10.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 5822

Pedro Sousa trionfa agli Internazionali di tennis d’Abruzzo: vittoria in finale su Giannessi per 6 – 3, 7 – 6(3)

0

Battendo Giannessi  con il punteggio di 6 – 3, 7 – 6(3), il portoghese Sousa ,si aggiudica a sorpresa la vittoria agli Internazionali d’Abruzzo di tennis. Un successo più che meritato quello del tennista di Lisbona, che all’inizio del torneo non era nemmeno accreditato come testa di serie. Amarezza per Giannessi, che dovrà rinviare il suo primo ingresso tra i top – 100 in carriera.

FRANCAVILLA AL MARE – L’atto finale degli Internazionali di tennis d’Abruzzo, montepremi 50.000 $, è la sfida tra l’italiano Alessandro Giannessi, testa di serie numero 2 del torneo, e il portoghese Pedro Sousa, sorpresa della parte alta del tabellone, orfano dal primo turno del suo connazionale, Gastao Elias, numero uno del seeding, sconfitto dal croato Mesaros. Si tratta della sesta finale in un torneo Challenger per Giannessi, che è riuscito ad imporsi  una sola volta, nel settembre del 2016 in Polonia, mentre per Pedro Sousa si tratta della prima finale in carriera in un torneo Challanger. In caso di successo, Alessandro Giannessi, entrerebbe per la prima volta in carriera nei top – 100.

Primo set perfetto da parte di Sousa, che ottiene due break: il primo al terzo gioco, e il secondo sul 5 – 3, con Giannessi che cede il set al primo set point per il suo avversario.

Nel secondo set, al secondo gioco, Giannessi annulla due palle break: la prima con un gran dritto lungo linea, la seconda grazie ad un errore gratuito da parte di Pedro Sousa. Al quinto gioco il portoghese perde per la prima volta il suo turno di battuta nella partita. Sul 4 – 3, Giannessi, prima annulla una palla break al suo avversario con un servizio vincente, ma nulla può sulla seconda occasione per il lusitano, dove l’italiano commette un errore con il rovescio, permettendo al suo avversario di ottenere il contro break nella seconda partita. Sul 5 – 5, game interminabile, con il lusitano che annulla 3 palle break prima di portare a casa il proprio turno di servizio. Al cambio campo, sul 6 – 5 per Sousa, Giannessi ha chiamato il medical time out per dei problemi fisici.

La conclusione del secondo set è affidata al tie – break, vinto nettamente da Pedro Sousa, per 7 -3, il quale trionfa con il risultato finale di 6 – 3, 7 – 6(3), aggiudicandosi gli Internazionali d’Abruzzo.

CHRISTIAN BARISANI

Il Podio Gialloblù di Akragas – Juve Stabia 1 – 3

Seconda vittoria consecutiva per la Juve Stabia, che ad Agrigento supera per 3 – 1 l’Akragas grazie alle reti di Ripa, Mastalli e Cutolo

PODIO
Medaglia d’oro: ad Alessandro Mastalli, migliore in campo non (solo) per la prodezza che regala lo 0 – 2 alla Juve Stabia. Il talento scuola Milan regala una prestazione maiuscola già a partire dal primo tempo, condito da almeno due “strappi” in velocità con cui supera in toto la difesa dell’Akragas. Nella ripresa l’ottima prova di Mastalli diventa super grazie alla girata volante con cui il centrocampista chiude il discorso vittoria: una acrobazia alla Ibra, quella che Mastalli fa ammirare agli encomiabili tifosi stabiesi giunti ad Agrigento. Dopo un periodo di flessione, il numero 24 sta tornando alla forma migliore; per Carboni, ormai ad un passo dell’inizio dei play off, non poteva esserci notizia migliore.

Medaglia d’argento: a Francesco Ripa, arrivato a quota 15 “ragnatele” stagionali. Lo abbiamo detto tante volte: potrà non partecipare molto al gioco della squadra, potrà aiutare poco in fase di non possesso ma basta servigli una palla utile per poi essere pronti ad esultare con lui. Solito copione quello della prestazione di Ripa, che si nasconde dietro le maglie della difesa siciliana facendosi vedere poco, salvo ricomparire all’improvviso con la rasoiata che mette in discesa la gara della Juve Stabia. Nulla avrebbe potuto invertire il periodo nero che hanno vissuto negli scorsi mesi le Vespe, però se per più di una settimana Spider non fosse stato relegato inspiegabilmente in panchina, forse ora i gialloblù avrebbero qualche punto in più in classifica.

Medaglia di bronzo: a Francesco Lisi, sempre pungente sulla fascia sinistra. L’esterno romano è la solita furia che mette grinta, determinazione e cattiveria in ogni azione, giocando costantemente al servizio della squadra. Nella fase finale del primo ed in quella iniziale della ripresa Lisi salta in più di un’occasione il proprio marcatore, andando anche vicino alla rete personale. Il numero 23 è bravo anche ad abbassare il proprio raggio di azione, dando man forte a difensore e centrocampisti, dopo la rete dell’Akragas. Calciatore universale.

CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Danilo Russo, ancora lontano dall’essere portierone ammirato nella prima fase della stagione. Nessun errore evidente, come invece la scorsa domenica, per l’estremo difensore stabiese che, però, trasmette una palpabile insicurezza in ogni giocata, anche in quelle più semplici. Così Russo rischia di farsi sfuggire ingenuamente la palla in due occasioni: nel primo tempo su un cross senza pretese, e nel secondo su un tiro centrale, rischiando di replicare la papera commessa contro la Fidelis Andria. Difficile dire se sulla rete di Salvemini ci siano responsabilità imputabili a Russo, ma vedere la palla che passa beffarda sotto le gambe del portiere non è mai un buon segno.

Medaglia d’argento: a Fabiano Santacroce, che non riesce a dare il contributo che ci aspetta da lui. A discolpa del difensore italobrasiliano, va detto che la posizione di terzino destro non è certo quella che predilige; pur considerando le difficoltà di giocare in un ruolo non proprio, Santacroce commette errori banali in fase di appoggio che non sono ricollegabili alla posizione in campo. Gli altri colpi del mercato invernale (Cutolo, Paponi, Matute) stanno finalmente facendo vedere cose positive, sarebbe davvero importante che anche Santacroce cominciasse a farlo.

Medaglia di bronzo: a Mario Marotta, non nelle migliori condizioni fisiche. Il giudizio negativo non ha ad oggetto la prestazione del numero 10 stabiese, che mette comunque il suo zampino su due dei tre gol delle Vespe, quanto piuttosto una condizione fisica approssimativa. Pur salvando qualche giocata inutilmente leziosa di Marotta, è evidente che l’esterno della Juve Stabia non sia nella condizione atletica ideale per fare la differenza come è in grado di fare. A due settimane dall’inizio degli spareggi promozione, è imprescindibile arrivarci tirati a lucido; c’è da sperare che Super Mario prenda spunto dai vari Cutolo, Mastalli e Ripa.

