11.7 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 5841

Juve Stabia – Grave infortunio per un ex gialloblù

Brutto infortunio per l’ex Juve Stabia, Urban Zibert

Il centrocampista della Virtus Bassano ed ex della Juve Stabia, Urban Zibert, nella gara del 9 aprile tra Fieralpisalò e Bassano ha subìto la rottura del legamento crociato del ginocchio destro.

Per Zibert è stato fatale il minuto 33 della gara contro la Fieralpisalò, squadra in cui milita il suo ex compagno di squadra Liotti; proprio dopo poco più di mezz’ora il suo ginocchio ha ceduto. Il centrocampista sloveno è già stato operato alla Clinica Villa Margherita di Roma ed ha tranquilizzato i suoi tifosi tramite una foto fatta in clinica e condivisa sul suo profilo Instagram.

Nei giorni scorsi un altro ex compagno alle Vespe aveva avuto un pensiero per Zibert: stiamo parlando di Salvatore Sandomenico; l’esterno ora in forza alla Viterbese, sempre molto attivo sui social, è stato tra i primi ad augurare allo sloveno una pronta guarigione, sempre tramite i social network.

L’infortunio di Zibert rappresenta una pessima notizia anche per le strategie estive di mercato della Juve Stabia. Il centrocampista era infatti arrivato a gennaio al Bassano dalla Juve Stabia con la formula del prestito con diritto di riscatto; è probabile che il lungo percorso di recupero ora necessario porti la società veneta a non esercitare l’opzione per il riscatto dello sloveno.

Ad Urban va il nostro in bocca al lupo per un rapido rientro in campo.

Raffaele Izzo

Diawara, l’agente: “Sarà uno dei più forti al mondo nel suo ruolo. Napoli scelta giusta”

E’ l’uomo delle partite importanti, Amadou Diawara. “Un predestinato”, dice di lui l’agente Daniele Piraino a Tuttomercatoweb.com ma è una ‘qualifica’ che gli attribuiscono anche tanti addetti ai lavori e tra questi anche il ct dell’Italia, Giampiero Ventura, che lo sta seguendo per una possibile convocazione in azzurro.

 
Che bilancio facciamo della stagione di Amadou a Napoli?
“Il bilancio è sicuramente positivo. Arrivare e giocare gare così pesanti, a Madrid, contro la Juventus, e farlo da protagonista, è importante. Gioca in un ruolo strategico per il sistema di gioco di Sarri ed è per tutti noi una grande soddisfazione”.
Non una sorpresa, però.
“No, perché Amadou è un predestinato. Sarà uno dei giocatori più forti del mondo nel suo ruolo, nella sua posizione. Ha caratteristiche uniche, riconosciute anche dal Napoli e da mister Sarri”.
Cosa manca in questa stagione per essere perfetta?
“Gli manca solo un po’ di continuità, il percorso di crescita si sarebbe accorciato avendo più minutaggio. Ha dimostrato di avere lo spessore per giocare le gare che contano, da protagonista e, da professionista vero quale è, vorrebbe scendere sempre in campo per aiutare i compagni in tutte le gare”.
Uomo da Champions e da grandi sfide, l’esperienza e lo status di top player si consolida anche giocando le gare dove il Napoli parte favorito.
“Esatto. Amadou adesso ha bisogno solo di questo, come dicevo. Di giocare queste sfide, di essere sempre protagonista, con continuità, per aiutare il Napoli anche in gare dove parte col favore del pronostico”.
Soddisfatto della scelta Napoli?
“Senza dubbio. Il Napoli era la sua prima scelta e non ci sono dubbi a riguardo”.
Ventura, intanto, lo sta seguendo per un’eventuale convocazione azzurra.
“Sarebbe un sogno, è onorato dalle attenzioni di Ventura e ora vedremo quel che accadrà, anche a livello personale”.

 

Da tuttomercatoweb.com

Conti, l’agente: “Interessa al Napoli, da diverso tempo ne parlo con Giuntoli”

Mario Giuffredi, agente tra gli altri di Andrea Conti, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato:

 

“Andrea può giocare anche da esterno alto. Sabato contro la Roma, l’ ho visto disputare un’ ottima gara sulla sinistra. Al Napoli piace e da circa un anno ne parlo con il direttore Giuntoli. Sarà impegnato con la Nazionale per gli Europei Under 21, ha molto mercato all’ estero. Se fossi in De Laurentiis proverei a chiudere subito l’ affare, il prezzo può solo aumentare. Se ce ne fosse bisogno potrebbe fare anche il vice Callejon”.

