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Ounas firmerà un quinquennale, cifre e dettagli

Ounas firmerà un quinquennale, cifre e dettagli

La Gazzetta dello Sport dà nuovi dettagli sull’acquisto di Adam Ounas da parte del Napoli: “Manca soltanto l’ufficialità per annunciare l’acquisto di Adam Ounas. La trattativa è stata definita da Cristiano Giuntoli nella giornata di lunedì. Al Bordeaux andranno 10 milioni di euro, mentre all’esterno sinistro franco-algerino è stata garantito un contratto di un milione netto a stagione per 5 anni. Il tweet con l’annuncio di Aurelio De Laurentiis dovrebbe arrivare dopo le visite mediche che il giocatore sosterrà tra venerdì e lunedì a Villa Stuart, a Roma. Dopodiché, Ounas dovrebbe rientrare in Francia per poi aggregarsi ai compagni nel ritiro di Dimaro, a metà della prossima settimana. In attesa della conferma ufficiale da parte del Napoli, dell’operazione ha parlato anche il presidente del Bordeaux, Stephan Martin, che ha confermato lo stato avanzato della trattativa. «Anche se non abbiamo ancora concluso, siamo a buon punto»”.

Boom di sbarchi. Minniti: ”La situazione è preoccupante”

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Il ministro Minniti annulla la visita a Washington e rientra in Italia: “La situazione è preoccupante”. Ora l’ipotesi è allestire mini-tendopoli e utilizzare le caserme per l’accoglienza.

“La situazione può precipitare”. Minniti inverte la rotta dell’aereo e cancella gli impegni negli Usa

Le ipotesi: allestire minitendopoli e utilizzare le caserme. Pressioni su Bruxelles. In serata vertice con il premier Gentiloni

ROMA – Un dietrofront aereo più eloquente dei numeri e della difficoltà a reperire le strutture di accoglienza. Negli ultimi 4 giorni sono state salvate 10.500 persone nel Mediterraneo, dai sindaci non sempre c’è disponibilità ad ospitarli sul proprio territorio, ma la conferma che l’emergenza migranti sia oramai esplosiva è il rientro immediato in Italia del ministro dell’Interno.

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Anzi, più che di un rimpatrio si è trattato di un’inversione di rotta dell’aereo che stava trasportando Marco Minniti e il suo staff a Washington, per alcuni incontri istituzionali. Durante il volo verso la capitale degli Stati Uniti, il titolare del Viminale ha esaminato i dati allarmanti degli ultimi sbarchi e ha iniziato a valutare l’ipotesi della marcia indietro. Ma la decisione definitiva è maturata durante lo scalo tecnico in Islanda: aggiornato al telefono sulle ultime cifre dell’esodo dalla Libia, ieri pomeriggio ha preferito abbandonare il viaggio e tornare.

Il ministro non ha fatto in tempo ad atterrare a Roma e ha subito chiesto e ottenuto un incontro urgente con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Perché è evidente che, sia sul piano nazionale sia su quello internazionale – soprattutto per fare pressioni su Bruxelles -, occorre un impegno diretto da parte del governo. Molti e spinosi i temi sul tavolo del confronto tra il premier e Marco Minniti. Doppio il fronte di preoccupazioni per quest’ultimo. Da un lato, quello esterno relativo al traffico di esseri umani in corso in Libia. Dall’altro, un capitolo interno di questioni sul tappeto, dal rapporto politico con i sindaci (in particolare quelli della Lega Nord) alla gestione del problema in modo da evitare che la realtà degeneri com’è avvenuto ieri con l’invasione dell’autostrada tra Catania e Gela, da parte dei migranti del Cara di Mineo.

La situazione è davvero al limite, finora sono sbarcati sulle nostre coste 70 mila migranti, e, considerato che si registra il 26 per cento in più degli arrivi del 2016 (anno in cui arrivarono 180 mila persone ) la stima entro la fine dell’anno si aggira intorno ai 230 mila sbarchi.

Al momento ci sono 90 mila persone pronte a partire dalla Libia nei prossimi tre mesi che sono i più comodi, per le condizioni climatiche e del mare, alla traversata di chi parte verso la terra promessa.

Ma la questione principale, al di là dei numeri, è la sempre maggiore complessità nella sistemazione degli extracomunitari sul nostro territorio nazionale. All’esame del ministro ci sono due ipotesi: delle mini tendopoli (due per provincia in modo da non creare dei ghetti, sempre nell’ottica della distribuzione equa e diffusa) al ricorso alle caserme. Non solo: si procederà a una verifica della potenzialità di accoglienza di tutti gli edifici pubblici in disuso, dalle scuole ai capannoni utilizzati in passato come magazzini.

Mentre sui numeri si dovrà aprire una nuova discussione a livello politico. A dicembre tra il Viminale e l’Anci la quota di accoglienza era stata fissata a 200 mila unità e un eventuale aumento sarà concordato con l’associazione dei Comuni. Fino ad oggi non c’è stata la necessità, ma il numero delle persone accolte si sta pericolosamente avvicinando a quota 200 mila, anzi è destinato a sfiorare i 230 mila e, dunque, non è escluso che nei prossimi giorni ci sia un’iniziativa da parte del ministro in questo senso.

Il piano d’emergenza, inoltre, prevede altri due punti. Uno riguarda l’intensificazione della collaborazione con la guardia costiera libica, formata da nostro personale e dotata di 10 motovedette ristrutturate dall’Italia, e la guardia libica di frontiera, lungo i 5 mila chilometri al confine con Ciad e Nigeria. L’altro si concentra una maggiore collaborazione a livello europeo per stabilire che chi soccorre in mare deve poi farsi carico anche dall’accoglienza. L’obiettivo del Viminale, insomma, è che anche Spagna, Francia, Malta, ma anche Olanda e Irlanda dopo aver recuperato in mare i migranti facciano la loro parte e li accompagnino sul loro territorio invece che sulle nostre coste meridionali.