Raffaele Izzo

Akragas vs Juve Stabia: Le pagelle gialloblè di ViViCentro

0

Oggi allo stadio Esseneto di Agrigento si è giocata la partita Akragas vs Juve Stabia. Pubblichiamo le pagelle della Juve Stabia a cura della nostra redazione sportiva, dalle stesse si evince come anche oggi la squadra ha voluto fortemente la vittoria. Con questi tre punti le Vespe staccano il Siracusa sconfitto a Catania e si avvicinano al Matera fermato in casa, sul pareggio, dal Monopoli.

Questi sono i nostri voti:

Russo 5: Sempre in difficoltà anche quando è da solo, crea pericoli per la sua porta per sue leggerezze. Sul gol di Salvemini si fa passare la palla sotto le gambe, mai un intervento deciso e sicuro. Da rivedere in vista dei Play Off.

Santacroce 5: Sembra un ex calciatore, o meglio dimostra troppa sicurezza nei suoi mezzi, che ora non ci sono più, e non riesce a non far rimpiangere l’assenza di Cancellotti.

Morero 5,5: Adattato ancora a destra non riesce a fornire sicurezza ai propri compagni, un suo errore nel secondo tempo poteva costare caro alle Vespe quando si fa saltare con troppa semplicità da Salvemini.

Allievi 6: Ancora una prestazione sufficiente la sua senza lodi e senza infamie.

Liviero 5: Non è al massimo della condizione, non spinge sulla fascia ma cosa più grave si fa saltare troppo facilmente dagli avversari nell’occasione del gol dell’Akragas.

Matute 6,5: Prova positiva per il centrocampista camerunense che ha il merito tra l’altro del passaggio illuminante per Ripa che realizza il vantaggio delle vespe.

Capodaglio 6: Non è ancora al meglio ma le sue geometrie sono importanti per la squadra che è stata costruita per lui.

Mastalli 6,5: Dopo un periodo di appannamento ritorna sui suoi standard abituali. Realizza la rete del raddoppio con una bellissima semi-rovesciata su cui Pane non può fare nulla. Tre reti finora per il centrocampista bolognese della Juve Stabia ma tutte di grande qualità e bellezza.

Marotta 5,5: Non la sua prova migliore finora, si interstardisce con continui dribbling e spreca l’occasione per il raddoppio delle Vespe su cui poi è bravo Mastalli ad intervenire e a realizzare la rete.

Ripa 7: Si può dire tutto di questo calciatore, a qualcuno non piace ad altri molto, qualcuno dice che è irritante in alcuni frangenti della partita, noi invece lo vogliamo così: Cinico e determinato, se gli dai la palla giusta lui la trasforma in rete. 15 gol in stagione senza giocare sempre titolare sono un bottino niente male!

Lisi 6: Sbaglia qualche conclusione, non è brillante come sempre, ma la Juve Stabia su quella fascia non può fare a meno di lui.

Paponi 6: Entra e sgomita subito con i difensori, si mette come sempre al servizio della squadra e poteva avere migliore fortuna quando appena entrato calcia a rete, trovando uno strepitoso Pane alla respinta di piede.

Cutolo 6,5: Pochi minuti per lui, ma si vede che la condizione migliora di partita in partita. Mette il sigillo sul gol che chiude la contesa in favore della Juve Stabia

Salvi S.V.

Akragas vs Juve Stabia (1-3), la cronaca testuale minuto per minuto

0

Akragas vs Juve Stabia, valida per la 37 giornata del campionato di Lega Pro, viene disputata quest’oggi allo stadio Esseneto di Agrigento.

Ultima trasferta della stagione regolare per la Juve Stabia che dopo la vittoria casalinga ottenuta nell’ultimo turno ai danni della Fidelis Andria (la prima del 2017 n.d.a.), vuole continuare nel trend di vittorie per mantenere alto il morale in vista dei playoff.

All’andata il match non fu scontato, con i gialloblù vincenti con Kanoute che regolò i biancoazzurri con un tap in a porta sguarnita.

L’ultima sconfitta della Juve Stabia ad Agrigento risale a sessanta anni fa. L’ultimo incontro ad Agrigento tra le due formazioni finì con  la vittoria delle Vespe per 2 a 0 grazie alla doppietta di Polak.

Ottima cornice di pubblico allo stadio Esseneto con i tifosi del Gigante che hanno risposto all’appello dell’Akragas che ha ridotto i prezzi fino a tre euro per favorirne l’afflusso. Una trentina di tifosi provenienti da Castellammare fanno sentire il proprio sostegno.

Terreno di gioco in pessime condizione, temperatura tipicamente primaverile con cielo sereno.

Queste le formazioni ufficiali:

Akragas (3-5-2): Pane, Russo (71′ Leveque), Riggio, Caze’, Palmiero, Coppola (82′ Minacori), Sepe, Longo, Salvemini, Cocuzza (61′ Bramati), Klaric.

A disposizione: Addario, Mileto, Tardo, Rotulo, Sicurella, Privitera, Petrucci, Caternicchia, Amella.

All. Raffaele Di Napoli.

Juve Stabia (4-3-3): Russo, Santacroce, Morero, Allievi, Liviero, Capodaglio (71′ Salvi), Matute, Mastalli, Lisi, Ripa (75′ Paponi), Marotta (79′ Cutolo).

A disposizione: Bacci, Manari, Camigliano, Giron,  Izzillo, Esposito.

All. Guido Carboni

Marcatori: 57′ Ripa (JS) 60′ Mastalli (JS) 78′ Salvemini (Ag) 90′ Cutolo (JS)

Ammoniti: Longo (Ag)

Espulsi: Palmiero (Ag)

Spettatori:

Arbitro: Vincenzo FIORINI della sezione di Frosinone

Assistente numero uno: Riccardo FABBRO della sezione di Roma 2;

Assistente numero due: Tommaso DIOMAIUTA della sezione di Albano Laziale.

Inizia la partita

Prima del fischio iniziale viene esposto uno striscione da parte dei tifosi dell’Akragas per salutare i tifosi della Juve Stabia. Si rinsalda ancora di più il rapporto di amicizia che si è instaurato tra le due tifoserie.

Nei minuti iniziali bella partita con entrambe le formazioni che giocano a viso aperto, va vicino al gol la Juve Stabia con Ripa che però è in posizione di fuorigioco. Stessa cosa per l’Akragas che arriva dalle parte di Russo con una bella azione ma l’ultimo passaggio è in fuorigioco e il tentativo di Longo, che finisce sulla traversa, è inutile.

 18′ Ammonito Longo per un fallo su Mastalli che gli ruba palla e parte in contropiede.

19′ Schema mal eseguito sulla punizione e l’azione sfuma clamorosamente

26′ Russo dimostra di soffrire di qualche male oscuro e per poco non combina una frittata su un cross da centrocampo di Russo, fortuna vuole che ci siano dei calciatori dell’Akragas in fuori gioco

27′ Cross dalla sinistra di Lisi, Ripa non riesce a colpire di testa, la palla sbatte sul gomito di Romano, ma l’arbitro dice che si può continuare

 37′ Ottima conclusione di Lisi che defilata sulla linea laterale fa partire un tiro a giro che per poco non si infila all’incrocio dei pali

 39′ Erroraccio di Morero che in solitudine sbaglia il controllo favorendo Kalric ma l’attaccante dell’Akragas viene chiuso dalla difesa della Juve Stabia

 43′ Lancio lungo dell’Akragas sul quale interviene con troppa sufficienza Santacroce che nel tentativo di liberare in rovesciata serve Cocuzza che avanza palla al piede e calcia a rete da ottima posizione trovando Russo pronto all’intervento

 Finisce il primo tempo con le squadre che giocano a viso aperto ma senza arrivare a conclusioni degne di nota.

