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RETROSCENA – Callejon deluso: “Speravo di giocare contro Insigne”

RETROSCENA – Callejon deluso: “Speravo di giocare contro Insigne”

Il Mattino riferisce che lo spagnolo Josè Maria Callejon è molto deluso per la mancata convocazione in nazionale che a quanto pare sembrava ormai scontata. L’esterno azzurro avrebbe espresso il suo desiderio in tempi recenti a tal proposito: “Mi sarebbe piaciuto giocare contro Insigne” riferendosi al match di Madrid che ci sarà tra gli azzurri di Ventura e le furie rosse. Niente di tutto questo per Callejon che ha deciso di ricaricarsi dopo questa delusione con la famiglia a Capri.

Zapata-Samp, De Laurentiis strappa anche una percentuale sulla futura rivendita

Zapata-Samp, De Laurentiis strappa anche una percentuale sulla futura rivendita

La Gazzetta dello Sport pubblica ulteriori dettagli sulle cessioni di Duvan Zapata e Ivan Strinic alla Sampdoria. Per il colombiano in particolare il club azzurro avrebbe messo a segno l’ennesima super plusvalenza avendolo pagato 3 volte meno dall’Estudiantes: “La volontà del calciatore è importante: il Napoli, che già qualche giorno fa aveva stoppato Duvan quando sembrava indirizzato al Torino, stava già provando ad allestire una maxioperazione con il Sassuolo, inserendo nella trattativa anche Strinic e, soprattutto, un’opzione per Berardi (magari ad una cifra predefinita). Ma il Sassuolo su quest’ultima non ha voluto cedere, e nelle ultime ore invece i blucerchiati hanno operato il sorpasso decisivo, chiudendo a titolo definitico per il centravanti colombiano (16 milioni, più bonus ed una percentuale sulla futura rivendita) e in prestito per Strinic, che rappresenta un rinforzo notevole per la difesa blucerchiata”.

Napoli-Berardi, oggi nuovo summit: Sassuolo pronto ad accettare

Napoli-Berardi, oggi nuovo summit: Sassuolo pronto ad accettare

Il Mattino insiste sul possibile affare tra Sassuolo e Napoli per il cartellino di Domenico Berardi: “Le ultime ore di mercato vivranno soprattutto sull’assalto che il ds Giuntoli farà al Sassuolo per Berardi: perché il maxi-tesoretto accumulato nelle ultime 24 ore (22 milioni dalla Samp e altri 12 dal Cagliari) possono essere ora girati al club di Squinzi per l’attaccante calabrese vecchio pallino di De Laurentiis e Chiavelli. Non è una operazione semplice, perché non solo va definito il prezzo giusto del cartellino (il Sassuolo vuole almeno 50 milioni mentre il Napoli non va oltre i 38 milioni) ma anche la formula perché gli emiliani sarebbero disposti a dire di sì ma solo a patto che il Napoli lasci Berardi al Sassuolo per un’altra stagione. Nel summit previsto per questa mattina, non dovrebbe incidere il mancato passaggio di Zapata al Sassuolo”

Moody’s ha alzato le stime sul nostro Paese

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Si consolidano i segnali di ripresa dell’economia italiana, Moody’s ha alzato le stime sul nostro Paese.

La ripresa batte un altro colpo. Moody’s alza le stime sull’Italia

L’agenzia di rating eleva all’1,3% la previsione del Pil. Aumenta la crescita Usa. Sale anche l’indice di fiducia Ue, ma restano le incognite su euro, export e lavoro

TORINO – Moody’s rivede al rialzo le stime di crescita dell’economia italiana, aspettandosi per il 2017 e il 2018 una crescita del Pil dell’1,3%, contro le precedenti previsioni dello 0,8% e 1%. L’agenzia di rating si accoda così al Fmi e a Bankitalia, che hanno già corretto verso l’alto il mese scorso le proprie previsioni, rispettivamente all’1,3% e all’1,4% per quest’anno. Mentre l’Istat dice che – marciando di questo passo – potremmo agganciare anche l’1,5%. E se, da oltreoceano, arriva un altro buon segnale, con il Pil Usa del secondo trimestre che segna un +3%, ad agosto l’indicatore della fiducia economica (Esi) stimato da Bruxelles è salito in Italia di 3,6 punti, la progressione migliore dell’area euro. Dato confermato anche dall’Istat, secondo la quale in Italia il clima di fiducia dei consumatori ad agosto passa da 106,9 a 110,8 punti, mentre l’indice di quello delle imprese cresce da 105,6 a 107.

Cosa ci dice tutto questo? In primo luogo ci dice che il governo dovrebbe avere qualche margine in più nella manovra per coprire le misure a favore dell’occupazione e contro la povertà. Quanto? Il conto è presto fatto. Nel 2016 – dato Istat – il Pil è stato pari a 1.569 miliardi di euro. Moody’s ha rivisto le stime di crescita di mezzo punto percentuale: perciò l’economia italiana dovrebbe crescere di 7,8 miliardi in più rispetto alla stima precedente. Il gettito per lo Stato di questo volume addizionale – considerando una pressione fiscale intorno al 39% – è di circa 3 miliardi. Attenzione, però. Si tratta di stime che non considerano l’effetto euro. La moneta unica sembra inarrestabile e, per gli analisti, potrebbe continuare a salire. Anche perché il presidente della Bce Mario Draghi, che finora ha mantenuto una politica monetaria fortemente espansiva, prima o poi dovrà tirare il freno. I tassi saliranno e la moneta sarà spinta ancora più in alto. Il che potrebbe avere un impatto importante sulle nostre esportazioni extra Ue, che nel primo semestre di quest’anno sono state pari a oltre 97 miliardi. Nel 2016 furono 184 miliardi, l’11% del Pil. In altre parole, se un aumento del 10% del valore dell’euro si trasformasse in un calo del 10% dell’export extra Ue (ma fortunatamente l’effetto non è così immediato), il Paese avrebbe un punto percentuale di crescita in meno.

