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Ritiro Dimaro- Presentato il programma a Castelvolturno: in conferenza Formisano, Insigne e Albiol

Ritiro Dimaro- Presentato il programma a Castelvolturno: in conferenza Formisano, Insigne e Albiol

Si avvicina il ritiro di Dimaro: il Napoli, questa mattina, ha illustrato il programma del ritiro azzurro. Presenti in conferenza, oltre che al direttore marketing Formisano e il direttore Adp Luciano Rizzi, anche Insigne e Albiol.

Formisano: “Ringrazio anche a nome del presidente, lì ci sentiamo a casa. Sono luoghi molto belli e la macchina organizzativa funziona bene, lo riscontriamo quando invece abbiamo problemi nel nostro territorio. Le date individuate da Sarri e Giuntoli sono arrivo il 5 e partenza 25 per i preliminari, invece nell’ipotesi di un accesso diretto arrivo l’8 e partenza 27. Ci sarà un rapporto simbiotico con territorio e tifosi, il villaggio che organizziamo fuori dallo stadio sarà realizzato ed implementato con accesso gratuito per l’intrattenimento. Avremo un programma di piazza con artisti celebri, due serate Made in Sud, Rivieccio che deve confermare la sua presenza e Decibel Bellini. Confermati obiettivi? Dovrebbe rispondere lo staff tecnico, noi andiamo lì con soddisfazione perché ci danno tutte le opportunità di fare il massimo. Quando i vari staff hanno espresso delle necessità loro ci hanno sempre supportato. Amichevole con Maradona? Ci stiamo lavorando, abbiamo parlato col suo procuratore, non possiamo confermare la data perché avrà impegni prima e dopo con la Fifa. Tournée estive? Abbiamo sempre seguito le esigenze dello staff, anche se abbiamo giocato l’Emirates Cup a Londra, a Barcellona. Con l’allenatore ragioneremo sulle esigenze, il calibro degli avversari e finalizzeremo le scelte. Favoriamo sempre l’aspetto tecnico su quello economico”.

Il direttore dell’Adp Luciano Rizzi: “Stiamo trattando il rinnovo col Napoli, siamo molto soddisfatti di questo lungo periodo. Non usiamo il Napoli per dire che vengono lì 4-5 giorni e dopo 7 anni si è legati anche da un rapporto d’amicizia e non solo dal denaro. Siamo impegnati a proseguire con questo matrimonio, siamo convinti di riuscirci”.

Insigne: “Gruppo maturo? Sì, lo stiamo dimostrando, quest’anno a Dimaro partiremo con obiettivi importanti, lavorando da tempo insieme. Speriamo che l’anno prossimo si realizzi qualche sogno. Totti ritiro? Dispiace sempre, è sempre un campione, ha dato tanto per la sua città e gli faccio tanti complimenti. Ha rifiutato tante proposte importanti per giocare con quella maglia, vincendo lo Scudetto, ha lottato sempre per la città. Spero di fare la sua carriera, restando così più a lungo possibile e vincere anche io un trofeo importante come ho sempre sognato e come farò sempre. Sono qui da 5 anni, negli ultimi 2 è cresciuto molto, si vede la mano del tecnico, ci insegna tanto. Non che con gli altri si giocava male, ma il gioco di squadra ora è importante e speriamo di crescere ancora. Continuando così è il Napoli più forte in cui ho giocato.  Aiuteremo Mertens con la classifica capocannonieri? Sì, come sempre abbiamo fatto. Proveremo a metterlo in condizione di segnare, merita questo traguardo e speriamo che vinca lui. Con l’Udinese mi sono sbloccato penso a livello mentale, i tifosi si attendono sempre di più da me, un po’ la pressione… ma l’importante che poi sono arrivati i gol ed il nuovo tridente è andato molto bene”.

Albiol: “Ci divertiamo in campo, sappiamo che dobbiamo lavorare tanto, ma speriamo che sarà un anno bello, ci saranno avversari forti ma abbiamo le potenzialità. Non dobbiamo farci scappare punti come quest’anno. Il lavoro in Trentino è importante, vogliamo fare un grande campionato e migliorare.  Sappiamo che siamo un grande gruppo, una grande squadra, se restiamo tutti possiamo fare grandi cose. Ci divertiamo in campo ed è difficile trovarlo altrove, ma sappiamo che non è facile. Non possiamo dire che sicuro vinceremo, ma dovremo lavorare tanto e fare 38 buone partite e fare 90 punti per vincerlo. Napoli più forte? Sì, i numeri lo dicono, ha fatto i record di tutto. C’è la rosa, il mister può cambiare e la squadra resta ad un livello alto. Pressione futura? Sappiamo che dovremo giocare partita per partita, dobbiamo continuare su questa squadra, ma dopo due anni con lo stesso allenatore non cambierà la pressione. Ci sarà pressione già ad agosto, non è un problema. La pressione ci sarà alla fine se saremo davanti.”

Sindaco Menghini:C’è un legame tra la nostra comunità, tutta la Val di Sole che racchiude 15mila persone, ed i napoletani. Veniamo spesso a Napoli a vedere le partite, la perfezione del gioco del Napoli, merito dello staff tecnico. E’ un rapporto che non va perso, dopo due legislature voglio portare a termine questo impegno e ci è stato assicurato l’impegno economico per andare avanti”.

