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Juve Stabia, tanti ex calciatori gialloblù sono oggi pronti a dirigere una squadra dalla panchina

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La Juve Stabia prosegue nella preparazione a Castel di Sangro agli ordini di Ignazio Abate.Ancora tanto da fare, in campo e fuori, per i gialloblu, impegnati in vista di una stagione certamente più insidiosa della precedente.

Nei meandri delle trattative di mercato che in queste settimane impazzano arriva la notizia che tanti ex calciatori della Juve Stabia iniziano a guardare oltre la carriera da calciatori, programmando il momento nel quale allenteranno gli scarpini al chiodo.Così hanno fatto anche tre recenti ex della storia della Juve Stabia, ammessi al Corso UEFA B utile per conseguire il relativo patentino da allenatore.

Nell’elenco pubblicato dalla FIGC figurano infatti Samuele Romeo, Matteo Scozzarella e Andrea Raimondi.Un difensore, un centrocampista ed un attaccante che in anni diversi hanno scritto pagine importanti della storia delle vespe.

Raimondi è stato tra i protagonisti della promozione in Serie B del 19 giugno 2011, offrendo un contributo importante anche per la salvezza della successiva stagione.La stessa in cui si palesò un gialloblu la classe di Matteo Scozzarella, faro del centrocampo, che non ebbe lo stesso impatto nella seconda parentesi stabiese, culminata nel 2013/14 con la retrocessione in Serie C.

Anni di terza Serie nei quali Samuele Romeo è stato a lungo leader ed elemento importante delle formazioni che battagliavano su campi ostici.A ben vedere figura tra i nomi ammessi al Corso anche un altro ex gialloblu: Jonathan Bachini, che ha indossato la maglia della Juve Stabia nel 1995/96.

Esterno talentuoso ed agile, dopo la Juve Stabia ha vissuto le sue migliori stagioni in Serie A con l’Udinese fino a conquistare la maglia della Juventus e della Nazionale, con cui vanta due presenze.A loro va un grosso in bocca al lupo.

Napoli, ufficiale l’arrivo di Lucca

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Lorenzo Lucca è un nuovo giocatore del Napoli.Dopo aver svolto le visite mediche, l’attaccante italiano ha raggiunto il ritiro degli azzurri a Dimaro e firmato il contratto con il Napoli.

Come viene anche specificato dal comunicato del club partenopeo, Lucca arriva a Napoli sulla base di un prestito con obbligo di riscatto. Nel corso di questa stagione, all’Udinese ha giocato 36 partite tra Serie A e coppa Italia con 14 gol realizzati e 2assist.All’Udinese dalla stagione 2023, per lui 75 partite, 23 gol e 6 assist.

Il comunicato del Napoli

La SSC Napoli comunica di aver acquisito in prestito con obbligo di riscatto le prestazioni sportive del calciatore Lorenzo Lucca dall’Udinese Calcio“.Immancabile, chiaramente, anche il tweet del presidente De Laurentiis: “Benvenuto Lorenzo!“.

Juve Stabia, l’asse con il Catania: Una tradizione di calciomercato che si rinnova con “Lo Squalo” Forte

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Nel dinamico e spesso imprevedibile mondo del calciomercato estivo, emerge una costante, una sorta di tradizione che lega indissolubilmente due città del Sud Italia: Castellammare di Stabia e Catania.Un filo rossazzurro e gialloblù che si è rinforzato ancora una volta con il recente passaggio di Francesco “Lo Squalo” Forte al club etneo, l’ultimo capitolo di una lunga storia di incroci professionali e umani.La società siciliana ha ufficializzato l’arrivo dell’attaccante con un comunicato stampa che ne ripercorre la prestigiosa carriera: “Catania Football Club comunica di aver acquisito a titolo temporaneo dall’Ascoli Calcio 1898 il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Francesco Forte”.Un colpo importante per il Catania, che si assicura un bomber da 111 reti tra i professionisti, con un passato nell’Inter, con cui ha vinto uno scudetto Primavera nel 2012, e una promozione in Serie A conquistata da protagonista con il Venezia.

Ma per i tifosi della Juve Stabia, Forte rappresenta un pezzo di storia recente. È stato uno dei bomber più amati e prolifici nella storia delle Vespe, capace di stabilire il suo record personale di marcature, ben 17, proprio con la maglia gialloblù nella stagione 2016/17.Il suo addio, seppur parte delle logiche del calcio moderno, riaccende i riflettori su questo “asse” di mercato quasi inesauribile.

Un Viaggio tra Passato e Presente

Quello di Forte è solo l’ultimo di una lunga serie di trasferimenti che hanno visto protagonisti giocatori e allenatori transitare dall’ombra del Vesuvio alle pendici dell’Etna, e viceversa.Negli ultimi anni, i tifosi hanno assistito ai cambi di maglia di figure come il roccioso difensore Denis Tonucci, che dopo aver lottato per le Vespe è passato a difendere i colori del Catania, e dell’attaccante Francesco Ripa, altro bomber che ha infiammato il “Menti” prima di trasferirsi in Sicilia.Questa tradizione non è confinata ai soli giocatori.

Figure carismatiche come Fabio Caserta, prima centrocampista del Catania in Serie A e poi allenatore amato a Castellammare, e Ciro Polito, portiere per entrambe le compagini e successivamente apprezzato direttore sportivo proprio con la Juve Stabia, hanno ulteriormente cementato questo legame.Andando a ritroso nel tempo, la memoria storica dei tifosi più anziani ricorderà sicuramente altri nomi che hanno fatto la storia di entrambi i club.Figure come il portiere Francesco Bifera e il coriaceo difensore Gennaro Monaco, che negli anni ’90 rappresentarono l’anima e la grinta in campo sia per la Juve Stabia che per il Catania, sono esempi di come questo interscambio abbia radici profonde.Anche la panchina è stata un punto di connessione.

Un allenatore del calibro e dell’esperienza di Walter Novellino ha guidato entrambe le squadre, portando la sua visione del calcio in due piazze calde e passionali, accomunate da un amore viscerale per i propri colori.Francesco Forte è quindi solo l’ultimo erede di questa tradizione.Il suo passaggio al Catania non è una semplice operazione di mercato, ma la continuazione di un dialogo sportivo che da decenni arricchisce le storie di Juve Stabia e Catania.Un viaggio incredibile tra due città, due tifoserie e innumerevoli protagonisti, destinato, a quanto pare, a non interrompersi.

Caravaggio ritrovato arriva a Napoli, Ecce Homo a Capodimonte

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Dal 24 luglio al 2 novembre la mostra “Capodimonte Doppio Caravaggio” sarà un’occasione unica per ammirare l’Ecce Homo di Madrid, l’ultimo capolavoro ad essere entrato nel corpus del pittore il cui vero nome era Michelangelo Merisi, eccezionalmente in dialogo accanto alla Flagellazione di Cristo (1571-1610).

