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Il Napoli ha diciassette giocatori con il contratto in scadenza dal 2020 in poi!

Il Napoli ha diciassette giocatori con il contratto in scadenza dal 2020 in poi!

Un patrimonio blindato dal Napoli, perchè la società si è garantita i pezzi migliori con contratti pluriennali come racconta Il Corriere dello Sport: “Diciassette calciatori con accordi pluriennali – dal 2020 in su – ed è un modo per vivere sereni, quasi dentro una rassicurante ampolla, ed evitare “schiamazzi” continui ed il forcing indemoniato della concorrenza”.

2020: Allan, Albiol, Callejon, Giaccherini, Hamsik, Jorginho, Mertens, Tonelli

2021: Diawara, Hysaj, Koulibaly, Maksimovic, Milik, Pavoletti, Rog, Zielinski

2022: Insigne

 

Mertens ed altri azzurri arriveranno qualche giorno più tardi in ritiro a Dimaro

Mertens ed altri azzurri arriveranno qualche giorno più tardi in ritiro a Dimaro

Il Mattino su Mertens, aggiunge una piccola postilla: “Una stagione lunghissima che avrà una coda ulteriore, un’altra settimana prima di staccare per un mese e ripartire in ritiro a Dimaro qualche giorno più tardi (come gli altri nazionali) rispetto agli altri azzurri che cominceranno il 5 luglio la preparazione precampionato”.

Criscito nel mirino del Napoli, Mancini ha in pugno il sostituto

Criscito nel mirino del Napoli, Mancini ha in pugno il sostituto

Il Corriere di Bologna parla di uno Zenit interessato a Masina: “Ora che Mancini è diventato il nuovo allenatore dello Zenit e che come sempre sarà chiamato anche a fare la squadra ecco che penserà anche a Masina. Anche perché Criscito ha già espresso il desiderio di rientrare in Italia, essendo finito nel mirino del Napoli. Ora, affermare che Masina è destinato a sbarcare a luglio a San Pietroburgo e di conseguenza a giocare la stagione prossima nel campionato russo almeno a oggi è una forzatura, ma è sicuro che una trattativa sul tema sarà fatta. E fate conto che almeno a livello di idea già sia cominciata”.

La città sia meno ingenerosa e dicesse grazie a Reina prima dell’addio

La città sia meno ingenerosa e dicesse grazie a Reina prima dell’addio

Sul futuro di Pepe Reina, Il Corriere del Mezzogiorno scrive: “Se una squadra come il Napoli viene giustamente esaltata per il record di punti, per il gioco spettacolare (che Sarri ama sempre dire: parte da dietro), ci saranno stati anche i meriti di Pepe Reina. Al San Paolo salvò il risultato contro l’Inter e all’Olimpico contro la Roma nei minuti finali fu l’autore di un miracolo: spinse sulla traversa un tiro deviato di Perotti che avrebbe potuto pareggiare la partita. Sono solo due esempi, i più eclatanti. Che sarebbe giusto ricordare. Reina, ha detto Insigne ieri dal ritiro della Nazionale, per noi è fondamentale. Un bel tributo. Forse sarebbe giusto che la città alla quale Pepe, più di altri suoi compagni ha dato amicizia e affetto, fosse meno ingenerosa. E chiudesse, semmai, la storia con un abbraccio d’addio. O almeno con un grazie. Comunque”.

Kim spara: Onu, ok a nuove sanzioni contro la Corea del Nord

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Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato il rafforzamento delle sanzioni contro la Corea del Nord a seguito della serie di test missilistici compiuti nelle scorse settimane.

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimita’ una risoluzione che inserisce nella lista nera nuovi individui e figure giuridiche della Corea del Nord dopo gli ultimi lanci di missili balistici, a cui viene applicato il blocco totale dei beni e il divieto di viaggio. Le sanzioni vengono estese a quattro nuove entita’, tra cui la Koryo Bank e la Strategic Rocket Force dell’esercito di Pyongyang, oltre a 14 soggetti tra cui Cho Il U, ritenuto il capo dello spionaggio all’estero del regime di Kim Jong Un. La risoluzione approvata nella notte impone il divieto di viaggio ed il congelamento dei beni.