Pavoletti, l’agente: “Difficile possa lasciare il Napoli, il ragazzo vuole restare”

Carlo Pallavicino, agente di Leonardo Pavoletti, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc rilasciando alcune dichiarazioni:

“Non credo che Leonardo lascerà il Napoli. E’ arrivato nel mercato di gennaio e c’è bisogno dii tempo per valutarlo. Sarebbe felice di restare, di queste cose si occupa il mio socio Giovanni Branchini. Un suo gol alla Sampdoria? Mi piacerebbe molto”.

Rai – Il Napoli continua a lavorare ai rinnovi di Ghoulam e Sarri: i dettagli

Ciro Venerato, giornalista della Rai ed esperto di calciomercato, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc nel corso di ‘Si Gonfia la Rete’. Ecco quanto evidenziato:

“Per il rinnovo di Ghoulam sono continui i contatti tra Giuntoli e l’agente. Vista la situazione, credo che non siano arrivate offerte da parte di altri club.
Sarri? Qualcosa potrebbe accadere già nella giornata di martedì. L’allenatore non vuole cambiare il contratto in quanto preferirebbe decidere il suo futuro da solo. Non è da escludere un adeguamento senza cambiare il contratto in essere. Il rinnovo potrebbe arrivare solo a cifre importanti.
Schick? Il Napoli ha altri obbiettivi, si cercano un portiere, un terzino e un esterno”.

Rai – Reina potrebbe partire senza il rinnovo: Szczesny il candito numero uno

A Radio Crc, nel corso di ‘Si Gonfia la Rete’, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista della Rai ed esperto di calciomercato. Ecco quanto evidenziato:

“La società e Pepe Reina hanno bisogno di un chiarimento, magari dopo la gara contro la Samp. Lo spagnolo si aspetta il rinnovo ma De Laurentiis non è dello stesso avviso. Se il prolungamento non dovesse arrivare Quilon potrebbe presentare qualche offerta a Pepe.
In caso di partenza, il profilo numero uno resta Szczesny. Bisogna capire le intenzioni dell’Arsenal, il Napoli si aspetta una valutazione intorno ai 15 milioni. Per l’ingaggio non ci dovrebbero essere problemi, siamo vicini ai 3 milioni a stagione.
Leno? Il Bayer Leverkusen chiede 30-40 milioni, senza Champions diretta il Napoli non può permettersi queste cifre. Stesso discorso per Kepa che pare destinato al Barcellona. Non sono da escludere le piste Skorupki e Neto”.

Gragnano, vendeva prestazioni sessuali nel centro estetico. Il blitz dei carabinieri.

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Gragnano – Vendeva prestazioni sessuali la dipendente del centro estetico in piazza Trivione che ieri è stato sequestrato dopo il blitz dei carabinieri e dei militari dei Nas.

Le forze dell’ordine prima di accedere nella struttura, hanno sorvegliato la zona da una discreta distanza, finchè dal centro non è uscito un cliente. L’uomo è stato fermato e poi ha confessato di aver pagato per un rapporto sessuale con un’impiegata del beaty center.

I militari dell’arma durante i primi controlli hanno scoperto che l’esercizio svolgeva la propria attività senza alcuna autorizzazione, ulteriori accertamenti hanno appurato che la donna che elargiva il suo corpo in cambio di soldi, lo faceva volontariamente senza che nessuno ne sfruttasse la prostituzione.

L’immobile e tutte le attrezzature presenti nel salone di bellezza sono sotto sequestro.

 

Juve Stabia vs Reggiana: La storia si ripete, oltre al danno anche la beffa.

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La partita Juve Stabia vs Reggiana ha avuto un esito sportivamente ingiusto con l’eliminazione delle Vespe dai Play Off e il passaggio del turno dei granata di Mister Menichini.

Tutti gli addetti ai lavori hanno avuto la sensazione che la direzione arbitrale ha “indirizzato” con le proprie decisioni, sbagliate o in malafede, la partita verso il pareggio.

L’impostazione tattica del Mister Menichini, improntata ad una tattica di catenacciara memoria, è stata di fatto aiutata dalla direzione della terna arbitrale, ben cinque sono le decisioni errate prese a favore della Reggiana:

  1. Ad inizio partita Francesco Lisi, dopo aver superato l’avversario, entra in area e viene spinto alle spalle. Possibile rigore non sanzionato.
  2. Dopo pochi minuti fallo su Ripa che si alza e serve subito Marotta che viene atterrato al limite dell’area dal difensore avversario in una chiara azione da gol. Nella circostanza il difensore viene solo ammonito e non espulso.
  3. Al 30′ Ripa segna di testa un gol regolarissimo che prima viene convalidato dall’arbitro per poi essere annullato dallo stesso su segnalazione del secondo assistente di gara.