Rai – Conti piace al Napoli ma il ragazzo ha diversi estimatori non solo in Italia

A Radio Crc, nel corso di Si Gonfia la Rete, è intervenuto Ciro Venerato, esperto di calciomercato Rai. Ecco quanto evidenziato:
“Conti? Piace molto al Napoli ma non è l’ unico club a seguire il calciatore. Su di lui ci sono anche Inter e Juventus oltre ad altri club di Premier. Ha una valutazione intorno ai 15-20 milioni. Si prospetta un’ asta nella prossima sessione di calciomercato perché difficilmente resterà a Bergamo. La priorità del Napoli sono due terzini ed un esterno offensivo considerata la partenza di Giaccherini”.

Rai – Il Napoli vuole Szczesny, non spaventa il prezzo del cartellino

Ciro Venerato, giornalista di Rai Sport ed esperto di calciomercato, è intervenuto a ‘Si Gonfia la Rete’ in onda su Radio Crc. Ecco quanto evidenziato:
“Il Napoli vuole Wojciech Szczesny, il suo intermediario Vigorelli ci sta lavorando. Non dovrebbero esserci problemi riguardo il prezzo del cartellino che si aggira intorno ai 15 milioni. Resta da capire la cifra dello stipendio da offrirgli. Contatti ci sono stati già la scorsa stagione, il portiere polacco chiese informazioni a De Sanctis sull’ ambiente”.

Il Pungiglione Stabiese – Play off conquistati rendono il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto

Ritorna in onda ” Il Pungiglione Stabiese “

Questa sera c’è il consueto appuntamento con ” Il Pungiglione Stabiese “, programma sportivo che parla di Juve Stabia a 360° gradi. Come sempre alla conduzione ci sarà Mario Vollono. Collegatevi oggi 18 aprile 2017 dalle ore 19:00 per avere notizie in esclusiva sul mondo gialloblè. Avrete due modi per seguire la puntata:

DIRETTA

DIFFERITA (dopo 2 ore dalla diretta)

In questa puntata in studio ci sarà Andrea Alfano (ViViCentro)

Ci collegheremo telefonicamente con Fulvio Pea ex allenatore della Juve Stabia e attuale allenatore della Pro Piacenza. Con lui discuteremo di questo momento del campionato di Lega Pro e della Juve Stabia in generale.

Presenteremo il prossimo match casalingo con la Fidelis Andria. I pugliesi non vivono un buon momento di forma con soli quattro punti guadagnati nelle ultime 5 partite e sono all’11 posto in classifica. Se dovesse terminare il campionato oggi incontrerebbero proprio la Juve Stabia nel primo turno eliminatorio.

Nell’ultimo turno le Vespe hanno acciuffato il pari sul difficile campo della Virtus Francavilla e avrebbero potuto guadagnare l’intera posta in palio se la terna arbitrale non avesse battezzato fuori il colpo di testa di Ripa.

Avremo come ospite telefonico Nicola Massaro di TuttoFidelis.it che ci presenterà la Fidelis Andria in vista della partita con le vespe.

Ci collegheremo telefonicamente con Alberico Turi Direttore responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, per discutere sui risultati ottenuti in questa fine settimana.

Avvisiamo i radioascoltatori che è possibile intervenire in diretta telefonica chiamando il numero 081.010.29.29 oppure inviando un messaggio Whatsapp al 338.94.05.888.

Gli ascoltatori possono inoltre scrivere, nel corso del programma, sul profilo facebook “Pungiglione Stabiese” per lasciare i loro messaggi e le loro domande.

“Il pungiglione stabiese” è la vostra casa. Intervenite in tanti!

Vi ringraziamo per l’affetto e la stima che ci avete mostrato nel precedente campionato e speriamo di offrirvi una trasmissione sempre più bella e ricca di notizie.