E se anche tutto questo non dovesse verificarsi, resta comunque il problema del lavoro. Quanto tempo ci vuole per vedere la crescita riflessa nelle statistiche sull’occupazione? Qui la questione si fa più complicata. A giugno gli occupati sono aumentati dello 0,1% rispetto a maggio (+23 mila), ma hanno recuperato così solo parzialmente il calo registrato nel mese precedente (-53 mila). La disoccupazione è scesa all’11,1% ma è ancora troppo alta (in Germania è al 3,8%, in Francia al 9,6%). Per non parlare di quella giovanile, al 35,4%. E addirittura aumentano (allo 0,9%) i posti vacanti nelle imprese, cioè gli impieghi per i quali le aziende cercano un candidato. Com’è possibile? A pesare è l’inadeguatezza di un sistema formativo troppo distante dalle esigenze del lavoro. Per oliare la trasmissione tra le statistiche del Pil e quelle dell’occupazione, è questo il nodo su cui intervenire.

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lastampa/La ripresa batte un altro colpo. Moody’s alza le stime sull’Italia FABIO DE PONTE

Pensione minima per i giovani fino a 680 euro?

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Una pensione minima (fino a 680 euro) garantita a chi fatica ad accumulare contributi e teme di ritrovarsi anziana senza la possibilità di mantenersi, ovvero la generazione dei precari. Il ritiro è previsto prima dei 70 anni con 20 di contributi: è il piano presentato dal Governo per la prossima Legge Finanziaria.

Pensione minima ai giovani con assegni fino a 680 euro

Il governo presenta ai sindacati la norma salva-precari

ROMA – Con i pochi soldi disponibili, grandi cambiamenti non sono possibili. Dopo il vertice tra governo e i leader di Cgil-Cisl-Uil, per quanto riguarda i lavoratori più anziani e vicini al pensionamento, infatti, l’Esecutivo ha chiuso alla possibilità di bloccare l’ìnnalzamento automatico dell’età pensionabile, che dal 2019 aumenterà di 9 mesi rispetto agli attuali 66 anni e 7 mesi di età. C’è qualcosa – ma molto poco – invece per i giovani con carriere discontinue e lavori precari, quelli che in molti casi potranno andare in pensione solo a 70 anni e con assegni previdenziali modesti. Nell’incontro di ieri il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha illustrato un meccanismo che faciliterà un pochino i giovani «discontinui» che hanno cominciato a lavorare dopo il 1996 (cioè interamente nel sistema contributivo) nell’impresa di andare in pensione a 68-69 anni. E soprattutto, permetterà loro di avere un assegno previdenziale minimo di 650-680 euro. Meglio di niente, ma certo nulla per cui vale la pena di stappare lo champagne.
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La proposta come detto riguarda i giovani «discontinui», che oggi possono andare in pensione prima dei 70 anni e con 20 anni di contributi solo se maturano un trattamento pari a 1,5 volte l’assegno sociale (oppure a 63 anni, ma se hanno maturato una pensione «ricca» di 1300 euro, 2,8 volte l’assegno sociale). Il primo intervento è la riduzione del criterio minimo, da 1,5 a 1,2 volte l’assegno sociale. Il secondo è invece l’innalzamento dal 33 al 50% della possibilità di cumulare assegno sociale e pensione contributiva. Con le maggiorazioni sociali, si arriverebbe a una pensione minima di 650-680 euro al mese.

Su questo intervento i sindacati si sono detti sostanzialmente favorevoli, pur riservandosi delle valutazioni più puntuali. Critiche invece sono arrivate al sostanziale «no» del governo sulla questione del meccanismo automatico dell’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. Per il leader Cgil Susanna Camusso «c’è un’ampia reticenza da parte del governo a dire che la questione è all’ordine del giorno. Abbiamo ribadito con nettezza che per noi è fondamentale superare un meccanismo che pesa due volte in termini di allungamento dell’età e abbassamento dei rendimenti». Sulla pensione dei giovani precari torna invece l’ex ministro Pd Cesare Damiano: «al tempo del Governo Prodi – spiega – avevamo individuato nei contributi figurativi in caso di disoccupazione, nell’accesso più favorevole al riscatto della laurea e nella lotta al lavoro precario, gli strumenti cardine per conseguire l’obiettivo di una pensione adeguata». Insomma, la proposta di Poletti va nella giusta direzione, ma non basta.

Il confronto con il governo comunque prosegue. È stato «un incontro utile, in un clima positivo, con l’impegno a continuare», ha sottolineato Poletti. I prossimi appuntamenti sono fissati per il 5 settembre (sui temi del lavoro), il 7 e il 13 settembre (ancora sulle pensioni). Ma «entro la fine del mese di settembre e, comunque, prima della presentazione della legge di bilancio bisogna arrivare ad un risultato», ha avvertito il leader della Uil, Carmelo Barbagallo. Per la Cisl, come ha detto il segretario confederale Maurizio Petriccioli, si tratta di «ipotesi positive ma ancora non sufficienti per tenere insieme il necessario ripristino delle condizioni di flessibilità con il tema dell’adeguatezza dei trattamenti pensionistici».

Altro capitolo al centro del confronto quello della previdenza complementare, con l’ipotesi di incentivare la Rita, la Rendita integrativa temporanea anticipata, anche con la detassazione. E di consentire che la pensione integrativa possa fare da reddito ponte per chi vuole uscire prima (oggi questo vale solo all’interno dell’Ape social).

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lastampa/Pensione minima ai giovani con assegni fino a 680 euro ROBERTO GIOVANNINI

Eccellenza-Real Forio: ritorna Di Dato e Sirabella approda in Serie D

L’ASD Real Forio comunica di aver tesserato Antonio Di Dato, difensore che va a rinforzare in termini di esperienza il reparto arretrato. Al tempo stesso, si comunica che Gabriele Sirabella (difensore proveniente dal Barano) è passato all’US Levico Terme, società di serie D del Trentino Alto Adige. Pur trattandosi di un perno importante nello scacchiere di mister Leo, la società non si è opposta ad un salto di categoria importante per la crescita del ragazzo. A Gabriele, un grosso in bocca al lupo. Vi ricordiamo, infine, che nel corso della presentazione tenutasi a Forio la scorsa settimana, sono stati annunciati gli acquisti dei difensori Jason Granillo (napoletano classe ’98 ex Frattese) e Miriano Mancusi (isolano classe ’91).

