14.3 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 5717

Luigi Viola: “Sono felice di essere qui. Suderò la maglia”

Castellammare di Stabia – La Juve Stabia oggi si è radunata allo stadio Romeo Menti, punto di partenza del ritiro estivo precampionato di Fiuggi, la nostra redazione ha raccolto le prime dichiarazioni in gialloblù di alcuni dei nuovi arrivati tra cui c’era anche Luigi Viola.

Il centrocampista napoletano ex Monopoli e Vibonese ci ha rilasciato alcune battute prima di salire sull’autobus sociale insieme agli altri componenti della rosa gialloblè:

“Arrivo alla Juve Stabia con grande entusiasmo. Per me è un bel passo in avanti e sono qui per sudare la maglia, questo lo garantisco ai tifosi. Sono felice di essere approdato in una piazza così importante e sicuramente darò tutto me stesso per questi colori. Sono un centrocampista che può giocare sia a due che a tre, inoltre vado facilmente al tiro e ho trovato il gol in varie occasioni. Dei miei compagni conosco già Francesco Lisi, con il quale sono cresciuto nelle giovanili del Piacenza, e Marco Rosafio che ho conosciuto quando eravamo al Monopoli. Gli altri li conoscerò in questi giorni, sperando di legare il prima possibile con tutti.”

A cura di Giovanni Donnarumma

© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE– Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

Juve Stabia, è iniziata la nuova stagione 2017-2018

Castellammare di Stabia – E’ iniziata ufficialmente la stagione 2017/2018 in serie C per la Juve Stabia.

Le vespe, dopo essersi radunate allo stadio Romeo Menti, sono partite alle 9 circa alla volta di Fiuggi, dove sosterranno il ritiro estivo precampionato per prepararsi al meglio per la nuova stagione 2017-2018 che rappresenta la n.10 dell’era Manniello.

Tanti i volti nuovi, tanta la voglia di iniziare bene sin da subito, per una stagione che si preannuncia difficile ma anche molto stimolante per i nuovi e giovani calciatori gialloblè.

Presenti questa mattina anche alcuni calciatori sotto contratto, attenzionati da altre società tra i quali possiamo ricordare: Paponi, Atanasov, Cancellotti, Mastalli e Sandomenico.

Assenti Liviero, Salvi, Zibert e Lisi che si aggregheranno al gruppo direttamente in terra laziale.

I nuovi acquisti sembrano essersi integrati subito con il gruppo.

Da segnalare il ritorno del giovane Evans Osei e la presenza del giovane Gayè, in prova con la squadra.

Pochi sono stati i tifosi a salutare la partenza.

In alto la foto dei giocatori pochi istanti prima della partenza.

A cura di Salvatore Sorrentino

© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE– Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

Cessione Giaccherini, spunta una nuova formula

Cessione Giaccherini, spunta una nuova formula

In parallelo con la trattativa per portare Berenguer in azzurro, va formalizzata la cessione di Giaccherini che non e’ semplice per l’ingaggio dell’ex bianconero (circa due milioni). E’ spuntato il Genoa dopo gli interessamenti di Sampdoria, Torino e Fiorentina. Ecco perche’ prende corpo anche la soluzione di un prestito. Lo riporta Il Mattino.

Ounas tra campo e lezioni d’italiano…

Ounas tra campo e lezioni d’italiano…

Dopo il primo gol con la maglia del Napoli, Adam Ounas ha accelerato ancora di più per inserirsi al meglio nella sua nuova avventura. Dopo gli allenamenti in campo, l’ex giocatore del Bordeaux va a lezione di lingua italiana nel ritiro di Dimaro. Oltre all’insegnante, per Ounas ci sono anche i consigli di tre compagni di squadra: Ghoulam, Koulibaly e Diawara con il quale ha condiviso il suo primo giorno a Napoli. Lo riporta Il Corriere dello Sport.

Oggi è il compleanno di Diawara e Strinic

Oggi è il compleanno di Diawara e Strinic

Doppio compleanno in casa azzurra. Diawara e Strinic compiono rispettivamente 20 e 30 anni. Amadou è nato il 17 luglio del 1997 a Conackry (Guinea), mentre Ivan nello stesso giorno del 1987 a Spalato (Croazia). A Diawara e Strinic vanno gli auguri di tutta la SSC Napoli. Lo riporta il sito ufficiale del club.

Reina, oggi può essere il giorno della firma

Reina, oggi può essere il giorno della firma

Il Corriere dello Sport parla di parti molto vicine: “Contatti continui da sabato. Un filo diretto: Reina, Giuntoli, De Laurentiis. E poi Quilon, il manager di Pepe: tutti al lavoro per incastrare, definitivamente, il primo dei tasselli del mosaico portieri. Il clima, comunque, è sempre più sereno: l’accordo abbozzato prima di partire per Dimaro deve essere perfezionato nei dettagli, soprattutto in merito alla durata, però i segnali sono decisamente confortanti. Non resta che raccontare l’esito dell’incontro tra Reina e De Laurentiis e scrivere la parola fine in calce alla vicenda: e il giorno giusto potrebbe essere oggi”.