 Nell’intervallo scambio di targhe e ringraziamenti tra l’amministrazione comunale di Agrigento e i vertici della società agrigentina. Bello il saluto dello speaker dello stadio che inneggiava alle città di Castellammare di Stabia e Agrigento e chiudeva il proprio intervento con un: “Forza Akragas e Forza Juve Stabia”.

Inizia la ripresa con gli stessi uomini del primo tempo

 50′ Ancora Lisi se ne va palla al piede arriva sulla linea di fondo e prova a beffare Pane che gli respinge il tiro

52′ Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla arriva a Matute che di testa pressato da un avversario non inquadra la porta

 54′ Espulso Palmiero per un brutto fallo su Capodaglio

 57′ GOOLLLL JUVE STABIA: Calcio di punizione di Marotta, Matute prolunga di testa servendo Ripa al centro dell’area che non fallisce e realizza la rete del vantaggio, la sua 15 esima stagionale

60′ RADDOPPIO JUVE STABIA: Cross dalla sinistra di Lisi per Marotta dall’altra parte che in rovesciata non riesce ad indirizzare verso la porta ma in agguato c’è Mastalli che in mezza rovesciata mette alle spalle di Pane.

61′ L’Akragas sostituisce Cocuzza con Bramati rinunciando ad un attaccante per un centrocampista

 66′ Ancora un’indecisione di Russo, che si lascia sfuggire la palla dalla mani, stava per favorire l’Akragas.

 71′ La Juve Stabia sostituisce Capodaglio con Salvi, nell’Akragas Leveque prende il posto di Russo

 75′ La Juve Stabia sostituisce Ripa con Paponi

 78′ GOL DELL’AKRAGAS: Salvemini entra in area e si libera al tiro da posizione defilata facendo passare la palla sotto le gambe di Russo

79′ Nella Juve Stabia Cutolo prende il posto di Marotta

 80′ Juve Stabia vicina alla rete con Paponi che riceve palla al centro dell’area da un passaggio di Cutolo. L’attaccante della Juve Stabia controlla e mette a terra calciando a rete ma Pane è strepitoso nella respinta e mantiene a galla la propria squadra.

82′ Ultimo cambio dell’Akragas: esce Coppola entra Minacori

 90′ GOOOLL DELLA JUVE STABIA: Mastalli recupera palla sulla propria linea di difesa e serve Cutolo che, in sospetto fuorigioco, si porta davanti a Pane in posizione defilata e lo batte sul palo lungo per la sua seconda rete stagionale.

Il direttore di gara concede 6 minuti di recupero.

 93′ Ancora Salvemini prova a riaprire la partita con un’incursione che non ha fortuna, la palla arriva a Leveque, sulla sinistra, che spreca un’ottima occasione per i padroni di casa.

 Finisce la partita con la Juve Stabia che ottiene la seconda vittoria consecutiva stacca il Siracusa che perde il derby con il Catania e si avvicina di altri due punti al Matera oggi bloccato in casa dal Monopoli.

Domenica le Vespe ospiteranno il Taranto retrocesso matematicamente in serie D sperando che il Melfi degli ex Romeo, De Angelis e Marano facciano un regalo alle vespe bloccando il Matera.

Gp Russia, Bottas trionfa davanti a Vettel! Raikkonen terzo, sprofonda Hamilton. Le Classifiche

F1, GP Russia 2017: partenza disastrosa della Ferrari, Raikkonen fermo, Vettel beffato da Bottas. Lo start torna a essere il tallone d’Achille?

Valtteri Bottas ha vinto il Gp di Russia, conquistando sul circuito di Sochi il primo successo della carriera. Il finlandese della Mercedes si è imposto davanti alle Ferrari del tedesco Sebastian Vettel e del connazionale Kimi Raikkonen.

Quarto posto per l’altra freccia d’argento dell’inglese Lewis Hamilton che si è lasciato alle spalle l’olandese della Red Bull Max Verstappen e le due Force India del messicano Sergio Perez e del francese Esteban Ocon. A completare la top ten il tedesco della Renault Nico Hulkenberg, il brasiliano della Williams Felipe Massa e lo spagnolo della Toro Rosso Carlos Sainz. Con la seconda piazza odierna Vettel allunga in vetta alla classifica iridata. Il 29enne di Heppenhein guida con 86 punti, seguito da Hamilton a 73, da Bottas a 63 e da Raikkonen a 49.

Gara decisa in partenza. Bottas al via dalla terza posizione in griglia scavalca le due Ferrari alla prima curva portandosi al comando. Niente da fare per Vettel che, partito dalla pole, che ha protetto l’interno, ma si è vista sfilare in accelerazione dalla Mercedes. Il 4 volte iridato è rimasto secondo fino al 27° giro quando Bottas ha cambiato le gomme, cosa che il tedesco ha fatto sette passaggi più tardi. Al rientro in pista i secondi di distacco dal finnico sono 4 e Vettel in pochi giri si porta vicino al leader ma tra doppiaggi e gestione di gara non è mai davvero vicino al sorpasso.

La prima vittoria in carriera di Valtteri Bottas, a Sochi (Russia), porta la Mercedes in vetta alla graduatoria 2017 dei costruttori per un punto sulla Ferrari (seconda e terza nel quarto appuntamento del Mondiale).

ORDINE D’ARRIVO GP RUSSIA 2017

1 Valtteri Bottas Mercedes
2 Sebastian Vettel Ferrari + 1″3
3 Kimi Raikkonen Ferrari + 10″7
4 Lewis Hamilton Mercedes + 34″6
5 Max Verstappen Red Bull + 61″2
6 Sergio Perez Force India + 86″8
7 Esteban Ocon Force India + 95″0
8 Nico Hulkenberg Renault + 96″6
9 Felipe Massa Williams + 1 giro
10 Carlos Sainz Toro Rosso + 1 giro
11 Lance Stroll Williams + 1 giro
12 Daniil Kvyat Toro Rosso + 1 giro
13 Kevin Magnussen Haas + 1 giro
14 Stoffel Vandoorne McLaren + 1 giro
15 Marcus Ericsson Sauber + 1 giro
16 Pascal Wehrlein Sauber + 1 giro
17 Daniel Ricciardo Ritirato
18 Fernando Alonso McLaren Ritirato
19 Jolyon Palmer Renault Ritirato
20 Romain Grosjean Haas Ritirato

CLASSIFICA MONDIALE 2017 COSTRUTTORI

POS TEAM PTS
1 MERCEDES 136
2 FERRARI 135
3 RED BULL RACING TAG HEUER 57
4 FORCE INDIA MERCEDES 31
5 WILLIAMS MERCEDES 18
6 TORO ROSSO 13
7 HAAS FERRARI 8
8 RENAULT 6
9 SAUBER FERRARI 0
10 MCLAREN HONDA 0