4. Carlini, gia’ ammonito,commette fallo da dietro su Mastalli e non viene ammonito per la seconda volta.

5. Nei minuti finali della partita fallo di mano di un difensore avversario, in piena area, ed il direttore di gara sorvola ancora.
In tanti, secondo noi poco tifosi della Juve Stabia o comunque poco obiettivi, hanno affermato che al netto di questi episodi, le vespe avrebbero avuto tutto il tempo per poter realizzare la rete del vantaggio. Se in astratto questa idea potrebbe essere condivisibile, nel concreto non può essere accettata. I calciatori saranno anche dei professionisti ma sono pur sempre degli esseri umani che vengono condizionati dalle decisioni arbitrale soprattutto se sono così spudoratamente contrarie alla propria squadra e così numerose. Poi c’è una regola fondamentale del calcio: quando la palla varca la linea di porta senza che nessuno commette fallo è un gol da assegnare!

Oltre al danno è arrivata anche la beffa. Ieri ci sono stati i sorteggi delle Final Eight e si attendevano anche le risultanze del giudice sportivo. Proprio in merito alla Juve Stabia il giudice sportivo basandosi sui referti arbitrali e su quelli del commissario di campo e del procuratore federale, ha squalificato il Presidente della Juve Stabia fino al 31 luglio del 2017 e multato la società di 5000 euro per le intemperanze del pubblico di casa.

Questo è il comunicato ufficiale della Lega Pro (clicca qui):

Il Giudice Sportivo Not. Pasquale Marino, assistito dal Rappresentante dell’A.I.A. Sig. Roberto Calabassi, nella seduta del 25 Maggio 2017 ha adottato le deliberazioni che di seguito integralmente si riportano:

DIRIGENTE

INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ IN SENO ALLA F.I.G.C. A RICOPRIRE CARICHE FEDERALI ED A RAPPRESENTARE LA SOCIETA’ NELL’AMBITO FEDERALE A TUTTO IL 31 LUGLIO 2017 MANNIELLO FRANCESCO (JUVE STABIA S.R.L.) perché, al termine del primo tempo di gara, si introduceva indebitamente negli spogliatoi avvicinando l’arbitro per rivolgergli reiterati insulti e minacce; tale comportamento veniva reiterato al termine della gara (r.cc. e proc.fed.).

SOCIETA’

AMMENDA di € 5.000,00 JUVE STABIA S.R.L. perché propri sostenitori, durante la gara, lanciavano sul terreno di gioco numerosi accendini e bottigliette d’acqua semipiene in direzione degli assistenti arbitrali unitamente a numerosi sputi; un’assistente arbitrale veniva colpito alla schiena da una bottiglietta d’acqua semipiena, senza conseguenze e raggiunto da numerosi sputi (r.A.A. e r.cc.).

Come già scritto nella giornata di ieri (clicca qui) si ripete in tutto e per tutto quello che è accaduto a Bassano nel campionato 2014-2015 quando le vespe, scippate del sogno promozione dal Sig. Serra di Torino, vennero poi sanzionate per la reazione, o meglio per la richiesta di spiegazioni, da parte del Presidente Manniello che fu nella circostanza squalificato.

Questo deve insegnare a tutti gli “amanti” del calcio che lamentarsi non serve a nulla, perchè il coltello è sempre dalla parte del manico di chi arbitrariamente decide il destino di una società calcistica. Si dovrebbe avere “rispetto” per il lavoro e per i sacrifici di una società come la Juve Stabia che in piena crisi economica investe soldi per fare calcio. Soldi che muovono l’intero carrozzone, compreso gli arbitri, i commissari di campo, i procuratori federali, i giudici sportivi ecc ecc.

Il comportamento del pubblico stabiese è stato eccellente sotto tutti i punti di vista, è accorso in un buon numero allo stadio e, al netto di qualche episodio, ha subito con estrema eleganza i torti arbitrali, ringraziando la squadra per l’impegno profuso in campo. Verso questi tifosi, la classe arbitrale,  dovrebbe avere più rispetto evitando di fare i protagonisti e facendo estrema attenzione nel prendere determinate decisioni.

Le richieste di chiarimento dopo Bassano non hanno avuto risposta e pensiamo che anche quelle di Juve Stabia vs Reggiana resteranno inascoltate.

Napoli alla ricerca di un numero uno per il post Reina: Leno in pole ma si valutano altri profili

Dopo le vicende degli ultimi giorni risulta ormai palese che il Napoli stia cercando il sostituto di Pepe Reina. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport fa il punto sui diversi profili seguiti dalla società partenopea:

“L’ultima indiscrezione in ordine di tempo, riguarda Bernd Leno, 25 anni, portiere del Bayer Leverkusen e nazionale tedesco. Giuntoli lo segue da parecchio e il suo profilo potrebbe corrispondere alle esigenze del club che, appunto, vuole puntare sui giovani, ma che abbiano quantomeno un po’ di esperienza europea. E Leno l’ha acquisita, sia con la nazionale di Germania sia con la propria squadra di club. Quest’anno ha giocato anche la Champions League, uscendo agli ottavi di finale. Il tedesco è nella lista l’unico portiere che arriverebbe dall’estero.

Mentre sul fronte italiano, oltre a Szczesny, il direttore sportivo napoletano sta seguendo anche Lukasz Skorupski, 26 anni, in forza all’Empoli (di proprietà della Roma), e il giovane Alex Meret (20). Quest’ultimo verrebbe acquistato dall’Udinese, proprietaria del cartellino, e lasciato un altro anno alla Spal, per fargli giocare un campionato di Serie A, dopo essere stato tra i principali protagonisti dello storico ritorno nella massima serie del club ferrarese”.

