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Real Forio: De Felice approda in Lega Pro alla Sicula Leonzio

L’ASD Real Forio intende congratularsi con Francesco De Felice per l’approdo in Lega Pro. Il giovane attaccante classe ’96 vestirà la maglia del Sicula Leonzio, squadra siciliana della provincia di Siracusa. La società tutta è orgogliosa del risultato raggiunto da Francesco, frutto del suo impegno, della sua umiltà e delle sue indiscusse doti tecniche ed umane. Siamo fieri di essere stati parte integrante di un lungo percorso di crescita che dovrà per forza di cose ancora continuare. In bocca al lupo Francè! All’ombra del Torrione non sarai mai dimenticato. Ad Majora!

Juve Stabia-Menti, ci siamo: i lavori sono pronti a partire, lunedì le firme con la nuova ditta

Juve Stabia-Menti, ci siamo: i lavori sono pronti a partire, lunedì le firme con la nuova ditta

Se lo chiedono tutti, quando cominceranno i lavori al Menti? Le buste sono state aperte il giorno 9, bando scaduto l’8 agosto. Ora si attendono sviluppi.

Secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di ViViCentro.it, la gara è stata aggiudicata ad una ditta importante che conosce anche le scadenze relative al campionato e agli impegni del club e si impegna a rispettare i tempi. Lunedì ci sarà la firma e martedì, massimo mercoledì partiranno i lavori. Per il 17 settembre dovrebbero ultimarsi. La ditta in questione ha già lavorato a campi di serie A e B, tipo Cesena.

a cura di Ciro Novellino

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Juve Stabia, la Berretti di Di Somma supera l’Angri

Juve Stabia, la Berretti di Di Somma supera l’Angri

Prosegue la preparazione per le Vespette. Questa mattina, la Berretti di mister Nunzio Di Somma, formata da tutti classe 2000 e quindi in campo nel torneo che comincerà a settembre, sotto età, ha disputato una gara amichevole contro l’Angri. Il risultato finale è stato di 3-1 per le Vespe. Tra i marcatori anche il bomber Pio Del Prete, anima e perno principale di questa compagine.

a cura di Ciro Novellino

Attentato a Barcellona: caccia a Younes Abouyaaqoub, l’autista killer forse vivo e in Francia.

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Abouyaaqoub risiedeva a Ripoll, a nord di Barcellona, dove ieri sono state arrestate 3 persone. Una quarta persona è invece stata arrestata ad Alcanar.

Continua la caccia a Younes Abouyaaqoub, il 22enne marocchino che gli inquirenti spagnoli sono orientati a ritenere l’autista del furgone che ha seminato terrore e morte a Barcellona. Il timore della polizia è che l’uomo possa essere riuscito ad entrare in Francia, come scrive il sito di Le Parisien. Alla polizia francese sono stati trasferiti i dati di una Kangoo bianca, a bordo del quale è stato avvistato.

Oltre 48 ore dopo l’attacco sulla rambla, a Barcellona continuano le indagini per ricostruire l’accaduto e i responsabile. L’ultima notizia è che l’autista del furgone che ha falciato e ucciso 13 persone potrebbe essere ancora vivo e in fuga in Francia. Le forze dell’ordine stanno dando la caccia a Younes Abouyaaqoub, il giovane che ora gli inquirenti hanno identificato come l’autista-killer. Gli altri 4 terroristi ricercati per la strage, tra cui Moussa Oukabir, 17 anni, sono stati uccisi dalla polizia catalana con un quinto terrorista a Cambrils

Secondo quanto riferisce il Telegraph, le forze di sicurezza stanno dando la caccia a Younes Abouyaaqoub, e ad altri due sospetti terroristi, nel timore che potrebbero lanciare ulteriori attacchi in luoghi frequentati dai turisti.La cellula terroristica che ha colpito sulla Rambla e a Cambrils preparava esplosivi per provocare “centinaia di morti” nella capitale catalana, riferisce El Mundo citando fonti investigative. L’esplosione probabilmente per una manipolazione sbagliata degli ordigni mercoledi notte del covo di Alcanar ha costretto i terroristi islamici a improvvisare ‘attentati più rudimentali’ sulla Rambla e sul Lungomare di Cambrils.

Un furgone Renault Kangoo preso in affitto da uno dei terroristi del commando di Barcellona venne ritrovato due giorni fa, dopo un incidente stradale, senza nessuno a bordo. Lo apprende l’ANSA da fonti vicine all’indagine. La notizia arriva dopo che in mattinata si era parlato di uno degli attentatori, Younes Abouyaaqoub, in fuga proprio con quel furgone di quel tipo e marca.