Il Napoli ha chiuso l’acquisto di Berenguer

Il Napoli ha chiuso l’acquisto di Berenguer

Alex Berenguer al Napoli. Secondo Il Corriere dello Sport il club azzurro ha concluso l’affare con l’Osasuna. La conferma di De Laurentiis ai tifosi e l’ennesima giornata vissuta dal calciatore che ha lavorato ancora a parte per evitare infortuni: “L’operazione è conclusa per la gioia di tutti: il Napoli, l’Osasuna (che necessità di fare cassa) e soprattutto l’esterno. Le cifre: 5 milioni più bonus per stringersi la mano, per salutare i 9 milioni della clausola ed incontrarsi a metà strada, com’era nelle intenzioni del Napoli”.

Juve Stabia, domani inizia la stagione delle Vespe! I dettagli..

E’ ormai pronta ad iniziare la nuova stagione della Juve Stabia. Dopo la presentazione del duo Caserta/Ferrara, avvenuta sabato, i gialloblù partiranno domani alla volta di Fiuggi, sede del ritiro precampionato

Questi i dettagli ed i convocati per il ritiro:

Domani 17 luglio inizierà ufficialmente la stagione sportiva 2017/18 della Juve Stabia. Le Vespe si raduneranno infatti allo Stadio “Romeo Menti” alle 8,30 per poi proseguire alla volta di Fiuggi, dove svolgeranno il romitaggio estivo fino a sabato 29 luglio.
Al gruppo si aggregherà il giovane terzino sinistro Gaye Omar, nativo del Gambia, classe ’98, mentre Lisi, Salvi, Liviero e Zibert aspetteranno il resto della squadra direttamente a Fiuggi ed il difensore Morero raggiungerà i compagni martedì 18 luglio.
Di seguito la lista completa dei calciatori a disposizione dei tecnici Caserta e Ferrara :

Portieri : Bacci, Polverino ‘97, Zanotti;
Difensori : Allievi, Atanasov, Bachini, Cancellotti, Gaye Omar ’98, Liviero, Morero, Nava, Redolfi;
Centrocampisti : Berardi, Esposito, Mastalli, Matute, Osei, Salvi, Viola, Zibert;
Attaccanti : Costantini, Lisi, Paponi, Rosafio, Sandomenico, Strefezza.

S.S.Juve Stabia

F1, GP Gran Bretagna 2017: doppietta Mercedes, 3° Raikkonen – Classifica Piloti

0

Lewis Hamilton ha vinto il GP di Gran Bretagna 2017, decima prova del Mondiale di Formula Uno. 

Il britannico ha letteralmente dominato la gara sul circuito di casa, trionfando per la quarta volta consecutiva, la quinta della carriera (eguagliato il record di Clark e Prost) e ora è a un solo punto di distacco da Sebastian Vettel in classifica generale.

Il tedesco della Ferrari ha infatti forato al penultimo giro e ha concluso soltanto al settimo posto, perdendo tantissimi punti in ottica Mondiale. La Mercedes conquista una doppietta insperata grazie alla rimonta di Valtteri Bottas mentre sale sul podio Kimi Raikkonen con l’altra Rossa, colpito anche lui da problemi alla gomma ma salvatosi in extremis con un cambio repentino.

Di seguito l’ordine d’arrivo del GP di Gran Bretagna 2017, decima prova del Mondiale F1 (siamo a metà stagione).

1. Hamilton
2. Bottas
3. Raikkonen
4. Verstappen
5. Ricciardo
6. Hulkenberg
7. Vettel
8. Ocon
9. Perez
10. Massa
11. Vandoorne
12. Magnussen
13. Grosjean
14. Ericsson
15. Kvyat
16. Stroll
17. Wehrlein
18. Alonso
19. Sainz
20. Palmer

Classifica piloti.

Lewis Hamilton ad un solo punto da Sebastian Vettel dopo il GP di Gran Bretagna

Il disastroso GP di Gran Bretagna per i colori ferraristi, con Kimi Raikkonen terzo e Sebastian Vettel settimo, sorride invece alla Mercedes che con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas ha monopolizzato la scena, occupando le prime due posizioni a Silverstone. Grazie a questo risultato, il britannico si porta ad un solo punto dal tedesco mentre il finlandese della Stella a tre punte è distante 23 lunghezze.