Attacco in Egitto: spari contro un bus di cristiani (Debora VELLA)

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Attacco armato a un convoglio di autobus che trasportava cristiani copti a Menyah, nel sud dell’Egitto.

Un  commando di dieci uomini armati di mitragliatrici e con addosso divise militari ha bloccato il mezzo, e salito a bordo ha aperto il fuoco sui passeggeri. Secondo quanto scritto da un testimone su Twitter, uno degli assalitori ha anche filmato il massacro. Gli assalitori sarebbero arrivati a bordo di tre automobili. I bus con a bordo i cristiani copti erano due e si dirigevano al monastero di Anba Samuel. Al momento non è arrivata alcuna rivendicazione.

Il bilancio temporaneo dell’attacco è di 35 morti, secondo quanto riferito su Twitter dall’ex portavoce della chiesa copta ortodossa, Anaba Ermya. I feriti sono stati trasportati presso l’ospedale di Maghagha, sito nella stessa provincia di Menyah e tra le vittime ci sarebbero anche molti bambini. Il portavoce del ministero della Salute, Khaled Megahed, ha invece parlato di almeno 25 morti e 27 persone feriti. Ma il bilancio è in continuo aggiornamento.

A seguito dell’attacco, il presidente egiziano Abdul Fattah al-Sisi ha convocato una riunione con i responsabili della Sicurezza. Intanto, le forze speciali egiziane hanno bloccato tutti punti d’ingresso e di uscita da Menyah, per impedire al commando di fuggire.

I COPTI D’EGITTO

Sono circa otto milioni, il 10 per cento della popolazione. Sono la più grande comunità cristiana del Medio Oriente e la più importante minoranza del Paese dalle antichissime origini. L’attacco di oggi è solo l’ ultimo in ordine di tempo. I copti sono presenti in tutto il Paese e in tutte le categorie sociali, anche se loro si considerano fuori da alcuni settori come la giustizia, l’università o le forze dell’ordine. I primi monaci copti vissero in Egitto nel IV secolo e la loro è stata una delle chiese a soffrire di più dall’avanzata islamica nel Nord Africa. La maggior parte dei copti aderisce alla Chiesa ortodossa copta. Il resto del gruppo è spartito tra la Chiesa cattolica copta e varie confessioni cristiane protestanti.

Debora VELLA

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Caos abbonamenti, inviate lettere di diffida al Napoli: disparità rispetto ai singoli biglietti

Pronta a scatenarsi una vera e propria battaglia legale tra il Napoli e gli abbonati. A questi ultimi non è andato giù il trattamento ricevuto questa stagione. A Castel Volturno sono pervenute numerose lettere di diffida da parte dei tifosi. Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, gli abbonati si sono ritrovati a pagare un importo maggiore rispetto alla somma dei singoli biglietti. Questo a causa delle diverse promozioni proposte da Aurelio De Laurentiis quest’anno. L’unica eccezione è per gli abbonati delle due Curve che hanno pagato ogni gara come un tifoso normale. Disparità enorme per gli altri settori del San Paolo.

Grimaldo spinge per vestire la maglia azzurra: i contatti proseguono ma il Benfica chiede troppo

Alejandro Grimaldo, giovane terzino sinistro del Benfica, è uno dei tanti profili accostati al Napoli nelle ultime settimane. Il ragazzo spingerebbe per vestire la maglia azzurra, infatti in occasione di Napoli-Benfica al San Paolo rimase conquistato dal gioco di Maurizio Sarri. L’esterno difensivo vede nel gioco di Sarri una continuazione di quello praticato da Guardiola quando era al Barça. Il Benfica chiede una cifra molto elevata: 30 milioni. I contatti tra le due società proseguono, lo riferisce Il Mattino.

Il Napoli vuole strappare Schick alla Juve: ecco la formula per prenderlo

Anche il Napoli è sulle tracce di Patrik Schick, a rivelarlo è stato lo stesso patron della Samp Massimo Ferrero. Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, l’intenzione di De Laurentiis è quella di acquistarlo e lasciarlo a Genova per un altro anno. Visto che, attualmente, il reparto offensivo azzurro è ben nutrito. L’attaccante ha una clausola rescissoria dal valore di 25 milioni, ecco perché conterà molto la sua volontà. Il ragazzo fa gola a diversi club, fra questi la Juventus resta la principale pretendente. Interesse anche di Atletico Madrid, Roma, Inter e Milan. La formula che adotterebbe il Napoli è senza precedenti nella storia del club: mai la società partenopea ha speso 25 milioni con la possibilità di lasciare il giocatore per un anno nella sua squadra attuale.

Rinnovo Reina, il Napoli frena: resterà solo un altro anno, pronte diverse alternative

Dopo gli screzi alla cena e i conseguenti tweet polemici, ci sarebbe il rischio di rottura tra Pepe Reina e il Napoli. Stando a quanto riporta l’edizione odierna de Il Mattino, la società ha fatto sapere allo spagnolo che non ha nessuna intenzione di rinnovargli il contratto. Quello attuale scade nel 2018, a breve è atteso l’agente Manuel Garcia Quilon per discutere. Il Napoli, con ogni probabilità ribadirà l’intenzione di tenerlo soltanto per un altro anno. Il portiere potrà decidere anche di guardarsi intorno per cercare altre soluzioni. Non per quanto accaduto alla cena di fine stagione, ma era un’intenzione precedente. Ora il club potrebbe accelerare per uno tra Szczesny e Neto. Per Meret l’Udinese chiede troppo, Cragno del Cagliari (attualmente al Benevento) è opzionato ma non convince appieno Sarri. Mattia Perin ha problemi fisici, non del tutto da scartare l’ipotesi Salvatore Sirigu.