/ansa/adnkronos

Juve Stabia, Under 17 e Under 15 nel girone C: il dettaglio

Juve Stabia, Under 17 e Under 15 nel girone C: il dettaglio

Il Settore Giovanile e Scolastico ha reso noto i gironi dei Campionati Nazionali Under 17 e Under 15 Serie C stagione sportiva 2017/2018. Vespette nel girone C, questo il dettaglio:

GIRONE C (13 squadre)

Almajuventus Fano 1906
U.S. Arezzo
A.S. Bisceglie
F.C. Casertana
S.S. Fidelis Andria 1928
A.S. Gubbio 1910
S.S. Juve Stabia
M.C. Fermana
S.S. Racing Club Fondi
Robur Siena
S.S. Sambenedettese
S.S. Teramo Calcio
A.S. Viterbese Castrense

a cura di Ciro Novellino

Capitan Hamsik fa una promessa a mister Sarri

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Hamsik fa una promessa a Sarri, il capitano ha giurato al mister: tre dati per abbattere la scaramanzia

L’allenatore Maurizio Sarri non ha mai vinto nella prima giornata del campionato di Serie A, perchè il suo palamars ci mostra due sconfitte ed un pareggio, così come il Napoli non ha mai battuto l’Hellas Verona alla prima giornata (1-1 in casa nel 1968, ko 3-1 in Veneto nel 1984). Da aggiungere un terzo dato che può essere positivo per i più scaramantici: il Verona ha battuto 12 volte il Napoli in A, contro nessuna altra squadra ha ottenuto più vittorie. Ma come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, il Napoli non ha mai esordito con una sconfitta contro una neopromossa e stavolta vuole partire con il piede giusto: “Lo ha giurato anche capitan Hamsik a Sarri, regalargli la vittoria per festeggiare le sue prime 100 panchine vissute da allenatore del Napoli“.

Sacchi: “Sarri è il valore aggiunto, mi ricorda il Milan che allenavo”

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L’intervista di Arrigo Sacchi alla Gazzetta dello Sport

Queste le dichiarazioni di Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan e della Nazionale, che ha rilasciato al quotidiano sportivo Gazzetta dello Sport.

La sua favorita per il titolo?

Nessun dubbio: la Juventus. E’ superiore per esperienza, per storia e per capacità di gestione del club. Ha vinto sei scudetti consecutivi, qualcosa vorrà dire. E non dimentichiamo che, un anno fa, proprio i bianconeri hanno acquistato il giocatore più forte del Napoli: Higuain. Cioè ha tolto ai rivali il migliore e lo ha inserito nel proprio gruppo: non è poco“.

Il Napoli, però, continua a stupire e molti lo pronosticano vincitore.

La squadra di Sarri è cresciuta tantissimo. Pensate che due anni fa Jorginho era una mezza riserva, come pure Insigne e Mertens non partiva sempre titolare. Guardate che cosa fanno adesso! Il progetto è chiaro: Sarri, attraverso il gioco, cerca di migliorare i giocatori“.

Allegri e Sarri?

Max è bravissimo, un maestro di tattica che punta tantissimo sul singolo, o sui singoli. E’ eccezionale nel gestire situazioni delicate. Sarri, invece, è diverso. Ricerca la perfezione attraverso i movimenti, l’aggressione degli spazi, le sovrapposizioni. Il Napoli è condannato a giocare sempre ad alto livello e ad alto ritmo: non può gestire, non può chiudersi, non può rifiatare. Sempre al massimo, insomma”.

Un calcio ossessivo, dunque.
Allora mi sbilancio. Il Napoli, nella seconda parte della scorsa stagione, per il dominio esercitato durante le partite, mi ha ricordato il Milan che allenavo io. Proprio così, con la differenza che io avevo a disposizione giocatori più forti di quelli che ha Sarri, quindi Maurizio è davvero un valore aggiunto”.

Fiera Puegnago del Garda (Bs), dal 26 agosto un weekend con i rossi della Valtènesi

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Con la 41esima edizione della storica manifestazione il Consorzio Valtènesi lancia un nuovo premio: Il “Rosso dell’Anno” dedicato alla memoria di Sante Bonomo

Una grande vetrina per i vini rossi e le produzioni tipiche della Valtènesi, pronta a tornare in scena in una veste profondamente rinnovata con il supporto del Consorzio Valtènesi: dal 26 al 28 agosto la Fiera di Puegnago del Garda taglia il traguardo dell’edizione numero 41 con un programma all’insegna delle novità, pensato per ritagliare alla storica manifestazione un ruolo di rilievo nella promozione esclusiva dei vini rossi a base Groppello. Va in questa direzione il lancio del nuovo Premio Rosso dell’Anno dedicato alla memoria di Sante Bonomo, past president del Consorzio Valtènesi prematuramente scomparso lo scorso marzo. Al concorso parteciperanno solo ed esclusivamente le etichette che lo scorso maggio hanno ottenuto la qualifica di Vino Eccellente (punteggio minimo 85/100) alla Fiera del Vino di Polpenazze, sede del concorso ufficiale per le Doc Valtènesi, Garda Classico e Riviera del Garda Classico riconosciuto dal Ministero per le Politiche Agricole: una commissione specializzata degusterà i finalisti, tra i quali verrà eletto il vincitore assoluto cui conferire il riconoscimento, un’opera artistica e di design di alto valore simbolico che ogni anno passerà nelle mani del nuovo vincitore sulla scia del Trofeo Pompeo Molmenti assegnato al miglior Chiaretto dell’anno ad Itala in Rosa, la rassegna dei rosé in scena ogni giugno a Moniga.