CLASSIFICA MONDIALE PILOTI F1 2017

POS DRIVER NATIONALITY CAR PTS
1 Sebastian Vettel GER FERRARI 177
2 Lewis Hamilton GBR MERCEDES 176
3 Valtteri Bottas FIN MERCEDES 154
4 Daniel Ricciardo AUS RED BULL RACING TAG HEUER 117
5 Kimi Räikkönen FIN FERRARI 98
6 Max Verstappen NED RED BULL RACING TAG HEUER 57
7 Sergio Perez MEX FORCE INDIA MERCEDES 52
8 Esteban Ocon FRA FORCE INDIA MERCEDES 43
9 Carlos Sainz ESP TORO ROSSO 29
10 Nico Hulkenberg GER RENAULT 26
11 Felipe Massa BRA WILLIAMS MERCEDES 23
12 Lance Stroll CAN WILLIAMS MERCEDES 18
13 Romain Grosjean FRA HAAS FERRARI 18
14 Kevin Magnussen DEN HAAS FERRARI 11
15 Pascal Wehrlein GER SAUBER FERRARI 5
16 Daniil Kvyat RUS TORO ROSSO 4
17 Fernando Alonso ESP MCLAREN HONDA 2
18 Jolyon Palmer GBR RENAULT 0
19 Marcus Ericsson SWE SAUBER FERRARI 0
20 Stoffel Vandoorne BEL MCLAREN HONDA 0
21 Antonio Giovinazzi ITA SAUBER FERRARI 0

/oasport

Ex Juve Stabia, Cutolo torna a parlare delle Vespe: A Castellammare non ero pronto mentalmente

Aniello Cutolo nella giornata di ieri è stato presentato quale nuovo attaccante dell’Arezzo. Per l’ex fantasista della Juve Stabia, due anni di contratto con i toscani e possibilità di formare una coppia importante con Moscardelli.

Durante la sua presentazione, Cutolo è tornato sulla seconda parte della scorsa stagione, trascorsa alla Juve Stabia, ed in cui il suo rendimento è stato decisamente al di sotto delle aspettative dei tifosi stabiesi e della società gialloblù.

Queste le parole di Cutolo sulla sua esperienza alle Vespe:

 Vengo da mesi particolarmente difficili, soprattutto gli ultimi cinque – sei. In generale, anche prima del trasferimento alla Juve Stabia, non era stata una stagione esaltante per me. A gennaio ho scelto di andare a Castellamare con grande entusiasmo e voglia di fare bene, arrivando tra l’altro in una squadra che era prima in classifica; purtroppo venendo da qualche anno in cui, fortunatamente, ho giocato in Serie B, non ero pronto mentalmente per quel tipo di situazione, né pronto ad affrontare un campionato difficile e particolare come la Lega Pro. Ho avuto poi delle difficoltà dovute all’ambiente, perché Castellammare non è un campo facile in cui giocare. Ho fatto però tesoro di questa esperienza negativa e voglio dimostrare a tutta la società Arezzo di meritare questa occasione.

Dichiarazioni da: Usarezzo.it

Foto: Ssjuvestabia.it

Migranti, altri sbarchi massicci sulle coste italiane. Nel Paese divampa la rivolta anti-migrati (VIDEO)

0

Un weekend da record: nei porti di Sicilia, Calabria, Puglia e Campania sono giunte quasi 1500 migranti per un totale di quasi 7000 nel fine settimana. Il piano del Viminale prevede la ridistribuzione in varie regioni.

Sono circa 7000 i migranti giunti nel weekend sulle coste italiane. Dopo i quasi cinquemila sbarchi di venerdì, ieri è arrivata a Corigliano Calabro (Cosenza) la nave militare tedesca Rhein e a Bari la nave della marina inglese Echo, con a bordo in totale 1500 persone.

In dettaglio, una nave di Medici senza Frontiere è attraccata venerdì mattina al Porto di Salerno con 935 persone: 793 uomini, 125 donne (di cui sette in gravidanza) e sedici minori, di cui due neonati. Per il porto campano si tratta del ventunesimo sbarco dall’inizio dell’anno. Sempre venerdì a Vibo Valentia è approdata la nave di Save the Children, con a bordo 577 migranti di varie nazionalità: 367 uomini, 107 donne e 103 bambini sotto i cinque anni di età, 57 dei quali non accompagnati.

Nel canale di Sicilia, ieri, circa 850 persone sono state recuperate da un Guardiapesca e una donna, nel tragitto verso il porto di Brindisi ha dato alla luce in mare un neonato.

Nel porto di Bari ha attraccato la nave della Marina britannica Echo, con 644 persone soccorse nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia. Poco dopo è approdata nel porto di Corigliano Calabro la nave militare tedesca Rhein con a bordo 923 migranti. Sulla Echo c’erano anche quattro donne incinte e 19 minori, tra cui una bimba di pochi mesi. Quello di Bari è il secondo sbarco in Puglia nel giro di poche ore, considerato che sabato mattina a Brindisi era arrivata la nave Aquarius dell’ong Sos Mediterranee con a bordo 860 persone, tra cui un bimbo nato durante la traversata verso la Puglia. Tutti i migranti sbarcati a Bari e Corigliano saranno trasferiti in diverse regioni in base al piano del Viminale. I minori non accompagnati resteranno in Calabria.

