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Oggi avvenne – Nell’84 Maradona contro la Sampdoria realizzò il primo gol in A

Lo riporta il sito del Napoli: sscnapoli.it

Il giorno 23 settembre il Napoli ha giocato quattordici partite, dieci in serie A, tre in serie B ed una in coppa Italia, ottenendo due vittorie ed otto pareggi con quattro sconfitte.

Nel 1984, nell’1-1 contro la Sampdoria, il primo gol in serie A di Diego Armando Maradona.

Ricordiamo il 2-1 a Trieste della seconda giornata della serie A-1956/57..

Questa è la formazione schierata da Amadei:

Bugatti; Comaschi, Greco II; Morin, Franchini, Posio; Vitali, Beltrandi, Vinicio, Pesaola, Brugola

I gol: 25′ Beltrandi (N), 67′ Renosto (T), 84′ Beltrandi (N) (rig)

Dopo aver battuto l’Atalanta (2-0 con gol di Vinicio e Vitali) nella giornata d’esordio, il Napoli seppe bissare il successo andando a vincere anche a Trieste. Quel Napoli chiuse il 1956/57 all’undicesimo posto con 32 punti. Lo scudetto fu vinto dal Milan di Schiaffino che lasciò, comunque, al Napoli tre dei quattro punti in palio perdendo a Milano (3-5) e pareggiando a Napoli (2-2).

Il successo a Trieste porta la firma di Rodolfo Beltrandi. A Napoli dal 1954 al 1960, il centrocampista ha giocato 161 partite in maglia azzurra: 152 in campionato, 7 in coppa Italia e 2 in Europa. Ha segnato 13 gol, 12 in campionato ed una nelle coppe europee. Lo riporta la SSC Napoli tramite il sito ufficiale.

La seconda trasferta in una settimana non spaventa i tifosi napoletani: saranno in 3000 a Ferrara

Seconda trasferta consecutiva per il Napoli che stasera alle 18:00 affronterà la Spal. Anche allo stadio Paolo Mazza di Ferrara non mancherà il sostegno dei supporters partenopei. Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, saranno ben 3000 i sostenitori azzurri che seguiranno la squadra alla volta di Ferrara. Sfida delicata per il Napoli visto che la Spal ha fermato la Lazio alla prima di campionato conquistando un pareggio.

Ssc Napoli: “Contro la Spal la vittoria della prima Coppa Italia nel 1962”

Gli azzurri, allenati da Pesaola, vinsero per 2-1 con reti di Corelli e Ronzon, conquistando la prima Coppa Italia della nostra storia. Un titolo che assunse un valore speciale considerando che il Napoli quell’anno disputò la Serie B e resta l’unica squadra in assoluto che vinse la Coppa Italia arrivando dalla serie cadetta.

Questo il tabellino della gara

Napoli: Pontel (46′ Cuman), Molino, Gatti, Girardo, Rivellino, Corelli, Mariani, Ronzon, Tomeazzi, Fraschini, Tacchi. All. Pesaola

Spal: Patrignani, Muccini, Olivieri, Gori, Cervato, Riva, Dell’Omodarme, Massei, Mencacci, Micheli Novelli.

Marcatori: 12′ Corelli (N), 16′ Micheli (S), 78′ Ronzon (N).

Da sccnapoli.it

Balbo: “Mertens favorito per diventare capocannoniere: Napoli squadra perfetta”

Le sue parole

Abel Balbo ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport:

Dzeko può rivincere la classifica dei marcatori?

“Di certo lotterà fino alla fine per il bis, anche se secondo me il favorito è Mertens: segna tanto, gioca in una squadra perfetta, che produce calcio. Nella corsa, però, ci sono anche Icardi, Belotti e non dimenticherei Higuain. Nonostante la falsa partenza del bianconero”.

Chi vincerà il campionato?

“Per me Juventus, Napoli e Roma sono ancora un gradino più avanti delle due milanesi. Che, comunque, si sono avvicinate molto. Di certo, il campionato sarà molto più equilibrato che in passato. Speriamo solo non rivinca la Juventus: 7 titoli di fila non sarebbe una bella pubblicità per il calcio italiano”.