CLASSIFICA MONDIALE 2017 PILOTI DOPO IL GP DELLA RUSSIA 

POS DRIVER NATIONALITY CAR PTS
1 Sebastian Vettel GER FERRARI 86
2 Lewis Hamilton GBR MERCEDES 73
3 Valtteri Bottas FIN MERCEDES 63
4 Kimi Räikkönen FIN FERRARI 49
5 Max Verstappen NED RED BULL RACING TAG HEUER 35
6 Daniel Ricciardo AUS RED BULL RACING TAG HEUER 22
7 Sergio Perez MEX FORCE INDIA MERCEDES 22
8 Felipe Massa BRA WILLIAMS MERCEDES 18
9 Carlos Sainz ESP TORO ROSSO 11
10 Esteban Ocon FRA FORCE INDIA MERCEDES 9
11 Nico Hulkenberg GER RENAULT 6
12 Romain Grosjean FRA HAAS FERRARI 4
13 Kevin Magnussen DEN HAAS FERRARI 4
14 Daniil Kvyat RUS TORO ROSSO 2
15 Pascal Wehrlein GER SAUBER FERRARI 0
16 Lance Stroll CAN WILLIAMS MERCEDES 0
17 Antonio Giovinazzi ITA SAUBER FERRARI 0
18 Jolyon Palmer GBR RENAULT 0
19 Stoffel Vandoorne BEL MCLAREN HONDA 0
20 Fernando Alonso ESP MCLAREN HONDA 0
21 Marcus Ericsson SWE SAUBER FERRARI 0

LE PAGELLE di: giandomenico.tiseo@oasport.it

Bottas 9: Freddo e deciso. Sono questi i due aggettivi più adatti per definire la prestazione del finlandese. Per la prima volta sul podio più alto, il finlandese sul circuito cittadino russo conferma di trovarsi a meraviglia, superando allo start entrambe le Ferrari ed imponendo un ritmo indiavolato con le UltraSoft nella prima parte di gara. La rimonta di Vettel viene assorbita bene, salvo quel rischio alla curva 13, ed il successo odierno è pienamente meritato anche per quanto dimostrato in qualifica al cospetto di un Cavallino Rampante estremamente performante su questo tracciato. Un campanello d’allarme per gli avversari, in primis Hamilton?

Vettel e Raikkonen 7.5: Ci sentiamo di attribuire il medesimo voto ai due alfieri della Rossa, autori entrambi di una partenza non eccezionale e di una seconda parte di corsa eccellente. In una gara con una sola sosta, su una pista dove è difficile superare, lo stacco al via è stato letale. Tuttavia la macchina si è dimostrata, specie con le SuperSoft, estremamente performante e la rimonta di Seb su Bottas e il giro più veloce della gara di Kimi (1’36″844) esaltano l’andamento “diesel” della vettura di Maranello. Questo secondo e terzo posto, dunque, può essere visto in una duplice veste: un’occasione mancata ma anche l’essere riusciti ad incrementare il vantaggio, nella classifica mondiale piloti, su Hamilton (Vettel a +13).

Hamilton 4: Quattro come la posizione al termine della gara e la prestazione in qualifica. Una prova anonima per il tre volte campione del mondo sempre in difficoltà su questa pista e mai veramente in grado di essere in lotta per vincere ed avvicinare i tempi del compagno di squadra. I 36″320 rimediati all’arrivo da Bottas sono molti per Lewis che esce con le ossa rotte dal round di Sochi sia nel confronto con il teammate che con le Ferrari. Sebastian sale a +13 in classifica ed il buon Valtteri si avvicina.

Red Bull 5: Il quinto posto di Max Verstappen non può certo nascondere i grossi problemi della vettura di Milton Keynes. Il minuto di distacco rimediato dall’olandese nella gara odierna è un chiaro segnale che, oltre al motore, anche l’aerodinamica non sta dando i frutti sperati. La RB13, a differenza dei modelli precedenti, non sembra essere così performante e ciò, oltre alle problematiche di potenza della power unit Renault, rende la situazione decisamente complicata. In più i problemi di affidabilità che hanno costretto Daniel Ricciardo al ritiro sono l’evidenza di una situazione negativa dei “bibitari”.

Force India 7: Avrà suscitato l’interesse per la curiosa colorazione ad inizio anno ma la vettura guidata da Sergio Perez (6°) e Estaban Ocon (7°) a punti anche oggi si conferma di una grande solidità. L’ottima conservazione delle gomme, anche per merito del pilota messicano, è un tratto caratterizzante di una scuderia che vuol continuare a stupire.

Hulkenberg 7: L’ottava piazza è un premio alla sua tenacia con una Renault in crescita e che anche grazie al tedesco può continuare ad evolvere. Il vero problema per la squadra francese sembra essere Palmer, a muro anche quest’oggi, e non all’altezza della situazione.

Massa 6.5: Autore di un’ottima qualifica (6°) non si ripete in gara terminando comunque nella top10. La Williams si conferma macchina migliore nel giro secco piuttosto che sulla durata ma il brasiliano si dimostra comunque un riferimento sicuro su cui poter fare affidamento.

Stroll 4: Il testacoda nella prime battute è da principiante e l’essere decisamente più lento di Massa è la constatazione che il canadese è arrivato nella massima categoria dell’automobilismo in maniera affrettata. L’11° posto finale descrive tutte le sue difficoltà.

McLaren 4: Vedere un campione come Fernando Alonso appiedato nel giro di ricognizione è solo l’ultimo episodio di un film dell’orrore che ormai va avanti da quasi tre stagioni e non sembra avere una fine. Il 14° posto finale di Vandoorne è l’emblema della crisi del Team di Woking.

vivicentro/askanews/oasport

ROMA-LAZIO 1-3 | Keita e Basta demoliscono i giallorossi. Napoli a -.1 dal secondo posto vincendo stasera

NOTIZIE AS ROMA – Ci siamo. Il quarto derby della capitale della stagione sta per cominciare. La Roma deve riscattare la bruciante eliminazionne in Coppa Italia e cercare si prendersi i 3 punti per rimanere agganciata alla Juventus che si è fermata sul pari contro l’Atalanta venerdì sera. Stadio pieno, tifoseria corretta ed educata. Per la sicurezza sono presenti circa tremila agenti fuori dallo stadio. Anche questo derby rappresenta “La” partrita, il calore e la partecipazione del pubblico fa la differenza, l’adrenalina sale per il grande match.

CRONACA SECONDO TEMPO:

49′ Termina il match con il risultato di 3-1 in favore della Lazio, che si aggiudica anche questa stracittadina contro una Roma in tono assolumtamente dimesso. Anche quando ha trovato il pareggio, non è riuscita a ribaltare la situazione perché arrivata sui 16 metri scarseggiavano le idee. Lazio a 67 punti in classifica e Napoli che potrebbe portarsi a -1 dalla Roma vincendo stasera la sfida contro l’Inter.

48′ Rosso diretto per Ruediger , autore di un bruttissimo fallo di frustrazione su Djordjevic

47′ Ammonito Parolo che era diffidato e quindi mancherà nella prossima gara della Lazio contro la Sampdoria.