Dopo lo straordinario successo alla mostra romana “Caravaggio 2025”, La Flagellazione (di proprietà del Fondo edifici di culto) rientra infatti al Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, dove è custodita per ragioni di tutela dal 1972. Dalla grande esposizione organizzata a Palazzo Barberini per il Giubileo proviene anche Ecce Homo che torna così dopo quattro secoli a Napoli, la città dove l’opera fu dipinta negli stessi anni in cui il Merisi realizzava La Flagellazione per la Chiesa di San Domenico. Il quadro spagnolo, riscoperto nel 2021, è esposto per volere del nuovo proprietario al Museo del Prado e può lasciare la Spagna solo per eccezionali occasioni. Quella di Napoli è l’unica tappa italiana prevista prima del rientro a Madrid.

“Questa volta il nostro Ospite è davvero speciale – sottolinea il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Eike Schmidt – appena abbiamo saputo che l’Ecce Homo sarebbe arrivato in Italia ci siamo messi al lavoro per averlo a Capodimonte al termine della mostra romana per la quale ci è stata richiesta la nostra Flagellazione. L’Ecce Homo negli ultimi anni, com’è noto, è al centro dell’interesse scientifico e anche mediatico mondiale. Ma la nostra motivazione era forte e siamo felici oggi di poter annunciare che le due opere di Caravaggio saranno esposte nei prossimi mesi insieme sulla stessa parete della sala 62, per un dialogo unico e di immensa suggestione. Siamo quindi particolarmente grati al Ministero della cultura spagnolo, al proprietario del quadro e al Museo del Prado. Doppio Caravaggio ci sembra una bellissima proposta culturale per i 2500 anni di Napoli. Ringrazio il Sindaco Gaetano Manfredi, la Direttrice artistica di Napoli 2500 Laura Valente, e il Comune di Napoli per averci voluto affiancare nella promozione dell’esposizione”.

Anche “Doppio Caravaggio” fa parte del ciclo di piccole ma preziose mostre denominate “L’Ospite” che Capodimonte sta realizzando mentre completa il rinnovamento degli spazi, in costante dialogo con i grandi musei italiani e internazionali e con una politica dei prestiti improntata sempre al protagonismo del museo napoletano e all’esaltazione del suo patrimonio.

Caso più unico che raro tra le attribuzioni di dipinti a Caravaggio dell’ultimo mezzo secolo, l’Ecce Homo, tela di media grandezza, il consenso della critica è stato pressoché unanime. L’Ecce Homo si trovava nel salotto di una casa privata, nel 2021 il quadro venne messo in vendita con una base d’asta di 1.500 euro come opera di “scuola di Ribera”. La casa d’arte spagnola Ansorena pubblica allora un catalogo con l’opera e attraverso un tam-tam di segnalazioni attorno al dipinto in pochi giorni si riuniscono i principali esperti del pittore, inclusi mercanti d’arte e curatori di museo da tutto il mondo. Mentre il quadro consolidava sempre più la sua reputazione di originale perduto di Caravaggio, il governo spagnolo ne sanciva la non esportabilità, vincolandone, quindi, la permanenza sul suo territorio. Nell’estate del 2024 l’Ecce Homo, acquistato da un filantropo britannico, che vuole restare anonimo, residente in Spagna, è esposto in una sala dedicata del Museo del Prado di Madrid.

Già Roberto Longhi, nei suoi studi fondativi sul pittore, aveva pubblicato un’immagine di una copia del quadro di Madrid, intravedendo, primo fra tutti, oltre le vernici ossidate e la banalizzazione di un mediocre copista tutta la forza di un’autentica idea caravaggesca ancora da rintracciare. Lo studio sulla storia del dipinto si deve, però, interamente a Maria Cristina Terzaghi che ne ha rintracciato il passaggio nell’Ottocento dall’Academia San Fernando di Madrid e che ha proposto di riconoscere lo stesso in un Ecce Homo di Caravaggio appartenuto a un viceré di Napoli – Garcia Avellaneda y Haro – alla metà del Seicento.

L’Ecce Homo – tra gli ultimi episodi della vita di Cristo precedente alla Crocifissione e successivo alla Flagellazione – è un’iconografia che ebbe ampia diffusione, nell’intera penisola italiana, tra Quattro e Cinquecento. Nel quadro di Madrid, Caravaggio dispone le figure in profondità, suggerendo una loggia buia da cui si sporge Ponzio Pilato, il giudice che indica Cristo dolente alla folla, mentre un aguzzino con la bocca aperta lo spoglia (o forse lo ricopre dopo averlo spogliato) per mostrarne ulteriormente il corpo martoriato. Geniale e dal forte valore simbolico è la soluzione caravaggesca di rappresentare, sopra la fronte di Cristo, la sezione a mo’ di piccola fiamma di un ramo di rovi spiccato dal tronco principale, più chiara rispetto alla variazione di bruni della corona di spine.

Poiché, in tutta probabilità, fu realizzata a Napoli, è con i quadri dei due periodi napoletani che la tela madrilena può mettersi più facilmente in relazione ed è proprio a potenziare la suggestione che la pala di San Domenico maggiore del 1607 e il quadro da stanza di Madrid sono stati nuovamente messi in dialogo nella sala con i capolavori del Museo di Capodimonte. L’importanza del dipinto è attestata dalla ripresa di alcune pose nella pala della Stella del 1607-1608 di Battistello Caracciolo (1578-1635), tra i più fedeli seguaci di Caravaggio e che ebbe anche rapporti diretti con l’artista durante i suoi soggiorni napoletani. Su di una parete laterale, nella stessa sala, si è poi deciso di esporre proprio un’opera di Battistello proveniente dai depositi del museo: un altro Ecce Homo dal formato orizzontale. Capodimonte propone quindi una occasione di confronto unica che illustra e documenta anche la fortuna napoletana del modello caravaggesco. La prossimità stilistica con alcune opere finali del Merisi ha permesso di confermarne la realizzazione nel periodo giovanile, proprio negli anni in cui Caravaggio era a Napoli o in quelli compresi tra i suoi soggiorni, come ha confermato Stefano Causa in una mostra tenutasi proprio a Capodimonte. Ed ecco che il ritrovamento dell’Ecce Homo di Madrid permette di dare nuovo significato alla suggestione dello studioso che in catalogo si chiedeva se all’opera di Battistello non potesse aver “sovrainteso” lo stesso Caravaggio. Rimane, tuttora, rischioso spingersi a dire di più, ma gli esperti e il grande pubblico potranno tornare a vedere con occhi nuovi opere della collezione permanente di Capodimonte, grazie a un prestito straordinario, anello intermedio di una catena che dalla Flagellazione di San Domenico maggiore muove verso l’Ecce Homo di Battistello e si spinge certamente oltre.