FOTO ViViCentro – Reggiana-Gubbio solo un pari per mille emozioni

Reggiana-Gubbio solo un pari per mille emozioni
Grandissima prestazione tra due squadre che in ottica playoff daranno filo da torcere a chi le incontrerà. Una partita ad alto livello agonistico con i granata spesso molto intraprendenti grazie ad un “Mago” Cesarini in gran spolvero ed un Gubbio molto ordinato e ben messo in campo da Mister Magi. Nella prima frazione di gioco, la Reggiana sembra padrona del campo con incursioni sia da sx con Carlini e Riverola e sia da Dx con Cesarini ma Volpe è sempre lesto a dirgli di No con un paio di interventi efficaci. Al minuto 32’ però, il Gubbio si fa sentire e colpisce subito, punizione perfetta battuta da Casiraghi per Rinaldi che di testa beffa Perilli. La reazione della Reggiana nn si fa attendere e poco dopo una pennellata di Genevier su punizione finisce sulla traversa strozzando il grido di gioia ai tifosi. Ma il pareggio nn si fa attendere più di tanto e prima dello scadere della prima frazione di gioco Rozzio anticipa tutti e devia un cross da calcio d’angolo di Genevier portando i Granata sul 1-1. Nella ripresa il “Mago” si scatena e nei primi 20’ di gioco crea assist e giocate per i suoi compagni a ripetizione ma nn portano al risultato sperato. Il Gubbio aspetta e riparte e al minuto 66’ viene annullato un goal Ferretti per presunto fuorigioco. La partita è un susseguirsi di emozioni, ma alla fine il risultato non cambierà e il pareggio rispecchia benissimo l’andamento del match.
Da segnalare una traversa per il Gubbio e una parata di Volpe su Cesarini.
Reggiana – Gubbio (1-1)
Reggiana (4-3-1-2): Perilli; Ghiringhelli, Rozzio, Trevisan, Panizzi; Bovo (34′ st Maltese), Genevier, Riverola (19′ st Sbaffo); Carlini; Cesarini, Guidone (47′ st Rocco). A disp.: Narduzzo, Pedrelli, Spanò, Sabotic, Contessa, Calvano, Lombardo. All.: Menichini.
Gubbio (3-4-1-2): Volpe; Marini, Rinaldi, Piccinni; Valagussa, Romano, Giacomarro (20′ st Croce), Zanchi; Casiraghi; Ferretti, Ferri Marini (43′ st Candellone). A disp.: Zandrini, Burzigotti, Kalombo, Marghi, Petti, Stefanelli, Bergamini, Conti, Costantino, Lunetta. All.: Magi.
Arbitro: Mei di Pesaro (Rossi di Novara e Biava di Vercelli).
Reti: 32′ pt Rinaldi (G), 45′ pt Rozzio (R).
Ammoniti: Marini (G), Bovo (R), Giacomarro (G), Ghiringhelli (R). Angoli: 6-5 per il Gubbio. Recupero: 0′ pt; 4′ st.
dal nostro inviato Christian Mastalli

CRC – Rinnovo Mertens, affare concluso: contratto anche alla moglie

CRC – Rinnovo Mertens, affare concluso: contratto anche alla moglie

A Radio CRC, durante Si Gonfia la Rete, è intervenuto il giornalista di Mediaset e Tuttosport Raffaele Auriemma: “Dries Mertens? Il suo avvocato Stijn Francis ha incontrato sia il direttore sportivo Cristiano Giuntoli ed il presidente Aurelio De Laurentis, tra Mertens ed il Napoli l’affare è concluso e non bisogna parlare più di nulla: fino al 2021 Dries guadagnerebbe quattro milioni di euro all’anno, c’è una disparità sulla clausola rescissoria che il Napoli vorrebbe fissare a 31 milioni di euro. Mertens invece la vorrebbe a 20 milioni di euro, alla fine si troverà un accordo. De Laurentiis ha offerto a Mertens un contratto da 250mila euro per la moglie di Dries, magari per farla partecipare a qualche sua produzione oppure altro. Il presidente sta tendendo la mano per farli rimanere a Napoli, e per invogliare la moglie a tornare”.

 

Albiol-Koulibaly, una coppia come poche in A

Albiol-Koulibaly, una coppia come poche in A

Raul Albiol è uno dei punti fermi degli azzurri, un autentico leader a cui Sarri non rinuncia facilmente. Il Corriere del Mezzogiorno riferisce che l’ex Real Madrid nonostante un curriculum di alto livello è stato il primo a correggere la sua postura in campo, quella che gli chiedeva Sarri per la sua esigente linea a quattro di difesa. Con umiltà e spirito di sacrificio ha costruito con Koulibaly una coppia come ce ne sono poche in serie A“.

Alle spalle di Albiol ci sono Maksimovic, Tonelli e Chiriches ma dovranno attendere ancora molto perché lo spagnolo non vuole abdicare, nonostante l’età non più verde è sempre una garanzia“.

Maradona: “Terzo scudetto un rimpianto! Amo una cosa di Sarri…”

Le sue parole

Diego Armando Maradona ha rilasciato una lunga intervista a “Tv sorrisi e canzoni” dove ha parlato del suo spettacolo “tre volte 10” fatto al Teatro San Carlo: “Ho fatto questo spettacolo perché Alessandro Siani mi è parso un uomo brillante, un ragazzo buonissimo. E l’ho fatto perché quando sono andato a Napoli la partita d’addio di Ciro Ferrara non sono potuto scendere in campo. Lo dovevo alla gente di Napoli, anche se non tutti sono potuti entrare in tratro, ma è stata comunque una buona cosa essere a contatto con la gente napoletana”.