46′ Milinkovic ci prova in rovesciata, il pallone viene deviato ed è corner per i biancocelesti

45′ Scocca il 90′, Orsato assegna 3 minuti di recupero

43′ Calcio di punizione per la Roma sulla trequarti offensiva sotto Monte Mario. La batte Perotti ma c’è fallo di Manolas sui suoi sviluppi

40′ Rete della Lazio che fa 3-1! Doppietta di Keita, che va a festeggiare con i compagni sotto la Curva Nord, è festa biancoceleste. Contropiede di Lulic che poi la mette dove Keita deve solo appoggiare. Stesso spartito del primo parziale di gioco: Roma praticamente nulla anche in questo secondo tempo.

36′ Miracolo di Szczesny su Felipe Anderson, che da solo davanti al polacco si divora il gol tirando un piattone che però finisce sul piede sinistro del portiere.

35′ Orsato ammonisce il neoentrato Hoedt, autore di un fallo su Salah che stava ripartendo in contropiede pronto a servire Dzeko che era libero da marcature.

31′ Emerson ci prova dalla distanza ma il tiro va altissimo

29′ Problemi al solito ginocchio per DE Vrij. Entra Hoedt

27′ Terza ed ultima sostituzione per la Roma: capitan futuro fa posto a capitan presente! Totti entra al posto di De Rossi tra gli applausi del pubblico. Roma completamente a trazione anteriore

20′ Secondo cambio per la Roma: fuori un deludente Fazio, dentro Perotti. La Roma torna, quindi, torna al 4-2-3-1.

18′ La Lazio in contropiede sta affondando una Roma stanca: sfuriata di Felipe Anderson sulla sua fascia, para Szczesny

5′ Vantaggio della Lazio con Basta! Così come nel primo tempo trova la rete la Lazio dopo esserci andato vicino Dzeko. L’esterno della Lazio anticipa di petto fuori area Emerson Palmieri per poi si accentrarsi e far partire un sinsitro deviato da Fazio. Szczesny battuto.

 

Note: 43.794 spettatori; 1.709.653,50 euro di incasso

CRONACA PRIMO TEMPO:

Dopo un inizio aggressivo della Roma, che confeziona la prima occasione al 2′ con Strootmanm e Dzeko, arriva la doccia fredda all’Olimpico con la rete al 12′ di Keita su passaggio filtrante.

12′ Lazio in vantaggio con Keita, ROMA 0- LAZIO 1. IL gioiello biancoceleste vince alla grande il duello contro un impresentabile Fazio e deposita il pallone alle spalle di Szczesny, che sfiora il pallone con i guantoni ma non riesce ad evitare il vantaggio biancoceleste

La Roma accusa il colpo e perde linfa in attacco. Parolo al 18′ tenta il colpaccio del raddoppio con un tiro dai 20 metri ma stavolta Szczesny devia in corner tuffandosi.

Alla mezz’ora è di nuovo Roma: Nainggolan fa partire uno dei suoi soliti siluri che esplode direttamente sul portiere.

Al 35′ ancora Parolo pericoloso in area, tenta di approfittare di un allentamento della difesa per ribattere in rete una palla sfuggiata a Manolas, anche stavolta Szczesny si supera deviando in angolo.

43′ Primo cambio per la Lazio: problemi per Lukaku che viene sostituito da Felipe Anderson.

Intanto il Capitano sulle fasce inizia il riscaldamento, probabilmente questo sarà l’ultimo derby che giocherà Francesco Totti.

Al 45′ arriva l’esultanza del popolo giallorosso per il gol del pareggio!!!

Il direttore di gara al 44′ decreta il rigore per la Roma dopo un intervento falloso di Wallace su Strootman in area. De Rossi sul dischetto, impeccabile, calcia in rete il gol dell’1-1.

44′ Roma 1- Lazio 1: DE ROSSI! Calcio di rigore per la Roma per fallo di Wallace su Strootman in area, ma dal replay si vede che l’olandese ha simulato. Non sbaglia il numero 16 che batte Strakosha alla sua sinistra, con il portiere che aveva intuito la traiettoria del pallone.

Il parziale si chiude con un equilibrio perfetto, nella ripresa i 22 torneranno ancora più agguerriti alla ricerca del gol della vittoria.

 

FORMAZIONI
ROMA
:
(4-2-3-1): Szczesny; Rüdiger, Manolas, Fazio, Emerson; De Rossi, Strootman; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko​.
A disp.: Alisson, Lobont, Juan Jesus, Vermaelen, Bruno Peres, Mario Rui, Paredes, Gerson, Grenier, Totti, Perotti.​
All. Luciano Spalletti

LAZIO (3-5-2): ​Strakosha; Bastos, de Vrij, Wallace; Basta, Parolo, Biglia, Milinkovic, Lulic; Immobile, Keita​.
A disp.: ​Vargic, Adamonis, Radu, Hoedt, Patric, Lukaku, Murgia, Crecco, Luis Alberto, Djordjevic, Lombardi, Felipe Anderson.
All. Simone Inzaghi

Arbitro: Daniele Orsato della sezione di Schio
Assistenti: Costanzo – Passeri
Quarto Ufficiale: Meli
Arbitri Addizionali d’Area: Damato – Di Bello

Stadio Olimpico. Dalle inviate Maria D’Auria e Claudia Demenica

Scafati, muore sotto al treno. Le forze dell’ordine indagano.

0

Notizia dell’ultima ora: è morta una persona investita da un treno in via Pizzone salice a Scafati al confine con Angri, non è stato ufficializzato se si tratti di un uomo o di una donna. Incerto anche se si sia trattato di suicidio oppure di un incidente. Le forze dell’ordine intervenute tempestivamente sul luogo stanno indagando sul caso, mentre i medici dell’ambulanza non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Seguono aggiornamenti.

Dopo il caso del tentato suicidio del 44enne di Torre del Greco avvenuto alla stazione centrale di Napoli, un altro dramma in questa domenica mattina, sempre con protagonista i convogli ferroviari.

Tentato suicidio

SUD – CRONACA

Tentato suicidio alla Stazione di Napoli, grave 44enne di Torre del Greco

Tentato suicidio stamattina alla Stazione Centrale di Napoli: un uomo di 44 anni, originario di Torre del Greco, ha provato a togliersi la vita lanciandosi…

copyright-vivicentro

Tentato suicidio alla Stazione di Napoli, grave 44enne di Torre del Greco

0

Tentato suicidio stamattina alla Stazione Centrale di Napoli: un uomo di 44 anni, originario di Torre del Greco, ha provato a togliersi la vita lanciandosi sotto un treno in partenza. Erano poco prima delle sei.

Il mezzo si è fermato giusto in tempo ma l’impatto è stato comunque violento: l’uomo è rimasto intrappolato tra i binari con la gamba destra tranciata.

Sul luogo sono accorsi subito l’ambulanza e i vigili del fuoco, chiamati dal personale della stazione, che hanno soccorso l’uomo e cercato di recuperare i brandelli della gamba.