A conferma dello straordinario interesse per la scoperta del quadro di Madrid, e il suo riconoscimento come autografo del Merisi, ricordiamo che la vicenda è narrata anche nel thriller documentaristico “Il Caravaggio perduto” uscito quest’anno nelle sale italiane, recentemente trasmesso su Sky Arte.

Fonte AdnKronos

Castellammare di Stabia non è solo mare: L’amministrazione accende l’estate con eventi per tutti i gusti

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Castellammare di Stabia si prepara a un altro fine settimana ricco di eventi, confermando la vivacità del cartellone “Stabia Estate – Luglio 2025”.Tra il Lungomare e il Parco Urbano di Villa Gabola, i cittadini e i turisti potranno godere di un programma che spazia dall’impegno sociale alla grande musica, fino al teatro d’autore, con un’attenzione particolare all’accessibilità e alla fruizione degli spazi pubblici.

Venerdì 18 luglio: si inaugura la spiaggia per tutti con “E Così S.I.A.”

Il weekend si aprirà all’insegna dell’inclusione.Venerdì 18 luglio, alle ore 18:30, presso la banchina di ‘Zi Catiello’, verrà presentato il progetto “E Così S.I.A. – Spiagge Inclusive e Accessibili”.L’iniziativa, finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mira a rendere il mare un diritto per tutti.Sarà allestita un’area di spiaggia attrezzata con una pedana per il camminamento, due gazebo e una speciale sedia job, indispensabile per facilitare l’ingresso in acqua alle persone con disabilità motorie.All’evento inaugurale parteciperanno figure di spicco delle istituzioni e del mondo sindacale e associativo: il Sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, il Segretario Generale della U.R.UIL Napoli e Campania, Giovanni Sgambati, il Presidente di Uniat Nazionale APS, Pietro Pellegrini, e il Presidente di Uniat Campania APS, Pierluigi Estero.

Sabato e domenica a Villa Gabola: musica e comicità d’autore

Il Parco Urbano di Villa Gabola sarà il palcoscenico principale del fine settimana. Sabato 19 luglio, alle ore 21:00, l’energia travolgente degli Allerija infiammerà il pubblico.La band partenopea, nota per il suo inconfondibile mix di musica popolare, contaminazioni moderne e ritmi mediterranei, promette una serata di grande coinvolgimento e divertimento.

Domenica 20 luglio, sempre alle 21:00, sarà la volta di Gino Rivieccio con il suo spettacolo “Fifty Fifty”.

L’attore e comico napoletano accompagnerà gli spettatori in un viaggio ironico e brillante attraverso i suoi cinquant’anni di vita e di carriera, alternando comicità, ricordi, satira e riflessioni.Entrambi gli spettacoli, inseriti nel cartellone “Stabia Estate – Luglio 2025” e sostenuti anche dalla Città Metropolitana di Napoli, sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Castellammare di Stabia non è solo mare: L’amministrazione accende l’estate con eventi per tutti i gustiParchi aperti e servizi per i cittadini

Per favorire la socialità e l’aggregazione, il Parco Urbano di Villa Gabola resterà aperto con orario continuato durante tutti i fine settimana di luglio e agosto.Anche il Parco Urbano delle Antiche Terme è a disposizione del pubblico tutti i giorni dalle 8:30 alle 20:30, con attività dedicate ai bambini (dalle 9:30 alle 18:30) e un infopoint attivo dalle 9:00 alle 13:00 per il progetto “Donna in Progress”, finalizzato a promuovere l’occupabilità femminile e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro.L’estate stabiese prosegue anche con l’accesso gratuito all’arenile della Villa Comunale, sempre più attrezzato, e con gli appuntamenti nell’arena di beach soccer, in attesa delle sfide tra le nazionali europee.

Viabilità: attiva la ZTL sul Lungomare

Si ricorda infine che per tutto il fine settimana sarà attiva la Zona a Traffico Limitato sul Lungomare.Lo stop alle auto nel tratto di Corso Garibaldi compreso tra via Del Pescatore e Piazza Principe Umberto sarà in vigore venerdì e sabato dalle 20:30 all’1:30 e domenica dalle 20:30 alle 23:30.

Juve Stabia, ottavo giorno a Castel di Sangro: Squadra a lavoro sotto la pioggia, presente patron Langella

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Prosegue senza sosta il lavoro della Juve Stabia nel ritiro precampionato di Castel di Sangro.Nell’ottavo giorno di preparazione in terra abruzzese, la squadra agli ordini del nuovo tecnico Ignazio Abate ha svolto una doppia seduta di allenamento, caratterizzata da un intenso programma sia al mattino che al pomeriggio.

La giornata dei gialloblu è iniziata con la squadra divisa in due gruppi.Una parte dei calciatori si è dedicata a esercizi di potenziamento in palestra, mentre il resto del gruppo ha lavorato sul campo, svolgendo esercitazioni specifiche per reparti.

Un lavoro mirato a oliare i meccanismi e a migliorare l’intesa tra i giocatori in vista dei prossimi impegni.Nel pomeriggio, una fitta pioggia si è abbattuta sul centro sportivo, ma non ha fermato il programma stilato da mister Abate e il suo staff.

Dopo una fase iniziale di riscaldamento tecnico, la squadra si è concentrata sul lavoro tattico, curando con attenzione sia la fase offensiva che quella difensiva.La sessione si è conclusa, come di consueto, con una partitella a ranghi misti, utile per testare le soluzioni provate e per mantenere alto il ritmo di gioco.

A testimoniare la vicinanza della società alla squadra, era presente a bordo campo il patron Andrea Langella, che ha seguito con interesse l’allenamento pomeridiano, a pochi giorni dall’inizio di una stagione che vedrà le Vespe impegnate nel campionato di Serie B.Sul fronte dei singoli, prosegue il suo percorso di recupero l’attaccante Gregorio Morachioli.

Il giocatore, che sta seguendo un programma di lavoro differenziato, è costantemente monitorato dallo staff medico e tecnico, con la speranza di poterlo riaggregare al più presto al resto del gruppo.

Torre del Greco, scontri tra ultras: Disposte 22 misure cautelari dopo la battaglia in strada

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Ventidue persone sono state raggiunte da provvedimenti cautelari in relazione a un violento tafferuglio tra due fazioni di tifoserie organizzate, scoppiato lo scorso 26 gennaio.I disordini hanno visto contrapposti i sostenitori della Turris del gruppo “Hijos de Barrios” e i rivali degli “Ultras Torre del Greco”, in concomitanza con l’incontro di calcio Turris-Sorrento.