Quattro istituzioni finanziarie, compresa la banca nazionale Koryo, saranno anche soggette ad un congelamento globale dei beni. L’ambasciatore sudcoreano all’Onu, Cho Tae Yul, ha apprezzato la “risoluta risposta” del Consiglio di Sicurezza alle provocazioni di Pyongyang che ha condotto quasi un test missilistico alla settimana dall’insediamento del nuovo presidente sudcoreano lo scorso 10 maggio.

redazione/agenzie di stampa/ansa/adnkronos

Elenco completo membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU

Membri permanenti
I membri permanenti del Consiglio sono cinque degli Stati vincitori della seconda guerra mondiale, ovvero:

Cina Cina (fino al 1971 Taiwan Taiwan)
Francia Francia
Regno Unito Regno Unito
Russia Russia (fino al 1991 URSS URSS)
Stati Uniti Stati Uniti

Membri non permanenti
1946: Egitto Egitto, Messico Messico, Paesi Bassi Paesi Bassi
1946 e 1947: Australia Australia, Brasile Brasile, Polonia Polonia
1947 e 1948: Belgio Belgio, Colombia Colombia, Siria Siria
1948 e 1949: Argentina Argentina, Canada Canada,
1949 e 1950: Cuba Cuba, Egitto Egitto, Norvegia Norvegia
1950 e 1951: Ecuador Ecuador, India India, Jugoslavia Jugoslavia
1951 e 1952: Brasile Brasile, Paesi Bassi Paesi Bassi, Turchia Turchia
1952 e 1953: Cile Cile, Grecia Grecia, Pakistan Pakistan
1953 e 1954: Colombia Colombia, Danimarca Danimarca, Libano Libano
1954 e 1955: Brasile Brasile, Nuova Zelanda Nuova Zelanda, Turchia Turchia
1955 e 1956: Belgio Belgio, Iran Iran, Perù Perù
1956: Jugoslavia Jugoslavia
1956 e 1957: Australia Australia, Cuba Cuba
1957: Filippine Filippine
1957 e 1958: Colombia Colombia, Iraq Iraq, Svezia Svezia
1958 e 1959: Canada Canada, Giappone Giappone, Panama Panama
1959 e 1960: Argentina Argentina, Italia Italia, Tunisia Tunisia
1960: Polonia Polonia
1960 e 1961: Ceylon Ceylon, Ecuador Ecuador
1961: Liberia Liberia, Turchia Turchia
1961 e 1962: Cile Cile, bandiera Repubblica Araba Unita
1962: Irlanda Irlanda, Romania Romania
1962 e 1963: Ghana Ghana, Venezuela Venezuela
1963: Filippine Filippine
1963 e 1964: Brasile Brasile, Marocco Marocco, Norvegia Norvegia
1964: Cecoslovacchia Cecoslovacchia
1964 e 1965: Bolivia Bolivia, Costa d’Avorio Costa d’Avorio
1965: Malesia Malesia
1965 e 1966: Giordania Giordania, Paesi Bassi Paesi Bassi, Uruguay Uruguay
1966: Nuova Zelanda Nuova Zelanda, Uganda Uganda
1966 e 1967: Argentina Argentina, Bulgaria Bulgaria, Giappone Giappone, Mali Mali, Nigeria Nigeria
1967 e 1968: Brasile Brasile, Canada Canada, Danimarca Danimarca, Etiopia Etiopia, India India
1968 e 1969: Algeria Algeria, Pakistan Pakistan, Paraguay Paraguay, Senegal Senegal, Ungheria Ungheria
1969 e 1970: Colombia Colombia, Finlandia Finlandia, Nepal Nepal, Spagna Spagna, Zambia Zambia
1970 e 1971: Burundi Burundi, Nicaragua Nicaragua, Polonia Polonia, Sierra Leone Sierra Leone, Rep. Araba Unita Siria
1971 e 1972: Argentina Argentina, Belgio Belgio, Italia Italia, Giappone Giappone, Somalia Somalia
1972 e 1973: Guinea Guinea, India India, Jugoslavia Jugoslavia, Panama Panama, Sudan Sudan
1973 e 1974: Australia Australia, Austria Austria, Indonesia Indonesia, Kenya Kenya, Perù Perù
1974 e 1975: Camerun Camerun, Costa Rica Costa Rica, Iraq Iraq, Mauritania Mauritania, bandiera RSS Bielorussa
1975 e 1976: Guyana Guyana, Italia Italia, Giappone Giappone, Svezia Svezia, Tanzania Tanzania
1976 e 1977: Benin Benin, Libia Libia, Pakistan Pakistan, Panama Panama, Romania Romania
1977 e 1978: Canada Canada, bandiera Germania Ovest, India India, Mauritius Mauritius, Venezuela Venezuela
1978 e 1979: Bolivia Bolivia, Cecoslovacchia Cecoslovacchia, Gabon Gabon, Kuwait Kuwait, Nigeria Nigeria
1979 e 1980: Bangladesh Bangladesh, Giamaica Giamaica, Norvegia Norvegia, Portogallo Portogallo, Zambia Zambia
1980 e 1981: Filippine Filippine, Germania Est Germania Est, Messico Messico, Nigeria Nigeria, Tunisia Tunisia