Questa possibilità rappresenterebbe sicuramente un punto di svolta, quanto mai prezioso quindi una presa di posizione chiara e inequivocabile da parte del presidente del Consiglio. Un suo intervento in questa direzione avrebbe certamente un peso specifico importante per cambiate le carte in tavola.

Anche perché il tema diviene ogni giorno più urgente. Soprattutto per la distanza sempre più ravvicinata tra veri e propri esodi. Mentre finora si era infatti registrato un picco ogni due settimane, negli ultimi sette giorni non si è potuto tirare un attimo di respiro. Nel weekend di Pasqua, per fare un esempio, arrivarono in Italia 8700 persone, due settimane dopo quasi 4 mila. E sinora c’erano sempre state due settimane di tempo per trovare una sistemazione ai profughi.

Ora però la situazione è al limite. E c’è più di un campanello d’allarme di cui si deve tenere conto. A partire dalla Libia, dove i trafficanti di esseri umani dimostrano un’organizzazione logistica sempre superiore e sono diventati un’industria economica che produce milioni di euro. Fino al nostro Paese, dove serpeggia il timore che a breve possa verificarsi un episodio che esasperi ulteriormente gli animi. Da un incidente in mare (più di un’ecatombe si è verificata negli ultimi anni) a una rivolta di cittadini che non vogliono convivere con i profughi, il rischio di un brutto imprevisto è dietro l’angolo.

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Mini-tendopoli per i migranti: in quattro giorni ne sono sbarcati oltre diecimila

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Nuova emergenza migranti in Italia: in quattro giorni ne sono sbarcati oltre diecimila. I profughi del Cara di Mineo (in Sicilia) bloccano la statale per protesta: “Il Centro ci impone troppe regole”.

Boom di sbarchi, scatta l’emergenza

In quattro giorni oltre 10 mila migranti sono stati salvati e distribuiti nei Centri. Il presidente Mattarella dal Canada: l’Italia è in prima linea, l’Ue non è sensibile

ROMA – Sabato sono stati salvati 500 migranti al largo delle coste libiche e a migliaia sono a bordo delle navi dei soccorritori diretti verso i porti italiani. In totale sono oltre 10.500 persone in quattro giorni.

Per il segretario Pd Matteo Renzi «i numeri di oggi non sono sostenibili ma serve anche uno sforzo educativo e culturale» di lungo periodo. Sembra una posizione diversa rispetto a quanto sostenuto in passato, in realtà non c’è alcuna marcia indietro nemmeno sullo ius soli, come precisa l’ex premier parlando durante la presentazione dell’ultimo libro sulla disgregazione degli Stati del direttore de La Stampa, Maurizio Molinari. Renzi spiega che rinunciare davanti ai sondaggi sfavorevoli sarebbe «cadere in basso». Ma ha aggiunto che è «un dovere prendere atto che l’opinione pubblica è esasperata». Serve insomma una nuova strategia. «Si deve prendere atto – prosegue Renzi – che la parola identità è bella e positiva e non è il contrario della parola integrazione».

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Ma nel frattempo ci sono le migliaia di migranti in arrivo da gestire. L’impennata degli sbarchi ha convinto il ministro dell’Interno Marco Minniti a rientrare in Italia, e lasciare Washington dove era atteso per una serie di incontri istituzionali. «L’Italia è in prima linea nel Mediterraneo per salvare migliaia di vite umane nell’ambito di un fenomeno epocale» – ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita a Ottawa. L’impegno dell’Italia non è accompagnato da un approccio analogo nell’Ue. «Ciò accade – prosegue Mattarella – ai confini dell’Europa, senza ancora suscitare nel nostro continente nè adeguata consapevolezza nè l’emergere di sensibilità sufficientemente condivise, necessario preludio di incisive azioni comuni». Il contrario di quanto accada in Canada, a cui il presidente non risparmia i complimenti per l’impegno sul fronte «dell’inclusione sociale».

Difficile dire, infatti, quale sarà il destino di questa nuova ondata di sbarchi. I migranti in arrivo sulle coste italiane sono persone in viaggio dalla Libia verso l’Italia, ma anche dall’Africa occidentale verso la Libia, prima tappa del viaggio verso l’Europa. I cinquemila migranti soccorsi ieri nel Mediterraneo centrale navigavano a bordo di cinque barche e 18 gommoni. Alle operazioni hanno preso parte la Guardia costiera, le Ong e alcuni rimorchiatori. Mentre gli 8500 soccorsi negli ultimi due giorni si trovano adesso a bordo di 14 navi: sei di queste hanno già fatto ingresso o stanno per entrare in porti di Sicilia e Calabria, le altre otto sono ancora in navigazione a largo delle coste italiane.

Sul pattugliatore «Comandante Foscari» della guardia costiera, in navigazione verso Pozzallo, c’è anche il cadavere di un neonato che era nato sul barcone.

Intanto, domenica scorsa sono stati trovati senza vita 52 migranti nella zona desertica a nord del fiume Niger, al confine con la Libia. Altri 24 loro compagni sono stati invece tratti in salvo. Il gruppo proveniva dall’Africa occidentale. A confermarlo il prefetto della regione settentrionale di Bilma, Fatoumi Boudou, che ha parlato di un gruppo «di circa 70 persone, partite a bordo di tre veicoli da Agadez per la Libia, e abbandonate in pieno deserto senza acqua e senza cibo» dai trafficanti. Agadez dista 750 chilometri dal confine libico, il viaggio dura dai due ai tre giorni. Da lì i migranti puntano ad arrivare sulla costa libica per poi imbarcarsi alla volta dell’Europa. Nella stessa zona a inizio giugno almeno 44 migranti diretti in Libia, tra cui donne e bambini, sono morti di sete nel deserto.