Su richiesta della Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, il giudice per le indagini preliminari ha emesso tre ordinanze di custodia in carcere, due arresti domiciliari e diciassette divieti di dimora nel comune.Le misure sono state eseguite dalla Polizia di Stato di Torre del Greco (Napoli).

I particolari dell’operazione sono stati illustrati durante una conferenza stampa tenuta presso gli uffici della Procura.Agli indagati sono state mosse accuse di rissa, danneggiamento e lesioni personali, tutte aggravate dall’utilizzo di armi, dall’aver agito con il volto coperto e per futili motivi.

Per cinque degli ultrà, le accuse si sommano alla violazione di un precedente Daspo emesso dal questore di Napoli.L’indagine ha preso le mosse da un’informativa della polizia giudiziaria che ha identificato 24 individui, inclusi due minorenni.

Gli scontri si sono trasformati in una vera e propria scena di guerriglia urbana nel cuore di Torre del Greco, avvenuta poco prima delle 17:00 del 26 gennaio, in prossimità del “Bar La Torre”, un’area lontana dallo stadio.L’episodio ha generato notevole allarme tra i cittadini, mettendo a repentaglio la sicurezza di passanti e automobilisti.

Grazie all’analisi delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza, è stato possibile identificare i 24 presunti responsabili.Questi, armati di aste, caschi, cinture e altri oggetti contundenti, si sono affrontati lanciando reciprocamente qualsiasi cosa trovassero a portata di mano, inclusi tavolini, sedie e sgabelli dei locali circostanti.

Università Federico II, svolta quantistica a Napoli grazie al computer Partenope: Raggiunti alti risultati

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Un passo avanti decisivo per il calcolo quantistico in Italia.Il gruppo di ricerca del Centro di Computazione Quantistica Superconduttiva dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ha ottenuto performance senza precedenti nell’esecuzione di un Quantum Gaussian Sampling (QGS), un algoritmo cruciale per la simulazione di distribuzioni di probabilità con vaste applicazioni in settori come Quantum Machine Learning, Crittografia e Finanza Quantistica.

Il successo è stato reso possibile grazie a un approccio unico: intervenire contemporaneamente sia sull’ottimizzazione delle operazioni logiche (il software) sia sulla configurazione fisica del processore (l’hardware).Protagonista di questa impresa è ‘Partenope’, il computer quantistico superconduttivo a 25 qubit ospitato presso l’ateneo napoletano e finanziato dall’ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data and Quantum Computing.

Questa ricerca, frutto della sinergia tra Università Federico II, Intesa Sanpaolo e la startup G2Q, segna un punto di svolta, confermando Napoli come hub strategico nell’ecosistema quantistico nazionale.

Il Vantaggio dell’Hardware “Aperto”

L’attuale panorama del calcolo quantistico è dominato da computer ancora soggetti a errori e limiti architetturali.In questo contesto, la filosofia progettuale di ‘Partenope’ si è rivelata vincente.

A differenza delle soluzioni cloud disponibili sul mercato, spesso definite ‘black box’ (scatole nere), il sistema della Federico II è interamente progettato con criteri di modularità e integrabilità.Questo approccio “aperto” garantisce un controllo totale su ogni componente, sia hardware che software, permettendo un’innovazione continua e mirata.

“Affidarsi a sistemi chiusi può essere estremamente limitante e penalizzante, poiché l’inaccessibilità all’hardware impedisce aggiornamenti flessibili e limita le performance algoritmiche”, spiega Francesco Tafuri, responsabile del Centro. “La filosofia progettuale adottata per ‘Partnenope’ fornisce al contrario la possibilità di esplorare insieme ad aziende e ricercatori soluzioni algoritmiche che permettono di sfruttare al meglio la macchina quantistica.”

Questa estrema flessibilità, unita a un’elevata affidabilità raggiunta tramite rigorosi processi di calibrazione e riduzione del rumore, ha reso ‘Partenope’ la piattaforma ideale per le esigenze di Intesa Sanpaolo e G2Q.

Una Collaborazione Strategica per la Finanza Quantistica

Il progetto nasce da un’esigenza concreta di Intesa Sanpaolo, che aveva già riscontrato limiti invalicabili tentando di eseguire algoritmi simili su altri elaboratori quantistici.

“Un problema che ha trovato soluzione proprio grazie alla profonda comprensione dei meccanismi di funzionamento del processore ‘Partenope’ e alle competenze di ottimizzazione algoritmica dei ricercatori”, specifica Davide Corbelletto, team leader del Quantum Competence Center di Intesa Sanpaolo.

La collaborazione ha permesso non solo di generare le distribuzioni di probabilità attese, ma soprattutto di controllarne i parametri caratteristici.

Questo risultato è di enorme rilevanza per la Finanza Quantistica, che mira a risolvere problemi complessi come il credit risk modeling o il derivative pricing con maggiore rapidità e accuratezza.Il successo dimostra come la collaborazione tra settore pubblico e privato sia un motore fondamentale per l’innovazione, capace di tradurre la ricerca d’avanguardia in un vantaggio competitivo concreto per il “Sistema Paese”.

Con questo traguardo, il Centro della Federico II si consolida come un esempio di successo del modello di innovazione promosso dal PNRR attraverso il Centro Nazionale ICSC, fondato sulla sinergia pubblico-privato e sulla formazione di nuove figure professionali altamente specializzate.

I Gruppi di Ricerca

Quantum Computing Napoli (QCN) – Federico II

Riconosciuto hub internazionale per lo studio di sistemi superconduttivi, il gruppo QCN della Federico II, che conta circa 20 membri, ha raggiunto notevoli risultati nella caratterizzazione di dispositivi quantistici e nella creazione di nuovo hardware, entrando a pieno titolo nel network europeo di computazione quantistica.

G2Q Computing

Startup deep-tech italiana specializzata nello sviluppo di algoritmi per l’Ottimizzazione e il Machine Learning su computer quantistici NISQ (Noisy Intermediate-Scale Quantum).Progetta architetture ibride classico-quantistiche e tecniche di riduzione del rumore.

Quantum Competence Center – Intesa Sanpaolo

Coordinato da Davide Corbelletto, il centro è attivo dal 2020 nella ricerca industriale sulle applicazioni delle tecnologie quantistiche ai servizi finanziari, esplorando il potenziale vantaggio del quantum computing in termini di velocità e accuratezza delle soluzioni.

Funicolare di Capri: Addio alla Coda in Biglietteria, Arriva il Pagamento “Tap & Go”

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Una svolta tecnologica per uno dei simboli dell’isola.La Funicolare di Capri introduce il sistema di pagamento EMV Transit, meglio conosciuto come “Tap & Go”.