Cuore della manifestazione di Puegnago sarà Villa Galnica, la sede del Consorzio Valtènesi dove, in occasione della Fiera, nella cantina della villa, verrà inaugurata e aperta al pubblico la Casa del Vino, un grande progetto consortile che punta a dotare la Valtènesi di un luogo ideale per consentire ad operatori, enoturisti e winelover di conoscere e degustare tutta la produzione del territorio della Riviera del Garda.

“Con questa iniziativa il Consorzio compie un altro fondamentale passo nel consolidamento del proprio ruolo sul territorio – afferma il presidente Alessandro Luzzago -. Fondamentale per la realizzazione di questo obbiettivo è stata la collaborazione con l’amministrazione comunale di Puegnago ed il suo sindaco Adelio Zeni, che oltre ad aver dato al Consorzio l’opportunità di dotarsi finalmente di una propria sede in un contesto storico e paesaggistico di grande bellezza, ha consentito ora di creare all’interno di Villa Galnica una struttura destinata a diventare punto di riferimento sia per i produttori che per i consumatori, non solo per il vino a denominazione ma anche per l’olio Dop grazie alla collaborazione con Aipol”.

Durante la Fiera Villa Galnica ospiterà anche “Groppello & Casaliva Experience”, tre giorni dedicati alle due cultivar autoctone della Valtènesi (viticola ed olivicola) con banco d’assaggio (18.30-22, ingresso 5 euro compresi sacca e bicchiere) e due masterclass condotte da esperti Onav e Onao, dedicate all’evoluzione dei rossi della Valtènesi negli ultimi dieci anni (sabato 26 alle 21.30) ed agli oli monocultivar (domenica 27 alle 21). Per non dimenticare il Chiaretto, sabato 26 dalle 19.30 è prevista anche la Rosé Night, serata gourmet con i produttori ed i ristoratori di Passione Valtènesi. Lunedì 28 alle 18 infine, Giornata dell’Agricoltura con il convegno “Garda Bresciano e Valsabbia: progettualità per una valorizzazione comune dei territori” con la partecipazione del Gal- Garda Valsabbia e, a seguire, la proclamazione del Rosso Dell’Anno.

Gazzetta: “De Laurentiis ha versato 16 milioni nelle casse del Napoli, poi basta”

I dettagli

La Gazzetta dello Sport dedica un ampio focus alle società italiane di Serie A e parla del Napoli di Aurelio De Laurentiis: “Sin dal loro ingresso in questo mondo Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito hanno imposto l’autofinanziamento: il primo ha versato 16 milioni nelle casse del Napoli ai tempi della C, poi basta; il secondo non ha mai dovuto supportare la Lazio. In A i debiti bancari ammontano a 1,2 miliardi, solo Napoli e Torino vantano lo zero a quella voce”.

Toni su Mertens: “Capocannoniere? No, dividerà i gol con Callejon e Insigne”

Le sue parole

Luca Toni, ex attaccante di Verona e Fiorentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tuttosport.

Il partito di coloro che vedono i bianconeri non più favoriti per lo scudetto è in aumento: lei da che parte sta? 

“In vacanza ho incontrato Barzagli e l’ho visto carico e motivato come sempre. Conoscendo bene lui, Buffon, Chiellini, sono certo che più all’esterno danno la Juve non più favorita e più loro si caricano a mille, per stupire ancora. Bonucci è un gran giocatore, però non credo che sposterà da solo gli equilibri. Fossi nella Juventus temerei maggiormente il Napoli del Milan, che avrà bisogno di tempo”. 

Tornando ai bomber: chi vince la classifica marcatori? 

“Lotta a tre Icardi-Higuain-Dzeko. E spero si inserisca Belotti, che è il miglior attaccante italiano. Mi auguro pure 15 gol di Pazzini per salvare il Verona. Come valore assoluto i top sono Higuain e Icardi. Mertens non l’ho dimenticato, semplicemente penso che si dividerà le reti con Callejon e Insigne”. 

A bruciapelo: un nome per il fantacalcio? 

“Pavoletti”. 