La battaglia sul commercio al G7 dopo il flop a Bruxelles

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Inizia a Taormina la battaglia del G7: in Sicilia i leader dei sette grandi del mondo arrivano dopo che la visita del presidente americano Donald Trump a Bruxelles ha fotografato una distanza ragguardevole tra gli alleati. Le divergenze sono su commercio, clima e rapporti con la Russia.

Trump spegne l’illusione: addio al Trattato sugli scambi

Incontro cordiale e toni amichevoli a Bruxelles, ma nessuna intesa. E Tusk ammette le distanze anche sul clima e sul ruolo di Putin

BRUXELLES – Il siparietto di benvenuto con le battute per sciogliere il ghiaccio era, appunto, solo un siparietto. Perché quando la discussione con Donald Trump si è fatta più seria, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk hanno capito che la distanza transatlantica è davvero molto, molto ampia. Commercio, clima, rapporti con la Russia: il faccia a faccia di ieri è servito a Bruxelles per fare un bagno di realtà e constatare che Ue e Usa restano su due piani diversi. La riunione a tre è durata circa 45 minuti, mentre per i restanti 25 è stata allargata anche al presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani e all’Alto Rappresentante Federica Mogherini («Il nostro ministro degli Esteri» nella presentazione di Tusk). Al termine, Juncker ha scambiato poche battute con i suoi più stretti collaboratori e sul suo volto era visibile tutta la delusione. Poi si è attaccato al telefono e si è allontanato da tutti. Secondo i rumors avrebbe chiamato Angela Merkel per riferirle dell’incontro, ma non ci sono conferme ufficiali.

Resta il fatto che le aspettative della vigilia – conferma una fonte Ue – erano decisamente più alte. «Dall’insediamento di Trump a oggi – spiega – ci sembrava che il clima fosse migliorato. Abbiamo capito che non è così». Per quanto riguarda i toni, chi ha avuto accesso alla discussione assicura che il «mood» nella sala era molto «cordiale e amichevole». Il problema sono i contenuti. Il presidente Usa ha confermato di non voler proseguire sulla linea dell’amministrazione Obama per quanto riguarda il commercio. Questo potrebbe voler dire che il Ttip – il Trattato transatlantico di libero scambio – è da considerare morto defunto. Juncker «ha insistito sulla necessità di intensificare nella cooperazione – ha spiegato il portavoce della Commissione -, perché è una situazione vantaggiosa per entrambi». Bruxelles è riuscita a strappare soltanto un accordo per «iniziare un lavoro per un piano d’azione congiunto sul commercio». Tradotto: bisogna ripartire da capo.

Un altro problema che resta «aperto» è quello relativo al clima e all’attuazione degli accordi di Parigi. Se n’è parlato anche durante il pranzo all’ambasciata Usa tra Donald Trump ed Emmanuel Macron. «Non abbiamo la stessa lettura» ha detto il presidente francese, che però ha cercato di congelare le divergenze: «Ho detto a Trump di non prendere nessuna decisione precipitosa». Chissà se l’invito sarà accolto.

C’è poi il capitolo più spinoso: i rapporti con la Russia di Putin. È stato lo stesso Tusk ad ammettere la differenza di vedute. «Oggi non sono sicuro al cento per cento che abbiamo una posizione e una opinione comune sulla Russia». Per usare un eufemismo. Dal punto di vista politico, Tusk individua in Putin un nemico dell’Ue. E in questa partita Washington non è al fianco di Bruxelles. Lo è invece, ed è già qualcosa, quando si parla di Ucraina: «Siamo sulla stessa linea» secondo l’ex premier polacco. È dunque probabile che a fine giugno le sanzioni a Mosca per la violazione degli accordi di Minsk vengano prorogate. Oltre alla Corea del Nord, resta un solo punto su cui pare esserci intesa: la lotta al terrorismo. In un passaggio, Trump avrebbe poi detto di temere ripercussioni sull’occupazione negli Usa in seguito alla Brexit. Soltanto quattro mesi fa sosteneva che l’uscita del Regno Unito dalla Ue è «una gran cosa», ma forse ha cambiato idea.

vivicentro.it/politica
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lastampa/Trump spegne l’illusione: addio al Trattato sugli scambi MARCO BRESOLIN – INVIATO A BRUXELLES

PLAY OFF 2016-2017 le foto di Juve Stabia vs Reggiana (0-0)

Juve Stabia vs Reggiana PLAY OFF LEGA PRO 2016-2017

Guarda le foto di Juve Stabia vs Reggiana realizzate dal nostro fotografo Giovanni Somma che ci racconta così il pareggio delle vespe con i granata di mister Menichini nella gara di ritorno del secondo turno dei Play Off di Lega Pro 2016-2017.