Questa enorme marea umana accolta nei porti di Sicilia, Calabria, Puglia e Campania verrà ora ridistribuita secondo il piano migranti messo a punto dal ministero dell’Interno, in Lombardia, Veneto, Lazio, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Umbria.

Solo a giugno sono stati 25mila i migranti giunti nel nostro Paese ed intanto in Italia divampano diverse rivolte anti-migranti. L’emergenza comincia a prendere una piega le cui conseguenze sono difficili da prevedere, e che comunque non promettono nulla di buono. Il caso più eclatante è quello scoppiato nel Messinese dove i cittadini di Castell’Umberto, con in testa il sindaco Vincenzo Lionetto Civa, hanno alzato le barricate per protestare contro l’accoglienza di 30 profughi minorenni in una struttura alberghiera inagibile. Il sindaco lamenta di non essere stato avvertito dalla prefettura.

“Non ritengo questo – ha scritto su Facebook – un atto di coinvolgimento istituzionale corretto per gli ovvi motivi di ricaduta sulla nostra comunita’”. Il primo cittadino si è quindi rivolto ai concittadini protestando sulla tempistica: “In una struttura dichiarata da mesi inagibile – scrive il sindaco – senza luce, con acqua fornita dal Comune di Castell’Umberto con morosità dal 2012 (regolarmente attivati da tempo tutti i procedimenti amministrativi di recupero) hanno provato a far entrare un gruppo elettrogeno….i cittadini hanno bloccato le vie di accesso… garantiti ingresso mezzi di pronto intervento”.

Ma le proteste non si limitano a questo caso. Focolai di rivolta si segnalano anche a Civitavecchia e a Ventimiglia.

‘Il governo dovrà prima passare sui nostri corpi’
“Altro che sbarchi a Civitavecchia. Governo e Pd dovranno prima passare sui nostri corpi. Siamo pronti a fare le barricate per bloccare la devastazione della città”, dice Barbara Saltamartini vice capogruppo alla Camera della Lega che annuncia una interrogazione parlamentare sul caso della cittadina portuale laziale. “Il Pd in nome dei suoi interessi economici – sottolinea – non guarda in faccia nessuno e con prepotenza e arroganza cala la mannaia dell’invasione. Se vogliono altre migliaia di immigrati se li portino a casa loro, non a Civitavecchia che come tutti dovrebbero sapere e’ una realta’ portuale che vive di turismo e navi da crociera”.

‘A Ventimiglia in scena il fallimento dell’Europa’
Stessa situazione a Ventimiglia. “Con circa 200 mila migranti che sbarcano ogni anno, la situazione è drammatica occorre che il governo faccia la sua parte e non scarichi sugli enti locali, cioè sui sindaci o le regioni, la sua incapacità e le sue responsabilità, anche perché le tensioni sociali stanno diventando preoccupanti”. Così il governatore della Liguria Giovanni Toti, in visita al campo Roja di Ventimiglia, torna sul tema dei migranti. “Con l’Europa che ci sbatte la porta in faccia – spiega Toti dai microfoni di Rai News24 – la sola soluzione è andare sulle coste della Libia e rimandare indietro le imbarcazioni. Ventimiglia, che ricordo è una frontiera chiusa, è l’esempio del fallimento delle politiche europee su un’accoglienza di migranti, per la maggior parte economici, che non possiamo soddisfare”.

A Corigliano è allarme minori
E intanto il sindaco di Corigliano, in Calabria, lancia l’allarme minori. Sono infatti 203 invece i profughi minorenni sbarcati dalla nave della marina militare tedesca Rhein cona bordo 923 immigrati soccorsi nel Mediterraneo. Nel gruppo sono presenti anche 14 donne in gravidanza, ma il vero allarme riguarda appunto proprio i minori non accompagnati. Il sindaco Giuseppe Geraci ha evidenziato “la grave situazione che si registra nelle strutture per l’accoglienza dei minori non accompagnati. E’ davvero una tragedia – ha detto il primo cittadino – non sappiamo dove mettere questi minori, dal momento che sia il palazzetto dello sport che la scuola sono saturi”.

Campania, Anas: chiuso tratto sulla SS163 “Amalfitana” a causa di un incendio tra Furore e Conca dei Marini (Salerno)

0

Anas comunica che sulla strada statale 163 “Amalfitana” viene chiuso il tratto dal km 24,000 al km 25,000, in entrambe le direzioni, sulla costiera amalfitana, tra Furore e Conca dei Marini, in provincia di Salerno.