Insigne, il passaggio con Raiola mette ansia ai tifosi

Insigne, il passaggio con Raiola mette ansia ai tifosi

Lorenzo Insigne è uno dei giocatori più forti in Italia ed il rinnovo di contratto fino al 2022 con stipendio da 4,5 milioni a stagione ha certificato il suo status. La Gazzetta dello Sport scrive: “A meno che non dovessero giungere offerte talmente indecenti. Il cambio di manager ha destato timori nell’ambiente, il passaggio nella scuderia di Raiola tiene in ansia i tifosi, preoccupati anche dalle indiscrezioni a proposito di un interessamento del Barcellona per sostituire Neymar. Chiacchiere di mercato, ovviamente, che avranno fatto vacillare il giovane Lorenzo, ma che non hanno trovato riscontro. Per nulla al mondo il ragazzo vorrà perdersi lo spettacolo della festa per il terzo scudetto”.

Convocazioni in Nazionale, prima volta per Mario Rui!

Convocazioni in Nazionale, prima volta per Mario Rui!

Dieci calciatori del Napoli sono stati convocati sinora per le qualificazioni Mondiali.

  1. Marek Hamsik giocherà nella doppia sfida Slovacchia – Slovenia (1 settembre a Trnava) e Inghilterra – Slovacchia (4 settembre a Londra).
  2. Dries Mertens di scena in Belgio-Gibilterra (31 agosto a Liegi) e Grecia-Belgio (3 settembre a Pireaus).
  3. Milik e Zielinski convocati per Danimarca-Polonia (1 settembre a Copenaghen) e Polonia-Kazakhstan (4 settembre a Varsavia).
  4. Faouzi Ghoulam sarà in campo per Zambia-Algeria (2 settembre a Lusaka) e Algeria-Zambia (5 settembre a Constantine).
  5. Marko Rog impegnato in Croazia-Kosovo (2 settembre a Zagabria) e Turchia-Croazia (5 settembre a Eskisehir).
  6. Vlad Chiriches giocherà in Romania-Armenia (1 settembre a Bucarest) e Montenegro-Romania (4 settembre a Podgorica).
  7. Nikola Maksimovic di scena in Serbia-Moldova (2 settembre a Belgrado) e Irlanda-Serbia (5 settembre a Dublino).
  8. Mario Rui convicato per Portogallo-Isole Faroe (31 agosto a Porto) e Ungheria-Portogallo (3 settembre a Budapest).
  9. Kalidou Koulibaly sarà in campo in Senegal-Burkina Faso (2 settembre a Dakar) e Burkina Faso-Senegal (il 5 settembre a Ouagadougou).

Prima convocazione per Mario Rui nella nazionale campione d’Europa: il calciatore ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili, giocando per l’Under-17, per l’Under-19, per l’Under-20 con cui ha partecipato al Mondiale Under-20 2011, e per l’Under-21.

Quagliarella: “Mertens capocannoniere, il gol più bello contro il Napoli”

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L’intervista di Quagliarella alla Gazzetta dello Sport

Lo stabiese Fabio Quagliarella, giocatore della Sampdoria, ha rilasciato delle dichiarazioni al quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport.

Lei è il nuovo re dei bomber in attività in Serie A con i suoi 108 gol, la inseguono anche Higuain, Borriello, Hamsik. Chi teme?

“Tutti, certo che Higuain ne fa 25 a stagione quindi…, ma la vera sorpresa è trovare Hamsik, un centrocampista vicino ai 100 gol. Tanto di cappello“.

108 gol, qual è stato il più difficile?

Con l’Udinese, contro il Napoli: cross da destra e tiro al volo, mi premiarono con una statuetta per il gol più bello del campionato. Pure a Napoli, l’anno dopo, ne ho fatti di belli: penso a quello con l’Atalanta e alla traversa colpita all’esordio da  centrocampo. Quella mi è rimasta qui“.

Come vede la nuova classifica dei cannonieri?

Mertens in pole, a giocarsela con Higuain, poi Dzeko, anche se senza Salah sarà più dura, e Belotti“.

Lazio, Lotito: “Dal Napoli offerta ufficiale di 30mln per Keita!”

Le sue parole

Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha parlato alla Gazzetta dello Sport:

Veniamo a Keita.

«Per prima cosa non è vero che al giocatore non è stato proposto il rinnovo. Con il suo agente Calenda ci siamo incontrati due volte nei miei uffici di Villa San Sebastiano. C’era anche il fratello di Keita, non so a quale titolo peraltro. Al giocatore abbiamo proposto lo stesso ingaggio di Klose (oltre 2 milioni, ndr), il calciatore più pagato sotto la mia gestione. La risposta è stata che il ragazzo voleva andar via dalla Lazio».

Così avete provato a cederlo. Ma il suo agente sostiene che non ci siano state offerte.