Che cosa ha provato su quel palco? “Mi ha fatto ricordare tante cose belle che ho vissuto con i ragazzi, con i tifosi e con la gente di Napoli. Devo ringraziare Siani per questo perché lui è stato il mio supporto. Il palcoscenico non è il mio campo, il mio habitat naturale è un campo di calcio. Lo scenario era totalmente differente”.

Sarebbe andato d’accordo con un allenatore come Maurizio Sarri? “Sicuramente. Mi piace il mister, amo la qualità umana che ha, il dono di saper essere vicino ai ragazzi. L’ho guardato lavorare da vicino e ho visto la sua sensibilità. A Napoli non devi essere così, perché se a Napoli ti mostri superbo la gente non ti vuole. Per questo la città ama Sarri, lui non ha alcuna superbia”.

Cosa le manca di Napoli? “Ero abituato a essere circondato dalla gente, veniva davanti casa mia, all’allenamento, non potevo uscire dalla porta, però tutto questo veniva ripagato la domeica quando giocavamo al San Paolo ed era strapieno. Io devo alla gente di Napoli la carica che mi dava per andare a vincere la partita”.

Nella sua vita di successi c’è posto per i rimpianti? “Non avere vinto il terzo scudetto. Sicuramente. Non essere potuto andarmene come volevo io. Grazie a Matarrese e a Ferlaino ho dovuto andarmene… dalla finestra”.

Il Napoli cerca un portiere, per il dopo-Reina l’obiettivo è Szczesny!

Il Napoli cerca un portiere, per il dopo-Reina l’obiettivo è Szczesny!

Pepe Reina è il titolare pronto a restare ancora a Napoli, mentre Rafael Cabral e Luigi Sepe sembrano essere destinati all’addio visto l’impiego nullo durante la stagione. Quali sono gli obiettivi di mercato della società di Aurelio De Laurentiis in vista della prossima sessione estiva? Secondo la Repubblica, il tabù scudetto potrebbe essere infranto grazie a pochi ritocchi mirati per migliorare un gruppo già di per sè vincente: una parte del tesoretto potrebbe essere investita proprio su un portiere in grado di sostituire Reina, per proporsi anche da titolare. Il nome? L’obiettivo è Wojciech Szczesny, portiere polacco dell’Arsenal che lascerà la Roma in estate.

Il Napoli deve credere al 2°posto: mai in difficoltà in trasferta

Il Napoli deve credere al 2°posto: mai in difficoltà in trasferta

La Gazzetta dello Sport scrive sulla volata secondo posto tra Roma e Napoli: “Bisogna crederci. Con la Roma a due punti, il secondo posto non è più un’impresa, ma un qualcosa da non lasciarsi sfuggire. Fin qui, il Napoli è in testa alla classifica dei punti conquistati in trasferta e delle restanti sei gare, ben quattro le giocherà lontano dal San Paolo. La caratteristica principale di questo Napoli è che riesce ad imporre il proprio gioco un po’ contro chiunque, e anche ovunque. Si possono contare sulle dita della mano le partite che l’hanno visto in sofferenza. Anche lontano da Fuorigrotta, la qualità della manovra napoletana non cambia. In trasferta, comunque, nel girone di ritorno il Napoli non ha mai perso, vincendo tutte e sei le gare disputate. Numeri che aprono all’ottimismo, adesso che il calendario propone due trasferte consecutive per i prossimi turni”.

Insigne-Napoli, la firma in settimana!

Insigne-Napoli, la firma in settimana!

Il Mattino scrive sul rinnovo di Lorenzo Insigne: “Ogni momento potrebbe essere quello buono per la firma. L’intesa sui soldi è stata raggiunta: guadagnerà infatti circa 4,5 e sarà il giocatore più pagato della rosa. L’ultimo ostacolo è stato superato su esplicita richiesta di De Laurentiis: i diritti di immagine, per il Napoli, non sono negoziabili. Il club li terrà per sé al cento per cento.La convocazione in sede potrebbe arrivare già nelle prossime ore: all’incontro ci sarà anche Insigne. Il che vuol dire che la firma è davvero questione di piccoli dettagli. E potrebbe arrivare in settimana”.

Gennaro Scognamiglio: Sarò sempre legato a Castellammare di Stabia e alla Juve Stabia

Pubblichiamo l’intervista a Gennaro Scognamiglio, difensore del Novara ed ex Juve Stabia, estratta dal match programme del 9 aprile 2017 distribuito allo stadio Menti prima della partita Juve Stabia – Matera.