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La fame può portare a battaglie, ma anche un piccolo osso da spartire: vedi cs e cd

Dopo l’esito poco felice delle amministrative, nel centro sinistra si apre il processo a Renzi, e lui chiude all’Ulivo 2.0 aprendo un nuovo scontro con Prodi. Per contro, nel centro destra, il piccolo osso che le stesse hanno portato alla coalizione, parimenti apre lo scontro tra Salvini(ani) e Berlusconi(ani) sul chi lo abbia “trovato” e quindi chi debba spolparselo al meglio. Che fare? Poco o nulla temo. Del resto siamo in Italia dove, come sempre, dopo ogni tornata elettorale (ma come anche di qualsiasi altro confronto) tutti si dichiarano vincitori e, alla fine, a ben vedere, di fatto realmente vincono permanendo nelle loro posizioni (poltrone) e a perdere siamo sempre noi italioti, sempre presi da altro ed attenti ad altro. E di “rivoluzione” anche solo morale e culturale nemmeno se ne può parlare, è cosa troppo seria ed onerosa e poi, c’è sempre qualche altra priorità, fossanchero le ferie o qualche festività qualsiasi, purché sia.

A leggere le notizie d’agenzia lanciate nella tarda sera di ieri c’è da farsi venire il mal di fegato per cui vi consiglio di munirvi di un efficiente antiacido a portata di mano prima di procedere a leggere il report di quanto “agita” l’italica sceneggiata in programmazione costante sull’italico palcoscenico politico.

Fatto? Ed allora procediamo con la rassegna.

Partiamo dal cartellone del Centro Sinistra dove si è appena parta una nuova (ma anche antica) battaglia tra Renzi che invita Prodi a “star lontano” dal suo osso e questi che subito replica: “Stare più lontano? Lo farò” ‘Sposterò tenda più lontano senza difficoltà’

“Leggo che il segretario del Partito democratico mi invita a spostare un po’ più lontano la tenda. Lo farò senza difficoltà: la mia tenda è molto leggera. Intanto l’ho messa nello zaino”. Lo dichiara l’ex premier Romano Prodi.

A quanto si apprende, la dichiarazione di Romano Prodi è un commento all’opinione espressa a più riprese, dopo il voto per i ballottaggi, dal segretario del Pd Matteo Renzi sulle coalizioni. In un colloquio con Qn Renzi tra l’altro afferma: “Si conferma la tesi che i migliori amici del Berlusca sono i suoi nemici. È stato infatti ancora una volta dimostrato che quelli che invocano una coalizione di centrosinistra larga il più possibile fanno il gioco del centrodestra, e non del Pd”.

“Non possiamo inseguire oggi una discussione artificiale su quale sarà la coalizione che andrà alle elezioni. Abbiamo davanti un anno alle elezioni, confrontiamoci sui contenuti”, ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi, che parlando all’Ispi a Milano ha sostenuto che bisogna parlare delle cose concrete, come l’Europa, l’immigrazione, le periferie e non tornare alla discussione “di antica memoria su cespugli e cespuglietti”.

“So quello che farò io nei prossimi mesi – ha detto ancora Renzi -. Non inseguiremo la polemica ma tireremo fuori un progetto serio dell’Italia, stando fuori dai palazzi romani. Ci confronteremo con tutti: se ci andrà bene, torneremo al Governo, se ci andrà male avremo fatto un servizio all’Italia”.

Le continue esasperanti polemiche nel centrosinistra alla fine non fanno altro che agevolare il fronte avversario. E’ stato sempre così. Ma se in tanti pensano che il problema sia soltanto dentro il Pd, è chiaro che poi alle elezioni rischia di vincere qualcun altro”. Lo dice il segretario del Pd Matteo Renzi durante la rassegna stampa del Nazareno #OreNove.

“Il dibattito sulla coalizione addormenta gli elettori e non serve. Non è di per sé la coalizione che segna la vittoria. E’ il candidato, il leader, il territorio che segna la sconfitta o la vittoria ai ballottaggi“. “Le coalizioni non sono l’argomento su cui intrattenere gli italiani per i prossimi 12 mesi. Quello che interessa loro è cosa facciamo sulle tasse. Le coalizioni affascinano gli addetti ai lavori, il modo con cui si risolvono i problemi è il nostro campo di gioco”.

“Ha ragione Veltroni – ha detto il leader del Pd – non presentarsi contro ma per, è tema che giudico fondamentale”. “La discussione su cos’è la sinistra e come si vince o si perde non può essere staccata dalla realtà. E’ di sinistra fare i convegni sugli esodati o fare l’anticipo della pensione? Chi combatte il precariato: chi fa dotte analisi o chi concretamente permette di aumentare i contratti di lavoro a tempo indeterminato? Si vincono o si perdono le elezioni sui risultati ottenuti e sulle idee concrete e i progetti per il futuro. Su questo siamo più forti di tutti, non abbiamo da inseguire le scie chimiche”, sottolinea il segretario. La nostra grande opportunità è discutere di idee. Trovatemene uno interessato alle coalizioni e gli diamo un premio fedeltà. Il principio un euro in cultura un euro in sicurezza lo sta riprendendo Macron”, sottolinea.

“Non si rimettono in discussione – ha detto ancora – battaglie come quella sullo ius soli. Non si può cambiare idea per un sondaggio che dice che gli italiani sono meno favorevoli, tendenza che non è legata all’insicurezza sugli attentati. Non rinuncio a un’idea per un sondaggio, come non abbiamo rinunciato alla battaglia sui diritti civili, sul jobs act, sull’expo. Noi siamo capaci di prenderci le nostre responsabilità”.