Il provvedimento si è reso necessario a causa di un incendio che si è diffuso in una scarpata. Il traffico per chi proviene da Amalfi in direzione Sorrento, e viceversa, viene deviato sulla ex strada statale 366 “Agerolina”.

Sul posto è presente il personale Anas, dei Carabinieri di Amalfi, dei Vigili Urbani di Conca dei Marini per gestire la viabilità e ripristinare la circolazione nel più breve tempo possibile, mentre i Vigili del Fuoco di Maiori lavorano per domare il fuoco.

Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it<https://www.stradeanas.it> oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `VAI Anas Plus`, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il nuovo numero verde gratuito 800 841 148.

Napoli, 16 luglio 2017

L’ANAS (acronimo che originariamente indicava Azienda Nazionale Autonoma delle Strade) è una società per azioni italiana, avente per unico socio il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Essa gestisce la rete stradale ed autostradale italiana, sotto la vigilanza tecnica e operativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Precursore dell’ente fu l’Azienda Autonoma Statale della Strada (AASS), creata nel 1928 durante il ventennio fascista, il cui primo direttore fu l’ingegner Pio Calletti.

L’AASS ebbe in gestione 137 arterie in pessimo stato, con una rete complessiva di 20.622 km, oltre a 450 km di strade in costruzione. Dopo la conquista dell’Etiopia, l’AASS si impegnò nella realizzazione di oltre 7000 km di strade nell’Africa orientale.

Nell’immediato secondo dopoguerra italiano, con il d.lgs. 27 giugno 1946 n. 38, venne istituita l’ANAS, Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali, come ente di diritto privato. Direttore Generale fu nominato Eugenio Gra, uno degli ideatori del progetto del Grande Raccordo Anulare di Roma (GRA), i cui lavori presero il via nel 1948.

Al principio degli anni cinquanta, l’ANAS dovette far fronte ad una situazione grave, principalmente dovuta ai danni della seconda guerra mondiale, con la maggior parte delle infrastrutture viarie distrutte o danneggiate. La rete autostradale era di circa 440 km[2] ed ebbe bisogno di molti capitali e di molti anni di lavoro per giungere ai suoi primi 5.000 km nel 1975; la rete stradale invece era di 21.146 km, in gran parte da controllare e da ricostruire. In particolare, è stato calcolato che i chilometri di rete danneggiati dalla guerra furono 14.000, la metà dei quali erano praticamente distrutti e richiedevano un rifacimento completo.

Eccellenza-Sporting Ischia: stilato il nuovo organigramma societario

Ieri 15 Luglio si è tenuta la prevista assemblea dell’A.s.d. Isola di Procida (Sporting Ischia) nella quale i soci dovevano deliberare nella costituenda assemblea ruoli e funzioni con le nomine dell’organico al completo, dopo quanto già espletato dal commissario straordinario Cristian Balestriere con la nomina di  Peppe Scotti e Gianni di Meglio nella qualità di direttori sportivi e di Isidoro Di Meglio nella qualità di mister della prima squadra.

Come anticipato agli organi di stampa c’era la volontà di un ampliamento dell’asset societario con il chiaro intento di poter essere adeguatamente competitivi nel  complicato campionato di Eccellenza ed in tal senso lo Sporting Ischia, ci auguriamo a tal proposito che a breve ci venga confermata la diponibilità del cambio di denominazione, ritiene di aver fatto un grosso passo in avanti chiudendo degli accordi programmatici con imprenditori che avranno il piacere di condividere le varie fasi del progetto che si evolveranno fino alla trasformazione dell’associazione in società di capitali entro il prossimo gennaio 2018.

Il campionato 2017/ 2018 dovrà rappresentare solo lo start-up del progetto stesso e pertanto senza particolari proclami la società si pone l’obiettivo di ben rappresentare l’isola nel massimo campionato regionale cercando di garantire una salvezza tranquilla, onde poter costruire adeguatamente le tappe successive.

Queste le cariche assegnate in assemblea:

Il Presidente nominato dall’assemblea è la dottoressa Angela Diana di Caserta

Vice Presidenti : Ivano Balestriere e Gerardo de Rosa

Presidente Onorario : Ragioniere Antonio Pinto

Direttore Generale : Giovangiuseppe Di Meglio

Segretario e Team Manager : Veronica Di Meglio

Responsabile Marketing : Nicola D’Andrea

Responsabile Servizi Generali e Logistica : Guido Florido

Responsabile Comunicazione : Gerardo De Rosa

Ufficio Stampa : Simone Vicidomini

Tesoriere : Ivano Balestriere

I prossimi appuntamenti riguarderanno l’imminente iscrizione al campionato ed il tesseramento dei giocatori, in tal senso martedì  sera è prevista una riunione con i direttori sportivi Di Meglio / Scotti propedeutica alla  firma dei primi contratti.