Da oggi, turisti e visitatori potranno accedere ai varchi di ingresso semplicemente avvicinando la propria carta di credito o bancomat ai lettori ottici, senza più la necessità di acquistare il biglietto in biglietteria.Con questa nuova modalità, il tornello si aprirà in pochi istanti e il costo della corsa, pari a 2,40 euro, verrà addebitato direttamente sulla carta utilizzata.

L’innovazione promette di snellire notevolmente i tempi di attesa, soprattutto durante i periodi di maggiore affluenza, eliminando di fatto la fase di acquisto del titolo di viaggio e rendendo l’accesso al trasporto più rapido e agevole.Una novità importante che non andrà a toccare le abitudini e i vantaggi acquisiti dai cittadini dell’isola.

Per i residenti e i pendolari, infatti, le tariffe agevolate rimarranno invariate, sia per quanto riguarda la corsa singola sia per gli abbonamenti mensili o annuali, che continueranno a seguire le consuete modalità di acquisto e utilizzo.Grande soddisfazione è stata espressa dall’Amministratrice di Funicolare di Capri Srl, Prof.

Avv.Anna La Rana, che ha commentato positivamente l’iniziativa: “Sono molto soddisfatta del nuovo e rapido sistema di bigliettazione, a tutto vantaggio del turismo e della popolazione di Capri”.

Una dichiarazione che sottolinea il doppio beneficio dell’ нововведение: da un lato migliorare l’esperienza dei turisti e dall’altro preservare le agevolazioni per la comunità locale.

Juve Stabia, tifosi in attesa: Un tesoretto in cassa ma il mercato è fermo. Si spera nella riunione di oggi

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La Juve Stabia prosegue il suo lavoro di preparazione nel ritiro di Castel Di Sangro, sotto la guida attenta del nuovo tecnico Ignazio Abate.La giornata di oggi ha segnato un momento importante con l’arrivo del “Presidente Federale” Andrea Langella, figura di riferimento in attesa della nomina del nuovo presidente societario dopo il recente passaggio del 51,8% delle quote al gruppo Brera.

L’arrivo di Langella non è una semplice visita di cortesia: è in programma una riunione strategica per fare il punto della situazione.Sul tavolo, l’analisi del lavoro svolto finora dal tecnico e dalla squadra ma soprattutto il nodo cruciale del calciomercato.

Il presidente ascolterà le richieste e le valutazioni di Mister Abate e del Direttore Sportivo Lovisa per delineare i prossimi urgenti passi da compiere.

Tifosi in ansia: tante uscite, pochi ingressi e un tesoretto “congelato”

Dal canto loro, i tifosi delle Vespe osservano con crescente preoccupazione l’evoluzione del mercato.A fronte di numerosi nomi accostati alla squadra, la realtà dei fatti parla di un bilancio in passivo: molte cessioni e fini prestito a cui hanno fatto seguito solo pochi acquisti ufficializzati.

Se l’arrivo di Confente tra i pali – uno dei migliori portieri della scorsa Serie C, ma pur sempre un esordiente in cadetteria – ha colmato la partenza di Thiam, e gli innesti di Carissoni e Petrovic (oltre al rinnovo di Candellone) hanno puntellato un pò la rosa ma restano voragini pesanti da colmare.La partenza di Adorante non è stata ancora rimpiazzata, così come quelle di Fortini e Mussolini, autentici pilastri e armi tattiche fondamentali nella cavalcata che lo scorso anno ha portato al quinto posto e ai playoff.

Paradossalmente, queste partenze dolorose hanno generato un notevole tesoretto per le casse societarie.La cessione di Adorante ha fruttato una cifra record per la storia del club, pari a 3,5 milioni di euro (bonus inclusi).

A questa si aggiungono gli incassi derivanti dalla valorizzazione dei talentuosi esterni scuola Fiorentina e Lazio, la seconda rata della cessione di Folino e i fondi ottenuti per il “minutaggio” (avendo superato i 9000 minuti con i giovani lo scorso campionato).Un capitale importante che, però, al momento resta immobilizzato. “Immobilismo”: è una parola che nel calciomercato suona come un allarme, specialmente quando diverse trattative sono già impostate e attendono solo il via libera definitivo prima che altri club si inseriscano.

Il lavoro di Lovisa a rischio e le difficoltà di Abate

Il D.S.

Lovisa, come da tradizione, si è mosso in anticipo su più fronti, concentrandosi su giovani di prospettiva (necessari per le esigenze di bilancio legate al minutaggio) ma con la chiara priorità di trovare un sostituto di Adorante.Club di Serie A come Roma, Fiorentina, Inter e Atalanta, solo per citarne qualcuno, hanno mostrato grande disponibilità a cedere in prestito i propri gioiellini alla Juve Stabia, riconoscendola come una piazza ideale per la valorizzazione.

Tuttavia, queste società non possono attendere all’infinito e hanno la necessità di piazzare i loro talenti, richiesti anche da club più blasonati delle Vespe.Il rischio concreto è vanificare mesi di lavoro e di trattative portate avanti dal direttore sportivo.

Questo stallo inoltre si ripercuote direttamente sul lavoro di Ignazio Abate.Il tecnico si trova in ritiro con una rosa incompleta, privo di una vera prima punta e con l’impossibilità di testare nuovi elementi per inserirli nei suoi schemi.

Abate è stato chiaro: intende proseguire sulla falsa riga vincente delle scorse stagioni ma vuole anche mettere la sua “firma” tattica sulla squadra.Un compito arduo, considerando che quest’anno la Juve Stabia non potrà contare su due fattori chiave del passato campionato: l’effetto sorpresa da neopromossa e la continuità tattica di aver Pagliuca.

Lavorare senza il materiale umano necessario non aiuta ma per ora il tecnico fa spallucce e continua a dare il massimo con i giocatori a disposizione.

La speranza nell’incontro al vertice

La speranza è che l’incontro odierno a Castel Di Sangro possa finalmente sbloccare le operazioni.La Juve Stabia è una società sana e virtuosa, senza problemi legati all’indice di liquidità, grazie alla gestione di Langella, coadiuvato dal “mago” dei conti Filippo Polcino e da un D.S.

Lovisa che detiene il record per le plusvalenze generate nella storia del club.Non è un problema di soldi quindi ma di decisioni da prendere velocemente.

Le prossime ore saranno decisive per capire se il mercato delle Vespe potrà finalmente decollare.Intanto, domani alle 18:00 la squadra sosterrà il primo allenamento congiunto (a porte chiuse) contro l’Ala Fidelis Alfedena, una prima occasione per vedere all’opera il gruppo attuale.

Napoli, l’elenco dei convocati di Conte per il ritiro di Dimaro

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La stagione 2025/26 del Napoli è pronta a iniziare.I campioni d’Italia si sono radunati quest’oggi, giovedì 17 luglio, a Dimaro per l’inizio del ritiro in vista della nuova annata, in cui bisognerà difendere lo scudetto conquistato la passata stagione.