In questo secondo turno la formula prevede gare di andata e ritorno al termine della quale in caso di parità di reti (non valgono doppio i gol in trasferta n.d.a) si qualifica alle Final Eight la miglior classificata al termine della stagione regolare. Le Vespe dopo la sconfitta dell’andata sono obbligate a vincere con qualsiasi risultato.

Nella Juve Stabia assenti Allievi, Kanoutè e Cancellotti (squalificato), mentre nella Reggiana mancherà Rozzio, mentre Contessa non al meglio si accomoda in panchina.

Nella Juve Stabia ex di serata è Giron, mentre nella Reggiana ci sono Contessa, Ghiringhelli e Genevier.

Ottima l’affluenza del pubblico di casa che ha risposto presente all’appello della società e degli uomini dello sport del mondo gialloblè. Ottimo il colpo d’occhio del settore distinti, tribuna Varano, con i ragazzi delle scuole calcio del circondario che hanno gremito i gradoni del settore dello stadio. Buona anche la presenza dei tifosi della Reggiana con circa duecento tifosi granata al seguito della squadra.

Serata molto fresca, cielo coperto. Terreno in erba sintetica in discrete condizioni.

JUVE STABIA (4-3-3): Russo; Atanasov, Santacroce (Paponi dal 18′ st), Morero, Liviero; Mastalli, Capodaglio, Izzillo (Rosafio dal 38′ st); Marotta, Ripa, Lisi (Cutolo dal 30′ st).

  • A disposizione: Bacci, Tabaglio, Matute, Manari, Camigliano, Giron, Salvi, Esposito.
  • Allenatore: Guido Carboni

REGGIANA (4-3-3):  Narduzzo; Spanò, Sabotic, Trevisan (Lombardo dal 29′ st), Panizzi; Bovo, Genevier, Sbaffo; Cesarini, Marchi (Maltese dal 36′ st), Carlini (Guidone dal 40′ st).

  • A disposizione: Perilli, Pedrelli, Maltese, Riverola, Calvano, Ghiringhelli, Contessa.
  • Allenatore: Leonardo Menichini

ARBITRO: Niccolò Pagliardini di Arezzo

Assistenti: Stefano Viola di Bari e Lacalamita di Bari

Al 30’ gol annullato alla Juve Stabia: Ripa di testa insacca il cross di Marotta ma per l’arbitro è fallo sul portiere. Si accende una mischia alla fine a farne le spese è Morero che viene ammonito.

Finisce il primo tempo con il risultato di parità che, per il momento, qualifica la Reggiana alla fase successiva.

Al 76’ occasionissima per la Juve Stabia: Mastalli crossa in mezzo rasoterra ma prima Paponi e poi Ripa non  riescono ad impattare la palla.

Al 82’ Altra azione per la Juve Stabia con Cutolo che crossa per la testa di Ripa che non riesce ad inquadrare la porta.

Termina la gara con l’arbitro che manda tutti nello spogliatoio.

Finisce con il risultato di 0-0, un pari che questa volta a differenza di quello ottenuto con il Catania non serve alla Juve Stabia per passare il turno. In virtù del 2-1 del Mapei Stadium le vespe dicono addio ai sogni di gloria. Peccato, i calciatori oggi ci hanno provato in tutti i modi con la Reggiana che ha badato più a non scoprirsi che ad offendere, tant’è che si conta un solo intervento del portiere stabiese. Dopo una stagione da montagne russe i tifosi gialloblè escono dallo stadio delusi, perché speravano oggi di vedere una Juve Stabia vincente, la legge del calcio a volte è davvero dura. Ora si dovrà capire l’anno prossimo cosa si vorrà fare.

Riconoscimento a Saby Mainolfi per una vita professionale al servizio del calcio giovanile

Alcuni giorni fa avevamo scritto di un risultato importante del settore giovanile della Juve Stabia (clicca qui), di cui Saby Mainolfi è il responsabile, che riusciva a centrare con tutte le formazioni nazionali (Berretti, Under 17 e Under 15) la qualificazione ai play off. In quel periodo scrivevamo che questo risultato era il frutto della programmazione e della competenza di tutti gli addetti ai lavori del settore giovanile. Il presidente del settore Andrea De Lucia ha scelto, per il settore giovanile della Juve Stabia due persone che di calcio vivono 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno. Lo fanno con intensità e abnegazione, lo fanno con competenza e grande voglia di fare; il direttore Alberico Turi e appunto il responsabile Saby Mainolfi. La Juve Stabia accedeva ai playoff, non in modo causale, ma in maniera meritata.

Proprio oggi è stata data la notizia che quello che a ben ragione pensavamo, sulle qualità umane e professionali di Saby Mainolfi, non è una sensazione dettata dal fatto che come giornalisti ci siamo affezionati e innamorati del modo di fare calcio del settore giovanile,ma è un aspetto condiviso anche da chi ha voluto premiare l’attività del responsabile del settore giovanile stabiese.

Oggi la Commissione Benemerenze del Settore Giovanile e Scolastico ha conferito a Saby Mainolfi la “benemerenza” per la preziosa attività svolta a favore del calcio giovanile.

La cerimonia di premiazione si terrà presso il Centro Congressi Hilton Rome Airport in Fiumicino (Roma) il giorno 10 giugno 2017.