Ciao Gennaro hai ancora modo di seguire la Juve Stabia? Ti aspettavi il calo delle Vespe tra gennaio e febbraio?

Seguo molto la Juve Stabia anche per il rapporto che conservo con Fabio Caserta; di certo il girone C di Lega Pro è quello più duro in assoluto, dopo uno splendido girone d’andata un calo nella seconda parte della stagione ci può anche stare ma a questo punto del campionato le vespe devono giocarsi tutto per conquistare un buon piazzamento nella griglia playoff.

Tu hai vissuto le stagioni più emozionanti dell’era Braglia..c’è un aneddoto particolare che colleghi al Mister?

Sia quando prepara le partite, sia nella vita quotidiana dello spogliatoio, il Mister riesce a tirar fuori il massimo dai giocatori e riesce a motivarli tantissimo, più che un aneddoto particolare conservo la certezza di essere cresciuto molto grazie a lui.

Inevitabilmente la giornata che nessuno potrà mai dimenticare è il 19 giugno 2011. Qual è la tua istantanea di quel giorno?

L’immagine più bella è senza dubbio l’ingresso in uno stadio pieno esclusivamente grazie ai nostri tifosi: in quel momento ho capito che ci stavamo giocando qualcosa di importante e grazie a loro abbiamo capito che saremmo riusciti ad agguantare la promozione.

Molti tuoi ex compagni ci hanno confidato che il gruppo compatto ed unito fu l’arma segreta di quella vittoria. Ci sono compagni della tua Juve Stabia con cui sei rimasto particolarmente legato e che senti ancora?

Sì, sento spesso Adriano Mezavilla, ho un buon rapporto anche con Di Cuonzo, Erpen, Corona e Maury.

Durante i tuoi anni in gialloblù avrai sicuramente marcato in allenamento Pavoletti, Zaza e Sau. Ti aspettavi la crescita che hanno poi avuto i tre calciatori e secondo te come mai i primi due non sono riusciti ad incidere a Castellammare.

Si vedeva già in allenamento che Leo, Simone e Marco avessero talento da vendere.

E’ difficile dire come mai non siano riusciti a rendere al massimo, ma ricordo che Pavoletti aveva davanti Giorgio Corona, un esempio in campo e fuori, e ritagliarsi spazio in quell’attacco non era semplice.

Hai avuto modo di vivere il Menti sia come calciatore di casa che come avversario temuto (in occasione del tuo ritorno con la maglia del Benevento). Che sensazione dà il calore della tifoseria stabiese a un calciatore di casa e quale invece ad un avversario?

Giocare al  Menti da avversario mi ha fatto un effetto particolare, sa essere una vera bolgia e questo quando sei in campo ti trasmette una carica in più; è lo stadio di una città dove ho vissuto un periodo importante della mia carriera e a cui sarò legato per sempre.

A Castellammare torni spesso e ricevi tutt’ora affetto, c’è soddisfazione per questo apprezzamento costante?

Naturalmente sì, è tuttora una bella emozione entrare al ‘Menti’ anche solo da spettatore.

Un tuo saluto ai tifosi stabiesi.

Saluto i tifosi stabiesi con l’augurio di un finale di stagione esaltante e all’altezza delle aspettative.

Raffaele Izzo

Si diffida dalla riporduzione del presente contenuto senza citazione della fonte

Voto anticipato a sorpresa in Gran Bretagna l’8 giugno

0

Il Premier Theresa May scommette su vantaggio Tory su sfondo processo Brexit, per il quale ha chiesto agli elettori sostegno per il negoziato con l’Ue, e annuncia: ‘Voto anticipato l’8 giugno’. Per ottenerlo si rivolgerà alla Camera dei Comuni. La May, come ha ricordato il Guardian, per indire elezioni anticipate ha bisogno dei voti dei 2/3 dell’assemblea, cioè 434 deputati: con Conservatori (330) e Laburisti (229) insieme, ha la maggioranza.

La Brexit è nell’interesse nazionale ma gli altri partiti si oppongono”, ha detto  May spiegando l’annuncio delle elezioni anticipate. A suo parere,  il voto si impone  per far fronte al clima di “divisione” seminato dalle opposizioni laburista, libdem e indipendentista scozzese a Westminster che rischiano di indebolire il Paese nel negoziato sulla Brexit. La May si è appellata ai britannici a votare Tory. May ha ammesso di aver escluso in passato il voto anticipato (leggi sotto), ma di ritenere ora che questo sia “l’unico modo per garantire certezza” al Paese e condurre in porto la Brexit: “Ne abbiamo bisogno e ne abbiamo bisogno ora”, ha detto.