Serie B, si riparte questo pomeriggio. Ecco la preview della 6a giornata

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Questo pomeriggio riparte la Serie B. Dopo il turno infrasettimanale, le squadre cadette sono pronte a tornare in campo. La capolista Frosinone, in attesa dell’inaugurazione dello stadio “Benito Stirpe” che avverrà la prossima settimana, sarà ospite del Perugia, in quello che sarà il big match di questa giornata del campionato di Serie B. L’Empoli di Vivarini, che tanto sta entusiasmando per la qualità di gioco, giocherà in casa con il Cittadella, reduce dalla roboante vittoria contro il Cesena, con un Kouamè ispiratissimo. Allo Zini di Cremona ci sarà un’altra partita da tenere d’occhio, con la Cremonese che ospiterà un Pescara, che arriva a questa sfida dopo aver ricevuto ben tre rimonte di fila. Da non perdere anche la sfida tra Brescia e Foggia, i padroni di casa arrivano al match più riposati, dopo la sospensione del match di Terni, mentre i satanelli hanno conquistato nell’ultimo turno la prima vittoria in campionato battendo il Carpi. Proprio questi ultimi, giocheranno contro la Virtus Entella. Le due campane Salernitana e Avellino, saranno impegnate rispettivamente con Spezia e Novara. Il Bari di Grosso, ospiterà una delle sorprese di questo campionato, la Ternana del vulcanico Pochesci, in una sfida che si preannuncia carica di emozioni. Il sabato di Serie B, si chiude con la sfida tra neopromosse Venezia contro Parma. Domani sarà impegnato il Cesena contro l’Ascoli, in una sfida in cui il bomber dei romagnoli, Daniele Cacia, incontrerà il suo recente passato. Chiude il turno di questa giornata di Serie B, Palermo-Pro Vercelli, che si giocherà in Monday night.

Auriemma: “Spal-Napoli, una domande nella testa di Sarri”

Auriemma: “Spal-Napoli, una domande nella testa di Sarri”

Raffaele Auriemma su Tuttosport: “Turnover: perché? E’ l’interrogativo che rigira da due giorni nella testa del coach azzurro, nel mentre osserva al video la compattezza dei prossimi avversari e rilegge i dati della sua squadra. Contro il Benevento la partita vera è finita dopo un quarto d’ora e pure con la Lazio, nella ripresa, il Napoli ha potuto gestire senza affanni risultato e condizione. Negli ultimi 180 minuti il Napoli ha percorso un chilometro in meno delle sfide precedenti, con il 35% in meno di quelli percorsi ad alta velocità. Il turnover stasera con la Spal, quindi, potrebbe non essere una necessità, ma una scelta e servire soprattutto per permettere, a chi gioca di meno, di entrare in condizione”.

Vigorito risponde ad ADL: “Il calcio è lo sport di tutti, rappresenta l’identità di un popolo”

Ha suscitato pareri discordanti la proposta di Aurelio De Laurentiis sulla possibilità di ridurre il numero di squadre in Serie A. Oreste Vigorito, presidente del Benevento, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport:

“Il calcio è uno sport di tutti, per realtà metropolitane, locali e provinciali. Rappresenta l’identità di un popolo. Ridurre il campionato a 16 squadre significa farne uno d’élite, come era il tennis 20 anni fa o il golf oggi. Forse sotto questo tentativo c’è qualche volontà occulta di non provvedere ad un’equa divisione dei diritti televisivi o cercare di coltivare i propri interessi diminuendo la partecipazione complessiva in favore del proprio orticello. Se si vuole diminuire qualcosa, si cominci dai propri egoismi”.

Ventura: “La 10 ad Insigne? Chiedete a Verratti, decidono loro…”

Ventura: “La 10 ad Insigne? Chiedete a Verratti, decidono loro…”

Giampiero Ventura, nella lunga intervista rilasciata a Il Mattino, ha parlato anche di Insigne:

E’ soddisfatto delle ultime prove di Insigne con l’Italia?

“Insigne agli Europei ha giocato poco perche’ il modulo non richiedeva il suo ruolo. Ora ce l’ha, al di la’ del fatto che i moduli sono solo dei numeri. Ma a Madrid non ha deluso meno di altri. Perche’ il problema al Bernabeu e’ stato sfacciatamente fisico, non solo qualitativo”.