Come di consueto, prima dell’inizio del ritiro, è stata diramata la lista dei convocati da parte di Antonio Conte.Su tutti, oltre chiaramente al fuoriclasse Kevin De Bruyne (vero colpo di questa sessione estiva di calciomercato in Serie A) spicca anche un altro nuovo arrivato, ovvero Noa Lang (ufficializzato in giornata) e il difensore ex Empoli Marianucci.

Fuori, chiaramente, vista soprattutto la situazione non facile Victor Osimhen.

I convocati di Conte per il ritiro di Dimaro

Anguissa, Buongiorno, Coli Saco, Contini, De Bruyne, Di Lorenzo, Ferrante, Gilmour, Hasa, Juan Jesus, Lang, Lobotka, Lukaku, Marianucci, Mazzocchi, McTominay, Meret, Neres, Obaretin, Olivera, Politano, Raspadori, Rrahmani, Sgarbi, Simeone, Spinazzola, Turi, Vergara, Zanoli, Zerbin.

Napoli, ufficiale l’arrivo di Noa Lang

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Noa Lang è un nuovo giocatore del Napoli.Nella giornata di giovedì 17 luglio il club azzurro ha ufficializzato l’arrivo del giocatore 26enne olandese dal Psv.Lang, che ha svolto le visite mediche martedì 15 luglio, rientra chiaramente anche nell’elenco dei convocati di Antonio Conte per il ritiro di Dimaro (al via proprio quest’oggi), in cui terrà nel corso di queste settimane anche la conferenza stampa di presentazione.

L’ala sinistra arriva sulla base di 28 milioni di euro.All’interno della trattativa è inclusa anche una clausola sulla rivendita futura del calciatore del 10%.Noa Lang percepirà 2.8 milioni di euro netti a stagione.

Il comunicato del Napoli

La SSC Napoli comunica di aver acquisito a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore Noa Noell Lang dal PSV Eindhoven“.

Salerno, bimbo di 5 anni ingoia un cacciavite: come sta

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Aveva ingoiato un cacciavite giocattolo con la punta di metallo, che rischiava di perforargli l’intestino. Tanto spavento, e infine un sospiro di sollievo, per un bimbo di 5 anni salvato da una gastroscopia d’urgenza a Salerno.

L’Aou salernitana riferisce oggi l’episodio accaduto qualche giorno fa, che ha tenuto con il fiato sospeso i genitori del piccolo. “Inspiegabilmente”, viene riferito, il bambino ha ingerito l’oggetto che rischiava di ucciderlo. Racconta Arianna Diasco, in forze nel reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia dell’ospedale universitario San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, diretto da Carolina Ciacci: “Sono stata contattata di notte dai colleghi della Chirurgia pediatrica diretta da Umberto Ferrentino, e con estrema solerzia ho eseguito un intervento endoscopico, necessario a rimuovere il pericoloso corpo estraneo. Al bambino è stata precedentemente praticata l’anestesia con intubazione oro-tracheale”, quindi è stato “sottoposto a gastroscopia d’urgenza per estrarre l’oggetto con l’ausilio di device dedicati (pinze e anse), scongiurando così un’invasiva operazione chirurgica e le relative conseguenze post-operatorie. La procedura non è stata comunque priva di rischi – sottolinea la specialista – in virtù dell’anestesia generale e anche a causa di una grande quantità di cibo che il bambino aveva ingerito da poco durante la cena, e che ha ostacolato quindi l’estrazione del cacciavite”.

Ciò nonostante, evidenziano dall’ospedale, “l’intervento è avvenuto con tempistiche tali che, se non fossero state rispettate, un’eventuale permanenza dell’oggetto nel tubo digerente avrebbe potuto causare la perforazione dell’intestino”.

Diasco – si legge in una nota – tiene a ringraziare Ciacci, lo staff infermieristico, quello degli anestesisti, dei chirurghi pediatrici e della sala operatoria, senza i quali questa impresa a lieto fine non avrebbe avuto il giusto supporto e la fondamentale collaborazione. Il piccolo paziente, dopo un giorno di degenza e tanto spavento, è tornato a casa e gode di ottima salute.

Fonte AdnKronos

Coltellate uccidono un 17enne, tragedia in masseria a Caserta

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Tragedia nel tardo pomeriggio di ieri a Sant’Angelo in Formis, frazione del comune di Capua, in provincia di Caserta.Secondo quanto si apprende, una violenta lite a colpi di coltello si sarebbe scatenata nel locale cucina di una masseria e un giovane di 17 anni, forse un lavoratore in nero, è morto subito dopo l’arrivo dei soccorsi. È ricoverato in codice rosso all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta anche un altro uomo, mentre una donna – parente del proprietario della struttura – è rimasta ferita.

Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Capua.

Fonte AdnKronos

Regionali Campania, Schlein vede De Luca: "Niente veti su candidato"

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Regionali Campania, Schlein vede De Luca: "Niente veti su candidato"

(Adnkronos) – La segretaria del Pd Elly Schlein ha incontrato in queste ore il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Nell’incontro, svolto in un clima positivo e proficuo, si è fatto il punto in vista delle prossime elezioni regionali”, rendono noto fonti del Nazareno.  

“È stata condivisa la necessità di concentrarsi anzitutto sui punti programmatici dell’agenda di governo, da costruire partendo dall’importante lavoro svolto in questi anni in Campania, con l’obiettivo di continuare ad assicurare stabilità in una Regione così strategica per il Paese, nell’esclusivo interesse dei cittadini campani”, proseguono le stesse fonti. 

“Si è inoltre condivisa l’opportunità che proprio partendo dalla convergenza sul programma, in sintonia con i territori, si possano e si debbano creare le condizioni per la sintesi finale volta ad individuare, senza veti o posizioni pregiudiziali, il candidato Presidente in grado di rappresentare e fare sintesi in tutta l’area progressista”, concludono le fonti del Nazareno.  

 

Fonte AdnKronos

XI Reading Poetico “Porto Davide” al Sunset Bar di Castellammare di Stabia

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Musica e poesia al tramonto al Sunset Bar, nel porticciolo turistico di Castellammare di Stabia, dove martedì 15 luglio si è svolto l’XI Reading Poetico “Porto Davide”.L’appuntamento, imperdibile per tutti gli amanti della poesia, è stato organizzato dalla Prof.

Carmen Matarazzo, Presidente dell’Associazione Achille Basile “Le ali della lettura”, e dal dott.Raffaele Ragone, chimico specializzato in Strutturistica molecolare e poeta.