Serve una “leadership forte nell’interesse nazionale”, ha affermato, parlando di fronte al 10 di Downing Street. “E’ l’unico modo per dare certezza e stabilità al Paese nei prossimi anni”, ha proseguito, indicando una decisione presa con “riluttanza”: “Pensavo non ce ne fosse bisogno” di votare prima. Ma, ha aggiunto, “è con grande convinzione” che lotterà per dare una guida forte al Paese.

La May ha puntato il dito contro un panorama politico diviso sulla Brexit:

  • Laburisti: hanno minacciato di votare contro l’accordo
  • Lib-dem vogliono arrivare all’impasse
  • Partito nazionalista scozzese è contrario e sta preparando un secondo referendum sull’indipendenza Camera dei Lord è contrario e si oppone a oltranza

Il leader laburista Jeremy Corbyn si è detto favorevole alla richiesta di elezioni anticipate. Il Labour è quindi pronto a votare la mozione che sarà presentata domani alla Camera dei Comuni e già si lancia nella campagna elettorale per “offrire un’alternativa” ai Tories.

  • Tutte le volte che la May ha detto: niente voto anticipato

The Independent ha postato una lista delle volte che la May ha assicurato che non avrebbe indetto elezioni anticipate: dal 4 settembre 2016 fino al 20 marzo 2017, la leader dei conservatori ha ribadito pubblicamente almeno in cinque occasioni che le elezioni anticipate non erano in programma.

30 giugno 2016: “Non ci dovrebbero essere elezioni generali fino al 2020. Ci dovrebbe essere una dichiarazione autunnale normale, tenuta in modo normale, nel tempo normale, senzauna finanziaria d’emergenza”.

4 settembre 2016: “Non indirò elezioni anticipate. Sono stata molto chiara, penso che abbiamo bisogno di questo periodo di tempo, di questa stabilità, per essere in grado di gestire i temi che il Paesi ha di fronte a sè e andare a elezioni nel 2020”.

1 ottobre 2016: “Theresa May ha escluso la possibilità di elezioni generali prima del 2020 a causa del rischio di ‘instabilità’ posto da un voto anticipato”.

7 marzo 2017: una fonte al numero 10 di Downing Street ha detto: “Non succederà. Non è qualcosa che pianifica o vuole fare”.

20 marzo 2017: “Un portavoce di Downing Street ha dichiarato a una conferenza di giornalisti a Westminster lunedì mattina – Non c’è nessun cambiamento nella nostra posizione su elezioni anticipate. Non ci saranno elezioni generali”.

redazione/agi/ansa

Francia, la versione di Mélenchon, l’outsider di sinistra che punta all’Eliseo

0

Domenica la Francia va al voto per il primo turno delle presidenziali ed è ancora difficile capire chi prevarrà e quali tattiche si potranno scatenare in vista del secondo turno. A complicare lo scenario contribuisce anche la notevole ascesa dell’outsider di sinistra Jean-Luc Mélenchon che, intervistato da La Stampa, dice: «No a questa Ue che impone il libero scambio».

Mélenchon: “No a questa Europa che impone il libero scambio”

L’outsider di sinistra che punta all’Eliseo esalta il protezionismo: «Difendiamo le produzioni francesi. Rinegozierò i trattati della Ue»

PARIGI – Il «comandante» si è raccomandato: niente bandiere rosse, solo tricolori. Pugni alzati? Per carità. A 65 anni suonati, il nuovo Jean-Luc Mélenchon, in rimonta nei sondaggi, a pochi giorni dal primo turno delle presidenziali, deve rassicurare.

Ma la strampalata orchestra di tromboni, sul ponte della chiatta, che si avvicina lentamente alla banchina del canale dell’Ourq, periferia Nord di Parigi, intona «Avanti popolo». E gli astanti cantano, in italiano. Il comandante invita alcuni giornalisti a salire.

Signor Mélenchon, lei è il candidato dell’estrema sinistra?  

«Macché. Quella è rappresentata da altri candidati, come Philippe Poutou o Natalie Arthaud. Io non propongo la socializzazione di tutti gli strumenti di produzione o l’eguaglianza dei salari. Voglio rilanciare l’economia francese con l’ecologia: 100 miliardi d’investimenti sociali e ambientali. È una posizione simile a quella del Partito socialista, di cui facevo parte, fino a qualche anno fa».

È cosciente che all’estero si trema pensando a lei presidente? La Francia uscirebbe dalla Ue e dall’euro.  

«Quello è solo un piano B, se non funzione il piano A, che è rinegoziare i trattati europei. Perché si deve pensare che ogni discussione sia già condannata a priori? Non sono io a distruggere l’Europa, sono i trattati europei. Comunque, sono ottimista».