Insigne e’ un punto di riferimento della sua Nazionale?

Lorenzo ha avuto la maturazione nell’ultimo anno. Ora e’ un giocatore completo nel suo contesto e con le sue caratteristiche. Poi apro una parentesi: andiamo al Mondiale, facciamo 30 allenamenti tutti assieme per 20 giorni e la prestazione di Insigne sara’ di gran lunga superiore a quella che avete visto. Il modulo non c’entra nulla”.

Come mai ha dato la 10 a Insigne?

“Vi svelo una piccolo segreto: non sono stato io. Lorenzo è andato da Verratti e gliel’ha chiesta. E Verratti, con cui è amico dai tempi di Pescara, ha avuto qualche dubbio ma ha detto di sì. Ora se la vedranno tra di loro…”.

Sarri si fida ciecamente di Pepe Reina: lo spagnolo è insostituibile

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma sul portiere azzurro Pepe Reina, inamovibile per Maurizio Sarri:

“Sarri si fida ciecamente del suo portiere e non intende rinunciarvi nemmeno in partite dal pronostico quasi scontato. Ne è stato uno dei più ostinati sostenitori quando nei mesi scorsi s’è discusso il suo futuro. Se oggi il portiere spagnolo è ancora a Napoli lo deve soprattutto alla rigidità del tecnico nel richiederne la riconferma”.

Salernitana-Spezia, ecco le probabili formazioni della sfida dell’Arechi

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La Salernitana affronterà questo pomeriggio, tra le mura amiche dell’ “Arechi”, lo Spezia. Gli uomini di Bollini dovranno fare a meno di Orlando, Alex, Pucino e Gatto, ed è per questo che l’ex tecnico del Lecce potrebbe optare per un cambiamento di modulo, passando al 3-4-1-2, con Bocalon e Rodriguez a comporre l’attacco. Ecco le probabili formazioni:

Salernitana (3-4-1-2) : Radunovic; Tuia, Schiavi, Bernardini; Kiyine, Minala, Della Rocca, Vitale; Sprocati; Bocalon, Rodriguez. All.Bollini

Spezia (3-5-2) : Di Gennaro; De Col, Terzi, Ceccaroni; Vignali, Pessina, Maggiore, Bolzoni, Lopez; Marilungo, Okereke. All. Fabio Gallo.

GRAFICO FORMAZIONE – Albiol e Allan rifiatano, spazio a Maksimovic e Zielinski

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport anticipa quelle che potrebbero essere le scelte di formazione di Spal e Napoli che scenderanno in campo alle 18:00. Maurizo Sarri orientato a concedere un turno di riposo a Raul Albiol in difesa, al suo posto pronto Maksimovic. A centrocampo Zielinski in vantaggio su Allan, in attacco confermati Mertens, Insigne e Callejon.
Semplici si affiderà al consueto 3-5-2 con la coppia Borriello-Antenucci in avanti. A centrocampo Mora è in vantaggio su Grassi.

 

Juventus, Marotta:”La riduzione del numero di squadre in Serie A porterebbe tanti benefici”

L’amministratore delegato della Juventus, Giuseppe Marotta ha parlato ai microfoni del quotidiano “Il Corriere dello Sport”, soffermandosi sulla questione riduzione partecipanti al campionato di Serie A. Ecco le sue parole: “La riduzione della Serie A a 18 o 16 squadre porterebbe diversi benefici: lo spettacolo, con rispetto per tutte le partecipanti, aumenterebbe, e un prodotto di maggiore qualità sarebbe anche più vendibile, la Nazionale trarrebbe vantaggio perché potrebbero essere ritagliati più stage e infine, con un calendario meno pesante, i club avrebbero possibilità di pianificare meglio la stagione”.