Salvi, la situazione futuro: domani partirà con la Juve Stabia per il ritiro, poi si vedrà

Salvi, la situazione futuro: domani partirà con la Juve Stabia per il ritiro, poi si vedrà

Arrivato con propositi importanti per la stagione appena passata, Stefano Salvi doveva essere l’uomo in più del centrocampo dopo l’ottima parentesi a Lecce e, invece, ha trovato grosse difficoltà nell’imporsi per una maglia da titolare.Domani ci sarà la partenza per il ritiro di Fiuggi e Salvi sarà aggregato in attesa di trovare, con ogni probabilità, una sistemazione. La Casertana è forte sul calciatore, ma non è la sola ipotesi visto che, secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, ci sarebbero altre 4 squadre di Serie C interessate a lui. Si attendono sviluppi in merito.

 

Zenga: “L’anti Juve è il Milan? No, il Napoli è fortissimo”

Le sue parole

Walter Zenga ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera:

Lei è fermo. L’hanno cercata dalla Cina?

«A differenza di tanti che aspettano la chiamata, in Cina ci sono andato di persona, per prendere contatti, vedere il movimento. Ma la cosa più importante dopo le delusioni di Samp e Wolverhampton è stata fermarmi a riflettere su alcuni errori e su altre cose. Il calcio in un nanosecondo ti sputa fuori ma anche ti riprende. Vediamo che succede».

La vera anti Juve rischia di diventare il Milan?

«No, per me resta il Napoli, che è fortissimo e ha una base di tre anni su cui ripartire. Il suo gioco ha divertito, ma di fatto ha portato zeru tituli, come direbbe il mio amico Mourinho. Anche per Sarri è venuto il momento di vincere».

I giocatori oggi sono più immaturi di un tempo?

«Non voglio fare la figura del dinosauro. Ma il fatto di non avere cellulari e internet ti obbligava a fare scelte costanti anche nella quotidianità. E scegliendo ti formavi un carattere. Oggi è tutto diverso e io che ho 57 anni e ho due bambini di 7 e di 5 devo mantenermi fresco di mente e adattarmi. Se un allenatore non si mette al passo e non si aggiorna, finisce».

Berenguer al Napoli, accordo raggiunto con l’Osasuna

Berenguer al Napoli, accordo raggiunto con l’Osasuna

E’ stato raggiunto l’accordo con l’Osasuna per l’acquisto di Berenguer per una cifra che si aggira intorno ai 5,5 milioni di euro più bonus evitando l’inserimento dello Spartak Mosca ma per concludere la trattativa deve partire prima Giaccherini. Il mercato dunque è entrato nel vivo, il Napoli vicinissimo al terzo acquisto di questa stagione, come rivela l’edizione odierna de Il Corriere del Mezzogiorno.

Sempre viva l’ipotesi scambio Karnezis-Sepe, fissato un incontro

Sempre viva l’ipotesi scambio Karnezis-Sepe, fissato un incontro

Come riporta il Corriere dello Sport resta viva l’ipotesi scambio Karnezis-Sepe: “È viva, per la porta, l’ipotesi di scambio Karnezis-Sepe con l’Udinese. Servirà incontrarsi per discuterne, per impreziosire di ulteriori dettagli quest’idea nata da una logica, non per caso: il 32enne greco è stato individuato come possibile vice Reina e l’azzurro potrebbe rilanciarsi dopo una stagione senza sorrisi. E alle loro spalle resta viva l’intuizione Radunovic”.

Rinnovo Reina, nei prossimi giorni l’accelerata definitiva

Rinnovo Reina, nei prossimi giorni l’accelerata definitiva

La Gazzetta dello Sport scrive sulle trattative per il rinnovo di Pepe Reina. Per il quotidiano potrebbe esserci un’accelerata prima del 22 luglio: “E chissà se prima di quella data (22 luglio ndr) ci sarà stata la tanto attesa svolta contrattuale: dopo la richiesta iniziale di un triennale, il portiere spagnolo adesso vorrebbe almeno un anno di contratto in più (va in scadenza nel 2018), cosa che il Napoli sarebbe disposto a garantirgli, ma a cifre diverse. C’è da trovare l’intesa, insomma. Perché in tutta questa storia c’è anche una volontà comune a tutti, quella di risolvere il prima possibile questa empasse. Lo vuole Sarri, per cui Reina è fondamentale in campo come nella quotidianità dello spogliatoio. E lo vuole anche il Napoli, per evitare distrazioni in vista del preliminare europeo. De Laurentiis sa benissimo che Reina aspetta un suo segnale, ma al momento temporeggia. La sensazione è che nei prossimi giorni ci sarà un’accelerata, anche grazie al lavoro diplomatico che sta svolgendo il d.s. Giuntoli in questa fase”

VIDEO – Il Napoli batte il Trento 7-0: gli highlights del match

VIDEO – Il Napoli batte il Trento 7-0: gli highlights del match

Il Napoli ha battuto agevolmente e divertendo il Trento per 7-0. Clicca sul player per vedere le immagini.