Sulle banche venete “la posizione del governo l’ha espressa molto chiaramente Gentiloni: una scelta legittima e doverosa. La penso come lui, è legittima e doverosa nella situazione in cui si era, spero che i nostri parlamentari europei siano in grado di fare una grande battaglia perché i criteri molto selettivi delle banche venete siano applicate agli istituti di altri Paesi del Nord come quelli tedeschi”

“Le tende una volta riposte si possono anche tirare di nuovo fuori dallo zaino. Lo spero”. Lo dice Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture, parlando con i cronisti in transatlantico alla Camera

“Cosa accadrà in futuro? – afferma Renzi -. Nelle tribù c’è fedeltà assoluta al capo e sotto questo profilo il Pd non corre rischi. Quello che so è solo quello che farò io nei prossimi otto mesi” dice usando l’arma dell’ironia. “Se c’è una cosa che non faremo è inseguire le polemiche” spiega il segretario del Pd. Piuttosto “dobbiamo lavorare su un progetto chiaro, stando lontani dai palazzi romani”.

Poi, su Facebook, scrive: “In queste ore registriamo ancora polemiche interne al Pd. Non è una novità, ma mi dispiace molto. Soprattutto per gli iscritti, per i militanti, per gli amministratori che non meritano le polemiche del gruppo dirigente nazionale”. (ansa)

GUERINI – “Nessuno ha mai neanche lontanamente pensato di attaccare Prodi o di invitarlo ad andarsene. Prodi è e resta un punto di riferimento” dice Lorenzo Guerini, parlando con i cronisti alla Camera. “Noi vogliamo lavorare con tutti e discutere con tutti a partire dai temi che interessano il Paese perché una discussione tutta sulle formule politicistiche, invece di affascinare chi ascolta, rischia di allontanare i cittadini” aggiunge Guerini.

RICHETTI – Anche Matteo Richetti, su Twitter, sottolinea che “nessuno ha mai invitato Romano Prodi ad allontanarsi dal Pd, la nostra volontà è l’esatto contrario” .

FRANCESCHINI – Ma intanto, a due giorni dai ballottaggi, continuano le valutazioni all’interno del Partito democratico. “Bastano questi numeri per capire che qualcosa non ha funzionato? Il Pd è nato per unire il campo del centrosinistra, non per dividerlo” scrive su Twitter il ministro della Cultura Dario Franceschini, pubblicando i grafici dei risultati ottenuti dal Pd a L’Aquila, Genova, Parma e Verona.

Frasi alle quali segue l’invito alla calma di Lorenzo Guerini: “Inviterei tutti alla calma. Il 10 ci sarà una Direzione e lì discuteremo sulla situazione politica. Servono calma e responsabilità” rispetto a “esasperazioni che non servono”.

ORLANDO – A proposito del fatto che non si stia lavorando a una legge elettorale maggioritaria che favorisca le coalizioni, interviene Andrea Orlando: “Il problema fondamentale è evitare una parola che in questo momento” suona come una “bestemmia ovvero la parola coalizione. Perché la parola coalizione mette in discussione il tema della candidatura alla premiership”.

Per dire la coalizione non funziona si porta l’esempio delle amministrative e Genova, aggiunge, “ma non può reggere una coalizione in una sola città, in un quadro in cui quella coalizione non esiste a livello nazionale”.

Infine, l’ex sfidante alle primarie dem – che aveva espresso “solidarietà a Franceschini” per una frase di Guerini – ha in serata preso atto “con soddisfazione che le parole del coordinatore della segreteria del Pd” sono state “fraintese e non erano rivolte a una posizione specifica ma al dibattito che si è sviluppato in queste ore”. (adnkronos)

Poi ancora, ecco il renzianissimo Matteo Orfini che, su Twitter, rincara la dose:

La nuova linea è “Renzi convochi subito il tavolo del centrosinistra!”. Favoriamo immagine per facilitare il lavoro.

Le prossime tappe sono l’assemblea dei circoli, venerdì e sabato a Milano, e la Direzione il 10 luglio. Renzi, scrive ancora il quotidiano di Largo Fochetti, intende “capovolgere l’agenda” al quale vorrebbero costringerlo gli interlocutori a sinistra. “Come risolvere i problemi lavoro-precarietà, fisco-equità, sicurezza immigrazione. Questi sono i problemi veri”.  “Dobbiamo superare l’asfissia del dibattito interno al ceto politico, che rischia di essere lontano dal Paese reale e rilanciare lo spirito originario del Pd”, dichiara al ‘Corriere della Sera‘ il vice segretario del Pd, Maurizio Martina, “anche scrollandoci di dosso questa dinamica per la quale il Pd viene vissuto come capro espiatorio di tutti”. E anche Orlando, ancora sul ‘Corriere’, riconosce che “D’Alema ha posto più veti di tutti e ha detto cose che non hanno aiutato. Uno degli sport di quel campo è rendere più complicato il percorso a Pisapia”.  (agi)

E se a sinistra sono messi così, non è che a destra siano messi meglio

Salvini: ‘Se Berlusconi tace guarda a Renzi’

Berlusconi, forte del risultato ottenuto dal centrodestra, frena Salvini e invoca una coalizione con profilo liberale-moderato: “Da questi risultati il centro-destra può partire in vista della sfida decisiva per tornare a guidare il paese, sulla base di un programma condiviso, che in larga parte già abbiamo, e di una coalizione fra forze politiche diverse, caratterizzata da un chiaro profilo liberale, moderato, basato su radici cristiane, secondo il modello di centro-destra vincente in tutt’Europa e oggi anche in Italia”.