A Saby Mainolfi vanno i più sentiti complimenti da tutta la redazione sportiva di ViViCentro, in particolare nelle persone di Mario Vollono e Ciro Novellino che quotidianamente hanno la fortuna di seguire le sorti del settore giovanile della Juve Stabia.

a cura di Ciro Novellino

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Sportitalia – Ieri incontro tra Giuntoli e Vigorelli, obbiettivo Szczesny: offerto un triennale

Il Napoli è alla ricerca del portiere del futuro. Secondo quanto riportato dal direttore Michele Criscitiello ai microfoni di Sportitalia, il ds Giuntoli ha incontrato ieri a Castel Volturno Claudio Vigorelli, intermediario per l’Italia del portiere polacco. Sul tavolo delle trattative il portiere della Roma, Wojciech Szczesny, a cui sono stati proposti tre anni di contratto. l’intermediario per l’Italia del portiere polacco.

L’Ischia Calcio riparte dall’Eccellenza! Fusione tra Nuova Ischia e Savoia

La società ASD Oplonti Pro Savoia, avendo preso atto attraverso le testate giornalistiche, che ormai è imminente l’arrivo del titolo sportivo del Gragnano, avente diritto nella prossima annata calcistica 2017/2018 a partecipare al Campionato di serie D, nella città di Torre Annunziata, assumendo la nuova denominazione sociale di US Savoia 1908, nel rispetto degli accordi intercorsi con il Sig. Carmine Franco, garante dell’ambizioso futuro sportivo biancoscudato, alla presenza di una rappresentanza del tifo organizzato, comunica di aver trasferito il proprio titolo con la propria matricola federale, avente diritto al Campionato di Eccellenza Regionale sull’isola di Ischia, dando vita ad una fusione con la ASD Nuova Ischia, già legittimata a prendere parte al Campionato di Promozione Regionale. Dalla fusione dei due club, è nata una nuova società, che avrà come nuova denominazione sociale il nome di ASD Ischia Calcio, con diritto a partecipare al prossimo Campionato 2017/2018 di Eccellenza Regionale, con concrete possibilità di essere ripescata nel Campionato Nazionale di serie D.

La nuova realtà ischitana nasce con progetti ambiziosi, potendo contare su una società solida rappresentata al 50% da noti imprenditori locali e da quelli che hanno gestito le sorti del club oplontino, nella stagione calcistica appena terminata. La società ASD Oplonti Pro Savoia, con grande rammarico, nonostante abbia rispettato tutti gli impegni economici nei confronti dei propri tesserati, dei propri fornitori e di terzi, è stata costretta ad abbandonare la città di Torre Annunziata, perché con grande garbo ed massima educazione, è stata messa nelle condizioni categoriche di lasciare.

Augura, infine, al Sig. Carmine Franco, a tutti i suoi collaboratori ed all’intera tifoseria torrese di ottenere importanti risultati sportivi, per riportare lo storico e glorioso club biancoscudato, nuovamente, nel calcio che conta. Nei prossimi giorni ad Ischia sarà indetta la conferenza stampa, dove sarà presentato il nuovo organigramma societario e dove saranno resi pubblici i programmi futuri dell’altrettanta gloriosa storia del calcio ischitano, non meno di quella oplontina.

La Società

Vaccini obbligatori anche per medici e infermieri

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Dopo l’obbligo di vaccinazione per i bambini e ragazzi ora è il turno di medici e infermieri. Troppi di loro non si immunizzano e rischiano di essere più pericolosi di altri perché a contatto con malati di per sé fragili. Il ministro Lorenzin è pronto a rendere obbligatoria la presentazione dei certificati vaccinali più importanti per chi opera nell’assistenza sanitaria.

E ora anche i camici bianchi dovranno immunizzarsi

Allo studio un emendamento rivolto a chi svolge assistenza sanitaria. L’obbligo potrebbe scattare per i virus più diffusi, come morbillo e rosolia

ROMA – Dopo l’obbligo di vaccinazione per i bambini e ragazzi ora è il turno di medici e infermieri. Visto che troppi di loro non si immunizzano, trasformandosi in untori più pericolosi di altri perché a contatto con malati di per se fragili.

Mentre i tecnici dei Ministeri di salute e istruzione lavorano ancora al testo, approvato «salvo intese» venerdì scorso dal Governo, la Lorenzin è pronta a calare la carta che renderebbe obbligatorio presentare i certificati vaccinali più importanti per tutti quelli che fanno attività di assistenza sanitaria. «Se l’emendamento al decreto lo presenterà qualche parlamentare l’Esecutivo lo appoggerà, altrimenti saremo noi a proporlo», fanno sapere dall’entourage del Ministro della salute. Del resto la fuga dai vaccini tra camici bianchi e affini desta oramai più preoccupazione di quella già allarmante in atto tra bambini e ragazzi.

L’obbligo potrebbe scattare per dottori e infermieri non immunizzati almeno contro parotite, rosolia e morbillo, per le quali si fa la trivalente, più varicella.

Del resto un sanitario su dieci non è immunizzato contro questi virus. Il 40% ha saltato il richiamo dell’antitetanica, annullando così gli effetti del primo vaccino. L’antinfluenzale poi lo snobbano due operatori su tre. Eppure l’influenza ogni anno miete circa 80mila vittime per complicazioni varie, frequenti soprattutto tra anziani e immunodepressi.