De Siervo ad ADL: “C’è un gap significativo tra Serie A e Liga. Il nostro calcio deve crescere in tempi di stadi e pubblico”

Luigi De Siervo, amministratore delegato di Infont, ha risposto ad Aurelio De Laurintiis dopo le critiche sulla gestione dei diritti della Serie A:

“Gli voglio bene, lo aspetto di rientro dal suo viaggio. Lo conosciamo tutti, è una risorsa per il nostro calcio, cercheremo di parlare delle cose che ha rappresentato in maniera spumeggiante. Speriamo tutti e lotteremo perché il risultato sia vicino ai 600 milioni della Liga spagnola. Ma non serve dire dove giocano gli ultimi palloni d’oro e quante finali di Champions hanno giocato le squadre spagnole in questi anni. C’è una differenza ancora significativa fra la Serie A e la Liga, il gap resiste ma può essere colmato. Investimenti come quello del Psg su Neymar spostano. Noi per vendere al massimo il nostro prodotto dobbiamo avere tanti Dybala. Il nostro calcio, per quanto abbia storia e tradizione, deve crescere in tempi di stadi e pubblico. Il Celta Vigo è stato multato per essere sceso sotto il 70% del riempimento dello stadio”.

Gazzetta – Raul Albiol verso un turno di riposo. Pronto a subentrare Maksimovic

Nikola Maksimovic, verso una maglia da titolare contro la Spal. Gli elementi imprescindibili della difesa di Maurizio Sarri sono Kalidou Koulibaly e Raul Albiol. Proprio quest’ultimo però secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, potrebbe avere un turno di riposo, favorendo l’esordio dal primo minuto di Nikola Maksimovic. Il serbo , arrivato lo scorso anno a titolo definitivo dal Torino, farà reparto difensivo insieme ad un solidissimo Koulibaly, andato anche in rete nell’ultimo match con la Lazio. Per il resto Sarri dovrebbe affidarsi al solito tridente delle meraviglie, formato da Insigne, Callejon e Mertens, quest’ultimo sempre più padrone dell’attacco azzurro.

Ventura:” Per Insigne non c’è un problema di modulo. Ecco qual’è il motivo…”

Il tecnico della Nazionale, Giampiero Ventura, ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino. Questi alcuni passaggi che riguardano la Nazionale e Insigne:

Italia-Spagna ha messo in rilievo come la nostra squadra avversaria era composta da giocatori che hanno un palmares di grande livello mentre l’Italia, al di la’ degli juventini, ha giocatori con scarsa esperienza internazionale. Quanto conta?

«Determina tutto. Quando prendiamo le nazionali piu’ forti, la Francia, la Spagna, la Germania, l’Inghilterra vediamo quanti francesi giocano in Francia, quanti inglesi in Premier… Questo e’ un motivo di profonda riflessione. Dopo il ko della Spagna le critiche erano legate al fatto che tutti pensavano che noi fossimo piu’ forti della Spagna. L’Under 21 ne ha presi 3, noi ne abbiamo presi 3, la Juve ne ha presi 3: in questo momento c’e’ un dislivello sia di natura fisica che qualitativa».

E’ soddisfatto delle ultime prove di Insigne con l’Italia?

«Insigne agli Europei ha giocato poco perche’ il modulo non richiedeva il suo ruolo. Ora ce l’ha, al di la’ del fatto che i moduli sono solo dei numeri. Ma a Madrid non ha deluso meno di altri. Perche’ il problema al Bernabeu e’ stato sfacciatamente fisico, non solo qualitativo».

Ma sarebbe cambiato qualcosa iniziando il campionato una settimana prima?

«Se solo il Milan e il Napoli negli ultimi anni hanno superato il preliminare Champions qualcosa pure significhera’».

Insigne e’ un punto di riferimento della sua Nazionale?

«Lorenzo ha avuto la maturazione nell’ultimo anno. Ora e’ un giocatore completo nel suo contesto e con le sue caratteristiche. Poi apro una parentesi: andiamo al Mondiale, facciamo 30 allenamenti tutti assieme per 20 giorni e la prestazione di Insigne sara’ di gran lunga superiore a quella che avete visto. Il modulo non c’entra nulla».

Jorginho ha dichiarato di essere amareggiato per non essere nella sua Nazionale. Potrebbe trovare spazio?

«Mi piace molto il fatto che lui ci tenga a far parte del gruppo Italia. E’ una cosa che apprezzo. Con Conte, Insigne non poteva giocare perche’ il 3-5-2 non richiedeva il suo ruolo. Mi stupisce che tutti si meraviglino, il punto e’ che noi giochiamo senza metodista. Lui e’ il migliore interprete di questo ruolo, ma se, come detto, questo ruolo nella mia Nazionale attualmente non c’e’, non posso chiamarlo. Solo con Israele ho giocato col 3-5-2, e solo in quel caso c’era il suo ruolo, ma in quel momento avevo la necessita’ di dare continuita’ al gruppo».