Perché?  

«L’Europa e l’euro senza la Francia non si fanno. Se fossi eletto, mi ascolterebbero».

Perché ce l’ha con la Merkel?

«Il problema è che lei non è la cancelliera dell’Europa, ma solo della Germania. Mi voglio congratulare con la signora Merkel: si è comportata in maniera estremamente razionale. Invece, non sono stati all’altezza i presidenti francesi, Nicolas Sarkozy e François Hollande, che avevano promesso di rinegoziare i trattati e non l’hanno fatto. Ho altri illustri predecessori in quello che voglio fare».

Chi?  

«Il generale de Gaulle, che portò avanti la politica “della sedia vuota” per ottenere la Politica agricola comune».

Cosa non funziona nell’Europa?  

«La politica d’austerità. La Banca centrale, che assicura solo la stabilità dei prezzi, senza riguardo all’occupazione. Poi lo statuto dei “lavoratori distaccati”, per cui ne possono inviare in Francia da altri Stati Ue, pagando lì contributi sociali più bassi. Mettono in concorrenza le nazioni, i cittadini».

Lei è molto critico anche sulla politica commerciale di Bruxelles.  

«Non credo al dogma del libero scambio, che vuole imporci l’Ue. E che vuole imporre pure agli altri. Vorrei, invece, scambi commerciali negoziati, il protezionismo solidale. Protezionismo, sì, perché dobbiamo proteggere i nostri settori produttivi. Poi, non si può fabbricare tutto. E allora applicherei un’organizzazione bilaterale o multilaterale degli scambi, con l’obiettivo di sviluppare i nostri Paesi. Non si deve far entrare qualsiasi cosa».

È cosciente che l’accusano di non essere credibile per l’economia?  

«Oltre i 100 miliardi d’investimenti, prevedo 172 miliardi di spesa pubblica supplementare su cinque anni. Si provoca un ritorno sull’evoluzione dell’economia. Siamo stati molto più moderati di una bolscevica riconosciuta come Christine Lagarde, che per un euro investito dice che ce ne sono 3 di attività generata e consiglia di indebitarsi sulla base di quelle proporzioni. Ecco, noi calcoliamo un moltiplicatore pari ad appena 1,5».

Emmanuel Macron dice che non vorrebbe più industrie con i fumi, ma solo hi-tech. Anche lei?  

«Ormai si può avere un’industria senza lo scarico di fumi, che poi non sono sempre inquinanti. È una visione astratta, di chi sta su un balcone e osserva, di gente che non sa come e cosa si produce: i Paesi hanno bisogno del manifatturiero per svilupparsi. Macron è un uomo di finanza. Per definizione sono dei parassiti, non producono nulla».

vivicentro.it/politica
vivicentro/Francia, la versione di Mélenchon, l’outsider di sinistra che punta all’Eliseo
lastampa/Mélenchon: “No a questa Europa che impone il libero scambio” LEONARDO MARTINELLI – PARIGI

Mertens-Napoli, il belga alza le sue richieste

Mertens-Napoli, il belga alza le sue richieste

Mertens-Napoli, rinnovo a breve. Il Corriere del Mezzogiorno scrive: “Mertens ha appena riavviato la trattativa con il club dopo mesi di stand by. De Laurentiis è propenso al rinnovo, magari con una clausola rescissoria valida solo per l’estero. Il giocatore (forte del suo rendimento) ha alzato le sue richieste, ma il compromesso è vicino”

Asse Napoli-Udinese, scambio Zapata-Jankto: le ultime

Asse Napoli-Udinese,  scambio Zapata-Jankto: le ultime

UDINE. Potrebbe sembrare uno scambio di figurine fuori dalla scuola: io ti do uno Duvan Zapata, mi dai Jakub Jankto? Niente da fare, a quanto sembra.

A margine della partita di Napoli, lo scorso sabato, c’è stato spazio anche per ragionare anche su un possibile affare che veda l’approdo definitivo del Panteron a Udine con il gioiellino ceco subito in azzurro per diventare il vice Marek Hamsik, nonostante il rinnovo del contratto (fino al giugno del 2021) firmato proprio la scorsa settimana, prima della partenza per Napoli, quasi un messaggio chiaro per far capire alle pretendenti che il coltello resta dalla parte del manico. E saldamente nelle mani di Gino Pozzo.

Nessuna offerta ufficiale, è tempo di sondaggi, ma quello del ds partenopeo Cristiano Giuntoli ha trovato la strada sbarrata.