L’uomo ora è ricoverato all’ospedale Loreto Mare in prognosi riservata. Si pensa che il gesto estremo sia stato compiuto a causa della depressione che ha afflitto il 44enne. Negli ultimi tempi la sua vita personale sembrava andare a rotoli, anche per via della separazione coniugale.

copyright-vivicentro

Castellammare, arrestato Mario Graziuso, il costruttore che aveva tentanto di uccidere due fratelli imprenditori

0

Li aveva presi a sprangate, trascinati fuori dall’auto e poi investiti, questo il supplizio che Mario Graziuso, 52 anni, responsabile di un’impresa di costruzioni, aveva riservato ai due fratelli imprenditori di corso De Gaspari di Castellammare di Stabia, per questioni di affari andati male.

Ora, a distanza di dieci giorni dall’aggressione, l’uomo si è consegnato alla polizia e dovrà rispondere del reato di omicidio tentato e continuato.

La Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha emesso un decreto di fermo, che gli agenti del commissariato stabiese, guidati dal primo dirigente Paolo Esposito, hanno subito messo in atto conducendo il 52enne al carcere di Poggioreale.

I fratelli imprenditori, dopo l’agguato, erano stati ricoverati all’ospedale San Leonardo con varie fratture e una prognosi di 40 giorni. Mario Graziuso, invece, aveva tentanto di far perdere le sue tracce, intenzione che si è rivelata vana in quanto la polizia era riuscita fin da subito a identificare il suo identikit.

copyright-vivicentro

Promozione-Nuova Ischia:altro flop,solo un pareggio con il retrocesso Santa Maria La Carità

Di Simone Vicidomini

La Nuova Ischia porta a casa soltanto un punto, nell’ultima trasferta di questo campionato. I gialloblu pareggiano sul campo dell’ormai retrocesso Santa Maria La Carità,sul risultato di 1-1. Dopo essere andati addirittura in svantaggio trovano il pari con il gol di Antonio Di Costanzo. Dopo la sconfitta casalinga subita la scorsa settimana in casa con l’Afro Napoli,un pareggio che evidenzia il momento negativo che vive la squadra isolana. Una gara che si è conclusa sul risultato di 0-0 nel primo tempo con nessuna occasione da gol. Nella ripresa al 20′ sbloccano la gara i padroni di casa con Vitiello che trova il gol su calcio di punizione battendo Mennella. La Nuova Ischia soltanto a cinque minuti dalla fine trova il gol del pareggio con Di Costanzo,spostato al centro dell’attacco dal tecnico Isidoro Di Meglio. Nonostante l’ennesimo passo falso,la Nuova Ischia approda ai play-off. Gli isolani approdano agli spareggi con un morale di certo non positivo. Oltre al pareggio e l’ennesimo flop se vogliamo dire,è arrivata anche la ciliegina sulla torta. A fine gara il direttore sportivo Gianni Di Meglio ha dichiarato che l’intera società è in silenzio stampa. Isidoro Di Meglio nella prima gara dei play-off dovrà sopperire non solo allo squalificato Saurino ma anche all’infortunato Arcobelli,uscito anzitempo dal terreno di gioco dopo pochi minuti del secondo tempo. Dopo una stagione per non dire ancora del tutto fallimentare alla Nuova Ischia sono rimasti soltanto i play-off per approdare in Eccellenza. Domenica al “Mazzella ” arriverà l’Afro Napoli, gli isolani avranno il vantaggio di giocare in casa,con due risultati su tre,ma molto probabilmente senza il supporto del pubblico isolano. La piazza isolana dopo un’inizio di stagione con risultati davvero ottimi al di là delle aspettative, è rimasta delusa non solo per aver buttato all’aria un campionato,ed essersi fatta recuperare in classifica dal Monte Di Procida fino a scivolare in terza posizione. L’ultima speranza di riconquistare la piazza isolana è vincere i play-off e ritrovare quella giusta serenità e la voglia di crederci fino alla fine per raggiungere l’unico obiettivo rimasto a disposizione.

Più disoccupati e più precari, Unimpresa: “A rischio povertà 9,3 mln di italiani”

0

Cresce l’area di disagio sociale. Non solo disoccupazione, diventa più larga la mappa degli italiani che fanno i conti con l’assenza di posti di lavoro che è aumentata dell’1,14% dal 2015 al 2016: nel bacino dei deboli 105mila persone in più. I disoccupati sono in aumento di 179mila unità e sono 28mila in più gli occupati precari. Il vicepresidente Cammarata: “Situazione drammatica, imprese non adeguatamente supportate a creare nuova occupazione”

Più disoccupazione e più lavoratori precari. Ora sono oltre 9,3 milioni gli italiani non ce la fanno e sono a rischio povertà. Dunque è sempre più estesa l’area di disagio sociale che non accenna a restringersi. Dal 2015 al 2016 altre 105mila persone sono entrate nel bacino dei deboli in Italia: complessivamente, adesso, si tratta di 9 milioni e 347mila soggetti in difficoltà. Crescono in particolare gli occupati-precari: in un anno, dunque, è aumentato il lavoro non stabile per 28mila soggetti che vanno ad allargare la fascia di italiani a rischio.

A delineare il quadro è Centro studi di Unimpresa sottolineando che ai “semplici” disoccupati vanno aggiunte ampie fasce di lavoratori, ma con condizioni precarie o economicamente deboli che estendono la platea degli italiani in crisi. “Si tratta di un’enorme ‘area di disagio'”, scandisce. Agli oltre 3 milioni di persone disoccupate, bisogna infatti sommare anzitutto i contratti di lavoro a tempo determinato, sia quelli part time (803mila persone) sia quelli a orario pieno (1,71 milioni); vanno poi considerati i lavoratori autonomi part time (803mila), i collaboratori (3284mila) e i contratti a tempo indeterminato part time (2,67 milioni).

Questo gruppo di persone occupate – ma con prospettive incerte circa la stabilità dell’impiego o con retribuzioni contenute – ammonta complessivamente a 6,27 milioni di unità. Il totale del’area di disagio sociale, calcolata dal Centro studi di Unimpresa sulla base dei dati Istat, alla fine del 2016 comprendeva dunque 9,34 milioni di persone, in aumento rispetto al 2015 di 105mila unità (+1,14%).

Il deterioramento del mercato del lavoro, segnala il Centro studi di Unimpresa, non ha come conseguenza la sola espulsione degli occupati, ma anche la mancata stabilizzazione dei lavoratori precari e il crescere dei contratti atipici. Una situazione di fatto aggravata dalle agevolazioni offerte dal Jobs Act che hanno visto favorire forme di lavoro non stabili. Di qui l’estendersi del bacino dei “deboli”. Il dato sui 9,34 milioni di persone è relativo al quarto trimestre del 2016 e complessivamente risulta in aumento dell’1,14% rispetto al quarto trimestre del 2015, quando l’asticella si era fermata a 9,24 milioni di unità: in un anno quindi 105mila persone sono entrate nell’area di disagio sociale. Nel quarto trimestre del 2015 i disoccupati erano in totale 2.89 milioni: 1,70 milioni di ex occupati, 676mila ex inattivi e 937mila in cerca di prima occupazione. A dicembre 2016 i disoccupati risultano in aumento di 179mila unità (+6,18%). In aumento di 105mila unità gli ex occupati, crescono di 42mila unità gli ex inattivi; salgono coloro che sono in cerca di prima occupazione, cresciuti di 58mila unità.