Dieci e Lode e Accademia Football Club inaugurano la scuola calcio

Castellammare di Stabia – La A.S.D. Accademia Footbal Club e la Dieci e Lode Sport Management annunciano che lunedi 11 settembre iniziano le attività legate alle attività di base per il calcio. Stiamo parlando di tre categorie di bambini: Piccoli Amici (5-8 anni), Pulcini (8-10 anni) e Esordienti (10-12 anni).

Contestualmente la scuola calcio comunica che nei giorni 30-31 agosto e 6-7 settembre ci saranno 4 stage raduni presso le strutture che ospiteranno le future attività agonistiche individuate: nel Renato Amodio sito in via Napoli e nel Fantasport via Passeggiata archeologica entrambe a Castellammare di Stabia.

Le attività agonistiche durante l’anno saranno su 5 giorni settimanali fatte di allenamenti più gli incontri di calcio con altre realtà del territorio.

Il D.G. sarà Giovanni Somma mentre il Responsabile Segreteria sarà Antonio Russo.

A breve sarà reso ufficiale l’organico tecnico che annovererà tra gli altri come istruttori Giovanni Esposito (allenatore stabiese con tanti anni di esperienza nei settori giovanili della zona e secondo di Campilongo a Taranto) e Tony Donnarumma. Inoltre sempre nei prossimi giorni saranno comunicati il nome del Responsabile Tecnico, del Preparatore dei Portieri e del Terzo Istruttore.

Realizza il tuo sogno, questo è lo slogan della scuola calcio. Non resta che chiedere informazioni, i responsabili sono a vostra disposizione.

Il saluto e i ringraziamenti di Pavoletti al Napoli

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Leonardo Pavoletti ora è un giocatore del Cagliare e tramite il social instagram esprime i suoi ringraziamenti al Napoli e alla città

Queste parole pubblicate sul suo profilo ufficiale instagram Leonardo Pavoletti in cui ringrazia sia il Napoli che la nuova società per l’opportunità che gli viene offerta”Ho visto Napoli. L’ho vissuta, amata e respirata. Mi sono riconosciuto nell’entusiasmo delle persone, nella forza di una città che trova sempre il coraggio di sorridere. La mia avventura al San Paolo è durata poco ma ringrazio tutti. Ora, dopo Livorno e Genova, lascio una città di mare per abbracciarne un’altra: Cagliari mi attende con il suo entusiasmo, il suo fascino e l’orgoglio di una società carica di storia e passione. Sono onorato dell’opportunità che il Presidente e il Direttore mi stanno offrendo, stimolato dalla fiducia che mi hanno dimostrato e ho una voglia che mi porta via. Io conosco la gente di mare, vengo dal mare, e voglio tornare ad essere protagonista davanti a questo nuovo mare, dare il massimo, fare del mio meglio giorno dopo giorno con umiltà, impegno e gratitudine. Una nuova grande occasione. Un’altra straordinaria avventura“.

Di seguito la foto del post

[fonte profilo ufficiale instagram di Leonardo Pavoletti]

Juve Stabia, il punto sul calciomercato a 24 ore dalla chiusura

Mancano ormai poco più di 24 ore alla chiusura del calciomercato estivo 2017. Tante sono le operazioni chiuse in questi mesi ma ci sono squadre che hanno ancora bisogno di puntellare l’organico, nonostante il campionato sia già iniziato. Una di queste squadre è la Juve Stabia di patron Manniello e dei tecnici Caserta e Ferrara. Le vespe, che hanno pareggiato ad Andria nel primo match del campionato 2017-2018, hanno bisogno di due tasselli per chiudere al meglio questa finestra di calciomercato. Saranno 24 ore di fuoco su tanti fronti e la nostra redazione ha deciso di fare il punto della situazione, elencando tutte le possibili operazioni, in entrata e in uscita, che potrebbero chiudersi entro domani sera.

PORTA: L’arrivo di Branduani ha sicuramente mosso le acque in quel ruolo. Un portiere con la sua esperienza difficilmente farà il secondo o il terzo, quindi presumibilmente partirà uno tra Bacci e Zanotti. L’attuale terzo portiere Polverino volerà in D. Zanotti, dopo la deludente prova di Andria, potrebbe fare subito le valigie a favore del portiere ex Spal. Vedremo nelle prossime ore cosa accadrà ma difficilmente resteranno insieme Zanotti, Bacci e Branduani.

DIFESA: Il reparto difensivo, attualmente, è completo. Sull’out destro ci sono Gaye e Nava, sul sinistro Dentice e Crialese. Con Morero, Bachini, Redolfi, Allievi, Atanasov e Boccardi sono ben sei i centrali difensivi. L’arrivo del giovane di proprietà della Spal probabilmente servirà a colmare una partenza: tutto porta al nome di Atanasov, che potrebbe volare in B direzione Foggia.

CENTROCAMPO: Non dovrebbero esserci movimenti in mezzo al campo. Calò, Viola, Mastalli, Matute, Capece e Zibert rappresentano validi elementi. Qualcosa potrebbe cambiare qualora Zibert dovesse partire, in quel caso potrebbe arrivare un nuovo centrocampista under. La Sicula Leonzio del tecnico Rigoli continua il pressing sullo sloveno, vedremo cosa accadrà. Da monitorare anche la situazione Mastalli, ma ora come ora sembra difficile una sua partenza.

ATTACCO: Il reparto offensivo è quello che dovrebbe subìre alcune novità. La partenza di Sandomenico richiede un nuovo esterno. I nomi sono tanti: Milinkovic e Letizia del Foggia potrebbero essere pedine di scambio nell’affare Atanasov, Canotto del Trapani, invece, sembra la soluzione più vicina alla conclusione. I nostri inviati al Hotel Melià di Milano ci riferiscono di contatti assidui tra Ciro Polito e Vittorio Tosto, ex ds del Messina ed intermediario tra la società stabiese e quella trapanese nella trattativa per l’esterno ex Melfi. Come punta centrale, attualmente, c’è il solo Paponi. C’è bisogno di un ulteriore attaccante. Albadoro tornerebbe di corsa, la Ternana non è dello stesso parere. Situazione difficile che però potrebbe sbloccassi allo scadere. L’altra pista è Demiro Pozzebon, ormai fuori rosa al Catania e alla ricerca di una nuova sistemazione. L’ultima pista porterebbe a qualche attaccante under. Seguiranno aggiornamenti…

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Per la rassegna Diva’s Jazz, Federica Michisanti Trio in concerto presenta “Isk”

Alla Casa Internazionale delle Donne,  ultimo appuntamento della rassegna Diva’s Jazz domani 31 agosto ore 21.00: Federica Michisanti Trio presenta “Isk”

Roma- Giovedì 31 agosto alle ore 21.00, Federica Michisanti Trio in concerto chiude la programmazione della rassegna Diva’s Jazz alla Casa Internazionale delle Donne. La rassegna, che, in 10 serate, si è susseguita fra proiezioni, concerti e presentazioni, si chiude con l’esibizione del trio guidato dalla contrabbassista Federica Michisanti. L’artista, che vanta importanti collaborazioni e conferme da parte della critica, è accompagnata in trio da Simone Maggio al pianoforte e Gianluca Vigliar al sax tenore.