1981 e 1982: Giappone Giappone, Irlanda Irlanda, Panama Panama, Spagna Spagna, Uganda Uganda
1982 e 1983: Giordania Giordania, Guyana Guyana, Polonia Polonia, Togo Togo, Zaire Zaire
1983 e 1984: Malta Malta, Nicaragua Nicaragua, Paesi Bassi Paesi Bassi, Pakistan Pakistan, Zambia Zambia
1984 e 1985: Burkina Faso Burkina Faso, Egitto Egitto, India India, Perù Perù, bandiera RSS Ucraina
1985 e 1986: Australia Australia, Danimarca Danimarca, Madagascar Madagascar, Thailandia Thailandia, Trinidad e Tobago Trinidad e Tobago
1986 e 1987: Bulgaria Bulgaria, Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti, Ghana Ghana, Rep. del Congo Rep. del Congo, Venezuela Venezuela
1987 e 1988: Argentina Argentina, bandiera Germania Ovest, Giappone Giappone, Italia Italia, Zambia Zambia
1988 e 1989: Algeria Algeria, Brasile Brasile, Jugoslavia Jugoslavia, Nepal Nepal, Senegal Senegal
1989 e 1990: Canada Canada, Colombia Colombia, Etiopia Etiopia, Finlandia Finlandia, Malesia Malesia
1990 e 1991: Costa d’Avorio Costa d’Avorio, Cuba Cuba, Romania Romania, Yemen Yemen, Zaire Zaire
1991 e 1992: Austria Austria, Belgio Belgio, Ecuador Ecuador, India India, Zambia Zambia
1992 e 1993: Capo Verde Capo Verde, Giappone Giappone, Marocco Marocco, Ungheria Ungheria, Venezuela Venezuela
1993 e 1994: Brasile Brasile, Gibuti Gibuti, Nuova Zelanda Nuova Zelanda, Pakistan Pakistan, Spagna Spagna
1994 e 1995: Argentina Argentina, Nigeria Nigeria, Oman Oman, Rep. Ceca Rep. Ceca, Ruanda Ruanda
1995 e 1996: Botswana Botswana, Germania Germania, Honduras Honduras, Indonesia Indonesia, Italia Italia
1996 e 1997: Cile Cile, Corea del Sud Corea del Sud, Egitto Egitto, Guinea-Bissau Guinea-Bissau, Polonia Polonia
1997 e 1998: Costa Rica Costa Rica, Giappone Giappone, Kenya Kenya, Portogallo Portogallo, Svezia Svezia
1998 e 1999: Bahrein Bahrein, Brasile Brasile, Gabon Gabon, Gambia Gambia, Slovenia Slovenia
1999 e 2000: Argentina Argentina, Canada Canada, Malesia Malesia, Namibia Namibia, Paesi Bassi Paesi Bassi
2000 e 2001: Bangladesh Bangladesh, Giamaica Giamaica, Mali Mali, Tunisia Tunisia, Ucraina Ucraina
2001 e 2002: Colombia Colombia, Irlanda Irlanda, Mauritius Mauritius, Norvegia Norvegia, Singapore Singapore
2002 e 2003: Bulgaria Bulgaria, Camerun Camerun, Guinea Guinea, Messico Messico, Rep. Araba Unita Siria
2003 e 2004: Angola Angola, Cile Cile, Germania Germania, Pakistan Pakistan, Spagna Spagna
2004 e 2005: Algeria Algeria, Benin Benin, Brasile Brasile, Filippine Filippine, Romania Romania
2005 e 2006: Argentina Argentina, Danimarca Danimarca, Grecia Grecia, Giappone Giappone, Tanzania Tanzania
2006 e 2007: Ghana Ghana, Perù Perù, Qatar Qatar, Rep. del Congo Rep. del Congo, Slovacchia Slovacchia
2007 e 2008: Belgio Belgio, Indonesia Indonesia, Italia Italia, Panama Panama, Sudafrica Sudafrica
2008 e 2009: Burkina Faso Burkina Faso, Costa Rica Costa Rica, Croazia Croazia, Libia Libia, Vietnam Vietnam
2009 e 2010: Austria Austria, Giappone Giappone, Messico Messico, Turchia Turchia, Uganda Uganda
2010 e 2011: Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina, Brasile Brasile, Gabon Gabon, Libano Libano, Nigeria Nigeria
2011 e 2012: Colombia Colombia, Germania Germania, India India, Portogallo Portogallo, Sudafrica Sudafrica
2012 e 2013: Azerbaigian Azerbaigian, Guatemala Guatemala, Marocco Marocco, Pakistan Pakistan, Togo Togo
2013 e 2014: Argentina Argentina, Australia Australia, Lussemburgo Lussemburgo, Corea del Sud Corea del Sud, Ruanda Ruanda
2014 e 2015: Ciad Ciad, Cile Cile, Giordania Giordania, Lituania Lituania, Nigeria Nigeria
2015 e 2016: Angola Angola, Malesia Malesia, Nuova Zelanda Nuova Zelanda, Spagna Spagna, Venezuela Venezuela
2016 e 2017: Egitto Egitto, Giappone Giappone, Senegal Senegal, Ucraina Ucraina, Uruguay Uruguay
2017 e 2018: Bolivia Bolivia, Etiopia Etiopia, Kazakistan Kazakistan, Svezia Svezia, Italia Italia (solo 2017)-Paesi Bassi Paesi Bassi (solo 2018)