​”Non sono bastati gli interventi dei governi che si sono passati il testimone in questi anni a ridare slancio al mercato del lavoro. Facciamo i conti, e i numeri non mentono, con una situazione drammatica che è destinata a peggiorare” commenta il vicepresidente di Unimpresa, Maria Concetta Cammarata. “Finita la droga degli incentivi contributi, le imprese sono rimaste senza aiuti, vanno aiutate di più ora non sono adeguatamente supportate” aggiunge Cammarata.

Crisi in Italia

vivicentro/unimpresa//adnkronos

Tuttosport: “Il 31 agosto Sarri potrebbe annunciare l’ultimo anno di Napoli”

Tuttosport: “Il 31 agosto Sarri potrebbe annunciare l’ultimo anno di Napoli”

Raffaele Auriemma scrive su Tuttosport di Maurizio Sarri: “La data del 31 agosto, indicata dal coach, potrebbe diventare anche quella dell’annuncio della sua ultima stagione sulla panchina azzurra. E De Laurentiis che fa? Per ora nulla, ben sapendo che con un’integrazione economica sul contratto, rientrerà anche il malumore di Sarri. In parte, perché la conferma dell’organico, con il solo addio di Ghoulam ad oggi inevitabile, costituisce l’unica certezza per il Napoli che punta al progetto scudetto e, prima ancora, alla vittoria ai preliminari di Champions, se dovesse presentarsi la necessità”.

Mazzola: “Sarri mi ricorda Herrera, lo porterei all’Inter”

Le sue parole

Sandro Mazzola ha dichiarato a Il Mattino: “Ormai ce ne siamo dimenticati di quando eravamo noi quelli piu’ forti di tutti, sono passati tanti anni… pero’ se arriva Messi… Questi qui (i cinesi di Suning, ndr) hanno davvero la forza per prendere quello che vogliono, pure la Pulce. Ora in serie A c’e’ una noia assurda, se non ci fosse il Napoli di Sarri si farebbe fatica a divertirsi. Il Napoli e’ una garanzia, e’ una squadra che pensa a far gol, ad attaccare. Ti metti davanti alla tv e sai che lo spettacolo non manchera’. Al contrario di altre formazioni che sono quasi sempre un pianto…. Quel Lorenzo li’ puo’ regalare un po’ di dispiaceri ai nerazzurri. Quando Insigne fa certe giocate mi ricorda un certo Sandro Mazzola. E’ un campione vero, ha personalita’, estro. Non ha paura di nulla ne’ in campo ne’ fuori. Proprio come me. Gli auguro di essere amato come lo e’ stato Juliano dai napoletani. Sarri? Lo sa che mi ricorda Helenio Herrera?, lo prenderei subito”.

La Gazzetta contro Sarri: “Ci si può fare belli con i dati record, ma conta vincere”

La Gazzetta contro Sarri: “Ci si può fare belli con i dati record, ma conta vincere”

La Gazzetta dello Sport analizza nel dettaglio il match tra Inter e Napoli: “Inter-Napoli ha contorni e sembianze da partitissima delle deluse. Forse qualcuno vincerà e si scoprirà meno deluso, forse la gara finirà in pareggio e il tasso di delusione resterà tale per tutti. Il Napoli è terzo. Un anno fa, dopo 33 giornate, era secondo. Sì, i punti oggi sono 71, mentre un anno fa erano 70, e per giunta quota 71 rappresenta un record, mai il Napoli in 33 turni si era spinto tanto in alto. Non conta quanti punti fai, ma come ti piazzi. Ci si può fare belli col primato dei gol segnati, che sono 77: la Juve (una gara in più) ne ha realizzati 70, la Roma 74. Le reti subite – 35, sette in più della Roma e 13 in più della Juve – confermano la dura realtà della classifica, che oggi costringerebbe i “sarriani” all’indigesto playoff di agosto per entrare in Champions League. Il terzo posto, sommato alle eliminazioni da Champions e Coppa Italia, equivarrebbe a un brutale passo indietro”.

Mertens ci pensa, ma De Laurentiis è stato chiaro: resta anche se non accetta il rinnovo da 4mln

Mertens ci pensa, ma De Laurentiis è stato chiaro: resta anche se non accetta il rinnovo da 4mln

Mertens e’ tratta il rinnovo e il Napoli risponde presente. Non c’e’ una spaccatura tra De Laurentiis e gli avvocati di Bruxelles che curano gli interessi del bomber azzurro. Dopo il discorso Kat che sembra superato, l’impressione e’ che il belga si stia guardando intorno, avendo virtualmente in tasca l’impegno della societa’ azzurra per un rinnovo da 3,5 milioni di euro (piu’ vari bonus si arriva anche intorno ai 4 milioni) fino al 2021. Sembra proprio che il calciatore sia in attesa che si profili davvero una squadra che possa offrire di più. Formalmente, nessuno ha bussato alla porta del Napoli che deve dire la sua sul futuro di Mertens. De Laurentiis, discutendo con Francis Stijn e Laurence Melotte, e’ stato piuttosto chiaro: anche se non rinnova, Mertens resta e va a scadenza. Lo riporta Il Mattino.

Benitez: “Napoli con la mia ossatura internazionale. Sarri? Che bel calcio”

Le sue parole

Rafa Benitez ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport:

Rispetto a quando è andato via, è cambiato poco, anzi niente: la Juventus è ancora in testa.  “E non è un caso. E’ una società all’avanguardia, che ha anche potere economico: sono in condizione di spendere, e l’hanno fatto acquistando Higuain, Pjanic, Benatia e anche giovani di valore. Si sono irrobustiti e hanno sottratto alle principali concorrenti giocatori rappresentativi”. 

E’ una monarchia assoluta.  “Che può durare ancora un po’, perché le distanze con Roma e Napoli sono ancora nette, favorite anche da un bilancio che aiuta a fare la differenza. Ma il gap si può colmare, però serve tempo e anche qualche idea: avere tanti soldi è un privilegio, ma saper programmare è un valore aggiunto che può avvicinare. Non è certo un caso che anche stavolta Napoli e Roma si stiano giocando secondo e terzo posto, anche questi sono segnali: vuol dire che sono dietro alla Juventus, ma davanti a tutte le altre. E di parecchio”. 

Parlava, ai suoi tempi napoletani, di business plan.  “Lo facevo anche all’Inter: i progetti si possono costruire anche senza essere necessariamente i più facoltosi, e noi a Napoli qualcosa di nostro abbiamo dimostrato. E’ stata rifatta una squadra, attraverso la cessione di Cavani e altri investimenti mirati, che durano ancora: sono fiero di vedere Reina, Callejon, Mertens, Koulibaly, Ghoulam, Jorginho e Albiol rappresentare l’ossatura”. 

A Napoli c’è stato per un biennio… “E ci siamo divertiti, tranne nell’ultima giornata di campionato, quando un rigore sbagliato a un quarto d’ora dalla fine dalla partita-spareggio con la Lazio ci ha negato la possibilità di arrivare terzi, dunque ai preliminari di Champions”.