Federica Michisanti presenta l’album “Isk”, uscito a gennaio 2017 per la Filibusta Records. Nella sua musica prevale la melodia, unita all’uso, talvolta, della sovrapposizione delle voci dei tre strumenti, in modo da poterne sfruttare le peculiarità timbriche e ricavarne una nuova trama musicale. “Isk”, infatti, è un lavoro in cui i tre singoli strumenti, pur mantenendo ciascuno il proprio spazio individuale, si integrano in modo organico e intessono la totalità musicale. Inoltre, l’assenza della batteria e la tipologia di arrangiamenti di alcuni brani conferiscono alla musica un carattere quasi cameristico.

“Isk”, oltre a essere il nome dell’album, è anche la parola araba che significa amore: “Una forzaracconta Federica Michisantila più grande che esista nell’universo, un’energia capace di generare attraverso la fusione degli elementi. Suonare è paragonabile alla ricerca dell’unità, prima di tutto con la propria essenza, ma è anche l’incontro di diversi musicisti, ciascuno con il proprio stile e il proprio bagaglio di conoscenze ed emozioni. Per me, infatti, il percorso musicale non è separabile dal percorso di vita. E le mete sono l’unità e l’amore”.  

Federica Michisanti si avvicina alla musica e al jazz quasi per caso: inizialmente iscritta alla Facoltà di Scienze Politiche e appassionata di disegno e chitarra, si trova a sostituire il bassista in una band di giovani universitari.

Guidata dalla passione per questo nuovo strumento, si iscrive, dunque, all’Università della Musica, frequentando dapprima i laboratori jazz al St Louis College of Music di Roma, durante i quali vince, in quartetto, il Premio Palazzo Valentini. Inizia, successivamente, lo studio del contrabbasso a livello professionale, frequentando il Corso di specializzazione per trio di Siena Jazz, il seminario estivo di Siena Jazz e il seminario di Città di Castello.

Arrivano subito i primi contratti importanti che la portano a collaborare, dapprima, con Massimo Ranieri nel tour di “Canto perché non so nuotare da 40 anni” e, successivamente, con Giorgio Albertazzi nello spettacolo “Dante legge Albertazzi”. Seguono numerose altre collaborazioni e concerti all’interno di festival e rassegne, fino all’esordio discografico, nel 2012, con l’album “Trioness” e il successivo “Isk”, che hanno eletto Federica Michisanti come una principali contrabbassiste di punta del panorama jazz.

 Diva’s Jazz

Giovedì 31 agosto ore 21.00
Federica Michisanti Trio, presentazione album “Isk”

Federica Michisanti, contrabbasso; Simone Maggio, pianoforte; Gianluca Vigliar, sax tenore

Ingresso: 10 euro (+ 3 euro tessera)

Direzione artistica Susanna Stivali e Daniela Lebano

Organizzazione Maria Luisa Celani e Mirella Murri

All’interno l’area ristoro “Luna e L’altra” aperta tutti i giorni fino alle 23:00.

I concerti si terranno all’interno del giardino “La Magnolia” della Casa Internazionale delle Donne

Casa Internazionale delle Donne, Via San Francesco Di Sales 1/A Roma

Info 06 68401720

infodivasjazz@gmail.com

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De Laurentiis: “Mai avuto problemi con Reina. Ha un contratto, a casa mia questi si rispettano”

Il presidente Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport in merito alla questione Reina. Ecco quanto evidenziato:

“Non ho mai avuto problemi con Reina, ha un contratto che scade l’anno prossimo. A casa mia i contratti si rispettano. E’ venuto il PSG ed ha offerto 5 milioni più 2 di bonus, ho risposto grazie ed arrivederci. Ora mi sono arrivati vari messaggi che vogliono discutere e parlare, ma di cosa? Non si rendono conto che noi non siamo qui a fare gli sparring partner”.

Trigoria, presentato Schick: “Provavo una simpatia per la Roma e mi piace il suo stile di gioco”. Monchi: “Non ci saranno altri acquisti”

NOTIZIE AS ROMA – Giunto nella capitale ieri sera, alle 15.30 si è tenuta la conferenza di presentazione del nuovo attaccante giallorosso Patrick Schick. Ad accompagnarlo nella sala stampa di Trigoria è stato il ds Monchi (presente anche ieri all’Aeroporto di Fiumicino dove il ceco è sbarcato intorno alle 20). Questo il testuale delle dichiarazioni sia del giocatore che del direttore spagnolo?

Monchi: “È l’ultima presentazione di un giocatore per questo mercato per cui non ci saranno altri acquisti così vi risparmio la possibilità di fare questa domanda. Rivopro il ruolo di ds da molti anni, ma questa è una delle operazioni che mi lascia più soddisfatto il sostegno della società e la voglia del calciatore di venire qui”Non ci saranno altri ca.

Ti senti già pronto per scendere in campo?
“Sì, sto bene. Sono pronto per giocare la prima partita”.

Cosa l’ha spinta verso la scelta di Schick? Come è andata la trattativa?
“I buoni calciatori trovano sempre spazio nmelle squiadre ambiziose e lui è magnificvo. é stato un lavoro collettivo, dall’allenatore, a Totti a Baldissoni alla mia persona. Abbiamo voluto offrire a Patrick il miglior prodotto possibile”.