Giuntoli al lavoro per sfoltire la rosa, partiranno in sette

Giuntoli al lavoro per sfoltire la rosa, partiranno in sette

Il Napoli potrebbe guadagnare un bel gruzzoletto dalle cessioni di quei giocatori che non rientrerebbero più nei piani tecnici di Maurizio Sarri come riporta la Gazzetta dello Sport: “Il Napoli potrebbe avere in casa un tesoretto da poter reinvestire sul mercato. Una quarantina di milioni, che entrerebbero dalle cessioni di alcuni giocatori che, per motivi diversi, potrebbero decidere di andare via. È il caso di Leonardo Pavoletti per il quale De Laurentiis ha investito 15 milioni di euro più una serie di bonus, sul mercato di gennaio. Un acquisto resosi necessario per l’infortunio di Arkadiusz Milik e che in qualche modo avrebbe dovuto dare peso alll’attacco. Ma l’intuizione sarriana di spostare Dries Mertens al centro dell’attacco, ha risolto del tutto il problema. Oltre a Pavoletti, in lista di sbarco potrebbe esserci anche Lorenzo Tonelli, perseguitato dai guai fisici sin dall’inizio della sua avventura napoletana. Magari potrebbe dire sì alla cessione se arrivasse un club che gli garantisse un posto di titolare. In gioco ci sono una quindicina di milioni se Giuntoli riuscisse a piazzare Strinic e Rafael, mentre il costo di Maggio e Giaccherini potrebbe essere irrisorio essendo a scadenza il primo e tra due anni il secondo. E poi, c’è la questione Reina, per il quale De Laurentiis chiede 3 milioni di euro per lasciarlo andare. Il Newcastle di Rafa Benitez potrebbe ingaggiarlo”.