Un suggestivo evento culturale che ogni anno si rinnova al Sunset Bar, un pontile proteso nelle acque di “Porto Davide” a Castellammare di Stabia, come una nave che sta per salpare verso mete lontane e sconosciute.

“Bussole in questua d’un campo magnetico” è il titolo dell’incontro di quest’anno, un viaggio attraverso la poesia, forse alla ricerca delle coordinate spazio-temporali per raggiungere il luogo dei nostri sogni di bambino, la nostra isola che non c’è.A guidarci in questo viaggio immaginario otto poeti, che si sono alternati nella lettura, evocando emozioni profonde, toccando temi come la guerra, la morte, l’amore, la speranza.

Rosanna Bazzano, Cinzia Coppola, Carlo Di Legge, Mariarosaria Figliolia, Eugenio Lucrezi, Raffaele Ragone, Rossella Tempesta, Francesco Terracciano sono professionisti affermati che nella vita fanno tutt’altro, ma che coltivano con successo la passione per la poesia.Nei loro versi, frammenti di cuore che toccano l’anima, raccontano le loro più intime emozioni, esplorano mondi reali o immaginari, facendo riflettere sui temi universali dell’esistenza umana.

A rendere ancora più suggestiva la serata con le belle canzoni tratte dal vasto repertorio di Raffaele Viviani, la nota cantante e attrice Anna Spagnuolo nelle sue struggenti interpretazioni, accompagnata alla fisarmonica dal maestro Salvatore Torregrossa.Ha presentato l’evento la prof.

Carmen Matarazzo, promotrice di molteplici eventi culturali, che con la sua instancabile attività riesce a coinvolgere un pubblico sempre più vasto.

“Emozionata di riprendere questo reading poetico sul mare, ma oggi c’è una vena di tristezza – ha affermato la Prof. – perché voglio dedicare questa serata all’amica Amalia Dema, che non sta bene, e al mio ex alunno Nino Santomartino, recentemente scomparso.”

Alla fine della serata è arrivata la notizia che purtroppo la Prof.ssa Amalia Dema, Presidente della CPS di Castellammare, associazione di volontariato che si ispira ai principi di solidarietà e fraternità promuovendo la cooperazione tra i popoli, ci aveva lasciato.La sua scomparsa e quella di Nino Santomartino, entrambi impegnati nel volontariato internazionale, hanno scosso l’intera cittadinanza lasciando un vuoto incolmabile nella famiglia, negli amici e nei tanti che li hanno conosciuti e stimati.

Sul pontile del Sunset Bar, mentre le imbarcazioni si cullavano pigramente sulle onde e i gabbiani disegnavano con le ali arabeschi nel cielo terso, parole dense di significato davano voce a pensieri profondi, difficili da esprimere con il linguaggio quotidiano.Un reading poetico speciale quest’anno a “Porto Davide” con “Bussole in questua d’un campo magnetico”, dove le parole hanno creato un’esperienza indimenticabile, aprendo le porte alla riflessione e offrendoci nuove prospettive per esplorare la complessità del mondo che ci circonda.

Juve Stabia, il jolly Kevin Piscopo: Da “soldato” di Pagliuca a risorsa preziosa per il nuovo corso di Abate?

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Kevin Piscopo, il “soldato” di mister Guido Pagliuca, è stato senza dubbio uno degli elementi più duttili e preziosi della Juve Stabia nelle trionfali cavalcate degli ultimi due anni.Un vero e proprio jolly tattico, capace di agire con la stessa efficacia come esterno offensivo, attaccante puro o trequartista, a raccordo tra centrocampo e attacco.

La sua intelligenza tattica e un instancabile spirito di sacrificio lo hanno reso un pilastro fondamentale dell’undici titolare che ha conquistato la promozione.La capacità di adattamento e una generosità fuori dal comune hanno permesso a Piscopo, il cui contratto è stato rinnovato fino al 2026 a testimonianza della sua centralità nel progetto, di essere un punto di riferimento costante per i compagni.

Ora, con l’arrivo di mister Ignazio Abate sulla panchina gialloblù e il ritiro estivo a Castel di Sangro, la domanda sorge spontanea: il giocatore sarà altrettanto centrale nel nuovo progetto tecnico?

La filosofia di Abate e l’elogio della versatilità

La filosofia di gioco che mister Abate sta iniziando a plasmare si fonda su concetti chiari: intensità, costruzione dal basso e un’aggressività costante sul portatore di palla.Caratteristiche che, a ben vedere, si sposano alla perfezione con le doti di Kevin Piscopo.

La sua versatilità potrebbe rivelarsi, ancora una volta, un’arma preziosissima per il nuovo tecnico, consentendogli di variare assetto tattico anche a partita in corso.L’ex tecnico della Primavera del Milan è noto per richiedere ai suoi giocatori un dispendio energetico notevole, specialmente nella fase di non possesso.

E proprio in questo fondamentale Piscopo ha sempre eccelso, grazie a un’abnegazione e una capacità di pressing che lo rendono il primo difensore della squadra.La sua intelligenza nel leggere le linee di passaggio avversarie e la sua resistenza fisica ne fanno un candidato ideale per ricoprire ruoli chiave anche nel modulo che Abate intenderà adottare, sia esso un 4-3-3 o un sistema di gioco con il trequartista.

Un leader silenzioso, indispensabile per ogni allenatore

Al di là dei numeri e delle statistiche, l’importanza di Piscopo per la Juve Stabia risiede nel suo essere un “collante” tra i reparti.

Il suo sacrificio è evidente in ogni contrasto, in ogni ripiegamento difensivo, in ogni corsa senza palla che apre varchi per i compagni. È un leader silenzioso, la cui assenza in campo si farebbe sentire più di quanto le statistiche possano suggerire.Per qualsiasi allenatore, poter contare su un giocatore con le sue caratteristiche è un lusso.

Kevin Piscopo incarna il calciatore che ogni tecnico vorrebbe avere a propria disposizione: un elemento che antepone sempre il collettivo all’interesse personale, un atleta instancabile e un uomo chiave per gli equilibri tattici e per la grinta che riesce a trasmettere alla squadra.Resta da vedere come mister Abate deciderà di plasmare la sua Juve Stabia per l’impegnativo campionato di Serie B, ma è più che lecito aspettarsi che un giocatore con la qualità e la duttilità di Kevin Piscopo possa ritagliarsi uno spazio da protagonista e continuare a essere un punto di riferimento per le “Vespe”.

Il suo spirito da “soldato” è pronto a servire un nuovo comandante, con la stessa lealtà e la stessa, immensa, generosità.

Juve Stabia, Cristian Andreoni al Crotone: Per i tifosi stabiesi è un passaggio indolore e senza rimpianti

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La notizia, che era nell’aria da giorni, ha trovato la sua ufficialità: Cristian Andreoni non è più un calciatore della Juve Stabia.La società ha comunicato la sua cessione al Crotone con la formula del prestito con diritto di riscatto.