«Ce ne sono state tre ufficiali, tutte documentabili. Il Milan ci avrebbe dato 35 milioni, il West Ham 32, il Napoli 30. Keita e il suo procuratore hanno risposto che non interessava nessuna delle tre, che la destinazione gradita era la Juve. Il giocatore me lo ha ribadito ad Auronzo di Cadore».

La Sampdoria tenta il doppio acquisto in casa Napoli

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La Sampdoria tenta il doppio acquisto in casa Napoli

Secondo quanto riportato dall’edizione genovese de La Repubblica Tonelli è di nuovo nel mirino di Ferrero, Romei, Osti e Pradè. Il difensore potrebbe arrivare con la formula del prestito con diritto di riscatto a 8 milioni. Su Tonelli oltre ai blucerchiati ci sono anche Torino, Chievo e Fiorentina, ma solo la Samp ha già trovato l’accordo con il Napoli.

L’altro nome nella lista è quello di Duvan Zapata. Un nome che fino a pochi giorni fa destava gli interessi di Giampaolo. Avvicinandosi alla fine del mercato più si abbassa la quotazione di Zapata. De Laurentiis fino ai primi di agosto chiedeva 25 milioni, ora la richiesta è scesa intorno a 20.

Juve Stabia, diversi giovani in prova nel settore giovanile: ecco alcuni nomi

Juve Stabia, diversi giovani in prova nel settore giovanile: ecco alcuni nomi

C’è chi va perchè svincolato e c’è chi viene magari in prova. La Juve Stabia, settore giovanile, prosegue il lavoro sul campo dell’Aura Sport di Torre del Greco. I vari e importanti mister, arma in più dell’intero settore, gli unici protagonisti, con i propri ragazzi, della passata stagione con traguardi prestigiosi raggiunti, lavorano sodo.

Secondo quanto raccolto dalla redazione di ViViCentro.it, due dei giovani che sono stati in prova, dai primi giorni di ritiro, sono Rigotti ed Esposito, tutti e due classe 2003. I due giovani calciatori appartengono alla Gioventù Partenope Testa.

a cura di Ciro Novellino

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Generazioni di violenti. Ma non si nasce così. Quattro potenziali soluzioni

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Nelle settimane scorse, siamo tutti rimasti affranti dalla tragica vicenda di Niccolò, ventiduenne di Scandicci, pestato fino a morire, intorno alle 3 di notte tra venerdì e sabato 11-12 agosto 2017, in una discoteca di Lloret de Mar, sulla costa di Barcellona in Spagna, per cui sono stati arrestati tre giovani violenti di origine cecena di 20, 24 e 26 anni, residenti in Francia, ove avevano chiesto asilo politico, dei quali due sono stati poi rilasciati dalla Magistratura spagnola e uno solo di essi è ancora in carcere.

I tre aggressori avrebbero colpito il giovane con pugni, calci in faccia e in testa prima di darsi alla fuga ed essere però individuati e fermati dalla polizia. Il povero Niccolò è rimasto in coma un giorno in un ospedale della città catalana. Faceva il fruttivendolo al mercato centrale di Firenze.

Nessuno tra i presenti in discoteca ha mosso un dito per fermare quella mattanza. Anzi stavano tutti intorno come sociopatici a filmare la morte in diretta del povero Niccolò. Il servizio di vigilanza della discoteca si e rivelato inesistente è infatti non è intervenuto per tempo, tanto più che c’erano pochi cosiddetti buttafuori a fronte di un “carnaio” (così vengono ormai definiti i luoghi dove si assembrano giovani e adulti di solito in stato di alterazione da stupefacenti, alcol, eccitanti e anabolizzanti). Per questo la discoteca è stata chiusa (il minimo).

Ma non è stato un caso isolato. In calce all’articolo sono elencati alcuni tra tanti di questi analoghi fatti, dal 2008 ad oggi, pure altrettanto sociopatici, violenti e alcuni finiti tragicamente:

E circoscrivendo, per necessità di sintesi, le considerazioni al solo nostro territorio italiano, si ritiene in linea generale che quattro potenziali soluzioni e anche piuttosto fattibili, possano di certo attenuare tanta violenza.