Cosa ti aspetti dalla partita contro la Chapecoense?
“Venerdì probabilmente sarà la mia prima partita in maglia giallorossa. Non vedo l’ora di indossarla e di avere il primo contatton con i tifosi che mi hanno accolto a Fiumicino”.

Per Monchi: Il significato della partita contro la Chapecoense?
“Credo che sarà una partita in cui si rovesceranno mokltissimi sentimenti, si tratta di un bell’omaggio al calcio brasiliano e alle persone che hanno perso la vita ion quell’incidente. È un gesto che fa onore alla Roma e alle persone che l’hannpo organizzata, il calcio ha bisogno di momenti come questi”.

C’è il dovere di puntare allo scudetto?
“So che la Roma viene da un secondo posto, questa è una squadra con grandi ambizioni e speriamo davvero di fare un’ottima stagione e grandi cose”.

Per Monchi: Sulle operazioni in uscita di Castan, Gyomber, Tumminello e Vainqueur?
Il lavoro più difficile è quello relativo a Gyomber e Vainqueur, per quanto riguarda Tumminiello stiamo studiando una soluzione, può anche restare qui visto il gradimento del mister ma valuteremo le opzioni di mercato che gòli permettano di crescere. Per Castan, se non dovessimo trovare un’opzione di gradimento sia per la società che per il calciatore potrebbe restare”.

Cosa c’è di vero su ciò che è stato scritto in estate sul tuo passaggio alla Juve e cosa ti ha fatto poi propendere per la Roma?
“Innanzitutto ciò che è successo con la Juve appartiene al passato. Non sono deòluso anzi sono contento di essere qui pora. Non ho rilasciato interviste per esprimere quali fossero i miei gradimenti dopo la fine del torneo Under 21. Si tratta di 2 grandi club con grandi ambizioni, per la Roma ho sempre nutrito una simpatia e mi piace il suo stile di gioco”.

Perché la trattativa con Mahrez non è andata a buon fine?
“È molto semplice, non puoi comprare qualcosa da qualcuno che non vuole vendere, qualsiasi cosa offri. Arriva un momento in cui smetti la negoziazione con te stesso”.

Come ci si sente ad essere l’acquisto più caro della storia di questo club?
“È più una domanda per il direttore che per me. Sono qui per giocare a calcio e non mi preoccupa quanto sia costato. Sono felice di essere qui e voglio concentrarmi sul campo”.

La priorità inizialmente era l’acquisto di un esterno ma poi sono arrivati Schick e Defrel che sono entrambi prime punte. Sarà Florenzi l’esterno oppure toccherà farlo a Defrel per tutto l’anno?
“Rivelo un segreto: il primo viaggio a Milano fu effettuato per iniziare la trattativa per Schick, circa 2 mesi e mezzo fa. Patrick è sempre stato un’ossessione ma la Juve in quel momento era la prima opzione per lui per circostanze estranee alla Roma. Non parlo di questioni tattiche perché Il mio dovere è quello di dare i migliori calciatori poossibili all’allenatore, ritengo che vi sia spazio per tutti i calciatori e fortunatamente abbiamo l’allenatore migliore possibile per metterli in campo e schierarli”.

In nazionale giochi da esterno. Sei disposto a farlo anche alla Roma?
“In nazionale ho sempre giocato come centravanti ed è quello il ruolo che prediligo ma sono mancino, mi accentro molto con il sinistro quindi non avrei problemi a ricoprire quel ruolo”.

Per Monchi: Non c’è quindi bisogno di un difensore centrale in più?
“Tutte le decisioni prese sul mercato sono state analizzate e discusse col mister, non ho scelto niente in solitudine. Quindi è così anche su questa decisione. Tutte le rose possono essere migliorate, ma bisogna avere gli strumenti finanziari per farlo. La Roma ha fatto un grande sforzo per le proprie possibilità, ha fatto il massimo di quello che poteva per le proprie possibilità, sono pienamente soddisfatto. Ripeto che sono soddisfatto e sono tutte migliorabili le squadre, anche il Barcellona di Cruijff o quello di Guardiola, ma anche il Real Madrid di Zidane”.

Qual è il contenuto dei messaggi scambiati con Totti? Quanto ha influito su questa trattativa?
“Sì, è vero. Ci siamo scritti. Ho ricevuto un messaggio da Francesco, ma è una cosa che resta tra noi, è il nostro segreto”.

Per Monchi: El Shaarawy resterà alla Roma senza dubbio?
“Sì, non c’è nessuna offerta”.

Qual è la tua posizione sul Var? Che impatto avrà sul mondo del calcio?
“Non credo che la mia opinione conti così tanto. Ritengo che la tecnologia possa contribuire ad aiutare a prendere le decisioni migliori. Chiaramente non dipende da me”.

Per Monchi: In passato le è capitato di portare a termine operazioni così articolate come quella di Schick?
“No, è stata un’operazione abbastanza complessa, ma che siamo stati capaci di immaginare e concepire per incastrare le nostre esigenze con quelle della Sampdoria”.

Giampaolo ha detto che le aveva consigliato di non andare a fare l’ala alla Roma, tu avevi già deciso?
“Non so esattamente cosa abbia detto, è possibile che l’abbia detto, ma è una mia decisione e una mia scelta, io avevo deciso di venire alla Roma”.

Per Monchi: Che voto darebbe al mercato della Roma?
Non sarei molto obiettivo. Sono contento, ma non sono pienamente contento, sono una persona ambiziosa per natura. Voglio avere delle attenuanti, perché il mercato non inizia a giugno, il prossimo mercato estivo inizierà a settembre, io sono arrivato alla Roma a marzo-aprile. Il voto? Sufficiente, più che sufficiente, ma dovrò studiare di più il prossimo anno”.

Ti inorgoglisce il paragone con Dybala? Hai l’obiettivo di indossare la maglia numero 10 della Roma?
“Tutti sanno che Dybala è un top player di classe mondiale. E’ un bel paragone, ma non sono come lui. Sulla 10 dico che Totti  è unico e nessuno sarà mai come lui. Sono Schick”.

C’è un motivo particolare per la scelta della maglia 14?
“Il numero 14 lo avevo nella Nazionale Under 21 e ho segnato molti gol con questo numero di maglia. Quando mi sono trasferito alla Sampdoria era libero e quindi ho deciso di prenderlo. Avendo fatto una buona stagione alla Samp l’ho scelto anche qui. E’ il mio numero fortunato”.