I dati, sconfortanti, li fornisce la Simpios, Società scientifica per la prevenzione delle infezioni nelle organizzazioni sanitarie, che ha interpellato un campione dei professionisti della nostra sanità pubblica. Tra i quali uno su tre «non ritiene certi i benefici dei vaccini e teme la possibilità di effetti avversi gravi dopo la vaccinazione».

Gli effetti di questo scetticismo che non trova nessuna giustificazione scientifica si vedono poi con l’epidemia di morbillo, dove la parte dell’untore la fa proprio chi le malattie dovrebbe aiutare a debellarle anziché diffonderle. In Toscana nei primi due mesi dell’anno un caso di morbillo su tre si è verificato proprio tra gli operatori sanitari e nelle provincie di Pisa e Firenze la percentuale è persino del 50%. In Piemonte dal dicembre del 2016 al 22 marzo scorso su 334 segnalazioni di morbillo 30 provengono dall’ambiente ospedaliero. In Lombardia gli operatori contagiati sono 14 su 149 e nel Lazio 26 su 244.

Che le cose così non vanno lo ammettono per primi i diretti interessati, pronti ad accettare il diktat dell’obbligo di vaccinazione.

«Obtorto collo devo dire di essere favorevole all’obbligatorietà per tutti noi», dichiara la Presidente della Federazione dei collegi infermieristici, Barbara Mangiacavalli. «Preferirei lavorare sulla diffusione di una maggiore cultura vaccinale, ma i dati sono quelli che sono e non possiamo continuare a mettere a rischio la vita di chi magari ha appena subito un intervento chirurgico».

Ancora più deciso Gabriele Gallone, dell’esecutivo Anaao, il sindacato dei medici ospedalieri. «Come medico del lavoro, qui all’ospedale San Luigi di Orbassano (ndr: a due passi da Torino) i neo assunti non li faccio entrare se non hanno almeno il certificato vaccinale per morbillo, rosolia, varicella e parotite. Ma se qualcuno si opponesse il giudice gli darebbe ragione. Per questo serve una legge».

Anche i medici di famiglia della Fimmg concordano. «Anche se – precisa il Vice segretario vicario, Pierluigi Bartoletti – molti di noi sono comunque protetti dai virus, perché la nostra età media oramai è di 55 anni e quasi tutti ci siamo immunizzati ammalandoci da bambini».

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lastampa/E ora anche i camici bianchi dovranno immunizzarsi PAOLO RUSSO

Trasformazione finalmente liberi, il nuovo romanzo di Pina Di Loreto

Pina Di Loreto presenta il suo nuovo romanzo: “TRASFORMAZIONE, finalmente liberi

Pescara- Il 21 maggio scorso, presso la galleria “Spazio Arte il Gabbiano” della pittrice Gabriella Bottino, a Pescara, in via R.Margherita, è stato presentato “TRASFORMAZIONE, finalmente liberi”, il nuovo romanzo della scrittrice romana Pina Di Loreto. Moderatore dell’evento, l’editore Masciulli Alessio.

L’evento, organizzato dalla casa editrice Masciulli Edizioni, ha ottenuto un grande successo: in una  sala completamente piena, un pubblico attento e interessato ha accolto la scrittrice con tutto l’affetto tipico dell’ Abruzzo. La cornice d’arte ha fatto da sfondo ad una storia di racconti famigliari comuni a tutti dove il nodo della violenza domestica, ad un certo punto, si scioglie in una trasformazione da leggere tutto d’un fiato.

Premessa del romanzo

Questo racconto è un collage di storie ascoltate e rielaborate, di episodi di vita vissuta e di immagini create dalla mia fantasia. Sebbene neanche una riga faccia realmente riferimento al mio passato, il lettore o, più probabilmente, la lettrice, vi potrebbe trovare qualcosa di sé.

Ho raccontato questa storia per motivi ben precisi, primo fra tutti quello di liberare il cuore e la mente da un passato di dolore comune a molti. La violenza domestica non è così rara e odiare chi la perpetra non ne interrompe la catena. Saperla vedere da un punto di vista nuovo può scioglierne i nodi ed è quello che mi auguro per tutti” (Pina Di Loreto)

Il prossimo appuntamento per Pina Di Loreto sarà a Roma, venerdì 9 giugno alle ore 18.30,  presso l’Accademia Chiron in Viale L. SChiavonetti 282 (zona La Romanina).

Alvino: “Il bel gioco va difeso, paga e porta a vincere, il resto chiacchiere”

Alvino: “Il bel gioco va difeso, paga e porta a vincere, il resto chiacchiere”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, Carlo Alvino, giornalista noto nel napoletano, ha dichiarato: “Questo bel Napoli va difeso: bel gioco paga, porta a vincere e il resto sono chiacchiere inutili che possiamo fare anche a meno di ascoltare. La differenza tecnica tra Roma e Genoa è abissale, un risultato diverso dalla vittoria dei giallorossi sarebbe la classica ‘macchia’ sulla schedina, ma non va escluso quindi il Napoli, per non avere rimpianti, deve assolutamente portare a casa i 3 punti dal Ferraris”.