Il Napoli ha in pugno Foket!

Il Napoli ha in pugno Foket!

Il Napoli ha in pugno Thomas Foket, esterno destro difensivo del Gent e della Nazionale che il club azzurro segue da tempo. Lo riferisce il Corriere dello Sport, che aggiunge ulteriori dettagli sulla trattativa tra il club azzurro ed il connazionale di Dries Mertens: il Gent lo valuta attorno ai sei milioni di euro, mentre l’offerta del presidente Aurelio De Laurentiis è di quattro più bonus.

 

 

FOTO ViViCentro – Berretti, Juve Stabia-Livorno 1-2: il racconto in scatti del match

Berretti, Juve Stabia-Livorno 1-2: il racconto in scatti del match

Allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia è andato in scena la partita di calcio Juve Stabia-Livorno categoria Berretti, gara valida per il ritorno dei quarti dei Play Off. E’ arrivata una sconfitta nel finale, 2-1 il risultato finale, che elimina di fatto le Vespette dalla fase finale che andrà in scena a Prato.

a cura di Ciro Novellino, foto di Antonio Gargiulo

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Szczesny alla Juventus: arriva la smentita dalla Polonia, il Napoli non molla

Szczesny alla Juventus: arriva la smentita dalla Polonia, il Napoli non molla

Il Napoli non molla la pista Szczesny. Gianluca di Marzio, attraverso il suo sito ufficiale, ha rivelato che, ieri sera, la Juventus aveva trovato un accordo ufficiale con il portiere. Tuttavia, la notizia è stata smentita dalla Polonia, dall’emittente Przeglad Sportowy, attraverso il giornalista Tomasz Wlodarczyk che, su Twitter, scrive: “L’agente di Szczesny nega l’accordo con la Juventus”.

Dimaro- Si parte il 5 luglio: Mertens e nazionali raggiungeranno la squadra qualche giorno dopo

Dimaro- Si parte il 5 luglio: Mertens e nazionali raggiungeranno la squadra qualche giorno dopo

Il Napoli ha stabilito la data di inizio del ritiro: si partirà il 5 luglio da Castelvolturno alla volta del Trentino. Sul treno per Dimaro ci saranno tutti, eccezion fatta per i giocatori convocati dalle loro nazionali. Mertens e compagni, infatti, raggiungeranno la squadra qualche giorno dopo, godendosi finalmente le meritate vacanze dopo una stagione lunga e difficile. A riportarlo, il Mattino.

Napoli, ci siamo per Foket: distanza tra gli azzurri e il Gent di due mln di euro

Napoli, ci siamo per Foket: distanza tra gli azzurri e il Gent di due mln di euro

Il Napoli sarebbe molto vicino all’esterno del Gent Thomas Foket. ADL avrebbe offerto al club belga circa 4 milioni di euro per accaparrarsi il ragazzo. Il Gent, tuttavia, ne chiede 6. Sul ragazzo ci sarebbe anche l’Atalanta, ma il classe 94 avrebbe già fatto sapere di essere interessato solo agli azzurri. A riportarlo, il Corriere dello Sport.

Napoli, sette i nomi sulla lista dei partenti: i dettagli

Napoli, sette i nomi sulla lista dei partenti: i dettagli

Sarri gradirebbe che tutta la sua rosa venisse confermata per la prossima stagione. Eppure, molto difficilmente accadrà ciò. Molti degli elementi della squadra sono con le valigie in mano. I possibili partenti, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, sono sette: Pavoletti, Tonelli, Strinic, Rafael, Maggio, Giaccherini e Reina. Le loro cessioni potrebbero consentire agli azzurri di fare mercato, senza aspettare l’esito dei preliminari di Champions League.