Foto sscnapoli

La politica e il lascito perduto della modernità (EUGENIO SCALFARI)

0

La modernità era stata una fase della vita culturale europea e poi anche americana, che non si chiuse di botto. Ci furono molti altri moderni dopo Nietzsche, soprattutto in paesi ancora in gran parte contadini

IL PROBLEMA non è tanto ciò che sta avvenendo in Italia, in Europa e nel mondo intero, ma ciò che avverrà a settembre. In particolare in Germania (elezioni politiche) e in Italia. Per noi la domanda è questa: si andrà alle elezioni in ottobre oppure si aspetterà la fine della legislatura nella primavera 2018? E che farà Renzi su questo tema? Ho avuto occasione lunedì scorso della sua gentile telefonata, apparentemente motivata dal mio incontro con papa Francesco. L’ho ringraziato e poi abbiamo parlato d’altro.

Andrà in vacanza tra poco con la moglie, hanno in programma un lungo viaggio, poi torneranno e lui si occuperà del partito. Vuole addestrare un folto gruppo di giovani alla politica per rivitalizzare i circoli territoriali del Pd per le nuove battaglie. «Una specie di giovane guardia» gli ho detto «ma con un temperamento napoleonico come il tuo avresti bisogno anche della vecchia guardia. Mi pare che su questo piano stai facendo poco».
«Hai ragione, ci penserò. Intanto godiamoci un po’ di vacanze».

Così è finita la conversazione con un punto fermo: voteremo nel 2018 a legislatura finita. Altre fonti però, assai bene informate, mi hanno avvertito che le sue decisioni sono del tutto diverse. A settembre, massimo ottobre, Renzi vuole andare al voto. Non è di vecchia o giovane guardia da discutere: c’è Renzi e basta così. Sarà vero? È questa la strategia che perseguirà a dispetto di vari esponenti dello stesso suo partito, a cominciare da Franceschini ma soprattutto dal presidente della Repubblica Mattarella. Vedremo. Intanto parliamo d’altro. Le vacanze stanno per cominciare, soprattutto per le persone di età come me. Mi piace dunque di occuparmi di pensieri, di arte, di letteratura e di poesia. Anche la domenica, anzi la domenica soprattutto.

Ho scritto nel 2010, cioè sette anni fa, un libro intitolato Per l’alto mare aperto. Il tema è quello della modernità. Si aprì geograficamente con la scoperta dell’America nel 1492 ma culturalmente un secolo dopo rispetto al Rinascimento italiano e, in Francia, con gli Essais di Michel de Montaigne. E rapidamente andò avanti in Italia, in Francia, in Inghilterra. Poi lentamente all’inizio e rapidamente in seguito, anche in Germania, da Immanuel Kant in poi.

Il culmine in Francia e in tutta Europa fu l’Illuminismo, di Diderot, Voltaire, Rousseau, d’Holbach e molti altri. Culminò con l’Encyclopédie diretto da Diderot, e dal Candide di Voltaire e tutte le opere da lui scritte.
Si dice che in qualche modo fu l’Illuminismo la base culturale dalla quale nacque la Rivoluzione francese del 1789 ed è probabilmente vero. Nonostante alcune cadute e ricadute quella Rivoluzione fu l’inizio della democrazia moderna.

Nel mio libro sopraindicato questo percorso è dettagliatamente illustrato e infatti è stato un vero e proprio successo culturale. È il racconto della modernità che si chiude con il pensiero di Nietzsche e di Freud. Poi la modernità cede ad altre visioni della vita a cominciare dal Romanticismo, dal Decadentismo e dall’Esistenzialismo, che occupano gran parte dell’Ottocento e della prima metà del Novecento.

La modernità tuttavia era stata una fase della vita culturale europea e poi anche americana, che non si chiuse di botto. Ci furono molti altri moderni dopo Nietzsche, soprattutto in paesi ancora in gran parte contadini. In Russia Tolstoj, Dostoevskij, Gogol, Anna Achmatova e molti altri. Contemporaneamente nell’Occidente europeo ci furono Proust, Joyce, e poi Thomas Mann e il suo Doktor Faustus e La montagna incantata.
La modernità tuttavia non era ancora finita, penso a Faulkner con L’urlo e il furore e penso a Garcia Marquez e a Cent’anni di solitudine.

In Europa ci fu ancora modernità romanzesca, saggistica, musicale e poetica. Il mio libro si conclude con un capitolo intitolato Il gran finale e lo rappresentano due nomi: uno è Italo Calvino del quale ho già scritto chiudendo il mio pezzo con l’ultimo suo libro: Lezioni americane che aveva appena finito quando una morte prematura lo colse. E poi Montale.
Ha scritto solo poesie, per almeno cinquant’anni, ma i volumi più belli sono gli Ossi di seppia e Le occasioni. Mi auguro che i lettori abbiano un godimento culturale a rileggere alcuni brani che mettono in luce il pensiero di uno dei nostri ultimi grandi poeti.