Per Monchi: Si può dire che nel parziale di questo mercato Monchi batte Sabatini  2-0?
“No, mi resta molto lavoro da fare per avvicinarmi alle capacità e alle conoscenze di Walter. Non è un duello Sabatini vs Monchi. Auspico di raggiungere un giorno il livello di Walter nel mercato italiano”.

 

Promozione-Il Dg Lubrano: questo Procida riporterà i tifosi allo stadio”

Articolo Tratto dal Il Dispari a cura di Francesco Leone
PROMOZIONE – Il neo Direttore Generale procidano parla della sue prime settimane dietro la scrivania. Lubrano: “Questo Procida riporterà i tifosi allo stadio, l’obiettivo? Non abbiamo assilli” “Con passione ed idee chiare stiamo ripartendo mettendo a punto tutti i tasselli per cercare di portare avanti questo progetto e farlo durare nel tempo. La Promozione credo sia il campionato giusto per ripartire e fare ottime cose” “Sono legato al Procida dalla mia passione ma anche dalla gratitudine. Proprio per questa gratitudine, nel momento più difficile della storia del Procida, sono stato contento di poter dare una mano sostanziosa a questo progetto del presidente Muro” “Abbiamo solo due calciatori che provengono dalla terra ferma, Russo e Lamarra, e solo tre ischitani, Telese, Di Spigna e Ciro Saurino. A questi va aggiunto Micallo. L’obiettivo è quello di riportare i procidani allo stadio creando entusiasmo” Il nuovo Procida di Promozione ha assunto davvero una bella fisionomia. La passione e la concretezza del presidente Muro non ha lasciato l’isola di Arturo senza calcio, dopo la cessione fatta del titolo di Eccellenza, ma ha invece creato una realtà che mira a tornare ai fasti appena lasciati in non molto tempo. Sia dal punto di vista tecnico, con l’arrivo dei mister Giovanni Iovine, Biagio Lubrano Lavadera e Michele Castagliuolo, che da quello societario, il sodalizio biancorosso pare essere pronto per la nuova avventura. Di questa ne abbiamo parlato con Mario Lubrano Lavadera, giovane Direttore Generale del club procidano, che fino a poche settimane fa agiva all’interno della società come addetto stampa. Sono poche settimane che è passato dal ruolo di addetto stampa dell’Isola di Procida a quello di Direttore Generale del nuovo club procidano di Promozione. E’ stato facile o difficile calarsi in questa nuova veste? Che sensazioni ha provato? Forse il tutto è stato stimolante… “E’ stato sicuramente stimolante. Perché, anche a livello giornalistico, sono nato a Procida e cresciuto nel Procida. Ora questo sta diventando il mio lavoro e spero che continui ad esserlo. Sono legato al Procida dalla mia passione ma anche dalla gratitudine, che avrò per sempre. Proprio per questa gratitudine, nel momento più difficile della storia del Procida, sono stato contento di poter dare una mano sostanziosa a questo progetto del presidente Muro. Perché si è passati dalla stagione scorsa, in cui c’erano tutte le condizioni per fare calcio ad un certo livello, ad una situazione nella quale siamo dovuti partire da zero. Piano piano, con difficoltà, ma con passione ed idee chiare, sia dal punto di vista tecnico che societario, stiamo ripartendo mettendo a punto tutti i tasselli per cercare di portare avanti questo progetto e farlo durare nel tempo”. Cosa ha provato nei giorni in cui il titolo del Procida stava passando in mani ischitane? Il presidente Muro comunque aveva già dichiarato che il calcio sulla sua isola non sarebbe sparito, però magari in quel momento si prendeva coscienza che i sogni fatti fino a poco prima stavano svanendo del tutto… “C’è stato molto dispiacere, perché questo titolo lo abbiamo visto nascere circa 15 anni fa. Siamo stati ripescati in Promozione, abbiamo vissuto tantissime pagine storiche, che ho tutte davanti agli occhi. Dalla salvezza all’ultima giornata a Lacco Ameno contro il Forio, alla promozione ottenuta l’anno successivo dalla squadra allenata da Citarelli, alla finale di Coppa Italia di Eccellenza contro l’Ippogrifo Sarno, alla finale del campionato Juniores e tutte le stagioni post Crisano. Ricordo anche quella sfortunata retrocessione a cui seguì il ripescaggio dovuto a meriti. Era nel nostro destino. Tutte queste immagini le avevo davanti agli occhi in quei giorni e le ho viste sfumare. Ero comunque convinto che il presidente non avrebbe mollato, come ero convinto – quando si diceva che saremmo ripartiti dalla Prima Categoria – che il presidente sarebbe voluto ripartire dalla Promozione. Luigi Muro è un appassionato che vuole fare il calcio in un determinato modo e la Promozione credo sia il campionato giusto per ripartire e cercare di ricostruire le basi che dovranno portare il Procida dove era fino a qualche mese fa”. Il Procida, infatti, è ripartito dalla Promozione e – anche grazie al suo ottimo lavoro – ha allestito davvero una bella squadra. Sono arrivati tanti calciatori procidani e tanti di ottimo livello, con grande esperienza in queste categorie. C’è qualcosa che manca alla rosa biancorossa per essere definita completa, oppure va bene così? “Noi siamo partiti con la convocazione di tutti i ragazzi procidani. Abbiamo convocato tutti quelli che potenzialmente potevano giocare a calcio in Promozione, anche se fermi da due anni, sono stati richiamati sul campo. Il primo segnale abbiamo voluto darlo ufficializzando l’arrivo dei fratelli Costagliola, che insieme a Fabrizio Muro sono il massimo di quello che oggi può offrire Procida a livello calcistico. Anche riguardo gli under, abbiamo fatto una tabella con un numero degli stessi che potesse essere adeguato alla Promozione. In base a questa, abbiamo convocato tutti gli under procidani. Con piacere, abbiamo visto che la maggior parte di questi ha aderito, cosa che ha fatto si che la nostra squadra fosse composta quasi esclusivamente procidani. Infatti abbiamo solo due calciatori che provengono dalla terra ferma, Russo e Lamarra, e solo tre ischitani, Telese, Di Spigna e Ciro Saurino. A questi va aggiunto Micallo, che ormai ha eletto Procida a sua residenza da anni ed ha sposato il progetto calcistico. Quindi abbiamo puntato a delle certezze, come alcuni dei nomi che facevo poc’anzi, alcuni dei quali – come Saurino e Di Spigna – hanno lavorato per anni con mister Giovanni Iovine. Siamo contenti di essere riusciti a portarli tutti qui, come ovviamente i fratelli Costagliola e tanti ragazzi. A partire da Giò Cibelli, che sto vedendo particolarmente concentrato e disponibile, quindi credo che possa davvero farci divertire. Venendo alla sua domanda, forse potrebbe mancarci una punta di peso, visto che i Costagliola e Cibelli non lo sono, anche se Lorenzo potrebbe adattarsi al ruolo di centravanti. Però, abbiamo deciso – anche per ragioni di budget – di puntare su altri ruoli e dare una alternativa in più a centrocampo. Se, prima dell’inizio del campionato, il Procida dovesse effettuare dei nuovi movimenti, questi sarebbero relativi al pacchetto under, in quanto siamo un po’ corti per quanto riguarda le classi ’99-’00. Vogliamo offrire una alternativa in più ai mister in quelle categorie in vista della stagione che sarà lunga”. In questo momento storico, un po’ tutte le realtà che ci sono a Procida ed Ischia stanno facendo riferimento alla isolanità, ovvero alla ricerca ed alla valorizzazione del prodotto locale, anche per questione di costi. Questo, quindi, per le squadre nostrane, è l’unico modo di sostentarsi? “Certamente è una ancora di salvezza importante in questo momento, soprattutto per il Barano ed il Real Forio che non hanno grandi budget per fare l’Eccellenza. Lo è anche per il Procida, che lo ha fatto anche per riportare i procidani sul campo. Paradossalmente, sono convinto che in questa stagione avremo molte più presenze sugli spalti rispetto a quella passata in cui il Procida ha ottenuto un risultato storico, proprio perché la squadra rispecchia la procidanità. Ad Ischia c’è più scelta, essendo il territorio più vasto e con calciatori che hanno una cultura diversa. Quindi fare una squadra competitiva ad Ischia, fatta da ischitani, è più semplice. Ma anche a Procida sta crescendo la cultura e siamo convinti che ci toglieremo delle soddisfazioni nei prossimi anni”. Alla luce della rosa che avete costruito, quale può essere l’obiettivo realistico per la squadra nel prossimo campionato? Forse i play off sono un target realistico… “In sincerità non lo so. Sia negli incontri col presidente che in quello coi mister non abbiamo mai parlato di un obiettivo. Un po’ perché siamo partiti tardi ed eravamo impegnati in mille cose, un po’ perché siamo curiosi anche noi di vedere dove può arrivare questo Procida. Veramente la squadra è stata costruita dal nulla e con tante difficoltà. La Promozione è un campionato che il Procida non fa da anni, quindi abbiamo pochi termini di paragone. Però, in base alcune gare della Nuova Ischia che ho seguito l’anno scorso, posso dire che la Promozione odierna non è quella che c’era alcuni anni fa, il livello è un po’ calato. Sicuramente, ci saranno squadre che faranno un campionato a parte, come potrebbe fare l’Afro Napoli. Noi abbiamo come primario obiettivo quello di riportare i procidani allo stadio creando entusiasmo, poi se dovessero arrivare anche i play off saremmo contentissimi. Però un vero e proprio obiettivo da raggiungere non è stato prefissato”. Credo che lei abbia molti amici ad Ischia per tanti motivi, quindi sicuramente è stato toccato da quanto accaduto, mi riferisco al terremoto. Quale è il suo sentimento oggi rispetto a tutto ciò? “Il terremoto che ha colpito Ischia, dove ho tanti amici ed ho lavorato tanti anni, mi ha scosso parecchio. Amo Ischia e mi ci sono sempre trovato benissimo. Dopo la scossa, la prima cosa che ho fatto è stata mandare dei messaggi ai miei migliori amici ischitani. In questo momento, comunque, è difficile trovare le parole, ma sono convinto che Ischia si sia già rialzata anche se l’episodio è tragico. Ischia è talmente grande e bella che non si farà abbattere dal terremoto. Ciò che posso fare è esprimere la mia solidarietà per chi ha perso molto nel sisma. Calcisticamente, se non erro Davide Trofa ha avuto tanti danni insieme a tanti altri giovani calciatori, quindi il mio pensiero va a loro ed a tutte le persone che hanno perso i propri cari, che hanno subito danni alle proprie abitazioni e che metteranno tempo per superare tutto. Resto convinto che Ischia sia ripartita alla grande e che dal punto di vista turistico non risentirà di tutto ciò, anche se molti temono il contrario sui social. C’è stata tanta disinformazione ma Ischia sarà più forte anche di tutto questo”.

