente dopo un’estate trascorsa a registrare la spietata corte del Valencia, il primo amore della sua carriera sportiva, farà parte anche Albiol. Carta canta: rapporto con il club azzurro fino al 2020 e soprattutto un’appartenenza e un’identificazione totale. Mai nascoste. Spagnolo napoletano, Raul, fermo restando un carattere decisamente riservato, più che altro moderato: è la normalità, la sua filosofia”.