E’ stato un periodo contraddittorio.  “Io dico che si sono gettate le basi per un cambiamento che sta durando. Il livello dell’organico ha acquisito un sapore internazionale, era quello di cui si aveva bisogno; e poi, non vorrei che passassero in secondo piano i successi, la conquista della coppa Italia con la Fiorentina, quella della Supercoppa contro la Juventus. Se vi sembrano dettagli… A me sembrano successi di rilievo, ottenuti peraltro, nel caso della finale di Doha, contro quella che viene ritenuta un’avversaria imbattibile”. 

Con De Laurentiis andò meglio che con Moratti, sembra di capire.  “Abbiamo fatto quello che si poteva: non è un difetto avere una disponibilità economica inferiore ad altri club. Ma De Laurentiis è stato bravo a portare il Napoli a essere stabilmente tra le grandi. Se c’è anche qualcosa di mio nella squadra allestita, e penso ci sia, ne sono orgoglioso. Poi è arrivato un momento in cui le strade dovevano dividersi, avevamo visioni diverse sulla gestione, sulla politica societaria. Ma l’abbiamo fatto con rispetto assoluto, l’uno dell’altro”. 

Segue il Napoli, comunque…  “Quando è possibile e con la simpatia che merita una città meravigliosa che ha un pubblico fantastico. Ho avuto un rapporto straordinario, ho provato a viverla e credo di esserci riuscito. Ci sono luoghi incantevoli in Campania. E il Napoli è una parte importante della mia vita, perché mi ha consentito di conoscere posti e tradizioni e uomini con i quali non mi ero mai confrontato. Mi piace il Napoli di Sarri, gioca un bel calcio, segna tanto e diverte. Gli auguro anche di vincere, è il prossimo passaggio”. 

Reina rinnoverà solo con la certezza di essere titolare: con Szczesny andrà via

Reina rinnoverà solo con la certezza di essere titolare: con Szczesny andrà via

La Gazzetta dello Sport scrive sul futuro di Pepe Reina: “Il popolo è ancora dalla sua parte, ma Reina ora vuole capire se anche la società lo è: ha il contratto in scadenza nel 2018, sarebbe contento di rinnovare ma con la certezza di essere titolare . Fisicamente è integro (quest’anno ha giocato 43 partite) però ha bisogno di sentirsi ancora importante per il progetto e non solo per Sarri con il quale ha un grande rapporto. Le voci su possibili sostituti non gli hanno di certo fatto piacere e comunque un conto sarebbe fare da chioccia a Skorupski o a Perin reduce da infortunio, un altro se il Napoli prendesse Szczesny. Allora Reina, andrebbe via”.

Turi a Le Vespette: “Mainolfi, un professionista nato: una delle persone più pulite del calcio. Playoff? Vi rivelo qualche anticipazione”

Queste le sue parole

A Le Vespette, programma dedicato al settore giovanile della Juve Stabia in onda sulle frequenze di Vivi Radio Web, è intervenuto il direttore Alberico Turi: “Nei playoff ci attendono una serie di sfide di alto prestigio. I giovanissimi saranno impegnati contro il Parma, squadra blasonata a livello nazionale e che ha come direttore del settore giovanile il grande Fausto Pizzi. Andremo a Collecchio domenica 7, il ritorno ci sarà al Menti sabato 13 maggio. Considerati i buoni rapporti tra la nostra società e Pizzi, abbiamo anticipato la gara per giocare nel nostro stadio. Ciò ci fa piacere poiché avremo un campo con maggiore ampiezza, ma anche perché i ragazzi ricevono una carica particolare. Quando varcano il sottopassaggio sono presi da un’ adrenalina speciale, questo è importante”.

Vogliamo fare un appello ai tifosi…
“Noi vogliamo che anche i tifosi della prima squadra si rechino al Menti per supportare i nostri ragazzi. Come del resto hanno fatto in diverse occasioni, contro il Catania o contro il Catanzaro. Coinvolgere il pubblico in questi momenti è una cosa che può solo riempirci di gioia. Sarà importante anche la presenza del presidente Manniello e del presidente De Lucia”.

Il Parma ci eliminò dal Torneo di Viareggio…
“In quella occasione Fausto Pizzi era l’allenatore della Primavera. Al di là dei meriti degli avversari, la gara fu condizionata dall’arbitraggio. Se la Juve Stabia fosse arrivata in finale, non sarebbe stata una bella immagine in quanto non avevamo il blasone di certe squadre”.

Anche la gara degli Under 17 verrà anticipata?
“Con la Feralpisalò giocheremo sabato 6 alle ore 14:30. Mentre la Berretti giocherà contro il Fondi alle 17:30. La rifinitura della prima squadra ci sarà la mattina. Questo per giocare nel nostro stadio. Penso di essere presente al Menti per guardare la prima gara dei playoff, può essere di buono auspicio visto che ero presente alla prima di campionato”.

I Giovanissimi guidati da mister Panico sconfissero il Parma alla Nike Cup…
“Ricordo benissimo, in quella manifestazione affrontammo squadre dal calibro di Milan e Inter. Fu una grossa soddisfazione, la Nike Cup è una delle manifestazioni più importanti a livello internazionale. Una vetrina che mette in mostra giovani al primo anno di un settore agonistico. In quel caso fu il Milan ad eliminarci”.

Gli Under 16 di Macone hanno chiuso la loro stagione…
“E’ stato importante fare arrivare fino agli allievi nazionali tre ragazzi che erano i punti di forza di questa squadra. Ottimo lavoro”.

Per gli incontri formativi Mainolfi vuole sempre portarla in giro per i campi…
“Saby non si ferma un attimo, pensa che io abbia sempre venti anni. Dovrebbe un po’ camminare da solo, ha preso impegni fino a giugno. Lui è giovane e ha la forza di lavorare, è un professionista nato. Una delle persone più pulite che abbia mai potuto incontrare nel mondo del calcio. Il padre Ubaldo, che purtroppo non c’è più, era una persona d’ altri tempi, Saby è stato allevato con quei principii”.

RIPRODUZIONE RISERVATA

I nostri sponsor:




ViViCentro è al Napoli Comicon: seguici!

Oggi saremo per l’intera giornata al Napoli Comicon, manifestazione che ormai da quattro anni seguiamo con articoli, foto e video, grazie alla cortese collaborazione dell’Ufficio Stampa del Comicon. Rimanete collegati dunque, perché pubblicheremo tanti articoli su questa fiera che è diventata un punto di riferimento per tutti gli appassionati di fumetto. In attesa del materiale odierno, ecco le foto già pubblicate: https://www.vivicentro.it/nazionale-24h/terza-pagina-nazionale/napoli-comicon-la-fotogallery-del-primo-giorno/ e il programma di oggi, domenica 30 aprile: https://www.vivicentro.it/nazionale-24h/terza-pagina-nazionale/napoli-comicon-arriva-liam-cunningham-de-trono-spade/

Segui ViViCentro.it per sapere tutto della XIX edizione di Napoli Comicon!

Napoli Comicon, arriva Liam Cunningham de “Il Trono di Spade”

 

Tra gli eventi principali: la cerimonia dei Premi Micheluzzi, anteprima di Fargo – terza stagione e Alien: Covenant

Comunicato Napoli Comicon