Ribatte la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “La moderazione è una categoria che in politica non esiste più: a me non interessano le etichette, mi interessano i contenuti. Parliamo di quelli e da quelli voglio partire per costruire la coalizione di centrodestra”.

“Serve il centrosinistra, dicono. Avessimo vinto tutti i ballottaggi, avrebbero detto che serve il centrosinistra. Avendone persi alcuni, è sempre la dimostrazione che serve il centrosinistra. Amici e compagni, ve lo dico con affetto, non funziona così. Serve il modello Pisapia sennò si perde, dicono. Peccato che la sconfitta peggiore l’abbiamo subita a Genova”, scrive su Facebook il presidente del Pd Matteo Orfini.

E Matteo Salvini “non vede l’ora di esportare il modello di queste amministrative a livello nazionale”. “Abbiamo fatto 30 – ha detto -, facciamo 31. Se dopo decenni ci chiedono di governare Genova, Pistoia o Sesto San Giovanni, vuol dire che possiamo governare anche il Paese”.

“Il Pd esce da questi ballottaggi con le ossa rotte e Renzi prende una clamorosa sberla dagli italiani,la seconda dopo quella del 4 dicembre scorso. Lui parla di risultato a macchia di leopardo, ma la realtà dei numeri dimostra che per il suo Pd è una vera e propria Caporetto. Renzi lo aveva capito e per questo in campagna elettorale nelle ultime due settimane si è dileguato e ora vuole far credere che non sia successo nulla e che tutto possa andare avanti come prima”, afferma il Movimento 5 Stelle.

In una tornata elettorale che registra un’alta disaffezione dell’elettorato (affluenza al 46%, tredici punti in meno rispetto al primo turno) a fare rumore è, innanzitutto, è l’imporsi di quell’alleanza Fi-Lega-Fdi che, fino a qualche giorno fa, vedeva proprio in Matteo Salvini e Silvio Berlusconi tra i più scettici.

Eppure, laddove si presenta unito, il centrodestra vince, espugnando Genova con Marco Bucci e conquistando roccaforti rosse come La Spezia – con Pierluigi Peracchini – e Pistoia, con Alessandro Tomasi. Ma lo schema unitario è vincente anche a Monza, Lodi, nell’ “ex Stalingrado” d’Itlia Sesto San Giovanni, ad Asti e a Verona, dove Federico Sboarina trionfa su Patrizia Bisinella, compagna dell’ex sindaco Flavio Tosi e sostenuta anche dal Pd. “Ora vado fino in fondo, a governare. I prossimi sono Renzi, Gentiloni e Boschi”, esulta Salvini “vedendo” la trazione leghista del trionfo di oggi. “E’ un risultato storico, il centrodestra ne faccia tesoro”, è il messaggio, chiaro, che Giovanni Toti, dopo il trionfo del “modello” che porta il suo nome in Liguria, manda ai leader di Fi, Lega e Fdi, a cominciare proprio da Berlusconi. “Uniti si vince, no perditempo”, incalza Giorgia Meloni anticipando un dibattito che, nei prossimi giorni, si farà infuocato.

Anche perché al Sud, dove è l’influenza di FI a prevalere in maniera netta su quella leghista, il centrodestra avanza ugualmente. Clamorosa è la vittoria a L’Aquila, dove Pierluigi Biondi ribalta il risultato del primo turno e ha la meglio su Americo Di Benedetto. Annunciato, il trionfo a Catanzaro di Sergio Abramo e al fotofinish quello a Rieti. In tutto, ai ballottaggi, il centrodestra prende 16 capoluoghi su 22 rivoluzionando, inoltre, il tradizionale trend negativo che aveva subito al secondo turno.

Oggi, a “piangere”, è invece il Pd. Il centrosinistra si consola vincendo a Lecce con Carlo Maria Salvemini, a Padova con Sergio Giordani, a Lucca con Alessandro Tambellini e a Taranto con Rinaldo Melucci. “Poteva andar meglio”, scrive in tarda notte Renzi su facebook confermando tuttavia come a suo parere le elezioni amministrative siano “un’altra cosa rispetto alle politiche”. Eppure, in chiave di leadership di coalizione, il voto rischia di indebolire il segretario Dem. E da Mdp arrivano, in vista della kermesse di Giuliano Pisapia, i primi attacchi: “la destra è forte, o si cambia o si muore”, sottolinea Arturo Scotto.

E il M5S? Dopo il “disastro” del primo turno, si consola strappando Carrara al centrosinistra (con Francesco De Pasquale) dopo 70 anni di governo “rosso” e avanzando nel Lazio, dove vince a Ardea e Guidonia. “Siamo in crescita inesorabile”, sottolinea Luigi Di Maio. A Parma, però, a sorridere è il simbolo del dissenso interno al M5S, Federico Pizzarotti. “Ognuno nel Movimento si farà domande e si darà risposte”, sono le parole della rivincita del sindaco emiliano che, con il suo “effetto Parma”, potrebbe dare linfa ad una formazione ex M5S anche a livello nazionale.

 (ansa)

E questo è! E sempre sarà, purtroppo!

vivicentro.it/opinione

Mercato Roma, Gonalons in entrata? Domani visite mediche per Manolas allo Zenit

NOTIZIE AS ROMA – I pezzi del puzzle cominciano ad incastrarsi e il disegno della Roma del futuro a prendere forma. Come riporta Sky Sport, è stata raggiunta l’intesa tra i giallorossi e lo Zenit per il trasferimento di Manolas. Addirittura già domani il difensore greco svolgerà le visite mediche a Villa Stuart per poi raggiungere i suoi nuovi compagni nel ritiro austriaco. La Roma lo aveva pagato 13 milioni nel 2014 ed il calciatore percepiva attualmente 1,2 milioni mentre ora ne prenderà ben 4 a stagione per 4 anni.