Infatti, uno dei fattori scatenanti di tanta connaturata violenza, propria del primate-umano (quali siamo), è da ricercarsi nella carenza quasi cronica di quotidiana educazione, formazione e istruzione civile scientifico-psicologica, specialmente scolastica, che oggi appare più che mai indispensabile in questa complessa e tecnologica società, affinché l’individuo (e l’insieme di questi che costituiscono una società) possa acquisire una certa consapevolezza di sé, degli altri e di ciò che lo circonda. Pertanto:

  • Innanzitutto introdurre in proporzione in tutta la scuola dell’obbligo, lo studio giornaliero al pari dell’italiano dei “Diritti e Doveri”. Già solo in questo (e pure altro), la quasi totalità dei genitori siamo notoriamente degli insipienti e nella fattispecie si sta facendo crescere altrettanto impreparati i nostri ragazzi, i quali spesso si cacciano anche nei guai poiché non sanno nulla di norme, giurisprudenza e regolamentazioni, che invece sono la base della nostra quotidiana vita civile e sociale, diversamente saremmo tutti dei barbari.
  • Inoltre, in una civiltà moderna, si dovrebbe accostare, parallelamente al medico di famiglia, quello dello psicologo (certo, serio e competente). Prima infatti delle leggi, numeri e filosofie varie, noi siamo Mente. Quindi, altrettanto dovrebbe questa figura dello psicologo, essere introdotta in ogni scuola al pari delle altre materie fondamentali, affinché lo studio del nostro fantastico cervello, il vero artefice di tutto nel mondo degli umani, divenga una conoscenza popolare e non più di nicchia.
  • E ancora, sarebbe indispensabile il timore delle pene e sanzioni. Non può e non deve al contrario diffondersi in una società e particolarmente tra le nuove generazioni (che poi diventano adulti e pertanto più difficilmente rieducabili) la certezza che tanto si rimane impuniti, che la Giustizia fa acqua da tutte le parti, che i tempi sono lunghi, che tanto non si rischia che poco o quasi nulla.
  • Infine, almeno la televisione pubblica, dovrebbe ciclicamente mandare in onda campagne e programmi culturali e scientifici di sensibilizzazioni contro la violenza di qualsiasi genere.

Abbiamo la fortuna di vivere in un’epoca in cui la Scienza, da qualche decennio, ci ha fatto conoscere, seppure ancora in parte, chi siamo, da dove veniamo, cosa ci circonda, come funziona l’Universo e tanto altro. Non possiamo ancora organizzare, gestire e amministrare le nostre società come quando il Sole girava intorno alla Terra, poiché travisare nell’assistenza civile e psicologica la crescita dell’essere umano, significa poi rischiare di ritrovarsi una bestia (in tutti i sensi).

Adduso Sebastiano

Alcuni tra tanti di questi analoghi fatti, dal 2008 ad oggi:

Da riviera24.it/2008/03/09 “Giovane PESTATO fuori dalla discoteca, a Sanremo, dà in escandescenze contro tutti. Sul posto sono intervenuti la polizia, l’automedica del 118 e i volontari della Croce Rossa. I soccorritori sono stati costretti a sedare il giovane che, in evidente stato di agitazione, ha cominciato ad aggredire tutti. Al momento del pestaggio, decine di giovani in discoteca si sono riversati fuori. Al termine dello ‘spettacolo’ sono tutti rientrati a ballare”;

Da ilgiornaledivicenza.it 26.10.2013 ” Pestato in discoteca. Luigi 30 anni, di Valli del Pasubio, viene violentemente picchiato alla “Corte degli Aranci” di Marano in due momenti diversi, riportando lesioni guarite in diverse settimane”;

Da gallipoli.lecceprima.it 12/08/2014 “Difendono amica dalle avance, accerchiati dal branco e pestati dopo la notte in discoteca. Difendono amica dalle avance, accerchiati dal branco e pestati dopo la notte in discoteca. Tre napoletani di 20 anni aggrediti poco prima dell’alba in località Baia Verde. Gli autori sarebbero una decina di salentini, ma non si sa se del posto o di altri centri della provincia di Lecce“;

Da ilgazzettino.it 24.03.2014 “Pestato all’uscita dalla discoteca, 17enne finisce in ospedale. Un padovano, domenica pomeriggio, si stava divertendo nella discoteca “Atmosfera” di via dei Colli. Secondo una prima ricostruzione dei fatti ha litigato con un gruppetto di romeni per una ragazza. Intorno alle 18 è uscito dal locale per tornare a casa. Ma mentre aspettava l’autobus è stato aggredito da quattro giovani con calci e pugni. Il 17enne è stato trasportato con un’ambulanza all’ospedale civile”;

Da leggopassword.it 01.11.2014 “Jesi, Pestato a sangue fuori dalla discoteca “Miami”, arrestato anche il terzo aggressore”;

Da ilcentro.it 29.06.2016 “Pestato a sangue dopo la serata in discoteca a Vasto. Trentenne di Vasto riempito di pugni: operato d’urgenza per il setto nasale rotto, ha riportato anche ferite alla testa”;

Da corrieredelveneto.corriere.it/2017/08/16 “Jesolo, picchiato in disco: è in coma. Ancora una rissa in discoteca, che per un soffio non si è trasformata in una tragedia. Ancora una lite stupida, forse dettata dall’alcol o da una bevanda rovesciata più o meno intenzionalmente. Poi quei pugni, dritti sul volto. E Daniele un 24enne di Pianiga (Venezia), che finisce a terra, svenuto. La corsa in ospedale, l’intervento chirurgico”;