Higuain, il padre: “Gonzalo ama Napoli, ma non il presidente De Laurentiis”

Higuain, il padre: “Gonzalo ama Napoli, ma non il presidente De Laurentiis”

Ai microfoni di ESPN, ha parlato el pipa Jorge Higuain, padre di Gonzalo, il quale ha dichiarato: “Champions? E’ il sogno più bello che possa realizzare. Affronterà una delle grandi d’Europa, il Real Madrid, contro il quale sarà difficile. La Juventus è forte, è a grandi livelli. Gonzalo ha giocato tanto nel Real e la cosa divertente è che in quegli anni mai è stata raggiunta la finale di Champions League dai Blancos. Mentre alla Juve, al primo anno, la giocherà. Per ogni giocatore è importante. Ha iniziato nel River Plate, poi a diciannove anni è passato al Real Madrid, dove ha imparato tanto e vinto in Spagna, insieme a grandi campioni. Poi al Napoli ha vissuto tre anni importanti per la sua crescita professionale, prima che la Juventus poi mettesse sul piatto l’intera cifra della clausola. Gonzalo ama Napoli, non il presidente De Laurentiis”.

Ancora ”problemi” al Rock am Ring: ieri ”fulmini dal cielo”, quest’anno ”minaccia terroristica”

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Il Rock am Ring, dal 1985 la più popolare e prestigiosa rassegna rock che si tiene in Germania, presso il circuito automobilistico del Nürburgring vicino a Coblenza, non trova pace. L’anno scorso fu investito da una tempesta di fulmini che ferirono 82 persone. Ieri sera, invece, a causa di una non precisata “minaccia terroristica”, intorno alle 21:30 stop a festival rock. Evacuati in 90mila

Ma cominciamo con il vedere cos’è il Rock am Ring

Il ‘Rock am Ring‘ è un festival di musica rock e metal che si tiene ogni anno dal 1985 in Germania sul tracciato automobilistico del Nürburgring vicino alla cittadina di Adenau nell’Eifel.

Il primo Rock am Ring fu organizzato nel 1985 per celebrare la nuova versione del tracciato del Nürburgring ma, in seguito al suo incredibile successo (75.000 paganti), fu presto deciso il riproponimento annuale dell’evento. Il festival, salvo gli anni dal 1989 al 1990, si è sempre tenuto e ha sempre radunato un’immensa folla e alcuni dei migliori artisti al mondo di genere rock.

Dal 1995 si svolge, in contemporanea al Rock am Ring, il Rock im Park, ovvero un festival gemello (con gli stessi gruppi e artisti che si esibiscono al Rock am Ring ovviamente alternando i giorni) nello Zeppelinfeld di Norimberga.

Cosa è successo venerdì sera

Intorno alle 21,30, proprio mentre si attendeva che sul palco salisse Noel Gallagher, gli altoparlanti hanno diffuso questo messaggio, replicato anche sulla pagina Facebook dell’evento:

“La polizia ci ha detto di interrompere il festival a causa di una minaccia terroristica”. E stato quindi chiesto a tutti i partecipanti di “allontanarsi dall’area e di dirigersi verso l’uscita e il campeggio in modo calmo e controllato”.

Gli investigatori stanno concentrando le indagini su due uomini, addetti del circuito che ospita il festival, fermati ieri notte. Si sospetta che abbiano lasciato qualcosa nel luogo del concerto, riporta il giornale Bild. I media tedeschi hanno pubblicato anche le foto di cani anti-bomba che controllavano la zona ieri notte.

I 90mila spettatori del Festival, riporta l’edizione online della Bild, hanno lasciato l’area con calma, cantando. Secondo il giornale, gli inquirenti temevano che due uomini, fermati e interrogati, avessero depositato qualcosa di sospetto nell’area dello show.

Paghiamo il prezzo delle omissioni degli inquirenti sul caso Amri” ha detto all’emittente tedesca Ntv Marek Lieberberg, l’organizzatore del festival Rock am Ring, polemizzando sulla decisione degli organi di sicurezza di disdire l’evento musicale per un allarme terrorismo. Lieberberg ha affermato di “non aver davvero capito” le ragioni dello sgombero, dal momento che non è stato provata finora alcuna minaccia concreta.

“Dovevamo prendere questa decisione, tutti gli esperti erano d’accordo, non avevamo altra scelta”, ha detto il ministro dell’Interno della Renania-Palatinato.