GONALONS RILEVA PAREDES? – Intanto, caldissimo anche il fronte entrate: dopo l’arrivo in mattinata del terzino destro Rick Karsdorp, nel tardo pomeriggio si è diffusa l’indiscrezione che vorrebbe Maxime Gonalons all’ombra del Colosseo. Paredes, infatti, sembra destinato a seguire Manolas allo Zenit (anche se la trattativa non è ancora conclusa) e Monchi avrebbe individuato nel capitano del Lione il suo sostituto. Addirittura nel pomeriggio di ieri si sarebbe tenuto un incontro tra l’agente del transalpino Frederic Guerra e il ds romanista all’esito del quale l’accordo sarebbe stato raggiunto. Ora c’è da convincere il presidente Aulas che chiede almeno 9 milioni di euro per il cartellino del mediano, mentre la Roma non vuole andare oltre quota 5. Al giocatore, che ha già dato il suo benestare, andranno 2,2 milioni di euro per i prossimi 4 anni. Domani è previsto un nuovo contatto fra le parti ma filtra ottimismo sulla possibilità di chiudere l’affare.

Claudia Demenica

Forio d’Ischia,torneo di Footvolley spazio anche ai bambini al Beach Soccer

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Non solo Footvolley. Nell’ambito della manifestazione organizzata al Lido Mattera (alla Chiaia, Forio), ci sarà spazio anche per i bambini in un’età compresa tra i 6 e i 10 anni. A partire dal 5 Luglio, infatti, avrà inizio anche un torneo di beach soccer per i più piccoli. Dalle 18.30 in poi, si giocheranno partite di 4vs4  sul campo che sarà occupato dai grandi a partire dalle 21 circa. Le iscrizioni del torneo dedicato ai bambini avranno inizio a partire dalla serata inaugurale della manifestazione in programma domenica prossima. In loco sarà possibile chiedere informazioni ed eventualmente presentare i nominativi di squadre già formate (numero libero) oppure ci si potrà  iscrivere singolarmente e sarà poi l’organizzazione a formare una squadra ad hoc insieme ad altri bambini iscritti singolarmente o, se necessario, si provvederà ad inserire i bambini in qualche squadra già iscritta. Lo scopo del torneo, infatti, è in via esclusiva il divertimento che può essere assicurato solo se sarà data la possibilità di giocare a tutti i bambini. Ecco perchè ad essere premiati saranno tutti i piccoli partecipanti, dai primi agli ultimi. In base al numero di squadre e bambini iscritti, l’organizzazione si riserva di decidere se il torneo potrà concludersi in un solo giorno (il 5 luglio) o se sarà necessario prolungare i giorni delle gare. Su richiesta degli stessi iscritti, comunque, il Lido Mattera sarà a disposizione anche per far giocare a beach soccer gli stessi bambini per più giorni. Al di là delle iscrizioni (che saranno aperte ufficialmente il 2 Luglio), è già possibile chiedere informazioni e presentare una pre-iscrizione attraverso la pagina Facebook “Torneo di Footvolley Lido Mattera”. Nel frattempo, sale l’attesa per conoscere quelli che saranno gli ospiti della prima – ed importante – serata in programma il 2 Luglio. Si tratta sicuramente di due giornalisti sportivi di Mediaset Premium e se per l’ospite maschile è veramente difficile riuscire ad individuare il possibile candidato, per l’ospite femminile l’organizzazione ha lanciato un gioco nel quale bisogna indovinare chi tra Eleonora Boi, Mikaela Calcagno e Giorgia Rossi saranno ad Ischia nel prossimo weekend. La certezza è che gli ospiti (non sono da escludere nuove sorprese) saranno al Bar/Ristorante “Seasons” (adiacente al Lido Mattera) a partire dalle 19.30 per un aperitivo con il pubblico che potrà anche scattare foto con gli ospiti stessi . Alle 21 avrà poi inizio la cerimonia di apertura, durante la quale saranno sorteggiate due partite della prima giornata che si disputeranno già domenica sera. Nella serata di mercoledì o al massimo nella mattinata di giovedì, saranno svelati gli ospiti della terza edizione del Torneo di Footvolley “Lido Mattera”.

La Lega Pro torna come Serie C: le date della nuova stagione

Parte ufficialmente la nuova stagione per la Lega Pro 2017-2018. Sono state, infatti, rese note dalla FIGC le date di apertura e chiusura del campionato che tornerà a chiamarsi Serie C, come una volta.

Le vespe, anche per quest’anno ai nastri di partenza del terzo campionato professionistico italiano, scenderanno in campo per la prima giornata, al pari delle altre 59 compagini, il 27 agosto.

Prima di questa data, però, c’è la Coppa Italia Lega Pro che inizierà il 6 agosto con i mini gironi da tre squadre. Questa competizione, però, almeno inizialmente non vedrà protagonisti i gialloblù, i quali saranno impegnati nella Coppa Italia principale grazie al piazzamento tra le prime dieci in classifica.

L’ultima giornata della nuova Serie C si disputerà, invece, il 6 maggio 2018.

Samuele Esposito

Ruba la cassa e la scaglia contro l’inseguitore:arrestato a Pescara

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I Carabinieri della Compagnia di Pescara, hanno tratto in arresto, poco dopo l’una di notte, nella flagranza del reato di furto aggravato M. A. A., 20enne marocchino senza fissa dimora già gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Il giovane, approfittando del doppio ingresso del locale, si era introdotto all’interno del pub passando sotto il bancone, venendo così notato solo al momento in cui aveva asportato dal bancone la cassa.