Da iltempo.it/2017/03/26 “ Alatri, è morto Emanuele massacrato a sprangate dal branco per difendere la fidanzata. Il pestaggio mortale fuori da un locale nel centro della città. Si indaga per omicidio Sotto torchio per l’omicidio del 20enne nove persone;

Da gazzettadelsud.it del 07/04/2017 “Finisce in ospedale un giovane di Davoli vittima del branco. È Stato costretto a ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale di Soverato il 24enne. Aggredito all’uscita della discoteca”;

Da ilgiorno.it 10/05/2017 “Pestati fuori dalla discoteca perché gay: ecco la drammatica sequenza. Otto persone arrestate, tra cui 6 minorenni, per l’aggressione omofoba ai danni di due giovani gay, la notte del 22 gennaio scorso in zona Porto di Mare a Milano”;

Da ilmessaggero.it 17/08/2017 “Venezia, giovane picchiato in discoteca: è in coma, caccia all’aggressore”;

E ancora e persino, da lastampa.it/2017/08/17 “C’è una ragazzina che sta morendo ma i suoi amici non chiedono aiuto”. Genova, un netturbino chiamò l’ambulanza per Adele stroncata dall’ecstasy. Ora è un teste-chiave. Si aggrava la posizione del fidanzato e di un diciannovenne. i due giovani – entrambi da una decina di giorni ai domiciliari dopo una settimana di carcere – potrebbero rispondere non solo della morte come conseguenza della cessione di droga ma anche del reato di omissione di soccorso”.

ESCLUSIVA- Juve Stabia, nuovo nome caldo per l’attacco

Potrebbe pescare dalla serie B la Juve Stabia per trovare il suo nuovo attaccante. Le vespe, in attesa delle ultime uscite, deve puntellare la rosa con pochi acquisti e uno di questi è sicuramente l’attaccante. In rosa, infatti, c’è il solo Paponi che si è ridotto l’ingaggio pur di rimanere. Insieme all’ex Ancona, i gialloblu, sarebbero intenzionati di inserire un nome relativamente giovane e con tanto entusiasmo. L’identikit, al momento, sarebbe quello di Irakli Shekiladze, attaccante nato il 7 maggio 1992 a Zugdidi, in Georgia, e arrivato in Italia grazie all’Empoli, con il quale ha esordito anche in B. Al momento la trattativa è in stand by a causa del voler restare in B da parte dell’attaccante ora di proprietà dello Spezia. In caso di cambiamento, la Juve Stabia sarebbe in pole per aggiudicarsi le prestazioni del giocatore. Shekiladze, dopo la lunga parentesi ad Empoli, ha vestito con poca fortuna le maglie di Latina e Sudtirol prima della consacrazione al Tuttocuoio, con 60 presenze condite con 16 reti nelle ultime due stagioni. Seguiranno aggiornamenti…

Attentato di Barcellona: Carmen Lopardo, terza vittima italiana

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Carmen Lopardo, originaria della Basilicata ma residente in Argentina, stava camminando lungo La Rambla quando il camion della cellula terroristica si è lanciato sulla folla. Era in vacanza in Spagna.

Carmen Lopardo è nata in Italia, nella provincia di Potenza, ma da 60 anni che vive in Argentina . Nei giorni scorsi aveva deciso di lasciare l’inverno americano per una estate europea e si era recata a Barcellona per conoscere una delle città più cosmopolite del mondo. L’identificazione è stata resa nota da una nota del ministero degli Esteri argentino che ha segnalato di aver trasmesso le condoglianze «alla famiglia della signora Carmen Lopardo, 80 anni, cittadina italiana residente nel nostro paese da più di 60 anni». «Nel momento del tragico attentato, la vittima si trovava a Barcellona da turista», ha precisato il ministero, che sottolinea «la ferma condanna dell’Argentina al terrorismo in tutte le sue manifestazioni». Carmen Lopardo, in un primo momento, si trovava nella lista dei dispersi.

La storia di Carmen Lopardo, sebbene con sfumature diverse, va ad aggiungersi a quella di altri due nostri connazionali morti nell’attentato di Barcellona. Ieri era stata confermata la morte dell’informatico di 35 anni Bruno Gulotta (di Legnano) e del neo-ingegnere Luca Russo (25 anni residente a Bassano del Grappa). Per l’Italia, si tratta di uno dei tributi più pesanti in termini di vittime per un attentato avvenuto su territorio straniero.

Le vittime accertate sono al momento 14 e 126 le persone rimaste ferite, 75 delle quali si trovano ancora in ospedale.