Il ministro dell’Interno federale, Thomas de Maiziere, ha sostenuto la decisione di interrompere il concerto: “Lewentz ha il mio pieno sostegno in questa difficile e ponderata decisione, la sicurezza dei partecipanti al festival deve avere la priorità”. Ora è in corso l’inchiesta che “è concentrata su alcuni punti”, ha detto ancora Lewentz, precisando che in mattinata verrà presa la decisione se il festival continuerà o no.

redazione/agenzie stampa/agi/adnkronos

 

Il tonfo del Pescara non ha fatto rumore. E l’ “onta” ricevuta dal Crotone…

18 punti – dei quali appena 15 conquistati sul campo – una retrocessione da record (nella storia della massima divisione con venti squadre partecipanti nessuno è riuscito a fare peggio), passaggio alla categoria inferiore che è avvenuto con ben cinque giornate di anticipo, e l’ “onta” finale, giusto per non farsi mancare nulla, data agli abruzzesi dal formidabile Crotone di Davide Nicola, neopromosso come il Pescara, e con appena nove punti conquistati nel girone di andata, che è riuscito ad approfittare della caduta libera dell’Empoli, il quale si è fatto recuperare la bellezza di diciassette punti dai calabresi, al loro esordio nella massima serie. Morale della favole: l’unica squadra neopromossa e non essersi salvata, è stata quella abruzzese.

A differenza del Pescara, l’entourage calabrese ha saputo lavorare bene e con umiltà, senza lamentarsi continuamente di presunte ripartizioni  economiche inique tra società neopromosse e società già presenti nella massima serie. I calabresi, inoltre, sono stati protagonisti di un grande calciomercato a gennaio, portando in Calabria giocatori del calibro di Trotta e Falcinelli, con quest’ultimo autentico trascinatore nella vittoriosa corsa salvezza. A Pescara, invece, appoggiati da una stampa poco critica, per essere eufemistici, e anche poco attenta, la società è andata avanti dritta per la sua strada, con l’allenatore Massimo Oddo convinto fin dal ritiro di Palena, di avere una rosa all’altezza della situazione, capace di salvarsi senza troppi patemi. Peccato che i risultati del campo – Giudice inappellabile, severo, ma altrettanto attendibile e imparziale – non abbiano dato ragione ad Oddo e al presidente Sebastiani, che a campionato inoltrato, quando oramai la barca era quasi affondata, ha deciso di chiamare al capezzale dell’agonizzante Delfino, Zeman, che di certo non poteva fare miracoli.

Ora, in serie B, si ripartirà proprio dal boemo, il quale dovrà riportare entusiasmo in una piazza amareggiata e umiliata. Almeno questo si augura il presidente Sebastiani, il quale è stato ospite giorni fa presso una trasmissione locale, dove ha cercato di rassicurare i tifosi sul futuro del sodalizio abruzzese, svelando anche delle trattative in itinere con un gruppo kazako. In precedenza, l’uomo di affari più famoso di Pescara, aveva timidamente chiesto scusa a tutti i tifosi abruzzesi per la magra figura rimediata dal suo Pescara, appoggiandosi ai soliti media.

Sono sei anni che seguo da cronista sportivo le vicende biancazzurre, e sono stato anche uno dei pochi giornalisti a seguire il Pescara in questa stagione sin dall’inizio del ritiro, e non ho mai avuto l’impressione che questa squadra potesse avere molte chance di salvezza. Ho sempre respirato durante gli allenamenti un’aria di eccessiva possibilità e capacità nei propri mezzi, avendo l’impressione di trovarmi di fronte un gruppo poco compatto, che non sarebbe arrivato molto lontano. Il campo, alla fine, mi ha dato ragione.

Possibile che solo io abbia sempre sottolineato le criticità e i problemi di questa squadra, mentre tutti, dalla stampa alla società, ripetevano in coro. Va tutto bene madama la Marchese, la colpa è morta fanciulla, Non tutte le ciambelle riescono con il buco? Forse, mi sbaglio io.

In definitiva, il clamoroso, ma solo per le proporzioni, tonfo del Pescara, non ha fatto quel rumore, almeno mediatico, che molti si attendevano. La stagione, che sarà ricordata come una di quelle peggiori vissute dal sodalizio Dannunziano, sembra già essere passata in archivio, senza che nessuno abbia mai sottolineato, come si conviene, lo spettacolo che di certo non ha reso onore, non solo a Pescara, ma ad un’intera Regione, che il Pescara ha offerto contro le più grandi squadre del panorama calcistico italiano.