Il titolare, accortosi di quanto stava accadendo, si poneva all’inseguimento del malvivente, rincorrendolo a piedi per le vie pedonali. Nel tentativo di dileguarsi, il marocchino scagliava la cassa contro il titolare, fallendo di poco la mira e finendo la sua fuga in via dei Bastioni, bloccato dai motociclisti della Compagnia di Pescara giunti immediatamente sul posto poiché allertati da cittadini di quanto era appena accaduto.

La refurtiva è stata restituita all’avente diritto e il 20enne è stato tratto in arresto, ristretto presso le camere di sicurezza della caserma, in attesa della direttissima che si terrà in giornata.

Di seguito il commento del comandante della Compagnia dei Carabinieri di Pescara, Il Maggiore Claudio Scarponi:

“L’episodio, concluso con l’arresto in flagranza del malvivente, testimonia come la collaborazione tra cittadini e forze di polizia permetta di rispondere al meglio alle richieste della cittadinanza. La tempestività nell’informare i Carabinieri e gli altri appartenenti alle forze di polizia della consumazione di reati è elemento talvolta determinante a vantaggio di chi, ogni giorno, 24 ore su 24, si impegna per garantire la sicurezza dei cittadini ed il rispetto delle leggi.”

Sky – Pronta la prima offerta del Napoli per Mario Rui ma la Roma ha stabilito il prezzo

Dopo l’incontro di ieri e l’apertura della Roma alla cessione, i giallorossi hanno stabilito il prezzo per Mario Rui. La richiesta è sui 12 milioni + 2 di bonus. Sulle cifre è stato informato il Napoli, che presto farà la prima offerta per il terzino portoghese probabilmente intorno agli 8 milioni. Da capire poi come si svilupperà la trattativa e vicino a quale cifra le due società troveranno l’accordo. Lo riferisce Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky ed esperto di calciomercato, tramite il proprio sito ufficiale.

Da gianlucadimarzio.com

Omicidio Ciro Esposito, la Corte d’ appello riduce la pena a De Santis a 16 anni

E’ stata ridotta a 16 anni nel processo d’appello la condanna a Daniele De Santis, l’ultras colpevole della morte di Ciro Esposito, scomparso al Policlinico Gemelli dopo 53 giorni di agonia, a seguito delle ferite riportate il 3 maggio 2014 prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. De Santis in primo grado era stato condannato a 26 anni. La famiglia Esposito è pronta a ricorrere in Cassazione.

La riduzione della condanna a De Santis è motivata, secondo la prima Corte d’assise d’appello di Roma, presieduta da Andrea Calabria con Giancarlo De Cataldo, dalla dall’assoluzione dall’ulteriore reato di rissa contestato, nonché dall’esclusione dell’aggravante dei futili motivi e della recidiva. Lo riporta l’edizione online di Repubblica.

Kiss Kiss – La Roma chiede 14 milioni per Mario Rui: ecco quanto offre il Napoli

A ‘Radio Gol’, in onda su Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto il conduttore Diego De Luca rilasciando alcune dichiarazioni:

“Per Mario Rui la Roma chiede 12 milioni più due di bonus, l’offerta del Napoli è ferma intorno agli 8 milioni al momento. E’ possibile che le due società possano trovare un accordo intorno ai 12 milioni. La volontà del calciatore è quella di approdare in azzurro, c’è già l’accordo”.

Mario Rui, l’agente: “La volontà del calciatore è quella di andare al Napoli. Giuntoli è stato decisivo”

Mario Giuffredi, agente tra gli altri di Mario Rui, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli:

“Ieri abbiamo comunicato che Mario Rui vuole essere ceduto. Il Napoli ha fatto vedere concretamente che vuole il giocatore, che da parte sua si è sentito lusingato dall’interesse di Giuntoli e dello staff azzurro. Come ha reagito il club giallorosso? Sono rimasti spiazzati, un mese fa avevamo comunicato la nostra intenzione di restare. Il mercato purtroppo porta cambiamenti repentini. Il Napoli non aveva mossa ancora i suoi passi…Il ds Monchi non vuole calciatori che non credano nel progetto, quindi il calciatore è automaticamente sul mercato. Inizia in maniera ufficiale la trattativa con il Napoli.

Quando influisce la presenza di Sarri per Mario Rui? Il valore del tecnico toscano è sicuramente importante ma Giuntoli è stato decisivo. Ha corteggiato Mario Rui come non ha fatto nemmeno con la sua fidanzata! (ride, ndr). In azzurro già per Dimaro? Ho dato tutte le informazioni necessarie al club partenopeo, ora sta a loro fare i primi passi. Esprimerò con forza, se ce ne sarà bisogno, la volontà di Mario Rui di approdare a Napoli”.

Radio Marte – Oggi incontro tra l’agente di Reina e ADL: si decide il futuro dello spagnolo

Ore decisive in casa Napoli per definire il futuro di Pepe Reina. Oggi è previsto l’incontro tra Manuel Garcia Quilon, agente dello spagnolo, e il presidente De Laurentiis. Incontro da dentro o fuori: o accetterà la proposta di rinnovo del Napoli fino la 2019, oppure Reina andrà via. Lo riferisce la redazione di Radio Marte.

Sampdoria, Ferrero: “Ho chiesto Chiriches a De Laurentiis, se vuole cederlo a cifre ragionevoli lo prendiamo”

A Radio Crc, nel corso di ‘Si Gonfia la Rete’, è intervenuto il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero. Ecco quanto evidenziato:

“Chiriches ci piace e ci interessa molto, se De Laurentiis decidesse di cederlo a cifre ragionevoli lo prendiamo. A Giampaolo consegnerò una buona squadra, punteremo sempre alla salvezza come obbiettivo principale. Non siamo il Napoli e non lotteremo per lo scudetto. Gli azzurri saranno la squadra da battere nella prossima stagione, farò il tifo per loro.
Zapata? Non l’ho chiesto, siamo interessati solo a Chiriches. Giampaolo per il dopo Sarri? Se è così corteggiato vuol dire che ho fatto un’ottima scelta”.