Un epilogo che non ha turbato più di tanto la tifoseria e l’ambiente gialloblù, già preparati a questo scenario.Quella di Andreoni è la classica partenza poco dolorosa.

Il ricordo del suo contributo fondamentale durante la prima gestione di Guido Pagliuca, culminata con la storica promozione in Serie B nella stagione 2023-2024, è ancora vivo.In quell’annata, Andreoni fu un perno insostituibile, un vero e proprio guerriero sulla fascia, collezionando 24 presenze e diventando uno dei beniamini del pubblico per la sua dedizione e il suo rendimento.

Tuttavia, il campionato successivo, quello del ritorno in cadetteria, ha raccontato tutta un’altra storia.L’esterno è apparso come una mosca bianca nella lista dei disponibili.

Una serie interminabile di infortuni ha falcidiato il suo impiego, limitandolo a sole 12 presenze nella regular season.Anche quando chiamato in causa, il suo apporto non ha replicato la brillantezza del passato, con la trasferta di Cremona che ha rappresentato una sorta di prova finale e decisiva di un’annata da dimenticare.

Un vero peccato, perché la stagione era iniziata con buone premesse.Ma proprio nel momento clou del campionato, quando ci sarebbe stato bisogno della sua esperienza per dare il cambio a Mussolini o a uno dei tre centrali difensivi, Andreoni è mancato, spesso costretto alla tribuna.

La separazione è apparsa come la logica conseguenza di questa situazione.Un segnale inequivocabile era già arrivato con la sua assenza al ritiro di Castel di Sangro, dove le Vespe hanno iniziato a sudare agli ordini del nuovo tecnico Ignazio Abate.

Ora per Cristian Andreoni si apre un nuovo capitolo a Crotone.L’augurio di cuore da parte della piazza stabiese è che possa finalmente lasciarsi alle spalle i problemi fisici, ritrovare la continuità in campo e tornare ad essere quel lottatore che ha saputo conquistarsi la stima e l’affetto di una parte importante della tifoseria gialloblù.

Napoli, visite mediche per Lucca

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Lorenzo Lucca è pronto a diventare un nuovo giocatore del Napoli.L’attaccante italiano nella giornata di oggi, giovedì 17 luglio, è a Roma per svolgere le visite mediche prima della firma sul contratto.

Subito dopo, Lucca sarà a disposizione di Antonio Conte per il ritiro (iniziato proprio oggi a Dimaro).Con Lucca arriva un nuovo attaccante da poter affiancare a Romelu Lukaku, che sarà come sempre il punto di riferimento centrale per Conte, dopo aver realizzato nel corso della passata stagione 14 gol e 11 assist.

Prima di partire verso Roma, Lucca ha voluto già iniziare a salutare i tifosi azzurri: “Sono pronto a cominciare – ha detto l’attaccante 24enne -.Un saluto ai tifosi”.

Lucca si trasferirà al Napoli in prestito con obbligo di riscatto per una cifra complessiva di 35 milioni di euro.

Napoli, presentate le maglie 2025/26

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In vista dell’inizio della nuova stagione, il Napoli ha pubblicato sui social le nuove maglie per la stagione 20205/26.Immancabile, chiaramente, la tradizionale maglia azzurra con l’immancabile tricolore al centro del petto e un pattern con la classica “N” napoleonica. “La maglia gara home della SSC Napoli per la stagione 2025/26 è un elegante omaggio alla tradizione azzurra, rivisitata in chiave moderna con dettagli curati che ne esaltano il prestigio – si legge dal comunicato del club azzurro -. È impreziosita dallo scudetto tricolore al centro del petto, simbolo del titolo di Campioni d’Italia conquistato nella stagione 2024/25 e un pattern con l’iconica “N” napoleonica, integrata nella trama del tessuto.

Il colletto a V è rifinito con un bordo bianco che incornicia con eleganza lo scollo, richiamando il bianco utilizzato anche nei risvolti delle maniche.Questi dettagli spezzano con equilibrio la continuità dell’azzurro senza appesantire il design.

Le maniche hanno un taglio aderente ma confortevole, studiato per garantire aerodinamicità e libertà nei movimenti.Sul retro, alla base del collo, campeggia la scritta SSC Napoli.

La maglia home 2025/26 rappresenta un connubio perfetto tra orgoglio identitario, eleganza sartoriale e ambizione sportiva.Lo scudetto tricolore non è solo un fregio, ma il cuore pulsante di una divisa che celebra la vittoria e guarda con determinazione alla nuova stagione.

A rendere il prodotto unico e autentico, contribuisce l’aggiunta di un ologramma con impronta digitale sul fondo della maglia”.Come protagonista nelle foto, immancabile Kevin De Bruyne in posa con il capitano Di Lorenzo.

FOTO: Ssc Napoli

Oltre alla maglia di casa, è stata presentata anche la seconda maglia (o meglio chiamata ‘la maglia da trasferta’, che secondo quanto scritto dal Napoli è “un omaggio contemporaneo all’anima della città.

Nella trama della maglia sono rappresentati nove elementi iconici della cultura partenopea, ognuno dei quali incarna un aspetto unico dell’identità napoletana: la maschera di Pulcinella, simbolo di astuzia, ironia e capacità di affrontare le difficoltà; il Sacro Cuore per grazia ricevuta, espressione di fede profonda, gratitudine e ricerca di protezione; il Monaciello, figura magica e misteriosa, che incarna la tradizione popolare legata agli spiriti domestici; la testa d’aglio, potente talismano contro il male; il curniciello, amuleto tradizionale di fortuna e protezione contro il malocchio; la Fontana del Carciofo, simbolo di rinascita quotidiana, resilienza e bellezza urbana; San Gennaro, emblema della fede e della forza del popolo napoletano; l’Asso di Bastoni, rappresentazione di virilità, energia e potere; gli occhi, metafora di vigilanza, consapevolezza e protezione sulla città.Il design si completa con l’inserimento del pavimento in marmo bianco e nero, ispirato ai motivi geometrici tridimensionali delle chiese monumentali di Napoli.

Questo elemento richiama la sobrietà e la raffinatezza dell’arte decorativa napoletana, contribuendo a un’atmosfera di solennità e maestosità.Pensata per unire stile, performance e appartenenza, questa maglia non è solo un capo sportivo, ma un racconto visivo della cultura napoletana, reso ancora più intenso dalla scritta sul retro collo, Proud to be Napoli. Anche in questo caso, l’autenticità è garantita dall’aggiunta di un ologramma con impronta digitale sul fondo maglia”.

FOTO: Ssc Napoli