Dalla Spagna: “Denis Suarez dice no al Napoli, vuole restare al Barça questa stagione”

Denis Suarez vuole restare al Barcellona e non sarebbe disposto a cambiare maglia per quest’anno, lo riporta il quotidiano spagnolo Sport.es. L’esterno classe ’94 avrebbe rifiutato le offerte di Napoli e Tottenham. Il Napoli, soprattutto, è il club che ha mostrato maggiore interesse proponendo un contratto superiore rispetto a quello del Barça. Lo spagnolo, però, ha preferito restare in Catalogna per dimostrare il proprio livello.

Sportitalia – La Fiorentina aspetta il Napoli per Giaccherini: c’è l’ok del ragazzo al trasferimento

Fiorentina fortemente interessata ad Emanuele Giaccherini. Il calciatore avrebbe dato la sua disponibilità ad un eventuale trasferimento in maglia viola. Il Napoli continua a giudicarlo incedibile ma l’arrivo di un altro esterno potrebbe cambiare le carte in tavola. Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia ed esperto di calciomercato, scrive sul proprio sito ufficiale:

“La Fiorentina aspetta il via libera del Napoli per Giaccherini, avendo incassato il sì del diretto interessato. Saranno ore molto calde, ma attenzione alle sorprese. Perché nelle ultime ore la Fiorentina ha fatto importanti sondaggi per Cyril Thereau evidentemente non più intoccabile a Udine. E siccome ai friulani, sulle tracce di Maxi Lopez, piace da sempre Babacar può essere una trama delle ultime ore di mercato. La Fiorentina ha comunque deciso di prendere un centrocampista offensivo o un attaccante. Ore caldissime”.