Verso Dimaro- Il programma delle amichevoli durante il periodo in Trentino e non solo

Verso Dimaro- Il programma delle amichevoli durante il periodo in Trentino e non solo

Inizierà tra meno di una settimana la stagione del Napoli. La squadra partenopea, che dovrà affrontare il preliminare di Champions League ad agosto, si ritroverà a Castel Volturno il prossimo 3 luglio. Due giorni dopo la partenza per Dimaro, sede del ritiro degli azzurri ormai da diversi anni, e una lunga serie di amichevoli di preparazione. Di seguito il programma.

IL PROGRAMMA
3 luglio – Raduno a Castel Volturno
5 luglio – Partenza per Dimaro (sede del ritiro estivo)
12 luglio – Napoli-US Bassa Anaunia, ore 18 a Dimaro
15 luglio – Napoli-Trento, ore 21 a Trento
18 luglio – Napoli-Carpi, ore 21 a Trento
22 luglio – Napoli-Chievo, ore 21 a Trento
25 luglio – Rientro da Dimaro
29/30 luglio – Partenza per Monaco di Baviera: l’1 e il 2 agosto il Napoli con Bayern Monaco, Atletico Madrid e Liverpool parteciperà all’Audi Cup.

Fonte: Tuttomercatoweb

Radio Marte, arrivano conferme: Ounas in Italia per le visite mediche e la firma del contratto

Radio Marte, arrivano conferme: Ounas in Italia per le visite mediche e la firma del contratto

Anche Radio Marte conferma il buon esisto della trattativa tra il Bordeaux e il Napoli per Ounas. Dario Sarnataro, ai microfoni della stessa emittente, spiega: “Nei prossimi giorni il ragazzo sarà in città per sostenere le visite mediche e firmare il suo nuovo contratto con il Napoli”.

Valencia, pressing su Albiol: contatti con l’agente Quilon. Il tecnico Marcellino: “Raul ottimo giocatore”

Valencia, pressing su Albiol: contatti con l’agente Quilon. Il tecnico Marcellino: “Raul ottimo giocatore”

Il futuro di Albiol si decide in queste ore: secondo quanto riporta il portale spagnolo PlazaDeportiva.com, il Valencia chiamerà l’agente del difensore, Quilon, per capire il modo in cui strapparlo al Napoli e se ci sono margini d’azione. La clausola del giocatore, fissata a 6 milioni di euro, scadrà il prossimo 30 giugno. Nel frattempo, il tecnico del Valencia, Marcellino, dichiara: “Inutile nasconderlo, Albiol è un ottimo giocatore e sarebbe stupido negarlo. Bisognerà però vedere se riusciremo a portarlo da noi”.

Kiss Kiss- Ounas, visite mediche nel fine settimane: il giocatore impressionato dal Napoli

Kiss Kiss-  Ounas, visite mediche nel fine settimane: il giocatore impressionato dal Napoli

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto il giornalista Diego De Luca, il quale ha dichiarato: “Le visite mediche di Ounas avranno luogo a Roma nel fine settimana. Una volta saputo dei partenopei ha scartato subito Roma e Zenit, sa di essere la prima alternativa a Callejon, conosce la fama del club azzurro ed è felicissimo di poter lavorare con Sarri, ritenuto un vero e proprio saggio della tattica. Ha visionato tantissime partite del Napoli ed è rimasto impressionato dal suo gioco”.

Tecnico del Bordeaux: “Ounas ha accettato la proposta di un club di Champions, gli auguro ogni bene”

Ounas lascia la Francia. Il tecnico del Bordeaux, ormai sua ex squadra, Jocelyn Gourvennec, ha parlato del suo addio in conferenza stampa: “Adam ha iniziato male la stagione, ma poi l’ha finita bene. C’è una proposta di un club di Champions League e non possiamo competere. Lui ha voluto accettare questa proposta e gli auguriamo ogni bene. Gli ho detto che lo seguirò in questa esperienza.”

Stabia-Scavi, inaugurazione del cantiere per il parcheggio. Pannullo: “Avrà un impatto straordinario sulla città”

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FOTO ViViCentro – Stabia-Scavi, inaugurazione del cantiere del parcheggio. Pannullo: “Avrà un impatto straordinario sulla città”

Castellammare di Stabia – Questa mattina si è tenuta, alle ore 11:00, l’inaugurazione del cantiere del parcheggio interrato della stazione Stabia Scavi, nonché la presentazione del renderig per l’introduzione del secondo binario della Circumvesuviana.

Presenti all’evento il governatore Vincenzo De Luca, il presidente dell’EAV Umberto De Gregorio, e il primo cittadino stabiese, l’avvocato Antonio Pannullo, il quale ha dichiarato ai microfoni di ViViCentro.it l’impatto positivo che tale progetto avrà per la città delle acque e per i suoi cittadini.

“Questo progetto avrà un impatto straordinario su Castellammare – dice il sindaco – non solo per il tema trasporti, ma anche perché sarà un volano economico e culturale per tutta la città, per il comprensorio e per i turisti dei paesi limitrofi e quelli stranieri. Noi, attraverso questo programma, potremmo servire meglio tutti loro, non solo grazie al parcheggio interrato ma anche grazie allo sviluppo della nuova stazione, attraverso la quale anche i luoghi a noi vicini, da Pompei a Sorrento ad Ercolano, saranno ancor più prossimi. Il ringraziamento va in particolar modo a Regione Campania, al presidente Vincenzo De Luca, e al presidente De Gregorio di EAV che ha voluto investire in questa vicenda”.

dal nostro inviato Antonio Gargiulo

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