L’Udinese non intende privarsi di Jankto dopo appena un campionato in prima squadra, solo in parte con i galloni del (possibile) titolare. L’idea è chiara: Pozzo vuole far crescere il ceco qui in Friuli per poi cederlo a una big se manterrà tutte le promesse.

Un paio di anni di apprendistato gli faranno bene e, allo stesso tempo, garantiranno prestazioni di qualità all’Udinese che, tra l’altro, si è già assicurata il connazionale Antonin Barak per la prossima stagione.

L’aver ceduto Piotr Zielinski (proprio al Napoli, per una ventina di milioni) senza neppure averlo potuto vedere – praticamente – in casacca bianconera, visti i due anni giocati con profitto in prestito ad Empoli, brucia ancora non poco alla dirigenza dell’Udinese che ora non intende rinunciare a cuor leggero ai propri “talentini”.

Tanto che anche Seko Fofana, infortunato dalla gara con la Juve di inizio marzo e fuori fino al termine della stagione, sarà uno dei punti di riferimento del centrocampo del futuro.

Un discorso leggermente diverso riguarda Samir. Il brasiliano, pure lui out per colpa di un problema al menisco, è finito nei radar delle grandi, soprattutto dell’Inter che pare colpito dalla duttilità del difensore bianconero.

Per il quale potrebbero recitare una parte importante anche gli accordi che furono fatti nel dicembre del 2015 per strappare il giocatore al Flamengo che deteneva solo la metà del cartellino, visto che l’altro 40 per cento era dell’Audax di Rio e il 10 nelle mani del padre dello stesso Samir.

Tutte percentuali che, ne caso non fossero tutte “risolte” a favore dell’Udinese, potrebbero premere per un immediata cessione del brasiliano, cessione che Pozzo non vorrebbe concretizzare la prossima estate.

Ma perché l’Udinese pare così risoluta nello respindere lo scambio Zapata-Jankto col Napoli?

La convinzione è che la valutazione del colombiano sia eccessiva per i costumi bianconeri e che questa – soprattutto – possa portare a una richiesta di ingaggio troppo alta per la politica low cost del club bianconero. Non a caso il procuratore di Zapata, Fernando Villarreal, accanto all’apprezzamento del proprio assistito per la piazza udinese, aggiunge le ipotesi di un possibile futuro all’estero, magari in Premier League.

Insomma, Pozzo sa già che l’argomento centravanti sarà caldo la prossima estate: dovrà trovarne uno nuovo. E trovare una collocazione in prestito a Stipe Perica, se non avrà spazio qui in Friuli. Un po’ quello si aspettano Andrija Balic e Simone Scuffet, per parlare di altri giovani più o meno “chiusi” (anche se Sven Kums sarà rispedito al Watford).

Voci in entrata?

 Sotto traccia. A sinistra piace il pescarese di scuola Inter Cristiano Biraghi. In mezzo, sempre in difesa, la new entry è un altro 24enne, il livornese del Crotone Federico Ceccherini, cercato pure dal Genoa. Ma siamo solo all’inizio

Fonte: Messagero Veneto

Mercato Napoli, il tesoretto arriva dalle uscite: Ghoulam e Zapata i sacrificabili

Mercato Napoli, il tesoretto arriva dalle uscite: Ghoulam e Zapata i sacrificabili

Il Napoli potrà godere di un importante tesoretto da investire sul mercato, senza considerare i milioni di euro che potrebbero arrivare dalla qualificazione diretta in Champions League. Giuntoli, oltre a comprare, sarà impegnato anche a vendere alcuni giocatori, che sono ormai fuori dal progetto azzurro. In particolare, stiamo parlando di Faouzi Ghoulam e Duvan Zapata, che potrebbero lasciare gli azzurri nella prossima sessione di mercato. Da valutare anche il futuro di Giaccherini, che non ha trovato tantissimo spazio alla corte di Maurizio Sarri. A riportarlo, la Repubblica.

Hamsik sempre determinate: anche con l’Udinese c’è la sua firma

Hamsik sempre determinate: anche con l’Udinese c’è la sua firma

Marek Hamsik sta vivendo la miglior stagione da quando è approdato al Napoli. Anche contro l’Udinese il capitano azzurro è stato determinate con i suoi momenti che hanno permesso ai partenopei di superare i friulani. La Gazzetta dello Sport scrive: “Sì, perché il movimento di Hamsik è una prodezza quanto l’interno destro di Mertens: Marek accentrandosi ha portato fuori posizione Danilo e creato il corridoio per Dries al limite dell’area. E proprio in quello spazio s’è infilato l’assist in verticale di Jorginho: un tocco dolce, quasi poetico, sicuramente determinante”.