Cosale è rimasto dei suoi mesi a Napoli? «Rammarico. Sono pochi quelliche scendono dalla A alla C. A gennaio andai via e iniziò la storia del Napoli: io faccio parte della preistoria, quando ciallenavamo a Varcaturo dove dovevamo anticipare di un’ora gli allenamenti perché le mamme anti-discariche bloccavan ole strade. Il rammarico è per quello che poteva essere e non è stato. Sono stato da Sarri un anno fa a Castel Volturno e misono emozionato:era proprio lì ch eio e il direttore generale Marino sognavamo di realizzare i campi di allenamento».

Immaginava che De Laurentiis arrivasse a costruire questa società e questa squadra?

«È partito da zero, da niente. E adesso la sua è una delle società più forti d’Italia. Ma lui era ambizioso e si capiva anche allora nonostante fosse alle prime armi».

Niente turnover ampio contro la Spal: Sarri ha sei titolari inamovibili

Chi ha pensato a un turnover ampio oggi contro la Spal resterà deluso, perché l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri non si priverà del gruppo degli inamovibili, di quei sei che finora sono sempre partiti titolari. Pepe Reina, Kalidou Koulibaly, Faouzi Ghoulam, Marek Hamsik, Josè Callejon e Lorenzo insigne rappresentano lo zoccolo duro della squadra e ci saranno anche contro la Spal stasera. Lo riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

Giugliano, volo da impalcatura muore operaio di 45 anni

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Un operaio di 45 anni è caduto da una impalcatura e dopo un volo di circa 10 metri è morto a Giugliano.

La vittima è Domenico Praiola. Secondo la ricostruzione della Polizia di Stato, l’uomo era su una impalcatura impegnato in lavori di ristrutturazione di uno stabile in vico Amantea, nel centro di Giugliano.

Le indagini sono ancora in corso ma al momento risulta che la vittima, come gli altri operai, non apparteneva ad alcuna ditta edile. Molto probabile che gli operai siano stati assunti direttamente dal proprietario.

Intanto lo stabile è stato sottoposto a sequestrato come gli impianti di videosorveglianza e le immagini potranno  aiutare a ricostruire quanto accaduto. Sempre dai primi accertamenti, si presume l’uomo non indossasse il casco di protezione. Inutile la corsa all’ospedale San Giuliano di Giugliano.

A riportarlo è Il Mattino

 

Maxi sequestro nel porto di Bari di oltre 20 tonnellate di mitili di provenienza estera

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Maxi sequestro avvenuto in data odierna nel porto di Bari realtivo ad oltre 20 tonnellate di mitili di provenienza estera rinvenuti privi di tracciabilità.

Non cessa l’importazione via mare di prodotti ittici potenzialmente pericolosi. Nella mattinata odierna gli ispettori del 6° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari, che da giorni ispezionano accuratamente gli autoarticolati refrigerati provenienti dalla Grecia, hanno inferto un durissimo colpo nei confronti di importatori ed esportatori senza scrupoli, che non esitano a commercializzare prodotto ittico privo di qualsiasi documento che possa comprovarne la provenienza.

L’attività condotta dagli uomini della Guardia Costiera nelle prime ore del mattino, ha permesso di smascherare un traffico illecito che si serve di un ingegnoso stratagemma per sfuggire ai controlli: questo consiste nell’utilizzare per il trasporto via mare autoarticolati con rimorchi griffati da pubblicità ingannevoli, trattandosi di  marchi che pubblicizzano alimenti diversi. Tutto questo nel vano tentativo di evitare, nelle fasi di sbarco dai traghetti, di essere sottoposti a verifica da parte dagli uomini della Guardia Costiera.

Nel corso dei controlli, infatti, l’attenzione degli ispettori pesca si è concentrata su un mezzo autoarticolato termo-refrigerato con targa bulgara, riportante un vistoso marchio di un’azienda produttrice di latte, panna e yogurt.