Il re Felipe e la regina Letizia oggi si recheranno in ospedale per far visita ai feriti. La visita, annunciata ieri, è stata confermata stamattina sul sito ufficiale della Casa reale spagnola.

Le nostre società attraversate dai fuggitivi nelle guerre tra poveri

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La globalizzazione ha seminato speranze e creato possibilità. Lo ha fatto nei paesi sviluppati (apertura dei mercati, importazioni a basso prezzo, possibilità di esportare e di produrre). Lo ha fatto nei più grandi paesi arretrati (afflusso di capitali, possibilità enormi di produrre ed esportare…). Insieme a merci e capitali si sono mosse anche persone (dall’est all’ovest dell’Europa, dai paesi asiatici verso l’Europa, dal sud al nord delle Americhe). Oggi questa fase espansiva si è arrestata.

Nei paesi avanzati le speranze si sono tramutate in paure (perdita di lavoro, incertezze sul futuro, abbassamento dei salari) alimentando un bisogno di protezione ed una tendenza a chiudersi. Nei paesi arretrati si è consolidata un’area dei paesi fermi che hanno visto peggiorare le condizioni di vita dei loro popoli (guerre, condizioni climatiche….) ai quali non rimane che la speranza di una fuga disperata verso i paesi ricchi. La coincidenza temporale tra queste due opposte spinte determina quella che possiamo chiamare la grande contraddizione dei nostri tempi.

Come governare una situazione così complessa? Ci vorrebbe un governo mondiale capace di varare un progetto di riequilibrio e di governo dei processi. Ci vorrebbe una grande ondata di solidarietà e l’assunzione del tema della redistribuzione come necessità storica di fronte alla grande stagnazione. La chiesa e Papa Francesco predicano e praticano con le loro missioni ed opere caritatevoli – sono le loro forme di azione – accoglienza e solidarietà. Due parole che appartenevano alla sinistra. Ma la sinistra di oggi sembra non avere le parole adatte per fronteggiare la grande contraddizione. Non le ha perché per la sinistra non è sufficiente dire parole giuste. Le parole non possono essere prediche, ma debbono essere strumenti di azione, strumenti che convincono, trascinano, impegnano a lottare per cambiare.

Le parole della sinistra dovrebbero unire i poveri dei paesi ricchi con quelli che arrivano dai paesi poveri. Ma questo non avviene e la sinistra appare debole quando apprezza e fa proprie le giuste parole della Chiesa ed appare succube quando finisce per accodarsi alle parole della destra. Nel frattempo la destra con le sue parole che seminano paure ed odio fa opinione, alimenta chiusure, esplosioni di razzismo.

Che fare allora? Non ci resta che sentirci impotenti e tagliati fuori dal corso degli eventi e della storia? Le risorse ci sono. Nelle tante forze giovanili ed impegnate nei movimenti per l’accoglienza, sono nelle tante persone che sanno cosa significano razzismo ed esclusione. Ma l’insieme di queste forze non riesce a fare massa critica, a creare opinione diffusa, a mobilitare. Il fatto che la sinistra tutta abbia più consensi nelle aree centrali e meno in quelle periferiche parla da solo e spiega perché essa non riesce a legare il disagio degli italiani a quello degli immigrati.

Ma pensiamoci bene. Anche quelli che urlano contro i migranti e magari vivono in periferie desolate, senza lavoro e senza servizi, sono dei fuggitivi: sfuggono dai problemi che li assillano, riversando le colpe sui poveri che arrivano invece di lottare e semmai di unirsi a loro. E così gli ultimi si dividono, si contrappongono, si disarticolano. Ma non è colpa loro se questo accade. Chi dovrebbe fare questo, proporlo, organizzarlo se non la sinistra? Ecco allora il problema. La sinistra non può oscillare tra l’accogliere in nome della solidarietà gli ultimi che arrivano senza mettersi in regola con gli ultimi che stanno tra noi. Né può pensare di affrontare il problema sposando la linea dura per recuperare consensi. Su questo terreno vincerà la destra, perché l’ha detto per prima ed è più credibile.

Quando parliamo di sinistra del futuro dovremmo parlare di queste difficoltà ad unire i tanti fuggitivi, interni ed esterni, in una grande battaglia per una più equa distribuzione, intanto, di quello che c’è, dei redditi, del lavoro, dei poteri. Altrimenti mentre noi parliamo di sinistra del futuro rischiamo di assistere al ritorno del passato, del razzismo, dei nazionalismi, della guerre.

Ps. Mi ha stimolato a scrivere questo articolo la lettera al manifesto di Mauro Polidori di Acilia che ci invita a guardare alle periferie urbane ed anche, aggiungo, ai piccoli centri, dove una informazione tutta centrata sui migranti nasconde la crisi da abbandono che essi vivono.

Aldo Carra/ilmanifesto