Sic transit gloria mundi… E, allora, ecco che tutti prospettano una prossima stagione entusiasmante, con tanti volti nuovi pronti a riportare subito il Pescara in serie A. Del resto, analizzare il perché e il percome le débacle si siano sviluppate, è arte di pochi. E, allora, ai tifosi non rimane che sperare in un nuovo miracolo biancazzurro, o meglio “Zemaniano”. In attesa che qualcuno capisca e chiarisca il suo ruolo all’interno di questo tourbillon…

CHRISTIAN BARISANI

VIDEO ESCLUSIVO – Berretti Playoff, Juve Stabia-Livorno 1-2: gli highlights e i gol del match

VIDEO ESCLUSIVO – Berretti Playoff, Juve Stabia-Livorno 1-2: gli highlights e i gol del match

Allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia è andato in scena la partita di calcio Juve Stabia-Livorno categoria Berretti, gara valida per il ritorno dei quarti dei Play Off. E’ arrivata una sconfitta nel finale, 2-1 il risultato finale, che elimina di fatto le Vespette dalla fase finale che andrà in scena a Prato. Queste le immagini e i gol del match.

a cura di Ciro Novellino

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Napoli, interesse per Falletti della Ternana: i dettagli

Napoli, interesse per Falletti della Ternana: i dettagli

Il Napoli pensa a Cesar Falletti, attaccante classe 92 della Ternana. Gianluca Di Marzo, attraverso il suo sito ufficiale, spiega: “Quaranta partite, sette gol e nove assist in stagione con la Ternana hanno attirato l’attenzione del Napoli su César Falletti. Sul trequartista uruguaiano in scadenza di contratto si erano già fatte avanti Pescara e Crotone nella finestra di mercato di gennaio, ma la Ternana aveva fatto muro. Ora, su di lui, il Napoli: contatti avviati e operazione comunque fattibile, ancora da capire se la volontà del club di Aurelio De Laurentiis è quella di tenere Falletti in rosa o di girarlo in prestito in Serie A. Che comunque, dopo i tentativi di gennaio, si ripresenta: stavolta c’è il Napoli su Falletti”.

VIDEO ViViCentro – Juve Stabia, Scognamiglio: “Ad un passo dalla fase finale, peccato!”

VIDEO ViViCentro – Juve Stabia, Scognamiglio: “Ad un passo dalla fase finale, peccato!”

Allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia è andato in scena la partita di calcio Juve Stabia-Livorno categoria Berretti, gara valida per il ritorno dei quarti dei Play Off. E’ arrivata una sconfitta nel finale, 2-1 il risultato finale, che elimina di fatto le Vespette dalla fase finale che andrà in scena a Prato. Al termine del match abbiamo ascoltato Piero Vecchione.

a cura di Ciro Novellino

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VIDEO ViViCentro – Juve Stabia, Vecchione: “Peccato, volevamo la fase finale!”

VIDEO ViViCentro – Juve Stabia, Vecchione: “Peccato, volevamo la fase finale!”

Allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia è andato in scena la partita di calcio Juve Stabia-Livorno categoria Berretti, gara valida per il ritorno dei quarti dei Play Off. E’ arrivata una sconfitta nel finale, 2-1 il risultato finale, che elimina di fatto le Vespette dalla fase finale che andrà in scena a Prato. Al termine del match abbiamo ascoltato Piero Vecchione.

a cura di Ciro Novellino

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VIDEO ViViCentro – Panico: “Siamo rammaricati, potevamo fare di più”

VIDEO ViViCentro – Panico: “Siamo rammaricati, potevamo fare di più”

Allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia è andato in scena la partita di calcio Juve Stabia-Livorno categoria Berretti, gara valida per il ritorno dei quarti dei Play Off. E’ arrivata una sconfitta nel finale, 2-1 il risultato finale, che elimina di fatto le Vespette dalla fase finale che andrà in scena a Prato. Al termine del match abbiamo ascoltato mister Domenico Panico.

a cura di Ciro Novellino

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