Montale è stato il poeta di una generazione, la mia, la nostra, l’ultima generazione dei moderni. Bisogna scavare dentro i suoi versi, dentro di lui e di noi per capire le ragioni di questa identificazione.
La malinconia soprattutto. Malinconia per le occasioni mancate, rimpianti, gli «Eldoradi» sognati ma non raggiunti, le comete e la galassia, «fascia d’ogni tormento», le «isole dell’aria migrabonde». E una preghiera commovente in cerca di tenerezza:
«Il vento che nasce e muore
nell’ora che lenta s’annera
suonasse te pure stasera
scordato strumento,
cuore».

La nostra fu una generazione malinconica, abbastanza consapevole dei propri doveri e poco sensibile ai diritti; una generazione condizionata da complessi di colpa esistenziali dei quali non ci rendevamo ragione, che ci facevano sentire debitori di debiti immaginari e tuttavia pesanti da sopportare. Misogini: la donna, sempre vagheggiata e sempre fuggitiva, rappresentava una felicità alla quale non avevamo il diritto di aspirare. Perciò, continuando a vagheggiarla, fuggivamo.

Così anche lui e la sua poesia: «Esterina i vent’anni ti minacciano, grigiorosea nube» «… m’occorreva il coltello che recide…», il giardino dei limoni «meriggiare pallido e assorto», il muro irto di cocci di bottiglia sul quale siamo costretti a camminare. Era questa la sua malinconia. E la nostra.

Quasimodo lo riecheggio da lontano con il suo Ed è subito sera e con la traduzione dei lirici greci che fu il suo capolavoro:
«Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte; giovinezza dilegua
e io nel mio letto resto sola».

In Montale la malinconia è la linea di uno stato d’animo, una sonorità di fondo che non registra intervalli e si esprime sempre sul filo della memoria, del gocciolio del tempo, schegge di ricordo, Adios muchachos, companeros de mi vidas, Dora Markus, Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale.
Ecco un altro motivo di identificazione, scabro ed essenziale. Come l’osso di seppia disseccato sulla sabbia, corroso dall’acqua salina sulla battigia.
Noi eravamo saturi di dannunzianesimo, di pose eroiche, di cuore da lanciare oltre l’ostacolo. La reazione inconscia a tutto questo fu la poesia di Montale. La malinconia, la memoria delle occasioni mancate, l’asciuttezza dello stile, una metrica e un linguaggio innovativi pur nell’ambito del canone poetico tradizionale, ma c’è un altro e ancor più rilevante motivo di identificazione tra il poeta e la generazione alla quale la sua poesia era indirizzata: ciò che si sarebbe dovuto e voluto fare ma non si fece, osare ma non si osò.

Si è data un’interpretazione politica a questa scissura tra i pensieri e la vita di Montale ma non credo sia stato questo oppure non soltanto questo. Furono le scelte dell’anima e d’amore, il destino e il caso, la necessità e la libertà di scontrarsi tra loro costituendo il dramma di quella generazione che la voce e il canto del poeta interpretò con drammatica pienezza e maestria di linguaggio.

Da questo punto di vista sono i versi composti tra il 1928 e il 1939 e poi raccolti sotto il titolo di Occasioni a raggiungere il culmine di quel La casa dei doganieri: ventidue versi divisi in quattro stanze dove autobiografia, memoria, malinconia, straniamento, paesaggio, raggiungono una fusione che richiama i canti più ispirati del Leopardi.
«Tu non ricordi la casa dei doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
desolata t’attende dalla sera
in cui v’entrò lo sciame dei tuoi pensieri
e vi sostò irrequieto.
Libeccio sferza da anni le vecchie mura
e il suono del tuo riso non è più lieto:
la bussola va impazzita all’avventura
e il calcolo dei dadi più non torna.
Tu non ricordi, altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s’addipana.
Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietà.
Ne tengo un capo; ma tu resti sola
né qui respiri nell’oscurità».

Forse i nostri contemporanei hanno rifiutato il lascito della modernità. Riusciranno a raccordare quel fuso orario fuori registro semmai vorranno tentar nell’impresa? Ce lo auguriamo ed è ancora Montale che ci presta le sue parole per esprimerci con gli ultimi seri versi de La casa dei doganieri:
«Oh l’orizzonte in fuga, dove s’accende
rara la luce della petroliera!
Il varco è qui? Ripullula il frangente
ancora sulla balza che scoscende…
Tu non ricordi la casa di questa
mia sera. Ed io non so chi va e chi resta».

vivicentro.it/editoriali
/Repubblica