Alla richiesta di apertura del rimorchio, gli uomini in azione si sono imbattuti con loro grande sorpresa in un carico consistente in oltre 20 tonnellate di cozze nere, totalmente prive di qualsivoglia informazione utile a ricostruirne la zona di provenienza.

L’autista del mezzo, un 40 enne di nazionalità rumena, è stato subito identificato e invitato a scaricare interamente il mezzo in sicurezza all’interno della stazione navale della Guardia Costiera di Bari, dove grazie alla preziosa collaborazione dei dirigenti del servizio veterinario della locale ASL, è stato constatato l’effettivo rischio per la salute di chi avrebbe poi acquistato i mitili, decidendo per l’immediata distruzione degli stessi.

Al conducente del mezzo e all’azienda esportatrice di nazionalità greca, è stata comminata una sanzione pecuniaria di 6.000 euro, con immediato sequestro di tutta la partita di mitili, ancora vivi, poi rigettati in mare al largo del porto di Bari, mediante l’ausilio dei mezzi navali della Guardia Costiera.

Benevento, Lucioni positivo al test antidoping

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Fabio Lucioni, capitano del Benevento è risultato positivo al test antidoping. Il calciatore ha effettuato il test dopo la gara persa dai campani con il Torino 1-0. La sostanza risultante dalle analisi è l’anabolizzante Clostebol. Lucioni è a rischio squalifica da uno a quattro anni.  La notizia dell’esito del test di capitan Lucioni lascia turbata la tifoseria del Benevento. Coinvolge uno dei pilastri portanti della squadra. Protagonista della storica cavalcata prima dalla Lega Pro e poi in serie A, riconfermato per la sfida della massima serie. Al termine della seduta di allenamento di oggi, nell’elenco dei convocati di mister Baroni per la partita di domenica prossima contro il Crotone, Lucioni risultava tra i difensori.

Un “farmaco assunto in buonafede” su indicazione del medico del Benevento: è questa la difesa di Fabio Lucioni, capitano del club campano. “Nell’attesa che vengano compiuti tutti gli accertamenti del caso – ha dichiarato all’Ansa Lucioni – mi limito a dire di aver esclusivamente seguito le prescrizioni del medico sociale del Benevento e di aver esclusivamente assunto, in totale buona fede, farmaci terapeutici da lui indicati“.

A riportalo è l’Ansa

Tavecchio: “De Laurentiis e le parole di fuoco? A me dispiace che abbia la memoria corta”

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Le parole di Tavecchio a margine dell’Assemblea Straordinaria sui diritti televisivi

Carlo Tavecchio, numero uno della FIGC, ha parlato a margine dell’Assemblea Straordinaria sui diritti televisivi: “E’ stata un’assemblea straordinaria, urgente, perché volevamo sentire l’advisor sulle offerte pervenute per i diritti. E’ stato importantissimo prendere contatto, sono state numerose e davvero importanti, c’èla possibilità di instaurare anche una trattativa privata integrativa. Abbiamo nominato il dg e l’avvocato Nicoletti che a Londra apriranno passaggi migliorativi per l’attuale offerta. Sono 32 offerte tra globali, regionalizzate e singoli paesi. Qualcuno pensava non fossimo paese appetibile, si è sbagliato. Siamo in un trend positivo, è nell’interesse del paese calcistico. De Laurentiis e le parole di fuoco? A me dispiace che abbia la memoria corta. Sono anni che auspico la riduzione dei campionati, sono le loro assemblee che non li hanno approvati. E’ singolare addossare la responsabilità a chi l’ha proposto. Pensare di avere risultati come Spagna e Inghilterra, è coraggioso vista la partenza della Lega Italiana. Tempistiche per i diritti? Entro il 31 ottobre si chiude l’operazione internazionale. Le agenzie quotano il VAR? Siamo molto critici. Tutti sanno che il sottoscritto ha detto che si possono quotare risultati finali. Bilancio sul VAR? Positivo, su 12 casi, 7 hanno fatto cambiare la decisione dell’arbitro, 4 l’hanno confermata. Il problema del VAR non è nella valutazione arbitrale che avviene in 30 secondi ma della trasmissione dei dati da osservatorio a campo“.