G.D.F. Pescara: sequestrate 30 piante di marijuna e arrestato chi le coltivava

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Nella giornata di ieri, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, a seguito di autonoma attività info-investigativa, giungevano ad individuare a Pescara, nei pressi del locale nosocomio, una piantagione di marijuana che, seppur a carattere domestico, è risultata di rilevanti dimensioni, per tale tipologia.

Nel dettaglio, la stessa è stata individuata in un condominio ove, uno degli inquilini aveva adibito la terrazza dell’attico mansarda, a luogo ideale per realizzare un impianto per la coltivazione dello stupefacente, sfruttando la particolare esposizione, favorevole al rapido e rigoglioso sviluppo delle piante.

Piante che, infatti, sono risultate alte anche 2 metri e tanto floride da sporgere dal parapetto della mansarda e che, per altezza, forma delle foglie e colorazione vivace, è stato possibile riconoscere dall’osservazione stradale, facilmente come piante di “canapa indiana”. Il tutto nonostante il tentativo di occultarne la visibilità dall’esterno, mediante un’artigianale elevazione del perimetro del terrazzo, con sovrapposizione di mattoncini d’argilla.

Pertanto, esperite le preliminari investigazioni ed individuata precisamente l’abitazione, i militari del dipendente Nucleo pt – Gruppo Tutela Economia decidevano di accedere all’appartamento ove rinvenivano sul terrazzo nr. 30 piante di marijuana, accuratamente dimorate e mantenute, identificando nel contempo il proprietario, un residente italiano di anni 46 di Pescara.

All’esito di tali attività, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Pescara, il soggetto già gravato da precedenti specifici, veniva tratto agli arresti domiciliari.

L’intervento fa seguito alle recenti importanti operazioni condotte dai finanzieri pescaresi (tra le più importanti, l’operazione Santa Caterina con 15 arresti e quella conclusa con il sequestro di 4 kg di cocaina e l’arresto di due coniugi corrieri) conferma l’efficacia del rafforzamento del dispositivo di controllo del territorio, voluto dal Comandante Provinciale di Pescara Col. t.SFP Vincenzo Grisorio e finalizzato al contrasto del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, nel particolare periodo estivo, a tutela della cittadinanza e dei tanti turisti presenti. .

 

Rai – Accordo con Rulli per la prossima stagione ma Giuntoli farà un nuovo tentativo per Leno

Ciro Venerato, esperto mercato della Rai, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc nel corso di ‘Si Gonfia la Rete’. Ecco quanto evidenziato:

“Rulli? Il Napoli ha un accordo con il papà e il suo agente Fraga. Manca quello con la Real Sociedad ma ci sono ottime possibilità che il City eserciti il diritto di recompra rilevandolo a 15 milioni. Se ciò si dovesse verificare, gli azzurri si ritroverebbero a trattare direttamente con gli inglesi. Prima di fare passi ufficiali, però, Giuntoli tornerà a chiedere Leno al Bayer Leverkusen. Il tedesco resta in assoluto il preferito, il profilo ideale dell’area societaria e tecnica”.

Sky – Zapata-Sassuolo, c’è l’accordo su tutto ma la Samp resta alla finestra: le ultime

Dopo Pavoletti anche Duvan Zapata è destinato a salutare Napoli. Il Sassuolo ha già raggiunto un accordo con la società partenopea che ha strappato anche un opzione per Berardi. La Sampdoria non molla e resta alla finestra. Ecco quanto riporta Gianluca Di Marzio, esperto mercato di Sky, sul proprio sito ufficiale:

“Ultimi affari di questo calciomercato estivo, in discussione anche il futuro di Duvan Zapata. Il calciatore è in uscita dal Napoli e, al momento, è conteso da Sassuolo e Sampdoria. I neroverdi hanno l’accordo con la società del presidente De Laurentiis e, grazie a questo aspetto, sono in vantaggio. La Sampdoria però non molla, continua ad insistere per il colombiano ed anche per Ivan Strinic, altro calciatore in uscita dal Napoli. Infatti a Milano c’è un incontro tra i dirigenti blucerchiati e gli agenti di Zapata. Ma per la Samp la strada sembra essere in salita, con le parti al momento lontane”.

Berardi, l’entourage: “Napoli? Spero che l’affare vada in porto, è il profilo giusto”

A Radio Crc, nel corso di ‘Si Gonfia la Rete’, è intervenuto Beppe Galli, agente Fifa e membro dell’entourage di Domenico Berardi. Ecco quanto evidenziato:

“Da napoletano mi auguro per il Napoli e per il ragazzo che la trattativa possa andare in porto. Sarebbe il profilo giusto per gli azzurri, vi confermo che verrebbe di corsa a Napoli”.

Rai – Napoli-Berardi, si può chiudere nelle prossime ore: c’è l’ok del calciatore

A Radio Crc, nel corso di ‘Si Gonfia la Rete’, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista della Rai esperto di calciomercato. Ecco quanto evidenziato:

“Fra qualche ora al massimo è previsto un vertice tra Sassuolo e Napoli, poco fa davanti ai miei occhi è arrivato l’entourage di Berardi. La trattativa non è per nulla semplice, se si dovesse chiudere il ragazzo sarebbe felicissimo dell’opzione partenopea. Il Sassuolo ha chiesto Zapata ed è interessato anche a Strinic, il Napoli li valuta rispettivamente 25 e 5 milioni. I neroverdi valutano il cartellino del colombiano sui 18-20 e quello del croato massimo 3 milioni. Squinzi lo valuta 50 milioni, cifra che ha spaventato sia Roma che Inter.

Il ragazzo sarebbe felicissimo della destinazione, gli azzurri lo valutano 43-45 milioni. La volontà è quella di chiudere oggi per bloccarlo e lasciarlo in prestito al Sassuolo per un anno. Bisognerà parlare anche con l’entourage del ragazzo, perché Berardi ha un contratto importante. Da quanto mi risulta il suo agente Seghedoni potrebbe raggiungere De Laurentiis e Chiavelli alla Filmauro per chiudere”.